maria alessandra de marco*, mauro delogu**
TRANSCRIPT
Maria Alessandra De Marco*, Mauro Delogu** * Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Area BIO-CFN ** Università di Bologna, Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie, Servizio Fauna Selvatica ed Esotica
Workshop “Zoonosi occupazionali in ottica one health”. Bologna, 18 ottobre 2018
THE HUMAN EPOCH
ATTUALE ERA GEOLOGICA
da sistemi naturali …….
BIOMI
……. a sistemi antropici
ANTROMI
Cambiamenti delle condizioni
•abiotiche (trasformazione d’uso del territorio, cambiamento climatico) •biotiche (invasioni ed estinzioni di specie)
possono modificare la struttura degli ecosistemi, generando:
ECOSISTEMI “NUOVI”
OMOGENEIZZAZIONE BIOTICA LONDRA
VENEZIA
MALATTIE TRASMISSIBILI EMERGENTI
E RIEMERGENTI
Malattie infettive che appaiono per la prima volta in una popolazione
Malattie infettive presenti da tempo in una popolazione, ma che rapidamente aumentano la propria incidenza o diffusione geografica
Oltre il 60% delle malattie infettive emergenti nella popolazione umana è di origine zoonotica, e …. ………..circa il 70% di queste deriva dalla fauna selvatica…..
(© FAO 2011_ANIMAL PRODUCTION AND HEALTH MANUAL 12, Rome. http://www.fao.org/docrep/014/i2407e/i2407e00.pdf)
1. Perché si verificano?....... 2. Perché sono in costante aumento?.......
MALATTIE TRASMISSIBILI EMERGENTI E RIEMERGENTI
Le malattie trasmissibili si perpetuano grazie a specie serbatoio I serbatoi epidemiologici delle malattie trasmissibili includono: i) specie animali selvatiche; ii) specie animali domestiche (addomesticamento di progenitori selvatici); iii) la specie umana.
Fattori ecologici ed evolutivi legati: • al patogeno (es. tropismo tissutale e grado di patogenicità nei confronti dell’ospite; variabilità antigenica) • alla specie serbatoio (es. biologia ed ecologia; densità, dimensione e tasso di crescita della popolazione ospite)
consentono diverse strategie di mantenimento delle malattie in natura:
patogeni asintomatici per le specie serbatoio (es. virus influenzali aviari a bassa patogenicità ed uccelli acquatici)
patogeni mortali per le specie serbatoio (es. virus della rabbia e Canidi, Procionidi, Mustelidi)
……. 1. Perché si verificano?
MALATTIE TRASMISSIBILI EMERGENTI E RIEMERGENTI
……. 2a. Perché sono in costante aumento? “ECOLOGICAL DRIVERS”
Il progetto ricerca internazionale (2001-2005) Millennium Ecosystem Assessment (MEA o MA)
finalizzato a: 1. individuare lo stato degli ecosistemi globali; 2. valutare le conseguenze dei cambiamenti negli ecosistemi; 3. fornire una base scientifica utile alla conservazione e uso sostenibile degli ecosistemi defisce DRIVER: “any natural or human-induced factor that directly or indirectly causes a change in an ecosystem. A direct driver unequivocally influences ecosystem processes. An indirect driver operates more diffusely by altering one or more direct drivers”.
[http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/biodiversita/documenti/millennium-ecosystem-assessment] [Nelson et al, 2006. Ecology and Society 11(2): 29. URL: http://www.ecologyandsociety.org/vol11/iss2/art29/]
MALATTIE TRASMISSIBILI EMERGENTI E RIEMERGENTI
……. 2b. Perché sono in costante aumento? “ECOLOGICAL DRIVERS”
GLOBAL DIRECT fattori fisici (cambiamento climatico, trasformazione d’uso del territorio) DRIVING DRIVERS fattori biologici (malattie, specie invasive) FORCES INDIRECT fattori demografici, economici, sociopolitici, DRIVERS culturali e religiosi, scientifici e tecnologici
Fattori ecologici di carattere generale e/o locale possano alterare i circuiti naturali di trasmissione dei patogeni nelle specie serbatoio e determinare, in alcuni casi, il conseguente coinvolgimento di specie spillover alternative (animali e/o umana).
