lultimo saluto di sherlock holmes

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L'ULTIMO SALUTO DI SHERLOCK HOLMES SHERLOCK HOLMES Prefazione cap. 5° cap. 1° L'avventura del detective morente L'avventura di Wisteria Lodge cap. 6° cap. 2° La scomparsa di Lady Frances Carfax L'avventura della scatola di cartone cap. 7° cap. 3° L'avventura del piede del diavolo L'avventura del Cerchio Rosso cap. 8° cap. 4° L'ultimo saluto. Un epiologo L'avventura dei Piani Bruce-Partington ARTHUR CONAN DOYLE L'ULTIMO SALUTO DI SHERLOCK HOLMES Prefazione Gli amici di Sherlock Holmes saranno lieti di sapere che è an- cora vivo e vegeto anche se talvolta soffre di attacchi reumatici. Da molli anni, vive in una piccola fattoria sulle Dune a cinque miglia da Eastbourne, dove passa il suo tempo dedicandosi alla filosofia e all'agricoltura. Durante questo periodo di riposo, ha rifiutato le offerte più principesche perché si occupasse di vari casi, dal momento che aveva deciso di ritirarsi per sempre. Ma l'approssimarsi del conflitto tedesco lo indusse a porre la sua ec- cezionale combinazione di abilità intellettuale e di energia prati- ca al servizio del governo; con risultati che si potrebbero defini- re storici e che sono raccontati in questo ULTIMO SALUTO. Per completare il volume, ho aggiunto anche alcuni casi precedenti che conservavo da tempo nella mia cartella. John B. WATSON, M.D. Next Page L'ULTIMO SALUTO DI SHERLOCK HOLMES L'avventura di Wisteria Lodge 1. La singolare esperienza del signor John Scott Eccles

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Sherlock Holmes

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  • L'ULTIMO SALUTO DI SHERLOCK HOLMES SHERLOCK HOLMES

    Prefazione cap. 5

    cap. 1 L'avventura del detective morente

    L'avventura di Wisteria Lodge cap. 6

    cap. 2 La scomparsa di Lady Frances Carfax

    L'avventura della scatola di cartone cap. 7

    cap. 3 L'avventura del piede del diavolo

    L'avventura del Cerchio Rosso cap. 8

    cap. 4 L'ultimo saluto. Un epiologo

    L'avventura dei Piani Bruce-Partington ARTHUR CONAN DOYLE

    L'ULTIMO SALUTO DI SHERLOCK HOLMES

    Prefazione

    Gli amici di Sherlock Holmes saranno lieti di sapere che an-cora vivo e vegeto anche se talvolta soffre di attacchi reumatici.Da molli anni, vive in una piccola fattoria sulle Dune a cinquemiglia da Eastbourne, dove passa il suo tempo dedicandosi allafilosofia e all'agricoltura. Durante questo periodo di riposo, harifiutato le offerte pi principesche perch si occupasse di varicasi, dal momento che aveva deciso di ritirarsi per sempre. Mal'approssimarsi del conflitto tedesco lo indusse a porre la sua ec-cezionale combinazione di abilit intellettuale e di energia prati-ca al servizio del governo; con risultati che si potrebbero defini-re storici e che sono raccontati in questo ULTIMO SALUTO. Percompletare il volume, ho aggiunto anche alcuni casi precedentiche conservavo da tempo nella mia cartella.

    John B. WATSON, M.D.

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    L'ULTIMO SALUTO DI SHERLOCK HOLMES

    L'avventura di Wisteria Lodge

    1. La singolare esperienza del signor John Scott Eccles

  • Dal mio taccuino risulta che era una giornata ventosa e depri-mente verso la fine del marzo 1892. Mentre stavamo pranzando,Holmes aveva ricevuto un telegramma e aveva scarabocchiatouna risposta. Non fece commenti, ma la cosa lo aveva colpitopoich, dopo mangiato, rimase in piedi davanti al caminettocon aria assorta, fumando la pipa e lanciando ogni tanto un' oc-chiata al messaggio.D'improvviso, si volse verso di me con un balenio maliziosonegli occhi.Immagino, Watson, che la si debba considerare un uomo dilettere, disse. Quale significato darebbe al termine "grotte-sco?Strano - singolare, suggerii.Ma croll il capo.Sicuramente significa ben pi di questo, osserv; unaqualche recondita sfumatura di tragico e di terribile. Se torna in-dietro con la mente a qualcuno di quei racconti con i quali ha af-flitto i suoi longanimi e pazienti lettori ricorder quanto spessoil grottesco si intensificato nel criminoso. Pensi a quella fac-cenduola degli uomini dai capelli rossi. Al principio, era senz'al-tro grottesca ma poi finita in un disperato tentativo di rapina.O anche, il caso, davvero grottesco, dei cinque semi d'arancioche ci ha condotto a un complotto di omicidio. "Grottesco" un termine che mi mette in guardia. in quel messaggio?, domandai.Lesse il telegramma ad alta voce.

    Ho appena fatto la pi incredibile e grottesca esperienza. Posso consultarla?

    Scott Eccles

    Ufficio Postale, Charing Cross.

    Uomo o donna?, chiesi.

    Oh, uomo, naturalmente. Una donna non spedirebbe maiun telegramma con risposta pagata. Verrebbe di persona.Intende riceverlo?Mio caro Watson, lei sa quanto mi sono annoiato da quandoabbiamo spedito in galera ii colonnello Carruthers. La mia men-te come un motore da corsa, che va in panne se non svolge il la-voro per cui stato costruito. La vita monotona; i giornali,privi di qualsiasi interesse; romanzo e avventura sembrano esse-re scomparsi per sempre dalle scene dal mondo dcl crimine. E haii coragglo di chiedermi se sono disposto a occuparmi di un nuo-vo problema, per banale che possa dimostrarsi? Ma, se non sba-glio, ecco ii nostro cliente che arriva.Si sent un passo misurato per le scale e un attimo dopo unapersona corpulenta, alta, con i favoriti grigi e un aspetto di so-lenne rispettabilit, fu fatta accomodare nella stanza. La storiadella sua vita era scritta nei lineamenti pesanti, nei modi pompo-si. Dalle ghette agli occhiali montati in oro era un conservatore,un uomo di chiesa, buon cittadino, ortodosso e convenzionaleal massimo. Qualche insolita esperienza aveva per turbato lasua compostezza congenita lasciandone traccia nei capelli ispi-di, le guance arrossate e il comportamento nervoso e agitato.Venne subito al nocciolo.Ho avuto una stranissima e spiacevolissima esperienza, si-gnor Holmes, disse. Non ml sono mai trovato in una situazio-ne simile in vita mia. Una cosa assolutamente disdicevole - ol-traggiosa. Devo insistere per una spiegazione. Si gonfiava esbuffava per la collera.Si accomodi prego, signor Scott Eccles, disse Holmes in to-no suadente. Posso chiederle, in primo luogo, perch venutoda me?Be', signore, non sembrava una faccenda di competenzadella polizia, eppure, quando sentir i fatti, dovr riconoscereche non potevo lasciare le cose come stavano. Non ho nessuna

  • simpatia per gil investigatori privati; comunque, avendo sentitoil suo nome...Capisco. Ma, in secondo luogo, perch non venuto subi-to?Cosa vorrebbe dire?Holmes guard il suo orologlo.Sono le due e un quarto, disse. Il suo telegramma statospedito verso l'una. Ma basta vedere il suo abbigliamento, le suecondizioni, per capire che le sue inquietudini sono cominciateappena lei si alzato.

    Il nostro cliente si ravvi i capelli con la mano e si tocc ilmento ispido.Ha ragione, signor Holmes. Non ho nemmeno pensato a fartoletta. Non vedevo l'ora di uscire da quella casa. Ma sono statoin giro a chiedere informazioni prima di venire da lei. Sa, sonostato all'agenzia immobiliare e mi hanno detto che l'affitto delsignor Garcia era stato debitamente pagato e che a WisteriaLodge tutto era in ordine.Andiamo andiamo, signore, replic Holmes ridendo. Lei come il mio amico, il dottor Watson, che ha la pessima abitu-dine di cominciare i suoi racconti dalla fine. Coordini le sueidee, la prego, e mi esponga esattamente, in ordine logico, que-gli eventi che l'hanno spinta ad uscire spettinato e con la barbalunga, con le scarpe, il panciotto e la giacca abbottonati nel mo-do sbagliato, per cercare aiuto e consiglio.Il nostro cliente abbass gli occhi a guardare, mortificato, ilsuo abbigliamento, davvero poco convenzionale.Devo avere un aspetto orribile, signor Holmes, e non credoche una cosa simile mi sia mai accaduta prima in vita mia. Ma leracconter tutta questa strana faccenda e, alla fine, sono certoche ce n' abbastanza per scusarmi.Ma la sua narrazione fu troncata sul nascere. Si sent un tram-busto e la signora Hudson apr la porta per far entrare due robu-sti individui, dall'aspetto ufficiale, uno dei quali conoscevamobene come l'ispettore Gregson, di Scotland Yard; un funziona-rio energico, coraggioso e, nei suoi limiti, capace. Strinse la ma-no ad Holmes e present il suo collega come ispettore Baynes,del comando di polizia del Surrey.Andiamo a caccia insieme, signor Holmes, e la nostra pistaci ha condotto in questa direzione. Volse gli occhi da bulldogsul nostro ospite. Lei il signor John Scott Eccles, di PophamHouse, Lee?Sono io. tutta la mattina che la stiamo seguendo.Senza dubbio lo avete rintracciato mediante il telegramma,osserv Holmes.Proprio cos, signore. Ne abbiamo trovato le tracce alla Po-sta Centrale di Charing Cross, e ci hanno portato fin qui.Ma perch mi seguite? Cosa volete?Vogliamo una sua dichiarazione, signor Scott Eccles, circagli eventi che hanno portato alla morte, la scorsa notte, del si-gnor Aloysius Garcia di Wisteria Lodge, nei pressi di Esher.Il nostro cliente si era drizzato sulla seggiola con gli occhi

    sbarrati mentre il volto sbalordito diventava bianco come unlenzuolo.Morto? Ha detto che morto?S signore, morto.Ma in che modo? Un incidente?Omicidio, se mai ce ne fu uno al mondo.Mio Dio! Ma terribile! Non vorr forse dire - non vorrforse dire che si sospetta di me?Nelle tasche del morto stata trovata una sua lettera dallaquale abbiamo appreso che lei intendeva trascorrere la scorsanotte a casa sua.E cos ho fatto.

