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Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza
Corso di Laurea in ECONOMIA
Macroeconomia
Equilibrio in Economia Aperta Esercitazione del 27.04.2016 (+ soluzioni)
(a cura della dott.ssa Gessica Vella) Esercizio 1
Dopo aver definito tasso di cambio nominale e tasso di cambio reale, supponete che un individuo Italiano voglia comprare una Motocicletta, date le seguenti indicazioni, dove e quando comprare?
- Prezzo in EURO 500 - Prezzo in DOLLARI 800 - Prezzo in STERLINE 400 - Reddito in EURO 4.000 - Tasso di cambio Euro Dollaro 1,20 - Tasso di cambio Euro Sterlina 0,90
Supponete poi che, la mattina seguente:
- Tasso di cambio Euro Dollaro 1,36 (Apprezzamento) - Tasso di cambio Euro Sterlina 0,80 (Deprezzamento)
______________________
Tasso di cambio nominale, E:
- Prezzo della valuta nazionale in termini di valuta estera.
Es:
Se siamo di nazionalità italiana
Valuta Nazionale= €uro
Se ci rapportiamo con gli Stati Uniti
Valuta Estera= Dollari
Il tasso di cambio nominale è il Prezzo dell’€ in termini di Dollari.
Se il tasso di cambio nominale è pari a 1,20, ogni € vale 1.20 dollari.
- I tassi di cambio tra monete variano ogni giorno, tali variazioni sono dette:
Apprezzamenti nominali = Aumento del tasso di cambio = Aumento della moneta nazionale in termini di moneta estera.
Nell’esempio di prima, il prezzo dell’euro in termini di dollari era pari a 1.20, se oggi è pari a 1.22 si è verificato un apprezzamento nominale; se domani sarà pari a 1.21 si sarà verificato un deprezzamento nominale.
SINONIMI:
Apprezzamenti= Rivalutazioni = L’euro si è rivalutato in termini di dollari.
Deprezzamenti= Svalutazioni = L’euro si è svalutato in termini di dollari.
………E se siamo interessati al valore dei beni dato il valore della moneta?
Tassi di cambio reali, ε: prezzo dei beni nazionali in termini di beni esteri. ε= E*P/P*
Date le indicazioni:
- Prezzo in EURO 500 - Prezzo in DOLLARI 800 - Prezzo in STERLINE 400 - Reddito in EURO 4.000 - Tasso di cambio Euro Dollaro 1,20 - Tasso di cambio Euro Sterlina 0,90
1) TASSO DI CAMBIO REALE: PREZZO DELLA MOTOCICLETTA IN ITALIA IN TERMINI DI MOTOCICLETTE NEL
PAESE ESTERO
ε€/DOLLARO = E×P/P* = (1,20×500)/800 = 0,75
ε €/STERLINA= E×P/P* = (0,90×500)/400 = 1,12
2) MOTOCICLETTE ACQUISTATE: IN ITALIA: 4000/500=8 IN USA: (4000*1,20)/800=6 IN UK: (4000*0,90)/400=9
3) INFATTI:
ε€/DOLLARO = 6/8 = 0.75
ε €/STERLINA = 9/8 = 1.12
Data la situazione, a parità di altre condizioni l’individuo sceglierà l’Italia rispetto agli US. Nonostante il suo reddito abbia un valore superiore negli Stati Uniti, non è sufficiente a coprire la differenza di prezzi in termini reali. L’individuo, però, sceglierà di comprare motociclette in UK oggi, poiché seppure il suo reddito vale di meno, la differenza di prezzo gli permette di comprarne una in più.