[http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/biodiversita/documenti/millennium-ecosystem-assessment] [Nelson et al, 2006. Ecology and Society 11(2): 29. URL: http://www.ecologyandsociety.org/vol11/iss2/art29/]
MALATTIE
(© FAO 2011_ANIMAL PRODUCTION AND HEALTH MANUAL 12, Rome. http://www.fao.org/docrep/014/i2407e/i2407e00.pdf)
1. “NON ESISTE LINEA DI DEMARCAZIONE TRA LA MEDICINA ANIMALE E QUELLA UMANA” RUDOLF VIRCHOW (1821-1902) APPROCCIO “ONE HEALTH”
2. ECOLOGICAL DRIVERS A LIVELLO GENERALE •cambiamento climatico globale •cambiamento ambientale globale A LIVELLO LOCALE •alterazioni ambientali •trasformazioni di uso territorio •traslocazioni, invasioni, introduzioni di specie •crescita della popolazione umana •antropizzazione •cambiamenti socio-economici •attività commerciali •incendi •eventi climatici estremi
SPILL-OVER/SPILL-BACK PATOGENI
MALATTIE TRASMISSIBILI EMERGENTI DA SERBATOI NATURALI
Salto di specie di patogeni
da specie animali serbatoio alla specie umana
Nature 2007 May 17;447(7142):279-83. Review
Origins of major human infectious diseases Wolfe ND, Dunavan CP, Diamond J
• Gli Autori identificano cinque fasi attraverso le quali patogeni degli animali evolvono per causare malattie nella specie umana • Le FASI estreme di EVOLUZIONE/ADATTAMENTO al nuovo ospite, vanno: infezioni naturalmente acquisite a infezioni efficientemente soltanto da specie animali trasmesse nella popolazione (virus della rabbia) umana (HIV) da
X X
PERCHE’ I PIPISTRELLI SONO EFFICIENTI SERBATOI DI VIRUS?
MILIONI DI ANNI DI EVOLUZIONE
Straordinarie abbondanza, biodiversità e dispersione geografica Complesse interazioni inter-e intra-specifiche e con l’ambiente
Ogni specie ha una propria e IMPORTANTE FUNZIONE ECOLOGICA negli ecosistemi
Processo di CO-EVOLUZIONE tra OSPITI e PATOGENI
PIPISTRELLI: • origine stimata circa 64 milioni di anni fa • ricchezza di specie • capacità di volare • lunghezza di vita • biologia ed ecologia delle specie
EFFICIENTI SERBATOI DI VIRUS
Approccio MULTIDISCIPLINARE ECO-EPIDEMIOLOGICO per valutare/ridurre il rischio di
SPILL-OVER
EBOLA VIRUS ECOLOGY
(CDC: Centers for Disease Control and Prevention)
CDC/ Frederick A. Murphy
RNA VIRUSES
CRONOLOGIA DELLE EPIDEMIE DI MALATTIA DA VIRUS EBOLA
(1976-2014)
(Alexander et al., PLoS Negl Trop Dis 9(6):e0003652, 2015)
CDC/ Frederick A. Murphy
Dicembre 2013/Agosto 2015:
28.109 casi (inclusi 11.305 decessi) (WHO, 30 agosto 2015)
(Rulli et al, Sci Rep. 2017 Feb 14;7:41613. doi: 10.1038/srep41613)