  • Ah, cos ha fatto?Spunt fuori il taccuino ufficiale.Aspetti un momento, Gregson, disse Holmes. Tutto quel-lo che lei vuole una semplice dichiarazione, no?Ed mio dovere informare il signor Scott Eccles che potressere usata contro di lui. Il signor Eccles stava appunto per raccontarci come sono an-date le cose quando voi siete entrati. Credo, Watson, che unbrandy e soda non gli farebbe male. E adesso, signore, le sugge-rirei di non badare a questa aggiunta al suo pubblico e di prose-guire col suo racconto esattamente come avrebbe fatto se nonfossimo stati interrotti.Il nostro visitatore aveva mandato gi il brandy tutto d'unfiato e stava riprendendo un po' di colore. Con un'occhiatadubbiosa al taccuino dell'ispettore, inizi subito la sua straordi-naria storia.Sono scapolo, disse, e, essendo una persona socievole, homolti amici. Fra questi, la famiglia di un fabbricante di birra inpensione, un certo Melville, che abita ad Albemarle Mansion,Kensington. stato proprio alla sua tavola che, qualche setti-mana fa, ho incontrato un giovanotto di nome Garcia. A quan-to ho capito, era di discendenza spagnola e, in un modo o nel-l'altro, era collegato con l'ambasciata. Parlava un perfetto in-glese, molto affabile, ed era l'uomo pi avvenente che avessimai visto in vita mia.Non so come, facemmo amicizia, questo giovane ed io. Sem-br prendermi in simpatia fin dall'inizio e, due giorni dopo ilnostro incontro, venne a trovarmi a Lee. Una cosa port aun'altra e fin con l'invitarmi a passare qualche giorno a casasua, Wisteria Lodge, fra Esher e Oxshott. Ieri sera mi recai adEsher per tener fede all'appuntamento.In precedenza, mi aveva descritto la casa. Viveva con un fede-

    le domestico, suo conterraneo, che si occupava di lui. Quest'uo-mo parlava inglese e gli mandava avanti la casa. Aveva poi uncuoco meraviglioso, disse, un mezzo-sangue che aveva raccoltonel corso di uno dei suoi viaggi e che cucinava divinamente. Ri-cordo che osserv che il suo era un mnage piuttosto insolito datrovare nel cuore del Surrey, e che io fui d'accordo con lui, an-che se poi doveva rivelarsi assai pi insolito di quanto avessi im-maginato.Raggiunsi in calesse la localit - circa due miglia a sud diEsher. La casa era piuttosto grande, arretrata rispetto alla stra-da, con un viale carrozzabile a curva, fiancheggiato da cespuglidi sempreverdi. Si trattava di un vecchio edificio cadente, incondizioni pietose. Quando il calesse si ferm sul prato anti-stante la porta d'ingresso, macchiata e logorata dagli agenti at-mosferici, pensai che forse non era stata una buona idea quelladi andare a trovare una persona che conoscevo cos poco. Co-munque, venne lui stesso ad aprire, dimostrando grande cordia-lit. Fui affidato al domestico, un tipo bruno e malinconico chemi fece strada, reggendo la valigia, fino alla mia stanza. Il postoera molto deprimente. A cena eravamo noi due soli e, pur se ilmio anfitrione faceva del suo meglio per intrattenermi, sembra-va che continuasse a pensare ad altro e i suoi discorsi erano tal-mente vaghi e sconclusionati che quasi non riuscivo a capirlo.Continuava a tamburellare con le dita sul tavolo, si mordicchia-va le unghie e dava altri segni di impazienza e di irritazione. Il ci-bo non era n ben servito n ben cucinato e la presenza oppri-mente del taciturno domestico non contribuiva certo ad allegge-rire l'atmosfera. Vi assicuro che molte volte, durante la serata,desiderai di poter trovare qualche scusa per tornarmene a Lee.Una cosa rammento che forse potrebbe avere un certo pesonella faccenda che voi due signori state investigando. Al mo-mento, non ci feci caso. Verso la fine della cena, il domestico gliconsegn un biglietto. Notai che, dopo averlo letto, il mio anfi-trione si fece ancora pi strano e preoccupato. Rinunci a farfinta di tenere viva la conversazione e rimase assorto nei suoi

  • pensieri, fumando una sigaretta dietro l'altra; ma non accennal contenuto del biglietto. Alle undici circa fui ben felice di an-darmene a dormire. Qualche tempo dopo, Garcia si affacci al-la porta della mia stanza - che in quel momento era immersanel buio - per chiedermi se avevo suonato. Gli risposi di no. Siscus per avermi disturbato a quell'ora cos tarda, aggiungendoche era quasi l'una. Dopo di che mi assopii e dormii profonda-mente tutta la notte.E adesso veniamo alla parte pi sorprendente del mio raccon-

    to. Mi svegliai che era giorno pieno. Guardai l'orologio, eranoquasi le nove. Avevo chiesto specificatamente di essere svegliatoalle otto e quindi fui molto sorpreso da quella dimenticanza.Saltai gi dal letto e suonai per il cameriere. Nessuno rispose.Suonai e risuonai, con lo stesso risultato. Conclusi allora che ilcampanello doveva essere guasto. Mi vestii in fretta e furia e miprecipitai dabbasso con un diavolo per capello per ordinare del-l'acqua calda. Immaginate la mia sorpresa quando scoprii chenon c'era nessuno. Chiamai ad alta voce nell'ingresso. Nessunarisposta. Allora, feci di corsa il giro delle stanze. Tutte vuote. Lasera prima, Garcia mi aveva indicato la sua camera da letto,quindi bussai alla porta. Niente. Girai la maniglia ed entrai. Lastanza era vuota, il letto intatto. Se n'era andato con gli altri.Padrone di casa, valletto e cuoco erano tutti svaniti durante lanotte! E cos fin la mia visita a Wisteria Lodge.Holmes si stropicciava le mani ridacchiando mentre aggiun-geva questo bizzarro incidente alla sua raccolta di episodi strani.Per quanto ne so, la sua un'esperienza unica, disse. Pos-so chiederle, signore, cosa ha fatto a quel punto?Ero furibondo. La mia prima idea fu che ero rimasto vittimadi un qualche stupido scherzo. Raccolsi le mie cose, mi sbattei laporta d'ingresso alle spalle e, con la valigia in mano, mi diressialla volta di Esher. Andai all'ufficio degli Allan Brothers, laprincipale agenzia immobiliare del villaggio, e scoprii che eranostati loro a dare in affitto la villa. Pensai che tutta quella faccen-da non mirava tanto allo scopo di farmi fare la figura dellosciocco, quanto a quello di non pagare l'affitto. Ci avviciniamoalla fine di marzo e quindi alla data di scadenza trimestrale delcanone. Ma la mia teoria non stava in piedi. L'agenzia mi rin-grazi per averli informati ma mi dissero che l'affitto era statopagato anticipato. Tornai allora in citt e mi recai all'Amba-sciata di Spagna. Nessuno conosceva quell'individuo. Dopo diche, andai da Melville; era infatti a casa sua che avevo incontra-to per la prima volta Garcia, ma scoprii che, sul suo conto, Mel-ville ne sapeva meno di me. Alla fine, dopo aver ricevuto la ri-sposta al mio telegramma, sono venuto da lei, perch mi risultache lei sia la persona adatta a dare un consiglio in caso di diffi-colt. Ma adesso, ispettore, da quanto lei ha detto entrando, ca-pisco che lei conosce il seguito della storia e che dev'essere suc-cesso qualcosa di tragico. Posso assicurarle che ogni parola cheho detto la pura verit e che, all'infuori di quanto vi ho raccon-tato, non so assolutamente niente sulla sorte di quell'uomo. Ilmio unico desiderio di cooperare con la legge in tutte le manie-re possibili.

    Non ne dubito, signor Scott Eccles - non ne dubito, disseamabilmente l'ispettore Gregson. Devo ammettere che il suoracconto collima perfettamente con i fatti a nostra conoscenza.Per esempio, quel messaggio arrivato durante la cena. Saprebbedirmi cosa ne stato?S. Garcia l'ha appallottolato e l'ha gettato nel fuoco.Che ne dice, signor Baynes?L'investigatore distrettuale era un omone tarchiato e rubi-condo con un volto dalle fattezze grossolane, riscattate da dueocchi straordinariamente luminosi, quasi nascosti dalle profon-de pieghe delle guance e della fronte. Con un lento sorriso, tras-se di tasca un pezzo di carta ripiegato e scolorito.

  • C'era una grata davanti al camino, signor Holmes, oltre laquale il signor Garda gett il foglietto. Ho trovato questo pezzosul retro della grata; era stato risparmiato dalle fiamme.Holmes sorrise compiaciuto.Deve aver perquisito la casa con estrema attenzione per avertrovato questo pezzettino di carta.Infatti, signor Holmes. il mio modo di lavorare. Devo leg-gerlo, signor Gregson?Il londinese annu.Il messaggio tracciato su normale carta bianca, senza fili-grana. Un quarto di foglio. La carta stata tagliata in due ripre-se con forbici a lama corta. Ripiegato tre volte e sigillato con ce-ralacca rossa applicata frettolosamente e premuta con un ogget-to piatto e ovale. indirizzato al signor Garcia, Wisteria Lodge.Dice:

    Nostri colori, verde e bianco. Verde aperto, bianco chiuso. Scala principale,primo corridoio, settima a destra, tappezzeria verde. Buona fortuna. D.

    Scrittura femminile, penna a punta aguzza; ma l'indirizzo stato scritto con una penna o da una mano diversa. Come vede,il tratto pi grosso e pi deciso.Un biglietto davvero interessante, disse Holmes dandogliun' occhiata. Devo farle i miei complimenti, signor Baynes, perla sua attenzione ai dettagli. Si potrebbero forse aggiungere al-tre piccole osservazioni. Il sigillo ovale ovviamente un sempli-ce gemello da polso - cos'altro ha una forma simile? E le for-bici erano forbicine da unghie ricurve. Per brevi che siano i duetagli, pu notare in entrambi la stessa leggera curvatura.Il detective locale ridacchi.Pensavo di averlo spremuto come un limone, ma vedo chec'era rimasta qualche goccia, disse. Ma devo confessare che

    non do molta importanza a questo biglietto tranne il fatto cheera a portata di mano e che, al solito, c'era sotto una donna.Durante la conversazione, il signor Scott Eccles si era agitatosulla sedia.Sono lieto che l'abbiate trovato, dal momento che convalidala mia storia, disse. Ma vorrei farvi notare che ancora non socosa sia accaduto al signor Garcia, o alle persone della casa.In quanto a Garcia, disse Gregson, facile rispondere. stato trovato morto questa mattina a Oxshott Common, circaun miglio da casa sua, con la testa fracassata da pesanti colpi in-ferti con un sacchetto di sabbia o un'arma del genere che pi cheferire hanno sfondato. un angolo isolato e non ci sono case nelraggio di un quarto di miglio. Apparentemente sembra sia statoprima colpito alle spalle, ma il suo assalitore deve aver continua-to a colpirlo anche quando era gi morto. Un'azione straordina-riamente violenta. Non ci sono n impronte n indizi che possa-no condurre ai criminali.Rapinato?No, nessun tentativo di rapina.Tutto questo molto triste - triste e terribile, disse ScottEccles con voce querula, ma non vedo perch io debba andarcidi mezzo. Non ho avuto niente a che fare con l'escursione not-turna del mio anfitrione, n con la sua triste fine. In che modosarei coinvolto nel caso?Semplicissimo, signore, rispose l'ispettore Baynes. L'uni-co documento trovato in tasca al defunto era la sua lettera in cuigli annunciava il suo arrivo la sera della morte. E fu proprio labusta di quella lettera a fornirci nome e indirizzo della vittima.Erano passate le nove di questa mattina quando siamo arrivatialla casa dove non abbiamo trovato n voi n nessun altro. Hotelegrafato al signor Gregson pregandolo di rintracciare lei aLondra mentre io perquisivo Wisteria Lodge. Poi, sono tornatoin citt, mi sono unito al signor Gregson, ed eccoci qui.A questo punto, disse Gregson alzandosi, penso che do-vremmo ufficializzare tutta la faccenda. Lei verr con noi al co-mando di polizia, signor Scott Eccles, e ci rilascer la sua dichia-

  • razione scritta.Certamente, anche subito. Ma mi riservo ancora i suoi servi-gi, signor Holmes. Non lesini n spese n tempo per arrivare allaverit.Il mio amico si rivolse all'ispettore di contea.Immagino lei non abbia nulla in contrario alla mia collabo-razione, signor Baynes?

