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Poste Italiane Spa -Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI 5,00 I L M ONDO DEI TRASPORTI SINDELFINGEN - Sfide e opportunità. In casa Mer- cedes-Benz tutto viaggia in modo veloce e l’inno- vazione apre di continuo nuove porte sul prossi- mo futuro. Anche per quanto riguarda il mondo dei veicoli commerciali. La Casa di Stoccarda ha presentato il suo primo furgone urbano, con il quale completa, nella categoria di peso più bassa, la sua già variegata gamma di veicoli commercia- li, oggi incentrata su veicoli di chiara fama come Vito (2,77-3,2 t), Sprinter (3-5 t) e Vario (6-8,2 t). Protagonista il city van di domani, di cui abbiamo avuto le prime informazioni in occasione del sim- posio Mercedes-Benz Vans “Logistica urbana, funzioni & marchi” a Sindelfingen, sede del Cen- tro Design Mercedes-Benz. Dove batte il cuore creativo del marchio di Stoccarda. Il nuovo city van è il primo furgone urbano di Mercedes-Benz, nato dalla collaborazione con Renault, che lo pro- durrà sulla stessa linea del Kangoo, dal quale de- riva, ma perfettamente in linea con l’identità tipi- ca del marchio tedesco. Servizio a pagina 40 Servizio a pagina 4 Si chiama Citan lo small van Mercedes-Benz Man: funziona la cura Codazzi Prodotti per l’Italia che cresce Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXII - N. 207 - MARZO 2012 PIAGGIO VEICOLI COMMERCIALI Scardigno: Sui mercati sempre più global player PIRELLI Forner: Il debutto del pneumatico intelligente Fiat Professional Il nuovo Strada con motore Euro 5 adesso è anche in versione doppia cabina a pagina 34 Iveco in tour Un blogger a spasso per l’Europa con il Super Daily per incontrare i clienti a pagina 27 Renault Trucks Caroline Cavaleri, una manager francese per continuare lo sviluppo della rete di dealer e officine a pagina 8 Evoluzione di rigore M entre abbiamo già cominciato a vi- vere il quarto anno da quando pri- ma la sola crisi finanziaria poi anche quella economica hanno sconvolto il mondo, con il risultato di creare incertez- ze e preoccupazioni soprattutto nelle so- cietà più evolute, forse è il caso di fissare alcuni concetti che oggi fanno da comune denominatore alla realtà che tutti stiamo vivendo. Secondo logica, dobbiamo circo- scrivere il discorso al mondo che ci vede coinvolti direttamente, quello dei traspor- ti, sia dal punto di vista dei costruttori di veicoli, sia da quello degli utilizzatori di questi veicoli, leggeri, medi e pesanti, ov- vero le aziende di trasporto e i trasporta- tori in generale. Razionalizzazione - La parola alla quale tutti si sono aggrappati, appena le cose si sono messe male e appena si è capito che il terremoto della crisi non sarebbe stato leggero e che anzi avrebbe provocato conseguenze tali che mai più sarebbe sta- to come prima, è stata “razionalizzazio- ne”. Che non andava intesa come sempli- ce concetto, ma come un’azione seria, tale da poter contenere nel miglior modo possibile le conseguenze negative della crisi con l’inevitabile calo del mercato dei veicoli industriali e commerciali da una parte e con le difficoltà economiche delle aziende di trasporto dall’altra. Sotto questo profilo, la crisi di questi anni, che purtroppo continua, è servita a rimettere ordine sia fra i costruttori, dal punto di vista della produzione e della di- stribuzione, sia fra le aziende di traspor- to. Si sono individuati i processi negativi che nelle pieghe della gestione potevano e dovevano essere eliminati per poter ga- rantire la migliore redditività, si sono rese obbligatorie e alla fine nemmeno troppo penalizzanti talune economie, si è soprattutto lavorato sulla formazione degli uomini, a tutti i livelli, per dare loro maggiore professionalità e migliore senso di responsabilità nell’espletamento dei loro compiti, si è presa coscienza che i tempi delle vacche grasse erano ormai da dimenticare. È certo che ora, e soprattut- to se le cose si mettessero a viaggiare con una certa normalità, tutti gli attori del mondo dei trasporti hanno nuove carte nelle mani per poter lavorare con mag- giore profitto. Anche noi ci rinnoviamo - Anche il no- stro giornale ha sofferto le conseguenze della crisi, anche noi abbiamo dovuto ra- zionalizzare e scovare piccole ma impor- tanti economie, ma abbiamo l’orgoglio di non aver mai penalizzato in alcun modo il giornale, i suoi contenuti, le sue dimen- sioni, convinti di dover magari lavorare il doppio ma garantire ai nostri lettori e certamente anche ai nostri inserzionisti pubblicitari un prodotto sempre ricco, sempre in grado di offrire la più ampia panoramica mensile di tutto ciò che si muove attorno e dentro al mondo dei tra- sporti. Con questo numero di marzo, sia- mo andati anche oltre rinnovando in mo- do sensibile anche l’impostazione grafica del giornale, come pure arricchendolo ul- teriormente di rubriche e di contenuti. E in aprile arriva l’Annuario - Il mese prossimo, puntuale arriva la quarta edi- zione dell’Annuario de Il Mondo dei Tra- sporti. La sfida che abbiamo affrontato per la prima volta nel 2009, lo possiamo dire con orgoglio, è stata vinta. Alla quarta edizione, l’Annuario si presenta ormai come una realtà editoriale collau- data, importante, utile per moltissimi operatori del settore. Con le sue quasi 500 pagine, che accolgono le schede ag- giornate di tutti i modelli e versioni di veicoli industriali e commerciali oltre che dei van derivati da vetture, l’Annuario è uno strumento unico di consultazione per utili confronti tra la massa di veicoli ma anche di conoscenza di cosa realmente si nasconde sotto il cofano dei veicoli. Continuità dunque nella tradizione. È il motto di Vega Editrice. Paolo Altieri U na gamma prodotti ri- conosciuta per la sua qualità e l’alto poten- ziale concorrenziale, un’orga- nizzazione di vendita e assi- stenza in completa ristruttura- zione, una squadra ben deter- minata, il tutto per garantire la massima prossimità al cliente anche con l’offerta di una completa serie di servizi. Sono gli assi nella manica di Man Truck & Bus Italia, di cui è Chief Executive Officer da circa un anno un manager d’esperienza che conosce bene il mondo dei veicoli in- dustriali, Giancarlo Codazzi. a pagina 42 a pagina 24

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Mensile di Politica, Economia, Cultura e Tecnica del Trasporto

FONDATO E DIRETTO DA PAOLO ALTIERI

€ 5,00

IL MONDOD E I T R A S P O R T I

SINDELFINGEN - Sfide e opportunità. In casa Mer-cedes-Benz tutto viaggia in modo veloce e l’inno-vazione apre di continuo nuove porte sul prossi-mo futuro. Anche per quanto riguarda il mondodei veicoli commerciali. La Casa di Stoccarda hapresentato il suo primo furgone urbano, con ilquale completa, nella categoria di peso più bassa,la sua già variegata gamma di veicoli commercia-li, oggi incentrata su veicoli di chiara fama co meVito (2,77-3,2 t), Sprinter (3-5 t) e Vario (6-8,2 t).Protagonista il city van di domani, di cui abbiamo

avuto le prime in for mazioni in occasione del sim- posio Mercedes-Benz Vans “Lo gistica urbana,funzioni & marchi” a Sindelfingen, sede del Cen-tro Design Mercedes-Benz. Dove batte il cuorecreativo del marchio di Stoccarda. Il nuovo cityvan è il primo furgone urbano di Mercedes-Benz,nato dalla collaborazione con Re nault, che lo pro-durrà sulla stes sa linea del Kangoo, dal qua le de-riva, ma perfettamente in linea con l’identità tipi-ca del marchio tedesco.

Servizio a pagina 40 Servizio a pagina 4

Si chiama Citanlo small vanMercedes-Benz

Man: funzionala cura Codazzi

Prodottiper l’Italiache cresce

Vega Editrice - Monza, Italy - Anno XXII - N. 207 - MARZO 2012

PIAGGIO VEICOLI COMMERCIALI

Scardigno: Sui mercatisempre più global player

PIRELLI

Forner: Il debutto delpneumatico intelligente

FiatProfessionalIl nuovo Strada con motoreEuro 5 adessoè anchein versionedoppia cabinaa pagina 34

Ivecoin tourUn blogger a spasso perl’Europa con il Super Daily per incontrare i clientia pagina 27

Renault TrucksCaroline Cavaleri, unamanagerfrancese percontinuare losviluppo dellarete di dealer e officinea pagina 8

Evoluzionedi rigoreMentre abbiamo già cominciato a vi-

vere il quarto anno da quando pri -ma la sola crisi finanziaria poi anchequel la economica hanno sconvolto ilmon do, con il risultato di creare incertez-ze e preoccupazioni soprattutto nelle so-cietà più evolute, forse è il caso di fissarealcuni concetti che oggi fanno da comunedenominatore alla realtà che tutti stiamovivendo. Secondo logica, dobbiamo circo-scrivere il discorso al mondo che ci vedecoinvolti direttamente, quello dei traspor-ti, sia dal punto di vista dei costruttori diveicoli, sia da quello degli utilizzatori diquesti veicoli, leggeri, medi e pesanti, ov-vero le aziende di trasporto e i trasporta-tori in generale.Razionalizzazione - La parola alla qualetut ti si sono aggrappati, appena le cose siso no messe male e appena si è capito cheil terremoto della crisi non sarebbe statoleg gero e che anzi avrebbe provocatocon seguenze tali che mai più sarebbe sta -to come prima, è stata “razionalizzazio-ne”. Che non andava intesa come sempli-ce concetto, ma come un’azione seria,tale da poter contenere nel miglior modopossibile le conseguenze negative dellacrisi con l’inevitabile calo del mercatodei veicoli industriali e commerciali dauna parte e con le difficoltà economichedelle aziende di trasporto dall’altra.Sotto questo profilo, la crisi di questianni, che purtroppo continua, è servita arimettere ordine sia fra i costruttori, dalpunto di vi sta della produzione e della di-stribuzione, sia fra le aziende di traspor-to. Si sono individuati i processi negativiche nelle pieghe della gestione potevanoe dovevano essere eliminati per poter ga-rantire la migliore redditività, si sonorese obbligatorie e alla fine nemmenotroppo penalizzanti talune economie, si èsoprattutto lavorato sulla formazionedegli uomini, a tutti i livelli, per dare loromaggiore professionalità e migliore sensodi responsabilità nell’espletamento deiloro compiti, si è presa coscienza che itempi delle vacche grasse erano ormai dadimenticare. È certo che ora, e soprattut-to se le cose si mettessero a viaggiare conuna certa normalità, tutti gli attori delmondo dei trasporti hanno nuove cartenelle mani per poter lavorare con mag-giore profitto.Anche noi ci rinnoviamo - Anche il no-stro giornale ha sofferto le conseguenzedella crisi, anche noi abbiamo dovuto ra-zionalizzare e scovare piccole ma impor-tanti economie, ma abbiamo l’orgoglio dinon aver mai penalizzato in alcun modoil giornale, i suoi contenuti, le sue dimen-sioni, convinti di dover magari lavorare ildoppio ma garantire ai nostri lettori ecertamente anche ai nostri inserzionistipubblicitari un prodotto sempre ricco,sempre in grado di offrire la più ampiapanoramica mensile di tutto ciò che simuo ve attorno e dentro al mondo dei tra-sporti. Con questo numero di marzo, sia -mo andati anche oltre rinnovando in mo -do sensibile anche l’impostazione graficadel giornale, come pure arricchendolo ul-teriormente di rubriche e di contenuti.E in aprile arriva l’Annuario - Il meseprossimo, puntuale arriva la quarta edi-zione dell’Annuario de Il Mondo dei Tra-sporti. La sfida che abbiamo affrontatoper la prima volta nel 2009, lo possiamodire con orgoglio, è stata vinta. Allaquarta edizione, l’Annuario si presentaormai come una realtà editoriale collau-data, im portante, utile per moltissimioperatori del settore. Con le sue quasi500 pagine, che accolgono le schede ag-giornate di tut ti i modelli e versioni diveicoli industriali e commerciali oltre chedei van derivati da vetture, l’Annuario èuno strumento unico di consultazione perutili confronti tra la massa di veicoli maanche di conoscenza di cosa realmente sinasconde sotto il cofano dei veicoli.

Continuità dunque nella tradizione. Èil motto di Vega Editrice.

Paolo Altieri

Una gamma prodotti ri-conosciuta per la suaqualità e l’alto poten-

ziale concorrenziale, un’or ga-nizzazione di vendita e as si-stenza in completa ristruttura-zione, una squadra ben deter-minata, il tutto per garantire lamassima prossimità al clienteanche con l’offerta di unacompleta serie di servizi.Sono gli as si nella manica diMan Truck & Bus Italia, dicui è Chief Exe cutive Officerda circa un an no un managerd’esperienza che conoscebene il mondo dei veicoli in-dustriali, Giancarlo Co dazzi.

a pagina 42

a pagina 24

Fabio Basilico

NEBEREZHNYE CHELNY - Ot-tanta macchine agricole saran-no acquistate dal Governorusso. È il frutto di un accordofirmato da rappresentanti del-l’esecutivo moscovita conCNH-Kamaz, la joint ventureindustriale per la produzione dimacchine agricole nata nell’ot-tobre 2009 per i ni ziativa diCNH e la russa Ka maz. La de-legazione governativa è stataospitata presso lo stabilimentodi CNH-Kamaz a NaberezhnyeChelny, nel Tatarstan, dove hapreso atto dell’a van zamentodelle attività della joint ventu-re, ha visitato l’im pian to pro-duttivo, oggi pienamente ope-rativo, e firmato l’im por tanteaccordo tra CNH-Ka maz e Mi-nistero dell’Agri col tu ra del Ta-tarstan per la fornitura di 30trattori New Holland T9.505 e

di 50 mietitrebbiatriciCX6090, tutti prodotti nellostabilimento di NaberezhneChel ny.

L’alleanza fra CNH, societàdel Gruppo Fiat Industrial lea-der globale nel settore dellemac chine per l’agricoltura e lecostruzioni, e Ojsc Kamaz, unodei principali costruttori di vei-coli industriali pesanti, ha losco po di mettere a disposizionele tecnologie avanzate di CNHal la Federazione Russa percontribuire allo sviluppo e allamodernizzazione del suo setto-re a gri colo.

L’evento di NaberezhnyeChel ny ha visto la partecipa-zione di una folta delegazionedel governo di Mosca, guidatada Ru stam Minnikhanov, Pre-sidente della Repubblica delTatarstan. Presenti anche MaratAkhmetov, Vice Primo Mini-stro e Ministro dell’Agricoltura

della Repubblica del Tatarstan,Sergej Kogogin, Direttore ge-nerale di Kamaz, Sergio Mar-chionne, Presidente di Fiat In-dustrial e di CNH Global,Franco Fusignani, Presidente eCeo di New Holland Agricul-ture e di CNH International,oltre ad al tri rappresentanti diCNH.

IN RAPIDACRESCITA

Lo stabilimento di CNH-Ka -maz si estende su oltre 45milametri quadrati di aree coperte eproduce macchine con il mar-chio New Holland dal 2010. Èstato completamente rinnovatoper raggiungere una capacitàpro duttiva di 5mila unità l’an- no. La crescita della produzio-ne è stata rapida, con un au-mento del 40 per cento nel2011 e con una pari crescita

prevista nel 2012. La joint ven-ture ha inoltre allargato conti-nuamente la gamma delle mac-chine agricole prodotte local-mente, introducendo i modellidi ultima generazione dei trat-tori a elevata potenza T8 e T9e, più recentemente, la nuovamietitrebbiatrice CX6090, pro-dotta su linee dedicate.

“Abbiamo mantenuto tuttigli impegni presi con la firmadel l’accordo di joint venture,siglato alla presenza del PrimoMi nistro Vladimir Putin - hacom mentato Sergio Marchion-ne - Consideriamo molto seria-mente il nostro impegno disoddisfare le richieste del go-verno russo di localizzare leproduzioni a NaberezhnyeChelny. Abbiamo continua-mente aggiornato i modelliprodotti in questo stabilimentoa partire dall’avvio produttivoe continueremo a far lo in futu-

ro. Nel 2012 localizzeremo ul-teriori produzioni, in particola-re il modello di trattore T8.330e le nuove mietitrebbiatriciCX8080. La Russia è un mer-cato strategico per il nostroGruppo. Questo stabilimento èuna dimostrazione del nostroimpegno di lungo periodo conil nostro partner Kamaz, sia dalpunto di vista industriale siacommerciale”.

Ha aggiunto il Direttore ge-nerale di Kamaz, Sergej Kogo-gin: “È un onore per noi rice-vere la delegazione del gover-no russo nello stabilimentoCNH-Kamaz e mostrare ai no-stri importanti ospiti il risultatodegli sforzi che entrambi i par-tner han no realizzato a partiredalla fir ma dell’accordo. Ab-biamo fatto grandi progressinei primi due anni della nostrajoint venture e posto le basi perla continua espansione dellagamma pro dotta localmente,che ci consentirà di mettere adisposizione tecnologie avan-zate agli a gri coltori russi”.

Oltre alla produzione dimac chine per l’agricoltura, lajoint venture assiste i clientisul territorio attraverso una retedi 13 concessionari New Hol-land e di 46 punti di vendita edi assistenza che fornisconoservizi tec nici, post-vendita edi formazione.

CNH Global N.V. è leadermondiale nel settore delle mac-chine agricole e del movimentoterra. Con il supporto di oltre11.300 concessionari in circa170 Paesi, CNH raccoglie l’e -spe rienza e la tradizione dellesue famiglie di marchi Case eNew Holland, unendole allafor za e alle risorse delle sue or-ganizzazioni commerciali, in-

dustriali, finanziarie e di post-vendita presenti in tutto il mon -do. CNH Global N.V. è un’a -zien da la cui quota di maggio-ranza è controllata da Fiat In-dustrial SpA (FI.MI). CNH In-ternational, controllata di CNHGlobal, è la società responsabi-le per la fabbricazione, vendita,distribuzione e servizi post-vendita di macchine agricole emovimento terra dei marchi diCNH in oltre 120 Paesi in Afri-ca, Medio Oriente, Comunitàdegli Stati Indipendenti, Asia eOceania, incluse Australia, Ci -na e India. CNH International èstata costituita nel 2007 per rin- forzare il focus dei marchi diCNH nei mercati emergenti ead alto potenziale.

IL COLOSSORUSSO

Ojsc Kamaz è il maggiorecostruttore russo di veicoli in-dustriali pesanti. È undicesimoal mondo nella produzione diveicoli industriali con peso su-periore alle 14 tonnellate e ot-tavo nella produzione di motoriindustriali diesel. Il GruppoKa maz è composto da 96aziende e ha 59mila dipenden-ti. La rete di vendita e di assi-stenza di Ka maz si estende sututto il territorio della Comuni-tà degli Stati Indipendenti, con127 concessionari e oltre 100centri di assistenza. I principaliprodotti di Ojsc Kamaz sono iveicoli industriali con peso to-tale compreso fra le 14 e le 40tonnellate e i motori diesel ebenzina. I vei coli industrialisono usati in più di 80 Paesi,nella Comunità degli Stati In-dipendenti, in Europa, Asia,Africa e America La tina.

3ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

IL MONDODEI TRASPORTI

Mensile di Politica, Economia,

Cultura e Tecnica del Trasporto

Direttore responsabile

Paolo AltieriDirezione, redazione e amministrazione

Via Ramazzotti 20 - 20900 MonzaTel. 039/493101 - Fax 039/493103

e-mail: [email protected] Legale

Via Stresa 15 - 20125 MilanoEditore Vega Editrice

Presidente Luisella CrobuDirettore editoriale Cristina Altieri

Condirettore editoriale Vincenzo LasalviaPubblicità

Vega Editrice srl: Via Ramazzotti 20 - 20900 MonzaTel. 039/493101 - Fax 039/493103

Promozione Piero FerrariArt Director Renato Montino

Impaginazione e Fotocomposizione

Varano, Busto Garolfo (Milano)Stampa

Graphicscalve, Vilminore di Scalve (BG)

Il Mondo dei Trasporti è registrato presso il Tribunale di Mi-lano numero 327 del 4/5/1991 - Abbonamento annuo: I ta liaEuro 50,00, estero: Euro 120,00 - Banca d’appoggio: Uni-Credit Banca - Agenzia Muggiò; Codice IBAN: IT 21 V02008 33430 000041141143 - Po ste I taliane Spa - Sped. inAbbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Milano - Distribu-zione GE.MA Srl: Burago di Molgora (MB).

CNH-KAMAZ / Rappresentanti del Governo di Mosca firmano accordo per l’acquisto di 80 macchine agricole

Decolla la joint ventureLA DELEGAZIONE GUIDATA DA RUSTAM

MINNIKHANOV, PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

DEL TATARSTAN, HA VISITATO LO STABILIMENTO

CNH-KAMAZ DI NABEREZHNYE CHELNY CHE SI

ESTENDE SU UNA SUPERFICIE DI OLTRE 45MILA METRI

QUADRATI DI AREE COPERTE E PRODUCE MACCHINE

CON IL MARCHIO NEW HOLLAND DAL 2010.La fabbricaCNH-KamazdiNeberezhnyeChelny, nelTatarstan.CNH-Kamazè la jointventureindustriale perla produzionedi macchineagricole natanell’ottobre2009.

NABEREZHNYE CHELNY - Incontro alvertice tra Fiat Industrial e il capo delGoverno russo in occasione della vi-sita ufficiale della delegazione gover-nativa russa nello stabilimento di pro-duzione delle macchine agricole dellajoint venture CNH-Kamaz. SergioMarchionne, Presidente di Fiat Indu-strial e di CNH Global, ha incontratoil Primo Ministro Vladimir Putin perdiscutere le attività di cooperazioneattuali e future del Gruppo Fiat Indu-strial nella Federazione Russa. Conloro erano presenti Rustam Minni-

khanov, Presidente della Repubblicadel Tatarstan, Sergey Chemezov, Di-rettore generale di Rostechnologii, eSergej Kogogin, Direttore generale diKamaz. Nel corso dell’incontro, Ser-gio Marchionne ha confermato ilforte impegno di Fiat Industrial permettere a disposizione le proprie tec-nologie avanzate alla FederazioneRussa e per soddisfare la richiesta delgoverno di localizzare la produzionedi macchine per l’agricoltura nellostabilimento di Naberezhnye Chelny.Ha inoltre ripercorso i progressi fatti

nell’impianto nel corso degli ultimimesi. “Le attività della joint ventureCNH-Kamaz a Naberezhnye Chelnysono la testimonianza della coopera-zione positiva e a beneficio di tutte leparti, che abbiamo sviluppato con ilnostro partner e con il governo - hacommentato Marchionne, ribadendol’impegno di lungo periodo di Fiat In-dustrial in Russia - Vogliamo contri-buire allo sviluppo del settore agrico-lo di questo Paese, che ha bisogno ditecnologie di eccellenza per raggiun-gere i suoi ambiziosi obiettivi di svi-luppo, facendo leva sulle nostre con-solidate relazioni con la Russia esulle risorse di Fiat Industrial”.

Sergio Marchionne ha sottolineatoche questo modello di industrializza-zione richiede anche lo sviluppo diuna forte base di fornitori per renderepossibile il processo di localizzazio-ne, così come di supporto finanziarioper incoraggiare la rapida crescita delsettore dell’agricoltura. “Abbiamotrovato in Kamaz il partner giusto percontribuire allo sviluppo dell’agricol-tura russa attraverso la fornitura dellemigliori macchine disponibili sulmercato, con le migliori tecnologie econ servizi post-vendita e di forma-zione della più elevata qualità”, haconcluso il numero uno di Fiat Indu-strial.

INCONTRO AL VERTICE TRA MARCHIONNE E PUTIN A NABEREZHNYE CHELNY

Ambiziose strategie per la Federazione Russa

Foto digruppoall’internodell’impiantoCNH-Kamaz.Quinto dasinistra,SergioMarchionne.

4ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Paolo Altieri

DOSSOBUONO DI VILLAFRAN-CA - Una gamma prodotti rico-nosciuta per la sua qualità el’alto potenziale concorrenzia-le, un’or ganizzazione di vendi-ta e as sistenza in completa ri-strutturazione, una squadraben determinata, il tutto pergarantire la massima prossimi-tà al cliente anche con l’offertadi una completa serie di servi-zi. Sono gli as si nella manicadi Man Truck & Bus Italia, dicui è Chief exe cu-tive officer dacirca un an no unmanager d’e spe-rienza che cono-sce bene il mon dodei veicoli indu-striali, GiancarloCo dazzi. A luichiediamo di fa reil punto delle stra-tegie Man per ilmercato italiano,un bilancio del-l’anno appenachiu so e quali so -no le prospettiveper il 2012.

Iniziamo conun quadro ge ne-rale sull’anda-mento del mercato...

“Partirei da un assunto: ilmon do gira grazie al trasportosu gomma, che rimane il puntodi riferimento per far circolarele merci. Abbiamo attraversatoun decennio di liberalizzazio-ne che ha di fatto portato al-l’aumento dei camion in circo-lazione pur in presenza di unaquantità di merci trasportate ri-

masta sempre uguale o comun-que non aumentata in manieraproporzionale al numero deiveicoli. Al la fine si è verificatoil blocco che abbiamo pesante-mente pagato a partire dal2008. Ad ag gravare le cose c’èstata l’accelerazione del cabo-taggio che ha portato i traspor-tatori italiani a essere menocompetitivi sul mercato. Credoche se si guarda all’Italia comepunto strategico del trasportomerci internazionale credo cheil Governo deb ba applicare

delle regole preci-se in base allequali si deve far siche le aziende ditrasporto ab bianoregole europee,quindi siano com-petitive con glialtri Pae si, in ter-mini occupaziona-li per esempio. Ilcrollo delle imma-tricolazioni è do-vuto anche a que-sto: i camion cisono sulle stradema sono immatri-colati fuo ri dalnostro Paese.Questo si traducein una perdita

economica per l’Italia, in ter-mini di tassazione per esem-pio. Occorre che le aziende ri-mangano da noi e che il costodella manodopera sia allineatoall’Europa”.

Che opinione si è fattasulla crisi?

“A mio parere la crisi hacrea to problemi rilevanti ai di-stributori, i dealer, perché i vo-

lumi sono crollati a meno dellametà. Per le officine invecenon si è verificato qualcosa dianalogo. Tut to ciò ha compor-tato la messa in discussionedel modello distributivo anchese il processo di razionalizza-zione delle strutture non è an-cora stato fatto in modo com-pleto. C’è una sensibilizzazio-ne maggiore ma il cam biamen-to non si è ancora ve rificato.Di certo, la difficile situazionecongiunturale ha fat to sì che leCase accettino il con cetto di‘multimarchismo’ dei dealer,una soluzione che per mette aidistributori di compensare ivolumi in perdita di un brandcon quelli migliori di un altro.Ma questa strategia richiedeprofessionalità per non rischia-re di confondere il cliente. Oc-corrono dunque diverse orga-nizzazioni in base ai marchi

rappresentati. Nel mondodell’au to sono pochi ad averseguito questa strada, grandiimprenditori con grossi volu-mi, mentre nel mondo deltruck è molto più difficile.Prima della crisi, c’era statoqualche esperimento in talsenso ma il problema è, credo,che nel nostro lavoro l’impren-ditore è il motore della sua a -zien da e l’azienda si identificacon lui. Un business molto le-gato a precise figure di riferi-mento la cui eventuale cessa-zione dell’attività comporta laperdita di volumi”.

Come si è comportataMan?

“In questa situazione con-giunturale, Man ha avuto gran-di opportunità: certe situazionipo co chiare sono state risolte eil processo di riorganizzazioneè pressoché ultimato. Stiamo

lavorando per andare ancorapiù in là, cercando nuovi par-tner. Man in questi anni ha unpo’ sof ferto i cambiamenti trala politica di sviluppo da unaparte e l’arresto successivo delprocesso di razionalizzazionedella rete. Ora la situazione ècambiata e la direzione intra-presa è ben definita. I successipartono dalla passione nel farele cose e di passione ne stiamomettendo tanta. Quindi i risul-tati devono andare nella giustastrada”.

Quale bilancio trae dall’i -ni zio della sua attività aoggi?

“Sono contento perché ab-biamo avuto modo di rivederecompletamente l’organizzazio-ne interna. È questa la base percostruire una rete professional-mente e qualitativamente al-l’avanguardia. Abbiamo inol-

tre lavorato bene con i clientidi flot te piccole, medie e gran-di. E poi, disponiamo di un si-stema finanziario che funzionameglio. Insomma, siamo sullabuo na strada. L’organizzazio-ne di rete andrà a completarsinel 2012 con la nomina di 5-10 con cessionari”.

Quali sono gli elementiche secondo lei oggi giustifi-cano investimenti nella reteMan da parte di un impren-ditore?

“Credo che il brand dia unavisibilità importante e questo èun fattore che deve caratteriz-zare un importante operatoredel settore. Poi, l’imprenditorede ve essere abile nel ricono-scere l’importanza della ge-stione dell’usato perché ogninuovo veicolo venduto si ac-compagna ten denzialmente aun mezzo usato: saperlo ricol-locare in modo giusto, nelposto giusto e con la giustapreparazione fa si che ci sia unvalore aggiunto per l’attivitàimprenditoriale. Includo nel-l’elenco, ovviamente, anche lagestione dell’after sales, ovve-ro dell’officina che, se ben or-ganizzata, apporta notevoli be-nefici all’azienda in tem pi, allaprogrammazione, alla qualità ealla velocità del servizio... Perquanto riguarda la ven dita, oc-corre essere presenti sul terri-torio offrendo non solo un pro-dotto ma anche i servizi colle-gati alla vendita, da quelli fi-nanziari a quelli assicurativi eanche di assistenza gestionaledel l’azienda del cliente, per e -sem pio su come cautelarsi nelcredito. Oggi non ci si può im-provvisare. Ci sono dei margi-ni e si può guadagnare ma devitirarli fuori con quello cheoffri, te nuto conto che dalmercato non viene oggi un

grande sostegno in termini divolumi generali. Una buonaidea è affiancare all’attività suiveicoli pesanti, quella relativaai veicoli commerciali. Attual-mente sono 4 i dealer Man chevendono anche vei coli Vol-kswagen, marchio del quale faparte sia Man che Sca nia. InItalia, i dealer ufficiali Mansono 16, affiancati da 2 filia-li”.

Avete in programma inve-stimenti diretti da parte delledue filiali?

“Abbiamo già messo incantiere la nuova sede, semprenel veronese ma non necessa-riamente a Dossobuono. Lasede di oggi non risponde pie-namente alle esigenze attuali evogliamo più visibilità” (Co-dazzi non lo dice apertamente,ma si intuisce che sarebbe feli-cissimo se l’inaugurazione

INTERVISTA / Giancarlo Codazzi, Ceo Man Truck & Bus Italia

“Passione e professionalitàsulla via del successo”È UN BILANCIO POSITIVO QUELLO TRACCIATO DAL

MANAGER CHE DA CIRCA UN ANNO È A CAPO DI MAN

TRUCK & BUS ITALIA. LA STRATEGIA DEL MARCHIO

TEDESCO PUNTA CON DECISIONE SU DIRETTIVE

STRATEGICHE BEN PRECISE: RIORGANIZZAZIONE E

RAZIONALIZZAZIONE DELLA RETE, PRODOTTI

FORTEMENTE CONCORRENZIALI E SERVIZI DI QUALITÀ.

Un Man TGM impegnato nel servizio ambientale in ambito urbano. È una delle molteplici applicazioni acui si presta il truck tedesco, da sempre punto di riferimento per gli operatori professionali.

Giancarlo Codazzi, Chief executive officer Man Truck & Bus Italia

Il TGL Hybrid, fiore all’occhiello della strategia del costruttore tedesco Man nel promettente campo dellamobilità alternativa, nello specifico per ciò che riguarda l’avveniristica tecnologia ibrida.

PARTIREI DA UN

ASSUNTO: IL

MONDO GIRA

GRAZIE AL

TRASPORTO SU

GOMMA, CHE

RIMANE IL PUNTO

DI RIFERIMENTO

PER FAR CIRCOLARE

LE MERCI OVUNQUE

CE NE SIA BISOGNO.

della nuova sede avvenisseentro la fine dell’anno).

Quali risultati commercia-li avete consuntivato nel2011?

“Abbiamo registrato 1.300fatture-veicoli per una quotatendenziale del 7,4 per cento.Per segmento,parliamo di unaquota dell’8 percento nel lungoraggio, del 4,5 percento nella distri-buzione e del 9per cento nelcava-cantiere. Il2012 è iniziatoalla grande: ab-biamo un risultatodi gennaio che civede incrementarela quota provviso-ria al 13,65 percento, secondi inclassifica dietro alcostruttore nazio-nale Iveco. La sfida che ab bia-mo raccolto nel 2011 è sta taprincipalmente quella di au- mentare la presenza nel seg-mento trattori e ci siamo riu-sciti. Man è sempre stata tradi-zionalmente forte nel cava-cantiere e nei carri mentre non

è cresciuta in passato nei trat-tori. Ora la situazione è cam-biata: l’EfficientLine è un pro-dotto che ci sta dando grandisoddisfazioni, apprezzatocom’è per le sue doti presta-zionali e di e co nomia di ge-stione”.

Quali dunquele previsioni perl’anno in corso?

“Continueremola politica di con-centrarci nellosviluppo del la retecon l’ingresso dinuovi partner.Inoltre, sviluppe-remo il settore di-stribuzione conmodelli di qualitàe fortemente con- correnziali comeTGL e TGM. Unprocesso di cre-scita razionale,con evoluzione di

prodotto e re te. In generale, apel le mi sento di dire che ilmer cato generale è troppo ral-lentato e che nel 2012 si verifi-cherà quello che è successonel 2011 ma alla rovescia.Mentre il 2011 è partito beneed è in seguito crollato, il 2012

è partito in ribasso ma habuone possibilità di crescere. Ivalori complessivi saranno co-munque simili a quelli del2011.

Come stanno reagendo leaziende di trasporto?

“Le aziende di trasporto vo-gliono mentalmente rinnovareil parco ma hanno paura. Nonsi sentono sicure e tranquille equindi preferiscono spendereun po’ di più per il parco

mezzi in do tazione, con bene-fici in termini di business perle officine, piuttosto che inve-stire e pagare rate per unnuovo veicolo. An che se ciòcomporterebbe notevoli bene-fici, in primis in termini di ri-duzione dei consumi”.

Quale è nell’immediato lasua più grande ambizione?

“Dare a Man il mercato chesi merita, diverso rispetto aquel lo che ha avuto negli annipassati. Siamo sulla buonastrada per raggiungere questoo biet tivo. Man ha tutte le ca-ratteristiche per competere daprotagonista. Anche grazie alfatto che c’è un grande gruppoalle spalle. Quando sono arri-vato io un anno fa, Volkswa-gen deteneva il 29,9 per centodi Man, og gi è al 55,9 percento, a cui va ag giunto oltre il70 per cento di Scania. Dalcanto suo, Man detiene oltre il15 per cento di Sca nia e l’ac-quisita Man America Latina. IlGruppo Volkswagen è proprie-tario di Man e commercializzaanche veicoli commerciali: alivello europeo controlla quasi

il 30 per cento del mercato,quindi è il maggior attore te-nendo conto anche dei marchiSca nia e Man. Volkswagentrae benefici economici con si-nergie nel l’ambito di ricerca esviluppo, acquisti e progetticomuni per il futuro”.

Come reagiscono i clientia questo assetto societario?

“Il cliente imprenditore inconto proprio, che non è pro-priamente un trasportatore, è

magari più attento al mondofinanziario e sa bene che Vol-ks wagen è forte dal punto divista industriale e dunque ilfatto che Man e Scania appar-tengono a Volkswagen è unagaranzia di qualitàdel prodotto. Mane Sca nia vivevanogià di luce pro -pria, ora hanno unproprietario chevuole farli brillaredi più. Il piccoloimprenditore me -no a suo agio conle logiche finan-ziarie ha comun-que ben in men tecosa rappresenti-no Man e Sca nia”.

Ci sono inte-ressanti novità diprodotto Man inarrivo?

“Entro fine an no arriveràl’Eu ro 6. È un’evoluzione ne-cessaria che Man aveva già manon riteneva essenziale pre-sentarla in anticipo. Al tre no-vità nel lun go raggio non ce nesono perché la gam ma è recen-

te. È in programma lo svilup-

po di nuovi prodotti sotto lanuova regia di Volkswagen?

“Sono già partiti con pro-getti però a lunga distanza. At-tualmente ci sono importanticooperazioni nella ricerca esviluppo, con progetti in ambi-to ecologico ed economico, enegli ac quisti. Certamente idue brand Man e Scania ten-gono al la loro autonomia e a

primeggiare sul mercato, comelogica conseguenza dell’essereconcorrenti pur essendo alleatiin fa miglia. Volkswagen dovràessere abile nel mettere delleregole per quanto riguarda ri-

cerca e sviluppo.Ma sappiamo cheil gruppo di Wol-fsburg sa comegestire più brand,lo ha dimostratonel mondo de l-l’auto. Og gi Manin Europa ha unaquota di quasi il20 per cento, Sca-nia del 13 percento. Man ha giàquindi una posi-zione importante.In termini di pro-dotto, entrambi icostruttori hannotutto da guada-

gnare reciprocamente, scam-biandosi conoscenze e tecno-logie”.

Cosa ci può dire sul fronteautobus?

“Riteniamo di avere ottimiprodotti a marchio Man e Neo-

plan. È un settore, quellodell’autobus, in cui Man credemol to, con prodotti ben ap-prezzati dai clienti. In gennaioabbiamo iniziato con il piedegiusto il 2012 con una quotaattorno al 13 per cento, benlontano dal circa 5 per centodel passato. E il segnale chestiamo andando nella giustadirezione e perciò lavoreremocon sempre mag giore impe-gno”.

5ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

DOSSOBUONO DI VILLAFRANCA - A livello globale, il GruppoMan ha chiuso l’anno amministrativo 2011 con un fatturatorecord aumentato del 12 per cento a 16,5 miliardi di euro. “Ilrisultato operativo - conferma Giancarlo Codazzi, DirettoreVendite Man Truck & Bus Italia - è aumentato del 43 percento rispetto all’anno precedente raggiungendo 1,5 miliardidi euro, il ritorno sulle vendite è passato dal 7,1 al 9 per cen -to. Il Gruppo Man nel 2011 è dunque notevolmente cresciutoin modo redditizio”. Per il 2012 il management di Monaco siprepara ad affrontare una crescita mondiale minore. In Euro-pa l’aspettativa è per livelli di vendita stabili, all’incirca a li-vello del 2011. In Brasile le vendite registreranno invece unregresso. Pertanto il fatturato totale del Gruppo è stimato lie-

vemente in ribasso, a causa dell’effetto concomitante di unca lo di circa il 5 per cento del fatturato nell’ambito truck &bus e di un aumento, sempre di circa il 5 per cento, del fattu-rato del settore Power Engineering (motori).

“Il fatturato record del 2011 - aggiunge Codazzi - è statoraggiunto soprattutto grazie al settore Commercial Vehicles,ovvero Man Truck & Bus e Man Latin America. Il businessdei veicoli pesanti e autobus ha registrato un aumento del fat-turato intorno al 19 per cento, raggiungendo la cifra di 12,6miliardi di euro. In totale, Man ha venduto globalmente155.520 autocarri e bus. Man Truck & Bus ha più che tripli-cato il suo risultato operativo a 565 milioni di euro. L’aziendaha ulteriormente ampliato la sua forte posizione sul mercatoper gli autocarri oltre le 6 tonnellate in Europa e occupa il se-condo posto con una quota di mercato del 18 per cento. Manha aumentato la sua quota in Europa per la sesta volta conse-cutiva ed è leader di mercato in Paesi importanti come Au-stria, Polonia, Romania o Croazia è al secondo posto in Ger-mania, Danimarca, Repubblica Ceca, Ungheria e Svizzera”.

Anche per i bus superiori alle 8 tonnellate, Man Truck &Bus è riuscita a imporsi. “Circa il 14 per cento di tutti i busnuovi immatricolati in Europa nel 2011 prodotti dei brandMan e Neoplan. Sono stati consegnati ai clienti europei un to-tale di 83.418 autocarri e bus, con un aumento intorno al 38per cento”, spiega Giancarlo Codazzi. Man Latin America haconfermato nel 2011 la sua leadership in Brasile per gli auto-carri superiori alle cinque tonnellate, registrando l’anno mi-gliore della sua storia aziendale. In totale, sono stati venduti72.102 veicoli, il 10 per cento in più. Il fatturato è aumentatodel 14 per cento raggiungendo 3,6 miliardi di euro.

Buone le performance anche dell’indice di produzione cheha raggiunto un nuovo record con oltre 83mila unità. “In Bra-

sile - continua Codazzi - è entrato in vigore lo standard Euro5 per i veicoli di nuova immatricolazione. Pertanto Man LatinAmerica per la prima volta monterà sui suoi veicoli i motoridell’europea Man Truck & Bus. Inoltre, dal 2012 con l’intro-duzione della serie TGX per il segmento degli autocarri supe-riori a 400 cv si aprono nuove prospettive di crescita”.

Negli ultimi anni Man ha ampliato in modo mirato la suapresenza internazionale, posizionandosi con successo in im-portanti mercati in crescita. Non solo Brasile, dunque. In Rus-sia, a San Pietroburgo per l’esattezza, nel primo semestre dique st’anno Man aprirà un nuovo stabilimento per il montag-gio di circa 6mila veicoli l’anno. In India, è stato stipulato unaccordo per la completa acquisizione della joint venture ForceMotors. La produzione e la distribuzione della linea CLAMan saranno ulteriormente rafforzate. In Cina, Man possiedeun capitale azionario del 25 per cento del produttore Sino-truck; l’avvio della vendita dei prodotti del nuovo marchiocomune Sitrack è pianificato per il 2013.

Inoltre, nel maggio 2011, Man Diesel & Turbo (Power En-gineering) ha iniziato la seconda fase di sviluppo del suo sta-bilimento a Changzhou, dove vengono prodotti turbomacchi-ne, grandi turbocompressori diesel e componenti del cambioRenk. Quello dei motori è un mercato in crescita per Man. Ipropulsori vengono ad esempio utilizzati anche per equipag-giare macchine agricole, veicoli su rotaia o yacht.

Tassello importante è del resto la ricerca e sviluppo, settorestrategico in cui Man investe circa il 4 per cento del volumed’affari complessivo. Sia nell’ambito veicolistico che nel set-tore Power Engineering, il lavoro di sviluppo si focalizzasulla riduzione di emissioni e consumi e su sistemi di trazionee carburante alternativi. Grande attenzione è riservata alla tec-nologia ibrida.

UN 2011 POSITIVO PER IL GRUPPO MAN A LIVELLO INTERNAZIONALE

Venduti oltre 155mila autocarri e autobus

Tre modellidella gammaautobus Mane Neoplan.

Un Man TGX. “L’EfficientLine - dice Giancarlo Codazzi, Ceo di Man Truck & Bus Italia - è un prodottoche ci sta dando grandi soddisfazioni, apprezzato per prestazioni ed economia di gestione”.

Il 2012 è iniziato con i migliori auspici per Man Truck & Bus Italia: in gennaio la quota provvisoria è aumentata al 13,65 per cento.

MAN HA TUTTE LE

CARATTERISTICHE

PER COMPETERE DA

PROTAGONISTA.ANCHE GRAZIE AL

FATTO CHE C’È UN

GRANDE GRUPPO

INDUSTRIALE

COME VOLKSWAGEN

ALLE SPALLE.

L’OBIETTIVO

GENERALE DEL

2012 PER QUANTO

RIGUARDA LA

QUOTA MAN È

ARRIVARE A

CONSUNTIVARE IL

14 PER CENTO SU

BASE ANNUA, IL

DOPPIO DEL 2011.

6ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Le potenzialità future di ul-teriore sen sibilizzazione sonoquindi con siderevoli. I corsi diformazione per i conducenti diVolvo Truck Corporation dimo-strano, in effetti, che tutti gliautisti pos sono imparare a ri-durre i con sumi di carburante,indipendentemente dalla pro-pria esperienza. Di conseguen-za, il problema delle società ditrasporti non è tanto scoprire sesia possibile o meno ridurre iconsumi di carburante, ma in-centivare adeguatamente i con-ducenti a guidare effettivamen-te in modo più ecologico. “Èimportante sensibilizzare i con-ducenti alla questione affinchécapiscano che il loro comporta-mento fa davvero la differenza- afferma Andrew Low, forma-tore di conducenti presso VolvoTrucks - Sa pere è potere. Rea-lizzare qua lunque obiettivo èpiù facile se si sa come proce-dere. Questo principio è perfet-tamente applicabile anche allaguida efficiente in termini di

consumi. Per que sto è impor-tante investire nella formazionedei conducenti”.

Per aumentare la sensibiliz-zazione all’efficienza dei con-sumi, Volvo Trucks ha organiz-zato anche la “Drivers FuelChallenge”, una gara di guidaecologica su scala internaziona-le aperta a tutti i conducenti.Nel 2011 hanno partecipato allacompetizione oltre 3.500 autistidi tutto il mondo. La strada èdunque tracciata e dal canto suoAndrew Low non si è sorpresonell’apprendere dall’indagine diWorldtrucker che ben la metàdei conducenti è già attenta alproprio stile di guida.

“È molto incoraggiante ve-dere queste cifre nero su bianco- conclude il formatore di auti-sti Volvo - Avvalorano il suc-cesso che hanno riscosso i no-stri corsi. I titolari e i condu-centi delle società di trasportihan no recepito chiaramente ilmessaggio dell’interdipendenzatra ambiente ed economia”.

Contro il “microsleep” arrivano in Volvo Trucks DAS e cabine per un perfetto relax

Alt, allarme sbadiglio! IL PROFESSOR

ÅKERSTEDT,RICERCATORE DEL

SONNO E DOCENTE

ALL’UNIVERSITÀ DI

STOCCOLMA, STUDIA

COME REAGISCONO AL

VOLANTE GLI AUTISTI IN

CONDIZIONI DI

STANCHEZZA.

VOLVO TRUCKS / Indagine condotta sul web tra 1.300 autisti del forum Worldtrucker

Consumi?Questione disensibilitàI CONDUCENTI CHE HANNO PARTECIPATO

ALL’INDAGINE ON LINE, MEMBRI DEL FORUM

INTERNAZIONALE WORLDTRUCKER GESTITO DA

VOLVO TRUCKS, HANNO DIMOSTRATO DI ESSERE

ABITUATI A TENERE UNA GUIDA CHE LIMITI AL

MINIMO I CONSUMI.

an che le società di trasporti netraggono notevoli vantaggieconomici, soprattutto in perio-di co me questi caratterizzati daun consistente aumento delcosto del carburante allapompa.

LOTTAAL CARO POMPA

Per una società di trasportieuropea di medie dimensioni, icosti del carburante rappresen-tano oltre un terzo dei costi to-tali. Con una guida efficiente,spie ga Volvo Trucks, questaproporzione può ridursi almenodel 10 per cento, che si tradu-cono in migliaia di euro rispar-miati ogni anno. E dal momen-to che i consumi di carburanteso no direttamente correlati alleemissioni di anidride carboni-ca, hanno anche un effetto be-nefico a catena sull’ambiente.La sensibilizzazione dei condu-centi a una guida che riduca iconsumi e la loro conoscenzadi questa tec nica sono quindifondamentali tanto dal punto di

vista economico quanto dalpunto di vista ambientale.

Proprio da questi presuppo-sti è partita Volvo Truck Corpo-ration che ha utilizzato il suofo rum internazionalewww.world trucker.com percondurre un’in da gine sistemati-ca sulla sensibilizzazione degliautotrasportatori a una guidaefficiente in termini di consu-mi. Istituendo il forum la pri-mavera dello scorso an no, laCasa svedese ha voluto appro-fondire la conoscenza de gli in-teressi e delle esigenze dei con-ducenti.

I risultati dell’in da gi ne di-mostrano una notevole sensibi-lizzazione dei conducenti al-l’efficienza dei consumi: al ladomanda “Pensi di guidare iltuo veicolo in modo da rendereminimo il consumo di carbu-rante?”, oltre la metà degli in-tervistati (per l’esattezza il 53per cento) ha risposto di teneresempre in considerazione i con-sumi.

GÖTEBORG - Non ci sono piùdub bi. La riduzione dei consu-mi, e di conseguenza la sostan-ziale diminuzione delle emis-sioni inquinanti di anidride car-bonica, è entrata a far parte del -la lista delle ordinarie prioritàdi chi esercita la professione diau totrasportatore. È quanto e -mer ge da una recente indaginecondotta on line alla quale han -no partecipato 1.300 degli oltre17mi la membri del forum Wor-ld trucker, una community di in-ternet gestita da Volvo Trucks.Il forum è aperto a tutti i con-ducenti, indipendentemente dalmarchio del proprio veicolo.

Oltre il 50 per cento deimem bri del forum internazio-nale è abituato a tenere unaguida che limiti al minimo iconsumi. È questo il risultatosaliente del l’indagine sul web.Il risparmio di carburante è unaquestione ormai notoriamentelegata al riscaldamento globale.Tut tavia, l’ambiente non è l’u -ni co grande beneficiario dellariduzione dei consumi. In real -tà, come è facile immaginare,

Ulf Hammarberg, dirigentedel la divisione EnvironmentalAffairs di DHL, azienda leadera livello internazionale nel set-tore dei trasporti, ritiene che iri sultati dell’indagine riflettanouna tendenza chiara e positiva.“Dal punto di vista ambientale- commenta Hammarberg - lagui da ecologica è una misuraimportante del settore del tra-sporto pesante europeo. DHL èconvinta che il monitoraggiosistematico e la comunicazionedei relativi risultati ai condu-centi siano fattori determinantiper il successo della guida eco-logica”.

SAPEREÈ POTERE

Il 42 per cento degli altricon ducenti che hanno parteci-pato all’indagine ha dichiaratodi impegnarsi in una guida eco-logica solo occasionalmente,men tre il restante 5 per centoha detto di non farlo mai.

ZINGONIA - La percentuale di incidenti causati daconducenti stanchi varia da uno studio all’altro, edè generalmente compresa tra circa il 15 e il 60 percen to. Ricerche dimostrano an che che questo tipod’incidente è spesso più grave rispetto alle collisio-ni causate da altri fattori poiché i tempi di reazionesono ri tardati e il conducente non riesce a metterein atto manovre che evitano l’impatto. Nel corsodel la sua ricerca, il professor Åkerstedt, ricercatoredel sonno e docente al Karolinska Institutet e al-l’Università di Stoccolma, mette le persone stanchein un simulatore di guida per studiare come reagi-scono al volante.

Molti dei soggetti di prova, dopo aver sperimen-tato i classici sintomi di stanchezza, come palpebrepesanti e sbadigli, scivolano in quello che è cono-sciuto come un “microsleep” (letteralmente“micro-sonno”), ovvero finiscono con l’assopirsiper qualche secondo, spesso sen za renderseneconto. Volvo Trucks ha sviluppato il Driver AlertSupport (DAS), un sensore basato su un sistemache rileva quando il conducente si sta assopendoutilizzando una telecamera per monitorare la corsadel veicolo in relazione ad alcune indicazioni, ov-vero per rilevare stanchezza o disattenzione, e aquel punto scatta l’invio di un segnale acustico eun segnale visivo.

Secondo le indagini svolte da Volvo Trucks unautista a lungo raggio dorme in media 4,6 notti asettimana in cabina. Norme di guida e di riposooggi per i camionisti possono migliorare la sicu-rezza solo se il periodo di riposo obbligatorio

offre realmente un corretto relax. Così Volvo haridisegnato l’area sovrastante delle sue cabine conzo na notte per aiutare gli autisti a dormire meglio,in modo da tenerli più attenti al volante il giornosuccessivo. I letti sono regolabili, i materassisono disponibili in diversi livelli di rigidità e c’èuna scelta di sovrapposizione di materassi persoddisfare le preferenze di ogni singolo driver.

Oltre il 50 per cento dei partecipanti all’indagine on line di Volvo Trucks è abituato a tenere una guida che limiti al minimo i consumi.

MILANO - A partire dal 1° gennaio 2012 Andreas Esser è il nuovoResponsabile internazionale della Business Unit Commercial VehicleTires di Continental, integrata nella Divisione Pneumatici diContinental AG. In questo ruolo, Esser riporta a Nikolai Setzer, a capodella Divisione Pneumatici e membro del Consiglio di amministrazionedi Continental AG. Andreas Esser è stato responsabile, per la regioneAsia-Pacifico, del business dei pneumatici per autovettura e van. “Daoltre dieci anni - ha commentato Nikolai Setzer - Andreas Esser faparte del management della Divisione Pneumatici ad Hannover.Conosce approfonditamente il settore e il nostro portafoglio di prodotti.Dopo cinque anni in un ruolo di responsabilità a Shanghai, porta nelsuo nuovo incarico anche le esperienze maturate in Cina, una dellenazioni dal tasso di crescita maggiore e allo stesso tempo il più grandemercato di pneumatici per veicoli commerciali al mondo”. AndreasEsser ha iniziato la sua carriera in Continental nel 1989 nellaDivisione Ricerca e Sviluppo e ha quindi ricoperto importanti incarichinei Dipartimenti Sviluppo Pneumatici, Gestione della Qualità e OEMin Europa. Esser ha poi arricchito la sua carriera con un’esperienzanella sede centrale nordamericana di Continental a Charlotte, nelNorth Carolina. Quindi, per sei anni, ha gestito il business OEM diContinental per i pneumatici per autovettura. Trasferitosi nel 2007nella sede asiatica di Continental a Shanghai, per tre anni è statoResponsabile non solo del business dei pneumatici per auto, ma anchedei pneumatici autocarro per tutta la regione asiatica e pacifica. LaBusiness Unit Commercial Vehicle Tires di Continental può contare suoltre 8mila collaboratori in dieci sedi di produzione e sviluppo inEuropa, America del Nord e del Sud e Asia. Nel 2010, ha registrato unfatturato di oltre 1,4 miliardi di euro.

CONTINENTAL

ANDREAS ESSERALLA GUIDADI COMMERCIALVEHICLE TIRES

7ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

li sono Sevel, joint venture diFiat e PSA Peugeot Citroën perla produzione di veicoli com-merciali leggeri, e MitsubishiFuso, cui vengono forniti moto-ri F1C. Sono stati inoltre conse-gnati 74.255 cambi (+12,3 percento) e 169.722 pon ti e assali(+22,5 per cento). Per il 2012,Fiat Industrial si è co me obietti-vo il raggiungimento di unaquota ricavi di cir ca 25 miliardidi euro.

Su questa base il Consiglio diamministrazione ha fornito unain dicazione su quella che sa rà lafutura politica riguardo i di vi-dendi: “In considerazione del lacostante performance dei busi-ness e della considerevole capa-cità del gruppo di generare cas sa- hanno spiegato in una no ta - siritiene che Fiat Industrial po-trebbe distribuire, ogni an no, trail 25 e il 35 per cento del l’utilenetto consolidato, con un esbor-so minimo in condizioni normalidi 150 milioni di eu ro”.

Il Ceo di Iveco Alfredo Alta-villa si è dichiarato ot timistaanche riguardo alle per forman-ce per quest’anno. Rispondendoagli analisti ha infatti annuncia-to una serie di “importanti lan -ci” che caratterizzeranno l’an-nata della società, a cui devonoessere sommati i risparmi ope-rativi a seguito della chiusuradei due impianti di Bar cellona eValle Ufita. Come già detto i ri-cavi dovrebbero quin di rag-giungere i 25 miliardi di euro, afronte di un aumento di fattura-to del 5 per cento, con un risul-

Paolo Romani

Torino - Per il Gruppo Fiat In-dustrial il 2011 si è chiuso posi-tivamente. I ricavi sono statipa ri a 24,3 miliardi di euro, il13,8 per cento in più rispetto al2010. Incrementi significativisono stati conseguiti da tutti iset tori chiave: Iveco ha aumen-tato le consegne in diversi im-portanti mercati europei e in A -me rica Latina; CNH-Case NewHolland ha registrato una rile-vante crescita dei volumi e, nel -le macchine per l’agricoltura,un mix prodotto più favorevole;FPT Industrial ha realizzato unaperfomance positiva delle ven-dite sia verso i clienti del Grup-po che verso terzi. Più nel det-taglio, Iveco ha conseguito rica-vi per 9,6 miliardi di euro, il15,1 per cento in più rispetto al- l’an no precedente. Il merito èdel la crescita dei volumi di ven-dita, sull’onda del migliora-mento complessivo della do-manda complessiva in EuropaOccidentale e al continuo raf- for zamento in America Latina.Le consegne complessive divei coli, autobus e mezzi specia-li inclusi, sono state 153.384, il18,3 per cento in più. Una cre-scita che ha interessato tutti isegmenti: le consegne di veicolileggeri sono aumentate del 19,6per cento, quelle dei medi del24 per cento e quelle dei pesan-ti del 21 per cento. In EuropaOccidentale, sono stati conse-gnati 87.981 veicoli, il 12,3 percen to in più, con incrementi in

Francia (+17,8 per cento), Ger-mania (+14,7 per cento), GranBretagna (+62,5 per cento) eItalia (+2,1 per cento). Un caloha interessato il mercato spa-gnolo: -3,9 per cento.

