medieval world maps
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Mappamondi Medioevali
Rielaborazione, traduzione di materiali online in
http://classes.bnf.fr/idrisi/feuille/to/ind_map.htmhttp://home.t-online.de/home/henkaipan/mundus-f.htm#mittelalterliche
a cura di Luigi Manfredi
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Mappamondi medioevali Mappemondes médiévales Du latin mappa mundi ("carte du monde habité"), les mappemondes
occidentales reflètent la manière dont la chrétienté conçoit l'évolution historique et la localisation de l'humanité. Leur division tripartite – Asie, Afrique, Europe – résulte du partage réalisé après le Déluge entre les fils de Noé : l'Asie des hommes libres ou des prêtres pour Sem ; l'Afrique des esclaves ou des travailleurs pour Cham ; l'Europe des guerriers pour Japhet. Dès le VIIIe siècle, les mappemondes prennent la forme traditionnelle dite du "T dans l'O" : les trois continents, inscrits dans le O de l'anneau océanique, sont séparés par le T dont la hampe figure la Méditerranée et les branches représentent deux fleuves : l'une le Tanaïs, limite traditionnelle entre l'Europe et l'Asie ; l'autre le Nil, partage ordinaire de l'Asie et de l'Afrique. Ce monde est fini, clos par le cercle océanique infranchissable.
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Divisione della terra tra i figli di
Noè: Sem. Cam, IafetAsia, Africa, Europa
Isidoro de Siviglia, Etimologie, Bibliotèque Nationale de France (BnF), Manoscritti (Latin 10293 fol. 139)
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I figli di Noè (Genesi 10, 1.6.21)
“1 Questa è la discendenza dei figli di Noè: Sem, Cam e Iafet, ai quali nacquero figli dopo il diluvio.
2 I figli di Iafet: Gomer, Magog, Madai, Iavan, Tubal, Mesech e Tiras.
6 I figli di Cam: Etiopia, Egitto, Put e Canaan.
21 Anche a Sem, padre di tutti i figli di Eber, fratello maggiore di Jafet, nacque una discendenza.
22 I figli di Sem: Elam, Assur, Arpacsad, Lud e Aram.”
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Gossuin de Metz, Imago Mundi
Copia del XIII sec. Manoscritto su foglio di pergamenta (6 x 6 cm) BnF, Manuscrits (Fr 1607 fol. 43)
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La Terra abitata: fiumi e montagne
Albert de Bonstetten, Descrizione della Confederazione Elvetica - Copia del XV sec. Manoscritto su carta BnF, Manuscrits (Latin 5656 fol. 5v-6)
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AsiaEuropa
AfricaItalia
Confederazione Elvetica Gallia
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La Terra, i suoi fiumi con
gli affluenti
Barthélemy l'Anglais
Livre des propriétés des choses. Traduzione di Jean Corbechon.Ahun, Évrard d'Espinques, 1479-1480.
Manoscritto miniato su pergamena (42 x 32,5 cm).
Bibliothèque Nationale de France (BnF), Manuscrits (Fr 9140 fol. 226v)
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Il Libro delle proprietà delle cose si impose in tutta Europa come la grande summa medioevale di storia naturale grazie soprattutto alle traduzioni in volgare . La versione francese fu ordinata da Carlo V e diede luogo a numerosi esemplari in folio sontuosamente miniati. Questo esemplare è ornato da numerose rappresentazioni schematiche della Terra. Tra il Cielo e la Terra si erge su in alto, la dimora dorata del paradiso terrestre da dove escono i quattro fiumi, così come viene narrato dalla Bibbia.
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Le tre parti del Mondo
Barthélemy l'Anglais, Livre des propriétés des choses, traduzione francese di Jean Corbechon, 1372. Copiato da Gilles Gracien e miniato da Evrard d'Espingues per Jean Du Mas, signore de I'Isle-Adam, Ahun (Marche), 1479-1480.
Manoscritto su pergamena (393 fogli, 40,5 x 30 cm) BnF,
Manuscrits (Fr 9140 fol. 243v).
