micobatteriosi non tubercolari d m cirillo. classificazione fenotipiche dei micobatteri la...

61

Click here to load reader

Upload: emiliana-boscolo

Post on 02-May-2015

274 views

Category:

Documents


14 download

TRANSCRIPT

Page 1: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Micobatteriosi non tubercolari

D M Cirillo

Page 2: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Classificazione fenotipiche dei micobatteri

La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa sull’analisi di

• Caratteri colturali (velocità di crescita, pigmentazione delle colonie, temperatura di crescita)

• Caratteri biochimici (soprattutto attività metaboliche).

Page 3: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Classificazione di Runyon

Crescita lenta

Fotocromogeni

Gruppo 1

M. kansasiiM. marinum

Scotocromogeni

Gruppo 2

M. gordonaeM. scrofulaceumM. xenopi

Non cromogeni

Gruppo 3

M. aviumM. intracellulareM. terrae

Crescita rapida

Fotocromogeni , scotocromogeni o non cromogeni

Gruppo 4

M. abscessusM. chelonaeM. fortuitum

Page 4: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

• Runyon groupsRunyon groupsslowly growing photochromogensslowly growing photochromogens

slowly growing scotochromogensslowly growing scotochromogens

slowly growing non-chromogensslowly growing non-chromogens

rapid growersrapid growers

Page 5: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

I principali complessi del genere Mycobacterium

Complessi Specie

Mycobacterium tuberculosis complex

M. tuberculosis; M. bovis; M. bovis BCG; M. africanum; M. caprae; M. pinnipedii; M. microti; M. canettii

Mycobacterium avium complex

M. avium; M. intracellulare; M. chimaera; M. colombiense

Mycobacterium terrae complex

M. terrae; M. nonchromogenicum; M. arupense; M. hiberniae; M. kumamotonense

Mycobacterium fortuitum complex

M. fortuitum; M. peregrinum; M. boenickei; M. brisbanense; M. houstonense; M. neworleansense; M. porcinum

Page 6: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Classificazione genotipiche dei micobatteri

• La tassonomia basata sul genotipo si è sviluppata in seguito all’individuazione, all’interno del genoma, di regioni conservate, che regolando funzioni essenziali, hanno subito meno variazioni durante l’evoluzione . Esse costituiscono il target ideale per gli studi tendenti ad evidenziare affinità o diversità tassonomicamente utili. (130 specie note)

Page 7: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Non Tubercular Mycobacteria

• Tutti i micobatteri non appartenenti al gruppo del Mycobacterium tuberculosis complex, vengono genericamente definiti come non tubercolari (NTM: Non Tubercular Mycobacteria) o MOTT

Page 8: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

I micobatteri non tubercolari

Le specie note sono oltre 130, il 70% di queste sono state descritte negli ultimi 15 anni

Mediamente, ogni anno vengono descritte tre specie nuove

Page 9: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Specie di NTM associati a malattia nell’uomo

• M. avium, M. intracellulare, M. kansasii-, M. paratuberculosis, M. scrofulaceum, M. simiae, M. habana, M. interjectum, M. xenopi, M. heckeshornense, M. szulgai, M. fortuitum, M. immunogenum, M. chelonae , M. marinum, M. genavense, M. bohemicum, M. haemophilum, M. celatum, M. conspicuum, M. malmoense, M. ulcerans, M. smegmatis, M. wolinskyi, M. goodii, M. thermoresistible, M. neoaurum, M. vaccae, M. palustre, M. elephantis, M. septicum, M. nonchromogenicum.

Page 10: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

M. tuberculosis identification

Da eliminare?