L’anda men to delle vendite èstato positivo in America Latinaper il 28,9 per cento e in Euro-pa O rien tale per il 25,8 percento. La quota di mercato sti-mata di Ive co in Europa Occi-dentale si è attestata al 12,1 percento, -1,1 per cento in menorispetto al 2010. I ricavi regi-strati da CNH lo scorso annosono pari a 13,9 miliardi dieuro, il 16,7 per cen to in più.Ciò grazie alla buona perfor-mance che i mercati delle mac-chine agricole hanno mantenutoin tutte le aree geografiche (+12per cento complessivo) e per ef-fetto della continua ripresa delmercato delle macchine per lecostruzioni (+27 per cento). Ilpiù forte aumento dei ricavi loha registrato FPT In dustrial cheha consuntivato un 2011 aquota 3,2 miliardi di euro, il33,3 per cento in più. Meritodella forte crescita dei vo lumidi vendita sia verso i clien tidello stesso Gruppo Fiat Indu-strial che verso clienti e ster ni;in quest’ultimo caso, i ricavisono stati pari al 32,8 per centodel totale (35,4 per cento nel2010). I motori venduti sonostati 560.026, il 32,3 per cen toin più. Il 32 per cento di questiè stato fornito a Iveco, il 27 percento a CNH, il restante 41 percento a terzi, tra i cui i prin cipa-

blema Marchionne ha indivi-duato la mancanza di “una chia-ra definizione del business, diquello che dobbiamo fare perdiventare un player più effica-ce. Speriamo che quest’anno ciporti una maggior chiarezza, inmodo da prendere una decisio-ne entro il 2012”.

Su Iveco, Daimler ha di re-cente confermato di non esserein teressata ad acquisire impiantidel marchio torinese, ma di vo -ler continuare la collaborazionegià in atto nel settore dei moto-ri, incrementando la forniturache oggi è riservata al Canter diMitsubishi Fuso. “Non abbiamocolloqui in atto sul fronte degliimpianti - ha detto AndreasRen schler, Responsabile diDaimler Trucks e Buses - ma lacollaborazione industriale cheabbiamo in atto con Iveco èsoddisfacente e non escludo chepossa essere approfondita a pat -to che sia vantaggiosa per en-trambe le parti”.

Il che potrebbe riguardare adesempio il Daily.

tato della gestione ordinariacompreso tra 1,9 e 2,1 miliardidi euro e un risultato net to increscita fino ad arrivare a cir ca920 milioni di euro, mentrequello operativo dovrebbe sa li-re a 1,87 miliardi, cifre a cui fariscontro un indebitamento in- dustriale tra 1 e 1,2 miliardi dieuro. La cassa dovrebbe esseresuperiore ai 4 miliardi di eu ro,con investimenti che potrebberoraggiungere gli 1,4 miliardi dieuro. Per intanto l’inizio del-l’anno è stato altalenante perIveco, con un incremento del 4per cen to de gli ordini in Ameri-ca Latina, ma anche un calo del14 per cen to nell’Europa Occi-dentale.

Per quel che riguarda la pos-sibile cessione di parte degli as -set di Fiat Industrial, il Presi-dente Sergio Marchionne nelcorso della presentazione dei ri-sultati 2011 ha dichiarato che ladivisione macchine per costru-zioni di CNH “non è in vendi-ta”, que sto nonostante i risultatisoprattutto in Europa. Sul pro-

DAF TRUCKS / Percentuali in crescita non solo nei trattori

L’XF105 è il leader

Eindhoven - Grazie al successodel suo best-seller, l’XF105,Daf Trucks resta leader europeonel set tore cruciale dei trattoridi li nea. Più in generale il co-struttore olandese l’anno scorsoha ulteriormente migliorato, sepure di poco, la propria quota dimercato, passando dal 15,2 al15,5 per cento, rafforzando lapropria leadership nei PaesiBassi, in Belgio, Gran Breta-gna, Polonia e Un gheria, men-tre è risultato essere il maggiormarchio d’importazione in Ger-mania e Francia e al secondoposto in Austria e RepubblicaCeca. Nel segmento dei trattori,in cui è leader in gran parte delcontinente, Daf ha raggiuntouna quo ta che si avvicina al 19per cen to, mentre nel seg mento

com preso tra le 6 e 15 t la pene-trazione è cresciuta dal 7,7all’8,9 per cento.

“Il nostro successo è il risul-tato di una gamma di prodottimoderni, di un ottimo servizio eun’organizzazione dealer moltoprofessionale - ha detto RonBon sen, Responsabile Marke-ting e Sales - Con l’attualequota di mercato nel segmentodei veicoli pesanti in Europa,siamo sulla buona strada versoil nostro prossimo obiettivo,che è il 20 per cento del merca-to, da raggiungere nel medioperiodo. Dan do per scontatoche si rafforzerà ulteriormentela nostra posizione nel segmen-to dei trattori, la crescita dovràessere soprattutto raggiunta conla nostra gam ma di carri a due,

tre e quattro assi, grazie a cuiforniamo un veicolo per ognispecifica applicazione”. Lestime Daf si basano su previsio-ni che vedono il mer cato euro-peo rimanere stabile nel 2012, ocomunque con un calo contenu-to rispetto all’anno passato, conun numero di consegne che po-trebbe variare tra 210mila e240mila camion.

Il successo di Daf non si fer -ma soltanto all’Europa. Le ven-dite sono infatti cresciute intutti i Paesi in cui vengono di-stribuiti i camion europei. Inparticolare nel 2011 sono staticon segnati più di 5.200 veicoliche fanno par te delle gammeCF e XF, quin di più del doppiorispetto alla stagione preceden-te. Tra le nazioni in cui si è an-noverato il maggior tasso dicre scita: Russia, Turchia, Ma-rocco, Sud Africa e Taiwan,dal la cui catena di montaggio èuscito alla fine del l’an no scorsoil millesimo esemplare di CFas semblato sul po sto.

FIAT INDUSTRIAL / Un 2011 positivo per la società che ha visto i ricavi salire del 13,8 per cento

Un primo annoda incorniciarePER IVECO PIÙ CONSEGNE SIA IN EUROPA CHE IN AMERICA LATINA, NEW HOLLAND

CRESCE SOPRATTUTTO NELLE MACCHINE PER AGRICOLTURA E PER FTP PERFORMANCE

POSITIVA SIA VERSO I CLIENTI CHE FANNO PARTE DEL GRUPPO CHE QUELLI ESTERNI.

A DAF TRUCKS IL PREMIO 2012

Il miglior meccanicoè un olandese

EINDHOVEN - È andato all’olandese Rinze Louw-sma, di Cosmo Bolsward, il premio assegnato daDaf Trucks al miglior tecnico dell’anno 2012. Allafinale europea, svoltasi nella sede di Eindhoven,hanno partecipato concorrenti provenienti da diecinazioni, che hanno dovuto confrontarsi con quattrotest teorici e sei prove pratiche, sia riguardanti ilmotore che i sistemi elettronici e la trasmissione.“Questa competizione sottolinea l’importanza deitecnici professionali nelle officine - ha spiegato ilDirettore After Sales Johan Drenth - Si tratta di unriconoscimento della loro professionalità”.

JohanDrenth,Direttore AfterSales di DafTrucks,consegna ilpremio aRinzeLouwsma.

CON IL SUO PESANTE STRADALE IL MARCHIO

OLANDESE COPRE IL 19 PER CENTO DEL SEGMENTO

PIÙ VIVACE. SULL’INTERA GAMMA PUNTA A

RAGGIUNGERE QUEST’ANNO IL 20 PER CENTO.

MILANO - Un 2011 chemalgrado la crisi imperantelascia un ricordo positivo di sé,almeno per ciò che riguarda leimmatricolazioni di autocarripesanti, autobus e pullman inItalia. Secondo i dati Acearielaborati dal Centro RicercheContinental Au tocarro, leimmatricolazioni di autocarripesanti, con peso di 16tonnellate e oltre, sonocresciute del 18,8 per centorispetto al 2010. Sempresecondo i da ti Acea, nelloscorso anno leim matricolazioni di autobus epull man sono aumentate del33,3 per cento rispetto all’annopri ma. Per quanto riguarda inparticolare le immatricolazionidegli autocarri pesanti, ilCentro Ricerche ContinentalAutocarro sottolinea che “lacrescita del mercato italianonel 2011, pur essendocertamente significativa, èavvenuta con un tasso piùcontenuto rispetto a quelloevidenziato dai dati dell’interaUnione Europea, che è del 36per cento e quindi circa ildoppio di quello italiano. Lasituazione è radicalmentediversa per quel che riguardagli autobus: infatti, in questocaso la cre scita delleimmatricolazioni italiane sirivela in controtendenzarispetto a quanto emergeconsiderando tutti i Paesi chefan no parte dell’UnioneEuropea dove c’è stato un calodelle immatricolazioni dello 0,7per cento”.

PANORAMA

IN ITALIAIMMATRICOLAZIONIIN CRESCITA PERAUTOBUS E TRUCK

8ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Mauro Zola

PERO - È un settore chiavequel lo che è stato affidato allamanager francese Caroline Ca-valeri, diventata da qualche me -se responsabile dello sviluppodel la rete, oltre che della forma-zione, di Renault Trucks Italia.Cavaleri arriva direttamentedal la Casa madre, dove si è oc-cupata del settore finanziario epoi dell’amministrazione vendi-te. In Italia ha già lavorato unpaio d’anni fa, esperienza dacui le è rimasta una buona pa-dronanza della lingua locale.“Questa per me è stata una bel -la opportunità - spiega - È infat-ti interessante poter verificaredirettamente le opportunità pre-senti nei vari Paesi, anche senel mondo Renault Trucks glistan dard, e quindi anche il mo -do di lavorare, sono gli stessi inogni nazione”.

Renault Trucks nei due an -ni passati è stato il marchio

più attivo nel rinnovare lapro pria rete, quali sono gliobiettivi per questa stagione?

“Consolidare l’esistente epro grammare nuove aperturedove è possibile. Ma con tuttacal ma, siamo ancora sulla sciadel 2011, che abbiamo chiusocon le due inaugurazioni a Ca-tania e a Torino”.

Come rete oggi, costruttorenazionale a parte, siete forse ipiù capillari.

“Per la diffusione non ci pos-siamo in effetti lamentare, sitrat ta di rafforzare la presenzadove ci sono margini di svilup-po. Le aree in cui stiamo cer-cando di concentrare le nostreforze sono oggi il Veneto e piùin generale il sud dell’Italia,dove stiamo rivedendo la nostrapresenza in funzione del poten-ziale delle varie zone”.

I concessionari come stan-no affrontando questa crisiche non sembra avere fine?

“Hanno due diversi approcci:

c’è chi riesce a sfruttare le op-portunità e chi deve capire dovesono le opportunità. In generalepossiamo contare su dealer chenonostante i tempi sono abba-stanza ottimisti, che hanno trat-tative in corso e sperano di por-tarle a termine”.

Un po’ di movimento quin-di c’è.

“Tutto dipende, molto piùche in passato, dalla finanziabi-lità delle aziende. Generalmen-

vendendo di più?“Non c’è una regione che si

distingue, dove i clienti stannocom prando particolarmente. Piùo meno il flusso delle immatri-colazioni è spalmato su tuttal’Ita lia”.

La crisi ha portato moltidea ler a riconsiderare conmag gior riguardo le gamme

post-vendita”.Come stanno andando le

nuo ve concessionarie apertenei due anni scorsi?

“Sono soddisfatti. Per qual-cuno si è trattato del primo pas -so nel mondo Renault Trucks,questo richiede un tempo mini-mo d’integrazione, di cono-scenza dei prodotti e di una

INTERVISTA / Caroline Cavaleri, responsabile sviluppo rete e formazione Renault Trucks Italia

“La qualità della reteRenault Trucks unagaranzia assoluta”È QUANTO SOTTOLINEA CON SODDISFAZIONE CARO-LINE CAVALERI, NUOVA RESPONSABILE DELLA RETE

DEL MARCHIO DELLA LOSANGA.

PERO - Anche il settore della formazione, di cuisi occupa sempre Caroline Cavaleri, è in costanteincremento, come conferma la stessa manager.“Quest’anno ci siamo prefissati un programmapiuttosto impegnativo, focalizzato soprattutto sulfar crescere il livello delle nostre officine autoriz-zate”.

Come stanno rispondendo alle vostre inizia-tive?

“Possiamo contare su di un tasso di partecipa-zione molto elevato, potremmo dire vicino al 100per cento. I titolari delle autorizzate sono benconsci dell’importanza della formazione e quindistanno aderendo in massa alle nostre iniziative. Inpiù, di recente sono emerse opportunità per le of-ficine per accedere a forme di sovvenzioni statalie questo li aiuta ad affrontare l’impegno deicorsi”.

Dal suo dipartimento dipendono anche icorsi Optifuel?

“Rientrano nella formazione anche se operati-vamente sono gestiti dal marketing. In quel casoci rivolgiamo direttamente ai clienti, ed èun’esperienza che possiamo definire più che po-

sitiva. Stiamo infatti pensando di potenziare lapiccola struttura che se ne occupa, aggiungendoqualche figura professionale, perché riceviamosempre maggiori richieste, soprattutto da partedelle concessionarie, che sulla base dei risultatigià raggiunti adesso riescono a proporre queicorsi con maggiore facilità. In questo un grandeaiuto arriva direttamente dalle aziende tramite unfitto passaparola, e sono adesso i trasportatoristessi che ci chiedono di fornire loro consigli pra-tici su come risparmiare carburante. Quella Opti-fuel è una formazione molto diversa rispetto aquanto propone la concorrenza, perché insegnia-mo anche ad accedere alla diagnostica e soprat-tutto a interpretarne i dati, identificando eventualiaree di miglioramento”.

Oltre che alle concessionarie RenaultTrucks ha dedicato molta attenzione anche alsettore delle officine autorizzate.

“Che numericamente risulta stabile con appenaqualche sostituzione. Il nostro obiettivo è in quelcaso di far crescere la qualità della rete, per que-sto chiediamo a tutte le officine di garantire lostesso livello di servizio ovunque si trovino”.

Con in più qualche novità importante, comela prima struttura a restare aperta per l’interoarco delle 24 ore.

“Si, certo, si tratta della nostra officina di Ca-lenzano, di proprietà della concessionaria Tosca-na Trucks”.

È un’idea che avete intenzione di riproporrea livello nazionale?

“Nel corso degli incontri periodici con i nostridealer abbiamo illustrato anche questa nuova op-portunità, facendo presente che c’è del mercato.Anche se per aprire una struttura sulle 24 ore bi-sogna tener conto degli annessi, stilare un busi-ness plan per capire se sei posizionato su di unnodo stradale abbastanza importante. Devi infattiessere in grado di riempire l’officina anche dinotte, non puoi affidarti soltanto al servizio 24/7che pure funziona bene. Di contro molti clientichiedono da tempo un’estensione degli orari diapertura. Con questo pensiamo di aver dato a chipossiede un’officina un buon spunto di riflessio-ne. Molti nostri concessionari stanno ripensandoalla struttura del proprio business e questo puòessere un elemento da tenere in considerazione”.

UN SERVIZIO SEMPRE PIÙ PROFESSIONALE E DI QUALITÀ PER ASSISTERE AL MEGLIO LA CLIENTELA

Un programma sempre più impegnativo nel settore della formazione

PERO - L’attenzione ai temi ambientaliper Renault Trucks è una cosa seria, chenon si limita alla produzione e venditadi veicoli poco inquinanti, con il mee-ting dedicato alle officine autorizzate in-fatti il management della filiale italianoha introdotto un nuovo concetto, quellodi riunione a basso impatto ambientale.

Che tradotto in pratica significa l’uti-lizzo di block notes rigorosamente incarta riciclata, con un numero limitato difogli per evitare sprechi e accompagnatida penne in plastica riciclata, mentre ilbuffet utilizzava caraffe e bicchieri invetro.

Stessa attenzione per alimenti e be-vande, provenienti dal commercio equo

e solidale, e al consumo energetico ri-dotto per l’adozione nella sala conferen-ze di lampade a basso consumo.

Questa prima occasione fisserà inol-tre gli standard per gli eventi futuri diRenault Trucks, che si conferma uno deicostruttori più attenti all’ambiente,anche a livello produttivo, un CarbonAudit allo stabilimento di Blenville hainfatti consentito di recente di ipotizzarel’impatto degli investimenti rivolti a ri-durre le emissioni di CO2. Allo stessomodo cresce l’importanza della gammaClean Tech, composta da mezzi alimen-tati da carburanti alternativi, e quindielettrici, ibridi o a gas naturale, destinatia un utilizzo prevalentemente urbano.

IL COSTRUTTORE FRANCESE VARA UNA NUOVA TIPOLOGIA DI INCONTRI CON LA RETE

Meeting ecologico per le officine autorizzate

Caroline Cavaleri, Responsabile sviluppo rete e formazioneRenault Trucks Italia

GÖTEBORG - Un 2011 daincorniciare quello di VolvoTrucks. In nettacontrotendenza rispetto algenerale andamentoeconomico e al clima digiustificato pes simismo cheancora pervade gli animi deglioperatori del mon do deltrasporto, la Casa di Göteborgha messo a segno importantirisultati sul mercatonord americano nel corso del2011. In base ai dati sullevendite al dettaglio elaboratida WardsAuto Group, centrostudi e informazionisull’industria automotivemondiale, Volvo Trucks haregistrato lo scorso an no lapiù importante crescita intermini di quota di mercato nelsettore dei veicoli industrialipesanti in Nordamerica.Inoltre, Volvo ha consuntivatouna quo ta di mercato recordper l’a zien da del 12,1 percento (era al 9,6 per cento nel2010) nei mercati di Stati Unitie Canada mes si assieme e haraggiunto livelli dipenetrazione record per imotori propri e la trasmissioneI-Shift. La percentuale di truckVolvo venduti con motori delbrand è stata di circa l’80 percen to lo scorso anno mentre lapenetrazione dell’I-Shift hasuperato il 40 per cento.L’anno re cord di Volvo Trucksè stato sostenuto da una forteperformance del marchio negliStati Uniti, dove la quota dimercato del costruttore perquanto riguarda le vendite aldettaglio è salito di circa trepunti e le vendite sonoaumentate del 109 per centorispetto al 2010. Considerandoi due mercati di Stati U ni ti eCanada nel loro complesso, levendite sono risultate pari a23.820 unità, contro le 12.100del 2010. “Dopo averguadagnato due puntipercentuali di quo ta mercatonel 2010 - ha com mentato RonHuibers, Presidente Vendite eMarketing di Volvo TrucksNord America - il record del2011 dimostra che il mercato èalla continua ricerca di veicoliche garantiscano la massimaefficienza nei consumi e sianopunto di riferimento in quantoa comfort e sicurezza. Vei coliche costituiscono la gam maVolvo Trucks. Le per for mancedella nostra articolata re te didealer ha contribuito aga rantire un costantemiglioramento del mix diofferta per la clientela e lanostra leadership in tema diefficienza nei consumisignifica che la nostra èun’im magine fortementepositiva per coloro chevogliono intensificare il loroimpegno nella riduzione deicosti legati al carburante”. La strategia Volvo inNordamerica si basa su trepilastri: qualità, sicurezza eambiente. I modelli Volvo VN,VHD e VAH sono assemblatine gli Stati Uniti pressol’im pianto di New River Valleya Du blin, in Virginia, mentre ipropulsori Volvo destinati alNord america sono fabbricati aHagerstown, nel Maryland.Entrambi gli stabilimentigodono della certificazioneambientale Iso 14001 e diquella qualitativa Iso 9001.

VOLVO TRUCKS

ANNUS MIRABILISPER IL MARCHIOSVEDESE

te rileviamo un trend che restapositivo, fermo restando il mo-mento che non è per niente fa-cile. Operiamo comunque uncontrollo importante sulla rete ecerchiamo di far sì che conti-nuino a ottenere risultati econo-mici favorevoli”.

In quali zone oggi si sta

Ma xity e Master. “Più in generale i nostri con-

cessionari stanno cercando diidentificare nuove opportunitàdi business. Il poter offrire unagamma completa di veicoli è unvantaggio non da poco rispettoad altri marchi. Ma il maggiorsviluppo arriva dalle attività di

clientela diversa. Però i dati dimercato ci vedono in crescita suquelle aree”.

Ritiene che ci sia ancoraspa zio per nuove strutture inItalia?

“Sì, dove ci sono opportunitàdi mercato che ancora non sia -mo stati in grado di sfruttare”.

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10ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

BELLEVUE - “Paccar ha regi-strato forti ricavi e un utile net -to nel quarto trimestre del 2011e ha raggiunto il suo 73esimoan no consecutivo di utile net -to”. Mark Pigott, Presidente eChief executive officer, snoc-ciola con soddisfazione i datidel Gruppo americano nel cor -so della conference call con glia na listi finanziari: i ricavi delquarto trimestre di 4,85 miliar-di di dollari sono stati i più altiricavi trimestrali nella storiadel la società.

“Il 2011 di Paccar - ha di-chiarato l’alto manager dell’a -zien da di Bellevue - riflette i ri-sultati finanziari della società,la qualità dei prodotti e servizi,i vantaggi della diversificazio-ne geografica, crescono i servi-zi fi nanziari e i business post-vendita e la leadership ambien-tale. Sono molto orgoglioso deinostri 23.400 dipendenti che cihanno permesso di confermarela nostra leadership. Bilancioeccellente e flusso di cassaoperativo di 1,59 miliardi didollari nel 2011 - ha aggiuntoPigott - han no consentito mag-giori investimenti di capitale innuovi prodotti, maggiore effi-cienza produttiva e l’espansio-ne globale. Per supportare gliinvestimenti in iniziative di bu-siness a li vello mondiale, la so-cietà ha esposto i suoi camionin importanti Saloni nei paesiBRIC (Brasile, Russia, India,Cina) du rante l’anno. Abbiamoiniziato la costruzione di unimpianto di assemblaggio Dafin Brasile, aperto un centro di

distribuzione ricambi in Russiae aggiunto dipendenti alla no-stra attività in Cina e India.Siamo lie ti che i nostri veicolinel segmento superiore a 15 t ein classe 8 in Nord America ab-biano raggiunto una quota dimercato record in Europa. Siprevede che il mercato dei vei-coli negli Stati Uniti e Canadamigliorerà ulteriormente nel2012. Incertezze economiche incorso in Europa hanno portatonegli ultimi mesi ordini inferio-ri di camion dall’Eurozona”.

Paccar ha guadagnato 327,7milioni di dollari (0,91 dollariper azione) nel quarto trimestredel 2011, un aumento del 93per cento, rispetto ai 169,8 mi-lioni di dollari (0,46 dollari perazione) nel quarto trimestre del2010. Per vendite nette e ricavidei servizi finanziari l’interoan no 2011 è stato il secondopiù alto nella storia della socie-tà con 16,36 miliardi di dollaririspetto ai 10,29 miliardi del2010. Paccar ha registrato unutile netto nel 2011 di 1,04 mi- liardi di dollari (2,86 dollari perazione) più del doppio dei 457milioni e 600mila dollari (1,25dollari per azione) conseguitonel 2010.

I DATI OPERATIVI

Nel 2011 Paccar ha conti-nuato a espandere la sua pre-senza geografica: inizio costru-zione di un nuovo impianto diassemblaggio Daf in Brasile,nuo vo centro tecnico in India e

aumento degli acquisti di com-ponenti provenienti da fornitoriasiatici. Paccar ha investito823,2 milioni di dollari in ricer-ca e sviluppo, consegnato138mi la veicoli in tutto il mon -do, guadagnato la posizionenumero uno in tecnologia nellaTop 500 della rivista Informa-tionWeek. Il Kenworth T700 haguadagnato il titolo “AmericanTruck Dealers Heavy DutyCom mercial Truck of theYear”. Peterbilt Motors Com-pany si è classificata al primo

posto del JD Power HeavyDuty Studysm Customer Sati-sfaction nel segmento profes-sionale. Kenworth si è classifi-cata al primo posto del JDHeavy Duty Power ServiceDealer Studysm Customer Sati-sfaction. Leyland Trucks ha ri-cevuto il prestigioso medaglio-ne di bronzo Shingo per il suomiglioramento continuo in lea-dership ed efficace responsabi-lizzazione dei dipendenti. Ilmotore MX di Paccar è statopremiato come “Best CoachEngine” per il quinto anno con-

secutivo alla fiera Bus WorldAsia di Shanghai, in Cina. Ley-land Trucks è stata onorata conil “Bu siness Development andChan ge”, premio all’eccellenzaproduttiva, per il secondo annoconsecutivo. Daf Trucks è statapremiata come uno dei Top 100“Apprenticeship Employers”nel Regno Unito.

Nel dicembre 2011 il Consi-glio di amministrazione ha ap-provato il riacquisto di ulteriori300 milioni di dollari di proprieazioni ordinarie in circolazione.Nel corso del quarto trimestre

del 2011, Paccar ha riacquistato1,78 milioni di azioni comuniper 67,6 milioni di dollari.“Ne gli ultimi sei mesi - ha os-servato Ron Armstrong, Presi-dente Paccar - l’azienda ha ac-quistato 9.16 milioni di azioniper un investimento complessi-vo di 337,6 milioni di dollari.Gli ottimi profitti netti rendonole azioni della società un attra-ente investimento a lungo ter-mine. Il programma di riacqui-sto delle azioni riflette la fidu-cia del Cda nella crescita delsuccesso Paccar sul businessglobale”. Dai principali dati fi-nanziari relativi al quarto tri-mestre 2011 emerge un fattura-to consolidato di 4,85 miliardidi dollari, un utile netto di327,7 milioni di dollari, spe sein ricerca e sviluppo di 72,3milioni di dollari. Nel totaledel l’anno il fatturato ammontaa 16,36 miliardi di dollari, l’u -ti le netto a 1,04 miliardi di dol-lari, le spese in ricerca e svilup-po a 288,2 milioni di dollari, ilpatrimonio netto di 5,36 miliar-di di dollari al 31 dicembre2011.

DALL’ASIAAL SUD AMERICA

E veniamo al mercato globa-le dei truck. I veicoli Daf han -no raggiunto la leadership delsettore in molti paesi d’Europa.“Le vendite al di sopra delle 15t in Europa occidentale e cen-trale - ha detto Harrie Schip-pers, Presidente Daf - sonostate pa ri a 244mila unità nel2011, con un aumento del 33per cen to rispetto al 2010. Nel2011 Daf ha raggiunto unaquota di mercato record del15,5 per cen to nel segmento su-periore a 15 t, la percentualepiù alta nei suoi 83 anni di sto-ria. Daf è leader di mercatoglobale in Regno Unito, PaesiBassi e Belgio. Daf è ancheleader nel segmento superiore a15 t in molti Pae si dell’Europacentrale. Si stima che in Europanel 2012 le vendite dei veicoliindustriali superiori a 15 t am-monteranno a 210-240milaunità, che riflettono un mercatodel camion colpito dalle sfideeconomiche del la zona Euro”.

“Le vendite del settore Clas-se 8 negli Stati Uniti e Canada- ha dichiarato Dan Sobic, Vicepresidente esecutivo Paccar -so no migliorate a 197milaunità nel 2011 rispetto alle

PACCAR / A dispetto della crisi dipinto un quadro più che roseo dell’anno passato

A vele spiegate, da semprePER L’AZIENDA SI È CHIUSO IL 73ESIMO ANNO

CONSECUTIVO DI UTILE NETTO. NEL QUARTO TRIMESTRE

2011 RAGGIUNTI I PIÙ ALTI RICAVI NELLA STORIA DELLA

SOCIETÀ DI BELLEVUE. ENTUSIASTA IL NUMERO UNO

MARK PIGOTT: “I NOSTRI VEICOLI NEL SEGMENTO

SUPERIORE A 15 T HANNO RAGGIUNTO UNA QUOTA DI

MERCATO RECORD IN EUROPA”. PER DAF LA

PERCENTUALE PIÙ ALTA NEI SUOI 83 ANNI DI STORIA.

BELLEVUE - Nell’agosto 2011 Daf ha sti-pulato un contratto per acquisire la pro-prietà del 19 per cento di Tatra, con sedenella Repubblica Ceca. Tatra produceuna gamma di versatili fuoristrada, chesaranno venduti da concessionari Daf intutta Europa, a complemento dellagamma premium di camion Daf. Daffornisce a Tatra il motore Paccar MX ela cabina Daf CF per il suo nuovo mo-dello Phoenix. “La relazione Daf conTatra - ha detto Harrie Schippers, presi-dente Daf - rafforza ulteriormente Daf,leader nel settore nel segmento heavy-duty truck in Europa centrale”. Daf ha

anche aperto un ufficio vendite di ca-mion a Mosca, in Russia, nel corso del2011. “Il mercato dei veicoli industrialisuperiori a 15 t in Russia e nella CIS nel2011 - ha detto Ron Bonsen, direttoremarketing e vendite Daf - è stato pari a115mila unità. L’apertura dell’ufficioDaf di Mosca facilita la continua crescitain questo mercato in espansione”.

Le vendite di componentistica Paccarcontinuano ad aumentare in tutti i mer-cati. Il desiderio di migliorare l’utilizzodel camion e l’invecchiamento delleflotte nel Nord America stanno generan-do alte richieste di componenti e assi-stenza. “Le vendite aftermarket - hadetto Darrin Siver, direttore generalePaccar Parts - hanno raggiunto un fattu-rato record nel 2011. Paccar è leadernella fornitura aftermarket, con 15 centridi distribuzione ricambi supportati daoltre 1.900 concessionari Daf, Kenworthe Peterbilt. Molti dei rivenditori Paccarhanno realizzato record di vendite e utilioperativi di servizio nel 2011, rafforzan-do ulteriormente la rete di dealer. Unnuovo centro di distribuzione è statoinaugurato a Mosca a dicembre 2011 permigliorare il supporto per i clienti di ca-mion Kenworth e Daf”.

LA CRESCITA EUROPEA PASSA ATTRAVERSO DAF

Prestazioni al top anche in casa Paccar Parts

L’esternodel nuovocentro didistribuzionericambi chePaccar Partsha aperto aMosca.

Sopra, un Kenworth T700 che ha guadagnato il titolo di “American Truck Dealers Heavy DutyCommercial Truck of the Year”. Sotto l’ammiraglia del costruttore olandese Daf Trucks, l’XF105.

11ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

camion. La domanda di sostitu-zione annuale per il mercatodegli autocarri in Stati Uniti eCanada è stimata in circa225mila unità”.

Paccar ha cominciato la co-struzione del suo nuovo im-pianto di assemblaggio Daf aPon ta Grossa, in Brasile, di300mi la mq. “Il Brasile - haspiegato Bob Christensen, Vicepresidente esecutivo Paccar - èun importante mercato dei vei-coli industriali con un fatturatonel settore superiore alle 6 t di165mila unità nel 2011. Lagam ma di prodotti Daf offrequa lità premium, bassi costi diesercizio, eccellenti guidabilitàe manovrabilità e il leader delset tore motori Paccar MX.L’in troduzione della gamma diprodotti Daf in Brasile è in en-tusiasmante sviluppo: si preve-de di eseguire consegne ag-giuntive all’inizio del 2013”.Da ol tre 40 anni, i veicoli Ken-worth hanno guadagnato unaquota di mercato significativain molti Pae si del Sud Americanella regione andina. “Il suc-cesso dei veicoli Daf in Cile,Ecuador e Perù nel 2011 - hadetto Sam Means, Vice presi-dente Paccar - ha contribuito afarci raggiungere un livello re-cord di vendite di veicoli nellaregione”.

IL MERCATOPIÙ GRANDE

In Asia, l’ufficio Paccar diShanghai è stato ampliato nel2011 per sostenere gli acquistidi componenti per le operazionidi aumento di produzione epost-vendita. “La Cina - ha ag-

giunto Dan Sobic - è il mercatodel camion più grande delmondo e Paccar sta benefician-do della sua maggiore presenzanella regione”. Daf è il secondoproduttore di camion del seg-mento superiore a 15 t in Tai-wan con una quota di mercatodel 26 per cento.

Paccar ha lanciato il suonuo vo Centro Tecnico a Pune,

in India, alla fine del 2011. Ilcentro dovrebbe contare alla fi -ne circa 200 dipendenti e sicon centrerà sulle tecnologiedel l’informazione, sull’acqui-sto di componenti per la produ-zione in tutto il mondo e sulleoperazioni di aftermarket. “IlPaccar India Technical Center -ha detto Don Schulte, Ammini-stratore delegato di Paccar inIndia - fornirà risorse di qualitàper la nostra progettazione glo-bale e organizzazioni IT, perconsentire a Paccar di accelera-re lo sviluppo di nuovi prodot-ti”. Al l’i ni zio di gennaio 2012,Paccar ha presentato il suo mo-dello premium Daf CF all’Au-toExpo Delhi, il più grande Sa-lone automobilistico in India.

MILANO - In un mercato in continuo cambia-mento ridurre i co sti di gestione e semplificare leat tività commerciali rappresentano le priorità perchi si occupa di trasporto, assolute necessità perun imprenditore del trasporto che voglia diventarepiù competitivo. A proporsi come aiu to e riferi-mento, in particolare per le flotte diveicoli, sia com merciali che indu-striali, è Continental, che per offriresoluzioni specifiche ha costituito al- l’interno della sua rete - agi le, affi-dabile ed estesa in modo capillare sututto il territorio - un net work euro-peo specialista nel settore delle solu-zioni di mobilità alle flotte. Si chia-ma “Conti360° Fleet Services” econsiste in una proposta di servizicompleti alle flotte, un’offerta basatasu eccellenti standard di servizio estrutture di prezzi armonizzate.

All’alba del 2012, in un mercatoche richiede il rafforzamento dell’of-ferta di prodotti e servizi relativi apneumatici e mobilità, “Conti360°Fleet Services” fa approdare anchein Ita lia la propria rete, già leadereuropea per le soluzioni di mobilitàalle flotte. “Nel 2012 - spie ga DanielGainza, Direttore Commerciale CVT di Continen-tal Italia - vogliamo intensificare l’attività di ser-vizio al clien te e rendere sempre più stretto il rap-porto con il consumatore, ai cui bisogni vogliamodare una risposta esauriente, a 360 gradi: eccoperché lo abbiamo chiamato proprio Conti 360°.

Si tratta di un programma modulare per le flotteche abbiamo avviato nel 2011 e che an dremo arafforzare nel 2012. La collaborazione con i centridi servizio è molto importante e mol to stretta. At-tualmente lavoriamo con circa 90 punti vendita,ma riteniamo che ci sia ancora un margine di cre-

scita, pen siamo che 100-120 sia ilnumero giusto per coprire il territo-rio, mantenendo un livello di qua litàalto e omogeneo. Con i partner, Con-tinental stringe un legame contrat-tuale, non mirato al controllo dellasocietà, ma ba sato su trasferimentodi know-how e controllo della qua li-tà che rispetta e valorizza l’impren-ditorialità e le capacità managerialidei nostri soci”.

Continental ha lanciato una nuovaimmagine per il network Conti360°e avviato il primo pun to vendita ita-liano, con un look dedicato ed esclu-sivo. Si trat ta di D3 Pneumatici-Gruppo Pneus7 di Alessandria. “De-cidendo di aderire al nuovo net workConti360° Fleet Services - dice il ti-tolare del pun to vendita GianfrancoGiavino - siamo riusciti a far incon-trare due necessità primarie nella ge-

stione della nostra azienda. La prima è quella diessere sempre più vicini alle esigenze dei nostriclienti, la seconda quella di am pliare la nostra of-ferta di servizi in linea con le richieste del merca-to, potendo contare su un partner affidabile comeContinental”.

Contenimento dei costi, rapidità degli interventi e consulenza qualificata sono i cardini della nuovaproposta dedicata agli operatori del settore e agli autotrasportatori. L’offerta Conti360° Fleet Servicescopre tutti i servizi relativi ai pneumatici, partendo dall’acquisto e dal montaggio delle gomme.

126mila del 2010, un aumentodel 56 per cento. Nel 2011,Paccar ha raggiunto un recorddi quota di mercato negli StatiUniti e in Ca nada del 28,1 percento in Classe 8. Nel 2012 siprevede un aumento del merca-to con 210-240mila veicoli,guidati prin cipalmente dalla so-stituzione in corso per invec-chiamento della popolazione di

BELLEVUE - L’anno scorso 288,2 milionidi dollari sono stati investiti in iniziativedi espansione a livello mondiale, per mi-gliorare l’efficienza produttiva e accele-rare lo sviluppo di nuovi prodotti Paccar.L’azienda sta programmando investi-menti di capitale nel 2012 per i program-mi di sviluppo dei prodotti e la costru-zione della struttura per l’assemblaggioDaf in Brasile. “Le spese di ricerca esviluppo - ha precisato George West,Vice presidente Paccar - sono stimate a275-325 milioni di dollari nel 2012 perKenworth, Peterbilt e Daf, per investirein prodotti e servizi e consentire ai nostriclienti di continuare a ottenere risultatiproficui nella loro attività”.

“Paccar - ha detto Richard Bangert,Vice presidente Paccar - è leader nellosviluppo di tecnologie ecocompatibili.Tutti gli impianti di produzione Paccarhanno guadagnato la prestigiosa certifi-cazione ambientale Iso 14001. Questadistinzione riconosce che le strutture

hanno attuato rigorose misure di rispar-mio energetico e le caratteristiche pro-gettuali innovative”. Altri punti ambien-tali per il 2011 includono: il truck Model386 di Peterbilt Motors a gas naturale li-quefatto (GNL) ha ricevuto l’Environ-mental Protection Agency (EPA) perl’accreditamento SmartWay, primo vei-colo a carburante alternativo del settoredesignato; l’impianto Kenworth a Ren-ton, Washington, è stato elogiato dal Di-partimento dell’Energia degli Stati Unitiper la sua riduzione del 36 per cento dienergia dal 2008; Kenworth Truck Com-pany è stata premiata come una delle mi-gliori 50 società Green nello Stato diWashington dalla rivista Business Seat-tle; Daf sta riciclando il 30 per centodella sua energia termica per ridurre icosti di utilità nei suoi stabilimenti diproduzione; molti stabilimenti di produ-zione Paccar negli Stati Uniti e in Euro-pa hanno raggiunto il “Rifiuti Zero in di-scarica”.

FORTI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO

Essere leader ma dipinti di verde

BELLEVUE - Paccar Financial Services(PFS) finanzia un portafoglio di 145milaautocarri e rimorchi, con un patrimoniototale di 9,4 miliardi di dollari. PaccarLeasing, una delle maggiori società full-service di leasing truck in Nord Americae in Europa con una flotta di oltre32mila veicoli, è inclusa in questo seg-mento.

“Nel corso del quarto trimestre enell’intero anno 2011 - ha dichiaratoBob Bengston, Vice presidente Paccar -l’utile è aumentato grazie ai margini fi-nanziari migliori e una migliore perfor-mance del portafoglio”. I ricavi del quar-to trimestre sono stati di 266,2 milioni didollari rispetto ai 243,8 milioni dellostesso trimestre del 2010.

Per l’intero anno, i ricavi sono statipari a 1,03 miliardi di dollari rispetto ai967,8 milioni del 2010. “L’ottimo bilan-

cio - ha detto Todd Hubbard, PresidentePaccar Financial Corporation - permettedi offrire finanziamenti competitivi per irivenditori al dettaglio Kenworth, Peter-bilt e Daf e ai clienti di 21 paesi su trecontinenti. Volumi delle merci più eleva-ti e crescenti tassi hanno migliorato laredditività dei nostri clienti con conse-guente riduzione dei crediti scaduti. Iprezzi dei camion usati sono miglioratirispetto ai livelli degli anni precedentidel 5-10 per cento”.

Paccar Financial Services ha avuto unottimo accesso ai mercati nel 2011, con982 milioni di dollari emessi in obbliga-zioni di tre anni durante l’anno. “Laforte domanda degli investitori per i tito-li Paccar - ha detto Robin Easton, teso-riere Paccar - è il risultato di redditivitàcoerente, buon flusso di cassa e soliditàpatrimoniale”.

PERCHÉ ANCHE IL PORTAFOGLIO VUOLE LA SUA PARTE

Ottimi risultati come società di servizi finanziari

Mark Pigott, Presidente e Chief executiveofficer Paccar

CONTINENTAL / Sbarca sul mercato italianoil network europeo “Conti360° Fleet Services”

Al servizio delle flotte

UN’IMMAGINE

UNICA ED EFFICACE

PER LO SPECIALISTA

NEL SETTORE

DEI PNEUMATICI

PER I VEICOLI

INDUSTRIALI.IL PRIMO PUNTO

VENDITA AD

ALESSANDRIA CON

D3 PNEUMATICI-GRUPPO PNEUS7.

12ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Mauro Zola

PIACENZA - Competere con i co-lossi del trasporto europeo èsempre più difficile. Il successodi un’impresa dipende moltospesso dai particolati compresala scelta del camion giusto. Perquesto aziende come la Fertransdi Alseno sono sempre alla ri-cerca del modello più economi-co, senza però voler rinunciareal l’efficienza. Sulla base di que- sta analisi è maturata la decisio-ne della famiglia Ferretti, pro-prietaria dell’azienda, di acqui-stare una corposa fornitura diMan TGX. Si tratta di 45 tratto-ri, con motore a sei cilindri da480 cv, che fanno parte della Ef-ficientLine e sono quindi curatinell’equipaggiamento proprioper garantire il minore consumo.

Una soddisfazione per la fi-liale italiana del costruttore te-desco, che nonostante i tempidifficili si sta ben muovendonel settore dei trattori, contandoproprio sulle peculiarità del- l’Ef ficientLine, che anche nelcorso della nostra prova su stra-da ha evidenziato le proprie do -ti di economia d’esercizio.

Fondata nel 1953 da Leopol-do Ferretti, che nella più conso-lidata tradizione italiana è parti-to con un solo mezzo, per lapre cisione un Esatau, Fertrans(così si chiama dal 2002l’azienda di famiglia) og gi puòcontare su di una flotta com-plessiva di 150 trattori, che lepermettono di coprire tratte in-ternazionali con particolare ri-guardo per la Spagna, un mer-cato che Fertrans è stata tra lepri me ad affrontare con regola-rità e per la Romania, senza pe -rò tralasciare la Francia. Laspe cializzazione, come anche lade nominazione scelta suggeri-sce, è l’industria siderurgica,set tore in cui particolari comel’ottimizzazione della tara dicamion e semirimorchi sonode cisamente importanti. Oltreche direttamente Fertrans operacon consociate in Francia, Spa-gna, Romania, Bosnia, Molda-via e Bulgaria. Tutte destinazio-ni che vengono coperte giornal-mente.

Oggi a guidare l’impresa so -no i due giovani amministratoriEmanuele ed Eugenio Ferretti,figli di Gianfranco e nipoti diLeo poldo, quindi la terza gene-razione impegnata nel difficilesettore del trasporto.

“Per essere competitivi sulmercato internazionale - spiegaGianfranco Ferretti - si devonoottimizzare tutte le risorse e icon sumi sono una voce deter-minante nella ricerca di questoobiettivo. Così ho analizzato leopportunità che il mercato cipro poneva e la scelta è cadutasui Man TGX 18.480 Efficien-tLine, per la serie di dotazionimirate al contenimento dei con-sumi e a un maggiore controllosui veicoli della flotta, garantitoda particolari come il softwareFleet”.

I buoni risultati ottenuti inIta lia non fanno che confermareil successo della serie “econo-mica” Man, che in tutta Europaha già superato le 1.700 unitàvendute.

Tra i vantaggi delle versioniEfficientLine rispetto ai normaliTGX spicca la revisione dell’ae-rodinamica, che si basa anchesull’adozione della cabina XLX,la seconda in ordine di grandez-za del marchio, a cui sono statetolte le appendici esterne, men-

tre sono state aggiunte funzio-nali carenature laterali. Fannoparte dell’allestimento anchedotazioni specifiche, come unnuovo alternatore, che garanti-sce un rendimento più elevatodel 4 per cento ma richiedemeno energia, abbinato a lucidiurne alogene da 42 Watt. An-cora più importanti l’Air Pres-sure Management, che ottimizzala produzione di aria compressae che viene disinserito in auto-matico al raggiungimento dellapressione di stacco, e il TPMche controlla la corretta pressio-ne dei pneumatici.

PIACENZA - Quali sono le caratteri-stiche del TGX EfficientLine chepiù vi hanno convinto?

“La scelta del Man 18.480 - diceGianfranco Ferretti - è mo tivata dalledotazioni di serie specifiche per ilcontenimento dei consumi, che sonoin gra do di darci la possibilità di

esercitare un maggiore controllo suiveicoli e di conseguenza sui co sti digestione. In particolare, abbiamomolto apprezzato il cam bio automa-tizzato TipMatic, da usare in abbina-mento al soft ware Fleet, che limita lea zio ni dell’autista privilegiando laguida economica. Un altro aspettoimportante è la tara ridotta del ca-mion che nel nostro tipo di lavoro haun ruolo fondamentale”.

Più in generale, quali sono oggi icriteri con cui scegliete i vostrimezzi?

“La nostra azienda vuole esserecompetitiva sul mercato internazio-nale, ottimizzando tutte le risorse:sotto questo aspetto i consumi deiveicoli diventano una voce fonda-mentale, per cui i veicoli devono es-sere performanti ma allo stesso

tempo devono essere in grado di con-sumare poco”.

Quanto sono importanti per voii servizi forniti dai costruttori,come assistenza e garanzie?

“Dato che i nostri veicoli circola-no in tutta Europa, l’assistenza giocaun ruolo decisivo. Ad esempio, la ca-pillarità della rete di officine autoriz-zate è fondamentale”.

Come hanno accolto i vostri au-tisti i nuovi trattori Man?

“Li hanno molto apprezzati fin dasubito”

Seguirete anche il programma diformazione degli autisti ProfiDri-ve?

“Al momento non abbiamo previ-sto per i nostri conducenti la parteci-pazione a un programma specifico diformazione”.

TRA LE CARATTERISTICHE PIÙ APPREZZATE IL CAMBIO TIPMATIC E LA TARA RIDOTTA

“Più attenzione al contenimento dei consumi”

Consegnasimbolicadelle chiavidei TGX, giàmarchiatiFertrans allafamigliaFerretti.

MONACO - Ford Motor Company hascelto Man per trasportare i propri mo-tori, cambi e componenti in Gran Breta-gna, seguendo la strada già percorsadalla sede di Colonia del colosso auto-mobilistico. Ford ha quindi acquistato

185 trattori stradali TGX, a cui ne segui-ranno altrettanti nel 2013 per il rinnovodella parte restante della flotta. I veicolisaranno a disposizione della Ford Tran-sport Operations nelle sedi di Dagen-ham, Halewood, Bridgend e Southam-pton.

A far pendere la bilancia in favore delcostruttore tedesco sono stati da un latoi pareri positivi degli autisti, che hannopromosso il comfort e le prestazioni delTGX e dall’altro il buon servizio garan-tito dal personale della divisione com-merciale Man.

Ford è leader di mercato nel settoreautomobili in Gran Bretagna, dove puòcontare su sette sedi principali e più di550 concessionari. Il costruttore e i suoidealer impiegano in tutta l’isola più di35mila dipendenti.

CONSEGNATI 185 TRATTORI ALLA FILIALE BRITANNICA

Anche Ford sceglie il TGX

Ricambi ecomponentiFord verrannotrasportatiesclusivamenteda trattori Man.

CONSEGNA / L’azienda piacentina passa a Man, acquistando 45 trattori

Il TGX EfficientLineconquista Fertrans

LA SCELTA OPERATA DALLA FAMIGLIA FERRETTI NON

FA CHE CONFERMARE IL SUCCESSO DEL BEST SELLER

DEL LEONE, DI CUI IN TUTTA EUROPA SONO GIÀ

STATI VENDUTI PIÙ DI 1.700 ESEMPLARI E CHE STA

SFONDANDO NEL SETTORE FLOTTE ANCHE IN ITALIA.

MILANO - Gestire con un’eco no miadi successo un’azienda ditrasporti? Un desiderio possibilese, tra le tante variabili in gio co,danno il loro contributo ipneumatici. La risposta ci viene daContinental e si chiamaGenerazione 2, famiglia di gommeper autocarri e mezzi pesanti,recentemente completata conl’introduzione dell’HD Hybrid nellemisure chiave per il cerchio 22,5”.Una gamma di pneu maticicompletamente rinnovata, checoniuga le ultime innovazionitecnologiche con le e sigenze didiminuzione di co sti e dieconomicità della gestione nelsettore dei trasporti. Esi genze chehanno portato il team delDipartimento Ricerca & Sviluppodi Continental a far proprie lerichieste degli operatoridell’autotrasporto e delle istituzionieuropee: durata chilometricaelevata, basse emissioni, bassarumorosità, trazione elevata anchein condizioni invernali.In quest’ottica, Continental haampliato la sua offerta anche perquanto riguarda i pneumatici darimorchio con i nuovi HTL2 eHTR2 per il cerchio 17,5”. HTL2 eHTR2 da 17,5” fan no anch’essiparte della Generazione 2 epossono garantire unmiglioramento della performanceeconomica dei mezzi su cuivengono montati grazie a unaminore resistenza al rotolamento ea maggiori percorrenzechilometriche. I pneumatici HTL2 asezione ribassata sono progettatiappositamente per un uso su lunghedistanze e tratte rettilinee. L’ultimagenerazione di questi pneumatici èstata sviluppata per essereutilizzata in particolare su rimorchie semirimorchi per il trasporto digran di volumi. Il nuovo profilodell’HTL2, grazie alle sue strettescanalature longitudinali e allespalle chiuse, favorisce una minoreresistenza al rotolamento. Inoltre,un battistrada più profondo e l’altastabilità garantita dalla carcassa edalla me scola di gomma utilizzata(sviluppata appositamente perquesta applicazione)contribuiscono a ridurre i consumidi carburante. A questi importantivantaggi bi sogna aggiungere unavita uti le più lunga rispetto allagenerazione precedente. Ipneumatici HTR2 sono progettatiper l’utilizzo su tratte polivalenti.Grazie alla loro elevata capacità dicarico possono essere impiegati perapplicazioni anche molto diversetra loro. Lo speciale disegno delbattistrada con blocchi escanalature sottili garantisce latenuta della strada, evita che pietree detriti restino incastrati e allostesso tempo assicura unamaggiore silenziosità e un minorconsumo di carburante anche nellecondizioni di utilizzo più dure.L’HTR2 com bina alta redditività,maggiore durata e livelli disicurezza ulteriormente migliorati.Co me tutti i pneumatici Continentaldella Generazione 2 i nuovipneumatici per semirimorchi ecarri a pianale ribassatopresentano caratteristicheinnovative, come la cinturatriangolare com posta da quattrostrati, la car cassa rinforzata e ilsistema di contenimento dell’ariaAir Keep, contro la perdita dipressione interna. Gli HTL2 per iltrasporto a lunga percorrenza so nodisponibili nelle dimensioni 245/70R 17.5, 215/75 R 17.5 e 235/75R17.5. Gli HTR2 per un uso sutratte regionali si presentano nelledimensioni 205/65 R.17.5, 215/75 R17.5 e 235/75 R 17.5.

CONTINENTAL

I PRODIGI DELLAGENERAZIONE 2

14ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Guido Prina

CATANIA - Che fosse un duro giàlo si sapeva. Nulla sembra resi-stere davanti alla forza del l’U -nimog, veicolo tutto-fare cherende prezioso servizio al l’ef -ficiente immagine del GruppoDaimler. L’ennesima dimostra-zione delle qualità costruttive e

operative della gamma Uni mogviene dall’Italia, dalla Sicilia perl’esattezza.

Protagonista, insieme a unesemplare Unimog 5000, è lanatura selvaggia e affascinantedell’Etna. Ogni anno, da maggioa ottobre, l’Unimog 5000 ac-compagna migliaia di turistidalla stazione della funivia del-

l’Etna, a 2.500 metri di altitudi-ne, fino a Torre del Filosofo, a2.935 metri. Da qui partono, in-fatti, le escursioni alla scopertadi crateri e colate laviche che ca- ratterizzano il paesaggio del vul-cano. Sono oltre 300mila i turistiche visitano ogni anno l’Et na.Un numero considerevole cheben si addice a una delle meravi-

glie paesaggistiche di cui il no-stro Paese va orgogliosamentefiero.

Ai turisti attratti dal vulcano,Unimog assicura un servizio ditrasporto puntuale ed efficiente.Prodotto dal 2002 nello stabili-mento Mercedes-Benz di Wörth,Unimog offre i migliori presup-posti per l’impiego nelle condi-

zioni estreme che caratterizzanol’ambiente etneo: si trat ta, infat-ti, di un veicolo uni co nel suogenere, proverbialmente affida-bile in fuoristrada. Ogni detta-glio tecnico è progettato per ga-rantire l’affidabilità di questo“UNIversal-MOtor-Gerät” (vei-colo universale a motore) suisentieri accidentati e sui campidi cenere del vulcano più attivod’Europa. Dal telaio flessibile alongheroni e traverse alla trazio-ne integrale con bloccaggio deldifferenziale su entrambi gli assie agli assi a portale, oltre all’im-pianto di regolazione della pres-sione degli pneumatici Tirecon-trol.

Trasporto, manutenzione,supporto logistico: la straordina-ria versatilità di Unimog consen-te un impiego a 360° sul l’Et na,svolgendo compiti essenzialisullo sfondo di un paesaggiospettacolare. L’allesti men to au-tobus, montato su U 5000, ac-compagna, in totale sicurezza, ituristi lungo il ripido sen tiero.Sull’Etna viene inoltre impiega-to anche un U 1550 L equipag-giato per lo sgombero dei sentie-ri da neve o cenere. Uni mog di-mostra, inoltre, le sue numerosepossibilità d’im piego anchenella costruzione del la nuova fu-nivia, destinata a sostituire l’at-tuale l’impianto, distrutto dalleeruzioni vulcaniche.

La storia di Unimog ha or maisuperato i 60 anni, dimostrandouna invidiabile longevità. Nel2011, i lettori della rivista spe-cialistica “Off Road” han no elet-to Unimog miglior fuo ristradadell’anno nella categoria veicolispeciali. L’im pie go di Unimogsull’Etna è un’ul te riore confer-ma di questo riconoscimento.Questo tipo di veicoli viene dinorma utilizzato in condizionid’esercizio particolarmente im-pegnative, ad esempio da partedei vigili del fuoco, in caso diemergenze ambientali, per spe-dizioni o interventi di assistenzae manutenzione in ambienti dif-ficilmente accessibili. La versa-tilità di impiego, l’unicità e l’ot-timale resistenza all’usura e altempo sono caratteristiche vin-centi che hanno decretato il suc-cesso di Unimog in oltre 60 annidi vita, periodo in cui sono statevendute più di 380mila unità.

UNIMOG / La Serie 5000 in servizio turistico sul vulcano siciliano

Sulla vetta dell’EtnaNON È DA TUTTI ARRIVARE A QUOTA 3.000 METRI CON SCIOLTEZZA E IN TOTALE SICUREZZA. CI RIESCE L’UNIMOG 5000,CAMPIONE DI RESISTENZA E VERO E PROPRIO VEICOLO PER SITUAZIONI LIMITE. OGNI ANNO, DA MAGGIO A OTTOBRE,ACCOMPAGNA MIGLIAIA DI TURISTI FINO A TORRE DEL FILOSOFO, IN CIMA ALL’ETNA. SUL VULCANO VIENE INOLTRE

IMPIEGATO ANCHE UN U 1550 L EQUIPAGGIATO PER LO SGOMBERO DEI SENTIERI DA NEVE O CENERE. UNIMOG

DIMOSTRA, INOLTRE, LE SUE NUMEROSE POSSIBILITÀ DI IMPIEGO ANCHE NELLA COSTRUZIONE DELLA NUOVA FUNIVIA.