    Ne sar onoratissimo, signore.Finora, lei si dimostrato molto rapido ed efficiente. Miconsenta una domanda: c'era qualche indizio circa l'ora precisadel decesso?Il corpo era l dall'una. Ha piovuto verso quell'ora e sicura-mente era morto prima che cominciasse a piovere.Ma assolutamente impossibile, signor Baynes, esclam ilnostro cliente. La sua voce inconfondibile. E giurerei che siastato lui a parlarmi mentre ero in camera, proprio a quell'ora.Strano, ma possibilissimo, sorrise Holmes.Lei ha un indizio?, chiese Gregson.A prima vista, non sembrerebbe un caso molto complicato,anche se presenta aspetti nuovi e interessanti. Ma devo sapernedi pi prima di avanzare un'opinione precisa e definitiva. A pro-posito, signor Baynes, esaminando la casa ha trovato altro di in-teressante, oltre questo foglietto?Il detective guard Holmes in modo molto strano.C'erano, rispose, un paio di cose molto interessanti. Ma-gari, quando avr terminato al comando di polizia, lei potrebberaggiungermi e dirmi cosa ne pensa.Sono a sua completa disposizione, disse Holmes suonandoil campanello. Accompagni i signori alla porta, signora Hud-son, e gentilmente mandi il ragazzo a spedire questo telegram-ma. Deve pagare cinque scellini per la risposta.Usciti i nostri visitatori, restammo per un po' seduti in silen-zio. Holmes continuava a fumare con le sopracciglia aggrottate,lo sguardo intenso e il volto proteso in avanti con la sua solitaespressione impaziente.Bene, Watson, mi chiese all'improvviso, che ne pensa diquesta storia? Non riesco a capire la mistificazione di Scott Eccles.Ma il delitto?Be', preso insieme alla sparizione dei suoi compagni, direiche in qualche modo erano coinvolti nell'omicidio e se la sonosquagliata. senz'altro possibile. Ma deve ammettere, per, che mol-to strano che i due domestici fossero in combutta contro di lui elo abbiano assalito proprio l'unica sera in cui aveva un ospite.Lo avevano avuto alla loro merc, da solo, tutte le altre sere del-la settimana.Allora perch sono scappati?Appunto. Perch sono scappati? E questo uno dei proble-mi. L'altro, la straordinaria esperienza del nostro cliente,Scott Eccles. Ora, mio caro Watson, davvero oltre i limiti del-

    l'umana immaginazione fornire una spiegazione che copra en-trambi questi fatti? E se la spiegazione riguardasse anche il mes-saggio misterioso con la sua fraseologia bizzarra, potremmo ac-cettarla come ipotesi temporanea. Se poi i nuovi fatti che ver-ranno a nostra conoscenza si potessero inserire nello schema, lanostra ipotesi potrebbe gradatamente trasformarsi in soluzio-ne.Ma qual la nostra ipotesi?Holmes si adagi contro lo schienale ad occhi semichiusi.Ammetter, caro Watson, che l'idea di uno scherzo dascartare. C'erano in ballo cose grosse, come gli eventi hanno di-mostrato, e il fatto di indurre Scott Eccles a recarsi a WisteriaLodge ha senza dubbio un nesso con tutto questo.Ma quale?

  • Procediamo un passo alla volta. A prima vista, c' qualcosadi poco naturale in questa strana e improvvisa amicizia fra ilgiovane spagnolo e Scott Eccles. stato lo spagnolo a forzare ilpasso. stato lui ad andare a trovare Eccles al capo opposto diLondra subito il giorno dopo averlo conosciuto, e a tenersi incontatto con lui fino a quando riuscito a portarlo ad Esher.Cosa voleva, dunque, da Eccles? Ed Eccles cos'era in grado didargli? Non un uomo affascinante. N particolarmente intelli-gente - non il tipo da riuscire simpatico a un latino dalla mentesveglia. Perch, allora, stato scelto proprio lui, fra tutte le altrepersone incontrate da Garcia, come particolarmente adatto alsuo scopo? Possiede qualche qualit speciale? Direi di s. l'in-carnazione della convenzionale rispettabilit britannica e pro-prio l'uomo la cui testimonianza farebbe colpo su un altro bri-tannico. Ha visto lei stesso che nessuno dei due ispettori si so-gnato di mettere in dubbio la sua dichiarazione, per quantostraordinaria.Ma su che cosa doveva testimoniare?Su niente, visto come sono andate le cose; ma sarebbero po-tute andare diversamente. Io la vedo cos.Capisco, avrebbe potuto fornire un alibi.Esattamente, caro Watson; avrebbe potuto fornire un alibi.Supponiamo per un momento che gli occupanti di WisteriaLodge siano associati in qualche piano. L'impresa, qualunquesia, deve essere compiuta, diciamo, prima dell'una. Con qual-che trucchetto agli orologi potrebbero benissimo aver spedito aletto Eccles pi presto di quanto lui pensasse; e in ogni caso probabile che quando Garcia si prese la briga di dirgli che eral'una, in realt non fosse pi tardi di mezzanotte. Se Garcia riu-sciva a fare ci che doveva fare e ad essere di ritorno per l'ora

    menzionata, avrebbe evidentemente avuto una potente arma didifesa. C'era quell'irreprensibile inglese pronto a giurare in tri-bunale che l'accusato era rimasto a casa tutto il tempo. Era co-me un'assicurazione sulla vita.D'accordo, questo lo capisco anche io. Ma la scomparsa de-gli altri?Non dispongo ancora di tutti gli elementi ma non credo checi siano difficolt insormontabili. Comunque, un errore discu-tere con i dati che abbiamo in mano. Si finisce per adattarli pocoa poco alle nostre teorie.E il messaggio?Come diceva? "I nostri colori, verde e bianco." Sembrereb-be riferirsi a una corsa ippica. "Verde aperto, bianco chiuso.~~Evidentemente un segnale. "Scala principale, primo corridoio,settima a destra, tappezzeria verde." Questo un incarico. Po-tremmo scoprire che alla base di tutto c' un marito geloso. Inogni caso, era un'impresa pericolosa. Altrimenti non avrebbeaggiunto "Buona fortuna" alla fine. "D" - questa potrebbeessere una traccia.L'uomo era spagnolo. Direi che "D" sta per Dolores, unnome di donna molto comune in Spagna.Bene, Watson - molto bene - ma inammissibile. Una spa-gnola scriverebbe nella sua lingua a un connazionale. Chi hascritto questo biglietto sicuramente inglese. Be', non ci rimaneche armarci di santa pazienza e aspettare che l'esimio ispettoretorni a prenderci. Frattanto, possiamo ringraziare la nostrabuona stella che, per qualche ora, ci ha sottratto alla insoppor-tabile fatica dell'ozio.

    Prima ancora che il nostro funzionario del Surrey tornasse,Holmes aveva ricevuto una risposta al suo telegramma. Lo lessee stava per riporlo nel taccuino quando scorse il lampo di curio-sit nei miei occhi. Me lo gett, ridendo.Ci stiamo muovendo negli ambienti bene, disse.Il telegramma era un elenco di nomi e indirizzi:

    lord Harringby, The Dingie; Sir George Ffolliott, Oxshott Towers; sig. Hy-nes Hynes. Giudice di Pace, Purdey Place; sig. James Baker Williams, Forton

  • Old Hall; sig. Henderson, High Gable; rev. Joshua Stone, Nether Walsling.

    Un modo molto semplice per limitare il nostro campo dioperazioni, disse Holmes. Senza dubbio Baynes, con la suamente metodica, ha gi adottato un piano del genere.Non capisco.

    Be', amico mio, siamo gi arrivati alla conclusione che ilmessaggio ricevuto a cena da Garcia era un appuntamento o unincarico. Ora, se l'interpretazione ovvia quella giusta e, per re-carsi nel luogo convenuto, bisogna salire una scala e cercare lasettima porta in un corridoio, chiaramente deve trattarsi di unacasa molto grande. E, altrettanto chiaramente, la casa non pudistare pi di un miglio o due da Oxshott dal momento che Gar-cia stava andando a piedi in quella direzione e sperava, secondola mia interpretazione dei fatti, di essere di ritorno a WisteriaLodge in tempo utile per valersi di un alibi che scadeva all'una.Dato che le case cos grandi e cos vicine a Oxshott non possonoessere tante, ho adottato il semplice sistema di chiedere infor-mazioni all'agenzia menzionata da Scott Eccles, per averne unelenco. L'elenco appunto in questo telegramma, e fra questinomi deve trovarsi il bandolo della nostra aggrovigliata matas-sa.

    Erano quasi le sei quando ci trovammo nel grazioso villaggiodi Esher, nel Surrey, in compagnia dell'ispettore Baynes.Holmes ed io ci eravamo portati l'occorrente per la notte etrovammo comodamente alloggio al Bull. E finalmente, col no-stro detective, ci avviammo verso Wisteria Lodge. Era una scu-ra e fredda serata di marzo, con un vento gelido e una pioggerel-lina che ci sferzava il viso - degna cornice alla desolata brughie-ra dove si snodava la nostra strada e al tragico obiettivo versocui ci conduceva.

    2. La Tigre di San Pedro

    Una fredda e malinconica passeggiata di un paio di miglia ciport a un'alta cancellata di legno che si apriva su un tetro vialedi castagni. Il percorso, cupo e sinuoso, si arrestava davanti a unedificio basso, scuro, che si stagliava nero contro un cielo colorardesia. Dalla finestra anteriore sinistra dell'ingresso filtrava unfievole barlume di luce.C' un poliziotto di guardia, disse Baynes. Busser alla fi-nestra. Attravers il prato e picchi ai vetri. Attraverso la la-stra appannata intravidi un uomo che si alzava di scatto da unasedia accanto al fuoco e sentii un grido acuto provenire dall'in-terno della stanza. Un attimo dopo un poliziotto, pallido e an-sante, aveva aperto la porta reggendo una candela con manotremante.Che succede, Walters?, chiese bruscamente Baynes.

    Sono felice che lei sia venuto, signore. stata una lunga se-rata e ho paura che i miei nervi non siano pi quelli di una vol-ta.I suoi nervi, Walters? Credevo che non sapesse nemmenocosa sono.Be', signore, questa casa, silenziosa e solitaria, e quellastrana cosa in cucina. Poi, quando lei ha bussato ai vetri, hopensato che fosse tornato.Tornato chi?Il diavolo, signore, per quanto ne so. Era alla finestra.Cosa era alla finestra, e quando?Giusto un paio d'ore fa. Stava facendosi buio. Ero seduto inpoltrona a leggere. Non so perch ho alzato gli occhi ma da die-tro il pannello inferiore c'era una faccia che mi guardava. Ge-summio, signore, che faccia! Me la rivedr in sogno.

  • Ma andiamo, Walters. Non sono cose da dirsi, per un poli-ziotto.Lo so, signore, lo so; ma mi ha spaventato, signore, inutilenegarlo. Non era n bianca n nera, signore, n di nessun coloreche conosco, ma di una tinta strana, come argilla con un po' dilatte. E poi, le dimensioni - due volte la sua, signore. E l'aspet-to - enormi occhi sgranati, e una chiostra di denti come quellidi un animale affamato. Le assicuro, signore, che non riuscivo amuovere un dito n a respirare fino a quando sparita. Sonocorso fuori e attraverso il boschetto, ma grazie a Dio l non c'eranessuno.Se non sapessi che lei un bravo poliziotto, Walters, le dareiuna nota di demerito per questo. Anche se si trattasse del diavo-lo in persona, un poliziotto in servizio non dovrebbe mai ringra-ziare Iddio per non averlo acciuffato. Sicuro che non si trattassedi un'illusione, uno scherzo dei nervi?Questo, almeno, presto detto, osserv Holmes accenden-do la sua piccola torcia tascabile. S, disse dopo un breve esa-me del terreno erboso, scarpe del numero dodici, direi. Se lastatura era proporzionata al piede, doveva essere un gigante.Che fine ha fatto?Pare che abbia tagliato per il boschetto dirigendosi verso lastrada.Bene, comment l'ispettore con aria grave e preoccupata,chiunque fosse, e qualunque cosa volesse, per ora se n' anda-to e abbiamo cose pi urgenti cui pensare. Ora, signor Holmes,col suo permesso, le mostrer la casa.Le varie stanze da letto e i vari salotti erano stati perquisiti dacima a fondo, ma senza risultato. A quanto sembrava, gli occu-

    panti avevano portato poco o niente con s e tutto l'arredamen-to, fino all'ultimo spillo, era stato affittato con la casa. Eranorimasti solo parecchi imballaggi con il marchio della Marx andCo., High Holborn. Dalle indagini telegrafiche gi compiute,era risultato che la Marx non sapeva nulla del suo cliente, se nonche pagava puntualmente. Fra i pochi oggetti personali ritrovatic'erano varie cianfrusaglie, qualche romanzo, due in spagnolo,un revolver a percussore vecchio modello, e una chitarra.Tutta roba senza importanza, disse Baynes passando conla candela in mano da una stanza all'altra. Ma a questo punto,signor Holmes, le chiedo di fare attenzione alla cucina.La cucina era un locale tetro, dal soffitto alto, sul retro dellacasa, con un pagliericcio in un angolo che ovviamente serviva dagiaciglio al cuoco. Sul tavolo erano accumulati piatti sporchi, epiatti con rimasugli di cibo, i resti della cena consumata la seraprima.Guardi questo, disse Baynes. Che ne pensa?Alz la candela a illuminare un oggetto straordinario, dietrola credenza. Cos raggrinzito e disseccato da renderne difficilel'identificazione. Si poteva solo dire che era qualcosa di nero ecoriaceo, vagamente somigliante a una figura umana lillipuzia-na. In un primo tempo, esaminandola, pensai che si trattasse diun bimbo negro mummificato; poi mi sembr una vecchia scim-mia contorta. Alla fine, restai col dubbio se si trattasse di un ani-male o di un essere umano. Al centro di quella cosa era legatauna doppia striscia di conchiglie bianche.Interessante - davvero molto interessante!, disse Holmesscrutando quel funesto cimelio. Niente altro?Senza parlare, Baynes fece strada verso il lavello, illuminan-dolo con la candela. Le zampe e il corpo di un qualche grossovolatile bianco, fatto selvaggiamente a pezzi, con tutte le penne,erano sparsi dappertutto. Holmes indic i bargigli della testamozzata.Un gallo bianco, disse. Straordinario! Davvero un casomolto curioso.Ma il signor Baynes aveva tenuto il peggio per ultimo. Da sot-to il lavello tir fuori un recipiente di zinco che conteneva unaquantit di sangue. Poi, prese dal tavolo un piatto da portata

  • pieno di pezzettini di osso carbonizzati.Qualcosa stato ucciso e qualcosa stato bruciato. Li abbia-mo tirati fuori dal fuoco. Questa mattina venuto un medico.Dice che non si tratta di resti umani.Holmes sorrise stropicciandosi le mani.