Dimostrata associazione tra le recenti epidemie di Malattia da virus Ebola in Africa Centrale e Occidentale (2004-2014) e la trasformazione d’uso del territorio: casi index negli uomini (legati a spillover da serbatoi selvatici) verificatisi soprattutto in hotspot di frammentazione forestale
(Rulli et al, Sci Rep. 2017 Feb 14;7:41613. doi: 10.1038/srep41613)
CDC/ Frederick A. Murphy
VIRUS EBOLA: DALLO SPILLOVER ALLA TRASMISSIONE
INTERUMANA
(Source: Alexander et al., PLoS Negl Trop Dis 9(6):e0003652, 2015)
CDC/ Frederick A. Murphy
Coronavirus (CoV): infezioni respiratorie e intestinali nell’uomo e negli animali
CoV della SARS (Severe Acute Repiratory Syndrome)
CDC/ Dr. Fred Murphy, Sylvia Whitfield
Febbraio 2003, Cina: prima segnalazione. Luglio 2003: quando l’OMS dichiara la fine dell’epidemia: >8000 casi (letalità 10%)
RNA VIRUSES
Coronavirus
CoV DELLA SARS: ORIGINE? Studi epidemiologici e filogenetici: origine dell’epidemia nei “wildlife markets” della Cina, “wet markets”: commercio di animali è intimamente legato a fattori economici, sociali e culturali CoV DELLA SARS: DA QUALE SPECIE?
SARS CoV isolato da varie specie commercializzate e in particolare da Paguma larvata: Civetta delle palme mascherata (Wang and Eaton, Curr Top Microbiol Immunol, 315: 325-44, 2007).
Coronavirus
CoV DELLA SARS in P. larvata: QUALE RUOLO?
Science. 2005 Oct 28;310(5748):676-9
Bats are natural reservoirs of SARS-like coronaviruses
Li W, Shi Z, Yu M, Ren W, Smith C, Epstein JH, Wang H, Crameri G, Hu Z, Zhang H, Zhang J, McEachern J, Field H, Daszak P, Eaton BT, Zhang S, Wang LF
Conclusione sul potenziale zoonotico dei CoVs dei pipistrelli basata su dati ottenuti da sequenze genomiche parziali ottenute da CoV animali e umani
Source: © FAO 2011_ANIMAL PRODUCTION AND HEALTH MANUAL 12, Rome (from Vijaykrishna et al, 2007 )
(http://www.fao.org/docrep/014/i2407e/i2407e00.pdf)
RUOLO CHIAVE DEI CHIROTTERI NELL’ORIGINE ED EVOLUZIONE DEI CORONAVIRUS (ORIGINE “ANTICA” ED ELEVATA DIVERSITA’ GENETICA: BATS POSSIBILI RESERVOIRS)
SARS betaCoV
MERS betaCoV
2003
2012
CoV DELLA MERS (Middle East Respiratory Syndrome) • Aprile 2012, Giordania: prima segnalazione. • Settembre 2012-oggi il WHO ha notificato: 2260 casi
confermati in laboratorio (con 803 decessi) a livello mondiale, in 27 paesi
• (http://www.who.int/emergencies/mers-cov/en/)
(WHO/MERS/RA/August 2018 http://www.who.int/csr/disease/coronavirus_infections/risk-assessment-august-2018.pdf?ua=1)
CDC/ Dr. Fred Murphy, Sylvia Whitfield
CoV DELLA MERS: DA QUALE SPECIE?
