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di Alessandro Bernini Schietto, secco, più di una pu- nizione di Balotelli. «In questo momento tuona Cesare Prandelli dopo il fischio finale – la differenza atletica tra noi e la Spagna è quasi imbarazzan- te. La differenza tra noi e loro è tutta qui. La Spagna arrivava sempre prima sulla palla. Diffi- cile fare altre valutazioni». Il ct però regala un elogio a Palet- ta: «Grandissimo esordio, e a tratti bene anche Cerci». Il tempo di rientrare in Italia e poi ci sarà l incontro a Roma tra Prandelli e il presidente fe- derale Abete. Il rinnovo è già pronto («Spero resti il più a lungo possibile» ha ribadito Abete) anche se il ct chiarisce: «Ho sentire dire che potrei fare il commissario unico, con am- pi poteri, alla Bernardini. No, non sono più i tempi di quel calcio. Serve la condivisione di tutti attorno a un progetto tec- nico, non un solo uomo a co- mandare». Un messaggio indirizzato soprattutto alla Lega, che spes- so vede la nazionale solo come disturbo al campionato. Di cer- to su un paio di punti Prandelli non transige. «Ad ammorbidi- re il codice etico non penso as- solutamente. Sono stanco di vedere un calcio fatto di gomi- tate, pugni, sputi. Non mi pia- ce». E poi il ct ha mal digerito i veleni a distanza con Conte e Marotta. «Dico la verità, tutte le volte che ho una discussio- ne o una polemica con un col- lega o un dirigente lo trovo im- barazzante. Bisognerebbe in- dirizzare nel verso giusto l’energia buona. Ora comun- que sono di nuovo carico». A proposito: prima del match Marotta ha provato a gettare acqua sul fuoco: «Il rapporto con Prandelli è cordiale e cor- retto e gli stringerò la mano» Per chiudere il ct si è conces- so una divagazione sull’amico Matteo Renzi: «Sono certo che proporrà cose interessanti an- che per il calcio. Noi come na- zionale stiamo cercando di avere il suo o passo rapido...» ©RIPRODUZIONE RISERVATA SPAGNA (4-3-3) 1 CASILLAS (1’ st Victor Valdes) 3 AZPILICUETA 4 JAVIER MARTINEZ 15 SERGIO RAMOS (21’ st Albiol) 18 JORDI ALBA 7 THIAGO ALCANTARA 16 BUSQUETS (1’ st Xabi Alonso) 10 FABREGAS (1’ st Silva) 6 INIESTA (21’ st Jesus Navas) 9 DIEGO COSTA 11 PEDRO (37’ st Cazorla) A disposizione: 5 Juanfran, 8 XA- VI, 3 Koke, 11 Negredo, 19 Rodri- guez 23 Reina. All. Del Bosque ITALIA (4-3-2-1) 1 BUFFON 2 MAGGIO (1’ st Abate) 14 PALETTA 15 BARZAGLI 4 CRISCITO (1’ st De Sciglio) 18 MONTOLIVO 5 THIAGO MOTTA (17’ st Giaccherini) 8 MARCHISIO 25 CERCI (24’ st Immobile) 6 CANDREVA (1’ st Pirlo) 10 OSVALDO (24’ st Destro) A disposizione: 12 Sirigu, 13 Asto- ri, 3 Chiellini, 19 Bonucci, 16 Paro- lo, 21 Verratti, 11 Gilardino, 17 Insi- gne, 26 Perin. All. Prandelli BRUTTI SEGNALI MA ABBIAM VISTO DI PEGGIO di Pietro Oleotto Pochi lampi d’azzurro nel gran galà del calcio europeo. Non siamo ancora in clima mondia- le – mancano tre mesi –, ma è proprio il caso si scomodare il Cinque Maggio manzoniano, non solo perché si è giocato a pochi metri dal Manzanarre, il fiume di Madrid: se metterà in scena questo calcio, la Spagna vincerà dalle Alpi alle Piramidi e arriverà anche sul Rio delle Amazzoni, in Brasile, con i gal- loni della favorita. Il piano az- zurro non ha funzionato. Come il famoso Cesare anti-calvizie, anche Prandelli ieri aveva in te- sta un’idea meravigliosa: bussa- re alla porta dei campioni di tut- to con un tridente. O meglio, due trequartisti come Cerci e Candreva ai fianchi di un cen- travanti, il vice-Balotelli: Osval- do. Nei primi minuti la mossa paga, in particolare sul cen- tro-destra, dove Cerci cerca di sistemare la propria scrivania. Il granata è abile nelle riparten- ze e alla prima occasione