manuale gestione sicurezza - istituto …...il piano di evacuazione e le modalità di evacuazione...
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ISTITUTO COMPRENSIVO DI RIVANAZZANO TERME
MANUALE GESTIONE
SICUREZZA
IINNDDIICCEE GGEENNEERRAALLEE
Sezione TITOLO Rev. Data
INDICE Indice Generale
1 Introduzione
2 Definizioni e glossario
3 Sistema di gestione della sicurezza
4 Descrizione del processo
5 Analisi dei rischi
6 Prevenzione incendi
7 Attività di monitoraggio
8 Riesame del Sistema di gestione per la sicurezza
9 Formazione ed addestramento
10 Gestione della documentazione
Allegato 1 Organigramma funzionale/nominativo SPP
Allegato 2 Gestione Piani di evacuazione
Allegato 3 Gestione infortuni
Allegato 4 Piano Pronto soccorso
Allegato 5 Piano di sorveglianza sanitaria
Revisione Generale
Data DESCRIZIONE Verifica ed
Approvazione DS
0
OTTOBRE
2013
Prima emissione
INDICE SEZIONE 1
1 SCOPO
2 CAMPO DI APPLICAZIONE
3 PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
3.1 Dati anagrafici 3.2 Settore di attività 3.3 Cronistoria 3.4 Presentazione del servizio
4 RIFERIMENTI NORMATIVI
SCOPO
Il presente Manuale di gestione della sicurezza (MGS) definisce i criteri per identificare i pericoli e stabilire le misure
da attuare per prevenire, ridurre o eliminare gli stessi, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori secondo il D.L.
81/2008 e successive modifiche.
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il Manuale viene applicato nell’ambito della SMS “G.Pascoli” costituito dai seguenti siti:
Scuola dell’infanzia di Rivanazzano
Scuola dell’infanzia di Retorbido
Scuola dell’infanzia di Codevilla
Scuola dell’Infanzia di Godiasco frazione Salice Terme
Scuola Primaria "De Amicis"-Rivanazzano
Scuola Primaria di Retorbido
Scuola Primaria di Godiasco
Scuola Primaria sp. s. maria alle fonti c/o Villa Meardi -Retorbido
Scuola primaria frazione Salice Terme
Scuola Sec 1° "Brugnatelli" di Rivanazzano Terme
Scuola Sec 1° "Marconi" di Godiasco
PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
33..11 DDaattii aannaaggrraaffiiccii
Ragione Sociale ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Titolare : DIRIGENTE SCOLASTICO DOTT. SSA SILVANA BASSI
CODICE FISCALE Codice fiscale 86002240181
Indirizzo sede legale Via XX Settembre n. 45 - 27055 - Rivanazzano Terme - Pavia
C.A.P. 27055
Tel. Tel/fax. 0383 - 92381
e-mail [email protected] - [email protected]
Dipendenti
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA 1° RIVANAZZANO TERME
Docenti
Personale ATA
DSGA 1
Assistenti Amministrativi 5
Collaboratori scolastici
SCUOLA DELL’INFANZIA DI RIVANAZZANO TERME
Docenti
Collaboratori scolastici
SCUOLA DELL’INFANZIA DI CODEVILLA
Docenti
Collaboratori scolastici
SCUOLA DELL’INFANZIA DIVIANI DI SALICE TERME
Docenti
Collaboratori scolastici
SCUOLA PRIMARIA DI SALICE TERME
Docenti
Collaboratori scolastici
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA 1° GODIASCO
Docenti
Collaboratori scolastici
SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA DI RETORBIDO
Docenti
Collaboratori scolastici
SCUOLA PRIMARIA SPECIALE- VILLA MEARDI -RETORBIDO
Docenti
Collaboratori scolastici
33..22 SSeettttoorree ddii aattttiivviittàà
Scuola dell’Infanzia, primaria e secondaria di 1°.
33..33 PPrreesseennttaazziioonnee ddeell sseerrvviizziioo
L’attività didattica nelle nostre scuole si sviluppa a partire da questa idea di fondo:
luogo che promuove cultura in accordo con il territorio.
la scuola si pone come ambiente privilegiato di apprendimento e di crescita
democratica e gli alunni sono gli utenti principali, soggetti di diritto chiamati
progressivamente ad esercitare ambiti di responsabilità.
i docenti operano collegialmente, nella fase di progettazione e di programmazione. A
livello di consiglio di classe i docenti operano sia individualmente sia collegialmente
per lo sviluppo dell’attività didattica all’interno delle singole classi. L’aggiornamento e
la formazione sono costanti sia sui temi della didattica sia su quelli della relazione
educativa e del rapporto con Enti e Associazioni.
Il personale ATA partecipa a pieno titolo all’esperienza educativa migliorando
l’ambiente, i servizi e i rapporti con l’utenza.
continuità dei tre ordini di scuola e orientamento scuola secondaria 2°: i docenti della
scuola partecipano da alcuni anni ad un unico progetto educativo: si incontrano
regolarmente per attività di progettazione/programmazione e di aggiornamento.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Il presente manuale fa riferimento alle seguenti normativa:
D.L. 81/2008 attuazione delle direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e
della salute sui luoghi di lavoro, con le successive modifiche - integrazioni ed i rispettivi
decreti attuativi
INDICE SEZIONE 2
1.DEFINIZIONI
2.GLOSSARIO
DEFINIZIONI Di seguito sono riportate alcuni termini utili per la trattazione delle tematiche inerenti la gestione della sicurezza in generale:
Punto a rischio: fase in corrispondenza della quale è possibile la comparsa, l’aumento o la
persistenza di un pericolo.
Controllo: attività mirata a tenere sotto controllo, governare, regolare un’operazione o un
processo.
Limite critico: un valore che separa l’accettabilità dall’inaccettabilità.
Limite di sicurezza: valore più severo del limite critico per prevenirne il superamento.
Monitorare: condurre una sequenza pianificata di osservazioni o misure di un parametro di
controllo.
Verifica: è la conferma del soddisfacimento dei requisiti prestabiliti, data a seguito di esami e
supportata da evidenze oggettive
GLOSSARIO
In questo paragrafo vengono riportate le principali abbreviazioni utilizzate in questo documento.
Sigla Descrizione
MGS Manuale per la Gestione della Sicurezza
SPP Servizio prevenzione e Protezione
DL Datore di Lavoro
RSPP Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione
RP Responsabile di Plesso (Preposti)
RLS Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
AE Addetto alle emergenze (incendio e primo soccorso)
MOD Modulo
INDICE SEZIONE 3
1 GENERALITÀ
2 ORGANIGRAMMA FUNZIONALE/NOMINATVO “SPP”
GENERALITÀ
Il sistema di gestione della Sicurezza rappresenta uno strumento in grado di tenere sotto controllo
le attività previste per la sicurezza dei lavoratori negli ambienti di lavoro
Il Sistema per la Gestione della Sicurezza è caratterizzato dal Servizio Prevenzione e
Protezione rappresentativo delle persone che lavorano per la gestione della sicurezza,
coadiuvate da Dirigenti e Preposti, e dagli Strumenti per la regolamentazione, gestione ed
attuazione dello stesso (MGS, MOD).
ORGANIGRAMMA FUNZIONALE/NOMINATVO “SPP”
Di seguito elenchiamo le figure previste dal SPP SCOLASTICO:
Il Datore di Lavoro,
Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione,
Il Medico Competente
Il Responsabile di Plesso (Preposto),
Il Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza,
Addetti alle emergenze/primo soccorso.
La documentazione relativa all’ufficializzazione delle figure che costituiscono il SPP sono reperibili
in segreteria ed in particolare riguardano:
La nomina e la notifica del RSPP alle autorità competenti;
l’elezione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza;
la nomina degli Addetti alle Emergenze (incendio e primo soccorso).
INDICE SEZIONE 4
1 DESCRIZIONE DEL PROCESSO
1 DESCRIZIONE DEL PROCESSO
Attività svolta dai docenti scuola secondaria 8.00- inizio lezioni
10.30 -10.40 intervallo
10.40 – 13.10 lezione
13.10 – 14.00 servizio mensa
14.00 – 17 lezione ( 1 giorno alla settimana)
Le lezioni sono di tipo teorico e pratico: le lezioni teoriche vengono svolte in classe opportunamente attrezzate di banchi, lavagna murali e
cattedra per l’insegnante; in classe si fa uso di piccole strumentazioni elettriche (es. registratore) o
di altro genere.
Oltre alle lezioni teoriche vengono svolte attività pratiche nell’ambito di laboratori opportunamente
attrezzati:
laboratorio di educazione motoria svolta in palestra (in collaborazione con un consulente in
educazione motoria),
laboratorio di informatica (con l’utilizzo di PC e relativi accessori),
laboratorio di arte ( colle viniliche, carta, e oggetti vari, tempere ad acqua e colori atossici),
laboratorio di musica (utilizzo di tastiera elettrica da parte dell’insegnante),
Attività svolta dai docenti di scuola primaria e dell’infanzia
Attività svolta dei collaboratori scolastici
7.30 – 8.00 servizio pre scuola;
attività di pulizia ordinaria protratte nell’ambito dell’orario scolastico secondo le necessità di
ogni singolo plesso;
Durante le attività di servizio pre -scuola i collaboratori scolastici svolgono attività di sorveglianza
degli studenti
Per le attività di pulizia, che è limitata a quella di tipo ordinario (pulizia di banchi, pavimenti e servizi
igienici), vengono utilizzati prodotti detergenti e disinfettanti che rendono anche in questo caso, ai
fini del D.Lgs. 25/2002, il rischio moderato. Le attività di spostamento non implicano
movimentazione manuale di carichi con
peso superiore a 20 kg. Nel caso delle rigoverno e di pulizia ai fini del D. Lgs 25/2002 il rischio
viene considerato moderato a fronte della formazione dei lavoratori sulle procedure di lavoro
sicuro, unitamente alla predisposizione di DPI adeguati (guanti e indumenti protettivi) da utilizzare
durante le fasi operative. Le sostanze detergenti e disinfettanti vengono stoccate in luoghi chiusi
non alla portata degli alunni e dei non addetti all’utilizzo.
