micosi cervico vaginali
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CENNI DI TERAPIA DELLECENNI DI TERAPIA DELLEMICOSI CERVICO-VAGINALIMICOSI CERVICO-VAGINALI
A. BIONDO
CLINICA OSTETRICA E GINECOLOGICADirettore : PROF. A. PERINO
CANDIDOSI VULVOVAGINALECANDIDOSI VULVOVAGINALE
Capitolo di preminente interesse nella pratica ambulatorialepratica ambulatoriale, essendo uno dei motivi che piu’ frequentemente induce le donne a richiedere una
consulenza ginecologica.consulenza ginecologica.
CANDIDOSI CANDIDOSI VULVOVAGINALEVULVOVAGINALE
Il 75 %75 % delle donne manifesta almeno un episodio di candidosi vulvovaginale nell’arco della vita fertile ed il 40 - 45 %40 - 45 % di queste sviluppera’ un secondo
episodio.
Una piccola sottopopolazione di donne, anche se non superiore al 5 %5 % , manifesta forme ricorrenti forme ricorrenti
o cronicheo croniche, spesso resistenti alla terapia.
E’ ormai accertato che molte donne ospitano nell’ambiente vaginale la
Candida albicans ed altri lieviti come saprofiti, in perfetto equilibrio perfetto equilibrio
biologicobiologico con la normale microflora batterica.
Sono le alterazioni di questo equilibrioalterazioni di questo equilibrio che possono portare ad una fase sintomatica legata al venir meno di quei meccanismi che normalmente
impediscono la rottura della stabilita’stabilita’ dell’ecosistema vaginale.dell’ecosistema vaginale.
CANDIDA : PATOGENO OPPORTUNISTACANDIDA : PATOGENO OPPORTUNISTA
Fungo dimorfo che si puo’ trovare nell’organismo in due fasi fenotipiche:
BLASTOSPOREBLASTOSPORE Rappresentano la forma piu’ frequentemente Rappresentano la forma piu’ frequentemente
associata a colonizzazione vaginale associata a colonizzazione vaginale asintomatica.asintomatica.
Si moltiplicano amitoticamenteSi moltiplicano amitoticamenteper gemmazioneper gemmazione
IFEIFEBastoncelli di lunghezza variabile con restringimenti settoriali che
conferiscono loro l’aspetto a “ canna di bambu’” , sono dotate di maggiore aggressivita’ nei confronti dell’epitelio vaginale e
sono di solito associate all’infezione sintomatica.
Tale comportamento sarebbe da ricondure alla maggiore adesivita’ delle ife rispetto alle spore.
Tale adesivita’ si realizzerebbe mediante l’interazione tra siti recettoriali specifici dell’epitelio vaginale ( disaccaride fucosio) e particolari
costituenti del fungo (adesine: mannoproteine superficiali della parete del lievito)
FUNGHI RESPONSABILI DI FUNGHI RESPONSABILI DI VULVOVAGINITE DA CANDIDAVULVOVAGINITE DA CANDIDA
Candida albicansCandida albicans 90 %90 %
Candida glabrataCandida glabrata 6%6%
C. ParapsilosisC. Parapsilosis
C. TropicalisC. Tropicalis
C. PseudotropicalisC. Pseudotropicalis
S. CerevisiaeS. Cerevisiae
C. GuillermondiiC. Guillermondii
C. KruseiC. Krusei
4%4%PARAPSILOSISPARAPSILOSISTROPICALISTROPICALIS
KRUSEIKRUSEI GLABRATAGLABRATA
CANDIDOSI CANDIDOSI VULVOVAGINALEVULVOVAGINALE
Le specie non-albicansspecie non-albicans cominciano a mostrare una importanza clinica crescente.
Il loro sviluppo potrebbe essere correlato all’impiego estremamente diffuso di trattamenti antimicotici talvolta trattamenti antimicotici talvolta
inappropriatiinappropriati ( automedicazione, trattamenti ripetuti) che
favorirebbero la selezione di specie resistenti.