infila in velocità Sergio Ramos per fargli vedere i sorci verdi con un pallonetto che sbatte sulla fac- cia interna del palo dopo aver scavalcato Casillas. Il Vicente Calderon, ancora rapito dalle note dell’Ave Maria cantata dal soprano Mariola Cantarero per ricordare Luis Aragones – idolo dell’Atletico e ct della prima Spagna campione d’Europa scomparso lo scorso mese –, re- sta senza parole. Riprende fiato con il tiki-taka del Barcellona prestato alla Furie Rosse da Inie- sta, Pedro (il migliore), Fabre- gas e l’ex gioiello della cantera blaugrana, Thiago Alcantara. Con la pressione spagnola che sale col passare dei minuti, l’Ita- lia rincula disegnando sul cam- po addirittura un 4-5-1, con Cerci e Candreva esterni a cen- trocampo. I pericoli veri e pro- pri, tuttavia, sono pochissimi, quasi inesistenti grazie alla soli- dità di Barzaghie Paletta (pro- mosso), ma per spezzare l’asse- dio ci vuole quasi mezz’ora, quando si vede per la prima vol- ta Osvaldo, dopo un’azione di prima firmata Juve, visto che le rifinitura è di Marchisio. Con- clusione di sinistro che manca l’incrocio di poco. A proposito di Marchisio: senza Pirlo tra i titolari, è uno dei tre oriundi in campo, Thia- go Motta, a recitare da regista, ma sono lo juventino e il milani- sta Montolivo a vestirsi da sug- geritori. Non lo fanno con conti- nuità e non è un caso se già al tramonto della prima frazione Prandelli manda a scadarsi Pir- lo assieme a due esterni difensi- vi come Abate e De Sciglio. Ci vorrebbe più qualità tecnica in mediana all’Italia per impedire che la supremazia territoriale della Spagna diventi sempre più soffocante, considerando che l’ultimo quarto d’ora del tempo è di nuovo tutto di mar- ca iberica. Prandelli decide così di cam- biare registro già nell’interval- lo: dentro il playmaker Pirlo per Candreva (oltre ad Abate per Maggio) e cambiare così modu- lo e passare a un 4-1-2-1-2, qua- si un numero di telefono che è l’espressione del cosiddetto rombo, dove Montolivo funge da vertice alto, alle spalle di Osvaldo e Cerci. Ma pesano an- che le sostituzioni di Del Bo- sque che punta su David Silva (per Fabregas). È l’hombre del partido: prima mette Thiago Al- cantara davanti a Buffon, poi propizia il vantaggio spagnolo che arriva con Pedro , sfrutta i “cocci” di un triangolo da ap- plausi tra il trequartista del ManCity e Iniesta. La girandola dei cambi è già cominciata da qualche minuto, Prandelli la sfrutta per spedire in campo altre forze fresche (Destro e Immobile in attacco), ma la rumba la suona sempre l’orchestra di casa, sempre con David Silva nel ruolo di mattato- re, di suggeritore: finisce “solo” 1-0, ma, come direbbero Jorge Lorenzo e Fernando Alonso, la Spagna ha ancora un paio di pi- ste sull’Italia. ©RIPRODUZIONE RISERVATA le prossime avversarie al mondiale Inghilterra e Uruguay non brillano L’ex interista Alvaro Pereira ha salvato l’Uruguay da una sconfitta imbarazzante Prandelli: «Penalizzati dalla condizione fisica C’è molto da lavorare» Il tecnico azzurro elogia la prova di Paletta e in parte anche di Cerci Il presidente Abete: «Spero che il nostro ct resti il più a lungo possibile» Soffrono sia Uruguay sia Inghil- terra, ovvero due delle tre squa- dre che troveremo nel girone in Brasile. La terza formazione è il Costa Rica, che ha giocato nella notte con il Paraguay. Ci pensa l’ex interista Alvaro Pereira a salvare l’Uruguay da una sconfitta imbarazzante. La squadra di Oscar Tabarez chiu- de infatti sull’1-1 l’amichevole disputata al Worthersee Sta- dion di Klagenfurt contro l’Au- stria, ovvero una squadra che ormai da diversi anni è fuori dal giro che conta. Proprio l’Austria si