INDICE SEZIONE 5
1 GENERALITÀ
1 GENERALITÀ
Sulla base dell’analisi del processo si sono individuati i relativi pericoli che si possono presentare; i
pericoli individuati sono stati valutati in base alla loro importanza e tale valutazione è stata tradotta
in termini oggettivi e quantitativi nel Documento di valutazione dei rischi residui, redatto ai sensi del
D.Lgs 81/2008.
INDICE SEZIONE 6
1 GENERALITÀ
2 ATTIVITA' DI VERIFICA
GENERALITÀ
Nei locali di ogni plesso scolastico sono state predisposte vie di fuga che hanno lo scopo di
segnalare alle persone presenti tutti i possibili percorsi che portano alle uscite di emergenza. Le
vie di fuga sono contrassegnate da frecce verdi collocate sui muri, mentre le uscite di sicurezza
sono segnalate, dove presente, da segnaletica luminosa e, dove non presente, da relativo segnale
posto sopra l’uscita o sul vetro della stessa. Anche gli estintori e gli idranti sono individuabili
dall’apposito segnale.
La tabella che segue riassume il numero di estintori e il numero di idranti predisposti in ogni sede
scolastica.
PLESSO SCOLASTICO N° ESTINTORI N°IDRANTI
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
SCUOLA
In caso di emergenza è stato predisposto un piano di evacuazione che illustra le modalità di
evacuazione, nonché le modalità per mettere in atto l’evacuazione dell’edificio scolastico.
Il piano di evacuazione e le modalità di evacuazione dell’edificio scolastico sono stati affissi
rispettivamente nei corridoi e nelle aree di transito della scuola e nelle classi.
In particolare in queste specifiche situazioni tutti gli insegnanti, indistintamente dal rispettivo livello,
devono seguire scrupolosamente le procedure definite, nonché le indicazioni degli addetti alle
emergenze (AE) allo scopo di facilitare le operazioni di soccorso e/o sgombero dei locali.
Nell’organigramma per la sicurezza della scuola sono individuate tutte le figure del Servizio
Prevenzione e Protezione compresi gli addetti alle emergenze.
ATTIVITÁ DI SOPRALLUOGO/VERIFICA
Allo scopo di verificare l'efficienza degli impianti e delle attrezzature antincendio annualmente
vengono sottoposti a verifica da una società esterna di manutenzione.
Le suddette attività vengono notificate sul Registro dei Controlli. In particolare vengono i controlli
che vengono effettuati riguardano i seguenti apparati:
Idranti
Estintori portatili
INDICE SEZIONE 7
1 VERIFICHE E CONTROLLI
2 GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI INTERNE
VERIFICHE E CONTROLLI
Nell’ambito della gestione per la sicurezza sono previsti audit di verifica da parte del DS con la
collaborazione del RLS e dei RSPP per monitorare il rispetto, da parte del personale, delle regole
stabilite e del regolamento interno oppure per verificare se le scelte intraprese a seguito dell’analisi
dei rischi necessitano di modifiche migliorative o adeguamenti.
Le attività di monitoraggio del SPP avviene secondo lo schema seguente:
SETTEMBRE/OTTOBRE
Redazione del documento di analisi dei rischi(*) periodico e
valutazione delle problematiche riscontrate a inizio anno; tale
documento viene redatto per valutare l’adeguatezza dell’analisi dei
rischi svolta e per apporre eventuali modifiche all’analisi dei rischi o
alle azioni preventive e/o protettive adottate. Tale attività porta alla
redazione del documento e di un verbale di riunione con annotate tutte
le informazioni importanti e/o tutte le osservazioni emerse da
archiviare.
FEBBRAIO E MAGGIO
Attività di verifica e redazione del relativo verbale; tale verifica può
interessare uno o più plessi o tutti, in funzione delle necessità. Tale
attività porta alla redazione di un verbale di verifica da archiviare.
GIUGNO
Riesame del Sistema di Gestione della Sicurezza; si prendono in
esame i dati del Servizio Prevenzione e Protezione (comunicazioni
interne, esterne, verbali di riunione, segnalazioni interne, ecc.) e si
stabilisce lo stato dell’arte per stilare un programma operativo e relativi
obiettivi da perseguire. Tale attività porta alla redazione di un verbale
di riunione da archiviare.
GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI INTERNE
Si possono individuare due possibili tipologie di segnalazioni:
segnalazioni importanti che hanno un’elevata influenza sulla salute del lavoratore o dei
bambini, esse prevedono azioni correttive documentate e archiviate dal DS
segnalazioni minori: che hanno un’importanza limitata e vengono risolte mediante interventi
che non necessitano di una registrazione.
Le segnalazioni importanti, così come quelle minori, possono essere riscontrate dal DL/RSPP, dal
RLS, dal MC, e da tutto il personale.
Tutte le segnalazioni redatte su MOD –NC devono essere comunicate al DL che provvede a
pianificare gli interventi da compiere. Lo strumento delle segnalazioni interne prevede che
l’esecuzione o l’efficacia dell’azione correttiva da intraprendere venga verificata dopo un periodo
adeguatamente stabilito.
INDICE SEZIONE 8
1 MODALITÀ OPERATIVE
Nell’ambito del Sistema di gestione per la sicurezza è istituito una Commissione per la Sicurezza
che è composta dai seguenti membri:
DL/(Dirigente scolastico)
RSPP
MC
RPreposti
RLS
La commissione si riunisce con frequenza almeno annuale e nel corso degli incontri, che possono
coinvolgere ulteriori funzioni del Servizio di Prevenzione e Protezione nonché gli AEi, vengono
presi in considerazione i seguenti punti:
risultati delle attività di sopralluogo
numero e tipologia di segnalazioni interne ed azioni correttive intraprese;
proposte di modifica.
Le proposte di modifica possono interessare:
i ruoli e le responsabilità;
le istruzioni, le varie schede e la modulistica;
le attività di verifica;
il testo del manuale;
ed altro.
I punti essenziali della riunione vengono verbalizzati ed approvati dai partecipanti. Il verbale è
archiviato dal DS insieme agli eventuali allegati. Questi documenti vengono conservati per almeno
5 anni.
Per la redazione della relazione da parte del RSPP viene utilizzato il MOD “Verbale riunione”.
Il riesame è condotto al fine di soddisfare i requisiti di sicurezza e per fissare gli obiettivi di
miglioramento che si ritiene debbano essere conseguiti (nelle attività di controllo, nelle
attrezzature, negli impianti, ecc.) compatibilmente con le risorse e tempi disponibili.
Tutte le informazioni derivanti dalle riunioni per la sicurezza sono soggette a “segreto
professionale”.
INDICE SEZIONE 9
1 MODALITÀ OPERATIVE
2 REGISTRAZIONI
MODALITÀ OPERATIVE
Al fine di verificare e qualificare il personale è formalizzata un’attività di Formazione e
Addestramento che verte sia sui temi riguardanti le problematiche legate alla sicurezza che sulla
corretta esecuzione delle attività lavorative (misure preventive adottate e misure protettive). Per
raggiungere questo obiettivo vengono organizzati colloqui singoli o sedute collettive.
Le figure che rientrano nel programma di formazione e addestramento sono: i componenti del
Servizio Prevenzione e Protezione (DL, RSPP, RLS, AE, RP, personale ATA)
Di seguito illustriamo le diverse tipologie di formazione e addestramento che possono essere
messe in atto:
Temi specifici sulla legislazione e relativi aggiornamenti, nonché sulla gestione della
sicurezza: destinato a DL, RSPP, RP
Temi specifici sulla legislazione e relativi aggiornamenti: destinato al RLS.
Temi generali legati alla legislazione ed alla gestione della sicurezza: destinato tutti gli
operatori.
Temi specifici sulla conduzione delle attività lavorative in sicurezza: interessa tutte le
aree previste nell’analisi dei rischi.
Temi sulle attività di primo soccorso: destinata agli AE.
Temi specifici sull’attività di emergenza incendi: destinata agli AE.
Addestramento sulle attività previste dal piano di emergenza incendi: destinata agli AE.
In occasione di modifiche sostanziali agli strumenti per la gestione della sicurezza o fasi del
processo vengono organizzati corsi specifici; ciò avviene anche nel caso di nuovi assunti o di
cambiamento delle mansioni del personale.
REGISTRAZIONI
Le attività di formazione e addestramento sono opportunamente pianificate in funzione delle
necessità e del tempo a disposizione. In particolare per ogni attività di formazione si descrive
sinteticamente l’argomento, il periodo temporale in cui viene eseguita e le funzioni interessate. La
pianificazione è annuale e costantemente aggiornata. Per la pianificazione della formazione si
utilizza il MOD RIS entro il quale si inseriscono i nominativi delle persone che faranno la
formazione, gli argomenti ed il periodo previsto per la stessa formazione.