La mattina seguente:
- Tasso di cambio Euro Dollaro 1,36 (Apprezzamento) - Tasso di cambio Euro Sterlina 0,80 (Deprezzamento)
4) TASSO DI CAMBIO REALE: PREZZO DELLA MOTOCICLETTA IN ITALIA IN TERMINI DI MOTOCICLETTE NEL
PAESE ESTERO
ε€/DOLLARO = E×P/P* = (1,36×500)/800 = 0,85
ε €/STERLINA= E×P/P* = (0,80×500)/400 = 1
5) MOTOCICLETTE ACQUISTATE: IN ITALIA: 4000/500=8 IN USA: (4000*1,36)/800=6.8 IN UK: (4000*0,8)/400=8 Data la situazione, a parità di altre condizioni l’individuo sceglierà l’Italia rispetto agli US. Nonostante il suo reddito abbia un valore superiore negli Stati Uniti, non è sufficiente a coprire la differenza di prezzi in termini reali. L’individuo, sarà indifferente tra Italia e UK poiché il deprezzamento dell’€ rispetto alla sterlina abbassa il valore del reddito e considerando il prezzo invariato ne può acquistare una in meno rispetto a ieri.
Esercizio 2
Supponendo di considerare un’economia aperta, definirne l’equilibrio e le variabili che lo determinano.
Descrivere il comportamento delle esportazioni nette in funzione della produzione e rappresentare
graficamente la situazione in cui la produzione di equilibrio corrisponda ad un disavanzo della bilancia
commerciale.
_______________
In un’economia aperta la domanda di beni nazionali è data da:
Z = C + I + G – IM/ε + X Il mercato dei beni è in equilibrio quando la produzione interna è uguale alla domanda di beni nazionali,
ovvero:
Y = Z Y = C + I + G – IM/ε + X
Y è la produzione, che anche in questo caso è uguale al reddito;
C è il consumo, che dipende dal reddito disponibile C = C(Y – T); I sono gli investimenti, che dipendono dalla produzione e dal tasso d’interesse reale I = I(Y, r); G è la spesa pubblica, considerata ancora esogena;
IM sono le importazioni dato il tasso di cambio reale, dipendono dal livello aggregato della domanda
nazionale e dal tasso di cambio reale (il prezzo relativo dei beni nazionali in termini di beni esteri ε = EP/P*) in maniera positiva (un tasso di cambio reale elevato rende i beni nazionali relativamente più
costosi). La sua forma specifica è IM = IM (Y, ε); X sono le esportazioni ovvero la parte di domanda estera rivolta ai beni nazionali, dipendono dal reddito
estero e dal tasso di cambio reale in maniera negativa. La sua forma specifica è X = X (Y*, ε).
Sostituendo le variabili con le proprie relazioni l’equilibrio sul mercato dei beni in economia aperta è
definito come:
Y = C(Y – T) + I(Y, r) + G – IM(Y, ε)/ε + X(Y*, ε)
Graficamente si avrà:
Nella figura sopra la domanda è rappresentata sull’asse verticale, la produzione sull’asse orizzontale. La
retta ZZ rappresenta la domanda in funzione della produzione. La ZZ è inclinata positivamente, con
pendenza minore di 1. L’equilibrio è in A, punto in cui la domanda è uguale alla produzione. La ZZ è
rappresentata a partire dalla domanda nazionale di beni (C + I + G), vengono sottratte le importazioni ed
aggiunte le esportazioni.
Le esportazioni nette, ovvero la differenza tra le importazioni e le esportazioni sono riportate nel grafico
sotto, come una funzione decrescente della produzione, all’aumentare della produzione, le importazioni
aumentano e le esportazioni rimangono invariate.
Un valore positivo delle esportazioni nette è un avanzo commerciale, mentre un valore negativo è un
disavanzo.
Al livello di produzione Y, ovvero la produzione di equilibrio, vi è un disavanzo commerciale, le
importazioni sono maggiori delle esportazioni.
YTB, TB sta per trade balance, è il livello di produzione in corrispondenza del quale il valore delle
importazioni è uguale alle esportazioni, per cui NX = 0.
Esercizio 3
Considerando un’economia aperta in equilibrio, spiegare cosa succede quando:
a) Aumenta la spesa pubblica G
b) Aumenta la spesa pubblica del paese estero G*
__________________
a) Se aumenta G
Se il governo aumenta la spesa pubblica, a ogni livello della produzione, la domanda aumenta della
variazione della spesa pubblica. L’equilibrio si sposta verso destra e la produzione aumenta in maniera
maggiore rispetto all’aumento della domanda per effetto del moltiplicatore. La differenza con l’economia
chiusa è l’effetto sulla bilancia commerciale.