era porta- ta in vantaggio nella prima fra- zione di gioco, al 14’, con un gol di Marc Janko. Abbastanza scomposta la rea- zione dell’Uruguay, che ha tro- vato una traversa con Suarez ma ha anche perso il difensore Diego Lugano per infortunio. La svolta poco dopo il quarto d’ora della ripresa: Pereira en- tra al 18’ al posto di Rodriguez e tre minuti dopo segna la rete del definitivo 1-1. Ma soffre anche l’Inghilterra, in casa contro quella Danimar- ca che avevamo eliminato nel girone eliminatorio. La squadra di Roy Hodgson trova il gol sol- tanto al 37’ della ripresa con Sturridge. L'attaccante dell'Ar- senal decide l'amichevole in- cornando il cross perfetto di Lallana. In precedenza Sterling aveva colpito un palo mentre il portie- re danese Schmeichel era stato autore di almeno tre grandi pa- rate. Insomma, la nazionale in- glese ha dato qualche segnare incoraggiante dal punto di vista del gioco, ma ha confermato le difficoltà nel trovare la via del gol. Per l’Italia dunque arrivano notizie abbastanza confortanti, visto che sia l’Uruguay sia l’In- ghilterra non sembrano irresi- stibili sia sotto il profilo dell’or- ganico sia sotto quello del gio- co. Ma giugno è ancora lonta- no. ©RIPRODUZIONE RISERVATA N on c’è (quasi) mai da aspettarsi troppo dagli azzurri, quando i traguardi sono ancora lontani e la testa è ancora fin troppo rivolta alle beghe casalinghe. Preoccupano i segnali arrivati dal “Vicente Calderon”, con un’Italia fin troppo indietro rispetto ai campioni di tutto della Spagna, con i quali poco meno di due anni fa siamo arrivati a contenderci il titolo europeo e la scorsa estate abbiam giocato alla pari in Confederations. Certo presentarsi senza Mario Balotelli e Andrea Pirlo (entrato solo nella ripresa) non si capisce bene se sia un handicap volontario o un mezzo alibi. Sì, perché potrebbe esser stata anche una scelta: rischiare una brutta figura per non scoprire qualche carta o perché carte buone da mostrare adesso non ne abbiamo. Le statistiche ci raccontano che di questi tempi è difficile trovare un’Italia da splendore. Bisogna tornare al 2006, con il magnifico 4-1 rifilato alla Germania (1˚ marzo), oppure più o meno a un anno fa (21 marzo) con il 2-2 con il Brasile. Per il resto, l’avvicinamento alla primavera è tradizionalmente avaro di grandi sorrisi. Ma al di là del ko, a far nascere perplessità aggiuntive è soprattutto l’aria che tira intorno alla Nazionale, a questo calcio «fatto di gomitate, pugni e sputi» che non piace al ct Cesare Prandelli e a tutti quelli che amano veramente lo sport. A quelli che non ne possono più di società che presentano ricorsi contro squalifiche sacrosante, di chi parla di «cose da campo» a proposito dei pugni in faccia agli avversari di Daniele De Rossi o di Juan Jesus, di chi vive la Nazionale come un fastidio e vorrebbe un ct simile a un centralinista. Perciò, preoccupiamoci pure ma non meravigliamoci troppo. La strada da qui a giugno è ancora lunga e c’è ancora un sogno da inseguire. Coraggio, per quanto possa sembrar strano, ne abbiam viste di peggio. @s__tamburini ©RIPRODUZIONE RISERVATA il punto di STEFANO TAMBURINI C’è poca Italia Alla Spagna basta Pedro Gliazzurri hanno colpito un palo con Cerci in avvio poi hanno dovuto subire l’iniziativa iberica IL TEST di madrid » FINISCE 1-0 PRIMO TEMPO 1’ Iniesta in posizione centrale attira su di sé la difesa e apre su Jordi Alba: affondo sulla sinistra, Buffon e Cerci si salvano in corner. 4’ Cerci parte dalla trequarti e punta il fondo per superare Sergio Ramos, pallonetto: palo. 20’ Pedro sulla trequarti destra salta l’uomo per servire Diego Costa che taglia in area: Paletta mette il tiro in angolo. 