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Questo mappamondo rappresenta le tre parti del mondo descritte da Barthélemy l'Anglais e decritte da un miniaturista del XV secolo. L’Asia*, la parte del mondo più estesa, culmina con Gerusalemme che si slancia verso il cielo. Considerata come un paradiso in questo mondo, Gerusalemme deve essere il più possibile vicino al Cielo, dunque deve essere posta in alto. Il planisfero si trova così orientato verso l’est. L’Europa e l’Africa sono separati da braccia di mare ortogonali dove sono disseminate piccole isole. I nastri bianchi e sinuosi all’interno dei continenti, rappresentano fiumi fantasiosi
*Sulla stessa linea della illustrazioni delle Etimologie di Isidorio di Siviglia, mentre nella Descrizione della Confederazione Elvetica, di Albert de Bonstetten, l’Asia prende il posto dell’Europa e l’Africa viene collocata nella parte superiore
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La Terra ripartita tra i tre figli di Noè
Jean Mansel, La Fleur des Histoires. 1459-1463 circa.
Miniatura attribuita a Simon Marmion (30 x 22 cm).
• Bibliothèque royale Albert Ier, Bruxelles (Mss 9231 fol. 281v).La miniatura inaugura un trattato consacrato alle province del mondo
“ I figli di Noè che uscirono dall’arca furono Sem, Cam e Iafet; Cam è il padre di Canaan. Questi tre sono i figli di Noè e da questi fu popolata tutta la terra” (Genesi 9, 18-19)
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• La Terra, inscritta all’interno degli elementi (fuoco, aria, acqua), è di forma tradizionale. In primo piano i figli di Noè tra i quali la Terra è stata divisa e partecipano alla stessa scena centrata sull’Arca. Dietro si scopre una paesaggio di rocce, di praterie, di boschi e di città reali o immaginarie sotto un cielo pieno di nubi sfilacciate,
dopo il devastante diluvio
Dio disse a Noè e ai sui figli con lui: “Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza coni vostri discendenti dopo di voi; con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e bestie selvatiche, con tutti gli animali che sono usciti dall’arca. Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutto nessun vivente dalle acque del diluvio, né più il diluvio devasterà la terra”.(Genesi 9, 8-11)
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Commentario sull’Apocalisse, attribuito a Beatus. fine XII e inizio XIII secolo Manoscritto(diam. 34 cm). BnF, Manuscrits (N.a.lat. 2290 fol. 13v-14).
La Terra degli uomini
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La Terra, di un bruno scuro è a forma leggermente ovoidale. E’ circondata dall’oceano dove si intercalano isole e navi. Solcata da fiumi, con montagne rinite a grappoli multicolori, è dominata dal paradiso terrestre con Adamo ed Eva. Per la molteplicità delle vignette che rappresentanto città e province, la Terra presenta una immagine dell’umanità nell’attesa serena di “cieli nuovi e terra nuova”
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Mappemonde en "chlamyde" Ranulf Higden, Polychronicon. Copie du XIVe siècle. Manuscrit sur parchemin (32 x 22 cm) BnF, Manuscrits (Latin 4922 fol. 2) La Chronique d'Higden est précédée dans nombre de manuscrits d'une mappemonde de forme ovale, en "chlamyde", orientée à l'est, représentant l'œkoumène - l'espace habité - surplombé par le paradis terrestre et entouré par l'océan. Si la Terre n'offre aucune nuance particulière, en revanche certains lieux sont distingués par leur couleur rouge : la mer Rouge, le paradis terrestre, Jérusalem, Rome, Paris...
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Mappemonde pour la prédication Beatus de Liebana, Commentarius in Apocalypsim. Saint-Sever (Landes), vers 1060. Manuscrit sur parchemin (290 folio, 37 x 29 cm).
BnF, Manuscrits (Latin 8878 fol. 45bis v- 45ter)Carte de l'évangélisation des nations de la terre par les douze apôtres, la célèbre mappemonde isidorienne (en forme de TO : orbis terrarum) illustre le prologue du second livre du commentaire encyclopédique sur l'Apocalypse que le moine espagnol Beatus de Liebana rédigea vers 885 pour l'instruction de ses frères. S'il ne porte pas, à l'est, les quatre fleuves du paradis (mais Adam et Ève) ni, aux quatre angles, les tombeaux des apôtres - comme c'est le cas pour les plus anciens exemplaires - le présent manuscrit est remarquable par la place qu'il donne à Saint-Sever (Landes) où, vers 1060, il fut copié.
