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MAR 21 FEBBRAIO 2012 MARTEDÌ “GRASSO” SERATA ALL’OPERETTA ORCHESTRA DEL TEATRO OLIMPICO DI VICENZA Romolo Gessi Direttore SINFONICA

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Page 1: MAR 21 FebbRAio 2012 martedì “grasso” serata … (Onde del Danubio) - Walzer Franz Lehár Da Die lustige Witwe (La Vedova allegra) Vilja Lied ... Elio Pandolfi, Silvia Dalla Benetta

MAR 21 FebbRAio 2012martedì “grasso”serata aLL’oPerettaoRchestRA del teAtRo oliMpico di VicenzARomolo Gessi DirettoresinFonicA

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A cosa serve la musica se non a commentare anche gli attimi gioiosi della nostra vita?Natale, Capodanno e questa volta anche Carnevale trovano un momento di condivisione particolarmente significativo.

Vivacità e piacevolezza sono caratteristiche che fanno dell’operetta un genere particolarmente amato e adatto al periodo carnevalesco.

L’Orchestra del Teatro Olimpico quest’anno, si fa interprete di una nuova tradizione che ci auguriamo coinvolgerà il nostro affezionato pubblico e contribuirà a creare un nuovo appuntamento del Teatro Comunale.

Nasce così un nuovo ritrovo per i vicentini: l’Operetta a Carnevale!

Livia Coppola Presidente Orchestra del Teatro Olimpico

Melodie e saliscendi in più movimentiin alternanza allegri e adagi e nient’altropare che scuotimento, tirare le filadel silenzio, di nuovo vestirlo con fare operosoviolando l’intreccio, l’approdo sicurodi una rigidità che castiga e mancala brama di distacco ma è solo donosenza alcun intento, per l’udito deliziaorfana di controllo.

Marco Scarpa

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Josif Ivanocici Donauwellen (Onde del Danubio) - Walzer

Franz Lehár Da Die lustige Witwe (La Vedova allegra) Vilja Lied Vo’ da Maxim Tace il labbro

Da Giuditta Meine Lippen, sie küssen so heiß

Gold und Silber (Oro e argento) - Walzer op.79

Johann Strauss Da Der Zigeunerbaron (Lo Zingaro barone) Ouverture

Da Die Fledermaus (Il Pipistrello) Mein Herr Marquis

Da Wiener Blut (Sangue viennese) Leichtes Blut - Polka schnell op. 319

Da Die Fledermaus (Il Pipistrello) Klänge der Heimat - Csardas

Da Fürstin Ninetta (Principessa) Neue Pizzicato Polka op. 449

Da Die Fledermaus (Il Pipistrello) Champagne

oRchestRA del teAtRo oliMpico di VicenzAAlexandra Reinprecht sopranoAndrea Binetti tenoreRomolo Gessi direttore

pRoGRAMMA

romoLo gessi

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Anello di congiunzione tra forme classiche di teatro popolare in musica (come il singspiel) e certo intrattenimento leggero novecentesco (il musical), l’operetta è in realtà uno degli spettacoli più emblematici del tramonto di un’era: quella dell’Europa felix, dominata da Francia ed Impero Austro-ungarico, al volgere del XIX secolo. Al crescere del fulgore e della magnificenza, più lunghe e scure si facevano le ombre che la Vienna imperiale proiettava verso il 1914 ed il conflitto mondiale. Tra le sonorità brillanti dei numeri musicali delle operette traluceva la malinconia di un mondo al crepuscolo, racchiuso in storie sentimentali dove il languore crescente fuggiva nell’euforia di scenografie elaborate, situazioni inverosimili e soprattutto momenti di danza spensierata.Confinante con i domini dell’operetta è il regno del valzer, i cui sovrani indiscussi furono i membri della famiglia viennese degli Strauss. Proprio da un valzer prenderà le mosse l’omaggio dell’orchestra del Teatro Olimpico al repertorio dell’operetta: un valzer tuttavia di origine rumena, che condivide con un celeberrimo brano di Johann Strauss II il primato di essere la più nota icona musicale del fiume Danubio. Donauwellen (“Le onde del Danubio”) nacque come una semplice melodia in tempo di valzer, scritta da Iosif Ivanovici e pubblicata a Bucarest