29’ Thiago Motta trova Marchisio che fa filtrare il pallone a Osvaldo, al limite dell’area: sinistro che sorvola il sette alla destra di Casillas. 43’ Pedro si beve Criscito nonostante un fallaccio (cartellino giallo), entra in area a destra, superare Candreva sul fondo e crossa: Maggio in corner. SECONDO TEMPO 5’ David Silva si gira in un fazzoletto al limite dell’area e pesca Thiago Alcantara a sinistra: Buffon para in uscita. 18’ Triangolo David Silva-Iniesta con passaggio di ritorno col tacco; sulla respinta si avventa Pedro che sorprende Buffon: 1-0. 20’ Punizione di Pirlo, Paletta al volo con il tacco destro, Albiol rischia l’autogol. 46’ Corner che Barzagli prolunga in area per Destro che viene anticipato si un soffio da Xabi Alonso. il film della partita le altre amichevoli Brasile, cinquina La Francia batte l’Olanda Le perplessità di Osvaldo e la gioia di Pedro dopo il gol segnato agli azzurri Il ct azzurro Cesare Prandelli al Vicente Calderon Mercoledì ricco di amichevoli, una sorta di prova generale di Mondiale: gol a raffica, segnali importanti e anche qualche sor- presa. Si risveglia la Francia che af- fonda (2-0) l’Olanda con reti di Benzema e Matuidi nel primo tempo. Vince di misura la Ger- mania contro un solido Cile, de- cide il timbro al 16’ di Goetze. Ad Atene scatta l’allarme dopo il ko interno con la Corea del Sud che regola la Grecia con un secco 2-0. Gol e spettacolo tra Svizzera e Croazia: è finita 2-2, con gli ospiti due volte avanti (doppiet- ta di Drmic) e due volte raggiun- ti (doppietta di Olic). Copione si- mile anche nel match Austra- lia-Ecuador che termina 3-4 in clamorosa rimonta. Si ferma il più Belgio, costret- to al 2-2 dalla Costa d’Avorio: re- ti di Fellaini e Naingollan, pri- ma della rimonta firmata Drog- ba e Gradel; dilaga il Portogallo (5-1) sul Camerun con doppiet- ta di Cristiano Ronaldo. Buono il primo ciak verso il Mondiale per Capello e Zacche- roni. La Russia di “don Fabio” si è scelta un avversario tutt’altro che accomodante, l’Armenia, e l’ha sconfitta con un secco 2-0. Tutto facile anche per il Giappo- ne di Zac che chiude sul 4-2 con la Nuova Zelanda. Travolgente il Brasile in Suda- frica: 5-0 con tripletta di uno sca- temato Neymar (al 41’ e al 46’) e “contorno” di Oscar (al 10’) e Fernandinho (al 79’). Malino in- vece l’Argentina che non va oltre lo 0-0 sul campo della Romania. Delude anche il Ghana in Mon- tenegro: perde 1-0 per colpa di un calcio di rigore di Damjano- vic dopo appena 6’ e non riesce neppure a pareggiare. Non convincono neppure l’Iran, “bacchettato” per 2-1 a Tehran dalla Guinea del milani- sta Constant (in rete), e la Bo- snia che in casa viene sconfitta dall’Egitto di Geddo e Salah per 2-0. Luci e ombre per la Colombia che sul “neutro” di Barcellona si fa ipnotizzare dalla modesta Tu- nisia. Tutto ok per l’Algeria: 2-0 con la Slovenia; male gli Stati Uniti che sono finiti ko contro l’Ucraina (2-0, reti di Yarmo- lenko e Devic). ©RIPRODUZIONE RISERVATA SPAGNA 1 ITALIA 0 ARBITRO: Aranovskiy (Ucr) RETE: 18’ st Pedro NOTE: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Angoli: 12 a 6 per la Spagna, recupero: 0 e 3'. Spettatori 30 mila circa. Lavoro senza sosta... Nel frattempo un pensiero a voi... Forza Italia @GiuseppeRossi22 Chissà se @matteorenzi ha in programma anche di liberarci degli orridi commenti tecnici di Dossena. Sarebbe bello. @Svagaia Statistiche sul possesso palla non pervenute. Fortunatamente. Occhio non vede, cuore non duole #SpagnaItalia @GianpiDamicis Dove sono quelli che dicono che Buffon è finito... ma mia che parata in uscita su Thiago Alcantara! #SpagnaItalia @maurcs77