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Mappemonde arabe orientée le sud en haut Ibn Hawqal, Manuel de géographie . Fin Xe siècle. Copie du XVIe siècle d'après un manuscrit de 1443-1444. Manuscrit (35 x 43 cm) BnF, Manuscrits (Arabe 2214 fol. 52v-53)
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Planisphère d'al-Idrîsî Al-Idrîsî, Nuzhat al-mushtaq fî ikhtirâq al-âfâq (Amusement pour qui désire parcourir les différentes parties du monde), encore appelé Livre de Roger. Sicile, 1154. Copie par 'Alî ibn Hasan al-Hûfî al-Qâsimî. Le Caire, 1456. Soixante-neuf cartes, selon le découpage ptoléméen du monde en sept climats. Mappemonde 23 cm. Manuscrit sur papier.
Oxford, The Bodleian Library (Mss. Pococke 375 fol. 3v-4)Il existe aujourd'hui dans le monde dix manuscrits du Kitâb Rujar. Sur ces dix manuscrits, six présentent en début d'ouvrage une carte circulaire figurant le monde et qui n'est pas mentionnée dans le texte d'al-Idrîsî. Le manuscrit présenté ici a été réalisé au Caire en 1456 et il est conservé à Oxford (Bodleian Library). Il comprend 69 cartes.
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Die Weltkarte gemäß Martianus Capella De nuptiis Mercurii et Philologiae (~400 n.Chr.) hier: im Lamberti Liber Floridus, 12. Jhd. Wolfenbüttel,
Herzog August Bibliothek Karte gemäß
Martianus Capella im Lamberti Liber Floridus, 12. Jhd.
Wolfenbüttel, Herzog August Bibliothek
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Karte gemäß Martianus Capella im Lamberti Liber Floridus, 12. Jhd. Wolfenbüttel, Herzog August Bibliothek
Der längere Text in der rechten (= südlichen) Hälfte des vom äquatorialen Ringozean durchteilten Globus bezieht sich auf die "temperierte" Zone der Südhalbkugel; der kürzere rechts daneben bezieht sich auf die "unbewohnbare" kalte Zone dieser Südhälfte der Erde. Zur Entwicklung von dieser Hemisphärengliederung des Globus zur Radkarte s.u. "Weltkarten des 8. Jahrhunderts"
Karte gemäß Martianus Capella im Lamberti Liber Floridus, 12. Jhd. Wolfenbüttel, Herzog August
Bibliothek Ausschnitt: Zentrum mit dem größeren Textteil der Südhalbkugel (rechts)
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Zonenkarten gemäß Macrobius Kommentar zu
Ciceros Somnium Scipionis
Zur Darstellung kommt im Wesentlichen das Schema der Klimazonen, wie es auch durch Ciceros Somnium Scipionis (zu Beginn des 5. Jahrhunderts n.Chr. kommentiert durch Macrobius) und Ovids Metamorphosen (Schöpfungsgeschichte im ersten Buch) bekannt ist. Da beide Karten genordet sind und eine ungedehnte (nicht projizierte oder auseinandergelegte) Globus-Aufsicht zeigen, ist die Verwandschaft mit der "modernen" Auffassung ebenso deutlich wie der Unterschied, der vor allem von der geradezu geometrischen Schematisierung der Kontinente und Meere herrührt. Typisch für Zonenkarten nach Macrobius und Martianus Capella ist vor allem auch der äquatoriale Ringozean, durch den entsprechend der hellenistischen Auffassung (besonders seit Krates) die Kontinente "isoliert" (zu îsolae, Inseln) werden, und zwar einerseits die isolierte Gruppe der drei alten Kontinente auf der Nordhalbkugel, andererseits die (rein hypothetische) terra australis incognita auf der Südhalbkugel. der Klimazonen, die Einbettung der Kontinente in das Weltmeer. (SEGUE)>schematische Zonenkarte nach
Macrobius, 9.Jhd.