STOCCARDA - Unimog ma anche Zetros ed Eco-nic. Le famiglie che compongono la divisioneVeicoli Speciali Mercedes-Benz sono costituiteda veicoli pronti a tutto nell’utilizzo on e off road.Per molti la gamma pesante U 4000/5000 è l’Uni-mog per antonomasia. Un Unimog che coniugacapacità incredibili. Le doti fuoristradistiche daprimato e l’estrema resistenza alle sollecitazionifanno di questo veicolo un autocarro altamenteversatile sullo sterrato, dotato di trazione integra-le, bloccaggi dei differenziali, fino a 16 marceavanti, elevata capacità torsionale del telaio,pneumatici singoli e un’enorme altezza libera daterra grazie agli assi a portale. La gammaU4000/5000 è particolarmente idonea per l’utiliz-zo come antincendio e trasporti. I veicoli sono di-sponibili anche con cabina doppia con 7 posti to-tali. Il compatto Unimog U 20, già noto comeversatile e potente porta-attrezzi a trazione inte-grale, ha successo anche come veicolo antincen-

dio boschivo. Questo modello con peso totale aterra di 9,3 t può infatti essere dotato di allesti-mento con oltre 2.500 litri d’acqua a bordo. Gra-zie alle sue dimensioni compatte (la larghezza èdi 2,15 m e il diametro di volta di 12,6 m), Uni-mog U 20 si rivela ideale anche per le vie strettedei centri urbani. Contemporaneamente, la trazio-ne integrale lo rende adeguato per l’impiego lon-tano dalle strade asfaltate. È il primo Unimog concabina a guida avanzata e offre tutta l’alta qualitàdelle soluzioni tecniche di questa gamma: assi aportale, pneumatici singoli, molle elicoidali e tra-zione integrale con 8 oppure 16 marce avanti.Come veicolo porta-attrezzi, con il suo cassoneribaltabile Unimog U 20 può fungere da trasportomateriali. Con due zone d’attacco sulla parte an-teriore, una zona di montaggio, la piastra frontale,la presa di forza meccanica frontale e la presa diforza dal cambio il veicolo è pronto per un’ampiavarietà di attrezzi e di compiti da affrontare.

Ideale in veste di veicolo porta-attrezzi nei ser-vizi comunali è la famiglia Unimog U 300/U400/U 500. Grazie alla trazione integrale perma-nente con riduttore e la classica tecnica Unimogcon assi a portale, pneumatici singoli e molle eli-coidali, questo veicolo non si ferma davanti anulla. Tra le sue peculiarità rientrano il sistema diregolazione della pressione di gonfiaggio, otteni-bile a richiesta. Disponendo di un peso totale aterra fino a 16 t e una portata di 8,6 t, Unimog U500 si avvicina alle capacità di un autocarro pe-sante. Inoltre, con la trazione integrale e i robustipneumatici larghi, avanza sullo sterrato senzadanneggiare i campi. L’U500L è apprezzato siaper i percorsi in fuoristrada sia per percorrere

strette vie cittadine: la sua larghezza è infatti disoli 2,3 m.

Il Mercedes-Benz Zetros è disponibile nelleversioni a due e tre assi con peso totale a terra di18 t o 25 t. Coniuga le doti fuoristradistiche di unUnimog con la capacità di portata di un autocarropesante. Il suo grande vantaggio risiede nella suastruttura a cabina arretrata che permette un profi-lo del veicolo compatto e ribassato, una salita ediscesa agevole e un’estrema facilità di manuten-zione. Grazie alla posizione della cabina tra gliassali, il veicolo risulta molto più maneggevole econfortevole di uno a cabina avanzata sullo ster-rato, sulle strade dissestate o sui sentieri agricoli.Le ottime prestazioni nella marcia fuoristradadello Zetros sono merito della trazione integralepermanente, di tre bloccaggi dei differenziali, deipneumatici singoli e dell’assetto dell’autotelaioarmonizzato espressamente per questo tipo di im-piego. Econic è adesso ancora più ecologico gra-zie ai motori BlueTEC Euro 5 EE di serie. Senzadubbio uno dei veicoli speciali più rappresentatividi Mercedes-Benz viene impiegato per servizimunicipali, di raccolta e distribuzione, come vei-colo per servizi antincendio, nei servizi di terradegli aeroporti o ancora nella logistica urbana. Lastruttura leggera della cabina è disponibile in dueversioni: con tetto alto e con tetto basso. Quattrole tipologie di telaio disponibili con diverse misu-re di passo, a due o tre assi. Grazie al concetto apianale ribassato, ovvero una ridotta altezza di ac-cesso, un pianale della cabina completamentepiatto e un telaio ribassato, Econic rende il lavoropiù efficace, sicuro e agevole fin dal momento disalire a bordo.

UNIMOG 5000 PROTAGONISTA DELLA VASTA GAMMA DI VEICOLI SPECIALI MERCEDES-BENZ

Senza rivali negli impieghi più severi on e off road

Insieme aUnimog,Zetros edEconiccompletano lafamiglia dimezzi che facapo alladivisioneVeicoliSpecialiMercedes-Benz.

PECHINO - Daimler harafforzato la sua presenza nelmercato cinese dei veicoliindustriali, il mese scorsoinfatti è stata rilasciata lalicenza commerciale per laBeijing Foton DaimlerAutomotive, azienda fruttodella joint venture tra ilcostruttore tedesco e la BeiqiFoton Motor. Come sedeproduttiva è stato scelto lostabilimento che la Foton giàpossiede nel distretto Huairoudi Pechino. Grandi leaspettative di Daimler,giustificate dalla crescitaesponenziale registrata dalmercato locale dei veicoli dalavoro, che è raddoppiatonegli ultimi cinque anni,raggiungendo volumi divendita che superano ilmilione di camion, cifra cherappresenta circa il 40 percento dell’intero comparto alivello mondiale. “Con lacostituzione della BFDA - hadichiarato Andreas Renschler,responsabile delle divisioniDaimler Trucks e Bus -abbiamo compiuto un ulteriorepasso avanti nella strategia dicrescita globale DaimlerTrucks e nell’ampliamento delnostro portfolio prodotti inCina. La partecipazione al 50per cento nella Beijing FotonDaimler Automotive ciconsentirà di assumere unruolo chiave sul mercato degliautocarri cinese,caratterizzato da volumi divendita sempre crescenti”.“Con questa joint-venture traDaimler Trucks e Beiqi Foton,la pluriennale partnership traDaimler e Beijing AutomotiveIndustry Group assume in Cinauna nuova dimensione. Inquesto modo la nostracollaborazione strategica eoperativa si intensificheràulteriormente”, ha confermatoXu Heyi, azionista dimaggioranza della Foton.Questa, dal suo ingresso nelsegmento dei veicoliindustriali, avvenuto nel 1998,è arrivata a vendere l’annoscorso più di 100mila camiontra medi e pesanti, diventandouna delle più importantiaziende del settore sul mercatocinese. Allo scopo diaumentare la capacitàproduttiva della joint venturecon Daimler, è in corso dicostruzione un secondostabilimento, sempre aHuairou, che a pieno regimesarà in grado di completarefino a 160mila camionall’anno. Salvo intoppi, ilprimo camion prodotto dallajoint venture uscirà dallacatena di montaggio nel terzotrimestre dell’anno. Daimlerallestirà nel complessoindustriale un centro diproduzione dei suoi motori OM457, che verranno introdotticon l’entrata in vigore dellanormativa anti inquinamentoChina IV, equivalente a grandilinee all’Euro 4. Foton dalcanto suo contribuirà con leproprie linee di veicoliindustriali medi e pesanti amarchio Auman, con i suoistabilimenti produttivi emettendo a disposizione unacollaudata rete di vendita eassistenza.

DAIMLER

APPROVATAJOINT VENTURECON LA CINESEBEIQI FOTON

15ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Mauro Zola

BUSTO ARSIZIO - Continua araccogliere consensi il Pre-mium di Renault Trucks, di cuisono ap pena stati consegnatidue e sem plari, con motore da460 cv e cambio automatizzatoOptidriver +, alla Fratelli Mo-noli, a zien da di trasporto aconduzione familiare che si oc-cupa di un settore molto speci-fico, quello del gas, sia con ci-sterne criogeniche sia comevettori di più co mune Gpl.

A gestire l’azienda oggi, co -me il nome chiaramente sugge-risce, sono i tre fratelli Alberto,Renzo e Claudio, con figli e ni-poti già impegnati nell’ammi-ni stra zione e il patriarca Carloche si fa vedere spesso nellase de principale di Busto Arsi-zio. La flotta a disposizione intotale consta di una trentina dimezzi, 26 motrici per i traspor-ti criogenici e otto trattori peril Gpl, per la maggior partemarchiati Renault Trucks. Perquel che riguarda i dipendentisi tratta di 26 autisti, a cui siaggiunge qual che stretto colla-boratore.

Il cliente principale, fin dal- l’i nizio dell’attività, è un’a -zienda locale, la Sapio, specia-lizzata nel settore dei gas tecni-ci e medicinali. “Ma con iltem po abbiamo diversificato -spiega Alberto Monoli - percercare di un non essere condi-zionati da un unico committen-te. Adesso quelli di base sonotre e ci sia mo buttati anche nelcampo del Gpl”.

Il dover affrontare un campocosì specifico richiede unagran de attenzione fin dallascelta dei veicoli. “Abbiamoinserito in parco camion parti-colari, come delle motrici aquattro as si. L’obiettivo è dipoter disporre di mezzi il piùpossibile flessibili, che vadanoincontro alle necessità dellacommittenza”.

Che nonostante il periodo èrimasta piuttosto stabile. “Es-

sendoci specializzati nella di-stribuzione dell’azoto possia-mo contare su di una nicchiarimasta fuori dal giro dellagrande di stribuzione, cheormai è saldamente in manoalle grandi a ziende di traspor-to. Il nostro van taggio è chenella criogenia ci vuole unaqualità di servizio particolare,dovendo trasferire prodottimolto freddi da un serbatoioall’altro e poi gestire quotidia-namente il contatto diretto conil cliente”.

Questo cosa comporta?“Che non devi limitarti a

pensare al l’ef ficienza dei ca-mion che usi, ma anche allaformazione per il personale,che nel nostro caso è totalmen-te italiano. Una scelta che deri-va dal fatto che non è facile pe-scare autisti di qualità sul mer-cato del lavoro europeo, e for-marli costa parecchio, quin di citeniamo stretti i nostri profes-sionisti. Questo ci permette digarantire un servizio eccellentee anche di evitare pericolosi in-fortuni”.

Sempre in tema di efficien-za, alla Fratelli Monoli hannorazionalizzato i percorsi. “De-centrando il nostro parcomezzi, in modo da evitare letratte più lun ghe. Gran partedei camion sono usati per la di-stribuzione tra Torino, Berga-mo e Brescia, questi fannotappa a Busto o a Ca ponago,nelle strutture Sapio. Poi ab-biamo alcuni veicoli dislocatiin Veneto, nel petrolchimico diPorto Marghera, e altri a Orteche coprono l’Italia centrale.Questa è diventata una necessi-tà, dato che nella criogeniadevi sempre tornare vuoto equindi devi evitare di percorre-re troppi chilometri inutili”.

La tratta più lunga è riserva-ta al Gpl. “In qual caso cari-chiamo a Marsiglia, nell’im-pianto di Laverà, e per questoabbiamo un camion dislocatostabilmente in Valle d’Aosta”.

Come riuscite a gestireuna simile dispersione delparco mezzi?

“Per il momento telefonan-do direttamente ai nostri auti-sti, un metodo che come costirisulta ancora essere il più con-veniente, anche se ci fa perdereun sacco di tempo”.

Tutti gli accorgimentimessi in atto hanno permessoal trasportatore lombardo diassorbire in buona parte glieffetti della crisi, anche sequestioni emergono quotidia-namente.

“Quello che ci danneggiamolto è la burocrazia che ac-compagna il nostro lavoro.Non sempre chi deve control-lare è abbastanza informato equesto ci costringe a inutili ri-corsi contro sanzioni non meri-tate. Qualche volta basterebbeusare il buon senso per evitarcitutta una serie di problemi”.

BUSTO ARSIZIO - I due nuovi Premiumacquistati dall’azienda lombarda sonodestinati uno ai collegamenti con Marsi-glia, l’altro alla rete di distribuzione inLombardia. La scelta di ricorrere al Pre-mium invece dei Magnum utilizzati in

precedenza la spiega Alberto Monoli: “Èsoprattutto per il peso ridotto e poi ai no-stri autisti capita raramente di dover pas-sare la notte a bordo del camion”.

Alla fedeltà al marchio RenaultTrucks contribuisce invece parecchiol’efficienza della concessionaria Re. Vi.

“Da cui ci serviamo fin dal 1995. Ilrapporto con il titolare Giovani Re è unadelle ragioni principali che ci fanno pre-ferire i camion francesi”.

Fino a qualche tempo fa alla FratelliMonoli i camion venivano sostituiti ognitre anni. “Gli acquisti ce li finanziamodirettamente, non vediamo infatti motivodi accendere un leasing e preferiamo te-nerci in casa gli interessi relativi, utili inchiusura di bilancio. Adesso invece ab-biamo dovuto allungare i tempi, purtrop-po il mercato è profondamente cambiatoe la committenza non riconosce aumentiche sarebbero dovuti”.

GRANDE FIDUCIA NELLA CONCESSIONARIA DI ZONA

“Noi crediamo nella Re.Vi.”

I due trattorisono destinatial traino dicisterne peril trasportodel Gpl.

I Premiumvanno acompletareuna flotta di30 mezzi.

BUSTO ARSIZIO - Per l’attuale F.lli Mo-noli tutto inizia nel dopoguerra, con ilfondatore Carlo che, dopo aver presoparte alla guerra di liberazione, mette lemani su di un Man abbandonato dal-l’esercito tedesco ormai sconfitto. I

primi anni sono dedicati a un trasportogenerico, in prevalenza di materie tessili.La svolta arriva dopo l’incontro con ildirettore della Sapio, la Società AnonimaProduzione Idrogeno e Ossigeno, che habisogno di far arrivare in Lombardiaacetilene e idrogeno dallo stabilimentodi Porto Marghera, la Multigas, aziendanata nel 1953 che è la stessa data diavvio della Monoli.

Il primo camion dedicato al trasportoin Adr è un Alfa Mille, con cui CarloMonoli comincia a fare avanti e indietroda Busto a Marghera.

“Da quel momento - spiega il figlioAlberto - la ditta è sempre cresciuta. Miopadre ha acquistato via via altri quattrocamion, facendo con grande coraggiouna montagna di debiti, tutto quel chepossedeva all’epoca infatti era una granvoglia di lavorare. Ha rischiato del suoed è stato un bene per tutti noi”.

DAL 1953 IL CLIENTE PRINCIPALE È SEMMPRE STATO LO STESSO

Una vita al fianco della Sapio

CONSEGNA / Con l’acquisto di due Premium trattore prosegue il rapporto tra la F.lli Monoli e Renault Trucks

Monoli, grandi specialisti del gasPUR OPERANDO IN UN CAMPO SPECIFICO COME

LA CRIOGENIA ANCHE L’AZIENDA DI BUSTO SI TROVA

A DOVER FARE I CONTI CON LA CRISI. “PER QUESTO

ABBIAMO DECENTRATO LA FLOTTA, IN MODO DA

RIDURRE LE PERCORRENZE”.

Il titolare della concessionaria Re.Vi. di Cassano Magnago, Giovanni Re (al centro) consegna le chiavi dei due Premium trattore ai tre FratelliMonoli. Il rapporto tra il dealer e l'azienda è molto stretto fin dal 1995 anno in cui la Monoli acquistò i primi Magnum.

16ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Massimliano Campanella

MILANO - La lotta al consumodi carburante è da sempre alcen tro dell’attenzione di unbuon trasportatore. Lo è a mag-gior ragione dopo la batosta dimetà 2008, una “mazzata” suiconti economici del proprio la-voro di cui si continuano ad av-vertire i dolori. Un aiuto a vin-cere la lotta ai consumi arrivadal le nuove tecnologie: i mas-sicci investimenti delle Case o -pe rati in questi anni nel settoreRicerca e Sviluppo sta dando isuoi frutti, con sofisticati siste-mi in grado di far viaggiare ilveicolo limitando al massimo iconsumi e sfruttando fino al l’ul -tima goccia di carburante. Inprima linea nello sviluppo dinuove tecnologie, Scania si af-fianca ad aziende leader nel l’ap -plicazione di sistemi utili a limi-tare le spese per i trasportatori.È il caso dell’innovativo si ste-ma Active Prediction, che inquesti primi mesi del 2012 stacominciando ad arrivare nel larete europea Scania. Al sistemaActive Prediction Navteq,azienda leader mondiale nel set-tore mappe, dati di traffico e lo-calizzazione per la navigazionestradale e i servizi pubblicitarimobili, fornisce i dati car togra-fici: gli attributi stradali Navteqassicurano tutta la precisione,l’affidabilità e il livello di detta-glio richiesti da questa applica-zione sviluppata da Scania per ilcontrollo di crociera basatosulla topografia stradale. Inoltre,sempre a proposito di sinergieper trarre il massimo vantaggiodall’applicazione del le nuovetecnologie, i dati car tograficiNavteq utilizzati dal sistema

Active Prediction ven gono ela-borati da un motore cartograficoprogettato da Continental.

Grazie alla capacità di preve-dere le caratteristiche topografi-che del tratto stradale da per-correre, Active Prediction è ingrado di ottimizzare il consumodi carburante modulando op-portunamente la velocità di cro-ciera quando il veicolo sta peraffrontare una salita o una di-scesa: ciò consente di rispar-miare fino al 3 per cento di car-burante. Il sistema riesce a in-terpretare i dati integrati nellacartografia Navteq, come adesempio gli attributi ad alta pre-cisione relativi alla geometriastradale, alla curvatura e allapen denza della strada, e a forni-re così informazioni rilevantiprima di percorrere il tratto distrada: in altre parole, il sistemaè in grado di dare una “letturaanticipata” della strada.

Il controllo di crociera Sca-nia che si avvale di Active Pre-diction offre il massimo vantag-gio in presenza di itinerari tor-tuosi, o quelli in cui la stradanon risulta mai completamentein piano; in questi casi, il siste-ma consente risparmi significa-tivi, regolando la velocità primadi affrontare un tratto di stradain discesa. Saranno con ognipro babilità i guidatori meno e -sperti a trarre i maggiori benefi-ci, ma anche i guidatori con più

esperienza avranno un vantag-gio significativo quando si tro-veranno a percorrere itinerarisconosciuti, al buio o in condi-zioni meteorologiche avverse.“I dati cartografici - ha spiegatoOskar Johansson, responsabiledel progetto Engine TorqueCon trol di Scania - sono memo-rizzati nello Scania Communi-cator, che incorpora anche ilGPS; in questo modo, il dispo-sitivo può interagire con il si-stema di gestione del motorecon trollando la velocità del vei-colo. La disponibilità di infor-mazioni dettagliate sul tratto

stradale in arrivo costituisce unfattore cruciale affinché il siste-ma possa operare in maniera ef-ficace, e la tecnologia utilizzatada Navteq per sviluppare i daticartografici si colloca tra i me-todi più all’avanguardia per larealizzazione di mappe di ulti-ma generazione, con attributiche oltrepassano i confini dellanavigazione e supportano i si-stemi avanzati di assistenza allaguida come il sistema ActivePrediction”.

Attualmente, il sistema Sca-nia Active Prediction offre una

copertura completa dell’Europaoccidentale e centrale. Nelle al -tre regioni, o nei punti in cui ilse gnale GPS risulta debole oas sente, il sistema svolge lefun zioni normalmente assoltedal controllo di crociera. I daticartografici sono immagazzina-ti nella memoria dell’unità epossono essere aggiornati pres-so i centri assistenza Scania.“In veste di leader - ha aggiuntoBruno Bourguet, Navteq SeniorVice president sales EMEA - edessendo da tempo impegnati adimostrare all’industria l’im pat -to positivo che le mappe digitali

possono avere ai fini di unamag giore efficienza nei consu-mi di carburante, siamo partico-larmente lieti che Scania abbiascelto di adottare i dati di preci-sione Navteq per la sua applica-zione Active Prediction. Tuttociò sottolinea ancora una voltail ruolo chiave giocato dai daticartografici nel portare sul mer-cato applicazioni di assistenzaal la guida e altre soluzioni a -van zate”.

Navteq è il maggiore fornito-re globale di contenuti di loca-lizzazione sotto forma di map -

pe, dati di traffico e luoghi checonsentono la navigazione stra-dale, i servizi basati sulla loca-lizzazione e il mobile adverti-sing nel mondo. Navteq forni-sce contenuti di localizzazioneaccurati e completi destinati aisistemi di navigazione, disposi-tivi portatili e wireless, applica-zioni cartografiche basate su in-ternet e soluzioni per le impreseprivate e pubbliche. L’azienda,con sede a Chicago, è stata fon-data nel 1985 e attualmente oc-cupa circa 5.500 dipendenti in202 uffici sparsi in 53 paesi delmondo.

SCANIA / Navteq garantisce la precisione del pionieritistico sistema Active Prediction

Occhio alla salita!IL CONTROLLO AVANZATO DI CROCIERA DEL

COSTRUTTORE DI SÕDERTÄLJE ABBATTE I CONSUMI DI

CARBURANTE UTILIZZANDO MAPPE, DATI DI TRAFFICO

E LOCALIZZAZIONE PER “LEGGERE” IL TRATTO DI

STRADA IN ARRIVO.

TUVIA / L’azienda milanese si espande in Germania e punta a Russia e Kazakistan

Patto alla Vodka!“MOSCA BIANCA” NEL TRASPORTO SU GOMMA, DOPO

AVER CHIUSO IL 2011 CON UN FATTURATO IN

CRESCITA DEL 13 PER CENTO, AVVIA UN’OPERAZIONE

DAL VALORE ECONOMICO DI 2,5 MILIONI DI EURO.

MILANO - Se da un lato il setto-re dei trasporti e della logisticasubisce le conseguenze dellacri si economica, esistono alcu-ne realtà in controtendenza cheam pliano il proprio raggio di a -zio ne all’estero e potenziano lapropria flotta con mezzi di pro-prietà. È il caso della milaneseTuvia (55 milioni di euro il fat-turato nel 2011, +13 per centosul 2010), che ha condottoun’o perazione di joint venturein Germania e ha acquisito unaventina di camion, investendoin uno dei settori - il trasportosu gomma - che lamentanomaggiormente le difficoltà dimercato.

La società milanese, tra imaggiori players mondiali nelsettore della logistica e dellespe dizioni internazionali legateal settore dell’oil&gas, ha an-nunciato l’acquisizione di unaflotta di mezzi in Germania perlo sviluppo dei trasporti su

proprietà dell’azienda guardicon estremo interesse a opera-zioni analoghe a quella svilup-pata in Germania da mettere inatto in Paesi come la Tur chia,l’Armenia e il Tagikistan. “Sto-ricamente - spiega il Presidentee Amministratore delegato dellasocietà Marco O rio lo - non ave-vamo mai avuto mezzi di pro-prietà e la nostra competenza ri-guardava l’orga niz zazione dellalogistica in tut te le sue fasi,mentre per il trasporto vero eproprio ci appoggiavamo divolta in volta a qualificati par-tner esterni. Questo fino al2007, quando abbiamo definitoun nuovo assetto strategico perTuvia, che ha trovato espressio-ne in uno sviluppo sia orizzon-tale del business, tramite unprocesso spinto di internaziona-lizzazione, sia attraverso unpiano d’integrazione verticalenella supply chain. Ergo, dota-zione di mezzi di proprietà”.

Il primo passo ha riguardatol’apertura di numerose filiali e -stere. “Nel 2007 - prosegueOriolo - eravamo presenti al l’e -ste ro con tre filiali operative.Dall’avvio del progetto di rin-novamento strategico interno le

lore di 20 milioni di euro), ov-vero di chiat te della dimensionedi 100 m adibite al trasportomerci su acqua.

Investire per crescere è ilmes saggio. E all’orizzonte ciso no nuovi programmi di svi-luppo estero, tramite l’aperturadi almeno quattro nuove sedinel mondo e il consolidamentodel controllo su Saga Italia,branch italiana del colosso in-ternazionale del settore dellespe dizioni, partecipata al 51 percento dalla famiglia Oriolo.

gom ma verso i Paesi dell’ex U -nio ne Sovietica, Russia e Kaza-kistan innanzitutto. L’opera zio -ne, realizzata grazie a una jointventure con la tedesca TKA In-tertrans che ha portato alla na-scita di Tuvia Intertrans, ha unvalore economico pari a 2,5 mi-lioni di euro. Si tratta solamentedel primo step di un’o pe razionepiù ad ampio raggio, che entro iprossimi tre anni troverà com-pimento, secondo i piani del-l’azienda, con l’ac qui si zione dicirca un centinaio di camion,all’avanguardia sotto ogniaspetto, con l’obiettivo di raf- forzare il presidio di Tuvia neimercati dell’ex Unione Sovieti-ca. La presenza in que st’a rea èparticolarmente strategica per lasocietà milanese, in cui convivela passione e lo spirito di unarealtà a conduzione familiare el’impostazione manageriale diuna struttura globale a tutti glieffetti. E non è un ca so che la

branch estere di Tuvia sono di-ventate ben 18, con l’ambiziosoobiettivo di realizzare un net- work mondiale di livello assolu-to in grado di servire i nostriclienti, principalmente operantinel settore dei beni di largo con- sumo, in ogni angolo del piane-ta”. Il secondo step, riguardanteil processo di integrazione verti-cale dell’offerta di Tuvia, ha ri-guardato un importante investi-mento messo a segno nel 2009 ecoinciso con la maxi-acquisizio-ne di una flot ta di barge (del va-

Marco Oriolo, Presidente e Amministratore delegato di Tuvia.

BUSTO GAROLFO - L’attivitàall’in terno del magazzinoWidmann di Busto Garolfo (Mi)pro segue incessante. Asovrintendere al lavoro deimagazzinieri c’è una tecnologiainnovativa messa a punto daReplica Sistemi, societàspecializzata nel laprogettazione enell’im ple mentazione diapplicazioni software per lagestione della lo gistica dimagazzino e laprogrammazione dei trasporti.Wid mann, primo distributore inEuropa di costumi eoggettistica per il Carnevale ealtre feste col lettive, ha ospitatol’evento “Logistica inmovimento” per illustrare inotevoli progressi compiti dallalogistica di magazzino graziealle soluzioni tecnologiche diReplica Sistemi, che ha sedecentrale a Curtatone (Mn) edue sedi operative a Milano eChiusa (Bz). Tra stelle filanti,coriandoli, maschere e colorisgargianti, l’im plementazionedi StockSystem Evolution,integrato alla tecnologia Voice,ha notevolmente miglioratol’efficienza della logistica diWidmann con un incrementodella produttività del 20 percento. StockSystemEvolution èil software sviluppato daReplica Sistemi perl’organizzazione dei flussilogistici; utilizza il sistema disintesi e riconoscimento vocaledegli operatori per gestire iprocessi di magazzino. Gra zieall’utilizzo della voce, imagazzinieri aumentano laproduttività in primo luogoperché hanno le mani libere epossono svolgere più attivitàcontemporaneamente:movimentare i prodotti,comunicare, ridurre perdite ditempo ed eliminare i controllifinali. Inoltre, la soluzioneReplica Sistemi consente l’“ac -cu ratezza degli occhi liberi”:non avere fogli da visionare ecompilare significa per l’o pe ra -tore fare la cosa giusta alprimo tentativo e correggereeventuali errori mentrevengono commessi. StockVoiceè adatto a qualsiasi ambienteindustriale (an che quelliparticolarmente rumorosi),supporta una piattaformamultilingua ed è indipendentedal linguaggio (o inflessionedialettale e pronuncia) chel’operatore correntemente u -tilizza per parlare.Il sistema u tilizza ilriconoscimento vocale pertrasformare i dati, ricevuti einviati al server, in comandisemplici ed efficaci.L’o pe ra to re è così facilitatonell’eseguire tutti quei processilogistici che necessitano dirapidità di esecuzione,accuratezza delle operazioni etempestiva disponibilità delleinformazioni.Nella pratica, l’operatorericeve dal computer uncomando vocale eritrasmette/conferma leinformazioni attraverso la voce.Gli errori vengono evitatigrazie a un sistema di controlloincrociato, che garantiscemaggior agilità, rapidità,efficienza nella preparazionedegli ordini, produttivi tà eprecisione con mani e oc chiliberi.

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17ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Lino Sinari

MONACO - Se esiste nel panora-ma del trasporto un veicolo persua natura considerato adattoal le più impegnative missionifuoristrada questo è senz’altroMer cedes-Benz Unimog, veico-lo nato e concepito per affronta-re le sfide più impervie.

Dal tedesco “Universal-Motor-Ge rät”, cioè “veicolouniversale a motore”, oggi lafama di Unimog, sia che essovenga utilizzato per essere tra-sformato in mezzo da lavoro siache venga adoperato dai pom-pieri per missioni di salvatag-gio, è quella di un genere diveicolo a sé stante, con possibi-lità che nessun altro automezzoal mondo è in grado di offrire.Un vero e proprio “di nosauro”che per l’ottava vol ta di seguitoi lettori della rivista tedesca“Off-Road” hanno scelto comemigliore veicolo fuo ristradadell’anno nella categoria “vei-coli speciali”.

PER LE MISSIONIIMPOSSIBILI

Il premio è stato consegnatonel corso di una serata di galatenutasi al teatro “Das Schloss”di Monaco. Hanno votato, per i101 veicoli in concorso, più di53mi la lettori del magazinespecializzato. Nella categoriavei coli speciali il primo posto èan dato a Unimog con uno stra- or dinario 34,3 per cento dei vo -ti. Il premio è stato assegnatosul la base dei voti espressi dailet tori della storica rivista diMonaco per veicoli off-road. Lecategorie in gara erano le se-guenti: “veicoli off-road”, “vei-coli off-road di lusso”, “sportsutility vehicles (SUV)”, “SUVdi lusso”, “classici”, “pick up”,“vei coli speciali” e “veicoli

crossover”. Tra i veicoli specia-li in lizza, dove per speciali siintendono veicoli off-road pro-gettati per il trasporto di mercie carichi in zone remote o dautilizzare come base per sovra-strutture particolari destinate adattività antincendio, esplorativee militari, Unimog ha dimostra-to di essere nettamente in van-taggio sui concorrenti.

Particolarmente apprezzatesono state le peculiari caratteri-stiche del veicolo, quali l’ecce-zionale mobilità off-road garan-tita dagli as si a portale e l’estre-ma flessibilità torsionale unitealla caratteristica robustezza eaffidabilità di Mercedes-BenzUnimog. Fin dal 1982 la rivista

“Off-Road” dà ai suoi lettoril’op por tu nità di votare per ilmigliore veicolo off-road del-l’anno, un ap puntamento ormaiimmancabile per gli appassio-nati del settore.

Gli Unimog U 4000 e U5000 si caratterizzano per le ec-cezionali prestazioni off-road.Prodotti dal 2002 a Wörth, sonoveicoli speciali nati per essereprotagonisti d’interventi com-plessi in zone accessibili soloat traverso terreni impervi e pri -vi di strade o sentieri.

Unimog è utilizzato soprat-tutto nel servizio antincendioma anche per gli interventi du-rante disastri na turali oltre cheper attività e splo rative e per in-terventi di ma nutenzione e assi-stenza in zo ne difficili da rag-giungere, dove nessun altro vei-colo riesce ad arrivare.

Oltre agli Unimog U 4000/U5000 la gamma si completa con

i veicoli porta attrezzi fuoristra-da delle gamme da U 300 a U500, utilizzati principalmenteper lavori di servizio pubblico,nei settori dell’edilizia e del l’e -ner gia, per le attività comunali

oltre che per il trasporto internonelle grandi aziende e per il ser-vizio bimodale su strada e rota-ia. L’ultimo nato della famigliaUnimog è il compatto e ma neg-gevolissimo Unimog U 20 lan-ciato nel 2008.

Più di sessant’anni fa, per laprecisione il 3 giugno 1951,dalla fab brica di Gaggenau èuscito il primo Mercedes-BenzUnimog; un veicolo specialeunico che unisce straordinariecapacità nella marcia off-road aun’e levata velocità di crocieranel l’impiego su strada. Un mez -zo polifunzionale e utilizzabileefficacemente nelle regioni piùinospitali dal punto di vista del -la morfologia del territorio.

MERCEDES-BENZ / Unimog premiato per l’ottava voltadi seguito dalla rivista “Off Road”

Un dinosauro da recordCONSIDERATO IL MIGLIOR VEICOLO FUORISTRADA

DELL’ANNO NELLA CATEGORIA “VEICOLI SPECIALI”, HA

CONQUISTATO IL PRIMO POSTO CON UNO

STRAORDINARIO 34,3 PER CENTO DI PREFERENZE.

GÖTEBORG - Volvo Trucks ci ha ormai da tempo abituati arisultati commerciali positivi. An che il 2011, considerato nel lasua interezza, non si discosta dalla linea tracciata. Volvo Trucksha chiuso lo scorso anno con un totale di 115.346 truck venduti,il 53 per cento in più rispetto alle 75.229 unità registrate a fine2010. Dicembre ha chiuso in bellezza i dodici mesi, mettendo asegno vendite per 11.882 unità, il 27 per cento in più delle 9.320dello stesso me se del 2010. Considerando ancora l’annocompleto, in Europa Volvo Trucks ha venduto 46.088 unità, il 56per cento in più. E mentre in Europa Occidentale la crescita èstata del 39 per cento da 23.009 a 31.879 u ni tà, nella parteorientale del Vecchio Continente l’aumento è stato del 114 percento, da 6.626 a 14.209 unità. In Russia, le vendite sonocontinuate nel se gno della positività, aumentando addirittura del90 per cento a un totale di 878 truck. La positiva congiunturaeconomica che caratterizza il Paese contribuisce a sostenere eincrementare la domanda di veicoli industriali. In Nord America,l’aumento anno su anno è stato del 98 per cento, da 12.749 a25.229 unità, così come si è dimostrata un’area geografica disuccesso il Sud America, dove le vendite di Volvo Trucks sonoaumentate del 35 per cento da 18.639 a 25.213 unità. In Brasile,le consegne sono cresciute del 22 per cento nel solo mese didicembre. Buone le performance anche sui mercati asiatici:l’aumento delle vendite è stato del 41 per cento da 10.071 a14.224 unità nel 2011. Nei rimanenti mercati, l’incremento èstato dell’11 per cento da 4.135 a 4.592 unità. Volvo Trucks ha venduto lo scorso anno 113.458 veicoli di gamma pesante(oltre le 16 t), il 54 per cento in più, e 1.888 truck di gammamedia (7-16 t), il 7 per cento in più.

GÖTEBORG - Nuovaorganizzazione del mondotruck a livello mondialeper il Gruppo Volvo. Ivertici di Göteborg hanno infattideciso di ottimizzare il business trucksuddividendo laresponsabilità delleattività legate al marketinge alle vendite dei brandche fanno capo al Gruppo in tre aree geografiche. Le strategie dei marchi edei prodotti continuerannocomunque a essere gestitea livello globale. Dal l’inizio dell’anno,Claes Nilsson, formalmente Presidente della Divisione europeadi Vol vo Trucks, ha assunto la responsabilità per il piùimportante dei brand del business truck del Gruppo svedese:Volvo Trucks. Nilsson è all’interno del Gruppo Volvo dal 1982;da al lora ha occupato diverse posizioni in Svezia, Stati Uniti eBel gio, la più recente come responsabile della Divisione europeadi Volvo Trucks. In precedenza, ha lavorato nei settori vendite emarketing, pianificazione strategica e sviluppo prodotto di VolvoTrucks. Claes Nilsson sostituisce Staffan Ju fors, che ha lasciato ilGruppo Volvo a fine 2011. Le tre aree geografiche sono: Nord eSud America, Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) e Apac(Asia Pacifico). Il desiderio di Volvo è mettere in motoun’organiz za zio ne che possa venire incontro alle esigenze dellaclientela in modo più efficiente e nel contempo possa stimolare almeglio le potenzialità commerciali di ciascuno dei differentibrand del business truck del Gruppo. Claes Nilsson ha assuntodunque la carica di Presidente Vol vo Trucks Emea Sales &Global Brand. Nilsson avrà sia la responsabilità delle attivitàvendite e marketing per la regione Emea sia quella per lagestione della strategia di prodotto mondiale e di sviluppo delbrand Vol vo Trucks. “Penso che la no stra nuova organizzazioneci offra significative opportunità - ha dichiarato lo stesso ClaesNilsson - La strategia per Volvo Trucks è stata implementata giàda tempo ed è tuttora molto valida. Continueremo a sviluppare lequalità del brand e a fornire ai nostri clienti veicoli che possanosoddisfare al meglio le lo ro elevate aspettative”. L’atten zio ne alcliente continuerà dunque a essere uno dei pilastri del la strategiadi Volvo Trucks che prevede di espandere la rete di vendita eassistenza. “Noi abbiamo già oltre 2.300 dealer e officine in oltre140 Paesi e que sto numero è destinato a cre scere - ha aggiuntoClaes Nilsson - Il rapporto con i nostri clienti è centrale per noi eil nostro business va ben oltre la semplice operazione di venderetruck. Questo è solo l’inizio di ciò che facciamo. Per noi tuttoruota intorno all’offrire ai nostri clienti efficienti soluzioni ditrasporto con qualità garantita, standard elevati di sicurezza emas sima attenzione all’am bien te”. Nel 2011 Volvo Trucks havenduto oltre 100mila camion a livello mondiale. Truckassemblati in 16 Paesi in tutto il mon do in siti produttivi che orafan no parte dell’organizzazione pro duttiva all’interno delleTrucks Operations del Gruppo Volvo.

NOMINE

CLAES NILSSONAL VERTICE DI VOLVO TRUCKS

VENDITE

CONTINUUM D SUCCESSIPER VOLVO TRUCKS

Unimog è un veicolo speciale unico che unisce straordinarie capacità nella marcia off-road a un’e levata velocità di crociera nel l’impiegosu strada. Un mez zo polifunzionale e utilizzabile efficacemente nelle regioni più inospitali dal punto di vista del la morfologia del territorio.

18ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Nils Ricky

NUOVA DELHI - I cosiddettimer cati emergenti stanno acqui-sendo un ruolo sempre più deci-sivo nelle strategie espansivedei grandi costruttori. Tra i Pae -si più coinvolti c’è senza dub-bio l’India. In gennaio, in occa-sione di AutoExpo 2012 a Nuo -va Delhi, la più grande manife-stazione del settore automotivedel la nazione, giunta que st’an -no alla sua undicesima edizio-ne, Paccar ha presentato il DafCF85, uno dei truck di maggiorsuccesso della gamma olande-se. Come ha spiegato Dan So -bic, Vice presidente esecutivoPaccar, “l’India è uno dei mer-cati più grandi e in più rapidacrescita al mondo per i veicoliindustriali. L’evento AutoExpoci ha offerto un’eccellente op-portunità di esporre i nostri pro-dotti Daf, marchio leader nelsettore, ai clienti indiani di vei-coli commerciali”. Il Daf CF85esposto era dotato di motorePac car PX-6 180 e di un casso-ne ribaltabile Asia Motorworks(AMW). Il versatile truck delbrand olandese è progettato pertrattori e per configurazioni vo-cational. Daf Trucks è uno deicostruttori leader in Europa nelsegmento trattori. I suoi camionso no venduti e assistiti da unarete di oltre mille dealer in tuttoil mondo. “I veicoli Daf - ha

det to Don Schulte, Amministra-tore delegato Paccar in India -han no successo grazie alla loroeccellente affidabilità, efficien-za e alti standard di comfort diguida. L’AutoExpo 2012 ci hadato l’opportunità di incontrarepotenziali clienti, rivenditori efornitori”.

All’interno delle strategiedel la multinazionale americanaPaccar, Daf Trucks ha assunto

da tempo un ruolo di primo pia -no. Alla Casa di Eindhoven ilGruppo Paccar ha affidato l’im- portante compito di sfondarenei nuovi mercati, in giro per ilmondo. Prima quello sudameri-cano (in Brasile nel 2013 pren-derà il via la produzione nelnuo vo impianto di Ponta Gros-sa) e poi quello indiano, dovepo trebbe anche essere costruitauna nuova fabbrica e dove al

mo mento è attivo un centro disviluppo in collaborazione conil partner locale Kpit. In Russia,Daf Trucks ha inaugurato nel- l’a prile 2011 una nuova sede edè allo studio la fattibilità di unimpianto di assemblaggio loca-le: il marchio olandese intenderaggiungere le 6mila unità im-matricolate nel 2015. In Africa,Daf è attiva in Marocco, Nige-ria e Angola. Nel continente

nero, l’aumento dei volumi pre-visti dal 2011 al 2012 sarà da800 a 1.000 unità mentre inMe dio Oriente si passerà da1.100 a 1.250 unità. Daf ha unnuo vo importatore in ArabiaSaudita e partner qualificati ne -gli Emirati Arabi Uniti, in Ku-wait e Qatar. Mercato fortemen-te in espansione quello tur co,dove si prevede per Daf un au-mento dei volumi dalle 1.350unità del 2011 alle 1.700 dique st’anno. Tornando al Brasi-le, qui Daf ha come obiettivouna quota mercato del 10 percento, il cui target potrà essereraggiunto grazie al lavoro diuna rete di 25 dealer che copri-ranno 100 località dello stermi-nato Paese.

Non va poi dimenticato cheDaf ha siglato un importanteaccordo con Tatra, di cui ha ac-quisito il 19 per cento dellaquota azionaria. A Tatra vengo-no consegnati componenti per ilnuovo veicolo off road proget-tato dal costruttore ceco. Stia-mo parlando di cabine dellagamma CF e motori della fami-glia Paccar MX. Inoltre, la retedei dealer Daf potrà commer-cializzare il nuovo truck Tatrache, tra l’altro, espone il logo“po wered by Daf”. Le previsio-ni indicano un potenziale dimer cato nell’Unione Europea di7.500 unità.

L’Asia gioca senza dubbioun ruolo di assoluta importanzastrategica per Paccar. A comin-ciare dalla Cina, il più grandemercato di veicoli industriali almondo con il 46 per cento delleimmatricolazioni totali. QuiPac car vende attualmente moto-ri delle famiglie PR e MX adaziende produttrici di autobus.Inoltre, la sede di Shanghai èstata ampliata. Oltre a Cina eIndia, anche Tai wan ha assuntola sua posizione sullo scacchie-re. Sull’isola, interessata da unafase di crescita economica (nel2010 si è registrato un aumentodel 10 per cen to, il più alto da23 anni) Daf Trucks opera dal2006 e nel 2010 è risultatal’azienda leader di mercato tra imarchi europei attivi nel settoredelle mo trici pesanti. A Taiwan,pres so l’azienda FASC (Formo-

PONTA GROSSA - Il Brasile è og gi unademocrazia stabilizzata, sebbenedebba ancora affrontare alcune sfidesoprattutto sul piano delle infrastrut-ture e del la difesa dei diritti personali.Sul piano economico, nell’ul ti mo de-cennio è iniziata una graduale e conti-nua apertura del l’e conomia brasilia-na, la percezione sulla situazione at-tuale dell’economia è nettamente mi-gliorata. La crisi economica ha colpi-

to il Brasile in un momento di rapidacrescita e il governo ha reagito conuna politica monetaria che ha soste-nuto le imprese e le famiglie: per farfronte alla drammatica situazioneeconomica, l’ex presidente Lula hacreato una commissione di industrialie imprenditori brasiliani che si è oc-cupata da subito di assicurare l’aper-tura creditizia. E oggi il boom econo-mico iniziato dieci anni fa prosegue,anzi: l’avvicinarsi dei Mondiali 2014rende l’eco no mia decisamente friz-zante.

Sull’onda di tale dinamismo Pac-car ha iniziato il 2012 con la costru-zione dell’atteso nuovo impianto diproduzione: una fab brica di assem-blaggio di 300mila mq su un terrenodi 569 acri nella città di Ponta Gros- sa, nello Stato del Paraná. “Questonuovo impianto di assemblaggio Daf- ha dichiarato Mark Pigott, Presiden-te e Chief executive officer Paccar -rappresenta uno sviluppo di importan-za strategica per Paccar. Intanto è ilfrutto di 200 milioni di dollari d’inve-stimento. La costruzione è già iniziatae dovrebbe essere completata nel2013. Ponta Grossa ha una for za la-voro eccellente e una vicinanza stra-tegica ai partner fornitori del porto diParanaguá”.

L’impianto ad alta tecnologia e

basso impatto ambientale è stato pro-gettato per assemblare i veicoli diqualità premium Daf XF, CF e LF e ilmotore lea der del settore Paccar MX.Produrrà veicoli Daf per il Brasile etutto il mercato latino-americano. Icamion Daf saranno distribuiti attra-verso una rete di rivenditori indipen-denti di Daf. “Siamo orgogliosi - hadet to il governatore dello Stato delParaná, Beto Richa - che Pac car abbiaselezionato Ponta Grossa per il suonuovo impianto di assemblaggio Daf.Il loro investimento rafforza l’impe -gno di Paraná per portare lavori dialta qualità al nostro Stato gra zie allanostra forza lavoro eccellente. Paccaraiuterà a stimolare la crescita econo-mica e contribuirà a un miglioramen-to della qualità della vita in que sta re-gione”.

“Apprezziamo il sostegno del loStato del Paraná e di Pon ta Grossa -ha osservato Marco Davila, Presiden-te Daf Caminhões - e non vediamol’ora di sviluppare partenariati forticon la comunità locale. Siamo lieti dilavorare a stretto contatto con l’Uni-versità di Ponta Gros sa, l’UniversitàTecnologica del Paraná e altri istitutitec nici della regione. Non appena au-menteranno i livelli di pro duzioneDaf, ci aspettiamo di assumere fino a500 dipendenti”.

È INIZIATA A PONTA GROSSA LA COSTRUZIONE DELLL’IMPIANTO DAF IN BRASILE

Partono i lavori per il nuovo avanposto

Il Daf CF85 esposto all’AutoExpo 2012 di Nuova Delhi. È equipaggiato con motore Paccar PX-6 180.

PACCAR / All’AutoExpo 2012 di Nuova Delhi esposto un versatile Daf CF85

Daf Trucks in sintoniacon il mercato indianoLA CASA DI EINDHOVEN È SEMPRE PIÙ PUNTA DI DIAMANTE DELL’OFFENSIVA DEL GRUPPO PACCAR

NEI NUOVI MERCATI. È IL CASO DELL’INDIA, DOVE ALL’INTERNO DELLA PIÙ GRANDE MANIFESTAZIONE

DEL SETTORE AUTOMOTIVE DEL PAESE, È STATO PRESENTATO UN DAF CF85 DOTATO DI MOTORE

PACCAR PX-6 180 E DI CASSONE RIBALTABILE ASIA MOTORWORKS (AMW). IL TRUCK È PROGETTATO

PER TRATTORI E PER CONFIGURAZIONI VOCATIONAL.

NE È PREVISTO IL

COMPLETAMENTO NEL 2013E CONSENTIRÀ L’ASSUNZIONE

DI CIRCA CINQUECENTO

DIPENDENTI. LE FELICITAZIONI

DEL GOVERNATORE DI PARANÁ.

Foto simboloall’inaugura-zione delnuovoimpiantoDaf Trucksin Brasile.

sa Automobile Sales Corpora-tion), a fine 2011 è uscito dallelinee di produzione il millesimotruck Daf: un CF85 equipaggia-to con motore Paccar MX da12.9 litri e 460 cv di potenza. Ilveicolo è stato assemblato inloco.

La Formosa Automobile Sa -les Corporation si occupa dellacommercializzazione e venditadei veicoli industriali Daf a Tai- wan, nonché della produzionelocale. In media, ogni settimanavengono assemblati in questostabilimento dieci veicoli CF,utilizzando i cosiddetti kit“CKD” (Completely KnockedDown), che Daf Trucks spedi-sce nella capitale Taipei.

A TAIWANCOME IN EUROPA

Daf ha formato il personaleaddetto all’assemblaggio diFASC, affinché la qualità deiveicoli assemblati a Taiwan siaequiparabile a quella dei veicoliprodotti in Europa. Daf fabbricaper il mercato di Taiwan le mo-trici CF85 a due e tre assali.“Que sti veicoli - ha dichiaratoSei ko Chen, Presidente di For-mosa Automobile Sales Corpo-ration - sono ideali per gli im-pieghi pesanti grazie al loromo desto peso a veicolo scarico,che consente carichi più elevati,all’eccellente comfort per l’o -pe ratore e all’esclusiva combi-nazione di una cabina compattacon un motore estremamentepotente. La nostra collaborazio-ne con Daf è mirata a migliora-re la nostra posizione di merca-to e il nostro obiettivo per il2012 è registrare 650 veicoliCF, 200 in più rispetto ai 450dello scorso anno. Stiamoanche valutando la possibilitàdi assemblare localmente il vei-colo da distribuzione LF”.

Dal canto suo, MichielKuijs, Amministratore delegatodel reparto Vendite di DafTrucks, ha commentato: “Sia -mo fieri della nostra collabora-zione con FASC, che rappre-senta un partner prestigioso eprofessionale, che mira a raffor-zare ulteriormente la presenzadi Daf a Taiwan”.

ARRIVA SCHULTZ, EX MANAGER FORD

Volto nuovodel Cda PaccarBELLEVUE - Mark Pigott, Presidente e Chief exe-cutive officer Paccar, ha annunciato che MarkSchulz è stato eletto nel Consiglio di amministra-zione Paccar Inc, con effetto dal prossimo 23aprile 2012. Schulz, 59 anni, è stato Presidentedelle Operazioni Internazionali alla Ford MotorCompany dal 2005 fino al suo pensionamento nel2007. Durante i suoi 32 anni di permanenza inFord, ha ricoperto posizioni di senior executivecon responsabilità per le operazioni in MedioOriente, Asia e Sud America. Attualmente è chiefexecutive officer di MA Schulz and Associates,società di consulenza di management, e uno deisoci fondatori in Fontinalis Partners, impresad’investimento strategica nella tecnologia di tra-sporto.

Ha conseguito la laurea in ingegneria presso laValparaiso University e presso la Michigan Uni-versity, inoltre ha conseguito un MBA pressol’Università di Detroit e un master in manage-ment presso il “Massachusetts Institute of Te-chnology”. Ricopre il ruolo di direttore dellaDana Holding Corporation, e in precedenza èstato direttore del Comitato Nazionale degli StatiUniti-Cina e del Business Council Stati Uniti-Cina. “La Paccar - ha dichiarato Mark Pigott - èmolto contenta che Schulz si unirà al Consiglio diamministrazione. I suoi 30 anni di esperienza dimanagement internazionale nella produzione diveicoli offrono una forte prospettiva che andrà abeneficio della Paccar nella sua crescita globale”.

Mark Schulz

19ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

MILANO - “Io e il mio team sia mo soddisfatti nonsolo della per formance del prodotto, ma an chedell’assistenza e del supporto di Continental. Comeaccade in molte aziende oggi, sia mo costantementesotto pressione. L’utilizzo di pneumatici Con tinen-tal MPT80 mi ha liberato di un problema, ora nonmi devo più preoccupare dei guasti ai pneumatici”.Così si è e spres so Drew Gallagher, uno dei proprie-tari dell’azienda scoz zese Cardwell, nel commenta-re le performance dei pneu matici Continental Indu-stria MPT80. Cardwell, attiva nel settore del com-mercio al det taglio, nel campo delle costruzioni,della manutenzione stradale e nel commercio all’in -grosso nel settore vivaista, ha scel to per il suoparco mezzi i pneumatici MPT80 per la stagioneinvernale. L’azienda familiare con sede a Lunder-ston Bay Gourock ha deciso di affidarsi ai pneuma-tici Continental dopo essere stata delusa dai pneu- matici del fornitore precedente che, a causa di unnumero troppo elevato di forature, provocavano nu-merosi fermi macchina. La scelta definitiva è sta tasupportata da una prima fase di test in cui i pneu-matici Continental, nonostante un lungo periodo dinevicate, hanno rivelato le loro qualità, permetten-do di ridurre considerevolmente i tem pi di fermodovuti a guasti.

“Ho deciso di montare i pneu matici Continentalsu uno dei nostri veicoli per l’inverno 2010/2011,uno dei più rigidi de gli ultimi decenni, con tempe-rature giornaliere di 1°C che ar rivavano fino a -

18°C durante la notte - racconta Gallagher - De voammettere che sono stato molto colpito dalle per-formance di questi pneumatici: non abbiamo avutoalcun tipo di problema; i pneumatici Continental sisono dimostrati particolarmente resistenti, idealiper condizioni di impiego esigenti”.

Gallagher utilizza sulla sua flot ta di autoveicoli4x4 gli MPT80 nella misura 12,5 R 20. Gli ottimirisultati ottenuti con questi pneumatici hanno con-vinto in poco tempo la Card well a provare altri pro-dotti Con tinental e a montare le coperture Conti-nental Industria SC20 sui propri carrelli elevatori.Grazie alla loro struttura, i pneumatici ContinentalIndustria MPT sono particolarmente indicati per iveicoli che devono raggiungere elevate velocità sustrada coniugando buone prestazioni e trazione nelfuoristrada, specialmente in condizioni e streme. Lacarcassa flessibile ga rantisce sia un’elevata velocitàsu strada sia un’ottimale per formance su terrenifangosi e più in generale nel fuoristrada. I pneuma-tici Continental MPT sono ideali per cantieri, la vorimunicipali, servizi sanitari, impiego militare e agri-coltura. L’MPT80 abbina valide caratteristiche dafuoristrada a un’e levata resa chilometrica, i dea le inambiente invernale. Gra zie al disegno del battistra-da ottimizzato che limita le e mis sioni acustiche ealla larga superficie di contatto dei tasselli, MPT80è adatto all’impiego su veicoli polivalenti in tutte leap plicazioni e assicura una buo na trazione sia suneve che in fuo ristrada.

Piena soddisfazione per la qualità Continental in condizioni di utilizzo estreme

Cardwell sceglie MPT80

MILANO - Le attività di scarico, stoccaggio, prelievoe approntamento delle spedizioni per il cliente finaleal Gruppo Bormioli sono gestite da un unico opera-tore tramite un approccio completo che si prefiggeun u ni co obiettivo: offrire una soluzione efficace, ra-pida e personalizzata. Per due anni ad occuparsidell’intero filone della logistica della storica vetreria,na ta a Parma nel 1825, sarà Ceva Logistics, uno deiprincipali o pe ratori logistici al mondo, che ha siglatoun accordo biennale con il gruppo Bormioli Rocco,oggi leader di mercato nei prodotti in vetro e in pla-stica, presente in oltre cento Paesi e con cir ca 3mila

dipendenti. Ceva sarà responsabile delle attività diritiro dei prodotti al termine dei processi di lavora-zione, del la loro movimentazione e del carico deimezzi in uscita presso il magazzino Bormioli a Trez- zano sul Naviglio, in provincia di Milano, all’internodi un’a rea di oltre 50mila mq. L’o peratore logisticosi occuperà inoltre del trasporto dei pro dotti da que-sto magazzino al proprio polo logistico a San Pie troMosezzo, in provincia di Novara. In questa strutturaCe va gestirà le attività di scarico, stoccaggio, prelie-vo e approntamento delle spedizioni per i clienti fi-nali. La partnership pre vede un graduale ampliamen-to del rapporto con Bormioli: Ceva movimenterà ini-zialmente 7mila pallet all’anno, arrivando a gestirnefino a 70mi la all’anno entro la fine del contratto.Inoltre, durante il periodo dell’accordo, gli shuttlecoinvolti nel trasporto tra il magazzino Bormioli equello di Ce va incrementeranno gradualmente fino acirca otto al giorno. Tutte queste operazioni si svol-geranno su un’area dedicata di 4mila mq, destinata aessere ampliata fino a raggiungere una superficie di17mila mq.

CEVA LOGISTICS / Siglata una partnershipbiennale con il Gruppo Bormioli Rocco

Il vetro viaggia sicuroL’OPERATORE LOGISTICO È

RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ DI

RITIRO DEI PRODOTTI DELLA STORICA

VETRERIA PARMENSE, DELLA

MOVIMENTAZIONE E DEL CARICO DEI

MEZZI IN USCITA DAL MAGAZZINO.