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Page 1: @maurcs77 @Svagaia @GiuseppeRossi22 @GianpiDamicis ...static.repubblica.it/finegil/brasile2014/pdf/SPAGNAITALIA.pdf · pochi metri dal Manzanarre, il fiume di Madrid: se metterà

di Alessandro Bernini

Schietto, secco, più di una pu-nizione di Balotelli. «In questomomento – tuona CesarePrandelli dopo il fischio finale– la differenza atletica tra noi ela Spagna è quasi imbarazzan-te. La differenza tra noi e loro ètutta qui. La Spagna arrivavasempre prima sulla palla. Diffi-cile fare altre valutazioni». Il ctperò regala un elogio a Palet-ta: «Grandissimo esordio, e atratti bene anche Cerci».

Il tempo di rientrare in Italiae poi ci sarà l incontro a Romatra Prandelli e il presidente fe-derale Abete. Il rinnovo è giàpronto («Spero resti il più alungo possibile» ha ribaditoAbete) anche se il ct chiarisce:«Ho sentire dire che potrei fareil commissario unico, con am-pi poteri, alla Bernardini. No,non sono più i tempi di quelcalcio. Serve la condivisione ditutti attorno a un progetto tec-nico, non un solo uomo a co-

mandare».Un messaggio indirizzato

soprattutto alla Lega, che spes-so vede la nazionale solo comedisturbo al campionato. Di cer-

to su un paio di punti Prandellinon transige. «Ad ammorbidi-re il codice etico non penso as-solutamente. Sono stanco divedere un calcio fatto di gomi-tate, pugni, sputi. Non mi pia-ce». E poi il ct ha mal digerito iveleni a distanza con Conte eMarotta. «Dico la verità, tuttele volte che ho una discussio-ne o una polemica con un col-lega o un dirigente lo trovo im-barazzante. Bisognerebbe in-dirizzare nel verso giustol’energia buona. Ora comun-que sono di nuovo carico». Aproposito: prima del matchMarotta ha provato a gettareacqua sul fuoco: «Il rapportocon Prandelli è cordiale e cor-retto e gli stringerò la mano»

Per chiudere il ct si è conces-so una divagazione sull’amicoMatteo Renzi: «Sono certo cheproporrà cose interessanti an-che per il calcio. Noi come na-zionale stiamo cercando diavere il suo o passo rapido...»

©RIPRODUZIONE RISERVATA

SPAGNA (4-3-3)1 CASILLAS(1’ st Victor Valdes)3 AZPILICUETA4 JAVIER MARTINEZ15 SERGIO RAMOS(21’ st Albiol)18 JORDI ALBA7 THIAGO ALCANTARA16 BUSQUETS(1’ st Xabi Alonso)10 FABREGAS(1’ st Silva)6 INIESTA(21’ st Jesus Navas)9 DIEGO COSTA11 PEDRO(37’ st Cazorla)A disposizione: 5 Juanfran, 8 XA-VI, 3 Koke, 11 Negredo, 19 Rodri-guez 23 Reina. All. Del Bosque

ITALIA (4-3-2-1)1 BUFFON2 MAGGIO(1’ st Abate)14 PALETTA15 BARZAGLI4 CRISCITO(1’ st De Sciglio)18 MONTOLIVO5 THIAGO MOTTA(17’ st Giaccherini)8 MARCHISIO25 CERCI(24’ st Immobile)6 CANDREVA(1’ st Pirlo)10 OSVALDO(24’ st Destro)A disposizione: 12 Sirigu, 13 Asto-ri, 3 Chiellini, 19 Bonucci, 16 Paro-lo, 21 Verratti, 11 Gilardino, 17 Insi-gne, 26 Perin.All. Prandelli