CoV DELLA MERS: ORIGINE? Studi epidemiologici e filogenetici: sulla base dell’esperienza della SARS, si evidenzia la correlazione del MERS CoV con CoVs propri dei chirotteri, Tylonycteris bat CoV HKU4 e Pipistrellus bat CoV HKU5 (Assiri et al, Lancet Infect Dis, 13:752-61, 2013). Prove sperimentali (Wang et al, Cell Host Microbe, 16:328-37, 2014): il receptor binding domain (RBD) virale situato nella proteina spike del BatCoV HKU4 potrebbe legarsi al recettore umano hCD26. Sperimentalmente, Il complesso HKU4-RBD/hCD26 rivela un legame virus-recettore cellulare simile a quello osservato per la MERS, ma caratterizzato da minore affinità
MERS CoV in Camelus dromedarius:
-isolamento virale
-elevate sieroprevalenze
-possibile salto di specie (Memish et al, Emerg Infect Dis, 20:1012-5, 2014)
Middle East respiratory syndrome coronavirus (MERS-CoV) • Rischio per la sanità pubblica globale • Paesi colpiti o a rischio • Il virus, che circola nei dromedari senza causare malattia visibile, può essere fatale per l’uomo.
http://www.who.int/emergencies/mers-cov/accelerating-response/en/ (WHO, 27 September 2017)
PROGETTO di RICERCA FINALIZZATA del MINISTERO DELLA SALUTE EMERGING RESPIRATORY VIRUSES: MONITORING OF CORONAVIRUS INFECTIONS
AT THE HUMAN-ANIMAL INTERFACE coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che collabora con: Public Health England (PHE), UK Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA) IZS Lombardia ed Emilia-Romagna (IZSLER)
OBIETTIVI: •Valutare, attraverso la ricerca di anticorpi specifici, l’eventuale esposizione umana a coronavirus (CoV) circolanti nelle popolazioni di Chirotteri e Camelidi.
• Analizzare il potenziale ruolo dei Chirotteri nell’ecologia dei coronavirus emergenti nella popolazione umana. •Mettere a punto metodi laboratoristici innovativi, utilizzabili nella diagnostica dei CoV emergenti.
PROGETTO di RICERCA FINALIZZATA del MINISTERO DELLA SALUTE EMERGING RESPIRATORY VIRUSES: MONITORING OF
CORONAVIRUS INFECTIONS AT THE HUMAN-ANIMAL INTERFACE
ISS
IZSLER ISPRA
AUTORIZZAZIONE COMITATO ETICO
Individui esposti ai pipistrelli come chirotterologi e speleologi
* Problema: anticorpi cross-reattivi legati a pregresse infezioni con CoVs umani (Meyer et al, 2014, Virus Res, 194:175-83, 2014)
Individui non esposti ai pipistrelli (gruppo di controllo)
Lavoratori ISPRA coinvolti dal Medico Competente ISPRA durante il programma di sorveglianza sanitaria
Valutazione e comparazione della risposta immunitaria in individui ESPOSTI (n. 78) e NON ESPOSTI (n. 189) ai pipistrelli
INDAGINE SIEROEPIDEMIOLOGICA: • Analisi di campioni di sangue per la ricerca di anticorpi verso il MERS-CoV • Utilizzo di molteplici test diagnostici * Interpretazione dei risultati ottenuti
PROGETTO di RICERCA FINALIZZATA del MINISTERO DELLA SALUTE EMERGING RESPIRATORY VIRUSES: MONITORING OF
CORONAVIRUS INFECTIONS AT THE HUMAN-ANIMAL INTERFACE
Metodi laboratoristici
innovativi
SEZIONE 1: Domande generali
SEZIONE 2: Anamnesi medica
SEZIONE 3: Domande relative all’esposizione a pipistrelli (in Italia) ad altri animali viaggi all’estero a pipistrelli (all’estero) camelidi alimenti