Possono essere realizzati corsi di formazione esterna o corsi di formazione interna. Nel caso di
formazione esterna si tiene sempre copia dell’attestato di partecipazione al corso (l’originale viene
rilasciato al partecipante al corso), nel caso di formazione interna si verbalizza sul modulo MOD
RIS l’argomento del corso svolto, il docente che ha tenuto il corso, i partecipanti al corso (con
relativa firma), allegando l’eventuale materiale didattico utilizzato.
INDICE SEZIONE 10
1 GENERALITÀ
2 GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE
GENERALITÀ
La presente sezione definisce i criteri generali per la gestione di tutti i documenti, i dati ivi
comprese le registrazioni (di seguito definiti nel loro insieme come “documentazione”) attinenti al
Sistema per la gestione della Sicurezza.
Viene considerata sia la documentazione di origine esterna (da clienti, autorità di controllo, ecc.)
sia quella di origine interna.
In particolare nell’ambito della documentazione di origine interna si collocano gli Strumenti del
Sistema per la Gestione della Sicurezza intesi come documentazione da tenere sotto controllo per
la regolamentazione, gestione e attuazione del sistema stesso.
In particolare gli strumenti utilizzati sono i seguenti:
Manuale per la gestione della Sicurezza (MGS)
Modulistica.
Manuale per la gestione della Sicurezza (MGS): rappresenta la linea guida per la gestione della
Sicurezza azienda; vengono definite responsabilità e modalità di esecuzione di alcune azioni
specifiche.
Moduli (MOD): permettono la registrazione dei dati e delle informazioni ritenute necessarie
nell’ambito delle attività svolte. Si fa riferimento alla seguente documentazione:
Verbali di riunione (per la formazione, per le visite annuali degli ambienti di lavoro, per le
riunioni periodiche relative alla sicurezza, per i rapporti periodici sullo stato della sicurezza,
ecc.);
Segnalazioni interne per la sicurezza;
Comunicazioni interne al personale
Lista di distribuzione dei Dispositivi di Protezione Individuale e di documentazione relativa
alla sicurezza.
GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE
La documentazione deve rispondere ai seguenti criteri di carattere generale:
leggibilità;
facile rintracciabilità;
archiviazione in luoghi opportuni e per tempi predefiniti;
disponibilità per eventuali verifiche da parte degli organi di vigilanza.
L’emissione della documentazione implica, in generale, le seguenti fasi: redazione, verifica ed
approvazione, per ciascuna delle quali devono essere individuate le responsabilità. Nel caso
specifico vista la semplicità della struttura aziendale tali funzioni so0no ricoperte dal DL.
Per avere validità, la documentazione, deve rispondere ai seguenti requisiti minimi: riportare data di
emissione o aggiornamento, firma o sigla di chi redige, di chi verifica e approva.
La competenza per le attività di redazione, verifica e approvazione dipende dal tipo di documento
ed è espressamente indicata sulla documentazione di riferimento che li richiama (strumenti del
Sistema per la Gestione della Sicurezza, legislazione, richieste da parte degli organi di vigilanza,
ecc.).
La Funzione responsabile dell’emissione della documentazione (DL) provvede alla sua
distribuzione, quando necessario utilizzando una lista di distribuzione.
La distribuzione può avvenire in forma controllata
Controllata: la distribuzione avviene compilando una lista di distribuzione; versioni nuove
del documento devono essere ridistribuite elle persone indicate nella lista di distribuzione.
L’archiviazione ufficiale della documentazione è esclusivamente cartacea. Gli archivi presi
in considerazione sono quelli che contengono l’insieme dei documenti e dei dati ivi
compreso le registrazioni, da tenere sotto controllo per l’efficace applicazione del Sistema
per la Gestione integrato. Per archivio si intende, in senso generico, il luogo o il sistema di
conservazione dei documenti (armadi, raccoglitori, ecc.).
In generale ciascun archivio è:
collocato in locali adeguati e dispone di contenitori specifici atti ad impedire danni alla
documentazione;
ubicato in posizione strategica e facilmente accessibile;
garantisce l'identificazione e la rintracciabilità della documentazione in esso contenuta;
permette l'individuazione del responsabile per la gestione dello stesso;
assicura il mantenimento nel tempo della documentazione, in armonia con Leggi, Norme od
obblighi contrattuali;
permette il regolare sfoltimento della documentazione in esso contenuta.
La responsabilità per la distruzione della documentazione non più valida è del responsabile della
gestione dell’archivio stesso che deve provvedervi tempestivamente. Egli provvede ad eliminare la
vecchia documentazione oppure ad identificarla come “annullato” e ad archiviarla nell’archivio
storico.
Il destinatario deve prontamente eliminare la vecchia documentazione sostituendola con la nuova.
MANUALE PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA (MGS)
La redazione del manuale è affidata al DS/DL; il documento assume veste ufficiale con la sua
verifica e l’approvazione.
La distribuzione del Manuale, avviene in forma controllata, mediante consegna di copie, cartacee,
ai destinatari elencati nell’apposita Lista Distribuzione che viene firmata per ricevuta.
RP ha il compito di verificare, nel corso delle attività di monitoraggio di sua competenza, e
periodicamente, che i contenuti del Manuale risultino aggiornati e mantengano la loro coerenza
con la legislazione di riferimento.
Ciascuna modifica comporta un iter del tutto identico a quello che ha originato la prima emissione
e la variazione dell’indice di revisione della sezione interessata.
Una breve descrizione della modifica viene riportata nella pagina relativa allo Stato delle Revisioni
(cartiglio di pag. 2 del MGS).
L’indice di revisione dell’intero documento viene modificato solo in occasione di revisioni di
carattere generale e/o a seguito di nuova normativa.
Le sezioni revisionate, unitamente all’Indice ed allo Stato delle Revisioni, vengono trasmesse a
tutti i nominativi contenuti nella Lista Distribuzione; questi devono eliminare le pagine superate
apponendo “annullato”e documentare l’avvenuta ricezione, mediante firma della Lista
Distribuzione.
MODULI
Dopo la firma di verifica e approvazione della funzione DL, i moduli diventano valide a tutti gli
effetti.
La Funzione RP ha il compito di tenere a disposizione per l’operatività le copie necessarie, nonché
aggiornare l’elenco dei moduli.
La revisione del documento comporta un iter del tutto identico a quello che ha originato la prima
emissione. Essa è evidenziata incrementando l’indice di revisione del documento.
ALLEGATO 1: ORGANIGRAMMA PER LA SICUREZZA
DL/DS
Dr.Silvana Bassi
RSPP
RLS
DOTT.RUSCONI
DOTT.SSA CIGNOLI
RP/AE Scuola
RP/AE Scuola
RP/AE Scuola
RP /AE Scuola
ATA
Prof
Prof
Prof.
AP AP AP AP
Insegnanti
Insegnanti
Insegnanti
Insegnanti
Legenda:
DL:Datore di Lavoro RP:Responsabile di Plesso
RSPP:Responsabile Sevizio Prevenzione e Protezione AE:adetto alle emergenze
RLS:Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza AP:addetto al primo soccorso
MC : Medico competente Ins.:insegnante
MC
Dott. RIPALDELLI
ALLEGATO 2: GESTIONE PIANI DI EMERGENZA
SCOPO
Questo documento ha lo scopo di definire le attività da seguire per evacuare gli edifici scolastici in
caso di incendio, terremoto o altri eventi che lo necessitano.
RESPONSABILITÀ
La responsabilità dell’attuazione di questa procedura sono gli addetti alle emergenze dei diversi
plessi scolastici che devono coordinare le operazioni di evacuazione con la collaborazione degli
insegnanti.
INDICE
IMPORTANZA DELL’ELEMENTO UMANO
CENNI SULLA TEORIA DELL'EVACUAZIONE
MODALITA DI INTERVENTO DELLA SQUADRA DI EMERGENZA
PIANO DI EMERGENZA PARTICOLAREGGIATO
LA CHIAMATA DI SOCCORSO
NUMERI TELEFONICI DI PRONTO INTERVENTO
NORME DI EVACUAZIONE DELL'EDIFICIO SCOLASTICO
ISTRUZIONI PER DOCENTI E PERSONALE DI SERVIZIO
Nell'ambito della Sicurezza e Prevenzione dei Rischi nell’ambiente scolastico,
assume importanza preminente la predisposizione di un PIANO DI EMERGENZA, per far fronte
ai rischi propri dell'attività esercitata nella Scuola.
Difatti e ben noto che, per quanto curati possano essere i sistemi di prevenzione e gli
accorgimenti posti in essere, nessuna attività umana e esente da rischi di incidenti; la
probabilità di accadimento degli eventi sfavorevoli temuti può essere piccola quanto si vuole,
mai nulla.
Risulta d'altra parte evidente che la possibilità di contenere al massimo le conseguenze di un
dato incidente, sia in termini di danni alle persone che di danni al patrimonio, e tanto maggiore
quanto minore e il grado di improvvisazione nel fronteggiare l'atto di emergenza.