CARPENEDOLO - GT Radial ha lanciato il nuovo ser-vizio GT As sist rivolto ai trasportatori. GT Radialsta assumendo nel comparto autocarro un ruolo sem- pre più importante in Italia, nel resto d’Europa e nelmondo. Il brand, oggi il quarto produttore mondialedi pneumatici truck, dimostra capacità di innovarsi eproporsi al mercato con prodotti all’avanguardia perogni veicolo e per ogni tipologia di trasporto. Anchedal pun to di vista dell’assistenza, GT Radial ha deci-so di essere protagonista di primo piano. Ciò graziea GT Assist, un network di operatori professionistidel settore truck che con le loro organizzazioni ga-rantiscono la mobilità dei trasportatori europei cheutilizzano i pneumatici GT Radial. Questo servizio,già attivo da qualche anno nel continente, approdaora anche in Italia, supportato dalla presenza dellarete di rivenditori autorizzati GT Radial che si occu-pano di soccorso stradale. Questa re te, grazie all’ac-corso stipulato tra Magri Gomme, distributore nelnostro Paese di GT Radial, e SOS24h, azienda leadernel settore del soccorso stradale truck, viene dunqueintegrata da una serie di officine meccaniche che ri-servano, agli utilizzatori e ai rivenditori di prodotti

GT Radial, una serie di servizi esclusivi a prezzi al-tamente competitivi. Per usufruire di que sti servizi,al trasportatore che utilizza pneumatici del brand ba-sterà richiedere la GT Assist Card, una tessera gra-tuita rilasciata direttamente dai gommisti rivenditoriGT Radial Truck che assicurano qualsiasi tipo disoccorso al trasportatore. Avvalendosi della rete di officine di SOS24h e conl’intervento gestito interamente da un call centercontattabile semplicemente chiamando il numeroverde 800.605.644, GT Assist garantisce: servizio ditraino car ri e deposito mezzi; soccorso meccanicocon officine mobili attrezzate, in grado di effettuaremanutenzioni, riparazioni e sostituzione di parti dan-neggiate di motori e altro in tempi brevissimi; capa-cità d’intervento sul l’intero veicolo, anche la par tetrainata; servizio 24 ore su 24, 7 giorni su 7 in Italiaed Europa; interventi diretti sul 100 per cento dellarete autostradale italiana con un tempo massimo di90 minuti dalla chiamata; co sti certi come da tariffa-rio SOS24h personalizzato per i pos sessori di tesse-ra; soccorso pneumatico con pagamento regolatocon il rivenditore GT Radial.

MAGRI GOMME / Iniziativa di GT Radial,quarto produttore mondiale di pneumatici truck

GT Assist approda in Italia

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20ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Massimiliano Campanella

RHO - Ridurre i costi di gestio-ne è diventato un imperativo daquando, nel 2008, la crisi eco-nomica globale si è abbattutasul le aziende italiane. Se l’a -zien da in questione per il suola voro ha bisogno di un magaz-zino efficiente, ridurre i costi digestione è possibile ma senzainficiare il buon andamento deiprocessi. Se per caricare un ca-mion in uscita si impiega lame tà del tempo, si sono rag-giunti entrambi gli obiettivi: sirisparmia e il processo di ma-gazzino è ben organizzato, conil conseguente miglioramentodel livello di servizio offerto aipropri clienti. Tutto ciò è possi-bile se si mettono ben a fruttole più recenti innovazioni tec-nologiche applicate alla logisti-ca, che è quanto ha fatto Fer-cam nel suo magazzino di Rho- alle porte di Milano - chesiamo andati a visitare per ca-pire (e vedere) come funzionala tecnologia grazie alla quale

il magazzino Fercam ha rag-giunto un elevato grado di effi-cienza e produttività.

FULL TRUCKLOAD

Azienda a gestione familia-re, Fercam è uno dei maggiorioperatori logistici in Italia concom petenze specialistiche.Leader nell’Ftl (Full truckload), ovvero nei carichi com-pleti, è nata nel 1949 come“Società di carrellamento ferro-viario”, da qui Fer (ferrovia) eCam (camion). Oggi fa partedel net work europeo del Grup-po Entargo e conta 1.375 di-pendenti diretti, che salgono a1.845 se si conta la manodope-ra di magazzino, 54 filiali (dicui 35 in Italia), un parcomezzi di 2.200 unità di carico,depositi per una superficiecomplessiva di 650.800 mq,magazzini gestiti per 300milamq e un fatturato che nel 2010ha consuntivato 430 milioni dieuro. “Oggi più che in passato -ha spiegato Marcello Corazzo-la, Direttore della DivisioneDit/Log di Fercam - la logisticarappresenta per l’azienda undifferenziale competitivo.Siamo di fronte a due chiarenecessità: allargare e integrareuna rete sempre più estesa ecomplicata da gestire e renderepiù efficiente la catena logisticadistributiva. Bisogna passareda una logica di bontà del ser-vizio in base alla tariffa piùconveniente ad una valutazionea 360 gradi delle ricadute eco-nomiche e organizzative perl’azienda”.

L’invito di Corazzola è farein modo che il trend crescentere gistrato negli ultimi anni inItalia dall’incidenza della logi-stica sul Pil rappresenti un pun -to di svolta, l’occasione per“sca valcare” il concetto di logi-stica tradizionale, che nel no-

stro Paese presenta un peso sulfatturato industriale superioreal la media europea. “Il sistemaItalia - ha proseguito Corazzola- ha un gap di competitività ri-spetto al resto d’Europa dicirca 12 miliardi di euro, ana-lizzando il costo della logisticanel 2009”.

PARTNERSHIPDI RILIEVO

Nel 2009 il panorama italia-no della tipologia di serviziologistico è stato così distribui-to: 103 miliardi di euro alla lo-gistica tradizionale, di cui 39miliardi al trasporto leggero(veicoli mer ci fino a 3,5 t), 36al trasporto pesante e 28 adaltro tipo di trasporto. Nel casodei veicoli commerciali prevaleil trasporto auto gestito, quelloesternalizzato “pesa” solo per il21 per cento. Il trasporto pesan-te vede invece prevalere l’e -ster na liz zazione: 83 per cento.

Questi i dati. Ma qual è lapro posta del manager Fercam?

“Noi - ha risposto MarcelloCorazzola - non siamo traspor-tatori che affittano magazzininé logistici che fanno trasporto.Il no stro obiettivo è elevare lasod disfazione del servizio alcliente garantendo tempi dicon segna contenuti e rispettodel le scadenze e delle caratteri-stiche della merce concordate.Dagli anni Ottanta a oggi laper centuale dei costi logisticisulle vendite è calata: dal 12 eol tre è scesa sotto il 6 percento. All’opposto il trend deiservizi a valore aggiunto sonosaliti dal l’1 o poco più a quasiil 3 per cento. Sul mercato Fer-cam ha adottato diverse opzio-ni, nel caso del trasporto pesan-te prevale la terziarizzazionedel magazzino e la distribuzio-ne a uno o più fornitori di ser-vizi logistici, che è quantofanno ad esempio Fiat e Iveco”.L’obiettivo di Fercam è unavera e propria sfi da alla crisi:“Entro il 2015 - ha aggiunto ildirettore della Divisione - vo-gliamo essere il numero uno inItalia. Per farlo intendiamoespandere la nostra rete, chequest’anno ha visto ag giungersiil sesto hub a Bologna, accantoa quelli storici di Mi lano e Ve-rona e agli ultimi ar rivati a Pa-dova, Napoli e Pescara. Il siste-ma che adottiamo è omogeneoa quello dei nostri partner euro-

pei e questo ci consente diavere nel mondo partnershipcon nomi di rilievo dal Sud -africa all’Egitto, dalla Nuo vaZelanda al Brasile al Giappo-ne”.

Ma qual è il segreto della lo-gistica di Rho? In che modoFer cam sfida la crisi a livello o -pe rativo? “Per me - ci ha rispo-sto Marcello Corazzola - parla-no i numeri. Prendiamo un e -sem pio su tutti, quello delclien te Orieme del settore elet-tronica: solo per loro movimen-tiamo 400 container l’anno,40mi la colli al mese arrivanodai container. Per Orieme ge-stiamo lo stoccaggio nel nostrocentro logistico ma anche lepra tiche doganali: 200 pallet inambito doganale, 2mila instock medi, 2.500 referenze ge-stite. Seguono la preparazionedegli ordini e le consegne aiclienti fi nali: 1.500 spedizionil’anno, 45mila pezzi in uscitaal mese”. Come si fa a movi-mentare in un mese 85milapezzi solo per un cliente? Quientra in gioco il for nitore Re-plica Sistemi: a Rho utilizzanoil software per l’organizzazionedella logistica di magazzinoStockSystemEvolution, inte-grato alla tecnologia vocale e aDFD Dogana, il modulo pergestire il magazzino do ganale.“Core business di Fer cam come

operatore logistico - ha conclu-so Corazzola - è l’ottimizzazio-ne dei flussi di merci con diffe-renti caratteristiche gestite ingrandi quantità e volumi inmodo preciso, flessibile ed effi-cace”.

A questo punto siamo curio-si e andiamo a vedere dal vivoco me funziona questo StockSy-stemEvolution. In sostanzal’ope ra tore di magazzino viag-gia con cuffia e microfono, incomunicazione con un compu-ter che, mentre egli sposta ilcarrello lun go i corridoi e gliscaffali, gli dice quanti collideve prelevare da quale posi-zione. L’o pe ra tore conferma avoce il prelievo e prosegue.“Senza questo sistema - haspiegato Gianfranco Brillante,Direttore della filiale Fercam diMilano - l’ope ra tore sarebbecostretto a fermarsi, prenderevisione di appunti su un foglioe verificare di aver prelevato ilcollo giusto. Col software chegli parla e lo guida riceve inve-ce le missioni da effettuare tra-mite un comando vocale e puòoperare con entrambe le manilibere. Le attività di magazzinorisultano e nor memente più ra-pide, in una percentuale che vadal 25 ma può arrivare fino al50 per cen to di risparmio ditempo, senza dimenticare cheotteniamo una drastica riduzio-

ne degli errori. Inoltre, in casodi necessità di inserire unnuovo operatore i tem pi di ap-prendimento sono mol to ridot-ti, visto che si tratta di semplicidialoghi. Gli operatori sono piùattenti e precisi in modo natu-rale e il team di lavoro è più ef-ficiente e responsabile”.

GAMMA COMPLETADI SERVIZI

Con tre siti produttivi, 120collaboratori e oltre millemezzi di trasporto, la filialeFercam di Milano è in grado dioffrire la gam ma completa deiservizi Fer cam. “Ogni esigenzadi trasporto a carico completo oparziale per l’Italia o l’Europa -ha aggiunto Brillante - da noitrova la giusta offerta tecnicaed economica. Facciamo 5milatrasporti l’anno da e verso tuttele rot te europee, 7mila spedi-zioni l’anno su tutta Italia, oltre10mi la trasporti l’anno tra Ita-lia, Germania e Benelux attra-verso 700 casse mobili e unacom pany train da 7,82 a 13,60m. Grazie al network europeooltre 175mila spedizioni l’annovengono gestite con interscam-bi giornalieri con le principalilocalità europee. Partono ognian no dal solo sito di Rho oltre250mila spedizioni su tutto ilter ritorio nazionale”.

FERCAM / Sito di Rho, modello di efficienza grazie alle più recenti tecnologie

Come ti velocizzo la logistica

L’OPERATORE VIAGGIA A MANI LIBERE E CON CUFFIA

E MICROFONO ED È IN CONTATTO CON IL SOFTWARE CHE

LO GUIDA. È COSÌ CHE SI RIESCE A FAR FRONTE A UN

VOLUME DI OLTRE 250MILA SPEDIZIONI L’ANNO SU

TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE E 175MILA IN EUROPA.

RHO - StockSystemEvolution è uno dei prodottidi punta di Replica Sistemi, società specializzatanella progettazione e implementazione di appli-cazioni software per la gestione della logistica dimagazzino e la programmazione dei trasporti.Da trent’anni sul mercato, è oggi una realtà di140 persone con un fatturato annuo di 17 milionidi euro.

“L’elevata specializzazione nel settore logisti-ca e trasporti - ha dichiarato Maurizio Ghiselli,Account Manager di Replica Sistemi - qualifica-no le nostre soluzioni tra le principali applicazio-ni software presenti sul mercato internazionale,capaci di produrre valore e garantire un concreto

ritorno degli investimenti”. I software di ReplicaSistemi consentono tra l’altro di gestire le spedi-zioni dei prodotti e i relativi viaggi. Oltre aStockSystemEvolution, la gamma proponeShowtrip, software per la gestione evoluta delleflotte, e Controller, software per l’amministra-zione e il controllo dei costi di trasporto stradale,marittimo, aereo e ferroviario. Replica Sistemiha sede a Curtatone, alle porte di Mantova, e hafiliali a Milano, Chiusa (Bolzano) e Senigallia(Ancona), nonché tre siti produttivi, due a Rho euno ad Arese.

“Il target dei nostri mercati - ha aggiunto Ghi-selli - è molto vario. Nel caso della logistica e

del trasporto tra i clienti abbiamo oltre a Fercamtra gli altri Codognotto, Deufol, Schenker. Lenostre soluzioni utilizzano server centralizzatianche in sistemi logistici distribuiti su rete geo-grafica. Sono applicazioni parametriche, si adat-tano perfettamente alle diverse tipologie di ma-gazzino e di trasporto. Gestiscono realtà com-plesse, dalla gestione dei transit point alla ge-stione dell’intermodalità. Sono multi-società:gestiscono in modo centralizzato le merci e leunità di trasporto appartenenti a diverse ragionisociali, pur mantenendo differenti logiche difunzionamento differenziate per ogni singolocliente”.

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22ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

IVECO / In quattro anni veri e propri passi da gigante

Raddoppio brasilianoL’ANNO INIZIA CON UN NUOVO DEALER A JUNDIAÍ,NON DISTANTE DA SAN PAOLO, DOVE HA APERTO LA

PRIMA SEDE ECO-SOSTENIBILE DEL BRASILE.

In CNH sostituisce Harold Boyanovsky

Richard Tobin nuovo Presidente e CeoTORINO - Cambio ai vertici di CNH, leader mondialenel settore delle macchine agricole e per le costruzio-ni. Dal 1° gennaio, Richard Tobin, già Chief FinancialOfficer, è il nuovo Pre sidente e Chief Executive Offi-cer della società appartenente al Gruppo Fiat Indu-strial. Tobin sostituisce Harold Boyanovsky, Presiden-te e Ceo fino 31 dicembre 2011. Camillo Ros sotto, Te-soriere e responsabile dei servizi finanziari per Fiat In-dustrial, ha invece assunto il ruolo di Chief FinancialOfficer di CNH, mantenendo le sue attuali responsabi-lità. Boyanovsky, 67 anni, ha assunto il ruo lo di Presi-dente e Ceo di CNH nel marzo 2005. Ha iniziato lapropria carriera nel 1966 alla International Harvester,dove ha lavorato nel settore delle vendite. Prima di as-sumere la carica di Ceo, ha ricoperto posizioni di cre-scente responsabilità in CNH, tra cui Senior Vice Pre-sident e General Manager per il Nord America, Presi-dente del Settore agricolo a livello mondiale e Presi-dente del Settore Movimento terra.

“Harold è un vero leader - ha dichiarato SergioMarchionne, Presidente di Fiat Industrial e del Consi-glio di amministrazione di CNH - Durante la sua car-riera, ha guidato CNH attraverso un periodo di incre-dibile e span sione e diversificazione tra sformandoCNH nell’azienda che oggi tutti conosciamo. Graziealla sua leadership, l’a zien da è solida finanziariamente

e ben posizionata per continuare co me lea-der nel settore delle macchine agricole eper le costruzioni. A nome del Consiglio,vorrei esprimere ad Harold il nostro ap-prezzamento per i successi ottenuti e rin-graziarlo per i tanti anni di preziosa colla-borazione”.

Richard Tobin ha assunto la carica diChief Financial Officer di CNH nel marzo2010 e ap porta al suo nuovo ruolo di Ceoun solido bagaglio di esperienze alla guidadi gruppi industriali multinazionali. Primadi entrare in CNH, Tobin ha infatti lavora-to nel Gruppo SGS a Gi nevra, dove nel2004 è stato nominato Chief Financial Of-ficer e Responsabile IT. Prima an cora èstato Chief Operating Of ficer di SGSNorth America. Inoltre, Richard Tobin haricoperto posizioni manageriali in Al canAluminum (Montreal, Ca nada), AlusuisseLonza Group (Zurigo, Svizzera) e GTECorporation (Stamford, Connecticut, StatiUniti). “Richard ha ricoperto un ruolo chia ve nel no-stro team sin dal suo arrivo all’inizio del 2010. L’e spe-rienza maturata a livello internazionale in ambito ope-rativo, vendite, marketing e finanziario fanno di Ri-

chard il candidato idealeper guidare CNH nel futu-ro”, ha affermato HaroldBoyanovsky. Sergio Mar- chionne ha commentato:“Co nosco e lavoro conRich To bin da quasi ven-t’anni, durante i quali ha ri-coperto posizioni di cre-scente responsabilità sia intermini di copertura geo-grafica sia di settore opera-tivo. È un leader solido eaffidabile che possiedetutte le qualità necessarieper condurre CNH nel laprossima fase di sviluppo.Do il benvenuto a Richardnel suo ruolo di Ceo con ilpieno sup porto del Consi-glio e mio per sonale”. Perquanto riguarda Camillo

Rossotto, dal momento in cui è entrato a far parte delGrup po Fiat nel 1989, ha ricoperto numerosi ruoli inItalia, Ger mania e Brasile, nonché ne gli Stati Uniticome Chief Financial Officer di CNH Capital.

Richard Tobin

JUNDIAÍ - Quello del Brasile èun mercato considerato ingrande sviluppo nel medioperiodo e in una prospettivadi lungo termine. Il Paese su-damericano sta superando latransizione demografica,negli ultimi dieci anni ha re-gistrato una performancepiuttosto positiva se parago-nata a quella dei decenni pre-cedenti e oggi i suoi indicieconomici so no in costanteaumento. Il livello di svilupporaggiunto dal Brasile consen-te di riferirsi a es so come a unpartner - commerciale e fi-nanziario - con il quale svi-

luppare una cooperazione,tant’è che le medie e piccoleimprese europee che decido-no d’investire in Brasile stan-no aumentando. Tra quelle digrandi dimensioni in primafila c’è Iveco, che ha iniziatol’anno con il suo centesimoconcessionario, il primo eco-sostenibile del Brasile, inau-gurato a fine 2011 in grandestile: una conferma dei tra-guardi raggiunti nel Paese dal2007, che hanno por tato alraddoppio della rete commer-ciale in soli quattro an ni.

La sede del nuovo dealer“Jundiaí Mercalf” si trova a

Jun diaí, a circa 80 km da SanPaolo, situata in una zonamolto soleggiata, una posizio-ne che permette di utilizzarela luce solare, disponibile perun’ampia porzione della gior-nata, per pro durre energia. Sitratta del primo concessiona-rio sostenibile in tutto il Bra-sile: grazie alle numerose so-luzioni messe in at to per lasua costruzione e per il suoesercizio può essere conside-rato il più ecologico al mon -do. L’edificio ha un tetto rive-stito di una superficie in erba,posta a sua volta sopra alcunistrati di materiale riciclato euno di asfalto: tale rivesti-mento è in grado di ridurrefino a sei gradi la temperaturainterna del lo show-room, li-mitando co sì l’utilizzo del-

l’aria condizionata, oltre apermettere il recupero del-l’acqua piovana. Il tetto è do-tato di tubi speciali per cana-lizzare l’acqua piovana in unserbatoio che può contenerefi no a 15mila litri. Inoltre, i18mi la mq dell’area occupatadal concessionario Iveco sonorivestiti con una particolaretipologia di mattoni di cemen-to, che consente l’assorbi-mento del le acque piovane.

Massima riduzione deglisprechi e riutilizzo dei mate-riali: queste le regole allabase del la costruzione del-l’edificio, che è stato anchepensato per rispondere alleesigenze delle persone con di-sabilità. Per abbattere le bar-riere architettoniche e ridurregli ostacoli che im pediscono

STOCCOLMA - È stata aperta al -la fine dell’anno scorso la pri mastazione di rifornimento del laregione Grande Stoccolma perGNL-LBG, ovvero gas metanoliquefatto. La stazione di servi-zio Statoil Järna fa parte delBiMe Trucks, progetto in cuiVolvo Trucks è una delle socie-tà partecipanti insieme ad AGA,che fornisce il gas liquefatto.Uno degli obiettivi del pro gettoè quello di costruire infrastrut-ture necessarie per gas metanoliquefatto in Svezia. La primastazione di rifornimento per gasmetano liquefatto della Svezia èstata inaugurata allo Stigs Cen-ter di Göteborg. Il pro gettocomprende anche la realizzazio-ne di stazioni GNL a Malmö e

Jönköping. Inoltre, ci sono pro-getti per stazioni aggiuntive perstare al passo con l’aumentodella domanda.

Alla cerimonia di apertura aStoccolma, Volvo Trucks erapresente con una serie di ca-mion FM MethaneDiesel ali-mentati dal motore da 13 litripro gettato per funzionare conuna combinazione di biogas ediesel. “È estremamente impor-tante - ha affermato Lennart Pil-skog, Direttore Affari Pubblicidi Volvo Truck Corporation -che la rete di rifornimento digas metano liquefatto si es pan -da, al fine di garantire lo svilup-po della nostra tecnologia meta-no-diesel. La nuova stazione dirifornimento è un passo molto

importante in questa direzione”.Nell’ambito del progetto

Clean Truck oltre all’inaugu ra -zio ne si è svolto a Stoccolma unseminario in cui Volvo Trucks è

stato uno dei partecipanti. Colsupporto dei propri clienti,Volvo ha esposto camion Me-thaneDiesel delle gam me FL,FE e FM. Inoltre, è sta to portato

appositamente il truck ibridoelettrico-diesel Vol vo FE cheopererà nella zo na di Stoccol-ma. Tra le varie attività disponi-bili, i partecipanti hanno avutola possibilità di e se guire un test-drive del camion. Durante il se-minario, agli autisti che utiliz-zano questi veicoli su base gior-naliera è stata data la possibilitàdi fornire un feedback e condi-videre le loro esperienze prati-che.

Dall’inizio dell’estate del2011 è operativo un truck Vol voFE MethaneDiesel per la distri-buzione tra il magazzino cen tra-le e la catena di supermercatiLidl a Eskilstuna e i negozidella società a Stoccolma. Il ca-mion, che fa parte del progettoCleanTruck, trasporta ogni anno450 tonnellate di rifiuti biologi-ci a base alimentare. Questo ri-fiuto è trasformato in un apposi-to impianto e poi convertito inbiogas. Lo scopo di CleanTruckè quello di stabilire la presenzadi stazioni di ri fornimento dicarburanti rinnovabili e testare edimostrare la fun zionalità dinuovi tipi di veicoli eco-sosteni-bili per un trasporto amicodell’ambiente in tut ta la Svezia.Il progetto copre un periodo diquattro anni dal 2010 al 2013.

A Stoccolma una stazione di rifornimento Volvo Trucks per gas metano liquefatto

Gas o diesel? Meglio insiemeIL COSTRUTTORE SVEDESE, PARTNER DEL PROGETTO

CLEANTRUCK, DALL’ESTATE 2011 HA MESSO IN PISTA

UN FE METHANEDIESEL PER IL TRASPORTO DI

RIFIUTI CONVERTIBILI IN BIOGAS.

ALLESTITORI

FASSI GRUTRAGUARDOSUPERATOALBINO - Abbinabile alle gruFassi, arriva sul mercato unnuovo importante sistema dicontrollo dati. L’azienda diAlbino (Bg), ha annunciato ilraggiungimento di una nuovafrontiera nella lettura dei datiprovenienti dai sistemi on-boarddi macchine operatrici, nellospecifico di gru articolate, alloscopo di aiutare l’o pe ra tore nelgestire con rapidità, precisione esicurezza il pro prio lavoro. “Sitratta - ha spiegato SilvioChiapusso, ResponsabileMarketing del Gruppo Fassi - diun sistema rivoluzionario, bre -vettato a livello internazionale,capace di far dialogare le nostregru con smart phone d’ultimagenerazione”. Prima azienda araggiungere questo nuovotraguardo tecnologico asupporto dei suoi clienti, FassiGru segue le più importantilinee guida d’inno va zione, tra lequali quella relativa allosviluppo di sistemi d’in te razioneuomo-macchina evoluti, lacosiddetta Human MachineInterface (HMI). La suarilevanza sta nel fatto che oggi isistemi on-board disponibili sul le gru, spesso collegati aradiocomandi, sono altamenteric chi di informazioni e ri chiedono un’elevata attenzioneda parte dell’operatore nellagestione rapida e precisa dellemacchine. “Ancor più nelprossimo futuro - hacommentato Chia pusso -assisteremo all’ul te riore crescitadella quantità di funzionidisponibili legate a nuo visistemi, per i quali l’ac cet tazione da parte deglioperatori dipenderà in granparte dal la ‘bontà’ con cui saràfornito il feedback all’operatorestesso. Al tro aspetto importanteè la tendenza all’aumento dellein for mazioni che occorre dareal l’o peratore per permettergli dite nere sotto controllo il sistemamacchina. Questeconsiderazioni hannodeterminano la nascita dellaFassi Human Machine Interfaceper far diventare il più pos sibile‘easy to use’ e ‘safe to use’l’utilizzo delle gru,mas simizzando l’efficienza delsistema per una rapidainterpretazione e lettura delleinformazioni, anche a fronte diuna futura crescita dellagestione del l’in sieme dei sistemidisponibili”. L’azienda italiananei primi mesi dell’annopresenterà questo rivoluzionariosistema, brevettato a livellointernazionale, capace di fardialogare le proprie gru consmart phone. Tra lecaratteristiche più interessantidel sistema Fassi HMI c’è quelladi po ter usufruire dellateleassistenza attraversodiagnosi Black Box. Incomplesso si tratta mol to di piùrispetto a una semplice “App”per smartphone, perché consenteanche di: parametrizzare le levedei radiocomandi; analizzarerapidamente e valutarestatistiche di utilizzo delle gru;consultare il Fassi Geo Locatorper poter contattare piùvelocemente i centri diassistenza Fassi e dialogare conla gru, u tilizzando il displaygrafico più immediato nel leletture dati rispetto a quan toavviene attraverso ilradiocomando.

alle persone con ca pacità mo-torie ridotte di usufruire deglispazi del concessionario,l’edificio è stato dotato di unarampa di scale ribassata al- l’ingresso, di un ascensoreper se dia a rotelle e di bagnispeciali.

Il 100esimo dealer Iveco inBra sile nasce in un momentodi rapida espansione delle at-tività dell’azienda nel paese.Dal 2007 la Casa italiana hapiù che raddoppiato la propriaquo ta di mercato, da meno del4 a più del 9 per cento a fine2011, anno nell’arco del qua leIveco ha superato le 20mi launità vendute nel mercatobrasiliano, con una crescitadei volumi pari a oltre quattrovolte quelli del 2007. Trainatedalle forti performance delBrasile, anche le vendite tota-li in A merica Latina sono tri-plicate e oggi sfiorano circa30mila veicoli, grazie allastrategia di espansione dellarete commerciale a nuoviPaesi e all’in tro du zione diuna gamma veicolare al-l’avanguardia che dimostra diessere apprezzata dei traspor-tatori sudamericani.

23ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

MILANO - Seduti attorno allostes so tavolo i rappresentantidel mondo della logistica edel trasporto merci e i massi-mi rappresentanti delle istitu-zioni. O biettivo: confrontarsisulle politiche di mobilitàdelle merci, rilanciare il tra-sporto su gomma, far crescereil territorio ma an che ridurretraffico e smog e, per ché no?,ipotizzare l’ado zio ne di unpiano degli orari del ca rico escarico merci nei centri ur ba-ni, da sempre terreno di scon-tro fra trasportatori e consu-matori.

È quanto è riuscito a fare ilvul canico Assessore a Infra-strutture e Mobilità della Pro-vincia di Milano Giovanni DeNicola, che oltre ad occuparsidi trasporto passeggeri non sisot trae dai suoi impegni neltrasporto merci, costituito ingran par te da operatori privatiche, pe rò, svolgono un servi-zio pubblico: chi vive nei cen-tri urbani non tollera i rumoridel carico-scarico merci sottocasa alle pri me ore del matti-no, ma quan do si reca a farela spesa esige di trovare lamerce sempre disponibile. Al-lora come far coniugare ledue esigenze?

Per risolvere questo quesitol’Assessore De Nicola ha datovita a un’assoluta novità: unTa volo di supporto alle politi-che di mobilità delle merci, ilcui primo incontro ha visto lapresenza delle principali rap-presentanze del mondo dellalogistica e del trasporto merci- ol tre a operatori del settorean che associazioni di catego-ria, grande distribuzione eagenzie di promozione - non-ché di un rappresentante dellaRegione Lom bardia. Obietti-vo: riunirsi per far convergereesperienze, suggerimenti eproposte che fun gano da vola-no per dare nuo vo slancio ad

un settore fortemente in crisi.“Il settore della logistica e deltrasporto merci - ha dichiaratol’Assessore provinciale DeNicola - ha bisogno di scelteinnovative e coraggiose, chegarantiscano nuova linfa enuove prospettive di crescita.E che siano, nel contempo,immediatamente applicabili,rispettose dell’ambiente estrategicamente competitive.Il Tavolo di supporto nasce

non solo da un forte desideriod’incontro e di ascolto dellediverse istanze, ma soprattuttoserve a rilanciare proposteconcrete d’in ter vento”.

Che cosa si può fare nel- l’im me diato? Qual è la propo-sta del la Provincia di Milano?“Intanto - ha risposto l’Asses-sore De Nicola - occorre ra-zionalizzare gli orari di caricoe scarico merci nei centri ur-bani e diffondere l’informa-zione sugli orari in modo chearrivi puntualmente a tutti gliinteressati. Ripensare il pianodegli orari in termini di unamaggiore efficacia di distribu-zione e di trasporto significarendere più efficiente l’intero

comparto e garantire me nosprechi di risorse e minoricosti. Puntare su un sistema diorari armonizzati sulle esigen-ze della città permette nonsolo di ammodernare e farcrescere il settore, ma contri-buisce a ridurre il trafficosulle strade, in particolare inentrata e in u sci ta dai centriurbani, visto che la maggiorparte del trasporto mer ci inte-ressa le brevi distanze, e quin-di gli spostamenti da e per icentri urbani. E la riduzionedel traffico incide favorevol-mente sulla qualità dell’ariache respiriamo”.

Questo per quanto riguardail decongestionamento del ter-

TORINO - È stato riconosciutoai massimi livelli l’impegno diFiat Industrial nella sostenibili-tà e nella lotta ai cambiamenticlimatici. Fiat Industrial, termi-nato l’anno del suo debutto suimercati finanziari, inizia il 2012entrando negli indici Dow Jo -nes Sustainability (DJSI) Worlde Dow Jones Sustainability Eu-rope e si afferma come IndustryLeader in entrambe le catego-rie. Il punteggio ottenuto è di81/100 rispetto a una media di49/100 delle aziende del pro-prio settore (Industrial Enginee-ring) analizzate da SAM, socie-tà specializzata negli investi-menti di sostenibilità.

Il DJSI World e il DJSI Eu-rope sono i più prestigiosi indi-ci borsistici ai quali accedonosolo le società giudicate miglio-ri per la gestione del propriobu siness secondo criteri di so-

stenibilità. Gli indici compren-dono solo le aziende leader siadal punto di vista economico-fi-nanziario sia da quello sociale eambientale. Nel DJSI World so -no state 99 le aziende del setto-re Industrial Engineering invita-te a partecipare e solo 13 quelleammesse, mentre nel DJSI Eu-rope su 33 invitate a parteciparene sono state ammesse nove.“Si tratta - ha commentato ilpre sidente di Fiat Industrial,Ser gio Marchionne - di un im-portante riconoscimento del no-stro modo di operare. E lo con-sideriamo un punto di partenzache rafforza la nostra convin-zione che solo attraverso il mi-glioramento continuo, non solode gli aspetti economici dellanostra attività ma anche di quel-li ambientali e sociali, è possi-bile conseguire risultati impor-tanti e duraturi”.

La sostenibilità è per Fiat In-dustrial uno degli elementi fon-danti del proprio agire. L’in se ri -mento negli indici DJSI è ilfrutto d’importanti risultati rag-giunti dal Gruppo italiano. Incam po ambientale, ad esempio,nel 2010 CNH ha consolidato lapro pria attenzione all’ambienteoffrendo un’ampia gamma diprodotti già conformi alla nor-mativa sulle emissioni inqui-nanti Tier 4. Iveco ha introdottol’EuroCargo Ibrido, il primoveicolo commerciale a propul-sione diesel-elettrica vendutosul mercato europeo, oltre a di-sporre di una gamma completadi veicoli rispondenti alle piùsevere normative ambientali,sia con alimentazioni diesel siaa gas naturale. FPT Industrialha presentato l’esclusiva tecno-logia “SCR Only“ per il rispettode gli standard di emissione Eu -

ro 6, che oltre a contenere le e -mis sioni di NOx e di particolatoconsente di ottenere prestazionieccellenti in termini di consumidi combustibile. Parallelamen-te, è proseguito l’impegno a ri-durre l’impatto ambientale dei

processi produttivi. Alla finedel 2010 sono 45 gli stabili-menti certificati ISO 14001 cherap presentano, complessiva-mente, oltre l’80 per cento delfat turato industriale del Grup-po. Per quanto riguarda gli a -spet ti sociali, sono 54 gli stabi-limenti, per una copertura di ol -tre il 90 per cento dei dipenden-ti impiegati in tutti gli stabili-menti del Gruppo, che adottanoun Sistema di Gestione dellaSa lute e della Sicurezza sul La-voro certificato secondo lostan dard OHSAS 18001. FiatIn dustrial ha, inoltre, gestitocon senso di responsabilità ipro lungati effetti della crisi in-ternazionale sui suoi lavoratori,cercando di mitigare il più pos-sibile l’eventuale impatto socia-le derivante dal difficile conte-sto economico.

I criteri di selezione del DJSI

prendono in esame numerosiparametri delle tre diverse di-mensioni (economica, ambien-tale e sociale) in cui si articola ilconcetto di sostenibilità. Per ladimensione economica vengonoanalizzati la corporate gover-nance, la gestione del rischio, ilcodice di condotta, la ge stionedella relazione con il cliente e ilprocesso d’inno va zio ne. Per ladimensione ambientale sono va-lutati il reporting, la politica e ilsistema di ge stione ambientale,la gestione responsabile dei pro-dotti, la strategia per i cambia-menti climatici e per la riduzio-ne delle e missioni, l’efficienzaenergetica. Nella dimensionesociale so no stati presi in consi-derazione lo sviluppo e la ge-stione del capitale umano, la fi-lantropia, la salute e sicurezzasul luogo di lavoro, la gestionedei fornitori.

Provincia di Milano apre il primo tavolo di supporto alle politiche di mobilità

Trasporto merci? ParliamoneL’ASSESSORE A INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ

GIOVANNI DE NICOLA HA RIUNITO INSIEME GLI

OPERATORI DEL SETTORE. OBIETTIVO: FAR CRESCERE

IL TERRITORIO E RIDURRE TRAFFICO E SMOG.

Dopo l’anno del debutto in Borsa, per Fiat Industrial un altro prestigioso riconoscimento

Primi nella difesa del clima

CURTATONE - Replica Sistemi,società specializzata nellaprogettazione enell’imple men ta zio ne diapplicazioni software per lagestione della logistica dimagazzino e la programmazionedei trasporti, è stata scelta da MasLogistics per i propri clien ti delsettore fashion. Nel 2006 MasLogistics, che svolge moltepliciservizi logistici, dal la gestione delmagazzino materie prime e prodottifiniti alle attività di stiro, collaudoaccessori, riparazione epersonalizzazione capi, ha decisod’infor ma tizzare le attività dimagazzino. La scelta è caduta suStock System di Replica Sistemi. Il progetto che ha portatoal l’implementazione del soft wa reper le attività di magazzino di MasLogistics, è stato sud diviso in duefasi, la prima re lativa alla gestionedelle materie prime e degliaccessori, la seconda relativa aiprodotti finiti. Per le materie prime,in “inbound” StockSystem verifica idocumenti d’ingresso, attribuisce leetichette esterne e interne,organizza il controllo qualità,stabilisce lo stoccaggio nel boxtecnico con tecnica random per laminimizzazione dei percorsi. In “outbound” acquisisce ledisposizioni di produzione, generaprelievi con groupage, smista estabilisce l’eti chet ta tu ra deimateriali per terzista con lapossibilità di poterlo cambiare, creaunità di spedizione con packing listper disposizione. Per i prodottifiniti, in “inbound” il software diReplica Sistemi verifica i documentid’ingresso con lettura matricolaredi ogni singolo capo e stabiliscelivelli di giacenza per ogni “sku”(stock keeping unit): modello,colore, taglia, codice etichetta,stagione, scelta, tono, “ma de in”. In “outbound” acquisisce lerichieste di spedizione, genera iprelievi con il calcolo automaticodei cartoni di spedizione infunzione dei volumi e dei pesiprevisti, organizza il prelievo contecnica “pick & pack” con letturadi ogni singola matricola e prevedele lavorazioni post-prelievo. Nelflusso dei prodotti finiti coor dinaanche i resi da piatta forma e daclienti.

L’AZIENDA ITALIANA ENTRA NEGLI INDICI DOW JONES

SUSTAINABILITY WORLD E DOW JONES

SUSTAINABILITY EUROPE E SI AFFERMA COME

INDUSTRY LEADER IN ENTRAMBE LE CATEGORIE.

Sergio Marchionne

LOGISTICA

STOCKSYSTEMAL SERVIZIODELLA MODA

ritorio, che rappresenta certa-mente un’urgenza. Ma sul ri-lancio del trasporto merci?“Una spinta al settore - hadetto ancora Giovanni De Ni-cola - è impellente in previsio-ne dell’Expo 2015: in un terri-torio qual è quello della gran deMilano, approfittare del le op-portunità che una logistica ‘in-telligente’, integrata a un vali-do sistema di trasporto e smi-stamento merci, può offrirci si-gnifica farsi trovare pronti al- l’ap puntamento con l’Expo,che sarà per Milano e per l’Ita-lia intera non solo una vetrinaprestigiosa ma anche un’occa-sione u ni ca e impareggiabiledi rilancio e di crescita”.

24ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Lino Sinari

LIVIGNO - È basata su tutta unase rie di prodotti innovativi lastra tegia di Pirelli nel campodei pneumatici per veicoli indu-striali. Settore in cui il marchioitaliano è leader in America La-tina e in cui ha l’ambizione dicrescere su tutti i mercati, a par-tire da quello europeo. La divi-sione truck è diretta da UgoFor ner, manager arrivato in Pi-relli dopo una serie di esperien-ze in multinazionali del settorealimentare.

Possiamo fare il puntosulla divisione Pirelli Truck,individuare in che direzionevi state muovendo?

“Per il nostro marchio si trat-ta di un settore importante e loconferma il fatto che Pirellicon tinui a investire in ricerca esviluppo, altrimenti avrebbe giàstretto i cordoni della borsa. Esi tratta di cifre importanti, 500milioni di euro nei prossimi dueanni, a cui si aggiungono i 300milioni per un nuovo stabili-mento produttivo in Argentina.Il tutto con un obiettivo benpreciso: arrivare nel 2014 a unvolume d’affari di un miliardo e900 milioni, partendo dalla basedel miliardo e duecento milioniraggiunti due anni fa, in pienacri si. In quest’ottica rientra an -che il lancio dei nostri nuoviprodotti, l’obiettivo di fatturatoche ci siamo prefissati infattideve essere raggiunto puntandoper almeno il 60 per cento pro-prio su queste gamme. La no-stra serie Z1 deve conquistare

quote significative non soltantoin Europa, ma anche in Ameri-ca Latina, dove del resto siamoleader di mercato, e in Cina, unPaese difficile, in cui si vendo-

no ogni anno 43 milioni dipneu matici, con prezzi che van -no dal 100 per cento del best inclass fino a un 40 per cento.Cer to, questi hanno limiti sullepercorrenze, durano di meno,ma ti ci devi comunque con-frontare, il che ti impone di farescelte ben precise. In base aqueste siamo diventati leader

nel l’overload, una sfida incredi-bile, con i mezzi che caricanoquattro volte il consentito e tudevi supportarli con le gom -me”.

Si tratta di grossi investi-menti, soprattutto se effettua-ti in un periodo non facile peri trasportatori, almeno in Eu-ropa.

“Abbiano fatto una scelta ra-dicale, quella di focalizzarci suisegmenti premium, che stanno

crescendo più del mercato ge-nerale. Da settembre in effettistiamo sentendo un calo, ma itre anni precedenti per noi sonostati da record. Adesso sta pa-gando soprattutto l’Europa, incui il calo va misurato in dop-pia cifra, mentre gli Stati Unitivanno meglio ma stanno esconoda un momento di difficoltà

mol to pesante; in America Lati-na, grazie al passaggio all’Euro4, si sono venduti tantissimi ca-mion, quindi nel prossimo futu-ro pagheremo dazio nel primoequipaggiamento, poi arriveran-no il campionato del mondo dicalcio e le Olimpiadi e quindispe riamo si continui bene. Pas-sando alla Cina, l’investimentosul le infrastrutture ha fatto de-collare anche il settore truck.Com plessivamente c’è comun-

que un momento di rallenta-mento, e secondo me si tratteràdi una crisi più profonda diquel la del 2008, in particolareper la pressione a cui è sottopo-sto l’euro e per l’ennesimastret ta al credito per le aziende.Nel nostro settore è arrivata lacon sapevolezza che se avessi-mo continuato a produrre senza

tenere conto del mercato ci a -spet tava un bagno di sangue,quindi tutte le aziende hannoiniziato ad adattare la produzio-ne”.

Visto il momento, comepen sate che le aziende acco-glieranno prodotti innovativicome il Cyber Fleet?

“Bisogna distinguere tra a -zien de e aziende, ci sono quellemolto evolute, di grandi dimen-sioni, gestite in maniera avan-zata, che fanno del controllodei costi un elemento di valore.Di conseguenza provano le no-vità pri ma di applicarle, e sehai dei contenuti tecnologici daproporre che possano trasfor-marsi in valore sono disposti aseguirti. Mentre se annuncidelle novità ma di scarso conte-nuto tecnologico e quindi dipoco impatto, per di subito ognicredibilità. Dal canto nostrocerchiamo di evitare questo er-rore, Pirelli sta facendo unosforzo di lancio di prodottinuovi in un campo difficile daaffrontare: la tecnologia appli-

cata agli standard di co munica-zione è infatti un mon do che sista evolvendo rapidamente. Ilprimo sensore a cui abbiamopensato era quello ap plicatoalle valvole, che oggi è già su-perato, anche se è quello anco-ra utilizzato nella maggiorparte dei casi. Se su di un’au to-vettura può infatti risultare suf-ficiente, in un veicolo in du-striale sono molti di più i pa ra-metri di cui va tenuto con to,con l’obiettivo di aumentare siala sicurezza, che la vita del pro- dotto, due fattori importantinell’economia d’esercizio di uncamion. E si tratta di un valoreche è facilmente misurabile,ba sta calcolare quanti sono imez zi di una flotta che si fer-mano a cau sa della scarsa ma-nutenzione dei pneumatici percapire quali risparmi siamo ingrado di garantire”.

L’aggiunta dei sensoriquan to fa aumentare il prezzodei pneumatici?

“Stiamo lavorando a livellodi industrializzazione per tene-

INTERVISTA / Ugo Forner, Direttore Pirelli Truck

Attacco su tutti i frontiPIRELLI CONTINUA A INVESTIRE IN RICERCA E

SVILUPPO PER IL SETTORE TRUCK. CIFRE IMPORTANTI:500 MILIONI DI EURO NEI PROSSIMI DUE ANNI A CUI

SI AGGIUNGONO I 300 MILIONI PER IL NUOVO

STABILIMENTO PRODUTTIVO IN ARGENTINA.

LIVIGNO - Tra le più recenti aggiunte al catalogo Pi rellispicca la Serie 01, con i modelli di pneumatici invernaliFW:01 e TW:01 per assi sterzanti e trattivi e più in genera-le per l’utilizzo con una temperatura inferiore ai 4°. Tanti ivantaggi pratici rispetto alla linea precedente, da un più 20per cento nella resa chilometrica a un incremento del 30per cento per la ricostruibilità, fino al 20 per cento di tra-zione in più sulla neve e del 10 per cento sul bagnato. Ri-sultati ottenuti rivoluzionando la struttura, il battistrada e

le mescole delle gomme, con in particolare un elevato im-piego di silice, anche nel sottostrato.

Per quel che riguarda la linea W:01 spicca la pro fondalamellatura del battistrada e la geometria dei tasselli, chemigliorano l’equilibrio e il controllo su terreni difficili,oltre al comfort acustico e alla resa chilometrica. Il model-lo FW:01 si av vale invece del brevetto Pirelli Rotated

Shoulder Rib, cioè di un battistrada con spalla ribassata,che garantisce un’usura molto regolare, incrementandonel’effettiva vita lavorativa. Il battistrada inoltre è stato stu-diato per catturare molta ne ve, migliorando il grip su stra-de altrimenti impossibili da percorrere.

La struttura dei nuovi pneumatici comprende tutte lepiù recenti soluzioni sviluppate da Pirelli: la Three San-dwich Belts, che consiste in tre cinture sovrapposte che al-lungano la vita della gomma, la regolarità delle prestazio-ni, la ricostruibilità e il miglioramento dell’handling, ilDual Layer Tread Compound cioè il sistema a doppia me-scola, con un’esterna ottimizzata per migliorare il chilo-metraggio, così come l’aderenza e riducendo gli spa zi difrenata e una interna che riduce la resistenza al rotolamen-to e assicura una maggior integrità generale, l’HecagonalBead Wire, il cerchietto che consente la massima flessibi-lità nel montaggio e favorisce la ricostruibilità oltre amantenere una stabilità termica che è sinonimo di durata, eil Fully Rubberized Cord for Belt, che consiste nella com-pleta gommatura delle cordicelle di cintura che previenel’ossidazione e aggiunge resistenza allo pneumatico.

I nuovi pneumatici invernali Pirelli sono attualmente di-sponibili nelle misure 295/80 R22.5, 315760 R22.5,315/70 R22.5 e 315/80 R22.5, tut te con il marchio Ecoim-pact, che caratterizza tutte le gomme della serie 01 di ulti-ma generazione e ne certifica il minor impatto ambientaleattraverso l’al ta ricostruibilità ottenuta utilizzando mesco-le pri ve di olii altamente aromatici, la bassa resisten za alrotolamento e la ridotta rumorosità in linea con le direttiveeuropee entrate in vigore que st’anno.

L’attenzione del marchio alle tematiche ambientali èconfermata dall’accordo volontario firmato a inizio annocon il ministero all’Ambiente per la riduzione dell’impattosul clima derivante sia dalla produzione che dall’impiegodi pneumatici.

GLI INVERNALI FW:01 E TW:01 PER ASSI STERZANTI E TRATTORI

La Serie 01 batte il freddo anche quando si scende sotto i -4 gradi

Ugo Forner, Direttore Pirelli Truck

La Serie 01proponepneumaticiinvernali perl’utilizzo contemperaturerigide.

25ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

LIVIGNO - L’idea è di quelle che possono incidereprofondamente nell’universo del trasporto. Lacyber gomma intelligente studiata da Pirelli puòinfatti risolvere una volta per tutte i problemi le-gati ai pneumatici, comunicando in tempo reale algestore della flotta sia i dati relativi alle condizio-ni del pneumatico sia la sua posizione geografica.Risultato ottenuto con un sensore elettronico, svi-luppato insieme agli specialisti del la SchraderElectronics, il Tyre Mounted Sensor, che vieneap plicato nella superficie interna della gomma edè in grado di raccogliere con grande precisione idati relativi alla pressione, alla temperatura e al-l’identificazione, questi vengono trasmessi sia altrasportatore che a chi gestisce la flotta, che pos-sono così intervenire in tempo utile per sanareeventuali anomalie. Facile capire quale sia ilpasso in avanti, sia in ottica di sicurezza che di ri-sparmio di carburante, in entrambi i ca si infatti èessenziale che gli pneumatici siano gonfiati allagiu sta pressione, che consente una miglior guida-bilità e una tenuta perfetta in curva e in frenata.

All’atto pratico si tratta di un piccolo micro-chip con un pe so di appena 25 grammi che vieneincollato alla superficie interna della gomma.Nella sua memoria sono contenute tutte le carat-teristiche della gomma, come marca, modello,misura e per fino il lotto di produzione, a cui ven-gono aggiunti via via tutti i dati relativi alla pres-sione e alla temperatura. Questa mo le di informa-zioni viene raccolte da una centralina che ha ledimensioni di un pacchetto di sigarette, in seguitoi dati possono essere inviati da remoto sia al tra-sportatore che al gestore della flotta, con una sca-

denza temporale prefissata. Il sensore montatosulle Cyber Fleet ha la stesa durata di vita dellagomma, ricostruzione compresa.

L’innovazione è rappresentata dal fatto che “ilmicrochip viene applicato direttamente sul pneu-matico - ha spiegato il responsabile dello svilup-po Giorgio Audisio - e non come si fa normal-mente sulla valvola o sul cerchio, con un incre-

mento decisivo della precisione dei dati. I vantag-gi di un simile sistema sono duplici, da un latoper la sicurezza dall’altro per allungare la vitadella gomma. E poi non bisogna dimenticare cheun pneumatico sgonfio con suma più carburante esi usura prima”. Un dato ben noto ma comunqueinquietante se si considera che le statistiche a li-vello europeo rilevano che il 70 per cento deimezzi pesanti viaggia con pneumatici gonfiati auna pressione inferiore a quella raccomandata, eche poco me no del 10 per cento degli incidentistradali è provocato proprio da pneumatici sgonfi.

In più il problema si riflette anche sui costi digestione del le aziende, un’analisi compiuta da Pi-relli e Schrader, in collaborazione con la flottabritannica Tesco, ha rilevato che, prendendo aesempio un camion con una percorrenza di120mila km all’anno, con un costo del gasolio di1,25 euro più Iva, se questo viaggia con pneuma-tici sgonfi del 10 per cento, la perdita è di 500euro, che diventano il doppio nel caso, tutt’altroche raro, che la pressione sia inferiore del 25 percento rispetto a quella ideale.

Senza contare che in un futuro decisamenteprossimo il chip potrebbe essere utilizzato comeuna vera e propria scarola nera, in grado di forni-re indicazioni anche sullo stile di gui da degli auti-sti, si tratta infatti di un sistema aperto, che puòessere di volta in volta implementato da ulterioriapplicazioni. I primi esemplari di pneumaticiCyber Fleet sono già in test dal mese scorso pres-so grandi flotte in Europa e in America Latina,mentre il debutto commerciale vero e proprio av-verrà a settembre.

DEBUTTO COMMERCIALE A SETTEMBRE PER L’INNOVATIVO PRODOTTO PIRELLI

Cyber Fleet: la gomma intelligente capace di comunicare

I primiesemplari dipneumaticiCyber Fleetsono già intest dal mesescorso pressograndi flottein Europa e inAmericaLatina.

“L’obiettivo - dice Ugo Forner, Direttore Pirelli Truck - è arrivare nel 2014 a un volume d’affari di unmiliardo e 900 milioni di euro. In quest’ottica rientra anche il lancio dei nostri nuovi prodotti”.

re i costi i più bassi possibili.Ci ren diamo perfettamenteconto che se l’aumento dovessepesare per più di 40/50 euro,diventerebbe difficile gestirlo,quindi a mio parere devonocostare significativamente dimeno. Questi strumenti delresto vivono l’intera vita delpneumatico, arrivando a300mila km, e credo che nelprossimo futuro avranno uncosto irrisorio. Il passo im por-tante è che in questo mo do riu-sciremo a raggiungere un altrolivello di servizi, diventando ilfornitore di elementi innovativiin modo da fidelizzare la clien-tela. Per questo i nostri sen soridovranno arrivare a fornire unaserie di dati che non possonopiù limitarsi alla pressione ealla temperatura. Dobbiamo es-sere in grado di gestire il con-teggio di accelerazioni e de ce-lerazioni, più in generale del lostile di guida dell’autista. Nondobbiamo dimenticare che lagomma è lo strumento primariodi collegamento tra il camion ela strada, e che quindi la misu-razione di questi dati può avve-nire direttamente, a differenzadi quello che accade quan do cisi collega con il motore o conle sospensioni. Se riu sciremo adimostrare che que sti strumentisono in grado di garantire unacerta economia d’e sercizio cela faremo a sfondare”.

Sotto il profilo tecnologicoPi relli si trova in vantaggio ri-spetto alla concorrenza.

“È da un po’ che lavoriamoin questa direzione e ci abbia-mo investito parecchio. Però neva leva la pena. Insieme al no-stro partner tecnologico Schra-der stiamo cercando di indivi-duare quali sono gli strumentiche possano risultare più graditial le flotte e che possano intera-gire con i software che i grandiplayer stanno già utilizzando”.

Puntando su questi conte-nuti innovativi riuscite a dia-logare anche con i clienti me -dio piccoli?

“È molto difficile. Lo vedre-mo meglio quando il nostroprogetto verrà messo a confron-to con il mercato, cioè verso lafine di quest’anno. Intanto stia-mo procedendo con i test inpart nership con grandi flotte siain Europa, in particolare inGran Bretagna e Germania, siain America Latina dove hannosede i nostri clienti di maggioridimensioni. Il successo di que-sta fase determinerà il decollodi questi sistemi e delle lorosuc cessive evoluzioni. L’indu -stria lizzazione di prodotti co meCyber Fleet è problematica, mauna volta trovate le giuste solu-zioni disporremo di un indiscu-tibile vantaggio competitivo”.

Il confronto tra costruttoridi pneumatici è sempre più

ser rato, con che spirito lo af-frontate?

“Abbiamo passato gli ultimian ni a fare scelte delicate, fa-vorendo l’innovazione e i seg-menti premium. Abbiamo quin-di tralasciato una fetta di mer-cato che non era per noi fontedi grandi guadagni per poter

con centrare gli investimenti suisettori più redditizi. Anche neitruck è stata sviluppata soprat-tutto la fascia altissima. Pirelliè un’azienda che ha pochissimibrand di seconda fascia, datem po abbiamo capito che bi-sogna razionalizzare l’offerta”.

Questo perché pensate di

por tare tutti i clienti verso ipro dotti premium?

“Contiamo innanzitutto dipor tare la maggior parte deiclien ti verso il brand Pirelli equin di verso prodotti ad alto va-lore aggiunto. La competizionesul le fasce basse credo sia pocorazionale”.

ASSOGOMMA

A OGNI STAGIONELE SUE SCARPEMADONNA DI CAMPIGLIO - Fred doe neve non rappresentano più unproblema. La guida in condizionidifficili richiede un adeguato trenodi gomme soprattutto tra i pro fessionisti, dei quali si richiedespesso la presenza proprio in casidi emergenza. In queste occasioniun aiuto più che valido derivadall’utilizzo dei pneumaticiinvernali, la cui diffusione è increscita costante negli ultimicinque anni in Italia anche traquanti trasportano per lavoro. Enon necessariamente in presenzadi gelo e neve: la mescola deglipneumatici estivi quando latemperatura scende sotto i 7 graditende a irrigidirsi, con il risultatoche l’a derenza al suolo diventasem pre più difficoltosa, a discapitodella sicurezza: frenata più lunga,rischio slittamento e mag gioredifficoltà nel tenere la strada incurva. Per dimostrare l’efficacia el’opportunità di un investimento alungo termine quale quellodell’acquisto di quattro pneumaticiinvernali, il Gruppo Produttori dipneumatici di Assogomma proponeannualmente test di prova inlocalità sciistiche. Per l’edizione2012 è stata scelta Madonna diCampiglio. Numerose prove suneve e asfalto hanno evidenziatocome il pneu matico invernale sial’u ni ca soluzione per circolare insicurezza, nelle condizioni tipichedella stagione invernale, sen za lanecessità di montare catene. Anzi:nel confronto sul lo spazio difrenata un veicolo e quipaggiatocon pneumatici in vernali ha lameglio sullo stes so veicolo dotatodi catene montate sull’assetrattivo. I test si sono svolti conpneumatici di tutte le aziendeproduttrici associate e veicoli contrazione, motorizzazione ealimentazione diverse, di segmentidi mercato diversi. Nel caso deiveicoli commerciali il Grup po Fiatha messo a disposizione dueDucato 120 Multijet, mentre lasezione campigliese della Cri(Croce Rossa Italiana) haconcesso in prova due VolkswagenCaravelle da 2,5 t, che conallestimento ambulanza sfiorano le3 t. Le pro ve hanno riprodotto letipiche situazioni in cui si puòtrovare qualsiasi autista o squadradi paramedici e hanno dimostratoche in ogni situazione con un tre nodi pneumatici invernali si viaggiapiù sicuri. I due Ducatomontavano pneu matici dellamisura 125/17/R15, uno conequipaggiamento omogeneoinvernale nuovo e l’altro conequipaggiamento omogeneo estivonuovo. Obiettivo della prova eraquello di comparare la motricitàsu un percorso stradale misto conil veicolo in normali condizioni diutilizzo, quindi sia scarico siazavorrato con un carico di 400 kg,pari al carico medio di unidraulico nel suo lavoroquotidiano. La prova è stataeseguita su un percorso stradalecon fon do ghiacciato e innevatoe con un dislivello incorrispondenza del quale è statopredisposto un semaforo, persimulare una frenata con arrestoin salita e successiva ripartenza.L’altra prova che ha visto in pi stai veicoli commerciali è sta ta lafrenata di emergenza con mezzi disoccorso. I due Ca ravellemontavano gomme della misura215/65 R16C. La prova consistevain una frenata d’emergenza condue ambulanze identiche atrazione integrale su fondoinnevato leggermente in discesa(4 o 5 per cento) a 45 km/h circa.

26ATTUALITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Fabio Basilico

ASSAGO - Il trasporto regionaleè sempre più al centro delle at-tenzioni dei produttori di pneu-matici. Non certo per un caso,dal momento che questo com-parto riveste un ruolo di prima-ria importanza nelle complessedinamiche che sottendono alladi stribuzione delle merci. Goo-d year fa la sua parte lanciandosul mercato la sua nuovagamma di pneumatici per ri-morchio Regional RHT II desti-nata appunto prevalentementeai veicoli impiegati nel traspor-to regionale.

COSTI CHILOMETRICIRIDOTTI

La gamma Regional RHT II,completamente riscolpibile e ri-costruibile, è stata studiata so-prattutto per cerchi da 22.5” eoffre prestazioni migliorate intermini di chilometraggio ri-spetto al predecessore, il Good -year Regional RHT. Ciò com-porta costi chilometrici ancorapiù ridotti per gli operatori. Lagamma si rivela interessantean che per altri elementi. Nonso lo il notevole miglioramentodel potenziale di chilometrag-gio, aumentato fino al 30 percen to rispetto all’RHT, ma an -che ottimali prestazioni antislit-tamento sul bagnato, grande ro-bustezza, il rispetto del futurore golamento UE 661/2009 inter mini di riduzione dei livellidi rumore e della resistenza alrotolamento, la presenza ingam ma di un pneumatico adalto carico che offre una capaci-tà di carico per assale di 10 ton- nellate, assicurando un maggio-re carico utile, un elevato chi lo-metraggio e una buona durata.

Le caratteristiche fondamen-tali del progetto Regional RHTII sono rintracciabili nella for -ma ottimizzata delle cavitàmul tiraggio, nei robusti canalinel le spalle e nelle scanalature azig-zag del battistrada. Soluzio-ni che offrono i vantaggi diun’u sura uniforme e ottimale,una buona resistenza contro l’u -su ra delle spalle e robustezzadu rante le manovre. Inoltre, laforma delle scanalature riduceal minimo la ritenzione di pie-trisco e migliora la frenata sulbagnato.

Il maggiore potenziale dichilometraggio è dovuto allanuo va mescola del battistrada ea un volume di gomma soggettaa usura maggiorato del 15 percento. Il battistrada è più largodi 10 mm e ha una profonditàsuperiore dell’8 per cento ri-spetto al Regional RHT. I nuovipneumatici sono dotati dellaGoodyear Max Technology epresentano la KMax Technolo-gy, un insieme di caratteristichespecifiche del pneumatico, svi-luppate per massimizzare il chi-

lometraggio, consentire unavasta gamma di applicazioni emigliorare la robustezza dellastruttura del pneumatico stesso.

Goodyear ha predisposto unaserie di severi test per parago-nare il nuovo pneumatico ri-morchio con il suo predecesso-re, che sostituisce, e con uncon corrente di un grande mar-chio. La società di trasporti Pe- nyafort di Barcellona ha parte-cipato al programma di test conun’autobotte per trasporto pol-veri a tre assali Spitzer. I pneu-matici Goodyear precedenti,quelli della gamma RegionalRHT, erano il punto di riferi-mento e hanno percorso circa129mila chilometri sul terzo as-sale rimorchio prima che fossenecessaria la loro sostituzione.Il Regional RHT II ha registratouna media di 179mila chilome-tri e il concorrente di 155milachilometri per raggiungere lostesso livello di usura. Il Regio-nal RHT II offre dunque un chi-lometraggio migliorato del 39

per cento rispetto al suo prede-cessore e del 19 per cento ri-spetto al concorrente.

In un test analogo, condottocon la società Transports Coingin Francia, che ha utilizzato unrimorchio Kaiser a tre assalicon telo laterale, i risultati sonostati una media di 115mila chi-lometri per il Regional RHT,139mila per il Regional RHT IIe 125mila per il pneumaticoconcorrente. Regional RHT II

ha registrato dunque un chilo-metraggio migliore del 21 percento rispetto al suo predeces-sore e del 12 per cento rispettoal concorrente dello stesso seg-

mento. I test, effettuati tra ottobre

2009 e marzo 2011, sono sta tiripetuti usando vari treni digomme per assicurarne la coe-renza. Le prove hanno anchedi mostrato che la vita mediaprevista del Regional RHT IInel primo asse rimorchio era fi -no a 250mila chilometri nellaflotta Penyafort e fino a 190mi -la nella flotta Transports Coing.In entrambi i casi non sono stati

riferiti casi di sbocconcellamen-to del battistrada o di screpola-ture dei fianchi e l’usura delbattistrada è risultata uniforme.

Riassumendo le prestazioni

comparative dei pneumatici, ilGoodyear Regional RHT IIoffre un ottimo chilometraggioe un miglioramento del poten-ziale di usura, una minore resi-stenza al rotolamento rispetto aun principale concorrente, mi-gliori prestazioni di frenata sulbagnato e un basso livello di ru-more, limitato a soli 71 dB(A).

Il prototipo del pneumaticoper alti carichi Regional RHT II385/65R22.5 è stato presentatoal Salone dei Veicoli Commer-ciali IAA di Hannover nel2010. La capacità di carico diquesto pneumatico consente dimontare rimorchi con carrelliad asse tandem di peso ridotto,che offrono un carico utile inte-ressante rispetto ai rimorchi atre assi convenzionali. Il nuovopneumatico permette di caricare20 tonnellate su un carrello adasse tandem, rispetto alle 24tonnellate caricate su un carrel-lo a tre assi poiché le innovati-ve coperture 385/65R22.5 han -no un indice di carico di 164 =5 tonnellate anziché il tradizio-nale 160 = 4,5 tonnellate. Ilnuovo semirimorchio tandemcon una motrice 4x2 offre unpe so totale massimo autorizzatodi 38 tonnellate, rispetto al Pmadi 40 tonnellate di una motrice4x2 con semirimorchio a tre as -si. La presenza dell’asse tan-dem comporta un risparmio dipeso di 1 tonnellata rispetto aun mezzo equivalente a 3 assi,il che si traduce in una differen-za di circa 1.000 kg di carico

utile tra i due. Inoltre, i costi d’esercizio di

questo rimorchio ad asse tan-dem sono notevolmente ridottirispetto a quelli di molti rimor-chi tradizionali a tre assi, chespesso non funzionano allamassima capacità, e quindi of-frono un potenziale di rispar-mio di costi molto interessanteper gli operatori.

Il pneumatico per carichielevati ha un nuovo disegnodella carcassa, studiato per ri-durre le temperature al l’in ternodel pneumatico, assicurare unelevato chilometraggio e unalunga durata. Allo svi luppodella nuova copertura hannocollaborato insieme Good year eSchmitz Cargobull. La versioneper alti carichi del RegionalRHT II è già disponibile sulmercato insieme ai pneu maticidi dimensione 435/50R19.5 e385/55R22.5.

Questo mese toccherà alladimensione 425/65R22.5 e inaprile alla 445/65R22.5.

GOODYEAR / Nuova generazione di pneumatici rimorchio per trasporto regionale

RHT II, sigla dell’innovazioneMAGGIORE CHILOMETRAGGIO E MAGGIORI CARICHI. È QUANTO PROMETTE LA NUOVA FAMIGLIA DI

PNEUMATICI RIMORCHIO PROPOSTA DAL PRODUTTORE

AMERICANO PER ANDARE EFFICACEMENTE INCONTRO

ALLE ESIGENZE DEI PROFESSIONISTI DEL TRASPORTO

REGIONALE. LA GAMMA REGIONAL RHT II,COMPLETAMENTE RISCOLPIBILE E RICOSTRUIBILE, ÈSTATA STUDIATA SOPRATTUTTO PER CERCHI DA 22.5’’.

Il battistrada del Goodyear RHTII è più largo e più profondorispetto a quello dell’RHT.

CLEVELAND - Daimler Trucks North America ha annun-ciato l’aggiunta di un secondo turno e prevede di au-mentare la produzione nel suo stabilimento di pro duzio-ne Freightliner Truck a Cleveland. Ciò si tradurrà nellacreazione di 1.200 nuovi posti di lavoro, tra cui centonel vicino impianto DTNA Componenti e Logistica aGastonia, nel Nord Carolina. I nuovi lavoratori aumen-teranno il personale dello stabilimento di produzioneFreightliner più grande degli Stati Uniti di oltre il 70per cen to, a partire da circa 1.600 a ol tre 2.700. L’im-pianto di Cleveland produce modelli di autocarro pe-santi di Classe 8, compresi i Freightliner Cascadia, Co-lumbia e le linee di prodotto Argosy. Il rilancio diDTNA nel la produzione è la risposta al lo sviluppo posi-tivo del mercato nella regione NAFTA. Il volume dellemerci è tornato ai livelli pre-crisi e flotte di veicoli sonoora gradualmente sostituite dopo che per diversi anni èmancata la modernizzazione. La crescita della domandabeneficia particolarmente i camion pesanti a lungo rag-gio, creando ordini arretrati fino a sei mesi per il mo-dello Freightliner Cascadia.

Nel 2011, nei soli Stati Uniti e Canada, la filiale ame-ricana di Daimler Trucks ha sensibilmente aumentato levendite di camion, registrando un guadagno superiorealla media grazie al forte rimbalzo del mercato. Con94.155 veicoli a novembre 2011, le vendite sono statequa si il 55 per cento in più rispetto al medesimo periododel 2010. DTNA è il produttore di maggior successo dicamion di classe 6-8 negli Stati Uniti e Canada, con unaquota di mercato del 32,7 per cento (ottobre 2011).

In risposta all’accresciuta domanda di clienti di ca-mion a marchio Freightliner e Western Star, DTNA giàlo scorso anno aveva aumentato la sua forza lavoro dicirca 3mila dipendenti presso varie strutture di produ-zione di camion negli Stati Uni ti e in Messico. “La cre-scente domanda di nostri prodotti - ha dichiarato MartinDaum, Presidente e CEO di Daimler Trucks NorthAmerica all’annuncio del rilancio della produzione - di-mostra che siamo sulla strada giusta ed è la testimo-nianza che i nostri marchi si concentrano sul la fornituradi soluzioni di business efficaci per i nostri clien ti e leloro esigenze di trasporto. Stiamo offrendo camion lea-

der nel settore quanto a risparmio di carburante e la tec-nologia al più basso costo totale di proprietà, grazie alnostro accesso alle risorse e tecnologie Daim ler”. L’as-sunzione di nuovi dipendenti è già iniziata e lo sposta-mento della nuova produzione è prevista a pieno regimeda settembre 2012.

I camion Freightliner sono venduti sul mercato inter-

nazionale, il 20 per cento dei truck pro venienti dallostabilimento di Cleveland sono venduti attraverso so-cietà controllate Daimler nei mercati di esportazione diAustralia, Nuova Zelanda e Sud Africa. Daimler TrucksNorth America produce e commercializza veicoli diClasse 4-8 coi marchi Freightliner, Western Star e Tho-mas Built Buses.

DAIMLER TRUCKS / Lo stabilimento Freightliner a Cleveland aggiunge il secondo turno

Si riparte alla grande LA STELLA NEGLI USA STA BENEFICIANDO DEL FORTE

RIMBALZO DEL MERCATO. PREVISTA DA SUBITO

L’ASSUNZIONE DI 1.200 NUOVI DIPENDENTI.

27LCV N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Mauro Zola

TORINO - Dopo l’anteprima alMo tor Show di Bologna è par-tito dal Fiat Industrial Villageil tour europeo del nuovoIveco Dai ly. Il blogger e foto-grafo Fo sco Giulianelli, ac-compagnato da una troupevideo e da due affascinanti as-sistenti porterà una minicaro-vana, composta da due Daily,in sei città europee, con l’in-tento di avvicinare sul cam pogli utilizzatori finali del veico-lo. Nell’ordine a Monaco, Am-burgo, Parigi, Amsterdam, Co-penaghen e Stoccolma, Giulia-nelli si recherà prima nellaconcessionarie locali Iveco,per incontrare i clienti, ma so-prattutto interagirà con i lavo-ratori im pegnati lungo la stra-da in can tieri, officine, esercizicommerciali, facendo tappalungo il percorso per incontra-re e documentare sia le opinio-ni di questi riguardo al Daily,sia lo street sty le degli opera-tori professionali.

La caratteristica più intri-gante dell’iniziativa riguarda

infatti la base di Giulianelli,che non è né un esperto di mo-tori né tanto meno di veicolicommerciali, an che se in pas-sato ha già compiuto un’opera-zione simile con Alfa Romeo.Il blogger infatti solitamente sioccupa di moda e di stile. Ilsuo sarà quindi un ap proccio adir poco anticonvenzionale, unpunto di vista diverso che sicu-

ramente regalerà delle sorpresea tutti gli utilizzatori del Dailye non, che po tranno seguirepasso passo l’in tero tour attra-verso i principali social net-work, da Twitter a Flickr eYouTube, senza naturalmentetralasciare Facebook, su cuisarà creato uno spazio ad hoc,in cui sarà possibile votare lafoto preferita e anche scegliere

chi meglio oggi incarna l’a ni -ma da supereroe del Daily.

E a proposito di supereroi,ad accompagnare l’intero toursa rà lo slogan “Questo è un la-voro per...” preso direttamentein prestito dai fumetti di Su-perman, l’uomo d’acciaio a cuitut ta la campagna pubblicitariadel l’ultima incarnazione delDai ly ha voluto rifarsi.

IVECO / Partito il tour europeo del nuovo Daily

Il Daily alla scoperta di se stessoLA CAROVANA, GUIDATA DAL BLOGGER E FOTOGRAFO FOSCO GIULIANELLI, TOCCHERÀ

LE CONCESSIONARIE LOCALI IVECO MA SOPRATTUTTO SI FERMERÀ PRESSO I CLIENTI

IMPEGNATI LUNGO LA STRADA IN CANTIERI, OFFICINE, ESERCIZI COMMERCIALI, PER

RACCOGLIERE E DOCUMENTARE LE LORO OPINIONI RIGUARDO AL DAILY.

TORINO - Dal blogThe Fashionist alDaily Tour, puòsembrare un saltolungo e azzardatoquello compiutoda Fosco Giulia-nelli, perugino dinascita ma ormaida tempo trapian-tato a Stoccolma,blogger e fotogra-fo che può contare

su ottimi rapporti con Lapo Elkann. In-vece l’esperto di stile non pare per nullapreoccupato. “Il nostro obiettivo è quellodi incontrare lavoratori di tutta Europacogliendone, oltre al rapporto con ilDaily, lo stile. In fondo chi meglio diloro può offrirci esempi non mediati distreet style? Durante il nostro viaggio

quindi non ci limiteremo a rispettare letappe prefissate ma ci fermeremo ovun-que incontreremo situazioni stimolantida fotografare e documentare”.

Che cos’ha in comune il Daily conl’universo fashion?

“Ad esempio il colore, il blu che è lostesso della montatura dei miei occhiali.Uno dei nostri compiti sarà proprio quel-lo di aumentare la wellness del Daily,oltre a far capire ai lavoratori dei variPaesi quali sono le caratteristiche vin-centi del furgone Iveco”.

Al tour partecipano anche una troupevideo. “E le mie due assistenti svedesiOlivia ed Erika. Con il video completia-mo la serie dei supporti multimediali concui documenteremo l’intero viaggio. Unmodo intelligente di utilizzare le nuovetecnologie in cui Iveco è decisamente al-l’avanguardia rispetto ai concorrenti”.

PARLA FOSCO GIULIANELLI, BLOGGER E FOTOGRAFO

“Voglio raccontare lo stile Daily”

Il nuovoDaily. AsinistraFoscoGiulianellie le sue dueassistenti.

ULTERIORI BENEFICI SOPRATTUTTO SUI PERCORSI

URBANI POSSONO OTTENERSI CON IL CAMBIO A 6MARCE, IL SISTEMA START&STOP E MIGLIORANDO IL

PROPRIO STILE DI GUIDA CON GEAR SHIFT INDICATOR.

TORINO - Sin dal suo lancio, nel settembre 2011, Iveco ha vo lu-to legare il suo nome al Nuo vo Daily, lanciato in concomitanzacon l’inaugurazione del modernissimo Fiat Industrial Vil lage,alle porte di Torino. Un veicolo sul quale si concentrano molteaspettative: un veicolo nato per servire chi trasporta per lavoro.Una caratteristica che Nuovo Daily continua a dimostrare con ifatti. In un periodo storico in cui si invita (e spesso si obbliga) aconsumare e inquinare di meno, ma in cui il trasporto su gommacontinua a essere cruciale nella filiera del le consegne al consu-matore fi nale, il leggero di Iveco ha pron ta la risposta che serveai pro fessionisti del trasporto: due nuove versioni sviluppatel’una in particolare per i percorsi urbani, l’altra per missioni piùimpegnative, che possono entrambe essere ulteriormente imple-mentate con soluzioni tecnologiche che garantiscono massimariduzione dei consumi ed emissioni ridotte al minimo.

Si tratta della versione con motore da 2.3 litri Euro 5 e 146 cve quella con motore da 3 litri EEV e 146 cv. Il motore da 2.3litri Euro 5 e 146 cv, con coppia di 350 Nm, è dotato di un nuo -vo turbocompressore a geometria variabile e dell’esclusiva tec-nologia Multijet II, in grado di garantire la massima efficienza.Su tutte le motorizzazioni da 2.3 litri Euro 5 (106, 126 e 146 cv)è abbinabile il nuovo cambio a 6 marce, ottimizzato per sfruttareal meglio la disponibilità di coppia del mo tore al fine di ridurre i

consumi. La motorizzazione da 3 litri EEV e 146 cv, 370 Nm dicoppia con turbina a geometria variabile, completa l’offerta diveicoli adatti a missioni particolarmente impegnative che richie-dono un allestimento con tara elevata.

In aggiunta a questi contenuti, il conducente del Nuovo Dai lypuò migliorare il proprio stile di guida con tecnologie innovati-ve come la funzione Start &Stop e il sistema GSI (Gear Shift In-dicator). La funzione Start&Stop, disponibile come optional inabbinamento al nuovo cambio a 6 marce con le motorizzazionida 2,3 litri, spe gne il motore quando il veicolo si arresta con ilcambio in folle e lo riavvia automaticamente non appena si in-nesta la marcia, permettendo quindi un significativo risparmiodi combustibile nelle missioni urbane. Il sistema GSI (GearShift Indicator), offerto di serie in abbinamento al cambio a 6marce, suggerisce al conducente la selezione della marcia da in-serire per ottenere uno stile di guida con il minor consumo dicarburante e le minori emissioni di CO2.

Combinando i vantaggi offerti dal nuovo motore da 2,3 li trida 146 cv, dal cambio a 6 mar ce e dal sistema Start&Stop, ilNuovo Daily può realizzare, su un percorso misto, una riduzionedi consumi ed emissioni di CO2 fino al 10 per cento rispetto almodello precedente. Una riduzione che assume proporzioni an-cora più rilevanti su percorsi urbani, dove il beneficio offertodallo Start&Stop e dal Gear Shift Indicator è maggiore. Un’ulti-ma novità riguarda i cerchi in lega, da ora disponibili su tutte leversioni del Nuo vo Daily con ruote singole.

Il Nuovo Daily è stato recentemente premiato in Spagna,dalla rivista Transporte 3, come “Veicolo Commerciale Leggerodell’Anno” da una giuria composta da professionisti del mon dodei trasporti, giornalisti e tecnici. Questo importante riconosci-mento si unisce ad altri due premi europei ottenuti dal veicolo asoli due mesi dal suo debutto sui mercati: il “Premio Europa delTrasporto” per l’in no vazione in Spagna e il “Premio Europeoper la Sostenibilità nei Trasporti” in Germania per la versioneelettrica del Nuo vo Daily.

IVECO / Arrivano due nuove versioni per il nuovo Daily, con motore da 2.3 e da 3 litri

Il piccolo di casa Iveco semprein linea con le attese della clientela

28LCV N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Guido Prina

ROMA - Come sarà la nuova ge-nerazione di veicoli commer-ciali Ford che arriveranno suimer cati europei e asiatici nelcor so del 2012? Una domanda acui risponde Tourneo Custom,concept che debutta al Salonedi Ginevra, anticipando lo stilee le funzionalità dei futuri mez -zi per trasporto merci e personedell’ovale bianco-azzurro. Conuna mission ben precisa: soddi-sfare i clienti che cercano spa-zio e versatilità con stile. Ne ècon vinto Stephen Odell, Presi-dente e Ceo di Ford Europa:“Ba sta un solo sguardo e ci siren de immediatamente conto dico me il Tourneo Custom Con-cept porti una ventata di fre-schezza e un nuovo spirito alseg mento dei veicoli per il tra-sporto persone. Il nuovo rangedi veicoli commerciali di Fordguarda in una nuova direzioneche ha nel suo Dna funzionalitàe stile, e che rivoluzionerà ilsegmento. Siamo felici di pre-sentare a Ginevra questo nuovovei colo. Il Tourneo Customvan ta guidabilità e qualità dellerifiniture tipiche di un’auto:que ste caratteristiche sarannoap prezzate da un gran numerodi clienti, sia del settore busi-ness che nel campo del traspor-to personale, e Ginevra saràun’oc casione ideale per presen-tarlo al pubblico per la primavol ta”.

QUALITÀAUTOMOBILISTICA

A bordo del Tourneo Customè in effetti presente una serie dinuove caratteristiche, comequa lità delle rifiniture e tecno-logie di guida, normalmentepre senti solo a bordo delle auto.Que ste comprendono un designdegli interni particolarmente ri-cercato, con l’abitacolo estre-mamente funzionale per il gui-datore, e che trasmette ai pas-seggeri un’idea di qualità grazieai materiali impiegati e allo sti -le esclusivo.

Non solo perché TourneoCu stom vanta anche una seriedi innovazioni come i sedili po-steriori multi-regolabili e aspor-tabili, il sistema di comandi vo-cali e la connessione ai disposi-tivi digitali SYNC, dotato di E -mer gency Assistance, nonché letecnologie ECOnetic per la ri-duzione di consumi ed emissio-ni. Insomma, un veicolo che vaincontro al futuro senza com-promessi.

Dal punto di vista estetico, ilcommerciale Ford incarna lospi rito e il carattere trasmessidal Kinetic Design, già apprez-zato su molte vetture del mar-

chio americano, che restituisceun’idea di dinamismo e di mo-vimento anche a veicolo fermo.“Un design fatto di linee pulitema avvolgenti e che comunicaesclusività ed energia”, spiega-no in Ford. “Il Tourneo CustomConcept - dice Paul Campbell,designer capo di Ford Europa -con il suo look imponente masportivo, esaltato dalle vetraturea filo e dalla fluidità delle linee,porta una ventata di freschezzaal segmento dei veicoli per tra-sporto persone. Gli stilemi delKinetic Design ci hanno per-messo di sviluppare un veicolodal lo stile esclusivo, accattivan-te e molto innovativo”.

Il Kinetic Design trasferisceinfatti al Tourneo Custom Con-cept un carattere unico grazie aisuoi tratti distintivi, come lagri glia trapezoidale anteriore, leli nee incisive e i passaruotamag giorati, le superfici a vetrodal la caratteristica sagoma apun ta. Il concept vanta inoltreparticolari dettagli come i profi-li cromati per la griglia e l’illu-minazione a Led, così come icer chi in alluminio da 18”.

All’interno, il design propo-ne ancora stile ed esclusività,che raggiungono nuovi livelli.“Abbiamo realizzato un abita-colo di qualità superiore, congli stessi standard di un’auto,per un’esperienza appagante esoddisfacente sia per il guidato-re che i passeggeri - ribadisceCampbell - Il lato guida, pro-gettato con una particolare at-tenzione all’ergonomia della

guida, e l’area passeggeri poste-riore, con rifiniture in pelle ema teriali di qualità, dimostranoche gli interni possono essereal lo stesso tempo funzionali edeleganti anche in un veicolo diquesto segmento”.

Il pannello strumenti, avvol-gente e costruito attorno al gui-datore, ha lo stesso stilema e ste -

tico e funzionale di quelli mon- tati a bordo delle auto del brand;e anch’esso vanta la presenzadei dettagli stilistici del KineticDesign. I passeggeri a bordosono avvolti da una sensazionedi esclusività grazie al grandespazio a disposizione e al le rifi-niture di qualità, anch’esse ispi-rate alla filosofia progettuale delKinetic Design, con pannelli la-terali che richiamano le forme ele linee del vei colo.

Completamente nuovo ancheil design dei sedili posteriori,

che possono essere ripiegati indiverse configurazioni, o essereanche completamente asportati.Questo permette una grandever satilità dello spazio a bordo,rendendo il Tourneo Customadattabile a ogni tipo di utiliz-zo, per spostamenti d’affari o dipia cere. Lo schema a due coloridegli interni esalta il grandespa zio a disposizione e la per-cezione di qualità, grazie anchea sedili in pelle con cuciture amano e inserti in stoffa.

E per quanto riguarda la tec-

nologia, cosa potranno trovare abordo della nuova gamma diveicoli commerciali per traspor-to merci e persone i clienti Forddi domani? Tra i componentivan no segnalate le ECOneticTechnologies, le soluzioni Fordper ridurre le emissioni di CO2,come lo Start&Stop e la Ricari-ca Rigenerativa Intelligente. Epoi il sistema di comandi vocalie connettività SYNC che per-mette di collegare telefoni e di-spositivi musicali digitali, e dicontrollarli attraverso comandi

vocali avanzati. E ancora l’E -mer gency Assistance, nuova ca-ratteristica del SYNC che si atti-va in caso d’incidente, telefo-nando automaticamente ai servi-zi d’emergenza segnalando an -che la posizione del veicolo. Cisarà poi il sistema di protezioneavanzata che comprende airbaglaterali e a tendina sia per il gui-datore che il passeggero, la tele-camera posteriore integratanello specchietto retrovisore, ilLane Departure Warning e ilDriver Alert, recenti e premiatetecnologie che analizzano la tra-iettoria del veicolo e avvisano ilguidatore in caso di allontana-mento dalla traiettoria ottimaleo di stile di guida che denotastanchezza o affaticamento.

PROPULSOREALL’ALTEZZA

“Per assicurare prestazionisempre all’altezza della situa-zione ma consumi ridotti, ilTourneo Custom Concept è do-tato da una versione aggiornatadel diesel Ford Duratorq TDCi2.2 da 155 cv - commenta Bar -ry Gale, ingegnere capo di FordEuropa - Inoltre, il Tourneo Cu-stom Concept è stato realizzatosulla base di una nuova piatta-forma globale caratterizzata dadinamiche di guida superioriper agilità, reattività, comfort eabitabilità. I clienti di questoparticolare segmento sono sem-pre più esigenti in quanto a tec-nologia, prestazioni e manegge-volezza. Questo veicolo dimo-stra che stiamo prendendo mol -to sul serio le loro aspettative, eche potranno aspettarsi un’e -spe rienza di guida completa-mente nuova”.

FORD / Ecco come sarà lo stile e la funzionalità della nuova generazione di veicoli commerciali per Europa e Asia

Tourneo Customl’anticipatoreSTILE MODERNISSIMO ISPIRATO ALLA FILOSOFIA DEL

KINETIC DESIGN CARO A FORD, DOTAZIONI

TECNOLOGICHE ALL’AVANGUARDIA: IL CONCEPT

PRESENTATO AL SALONE DI GINEVRA ANNUNCIA

TRIONFANTE LE CARATTERISTICHE CHIAVE DEI FUTURI

VEICOLI COMMERCIALI PER TRASPORTO MERCI E

PERSONE FIRMATI DAL BRAND AMERICANO.

Il Kinetic Design trasferisce al Tourneo Custom Concept un carattere unico grazie ai suoi tratti distintivi, come la griglia anteriore.

ROMA - A proposito dei piani futuri Ford, Barry Gale, in-gegnere capo di Ford Europa, annuncia che “l’arrivo,ormai imminente, di nuovi veicoli di trasporto persone ecommerciali è un momento al quale guardiamo tutti congrande emozione. Il nuo vo modello Tourneo Custom ci

permette di mostrare alcuni dettagli in anteprima e apre uf-ficialmente un nuo vo corso estetico e tecnologico per ilsegmento”. La nuova gam ma di veicoli commerciali saràalimentata da versioni aggiornate del nuovo motore dieselDuratorq TDCi 2.2, introdotto nel 2011, con Start&Stop diserie, e punterà a un’economia di consumi al vertice delseg mento. I motori saranno disponibili in tre livelli di po-tenza: 100, 125 e 155 cv, tutti accoppiati a un cambio ma-nuale a sei rapporti e trazione anteriore. La nuova gammaincluderà un’ampia varietà di configurazioni, tut te a passolungo e corto, che consentono di ottenere spazio ex tra,dove necessario, per mer ci o bagagli.

Ford presenterà una nuova serie di Transit di dimensionie capacità di carico maggiori nel corso di quest’anno.Transit destinati ai mercati di tutto il mondo e disponibilian che con trazione posteriore. “Il 2012 è un anno estrema-mente importante per il ramo dei veicoli commerciali Ford- conclude Stephen Odell, Presidente e Ceo di Ford Europa- I nostri veicoli hanno guadagnato nel tempo una straordi-naria reputazione per valore e affidabilità, e la nuovagamma garantirà un nuo vo livello di soddisfazione ai no-stri clienti”.

NEL PROGRAMMA FORD ANCHE UNA NUOVA SERIE DI TRANSIT

Offensiva mondiale nel segmento dei commerciali

Vistaposterioredel nuovoconceptFord.

29LCV N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Marco Chinicò

TORINO - È iniziata la marciatrionfale del nuovo Daily cheha ottenuto due importanti ri-conoscimenti europei, doposoli tre mesi dal suo debuttosui mer cati. In Germania èstato insignito dell’“EuropeanAward for Sustainability inTransport”, in Spagna del“Premios Europa del Tran-sporte” per l’inno va zio ne. InGermania, il premio è statoassegnato al nuovo DailyElettrico attribuendo così ilmeritato riconoscimento aglisforzi e agli investimenti diIveco in ricerca e sviluppo. Ilnuovo Dai ly Elettrico lanciaun ponte sul futuro del tra-sporto metropolitano: è infatticlassificato come ZEV (Zero-EmissionVehicle), non è sog-getto alle limitazioni di circo-lazione dei veicoli a combu-stione interna ed è ideale perle missioni in ambito urbano,come la distribuzione porta aporta e il trasporto urbano dipersone.

Iveco vanta una lungaesperienza in questo settore,dal momento che ha sviluppa-to e realizzato il primo Dailya propulsione elettrica nel1986. Successivamente, lagamma è stata ampliata inclu-dendo furgoni e autobus urba-ni. Oggi, i sistemi elettroniciad alta potenza, uniti al la reteCAN e alle batterie So dioCloruro di Nichel, consentonoal nuovo Daily elettrico di ga-rantire alti livelli di affidabili-tà. Il veicolo a propulsione e -let trica a zero emissioni è pro-gettato, costruito, commercia-lizzato e assistito integral-mente da Iveco.

In Spagna, invece, il co-struttore italiano ha ottenuto ilpremio per le innovazioni tec-nologiche introdotte nellanuova gam ma Daily, volte amigliorare il comfort nellaguida, la sicurezza attiva epassiva del veicolo, ma anchel’efficienza del le operazionidi trasporto. Il “Pre mios Eu-

ropa del Transporte” è istitui-to dalla rivista “Transporte-Profesional” e dalla Confede-razione spagnola del trasportomerci (CETM). Il premio,giunto ormai alla sua dicias-settesima edizione, viene as- segnato ogni anno ad associa-zioni, aziende, istituzioni, or-ganizzazioni e persone che sisono distinte per il loro lavoroe per iniziative specifiche de-stinate al trasporto merci sustrada, sia in Spagna che nelresto d’Europa. L’assegnazio-ne del riconoscimento, svolta-si a Madrid, ha vi sto la parte-cipazione di oltre 300 ospitiprovenienti da tutti i set toridel trasporto e della logistica.

Nel definire le caratteristi-che del nuovo Daily, Iveconon solo ha mantenuto e mi-gliorato robustezza, affidabili-tà, motricità, manovrabilità eversatilità per ogni tipo dimissione del trasporto leggero- qualità che han no decretatoil successo del modello, lan-ciato per la prima vol ta nel1978 e da allora prodotto indue milioni e mezzo di u nità -ma ha anche tenuto con todelle richieste della clienteladi oggi, ovvero minori consu-mi senza rinunciare alle pre-stazioni, massima possibilitàdi personalizzazione, ancoramaggiore sicurezza attiva epassiva, con tenuti della cabi-

na di tipo au tomobilistico. Il risultato di tutto questo

impegno è che il Daily 2012assicura una riduzione deiconsumi e delle emissioni chearriva fino al 10 per cento, conpotenza e coppia al top dellacategoria, con la personalizza-zione garantita ora da ben7mila varianti di prodottocombinando telaio, mo tore emeccanico, articolati su ver-sioni trasporto merci, personee basi per trasformazioni e al-lestimenti. Sono sei le variantidi massa totale aterra, a partire da3,2 fino a 7 ton-nellate, i carichimassimi ammessivanno da 1.500 a2.500 kg sull’asseanteriore e da1.900 a 5.350 kgsu quello poste-riore, le portateutili arrivano finoa 4.700 kg concapacità di trainofino a 3.500 kg.Tre sono le misu-re di passo, quat- tro le lunghezze etre le altezze in-terne per lagamma furgoni,sette i passi e lelunghezze carroz-zabili da 3 a 6,2metri per la gamma base pertrasformazioni, dai cabinati aipianalati e ai doppia cabina ealtro ancora. Otto le volume-trie del vano di carico da 7 a17,2 metri cubi. Dai ly è anchetre livelli di allestimento e 4pack opzionali, un maggior li-vello di sicurezza sot tolineatoda tecnologie di ultima gene-razione come ESP 9, luci diur-ne e fendinebbia cornering.

In cabina sono stati miglio-rati comfort e sistemi infotele-matici. La nuova gamma Dai -ly è pienamente rispondentealla normativa Euro 5. Con ilnuo vo motore F1 Diesel Euro5 da 3 litri Twin Turbo da 150kW/205 cv e coppia massimadi 470 Nm Iveco dà una ri-sposta importante ai clientidel trasporto veloce e dellemissioni ad alte performance.Basti pensare ai corrieriespresso. Il 3 li tri Light-Duty

è disponibile an che in altridue livelli di potenza, semprenell’ambito della nor mativaEuro 5: 125 kW/170 cv concoppia massima di 400 Nm e107 kW/146 cv con 350 Nm.Le tre motorizzazioni Hea vy-Duty, ovvero 170 cv e 400Nm con turbocompressore didue stadi, 146 cv e 370 Nmcon nuova turbina a geometriavariabile e Natural Power da136 cv rispettano gli standardancora più avanzati EEV, En-hanced Environmentally-

friendly Vehicles.Il nuovo F1

Euro 5 da 2.3 li tricon potenza di107 kW/146 cv ecoppia massimadi 350 Nm connuovo sistemaCommon railMultijet II equi-paggia un Dailycompagno idealedi lavoro per iclienti più sensi-bili alla riduzionedei consumi edelle emissioni,quelli impegnatinel le consegneporta a porta, neiservizi municipalio nell’e di li zia ur-bana.

Per le aziendeimpegnate nel settore dellecostruzioni, Daily offre unaportata re cord di 47 quintali,mentre artigiani e addetti allamanutenzione possono sicura-mente apprezzare il volume dicarico di 17,2 metri cubi, ilpiù elevato della categoria. Il2.3 litri è disponibile anche inversione 78 kW/106 cv e 270Nm di coppia massima e 93kW/126 cv con coppia di 320Nm.

Daily propone cambi ma-nuali a 5 e 6 rapporti, oltre alcambio automatizzato Agile a6 mar ce e all’assale posterioreche offre un’ampia scelta dirap porti di coppia conica alpon te per ottimizzare il rap-porto finale di trasmissione infunzione delle missioni preva-lenti del cliente, garantendo ilmeglio in termini di prestazio-ni, risparmio e rispetto perl’am bien te.

IVECO / Due importanti riconoscimenti europei a soli tre mesi dal debutto sui mercati

Nuovo Daily pluripremiato

IN GERMANIA LA VERSIONE ELETTRICA DELLA NUOVA

GENERAZIONE DEL BESTSELLER DEL TRASPORTO

LEGGERO IVECO È STATA INSIGNITA DELL’“EUROPEAN

AWARD FOR SUSTAINABILITY IN TRANSPORT”, IN

SPAGNA DAILY HA CONQUISTATO IL “PREMIOS

EUROPA DEL TRANSPORTE” PER L’INNOVAZIONE.

LOGISTICA

TELEROUTE: AZIENDEDI TRASPORTOSODDISFATTE

MERCATO

L’EUROPA PREMIAI COMMERCIALI

MILANO - Teleroute, leadereuropeo delle borse carichi online(http://www.teleroute.it/), harealizzato uno studio annuale sul lasoddisfazione dei suoi clien ti. Sitratta di un’indagine onlinecondotta dalla societàindipendente Synovate su uncam pione di 1.000 utilizzatori diTeleroute in Europa. I risultatimostrano un elevato grado disoddisfazione e una rispostapositiva da parte delle aziende ditrasporto relativamente all’u ti lità eai vantaggi offerti dalla borsacarichi online per la gestione delleproprie attività com merciali. Leprincipali preoccupazioni delsettore dei tra sporti e dellalogistica sono i pagamenti e lasicurezza. Di conseguenza, ilservizio più apprezzato dagliintervistati risulta essere il Serviziodi Intermediazione di Teleroute,grazie al quale l’80 per cento degliutenti sostiene di aver recuperato ildo vuto in meno di due mesi. Il 99per cento invece considerapositivamente la sicurezza offertada Teleroute. Altri interessantirisultati emersi dall’indagine sonoche il 65 per cento deiprofessionisti che inserisce uncarico riceve un’offerta entro menodi un’o ra, il 73 per cento è piùsoddisfatto di Teleroute che dellacon correnza, il 95 per centosostiene che il sistema di ricerca èpiù veloce e preciso, in media unutente consulta meno di quat troofferte prima di giungere a unaccordo per l’acquisto di uncarico, il 99 per cento dei carichiofferti viene consultato dai clientidi Teleroute in tutta Europa.

ROMA - Europa in positivo per ilmercato dei veicoli commerciali.Secondo i dati diffusi dal l’Acea,l’Associazione dei costruttoriautomobilistici europei, il 2011 hachiuso con una crescita del 7,5 percento e un totale di 1.650.978 unitàvendute nell’area dei 27 Paesidell’U nio ne e dell’Efta, l’EuropeanFree Trade Association che riunisceLiechtenstein, Islanda, Norvegia eSvizzera. Nel 2010 il mercato avevaconsuntivato 1.536.164 unità.Secondo l’Un rae, “la buonaperformance fa se guito alla crescitadel 9 per cen to già registratanell’intero 2010, ma mostra ancoraun mer cato debole rispetto ai livellidi posizionamento storici (intornoalle 2 milioni di unità), tanto che,con il risultato del 2011, si registraancora una per dita del 20 per centorispetto ai livelli di 3 anni fa”.L’an da men to del 2011 derivasoprattutto dell’effetto trainante diPae si come Germania, RegnoUnito, Francia, mentre la Spagna,seguendo lo stesso trend delleautovetture, lascia sul campo un10,1 per cen to. “Il mercato italiano- afferma Gianni Filipponi,Direttore Generale del l’Unrae -archivia il 2011 con una flessionecomplessiva del 6,1 per cento e untotale di 170.634 veicoliimmatricolati, a causa della gravesituazione ma croeconomica e dellastretta creditizia, che hannocompresso il business e lepotenzialità di acquisto delleaziende clienti”.

IN ENTRAMBI I

CASI VENGONO

RICONOSCIUTE LE

QUALITÀ

INTRINSECHE

NELLA

PROGETTAZIONE

DEL NUOVO

VEICOLO, ANCORA

UNA VOLTA

PUNTO DI

RIFERIMENTO

INTERNAZIONALE.

Sopra, la consegna del “Premios Europa del Transporte”, assegnato a Iveco Daily in Spagna. In alto,l’analogo evento in Germania con il riconoscimento “European Award for Sustinaibility in Transport”.

30LCV N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Fabio Basilico

TORINO - Non è da tutti potervan tare una tripla paternità. Èque sto il caso del Lynx, innova-tivo veicolo per emergenze ean tincendio che porta la firmadi Bremach, Iturri e AllisonTran smission.

Per presentarlo, le tre azien-de hanno organizzato un tourche in dieci tappe ha attraversa-to i Pirenei toccando otto voltela Francia e due la Spa gna, tra

cui una al prestigioso Inta, Isti-tuto nazionale per le tecnologieaerospaziali di Torrejón deArdoz, nei pressi di Ma drid.

I partecipanti al tour - pro-fessionisti dei settori dell’e mer -gen za e dell’antin cendio - han -no così avuto la possibilità diguidare il Lynx, che abbina unacarrozzeria Iturri al telaio del T-Rex di Bremach ed è allestitocon una trasmissione completa-mente automatica Allison. Du-rante tutti gli appuntamenti gli

ospiti hanno potuto provare ilvei colo “tutto terreno” nellearee dedicate ai test off-road,che prevedevano la presenza diram pe di diverse inclinazioni(10, 30 e 50 per cento) perfetteper le prove di start & stop insalita, pozze di fango, passaggistretti e strade sconnesse.

I tester sono rimasti favore-volmente colpiti dalla rispostadolce e immediata della tra-smissione completamente auto-matica Allison oltre che dalla

potenza, velocità e manovrabi-lità del Lynx. Il veicolo, legge-ro oltre che potente, è nato perrispondere alla necessità deimercati francese e spagnolo diun 4x4 con una cisterna parti-colarmente capiente (2.000litri) e una grande potenzaestintoria (pom pa da 1.000l/min), con possibilità di acce-dere alle zone impervie rurali edi montagna.

La grande capacità della ci-sterna è stata ottenuta anche

gra zie all’allestimento in Eco-PolyFire, un innovativo mate-riale plastico completamente ri-ciclabile sviluppato da Iturri.Questo materiale leggero, resi-stente e durevole, introduce unnuovo concetto di carrozzeriamonoblocco che rende il veico-lo più compatto, leggero e ma-novrabile su qualsiasi tipo diter reno. In questo caso, la ridu-zione della tara ha consentito diavere una cisterna d’acqua dallacapacità superiore.

STRUTTURAFLESSIBILE

Lynx monta un motore Euro5 turbodiesel Fiat PowertrainTechnologies (FPT Industrial)da 3 litri a doppia turbina cheeroga 170 cv di potenza e unacoppia di 400 Nm. Il veicolo haun peso totale a terra di 6,5 ton-nellate. Il design strutturalefles sibile del T-Rex è ideale perle esigenze più estreme del set-tore dell’emergenza.

La tecnologia spaceframedella cabina, adottata dall’evo-luto ed esigente settore auto,permette di ave re una cellulatubolare indeformabile (con rollbar integrato) che fa del T-Rexun mezzo totalmente a suo agioin fase di intervento nell’area dicrisi, valido supporto nelle mis-sioni antincendio e di protezio-ne civile. T-Rex si destreggiabene anche nelle missioni disgombero ne ve, raccolta rifiuti,nelle applicazioni municipali enel movimento terra. Largo ap-pena 180 cm, T-Rex è un veico-lo da soccorso utilissimo incaso di e mer genze legate ad al-luvioni o ter remoti. Inoltre, è ingrado di operare con temperatu-re che o scil lano da -25 a +60°C in totale sicurezza e affida-bilità.

Fondamentale poi il fatto chel’abbinamento della trasmissio-ne Allison della Serie 1000 a 5velocità alla scatola riduttoreBremach assicura la disponibi-lità di 10 marce, grazie ai duerapporti finali del riduttore. Ilconvertitore di coppia di Alli-son assicura la moltiplicazionedella coppia allo spunto per unamaggiore accelerazione in par-tenza e una precisa manovrabi-lità su ogni tipo di terreno, an -che a velocità molto ridotte.An che la salita su pendenze ri-pide, ghiacciate o sterrate è

sem plificata grazie al converti-tore di coppia. I prodotti Alli-son assicurano affidabilità, du-rata e prestazioni nelle condi-zioni di utilizzo più estreme enei cicli di lavoro più pesanti:questo spiega perché sono di-ventati la scelta numero uno dimol ti servizi d’emergenza intut to il mondo.

La conferma viene dallastes sa Bremach. “Da anni stia-mo cercando di semplificare levariabili di un sistema comples-so per permettere a chi deve af-frontare emergenze e problemidi non averne- spie ga AngeloAdriano, Responsabile Marke-ting di Bremach - Differenzialiautobloccanti e soprattutto unvero cambio automatico concon vertitore di coppia semplifi-cano la vita a bordo del T-Rexin modo drastico. Non appenalanciammo sul mercato questoveicolo così avveniristico nelde sign funzionale e nella strut-tura della cabina, abbiamo pen-sato che avremmo dovuto farequalcosa d’innovativo anchedal punto di vista della sua ge-stione e abbiamo scelto le tra-smissioni Allison. Permettere aun pompiere di concentrarsi so -lo sulla guida dimenticandosi lagestione del cambio e dei diffe-renziali è di solito appannaggiodi veicoli di classe superiore,più grossi e più costosi. Abbia-mo democratizzato la tecnolo-gia a tutto vantaggio della sicu-rezza e dell’affidabilità”.

Adriano non nasconde il fat -to che ci sia la possibilità di e -sten dere la scelta Allison anchead altre applicazioni del T-Rex:“Stiamo lavorando su questoas sieme ad Allison. Crediamoche anche il settore della viabi-lità invernale possa beneficiaredei benefit delle trasmissionicompletamente automatiche Al-lison, oltre a protezione civile,an tincendio e difesa. Fuori daisettori specifici, il driver mediodei veicoli leggeri è di solitome no addestrato rispetto a quel-li delle classi media e pesante.Quindi abbiamo delle difficoltàin più a veicolare il concettodel la guida in fuoristrada con ilcambio automatico. È un pre-concetto duro a morire ma an -che anacronistico: la tecnologiaormai è matura, pochi ed esper-tissimi driver prenderebbero de-cisioni migliori del convertitoredi coppia”.

BREMACH / Carrozzeria Iturri abbinata al telaio del T-Rex e trasmissione automatica Allison

Lynx l’inarrestabileBEN TRE SOCIETÀ HANNO TENUTO A BATTESIMO IL NUOVO

MEZZO PER EMERGENZE E ANTINCENDIO DELLA

BREMACH, PRESENTATO NEL CORSO DI UN TOUR

INTERNAZIONALE CHE IN DIECI TAPPE HA ATTRAVERSATO I

PIRENEI TOCCANDO FRANCIA E SPAGNA. IL VEICOLO,LEGGERO ED ESTREMAMENTE POTENTE, È NATO PER

RISPONDERE ALLE NECESSITÀ DI QUEI MERCATI DI UN 4X4CON UNA CISTERNA PARTICOLARMENTE CAPIENTE E UNA

GRANDE POTENZA ESTINTORIA, CON POSSIBILITÀ DI

ACCEDERE ALLE ZONE IMPERVIE RURALI E DI MONTAGNA.

TORINO - Bremach. Iturri e Allison Transmission. Sonoqueste le tre aziende che, unendo le loro forze produttive etecnologiche, hanno permesso al progetto Lynx di diventa-re realtà. Bremach ha messo a disposizione il telaio del suoveicolo T-Rex, Iturri vi ha abbinato la carrozzeria e Allisonfirma la trasmissione completamente automatica. Bre-mach, storica azienda italiana nel settore automotive 4x4,nasce alla fine degli anni ’50. Da uno studio dell’Aeronau-tica Macchi, azienda votata al mercato militare, nasce unprogetto per un motocarro a tre ruote, destinato al trasportoa breve raggio e dalle caratteristiche di economia di eserci-zio e assoluta affidabilità. Poco dopo, le ruote da 3 diven-tano 4 e i mercati di riferimento l’agricoltura e la cantieri-

stica edile. Negli anni ’70, Bremach inizia a specializzarsinella produzione di veicoli 4x4 da lavoro in condizioniestreme. Negli anni ’90 le portate salgono e il campo diapplicazioni si allarga anche fuori dal settore costruzioni,storico cavallo di battaglia dell’azienda. Nel 2008 nasce ilT-Rex, un veicolo nuovo e innovativo, primo a utilizzareun roll bar integrato: la tecnologia space frame adottatadall’evoluto settore automotive del passenger car. Bre-mach ha sede a Castenedolo, in provincia di Brescia. Fon-data nel 1947, Iturri è un gruppo industriale spagnolo a ge-stione familiare, con una forte presenza internazionale.Oggi, il gruppo possiede 16 uffici in Spagna, 9 uffici inter-nazionali, 5 stabilimenti produttivi e uffici commerciali in35 paesi. Iturri impiega 975 professionisti in 17 paesi di-versi. La società ha 5mila clienti e 2 milioni di utilizzatorifinali. La sua struttura commerciale si articola in cinqueunità produttive: Industria, Emergenza, Difesa e Sicurezza,Salute e Nuovi Mercati. Allison Transmission è il princi-pale costruttore mondiale di trasmissioni completamenteautomatiche per veicoli commerciali medi e pesanti, vei-coli tattici militari medi e pesanti per le forze armate statu-nitensi e sistemi a propulsione ibrida per autobus. Le tra-smissioni Allison sono impiegate in numerose applicazio-ni: veicoli stradali (per distribuzione, raccolta rifiuti, mo-vimento terra, emergenza e antincendio), autobus (princi-palmente urbani e scuolabus), camper, attrezzature fuori-strada e cava-cantiere (principalmente per il settore ener-getico e minerario) e veicoli militari (gommati e cingolati).Fondata nel 1915, Allison ha sede principale a Indianapo-lis, in Indiana (Usa) e vanta un organico di circa 2.800 di-pendenti. Allison possiede stabilimenti produttivi e centridi customizzazione in Cina, nei Paesi Bassi, in Brasile, inIndia e in Ungheria. Allison dispone inoltre di una rete di1.500 distributori indipendenti e concessionari dislocati intutto il mondo e ha una presenza globale al servizio deiclienti di Nord America, Europa, Asia, Australia, SudAmerica e Africa.

I TRE PROTAGONISTI CHE HANNO DATO VITA AL LYNX

Trio vincente per un progetto quanto mai ambizioso

Robusto eversatile, ilBremachT-Rex è unesempioperfetto diveicolopolivalente. Ilnuovo Lynx èdotato delsuo telaio.

Angelo Adriano, Responsable Marketing di Bremach. A sinistra,l’nnovativo Lynx nato dalla collaborazione tra tre diverse aziende.

31LCV N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Massimiliano Campanella

BARI - L’arma migliore per bat-tere la crisi? Approfittare delleoc casioni d’investimento e ri-lanciare il marchio puntando suqualità dei prodotti e assistenzaal top. Alla Losanga la pensanocosì e la “forma mentis” è paritra i dealer, che non mancano dirappresentare vere e propriemo sche bianche: in un mondodipinto dalla foschia della crisie conomica, ecco spuntare bar-lumi di luce laddove si pensa adampliarsi, a investire, per atten-dere il rilancio dell’economiapiù forti di prima.

È con questo spirito che aBa ri Renault Italia, insieme aititolari Luisa Rosaria Cavallo eFrancesco Marino, ha inaugura-to la nuova struttura della con-cessionaria Renauto e il nuovoCentro Pro+. Attiva dal 1984,Renauto - concessionaria Re-nault per Bari, Barletta e Fog-gia - ha consolidato negli annila sua notorietà sul territorio esi avvale oggi di 61 dipendenti.Nel 2011 ha registrato una pe-netrazione (auto e veicoli com-merciali) del 4,75 per cento(+1,1 rispetto al 2010), confer-mando il trend di crescita degliultimi tre anni. Per quanto ri-guarda i veicoli commerciali,nel 2011 Renauto ha registratouna buona performance, con147 unità e una penetrazionedel 6,6 per cento (+1 per centorispetto al 2010). “Dati incorag-gianti - ha commentato SergioSpatuzzi, Direttore commercia-le Renauto - se si pensa chel’an no scorso il mercato a Barie provincia è crollato del 37 percento. Né per l’anno in corso leprevisioni paiono migliorare,anzi: gli analisti del settore ipo-tizzano un calo tra il 7 e il 10per cento, ma visto com’è anda-to l’inizio d’anno sono previ-sioni da rivedere al ribasso. Lasituazione è difficile, ma speria-mo in un recupero”.

Malgrado queste cifre, conl’a pertura del nuovo CentroPro+ Renauto intende incre-mentare i suoi volumi di veicolicommerciali grazie al migliora-mento della copertura territoria-

le (con lo sviluppo di due nuovisiti), alla definizione di accordicon allestitori locali, alla piani-ficazione strutturata di azioni dimarketing locale, nonché alforte coinvolgimento della ReteAutorizzata, a cui Renauto in-tende conferire un nuovo asset-to. “Con questa nuova struttura- ha affermato Nino Colicino,Direttore Vendite Flotte di Re-nault Italia - puntiamo a svilup-pare ulteriormente la venditadei veicoli commerciali sul ter-ritorio e, in questo senso, la rea-lizzazione del nuovo CentroPro+ sarà determinante affinchéRenauto diventi un player im-portante anche sul mercato deiveicoli allestiti”.

NOVITÀ EPROFESSIONALITÀ

“Il Centro Pro+ - ha rimarca-to Spatuzzi - porta a Renautouna ventata di novità e profes-sionalizzazione, sia dal punto divista della presentazione deivei coli che da quello dell’assi -sten za, in fase di acquisto epost-vendita. Nel primo caso ilNuo vo Master sta ricevendogran de apprezzamento: subitoEu ro 5, soddisfa ogni esigenzaprofessionale. Nel secondo casoc’è un servizio di accettazionededicato, meccanici esperti,spe cializzati in veicoli da lavo-ro anche allestiti e in mobilitàalternativa. La Rete Pro+ puntasul servizio a 360 gradi, dalcon siglio in fase di vendita atut to il periodo successivo.L’au tista deve fare il tagliandooppure si ritrova con un guastoal mezzo? Va in un Centro Pro+e gli viene garantito lo stes somodello in sostituzione per ilperiodo necessario”.

Concessionaria storica, ilmar chio Renauto è nato nel1953, per quanto la nuova for -ma societaria risalga al 1984.La creazione di Renauto è lega-ta al nome della famiglia Mari-no, sinonimo a Bari e dintornid’imprenditoria vivace, dinami-ca, mai improvvisata ma piutto-sto previdente. Caratteristichesocialmente riconosciute ai Ma-rino a maggior ragione nel set-

tore dell’automotive, cuore delbusiness dell’azienda, che vedetuttora ai vertici Luisa RosarioCavallo, Amministratore unicosin dalla fondazione, e al suofian co Francesco Marino. Uncolosso del settore, che ha ilsuo punto di forza nel serviziovendita e assistenza di veicolinuovi, ma fornisce anche usato,chilometri zero e, per stare alpas so coi tempi, vendita on li -ne. Il tutto gestito nella sede diBa ri e in una sede secondaria aModugno, anch’essa con partededicata ai veicoli commerciali.

La nuova sede si avvale diun’am pia area espositiva coper-ta passata da 600 a 800 mq. An-nesso al medesimo comparto,all’esterno e adiacente al salone

coperto, lo spazio dedicato aiveicoli commerciali allestiti:fur goni, telai, cassoni, centine,isotermici. Perché tutta la gam -ma deve essere visibile, comenello spirito Renauto. “Il nostrointendimento - ci ha spiegato ilDirettore Spatuzzi - è dare lapossibilità al cliente di prenderevisione di tutta la gamma, inmo do che possa trovare la ri-sposta a ogni esigenza. Non so -lo. Uno spazio esterno ad hoc èriservato alle prove e anche inque sto caso cerchiamo di fare inmodo che per ogni modellopossa essere disponibile un vei-colo dimostrativo”. Il nuovoCen tro Pro+ è nato dal rifaci-mento dell’edificio dedicato al- l’as sistenza, di cui un’area vie ne

specificamente dedicata al l’as -sistenza dei veicoli da lavoro,con un ponte da sollevamentofino a 8 t in grado di far esegui-re la manutenzione anche ai vei-coli allestiti. Oggi l’intera strut-tura ha un impatto visivo deci-samente importante: un ve ro eproprio gigante fronte stra da.