PROGETTO di RICERCA FINALIZZATA del MINISTERO DELLA SALUTE EMERGING RESPIRATORY VIRUSES: MONITORING OF CORONAVIRUS INFECTIONS AT THE HUMAN-ANIMAL INTERFACE
PROGETTO di RICERCA CoV ANALISI CAMPIONI RACCOLTI
3 TEST SIEROLOGICI: 1. 1° test di screening: ELISA (enzyme-linked immunosorbent assay) 2. 2° test di screening: IFO assay (enzyme-linked immuno focus assay) 3. test di conferma: MN (micro-neutralizzazione)
MERS-CoV INDAGINI SIERO-EPIDEMIOLOGICHE E’ stato necessario: •Replicare MERS-CoV (BSL-4)
•Utilizzare virus vivo durante le analisi (BSL-4 e BSL-3)
•Virus a RNA EMERGENTE •Trasmissione INTERUMANA
PHE
ASSENZA di ANTICORPI specifici
per MERS-CoV
2 MECCANISMI CHIAVE contribuiscono alla VARIABILITA’ del VIRUS
difficoltà nel prevenire l’influenza
CDC/ D. Jordan; Dr. R. Donis, Dr. J. Stevens Dr. J. Tokars,
Influenza Division
VIRUS INFLUENZALI DI TIPO A Salto di classe e salto di specie: facilitazioni ecologiche e meccanismi evolutivi
RNA VIRUSES
DRIFT ANTIGENICO Mutazioni puntiformi
SHIFT ANTIGENICO Sostituzione completa delle
proteine di superficie:
Capacità dei virus influenzali nel mutare la specificità antigenica delle
proteine di superficie H (emagglutinine) ed N (neuraminidasi)
EPIDEMIE STAGIONALI PANDEMIE
WILD RESERVOIR
STABLE LINEAGES
(H7N7), H3N8
ECOLOGIA dei VIRUS INFLUENZALI di tipo A
LPAIVs: Low Pathogenic Avian Influenza Viruses
H1-H16, N1-N9 LPAIVs
LPAIVs HPAIVs
(H2N2), H1N1, H3N2
H1N1, H1N2, H3N2 STABLE LINEAGES STABLE LINEAGES
STABLE LINEAGES
H3N2
H3N8
HPAIVs: Highly Pathogenic Avian Influenza Viruses
STABLE LINEAGES? H17N10, H18N11
? DOMESTIC RESERVOIR and/or spillover species
GENOMA VIRALE SEGMENTATO:
INFEZIONI MISTE
RIASSORTIMENTO GENETICO
NUOVI VIRUS
[De Marco et al, 2016. Ecology of Avian Influenza Viruses in Siberia. In: Tabitha Robbins (Ed.) Siberia. Ecology, Diversity and Environmental Impact. Nova Science Publishers]
Protein sources
Protein sources
Protein sources
Protein sources
substratum substratum
substratum substratum
The evolutive acceleration
Risultati Progetto del MoH: RF 2006 SORVEGLIANZA INTEGRATA tra SETTORE MEDICO e VETERINARIO
Regione Lombardia: Dic. 2008-Ott. 2010
123 sieri da lavoratori (Swine Workers, SWs) esposti a SIVs (Swine Influenza Viruses) in 23 allevamenti intensivi
379 sieri da controlli (Cs) non esposti a SIVs
Test di Inibizione dell’Emoagglutinazione (HI)
[2013. 8(2):e57576]
National Institute of Allergy and
Infectious Diseases (NIAID)
2008-2010 - SIEROPREVALENZE SWs vs. Cs
•esposizione dei SWs a swH1N1
•SWs a più alto rischio di infezione da swH1N1
•cross-reattività tra swH1N1 e H1N1pdm [Influenza pandemica A(H1N1)pdm09]
[De Marco et al, 2013. PLoS One 8(2):e57576]
swH1N1-sieroprevalenze:
≥10 (4.7% vs. 9.7%)
≥20 (1.7% vs. 6.2%)
≥40 (0.9% vs. 3.4%)
H1N1pdm-Sieroprevalenze:
≥10 (7.7% vs. 31.7%)
≥20 (6.4% vs. 20.7%)
≥40 (4.7% vs. 14.5%)
[De Marco et al, 2013. PLoS One 8(2):e57576] PRE & POST-picco pandemico
Sieroprevalenze: n. 234 Cs vs. n. 145 Cs
differenze significative
