materiali e tecnologie per il ripristino stradale
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IEEEGiornata di studio su:Giornata di studio su:
Tecniche impiantistiche e tecnologie ottiche per l’accesso di nuova generazione
Materiali e tecnologie per il ripristino stradale
8 luglio 2009g
Maurizio CrispinoMaurizio CrispinoProfessore Ordinario di Tecnica delle Pavimentazioni
Politecnico di Milano
Premessa
In Italia (e non solo) i sottoservizi
Premessa …
In Italia (e non solo) i sottoservizi rappresentano spesso una criticità.
Le caratteristiche funzionali e strutturali delle i t i i i f ttipavimentazioni sono infatti spesso
compromesse da sottoservizi eseguiti con…
… materiali non adatti…
… e con modalità inappropriate
Il problema è anche più ampioIl problema è anche più ampio …
ed investe tutto il campo… ed investe tutto il campo delle sigillature
… o, più correttamente, delle NONi illsigillature
INDICEC
1 PARTE I MECCANISMI DI DEGRADO DELLE1. PARTE I - MECCANISMI DI DEGRADO DELLE PAVIMENTAZIONI PER INFILTRAZIONE D’ACQUA
2. LE SOLUZIONI TECNOLOGICHE NEL CASO DEI SOTTOSERVIZI
3 PARTE II - LA RICERCA DEL POLITECNICO DI3. PARTE II - LA RICERCA DEL POLITECNICO DI MILANO
4. PARTE III - IL BENEFICIO ECONOMICO DELL’IMPERMEABILIZZAZIONE
DEGRADI E MECCANISMI DI DEGRADO DELLE PAVIMENTAZIONI
PER INFILTRAZIONE D’ACQUA
Giunti e fessure non sigillate
Via d’accesso acque meteorichealla pavimentazionealla pavimentazione
Innesco MECCANISMI DI DEGRADO i ibili d t lt tiirreversibili ed autoesaltanti
DEGRADI E MECCANISMI DI DEGRADO DELLE PAVIMENTAZIONI
PER INFILTRAZIONE D’ACQUA
DISSESTI DI PAVIMENTAZIONI RIGIDEDISSESTI DI PAVIMENTAZIONI RIGIDE
Infiltrazione acqua nella i t ipavimentazione
Pumpingp g
Espulsione laterale di materiale
LA NON SIGILLATURA DEI SOTTOSERVIZIO S G U SO OS
PROBLEMA
Posa in opera dei sottoservizi e ripristino
Formazione giunti e fessure
Degrado della pavimentazione
Infiltrazione acqua nella pavimentazione
g p
Punti fermi del problema
1) I sottoservizi devono essere realizzati “a
Punti fermi del problema
1) I sottoservizi devono essere realizzati a tenuta” rispetto all’acqua, cioè impermeabili (anche in modo durevole)impermeabili (anche in modo durevole)
2) A t l fi i t t2) A tal fine esistono, e vanno usate,tecnologie idonee, altrimenti i “ripristini” f lli !falliscono!
LE SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER L’IMPERMEABILIZZAZIONEPER L’IMPERMEABILIZZAZIONE
SIGILLATURA A FREDDO CON CORDOLINI
Azione sigillante della discontinuità
Giunzione elastica della superfici
LE SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER L’IMPERMEABILIZZAZIONEPER L’IMPERMEABILIZZAZIONE
SIGILLATURA A FREDDO CON CORDOLINI
CAMPI DI APPLICAZIONE
Discontinuità tra pavimentazione e cordoli in calcestruzzo
Giunti di impalcato
Discontinuità tra pavimentazione ed elementi metallici dei sottoservizi
Gi ti di t i d l l tGiunti di costruzione del conglomerato bituminoso
LE SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER L’IMPERMEABILIZZAZIONEPER L’IMPERMEABILIZZAZIONE
SIGILLATURA CON NASTRINI PREFORMATI
Azione sigillante della discontinuità
NastrinoNastrinoPrevenzione sgranamento e rottura bordi
LE SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER L’IMPERMEABILIZZAZIONEPER L’IMPERMEABILIZZAZIONE
SIGILLATURA CON NASTRINI PREFORMATI
CAMPI DI APPLICAZIONE
Sigillatura fessure di larghezza ridotta(fino a 5 mm)
Collegamento e sigillatura superfici complanari dopo interventi di ripristino
Nastrino