PositiveAFB culture

PositiveAFB culture

Morphology

Phenotypic Approach

Biochemicaland growth tests

(Slow)

GenotypicApproach

DNA probes

DNA Sequencing

with amplification

w/o amplification

Molecular biology

Immunochromatography(fast)

10

Page 11: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Phenotypic approach: biochemical tests

Advantages:• Inexpensive • Will identify members

of MTB complex• Gives reliable results for

some MOTT

Disadvantages: •Labour-intensive•Long turn-around times•Technical expertise required• Limited to solid cultures

Immunochromatography: fast (<1 h), applicable to solid and liquid cultures

11

Page 12: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Identification by genomic sequencingIdentification by genomic sequencing

Identification by PCR restriction analysis (PRA)Identification by PCR restriction analysis (PRA)

Identification by commercial assaysIdentification by commercial assays**::

- Hybridization in liquid phaseAccuProbe, bioMérieux

- Hybridization in solid phaseINNO LiPA Mycobacteria, InnogeneticsGT-Mycobacterium and GT- MTBC, Hain Lifescience

All molecular methods require DNA (or RNA) isolationAll molecular methods require DNA (or RNA) isolation

* Commercial assays can be used to identify organisms from both solid and liquid culture.

Molecular Methods – Molecular Methods – OverviewOverview

Page 13: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

I micobatteri non tubercolari

Differiscono dal M. tuberculosis complex per:HabitatVirulenzaContagiositàSensibilità ai farmaci

Page 14: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Habitat

I micobatteri del MTC sono parassiti obbligati di uomo e/o animali

I MNT sono ubiquitari, si ritrovano nelle acque e nel suolo; possono infettare, oltre all’uomo, piante ed animali

Page 15: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Virulenza

I micobatteri del MTC sono patogeni

I MNT sono opportunisti; danno luogo a malattia solo nei soggetti con condizioni predisponenti

Page 16: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Contagiosità

I micobatteri tubercolari si trasmettono per via area e il contagio interumano è la più comune fonte di infezione. Molto meno frequente è la trasmissione fra animali ed uomo o l’infezioni da alimenti ingeriti

Le infezioni da MNT sono di origine ambientale. Sono riportati casi di trasmissione nosocomiale via strumenti contaminati. Il contagio interumano è inesistente, nei rari casi familiari è sempre presente una sorgente comune. Molto raro è il contagio da animale ad uomo

Page 17: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

NTM: patogenicità I fattori in grado di favorire l’insorgenza della

malattia sono: 1.La dose infettante2. La colonizzazione da lunga data 3.I deficit della risposta immunitaria 4.Le alterazioni predisponenti a livello dell’organo

interessato5.Patologie concomitanti6.Cause imprecisate

Page 18: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Deficit della risposta immunitaria

• Elevata frequenza nei soggetti con infezione da HIV e CD4 < 50

• Deficit immunitari (deficit di INF γ, IL-12, o dei loro recettori, del fattore NF kβ) sono stati rilevati nei soggetti con micobatteriosi disseminata

• I pazienti sottoposti a trattamento con inibitori del TNF (infliximab e adalimumab) presentano un aumentato rischio di micobatteriosi

Page 19: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Condizioni predisponenti alle micobatteriosi

Patologie polmonari preesistenti:

COPD, bronchiectasie, pneumoconiosi, esiti di TB polmonare, fibrosi cistica. Meno frequentemente la condizione predisponente è costituita da pneumopatia bollosa, interstiziopatia cronica e patologie della gabbia toracica (pectus excavatum, scoliosi)

Page 20: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

I NTM nella fibrosi cistica

• Nella CF le infezioni polmonari rappresentano la causa più frequente di mortalità.

• Attualmente patogeni emergenti come Burkholderia cepacia, Stenotrophomonas maltophilia e i NTM sono considerati importanti markers del deterioramento delle funzioni polmonari.

Page 21: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

I NTM nella fibrosi cistica

• Vi è un’ampia variabilità nelle segnalazioni di incidenza nella CF (range, 3%–30%).