PRE & POST-picco pandemico
Sieroprevalenze: n. 84 SWs vs. n. 39 SWs
swH1N1-Sieroprevalenze:
≥10 (52.4% vs. 59.0%)
≥20 (31.0% vs. 33.3%)
≥40 (13.1% vs. 7.7%)
H1N1 pdm-Sieroprevalenze:
≥10 (58.3% vs. 59.0%)
≥20 (50.0% vs. 51.3%)
≥40 (28.6% vs. 38.5%)
[De Marco et al, 2013. PLoS One 8(2):e57576]
Nessuna differenza significativa
Possibile immunità cross-protettiva dovuta a pregresse infezioni da swH1N1
H7N31st detection in the wild
reservoir (2001)of a LPAIV that wasthe direct precursor of influenza viruses
from domestic birds (2002)
Anti –H7 antibodies in peopleoccupationally exposed to
LPAI H7N3 (2003)
INFLUENZA AVIARIA
VIROLOGY 2004, 323:24-36 Interspecies transmission of an H7N3
influenza virus from wild birds to intensively reared domestic poultry in
Italy
Campitelli L , Mogavero E, De Marco MA, Delogu M, Puzelli S, Frezza F, Facchini M, Chiapponi C, Foni E, Cordioli P, Webby R,
Barigazzi G, Webster RG, Donatelli I
J INFECT DIS 2005, 192:1318-22 Serological analysis of serum
samples from humans exposed to avian H7
influenza viruses in Italy between 1999 and 2003
Puzelli S, Di Trani L, Fabiani C, Campitelli L, De Marco MA, Capua I, Aguilera JF, Zambon
M, Donatelli I
Serosurvey Against H5 and H7 Avian Influenza Viruses in Italian Poultry Workers
L. Di Trani, S. Porru, L. Bonfanti, P. Cordioli, B. M. Cesana, A. Boni, A. Scotto Di Carlo, C.
Arici, I. Donatelli, P. Tomao, N. Vonesch, and M. A. De Marco
AVIAN DISEASES 56 (4s1): 1068- 1071, 2012 Research Note
Northern Italy, 2008-2010
H7-seropositive Poultry Workers = 6/188 (3.2%)
IZSVe (https://www.izsvenezie.it/temi/malattie-patogeni/influenza-aviaria/situazione-epidemiologica-LPAI/) IZSVe (https://www.izsvenezie.it/temi/malattie-patogeni/influenza-aviaria/situazione-epidemiologica-hpai/) OIE (http://www.oie.int/wahis_2/public/wahid.php/Reviewreport/Review?page_refer=MapFullEventReport&reportid=16768)
Confirmation date Subtype Virulence Regions involved Total No. of outbreaks
(total No. of bird involved)
Jan.-Nov. 2011 H7- LPAIV Lombardy, Piedimont, Campania, Basilicata, Umbria, Veneto, Emilia-Romagna, Calabria 14 (30,462)
Feb.-Dec- 2011 H5- LPAIV Veneto, Emilia-Romagna, Campania, Lazio, Calabria 9 (7,170)
May 2012 H7- LPAIV Emilia-Romagna 1 (83)
Jan.-Oct. 2012 H5- LPAIV Emilia-Romagna, Campania, Calabria, Lombardy, Tuscany, Veneto, Lazio 15 (147,179)
Feb. 2013 H5- LPAIV Emilia-Romagna 1 (221)
Aug.-Sep. 2013 H7N7 HPAIV Emilia-Romagna (FE and BO Provinces) 6 (952,658)
Oct.-Dec. 2013 H5- LPAIV Campania, Emilia-Romagna, Lombardy 5 (979) Oct. 2013 H5N3 LPAIV Emilia-Romagna 1 (1,330) Dec. 2013 H5N2 LPAIV Emilia-Romagna, Veneto 2 (8,315)
Jan. 2014 H5N1 LPAIV Friuli Venezia Giulia 1 (761)
Mar.-Jul. 2014 H7-, H7N1 LPAIV Lombardy, Emilia-Romagna 3 (5,950)
Sep. 2014 H5N2 LPAIV Piedimont 1 (3,269)
Dec. 2014 H5N8 HPAIV Veneto 1 (31,985)
H5- and H7-AIV OUTBREAKS IN CAPTIVE-REARED BIRDS (ITALY, 2011-2014)
Data source
Congiuntivite in 3 lavoratori esposti al pollame infetto (agosto-settembre 2013) in Emilia-Romagna
Puzelli et al, Emerg Infect Dis. 2014 Oct;20(10):1745-9.