Infatti la mancanza di un efficace strumento di pianificazione e guida delle azioni da compiere
all'atto dell'incidente, anche a causa del particolare stato di emotività cui sono soggetti in quel
momento gli adulti e, a maggior ragione, tutti gli alunni, si traduce inevitabilmente in uno stato
di caos generale, a cui in genere sono associati errori di comportamento, omissioni di attività
essenziali e incompatibilità di azioni che possono riflettersi in danni alle persone e alle cose
molto più seri di quelli provocati dall'incidente stesso. Per ovviare a tutto questo non è pero
sufficiente codificare i comportamenti,
assegnare compiti e disegnare schemi a blocchi, bensì è necessario affrontare e risolvere tutta
una serie di problemi piccoli e grandi, a cominciare da quello niente affatto secondario della
cultura dell'emergenza, ovvero del comportamento da assumere nell'ora zero.
Con questo manuale si vogliono trattare quegli aspetti determinanti ai fini della stesura di un
efficace piano di emergenza, utilizzando dei principi e dei criteri dettati più che altro dal buon
senso e dall'esperienza.
IMPORTANZA DELL’ELEMENTO UMANO
Si vuole ribadire che la sicurezza e l'incolumità degli occupanti di un Istituto Scolastico con un
elevato numero di presenze, dipendono in primo luogo dalla prevenzione e dall'organizzazione.
PIANO DI EMERGENZA PER L’EVACUAZIONE
Prevenzione
Con il termine "prevenzione" si intende il complesso di regole di comportamento che permette
di ridurre al minimo la frequenza di eventi dannosi. Fra queste vale la pena di ricordare le
seguenti:
Mantenere il massimo ordine e pulizia in tutti i locali ed in particolare in quelli adibiti a
deposito di materiali.
Non fumare nei locali scolastici.
Non gettare prodotti infiammabili nei servizi igienici.
Non manipolare sostanze infiammabili in prossimità delle fonti di calore.
Non conservare sostanze infiammabili in locali diversi da quelli adibiti al loro deposito; il
divieto non riguarda le sostanze normalmente usate per scopi igienico-sanitari, che comunque
dovranno essere conservate sul posto di utilizzo nei quantitativi minimi indispensabili.
Non depositare accumuli di materiali combustibili nelle aree comuni (corridoi, pianerottoli)
perche
potrebbero, in caso di emergenza, intralciare l'eventuale evacuazione del personale.
Riporre la carta, gli stracci e i rifiuti in genere negli appositi contenitori, evitandone
l'accumulo in altri luoghi e soprattutto in prossimità di uscite di sicurezza o sorgenti di calore.
Non parcheggiare gli automezzi al di fuori degli appositi parcheggi; in particolare dovrà
essere consentita liberta di azione nelle zone limitrofe i mezzi antincendio, nelle relative vie di
accesso, nonchè nelle strade di deflusso dai reparti e in corrispondenza delle porte di uscita del
personale e dei visitatori.
Non sovraccaricare gli impianti elettrici usando apparecchiature con potenza superiore a
quella prevista dall'impianto stesso.
Non manomettere gli impianti elettrici realizzando attacchi volanti o usando apparecchiature
non idonee e non conformi alle normative di sicurezza.
Ricordarsi di togliere l'alimentazione dopo l'uso di tutte le apparecchiature elettriche a
funzionamento discontinuo (stufe, macchine per ufficio e personal computers, ecc.).
Non manomettere, non cambiare la posizione o il posto alle attrezzature antincendio quali
estintori, manichette e relative lance.
Chiunque rilevi situazioni pericolose o non rispondenti alle norme di comportamento sopra
descritte è obbligato a darne immediata segnalazione ai propri superiori.
CENNI SULLA TEORIA DELL'EVACUAZIONE
Introduzione
Nel presente capitolo vengono riassunti alcuni concetti fondamentali di teoria dell'evacuazione,
partendo da una situazione di emergenza conseguente alla segnalazione di un incendio (presa
come emergenza tipo in quanto - al di la delle specifiche condizioni che differenziano un
incendio da altre emergenze - le
reazioni umane sono le stesse che insorgono anche in altre situazioni di emergenza).
Qualunque possa essere la causa che ha innescato l'incendio, la prima caratteristica che
interessa considerare e legata ai materiali coinvolti e alla quantità di combustibile che può
essere disponibile per l'incendio. La presenza di materiali combustibili nei vari locali e notevole
e comprende i materiali piu
disparati, con grande preminenza della carta, del legno, dei tessuti e delle materie plastiche in
genere nelle aule.Tali materiali sono solitamente distribuiti in modo uniforme nelle varie aree,
con particolari punti di accumulo negli archivi, nei ripostigli e comunque nelle zone meno
frequentate.
La quantità dei materiali disponibili per l'incendio interessa soprattutto dal punto di vista della
protezione delle strutture dall'incendio stesso. La combustione della carta presente in un
ripostiglio può infatti, sviluppare un calore tale da lesionare anche le più robuste strutture in
cemento armato, fino a causarne - in assenza di interventi di spegnimento - il completo
cedimento.
Per quanto riguarda invece il problema principale che ci si propone - cioè la salvaguardia delle
persone - la quantità di materiale combustibile e pressoché irrilevante, poichè prima e molto
più drammaticamente si pone il problema del fumo. La combustione di un solo chilogrammo di
carta o di plastica può produrre decine di metri cubi di fumo caldo, oscurante e spesso anche
tossico, che si può diffondere per i fabbricati a grande velocità.
Comportamento umano
Quando una situazione di emergenza impone lo spostamento di un gruppo di persone (e
soprattutto di un gruppo di ragazzi!) da un posto ad un altro di un edificio o di un complesso di
edifici ed in particolare quando questo spostamento debba effettuarsi in un tempo limitato o
sotto lo stimolo della paura o del panico - si presentano numerosi problemi organizzativi, la cui
soluzione e legata anche a fattori imponderabili quale, ad esempio, la reazione soggettiva
dell'individuo di fronte alle specifiche situazioni.
Comunque, data l’adeguata disponibilità di porte di emergenza e l’ampiezza e la disponibilità
delle vie di fuga, l'evacuazione rapida e completa di tutti i presenti è certa, a patto che il
sistema di segnalazione d'incendio prescelto sia efficiente, le vie di fuga siano sgombre e la
formazione di tutto personale sia
puntuale.
Tecniche e potenzialità di evacuazione
Per l'evacuazione dei fabbricati sono stati sviluppati numerosi sistemi di simulazione che hanno
permesso di mettere a punto dei sistemi di dimensionamento delle vie di uscita.
Il sistema più affermato attualmente e quello cosiddetto capacitivo, che prevede l'evacuazione
con avvio contemporaneo del fenomeno, a seguito di un segnale comune.
Siccome nella Scuola tutte le aperture sono di dimensioni uguali o superiori ai 60 cm, possiamo
stimare una capacita di deflusso di almeno 40 - 60 persone autosufficienti al minuto per ogni
porta, più che sufficienti a garantire una loro evacuazione totale e tempestiva da tutte le aule o
le zone considerate.
Una volta verificata preventivamente la rispondenza delle strutture alle necessita, tutto e
affidato all'organizzazione del processo di evacuazione. Occorreranno essenzialmente un
allarme precoce, un sistema di comunicazione efficace che consenta di dare l'allarme in modo
veloce ma al tempo stesso consenta di non degenerare nell'allarmismo e, soprattutto, una
conoscenza del problema ed un addestramento del personale tale da consentire il corretto
svolgimento delle operazioni.
Le prove di evacuazione potranno essere effettuate con preavviso, tenendo sempre conto del
fatto che
ogni problema - anche minimo - incontrato durante le prove, potrebbe ripresentarsi molto più
accentuato durante una effettiva emergenza e ricordando anche che la legge prevede che le
prove siano valide solo quando il comportamento di tutti sia stato corretto, pena la ripetizione
dell’esercitazione.
MODALITÀ DI INTERVENTO DELLA SQUADRA DI EMERGENZA
Incendio
In caso di incendio la Squadra di Emergenza, deve valutare l'entità dell'evento in modo da
calcolare se si è in grado di spegnere l'incendio con i mezzi estinguenti in dotazione. Se ci si
rende conto di non essere in grado di affrontare l'incendio, si deve abbandonare l'edificio e
chiamare i VVFF.
Allagamenti
In caso di allagamento togliere immediatamente l'erogazione di corrente elettrica
Far evacuare la Scuola e soltanto poi valutare se e il caso e se e possibile (o utile) intercettare
l'afflusso di acqua.
Fughe di gas o di vapori di solventi organici
In caso di provenienza dall’interno: in questo caso, dopo avere tolto la corrente elettrica ed
eventualmente intercettato la perdita, aerare l'ambiente.
Nel caso di perdita da tubazioni del metano, due componenti della Squadra devono dirigersi
immediatamente verso la valvola esterna di intercettazione e assicurarsi che l’erogazione
venga interrotta. Normalmente gli impianti sono dotati di valvole automatiche che, nel caso di
fughe di certe proporzioni, intervengono e interrompono l’erogazione del gas.
In caso di provenienza dall’esterno: dirigersi prontamente verso un luogo sicuro,
eventualmente anche diverso da quello previsto dal piano. Se e previsto l’attraversamento di
strade, o comunque di luoghi frequentati da veicoli in movimento o con molta confusione, i
componenti della Squadra accompagneranno gli alunni.