“Abbiamo esteso l’in vitoall’inaugurazione - ha precisatoSpatuzzi - af finché ogni azien-da potesse prendere coscienza econoscenza dell’area dedicata

ai veicoli da lavoro”. Nel po-meriggio, pri ma della festa fi-nale, è stato possibile testare ilKangoo Express totalmenteelettrico, la furgonetta che havinto il premio “Van of the Year2012”, al la quale è stata dedica-ta am pia attenzione durante ilworkshop, sia dai relatori (ma-nager aziendali di Renault Italiae Renauto) sia soprattutto daipresenti, che hanno rivoltomolte domande su motore,

equipaggiamenti, possibilità diutilizzo del Kangoo Z.E maanche modalità di acquisto.

In serata la parte più decisa-mente divertente dell’evento: iltaglio del nastro e l’apertura alpubblico: circa 600 persone in-tervenute per prendere visionedella nuova realtà Renauto. Traloro anche Michele Mirabella,testimonial d’eccezione di unpro getto di raccolta fondi a fa-vore dell’Airc (Associazione i -ta liana per la ricerca sul can-

cro): a fine aprile alla Renautosi terrà l’estrazione della lotte-ria, per la quale la concessiona-ria barese ha messo in palio unaTwingo. E poi imprenditori,am ministratori pubblici, giorna-listi, i 61 dipendenti e tanta,tan ta gente comune. Un afflus-so che ha rallegrato l’asset ma-nageriale e i dipendenti di Re-nauto, che hanno lavorato alun go all’organizzazione del l’e -ven to inaugurale.

BARI - Lo sviluppo della venditadella gamma Renault Z.E. (ZeroEmissioni) è un altro asse strategicoper Renauto, che si propone di diffon-dere e attuare, sul suo territorio, lastrategia della mobilità sostenibile ac-cessibile a tutti. La nuova struttura èstata concepita specificamente per lavendita e l’assistenza dei veicolicento per cento elettrici di Renault, apartire dal veicolo commerciale Kan-

goo Z.E., “Van of the Year 2012”.“Disponiamo oggi - ha dichiaratoFrancesco Marino - di personale alta-mente formato e qualificato, capacedi orientare il cliente nelle sue sceltee di offrire la giusta risposta a ognisua esigenza e questo è un asset per lanostra struttura oltre che per i nostriclienti”.

Articolato intorno al concetto di“one stop shopping” (tutto sul posto),

Renault Pro+ apporta una soluzioneefficace e globale alla clientela pro-fessionale, sia in termini di vendita diveicoli nuovi, d’occasione e di offertedi finanziamento, che in ambito postvendita. La rete Pro+ è standardizzatae risponde a un impegno preciso, i cuicinque assi principali sono i seguenti:la professionalità delle equipe di ven-dita e post vendita specializzate, chebeneficiano di programmi formativispecifici; la visibilità dei prodottidella gamma Renault destinati allaclientela professionale, automobili,veicoli commerciali, ma anche veicoliallestiti; la vicinanza e l’efficacia,grazie al raggruppamento in un mede-simo luogo di tutti i servizi legatiall’uso professionale del mezzo; la ra-pidità e la qualità, grazie a un’orga-nizzazione flessibile, a equipaggia-menti e attrezzature adatti ai veicolifino a 7 t, che consentono di assicura-re un trattamento rapido dei clienti inuna tempistica breve, annunciata e ri-spettata; la produttività per il cliente,grazie a una risposta che tiene contodei vincoli del mestiere. In caso diimmobilizzo del veicolo, la Rete Pro+propone una soluzione di mobilitàche può arrivare fino alla messa a di-sposizione di un veicolo sostitutivodella stessa categoria.

ALTRO ASSE STRATEGICO: LA MOBILITÀ ZERO EMISSIONS

In prima linea Kangoo Z.E., “Van of the Year 2012”

Il KangooZ.E. è parteintegrantedella strategiaRenault perla mobilitàaltenativa.

LA SITUAZIONE ECONOMICA DA QUELLE PARTI È

DECISAMENTE DIFFICILE: NEL 2011 IL MERCATO DEI

VEICOLI COMMERCIALI NELL’AREA BARESE È CROLLATO

DEL 37 PER CENTO. UNA DURA REALTÀ CUI LA

FAMIGLIA MARINO RISPONDE INVESTENDO SU SPAZI

ESPOSITIVI E ASSISTENZA PROFESSIONALE A 360GRADI, DALL’ACQUISTO AL POST-VENDITA.

RENAULT / Inaugurata a Bari la nuova sede Renauto con annesso un nuovo Centro Pro+

Più forte la presenza della Losanga

Una parte del piazzale della nuova concessionaria Renauto di Bari che ha inaugurato anche il Centro Pro+ dedicato ai veicoli commerciali.

32LCV N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

MONTECCHIO MAGGIORE - Lamobilità sostenibile è per fortunasempre più di moda. Fiamm cicrede fermamente e da tempo èimpegnata in questo settore, co sìcome Iveco, che scelto pro prio leinnovative batterie al sale SoNickdi Fiamm per la sua gamma di

furgoni Daily elettrici. Una scommessa vinta, visto che il best-sellerdel costruttore italiano ha recentemente ottenuto due importantiriconoscimenti europei, a pochi mesi dal debutto sui mercati dellanuova generazione: in Ger mania Daily è stato insignito dello“European Award for Sustainability in Transport” e in Spagna haricevuto il “Premios Europa del Transporte” per l’innovazione. Lascelta di e qui paggiare il Daily con le batterie al sale SoNick gli hainoltre consentito di ricevere la classificazione tedesca ZEV(Zero-Emission Vehicle). In Spagna, Iveco ha ottenuto il premio perle innovazioni tecnologiche introdotte nel Nuovo Dai ly, volte amigliorare il com fort nella guida, la sicurezza attiva e passiva delveicolo, ma anche l’efficienza delle operazioni di trasporto.Il “Premios Europa del Transporte” è stato istituito dalla rivista“Transporte Profesional” e dalla Confederazione spagnola deltrasporto merci (Cetm). Un contributo importante per questiriconoscimenti viene proprio dal la tecnologia “green” di SoNick: il Daily monta batterie al sodio cloruro di nichel che han no altadensità energetica, nessuna manutenzione e sono completamentericiclabili. Il veicolo è dotato a seconda delle versioni edell’autonomia richiesta di due, tre o quattro batterie con unsistema di frenata rigenerativo che consente di aumentarne leperformance. La potenza nominale del veicolo varia tra le diverseversioni tra i 30 e i 40 kW. La velocità massima è limitataelettronicamente a 70 km/h, mentre l’autonomia varia da 90 a 130km, in base al numero di batterie e alla missione. Questa tecnologiaè particolarmente adatta alle flotte perché consente un’autonomiamag giore a parità di pesi e ingombri. Presenta inoltre notevolivantaggi in termini ecologici (risparmio energetico, riciclabilità al100 per cento) e di efficienza (massima resistenza agli sbalzitermici, alto numero di cicli, assenza di manutenzione, massimasicurezza, una lun ga durata e una consistente riduzione dei costi di gestione), tan to che oggi viene ritenuta la soluzione più concreta,affidabile ed efficiente. Il Gruppo Fiamm, nato nel 1942, produce e distribuisce accumulatori per avviamento auto e per usoindustriale (gruppi di continuità, riserva d’energia) nonchéavvisatori acustici (clacson e sirene). Presente in 60 Paesi concirca 3.000 dipendenti nel mondo e circa 950 in Italia, nel 2010 ha registrato un fatturato di oltre 500 milioni di Euro. I principalimercati di riferimento sono Italia (26 per cento) e il resto del l’Eu ropa (51 per cento), dove le ven dite dirette alle case auto(Bmw, Fiat-Chrysler, Ford, Mercedes-Benz, GM-Opel, PSA Peugeot Citroën, Renault-Nissan,Toyota, Volkswagen)rappresentano circa il 30 per cento del fatturato.

Mauro Zola

MILANO - Lo si aspettava datempo ma l’approdo in Italiaera sempre stato rimandato. In-vece questa sembra la voltabuo na per il Super Ace, piccolocassonato di Tata, di recente og- getto di un accurato restyling,che va a inserirsi nel segmentofino a oggi presidiato per lopiùdal Porter Maxxi, con cui con-divide in parte le dimensioni ele prestazioni.

Studiato per lavorare soprat-tutto in ambito urbano, l’Ace,che sarà disponibile nelle con-cessionarie italiane verso la finedell’anno, si presenta con unastruttura piuttosto tradizionale,che poggia su un telaio a lon-gheroni con traverse, abbinato asospensioni miste, indipendentisul primo asse, con doppi brac-ci, barre di torsione e ammor-

tizzatori e a ponte rigido, conba lestre semiellittiche e ammor-tizzatori, dietro. La trazione èposteriore, le dimensioni dav-vero contenute, con una lun-ghezza di appena 4,34 m, a cuiè però abbinato un carico utileinteressante, che arriva a 1.000kg; questi possono essere facil-mente distribuiti sul cassonerettangolare, che è lungo 2,63

m e largo 1,46. Tra i punti difor za un allestimento della ca-bina che pur essenziale pare al- l’al tezza delle aspettative deiclienti italiani.

Per quel che riguarda il mo-tore, il costruttore indiano, i cuiprodotti sono distribuiti in Ita-lia da Melian, ha scelto dal pro-prio catalogo per la versioneSuper Ace un 1.4 diesel Euro 5

a iniezione indiretta, che svi-luppa la non disprezzabile po-tenza di 70 cv a un regime digiri piuttosto alto (4.500) conuna coppia di 135 Nm, che do-vrebbe avere i suoi punti diforza in una robustezza a provadi strapazzi e in una certa so-brietà sotto il profilo dei consu-mi, anche grazie al cambio acinque marce. Il tutto, abbinatoa un prezzo che non è ancorastato fissato ma già si sa chesarà piuttosto contenuto, ne faun possibile prim’attore nel va-riegato universo del piccolotrasporto, più nel settore serviziche nella cantieristica.

In più, sempre verso la finedel l’anno potrebbe essere pre-sentata una seconda versione,alimentata da un motore elettri-co, che andrà a rispondere allerichieste dei maggiori centri ur-bani, in cui la circolazione restalibera e senza pedaggi per i vei-coli a emissioni zero, siano esseacustiche che dovute ai residuidella combustione. Super Aceva ad affiancare nella gammada lavoro Tata il pick up Xe -non, con cui condividerà l’at- ten zione agli allestimenti mira-ti, con la possibilità di sceglieread esempio furgonature chiuseo addirittura soluzioni ribaltabi-li.

TATA / Il Super Ace si ripresenta con un accurato restyling

Un piccolo ambizioso

STUDIATO PER LAVORARE SOPRATTUTTO IN AMBITO

URBANO, L’ACE SARÀ DISPONIBILE NELLE

CONCESSIONARIE ITALIANE VERSO LA FINE

DELL’ANNO. TRAZIONE POSTERIORE, DIMENSIONI

DAVVERO CONTENUTE, CON UNA LUNGHEZZA DI

APPENA 4,34 M, A CUI È PERÒ ABBINATO UN CARICO

UTILE INTERESSANTE, CHE ARRIVA A 1.000 KG.

LA CARTA D’IDENTITÀCognome - Tata Nome - Super AceMotore - Carburante: gasolio. Cilindri: 4 in linea. Alimenta-zione: iniezione indiretta. Distribuzione: 1 ACT, 2 valvole percilindro. Livello ecologico: Euro 5. Cilindrata: 1.405 cc. Poten-za max CE: 52 kW/70 cv a 4.500 giri/min. Coppia max CE:135 Nm a 2.500 giri/min.Cambio - A cinque marce + retromarcia.Pneumatici - 165 R LT 8PR.Sospensioni - Anteriori a ruote indipendenti con doppio brac-cio oscillante, barre stabilizzatrici e ammortizzatori, posterioria ponte rigido con balestre semiellittiche e ammortizzatori.Freni - Anteriori a dischi ventilati, posteriori a tamburo. Dimensioni - Passo 2.380 mm. Lunghezza massima 4.340mm, altezza massima a vuoto 1.858 mm, larghezza massima1.565 mm. Lunghezza cassone 2.630 mm, larghezza cassone1.460 mm, altezza sponde 597 mm. Masse - M.T.T. 2.170 kg. Tara 1.170 kg. Portata utile 1.000 kg.Serbatoio carburante - 38 litri.

Qual è il pubblico a cui l’Ace si ri-volge?

“È un veicolo estremamente versatile -spiega il Ceo di Melian Italia Julia Wilson- e particolarmente adatto alla tipologiadel territorio e dell’economia italiana, conmolte città antiche dalla struttura urbani-stica complessa, in cui operano forme dimicroeconomia locale che richiedono tra-sporti per brevi distanze. Il cliente del-l’Ace è, perciò, il piccolo artigiano e agri-coltore ma anche le amministrazioni loca-li e le aziende che svolgono servizi per lacomunità, come la raccolta rifiuti, la puli-zia delle strade, il mantenimento dei par-chi e dei giardini pubblici”.

Con l’Ace vi inserite in un segmen-to che ha pochi concorrenti, che per-

centuale contate di raggiungere?“Aveva pochi concorrenti, ora sono in

crescita. In ogni caso Ace, grazie anchead un prezzo molto competitivo, mira araggiungere una quota importante dimercato, diciamo intorno al 20 percento”.

Oltre alla versione cassonata, in fu-turo saranno disponibili anche modellifurgonati o autotelai?

“Saranno disponibili una serie di alle-stimenti, da autotelai per il montaggio dicassoni speciali, ribaltabili, a furgoni edequipaggiamenti per usi mirati comenetturbini, pulizia strade. Come, delresto, sono già disponibili sul fratellomaggiore della gamma Tata veicoli com-merciali, lo Xenon Pick Up”.

PARLA JULIA WILSON, CEO DI MELIAN ITALIA

“La versatilità la sua carta vincente”

Julia Wilson,Ceo diMelian Italia

COMPONENTI

MOBILITÀSOSTENIBILECON FIAMM

ROMA - Sprinter è da oggi ancorapiù Sprinter. Nel senso chel’ammiraglia dei veicolicommerciali della Stella aumenta ilsuo appeal e diventa ancora piùinteressante per gli utilizzatoriprofessionali. Merito del

prestazionale cambio automatico a sette marce 7G-TRONIC, fino aoggi preziosa prerogativa delle autovetture Mercedes-Benz. Oral’innovativo e avanzato dispositivo è disponibile anche per lagamma Sprinter. Il cambio con gestione elettroidraulica integrata èstato appositamente modificato per adattarsi alle spe cificheesigenze dei veicoli com merciali e si distingue per comfortd’innesto, durata dei componenti e affidabilità. EquipaggiandoSprinter con il cambio automatico 7G-TRONIC diminuisconoanche i consumi di carburante, un particolare non certo irrilevanteper quan ti utilizzano un veicolo com merciale come strumento dilavoro. La sesta e la settima mar cia, infatti, hanno un rapporto ditrasmissione più lungo che, grazie alla riduzione del nu mero di giridel motore, consente di ottenere consumi inferiori. Il 7G-TRONICmantiene sempre il motore a un numero di giri ottimale e aumentasensibilmente la dinamica e il com fort di marcia grazie a innestiparticolarmente morbidi, rapidi e silenziosi. Una caratteristicamolto apprezzata in fase di sorpasso è la possibilità di scalare duemarce contemporaneamente passando, ad esempio, dal settimo alquinto rapporto. Il 7G-TRONIC è già ordinabile su SprinterFurgone Euro 5 con motore diesel 4 cilindri da 70, 95 e 129 kW e 6 cilindri da 140 kW, Sprinter Telaio Euro 5, cabina singola e doppia con motore diesel 6 cilindri da 140 kW e sulla versioneKombi con motore diesel 4 cilindri da 95 e 120 kW.

COMPONENTI

SPRINTERANCORA PIÙPRESTAZIONALE

33LCV N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Nils Ricky

RIMINI - A fine febbraio i padi-glioni fieristici di Riminihanno ospitato “Sapore-Ta-sting experience”, uno dei piùimportanti e visitati appunta-menti nel settore food & beve-rage, uno degli assi portantidell’economia. La fiera rag-gruppa beverage, food e seafo-od per il canale Ho.Re.Ca., unappuntamento u ni co per tuttigli operatori della filiera.Ho.Re. Ca., acronimo di Hotel-lierie-Restaurant-Café o Cate-ring, è un termine commercialeche si riferisce al settore del-l’industria alberghiera e alleimprese che preparano e servo-no alimenti e bevande (risto-ranti, bar, caffè). Mercedes-Benz ha approfittato dell’even-to romagnolo per dimostrarsiancora una volta protagonistacon l’in tera sua gamma di vei-coli commerciali dedicati alladistribuzione nel settore, espo-sti presso lo stand 12 all’inter-no del padiglione A2 di RiminiFiera.

Un esemplare di Vito Furgo-ne, uno Sprinter Furgone e dueSprinter Autotelaio sono stati ite stimoni di un’offerta ampia ecompletamente personalizzabi-le secondo le esigenze di ognisingola impresa del food & be-verage. Grazie ai motori Euro5, Vi to è eco-compatibile edefficiente, senza contare che lecinque stelle nel crash testANCAP dimostrano le suestraordinarie doti in termini disicurezza. Disponibile in diver-se misure di lunghezza, altezzae passo, Vito è uno strumentodi lavoro flessibile, affidabile esicuro per ogni impresa cheopera nel settore della distribu-zione di alimenti e bevande.

Altrettanto si può dire diSprinter, ormai noto per l’e -

strema flessibilità di allesti-mento e l’enorme varietà dimodelli, varianti e versioni:Furgone, Kombi o Autotelaiocabinato, Sprinter risponde conun’offerta personalizzata allepiù diverse esigenze di traspor-to. Best-seller del suo segmen-to in Europa, l’ammiraglia deicommerciali Mercedes-Benzfissa da tempo i parametri diriferimento del mercato in ter-mini di tecnologia, sicurezza,redditività, eco-compatibilità eprestazioni.

Presso lo stand Mercedes-Benz alla Fiera “Sapore-Ta-sting experience”, tutti i pro-fessionisti della filiera hannoinoltre potuto conoscere gli al-lestimenti caratteristici del set-tore realizzati su base Sprinter:che si tratti di piastre eutetti-che, celle frigorifere o centinacon telone, Sprin-ter Autotelaio è labase i dea le perrealizzare il veico-lo più rispondentealle esigenze del leimprese che ope-rano nel food &beverage.

L’ a u t o t e l a i oEuroSprinter, lostesso che fungeda base ideale perl’allestimento, peresempio, di auto-caravan e motor-home, è disponibi-le in diverse ver-sioni di passo elunghezza conmassa totale aterra da 3,5 a 5tonnellate. È inol-tre dotato di un te-laio realizzato con profilatiparticolarmente robusti e offreagli allestitori una base affida-bile per carichi, punti di anco-raggio e raccordi. Per mantene-

re un’al tez za complessiva delveicolo con tenuta, l’autotelaioè disponibile anche in versioneribassata di 205 mm rispetto al

normale.EuroSpr in te r

stabilisce nuovistandard in termi-ni di sicurezza.Gli equipaggia-menti di seriec o m p r e n d o n ol’Adaptive Esp(Electronic Stabi-lity Program) cheè in grado di rego-lare la dinamica dimarcia del veicolotenendo contoanche delle condi-zioni di carico.L’Adaptive ESPintegra nuove fun-zioni quali il LAC(Controllo adatti-vo del carico), ilROM (Riduzionedel rollio), l’RMI

(Annullamento del rollio) el’USC (Controllo del sottoster-zo). L’Adaptive ESP è abbina-to al sistema antibloccaggio(ABS), alla regolazione anti-

slittamento (ASR), al BrakeAssist (BAS) e al sistema diassistenza in fase di spunto(AAS, a richiesta per veicolicon cambio manuale).

In termini di sicurezza pas-siva, EuroSprinter garantiscemas simi livelli di protezionegra zie alle ottime caratteristi-che anticrash del telaio, freni adi sco su tutte le ruote abbinatia cer chi da 16 pollici, airbaganteriore lato guida di serie,cinture di sicurezza a tre puntiper conducente e passeggerocon pre tensionatore e limitato-re del la forza di ritenuta, pog-giatesta regolabili in altezza su

tutti i sedili, retrovisori esternicon indicatori di direzione in-tegrati e specchio grandangola-re. Numerosi anche gli equi-paggiamenti a richiesta tra cui,ad esempio, airbag anteriorelato passeggero, windowbag eairbag laterali per il torace.

EuroSprinter è disponibilecon una completa gamma dipro pulsori che garantisconobril lantezza e agilità di marcia,potenza adeguata per unaguida sempre sicura e rilassata,com fort e silenziosità di mar-

cia per il massimo relax, con-sumi contenuti e la necessariaredditività.

Le nuove motorizzazioni diSprinter hanno ormai raggiuntolivelli di efficienza e sem plari eil perfezionamento dellagamma è basato su motori die-sel a quattro cilindri completa-mente nuovi e sul propulsoreV6 profondamente rielaborato.Gli ingegneri Mercedes-Benzhanno inoltre ottenuto la mas-sima eco-compatibilità. I nuovipro pulsori, infatti, rispettano lostandard EEV (Enhanced Envi-ronmentally Friendly Vehi-cles).

La Stella protagonista di primo piano anche nel settore food & beverage

Mercedes-Benza tutela dei saporiMERCEDES-BENZ HA APPROFITTATO DELLA FIERA

“SAPORE-TASTING EXPERIENCE” SVOLTASI A RIMINI

ALLA FINE DI FEBBRAIO, UNO DEI PIÙ IMPORTANTI E

VISITATI APPUNTAMENTI DEL FOOD & BEVERAGE, PER

PRESENTARE L’INTERA GAMMA DI VEICOLI COMMERCIALI

DEDICATI ALLA DISTRIBUZIONE IN QUESTO PARTICOLARE

E IMPORTANTE SETTORE DELL’ECONOMIA.

VITO FURGONE,SPRINTER

FURGONE E

SPRINTER

AUTOTELAIO

TESTIMONI DI

UN’OFFERTA

AMPIA E

COMPLETAMENTE

PERSONALIZZABILE

SECONDO LE

ESIGENZE DI OGNI

SINGOLA IMPRESA.

Dall’alto in basso, i Mercedes-Benz Sprinter Furgone, SprinterAutotelaio e Vito Furgone. Mezzi versatili ed efficienti rappresentanolo stato dell’arte della Stella nel segmento dei veicoli commerciali.

EATON

A PRAGA IL PRIMOGLOBAL INNOVATIONCENTER EUROPEOPRAGA - È il capostipite e meritatutte le attenzioni del caso. EatonCorporation, società diversificatadi gestione dell’e ner gia con oltre100 anni di e sperienza, ha apertoil suo pri mo Global InnovationCenter in Europa. La nuovastruttura si tro va a Praga pressoil Roztoky Science & TechnologyCenter e consentirà alle diversedivisioni di Eaton di unire leforze per con durre attività diRicerca & Sviluppo sempre piùall’avan guar dia. Per la primavolta nel vecchio continente, ledivisioni Auto e VeicoliCommerciali saranno in grado dianalizzare i trend futuri esviluppare tecnologiecongiuntamente con quelleElettrica e Idraulica. Il Centro diPraga è il quinto InnovationCenter della società a livellomondiale, insieme a quelli giàoperativi negli Stati Uniti, inIndia e in Cina. L’InnovationCenter europeo fornirà i clientiEaton sul continente come Sko daAuto, Volkswagen Group, E.ON,HP e le Ferrovie Ceche, al fine disviluppare soluzioni di gestionedell’energia in gra do di renderel’energia elettrica, idraulica emeccanica più efficienti, efficaci,sicure e sostenibili. Il Centroconsentirà inoltre a Eaton dicondurre ricerche innovativefocalizzate allo sviluppo disistemi di generazionedel l’energia più efficienti, cosìco me applicazioni perelettrificare i trasporti, i veicoli egli aeroplani. “Il nostroInnovation Center europeo - hadichiarato Nanda Kumar,Presidente del Vehicle Group diEaton per Europa, Medio Orientee Africa - rappresenterà per noiuna grande piattaforma per losviluppo di avanzate tecnologiedestinate al risparmio deiconsumi. Per la prima volta,siamo in grado di combinare lenostre capacità nel settoreAutomotive con le attivitàdell’Elettrico e dell’I drau lico persviluppare a Praga tecnologiecombinate per i nostri clienti ingrado di soddisfarel’elettrificazione veicolare efornire soluzioni innovative dirisparmio nei consumi”. Il nuo vocomplesso va ad aggiungersi aglistabilimenti Eaton attivi inRepubblica Ceca: il sitoproduttivo del Vehicle Group diChomutov e gli stabilimentidel la Divisione Elettrica diPra ga e di Suchdol nad Luznici.Eaton Corporation forniscesoluzioni energetiche efficientiche aiutano i suoi clienti a gestirein modo efficace l’energiaelettrica, idraulica e meccanica.Con 16 miliardi di dollari diven dite registrate nel 2011, Eatonè una società leader a livelloglobale che opera in diversicampi: componenti e sistemielettrici per la qualità, ladistribuzione e il controllodel l’e nergia; componenti, sistemie servizi idraulici perapparecchiature industriali emobili; settore del carburanteaerospaziale, dei sistemi idraulicie pneu matici per usocommerciale e militare; sistemidrivetrain e powertrain percamion e automobili, capaci digarantire prestazioni, economiadi carburante e sicurezza. La società ha al l’at tivo circa73mila dipendenti e vende i propri prodotti a clien ti di oltre 150 Paesi.

34LCV N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

FIAT PROFESSIONAL / Sempre alla ribalta il pick up Strada

Con la doppia cabinanuova carta vincenteUN MOTORE EURO 5 PIÙ POTENTE E UN’INEDITA,ALMENO IN EUROPA, VERSIONE A DOPPIA CABINA.SONO QUESTE LE PRINCIPALI NOVITÀ DELLA NUOVA

VERSIONE DELLO STRADA, IL POPOLARE PICK UP

LEGGERO DI FIAT PROFESSIONAL.

Mauro Zola

TORINO - Un motore Euro 5 piùpotente e un’inedita, almeno inEuropa, versione a doppia cabi-na. Sono queste le principalino vità della nuova versione del -lo Strada, il popolare pick upleg gero di Fiat Professional,che se pure alle nostre latitudininon può contare sul successoottenuto in America Latina,dove sono andati gran parte dei127.800 pezzi prodotti (numeroche ne fa il secondo veicolocom merciale, dopo il Ducato,del marchio), presidia comun-que una nicchia a cui il costrut-tore torinese è da sempre affe-zionato. E in effetti lo Stradaan che in Europa ha raggiuntoanche picchi di vendita di 6mi launità, di cui più o meno la metàin Italia, numero che potrebbeaumentare anche del 20 percento grazie soprattutto al ladoppia cabina. Porta fino a 4per sone mantenendo una buonaca pacità di carico netta, circa350 kg.

Senza volersi confrontarecon i classici pick up, spesso aquattro ruote motrici, con cuiha in effetti ben poco da condi-videre, lo Strada può contare sudi una gamma abbastanza varia,che comprende tre versioni; ca-bina corta, cabina lunga e dop-pia, proposte in tre allestimentiWorking, Trekking e Adventu-re.

A equipaggiare tutte le ver-

sioni un solo propulsore, ma diquelli da ricordare. Si tratta in-fatti del piccolo 1.3 che l’inie- zio ne Multijet, il turbocompres-sore a geometria variabile conintercooler e le 16 valvole por-tano a sviluppare 95 cv, oltre auna coppia di 200 Nm già dai1.500 giri/min. Il tutto in regolacon le normative Euro 5. Ma laqualità forse più importante diquesto piccolo grande motore èdi saper tener d’occhio i consu-mi, che in effetti risultano inva-riati rispetto alla precedentever sione che poteva contare su

10 cv in meno. Per quel che riguarda lo stile,

il piccolo cassonato ha mante-nuto più o meno quello dellaver sione precedente tranne chenel frontale, che ha ottenuto unparaurti più importante, che gliregala un’aria grintosa, anchegrazie alle prese d’aria che sirac cordano con i gruppi otticiri visitati, in versione monopara-bola per i modelli Working, bi-parabola per i Trekking. Ancorapiù accentuate queste caratteri-stiche per l’allestimento Adven-ture in cui il paraurti, dotato di

fari fendinebbia integrati, è ver-niciato in tinta con la carrozze-ria, con inserti cromati, contor-nato da un motivo che proseguefin sulla protezione del passa-ruota. Le versioni con cabinadoppia o allargata sono inoltrefornite di barre longitudinali sultetto e di uno spoiler con terzostop integrato. Restano pratica-mente identiche le dimensioni,con una lunghezza di 4.409mm, che diventano 4.457 suimo delli Adventure, una lar-ghezza di 1.670 mm, 1.706 su -gli Adventure e un passo di2.718 mm.

E lo stesso anche per il cas-sone posteriore, che può esserefacilmente utilizzato grazie auna forma piuttosto regolare eal rivestimento protettivo anti-graffio, che arriva a una lun-ghezza di 1.685 mm, ridotti a1.332 quando si parla delle ver-

sioni con cabina lunga e 1.082in quelle con cabina doppia, e auna larghezza di 1.300 mm,1.070 tra i passaruota. Moltocu rato l’allestimento, con tuttauna serie di ganci fissati suibor di e alla base del cassone.Per accedere alla spazio di cari-co è stata scelta la soluzionecon una ribaltina, rivestita inma teriale antiscivolo, con unacapacità di carico di 300 kg,che può essere portata fino a90° ma anche tolta completa-mente. La portata utile, com-preso il conducente, varia dai630 ai 750 kg, a seconda delle

ver sioni, il peso totale a terra èdi 1.915 kg e quello rimorchia-bile di mille kg.

Confortevoli gli interni, chehan no avuto nuovi rivestimenti,una plancia rivisitata e la stru-mentazione più recente traquel le in listino Fiat con tantodi trip computer, spiccano peròsoprattutto i sedili ergonomici eantisubmarining, il volante re-golabile in altezza (di serie suTrek king e Adventure), lo spec-

chietto esterno regolabile ma-nualmente dall’interno, l’ABS,mentre il climatizzatore è di se -rie soltanto sull’Adventure cosìcome i fendinebbia e le ruote inlega con pneumatici maggioratie tassellati da 205/65 R15.

Il listino prezzi parte dai12.900 euro per la versioneWorking cabina singola, cioèquella con più marcate attitudi-ni lavorative, per arrivare finoai 16mila euro per il top digamma, cioè la versione Ad-venture cabina doppia, che po-trebbe rappresentare oltre cheun’alternativa professionale,an che un’ot tima soluzione peril tem po libero, seppur tenendoconto del le limitazioni d’usoancora presenti nel nostro Codi-ce della Strada che prevede peri veicoli immatricolati come au-tocarro (e quindi anche la mag-gior parte dei pick up) che ipasseggeri pre senti sul veicolosiano “collegati” alla merce tra-sportata. Que sto anche se ad ac-quistare uno Strada è stato uncliente privato.

TORINO - Fiat Professional punta forte sulle qualitàdel cambio automatizzato Comfort Matic, che dapoco è disponibile non più soltanto per i modelli dipunta del Ducato, quelli motorizzati con il 180 cvMultijet Power, ma anche per le versioni da 130 e150 cv.

Tanti i possibili gruppi di utenti individuaticome possibilmente interessati al nuovo cambio,prima di tutto i soliti corrieri che consegnano incittà e che possono trarre dal robotizzato, soprattut-to se utilizzato in funzione automatica, un decisoaiuto sia in termini di risparmio di tempo e di ga-solio che di stress di guida, e poi, anzi, forse so-

prattutto, i camperisti, lo stesso si può dire per leversioni trasporto persone, in particolare quelle chesi occupano di una clientela Executive, oppure ilmare magnum del settore pubblico, dalle poste,che hanno problematiche simili a quelle dei corrie-ri, a chi opera nella raccolta differenziata.

Dove i progettisti del marchio torinese hannospeso maggior impegno è comunque nel settore deicamper, per cui sono state studiate soluzioni otti-mizzate, come ad esempio la funzione Up, per cuispingendo un semplice tasto si adeguano le presta-zioni del Comfort Matic alle condizioni di massi-mo carico, che su di un camper sono quasi la

norma, garantendo l’ottimizzazione dei giri motoree un incremento delle prestazioni in caso di tratticon pendenze particolarmente impegnative.

Dal punto di vista tecnico il Comfort Matic asei marce parte dalla base delle versione manuale,

in cui il leveraggio è però stato sostituito da un at-tuatore, controllato tramite una Trasmission Con-trol Unit per via elettronica, che permette un usototalmente automatico così come sequenziale,agendo semplicemente sulla leva del Joystick inse-rita nella plancia, il tutto senza frizione.

Ma naturalmente è con il selettore su automati-co che emergono le migliori qualità del ComfortMatic, integrate da tutta una serie di funzioni:Uphill e Downhill Mode, che individuano il rap-porto migliore in base alla pendenza della strada,Warm Up Mode che riduce le emissioni quando siparte a freddo, Kick Down Mode che semplice-mente premendo bruscamente il pedale dell’acce-leratore scala di una marcia consentendo per esem-pio un facile sorpasso, Fast Off Detection cheblocca il cambio di marcia nel caso l’acceleratorevenga lasciato in fretta.

TORINO - Naturalmente lo Strada non ha maivoluto essere un mezzo fuoristrada. L’impo-stazione datagli dai progettisti Fiat è comple-tamente diversa. Ciò non vuol però dire chesia incapace di cavarsela in situazioni difficili.Se non gli è stata assegnata la trazione inte-grale ha infatti comunque ricevuto in dote ildifferenziale E-Locker (Electronic LockingDifferential) che si rivela molto utile per unfacile disimpegno in condizioni di scarsa ade-renza, con in più un costo economico e in ter-mini di peso, sia per la tara che di conseguen-

za per la portata, molto più contenuto. Infattibasta disinserire il sistema perché lo Strada ri-torni ad essere un normale 4x2.

Riservato alle versioni Adventure, su cui èproposto di serie, l’E-Locker è in grado dibloccare il differenziale anteriore, spostandotutta la coppia disponibile sulla ruota chemantiene la migliore aderenza, dando quindial pick up la possibilità di uscire dal fango,una prestazione che avvicina molto all’offroad, rafforzata dalla presenza di strumentisupplementari come bussola e inclinometro.

GRAZIE AL DIFFERENZIALE E-LOCKER

Disinvolto anche in fuoristrada

TORINO - Tanti ed efficaci i servizi dedicati da Fiat Pro-fessional al mondo dei camper, tutti ben illustrati sulsito www.fiatcamper.com, costantemente aggiornatocon news, eventi oltre a indispensabili informazioni tec-niche e a funzioni appositamente progettate come il“check telaio”. An cora più importante è la capillaritàdella rete di assistenza Fiat Professional che in tutta Eu-ropa può contare su 6.500 officine, di cui 1.700 fannoparte del programma Fiat Camper Assistance e sonoquindi attrezzate per far fronte alle necessità di prontointervento di questi veicoli, disponendo ad esempio diponti in grado di sopportarne il peso, oltre che di par-cheggi custoditi e più in generale di dimensioni checonsentano manovre interne agevoli. Per ottenere infor-mazioni sul centro assistenza più vicino, basta rivolgersiall’apposito call center. Da notare che Fiat è l’unico co-struttore ad a ver attivato un servizio specifico dedicatoai campe risti, che risponde al numero 0080034281111 oin alternativa +39 0244412160, scelto per essere facil-mente memorizzabile visto che le cifre 3428 corrispon-dono alle lettere F, I, A e T sulla tastiera del telefono. Lostesso numero serve per contattare la Fiat Camper Assi-stance, una squadra di assistenza stradale riservata aicamper, attiva 7 giorni alla settimana, 24 ore su 24 eoperativa in 44 Paesi tra europei ed extraeuropei.

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36LCV N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Giancarlo Toscano

STOCCARDA - Vito E-CELLsempre più protagonista. Laversione a trazione elettricadel popolare veicolo commer-ciale Mercedes-Benz si sta ra-pidamente facendo strada tragli o pe ratori professionali chene stan no testando le qualitàin una strategia di sperimenta-zione a largo raggio. Innanzi-tutto ci so no i clienti di Berli-no e Stoccarda, che hannoprovato 100 Vito E-CELL innormali condizioni d’utilizzo,cioè nelle loro attività lavora-tive quotidiane. Di tem po ne èpassato da quando, nell’au-tunno 2010, il primo van elet-trico al mondo a uscire dallacatena di montaggio in serieha iniziato a lavorare nella ca-pitale tedesca, a cui ha fattoseguito, dal l’inizio del 2011,la sperimentazione di Stoccar-da.

TANTI SETTORID’IMPIEGO

Entrambi i progetti di spe-rimentazione in condizioni diutilizzo reale avranno una du-rata di quattro anni con unapercorrenza fino a 80mila kmper ciascun veicolo. I primi ri-sultati ot tenuti sono positivi:Vito E-CELL si sta dimo-strando veicolo ideale perl’utilizzo cittadino, a riprovache anche nei trasporti com-merciali la guida a e mis sionizero è ormai una realtà prati-cabile. I settori di impiegosono estremamente variegati:corrieri espresso, trasporti digran di imprese, officine mo-bili per servizi di manutenzio-ne di impianti, assistenzaclienti e trasporti aziendaliinterni. Nella scelta delle lo-calità ha giocato un ruolo de-terminante la con for mazionetopografia. Diversamente dal-l’area pianeggiante di Berlino,i dislivelli della zona ur banadi Stoccarda raggiungono i350 metri e rappresentano unbanco di prova per l’au to no -mia, la capacità di recupero ela motricità di Vito E-CELL.

In entrambi i test di sperimen-tazione, l’assistenza di Vito E-CELL è fornita dalle filialiMer cedes-Benz locali. Inoltre,co me per ogni veicolo con laStel la, anche Vito E-CELL èpie namente integrato nel si-stema diagnostico Star Dia-gnosis.

Oltre a questi due progetti,in diverse regioni pilota tede-sche cir colano altri Vito E-CELL. Nel complesso, sonoben 230 gli esemplari sottopo-sti a test che hanno percorsogià 650mila km. Una cifradavvero consistente. In più,Mercedes-Benz sta progettan-do l’impiego di que sto veico-lo in altre regioni te desche enella maggior parte dei Paesieuropei occidentali.

Vito E-CELL convince, u -nen do alle qualità economi-che ed ecologiche il fatto checonservi tutte le caratteristi-che di un veicolo commercia-le tradizionale: con una porta-ta di circa 900 kg e un vano dicarico pressoché identico a unequivalente modello equipag-giato con motore a combu-stione interna, Vi to elettricorisponde puntualmente alleesigenze di ogni tipologia ditrasporto professionale. Cisono inoltre altre informazio-ni significative. Nel 2011sono stati prodotti 400 Vito E-CELL nella fabbrica di Vito-ria, in Spagna, dove il veicoloviene costruito insieme a tuttigli altri Vito, sulle stesse cate-ne di mon taggio (sempre dal2011 in poi, Mercedes-BenzVans ha pro dotto 2mila veico-li E-CELL). E in futuro, poi,arriveranno nuove versionedell’e let tri co.

Sia a Berlino che a Stoccar-da, i conducenti hanno valuta-to molto positivamente VitoE-CELL, apprezzandone ilcomportamento di marcia, lacapacità di trazione, l’accele-razione uniforme senza cambimarcia e la frenata continua.Gli autisti han no elogiatoanche la silenziosità del vei-colo anche se, u ni co punto asfavore segnalato (e proble-matica ben conosciuta e pur-

troppo ancora non risolta datutti i costruttori impegnati sulfronte della mobilità elettri-ca), gli altri utenti della stradanon sempre sentono il veicoloav vicinarsi. Secondo il pareredei conducenti, ciò richiedeuna maggiore attenzione euno stile di guida particolar-mente accorto.

AUTONOMIAGARANTITA

Inoltre, i timori iniziali diun’autonomia troppo scarsanon han no trovato confermenella pratica. Anche nel perio-do invernale, l’autonomia èrisultata corrispondente a unminimo di 80 km per ogni ca-rica della batteria, un valoresufficiente in tut ti gli utilizzinei centri urbani e aziendaliinterni. In un sondaggio con-dotto a Stoccarda, gli autistihanno valutato l’au to no miadel Vito E-CELL positiva-mente ed è emerso che l’im- pe gnativa topografia dellazona non ha affatto limitatol’i do nei tà all’utilizzo quoti-diano del vei colo. Un indizio

utile per valutare l’autonomiaè lo stato di carica delle batte-rie. A Berlino, ad esempio,questo dato è risultato oscilla-re fra il 95 e il 25 per centodella capacità disponibile.Questo indica che raramentel’autonomia massima di VitoE-CELL viene sfruttata finoin fondo. Tenendo conto diquesto, i tempi di ricaricareali o scil lano indicativamen-te tra una e tre ore.

In più, per favorire la mas-sima autonomia, la velocità diVito E-CELL è li-mitata elettroni-camente a 89km/h. In questomodo, il veicolopuò percorrerecomodamente lacorsia riservataagli autocarrinegli occasionalitragitti in auto-strada. Tuttavia, ilpiù delle volte lavelocità massimanon viene sfrutta-ta: a Berlino, adesempio, solo il30 per cento dei van elettricil’ha raggiunta quotidianamen-te. Dal le valutazioni è emersoche Vito E-CELL, sia nellacapitale che a Stoccarda, èstato utilizzato con velocitànon superiore a 55 km/h, pre-valentemente nel la fasciacompresa fra 15 e 30 km/h.

I progetti di sperimentazio-ne mettono in luce l’importan-

te sinergia instauratasi tra in-dustria automobilistica, socie-tà di trasporto, aziende energe-tiche e istituzioni, dimostran-do come attraverso una strettacollaborazione si possa pro-muovere con profitto l’elettro-mobilità. Il Ministero Federaleper l’ambiente e la tutela dellanatura della Ger mania sostie-ne il progetto “EMKEP”,acronimo di Elektrifizierungvon Mercedes-Benz Klein-transportern in Entwicklungund Produktion (Elettrifica-

zione dei veicolicommerciali Mer-cedes-Benz neisettori Sviluppo eProduzione) aBerlino, mentre aStoccarda è statoavviato dal Mini-stero Federale peri trasporti, l’edili-zia e lo sviluppourbano il progetto“IKONE”, Inte-griertes Konzeptfür eine nachhalti-ge Elektromobili-tät (Concezione

integrata per l’elettromobilitàsostenibile). Entrambe le ini-ziative rientrano nel program-ma di misure economiche disupporto del Go verno tedescodenominato “Konjunkturpro-gramm 2” (“Pro gramma con-giunturale 2”).

Mercedes-Benz e i fornitoridi energia Vattenfall (di Berli-no) e EnBW (di Stoccarda)

utilizzano tecnologie innova-tive sia per i veicoli che per latecnica di ricarica. Le aziendeenergetiche hanno messo a di-sposizione degli operatori, neirispettivi depositi aziendali,stazioni di ricarica ad hoc,pronte all’u so per il riforni-mento di energia elettrica.Grazie alla Smart Char geCommunication Unit (SCCU)montata a bordo di Vi to E-CELL viene adottata una tec-nica di ricarica intelligenteche ottimizza il bilancio diCO2 dei veicoli commercialiutilizzando corrente elettricaecologica certificata o addirit-tura energia eolica in ecce-denza (“Wind-to-Vehi -cle/W2V”). Per ridurre i costid’esercizio è an che possibileprogrammare la ricarica negliorari con le tariffe energetichepiù convenienti. Se gli opera-tori utilizzano diversi veicoliVito E-CELL, i processi di ri-carica possono essere ottimiz-zati con un sistema di gestio-ne locale del carico (LLM), inmodo tale da non sovraccari-care la rete.

STARPLURIPREMIATA

Vito E-CELL, premiato dadiverse giurie indipendenti, haricevuto il riconoscimento“Postal Technology Interna-tional Award 2010” e detieneil titolo di “Green Commer-cial of the Year”. Nel 2011,inoltre, ha vinto il premio perl’inno va zio ne “Propulsori al-ternativi” co me “Van dell’an-no”, il “Premio ambientaleper la tecnica del Baden-Wür-ttemberg” e il Design Awardin occasione del “Chal lengeBibendum” della Michelin,uno dei più grandi forum in-ternazionali sulla mobilità so-stenibile.

DUE PROGETTI DI ELETTROMOBILITÀ A BERLINO E STOCCARDA, UNITÀ IN

CIRCOLAZIONE IN DIVERSE REGIONI PILOTA TEDESCHE: LA SPERIMENTAZIONE

DELLA VERSIONE A TRAZIONE ELETTRICA DEL POPOLARE VEICOLO COMMERCIALE

DELLA STELLA È UN SUCCESSO. VITO E-CELL SI STA DIMOSTRANDO VEICOLO

IDEALE PER L’UTILIZZO CITTADINO: È LA PROVA CHE ANCHE NEI TRASPORTI

COMMERCIALI LA GUIDA A EMISSIONI ZERO È ORMAI UNA REALTÀ PRATICABILE.

MERCEDES-BENZ / Gli esemplari in sperimentazione hanno già percorso 650mila km

Vito E-CELL già una garanzia

STOCCARDA - Il concept tecnico diVito E-CELL parte dal fatto che ilveicolo a trazione elettrica si basa suVito furgone con lunghezza media.Grazie alla portata e al vano di caricoinvariati rispetto al modello tradizio-nale, Vito E-CELL può essere desti-nato all’uso commerciale senza alcu-

na limitazione. Sotto il cofano sonoalloggiati il motore elettrico, l’elettro-nica di potenza, il convertitore di cop-pia e il caricabatterie della rete. Ilpropulsore elettrico eroga una poten-za di 60 kW con coppia massima di280 Nm. La potenza viene trasmessaalle ruote anteriori. Le potenti e resi-stenti batterie agli ioni di litio, allog-giate sotto il pianale di carico, hannouna tensione nominale di 360 V e unacapacità energetica di 36 kWh. Peraumentare l’au to nomia, che secondoil ciclo di mar cia europeo equivale a130 km, la velocità del veicolo è sta talimitata a 89 km/h. Con un’accelera-zione da 0 a 50/80 km/h in 6,5/11 se-condi, il veicolo è in grado di spostar-si agilmente nel traffico. L’ali men ta -zio ne delle batterie avviene attraversole stazioni di ricarica, in stallate nei ri-spettivi depositi aziendali dei parchi

veicoli. Le batterie di Vito E-CELLutilizzano energia elettrica a 380/400Volt e il processo di ricarica può du-rare al massimo 6 ore. Inol tre, se ne-cessario il veicolo può essere ricarica-to anche utilizzando una rete da 230V. Le batterie del veicolo si ricaricanoanche durante la marcia attraverso ilprocesso di recupero o rigenerazione,ovvero la trasformazione dell’energiafrenante in elettricità. Vito E-CELLdispone di una dotazione di sicurezzacompleta che comprende anchel’ESP. Inoltre, le batterie sono protet-te da un com ponente anticollisione ade for mazione programmata. In ca sodi attivazione dell’airbag, la rete adalto voltaggio viene automaticamentescollegata. Nel corso di svariaticrash-test, Vito E-CELL ha dimostra-to efficacemente i suoi elevati stan-dard di sicurezza.

I SEGRETI DEL VEICOLO A TRAZIONE ELETTRICA

I caratteri predominanti di una specie in evoluzione

INTANTO, NEL

2011 SONO

STATI PRODOTTI

400 VITO

E-CELL EIN FUTURO

ARRIVERANNO

NUOVE VERSIONI

DELL’ELETTRICO.

Il propulsoreelettrico delVito E-CELLeroga 60 kWe una coppiamassima di280 Nm.

37LCV N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

STOCCARDA - Aggiunta impor-tante per la gamma Canter, chedal mese scorso è disponibileanche in versione a quattro ruo -te motrici. Per il momento ilpiccolo camion Fuso sarà di-sponibile come 4x4 soltantocon peso totale a terra di 6,5tonnellate e cabina Comfort,ab binata alla versione da 175cv, e con una coppia massimadi 430 Nm, del motore da 3 litriEuro 5 (con sistema Scr e usodi AdBlue) che equipaggia ilveicolo; si tratta di un propul-sore a corsa lunga, con due al-beri a camme in testa con tra-smissione a catena, quattro val-vole per cilindro, turbocom-pressore a gas di scarico conturbine a geo metria variabile,iniezione common rail e iniet-tori piezoelettrici per un dosag-gio estremamente preciso delcarburante.

Oltre alla trazione integraleche è inseribile, in modo da po -ter tenere d’occhio i consumi,que sto modello, la denomina-zione esatta è 6C18, disponedel bloccaggio del differenzialedi serie sull’asse posteriore. Peril resto il cambio è manuale acinque marce, il rapporto alpon te di 5,285. La varianti dipas so sono comprese tra i

3.415 e i 3.865 mm, mentre ilcarico massimo ammesso sultelaio va ria dai 3.500 ai 3.735kg.

Molto migliorati gli angoli

di sbalzo, con quello anterioreche arriva adesso a 35°, controi 18° della versione a due ruotemotrici, e quello posteriore a24°, allo stesso modo l’altezzalibera dal suolo è stata portatafino a 320 mm invece di 219.

Caratteristiche che ne fannoil complemento ideale per l’at-tività in cantiere, così come unutile aggiunta nel parco mac-chine dei vigili del fuoco o piùin generale in tutte le situazioniche richiedano un alto livello dimotricità, come il servizio in-vernale sulle strade, che grazie

al la larghezza massima dellaca bina di appena 2 metri puòes sere svolto anche all’internodi centri storici e su strade par-ticolarmente strette.

Le caratteristiche di base delCanter a quattro ruote motricirestano le stesse della versionea trazione posteriore, a partiredalle sospensioni a ruote indi-pendenti con molle elicoidali,che migliorano la maneggevo-lezza e il comfort di marcia,anche su terreni dissestati.

I freni sono a disco su en-trambi gli assi, con la possibili-

tà di aggiungere l’ESP, che in-globa il sistema di regolazioneantislittamento e il Brake Assistin versione idraulica.

Con la nuova generazionesono stati completamente ridi-segnati anche gli interni, cheadesso propongono una planciabicolore e un maggiore spazioper poter passare comodamenteda un lato all’altro della cabina.

Le bocchette di ventilazioneso no state sistemate attorno allastrumentazione, che si basa suelementi circolari, facili da leg-gere, con al centro un displaymul tifunzione che contiene uncomputer di bordo molto utileper tenere sotto controllo i con-sumi, un indicatore delle condi-zioni del filtro antiparticolato, el’indicatore della marcia inne-stata.

In una consolle centrale sonostati ricavati uno scompartocon coperchio e un portabevan-de estraibile. A questi si ag-giungono, sul lato passeggero,un vano aperto e un box porta-oggetti dotato di serratura.Completano la dotazione unospazio portadocumenti e unospazio per il telefono cellulare.

Il sedile del guidatore è statodotato di un supporto lombareregolabile, e, a richiesta, di so-spensioni e braccioli, mentre ilpo sto all’estrema sinistra dellapan chetta per i passeggeri haot tenuto un poggiatesta.

Il sistema di riscaldamentoga rantisce un maggior flusso diaria verso i piedi e nella zonadel la testa. Nel catalogo degliop tional può inoltre essere scel-to sia un climatizzatore manua-le che uno automatico.

MITSUBISHI FUSO / Nuova versione con trazione integrale disinseribile per il piccolo camion

Canter a quattro ruote motriciPER IL MOMENTO SARÀ DISPONIBILE SOLTANTO

CON PTT DA 6,5 TONNELLATE, CABINA COMFORT E

MOTORE DA 175 CV. TRA LE ALTRE AGGIUNTE IL

BLOCCAGGIO DEL DIFFERENZIALE POSTERIORE CHE LO

RENDE MOLTO UTILE PER OPERARE IN CANTIERE

OPPURE COME SUPPORTO ALL’ATTIVITÀ DEI VIGILI DEL

FUOCO O DI CHI LAVORA IN CONDIZIONI DIFFICILI.

PEUGEOT / In anteprima i nuovi Expert e Partner furgone e Tepee

Per ogni esigenza di trasportoDEBUTTO AL SALONE DI

GINEVRA DELLA NUOVA

FAMIGLIA DEI

COMMERCIALI DI

SUCCESSO EXPERT E

PARTNER. RINNOVATI

ESTERNAMENTE E

INTERNAMENTE, LE

VERSIONI FURGONE

E TEPEE PER TRASPORTO

PASSEGGERI COMPIONO

UN DECISIVO PASSO

IN AVANTI. LA

COMMERCIALIZZAZIONE

PARTIRÀ IN PRIMAVERA.

MILANO - Al centro delle attenzioni al Salone di Ginevra. Lorosono i nuo vi Peugeot Expert e Partner, pro posti anche nelle rispetti-ve ver sioni Tepee per trasporto pas seggeri. Si rinnovano due cavallidi razza della proposta del Leone nel settore dei veicoli da lavoro elo fanno all’insegna della modernità e della maggiore efficienza. Ilnuovo Expert si propone come leader nel delicato campo delle ri-dotte emissioni di CO2 grazie a un’offerta rinnovata e appetibile.La proposta Partner si sintetizza così: modernità e tecnologia al ser-vizio di una maggiore attrattiva.

Il nuovo Expert si inserisce nell’attività di ampliamento del lagamma del marchio francese e propone nuovi codici stilistici, nuoviequipaggiamenti e una gamma di motori Euro 5 che lo posizionacome leader del suo segmento (autovetture e commerciali) in mate-ria di emissioni di anidride carbonica. Disponibile, come già accen-nato, nelle varianti veicolo commerciale e trasporto persone, Ex pertè in sintesi caratterizzato da una linea moderna ben evidenziata dalnuovo frontale dal forte appeal, motorizzazioni Euro 5 prestazionalied efficaci, emissioni di CO2 record per quanto riguarda il Tepee:172 g/km con consumi medi di 6,6 litri/100 km; il tutto con motore2 litri HDi da 120 kW/163 cv abbinato a un cambio manuale a seirapporti.

Anche l’Expert commerciale ha da dire molto, innanzitutto pro- ponendosi come il furgone con il miglior rapporto potenza/emissio-ni grazie al 2 litri HDi da 163 cv sempre abbinato al cambio manua-le a sei rapporti: 168 g/km pari a una media consumi di 6,4 litri/100km. La famiglia Expert propone inoltre equipaggiamenti tecnologi-ci inediti nel segmento e rende disponibile anche il cambio automa-tico a sei rapporti abbinato al motore 2 litri HDi da 163 cavalli. Lacommercializzazione del le versioni furgone e Tepee del nuovo Ex-pert, prodotte in Fran cia, inizierà da questa primavera.

Stessa tempistica per i nuovi Partner e Partner Tepee, che si evol-vono anch’essi nello stile integrando i nuovi codici Peugeot e si do-tano delle ultime tecnologie in termini di motorizzazioni ed equi-paggiamenti per consolidare il loro successo di mercato. Ecco insintesi le lo ro caratteristiche salienti: una personalità ancora più de-cisa abbinata a una linea assai moderna, motorizzazioni Euro 5 ede-HDi (con Stop&Start di ultima generazione), emissioni di CO2anche in questo caso record nel segmento dei veicoli mul tispazio

per il tempo libero (125 g/km) e in quello dei furgoncini (123g/km), equipaggiamenti tecnologici inediti nel segmento, abitabili-tà, modularità e libertà di utilizzo come pun to di riferimento per ilTe pee, due lunghezze e volumi di carico massimo - 3,7 e 4,1 me tricubi - che si posizionano tra i migliori del segmento di appartenen-za del Partner.

La “gamma e-HDi” del Leo ne comprende sia vetture che vei colicommerciali. La tecnologia Stop&Start di ultima generazione, arre-stando il motore nelle fasi di sosta del veicolo e ri mettendolo inmoto quasi i stan taneamente e senza vibrazioni grazie a un alternato-re reversibile, permette di risparmiare fino al 15 per cento di carbu-rante nella guida urbana con conseguente diminuzione delle emis-sioni di anidride carbonica ma anche di guadagnare in silenziosità abordo con il motore in stand-by, in comfort conferito dalla silenzio-sità di funzionamento e dall’assenza di vibrazioni e in sicurezza perla rapidità delle ripartenze.

Le caratteristiche di base del Mitsubishi Fuso Canter a quattro ruote motrici restano le stesse della versione a trazione posteriore, a partire dalle sospensioni a ruote indipendenti con molle elicoidali.