    Devo congratularmi con lei ispettore, per questo caso tantoinsolito e istruttivo che le stato affidato. La sua abilit, se pos-so dirglielo senza offesa, mi sembra superiore alle opportunitche le vengono offerte.Gli occhietti dell'ispettore Baynes brillarono di soddisfazio-ne.Lei ha ragione, signor Holmes. Vegetiamo in provincia. Uncaso del genere pu offrire una buona occasione e spero che sa-pr approfittarne. Che mi dice di queste ossa?Un agnello, direi, o un capretto.E il gallo bianco?Strano, signor Baynes, molto strano. Quasi unico, direi.Gi. In questa casa ci devono essere state persone moltostrane, con abitudini molto strane. Uno di loro morto. Sonostati i suoi compagni a seguirlo e ucciderlo? Se cos, dovremmocatturarli perch tutti i porti sono sorvegliati. Ma io la vedo di-versamente. Molto diversamente, caro signore.Dunque ha una sua teoria?E la controller da solo, signor Holmes. un credito chespetta a me. Lei ormai si fatto un nome, ma io devo ancora far-melo. Alla fine, mi piacerebbe poter dire di aver risolto questocaso senza il suo aiuto.Holmes rise divertito.Bene, bene, ispettore, rispose. Lei segua pure la sua stra-da e io seguir la mia. E i risultati saranno sempre a sua comple-ta disposizione, se vorr conoscerli. Credo di aver visto tuttoquanto mi serve in questa casa e che il mio tempo sarebbe megliospeso altrove. Au revoir e buona fortuna!Da vari segnali, che ad altri sarebbero sfuggiti, capivo cheHolmes aveva fiutato una buona pista. Impenetrabile comesempre per chi non lo conosceva, c'era per un'eccitazione re-pressa, un'ombra di tensione nel suo sguardo acceso e nella vi-vacit dei suoi gesti che mi dicevano che la partita era iniziata.Secondo il suo solito, non disse una parola e, secondo il mio,non gli feci domande. Mi bastava condividere la sua caccia e of-frire la mia umile collaborazione alla cattura della preda senzadistrarre con interruzioni inutili la sua concentrazione. A tempodebito, avrei saputo tutto.Aspettai, quindi - ma, con mio sempre maggiore disappun-te, aspettai invano. I giorni si susseguivano e il mio amico nonavanzava di un passo. Una mattina, rimase per tutto il tempo incitt e, da un'osservazione casuale, appresi che era stato al Bri-tish Museum. Tranne quell'unica volta, passava i giorni in lun-

    ghe e spesso solitarie passeggiate o a chiacchierare con i pettego-li del villaggio, che si era fatto amici.Sono sicuro, Watson, che una settimana in campagna le fa-rebbe benissimo, osserv un giorno. molto piacevole osser-vare i primi germogli verdi sulle siepi e i noccioli che si copronoancora una volta di foglie. Con un sarchiello, una scatola di lat-ta e un testo di botanica per principianti, si possono passare del-le giornate molto istruttive. Lui stesso se ne andava in giro conquell'armamentario ma le piante che riportava a casa la seranon erano davvero un gran che.Ogni tanto, durante i nostri vagabondaggi, incontravamo l'i-spettore Baynes. Il suo faccione rubicondo s'increspava di sorri-si e i suoi occhietti brillavano mentre salutava il mio amico. Delcaso parlava poco ma, da quel poco, capimmo che anche lui nonera del tutto insoddisfatto della piega presa dagli eventi. Devoammettere per che rimasi piuttosto sorpreso quando, cinquegiorni dopo il delitto, aprendo il giornale lessi a lettere di scato-

  • la:

    RISOLTO IL MISTERO DI OXSHOTTARRESTO

    DEL PRESUNTO ASSASSINO

    Holmes fece un salto sulla seggiola, come punto da una ve-spa, quando gli lessi i titoli.Per Giove!, grid. Non mi dir che Baynes l'ha acciuffa-to?Cos sembrerebbe, risposi leggendo quanto segue:

    Ha provocato grande fermento ad Esher e nelle zone circostanti la notiziapervenuta ieri nella tarda serata che era stato effettuato un arresto in relazioneal delitto di Oxshott. Come i lettori ricorderanno, il signor Garcia, di WisteriaLodge, fu trovato morto ad Oxshott Common e il suo corpo mostrava segni digravissime violenze; e la notte stessa, il cuoco e il domestico del defunto si die-dero alla fuga facendo sospettare una loro partecipazione al crimine. Venneventilata l'ipotesi, mai peraltro confermata, che il defunto signor Garcia aves-se avuto oggetti di valore nella casa e che il furto fosse stato il movente dell'o-micidio. L'ispettore Baynes, che dirige le indagini, ha fatto di tutto per scopri-re dove si nascondessero i due fuggiaschi avendo buoni motivi di ritenere chenon si fossero allontanati molto dalla zona ma avessero trovato asilo in un ri-fugio gi predisposto. Comunque, fin dall'inizio si ebbe la certezza che sareb-bero stati rintracciati dal momento che il cuoco, secondo la testimonianza dialcuni fornitori che ebbero occasione di scorgerlo dietro la finestra, un indi-viduo facilmente riconoscibile - un gigantesco e orribile mulatto, con la fac-cia giallastra e dai lineamenti marcatamente negroidi. Quest'uomo stato vi-sto dopo il delitto, individuato e inseguito dalla guardia Walters la sera stessa

    quando ebbe l'audacia di tornare a Wisteria Lodge. L'ispettore Baynes, con-vinto che quella visita dovesse avere un preciso scopo e quindi non sarebbeprobabilmente stata l'ultima, abbandon la casa lasciando per degli uominidl guardia nascosti nel frutteto. Ieri sera l'uomo cadde nella trappola e fu arre-stato dopo una violenta colluttazione con la guardia Downing alla quale diedeanche un feroce morso. Apprendiamo che, quando il prigioniero sar condot-to davanti al magistrato, la polizia chieder un rinvio. Dalla cattura di que-st'individuo si attendono ulteriori, importanti sviluppi.

    Dobbiamo vedere Baynes immediatamente, esclam Hol-mes prendendo il cappello. Lo fermeremo prima che esca di ca-sa. Ci affrettammo lungo le strade del villaggio e, come previ-sto, trovammo l'ispettore sul punto di uscire.Ha visto il giornale, signor Holmes?, chiese porgendoceneuna copia.S, Baynes, l'ho visto. La prego, non si offenda se la mettoamichevolmente in guardia.In guardia, signor Hohnes?Ho esaminato attentamente il caso e non sono convinto chelei sia sulla strada giusta. Non voglio che si esponga troppo ameno di essere certissimo.Lei molto gentile, signor Holmes.Le assicuro che sto parlando nel suo interesse.Per un istante mi sembr di scorgere un leggero ammiccamen-to in uno degli occhietti di Baynes.Siamo rimasti d'accordo di seguire ognuno la propria stra-da, signor Holmes. quello che sto facendo.Oh, benissimo, rispose Holmes. Non se la prenda conme.No, signore; sono convinto che ha le migliori intenzioni. Matutti abbiamo i nostri sistemi, signor Holmes. Lei ha i suoi e pudarsi che io abbia i miei.Non ne parliamo pi.Non ho nulla in contrario a darle le notizie che ho. Quell'in-dividuo un vero e proprio selvaggio, forte come un bue e cru-dele come il demonio. Con un morso ha quasi staccato il pollicea Downing prima che si riuscisse a bloccarlo. Non parla una pa-rola d'inglese e non gli abbiamo cavato di bocca altro che gru-gniti.E lei ritiene di avere le prove che stato lui ad uccidere il suopadrone?Non ho detto questo, signor Holmes; non ho detto questo.Tutti abbiamo i nostri metodi. Lei provi i suoi e io prover i

  • miei. L'accordo questo.Mentre ci allontanavamo, Holmes si strinse nelle spalle.

    Non riesco a capire quell'uomo. Sembra che vada in cerca diun mare di guai. Be', come dice, ognuno deve seguire i proprimetodi e vedere cosa ne vien fuori. Ma c' qualcosa nell'ispetto-re Baynes che mi sfugge.Si metta seduto, Watson, disse Holmes quando rientram-mo nel nostro alloggio al Bull. Voglio aggiornarla sulla situa-zione perch questa sera potrei aver bisogno del suo aiuto. Lasciche le presenti lo sviluppo di questo caso fin dove ho potuto se-guirlo. Per semplice che sia negli aspetti fondamentali, ha pre-sentato per sorprendenti difficolt per quanto concerne un ar-resto. Da quel lato, ci sono delle lacune che dobbiamo ancoracolmare.Torniamo al famoso biglietto consegnato a Garcia la sera del-la sua morte. Possiamo scartare l'idea di Baynes che i domesticifossero implicati. E la prova sta nel fatto che era stato lui a com-binare la presenza di Scott Eccles e l'unico motivo non potevaessere che quello di crearsi un alibi. Era dunque Garcia quelloche aveva un piano, un piano criminale, a quanto sembra, damettere in atto quella notte e durante il quale fu ucciso. Dico"criminale" perch solo chi ha un intento criminale vuole crear-si un alibi. E fin qui, mi sembra che tutto fili.Vediamo ora quale potrebbe essere il motivo della scomparsadei domestici di Garcia. Erano tutti complici dello stesso, sco-nosciuto crimine. Se fosse stato compiuto al ritorno di Garcia,la presenza dell'inglese avrebbe allontanato ogni sospetto, e tut-to sarebbe andato bene. Ma era un tentativo pericoloso e, seGarcia non fosse rientrato entro una certa ora, c'era da ritenereche fosse morto. Si era quindi convenuto che in quel caso i suoidue dipendenti avrebbero dovuto recarsi in qualche luogo pre-cedentemente stabilito dove avrebbero potuto sfuggire alle in-dagini e, in seguito, essere in condizioni di fare un altro tentati-vo. Questo spiegherebbe tutto, non le pare?L'intera, arruffata matassa sembrava dipanarmisi davantiagli occhi. Mi domandai, come sempre, perch non ci avevopensato prima.Ma perch mai uno dei domestici doveva tornare?Possiamo supporre che, nella confusione della fuga, avessedimenticato qualcosa di prezioso, qualcosa da cui non volevaassolutamente separarsi. E questo spiegherebbe la sua tenacia,no?Bene, qual la mossa successiva?La mossa successiva il biglietto ricevuto da Garcia durantela cena. Indica la presenza di un complice da qualche parte. Madove? Le ho gi dimostrato che poteva trovarsi solamente in

    una casa spaziosa, e le case spaziose non sono molte. Ho dedica-to le prime giornate in questo villaggio a tutta una serie di pas-seggiate durante le quali, negli intervalli delle mie ricerche bota-niche, ho preso nota di tutte le case grandi e della storia familia-re di chi le occupa. Una casa, e solo una, inchiod la mia atten-zione. Si tratta della famosa masseria dell'epoca di re Giacomo I,la masseria di High Gable a un miglio da Oxshott e a meno dimezzo miglio dalla scena della tragedia. Le altre dimore appar-tenevano a gente prosaica e rispettabile, la cui vita non avevanulla di romanzesco. Ma il signor Henderson, di High Gable,era generalmente considerato un tipo strano al quale potevanosuccedere strane cose. Quindi, mi concentrai su di lui e sulla suafamiglia.Persone davvero insolite, Watson - e lui pi di ogni altro.Con un pretesto plausibile, sono riuscito a vederlo ma nei suoiocchi scuri, profondamente incassati e meditabondi mi sembrdi leggere che egli era perfettamente consapevole di quello checercavo. un tipo sulla cinquantina, forte, energico, capelli gri-gio ferro, sopracciglia nere e folte, il passo di un cervo e l'aria di