Minaccia di attentato dinamitardo
Ricevuta la segnalazione di eventuale attentato dinamitardo, il Responsabile dell’emanazione
dell’ordine di evacuazione deve decidere sulla base dell'attendibilità delle minacce, se e
opportuno attivare il Piano di Evacuazione. Deve comunque far intervenire le Forze dell'Ordine.
L'assistenza ed il coordinamento di queste spetta al Collaboratore Vicario o a un suo delegato.
La Squadra di Emergenza deve mantenersi pronta, nel caso in cui si abbia veramente
un’esplosione con successivo incendio.
Terremoto
Nel caso di terremoto, non far abbandonare i locali prima che le scosse siano terminate. Fare
in modo che gli alunni eventualmente fuori della propria classe (corridoi,scale) entrino nella
classe più vicina.
All’ordine di evacuazione, portarsi rapidamente all’aperto; se vi è rischio di crolli allontanarsi,
dirigendosi verso un terreno libero da fabbricati. Ricordare che si considera sicuro un luogo la
cui distanza dal fabbricato sia perlomeno pari al doppio dell’altezza.
All’arrivo dei mezzi di soccorso, mettersi a disposizione dei soccorritori, segnalando l’eventuale
presenza di pericoli, feriti o dispersi.
Grandine, nubifragio, tromba d’aria, uragano
Comportarsi come nel caso del terremoto
PIANO DI EMERGENZA
SCUOLA ………………………………. a) CARATTERISTICHE DELL’EDIFICIO
L’edificio è OCCUPATO SECONDO I SEGUENTI ORARI :
b) PERSONALE DOCENTE E NON DOCENTE
Le persone presenti nella scuola sono:
- Alunni: n°
- Docenti: n°
- Non docenti n°
L'edificio è occupato secondo i seguenti orari:
c) MODALITÀ DI DIFFUSIONE DELL’ALLARME
Segnale di evacuazione: sarà diffuso per mezzo di un suono convenuto della sirena di allarme
o 5 squilli intermittenti per 3 volte consecutive
NOTA.: In caso di eventuale inefficienza delle dotazioni, il segnale verrà comunicato a voce aula per aula.
Modalità della richiesta di intervento: Mediante chiamate dal telefono della
scuola ai seguenti numeri:
118 – Pronto intervento sanitario 115 – Vigili del fuoco 112 – Carabinieri
ASSEGNAZIONE INCARICHI
INCARICO NOMINATIVO SOSTITUTO NOTE
1. Emanazione ordine
di evacuazione
DS
COLLABORATORE
VICARIO
2. Diffusione ordine di
evacuazione:
3. Controllo
operazioni di
evacuazione
4. Chiamate di
soccorso
5. Interruzione
erogazione:
Metano
Energia elettrica
Acqua
6. Attivazione
manutenzione
periodica di estintori e
idranti
7. Controllo periodico
di
estintori e idranti
8. Controllo
quotidiano
della praticabilità
delle vie di uscita
9. Controllo apertura
porte e cancelli sulla
pubblica via ed
interruzione del
traffico
ASSEGNAZIONE INCARICHI AGLI ALUNNI IN OGNI CLASSE
CLASSE………………………………
(*) PER OGNI CLASSE DEVONO ESSERE DESIGNATI UN INCARICATO ED ALMENO DUE SOSTITUTI
COMPITI INCARICATO (*)
APRI-FILA
Apertura porta e guida i compagni verso il punto
di raccolta.
______________________________________
CHIUDI-FILA
Chiusura porta dell’aula e controllo completa
evacuazione della stessa.
_______________________________________
PROCEDURE OPERATIVE
1. Nelle aule
Al suono dell’allarme, il docente presente in aula dovrà:
portare con sè il registro di classe per il controllo delle presenze ad evacuazione avvenuta
(nel caso si
trovasse in altri spazi, tranne la mensa, portarsi appresso registro)
controllare che gli allievi apri e chiudi-fila svolgano correttamente i propri compiti
far partire la fila
sorvegliare la fila.
Al suono dell’allarme, gli alunni dovranno:
interrompere immediatamente ogni attività;
mantenere l’ordine e l’unità della classe;
tralasciare il recupero degli oggetti personali (libri, quaderni, zaini);è possibile invece
recuperare effetti personali indispensabili, quali gli occhiali;
i due alunni apri-fila: aprire le porte e far uscire i compagni dall’aula
i due alunni chiudi-fila: chiudere la fila.
2. Nell’edificio
Al suono dell’allarme tutte le persone presenti nell’edificio dovranno
immediatamente sospendere le loro attività e svolgere i compiti assegnati.
1. Lungo il percorso
Gli alunni dovranno:
seguire le indicazioni del docente, per assicurare il rispetto delle precedenze delle altre
classi;
camminare in modo sollecito, senza soste e senza spingere i compagni;
attenersi alle indicazioni del docente, in caso di modifica improvvisa del piano di
evacuazione.
N.B.: Gli alunni che, al suono dell’allarme, si trovassero ai servizi, per il corridoio, DOVRANNO
aggregarsi alla classe più vicina che sta evacuando, portandosi poi nella zona di raccolta, fuori
dell’edificio, assegnata alla propria classe.
4. Nella zona di raccolta
I docenti dovranno:
compilare il modulo di evacuazione e farlo pervenire al Coordinatore Responsabile
mantenere gli alunni nella propria zona di raccolta, senza creare impedimento alle
operazioni d’intervento.
Fine emergenza
La fine dell’allarme verrà segnalata a voce dal Responsabile dell’emanazione dell’ordine di
evacuazione o dal nucleo operativo (Vigili del Fuoco, Protezione Civile, eccetera …)
LUOGO SICURO: : …………………………………………………………………………………...
PERCORSO ALTERNATIVO:
…………………………………………………………………………………………………
SEGNALE DI ALLARME CONVENUTO
Sirena d’allarme o 5 squilli intermittenti per 3 volte consecutive
Mediante comunicazione a voce: pronunciando chiaramente la seguente frase:
“Attenzione, emergenza! Evacuare immediatamente i locali”
ISTRUZIONI OPERATIVE PARTICOLARI
Presenza di alunni portatori di handicap motori
Gli alunni in situazione di handicap presenti a scuola seguiranno le stesse procedure previste per il resto
della classe con l’avvertenza che, qualora lo sfollamento dell’edificio avvenga in un momento in cui è presente insegnante di sostegno, quest’ultimo dovrà occuparsi preminentemente di loro.
Per l’alunno …………., considerate le gravi difficoltà di motricità globali, si dovrà seguire la seguente procedura al fine di un rapido abbandono dell’edificio scolastico:
L’insegnante che in quel momento ha in carico l’alunno (insegnante di sostegno, insegnante di classe,
assistente “ad personam”) lo sistemerà sulla carrozzina (che deve essere sempre presente nell’ aula in cui N. sta lavorando);
Spingendo la carrozzina si dirigerà rapidamente verso l’uscita direttamente nel cortile della scuola; Qualora l’insegnante che ha in carico l’alunno abbia in carico anche il resto della classe (non vi siano né
insegnanti di sostegno e assistenti comunali), dovrà chiamare un collaboratore scolastico a cui
assegnerà l’incarico di condurre l’alunno fuori dall’edificio seguendo le stesse modalità indicate in precedenza.
PERCORSI DI EVACUAZIONE
Uscita n° 1-
Le classi
SCENDONO DALLA SCALA C
Le classi - biblioteca
SCENDONO DALLA SCALA B
Le classi scendono dalla scala antincendio
LUOGO DI RACCOLTA:
PERCORSO ALTERNATIVO:
Uscita n° 2 -
Interessa: Le classi
, l’ aula computer, l' aula di
Luogo di raccolta
PERCORSO ALTERNATIVO:
Chi si trova nelle aule / mensa del piano terra
Segue l'uscita n°
Chi si trova nell’aula di rotazione
Segue l’uscita n°
Chi si trova in palestra
Segue l'uscita n°
Il personale di segreteria
Segue l'uscita n°
Gli insegnanti concordano il comportamento individuale con il responsabile di livello
Ins. ………………… Corso C
Ins. …………………Corso D-1E
COORDINATORE DELLE OPERAZIONI : Ins.
Pro memoria
Le classi escono in fila indiana. Gli insegnanti, controllato che tutti gli scolari siano usciti dall'aula, si
preoccupano di far chiudere la porta (non a chiave).Appena fuori dall'edificio, verificano le presenze.
I collaboratori scolastici Sono incaricati di aprire le porte, uscire in strada e fermare il traffico.
Immediatamente dopo l'uscita degli alunni
I collaboratori scolastici controllano i locali di competenza dei reparti.
Il personale di segreteria
È incaricato di:
- di telefonare ai pompieri e ai vigili urbani
Il collaboratore scolastico controlla giornalmente l'edificio all'interno e all'esterno.
Appena raggiunto il luogo di raccolta, gli insegnanti consegnano al coordinatore delle operazioni il modulo di
evacuazione compilato (allegato 3).
Si comunica l’ordine di uscita delle classi
USCITA n.1
Scendono dalla scala C: Le classi
Scendono dalla scala B: Le classi
Scendono dalla scala antincendio: Le classi
USCITA n.2
Scendono dalla scala A:
LA CHIAMATA DI SOCCORSO
L’efficacia della chiamata di soccorso dipende soprattutto dalle informazioni che questa
contiene e che possono permettere ai soccorritori di intervenire nel modo più idoneo.