Poiché la spesa pubblica non compare né nelle importazioni né nelle esportazioni, la retta delle
esportazioni nette non cambia, ma si avrà un disavanzo commerciale maggiore rispetto a prima, e un
effetto del moltiplicatore più piccolo, entrambe le cose sono dovute al fatto che la ZZ in economia aperta
è più piatta rispetto alla ZZ in economia chiusa, parte della domanda nazionale è rivolta a beni esteri.
Graficamente, la curva ZZ diventa ZZ’ spostandosi verso l’alto di una quantità pari alla variazione della
spesa pubblica, l’equilibrio si sposta da A ad A’, la produzione aumenta da Y ad Y’ in maniera superiore
rispetto all’aumento della domanda, ma inferiore rispetto alla situazione in cui l’economia era chiusa. Il
disavanzo commerciale passa da BC a DE, ovvero aumenta.
b) Se aumenta G*
Considerando un aumento della spesa pubblica del paese estero, si considera un aumento della
produzione estera Y*, dovuto agli stessi meccanismi visti nel punto a.
L’aumento di Y* ha un effetto diretto sulle esportazioni del nostro paese, le esportazioni aumentano,
dunque aumenta la produzione.
La domanda e le esportazioni nette aumentano della stessa quantità delle esportazioni. La produzione
aumenta in maniera maggiore per effetto del moltiplicatore.
Graficamente la curva ZZ diventa ZZ’ spostandosi verso l’alto di una quantità pari alla variazione delle
esportazioni, l’equilibrio si sposta da A ad A’, la produzione aumenta da Y ad Y’ in maniera superiore
rispetto all’aumento della domanda, ma inferiore rispetto alla situazione in cui l’economia era chiusa. La
retta NX si sposta verso l’alto in NX’ di una quantità pari alla variazione delle esportazioni.
La nuova produzione, corrisponde ad un pareggio della bilancia commerciale, in YTB’.
L’aumento del prodotto estero induce un incremento della produzione nazionale.
Esercizio 4
Considerate un’economia aperta in equilibrio nel breve periodo. Supponete che il governo intraprenda
misure di politica economica che portino a un deprezzamento della valuta nazionale rispetto al dollaro
statunitense del 15%.
Quali sono gli effetti diretti sulla bilancia commerciale, e quelli sulla produzione nazionale?
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Quando si parla di breve periodo i prezzi sono considerati costanti, quindi un deprezzamento nominale
(riduzione del prezzo relativo della valuta nazionale in termini di valuta estera) equivale ad un
deprezzamento reale (riduzione del prezzo relativo dei beni nazionali in termini di beni esteri) dello
stesso ammontare.
Considerando un deprezzamento reale dell’euro rispetto al dollaro del 15%, gli effetti sulla bilancia
commerciale saranno diversi.
Le esportazioni nette sono date da:
NX = X (Y*, ε) – IM (Y, ε)/ε Il deprezzamento dell’euro del 15%, induce un aumento delle esportazioni poiché rende i beni europei
relativamente meno costosi, dunque aumenta la domanda estera.
Riduce le importazioni, poiché rende i beni esteri relativamente più costosi. Infine, il prezzo relativo dei
beni esteri in termini di beni nazionali 1/ε aumenta, allora il valore delle importazioni aumenta poiché la
stessa quantità d’importazioni costa di più.
Affinché la bilancia commerciale migliori a seguito di un deprezzamento, le esportazioni devono aumentare in misura sufficiente e le importazioni devono diminuire abbastanza da compensare l’aumento del prezzo dei beni importati.
L’aumento delle esportazioni nette fa variare la produzione nazionale influenzando ulteriormente le
esportazioni nette.
Il deprezzamento comporta a ogni livello di reddito, un aumento delle esportazioni nette. Quindi sia la
curva di domanda, sia la curva NX si spostano verso l’alto, l’equilibrio si sposta da A ad A’ e la
produzione da Y ad Y’. La bilancia commerciale migliora.