  • un imperatore - un uomo deciso, autoritario, con uno spiritoardente dietro quel suo viso da pergamena. O straniero oppureha vissuto a lungo nei Tropici, perch giallastro e disidratato,ma resistente come un nerbo. Il suo amico e segretario, il signorLucas, senza dubbio straniero, con la pelle color cioccolata,astuto, garbato e felino, con un modo di parlare di una cortesiavelenosa. Come vede, Watson, abbiamo gi trovato due gruppidi stranieri - uno a Wisteria Lodge e l'altro a High Gable -quindi le nostre lacune cominciano a colmarsi.Questi due uomini, legati da profonda amicizia, sono il puntofocale della casa; ma c' un'altra persona che, per i nostri scopiimmediati, pu essere anche pi importante. Henderson ha duefiglie - di undici e tredici anni. La loro governante una certasignorina Burnet, un'inglese sulla quarantina o gi di l. C' an-che un uomo di fiducia. Questo gruppetto costituisce la vera fa-miglia, viaggiano sempre tutti insieme e Henderson un granviaggiatore, sempre in movimento. tornato solo in queste ulti-me settimane a High Gable, dopo un anno di assenza. Devo ag-giungere che ricchissimo e pu agevolmente togliersi ogni ca-priccio. Per il resto, la casa piena di maggiordomi, valletti, do-mestiche e la solita marea di personale, che ha troppo da man-giare e troppo poco da fare, tipico di una grande dimora inglesedi campagna.Tutto questo l'ho appreso in parte dalle chiacchiere del villag-gio e in parte dalle mie osservazioni personali. La fonte migliore

    di notizie sono i domestici licenziati e che serbano rancore, e hoavuto la fortuna di trovarne uno. La definisco fortuna, ma nonl'avrei avuta se non l'avessi cercata. Come dice Baynes, tutti ab-biamo i nostri metodi. E il mio mi ha permesso di trovare JohnWarner, ex giardiniere di High Gable, scacciato dal suo autori-tario padrone in un momento d'ira. E a sua volta Warner avevadegli amici fra i domestici rimasti in servizio, uniti dal timore edall'antipatia nei confronti del padrone. Cos sono entrato inpossesso delle chiavi segrete.Strana gente, Watson! Non pretendo di capire ancora tutto,ma comunque sono davvero strana gente. La casa ha due ali, inuna vivono i domestici e nell'altra la famiglia. Non esiste nessunrapporto fra loro tranne che per il domestico personale di Hen-derson, che serve a tavola. Tutto viene portato a una certa portache costituisce l'unico punto di collegamento. La governante ele bambine non escono quasi mai, se non per andare in giardino.Henderson non gira mai da solo; quel suo scuro segretario lo se-gue come un'ombra. La voce che circola fra la servit che il pa-drone ha una tremenda paura di qualcosa. "Ha venduto l'ani-ma al diavolo per i soldi" dice Warner, "e si aspetta che il suocreditore venga a reclamarla." Da dove vengano o chi siano,nessuno lo sa. Sono persone molto violente. Ben due volte Hen-derson ha colpito la gente col suo frustino e solo sganciando uncospicuo indennizzo riuscito a evitare il tribunale.Ora, Watson, giudichiamo la situazione sulla base di questonuovo elemento. Possiamo supporre che la lettera provenisse daquesta strana famiglia e invitasse Garcia a compiere un tentati-vo gi pianificato. Chi l'ha scritta? Qualcuno all'interno dellacittadella, una donna. E chi altri allora se non la signorina Bur-net, la governante? Tutti i nostri ragionamenti sembrano con-durre a lei. Comunque, partiamo dal presupposto che sia cos evediamo cosa ne deriva. Posso aggiungere che l'et e il tipo dellasignorina Burnet hanno escluso immediatamente la mia primaipotesi e cio che questa storia avesse un risvolto sentimentale.Se ha scritto lei il biglietto, presumibilmente era amica e com-plice di Garcia. E in questo caso, come avrebbe reagito alla noti-zia della sua morte? Se era avvenuta nel corso di una qualche im-presa criminale, potrebbe non aprire bocca. Ma, dentro di s, si-curamente nutre odio e rancore nei confronti di chi l'ha ucciso emagari potrebbe essere disposta a collaborare per vendicarsi.Era dunque possibile incontrarsi con lei, e cercare di tirarla dallanostra parte? Questo fu il mio primo pensiero. Ma adesso arri-

  • viamo a un fatto molto sinistro. Dalla notte dell'omicidio, nes-suno ha pi visto la signorina Burnet. svanita nel nulla. vi-

    va? O forse stata uccisa la stessa notte in cui stato ucciso l'a-mico che aveva chiamato? O semplicemente tenuta prigionie-ra? Questo il punto che resta ancora da decidere.Capir, Watson, come la situazione sia complicata. Non ab-biamo elementi per chiedere un mandato. Il nostro piano appa-rirebbe pazzesco agli occhi di un magistrato. Che la donna siascomparsa non significa nulla, dato che in quella straordinariafamiglia chiunque potrebbe rimanere invisibile per una settima-na. Eppure, in questo stesso momento, la Burnet potrebbe tro-varsi in pericolo di vita. Tutto ci che posso fare tenere d'oc-chio la casa e lasciare il mio agente, Warner, di guardia ai can-celli. Non possiamo permettere che una situazione del generecontinui. Se la legge ha le mani legate, dobbiamo assumerci noiil rischio.Cosa suggerisce?So qual la sua stanza. Si pu raggiungere dal tetto della ser-ra, il mio suggerimento che lei ed io questa notte andiamo a ve-dere se riusciamo ad arrivare al nocciolo del mistero.Confesso che la prospettiva non mi allettava molto. Quellavecchia casa con la sua atmosfera di morte, le persone strane epericolose che vi abitavano, i pericoli sconosciuti di quell'inizia-tiva e il fatto che ci stavamo mettendo in una posizione moltopoco legale, tutto contribuiva a smorzare il mio entusiasmo. Mac'era qualcosa in quel gelido e lineare ragionamento di Holmesche rendeva impossibile tirarsi indietro da un'avventura che se-condo lui avrebbe dato frutti. Era chiaro che cos, e solo cos, sipoteva arrivare a una soluzione. Gli strinsi in silenzio la mano, eil dado fu tratto.Ma non era destino che la nostra indagine avesse una fine cosavventurosa. Erano circa le cinque e gi si stavano addensandole prime ombre di quella sera di marzo quando un contadino siprecipit agitatissimo nella nostra stanza.Se ne sono andati, signor Holmes. Sono partiti con l'ultimotreno. La signora riuscita a sfuggire e adesso mi sta aspettandogi in carrozza.Eccellente, Warner!, esclam Holmes balzando in piedi.Watson, le lacune si stanno colmando rapidamente.In carrozza c'era una donna, semisvenuta per la tensione ner-vosa. Il viso aquilino ed emaciato recava tracce di una qualcherecente tragedia. Il capo le ricadeva sul petto ma quando lo sol-lev alzando lo sguardo spento su di noi vidi che le pupille nonerano che due puntini neri al centro dell'iride grigia e dilatata.Era stata drogata con l'oppio.Stavo controllando il cancello come lei mi aveva ordinato,

    signor Holmes, disse il nostro emissario, il giardiniere licenzia-to. Quando la carrozza uscita l'ho seguita fino alla stazione.Lei camminava come nel sonno ma quando hanno cercato difarla salire in treno si come risvegliata e ha cominciato a dibat-tersi. L'hanno spinta nel vagone. Ma riuscita a scendere. L'hoaiutata, l'ho caricata in carrozza ed eccoci qui. Non dimentiche-r mai quella faccia al finestrino mentre la portavo via. Noncamperei a lungo se potesse fare a modo suo - quel minacciosodemonio giallo dagli occhi neri.Trasportammo su la donna, la sdraiammo sul divano e unpaio di tazze di caff fortissimo riuscirono presto a dissipare ifumi dell'oppio. Holmes aveva mandato a chiamare Baynes, egli spieg rapidamente la situazione.Perbacco, signore, mi ha procurato proprio le prove che cer-cavo, esclam calorosamente l'ispettore stringendo la mano almio amico. Ero anch'io sulla sua stessa pista, fin dal princi-pio.Cosa? Anche lei sospettava di Henderson?Caro signor Holmes, mentre lei sgusciava nel frutteto di

  • High Gable, io ero arrampicato in cima a un albero e l'ho vistasotto di me. Si trattava solo di chi avrebbe trovato le prove perprimo.E allora perch ha arrestato il mulatto?Baynes ridacchi.Ero sicuro che Henderson, come si fa chiamare, sentiva diessere sospettato e quindi se ne sarebbe rimasto buono e tran-quillo finch il pericolo non fosse scongiurato. Ho arrestatol'uomo sbagliato per fargli credere che non sospettavamo pi dilui. Sapevo che avrebbe colto l'occasione per filarsela, dandocicos la possibilit di arrivare alla signorina Burnet.Holmes pos una mano sulla spalla dell'ispettore.Lei far molta carriera. Ha fiuto e intuizione, gli disse.Baynes arross di soddisfazione.Per tutta la settimana ho tenuto un poliziotto in borghese diguardia alla stazione. Dovunque andavano quelli di High Ga-ble, lui li teneva d'occhio. Ma deve essersi trovato in un bell'im-piccio quando la signorina Burnet riuscita a fuggire. Comun-que, se n' occupato il suo uomo e tutto finito bene. Chiara-mente, non possiamo procedere a un arresto senza la sua testi-monianza, quindi prima ci rilascia una deposizione tanto meglio. Ogni minuto che passa si sta riprendendo, disse Holmesdando un'occhiata alla governante. Ma mi dica, Baynes, chi questo Henderson?