nel 1880. Nel 1886, tuttavia, Donauwellen fu orchestrato da Emile Wladteufel e poi, in tale nuova veste, presentata all’Esposizione Universale di Parigi del 1889, dove incontrò notevole successo. Fu quello il punto di partenza per una diffusione mondiale del valzer.Con la successiva selezione da La vedova allegra di Franz Lehár si incontra invece l’operetta vera e propria. Pervasa da ritmi danzanti - non solo valzer, ma anche galop, mazurche e tempi di marcia -, la musica di Lehár si accompagna a scene dialogate per narrare la storia di Hanna Glavari, vedova detenente una ricchissima eredità ed unico sostegno economico del suo paese natale, l’immaginario stato di Pontevedro. Temendo un matrimonio della protagonista con un parigino, l’ambasciata pontevedriana tenta un avvicinamento tra Hanna ed il conte Danilo Danilovich. La storia giungerà ad un lieto fine, attraversando equivoci, scambi di persona, e soprattutto numeri celebri quali l’entrata di Danilo nell’Atto I (“Vo’ da Maxim allor”), o il Vilja-Lied, ovvero un’aria di Hanna dall’Atto II, in cui una melodia di spiccata cantabilità, incastonata tra due episodi di vivace giocosità, parla della leggenda pontevedriana della ninfa silvestre Vilja, che con la sua bellezza incantò un cacciatore. Al terzo ed ultimo atto appartiene invece “Tace il labbro”, duetto in tempo di valzer che sigla con passione

Note aL Programma

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la storia d’amore tra Danilo ed Hanna.La vedova allegra debuttò nel 1905: quando, nel 1934, Lehár presentò la sua ultima operetta, Giuditta, il suo stile musicale era maturato in maniera peculiare. C’è in effetti, in Giuditta, un’ambizione evidente nel dare un nuovo impegno a questo spettacolo leggero, con una storia dal finale triste, benché non tragico. Meine Lippen, sie küssen so heiß, dalla scena quarta, costituisce un notevole saggio delle capacità drammaturgiche del compositore, riuscendo a descrivere in musica le contrastanti punte di malizia e passione dello sfaccettato carattere di Giuditta.

Conclude la rassegna antologica su Lehár il Valzer op. 79 Gold und Silber, scritto per l’omonimo ballo di gala indetto il 27 gennaio 1902 dalla principessa Metternich. A quel tempo, Lehár era maestro della banda del ventiseiesimo reggimento dell’esercito austriaco: il suo lavoro non venne immediatamente apprezzato a dovere, salvo poi raggiungere notorietà internazionale in seguito alla pubblicazione da parte dell’editore Chmel.

All’operetta Il pipistrello, e dunque dalla creatività del “re del valzer” Johann Strauss II, appartengono invece Mein Herr Marquis, Klänge der Heimat - Csardas e Champagne. Tratta dal testo francese Le Réveillon, di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, e andata in scena al Theater an der Wien il 5 aprile 1874, Il pipistrello ha tra i suoi maggiori motivi d’interesse una particolare finezza nell’evocazione delle psicologie dei personaggi. Nell’atto secondo, Klänge der Heimat (“Suoni della mia patria”), Rosalinda canta le bellezze bucoliche dell’Ungheria, che dice essere sua terra d’origine, ma le sue parole appassionate sono menzognere.

Dalla più tarda operetta Die Zigeneurbaron (“Lo zingaro barone”, 1885) viene invece selezionata l’Ouverture, che apriva il lavoro presentando immediatamente il contesto zigano della vicenda, facendo uso di efficaci convenzioni che illustri compositori avevano già utilizzato per descrivere atmosfere “ungheresi”. Da Franz Liszt e da Johannes Brahms giungono allora a Strauss II pause ad effetto, alternanze tra modo maggiore e modo minore e ritmi di danza caratteristici, che se pur non appartenenti all’autentico folklore zigano ne catturano ottimamente la vivacità energica.A conclusione del programma, due ulteriori brani di Strauss figlio introducono un differente genere di danza: la polka, di origini boeme e dalla larga diffusione nell’Europa centrale ottocentesca, grazie ad una banda militare che le introdusse a Vienna nel 1839. La Neue Pizzicato-Polka deve il suo nome alla sua orchestrazione per archi in pizzicato, a cui si aggiunge successivamente un glockenspiel; scritta nel 1892, fu poi utilizzata nell’operetta Fürstin Ninetta (“La principessa Ninetta”). Leichtes Blut è invece una polka la cui storia è quasi una metafora della fine di un’epoca. Strauss II ricevette da Franz Jauner, direttore del Carltheater di Vienna, l’incarico di scrivere una nuova operetta nella primavera del 1899. Tuttavia, egli morì nel giugno 1899; cosicché Adolph Müller II si assunse l’incarico di arrangiare brani preesistenti di Strauss per creare ciò che il 26 ottobre 1899, il giorno del 74° anniversario della nascita del compositore, debuttò con il titolo di Wiener Blut. Ma il pubblico non partecipò con entusiasmo alla vivace commemorazione. Jauner commentò tristemente: “Il meglio, ciò che è in assoluto migliore, non soddisfa più i gusti del nostro pubblico”. Stava iniziando il ventesimo secolo.Marco Bellano