LE SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER L’IMPERMEABILIZZAZIONEPER L’IMPERMEABILIZZAZIONE
SIGILLANTI A CALDO
CAMPI DI APPLICAZIONE
Sigillatura di giunti o fessure per larghezze superiori a 5 mm
Sigillatura di pavimentazioni in cubetti di selce, massello o porfido
Giunti di pavimentazioni in cls
Raccordo di elementi di discontinuità della sede stradale
ESEMPIO DI PERDITA DI ADESIONE ALLE BASSE TEMPERATURE
LE SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER L’IMPERMEABILIZZAZIONEPER L’IMPERMEABILIZZAZIONE
SIGILLANTI A FREDDO
N d i i iNon produce emissioniNon pone problemi di Temp. di stesa
Non necessita di caldaie
CAMPI DI APPLICAZIONE
Sigillature funzionali o strutturali
LE SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER L’IMPERMEABILIZZAZIONEPER L’IMPERMEABILIZZAZIONE
MEMBRANE IMPERMEABILIZZANTI
Membrane speciali rinforzate ed impermeabilizzanti di nuovissima generazione
APPLICAZIONE
Fresatura strato ammalorato
Applicazione della membrana
Stesa strato superficiale
LA SIGILLATURA NEL CASO DEI SOTTOSERVIZISOTTOSERVIZI
OBIETTIVOOBIETTIVO
Regolamentazione delle operazioni di ripristino
SOLUZIONE
Elaborazione di specifiche tecniche con attenzione a MATERIALI e MODALITA’ DI SIGILLATURA
LA SIGILLATURA NEL CASO DEI SOTTOSERVIZI
Caso L < 3cm
LA SIGILLATURA NEL CASO DEI SOTTOSERVIZI
Caso L ≥ 3cm
LA SIGILLATURA NEL CASO DEI SOTTOSERVIZI
Caso L >>> 3cmSpecifiche tecniche di ripristino Comune di MilanoSpecifiche tecniche di ripristino Comune di Milano
Tipologia di intervento 1
SEZIONE TIPICA IN ATTRAVERSAMENTO STRADALECASO DI PAVIMENTAZIONE SOTTOPOSTA AL VINCOLO DI
NON MANOMISSIONE (E COMUNQUE IN BUONE CONDIZIONI)Dissesto di bassa severità
Vincolo di non manomissione Fresatura per uno spessore di 6 cm - Larghezza >= 1 m
Geocomposito con griglia in fibra di vetro antirisalita fessure
Sigillatura con cordolino preformato del giunto verticale tra pavimentazione nuova ed esistente(Vedere part. A)
Strato di usura (h= 6 cm)Strato di binder (spessore variabile)
Vincolo di non manomissioneMembrana o geocomposito
Misto cementato steso in strati di spessore non superiore a 20 cm e costipato con pestello dinamico con un numero di passaggi non inferiore a 6 (o cls magro se è consentito un tempo di maturazione maggiore di 6-8 ore prima della posa dello strato
Misto cementato (o misto granulare stabilizzato granulometricamente se il misto cementato non è presente nella stratigrafia della pavimetazione esistente) steso in strati di
Posa in opera di geocomposito con griglia in fibra di vetro
5 cm
6 8 ore prima della posa dello strato sovrastante)
Rinfianco con sabbia (o cls magro se è consentito un tempo di maturazione maggiore di 6-8 ore prima della posa dello strato sovrastante)
esistente) steso in strati di spessore non superiore a 20 cm e costipato con pestello dinamico con un numero di passaggi non inferiore a 6
Sigillatura giunto verticale con cordolino
LA SIGILLATURA NEL CASO DEI SOTTOSERVIZISOTTOSERVIZI
Specifiche tecniche di ripristino Comune di MilanoSpecifiche tecniche di ripristino Comune di Milano
Tipologia di intervento 2SEZIONE TIPICA IN ATTRAVERSAMENTO STRADALE
CASO DI PAVIMENTAZIONE NON SOTTOPOSTA AL VINCOLO DI NON MANUTENZIONE
Sigillatura con cordolino preformato del giunto verticale tra
Dissesto di bassa severitàStrato di usura (h= 4 cm)Strato di binder
(spessore variabile)
del giunto verticale tra pavimentazione nuova ed esistente(Vedere part. A)
5 cm