    Henderson, rispose l'ispettore, don Murillo, un temponoto come la Tigre di San Pedro.La Tigre di San Pedro! In un lampo, mi torn in mente tuttala storia di quell'uomo. Si era fatto la fama del tiranno pi de-bosciato e sanguinario che mai avesse governato un paese conuna certa pretesa di civilt. Forte, audace, ed energico, era riu-scito ad imporre la sua disgustosa condotta a una popolazionetremebonda per dieci o dodici anni. Il suo nome era il terrore delCentro America. Alla fine, ci fu un'insurrezione generale con-tro di lui. Ma era astuto quanto crudele e, alle prime avvisagliedel pericolo, aveva segretamente trasferito tutti i suoi beni suuna nave la cui ciurma era composta tutta di suoi sostenitori. Eil giorno seguente, gli insorti fecero irruzione in un palazzo vuo-to. Il dittatore, le due figlie, il segretario e tutti i suoi tesori eranospariti. Da quel momento scomparve dalla faccia della terra e lastampa europea spesso aveva ventilato le pi svariate congetturecirca la sua nuova identit.Proprio cos, signore, don Murillo, la Tigre di San Pedro,disse Baynes. Se vuole controllare, vedr che i colori della ban-diera di San Pedro sono il verde e il bianco, come nel biglietto,signor Holmes. Si faceva chiamare Henderson, ma ne avevo se-guito le tracce, Parigi, Roma, Madrid e Barcellona dove la suanave arriv nell'86. Un mucchio di gente lo cercava per vendi-carsi, ma solo adesso hanno cominciato a scoprire qualcosa.Lo avevano scoperto un anno fa, disse la signorina Burnetche si era messa seduta e ascoltava attentamente la conversazio-ne. Gi una volta avevano attentato alla sua vita, ma qualchespirito del male lo protesse. E adesso, ancora una volta, il no-bile e cavalleresco Garcia che morto, mentre quel mostro se l'scampata. Ma ne verr un altro, e un altro, fino al giorno in cuisar fatta giustizia; sicuro quanto sicuro che domani sorger ilsole. Strinse le dita sottili e il suo volto sciupato sbianc perl'intensit del suo odio.Ma come finita lei in questa storia, signorina Burnet?,chiese Holmes. Come pu una signora inglese trovarsi coinvol-ta in un omicidio?Ci sono finita perch era l'unico sistema al mondo di ottene-re giustizia. Cosa importano alla legge inglese i fiumi di sangueche sono scorsi anni fa a San Pedro, o il carico di tesori che que-st'individuo ha rubato? Per voi, questi crimini come se fosserostati commessi su un altro pianeta. Ma noi sappiamo. Noi ab-biamo imparato la verit nel dolore e nella sofferenza. Per noi

  • non esiste all'inferno un demonio come Juan Murillo, n esiste

    pace nella nostra vita fintanto che le sue vittime gridano vendet-ta.Sicuramente, disse Holmes, quell'uomo era come lei lodescrive. Ho sentito parlare delle sue atrocit. Ma in che modolei ne ha sofferto?Vi racconter tutto. La politica di quel delinquente era quel-la di eliminare, con un pretesto o con l'altro, chiunque desse se-gni di poter diventare, col tempo, un avversario pericoloso. Miomarito - s, in realt io sono la moglie di Victor Durando - erarappresentante diplomatico di San Pedro a Londra. E a Londraci incontrammo e ci sposammo. E mai ci fu sulla terra uomo pinobile di lui. Disgraziatamente, Murillo sent parlare delle suequalit, lo richiam con una qualche scusa, e lo fece fucilare.Quasi presagendo la sua sorte, non volle che lo accompagnassi.Le sue propriet vennero confiscate ed io rimasi con pochi spic-cioli e il cuore spezzato.Poi arriv la caduta del tiranno. Fugg, come avete appenadescritto. Ma le tante persone alle quali aveva distrutto la vita, icui congiunti pi prossimi e pi amati aveva torturato e uccisocon le sue mani, non potevano lasciare le cose come stavano. Siriunirono in un'associazione che non avrebbe mai dovuto scio-gliersi fino a quando non fosse stata fatta giustizia. Dopo chescoprimmo che il tiranno rovesciato si era trasformato in Hen-derson, tocc a me infiltrarmi in casa sua e tenere gli altri infor-mati dei suoi movimenti. E riuscii nel mio intento facendomi as-sumere come governante nella sua famiglia. Non poteva certoimmaginare che la donna che gli stava di fronte a tavola fosse lastessa il cui marito aveva spedito all'altro mondo nel giro diun'ora. Gli sorridevo, svolgevo i miei doveri con le ragazze, easpettavo. Sub un attentato a Parigi ma senza conseguenze. Cispostavamo rapidamente su e gi per l'Europa per sfuggire agliinseguitori e alla fine tornammo a questa casa che aveva acqui-stato quando era arrivato per la prima volta in Inghilterra.Ma qui lo aspettava anche la giustizia. Sapendo che sarebbetornato, Garcia, che figlio di un ex altissimo dignitario di SanPedro, lo stava aspettando con due fedeli compagni, di umileestrazione, tutti e tre motivati dalla stessa sete di vendetta. Du-rante il giorno poteva fare ben poco perch Murillo prendevatutte le precauzioni e non usciva mai di casa senza il suo onnipre-sente Lucas, o Lopez come si chiamava ai tempi del suo splendo-re. Di notte, per, dormiva solo e il vendicatore poteva arrivarefino a lui. Una certa sera, stabilita in precedenza, mandai al mioamico le ultime istruzioni perch quell'individuo era sempre al-l'erta e cambiava continuamente stanza. Dovevo fare in modo

    che le porte fossero aperte e, segnalando con una luce bianca overde alla finestra che dava sul viale, indicare se tutto era prontoo se era meglio rimandare il tentativo.Ma tutto and storto. Non so come, avevo insospettito Lo-pez, il segretario. Mi si avvicin silenziosamente alle spalle e misalt addosso quando avevo appena finito di scrivere il bigliet-to. Lui e il suo padrone mi trascinarono nella mia stanza e misottoposero a un processo sommario per tradimento. Mi avreb-bero accoltellato seduta stante se avessero trovato il sistema persfuggire alle conseguenze. Alla fine, dopo molte discussioni, de-cisero che sarebbe stato troppo pericoloso uccidermi. Ma deci-sero anche di liberarsi per sempre di Garcia. Mi imbavagliaronoe Murillo mi torse il braccio fino a quando riusc a costringermia dargli il suo indirizzo. Giuro che avrebbe potuto anche strap-parmelo, se solo avessi immaginato quello che sarebbe successoa Garcia. Lopez scrisse l'indirizzo sul biglietto, lo sigill col ge-mello da poso e lo mand, per mano del domestico Jos. Comelo abbiano ucciso non so; so solo che fu Murillo personalmenteperch Lopez era rimasto a sorvegliarmi. Immagino che si sianascosto fra i cespugli che fiancheggiano il sentiero e lo abbia

  • colpito mentre passava. In un primo tempo, avevano parlato dilasciarlo entrare in casa e poi di ucciderlo fingendo che lo aves-sero scoperto a rubare; ma poi decisero che, una volta coinvoltiin un'inchiesta, la loro identit sarebbe stata immediatamenteresa pubblica e si sarebbero trovati esposti ad altri attentati.Con la morte di Garcia, l'inseguimento sarebbe cessato perchgli altri potenziali attentatori si sarebbero spaventati.E tutto sarebbe andato secondo i loro piani se io non fossi sta-ta al corrente di ci che avevano fatto. Sono certa che pi di unavolta la mia vita si trov appesa a un filo. Mi confinarono nellamia stanza, terrorizzandomi con le pi spaventose minacce, ten-tando di fiaccarmi lo spirito con i peggiori maltrattamenti -guardate questa pugnalata sulla spalla e i lividi sulle braccia -e, una volta che cercai di invocare aiuto dalla finestra, mi imba-vagliarono. Rimasi cos imprigionata per cinque giorni, nonavendo da mangiare nemmeno quel tanto necessario a tenermiin vita. Questo pomeriggio mi portarono un ricco pranzo ma,subito dopo aver mangiato, mi resi conto di essere stata droga-ta. Ricordo vagamente, come in un sogno, di essere stata mezzocondotta mezzo trascinata alla carrozza; e, sempre in quello sta-to, di essere stata portata al treno. Solo allora, quando le ruotestavano per mettersi in moto, mi resi improvvisamente contoche la mia libert era nelle mie mani. Saltai gi dal treno, cerca-rono di trascinarmi indietro e, se non fosse stato per l'aiuto di

    questo brav'uomo che mi condusse alla carrozza, non sarei mairiuscita a fuggire. Ora, grazie a Dio, sono per sempre al di l delloro potere.Avevamo tutti ascoltato molto attentamente questo straordi-nario racconto. Fu Holmes a rompere il silenzio.Le nostre preoccupazioni sono finite, osserv scuotendo ilcapo. Finisce il lavoro della nostra polizia, e comincia quellodella nostra magistratura.Esattamente, risposi. Un bravo avvocato potrebbe invo-care la legittima difesa. Possono avere una fedina penale lungaun chilometro ma solo per questo che possono essere chiamatiin giudizio.Andiamo, andiamo, disse Baynes in tono rincuorante, houn'opinione migliore della legge. Legittima difesa una cosa.Ma attirare un uomo a sangue freddo con preciso intento di uc-ciderlo un'altra, quale che sia il pericolo che potrebbe rappre-sentare. No, no, vedrete che quanto prima gli inquilini di HighGable finiranno davanti alle Assise di Guildford.

    Ma oramai sappiamo che doveva passare ancora un po' ditempo prima che la Tigre di San Pedro avesse ci che si merita-va. Astuto e temerario, lui e i suoi compagni sfuggirono ai loroinseguitori entrando in una pensione a Edmonton Street euscendo dall'ingresso posteriore in Curzon Street. Da quel gior-no, non furono pi visti in Inghilterra. Circa sei mesi dopo ilmarchese di Montalva e il signor Rulli, il segretario, vennero as-sassinati nelle loro stanze all'Hotel Escuriai di Madrid. Il delittofu attribuito ai Nichilisti e gli assassini non vennero mai arresta-ti. L'ispettore Baynes venne a trovarci a Baker Street con un fo-glio sul quale era riportata a stampa la descrizione del volto dal-la carnagione scura del segretario e di quello autoritario e dallosguardo magnetico e le sopracciglia cespugliose del suo padro-ne. Non potemmo allora pi dubitare che, anche se in ritardo,giustizia era stata fatta.Un caso caotico, caro Watson, disse Holmes una sera men-tre stavamo fumando la pipa. Non le riuscir di presentarlo inquella forma compatta che tanto le cara. Copre due continen-ti, coinvolge due gruppi di individui misteriosi e, per giunta, complicato dalla rispettabilissima presenza del nostro amico,Scott Eccles, la cui inclusione mi dimostra come il defunto Gar-cia avesse la mente acuta e uno sviluppatissimo istinto di auto-conservazione. L'unica cosa degna di nota che, fra una giun-gla di possibilit noi, insieme col nostro degno collaboratore,

  • l'ispettore, ci siamo attenuti ai fatti essenziali riuscendo cos a

    percorrere quel cammino ingannevole e tortuoso. C' qualchepunto che non le del tutto chiaro?Perch torn il cuoco del mulatto?Credo che possa spiegarcelo quella strana creatura in cuci-na. L'uomo era un selvaggio primitivo che veniva dalle forestevergini di San Pedro, e questo era il suo feticcio. Quando lui e ilsuo compagno si rifugiarono in qualche luogo prestabilito -dove, senza dubbio, li attendeva un complice - il compagnol'aveva convinto a rinunciare a un oggetto tanto comprometten-te. Ma il mulatto lo aveva nel cuore e, il giorno seguente, nonpot fare a meno di venire a cercarlo e fu allora che, attraverso lafinestra, vide che in casa c'era la guardia Walters. Aspett altritre giorni, poi la sua devozione, o superstizione, lo indusse aprovarci ancora. L'ispettore Baynes che, con la solita astuzia,aveva minimizzato l'incidente mentre c'ero io, in realt ne avevapienamente afferrato l'importanza e aveva preparato una trap-pola dentro cui il selvaggio caduto. C' altro, Watson?L'uccello smembrato, il paiolo col sangue, le ossa carboniz-zate, tutto quel mistero di quella cucina cos negromantica?Holmes sorrise, cercando qualcosa sul taccuino.Ho trascorso un' intera mattinata al British Museum per do-cumentarmi su quel punto e su altri. Ecco una citazione da Voo-dooism and the Negroid Religions, di Eckermann:

    I veri cultori del Voodoo non intraprendono mai nulla di importante senzaprima offrire dei sacrifici per propiziarsi i loro sciagurati di. In casi estremi,questi riti prendono la forma di sacrifici umani cui seguono riunioni di canni-balismo. Solitamente, le vittime sono o un gallo bianco, che smembrano anco-ra vivo, o una capra nera che sgozzano per poi bruciarla.