H5- and H7-AIV OUTBREAKS IN CAPTIVE-REARED BIRDS (ITALY, 2015-2016)
Confirmation date Subtype Virulence Regions involved Total No. of outbreaks (total No. Of bird involved)
Jan.-Feb. 2015 H5N2 LPAIV Tuscany, Veneto 2 (120)
Mar. 2015 H7N2 LPAIV Veneto 1 (205)
Nov. 2015 H5N2 LPAIV Emilia-Romagna 3 (25,759)
Dec. 2015 H5N2 LPAIV Lombardy 1 (8,514)
Dec. 2015 H5N3 LPAIV Lombardy 1 (516)
April 2016 H5N2 LPAIV Friuli Venezia Giulia 1 (340)
April 2016 H7N7 LPAIV Emilia-Romagna 1 (758)
Apr.-May 2016 H7N7 HPAIV Emilia Romagna 2 (66,472)
Nov. 2016 H5N1 LPAIV Lombardia 1 (834)
Nov. 2016 H5N3 LPAIV Lombardia 1 (113)
IZSVe (https://www.izsvenezie.it/temi/malattie-patogeni/influenza-aviaria/situazione-epidemiologica-LPAI/) IZSVe (https://www.izsvenezie.it/temi/malattie-patogeni/influenza-aviaria/situazione-epidemiologica-hpai/)
Data source
H5- and H7-AIV OUTBREAKS IN CAPTIVE-REARED BIRDS (ITALY, 2017-2018)
Confirmation date Subtype Virulence Regions involved Total No. of outbreaks (total No. Of bird involved)
Jan.-May 2017 H5N8 HPAIV Veneto, Emilia-Romagna, Lombardy, Friuli Venezia Giulia, Piedimont
16 (358,760)
July-Dec. 2017 H5N8 HPAIV Lombardy, Veneto, Emilia-Romagna, Piedimont, Lazio
67 (2,559,399)
Nov.-Dec. 2017 H5N2 LPAIV Emilia-Romagna, Lombardy 5 (19,113)
Dec. 2017 H5N1 LPAIV Veneto 1 (14,960)
Feb. 2018 H5N7 LPAIV Emilia-Romagna 2 (5,669)
Mar. 2018 H5N8 HPAIV Lombardy 3 (280,700)
Mar. 2018 H5N1 LPAIV Lombardy 1 (1,190)
?
IZSVe (https://www.izsvenezie.it/temi/malattie-patogeni/influenza-aviaria/situazione-epidemiologica-LPAI/) IZSVe (https://www.izsvenezie.it/temi/malattie-patogeni/influenza-aviaria/situazione-epidemiologica-hpai/)
Data source
VACCINAZIONE CONTRO INFLUENZA UMANA
(http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2018&codLeg=64381&parte=1%20&serie=null)
(www.salute.gov.it)
PER CONTRASTARE IL RIASSORTIMENTO GENETICO DI VIRUS UMANI E ANIMALI
Balancing ecology,
conservation and public health interest
(© FAO 2011_ANIMAL PRODUCTION AND HEALTH MANUAL 12, Rome. http://www.fao.org/docrep/014/i2407e/i2407e00.pdf)
Quale approccio alla gestione delle zoonosi emergenti?
GRAZIE!