• Il MAC è il micobatterio più frequentemente isolato (76%), seguito dall’abscessus (18%), ma si segnalano un 4% di forme miste

• La prevalenza varia con l’età, più alta nei soggetti > 40 aa e in età pediatrica

Page 22: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Sensibilità ai farmaci

Le specie appartenenti al MTC sono normalmente sensibili a isoniazide, etambutolo e rifampicina; alcuni membri del TBC sono geneticamente resistenti a pirazinamide

I MNT non sono quasi mai sensibili a isoniazide e pirazinamide. Le differenti specie sono variamente sensibili a macrolidi, chinoloni, aminoglicosidi, rifamicine

(Lo spettro di sensibilità dei micobatteri a crescita rapida ed a crescita lenta è totalmente differente)

Page 23: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Patologie da MNT

PolmonariLinfonodaliCutaneeOsteo-articolariDisseminateSepsi

Page 24: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Infezioni polmonari

Sono le più frequenti fra le patologie imputabili ai MNT

La via di ingresso è quella inalatoriaI micobatteri sono presenti

nell’ambiente, spesso anche nelle acque della rete idrica. Gli aerosol costituiscono il più importante veicolo di infezione

I quadri patologici nei pazienti HIV-negativi sono completamente diversi da quelli degli HIV-positivi

Page 25: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Infezioni polmonari nel paziente HIV-

negativoMalattia: indistinguibile dalla tubercolosi,

progressione lentissima– Manifestazione variabilissima, da asintomatica a

cavitaria– Quadro radiografico caratterizzato da fibrosi,

cavitazione dei lobi superiori, opacità nodulare o parenchimale, ispessimento pleurico

Bersaglio: pazienti anziani con vari problemi polmonari predisponenti (silicosi, BCO, pneumoconiosi, pregressa tubercolosi o micosi, bronchiettasie, tumori)

Sintomi: tosse produttiva, febbre, dimagrimento, debolezza, insufficienza respiratoria, emottisi

Page 26: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Infezioni polmonari nel paziente con AIDS

La malattia è quasi sempre preceduta da una fase di colonizzazione dell’apparato respiratorio

Il quadro radiografico è spesso normale o presenta adenopatie ilo-mediatiniche; la progressione è rapida

Bersaglio: pazienti con numero di linfociti CD4 <100/uL

Sintomi: tosse, febbre, dimagrimento

Page 27: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

MAC

Il Mycobacterium avium complex comprende:– M. avium– M. intracellulare– M. chimaera– M. colombiense– Svariati micobatteri non ancora classificati

M. avium e M. intracellulare sono largamente presenti nell’ambiente ed in particolare nelle acque

Page 28: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Infezioni polmonari da MAC

Tre quadri clinici distinti– Sindrome tipica

• Paziente tipo: maschio, anziano, con pneumopatia cronica• Sintomi: tosse produttiva, astenia, dimagrimento,

febbricola, sudorazioni notturne, emottisi• Quadro radiologico: infiltrati, noduli, cavitazioni

– Sindrome di “Lady Windermere”• Paziente tipo: femmina, anziana, senza patologie

predisponenti ma con anomalie strutturali della gabbia toracica

• Sintomi: tosse produttiva; febbre ed emottisi compaiono solo in caso di compromissione polmonare diffusa

• Abitudine a sopprimere la tosse con conseguente ristagno delle secrezioni

• Espettorato frequentemente positivo all’esame microscopico

– Infezione nei pazienti con fibrosi cistica Le infezioni da M. intracellulare hanno una

prognosi migliore di quelle da M. avium

Page 29: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Hipersensitivity-like disease

• Malattia subacuta caratterizzata da febbre, dispnea , occasionalmente severa, tosse

• Storia di soggiorno in ambienti a rischio• Rx: infiltrati diffusi con nodulazione sparsa• HRTC: nodulazione sparsa + ground glass• Isolamento del MAC in colture di espettorato o BAL• Istologia: granulomatosi centrolobulare e

broncocentrica

Diagnosi

Page 30: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Infezioni polmonari da MAC: terapia

Non esiste correlazione fra sensibilità in vivo ed in vitro

Antibiogramma consigliato solo per la claritromicina e solo in caso di fallimento terapeutico

Terapia standard: claritromicina, rifampicina ed etambutolo per almeno un anno– In 6 mesi si ottiene la negativizzazione del 60% dei

pazienti con sindrome tipica e del 90% di quelli con sindrome di Lady Windermere

Nei casi più gravi può essere necessario il ricorso alla chirurgia

Page 31: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Mycobacterium xenopi

La specie più frequentemente isolata in molti La specie più frequentemente isolata in molti paesi europei, fra i quali l’Italiapaesi europei, fra i quali l’Italia