UNa gUida aLL’asCoLtoFranz LehárGold und Silber (“Oro e argento”)Valzer op. 79

FraNz Lehár

Il Valzer “Oro e argento” va ad allungare il relativamente ampio repertorio di danze viennesi dotate di un titolo commemorante un’occasione mondana. Una serata di gala organizzata dalla principessa Metternich, in cui era prescritto un abbigliamento avente i colori dei suddetti metalli preziosi, fornì lo spunto iniziale a questa composizione strumentale di Lehár, che s’impegnò dunque ad infondere nella sua musica un adeguato spirito festoso. Il primo tema apre il valzer con un’atmosfera calda e rassicurante: disegnato con poche note vicine tra loro, viene reso appena più frivolo dall’intervento di abbellimenti dei fiati, che ricordano lontanamente dei richiami di volatili. La presenza del triangolo aggiunge qualcosa di “scintillante” all’orchestrazione, all’interno della quale scorrono anche fluidi movimenti dell’arpa. Improvvisamente, un motivo più ombroso si fa strada tra i registri più gravi degli archi. Nasce un’atmosfera di eccitazione ansiosa, accentuata da trilli dei fiati e rulli delle percussioni.Si ha l’impressione del sopraggiungere di una nube temporalesca, che tuttavia si dissipa in breve.Il tempo rallenta, preparandosi all’esordio

di quello che diverrà il tema principale della terza sezione del valzer. Una lunga melodia esordisce ascendendo ed inizia presto a “galleggiare” sull’accompagnamento dell’arpa e dell’orchestra, con una disinvoltura fiera che testimonia, forse, la spavalda serenità della nobiltà viennese del tempo.Dopo un diminuendo ammiccante, un subitaneo colpo di piatti introduce la quarta sezione. La nuova idea tematica è spensierata, guidata da unisoni dei fiati e risposte galanti degli archi, che si susseguono sino a che, come di lontano, si fanno avanti richiami quieti dei corni. Subentra allora un quinto episodio dall’umore quasi pastorale, dove gli ottoni dialogano con gli archi, ora suonati in pizzicato. La sesta sezione, inaugurata da un rullo di tamburi, costituisce anche la conclusione del valzer. La figura dominante diventa quella di arpeggi ascendenti delle trombe, dal sapore talmente wagneriano da far pensare ad una buffa parodia dell’opera L’oro del Reno. Le armonie più tese che appaiono di tanto in tanto si risolvono immancabilmente in accordi pieni e solari: tra accenti marcati e solenni interventi delle percussioni, la composizione si chiude maestosamente.Marco Bellano

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come: Adele (Fledermaus), Sophie (Werther), Gilda (Rigoletto), Marie (La fille du regiment), Blonde (Entführung), Sandrina (La finta giardiniera), Adina (Elisir d’amore), Euridice (Orpheus in der Unterwelt), Pamina (Zauberflöte), Baronin (Wildschütz), Ilia (Idomeneo), Martha (Martha), Martha (Evangelimann), Rosalinde (Fledermaus), Zerlina (Don Giovanni), Musetta (La Boheme), Zdenka (Arabella), Antonia (Les contes d’Hoffmann), Manon (Manon), Hanna Glawary (La Vedova allegra). Ha partecipato a produzioni di successo in teatri quali l’Oper unter den Linden a Berlino, Staatsoper di Monaco di Baviera, Staatsoper di Stoccarda, Landestheater di Salisburgo, ai Festival di Bregenz, St. Moritz, Reinsberg, Salisburgo. Insieme all’ensemble dell’opera di Stoccarda e Vienna ha debuttato in Giappone e Cina. Nel corso della sua carriera ha collaborato con importanti personalità come Zubin Mehta, Giuseppe Taddei, Ivor Bolton, Bertrand de Billy, Marcello Giordani, Michel Crider, Philipe Jordan, Peter Konwitschny, Doris Dörrie, Josef Köpplinger, Ferruccio Furlanetto, Marco Armiliato, Welser-Möst, Neill Shicoff, Angela Gheorghiu. Ha al suo attivo numerose registrazioni in cd e dvd.