CANDIDOSI CANDIDOSI VULVOVAGINALEVULVOVAGINALE
L’infezione micotica genitale è da considerarsi piuttosto come
un’infezione opportunistica un’infezione opportunistica endogenaendogena che un’infezione esogena,
con limitata rilevanza per la trasmissione sessuale.
I fattori che ne determinano la patogenicita’ sono solo in parte noti.
FATTORI PREDISPONENTIFATTORI PREDISPONENTI• GRAVIDANZAGRAVIDANZA• MALATTIE CRONICHE DEBILITANTIMALATTIE CRONICHE DEBILITANTI• MALATTIE DISMETABOLICHE E/O ENDOCRINEMALATTIE DISMETABOLICHE E/O ENDOCRINE ( Diabete mellito, M. di Addison. S. di Cushing)• DEFICIT IMMUNITARI CONG. O ACQ.DEFICIT IMMUNITARI CONG. O ACQ.. VARIAZIONI DELL’EQUILIBRIO ORMONALE. VARIAZIONI DELL’EQUILIBRIO ORMONALE ( Fase premestruale, periodo periclimaterico)• FATTORI IATROGENIFATTORI IATROGENI ( Antibiotici, c. orali, chemioterapici, corticosteroidi)• ABITUDINI PERSONALIABITUDINI PERSONALI ( Abiti aderenti e sintetici, dieta ipergluc., tamponi vag.)
Diversamente da quanto si verifica nelle pazienti con episodi sporadici di candidosi
vulvovaginale,le pazienti con infezioni ricorrenti (almeno 4 episodi sintomatici (almeno 4 episodi sintomatici
in un periodo di 12 mesi)in un periodo di 12 mesi) presentano solo di rado fattori predisponenti.
Sono proprio queste le forme piu’ difficili da gestire da un punto di vista terapeutico
GRAVIDANZAGRAVIDANZA
Specie durante il terzo trimestre l’ambiente vaginale è piu’ suscettibile all’infezione per l’aumento del contenuto di glicogeno endocellularel’aumento del contenuto di glicogeno endocellulare che rappresenta una importante sorgente di carbonio per il metabolismo della Candida, con conseguente aumento della proliferazione dei miceti.
L’incidenza di colonizzazione dell’ambiente vaginale durante la gravidanza cresce dal 10 %10 % del I trimestre al 50 %50 % nel terzo con probabilita’ di
essere trasmessa al neonato del 40 - 80 %.40 - 80 %.
CONTRACCETTIVI ORALICONTRACCETTIVI ORALI
• La percentuale di episodi ricorrenti attribuibili alle modificazioni ormonali indotte dalla pillola sarebbe circa dell’ dell’ 11-12 %11-12 % , mentre l’incidenza delle infezioni sporadiche non sembra variare.
• Le preparazioni ad alto dosaggioalto dosaggio sarebbero maggiormente imputate del rischio di candidosi ricorrente
RUOLO DEL RUOLO DEL PROGESTERONEPROGESTERONE
Sembra che esso alteri la funzione dei funzione dei macrofagimacrofagi , rendendoli incapaci di stimolare la proliferazione dei linfociti T diretti contro gli
antigeni della Candida.
Cio’ spiega anche la maggiore incidenza delle vaginiti da Candida durante la fase luteinicafase luteinica
del flusso mestruale.
ANTIBIOTICIANTIBIOTICI
Possono , sia per uso sistemico che locale,aumentare l’incidenza tanto della colonizzazione vaginale quanto
degli episodi sintomatici mediante l’eliminazione della l’eliminazione della normale flora vaginalenormale flora vaginale.
La flora endogena, in particolare i lattobacilli, si oppone alla colonizzazione vaginale da parte della Candida
attraverso la competizione per il substrato nutritivo, l’ingombro sterico che ostacola l’adesione alla mucosa e
la produzione di sostanze che inibiscono la proliferazione e la germinazione dei lieviti.
ALIMENTAZIONEALIMENTAZIONE
Sembra certa la relazione tra il numero delle infezioni sintomatiche ed una dieta
particolarmente ricca di carboidraticarboidrati.