BRUTTI SEGNALIMA ABBIAMVISTO DI PEGGIO

di Pietro Oleotto

Pochi lampi d’azzurro nel grangalà del calcio europeo. Nonsiamo ancora in clima mondia-le – mancano tre mesi –, ma èproprio il caso si scomodare ilCinque Maggio manzoniano,non solo perché si è giocato apochi metri dal Manzanarre, ilfiume di Madrid: se metterà inscena questo calcio, la Spagnavincerà dalle Alpi alle Piramidie arriverà anche sul Rio delleAmazzoni, in Brasile, con i gal-loni della favorita. Il piano az-zurro non ha funzionato. Comeil famoso Cesare anti-calvizie,anche Prandelli ieri aveva in te-sta un’idea meravigliosa: bussa-re alla porta dei campioni di tut-to con un tridente. O meglio,due trequartisti come Cerci eCandreva ai fianchi di un cen-travanti, il vice-Balotelli: Osval-do. Nei primi minuti la mossapaga, in particolare sul cen-tro-destra, dove Cerci cerca disistemare la propria scrivania.Il granata è abile nelle riparten-ze e alla prima occasione infilain velocità Sergio Ramos perfargli vedere i sorci verdi con unpallonetto che sbatte sulla fac-cia interna del palo dopo averscavalcato Casillas. Il VicenteCalderon, ancora rapito dallenote dell’Ave Maria cantata dalsoprano Mariola Cantarero perricordare Luis Aragones – idolodell’Atletico e ct della primaSpagna campione d’Europascomparso lo scorso mese –, re-sta senza parole. Riprende fiatocon il tiki-taka del Barcellona

prestato alla Furie Rosse da Inie-sta, Pedro (il migliore), Fabre-gas e l’ex gioiello della canterablaugrana, Thiago Alcantara.Con la pressione spagnola chesale col passare dei minuti, l’Ita-lia rincula disegnando sul cam-po addirittura un 4-5-1, conCerci e Candreva esterni a cen-trocampo. I pericoli veri e pro-pri, tuttavia, sono pochissimi,quasi inesistenti grazie alla soli-dità di Barzaghi e Paletta (pro-mosso), ma per spezzare l’asse-dio ci vuole quasi mezz’ora,quando si vede per la prima vol-ta Osvaldo, dopo un’azione diprima firmata Juve, visto che lerifinitura è di Marchisio. Con-clusione di sinistro che mancal’incrocio di poco.

A proposito di Marchisio:senza Pirlo tra i titolari, è unodei tre oriundi in campo, Thia-go Motta, a recitare da regista,ma sono lo juventino e il milani-sta Montolivo a vestirsi da sug-geritori. Non lo fanno con conti-nuità e non è un caso se già al

tramonto della prima frazionePrandelli manda a scadarsi Pir-lo assieme a due esterni difensi-vi come Abate e De Sciglio. Civorrebbe più qualità tecnica inmediana all’Italia per impedireche la supremazia territorialedella Spagna diventi semprepiù soffocante, considerandoche l’ultimo quarto d’ora deltempo è di nuovo tutto di mar-ca iberica.

Prandelli decide così di cam-biare registro già nell’interval-lo: dentro il playmaker Pirlo perCandreva (oltre ad Abate perMaggio) e cambiare così modu-lo e passare a un 4-1-2-1-2, qua-si un numero di telefono che èl’espressione del cosiddettorombo, dove Montolivo fungeda vertice alto, alle spalle diOsvaldo e Cerci. Ma pesano an-che le sostituzioni di Del Bo-sque che punta su David Silva(per Fabregas). È l’hombre delpartido: prima mette Thiago Al-cantara davanti a Buffon, poipropizia il vantaggio spagnolo

che arriva con Pedro , sfrutta i“cocci” di un triangolo da ap-plausi tra il trequartista delManCity e Iniesta.

La girandola dei cambi è giàcominciata da qualche minuto,Prandelli la sfrutta per spedirein campo altre forze fresche(Destro e Immobile in attacco),

ma la rumba la suona semprel’orchestra di casa, sempre conDavid Silva nel ruolo di mattato-re, di suggeritore: finisce “solo”1-0, ma, come direbbero JorgeLorenzo e Fernando Alonso, laSpagna ha ancora un paio di pi-ste sull’Italia.

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le prossime avversarie al mondiale

InghilterraeUruguaynonbrillano

L’ex interistaAlvaroPereiraha salvatol’Uruguayda una sconfittaimbarazzante

Prandelli:«PenalizzatidallacondizionefisicaC’èmoltodalavorare»Il tecnico azzurro elogia la prova di Paletta e in parte anche di CerciIl presidente Abete: «Spero che il nostro ct resti il più a lungo possibile»

Soffrono sia Uruguay sia Inghil-terra, ovvero due delle tre squa-dre che troveremo nel girone inBrasile. La terza formazione è ilCosta Rica, che ha giocato nellanotte con il Paraguay.

Ci pensa l’ex interista AlvaroPereira a salvare l’Uruguay dauna sconfitta imbarazzante. Lasquadra di Oscar Tabarez chiu-de infatti sull’1-1 l’amichevoledisputata al Worthersee Sta-dion di Klagenfurt contro l’Au-stria, ovvero una squadra cheormai da diversi anni è fuori dalgiro che conta.