Crescita lentissima con optimum a 42°C; Crescita lentissima con optimum a 42°C; isolato frequentemente dalle acque, isolato frequentemente dalle acque, comprese quelle caldecomprese quelle calde

La crescita può non risultare evidente in La crescita può non risultare evidente in terreno liquidoterreno liquido

Patologie polmonari in pazienti anziani nei Patologie polmonari in pazienti anziani nei quali si manifesta con tosse, febbricola, quali si manifesta con tosse, febbricola, dimagrimento dimagrimento

Quadro radiologico caratterizzato da Quadro radiologico caratterizzato da cavitazioni ai lobi superiori, fibrosi e nodulicavitazioni ai lobi superiori, fibrosi e noduli

Terapia con rifampicina ed etambutolo per Terapia con rifampicina ed etambutolo per 24 mesi24 mesi

Mortalità elevata, superiore a quella da MACMortalità elevata, superiore a quella da MAC

Page 32: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Infezioni polmonari da M. kansasii

M. kansasii, specie fotocromogena a crescita lenta presente nel suolo e nelle acque

5 diversi sottotipi• I. frequentemente patogeno per

l’uomo• II. patogeno solo per i soggetti

immunocompromessi• II, IV e V. ambientali

Page 33: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Infezioni polmonari da M. kansasii

Fattori di rischio: patologie polmonari predisponenti, tumori, alcolismo

Sintomi: malessere, tosse, astenia, dimagrimento, (febbre)

Bersaglio: anziani maschi, residenti prevalentemente in città

Lesioni fibrose o nodulari, bronchiettasie, caverne, localizzate nei lobi superiori

Positività colturale nel 75% dei casi, microscopica nel 30%

Antibiogramma eseguibile limitatamente alla rifampicina e solo in caso di fallimento terapeutico

Terapia con rifampicina, isoniazide ed etambutolo (uso di claritromicina in caso di resistenza alla rifampicina) per almeno 18 mesi (almeno 12 dopo la negativizzazione della coltura)

Page 34: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Mycobacterium malmoense

Specie nota da oltre 30 anni, frequentemente isolata in Scandinavia e Gran Bretagna, non molto frequente negli altri paesi

Reperto eccezionale nei pazienti HIV+ Isolamento ed identificazione problematici

La crescita può non risultare evidente in terreno solido

Patologie polmonari in pazienti anziani con problemi respiratori, fumatori ed alcoolisti

Sintomatologia caratterizzata da tosse, dimagrimento ed emottisi

Microscopia frequentemente positiva Maggior virulenza rispetto agli altri MNT Terapia con rifampicina ed etambutolo per 24

mesi

Page 35: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Mycobacterium szulgai

Specie isolata raramente ma quasi sempre clinicamente significativa

Scotocromogeno a 37°C e fotocromogeno a 25°C

Patologie polmonari in pazienti anziani nei quali si manifesta con tosse, astenia, febbricola, dimagrimento

Quadro radiologico caratterizzato da infiltrati apicali e cavitazioni

Buona risposta alla terapia

Page 36: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Mycobacterium

simiae

Specie il cui isolamento è più frequente in particolari aree geografiche

Talvolta responsabile di colonizzazioni temporanee o persistenti

Identificazione problematica, fotocromogeno

Patologie polmonari in pazienti anziani con problemi respiratori o con esiti di TB

Sintomatologia caratterizzata da tosse e dispnea

Microscopia frequentemente positiva Resistente in vitro a quasi tutti i farmaci,

terapia per tentativi ed errori

Page 37: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Patologie polmonari da micobatteri a crescita rapida

Le specie coinvolte più frequentemente sono Le specie coinvolte più frequentemente sono M. abscessusM. abscessus e e M. fortuitumM. fortuitum

Patologie predisponenti: neoplasie, precedenti Patologie predisponenti: neoplasie, precedenti micobatteriosi, fibrosi cisticamicobatteriosi, fibrosi cistica

Bersaglio: pazienti anziani, preferibilmente di sesso Bersaglio: pazienti anziani, preferibilmente di sesso femminile, il fumo non sembra essere un fattore di rischiofemminile, il fumo non sembra essere un fattore di rischio