Andrea Binetti tenoreAndrea Binetti ha cantato in mondovisione per Papa Giovanni Paolo

II e, recentemente, per Papa Benedetto XVI. Nel mondo dell’operetta ha debuttato giovanissimo nella compagnia d’operetta di Sandro Massimini, quindi in Profumo d’operetta accanto a Gino Bramieri, con la regia di Pietro Garinei, per il Teatro Sistina di Roma e nella compagnia di Roberto Brivio in La Vedova allegra. Canta in teatri prestigiosi quali l’Opéra di Parigi, l’Arena di Verona, La Fenice di Venezia ed il Verdi di Trieste. Con Daniela Mazzucato, Max René Cosotti, Elio Pandolfi, Silvia Dalla Benetta e Gino Landi è uno dei protagonisti in diverse produzioni del Festival Internazionale dell’Operetta di Trieste: La Generala, Orfeo all’inferno, Al Cavallino Bianco, Il Pipistrello, L’Amore è un treno, Il Paese del sorriso e Gran Galà dell’Operetta. Fedele al suo amore per l’operetta, collabora a numerose produzioni dell’Associazione Internazionale dell’Operetta e tiene regolarmente concerti in Egitto, Marocco, Brasile, Ungheria, Austria, Giappone e Russia. Andrea Binetti é anche frequente ospite di programmi e produzioni televisive, tra i quali Domenica in, Costanzo show, In famiglia, Serata d’onore con Pippo Baudo, Ci vediamo in TV, condotta da Paolo Limiti, per la quale ha ricevuto il premio Festival della Televisione 2002, alla fiction Vivere e ai Film Rai International La Traviata e Rigoletto con la direzione musicale di Zubin Metha.

Romolo Gessi direttoreRomolo Gessi é il principale direttore ospite della Filarmonia Veneta, dell’Orchestra Pro Musica Salzburg, direttore stabile dell’Orchestra da camera del Friuli Venezia Giulia e direttore artistico delle Serate Musicali a Villa Codelli. Ha studiato con i maestri Kukuskin, Musin, Kalmar e Renzetti, perfezionandosi a San Pietroburgo, Vienna, Milano e Pescara e si è affermato in numerosi concorsi ottenendo, tra gli altri, il primo premio al concorso Austro Ungarico di direzione d’orchestra di Vienna e Pècs. Ha diretto opere e concerti sinfonici in Europa, Nord e Sud America con prestigiose orchestre tra le quali Wiener KammerOrchester, Opera di Stato di Praga, Orchestra della Radiotelevisione di Cracovia, Orchestra Sinfonica di Stato Russa di Izhevsk, Pècs Symphony Orchestra, I Solisti di Sofia, Orquestra Sinfonica de Santo André, Gainesville Symphony, Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, Orchestra di Padova e del Veneto, I Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Orchestra Sinfonica di Bari, Orchestra Sinfonica di Lecce, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Milano Classica, Teatro Lirico di Spoleto, Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, I Solisti di Alpe Adria, Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia, Orchestra Sinfonica della Provincia di Catanzaro. È docente al Conservatorio di Trieste,

all’Accademia europea di Vicenza e al Laboratorio lirico internazionale OperAverona. È stato docente all’Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna e all’Accademia Musicale di Norvegia ad Oslo, al Conservatorio di Milano, al Centro lirico internazionale di Adria, al Corso di perfezionamento europeo del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto e ha tenuto seminari all’Università della Musica di Vienna e all’Accademia della Musica di Oslo. Il Cidim, Comitato nazionale italiano Musica Cim-Unesco, lo ha inserito tra i sei direttori d’orchestra italiani del Podium 2000.