Proprio l’Austria si era porta-ta in vantaggio nella prima fra-

zione di gioco, al 14’, con un goldi Marc Janko.

Abbastanza scomposta la rea-zione dell’Uruguay, che ha tro-vato una traversa con Suarezma ha anche perso il difensoreDiego Lugano per infortunio.

La svolta poco dopo il quartod’ora della ripresa: Pereira en-tra al 18’ al posto di Rodriguez etre minuti dopo segna la retedel definitivo 1-1.

Ma soffre anche l’Inghilterra,in casa contro quella Danimar-ca che avevamo eliminato nelgirone eliminatorio. La squadradi Roy Hodgson trova il gol sol-tanto al 37’ della ripresa con

Sturridge. L'attaccante dell'Ar-senal decide l'amichevole in-cornando il cross perfetto diLallana.

In precedenza Sterling avevacolpito un palo mentre il portie-re danese Schmeichel era statoautore di almeno tre grandi pa-rate. Insomma, la nazionale in-glese ha dato qualche segnareincoraggiante dal punto di vistadel gioco, ma ha confermato ledifficoltà nel trovare la via delgol.

Per l’Italia dunque arrivanonotizie abbastanza confortanti,visto che sia l’Uruguay sia l’In-ghilterra non sembrano irresi-stibili sia sotto il profilo dell’or-ganico sia sotto quello del gio-co. Ma giugno è ancora lonta-no.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

N on c’è (quasi) mai daaspettarsi troppo dagliazzurri, quando i

traguardi sono ancora lontani ela testa è ancora fin tropporivolta alle beghe casalinghe.Preoccupano i segnali arrivatidal “Vicente Calderon”, conun’Italia fin troppo indietrorispetto ai campioni di tuttodella Spagna, con i quali pocomeno di due anni fa siamoarrivati a contenderci il titoloeuropeo e la scorsa estateabbiam giocato alla pari inConfederations.Certo presentarsi senza MarioBalotelli e Andrea Pirlo(entrato solo nella ripresa) nonsi capisce bene se sia unhandicap volontario o unmezzo alibi. Sì, perché potrebbeesser stata anche una scelta:rischiare una brutta figura pernon scoprire qualche carta operché carte buone da mostrareadesso non ne abbiamo. Lestatistiche ci raccontano che diquesti tempi è difficile trovareun’Italia da splendore. Bisognatornare al 2006, con il magnifico4-1 rifilato alla Germania (1˚marzo), oppure più o meno a unanno fa (21 marzo) con il 2-2con il Brasile. Per il resto,l’avvicinamento alla primaveraè tradizionalmente avaro digrandi sorrisi.Ma al di là del ko, a far nascereperplessità aggiuntive èsoprattutto l’aria che tiraintorno alla Nazionale, a questocalcio «fatto di gomitate, pugnie sputi» che non piace al ctCesare Prandelli e a tutti quelliche amano veramente lo sport.A quelli che non ne possono piùdi società che presentanoricorsi contro squalifichesacrosante, di chi parla di «coseda campo» a proposito deipugni in faccia agli avversari diDaniele De Rossi o di JuanJesus, di chi vive la Nazionalecome un fastidio e vorrebbe unct simile a un centralinista.Perciò, preoccupiamoci purema non meravigliamoci troppo.La strada da qui a giugno èancora lunga e c’è ancora unsogno da inseguire. Coraggio,per quanto possa sembrarstrano, ne abbiam viste dipeggio.

@s__tamburini©RIPRODUZIONE RISERVATA

il punto

di STEFANO TAMBURINI

C’èpocaItaliaAllaSpagnabastaPedroGliazzurrihannocolpitounpaloconCerci inavviopoihannodovutosubire l’iniziativa iberica