Misto cementato steso in strati di spessore non superiore a 20 cm e costipato con pestello dinamico con un numero di passaggi non inferiore a 6 (o cls magro se è consentito un tempo di maturazione maggiore di 6-8 ore prima della posa dello strato sovrastante)
Misto cementato (o misto granulare stabilizzato granulometricamente se il misto cementato non è presente nella stratigrafia della pavimetazione esistente) steso in strati di spessore non superiore a 20
Posa in opera di geocomposito con griglia in fibra di vetro
Rinfianco con sabbia (o cls magro se è consentito un tempo di maturazione maggiore di 6-8 ore prima della posa dello strato sovrastante)
cm e costipato con pestello dinamico con un numero di passaggi non inferiore a 6
g gSigillatura giunto verticale con
cordolino
Impermeabilizzazione di uno scavo con membranaImpermeabilizzazione di uno scavo con membrana
Fase di stesa del conglomerato bituminoso
Esempio di sottoservizio ( d li di i ill )(con cordolino di sigillatura)
Per la realizzazione dei sottoservizi “larghi”larghi
sono necessarie attrezzature e d lità di tili ttmodalità di utilizzo corrette
Sono necessarie attrezzature idonee per la stesa…
Stesa Conglomerati Bituminosi: gPiccole Finitrici (capacità di stesa da 0,40 a 4 m)
e per la compattazione… e per la compattazione…dei terreni :
Piastre ad Inversione di Marcia
Pestelli
in azione…in azione...
e per la compattazione… e per la compattazione…del Conglomerato Bituminoso:
Rulli con Guida a Terra
Piastre marcia avantiPiastre marcia avanti
in azione... in azione...
Perché compattare?Perché compattare?
• Per aumentare la portanza del materiale
• Diminuire la permeabilità• Diminuire la permeabilità
• Incrementare la stabilità
Parametri di valutazioneParametri di valutazione• Quale tipo di materiale deve essere
compattato?compattato?
• Quali sono i requisiti di compattazione richiesti?
• Spessore da compattare?Spessore da compattare?
Numero di passate?• Numero di passate?
Parametri della MacchinaParametri della Macchina• Peso della macchina
(piastra/telaio)
• Ampiezza
• FrequenzaFrequenza
• Velocità di avanzamento
L’operazione corretta può richiedererichiedere tempo…
In alternativaIn alternativa…
con maggiore efficienza… con maggiore efficienza
L’efficienza di un pestello non è i di ll ì!!!minore di un rullo così!!!
• Per evitare che la compattazione possadanneggiare le tubazioni sottostantidanneggiare le tubazioni sottostanti,bisogna avere uno spessore adeguato dimateriale a protezionemateriale a protezione.
• Lo spessore da utilizzare dipende dalleLo spessore da utilizzare dipende dalleattrezzature scelte per la compattazione.
Esempi:
Pestello (70 kg) 0,25 m( g)Piastra (50 kg) 0,10 m
PARTE IILA RICERCA DEL POLITECNICO DI MILANOLA RICERCA DEL POLITECNICO DI MILANO
TECNOLOGIE DI IMPERMEABILIZZAZIONETECNOLOGIE DI IMPERMEABILIZZAZIONE
LA RICERCA DEL POLITECNICO DI MILANO
• Analisi dei diversi contesti di applicazione– tipologia di strada– tipologia di strada– tipologia di pavimentazione
tipologia di degrado (tipo e larghezza fessure etc )– tipologia di degrado (tipo e larghezza fessure, etc.)
– ripristini di manomissionietc– etc.
LA RICERCA DEL POLITECNICO DI MILANO
• Sigillanti, nastri/cordolini, gmembrane, geocompositi, etc.… e loro prestazioni
• Compatibilità reciproca traCompatibilità reciproca tra i materiali (primer, sigill.)
• Compatibilità dei materiali con le superficicon le superfici
Modalità applicative (pre-ll t li iallargamento, pulizia,
asciugatura, controllo temperature, etc.)