Quadro radiologico caratterizzato da infiltrati interstiziali o Quadro radiologico caratterizzato da infiltrati interstiziali o nodulinoduli

La malattia viene diagnosticata, in media, a 2 anni di La malattia viene diagnosticata, in media, a 2 anni di distanza dall’inizio della sintomatologia distanza dall’inizio della sintomatologia

Si registra un miglioramento già dopo un mese di terapia Si registra un miglioramento già dopo un mese di terapia ma sono frequenti le ricadute al termine del trattamentoma sono frequenti le ricadute al termine del trattamento

Nelle infezioni da Nelle infezioni da M. fortuitumM. fortuitum la prognosi è più favorevole la prognosi è più favorevole Nei casi più gravi può rendersi necessario il ricorso alla Nei casi più gravi può rendersi necessario il ricorso alla

chirurgiachirurgia

Page 38: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

I micobatteri a crescita rapida I micobatteri a crescita rapida sono resistenti ai farmaci sono resistenti ai farmaci antitubercolariantitubercolari

M. fortuitumM. fortuitum è sensibile ad è sensibile ad tobramicina, cefoxitina, imipenem, tobramicina, cefoxitina, imipenem, ciprofloxacina e claritromicina ciprofloxacina e claritromicina

M. abscessusM. abscessus è sensibile ad è sensibile ad amikacina e claritromicina amikacina e claritromicina

Il saggio della sensibilità ai Il saggio della sensibilità ai farmaci, eseguibile determinando farmaci, eseguibile determinando le MIC, è raccomandatole MIC, è raccomandato

Patologie polmonari da micobatteri a crescita rapida

Page 39: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Linfoadenopatie da MNT

Gonfiore unilaterale dei linfonodi cervicali non dolente e non accompagnato da coinvolgimento toracico

Scrofula: patologia dell’infanzia, eccezionale nell’adulto

Evoluzione caratterizzata da colliquazione e fistolizzazione

Infezione per via orale attraverso lesioni di gola, gengive e labbra

Terapia chirurgica; trattamento antibiotico quasi sempre inefficace

Page 40: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

MNT responsabili di linfoadeniti

M. scrofulaceum è classicamente considerato il principale responsabile della scrofula

M. avium complex, è attualmente il più frequente responsabile di linfoadeniti cervicali da MNT

M. haemophilum e M. malmoense sono certamente sottostimati a causa dell’isolamento problematico

Page 41: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Linfoadeniti: patogeni emergenti

M. bohemicum M. lentiflavum M. interjectum Altri scotocromogeni a crescita lenta

Page 42: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Infezioni della pelle e deitessuti molli

Conseguenti a traumi o ad interventi chirurgici (specialmente di chirurgia plastica o cardiaca)

Lesioni cutanee o sottocutanee nodulo-granulomatose che si sviluppano nel giro di un mese e che possono interessare i linfonodi sottostanti

Disseminazione frequente con ulcerazione e formazione di cellulite

Quasi tutte Ie specie a crescita rapida possono essere coinvolte

Page 43: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

MNT responsabili di infezioni della cute e dei tessuti molli

M. abscessus M. chelonae M. fortuitum M. smegmatis M. haemophilum (negli immunodepressi) “nuovi micobatteri”

– M. goodii (casi successivi ad impianto di pacemaker o ad interventi di chirurgia plastica al seno)

– M. mageritense (casi conseguenti a liposuzione)

– M. wolinskyi (casi successivi ad interventi di chirurgia plastica al volto e casi, di origine post-traumatica, responsabili di cellulite)

Page 44: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Mycobacterium marinum

Comune nella acque (dolci o salate) e responsabile di infezioni nei pesci

Infezioni granulomatose (talvolta sporotricoidi) negli acquariofili (avambraccio e mano)

Terapia con amikacina, claritromicina, doxiciclina, etambutolo e sulfametoxazolo

Page 45: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Mycobacterium Mycobacterium ulceransulcerans

Responsabile dell’ulcera del Buruli, la terza più frequente malattia micobatterica dopo tubercolosi e lebbra