ECOLOGIA

IL CORRIERE UPSHA SCELTOKANGOO Z.E.MILANO - Scelta ecologica perUPS, che ha deciso di inserirenella propria flotta italiana treRenault Kangoo Z.E.. I tre veicolicommerciali elettrici verrannoutilizzati dal corriere americanoper il servizio di ritiro e consegnanel centro di Milano. L’iniziativarientra nel progetto pilota E-Moving, che vede collaborareRenault e la multi utility A2A, cheha installato un sistema dirifornimento di energia elettricanella sede Ups del capoluogolombardo. Inoltre le Kangoo Z.E.con il marchio Ups possono esserericaricare nelle strutture A2A giàesistenti, utilizzando un’appositacard in dotazione a ogni mezzo.Con questa aggiunta diventano 60i veicoli elettrici Renault, traKangoo Z.E. e Fluence Z.E., cheaziende pubbliche e private stannotestando in Lombardia, inparticolare a Milano e Brescia,città che saranno presto dotate, aopera della A2A, di una rete dirifornimento molto capillare, con270 punti di ricarica. “Con Ups,Renault compie un ulteriore passoin avanti nel suo programma disviluppo del progetto E-Moving -ha dichiarato Jacques Bousquet,Presidente di Renault Italia - Upsè un’azienda leader nel trasportomerci e nella logistica ed èfortemente impegnata per unapproccio sostenibile al businessdella distribuzione, valore cheRenault condivide e promuove con

il suo progetto di costruzione diuna mobilità urbana sostenibileelettrica. Grazie allasperimentazione, nelle proprieattività di consegna, del nostroKangoo Z.E., Ups confermerà erafforzerà il suo obiettivo direndere possibile il commercio intutto il mondo in un’ottica piùsostenibile ed eco-compatibile”.Effettivamente oggi Ups dispone diuna delle più grandi flotte privatedi veicoli a carburanti alternativinel settore dei corrieri espresso, eutilizza veicoli a trazione elettricafin dal 1930. “Attualmente la flottaverde di UPS conta oltre 2.500veicoli alimentati con carburantialternativi - ha spiegato JimO’Gara, country manager di UpsItalia - Per una società dellenostre dimensioni è importantesperimentare e adottare tecnologieche limitino le emissioni emigliorino l’efficienzaenergetica”. Renault Kangoo Z.E.,a cui è stato assegnato il titolo di“Van of the Year 2012”, è laversione al 100 per cento elettricadella furgonetta Renault KangooExpress. È lunga 4,2 m edequipaggiata con un motore aemissioni zero da 44 kW, che erogauna coppia di 226 Nm. La suadotazione di batterie agli ioni dilitio di ultima generazioneconsente un’autonomia media di170 km, che unita a una capacitàdi carico di 650 kg la rendono ilveicolo ideale per i corrieri cheoperano in ambito urbano.

Il nuovoPeugeotExpertfurgone sidistingue peril migliorrapporto trapotenza edemissioni.

38LCV N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Massmiliano Campanella

RIMINI - Tra un gelato, una raffinata opera d’arte realizzata colpane e una fila di pasticcini da ingolosire qualunque palato, eccoli,tutti e tre - Combo, Movano e Vivaro - mostrare il meglio di casaOpel quanto a veicoli da lavoro. Nel rivolgersi a tutti i settori ilmarchio tedesco ha deciso, nell’ambito della nuo va, rinnovata of-fensiva nel segmento dei commerciali, di essere pre sente alle prin-cipali fiere di settore.

La strategia di General Motors di rafforzamento e crescita delmar chio tedesco nei veicoli commerciali era evidente al Sigep2012 di Rimini. Al taglio del nastro della 33esima edizione del Sa-lone della gelateria, pasticceria e panificazione era esposta la rin-novata gam ma di veicoli commerciali Opel a partire dal nuovissi-mo Com bo, migliore nella categoria per consumi ridotti e volumidi carico, oltre alla possibilità di una versione a metano. Movano,lanciato sul mercato nel 2010 e offerto in diverse misure in altezzae lunghezza, oltre che con ruote gemellate, è anch’esso prova delrinnovamento e allargamento dell’offerta Opel nei veicoli commer-ciali. Infine Vivaro, un prodotto nel pieno della sua vita commer-ciale, dal grande successo di vendite in Italia: il veicolo commer-ciale medio più venduto nel nostro paese fra le marche estere nel2011.

L’incontro allo stand Opel con Silvano Dendena, dal 2010 Diret-tore Vendite Opel Italia dopo cinque anni alla Direzione Marketinge una lunga esperienza in Opel in Portogallo e Spagna, è stata l’oc-casione per fare il punto sulle scelte strategiche di GM per il rilan-cio del marchio nel segmento dei veicoli commerciali. “Con la pre-senza al Sigep - ci ha spiegato Dendena - Opel dà continuità a unastrategia di visibilità iniziata nel 2011 con la partecipazione a dueal tre fiere di settore, il Saie di Bologna per l’edilizia e il Ttg di Ri-mini per il turismo. In tal modo si punta da un lato a rafforzare lapresenza nei settori industriali più importanti per il mercato deiveicoli commerciali, contemporaneamente si ha la possibilità diraccogliere sul campo proprio le esigenze specifiche di questi set-tori. Il pia no di visibilità cui sta puntando Opel mira a mettere inevidenza le caratteristiche di punta della gamma, in primo luogo ilfatto che si tratta di una gamma rinnovata: il Movano è stato intro-dotto nel mercato a metà 2010, il nuovo Combo verrà lanciato abreve, il facelift del Vivaro ha meno di due anni. In seconda battu-ta, i modelli del la gamma presentano una grande varietà in terminidi dimensioni, passi, portate, bodystyle, che li rendono molto appe-tibili proprio nei settori industriali che richiedono allestimenti par-ticolari”.

Quali i punti di forza distintivi dei tre modelli Combo, Mo-vano, Vivaro?

“Combo è un veicolo che primeggia, nel suo segmento, per ca-pacità di carico intesa come dimensioni del vano e portata. Inoltre,ha tra i suoi punti di forza la disponibilità di una versione a meta-no, tradizionalmente molto apprezzata sui veicoli Opel come laprecedente generazione del Combo. Vivaro è stato nel 2011 primodegli im portatori nel suo segmento grazie alla sua funzionalitàunita al design moderno e originale. Movano è tra i pochi prodottidisponibili sul mercato sia nella versione a trazione anteriore cheposteriore, adattandosi a una molteplicità di applicazioni diverse;inoltre, i suoi moderni motori Euro 5 sono tra quelli con i miglioriconsumi del la categoria permettendo riduzioni significative deicosti di gestione”.

Chi sono i principali professionisti cui si rivolgono Combo,Movano e Vivaro?

“Opel, con i propri veicoli commerciali, si rivolge a tutti queiclienti che fanno una scelta razionale; prodotti funzionali, che per-mettono di ridurre i costi di gestione e che rappresentano nel mi-glior modo l’azienda presso i loro clienti. Molto spesso sono picco-le aziende o artigiani, il motore dell’Italia”.

Quali i modelli esposti al Sigep, al Saie e al Ttg?“Al Sigep Opel è stata presente con un suo stand dove sono stati

esposti tre veicoli allestiti: un Movano con cella Eutettica dellaNew Royal Plastic, un Vivaro con coibentazione della New RoyalPlastic e un Nuovo Combo Haccp della Car Fibreglass. È statoinoltre esposto in esclusiva un Vivaro Haccp presso lo stand dellaCar Fibreglass. Per il Saie, invece, ci dedichiamo ai veicoli con al-lestimenti rivolti al mondo dell’edilizia come cassoni fissi e ribal-tabili. Il veicolo più ammirato dello stand Opel all’ultima edizionedi questa fiera è stato il Vivaro furgone doppia cabina, un veicoloche con sei posti e un vano di carico da furgone può essere utiliz-zato sia per il lavoro sia per il tempo libero con la famiglia, otti-mizzando l’investimento. Infine, al Ttg abbiamo presentato lagamma Opel per il tra sporto passeggeri come i Vivaro e i Movano9 posti, guidabili con patente B. Anche in questo caso abbiamoavuto, però, un veicolo particolarmente apprezzato dai visitatoridella fiera ed è stato il nuovo Movano Bus 17 posti; si tratta di un

prodotto finito che non necessita di ulteriori interventi dell’allesti-tore e, perciò, con un prez zo estremamente interessante. In genera-le Opel è in grado di fornire veicoli allestiti per moltissime catego-rie differenti e la nostra partecipazione a questi eventi di settorevuole dimostrare questa capacità oltre ad aumentare il grado di co-

noscenza di questi clienti ver so l’offerta Opel nei veicoli commer-ciali allestiti”.

Un’analisi di mercato: quanto vale la “fetta” di veicoli com-merciali per Opel in Italia-Europa?

“In Italia Opel ha chiuso il 2011 con una quota di mercato del3,5 per cento, in Europa del 4,7 per cento”.

Quanti veicoli commerciali Opel sono stati venduti sul mer-cato italiano nel 2011 e quali le prospettive di vendita per l’an-no in corso?

“Nel 2011 sono stati venduti circa 5.800 veicoli commercialiOpel. Si tratta di un risultato soddisfacente. Il modello che attual-mente dà maggiori soddisfazione è il Vivaro che nel suo segmentoè un leader, un vero punto di riferimento. Nel 2012 Opel ha l’obiet-tivo di rafforzare la quota di mercato. Si punterà quindi a confer-mare le performance di Vivaro, a lanciare il Nuovo Combo nelmercato italiano e a sfruttare appieno il potenziale di Movano”.

Dal punto di vista del marketing quale sarà la strategia diOpel in Italia nel 2012?

“In marzo viene lanciato il nuovo Combo, un veicolo completa-mente diverso da quello attuale e gemello del Doblò. Combo saràofferto sul mercato sia in versione passeggeri che in versione fur-gone. Un mezzo versatile e funzionale, proposto in diverse dimen-sioni. La sua commercializzazione sarà gestita interamente dal set-tore veicoli commerciali, anche la versione Tour dedicata al tra-sporto pas seggeri. Sicuramente nel 2012 si vuole rafforzare la pre-senza di Opel nel canale rental. Si punta inoltre a un ulteriore emassiccio svi luppo del Movano, un veicolo più complesso del Vi-varo e che lavora in un segmento peculiare. Le caratteristiche diquesto mercato richiedono un elevato livello di professionalizza-zione della rete di vendita e assistenza e un rapporto stretto con gliallestitori”.

Proseguiranno le offerte sugli allestimenti?“Certamente sì. Opel intende ulteriormente ottimizzare l’incon-

tro tra domanda e offerta e poter venire incontro alle esigenze diuna clientela tanto vasta quanto alla ricerca del veicolo adatto alleproprie esigenze professionali o di tempo libero”.

Le offerte vengono sviluppate in collaborazione con allestito-ri italiani o stranieri?

“Abbiamo rapporti stretti con i principali allestitori europei già ali vello di casa madre. I cassoni fissi e ribaltabili che offriamo dipri mo impianto sono forniti da Scattolini che è un’azienda italianaleader in Europa per questo tipo di allestimenti. Per le furgonatureGran Volume ci rivolgiamo a un importante allestitore francese. Maoltre agli allestimenti offerti di primo impianto abbiamo molte altrecollaborazioni con allestitori locali, quelli che meglio possono ri-spondere alle necessità specifiche del cliente che non è possibilesoddisfare con un prodotto ‘di fabbrica’. Ne sono un esempio glial lestimenti presentati al Sigep”.

RIMINI - “Il gelato fa bene alla salute e può essere conside-rato a tutti gli effetti un alimento”, dicono gli esperti. Maproprio per questo occorre la massima attenzione nel tra-sportarlo. Il Sigep 2012 ha rappresentato il giusto palco-scenico per far conoscere al meglio agli operatori del set-tore i nuovi prodotti commerciali della Casa del Blitz. Conla presenza al Sigep, Opel dà continuità a una strategia divisibilità iniziata nel 2011 con la partecipazione a due altrefiere di settore, il Saie di Bologna per l’edilizia e il Ttg diRi mini per il turismo. In tal modo punta a rafforzare lapresenza nei settori industriali più importanti per il merca-to dei veicoli commerciali. “Il settore degli allestimenti -af ferma Roberto Matteucci, Amministratore delegato diGe neral Motors Italia - è strategico per i veicoli commer-ciali e in quest’ottica abbiamo sviluppato la collaborazionecoi principali allestitori del mercato italiano ed europeo.Opel ha rafforzato la propria offerta di veicoli adattati spe-cificamente per le necessità dei clienti professionali al finedi fornire soluzioni complete chiavi in mano. Oggi i veico-li commerciali sono al centro della strategia di crescita diOpel e rappresentano lo stato dell’arte per qualità, efficien-za e assistenza”.

Per quanto concerne il Nuovo Combo si tratta di unave ra e propria anteprima in Italia del modello di cui vieneavviata questo mese la commercializzazione nelle versioniVan e Tour; questo lancio rappresenta un nuovo tassello

dell’offensiva di prodotto iniziata da Opel nel settore deiprofessionali leggeri. Basato sul Fiat Doblò di cui è “ge-mello”, ai sensi di un importante accordo di collaborazionesottoscritto dalle due Case nel novembre 2010, OpelCombo ne eredita i quattro turbodiesel, un motore a benzi-na e uno a metano. La nuova generazione offre soluzioniintelligenti nel segmento dei van compatti: un veicolo mul-tifunzionale offerto in un’ampia gamma di versioni, a par-tire dalla variante van ora disponibile in due passi. Ne se-guiranno altre e numerose, offerte a prezzi decisamentepopolari.

Il Nuovo Opel Movano, il veicolo commerciale di gran-di dimensioni, è giunto ora alla seconda generazione. Lasua principale caratteristica? Essere grande nell’impresa ditrasportare tutto quello che serve, offrendo più di trecentovarianti. Nuovo Opel Movano è un veicolo commercialeconcepito, progettato e costruito per il lavoro. Ampia lagamma di versioni, tre livelli di potenza per il nuovo tur-bodiesel e tanti gadget per trasformarlo in un ufficio mobi-le.

Al loro fianco il terzo moschettiere: Opel Vivaro, la so-luzione Opel per i furgoni commerciali per passeggeri. Piùche un semplice furgone è un furgone business: trasportapersone, bagagli e merci. Senza dimenticare le incredibilitrasformazioni. Un solo esempio: l’allestimento per disabi-li che trasforma il Vivaro in un camper accessibile a tutti.

PROSEGUE LA STRATEGIA DI VISIBILITÀ DEL MARCHIO TEDESCO AVVIATA NEL 2011

Presenti anche al Saie di Bologna per l’edilizia e a Rimini per il turismo

RobertoMatteucci,Ad di GeneralMotors Italia

OPEL / La gamma di veicoli commerciali esposta alle principali fiere professionali

Blitz nel trasportodella dolcezzaI TRE “GUERRIERI” COMBO, MOVANO E VIVARO, CON IL NUOVO LOOK, ERANO

ESPOSTI AL SIGEP, FIERA INTERNAZIONALE CHE HA UNITO I MONDI DELLA GELATERIA,PASTICCERIA E PANIFICAZIONI ARTIGIANALI. SILVANO DENDENA, DIRETTORE

VENDITE OPEL ITALIA: “FACCIAMO LA NOSTRA PARTE PER VENIRE INCONTRO ALLE

ESIGENZE DI PICCOLE AZIENDE O ARTIGIANI, IL MOTORE DELL’ITALIA”.

In alto, il nuovo Combo, importante novità che arricchisce la gammacommerciali Opel. È disponibile anche in versione a metano. Sopra,l’ammiraglia Movano, e sotto il Vivaro, veicolo di successo in Italia.

Mauro Zola

LIONE - Da tempo utilizzatocon successo dalle forze ar-mate francesi lo Sherpa, vei-colo fuoristrada di grandi di-mensioni pro dotto da RenaultTrucks, vie ne ora propostoanche in una versione perl’utilizzo civile. Giu sta con-seguenza del successo otte-nuto nel corso della parteci-pazione alla Dakar 2009 esoprattutto al compito discorta dei pesanti Kerax nei30mila chilometri del raidCape to Ca pe, svolto con ec-cellenti risultati. Un ambitoin cui il 4x4 ha potuto mette-re in mostra la pro pria capa-cità di uscire senza troppiproblemi da situazioni dav- vero impossibili, senza farsispaventare né dalle sabbiedei deserti più grandi dellaTerra né dal fango profondodell’Africa Centrale.

UNA VERSIONE LIGHTPER RUSSIA E AFRICA

Al momento sono tre leversioni in vendita, destinatesoprattutto a clienti che de-vono muoversi in aree e Pae -si difficili come Russia, Afri-ca e Medio O riente, in cuiandrà a completare la localegamma cava/cantiere. LoSherpa, progettato inizial-mente dalla divisione Re-nault Trucks Défense, verràvenduto in una versionelight, che comunque ne con-ferma dimensioni e capacità,e le caratteristiche che lopongono a me tà strada tra lenormali autovetture e i ca-mion, quindi con la possibili-tà di trasportare in tutta sicu-rezza carichi gravosi senzatroppo badare alle condizionidel terreno su cui ci si muo -ve.

Na turalmente un mezzoche supera ampiamente le 7tonnellate di massa totale aterra è poco a dat to ai percorsifuoristrada europei e si trovapiù a suo agio sul le ampiepiste africane o nel le landeghiacciate della Siberia.

Come già detto sono tre leversioni al momento disponi-bili, a partire dalla Scout, chegrazie ai quattro posti e al-l’allestimento comfort si ri-volge soprattutto a un pubbli-co di appassionati dei rallyraid e più in generale dellesfide motoristiche estreme,anche se non si devono trala-sciare i 5,5 mc di spazio in-terno disponibile e i 3,5 mcdi bagagliaio che lo candida-no anche come perfetto tra-sportatore.

È invece nettamente voca-to al lavoro duro lo SherpaCarrier, in pratica la versioneautotelaio, che può quindi es-sere allestito con un cassonee diventare molto utile incantiere, grazie alla portata,che raggiunge le 3,8 tonnel-late.

Il fatto che si tratti di un4x4 praticamente inarrestabi-le lo rende appetibile per chideve costruire o ristrutturarein zone altrimenti difficili daraggiungere.

LA STATION WAGONÈ BLINDATA

Più specifica la missiondella terza versione, la Sta-tion Wa gon, proposta esclusi-vamente con carrozzeria

blindata. Con un volume in-terno che arriva a 7 mc, cin-que posti per i passeggeri euna capacità di carico di 1,5tonnellate, può rivelarsi vin-cente per operare in zonedove ci siamo problemi di or-dine pub blico, oppure per iltrasporto di valori.

Le configurazioni standardpossono essere personalizza-te pescando nel ricco catalo-go di optional, che compren-de dalle opzioni più comuni,come l’aria condizionata, ilriscaldamento indipendente,la guida a destra e il naviga-tore, fino ad aggiunte moltospecifiche come la pressionedelle gomme variabile, in di-spensabile per muoversi neitratti desertici, un aiuto allepartenze in condizioni di

freddo e stremo, il verricello,il bull bar, piastre blindate diprotezione e pneumatici run-flat.

Dal punto di vista mecca-nico, lo Sherpa poggia su diun telaio in acciaio rinforzatoe su ponti rigidi a doppia ri-duzione, con bloccaggio deldifferenziale e trasmissioneintegrale permanente. Le pre-stazioni in fuoristrada sonogarantite dall’angolo di attac-co di 60° e dall’altezza daterra di 600 mm, la capacitàdi guado arriva fino a 750mm, mentre si possono af-frontare inclinazioni lateralisino al 40 per cento e supera-re pendenze di 45°.

UN SOLO MOTOREDA 215 CAVALLI

Il motore è il Dxi 5, un4,76 litri, con una potenza di215 cv e una coppia di 800Nm nell’arco di utilizzo com-preso tra i 1.200 e i 1.700giri/min, accoppiato a uncambio automatico Allison asei marce, che rende la guidasemplice tanto quanto quelladi una normale autovettura. Aseconda dei mercati il pro-pulsore può essere in regolacon la normativa Euro 3 ocon quella Euro 5.

Il lancio dello Sherpa par-tirà dall’Arabia Saudita, doveuna ca rovana di sei veicolidimostrativi affiancherà iKerax e Lan der che prende-ranno parte alla RenaultTrucks Adventure. Per poispostarsi a maggio in Russia,dove due modelli Scout ver-ranno esposti al salone CTTdi Mosca. Le ultime tappepreviste riguardano il conti-nente africano e prevedonodimostrazioni sul campo inSudafrica e Angola.

39LCV N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

LIONE - Si chiama Urban Lab1 il proget-to di un nuovo veicolo per la distribuzio-ne urbana, che Renault Trucks sta por-tando avanti in collaborazione con l’alle-stitore Gemco E-Trucks BV. Caratteristi-ca principale del prototipo, la possibilitàdi abbassare la soglia di carico a livello

del suolo, facendo risparmiare, secondole stime del costruttore, un terzo del tem -po per carico e scarico. L’abbassamentoe il sollevamento del veicolo è garantitoda un sistema di sospensioni specificoche viene attivato, a veicolo fermo, tra-mite un pulsante posizionato in cabina.

La base di partenza del concept è unMidlum da 16 tonnellate, equipaggiatocon un motore DXi 5, a cui sono statiag giunti due motori elettrici che aziona-no le ruote posteriori e vengono alimen-tati da un generatore collegato al propul-sore diesel. Inoltre l’Urban Lab 1 puòviaggiare anche in modalità totalmenteelettrica, quindi senza emissioni nocive econ un ridotto impatto dal punto di vistadel rumore, grazie a un pack di batterie.Lo sviluppo del veicolo rientra nelle spe-rimentazioni del progetto CityFret sulmiglioramento della distribuzione urba-na delle merci.

URBAN LAB1 CON PIANALE DI CARICO A LIVELLO DELLA STRADA

Un prototipo per la distribuzione urbana

Il prototipoUrban Lab1con soglia dicaricoabbassata.

RENAULT TRUCKS / Alle versioni militari si affianca una gamma civile

Lo Sherpa polivalente DOPO AVER MESSO IN MOSTRA LE PROPRIE QUALITÀ

NELLA DAKAR E NEL RAID CAPE TO CAPE, IL

FUORISTRADA VERRÀ VENDUTO IN TRE VERSIONI,SCOUT PER IL TURISMO ESTREMO, CARRIER DA

ALLESTIRE E STATION WAGON CON CARROZZERIA

BLINDATA. PER IL MOMENTO LA DISTRIBUZIONE SARÀ

LIMITATA AD AREE E PAESI PARTICOLARI COME MEDIO

ORIENTE, RUSSIA E CONTINENTE AFRICANO.

Lo Sherpa Scout si rivolge soprattutto agli appassionati di rally raid e delle sfide motoristiche estreme.

Lo Sherpa Carrier, in pratica la versione autotelaio, che può quindi essere allestito con un cassone e diventare molto utile in cantiere,grazie alla portata, che raggiunge le 3,8 tonnellate. In centro, la configurazione Station Wagon con carrozzeria blindata.

LA CARTA D’IDENTITÀModello Scout Station Wagon CarrierPasso (mm) 3.540 3.540 4.370Passeggeri 4 5 2Volume internocabina e bagagliaio (mc) 5,5 + 3,5 7 -MTT (tonnellate) 7,9 9,8 9,8Portata (tonnellate) 1,3 1,5 3,8

Paolo Altieri

SINDELFINGEN - Sfide e oppor-tunità. In casa Mercedes-Benztutto viaggia in modo veloce el’innovazione apre di continuonuove porte sul prossimo futu-

ro. Anche per quanto riguarda ilmondo dei veicoli commerciali.La Casa di Stoccarda ha presen-tato il suo primo furgone urba-no, con il quale completa, nellacategoria di peso più bassa, lasua già variegata gamma di vei-coli commerciali, oggi incentra-ta su veicoli di chiara fama co -me Vito (2,77-3,2 t), Sprinter(3-5 t) e Vario (6-8,2 t). Prota-gonista il city van di domani, dicui abbiamo avuto le prime in- for mazioni in occasione delsim posio Mercedes-Benz Vans

“Lo gistica urbana, funzioni &marchi” a Sindelfingen, sededel Centro Design Mercedes-Benz. Dove batte il cuore crea-tivo del marchio di Stoccarda.Il nuovo city van è il primo fur-gone urbano di Mercedes-Benz,

nato dalla collaborazione conRe nault, che lo produrrà sullastes sa linea del Kangoo, dalqua le deriva, ma perfettamentein linea con l’identità tipica delmarchio tedesco. Nel settore deiveicoli industriali leggeri i rap-porti di partnership tra differen-ti marchi sono una pratica abi-tuale, seguita da quasi tutti ipro duttori. Il fatto stesso di o -pe rare in un segmento di mer-cato particolarmente sensibileai costi ha spinto Mercedes-Benz a cercare collaborazioni

con partner, ottimizzando quin-di il fabbisogno di risorse e rea-lizzando economie di scala. Èav venuto con Volkswagen perlo Sprinter, ora con Renault conil Citan.

Sì, il nuovo city van si chia-ma Citan, riuscita contrazionedei termini “City” e “Titan”: ilvei colo, grande nelle prestazio-ni e compatto nelle dimensioni,si caratterizza per l’alta qualitàcostruttiva e la robustezza ed èstudiato ad hoc per le esigenzedella logistica urbana. Un veroe proprio “titano da città”. “Conil Vito abbiamo conquistato ilfor tunato segmento dei veicolicommerciali compatti di circatre tonnellate di peso totale ater ra - ha dichiarato durante lapresentazione Volker Morn hin -weg, Direttore capo DivisioneMercedes-Benz Vans - Mai co -me oggi la nostra presenza inquesto segmento è così forte.Lo Sprinter è invece leader nel -la classe di peso delle 3,5 ton-nellate e oltre. Non a caso sipar la anche della cosiddetta‘Classe Sprinter ’. Il nostropros simo passo, da tempo non èpiù un mistero, sarà la conqui-sta del segmento degli small

van”.L’ambizione di Daimler, lo

ha spiegato bene lo stesso Mor- n hinweg, è essere il principaleproduttore al mondo di veicoliindustriali in grado di risponde-re a ogni esigenzae di trovare unasoluzione a ogniproblema di tra-sporto con un’of-ferta di ser vizic o m p l e t a .“Un’amb i z i o necondivisa da Mer-c e d e s - B e n zTrucks, dalla divi-sione Autobus e,n a t u r a l m e n t e ,anche da Merce-des-Benz Vans”,ha precisato Vol-ker Mornhinweg.Protagonista dellastrategia sarà ov-viamente anche ilnuovo Citan, cheavrà la sua premie-re ufficiale all’Iaa di Hannoveril pros simo settembre per esserelanciato sul mercato in autunno.

“Lo sviluppo del segmentode gli small van - ha detto anco-ra il Direttore capo Divisione

Mercedes-Benz Vans - ci ha po -sto di fronte a una nuova e av- vincente sfida: se alla metà de -gli anni Novanta quello deglismall van era in Europa un seg-mento ancora di nicchia, oggi

con ta circa700mila veicolil’an no. E questonumero è destinatoulteriormente acrescere”. Difondo infatti c’è laconsapevolezzache “anche se riu-scissimo nell’im-presa di riorganiz-zare il trafficodelle consegnenelle grandi città,rendendolo ancorapiù efficiente eme no impattanteper le risorse, nonpotremo mail affi-darci com pleta-mente alle reti te-lematiche per ero-

gare un servizio co me recapita-re un pizza a domicilio o conse-gnare un prodotto acquistatovia internet. La re te oggi ci con-sente di comprare un iPad o ditrovare online un fabbro. Quel-

lo che acquistiamo però - chesia un cellulare, una pizza o unservizio - non arriverà a casa,né oggi né in futuro, passandoper i cavi a fibra ottica, madalla strada”.

Per questo è sempre più im-portante offrire la soluzione ditrasporto più adatta alla situa-zione. “Dobbiamo abbandonaresoluzioni preconfezionate pas -se-partout - ha ribadito VolkerMornhinweg - ogni tipo di tra-sporto ha le sue peculiarità e ri-chiede in quanto tale soluzionisu misura sempre più specifi-che”. Daimler si è resa cosìcon to che il mercato richiedeveicoli commerciali di dimen-sioni sempre più ridotte e unalogistica urbana flessibile e ver-satile. Sprinter e Vito trovanoda tempo largo impiego nei set-tori del commercio, del terzia-rio, dell’edilizia, dell’arti gia na -to e in tutti quei settori a essicon nessi. Citan ha l’ambizionedi ritagliarsi un suo spazio co -me specialista di prim’ordinedel la logistica urbana, da impie-gare in attività commerciali, ar-tigianali e di servizi. Vanta unam pio vano di carico pur condimensioni compatte, oltre a ca-ratteristiche tipiche di Merce-des-Benz come personalizza-zione, dinamica di marcia, ma-neggevolezza, sicurezza e qua-lità, insieme a consumi ridottied emissioni di CO2 altrettantobasse.

Il Citan si presenta da prota-gonista tra i furgoni urbani conil suo design tipico della Casa.Dalla mascherina del radiatoreai fari, dai paraurti al cofanomo tore, ogni dettaglio rende ilCitan inconfondibile: non c’èbisogno di vedere la Stella perriconoscerlo come un modelloMercedes-Benz. I comandi, gliinterni e la qualità di materiali elavorazione vantano l’alto livel-lo di qualità tipico dei veicolicom merciali della Stella.

Ha continuato Volker Morn -hin weg: “In fatto di estetica,qua lità dei materiali, superficie,filosofia di comanda e formade gli interruttori, la plancia dalcarattere personale ricrea in tut -to e per tutto l’atmosfera che sire spira a bordo di un’auto delnostro marchio. Il furgone urba-no è stato sviluppato e collau-dato secondo gli stessi standarddei suoi fratelli maggiori, loSprin ter e il Vito, di cui si di-

40LCV N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

MERCEDES-BENZ / Citan è il primo furgone urbano della Stella

Il Titano degli small vanCITAN COMPLETA, NELLA CATEGORIA DI PESO PIÙ

BASSA, LA GIÀ VARIEGATA GAMMA DI VEICOLI

COMMERCIALI DELLA STELLA, OGGI INCENTRATA SU

VEICOLI DI CHIARA FAMA COME VITO (2,77-3,2 T),SPRINTER (3-5 T) E VARIO (6-8,2 T).

SINDELFINGEN - Durante il simposio di Sindelfingen è intervenutoanche Marcel Huschebeck, rappresentante della PTV AG, un gruppoleader di mercato, operativo dal 1979 nell’ambito dei prodotti e dellesoluzioni per la pianificazione dei viaggi, del trasporto e del traffico.Il Gruppo PTV (Planung Transport Verkehr) è sinonimo di tecnologiesoftware innovative e consulting a garanzia della mobilità. È al fiancodegli operatori nella pianificazione e nella gestione del traffico, forni-sce informazioni di viabilità e favorisce l’utilizzo ottimale e sosteni-bile delle risorse. In tutto il mondo sono oggi più di 700 i dipendentiche lavorano per trovare soluzioni innovative per il comparto pubbli-co e per l’industria. La sede principale di Karlsruhe, strettamente col-legata alla ricerca e alla formazione, è centro di sviluppo e innovazio-ne. Con le sue filiali e le società partecipate, PTV è di casa allo stessotempo in Germania, in Europa e in tutti i continenti del mondo. Neisettori Traffic Software, Transport Consulting e Logistics Software“PTV Technology” è alla base di molti prodotti del marchio e delleproprie linee di prodotto di successo map&guide e PTV Vision.

La relazione di Huschebeck ha toccato un tema di rilevante impor-tanza: “il trasporto delle merci in città oggi e domani”. Nell’ambito diun’analisi sul traffico, la PTV ha quantificato il fabbisogno annuo dimerce di un cittadino tedesco: la cifra ammonta a circa 3 tonnellate digeneri alimentari (incluso imballaggi e residui), 130 chilogrammi diprodotti per la persona, 130 chilogrammi di giornali e posta e 185chilogrammi di articoli non alimentari. In altre parole, l’equivalentedi un autocarro.

Secondo questi calcoli, una città di 300mila abitanti dovrebbe es-sere rifornita ogni giorno da poco meno di 1.000 autocarri. Bisognapoi aggiungere i trasporti per l’approvvigionamento dell’industria edel terziario, i trasporti per lo smaltimento e i trasporti edili. Sullebase dei calcoli effettuati da PTV il trasporto delle merci nell’area ur-bana di Zurigo ammonta a circa undici milioni di tonnellate all’anno.Una cifra considerevole. “Questo senza considerare la problematica

legata ai tempi di consegna - ha commentato Marcel Huschebeck -Alcune merci, come ad esempio i quotidiani e determinati generi ali-mentari, devono essere consegnati ogni giorno. Altre merci possonoessere invece immagazzinate, ma lo spazio a disposizione in città è li-mitato e raro. Vi sono poi altre restrizioni cui devono sottostare glioperatori logistici: a causa dei vincoli temporali imposti dai clientinon è possibile concentrare le spedizioni in modo ottimale, eun’eventuale concentrazione si scontra con la limitazione dell’ingres-so in città. Spesso mancano le zone di carico e gli ingorghi causatidalle operazioni di carico e scarico possono a loro volta portare a ri-tardi nei trasporti. Tutto questo rende difficile garantire le scadenze eottimizzare il processo in generale. Di conseguenza vengono utilizza-ti veicoli più piccoli”.

Di fronte a queste problematiche molte città, operatori logistici,l’industria automobilistica e istituti di ricerca stanno studiando con-cetti che migliorino la pianificabilità della logistica e la situazione deltraffico urbano. Secondo Huschebeck, “gli impianti per il controllodel traffico, ad esempio, aiutano a sfruttare meglio lo scarso spazio adisposizione. La concentrazione delle spedizioni e la collaborazionetra i vari soggetti coinvolti contribuiscono a spostare il traffico merciverso la periferia. L’ottimizzazione dell’organizzazione e della strut-tura delle flotte, nonché l’impiego di sistemi telematici possono mi-gliorare l’efficienza in termini di emissioni di CO2”.

Quel che è certo è che in futuro il trasporto delle merci nelle areeurbane acquisterà un’importanza sempre maggiore e sarà soggetto aulteriori vincoli. Secondo l’esperto della PTV, tra le tendenze deter-minanti in questo ambito vi sono gli accordi climatici di Copenhagene Durban che hanno l’obiettivo dichiarato di ridurre i gas serra. Saràquesto il parametro rilevante con cui si misurerà l’efficacia dei prov-vedimenti adottati anche nell’ambito del trasporto urbano. “Per finan-ziare i provvedimenti - ha spiegato Marcel Huschebeck - verrà appli-cata l’internalizzazione dei costi esterni in base al principio di respon-

sabilità. I costi per evitare il rumore o l’inquinamento ambientale do-vranno essere sostenuti dal settore dei trasporti. La logistica del tra-sporto merci in città si adeguerà ai diversi modelli del commercio edell’industria e porterà a nuove strutture degli stock e a nuovi modellidi fornitura: le stazioni di rifornimento di carburante sono diventatenegozi di alimentari, i negozi di alimentari uffici postali, ecc.”. Unadelle sfide più interessanti sarà quella dell’e-commerce, che modifi-cherà anche la fornitura di merci in città aggiungendo nuovi modellidi consegna che prevedono nuove strutture di trasporto. E se in passa-to avvenivano prevalentemente in centro, in futuro le consegne au-menteranno nelle zone residenziali. I recapiti (indirizzo del cliente,luoghi di consegna alternativi) cambiano ogni giorno e questo signifi-ca che gli itinerari devono essere pianificati ex novo quotidianamen-te. “I clienti si aspettano rapidità: ciò che dura più di uno o due giorniriduce notevolmente l’accettazione. Coniugare tutto ciò con una pia-nificazione intelligente degli itinerari allarga di molto l’ambito dicompetenza degli operatori logistici”.

In generale, per Huschebeck si conferma la tendenza verso unamaggiore individualizzazione delle spedizioni. “Lo sforzo principaleconsisterà nel rendere la logistica urbana più efficiente possibile con-tenendo le emissioni di CO2 nella fase della distribuzione. Un risulta-to che sarà possibile ottenere sfruttando in modo ottimale i veicoli,per esempio concentrando le spedizioni ed effettuando il trasportocon i veicoli ‘giusti’ che garantiscano affidabilità e qualità. È per que-sto motivo che in futuro gli autocarri pesanti non potranno sostituire ipiccoli veicoli commerciali per effettuare le consegne. Anzi, sarannoveicoli sempre più piccoli a caratterizzare il panorama della logisticaurbana”. Molte città stanno già sperimentando l’utilizzo di veicolielettrici per effettuare consegne a emissioni locali zero. E si dimostraassai promettente la possibilità di impiegare flotte urbane di veicolielettrici che stazionino sempre presso piattaforme logistiche vicinealle città e che si facciano carico dell’ultimo tratto di trasporto.

MARCEL HUSCHEBECK DI PTV AG

Soluzioni razionali per il futuro del trasporto merci in città

IL NUOVO CITY

VAN, GRANDE

NELLE

PRESTAZIONI E

COMPATTO

NELLE

DIMENSIONI, SI

CARATTERIZZA

PER L’ALTA

QUALITÀ

COSTRUTTIVA E

LA ROBUSTEZZA.

Volker Morn hin weg, Direttore capo Divisione Mercedes-Benz Vans

mostra pienamente all’altezza.E questo riguarda non solo larobustezza, ma anche dinamicadi marcia e sicurezza: il Citan siguida con agilità e al tempostesso con tutto il comfort tipi-co di Mercedes-Benz. E comein ogni veicolo con la Stella, lasicurezza è fondamentale: intut te le versioni, l’ESP è di se -rie. Un ampio assortimento dimo tori diesel e a benzina, concon sumi ed emissioni ridottinon ché dotati di pacchettoBlue Efficiency, soddisfa ogniesigenza in fatto di dinamica dimarcia. È inoltre già previsto illancio di una versione a trazio-ne elettrica”.

Una caratteristica tipica deiveicoli commerciali di Stoccar-da è la possibilità di personaliz-zazione.

Il Citan è disponibile in trediverse lunghezze e due di pe -so, nelle versioni Furgone,Kom bi e Mixto. Con numerosiequipaggiamenti a richiesta, siadatta alle esigenze specifichedi ciascun impiego. “Chi acqui-

sta un Citan può fare affida-mento su tutta la competenza diMercedes-Benz in fatto di vei-coli commerciali - ha precisatoMornhinweg - con il nuovo fur-

gone urbano è disponibile unagamma professionale di servizie assistenza, più ampia rispettoalla media di questa categoriadi veicoli”.

L’obiettivo del city van è e -vi dente: Mercedes-Benz lo con-sidera e lo posiziona alla pari diun veicolo industriale a usocom merciale. Lo ha ribaditoMor nhinweg: “Non un van ca-muffato da autovettura, né tantomeno un veicolonato per completa-re la nostra gammadi autovetturecompatte o per en-trare addirittura incompetizione cones sa. Lo stesso di-casi per l’assi sten -za: il city van nonsi tirerà indietroquando si tratteràdi sostituire un’au-tovettura in ripara-zione. La sua ma-nutenzione avvie-ne nelle stesse of-ficine che si occu-pano dei nostriveicoli industrialied è affidata a pro-fessionisti che sanno alla perfe-zione che un veicolo industrialeè, prima di ogni altra cosa, unostrumento con il quale il clienteguadagna. Sappiamo che i ge-stori di grandi o piccole flotte

esigono una maggiore flessibili-tà nella programmazione degliinterventi di manutenzione deiloro mezzi rispetto ai possessoridi un’auto, che si tratti di assi-stenza, di diagnosi o di ricam-bi”.

Citan è dunquepronto a lanciarela sua sfida: comeha spiegato VolkerM o r n h i n w e g ,“sfrut teremo iltrend dei veicolicommerciali dipiccole dimensioniper la città, perrafforzare il nostromarchio, non soloattraverso un prez-zo interessante, masoprattutto me-diante l’ele va taqualità del prodot-to e del ser vizio”.

Negli ultimianni Mercedes-Benz ha potenziato

molto l’at ti vi tà nel settore deiveicoli commerciali. Per laStella, gli anni burrascosi dellacrisi, 2008 e 2009, sono ormairelegati al passato. Adesso, inbase al mot to “Mercedes-Benz

Van goes glo bal” i veicoli com-merciali non vengono più pro-dotti solo a Düsseldorf (Sprin-ter), Ludwigsfelde (Sprinter eVario) e nella città spagnola diVitoria (Vito), bensì anche negliStati Uniti, in Argentina e inCina.

Inoltre, la partnership conGaz, il più gran de costruttorerusso di veicoli industriali, ga-rantisce una forte penetrazionesul mercato russo. A medio ter-mine nella fabbrica Gaz neipressi di Nizhny Novgorod ver-ranno costruiti ogni anno 25mi -la Sprinter secondo i rigidi stan-dard qualitativi Mercedes-Benz.Ciò comporterà un aumentodel le vendite di più del 10 percen to rispetto alle vendite totalidel 2010, che ammontavano acir ca 224mila unità. Anche nel2011 le vendite mondiali sonoaumentate ed entro il 2013 do-vrebbero raggiungere le 325mi -la unità, grazie anche al contri-buto del nuovo Citan. Indipen-dentemente da queste previsio-ni, Mercedes-Benz è già oggileader incontrastato nel seg-mento dei veicoli commercialidi categoria media e grande inEuropa occidentale.

41LCV N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

SINDELFINGEN - Andreas Burkhart, Responsabile Sales & MarketingMercedes-Benz Vans, è intervenuto al simposio di Sindelfingen illu-strando le strategie Mercedes-Benz per ottimizzare la distribuzioneurbana delle merci all’interno della quale si muove il nuovo city vandella Stella. “Il mutamento della logistica metropolitana - ha detto al-l’inizio del suo intervento il dottor Burkhart - mostra che abbiamo ache fare con un traffico (merci) urbano diverso, caratterizzato da unlato dal costante aumento della sua densità e dall’altro dall’inasprirsidelle norme e dei limiti antinquinamento per determinati tipi di veico-lo. In questo caso, la parola chiave sono le dimensioni del veicolo,Inoltre, il mutamento dell’atteggiamento dei consumatori favoriscel’aumento del traffico merci. Qui il concetto di riferimento, la misuradi ogni logistica, è quello dell’’ultimo miglio’. Parallelamente è di-ventato chiaro che anche nel segmento small van, in cui conta moltoil rapporto costo/efficacia, il marchio riveste un ruolo importante. Ilmarchio agisce sia a livello interno, sugli autisti dell’impresa, sia a li-

vello esterno, su clienti e committenti”.Nel settore dei veicoli commerciali, il segmento small van è il più

grande d’Europa con poco meno di 700mila esemplari consegnati.Un mercato in crescita con buone prospettive per il futuro, come di-mostra ad esempio la logistica alimentare. I target di riferimento delsegmento sono settori dell’edilizia e dell’architettura paesaggistica,società di servizi e commercianti, artigiani e corrieri. “Le aziendeche acquistano gli small van - ha spiegato Burkhart - sono perlopiùpiccole imprese con un massimo di 10 dipendenti. Spesso non hannopiù di 3 van nel loro parco veicoli. Anche i lavoratori autonomi siservono spesso di uno small van. In questo caso chi usa il veicolo èanche chi lo ha scelto, autista e acquirente del van sono la stessa per-sona”. Secondo il Responsabile Sales & Marketing Mercedes-BenzVans i clienti interessati a un city van della Stella vogliono un veroveicolo industriale, che tradotto significa che sono alla ricerca innan-zitutto di funzionalità e versatilità. “I requisiti nel segmento smallvan - ha spiegato Andreas Burkhart - variano molto a seconda dellacategoria di clienti. Chi fa servizio catering ha bisogno di un veicoloallestito in modo diverso rispetto a un’impresa edile. Un corriere haesigenze differenti da quelle di un elettricista. Per quanto riguarda lafunzionalità di un city van sono quindi fondamentali le versioni di al-lestimento e le possibilità di personalizzazione, ad esempio maggio-razioni del carico utile, scomparti e vani portaoggetti o diverse confi-gurazioni per paratie divisorie, porte e portelloni. Rientrano in questodiscorso diverse variabili: la quantità di versioni offerte dal costrutto-re (a passo corto, lungo, extralungo), un’ampia gamma di allestimen-ti speciali e la collaborazione con allestitori rinomati, una concezioneil più possibile modulare dello spazio, che faciliti le operazioni di al-lestimento e di trasformazione”.

Altro parametro di riferimento per la clientela è che il veicolo siarobusto e affidabile. “I city van - ha aggiunto Burkhart - vengono uti-lizzati anche 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Un’azienda chedispone di un grosso parco veicoli probabilmente non va in crisi seuno dei mezzi è fuori uso per un guasto. Ma provate a chiedere ad unartigiano autonomo: se il suo veicolo si ferma, compensare le perditenon è così semplice. Un city van deve funzionare e deve farlo tutti igiorni, ogni settimana, per tutto l’anno. Per beneficiare di questa di-sponibilità a tutto tondo i nostri clienti hanno bisogno di un serviziodi assistenza eccellente”. Il pacchetto assistenza comprende: disponi-bilità dei ricambi, manutenzione periodica, officina di assistenza 24ore su 24, 7 giorni su 7, finanziamenti e altri servizi.

Il terzo paradigma che determina le scelte della clientela riguardail comfort e la perfetta ergonomia. “È comprensibile - ha argomentatoAndreas Burkhart - dal momento che l’imprenditore o i suoi dipen-denti rimangono al volante per ore. L’abitacolo del city van è il postoin cui passano 8-10 ore al giorno, o anche di più. Un sedile ergonomi-co, la disposizione logica degli indicatori e dei comandi, sistemi diassistenza alla guida intelligenti e un assetto confortevole sono accor-gimenti che aiutano a mantenere il conducente in buone condizioni fi-siche. Garantiscono inoltre maggiore sicurezza per tutti, perché unconducente meno stanco ha tempi di reazione più rapidi”.

Un aspetto che rimanda subito al quarto paradigma: la sicurezza.Come ha sottolineato il Responsabile Sales & Marketing Mercedes-Benz Vans “chi guida un city van è sempre in servizio. E nelle condi-zioni più difficili: nel caos del traffico quotidiano bisogna innanzitutto mantenere sempre la visione d’insieme. Per tutte le situazionipreoccupanti ci sono ad aiutarci i sistemi di sicurezza e di assistenzaalla guida, quegli ‘invisibili angeli custodi’ nascosti sotto la carrozze-ria. Uniti all’efficienza dei freni e alla risposta agile e diretta dell’au-totelaio, questi sistemi contribuiscono alla sicurezza”.

Funzionalità e versatilità, robustezza e affidabilità, comfort e sicu-rezza: sono questi veri e propri must della clientela. “Il marchio - haaggiunto Andreas Burkhart - è un fattore più soggettivo. Per Merce-des-Benz il marchio è qualcosa di più della Stella sulla mascherinadel radiatore. La Stella è il nostro biglietto da visita, il nostro segno diriconoscimento. Ma nel caso di un veicolo Mercedes-Benz, il prodot-to deve essere conforme al marchio in tutto e per tutto. Dal pomellodel cambio ai gruppi ottici posteriori. La morbidezza al tatto, l’odore,il ticchettio degli indicatori di direzione, la sensazione sul pedale del-l’acceleratore e la chiusura delle porte. Tutto deve essere espressionedel marchio”.

E da qui si arriva direttamente al quinto paradigma: redditività emobilità sostenibile. Andreas Burkhart ne ha riassunto gli elementicaratteristici: “Come per tutti i veicoli industriali, ovviamente anchenel caso del city van la redditività è per i nostri clienti il criterio de-terminante. Questo significa anche che un prezzo interessante e ab-bordabile è il principale ostacolo che si frappone tra il desiderio e ladecisione di acquistare un veicolo”.

Entra in gioco il discorso sulla trazione elettrica, a proposito dellaquale Andreas Burkhart ha affermato: “la trazione elettrica è un ap-proccio valido e corretto al problema, ma costi di acquisto e presta-zioni la rendono (ancora) impraticabile”.

ANDREAS BURKHART, RESPONSABILE SALES & MARKETING MERCEDES-BENZ VANS

La giusta risposta alle nuove esigenze della distribuzione urbana

SINDELFINGEN - Al Simposio Mercedes-Benz Vans “Lo-gistica urbana, funzioni & marchi” è intervenuto ancheHans-Georg Häusel di Nymphenburg Consult AG, so-cietà di consulenza e ricerche di mercato. L’interessanterelazione del dottor Häusel ha chiamato in causa le im-plicazioni psicologiche legate alle dinamiche della do-manda e dell’offerta di prodotti. “Le emozioni - ha spie-gato Häusel - sono i veri organi decisionali nel cervelloumano: esse ci indicano gli obiettivi, ci dicono cosa èimportante per noi e conferiscono al mondo valore e im-portanza. I prodotti che non suscitano emozioni sonosenza valore per il cervello. Maggiore è il valore emo-zionale di un prodotto, più elevato è il prezzo che si ri-cava al momento della vendita. Le decisioni di acquistovengono quindi prese in modo prevalentemente incon-sapevole. Prima di percepire qualcosa consapevolmente,il nostro centro emozionale ha emesso già da tempo ilsuo giudizio”. L’esperto della Nymphenburg Consult ha

poi fatto riferimento ai marchi forti che esercitano pergran parte un’azione inconsapevole nel cervello e in-fluenzano notevolmente le nostre scelte: “L’influenzadei marchi si basa sul grado di notorietà e sulle emozio-ni che suscitano. Queste emozioni, come quelle legate aun marchio forte come Mercedes-Benz, si sviluppano sudiversi piani. Da un lato si tratta delle motivazioni a cuiun marchio si rivolge, dall’altro delle concrete esperien-ze multisensoriali del prodotto. Altrettanto importanti,tuttavia, sono anche il design e la promessa di servizi diassistenza. Un marchio forte come Mercedes-Benz in-fluenza il cervello sia dell’utente che del consumatorefinale. Come dimostrano le ricerche sulle funzioni cere-brali, i marchi premium attivano il centro della gratifi-cazione, mentre i marchi di largo consumo non lofanno. Alla vista dell’auto e durante la guida, l’utentepercepisce un senso di piacere. Considerando l’autocome la sua postazione operativa, il guidatore trasferi-

sce l’influenza emozionale del prodotto sul suo datoredi lavoro. Dato che il marchio Mercedes-Benz viene as-sociato ai concetti di qualità, affidabilità e sicurezza,anche il datore di lavoro è percepito allo stesso modo edi conseguenza si verifica una maggiore identificazionecon l’imprenditore”. In termini psicologici, dall’imma-gine del marchio del veicolo utilizzato ha luogo incon-sciamente un transfer sull’immagine del fornitore: inpratica, l’auto funge da “biglietto da visita mobile”.“Chi ad esempio fornisce servizi al proprio cliente conun veicolo Mercedes-Benz - ha concluso Hans-GeorgHäusel - gli segnala di essere un operatore affidabile,competente e sicuro, come pure di mirare a standardelevati nel suo lavoro, perché soltanto con un mezzo ditrasporto di alta qualità, sempre efficiente, è possibilesvolgere un lavoro a regola d’arte e avere successo. Equesti sono fattori determinanti nel settore imprendito-riale”.

HANS-GEORG HÄUSEL DI NYMPHENBURG CONSULT AG: IL POTERE DEI MARCHI FORTI

Prodotti validi solo se suscitano emozioni nel nostro cervello

CITAN È

STUDIATO AD

HOC PER LE

ESIGENZE DELLA

LOGISTICA

URBANA, DA

IMPIEGARE IN

ATTIVITÀ

COMMERCIALI,ARTIGIANALI E DI

SERVIZI.

Elaborazione grafica del Citan, che deve il suo nome alla fortunata contrazione dei termini “City” e“Titan”. Sarà esposto in settembre in prima mondiale ad Hannover e lanciato sul mercato in autunno.

Paolo Altieri

PONTEDERA - Gli assi nellamanica non mancano. Le ideee la vo glia di fare neppure.Piaggio Veicoli Commerciali èpiù che mai sulla cresta del-l’onda, pron ta ad affrontare lenuove sfide di un mercato di-ventato più difficile per viadella crisi, ma che alla Casatoscana non incute alcun timo-re, visti i positivi risultati checontinua a registrare in Italia eall’estero, in par ticolare inCentro America, area geografi-ca ormai di strategica rilevanzaper Pontedera. Que ste e altreinformazioni sul lo stato del-l’arte dei veicoli da la voroPiaggio ce le ha fornite Vin-cenzo Scardigno, DirettoreCommerciale Piaggio VeicoliCommerciali.

Iniziamo dal 2011. Qual èstato l’andamento dello scor-so anno?

“Possiamo senza dubbioparlare di bilancio positivo secontestualizzato con quelloche è lo scenario economicogenerale, dal momento chetutti abbiamo vissuto un calodel mercato e in particolare deicabinati che è il nostro seg-mento di riferimento. In ognicaso, le nostre performancesono migliorate rispetto al2010. E ciò sia per quel che ri-guarda l’Italia e l’estero: ab-biamo guadagnato qualchepun to di quota a livello gene-rale, in I talia, Europa e soprat-tutto in Centro America”.

Più nel dettaglio, qual è iltrend sul mercato italiano?

“Nel mercato nazionale, al- l’in terno del segmento dei ca-binati, siamo riusciti ad au-mentare la quota di mercatofino al 15,6 per cento. Abbia-mo guadagnato circa un puntoe mezzo percentuale. Un ele-mento fondamentale che ci hapermesso di ottenere questo ri-sultato è la nuova motorizza-zione diesel che ha segnato ilritorno di Piag gio a questa ti-pologia di pro pulsori dopoun’interruzione risalente a di-versi anni fa. Peccato che l’an-no di lancio di que sta motoriz-zazione ha coinciso con un de-cremento del mer cato. Non hafavorito le co se il fatto che, inItalia in particolare, il differen-ziale di prezzo alla pompa trabenzina e gasolio è andato pro-gressivamente riducendosi.Però un segnale po sitivo c’èstato e nel 2012 lo leggeremomeglio. Piaggio ha lanciatoanche un nuovo benzina. Al dilà delle performance nu meri-che, i clienti mostrano di ap-prezzare sia il diesel che ilben zina, viste le doti di elasti-cità e di consumo che garanti-scono. In un momento dove ilprezzo dei carburanti è cre-sciuto alle stelle, ciò ha au-mentato la sensibilità dei clien-ti verso soluzioni convenientidal punto di vista delle perfor-mance e del l’efficienza. Cre-diamo che questo trend prose-guirà nel 2012. Da ultimo, illancio di nuo vi veicoli che ha

incrementato ulteriormentel’appeal della nostra gamma”.

Come si è evoluto il rap-porto con la clientela?

“Il mercato dei veicoli com-merciali sta diventando semprepiù esigente e sofisticato. Ilveicolo come era pensato annifa, quando bastava una versio-ne e un allestimento per soddi-sfare le esigenze degli utentifinali, non esiste più. Oggi, lerichieste del cliente si stannomodificando, in base alle esi-genze legate al l’utilizzo a cuiun veicolo de ve essere destina-to. Ciò accade anche all’inter-no di una stessa categoria pro-fessionale. Diventa quindi ne-cessario rinforzare il legametra costruttore e allestitore perottenere risultati soddisfacentiin termini di soddisfazionedella clientela. È la stra tegiache Piaggio sta portando avan-ti con impegno, specializzan-dosi affiancando gli allestito-ri”.

In cosa consiste questastra tegia?

“Piaggio non vende veicoliallestiti ma sta cercando di in-terpretare i bisogni del clientefino in fondo; quindi, non solodisegnando e producendo unveicolo allestibile ma cercandodi trovare con il cliente la solu-zione finale per poi andareessa stessa a cercare gli allesti-tori che potrebbero raggiunge-re gli obiettivi prefissati.Quando abbiamo trovato l’al-lestitore giusto, operiamo perarrivare a ottenere la configu-razione e presentarla al cliente.Che ovviamente ha libertà discelta se interfacciarsi aquell’allestitore o un altro.Non solo. Stiamo cercandoanche di anticipare soluzioni diallestimento in settori do veoggi per assurdo non vengono

utilizzati veicoli commercialima mezzi di altra tipologia. Indefinitiva, siamo costruttoriche produciamo anche qual cheveicolo allestito in ca sa, per glialtri ci affidiamo ad al lestitoriesterni e sviluppiamo anche al-lestimenti che non esistono”.

Esiste dunque una precisatendenza che porta a unmaggiore utilizzo di veicolicommerciali?

“Direi di sì. Osservando ledinamiche dei Paesi emergenti,si osserva che il primo svilup-po del trasporto avviene attra-verso l’impiego di veicoli pe-santi per lunghe tratte. Manmano che il paese si arricchi-sce e cambiano i consumi, cir-colano di più veicoli compatti.C’è maggiore razionalità, au-mentano i divieti di ac cessonei centri urbani, si mo dificatutto. Ciò tra l’altro sta avve-nendo anche nei Paesi occi-dentali più ricchi. La distribu-zione è in continua evoluzione,in particolare quella urbana,che richiede veicoli più piccolied efficienti per circolare. Esempre più ci saranno veicoliche verranno declinati in mol-

tissime varianti per soddisfarecompiti sempre più specifici.Nell’ambito della distribuzio-ne, il terreno dove meglio simuove il veicolo Piaggio, stia-mo cercando di cavalcare que-sto trend”.