Quindi :1) Regime dietetico ben bilanciato in cui l’apporto
di zuccheri sia limitato2) Sottoporre ad un test di tolleranza al glucosio le
pazienti in cui si sospetti una tendenza alla ridotta tolleranza glucidica
SISTEMA IMMUNITARIOSISTEMA IMMUNITARIO
Nella patogenesi delle vulvovaginiti da Candida i fattori legati all’ospiteospite hanno una maggiore
rilevanza rispetto alle caratteristiche microbiologiche dell’agente patogeno.
Numerosi studi hanno messo in evidenza il ruolo predominante dell’immunita’ cellulo-mediatadell’immunita’ cellulo-mediata
rispetto a quella umorale; in particolare i macrofagi ed i linfociti T sembrano in grado di limitare la crescita della Candida nell’ambiente vaginale.
SISTEMA IMMUNITARIOSISTEMA IMMUNITARIO
Nelle donne con forme ricorrenti è stata osservata una iperproduzione di PGE2iperproduzione di PGE2
da parte dei macrofagi in risposta agli antigeni della Candida.
La PGE2 ha una duplice azionePGE2 ha una duplice azione: inibisce la proliferazione dei linfociti T specifici e favorisce la proliferazione del lievito.
SISTEMA SISTEMA NEUROENDOCRINONEUROENDOCRINO
MECCANISMI MECCANISMI IMMUNITARIIMMUNITARI
STRESS FISICO E PSICHICOSTRESS FISICO E PSICHICO
Beta-ENDORFINEBeta-ENDORFINEADENOIPOFISARIEADENOIPOFISARIE
legame a recettori di superficie presenti sui macrofagi e sui linfociti T
Aumento sintesi di PGE2Aumento sintesi di PGE2IMMUNOSOPPRESSIVEIMMUNOSOPPRESSIVE
Inibizione sintesi IFNInibizione sintesi IFNMediatore Mediatore
immunita’ cellulo-immunita’ cellulo-mediatamediata
IMMUNITA’ UMORALEIMMUNITA’ UMORALELa maggior parte delle donne possiede anticorpi diretti contro gli anticorpi diretti contro gli
antigeni della Candidaantigeni della Candida che tuttavia non svolgono alcuna azione protettiva.
Tuttavia nelle secrezioni vaginali di donne con episodi ricorrentiepisodi ricorrenti è stata osservata la presenza di elevati livelli di IgE specificheelevati livelli di IgE specifiche, che dimostrano la presenza di una reazione di ipersensibilita’ a
livello vaginale la quale, attraverso la degranulazione di mastociti e basofili e la conseguente liberazione di PGE2,
determina una transitoria inibizione della immunita’ cellulo-transitoria inibizione della immunita’ cellulo-mediata localemediata locale, con conseguente trasformazione della Candida dallo stato di commensale a quello di agente
patogeno.
PROCEDURA DIAGNOSTICAPROCEDURA DIAGNOSTICA
Nella pratica generale la diagnosi di vulvovaginite da Candida viene talvolta posta soltanto sulla base di sintomi aspecificisintomi aspecifici come prurito e perdite vaginali,
trascurando persino l’esame obiettivo.
L’approccio piu’ razionale per la diagnosi di candidiasi vulvovaginale consiste nell’associare alla valutazione alla valutazione di segni, sintomi e fattori predisponentidi segni, sintomi e fattori predisponenti , i risultati
ottenuti attraverso l’esame batterioscopico batterioscopico estemporaneo ed eventualmente con gli esami esami
colturalicolturali in laboratorio
PROCEDURA DIAGNOSTICA
Le secrezioni vaginali possono essere raccolte dai fornici o dalla parete laterale della vagina.