IL TEST di madrid »FINISCE 1-0

PRIMO TEMPO1’ Iniesta in posizione centrale attirasu di sé la difesa e apre su JordiAlba: affondo sulla sinistra, Buffon eCerci si salvano in corner.4’ Cerci parte dalla trequarti epunta il fondo per superare SergioRamos, pallonetto: palo.20’ Pedro sulla trequarti destrasalta l’uomo per servire Diego Costache taglia in area: Paletta mette iltiro in angolo.29’ Thiago Motta trova Marchisioche fa filtrare il pallone a Osvaldo, allimite dell’area: sinistro che sorvolail sette alla destra di Casillas.43’ Pedro si beve Criscitononostante un fallaccio (cartellino

giallo), entra in area a destra,superare Candreva sul fondo ecrossa: Maggio in corner.SECONDO TEMPO5’ David Silva si gira in un fazzolettoal limite dell’area e pesca ThiagoAlcantara a sinistra: Buffon para inuscita.18’ Triangolo David Silva-Iniestacon passaggio di ritorno col tacco;sulla respinta si avventa Pedro chesorprende Buffon: 1-0.20’ Punizione di Pirlo, Paletta alvolo con il tacco destro, Albiolrischia l’autogol.46’ Corner che Barzagli prolunga inarea per Destro che viene anticipatosi un soffio da Xabi Alonso.

il film della partita

le altre amichevoli

Brasile,cinquinaLaFranciabattel’Olanda

Le perplessità di Osvaldo e la gioia di Pedro dopo il gol segnato agli azzurriIl ct azzurroCesarePrandellial VicenteCalderon

Mercoledì ricco di amichevoli,una sorta di prova generale diMondiale: gol a raffica, segnaliimportanti e anche qualche sor-presa.

Si risveglia la Francia che af-fonda (2-0) l’Olanda con reti diBenzema e Matuidi nel primotempo. Vince di misura la Ger-mania contro un solido Cile, de-cide il timbro al 16’ di Goetze. AdAtene scatta l’allarme dopo il kointerno con la Corea del Sud cheregola la Grecia con un secco2-0. Gol e spettacolo tra Svizzerae Croazia: è finita 2-2, con gliospiti due volte avanti (doppiet-ta di Drmic) e due volte raggiun-ti (doppietta di Olic). Copione si-mile anche nel match Austra-lia-Ecuador che termina 3-4 inclamorosa rimonta.

Si ferma il più Belgio, costret-to al 2-2 dalla Costa d’Avorio: re-ti di Fellaini e Naingollan, pri-ma della rimonta firmata Drog-ba e Gradel; dilaga il Portogallo(5-1) sul Camerun con doppiet-ta di Cristiano Ronaldo.

Buono il primo ciak verso ilMondiale per Capello e Zacche-roni. La Russia di “don Fabio” siè scelta un avversario tutt’altroche accomodante, l’Armenia, el’ha sconfitta con un secco 2-0.Tutto facile anche per il Giappo-ne di Zac che chiude sul 4-2 conla Nuova Zelanda.

Travolgente il Brasile in Suda-frica: 5-0 con tripletta di uno sca-temato Neymar (al 41’ e al 46’) e“contorno” di Oscar (al 10’) eFernandinho (al 79’). Malino in-vece l’Argentina che non va oltrelo 0-0 sul campo della Romania.Delude anche il Ghana in Mon-tenegro: perde 1-0 per colpa diun calcio di rigore di Damjano-vic dopo appena 6’ e non riesceneppure a pareggiare.

Non convincono neppurel’Iran, “bacchettato” per 2-1 aTehran dalla Guinea del milani-sta Constant (in rete), e la Bo-snia che in casa viene sconfittadall’Egitto di Geddo e Salah per2-0.

Luci e ombre per la Colombiache sul “neutro” di Barcellona sifa ipnotizzare dalla modesta Tu-nisia. Tutto ok per l’Algeria: 2-0con la Slovenia; male gli StatiUniti che sono finiti ko control’Ucraina (2-0, reti di Yarmo-lenko e Devic).

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SPAGNA 1ITALIA 0

ARBITRO: Aranovskiy (Ucr)RETE: 18’ st PedroNOTE: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Angoli: 12 a 6per la Spagna, recupero: 0 e 3'.Spettatori 30 mila circa.

Lavoro senza sosta... Nel frattempo un pensiero a voi... Forza Italia @GiuseppeRossi22

Chissà se @matteorenzi ha in programma anche di liberarci degliorridi commenti tecnici di Dossena. Sarebbe bello. @Svagaia

Statistiche sul possesso palla non pervenute. Fortunatamente.Occhio non vede, cuore non duole #SpagnaItalia @GianpiDamicis

Dove sono quelli che dicono che Buffon è finito... ma mia che paratain uscita su Thiago Alcantara! #SpagnaItalia @maurcs77