Ecco quali sono le cose da dire quando si effettua una chiamata di soccorso:
1. Descrizione del tipo di incidente (incendio, esplosione, attentato, allagamento, ecc.)
2. Entità dell’incidente (ha coinvolto un tutta la scuola, il quartiere, un’aula, un magazzino, la
palestra, in parte o completamente, ecc.)
3. Luogo dell’incidente: (Via …………, ………….) e il percorso per raggiungerlo
4. Eventuale presenza di feriti
Schema di chiamata tipo
Sono .............nome e qualifica........................ telefono dalla Scuola ............................................................................... ubicata in via ……………………………… a ………………………………………….. Nella scuola si è verificato ....descrizione dell’evento dannoso........ sono coinvolte .............indicare il numero di persone coinvolte.......... per raggiungere più facilmente il luogo dell’evento, presentatevi al nostro ingresso di via …………………………………………: troverete un collega ad attendervi (che vi farà da guida). Affiggere questo promemoria a fianco dell’elenco dei numeri utili per il soccorso e il pronto intervento.
NUMERI TELEFONICI DI PRONTO INTERVENTO
CHI CHIAMARE N° di TELEFONO
VIGILI DEL FUOCO 115
CARABINIERI 112
POLIZIA 113
PRONTO SOCCORSO 118
POLIZIA LOCALE
RAPPORTO DI EVACUAZIONE (DA CUSTODIRE NEL REGISTRO DI CLASSE) 1. CLASSE _________________________________________ 2. ALUNNI PRESENTI (1) N____________________________________ 3. ALUNNI EVACUATI N________________________________________ 4. ALUNNI FERITI (2) _________________________________________ 5. ALUNNI DISPERSI (2) _________________________________________ IL DOCENTE DELLA CLASSE _____________________________________ _________________________________________________________________ (1) Per allievi presenti s'intendono gli studenti che risultano presenti a scuola al momento dell'appello. (2) Segnalazione nominativa.
NORME DI EVACUAZIONE DELL'EDIFICIO SCOLASTICO (ESPORRE IN BACHECA E SPIEGARE AGLI ALUNNI) Al suono dell'allarme (*), gli alunni lasciano tutto come si trova nell'aula, preparandosi ad uscire dalla stessa in fila ordinata. I ragazzi "apri-fila" (se possibile) aprono la porta della propria aula ed uno conduce la fila ordinatamente, l'altro controlla la compattezza della fila stessa. I ragazzi "chiudi-fila", cercano di garantire la compattezza della fila stessa; se si accorgono di compagni in difficoltà, avvisano l’insegnante o l’inserviente che li sta accompagnando o comunque avvisano dell'accaduto l'adulto più vicino. Un alunno "apri-fila", appositamente incaricato, dopo aver aperto la porta di emergenza, con l'aiuto dell’altro apri-fila, fa uscire ordinatamente la scolaresca che dovrà recarsi nel punto stabilito all'esterno, denominato "luogo sicuro". I ragazzi "chiudi-fila" lasciano l'edificio a seguito dell'ultima compagno evacuato dalla zona di loro competenza, dopo essersi assicurati che in quell'area non vi sia più nessuno del loro gruppo (o che abbia bisogno di soccorso) e avvisano l’adulto nel caso di anomalie. L'insegnante, con il registro di classe, in testa alla scolaresca segue il percorso di uscita assegnato alla classe, curando che gli alunni si mantengano compatti, intervenendo con tempestività là dove si determinino situazioni critiche o si manifestano reazioni di panico. L'insegnante, non appena raggiunto il punto di sicurezza, dovrà effettuare l'appello e compilare il rapporto di evacuazione, che dovrà essere tempestivamente consegnato al Coordinatore Responsabile. Tutti devono attendere nel luogo sicuro altre istruzioni o la fine dell'emergenza che saranno comunicate esclusivamente dal Coordinatore Responsabile. NOTE Se durante l'emergenza siete per i corridoi o ai servizi, o comunque fuori dalla vostra aula, dirigetevi all'uscita di sicurezza più vicina, aggregandovi, se è possibile, ad una qualsiasi classe che utilizzi tale uscita. Portatevi nel luogo sicuro a voi assegnato, fuori dall'edificio. Se l'emergenza scatta durante la ricreazione, rientrate con sollecitudine, ma senza urli o spintoni, nella vostra aula e attuate la procedura di evacuazione. -------------------------------------------------------------------------------------------
(*) DESCRIZIONE SEGNALE D'ALLARME: 5 squilli intermittenti per 3 volte consecutive
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TERREMOTO (ESPORRE IN BACHECA E SPIEGARE AGLI ALUNNI) Se ti trovi in luogo chiuso: Mantieni la calma Ascolta le istruzioni dell’insegnante Non precipitarti fuori Resta in classe e riparati sotto il banco, sotto l’architrave della porta o vicino ai muri portanti Allontanati dalle finestre, porte con vetri, armadi, lampadari, insegne, piante (cadendo potrebbero ferirti) Se sei nei corridoi o nel vano delle scale rientra nella tua classe o in quella più vicina Dopo il terremoto, all’ordine di evacuazione, abbandona l’edificio e ricongiungiti con gli altri compagni di classe nella zona di raccolta assegnata Se sei all’aperto: Allontanati dall’edificio, dagli alberi, dai lampioni e dalle linee elettriche perché potrebbero cadere e ferirti Cerca un posto dove non hai nulla sopra di te; se non lo trovi cerca riparo sotto qualcosa di sicuro come una panchina
Istruzioni per docenti e personale di servizio COMPORTAMENTI DI PREVENZIONE GENERALE Ogni contenitore deve riportare l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del contenuto. Le sostanze pericolose, soprattutto se liquide, infiammabili o non nel loro contenitore originale, non devono essere abbandonate in giro per i locali scolastici. Chi li usa ne ha la responsabilità di custodia. Per ogni sostanza in uso (detergenti per la pulizia), deve essere in dotazione la scheda di sicurezza. Se viene usato del materiale della cassetta di primo pronto soccorso, ripristinare la scorta. Evitare di gettare cocci di vetro nei sacchi di plastica dell'immondizia o nelle pattumiere o nei cestini dei rifiuti. Manipolare vetri o materiale pungente o tagliente con i guanti. Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di almeno 0,90 m. per il passaggio; in alto devono restare almeno 0,6 m prima del soffitto. Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti e quelli che cadendo possono essere fonte di danni. Al termine dell’attività didattica si deve disinserire l'alimentazione centralizzata delle apparecchiatura elettriche. Controllare le attrezzature e gli impianti di sicurezza periodicamente in modo da garantirne l’efficienza. Non posteggiare le auto, le moto o le biciclette davanti ai cancelli, sui pozzetti di intercettazione dell'acqua o presso gli attacchi dell'acqua per i Vigili del Fuoco. Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l'uso. COMPORTAMENTI DI PREVENZIONE DAL RISCHIO ELETTRICO Prima di usare qualsiasi apparecchiatura elettrica controllare che non vi siano cavi, spine, prese di corrente, interruttori senza protezione. Non sovraccaricare una linea elettrica con collegamenti di fortuna, che sono vietati, come sono vietate le prese triple o multiple. Non è permesso collegare tra loro più prese e attorcigliare i cavi elettrici molto lunghi. Disinserire le spine afferrandone l'involucro esterno, non il cavo. Eventuali prolunghe devono essere rimosse immediatamente dopo l’uso; non devono comunque essere di ostacolo o fonte di rischio di inciampo. Controllare sistematicamente che non vi siano cavi con le guaine di isolamento danneggiate. Non compiere interventi di alcun genere sulle macchine elettriche e per motivo alcuno. Se durante il lavoro viene a mancare l'energia elettrica, disinserire subito l'interruttore della macchina. Non toccare mai le apparecchiatura elettriche (anche gli interruttori) con le mani bagnate o se il pavimento è bagnato. Non usare acqua per spegnere un incendio su linee o apparecchiatura elettriche. Controllare regolarmente il funzionamento delle luci di emergenza e dei cartelli segnalatori illuminati. Segnalare le anomalie. COMPORTAMENTI DI PREVENZIONE DEL RISCHIO INCENDIO Le bombolette spray devono essere tenute lontane da fonti di calore (sole, termosifoni). La loro quantità in stoccaggio è normata da leggi specifiche; la conservazione in classe è vietata; è ammessa la detenzione momentanea finalizzata all’uso immediato. L’utilizzo deve comunque avvenire all’aperto (o in luogo perfettamente ventilato), lontano dalle fonti di calore o ignizione; è prescritto l’utilizzo degli idonei dispositivi di protezione individuali. Non conservare sostanze infiammabili in locali adibiti a deposito di materiali solidi combustibili (magazzini, archivi). Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di almeno 0,90 m. per il passaggio; in alto devono restare almeno 0,6 m prima del soffitto. Non depositare materiale di alcun tipo nel locale caldaia e nella cabina elettrica.
COMPORTAMENTI IN CASO DI INCENDIO Segnalare immediatamente l'incendio. Lasciare al più presto possibile il locale, chiudendo bene la porta. Non correre ma camminare spediti. In presenza di molto fumo mettersi carponi e muoversi rasoterra; in qualche caso (fumo molto denso, elevata concentrazione di corpuscolato) può essere utile coprirsi la bocca e il naso con uno straccio bagnato Scendendo le scale invase dal fumo, avanzare tastando il muro con la mano (possibilmente il dorso). Se si resta bloccati o si devono attraversare le fiamme, bagnarsi completamente gli abiti. Cercare rifugio il più lontano possibile dall'incendio (in un luogo prestabilito e/o accessibile ai soccorritori), manifestando la propria presenza. In caso d'incendio staccare l'energia elettrica.