    Come vede, il nostro amico selvaggio era molto ortodossonelle sue cerimonie. grottesco, Watson, prosegu Holmes ri-chiudendo lentamente il suo taccuino ma, come spesso ho avu-to occasione di osservare, dal grottesco all'orrendo non c' cheun passo.

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    L'avventura della scatola di cartone

    Nel selezionare quei casi che, meglio di altri, illustrano lestraordinarie doti mentali del mio amico Sherlock Holmes hocercato, nei limiti del possibile, di scegliere quelli meno sensa-zionali ma pi adatti a mettere in luce le sue qualit. Purtroppo, impossibile scindere del tutto il sensazionale dal criminale, eun cronista rimane col dilemma se debba sacrificare i dettagliche sono essenziali al racconto, e dare cos una falsa impressionedel problema, oppure servirsi di quegli elementi che il caso, enon la scelta, gli ha messo a disposizione.Premesso questo, vorrei illustrare i miei appunti su quella chesi dimostr una strana, anche se particolarmente funesta, con-catenazione di eventi.Era una torrida giornata d'agosto. Baker Street era un fornoe il riverbero del sole sui mattoni gialli della casa dirimpetto fa-ceva male agli occhi. Difficile credere che fossero le stesse murache occhieggiavano cos cupe nella nebbia invernale. Le persia-ne erano semichiuse e Holmes se ne stava raggomitolato sul di-vano leggendo e rileggendo una lettera che aveva ricevuto con laposta del mattino. In quanto a me, gli anni trascorsi come mili-tare in India mi avevano abituato a resistere pi al caldo che alfreddo e la colonnina di mercurio a quasi 50 non mi dava nes-sun fastidio. Ma il giornale del mattino non conteneva niented'interessante. Il Parlamento aveva sospeso i lavori. Tutti eranofuori citt e io sognavo le radure del New Forest o la ghiaia diSouthsea. Un conto bancario ridotto all'osso mi aveva costretto

  • a rimandare le vacanze, e in quanto al mio amico, n campagnan mare presentavano per lui la bench minima attrazione. Glipiaceva starsene proprio al centro di cinque milioni di individui,affondare in mezzo a loro i suoi tentacoli, attento al minimosentore di sospetto e di delitto irrisolto. Fra le sue molte doti nonc'era l'amore per la natura e il suo unico svago, quando disto-glieva la mente dal malfattore di citt, era quello di rivolgerla alsuo fratello di campagna.Vedendo che Holmes era troppo assorto per fare conversazio-ne, avevo gettato da una parte l'inutile giornale e, adagiandomi

    nella poltrona mi ero abbandonato ai miei pensieri. Improv-visamente, la voce del mio amico mi riscosse.Ha ragione, Watson, disse. Sembra davvero un modo as-surdo di risolvere una disputa.Assolutamente assurdo!, esclamai, poi, rendendomi im-provvisamente conto di come avesse fatto eco ai miei pensieripi reconditi, mi tirai su, guardandolo sbalordito.Ma Holmes!, gridai. Questo supera ogni mia immagina-zione! Vedendomi cos sconcertato, scoppi a ridere, divertito.Ricorder, disse, che un po' di tempo fa le lessi un branodi un racconto di Poe in cui una persona, a stretto fil di logica,segue i pensieri inespressi del suo compagno e lei giudic la cosasemplicemente un tour-de-force dell'autore. E si mostr incre-dulo quando le dissi che anche io facevo sempre la stessa cosa.Oh no!Forse non con le parole, mio caro Watson, ma certo con lasua espressione. Quindi, quando l'ho vista gettare da parte ilgiornale e immergersi nei suoi pensieri sono stato ben felice diavere l'occasione di seguirli e, infine, intromettermi per dimo-strarle che ero in rapporto mentale con lei.Ma non ero affatto convinto. Nel brano che lei mi lesse, ri-sposi, l'uomo aveva tratto le sue conclusioni osservando lemosse del suo compagno. Se ben ricordo, aveva inciampato suun mucchio di sassi, aveva alzato gli occhi al cielo, e cos via. Maio sono rimasto tranquillamente seduto in poltrona; quali indiziposso averle fornito?Lei si sottovaluta. I lineamenti sono stati dati all'uomo co-me un mezzo per esprimere le sue emozioni, e i suoi la servonofedelmente. Vuol dire che lei mi ha letto in faccia ci che pensavo?In faccia, e specialmente negli occhi. Scommetto che nem-meno lei riesce a ricordare come iniziata la sua meditazione.Infatti non me lo ricordo.Allora glielo dir io. Dopo aver gettato il giornale, e quellofu il gesto che richiam la mia attenzione, lei rimasto per trentasecondi seduto a fissare il vuoto. Poi, ha rivolto lo sguardo sulritratto del generale Gordon che ha appena fatto incorniciare e,dall'alterazione dei suoi lineamenti, ho capito che stava comin-ciando a pensare a qualcosa. Ma cambi presto rotta. Ha lan-ciato un'occhiata al ritratto senza cornice di Henry Ward Bee-cher che sta in cima al suo scaffale. Poi ha guardato la parete e,naturalmente, era ovvio che stava pensando che, se avesse fattoincorniciare anche quello, sarebbe andato benissimo per riempi-

    re quello spazio vuoto facendo da pendant al ritratto di Gor-don.Ma proprio cos!, esclamai.Fin qui non avrei potuto sbagliare. Ma poi i suoi pensieri so-no tornati a Beecher e lei ha fissato gli occhi sul ritratto quasi astudiarne la personalit attraverso i lineamenti. Poi il suo sguar-do si fece meno intenso ma continu a guardare da quella parte,con espressione pensierosa. Stava riandando con la mente agliincidenti della carriera di Beecher. E sapevo benissimo che nonpoteva farlo senza pensare alla sua missione per conto dei Nor-disti durante la Guerra Civile, perch ricordo che lei ebbe parole

  • di fuoco per il modo con cui era stato trattato dagli elementi piturbolenti. Ne era rimasto cos sdegnato che sapevo come, pen-sando a Beecher, non avrebbe potuto fare a meno d pensare an-che a quello. Quando, un attimo dopo, la vidi distogliere gli oc-chi dal ritratto, sospettai che i suoi pensieri fossero ora volti allaGuerra Civile e quando notai le labbra strette, gli occhi fiam-meggianti e le mani contratte, seppi con certezza che stava ap-punto pensando al coraggio dimostrato da entrambe le parti inquella lotta disperata. Ma la sua espressione ridivent triste;scosse il capo. Stava pensando alla tristezza, all'orrore e allospreco di tante vite. andato con la mano alla sua vecchia feritae ha sorriso leggermente, dimostrandomi cos come non avevapotuto fare a meno di cogliere il lato assurdo di un simile sistemaper dirimere le questioni internazionali. A questo punto, con-venni con lei che era assurdo e ho avuto il piacere di constatareche le mie deduzioni erano corrette.Assolutamente!, confermai. E ora che me lo ha spiegato,confesso che sono sorpreso quanto lo ero prima.Una cosa molto superficiale, mio caro Watson, glielo assi-curo. Non avrei richiamato la sua attenzione se quel giorno nonsi fosse dimostrato tanto incredulo. Ma ho qui per le mani unproblemino che forse si dimostrer pi difficile da risolvere chenon il mio piccolo exploit nella lettura del pensiero. Ha notatonel giornale un breve paragrafo circa lo straordinario contenutodi un pacchetto spedito alla signorina Cushing, di Cross Street,Croydon?Veramente no.Ah! Dev'esserle sfuggito. Mi butti il giornale. Eccolo, qui,sotto la colonna finanziaria. Sia gentile lo legga a voce alta.Presi il giornale che mi aveva gettato di nuovo e lessi il para-grafo indicato. Era intitolato, Un macabro pacchetto.

    La signorina Susan Cushing, abitante a Cross Street, Croydon, rimasta

    vittima di quello che dobbiamo definire uno scherzo particolarmente rivoltan-te, a meno che l'incidente non risulti avere un significato pi sinistro. Alle duedi ieri pomeriggio, il postino le recapit un pacchettino, avvolto in carta mar-rone, che conteneva una scatola di cartone riempita di sale grosso. Rovescian-do fuori il sale, la signorina Cushing rimase inorridita nel trovare due orecchieumane mozzate molto di recente. La scatola era stata spedita come pacco po-stale da Belfast, il mattino precedente. Non ci sono elementi che indichino ilmittente e la faccenda tanto pi misteriosa in quanto la signorina Cushing,nubile, sulla cinquantina, ha condotto vita molto ritirata e ha cos poche cono-scenze o corrispondenti che raramente riceve posta. Qualche anno fa, per,quando abitava a Penge, aveva affittato delle camere a tre giovani studenti dimedicina che era stata poi costretta a mandar via per le loro abitudini rumoro-se e irregolari. Secondo la polizia, il macabro scherzo compiuto ai danni dellasignorina Cushing potrebbe essere stato opera dei tre giovani che le serbavanorancore e speravano di spaventarla mandandole quei resti della sala anatomi-ca. Teoria che sembrerebbe avvalorata in parte dal fatto che uno degli studentiproveniva dall'Irlanda del Nord e, per quanto ne sa la signorina Cushing, daBelfast. Nel frattempo, la polizia sta attivamente indagando sulla faccenda e ilcaso stato affidato al signor Lestrade, uno dei nostri pi brillanti investigato-ri.

    Questo per quanto riguarda il Daily Chronicle, disse Hol-mes quando ebbi terminato di leggere. Per quanto riguarda in-vece il nostro amico Lestrade, stamane ho ricevuto da lui questobiglietto in cui mi dice:

    Credo che questo caso rientri nel suo campo.Abbiamo ottime speranze di risolverlo, ma incontriamo qualche difficoltnel reperire elementi su cui lavorare. Naturalmente abbiamo telegrafato al-l'ufficio postale di Belfast, ma in quel giorno sono stati spediti molti pacchi enon possono identificare questo in particolare, n ricordarne il mittente. Lascatola di quelle che contengono 250 grammi di tabacco conciato con melas-sa, e non ci di alcun aiuto. Sono sempre del parere che la teoria pi probabilesia quella dello studente di medicina ma, se lei avesse qualche ora da dedicar-mi, sarei felicissimo, se volesse venire qui. Mi trover per tutta la giornata a ca-sa o al comando di polizia.

    Che ne dice, Watson? Se la sente di sfidare il caldo e fare conme una corsa a Croydon? Potrebbe ricavarne qualcosa per i suoi

  • annali!Mi auguravo, appunto, di aver qualcosa da fare.Allora l'avr. Chiami il fattorino e gli dica di procurarci unacarrozza. Vado a cambiarmi e a riempire il mio portasigari; sardi ritorno fra un attimo.Mentre eravamo in treno, venne gi uno scroscio di pioggia, ea Croydon il caldo era molto meno opprimente che in citt. Hol-mes aveva spedito un telegramma cos che Lestrade, impettito,azzimato e simile a un furetto, come sempre, ci stava aspettando

    alla stazione. Cinque minuti di strada ci portarono a CrossStreet, dove abitava la signorina Cushing.Era una strada molto lunga, fiancheggiata da case a due pia-ni, sobrie ed eleganti, con i gradini di marmo bianco e gruppettidi donne col grembiule che spettegolavano sulla porta. A metdella strada, Lestrade si ferm e buss a una porta che ci venneaperta da una camerierina. La signorina Cushing era seduta nel-la stanza sul davanti, dove fummo introdotti. Era una donnadall'aria placida, con occhi grandi e gentili, e capelli grigi rial-zati in due bande ai lati. Teneva in grembo un coprischienale ri-camato e, su un tavolino accanto a lei, un cestino di matassine diseta colorate.Quella roba orrenda nel capanno, disse appena Lestradeentr. Vorrei proprio che se le portasse via.Lo far senz'altro, signorina Cushing. Le ho lasciate qui so-lo perch il mio amico, il signor Holmes, potesse dargli un'oc-chiata in sua presenza.E perch in mia presenza?Nel caso volesse rivolgerle qualche domanda.A che scopo farmi domande, dal momento che le dico chenon ne so assolutamente nulla?Ha ragione, signora, disse Holmes nel suo tono concilian-te. Senza dubbio, lei stata disturbata pi che abbastanza perquesta storia.Proprio cos, signore. Sono una persona tranquilla e condu-co una vita ritirata. una novit per me vedere il mio nome suigiornali e trovarmi la polizia in casa. Non voglio quella robaqui, signor Lestrade. Se vuole vederla, deve andare al capan-no. Si trattava di una baracchetta nel minuscolo giardino sul retrodella casa. Lestrade vi entr e riusc portando una scatola gialladi cartone, con un pezzo di carta marrone e dello spago. C'erauna panca alla fine del vialetto e ci sedemmo mentre Holmesesaminava, uno per uno, gli oggetti che Lestrade gli aveva con-segnato.Questo spago interessantissimo, osserv alzandolo versola luce e annusandolo. Che ne pensa di questo spago, Lestra-de? stato incatramato.Precisamente. un pezzo di corda catramata. Senza dub-bio, avr anche notato che la signorina Cushing l'ha tagliata conle forbici, come si vede dalla sfrangiatura sulle due estremit.Questo importante.