Il preparato a freco si allestisce ponendo il secreto al centro di un vetrino portaoggetti, e dopo
aggiunta di soluzione fisiologica, si copre con il coprioggetto e si osserva con microscopi a contrasto di fase o con microscopio ottico
Sempre piu’ frequentemente, nonostante la presenzaSempre piu’ frequentemente, nonostante la presenzadi sintomi suggestivi per infezione da Candida, le di sintomi suggestivi per infezione da Candida, le
blastospore e le ife non sono visibiliblastospore e le ife non sono visibili sotto osservazione sotto osservazionemicroscopica e le colture possono dare esiti falsamente microscopica e le colture possono dare esiti falsamente
negativi per infezione micotica.negativi per infezione micotica.
Tale falsa negativita’ dipende dalla penetrazione Tale falsa negativita’ dipende dalla penetrazione delle ife della Candida all’interno dell’epitelio delle ife della Candida all’interno dell’epitelio
vaginale,vaginale,utilizzando diverse utilizzando diverse proteasi.proteasi.
CITOPATIA MICOTICACITOPATIA MICOTICA
ESAME COLTURALE
E’ il metodo che offre maggiore sensibilita’maggiore sensibilita’ nella ricerca della Candida.
Non deve essere effettuato di routine , ma va riservato ai casi di sospetto clinico di
vulvovaginite micotica con microscopia diretta negativa.
E’importante sottolineare che in presenza di paziente asintomatica, anche con esame
colturale positivo, non è giustificabile attuare un trattamento antimicotico.
QUADRI CLINICIQUADRI CLINICI
La candidosi è di frequente riscontro La candidosi è di frequente riscontro nella pratica clinica, rappresentando il nella pratica clinica, rappresentando il
20 – 30 %20 – 30 % di tutta la patologia vaginale. di tutta la patologia vaginale.
Si ritiene inoltre che l’incidenza di tale Si ritiene inoltre che l’incidenza di tale patologia sia in continuo aumento.patologia sia in continuo aumento.
QUADRI CLINICIQUADRI CLINICI
SINTOMO DOMINANTE : PRURITOSINTOMO DOMINANTE : PRURITOPiu’ o meno intenso, di solito è precoce, a volte
intermittente, puo’ presentare recrudescenza notturne, durante la fase premestruale o dopo i rapporti sessuali.
Il grattamentograttamento provocato dal prurito aggrava le lesioni con formazione di erosioni, ragadi fino ad arrivare a vere e
proprie ulcerazioni.Durante i rapporti sessuali e la minzione le lesioni
secondarie provocano bruciore.Nei casi lievi si assiste soltanto a dispareunia senza prurito.
CANDIDA GLABRATACANDIDA GLABRATA
• Leucorrea scarsa o inesistente• Sintomi meno severi ma con decorso cronico• Prevale il bruciore sul prurito• Tollera maggiormente il pH alcalino• Coesiste facilmente con altre infezioni• Non sviluppa ife• E’ meno sensibile agli azoli
Pur riconoscendone i limiti Pur riconoscendone i limiti distinguiamo all’esame obiettivo tre distinguiamo all’esame obiettivo tre diversi quadri clinici di vulvovaginitediversi quadri clinici di vulvovaginite
ACUTAACUTA
SUBACUTASUBACUTA
CRONICACRONICA
VULVITE ACUTA DA CANDIDAVULVITE ACUTA DA CANDIDAFASE INIZIALEFASE INIZIALE
Intenso edema Intenso edema ed eritema che ed eritema che
coinvolgecoinvolgele grandi e le grandi e
piccole labbrapiccole labbra
VULVITE ACUTA DA CANDIDAVULVITE ACUTA DA CANDIDA
Intera regione Intera regione vulvare vulvare
eritematosaeritematosa
Placche eritematoPlacche eritematosquamose a livello squamose a livello
delledellepieghe genito-cruralipieghe genito-crurali
Pustole molliPustole molliperinealiperineali
VULVITE ACUTA DA CANDIDAVULVITE ACUTA DA CANDIDA
Rafe sede di Rafe sede di numerose numerose erosioni e erosioni e
fissurazioni da fissurazioni da grattamentograttamento
VULVITE ACUTA DA CANDIDAVULVITE ACUTA DA CANDIDA
VULVITE ACUTA DA CANDIDAVULVITE ACUTA DA CANDIDA
Lesione eritematosa con evidenti fenomeni diLesione eritematosa con evidenti fenomeni dilichenificazionelichenificazione
Fenomeni di pachidermizzazioneFenomeni di pachidermizzazionedovuti al grattamento continuodovuti al grattamento continuo
Estensione alla zona perianale con marcato eritemaEstensione alla zona perianale con marcato eritema
VAGINITE ACUTA DA CANDIDAVAGINITE ACUTA DA CANDIDA
Placche di essudato fortemente adese alle mucose.Placche di essudato fortemente adese alle mucose.