Unico micobatterio produttore di tossinaNelle regioni tropicali provoca estese

ulcerazioni necrotizzanti, non dolenti, principalmente nei bambini

Probabilmente ha il suo serbatoio nelle acque e può essere trasmesso da insetti

Terapia chirurgica ricostruttiva

Page 46: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Infezioni osteo-articolari

Bersagli: sinovia, guaine tendinee, borsa, tessuto osseo, dischi intervertebrali

Conseguenti a fratture aperte, a traumi invasivi o a ferite chirurgiche (soprattutto in cardiochirurgia)

Evoluzioni possibili: perdita di funzionalità, gonfiore, formazione di fistola o di granuloma, osteomielite e/o cellulite, necrosi dell’osso

Condizioni predisponenti: reumatismo cronico, terapie steroidee

Page 47: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

MNT responsabili di infezioni osteo-

articolari

M. abscessus M. chelonae M. fortuitum M. smegmatis “nuovi micobatteri”

– M. goodii frequentemente responsabile di osteomielite e/o cellulite in soggetti giovani con fratture aperte

– M. monacense isolato da una ferita susseguente a trauma con penetrazione di corpo estraneo

Page 48: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Infezioni disseminate

Bersaglio: pazienti immunocompromessi – AIDS, leucemici, trapiantati, trattamenti

steroidei prolungati

Sintomi: febbre, perdita di peso, dolori addominali, splenomegalia, diarrea

Frequentissime in AIDS fino a pochi anni fa, sono state drasticamente ridimensionate dall’introduzione delle terapie a base di inibitori delle proteasi

In aumento i casi relativi agli immunocompromessi HIV-negativi

Page 49: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

MNT responsabili di infezioni disseminate

M. avium si ritiene che colpisca oltre il 50% dei pazienti con AIDS gravemente immunocompromessi non trattati con anti-retrovirali

M. genavense– Colpiti soggetti giovani, prevalentemente maschi, con

<25 CD4/mL– Isolato per lo più da sangue, ma anche da linfonodi e

da biopsie duodenali– Rarissimo nei soggetti HIV-negativi– Incidenza stimata pari al 10% circa delle infezioni non

tubercolari disseminate – Presentazione clinica sovrapponibile a quella delle

infezioni disseminate da MAC– Risposta al trattamento simile a quella delle infezioni

da MAC M. celatum

– Responsabile di infezioni disseminate associate, o meno, a patologie polmonari

Page 50: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Mycobacterium genavense

Descritto nel 1992 Assenza di sviluppo sui comuni

terreni solidi Crescita lentissima in terreno liquido

(preferibilmente a pH leggermente acido)

Isolamenti, generalmente ripetuti, da sangue, midollo osseo, linfonodo, milza, espettorato

Non identificabile con i metodi tradizionali

Page 51: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Mycobacterium celatum

Spesso erroneamente identificato come MAC o come Spesso erroneamente identificato come MAC o come M. xenopiM. xenopi

Presenza di 3 diversi genotipiPresenza di 3 diversi genotipi Cross-reattività dei genotipi 1 e 3 con Cross-reattività dei genotipi 1 e 3 con M. tuberculosis M. tuberculosis

complexcomplex Resistenza intrinseca alla rifampicina, sensibilità alla Resistenza intrinseca alla rifampicina, sensibilità alla

claritromicinaclaritromicina Negli HIV-positivi all’infezione disseminata si associa Negli HIV-positivi all’infezione disseminata si associa

spesso anche la localizzazione polmonarespesso anche la localizzazione polmonare Negli HIV-negativi può essere responsabile di infezioni Negli HIV-negativi può essere responsabile di infezioni

polmonaripolmonari Presente nel suolo e nelle acquePresente nel suolo e nelle acque

Page 52: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Sepsi

Sono stati segnalati vari casi di sepsi da catetere dovuti a micobatteri a crescita rapida

M. immunogenum (casi in soggetti con trapianto di midollo osseo, leucemici, portatori di pacemaker)

Page 53: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Criteri diagnostici di micobatteriosi

Requisiti:1. Impedire una diagnosi ritardata, con conseguente

progressione della malattia2. Evitare di sottoporre a trattamenti potenzialmente

tossici, soggetti che non ne hanno necessitàLe micobatteriosi non sono malattie acute, né

contagiose, vi è quindi tutto il tempo sia per raccogliere sufficienti dati batteriologici sia per la necessaria riflessione

Page 54: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Micobatteriosi: difficoltà diagnostiche

• Nella maggior parte dei casi di malattia polmonare in soggetti immunocompetenti si sono presenti preesistenti patologie a carico dell’apparato respiratorio .