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Zonen-Weltkarte zu Macrobius (5.Jhd.), Kommentar zu Ciceros Somnium Scipionis französisches
Manuskript des 12. Jahrhunderts (SEGUITO) Die Einteilung des Globus in Zonen
ist so alt wie die Kugel-Auffassung von der Erde selbst und ist genauso metaphysisch (statt empirisch) begründet: Parmenides teilte die Erde in die fünf Zonen ein, die wir bei Cicero und Ovid beschrieben finden. Eudoxos (Mitte des 4. Jahrhunderts v.Chr.) und Eratosthenes (2. Hälfte des 3. Jahrhunderts v.Chr.) verfeinern die Zonengliederung durch astronomische Argumente und Anlagen von Karten und Lagebeschreibungen der Orte der damals bekannten Oikoumene, die sich durch die weitere Entwicklung dann in der Spätantike von Portugal und "Hibernia" (Irland) bis zum Ganges und der Insel "Taprobane" (Ceylon, Lanka) erstreckt. Von den tiefgreifenden Forschungen der griechischen und der hellenistischen Wissenschaftler bleibt für das Mittelalter fast nur ein Konzentrat: die Kugelgestalt der Welt, die T-Gliederung der Kontinente der Nordhalbkugel, der Breitenkreisparallelismus
französisches Manuskript des 12. Jahrhunderts
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Weltkarten des 8. Jahrhunderts n.Chr. Weltkarte von Albi *Albi, Bibliothèque Municipale
Die Weltkarte von Albi aus dem 8. Jhd. n.Chr. dagegen beschränkt sich ganz auf eine schlichte Wiedergabe der kontinentalen Krümmung um das Mittelmeer. Die südeuropischen Halbinseln sind kaum herausdifferenziert, von der Grobgliederung der drei Kontinente ganz zu schweigen. Um so deutlicher sind die Namen erkennbar; sie verschwinden nicht in der Fülle der Einzelheiten, Literaturstücke und Bilder, wie auf den späteren Karten (z.B. der Ebstorfer und der Hereforder Radkarte).
![Page 27: Medieval World Maps](https://reader033.vdocuments.mx/reader033/viewer/2022042511/55a0edd01a28abe25e8b45b4/html5/thumbnails/27.jpg)
Weltkarten des 8. Jahrhunderts n.Chr :Weltkarte nach Isidor von Sevilla 1-
Weltkarte des Isidor von Sevilla (570-636), Etymologiae; Handschrift ca. 780
n.Chr. Rom, Bibliotheca Apostolica Vatcana, Vat.Lat. 6018, fol. 63 v / 64 r Die folgenden beiden Weltkarten zu den Etymologiae
des Isidor von Sevilla betten diesen embryonalen Kontinentalbogen in die ozeanische Hydrosphäre ein, die hier auch nicht mehr als äquatoriale Grenze und Symmetrieachse die nördliche Hemisphäre des Weltenrunds von der südlichen getrennt hält, sondern als Ring die bekannte Oikoumene peripher umzirkelt. Die erste der beiden Karten ist auch nicht geostet, sondern eher gewestet, wenn man in Betracht zieht, daß die Namen der skizzierten Gegenden, Flüsse und Inseln vom (hier) rechten Rand dieser Doppelseite aus gelesen werden müssen. Denn im aufgeschlagenen Buch erscheint sie genordet, so wie wir es gewohnt sind; der Vergleich dieser groben "Erwähnungs"-Skizze mit unseren Europa- oder Mittelmeerkarten fällt leichter. Die geometrisierenden Züge entsprechen einer schlichten Umsetzung der literarischen Angaben (oder eher "Merksprüche"): Sizilien ist demnach ein Dreick, Sardinien ein Rechteck, die Inseln sind ohne Rücksicht auf die Entfernungen "versammelt", wie auch die Meere nur Trennstreifen zwischen den Landmassen darstellen; die Flüssel erscheinen in Geraden und Parallelen.
![Page 28: Medieval World Maps](https://reader033.vdocuments.mx/reader033/viewer/2022042511/55a0edd01a28abe25e8b45b4/html5/thumbnails/28.jpg)
Weltkarten des 8. Jahrhunderts n.Chr :
Weltkarte nach Isidor von Sevilla 2 -
Die folgende Isidor-Karte findet sich in einem Manuskript des 11. Jahrhunderts, ist deshalb mittelalterlich "angereichert", sowohl in der organisch-weicheren Gesamtgestalt als auch in den Gebäudesymbolen für die gleichmäßig verstreuten Orte; in der Tat ist sie eher den Karten des 12. und 13. Jahrhunderts vergleichbar, als den
frühmittelalterlichen "Skizzen":
![Page 29: Medieval World Maps](https://reader033.vdocuments.mx/reader033/viewer/2022042511/55a0edd01a28abe25e8b45b4/html5/thumbnails/29.jpg)
Weltkarten des 8. Jahrhunderts n.Chr. :
Beatuskarte von Osma -Beatuskarte von Osma, 8. Jhd., aus einer
Handschrift von 1203 Burgo de Osma, Kathedralbibliothek Im nächsten Schritt wandert der Äquator
und "sein" Ringozean immer weiter nach rechts, nach Süden, um nicht die halbe Pergamentseite für die rein hypothetische terra australis incognita verschwenden zu müssen (oder mit Text zu füllen): Sie wird immerhin noch angedeutet, aber schließlich verschwindet sie bei der T-gegliederten Radkarte aus der Sicht; die bekannte Welt der nördlichen Oikoumene findet Raum in der weiten Kreisfläche und erscheint, um das Mittelmeer gebogen, nun in der Gestalt, die sich dem ozeanischen Rund der Hydrosphäre (und den mit farbigen Linien angedeuteten Atmosphären und Äthersphären) einschmiegt wie ein
Embryo den umhüllenden Häuten
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Angelsächsische Weltkarte (Cottonian) (10. Jhd.) London,
British Library Cotton MS Liberius B.V.