Mucosa circostante congestaMucosa circostante congesta
VAGINITE ACUTA DA CANDIDAVAGINITE ACUTA DA CANDIDA
Caratteristica leucorrea a grumi presente in vaginaCaratteristica leucorrea a grumi presente in vagina
CERVICOVAGINITE CERVICOVAGINITE DA CANDIDA GLABRATADA CANDIDA GLABRATA
Nelle forme non-albicans sono presenti aspetti clinici meno eclatantiNelle forme non-albicans sono presenti aspetti clinici meno eclatanti
Secrezione vaginaleSecrezione vaginalescarsa ed aspecificascarsa ed aspecifica
La diagnosi è ottenibile di norma con la colturaLa diagnosi è ottenibile di norma con la coltura
VULVOVAGINITE SUBACUTAVULVOVAGINITE SUBACUTA
• La sintomatologia e le manifestazioni ciniche sono moderate moderate
• L’eritema e l’edema del clitoride e delle piccole labbra sono discreti.
• Fenomeni di lichenificazioneFenomeni di lichenificazione dovuti al grattamento continuo.
• Puo coesistere una leucorrea modestaleucorrea modesta • Alla colposcopia quasi sempre presente una
flogosi follicolare a punti bianchiflogosi follicolare a punti bianchi, segno della cronicizzazione della lesione
VULVOVAGINITE SUBACUTAVULVOVAGINITE SUBACUTA
Discreto edema delle Discreto edema delle piccole labbra e del clitoridepiccole labbra e del clitoride
Eritema del vestiboloEritema del vestibolo
VULVOVAGINITE CRONICAVULVOVAGINITE CRONICA• Leggero eritema vestibolare o eritema vestibolare o
vulvovestibolarevulvovestibolare di difficile interpretazione.• Nell’anamnesi puo’ essere presente un
prurito intermittente premestruale o una dispareunia improvvisa.
• Tale quadro è tipico di donne che assumono contraccettivi orali o che sono sottoposte ad antibioticoterapia.
• La diagnosi è possibile solo per mezzo degli esami colturali.esami colturali.
VULVOVAGINITE CRONICAVULVOVAGINITE CRONICA
Eritema del vestibolo Eritema del vestibolo e del rafee del rafe
BALANOPOSTITE DA CANDIDABALANOPOSTITE DA CANDIDA
Chiazze eritematose dellaChiazze eritematose dellacorona del glande e delcorona del glande e del
solco balano-prepuzialesolco balano-prepuziale
BALANOPOSTITE DA CANDIDABALANOPOSTITE DA CANDIDA
Ulcere a collaretto con fondo Ulcere a collaretto con fondo sanioso sulla cutesanioso sulla cute
del prepuziodel prepuzio Numerose chiazze Numerose chiazze Eritematose Eritematose confluenticonfluenti
Presenza di essudato Presenza di essudato biancastrobiancastro
E’ ormai consolidato il concetto che la piu’ comune ragione della
mancata risposta al trattamento antimicotico sia l’errata diagnosi.
In circa la meta’ dei casi il medico prescrive un trattamento inadeguato
che puo’ generare ulteriore patologia, modificare i sintomi e rendere
difficoltoso il successivo iter diagnostico.