Alexandra Reinprecht sopranoAlexandra è nata a Vienna ed ha ricevuto le prime lezioni di canto da Bernard Maxara, Elfriede Mohrenberger e Flaviano Labó. Successivamente ha studiato in Italia, conseguendo a pieni voti il diploma presso il Conservatorio di Trieste sotto la guida del soprano Cecilia Fusco. Dal 2001 è seguita da Carol Byers. Già durante gli studi ha evidenziato il suo talento esibendosi in diverse produzioni al Teatro Verdi di Trieste, al Politeama Rossetti, al Teatro di Torino e con Milano Classica. Dopo il suo primo ingaggio al Teatro di San Gallo (Svizzera) ha svolto attività concertistica all’Opera di Graz, al Teatro di Stoccarda, Volksoper di Vienna ed è attualmente ingaggiata dalla Wiener Staatsoper, dove ha interpretato ruoli

romoLo gessi

aLexaNdra reiNPreCht

aNdrea biNetti

i ProtagoNisti

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SINFONICA

www.orchestraolimpico.it

Biglietteriatel. 0444.324442 - [email protected]; in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza. www.tcvi.it

L’orChestra deL teatro oLimPiCo di ViCeNza

mar 6 marzo 2012ore 20.45NUNCiNitiUm oRchestRA del teAtRo oliMpicoMatthew Coorey direttore

ProssimoCoNCerto

L'Orchestra del Teatro Olimpico è un'associazione dedicata alla produzione, diffusione e conoscenza del patrimonio sinfonico mondiale. L'Orchestra è una realtà che sostiene e divulga la musica classica, valorizzando le sue radici vicentine e legando il suo nome al simbolo per eccellenza della città: il Teatro Olimpico. In oltre vent'anni di storia, dalla prima orchestra voluta dalla città nel 1990 per creare un'unica espressione sinfonica vicentina, l'ensemble ha raggiunto una maturità artistica che l'ha portato ad importanti consensi di pubblico e di critica, grazie ad artisti, direttori e collaborazioni di alto livello. L’Orchestra, che annovera nel suo organico musicisti veneti e giovani diplomati nei Conservatori di musica della nostra Regione, si è esibita nelle principali sale italiane ed europee. Ha debuttato nel 2008 negli Stati Uniti alla Carnegie Hall di New York. Nel suo organico orchestrale sono presenti alcuni tra i migliori allievi del Conservatorio "A. Pedrollo" di Vicenza, selezionati per aderire al progetto “Scuola - Lavoro”. Gli allievi vengono inseriti nell’organico orchestrale e seguiti da un Tutor, che rilascia al termine del progetto una valutazione.

Violini IStefano AntonelloMonica Zampieri Vinicio MarchioriNadia Dal Belin Francesca CrismaniAndreas Bottaro

Violini IIMichele BettinelliDora Serafin Maria Rosa Cannistraci Franco Turra

VioleMichele SguottiMarina Nardo Mariano DoriaLuca Cacciatori

VioloncelliGiordano PegoraroElisabetta CagniAlberto Barbaro

ContrabbassiDaniela GeorgievaStefano Versolato

FlautiAntonio VivianMaddalena Sartor

OboiMichele Antonello

ClarinettiLuigi MarascaSimonetta Paladini

FagottiLucio Caucchiolo

CorniEnrico BarchettaAlessandro Lando

TrombeClaudio OngaroDaniele Casarotti

TromboniCristiano Boschesi

Timpani PercussioniDidier BellonClaudio Marchetti Alessandro ZucchiGiulio Zanuso

ArpaStefania Rizzo

orChestra deL teatro oLimPiCo

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SINFONICA

Biglietti intero: 25,00 ridotto (over 60): 20,00 under 25: 12,00

Biglietteria è possibile acquistare i biglietti:alla biglietteria del Teatro Comunale, viale Mazzini 39, Vicenza tel. 0444.324442 - [email protected]; on-line sul sito del Teatro Comunale www.tcvi.it;in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza.

Orari di bigleitteriala biglietteria è aperta al pubblico dal martedì al sabato: dalle 15.30 alle 18.30; martedì e giovedì: anche al mattino dalle 10.30 alle 13.00.

trovi il programma completo della STAGIONE SINFONICA 2011/212 suwww.orchestraolimpico.itwww.tcvi.it