Esercizio 6
Supponete che la produzione sia quella di equilibrio in economia aperta.
Supponete che l’economia registri un forte disavanzo commerciale e che il governo voglia ridurre il
disavanzo commerciale senza cambiare il livello di produzione aggregata.
Definire quale sarebbe una politica adeguata per raggiungere tale obiettivo.
_______________
Per ridurre il disavanzo commerciale senza variare la produzione aggregata il governo potrebbe attuare
un deprezzamento con una contemporanea stretta fiscale.
Equilibrio iniziale: Equilibrio nel punto A; Produzione pari ad Y; Disavanzo commerciale pari alla
differenza BC.
Se il governo vuole eliminare il disavanzo senza variare la produzione deve generare un deprezzamento
sufficiente a eliminare il disavanzo, spostando la curva da NX a NX’.
Tale deprezzamento però genera un aumento della domanda, spostando la ZZ in ZZ’.
Per evitare questo effetto espansivo il governo deve ridurre la spesa pubblica in modo da riportare la
curva ZZ al suo livello iniziale.
Per evitare l’effetto espansivo il governo deve ridurre la spesa pubblica in modo da riportare ZZ’ in ZZ.
Esercizio 7
Si consideri un sistema economico caratterizzato dalle seguenti equazioni:
C= 800 + 0,5Yd
T= 500
I= 300 – 500i + 0,1Y con i=0,2
Y* = 600
IM= 0,2Y + 100 ε X = Y* - 125 ε con ε= 2
a) Si calcoli il livello della spesa pubblica sapendo che, in equilibrio, la bilancia commerciale
presenta saldo passivo pari a 70;
b) Rispetto alla situazione di equilibrio appena determinata, la domanda estera raddoppia: si calcoli
il nuovo saldo della bilancia commerciale;
________________
a) Sappiamo che NX = X – IM/ε e sappiamo che NX= - 70 dunque possiamo trovare il reddito di
equilibrio;
X = Y* - 125ε = 600 – 125*2
= 600 – 250
= 350
IM/ε= [0,2Y + 100ε]/ε = [0,2Y + 100*2]/2
= 0,1Y + 100
-70 = 350 – (0,1Y + 100) -70 = 350 – 0,1Y – 100
0,1Y = 350 – 100 + 70
Y = 320/0,1
Y = 3200 REDDITO DI EQUILIBRIO LA SPESA PER CONSUMI è PARI A:
C= 800 + 0,5Yd
C= 800 + 0,5(Y – T)
C = 800 + 0,5(3200 – 500)
C = 800 + 1600 – 250
C = 2150
GLI INVESTIMENTI SONO PARI A:
I= 300 – 500i + 0,1Y
I= 300 – 500(0,2) + 0,1(3200)
I = 300 – 100 + 320
I = 520
RICAVIAMO G Y= C + I + G + NX
3200 = 2150 + 520 + G – 70
G = 3200 – 2150 – 520 + 70
G = 600 VALORE DELLA SPESA PUBBLICA IN EQUILIBRIO E DISAVANZO COMMERCIALE PARI A – 70
b) Se Y* raddoppia, allora
Y*’ = 600*2 = 1200
Allora variano le esportazioni:
X’ = Y*’ - 125ε
= 1200 – 250
= 950
Variando le esportazioni, variano le esportazioni nette:
NX’ = X’ – IM/ε
= 950 – (0,1Y + 100)
Possiamo ricavare il nuovo valore del reddito:
Y = C + I + G + NX
Y = 800 + 0,5Y – 0,5T + 300 – 100 + 0,1Y + 600 + 950 – 0,1Y - 100
Y – 0,5Y = 800 – 250 + 300 – 100 + 600 + 950 – 100
(1 – 0,5) Y = 2200
Y’ = 2200/0,5 = 4400
Possiamo ottenere il nuovo saldo commerciale
X’ = 950
IM/ε = [0,2*4400 + 100*2]/2
= 540
NX’ = X’ – IM’/ε
NX’ = 950 – 540 = 410 si ha un avanzo commerciale
Esercizio 8
Si consideri un sistema economico caratterizzato dalle seguenti equazioni:
C= 720 + 0,4Yd
I= 300 – 250i + 0,2Y con i=0,25
T= 400
Y* = 800
IM= 0,2Y + 90 ε X = Y* - 80 ε con ε= 1,8
c) Si calcoli il livello della spesa pubblica sapendo che, in equilibrio, la bilancia commerciale
presenta saldo attivo pari a 30;
d) Rispetto alla situazione di equilibrio appena determinata, la domanda estera si riduce di 1/4: si
calcoli il nuovo saldo della bilancia commerciale;
e) Si rappresenti graficamente la funzione NX con i due saldi ottenuti.