TERAPIATERAPIA
• Indicazioni:
– Presenza di sintomi, con evidenza di miceti in microscopia a fresco
– Presenza di sintomi, senza evidenza di miceti, in attesa di coltura
– Non sono da trattare le pazienti asintomatiche– Non è richiesto il trattamento di coppia, se
non nelle forme ricorrenti
Qual è l’agente antimicotico ideale
• Facile da usare
• Attivo in monodose
• Fungicida
• Rapida remissione sintomatologica
• Assenza di effetti collaterali sistemici e locali
1°1°
Qual è l’agente antimicotico ideale
• Sicuro in gravidanza
• Prevenzione delle recidive
• Non alterazione della flora vaginale
• Basso costo
• Attività ad ampio spettro ( specie non-albicans)
1°1°
TERAPIATERAPIA
PRIMO EPISODIOPRIMO EPISODIO (vaginite (vaginite non complicatanon complicata))
– Terapia a breve termine– Antimicotici per via locale od orale*– La doppia via di somministrazione non ha un razionale
scientifico– Assecondare la preferenza della paziente– Eradicazione nel 80-90% dei casi
**In gravidanza: In gravidanza: la via orale è controindicatala via orale è controindicata
- Fluconazolo cpr 150 mg, 1 cpr in monosomministrazione. - Itraconazolo cpr 200 mg, 1/die per 3 giorni. - Itraconazolo cpr 200 mg, 1 x 2/die per 1 giorno.
- Clotrimazolo crema 1% applicazione intravaginale (5 g) per 7 - 14 giorni. - Clotrimazolo candelette vaginali 100 mg per 7 giorni. - Clotrimazolo candelette vaginali 100 mg, 1 x 2/die per 3 giorni. - Clotrimazolo candelette vaginali 500 mg, 1 singola applicazione. - Miconazolo crema 2% (5g) applicazione intravaginale per 7 giorni. - Miconazolo 200 mg ovuli, 1 ovulo per 3 giorni. - Miconazolo 100 mg ovuli, 1 ovulo per 7 giorni. - Nistatina candelette vaginale 100,000 U, per 14 giorni. - Tioconazolo 6.5% (5 g) applicazione intravaginale in singola applicazione. - Terconazolo 0.4% (5 g) applicazione intravaginale per 7 giorni. - Terconazolo 0.8% (5 g) applicazione intravaginale per 3 giorni. - Sertaconazolo monodose
TERAPIA IN GRAVIDANZA Utilizzo esclusivamente di terapia locale con azoli
• - Clotrimazolo crema 1% • - Clotrimazolo candelette vaginali 100 mg
• - Miconazolo crema 2% - Miconazolo 200 mg ovuli, 1 ovulo per 3 giorni;
- Miconazolo 100 mg ovuli ,1 ovulo per 7 giorni;
Nistatina candelette vaginale 100,000 U, per 14 giorni
TERAPIATERAPIA
Forme complicateForme complicate
– Candida non albicansCandida non albicans
– Ricorrente o recidivanteRicorrente o recidivante
CANDIDA NON ALBICANSCANDIDA NON ALBICANS
• Alta percentuale di resistenza agli azoliAlta percentuale di resistenza agli azoli
• La terapia deve essere prolungata:La terapia deve essere prolungata:– Itraconazolo* 200 mg/die per 3 - 5 giorniItraconazolo* 200 mg/die per 3 - 5 giorni– Fluconazolo 150 mg/die per 7 – 14 giorniFluconazolo 150 mg/die per 7 – 14 giorni– Azoli topici per 14 giorniAzoli topici per 14 giorni– Acido borico* 300 mg/die per 14 giorniAcido borico* 300 mg/die per 14 giorni
*….attenzione alla C.Krusei per la sua resistenza intrinseca al fluconazolo ed al clotrimazolo
VVCVVC
TERAPIA
2A.2A. RICORRENTERICORRENTE
– Trattamento dell’attacco acuto con triazoli Trattamento dell’attacco acuto con triazoli per via orale (per via orale (fluconazolo 150mg/die x 2 giorni o itraconazolo 400mg/die x 2 giorni))
– Trattamento del partner Trattamento del partner – Terapia di mantenimentoTerapia di mantenimento
RVVCRVVC
Terapia in acuto
• Agenti topici
• Agenti orali
Acido borico
Azoli
Itraconazolo
Fluconazolo
VVCVVC
MANTENIMENTOMANTENIMENTO
Terapia Terapia oraleorale
fluconazolofluconazolo 150 mg / sett. x 6 m.150 mg / sett. x 6 m.