Esercitazione n° Anno sc. Tipo di esercitazione: antincendio, evacuazione, attentato, altro (......................) All’esercitazione hanno partecipato i lavoratori così suddivisi: All’esercitazione hanno partecipato i gli alunni così suddivisi per classi: Quante persone esterne erano presenti? ....................... Annotazioni sullo svolgimento e la riuscita: RSPP Il Coordinatore dell’Emergenza Il Datore di Lavoro
SCHEDA DI ESERCITAZIONE
ALLEGATO 3 GESTIONE INFORTUNI
PROCEDURA DI EMERGENZA INFORTUNI
ATTIVITA’ DA SVOLGERE
1 Chiama l’ambulanza (nel caso di infortunio rilevante)
2
Presta il primo soccorso all'infortunato con l'obiettivo primario di:
1. eseguire la medicazione dell’infortunato nel caso di piccoli infortuni
2. sottrarlo, se possibile, dall'immediato pericolo;
3. prestare assistenza in attesa del soccorso specialistico.
3
Nel caso di incidente causato da "sostanze pericolose" preleva la scheda di sicurezza relativa al prodotto interessato nell'apposito raccoglitore "Schede di sicurezza" ubicato nelle rispettive segreterie d'ingresso e la fornisce al personale di soccorso. Più in generale collabora con il personale di soccorso fornendo le informazioni necessarie sull'accaduto.
ADEMPIMENTI IN CASO DI INFORTUNIO AGLI ALUNNI
La segnalazione di infortunio deve essere fatta utilizzando il modello DENUNCIA INFORTUNIO che deve
essere consegnato IN SEGRETERIA tassativamente entro le ore 14,00 del giorno in cui si è verificato
l’infortunio e, solo per infortuni avvenuti in orario pomeridiano, entro le ore 8,00 del giorno successivo dal
docente che al momento dell’infortunio aveva la responsabilità della classe .
Per docente responsabile si intende: il docente che in quel momento sta svolgendo il suo normale servizio
nella classe o che sta sostituendo un collega assente;
Nel caso in cui la classe sia stata affidata al personale addetto alla vigilanza da parte del docente
responsabile, dovrà essere lo stesso docente a comunicare l’infortunio, indicando il motivo per il quale non
era presente in classe e la persona a cui aveva formalmente affidato la classe;
Nel caso di infortunio avvenuto dentro le pertinenze dell’edificio scolastico, prima o dopo le normali lezioni,
ad un alunno che usufruisce del servizio di trasporto o che sia stato autorizzato per iscritto dal dirigente
scolastico a entrare nella scuola prima dell’orario di entrata, la comunicazione dell’infortunio dovrà essere
fatta dal personale incaricato della vigilanza entro gli stessi termini.
Il modello va compilato in ogni sua parte e, in particolare, va riportata nell’apposita sezione una narrazione
chiara e circostanziata delle modalità dell’infortunio e dei primi soccorsi prestati.
Rinnovo l’invito a comunicare tempestivamente anche piccoli infortuni che apparentemente sembrano non
avere avuto conseguenze , non esercitando alcuna discrezionalità sulla valutazione della gravità presunta.
Rinnovo altresì l’invito a mettersi in contatto immediatamente con i genitori dell’alunno infortunato .
In caso di incidente grave chiamare tempestivamente il 118 e attendere i mezzi di soccorso.
Presentare in segreteria la denuncia infortunio.
ALLEGATO 4 PIANO PRONTO SOCCORSO
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INDICE 1. GENERALITÀ
2. ADDETTI AL PRONTO SOCCORSO
3. PROCEDURE IMPARTITE AGLI ADDETTI AL PRONTO SOCCORSO
4. PROCEDURE IMPARTITE AI LAVORATORI
5. CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO
6. ATTIVAZIONE DEL PIANO DI PRONTO SOCCORSO
7. CONTENUTO DELLA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO
8. SCHEDA CONTROLLO MENSILE CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO
Il Datore di Lavoro DOTT.SSA SILVANA BASSI
______________________
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1. GENERALITÀ Il presente Piano di Pronto Soccorso (PPS) contiene l’insieme dei provvedimenti adottati e delle azioni da attuare per garantire agli infortunati il primo soccorso e attivare gli interventi di pronto soccorso. 2. ADDETTI AL PRONTO SOCCORSO Sono state incaricate unità di personale del servizio di pronto soccorso ( vedi decreti nomine agli atti della scuola) 2.1 CRITERI DI INDIVIDUAZIONE
Gli addetti al pronto soccorso sono stati individuati in numero idoneo al fine di assicurare che presso la scuola vi sia - salvo eccezioni - la presenza di almeno un addetto. 2.2 DESIGNAZIONE
Il Datore di Lavoro ha provveduto a designare tramite lettera gli addetti al pronto soccorso. Copia delle comunicazioni di designazione è custodita presso gli uffici amministrativi. L’elenco degli addetti è stato comunicato al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), ed è esposto nella la bacheca della sicurezza.
2.3 FORMAZIONE
Tutti gli addetti sono stati formati nel rispetto delle previsioni del D.lgs 81/2008 e, in conformità allo stesso, saranno soggetti a formazione ricorrente, almeno per quanto attiene alla capacità di intervento pratico, con frequenza non superiore a tre anni.
3. PROCEDURE IMPARTITE AGLI ADDETTI AL PRONTO SOCCORSO A tutti gli addetti al pronto soccorso sono state impartite e distribuite le seguenti procedure da attuare in caso di emergenza sanitaria. 3.1 APPROCCIO ALL’INFORTUNIO
1. Recarsi con la massima rapidità possibile, non appena ricevuta la notizia, sul luogo dell’evento, rispettando le misure di sicurezza ed indossando i DPI previsti in relazione all’area e all’attività ivi svolta;
2. sul luogo dell’infortunio qualificarsi subito come addetto al soccorso;
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3. identificare eventuali pericoli presenti nell’area, che potrebbero mettere a rischio anche gli stessi
soccorritori (quali, ad esempio, fughe di sostanze pericolose, pericolo di elettrocuzione, incendio, etc.) e segnalarli immediatamente ai responsabili per la messa in sicurezza ai fini di un pronto intervento;
4. allertare o far allertare, se necessario, gli incaricati della gestione delle emergenze; 5. avvisare o far avvisare il Datore di Lavoro e, ove questi non fosse raggiungibile, il suo sostituto. Il coordinamento degli interventi di soccorso sarà effettuato dall’addetto giunto per primo sul luogo dell’infortunio. 3.2 INTERVENTO SUL/SUGLI INFORTUNATO/I
1. prestare i primi soccorsi al/agli infortunato/i effettuando solo gli interventi strettamente necessari; 2. valutare, nei limiti delle proprie competenze e capacità, le condizioni dell’infortunato: controllare lo
stato di coscienza, il respiro, il polso, la presenza di emorragie o di fratture; valutare la possibilità di frattura vertebrale;
3. se l’infortunato è cosciente, parlargli per tranquillizzarlo in ordine alla gravità dell’infortunio e
all’eventuale chiamata dell’Emergenza Sanitaria (118), spiegando quello che si sta facendo; se possibile, senza affaticarlo, chiedergli notizie utili ai fini del soccorso (cosa è successo, se soffre di cuore, dove gli fa male, se è diabetico, se ha battuto la schiena o la testa, se gli fa male la testa, se gli viene da vomitare, etc.);
4. intervenire per ridurre o eliminare i rischi dell’infortunato (emorragie, etc.), possibilmente senza
spostarlo se l’infortunato è incosciente o ha ricevuto un colpo alla testa o se si sospetta una lesione della colonna vertebrale;
5. spostare l’infortunato solo in caso di pericoli gravi e immediati, quali possibili crolli, allagamenti,
incendi, etc.; 6. impedire l’avvicinamento di curiosi o di volenterosi che non si qualifichino come medici, infermieri
professionali o addetti al pronto soccorso; 7. non somministrare bevande o farmaci.
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Nel caso di più infortunati e di presenza di un solo addetto, la priorità di intervento verrà da questo stabilita sulla base della gravità dei rispettivi infortuni, anche tenendo conto delle modalità con le quali la stessa è individuata dall’Emergenza Sanitaria (118) nella gestione extra-ospedaliera degli infortuni: Codice rosso: Priorità 1 Codice giallo: Priorità 2 Codice verde: Priorità 3
Codice Rosso
Urgenza Assoluta
Codice Giallo
Urgenza Relativa
Codice Verde
Urgenza Differibile
Vie aeree ostruite
Emorragia massiva
Incoscienza
Shock avanzato
Ustioni gravi
Traumi violenti
Frattura esposta
Ustioni moderate
Emorragie moderate
ato
Fratture semplici
Lesioni articolari
Lesioni muscolari
3.3 ATTIVAZIONE DEL SOCCORSO ESTERNO
L’addetto, nel caso decida di chiedere l’intervento del soccorso esterno, deve recarsi il più rapidamente possibile al telefono più vicino, assicurandosi che, in ogni caso, accanto all’infortunato rimanga almeno una persona, meglio se un altro addetto. Dovrà comunicare all’Emergenza Sanitaria (118) e ai soccorritori:
1. Indirizzo della scuola, nome e cognome di chi sta chiamando e numero di telefono per eventuali contatti successivi da parte del 118.