Quali sono dunque i van-taggi che offre Piaggio?

“I veicoli stanno diventandopiù complessi come numero especificità dell’allestimentoma nel contempo sta aumen-tando la richiesta di mezzi chein termini di propulsione sianofortemente orientati in sensoecologico. Su questo Piaggioha le car te in regola. Abbiamoin gam ma cinque motori ben-zina, diesel, bi-fuel metano egpl ed elettrico. Inoltre, tutti imotori benzina possono adot-tare la con figurazione bi-fuelcon trasformazione post-vendi-ta. Quan ti altri costruttori pos-sono offrire tutto questo?”.

La trazione elettrica è unodei vostri punti di forza...

“Il più grande vantaggio chePiaggio può vantare rispetto aiconcorrenti è di aver accumu-lato una tale esperienza che vaso lo a beneficio dei clienti fi-

nali. Da 15 anni Piaggio è atti-va in ambito elettrico. In Euro-pa, ci sono oltre 5mila veicoliPiaggio elettrici che circolano.È un settore dalle enormi po-tenzialità, che va sostenuto eincoraggiato. Per il momentonon si è verificato un nettotrend di accelerazione delladomanda che si mantiene su li-velli più o me no costanti.Quelle flotte che han no com-prato negli anni i nostri veicolielettrici hanno continuato afarlo. E non va dimenticatal’importante commessa del lacittà di Barcellona che nel2010 ha sostituito in un colposolo i suoi vecchi veicoli die-sel con oltre cento veicoli elet-trici Piag gio. Un grande risul-tato frut to di un importantepiano di investimenti sulla mo-bilità elettrica che il governospagnolo ha adottato e che poiè stato abbandonato a causadella crisi e co nomica che hacolpito duramente anche quelPaese. In Fran cia ci sonobuone prospettive di sviluppoin accordo con le municipalità.È un terreno su cui dobbiamoandare avanti e lavorare sodo”.

Quali sono secondo lei imaggiori ostacoli al pienosviluppo della mobilità elet-trica?

“I progetti sono tanti però èanche vero che si continua aparlare troppo e a praticare po -co. Noi però continuiamo aprogredire. E il fatto che tutti icostruttori lavorino ormaisull’e let trico dimostra che latecnologia evolve. Da questopunto di vista quindi non cisono impedimenti oggettivi. Ilproblema semmai è la volontàdegli utenti finali a fare il defi-nitivo passaggio dal termicoall’elettrico in modo chiaro enetto. Ma gli utenti vanno sen-sibilizzati e soprattutto soste-nuti. Non è detto che servasolo il pur necessario sostegnoeconomico: l’utente finale habisogno anche di chiare indica-zioni di tipo legislativo che fa-cilitino il passaggio al-l’e -lettrico. Altrimenti tutto diven-ta difficile. Ci sono città in Ita-lia e in Europa dove il veicoloelettrico viene sponsorizzatonon solo attraverso gli incenti-vi ma anche tramite provvedi-menti per favorirlo, come adesempio la libera circolazionenei cen tri storici o l’accessofacilitato ai parcheggi e altroancora”.

42LCV N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Intervista a Vincenzo Scardigno, Direttore Commerciale Piaggio Veicoli Commerciali

“A tu per tucon il cliente”PIAGGIO VEICOLI COMMERCIALI È SEMPRE PIÙ GLOBAL

PLAYER CON UNA GAMMA DI PRODOTTI IN COSTANTE

EVOLUZIONE E UNA RICCA DOTAZIONE TECNOLOGICA, INCUI SPICCANO LE INNOVAZIONI APPORTATE DALLA

MOTORIZZAZIONE DIESEL E DALLA PROPULSIONE ELETTRICA.

Per la gamma Porter e Porter Maxxi (sopra) sono arrivati i propulsori Diesel P120 e MultiTech benzina,che equipaggia anche le versioni bi-fuel Eco Power (benzina+Gpl) e Green Power (benzina+metano).

La famiglia Ape è ampia e articolata: la versione TM può trasportare oltre 7 quintali di carico utile inversione pianale (sopra), presente in gamma accanto al furgone. TM adotta motori benzina o diesel.

Vincenzo Scardigno, Direttore Commerciale Piaggio VeicoliCommerciali

Intanto state promuoven-do a tutto campo la nuovamotorizzazione diesel...

“Intanto i tempi che stannodietro questo lancio sono anco-ra troppo brevi per dare ungiudizio definitivo. La realecommercializzazione dopo illancio è partita nella secondametà del 2011 e si è scontratacon un rallentamento fortissi-mo della domanda. Questo ciha costretto a rivedere i nostripiani di sviluppo. Abbiamo de-ciso di aspettare e vedere checosa sarebbe successo per poidecidere come muoverci. Il2012 sarà decisivo da questopunto di vista e ci per metteràdi sfruttare in pieno le poten-zialità commerciali del lanuova motorizzazione”.

Quali sono dunque le stra-tegie Piaggio per l’anno incor so?

“Punti focali sono i mercatieu ropei, africani e centro-suda-mericani. Sin dal 2011 abbia-mo lavorato in Sudamerica fa-cendo leva sulla gamma pro-dotta in India. Per centro e su-damerica in tendo Paesi comeColombia, Equador, Messico,Cuba. Mercati che hanno di-mostrato interesse per un pro-dotto di qualità co me l’Apeprodotto in India nel le confi-gurazioni Passenger per tra-sporto persone e Cargo. Laprospettiva per quest’anno ècavalcare l’onda con l’obietti-vo di passare da qualche centi-naio a qualche migliaio di vei-coli venduti. In Africa il nostropun to di riferimento rimanel’area dei Paesi a nord, dove siregistra una più sostenuta econtinuativa crescita economi-ca. Pae si dove si sta sviluppan-do il trasporto cittadino e dove

Piaggio può essere protagoni-sta. Al tre aree del continente,specie quelle centrali, sono an-cora legate al trasporto pesantea lun go raggio mentre la distri-buzione urbana è lontana daldivenire. Senza dubbio fuoridall’Eu ro pa, l’area geograficache ci ha dato maggiori soddi-sfazioni è il centro-sudameri-ca. Proseguono intanto i nostriinvestimenti in Oriente, nellospecifico India e Cina. A mioparare la scelta di spostarsi inOriente è più che az zeccata.Lo dimostra il fatto che solochi ha fatto quelle scel te, oggista vivendo meglio. Chi non ciè riuscito, ha qualche proble-ma in più”.

E in Europa?“In Europa ci sono due ele-

menti su cui fare leva. Il primoè il tema ecologico. Credo che,nonostante la crisi, i tagli di

bud get e tutta una serie di ele-menti negativi, la domanda divei coli elettrici inizi a cresce-re. Ci sono segnali che indica-no che le cose stanno cambian-do e che sul fronte ecologico sisia com presa la necessità difare qualcosa di concreto.Sembra ci sia la volontà politi-ca di iniziare finalmente adagire. Del resto, se si chiede aun cittadino comune di fare uninvestimento con sistente sul-l’elettrico non ve do perché nondebba essere premiato rispettoa chi non fa una scelta ecologi-ca. Servono piani precisi, peresempio per quanto riguarda lagestione del la ricarica. Puòanche essere ve ra l’argomenta-zione di chi sostiene che perprodurre l’ener gia elettrica ne-cessaria consumiamo carbu-ranti fossili inquinanti, però èancora più vero il fatto che il

bilancio finale in ter mini diqualità dell’aria che respiriamoè nettamente favorevole. L’al-tro elemento sui cui lavorere-mo quest’anno in modo mas-siccio è il diesel. Ora abbiamola piana disponibilità della pro-duzione. Il diesel è l’ele men todi novità più importante cheabbiamo, è il propulsore a ga- solio più piccolo al mondo contutti i vantaggiche ne derivano infase di utilizzo. Èvero che il diffe-renziale benzinagasolio si è ridottoma è anche fuor didubbio che co-munque nelmondo del veicolocommerciale ilpotere del dieselrimane un fattoredeterminante”.

E per quantoriguarda la retedi vendita e assi-stenza?

“La mission deinostri veicoli èmuoversi in ambi-to urbano e inte-rurbano. Ciò si-gnifica che neces-sariamente non cipossiamo allonta-nare dalla cittàperché se facessi-mo questo errorerischieremmo diallontanarci daiclienti. Il clientedi questa ti pologiadi prodotti non èdisposto a fare centinaia dichilometri per comprare e farassistere il suo veicolo. Dob-biamo quindi avere punti dicontatto più numerosi di altriin ambito urbano. E ancheavere delle strutture con opera-tori che sappiano dialogare conquesta tipologia di clienti. Nonvogliamo concessionarie dota-te di mega strutture, ma dealerche possano accogliere ilcliente Piaggio in modo digni-toso e cordiale, fornendogliservizi in maniera rapida edeconomica. Per ottenere questonon è importante avare tanteconcessionarie ma tante belle

officine”.L’assistenza è un vostro

valore strategico...“Certamente. Noi vendiamo

un prodotto di lavoro che hal’am bizione di non fermarsimai e quindi è importante ga-rantire tutta una serie di servi-zi. La rete che stiamo co-struendo è formata da tante of-ficine con po che concessiona-

rie. Quest’ul ti medevono costruirsiun loro net work diofficine possibil-mente in tutti icentri urbani ol treuna certa dimen-sione. Ci so nodelle aree dovequesto è sta tofatto in modoegregio, mentrealtre aree da po-tenziare, sia in Ita-lia che all’estero.Il successo che re-gistriamo in Ger-mania è dovutoalla forte capillari-tà dei punti dicontatto con iclienti”.

Ci saranno no-vità di prodottonel 2012?

“La gamma ri-mane quella attua-le, sottoposta a uncontinuo processodi miglioramento.Non solo in chia-ve internazionalema anche italiana.Faccio parte di un

gruppo di persone serie e de-terminate che hanno tan tafame e sono tanto folli da es se-re fortemente creative. Le ideenon mancano e facciamo ditutto perché vengano realizza-te. Vogliamo approcciare ilcliente dove vive e lavora, an-dando incontro alle sue speci-fiche esigenze e offrendogli lasoluzione giusta al momentogiusto. Lavoriamo dunque sulterritorio, privilegiando le ini-ziative locali. I plus che Piag-gio possiede vanno sfruttatifino in fondo e il maggiore diquesti è l’ecologia che per noiè un vero e proprio business”.

43LCV N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

AL CENTRO DELLE

STRATEGIE DI

ESPANSIONE SUI

MERCATI LA

VOLONTÀ DI

ESSERE SEMPRE

PIÙ IN SINTONIA

CON LE ESIGENZE

DI UNA CLIENTELA

DIVERSIFICATA

CHE APPREZZA LE

QUALITÀ DEI

VEICOLI DA

LAVORO DI

PONTEDERA,PUNTO DI

RIFERIMENTO DEL

TRASPORTO IN

AMBITO URBANO E

INTERURBANO.

Porter Electric Power è il veicolo commerciale 100 per cento elettrico a emissioni zero più diffuso in Europa. Consente a Piaggio VeicoliCommerciali di rispondere ancora più efficacemente alla sempre più crescente domanda di mobilità alternativa ed eco-compatibile.

PiaggioQuargo,veicolocommercialea quattroruote leggeroe compatto,disponibile inversionepianale eribaltabile.

PONTEDERA - Già nel 2011 la gamma Piaggio Porter e PorterMaxxi si presentava al pubblico profondamente rinnovata sianella tecnica che nell’estetica, completando il cammino ini-ziato nel 2009 con le innovazioni stilistiche e funzionali. Agliaggiornamenti che hanno riguardato lo styling e, in misuraimportante, il comfort e la facilità di guida (come l’introdu-zione del servosterzo elettronico EPS) così come la sicurezza(nuovo impianto frenante con sistemi ABS e EBD, ripartitoreelettronico di frenata, di serie su tutte le versioni a eccezionedi Maxxi e Electric Power), su entrambi i modelli sono arri-vate le nuovissime motorizzazioni Diesel P120 e MultiTechbenzina, che equipaggia anche le versioni bi-fuel Eco Power(benzina + Gpl) e Green Power (benzina + metano). Inoltre,la rinnovata edizione di Porter Electric Power, il veicolo com-merciale 100 per cento elettrico a emissioni zero più diffusoin Europa, consente a Piaggio Veicoli Commerciale di rispon-

dere ancora più efficacemente alla domanda di mobilità alter-nativa. Il motore P120 è un bicilindrico turbodiesel commonrail da 1.200 cc a iniezione diretta con sistema EGR (ricircologas di scarico) e filtro antiparticolato, rispondente alla norma-tiva Euro 5. Eroga una potenza di 47 kW e una coppia di 140Nm a 1.800 giri/min. Il nuovo MultiTech è un quattro cilindribialbero da 1.300 cc 16 valvole con distribuzione a catena,conforme anch’esso agli standard Euro 5. Eroga 52 kW e 105Nm a 4.300 giri/min; valori che, nell’adattamento per le ver-sioni bi-fuel, sono rispettivamente di 51 kW e 101 Nm a4.300 giri/min per Eco Power e 46 kW e 90 Nm a 4.300giri/min per Green Power. Disponibile in tutte le versioni e al-lestimenti, Porter Electric Power 96V è in grado di raggiunge-re i 110 km di autonomia in ambito urbano. La velocità mas-sima è di 57 km/h e la potenza erogata è di 11 kW a 96V. Lebatterie sono al piombo/gel vengono ricaricate in 8 ore trami-te presa a 3 o 1,5 kW (utilizzata comunemente in ambito do-mestico). Porter è disponibile in due versioni: quella con pesototale a terra di 1,5 t, con portata fino a 650 kg, e quella conPtt di 1,7 t e portata massima di 850 kg. Sei le versioni di car-rozzeria: pianale e pianale maggiorato, pianale ribaltabile,furgone e furgone vetrato, chassis. Porter Maxxi mantiene ledimensioni di un veicolo compatto (la lunghezza della versio-ne pianale è di 4,36 m, meno di un metro in più del Porternella medesima configurazione, la larghezza di soli 1,56 m,appena 16 cm in più) ma soddisfa esigenze di carico di veico-li commerciali più grandi e ingombranti. Può trasportare finoa 1.100 kg di carico utile a fronte di un peso totale a terra di2.200 kg.

Dal lontano 1948, al nome Piaggio è associato quello di unveicolo che ha fatto la storia del trasporto: l’Ape. Un mezzounico nel suo genere. La famiglia è oggi ampia e articolata, apartire dall’Ape 50 che rappresenta la gamma di veicoli com-merciali più piccoli e generosi al mondo, guidabile con il “pa-tentino” dai 14 anni in su. La capacità di trasporto è da primodella classe: fino a 200 kg di peso e fino a 1,5 metri cubi divolume. Ape 50, dotato di motore benzina monocilindrico a

due tempi da 49.8 cc, è disponibile in configurazione pianalee furgone. In gamma c’è anche la versione Cross Country,pick-up giovane e agguerrito. L’Ape più polivalente è la ver-sione TM che può trasportare oltre 7 quintali di carico utile inversione pianale, presente in gamma accanto al furgone. ApeTM adotta un propulsore benzina monocilindrico a due tempida 218 cc o un diesel quattro tempi a iniezione indiretta da422 cc. Ape Classic, la riedizione moderna del grande classi-co Ape. Ripropone intatte le forme dell’Ape più tradizionale,il mitico 601. Ape Classic adotta il motore diesel monocilin-drico quattro tempi iniezione indiretta da 422 cc, lo stessodell’Ape Calessino, reinterpretazione del mitico design deglianni ’60 che richiama i valori della solarità del Mediterraneoall’insegna di un minimalismo elegante ed esclusivo. Ape Ca-lessino, omologato per ospitare quattro persone, è fornito diquattro porte rivestite in tela impermeabile e lavabile, lo stes-so materiale di cui si compone la capote modulare. E’ guida-bile già a sedici anni con patente A. Da qualche anno, ApeCalessino è disponibile anche in versione Electric Lithium atrazione elettrica, dotato di batterie agli ioni di litio e conun’autonomia di 75 km. Oltre che a Pontedera, Ape è prodot-to anche nello stabilimento indiano di Piaggio Vehicles Priva-te Limited a Baramati. L’offerta Piaggio contempla anche ilQuargo, veicolo commerciale a quattro ruote leggero e com-patto: è lungo 3,49 m in configurazione pianale e 3,5 m inquella ribaltabile, largo 1,49 m. Quargo, che ha un valore diPtt di 1.500 kg, è spinto da un motore diesel bicilindrico ainiezione indiretta di 686 cc in grado di sviluppare una poten-za massima di 13 kW. La velocità massima è di 80 km/h. Ilpianale del Quargo vanta una portata di 735 kg ed è estrema-mente accessibile, visto che il piano di carico è particolar-mente basso (solo 76 cm da terra) e ci sono tre sponde com-pletamente apribili. In configurazione ribaltabile, la portatautile è di 660 kg. L’inserimento di Quargo nella categoria deiquadricicli pesanti offre un indubbio vantaggio: il veicolo èguidabile sia con patente B sia con patente A1 motociclisticaa partire da 16 anni.

PORTER, APE E QUARGO: VERSATILITÀ ED EFFICIENZA LE QUALITÀ VINCENTI DI VEICOLI DI PONTEDERA

Piccoli che fanno i grandi per trasportare meglio e a tutela dell’ambiente

44MOBILITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Cursor 8 (290 cv) e una capa-cità di 24 posti a sedere e 56in piedi. Dotati di una posta-zione per il trasporto disabiliin carrozzella e una pedana ri-baltabile ma nuale per facili-tarne l’accesso. Gli autobusdispongono d’impianto di cli-matizzazione, cambio auto-matico e im pianto frenantepneumatico ABS e ASR sututti gli assi. Seguono infinequattro Daily Way DieselEEV, dotati di motore F1Ccon filtro antiparticolato (170cv), cambio mec canico e unacapacità di 19 posti a sedere.SAF Spa nasce nel 1995 e dasempre si impegna nel fornireun servizio efficiente e al- l’avanguardia con un occhiodi riguardo al rispetto perl’am biente. Ogni anno svilup-pa 850mila corse, delle qualioltre 320mila sulle linee urba-ne e poco meno di 530milasul le linee extraurbane, conuna media di circa 3mila cor -se giornaliere. “L’impegnoche ci siamo assunti dieci an -ni fa col contratto di servizioche si approssima alla scaden-za - spiega l’ingegner Zottis -è di acquistare circa trenta au-tobus nuovi ogni an no, un im-pegno che abbiamo sempremantenuto e che ci con sentedi garantire al parco un’etàmedia di circa 7,5 anni, datoprevisto dal contratto. I busdella consegna Irisbus so nodestinati per lo più alle lineeextraurbane, circa sei o set te aquelle urbane. Di solito la no-stra preferenza va all’alimen-tazione a metano, ma ritenia-mo essenziale garantire chenel parco vi sia una sufficien-te presenza di veicoli a gaso-lio, qualora dovessero emer-gere eventuali emergenze, incaso di carenze di fornitura. Ilrapporto è: su 80 mez zi 60 ametano 20 a gasolio. Ad ognimodo anche i mezzi alimenta-

ti a gasolio sono EEV, quindia bassissimo impatto ambien-tale”.

Il parco mezzi SAF è estre-mamente variegato, dovendofar fronte a esigenze specifi-che, quale quella rappresenta-ta dalle linee che servono ipae si di montagna. “Il nostroterritorio - ha precisato l’Am-ministratore delegato - è per il40 per cento montano e il par -co rispecchia la necessità chene deriva, senza dimenticareche accanto ai servizi di TplSAF esercita attività di lineainternazionale, trasporto sco-lastico e noleggio”.

Complessivamente il parcosi compone di 457 mezzi, siva dal bus da 8 m al bipianoda 15 m. Sono 397 i mezzi

IVECO IRISBUS / Consegnata a SAF Autoservizi di Udine una flotta di 25 autobus

Parola d’ordine: innovareCINQUE CITELIS A METANO, SEDICI ARWAY E QUATTRO

DAILY WAY A GASOLIO EEV RAPPRESENTANO IL PIÙ

RECENTE ACQUISTO DELL’AZIENDA, DAL 1995 IN PRIMA

LINEA SUL FRONTE DEL RISPETTO PER L’AMBIENTE. L’AD

ZOTTIS: “TENIAMO FEDE AL NOSTRO IMPEGNO:ACQUISTARE UNA TRENTINA DI MEZZI NUOVI OGNI ANNO”.

Paolo Romani

UDINE - In un periodo storicodifficilissimo per il TrasportoPubblico Locale, esistono re-altà che continuano, pur consacrifici durissimi, a tenerefede agli impegni assunti sulcampo dell’innovazione e delrimodernamento delle flotte.È il caso di SAF Autoservizi,fino a tutto il 2013 (ovvero fi -no allo svolgimento dellanuo va gara) gestore del Tpl aUdine e provincia, che anchequest’anno ha acquistato unostock di 25 autobus nuovi, de-stinati a ringiovanire la flotta.A consegnarli il costruttoreIv eco Irisbus nell’ambito diuna cerimonia nella sede del- l’a zienda, in via Del Partidor.Per l’occasione sono stati e -spo sti cinque Citelis CNG 12m alla presenza di SilvanoBarbiero, Presidente SAF, diGino Zottis, Amministratoredelegato, e Pierluigi Lucchini,Bus Sales Manager di IvecoIrisbus. Alla cerimonia eranopresenti Vincenzo Martines,vicesindaco di Udine, Riccar-do Riccardi, Assessore regio-nale alla Mobilità, e FrancoMattiussi, Assessore provin-ciale ai Trasporti.

I nuovi veicoli sono statiac quistati grazie a un investi-mento di 85 milioni di euro.Tutti gli autobus consegnatisono dotati di motorizzazioniattente alla tutela dell’am-biente. La quota più significa-tiva appartiene agli ArwayDiesel EEV 12 m, con motoreCursor 8 Euro 5 (380 cv) euna capacità di 53 posti a se-dere, con uno spazio riservatoal trasporto disabili in car roz-zella: 16 unità che dispongo-no d’impianto di climatizza-zione e sistema frenante ABSe ASR. Al loro fian co cinqueCitelis CNG EEV 12 m ali-mentati a metano, con motore

UDINE - SAF gestisce linee internazionali che consento-no collegamenti con Svizzera, Francia, Lussemburgo,Belgio e, in pool con altri vettori, Croazia, trasportandoogni anno circa 160mila passeggeri su oltre 850milakm. I servizi extraurbani toccano circa 150 comunidella provincia di Udine e altre province regionali (al-cune linee raggiungono anche il Veneto e la provinciadi Bolzano). I servizi sono offerti lungo 103 linee e sono differenzia-ti sulla base del periodo. Quelli urbani interessanoUdine e alcuni comuni limitrofi e Lignano Sabbiadoro(solo nel periodo estivo). Trattasi complessivamente di19 linee, percorse con una flotta di oltre 81 bus. Vienesvolto inoltre un servizio cittadino nel comune di Ge-mona del Friuli. I servizi marittimi collegano nel perio-do estivo Lignano Sabbiadoro e Marano Lagunare. Lelinee di motonavi garantiscono l’integrazione modalecon il servizio extraurbano Marano Lagunare-San Gior-

gio di Nogaro-Udine e con quello urbano di Lignano.Servizi aggiuntivi a quelli di Tpl effettuati nella Regio-ne del Friuli sono finalizzati a incentivare la permanen-za abitativa nelle aree montane, tra il capoluogo e lesingole frazioni, oppure a soddisfare determinate esi-genze di mobilità avanzate dalle Amministrazioni loca-li. Rientra fra queste anche il servizio fluviale svolto fraLignano Sabbiadoro e Latisana su incarico del Comunedi Latisana. La grande esperienza di SAF nel trasportodi persone su gomma è confermata anche dai servizi dinoleggio autobus con conducente. SAF gestisce inoltreservizi non di linea con itinerari, orari e frequenze pre-stabiliti per: trasporto studenti fra le varie sedi scolasti-che; trasporto dipendenti; collegamenti turistici (adesempio collegamenti con le spiagge o con le piste dasci); collegamenti per il tempo libero/attività sociali (adesempio collegamenti con discoteche e luoghi di diver-timento, trasporto anziani).

SAF TRA I NUMERI UNO DEL TRASPORTO PERSONE

Dal Tpl ai servizi marittimi e a quelli pluviali

de stinati al Tpl, di questi 58EEV, 44 Euro 5, 38 Euro 4,117 Euro 3, 190 Euro 2, cin-que Euro 1 e altrettanti vec-chi, non classificabili. “Unquarto del parco è già oltrel’Euro 5, quota decisamentesignificativa. Del resto la Hol-ding cui appartiene la società(Arriva Italia, azionista al 60per cento, ndr) è molto sensi-bile ai temi dell’ambiente edella sicurezza. Una delle no-stre iniziative in merito è ilDriving Style Tutor, un soft-ware sviluppato in collabora-zione col Politecnico di Mila-no che consente di studiare lostile di guida dell’autista, seesso a parità di servizi e tempiha un costo inferiore. Standoai primi risultati, grazie a que-

sto sistema abbiamo recupera-to il 2,5 per cento sui consu-mi. Con un contesto formati-vo dedicato, i test garantisco-no un recupero sulle emissio-ni di CO2 addirittura dell’8per cento. Noi confidiamo diarrivare almeno al 4-5 percento, con ricadute positive intermini economici e di emis-sioni”.

Il Driving Style Tutor agi-sce inoltre come supporto sulfronte della sicurezza. “Oltrea rilevare i consumi - ha ag-giunto l’ingegner Zottis - dàin dicazioni sulle variazioninel l’accelerazione, se la guidaè nervosa e quindi c’è un ri-schio per la sicurezza. Un e -sempio: l’autista deve fermar-si per un’emergenza? Il tutorstudia la sua reazione, se egliconduce il mezzo in uno spa-

zio adeguato. Si tratta diun’in terfaccia molto sempli-ce: una sorta di smartphoneche si appogga sul cruscotto”.

SAF Autoservizi nasce nel1995 dall’unione di cinque a -ziende (Collavini, Ferrari, Ro-sina, Olivo e Autolinee Trie-stine) operanti sul territorioper i collegamenti con la Car-nia, la Bassa Friulana, il Co-droipese e il Cividalese e, daTrieste, con le attuali Sloveniae Croazia.

Il percorso strategico teso aconcentrare i vettori del tra-sporto regionale si consolidacon l’ingresso di altre dueaziende (Saita e La Gradese),si amplia così il bacino terri-toriale e il processo di o mo -geneizzazione di uomini,mezzi e strutture. È costituitaun’ATI con ATM Udine perpartecipare alla gara di appal-to dei servizi di Tpl urbano eextraurbano per l’Unità di Ge-stione Udinese fino al 2010 e,aggiudicati tali servizi, nel2001 si trasforma in Autoser-vizi FVG-SAF, concessiona-ria unica nel territorio di com-petenza.

MILANO - L’inverno è in procinto di finire ma non bisognamai abbassare la guardia. In fat to di sicurezza su strada, oc-corre prevenire le possibili conseguenze negative di condizio-ni meteorologiche avverse, anche nel le ultime settimane dellastagione fredda. Punto cardine so no i pneumatici, che rappre-sentano per il veicolo l’unico diretto contatto con la strada efonte primaria di sicurezza in presenza di pioggia, neve eghiaccio. Lo sanno bene i professionisti del trasporto, che perstrada lavorano quotidianamente: se vogliono continuare aoperare in sicurezza durante la stagione invernale equipaggi-no i propri veicoli, siano essi votati al trasporto merci o pas-seggeri, con pneumatici invernali. Il loro utilizzo diminuisceper esempio lo spazio di frenata, diminuendo notevolmenteun importante fat tore di rischio.

Per garantire ad autocarri, pull man e autobus la massimasicurezza, persino nelle condizioni meteo più severe, i pneu-matici devono soddisfare richieste ben specifiche. Lo confer-ma Continental che per il set tore autocarri e autobus met te adisposizione la sua gamma Win ter, pneumatici specifici per lastagione invernale che offrono più sicurezza e comfort.

“I mezzi pesanti equipaggiati con pneumatici tradizionali -spie ga Bernd Korte, Responsabile Ricerca & Sviluppo per ipneumatici per veicoli commerciali di Continental AG - di-mostrano di rispondere solo in par te alle esigenze del trafficoinvernale e questo soltanto con uno stile di guida attento ecorretto. I pneumatici Continental autocarro della linea Win-

ter so no stati progettati appositamente per soddisfare le esi-genze di massima sicurezza ed efficienza economica deglioperatori del trasporto”.

Le caratteristiche richieste ai pneumatici invernali varianocom pletamente a seconda del l’as se del veicolo al quale sonodestinati: i pneumatici dell’asse trattivo, per esempio, sonosottoposti a una maggiore usura du rante la frenata. Per venirein contro alle esigenze di ciascun veicolo, Continental proponeil pneumatico ideale per la stagione invernale sia per l’assesterzante che per l’asse trattivo, come anche per il rimorchio;il tutto rispettivamente con i pneu matici HSW2, HDW2 eHTW2 Scandinavia. “I pneumatici per veicoli com mercialicontengono una quantità maggiore di caucciù rispetto ad altripneumatici - aggiunge Bernd Korte - e questo per un elevatolivello di elasticità indipendentemente dalla tem peratura”.Questa è una peculiarità imprescindibile dei pneumatici auto-carro in quanto devono trasportare carichi mol to pesanti. Perquesto motivo i pneumatici Continental della li nea Winter uti-lizzano una mescola particolarmente ricca di gom ma naturale,resistente al l’in durimento fino a una temperatura di -60°C. Lamescola più morbida del pneumatico aumenta inoltre l’ade-renza al man to stradale. Oltre ai materiali di cui è composta lamescola, anche la carcassa ricopre un ruolo fondamentale.Continental ha ottimizzato il battistrada per la gamma WinterScan dinavia: le numerose lamelle alla base dei tasselli garan-tiscono un’ottimale trazione e aderenza su strade innevate per

tutta la vita utile del pneumatico. Partenza sicura, guidabilitàottimale e frenata affidabile non sono più incompatibili con lastagione invernale; i Win ter Continental forniscono fino acirca il 20 per cento in più di trazione su strade innevate ri-spetto ai pneumatici tradizionali.

Nello sviluppo di pneumatici per pullman e autobus, le esi-genze dell’industria del trasporto si fanno ancora più specifi-che. Accanto alla sicurezza, nel l’ambito del trasporto passeg-geri, giocano un ruolo decisivo anche la silenziosità di gui dae il comfort dei passeggeri. Con il nuovo pneumatico della li -nea Winter HSW2 Scandinavia Coach, Continental presentala prima gomma per pullman e autobus ideata appositamenteper l’impiego nella stagione invernale. HSW2 Coach può es-sere montato su tutti gli assi. La struttura chiusa del suo batti-strada con molteplici lamelle tridimensionali e l’eliminazionedella struttura a blocchi assicurano un’eccezionale stabilità dimarcia e riducono efficacemente le emissioni sonore persinoa velocità elevata.

Anche se la legislazione legata ai pneumatici invernali va -ria nei differenti Paesi europei, “la sicurezza deve essere in o -gni caso la priorità per tutti - sot tolinea Korte - Gli autocarriche sbandano sulle autostrade ghiacciate o gli autobus che ri-mangono bloccati nella neve rap presentano un rischio per lavita delle persone e creano elevati costi per gli operatori delset tore. Oltretutto, in questi ca si, anche l’immagine del settoredel trasporto è danneggiata”.

CONTINENTAL IN PRIMA LINEA CONTRO PIOGGIA, NEVE, GHIACCIO E TUTTE LE INSIDIE DELL’INVERNO

Missione sicurezza compiuta con le prestazionali gomme della linea Winter

46MOBILITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Giancarlo Toscano

MONTEPRANDONE - Nella sua progressiva affermazione sul compe-titivo mercato italiano, Irizar mette a segno un altro col po. Questavolta protagonista è la Canalibus di Monteprandone, in provincia diAscoli Piceno, solida azienda di trasporti marchigiana presente nelsettore turistico dal 1986 e in quello dei servizi di scuolabus dal1998. Una vasta esperienza, costruita anno dopo anno, che identifi-ca oggi la Canalibus co me una delle realtà professionali più qualifi-cate nel mondo del trasporto passeggeri. L’incontro con Irizar è unaltro prezioso tas sello nel processo di crescita della società, chepotrà ulteriormente migliorare la qualità dei servizi resi alla cliente-la avvalendosi di un prodotto di alto livello come l’Irizar PB. Duee sem plari, uno lungo 12 metri e l’al tro 12,20 m, del lussuoso au to-bus gran turismo del marchio spagnolo sono infatti entrati di recen-te a far parte del par co mezzi della Canalibus, ar ricchendo così laqualità complessiva del servizio turistico of ferto. Canalibus ha a di-sposizione un totale di 35 autobus, di cui 24 scuolabus, 9 turistici e2 per trasporto persone diversamente abili. La dit ta si avvale di 25autisti e 3 impiegate.

Di recente, la Canalibus ha inaugurato la nuova sede unificatadell’azienda e dell’agenzia Boo merang Viaggi, creata nel 1987dallo stesso Giuliano Canali, il fondatore della Canalibus scompar-so prematuramente nel 2010. Tutte e due le realtà im prenditoriali

riunite in un so lo luogo, in Viadella Barca 9 nel la FrazioneCentobuchi di Mon teprandone:il sogno, ora rea lizzato, di Giu-liano Canali, che dopo la realiz-zazione della nuova sede del-l’azienda di trasporto avevaespresso il desiderio di riunire le due realtà in un unico edificio. Lamoglie Antonia Scarpetti e i figli di Giuliano, Maria Lucia e Cesari-no, han no portato a termine la missione. La Canalibus e la Boome-rang Viaggi sono guidate da Cesarino e Maria Lucia Canali, cheproseguono con professionalità e determinazione sulla stra da trac-ciata dal padre.

La Ca nalibus è una delle realtà pro fessionali più qualificate delsettore: vanta un parco autobus di diversa tipologia e collabora conenti, associazioni e realtà, non esclusivamente del territorio, garan-tendo a cinque comuni della vallata il trasporto scolastico, con pul-lmini attrezzati an che per il trasporto di persone diversamente abili.Anche la Boomerang Viaggi si è costruita una solida reputazionecome agenzia viaggi attenta alla massima soddisfazione del cliente,an che grazie alla proficua collaborazione con Canalibus per quantoriguarda il noleggio di au tobus gran turismo.

PB è l’ammiraglia della gam ma Irizar. Un autobus di lus so pen-sato per viaggiare chilometri e chilometri con il massimo del com-

fort e in tutta sicurezza. Solida presenza, design accattivante, carat-tere, forme compatte, robustezza, fluidità e movimento sono i suoipunti di forza. Come per tutti gli autobus prodotti dal marchio spa-gnolo, anche nel caso del PB c’è la massima capacità di adattamen-to alle esigenze del cliente. Disponibile in diverse varianti con lun-ghezze che vanno da 12 a 15 metri, a due e tre as si, PB è propostocon due motorizzazioni Scania da 12,7 litri, sei cilindri in linea,Euro 5 sen za utilizzo di additivi, che erogano 324 kW/440 cv e 353kW/480 cv. Il cambio è lo Scania GRSO895R, lo stesso impiegatosull’i6, un altro dei cavalli di battaglia di Irizar.

“A bor do del PB - conferma An tonio Bornacci di Irizar Italia -conducente e passeggeri usufruiscono di un elevato standard dicomfort, grazie alla sedute comode ed ergonomiche, progettate perla massima comodità del viaggio e con la mas sima accuratezza perquanto riguarda i rivestimenti e le dotazioni. Un ambiente che è in-sieme accogliente e funzionale”.

Il disegno aerodinamico del PB, studiato nella galleria del vento,ha permesso di ottenere un ottimo coefficiente di penetrazione aero-dinamica, con conseguente riduzione dei consumi. “Il largo impie-go di alluminio e leghe leggere ha inoltre consentito di ottenere unnotevole risparmio di peso rispetto al tradizionale utilizzo dell’ac -cia io - aggiunge Bornacci - In più, tutti i sistemi elettrici, le centra-line, gli organi meccanici e il motore sono facilmente raggiungibilie garantiscono una ma nutenzione semplice ed economica”.

IRIZAR / La marchigiana Canalibus sceglie PB per i suoi servizi gran turismo

Quando il turismoè una missioneDUE IRIZAR PB ENTRANO A FAR PARTE DEL PARCO MEZZI DELLA CANALIBUS DI

MONTEPRANDONE, AFFERMATA AZIENDA DI TRASPORTI PRESENTE NEL SETTORE

TURISTICO DAL 1986 E IN QUELLO DEI SERVIZI DI SCUOLABUS DAL 1998.I LUSSUOSI AUTOBUS GRAN TURISMO DEL COSTRUTTORE SPAGNOLO

ARRICCHISCONO L’OFFERTA DI SERVIZI DELLA SOCIETÀ MARCHIGIANA CHE SI

AVVALE ANCHE DI UNA PROPRIA AGENZIA VIAGGI.

Cesarino Canali posa davantia uno dei due Irizar PB chearricchiscono la flottadella Canalibus cheattualmente conta un totale ditrentacinque autobus.

DAIMLER / FleetBoard mette a disposizione un’app per iPhone e iPad

Autobus dell’era digitaleI GESTORI DELLE FLOTTE POSSONO MONITORARE COME I

VEICOLI SONO STATI UTILIZZATI, LE ORE DI LAVORO

DEGLI AUTISTI, IL CONSUMO E LO STILE DI GUIDA DEL

CONDUCENTE. LA MASSIMA TRASPARENZA IN MERITO

ALLE CONDIZIONI D’IMPIEGO DEL MEZZO E

L’OTTIMIZZAZIONE DEL LAVORO DEI CONDUCENTI

DIVENTANO, GRAZIE ALLA NUOVA APPLICAZIONE

TELEMATICA FLEETBOARD, CONDIZIONI ESSENZIALI PER

OPERARE CON CRITERI DI ECONOMIA ED EFFICIENZA.

STOCCARDA - Il mondo dell’au to -bus è sempre più tecnologico. Ealla tecnologia si rivolge per garan-tirsi la redditività, quindi per la ge-stione delle attività di trasportopasseggeri nella massima econo-mia ed efficienza. Daimler Fleet-Board è il primo fornitore di solu-zioni telematiche a offrire un appli-cazione per la gestione e l’analisidei da ti di guida per iPhone e iPad.Gli operatori possono utilizzarequesta app per controllare le lo roflotte di autobus in ogni momentoe in ogni luogo. Il registratore dibordo consente di mostrare l’ulti-mo tragitto effettuato. I gestoridelle flotte possono quindi monito-re come i vei coli sono stati utiliz-zati, le ore di lavoro degli autisti, ilcon sumo e lo stile di guida delconducente. È anche possibile a -vere sotto’occhio le posizioni delleporte e delle rampe di carico.

Nulla dunque sfugge all’oc chiodigitale di questa prodigiosa appli-cazione di FleetBoard. Per utiliz-zarla è necessario che il veicolo siaequipaggiato con il sistema telema-tico FleetBoard, munito di regolarecontratto service. La nuova app,già disponibile per truck e van,sarà proposta gratuitamente per uncerto periodo di tempo all’in ter nodell’App Store. Fino a oggi, i siste-mi telematici per autobus in uso incasa Daimler erano co nosciuticome Omniplus Bus Fleet. Il siste-ma telematico specifico per auto-

bus che svolgono servizio urbano,extraurbano o tu ristico fornito daDaimler FleetBoard è tuttora infase di ul teriore sviluppo. Il ragio-namento che sta alla base dellascelta di un’azienda di trasportipasseggeri di optare per una similesoluzione è semplice: la fiducia èovviamente importante ma, comesanno bene i gestori di flotte, latrasparenza è ancora più efficace eun fattore indispensabile se una so-cietà vuole operare con criteri eco-nomici e di efficienza. Il sistemaFleetBoard fornisce un supportoproprio in questo senso.

Il sistema FleetBoard può esse-re montato come primo equipag-giamento su mezzi Mercedes-Benze Setra o, nel caso di autobus di al -tri produttori, successivamente. Di-verse società di trasporto stannogià lavorando con successo conFleetBoard, facendo largo uso delsistema telematico nelle loro ope-razioni quotidiane. “Abbiamoun’esperienza di oltre dieci anninel settore dei veicoli commerciali- spiega Markus Lipinsky, Ammi-nistratore delegato di Daimler Fle-etBoard GmbH - Specialmentequando i prezzi del gasolio sonoalti, i nostri clien ti apprezzano ilmodo in cui FleetBoard può contri-buire a ottenere una significativariduzione del consumo di carburan-te”.

Entrando più nel dettaglio sul lesingole possibilità offerte dall’app

FleetBoard, interessante è la fun-zione mapping. Il gestore dellaflotta è in grado di individuarel’ubicazione di un vei colo su unamappa digitale, che può essere ri-chiamata su qualsiasi computercon accesso a internet, o tracciareil suo percorso a intervalli di 30 se-condi. È possibile passare da unamap pa alla vista satellitare o sele-zionare una combinazione di en-trambi.

La funzione di mappatura puòessere anche utilizzata per mostra-re situazioni particolari verificatisinel corso del viaggio o visualizzaremessaggi di al larme o di altro ge-nere. Inoltre, una funzione partico-lare permette di definire aree speci-fiche dove le entrate e le uscitesono monitorate: oltre a fornire in- formazioni sullo stato e la fun zio-nalità dell’autobus, questa funzio-ne rappresenta un surplus di sicu-rezza nel caso il mez zo venga ru-bato.

Di particolare importanza èl’analisi dei dati riferiti al condu-cente. FleetBoard può aiutareun’azienda a ottimizzare la suaperformance economica, come lostile di guida più opportuno ingrado di ridurre sia il consumo dicarburante che l’usura fi no al 10per cento. FleetBoard interpreta idati del conducente e quelli relativial veicolo, tenendo in considera-zione la valutazione dello stile diguida e la complessità del percor-so. I dati di base relativi a velocitàdel veicolo, giri del motore, frenatebrusche e altre informazioni forni-scono una base oggettiva per arri-

vare a una valutazione complessivasul modo in cui l’autobus vieneguidato. Questo controllo fornisceanche un feedback al conducentesu quali misure si possono adottareper migliorare il suo stile di guidae diventare un autista ancora piùsicuro. Indagini internazionalicompiute da Daimler hanno e vi -denziato che il sostanziale miglio-ramento dello stile di gui da può ri-durre il tasso di incidenti fino al 90per cento.

I dati accumulati permettono diaccertare con precisione i tempi e iluoghi in cui l’autobus è statofermo o in movimento. L’a ziendapuò ottenere informazioni attendi-bili persino sul fatto che le portefossero aperte o chiuse. Queste in-formazioni possono poi essere uti-lizzate, ad esempio, per verificareeventuali richieste del cliente chevuo le sapere con certezza se unbus specifico è stato puntuale e di-sponibile per l’imbarco a una de-terminata fermata. Allo stessomodo, gli operatori sono in gra do

di produrre tutte le informazioniche mostrano l’utilizzo del le ramped’accesso da parte dei passeggericon mobilità ridotta. Il conducentepuò utilizzare i tasti di messaggisti-ca pre im postata per inviare mes-saggi standardizzati al depositocentrale. In risposta, l’azienda puòanch’essa inviare messaggi visibilisul display di bordo.

Le funzioni di gestione del tem -po facilitano la predisposizione diun planning ottimale del le ore dilavoro sulla base dei periodi di ri-poso dell’autista e di quelli diguida. Tutti i dati possono esseretrasferiti automaticamente in un si-stema di gestione delle retribuzio-ni. Con FleetBoard, il downloaddella card dell’autista contenente idati del bus richiesti dalla leggepuò essere effettuato sempre e do-vunque sia localizzato il mez zo. Ilsistema telematico, inoltre, consen-te il trasferimento remoto dei daticontenuti nel la memoria del tachi-grafo digitale montato a bordo.Particolarmente nei casi nei quali

un autobus è fuori sede per lunghiperiodi, questo può significare no-tevoli guadagni in termini sia ditempo che di costi.

Infine, il fondamentale capitolodel service. Tutti i dati operativichiave dell’autobus, come peresempio, i chilometri percorsi o ildi carburante contenuto nel serba-toio, sono ben evidenziati grazie aFleetBoard. Il sistema potrà ancheinviare selezionati messaggi di al-larme in partenza dal veicolo cosìda pre disporre in maniera mirata inecessari interventi di manutenzio-ne richiesti. Ulteriori messaggi inuscita dal veicolo consentono lavalutazione di variabili come l’usodel retarder o per quanto tempo ilsistema di riscaldamento ausiliarioo quello di condizionamento sonosta ti in funzione. In definitiva, tut toconcorre a predisporre un reportpreciso sulle condizioni del veicoloe quindi sulla sua efficienza econo-mica e sul livello di comfort assi-curato. I gestori delle flotte hannocosì a disposizione una strumentoefficace per pianificare in modo ef-ficiente ogni servizio da effettuareod ogni check-up programmato delveicolo. Da ultimo, i da ti del vei-colo sono registrati attraversoun’interfaccia FMS standardizzatadi bordo e immagazzinati nel com-puter Fleet Board dell’autobusprima di essere trasmessi all’ester-no. Il trasferimento avviene viaGPRS a un server centrale Fleet -Board. Agli utenti registrati è con-sentito un accesso sicuro attraversointernet a tutti i dati e alle valuta-zioni operative relativi all’autobus.

DaimlerFleetBoard èil primofornitore disoluzionitelematiche aoffrire unaapplicazioneper iPhone eiPad.

47MOBILITÀ N° 207 / Marzo 2012Il Mondo dei Trasporti

Fabio Basilico

ROTTWEIL - Un Mercedes-BenzTourismo fa bella mostra di sénel cortile della Hauser-Reisen,azienda di trasporti con sede nelsud della Germania, nel la citta-dina di Rottweil. Non un auto-bus qualsiasi né un Tourismoqualsiasi, bensì l’esem pla re nu-mero 5mila della nuova genera-zione del modello tedesco. Mer-cedes-Benz ha lanciato sul mer-cato la prima generazione delTourismo nel 1994: da allora diesemplari ne sono stati vendutioltre 17mila. La seconda gene-razione è stata introdotta nel2006 e da allora sono e sat -tamente 5mila le unità conse-gnate ai clienti. Il 5millesimoesemplare, un Tourismo M, halasciato l’impianto produttivo diMannheim lo scorso 2 febbraio.Alla conferenza stampa che hacelebrato l’evento erano pre sen-ti non solo i vertici della Hau-ser-Reisen ma anche Ro manBiondi, portavoce del brandMercedes-Benz all’inter no dellaEvoBus. “Questo veicolo - hadichiarato Roman Bion di nelconsegnare le chiavi del Touri-smo M a Waltraud, Axel e HansKeller, Direttori della Hauser-Reisen - dimostra chiaramenteperché il design del Tourismoha così tanto successo. Il veico-lo è un vero e pro prio punto diriferimento del mercato con lasua razionale for za di attrazionecostituita dal l’ottimale rapportoprezzo/performance senza perquesto passare come un anoni-mo pro dotto industriale. Graziealla vasta gamma di equipaggia-menti disponibili, Tourismo ri-marca la sua individualità e per-sonalità”.

Punti chiave del successodel la gamma Tourismo sono ifocus sull’economicità e la si-curezza del veicolo. Il suo stilecontemporaneo, tipico del

brand Mercedes-Benz, e la qua-lità solitamente associata allaStella sono apprezzate daiclien ti come la Hauser-Reisen.Per quest’ultima, il Tourismori flette pienamente i tipici valo-ri del marchio di Stoccarda:“Ab biamo ritenuto il Tourismo

il veicolo ideale per soddisfarein pieno le nostre esigenze ope-rative - ha commentato HansKel ler - Sia per un utilizzo le-gato a brevi escursioni che permissioni a lungo raggio a bordodi un autobus gran turismo,Tourismo è in grado di soddi-

sfare appieno tutte le esigenze.I conducenti, le guide turistichee i passeggeri sono tutti dellastessa opinione”.

L’azienda di trasporti ha a -dat tato il Tourismo M numero5mi la alla gamma di servizi cheof fre. L’interno dei veicolo è

do minato da 42 sedili di elevataqualità Travel Star Xtra (TSX),che contribuiscono a creare abordo un’atmosfera lussuosa ericercata, del resto confermatadal l’area ristoro predispostanel la parte posteriore. In ag-giunta agli armadietti ricavati inalto, a filo del tetto, nonché aidue frigoriferi, ognuno con unaca pacitò di 120 litri, l’area ri-storo contiene tutto ciò che ser -ve per mangiare e bere, com-preso un forno a microonde,uno scaldatore d’acqua e unamac china per il caffè.

Durante il viaggio, i passeg-geri possono intrattenersi piace-volmente sfruttando gli stru-menti messi a disposizione dalTourismo, tra i quali sono com-presi un CD/DVD player, un di-splay per la navigazione e uninterfaccia per iPod. Ciò con-sente ai passeggeri di riceverenotizie aggiornate visibili suidue schermi a 19 pollici. Unavanzato sistema di condiziona-mento a tetto con potenza di 39kW, che si aggiunge a quelloau tonomo disponibile per ilcon ducente, rende il Tourismoideale per viaggi in Paesi caldi.A bordo è presente ovviamentean che una toilette.

Hauser-Reisen ha scelto peril suo Tourismo la motorizza-zione turbodiesel della serieOM 457 LA da 12 litri, sei ci-

lindri in linea, in grado di ero-gare una potenza massima di315 kW/428 cv. La coppia mas-sima è di 2.100 Nm. Il motorerispetta i severi limiti di emis-sione EEV senza l’ausilio di fil-tro antiparticolato. Accoppiataal propulsore c’è la trasmissio-ne automatica a otto marceMer cedes PowerShift che con-tribuisce a ridurre sensibilmentei consumi. Una trasmissioneche ben si adatta alle diverse ti-pologie di utilizzo del mezzo,sia su rotte medio-brevi cheme dio-lunghe o lunghe.

La Hauser-Reisen ha iniziatola sua attività nel 1948 comesocietà operante nel settore au-tobus. Di decennio in decennioè cresciuta fino a diventare oggiuna holding di società che com-prende un’agenzia viaggi, unadi pubblicità e una classicacom pagnia di trasporti pubblicilo cale. Tuttavia il trasporto sucorto, medio e lungo raggioHau ser-Reisen ha in dotazione13 Tourismo e 16 Citaro. Ognistagione, oltre 20mila passeg-geri scelgono l’azienda per unodei viaggi in offerta. Oltre aquel li con destinazione Paesicome Marocco, Turchia, Greciae nord della Spagna, Hauser or-ganizza tour con destinazionipiù a nord come Irlanda, Inghil-terra, Scozia, Leningrado eCapo Nord.

EVOBUS / Alla Hauser-Reisen di Rottweil il Mercedes-Benz Tourismo numero 5mila

In cima alle preferenze IL 5MILLESIMO ESEMPLARE DELLA GAMMA

TOURISMO, UN TOURISMO M, HA LASCIATO

L’IMPIANTO PRODUTTIVO DI MANNHEIM PER

RAGGIUNGERE LA SEDE DELL’AZIENDA DI TRASPORTI

CAPITANATA DAI FRATELLI KELLER. MERCEDES-BENZ

HA LANCIATO SUL MERCATO LA PRIMA GENERAZIONE

DEL TOURISMO NEL 1994: DA ALLORA DI ESEMPLARI

NE SONO STATI VENDUTI OLTRE 17MILA. LA SECONDA

GENERAZIONE È STATA INTRODOTTA NEL 2006 E DA

ALLORA SONO ESATTAMENTE 5MILA LE UNITÀ

CONSEGNATE AI CLIENTI.

Da sinistra, Waltraud, Axel e Hans Keller, Direttori della Hauser-Reisen, con Roman Biondi, portavoce per il brandMercedes-Benz di EvoBus, alle loro spalle il Tourismo M, 5millesimo esemplare della gamma prodotta dal marchio tedesco.

PER L’ASSOCIAZIONE

LEGATA A

CONFINDUSTRIA QUELLA

NORMA PORTEREBBE

ALLA PUBBLICIZZAZIONE

ANZICHÉ ALLA

LIBERALIZZAZIONE DEL

TRASPORTO PUBBLICO

LOCALE.

ROMA - Il Governo Monti, do po la manovra “lacrime e sangue”di fine 2011, quest’anno punta molto sulle liberalizzazioni per ri-lanciare lo sviluppo economico del Paese. Ma c’è una norma, nel-l’articolo 25 del decreto legge sulle liberalizzazioni, che secondol’Anav (Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori) rischiadi far scomparire la compagine del l’im prenditoria privata nel ser-vizio di trasporto pubblico, con gra ve danno economico per l’in-tero sistema.

La norma in questione è quel la relativa allo svolgimento deiservizi pubblici locali e intende ripristinare ed estendere il ricorsoagli affidamenti “in hou se” da parte delle Regioni ed Enti locali afavore delle a zien de di proprietà pubblica, me diante l’abbassa-mento della soglia economica entro la quale è consentita tale mo-dalità da 900mila a 200mila euro annui. L’affidamento “in house”(detto anche “in house providing”) prevede che la Pubblica Am-ministrazione, derogando al principio di carattere generale del l’e -videnza pubblica, provveda all’esecuzione di pubblici servizi me-diante affidamento diretto. In parole povere non si svolge alcunagara, e il servizio di cui trattasi viene svolto da un’altra entità giu-ridica. Il vantaggio per l’Amministrazione è evidente: l’enteprovvede da sé al perseguimento degli scopi pubblici, si auto-or-ganizza. Il soggetto affidatario previsto dalla normativa “inhouse” deve però essere a capitale pubblico e possedere tutta unaserie di requisiti tali da garantire il cosiddetto “controllo analo-go”, cioè la pos sibilità per l’Ammini stra zio ne di controllarlocome se svolgesse il servizio in proprio.

In tutta Italia questo modello organizzativo è molto diffuso neiservizi idrici, di raccolta dei rifiuti e pulizia delle strade e si stafacendo strada anche nel Tpl. “In realtà - commenta Giuseppe Vi-nella, Presidente Anav - l’impianto complessivo del l’ar ticolo 25 ècondiviso dalla categoria delle imprese private, in quanto orienta-to a completare il percorso di promozione del la concorrenza neiservizi pub blici locali già avviato con le riforme adottate dal Go-

verno precedente e dal Parla-mento. Altrettanto condiviso èil forte stimolo alla crescita di-mensionale delle imprese ealle relative aggregazioni oraimpresso dal Governo, attra-verso la previsione dell’am-pliamento delle dimensioni deibacini territoriali di gara”.

Insomma, l’impianto nor-mativo non fa una grinza e sa-

rebbe ben accolto dall’Anav, se non fos se per quella norma cheprivilegia le aziende a capitale interamente pubblico o - con unaderoga introdotta fino a tutto il 2015 - le aziende pubbliche chesiano il risultato di integrazioni operative realizzate entro l’an nocorrente nei singoli bacini ter ritoriali. Vengono cioè favoriti gliaccordi tra aziende pubbliche - una sorta di “braccia operative” diComuni, Province e Regioni - che possono decidere d’integrarsi ein questo caso vengono privilegiate come attori ai quali affidare iservizi. “È una norma - dichiara Vinella - che appare superflua econtraddittoria, una deroga che può tramutarsi in facile strumentoper le amministrazioni ter ritoriali, che potrebbero procedere a in-tegrazioni operative del le proprie aziende non con il fine virtuo-so, ma teorico, di migliorarne l’efficienza e la qualità, ma conl’obiettivo concreto di mantenere lo status quo e non confrontarsiper altri tre an ni con i competitors secondo le regole della concor-renza”.

Il timore dell’Anav è che Co muni, Province e Regioni si met-tano d’accordo tra loro per integrare le proprie aziende pub bliche,che in questo periodo rappresentano un costo non indifferente perbilanci pubblici sempre più risicati. Col risultato che, ad esempio,due aziende che ora gestiscono il Tpl in due ba cini diversi fini-scano per u nir si e gestirli tutti e due. Cioè, in fin dei conti noncambia niente, la gestione prosegue co me prima dell’affidamento“in house”. E s’impedisce agli operatori privati di concorrere, nonsi lascia spazio a competitors pri vati che arrivino dall’e ster no.“Per il settore del trasporto pubblico locale - afferma il PresidenteAnav - ciò comporterebbe, in definitiva, il blocco di una quota dimercato fino all’80 per cento, che è quella attualmente occupatadalle società a prevalente partecipazione pubblica delle ammini-strazioni regionali e locali, comportando anche l’inevitabilescomparsa delle imprese private dal settore. Tutto questo conbuona pace dei conclamati principi di promozione della concor-renza”.

ANAV / “No” all’estensione degli affidamenti “in house”

Addio operatori privati?