LA RICERCA DEL POLITECNICO DI MILANOC C O C CO O
NASTRINI SIGILLANTI
OBIETTIVO: Caratterizzazione del comportamento in condizioni di esercizio e ottimizzazione della composizione
Prove di trazione
Analisi comportamento visco-elastico-plastico
Definizione composizione a comportamento prevalentementecomportamento prevalentemente
visco-plastico
LA RICERCA DEL POLITECNICO DI MILANOC C O C CO O
NASTRINI SIGILLANTI
Prove di trazione a carico costante su provini di differente composizione
PPrroovvaa ddii ttrraazziioonnee aa ccaarriiccoo ccoossttaannttee:: ffaassii ddii ccaarriiccoo ee ssccaarriiccoo
0 700
0,800
0 600
0,700
0,800
Fase di carico
0,400
0,500
0,600
0,700
ε 0,200
0,300
0,400
0,500
0,600
ε
Fase di carico
0,100
0,200
0,3000,000
0,100
0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 9000 10000
Tempo [s]
+Fase di scarico
0,0000 50 100 150 200 250 300 350 400 450 500
Tempo [s]
Verifiche al campo provaVerifiche al campo prova
Verifiche al campo provaVerifiche al campo prova
Verifiche al campo provap p
A3 C3P t 2 P t 1
A3 A3 A3 A3 A3
G3
Punto 2 Punto 1Skid-test Skid-test
Skid-test suconglomerato
MONITORAGGIO PERIODICO C3
A3
G3conglomerato
DEL CAMPO PROVA:
A2 • Stabilità nel tempo della sigillatura
• Prove di aderenza
A3
A3A3G3
• Prove di aderenza
• Comportamento rispetto alle temperature di A3applicazione
G3
LA RICERCA DEL POLITECNICO DI MILANOC C O C CO O
SIGILLANTI A CALDO
OBIETTIVO: Soluzione problematiche connesse all’uso dei sigillanti tradizionali
Limiti sigillanti tradizionali
Eccessiva sensibilità all’acqua
Eccessivo ritorno elastico
Perdita di adesione
LA RICERCA DEL POLITECNICO DI MILANOC C O C CO O
SIGILLANTI A CALDO
Risultati della ricerca
Messa a punto di Sigillante ad Alte p gPrestazioni
Elaborazione di test di funzionamento alle condizioni di esercizioalle condizioni di esercizio
LA RICERCA DEL POLITECNICO DI MILANOC C O C CO O
MEMBRANE IMPERMEABILIZZANTI-FIBRORINFORZATE
OBIETTIVO: Analisi del comportamento del materiale
Analisi teorica: modellazione ad elementi finiti
Analisi sperimentale in vera grandezza
LA RICERCA DEL POLITECNICO DI MILANOC C O C CO O
MEMBRANE IMPERMEABILIZZANTI-FIBRORINFORZATE
Modellazione del materiale ad elementi finiti
Simulazione del comportamento del materiale
V l t i d ll’ ff ttiValutazione dell’effettiva funzione strutturale della
membrana
LA RICERCA DEL POLITECNICO DI MILANOC C O C CO O
MEMBRANE IMPERMEABILIZZANTI-FIBRORINFORZATE
Sperimentazione in vera grandezza (1)
Verifica azione antirisalita delle fessure
V ifi iVerifica azione impermeabilizzante
LA RICERCA DEL POLITECNICO DI MILANOC C O C CO O
MEMBRANE IMPERMEABILIZZANTI-FIBRORINFORZATE
Sperimentazione in vera grandezza (2)
Verifica azione antirisalita delle fessure
V ifi iVerifica azione impermeabilizzante
LA RICERCA DEL POLITECNICO DI MILANOC C O C CO O
MEMBRANE IMPERMEABILIZZANTI-FIBRORINFORZATE
Sperimentazione in vera grandezza (1)
RISULTATO:
Estensione della vita di pavimentazoni severamente fessurate > 3 anni!!
LA RICERCA DEL POLITECNICO DI MILANOC C O C CO O
MEMBRANE IMPERMEABILIZZANTI-FIBRORINFORZATE
Sperimentazione in vera grandezza (3)
Risoluzione problemi di ti tt d llrepentina rottura della
pavimentazione a causa delle elevate deflessioni del binario
tranviariotranviario
..e c’è anche un “lieto fine”: le impermabilizzazioni ben fatte portano p p
anche ad un BENEFICIO ECONOMICO!!
ConclusioniConclusioni• Il ripristino di un sottoservizio è operazione SERIA e p p
come tale va trattata (ha conseguenze sulla sicurezza e sulla regolarità di marcia di migliaia di persone)
• Non può essere eseguito senza specifiche rigorose e senza controlli
• La compattazione degli strati è fondamentale
• Utilizzare rigorosamente materiali e tecnologie impermeabilizzanti durevoli (cordolini, membrane, etc.)
Grazie per l’attenzioneGrazie per l’attenzioneGrazie per l attenzioneGrazie per l attenzione