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2. Cosa è successo: Tipologia dell’infortunio (ad esempio, caduta da…..metri, urto contro….., elettrocuzione, etc.). Eventuali sostanze o prodotti inalati, ingeriti o con cui si è venuti a contatto, etc.; è utile, in quest’ultima evenienza, reperire le schede di sicurezza; ove questo richiedesse troppo tempo, è importante avere a disposizione il contenitore della sostanza o prodotto per consultare l’etichetta. La tipologia dell’infortunio potrà essere ricostruita: - chiedendo all’infortunato, se in stato di coscienza vigile; - chiedendo ai lavoratori che hanno assistito all’infortunio;
- valutando rapidamente le caratteristiche del luogo dell’infortunio e la situazione ivi presente
3. Quante persone risultano coinvolte; 4. Qual è il loro stato di gravità.
5. L’esistenza di condizioni particolari di accesso o logistiche della scuola che rendono
difficile il soccorso.
Ricordarsi di: a. trascrivere il numero dell’operatore del 118 che risponde e l’ora esatta della chiamata; b. non riattaccare prima che l’operatore del soccorso sanitario abbia dato conferma del
messaggio ricevuto; c. avvertire il personale incaricato dell’apertura degli accessi dell’arrivo dei mezzi di soccorso
perché ne faciliti l’ingresso.
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Per una più efficace comunicazione con l’Emergenza Sanitaria (118), sono di seguito riportate le linee guida in base alle quali la stessa assegna i codici di urgenza: Codice Rosso Urgenza
Assoluta
Codice Giallo
Urgenza Relativa
Codice Verde
Urgenza Differibile
Codice Bianco
Nessuna Urgenza
Soggetto che presenta la
compromissione di una o
più funzioni
vitali(coscienza,
respiro,circolo)
Soggetto che presentala
minaccia di
compromissione di una o
più funzioni
vitali(coscienza,
respiro,circolo)
Soggetto che necessita di
prestazioni mediche
urgenti, ma differibili
inquanto non vi è pericolo
per le funzioni vitali
Soggetto che non presenta
alcuna urgenza ed è
trattabile da parte del
medico di base o dalla
guardia medica
Trattamento immediato
senza nessuna attesa
Trattamento al più presto in
relazione alla presenza di
eventuali altre urgenze
Trattamento dopo le UA e
le UR URL’utilizzo del 118 o
delle strutture di PS
potrebbero risultare
A pagamento
3.4 COMUNICAZIONE CON I SOCCORRITORI SUL LUOGO DELL’INFORTUNIO
L’addetto al pronto soccorso deve riferire ai soccorritori dell’Emergenza Sanitaria (118), giunti sul luogo dell’infortunio, le eventuali manovre, gli interventi effettuati sugli infortunati e i parametri vitali di questi ultimi (stato di coscienza, frequenza respiratoria, frequenza cardiaca, etc.).
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4. PROCEDURE IMPARTITE AI LAVORATORI I dipendenti devono informarsi in merito ai nomi degli incaricati di pronto soccorso (l’elenco aggiornato
è esposto nella bacheca della sicurezza); il lavoratore che assiste ad un infortunio deve prima di tutto intervenire sulle eventuali condizioni che
possono aggravare la situazione; successivamente il lavoratore deve prendere contatto con un addetto al pronto soccorso e richiederne
l’intervento; qualora - in via eccezionale - presso la scuola non sia presente alcun addetto al pronto soccorso, il dipendente che assiste ad un infortunio provvederà a chiamare direttamente l’Emergenza Sanitaria (118) specificando: cosa è successo, quante persone risultano coinvolte, qual è il loro stato di gravità, l’esistenza di condizioni particolari di accesso o logistiche della scuola che rendono difficile il soccorso.
nell’attesa dell’arrivo dell’addetto, o in assenza dell'addetto, il personale deve astenersi dal compiere
manovre o azioni che potrebbero aggravare le condizioni dell’infortunato, quali, ad esempio,la movimentazione dell’infortunato, la somministrazione di bevande o farmaci;
quando necessario, l’addetto al pronto soccorso è autorizzato a chiedere l’aiuto di altri lavoratori che, a
suo giudizio, potrebbero risultare utili. In caso di infortuni di lieve entità (piccoli tagli, abrasioni, ecc) la medicazione può essere effettuata dalla persona presente all’evento; in alternativa dovrà essere chiamato un addetto. Ogni lavoratore deve segnalare prontamente all’incaricato della verifica l’avvenuto utilizzo, anche parziale, dei materiali contenuti nella cassetta di pronto soccorso. La cassetta di pronto soccorso è ubicata nel locale infermeria. In data ……………………… le persone sopra elencate sono state incaricate del servizio di pronto soccorso. A tutti i lavoratori è stato chiesto di prendere visione del presente capitolo.
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5. CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO Il contenuto della cassetta di pronto soccorso è riportato nel successivo capitolo. In esso sono compresi i seguenti dispositivi di protezione individuale (DPI):
- guanti in lattice;
La posizione della cassetta è segnalata mediante la segnaletica specifica (croce bianca in campo verde), in conformità al D.Lgs. 493/1996.
I contenuti della cassetta sono controllati con frequenza mensile da parte dell’addetto al pronto soccorso nelle rispettive sedi
Scuola dell’infanzia di Rivanazzano
Scuola dell’infanzia di Retorbido
Scuola dell’infanzia di Codevilla
Scuola dell’Infanzia di Godiasco frazione Salice Terme
Scuola Primaria "De Amicis"-Rivanazzano
Scuola Primaria di Retorbido
Scuola Primaria di Godiasco
Scuola Primaria sp. s. maria alle fonti c/o Villa Meardi -Retorbido
Scuola primaria frazione Salice Terme
Scuola Sec 1° "Brugnatelli" di Rivanazzano Terme
Scuola Sec 1° "Marconi" di Godiasco
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utilizzando l'apposita scheda allegata al presente documento e, ove necessario, reintegrati/sostituiti a cura dello stesso. Il controllo dei prodotti medicali e dei DPI è finalizzato in particolare a verificarne la presenza, l’integrità e la scadenza. 6. ATTIVAZIONE DEL PIANO DI PRONTO SOCCORSO 1. Consegna agli addetti di pronto soccorso del presente documento in forma integrale 2. Consegna del capitolo “ PROCEDURE IMPARTITE AI LAVORATORI” a tutti i dipendenti 3. affissione nella bacheca della sicurezza del Piano di Pronto soccorso e dell’elenco dei nomi degli incaricati 4. verifica della dotazione della cassetta di pronto soccorso
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7. CONTENUTO DELLA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO Il contenuto della cassetta di pronto soccorso è conforme a quanto stabilito dal D.M. n° 388/2003, per i luoghi di lavoro del Gruppo B. PRESIDIO QUANTITA’
Guanti sterili monouso 5 paia
Visiera paraschizzi 1
Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro 1
Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro 0, 9%) da 500 ml 3
Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole 10
Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole 2
Teli sterili monouso 2
Pinzette da medicazione sterili monouso 2
Confezione di rete elastica di misura media 1
Confezione di cotone idrofilo 1
Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso 2
Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 2
Forbici 1 paio
Lacci emostatici 3
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Ghiaccio pronto uso 2 confezioni
Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari 2
Termometro 1
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8. SCHEDA CONTROLLO MENSILE CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO Il contenuto della cassetta deve essere controllato con frequenza mensile utilizzando la presente scheda. PRESIDIO QUANTITA’ CONFORME SOSTITUIRE INTEGRARE
Guanti sterili monouso 5 paia
Visiera paraschizzi 1
Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 l
1
Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro 0, 9%) da 500 ml
3
Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole 10
Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole 2
Teli sterili monouso 2
Pinzette da medicazione sterili monouso 2
Confezione di rete elastica di misura media 1
Confezione di cotone idrofilo 1
Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso 2
Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 2
Forbici 1 paio
Lacci emostatici 3
Ghiaccio pronto uso 2 conf.
Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari 2
Termometro 1
Il controllo dei prodotti medicali e dei DPI è finalizzato in particolare a verificarne la presenza, l’integrità e la scadenza.
Colonna "CONFORME": mettere una X nella cella corrispondente Colonne "SOSTITUIRE" o "INTEGRARE : scrivere il numero di prodotti da integrare
Data……………………………………
Firma esecutore del controllo _______________________________________________
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ALLEGATO 5 PIANO SORVEGLIANZA SANITARIA
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Collaborazione con il DS per la predisposizione ed attuazione delle misure per la tutela della salute e
dell’integrità psicofisica dei lavoratori
Istituire ed aggiornare per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria, una cartella sanitaria edi rischio
da custodire presso la sede dell’istituto, con garanzia del segreto professionale
Fornire informazione ai lavoratori e su richiesta del RLS sul significato degli accertamenti sanitari
Partecipazione alla riunione di cui all’art. 35 del d.lgs.81/2008 e comunicare al RLS i risultati degli accertamenti
clinici e strumentali effettuati
Visitare con il DS gli ambienti di lavoro e partecipare al programma di controllo dell’esposizione dei lavoratori ai
fini delle valutazioni e dei pareri di competenza.
Effettuare visite e accertamenti sanitari, esprimere giudizi di idoneità alla mansione specifica dei Collaboratori
scolastici e personale ata