Angelsächsische Weltkarte
(Cottonian) (10. Jhd.)
London, British Library Cotton MS
Liberius B.V.
![Page 31: Medieval World Maps](https://reader033.vdocuments.mx/reader033/viewer/2022042511/55a0edd01a28abe25e8b45b4/html5/thumbnails/31.jpg)
Weltkarte des Heinrich von Mainz (1110) aus einer
Handschrift um 1200, Cambridge, Corpus Christi College
Weltkarte des Heinrich von Mainz
(1110)
aus einer Handschrift um 1200,
Cambridge, Corpus Christi College
![Page 32: Medieval World Maps](https://reader033.vdocuments.mx/reader033/viewer/2022042511/55a0edd01a28abe25e8b45b4/html5/thumbnails/32.jpg)
Die "Londoner Psalterkarte" (1.Hälfte 13.Jhd.) Psalmenbuch,
London, British Library Add. MS 28681, recto
Die "Londoner Psalterkarte"
(1.Hälfte 13.Jhd.)
Psalmenbuch, London, British Library Add.
MS 28681 recto
![Page 33: Medieval World Maps](https://reader033.vdocuments.mx/reader033/viewer/2022042511/55a0edd01a28abe25e8b45b4/html5/thumbnails/33.jpg)
Die "Londoner Psalterkarte" (1.Hälfte 13.Jhd.) Psalmenbuch, London, British Library Add. MS 28681, verso
Psalmenbuch, London, British Library Add. MS 28681 verso
![Page 34: Medieval World Maps](https://reader033.vdocuments.mx/reader033/viewer/2022042511/55a0edd01a28abe25e8b45b4/html5/thumbnails/34.jpg)
Die Weltkarte des Richard von Haldingham
(~1280) Kathedrale von Hereford
![Page 35: Medieval World Maps](https://reader033.vdocuments.mx/reader033/viewer/2022042511/55a0edd01a28abe25e8b45b4/html5/thumbnails/35.jpg)
Weltkarte des Richard von Haldingham
(~1280), Kathedrale von Hereford
zentraler Bereich der
Karte mit Babylon (oben)
und dem Weltnabel Jerusalem (unten in diesem Ausschnitt):
![Page 36: Medieval World Maps](https://reader033.vdocuments.mx/reader033/viewer/2022042511/55a0edd01a28abe25e8b45b4/html5/thumbnails/36.jpg)
Weltkarte des Ranulf Higden im Polychronicon (vor 1363)
London, British Library
![Page 37: Medieval World Maps](https://reader033.vdocuments.mx/reader033/viewer/2022042511/55a0edd01a28abe25e8b45b4/html5/thumbnails/37.jpg)
Hildegard von Bingen: Der kosmische Mensch entsprechend der zweiten Schau im Liber Divinorum
Operum (1163-1173)
Codex Latinus 1942 in der Biblioteca Governativa di Lucca
![Page 38: Medieval World Maps](https://reader033.vdocuments.mx/reader033/viewer/2022042511/55a0edd01a28abe25e8b45b4/html5/thumbnails/38.jpg)
Hildegard von Bingen: Der kosmische Mensch entsprechend der zweiten Schau im Liber Divinorum Operum (1163-1173)
• Erdkugel entsprechend der vierten Schau im Liber Divinorum Operum
Codex Latinus 1942 in der Bibliotheca Governativa di Lucca
![Page 39: Medieval World Maps](https://reader033.vdocuments.mx/reader033/viewer/2022042511/55a0edd01a28abe25e8b45b4/html5/thumbnails/39.jpg)
Ebstorfer Weltkarte des Gervasius (von Tilbury), Probst
in Ebstorf
![Page 40: Medieval World Maps](https://reader033.vdocuments.mx/reader033/viewer/2022042511/55a0edd01a28abe25e8b45b4/html5/thumbnails/40.jpg)
Mappamondo d'Ebstorf
Trenta fogli in pergamena. L’originale, datato 1239 circa, venne distrutto nel 1943. Riproduzione fotografica del fac-simile pubblicato nel 1898 da Konrad Miller (diamettro: 1 m.) dell’originale
BnF, Cartes et Plans (Ge AA 2177)
![Page 41: Medieval World Maps](https://reader033.vdocuments.mx/reader033/viewer/2022042511/55a0edd01a28abe25e8b45b4/html5/thumbnails/41.jpg)
• Orientato con l’est in alto, questo mappamondo raffigura le tre parti del mondo conosciute: l’Africa, l’Asia e l’Europa racchiuse tra le braccia del Cristo. Il Giardino dell’Eden, con Adamo ed Eva è rappresentato a l’est, sulla destra della testa del Cristo. Al centro, è raffigurata Gerusalemme, simbolo della vittoria sulle tenebre e sulla morte. I piedi del Cristo sono ai limiti dell’Occidente, situati sulla parte bassa della carta