__________________
c) Sappiamo che NX = X – IM/ε e sappiamo che NX= 30 dunque possiamo trovare il reddito di
equilibrio;
X = Y* - 80ε = 800 – 80*1,8
= 800 – 144
= 656
IM/ε= [0,2Y + 90ε]/ε = [0,2Y + 90*1,8]/1,8
= 0,11Y + 90
30 = 656 – (0,11Y + 90) 30 = 656 – 0,11Y – 90
0,11Y = 656 – 90 - 30
Y = 536/0,11
Y = 4872,7 REDDITO DI EQUILIBRIO LA SPESA PER CONSUMI è PARI A:
C= 720 + 0,4Yd
C= 720 + 0,4(Y – T)
C = 720 + 0,4(4872,7 – 400)
C = 720 + 1949 – 160
C = 2509
GLI INVESTIMENTI SONO PARI A:
I= 300 – 250i + 0,2Y con i=0,25
I= 300 – 250(0,25) + 0,2(4872,7)
I= 300 – 62,5 + 974,54
I = 1212,04
RICAVIAMO G Y= C + I + G + NX 4872,7 = 2509 + 1212,04 + G + 30
G = 4872,7 - 2509 – 1212,04 - 30
G = 1121, 66 VALORE DELLA SPESA PUBBLICA IN EQUILIBRIO E AVANZO COMMERCIALE PARI A 30
d) Se Y* SI RIDUCE DI 1/4, allora
ΔY* = 800*1/4 = - 200
Y*’ = 800 – 200 = 600
Allora variano le esportazioni:
X’ = Y*’ - 80ε
= 600 – 144
= 456
Variando le esportazioni, variano le esportazioni nette:
NX’ = X’ – IM/ε
= 456 – (0,11Y + 90)
Possiamo ricavare il nuovo valore del reddito:
Y = C + I + G + NX
Y = 720 + 0,4Y – 0,4(400) + 300 – 250(0,25) + 0,2Y + 1121, 66 + 456 – 0,11Y - 90
Y – 0,4Y – 0,2Y + 0,11Y= 720 – 160 + 300 – 62,5 + 1121, 66 + 456 - 90
0,51 Y = 2285,16
Y’ = 2285,16/0,51 = 4480,70
Possiamo ottenere il nuovo saldo commerciale
X’ = 456
IM/ε = (0,11*4480,7 + 90) = 582,87
NX’ = X’ – IM/ε
= 456 – 582,87
= - 126,88
c) Graficamente avremo:
Esercizio 9
Supponete che la condizione di equilibrio iniziale sia quella di TRADE BALANCE.
Supponete poi che il governo voglia ottenere un avanzo commerciale senza variare il livello di
produzione aggregata.
Definire una politica adeguata per raggiungere tale obiettivo.
_______________
Per migliorare la bilancia commerciale senza variare la produzione aggregata il governo potrebbe
attuare un deprezzamento con una contemporanea stretta fiscale.
Equilibrio iniziale: Equilibrio nel punto A; Produzione pari ad Y in cui la bilancia commerciale è quella di
trade balance.
4872
Y 4480
NX’
NX
NX
30
-126
Se il governo vuole migliorare la bilancia senza variare la produzione deve generare un deprezzamento ,
spostando la curva da NX a NX’.
Tale deprezzamento però genera un aumento della domanda, spostando la ZZ in ZZ’.
Per evitare questo effetto espansivo il governo può aumentare le imposte in modo da riportare la curva
ZZ al suo livello iniziale.