itraconazoloitraconazolo 400 mg il primo 400 mg il primo giorno del flusso per giorno del flusso per 6 mesi6 mesi
Sostanza conosciuta già ai tempi di Sostanza conosciuta già ai tempi di antichi egizi che lo utilizzavano nei antichi egizi che lo utilizzavano nei
processi di mummificazione.processi di mummificazione.Le prime documentazioni sul suo utilizzo Le prime documentazioni sul suo utilizzo
risalgono agli inizi del 1800risalgono agli inizi del 1800
The treatment mechanism remain unclear. Probably the mycostatic effect is due to its properties as a weak acide. The acid penetrates the cell wall and disrupt the cell membranes.
UTILIZZO NELLA PRATICAUTILIZZO NELLA PRATICA GINECOLOGICA PER GINECOLOGICA PER IL TRATTAMENTO DELLE VULVOVAGINITI IL TRATTAMENTO DELLE VULVOVAGINITI
MICOTICHEMICOTICHE Efficacia dimostrata sia nell’ attacco acuto che Efficacia dimostrata sia nell’ attacco acuto che nella prevenzione delle ricorrenze (specie nelle nella prevenzione delle ricorrenze (specie nelle forme non albicans)forme non albicans)Azione fungistatica e batteriostatica:Azione fungistatica e batteriostatica:
FORME ALBICANSFORME ALBICANS: acido borico 500 mg allo 0,4-0,5%, distrugge fino al 90% dei ceppi micotici
FORME NON ALBICANSFORME NON ALBICANS: efficacia > degli azoli
FORME RICORRENTIFORME RICORRENTI: elevata efficacia nel diminuire la sintomatologia delle recidive e nel normalizzzare l’ambiente vaginale
ConclusioniConclusioni
L’acido borico:L’acido borico:
• Sicuro ed efficace quanto un antimicotico orale;Sicuro ed efficace quanto un antimicotico orale;
• Dotato di una percentuale di guarigione e Dotato di una percentuale di guarigione e risoluzione della sintomatologia pari a quella risoluzione della sintomatologia pari a quella dell’itraconazolodell’itraconazolo
Trattamento con acido borico rappresenta una valida Trattamento con acido borico rappresenta una valida alternativa alla terapia orale di mantenimentoalternativa alla terapia orale di mantenimento
VVC: CONSIDERAZIONI FINALI
• VVC non complicata- qualsiasi antimicotico con qualunque via di
somministrazione– non si tratta il partner
• RVVC – rimozione dei fattori di rischio noti– terapia di coppia – terapia orale– mantenimento
• Non albicans (specie se Krusei)– itraconazolo long term– acido boricoacido borico
TERAPIE COMPLEMENTARI E TERAPIE COMPLEMENTARI E ALTERNATIVEALTERNATIVE
• LACTOBACILLI: LACTOBACILLI:
- - yogurt yogurt
- capsule- capsule
• LAVANDELAVANDE
• SUCCO DI MIRTILLISUCCO DI MIRTILLI
• AGLIOAGLIO
• TEA TREE OILTEA TREE OIL
Obstetrical and Gynecological Survey 2003Obstetrical and Gynecological Survey 2003
STRATEGIA MULTIMODALE
• Consigliare igiene genitale accurata
• Evitare l’uso costante di salvaslip
• Evitare i pantaloni troppo aderenti
• Riequilibrare l’ecosistema del colon
( basso contenuto di lieviti e di zuccheri semplici)
• Controllare i livelli di glicemia e di Hb glicata
Legge di Hendrickson
“Se un problema causa molte riunioni,
alla lunga le riunioni diventeranno
più importanti del problema “