• .
![Page 42: Medieval World Maps](https://reader033.vdocuments.mx/reader033/viewer/2022042511/55a0edd01a28abe25e8b45b4/html5/thumbnails/42.jpg)
• Più che una disposizione dei luoghi, il mappamondo indica anche il senso del tempo
• “La Provvidenza divina, facendo si che gli avvenimenti che, all’origine del tempo, si svolgessero in Oriente, ha dato origine anche allo spazio, mentre facendo in modo che gli avvenimenti del centro delle cose si svolgessero in Occidente, ha fatto sì che il tempo potesse scorrere verso il suo compimento: e questo per farci comprendere che la fine della nostra epoca è ormai vicina dal momento che lo svolgimento della storia ha raggiunto l’estremità dello spazio”
EST
Ovest
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Die Ebstorfer Weltkarte des Gervasius (von Tilbury), Probst in Ebstorf (erste Hälfte des
13.Jahrhunderts) Größte Radkarte des Mittelalters - Durchmesser des im Zweiten Weltkrieg verbrannten Originals: etwa 3,50
m; in den Fünfziger Jahren des 20.Jhds. wurden vier Nachbildungen aufgrund der
älteren photographischen Dokumentationen
erstellt.
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.Europa dell’est, Mar Caspio, Scitia, Nord Asia
Medio Oriente Mesopotamia, Indie,
Arabia, Mar Rosso, Etiopia
Sud Europa, penisola iberica,
italiana, greca
Africa
Europa dell’ovest, Europa continentale
Italia
Piedi del Cristo
EST
OVEST
Paradiso Trerrestre,
Gerusalemme,
Volto del Cristo
Braccia del Cristo
Mani del Cristo
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Volto di Cristo – Paradiso Terrestre – Peccato Originale
inizio della Storia
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Cristo, l’orientamento di tutta la storia
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Cristo, inizio e fine
Α−Ω
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Caduta ed inizio della
Storia
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1.Europa dell’est, Mar Caspio, Scitia,
Nord Asia
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1a.Europa dell’est, Mar Caspio, Scitia,
Nord Asia
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1b.Europa dell’est, Mar Caspio, Scitia, Nord Asia
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2. Paradiso terrestre
Mesopotamia, Medio Oriente Gerusalemme,
Indie,,
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Mesopotamia
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Gerusalemme - Cristo risorto,
la vittoria della luce sulle tenebre: il centro di tutto la storia della salvezza
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Arabia, Mar Rosso,
Etiopia
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Arabia – Mar Arabicus (Mar Rosso)
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Etiopia
mano sinistra del Cristo
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Sud Europa,
penisola greca
italiana
iberica
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ITALIA
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ITALIA
Lombardia
Liguria
Emilia
Calabria - SiciliaVenezia
Mar Adriatico
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Penisola iberica
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Africa
![Page 65: Medieval World Maps](https://reader033.vdocuments.mx/reader033/viewer/2022042511/55a0edd01a28abe25e8b45b4/html5/thumbnails/65.jpg)
Africa
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