• In questi pazienti non è facile stabilire il limite tra colonizzazione prolungata e malattia vera e propria

• La diagnosi deve essere tuttavia accurata per una serie di importanti implicazioni

Page 55: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Criteri diagnostici di micobatteriosi

• Alla diagnosi di micobatteriosi non consegue necessariamente l’instaurazione della terapia

• Questa decisione può dipendere dalla specie micobatterica isolata

• I casi in cui la diagnosi è dubbia o quelli in cui la terapia non viene iniziata, necessitano di attento monitoraggio clinico

Page 56: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Criteri diagnostici di micobatteriosi ATS

1) Clinici (tutti necessari) Sintomi polmonari Presenza di noduli o cavità al radiogramma o alla

TC, bronchiectasie multifocali alla HRTC Esclusione di altre possibili cause

2) Microbiologici (almeno uno) Colture positive da almeno due diversi campioni di

espettorato Coltura positiva da almeno un broncoaspirato o

BAL

Page 57: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Criteri diagnostici di micobatteriosi ATS

• Una biopsia transbronchiale o polmonare che evidenzi caratteristiche istopatologiche patognomoniche (granulomi e/o bacilli alcol-acido resistenti) e che risulti positiva alla coltura per MNT, oppure una biopsia transbronchiale o polmonare che evidenzi caratteristiche istopatologiche patognomoniche associata ad uno o più escreati o a BAL positivi in coltura per MNT

Page 58: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Ruolo dei test cutanei

• Gli antigeni specifici per i NTM sono difficilmente reperibili ed esiste una ampia reattività crociata con la tubercolina, il loro impiego è stato quindi abbandonato

Page 59: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Ruolo dei test Interferonici

• Uno studio recente suggerisce che i test IGRA, che utilizzano antigeni altamente specifici per il MT, possono essere di utilità nel distinguere la TB attiva dalla Micobatteriosi.

• Il ruolo di questi test, in questa patologia, è comunque ancora da definire

Page 60: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Ruolo della diagnostica per immagini

• La CT apporta un importante contributo nella diagnosi di micobatteriosi e andrebbe sempre eseguita, non solo per avvalorare il sospetto clinico, ma anche come indispensabile strumento di monitoraggio dei casi tenuti in “osservazione”.

Page 61: Micobatteriosi non tubercolari D M Cirillo. Classificazione fenotipiche dei micobatteri La classificazione dei micobatteri fondata sul fenotipo si basa

Conclusioni

Il significato clinico deve essere sempre provato!

Nei pazienti con AIDS la grande maggioranza delle infezioni da micobatteri sono disseminate, il loro numero si è drasticamente ridotto con l’introduzione dei farmaci anti-retrovirali

Nei pazienti HIV-negativi– i micobatteri a crescita lenta sono prevalentemente coinvolti in infezioni

polmonari e linfoadeniti– i micobatteri a crescita rapida sono prevalentemente responsabili di

infezioni cutanee, osteo-articolari e setticemie Il numero di casi dovuti ai “nuovi” micobatteri è certamente

sottostimato a causa delle difficoltà di identificazione di questi ultimi

Il ruolo dei micobatteri a crescita rapida è certamente più importante di quanto generalmente si pensa

La corretta identificazione dell'agente eziologico è indispensabile per l'inquadramento clinico e per la scelta della terapia

I sistemi di identificazione convenzionali non permettono il riconoscimento delle specie micobatteriche nuove o comunque rare

L'identificazione delle specie per cui non sono disponibili probe commerciali risulta spesso problematica e dovrebbe essere demandata a centri dei riferimento