    Non vedo che importanza abbia, comment Lestrade.L'importanza sta nel fatto che il nodo rimasto intatto, eche si tratta di un nodo molto particolare. legato con molta precisione. Ne ho gi preso nota, disseLestrade con aria di sufficienza.Con lo spago, allora, abbiamo finito, disse Holmes sorri-dendo. Veniamo ora all'imballaggio. Carta marrone, con uninconfondibile profumo di caff. Come, non l'ha notato? Cre-do che non ci siano dubbi. Indirizzo a stampatello, grafia piut-tosto disordinata: "Signorina S. Cushing, Cross Street, Croy-don". Tracciata con una penna a punta larga, probabilmenteuna J, con inchiostro molto scadente. La parola "Croydon" erastata prima scritta con la "i" poi corretta in "y". L'indirizzo sul

  • pacco stato quindi scritto da un uomo - lo stampatello deci-samente mascolino - di scarsa cultura, che non conosce Croy-don. Fin qui, tutto bene! La scatola una scatola gialla da 250grammi per tabacco alla melassa, nulla di particolare tranne dueimpronte di pollice nell'angolo inferiore sinistro. Riempita disale grosso, del tipo usato per conciare pelli e cose del genere, laqualit pi scadente in commercio. E affondati nel sale ci sonoquesti due stranissimi allegati. Parlando, aveva preso le due orecchie e, appoggiandosi ditraverso sulle ginocchia un'assicella di legno, le esamin minu-ziosamente mentre Lestrade ed io, chinandoci alle sue spalle,guardavamo ora quegli orrendi resti ora il volto intento e pensie-roso del nostro amico. Alla fine, li rimise nella scatola e restimmerso in profonda meditazione.Naturalmente, avr notato, disse infine, che le due orec-chie non appartengono alla stessa persona.S, l'ho notato. Ma se si tratta dello scherzo di qualche stu-dente di medicina, pu aver preso due orecchie a caso dalla salaanatomica; non era necessario che appartenessero a un'unicapersona.Appunto. Ma questo non uno scherzo.Ne sicuro?I presupposti sono tutti contrari. Nei cadaveri in sala anato-mica si inietta un fluido conservante. Queste orecchie non ne re-cano traccia. E sono state tagliate da poco. Con uno strumentosmussato, il che non sarebbe se a tagliarle fosse stato uno stu-dente. E ancora, un futuro medico penserebbe all'acido fenico oalla formaldeide come conservante, certo non al sale grosso. Ri-peto che qui non si tratta di uno scherzo; siamo alle prese con ungrave delitto.Ascoltando le parole di Holmes e vedendo la sua espressione

    grave e preoccupata, mi sentii correre un brivido per la schiena.Quei brutali preliminari sembravano indicare qualcosa di stra-no e di inspiegabilmente orrendo nello sfondo. Ma Lestradescosse la testa, non del tutto convinto.Certo, esistono obiezioni all'ipotesi dello scherzo, disse;ma ne esistono ancora di pi a quella del delitto. Sappiamo chequesta donna ha condotto una vita tranquilla e rispettabile, sia aPenge che qui, da vent'anni a questa parte. E durante quel pe-riodo non si praticamente mai allontanata da casa. Per qualemotivo, dunque, un criminale dovrebbe spedirle le prove dellasua colpevolezza specialmente quando, se non un'attrice insu-perabile, la signorina ne sa quanto noi di questa faccenda?Questo il problema che dobbiamo risolvere, rispose Hol-mes, e, per quanto mi riguarda, partir dal presupposto che ilmio ragionamento sia giusto e che stato commesso un dupliceomicidio. Una delle orecchie appartiene a una donna; piccola,delicata ed forata per gli orecchini. L'altra di un uomo, ab-bronzata, macchiata e anch'essa forata per portare un orecchi-no. Presumibilmente queste due persone sono morte, altrimentine avremmo gi sentito parlare. Oggi venerd. Il pacchetto stato spedito gioved mattina. La tragedia, quindi, deve averavuto luogo mercoled o marted, o forse anche prima. Se le duepersone sono state assassinate chi, se non l'assassino, avrebbemandato alla signorina Cushing questo pegno della sua opera?Partiamo dal fatto che l'uomo che cerchiamo quello che haspedito il pacchetto. Deve aver avuto dei motivi molto forti perfare questo. Ma quali? Forse per informare la signorina Cu-shing che il lavoro era stato fatto! O forse per ferirla. Ma in que-sto caso, lei ne conoscerebbe l'identit. La conosce? Ne dubito.Se fosse cos, infatti, perch avrebbe chiamato la polizia?Avrebbe potuto seppellire le orecchie e nessuno ne avrebbe sa-puto niente. Questo avrebbe fatto se avesse voluto proteggerel'assassino. Ma se non desiderasse proteggerlo, ne farebbe il no-me. una matassa ingarbugliata che dobbiamo dipanare.Aveva parlato in tono alto e concitato, guardando sopra lo stec-cato del giardino; ma a questo punto balz rapidamente in piedi

  • avviandosi verso la casa.Devo fare qualche domanda alla signorina Cushing, disse.In quel caso, la lascio, rispose Lestrade; ho un'altra pic-cola faccenda da sbrigare. Personalmente, ritengo di non averealtro da chiedere alla signorina. Mi trover alla centrale di poli-zia.Passeremo da lei andando alla stazione, disse Holmes. Unattimo dopo, lui ed io eravamo di nuovo nella stanza sul davanti

    dove la signorina, impassibile, stava ancora lavorando al suopoggiatesta. Lo pos quando entrammo e ci guard con quegliocchi azzurri e inquisitori.Sono convinta, disse, che questa storia sia tutto un erroree che il pacchetto non fosse affatto destinato a me. L'ho ripetu-to varie volte a quel signore di Scotland Yard, ma mi ha riso infaccia. Non ho un nemico al mondo, per quanto ne so, e dunqueperch qualcuno dovrebbe farmi uno scherzo del genere?Comincio a condividere la sua opinione, signorina Cu-shing, disse Holmes sedendosi accanto a lei. Ritengo sia piche probabile..., s'interruppe e, voltandomi, rimasi molto sor-preso dallo sguardo intento con cui osservava il profilo delladonna. Per un attimo, il suo volto trad sorpresa e soddisfazioneanche se quando la signorina si gir, colpita dal suo silenzio,aveva ripreso la sua aria tranquilla e riservata. Guardai anche ioi capelli brizzolati e composti della donna, la sua cuffietta, i mi-nuscoli orecchini d'oro, i lineamenti placidi; ma non riuscii a ve-dere nulla che giustificasse la palese eccitazione del mio amico.Ci sarebbero un paio di domande...Oh, basta con le domande!, esclam seccata la signorinaCushing.Se non sbaglio, lei ha due sorelle.Come lo sa?Nell'istante stesso in cui sono entrato in questa stanza ho no-tato che tiene sul caminetto un ritratto di gruppo di tre signore,una delle quali senza dubbio lei, mentre le altre le somiglianotalmente tanto che non ci si pu sbagliare sulla parentela.S, ha ragione. Sono proprio le mie sorelle, Sarah e Mary.E qui accanto a me c' un'altra fotografia, fatta a Liver-pool, della sua sorella minore in compagnia di un uomo che dal-l'uniforme si direbbe uno steward. Vedo che a quell'epoca, suasorella non era sposata.Lei un osservatore molto acuto. il mio mestiere. Gi, ha ragione. Ma spos il signor Browner pochi giornidopo. Quando stata scattata quella foto, lui lavorava sulla rot-ta del Sud America; ma era talmente innamorato di mia sorellache non poteva sopportare l'idea di stare lontano da lei per pe-riodi cos lunghi e quindi pass alle rotte di Liverpool e di Lon-dra.Ah, la Conqueror, forse?No, la May Day, almeno secondo le ultime notizie che hoavuto. Una volta, Jim venne a trovarmi qui. Fu prima che in-frangesse la promessa; ma poi beveva sempre una volta sbarca-

    to, e bastavano due dita di alcol per fargli perdere ogni control-lo. Ah! stato davvero un brutto giorno quello in cui ha ripresoin mano un bicchiere. Prima, ruppe i rapporti con me, poi litigcon Sarah e, adesso che Mary ha smesso di scrivere, non abbia-mo idea di come vadano le cose fra loro.Era evidente che l'argomento stava molto a cuore alla signori-na Cushing. Come tutte le persone che conducono vita solitaria,in un primo tempo era stata molto reticente ma in seguito si feceestremamente comunicativa. Ci raccont un'infinit di piccolecose sul cognato, lo steward, poi, passando agli studenti di me-dicina, suoi ex pensionanti, ci fece un lungo elenco delle loromalefatte fornendoci il loro nome e quello degli ospedali dovelavoravano. Holmes ascoltava attentamente, facendo ogni tan-

  • to una domanda.A proposito di sua sorella Sarah, disse. Dal momento chesiete entrambi nubili, mi domando perch non abitiate insie-me.Ah, non si meraviglierebbe se conoscesse il carattere d Sa-rah. Feci il tentativo quando venni a Croydon ma dopo un paiodi mesi fummo costrette a separarci. Non voglio parlar male dimia sorella, ma stata sempre intrigante e scorbutica, Sarah. Mi ha detto che aveva litigato con i vostri parenti a Liver-pool.S, e pensare che una volta erano ottimi amici. addiritturaandata a vivere l per essere vicina a loro. E adesso dice tutto ilmale possibile di Jim Browner. Gli ultimi sei mesi in cui stataqui non faceva che parlare del suo vizio del bere e del suo com-portamento. Ho il sospetto che una volta lui l'abbia sorpresa aimpicciarsi di quello che non la riguardava e che gliene abbiadette quattro; e tutto cominci cos. Grazie, signorina Cushing, disse Holmes alzandosi e inchi-nandosi. Mi sembra lei abbia detto che sua sorella Sarah abitaa New Street, a Wallington? Arrivederci, mi spiace molto che leisia stata turbata per qualcosa con cui, come mi ha detto, lei nonha nulla a che fare.Mentre uscivamo, Holmes ferm una carrozza di passaggio.Quanto c' da qui a Wallington?Pi o meno un miglio, signore.Benissimo. Salga, Watson. Dobbiamo battere il ferro finch caldo. Semplice come questo caso, pure presenta un paio didettagli molto istruttivi. Si fermi al primo ufficio postale chetrova, vetturino. Holmes sped un breve telegramma e per tutto il resto dellacorsa rimase appoggiato allo schienale col cappello tirato sul na-

    so per ripararsi dal sole. Il cocchiere si ferm davanti a una casanon dissimile da quella che avevamo appena lasciato. Il mioamico gli ordin di aspettare e stava per bussare quando la portasi apr e un giovanotto dall'aria grave, vestito di nero, con uncappello lucido per l'uso, apparve sulla soglia. in casa la signorina Cushing?, chiese Holmes.La signorina Sarah Cushing molto ammalata, rispose ilgiovane. Da ieri presenta gravi sintomi di disturbi cerebrali.Come suo medico, non posso prendermi la responsabilit dipermettere che venga disturbata. Vi consiglio di tornare fra unadecina di giorni. Si infil i guanti, chiuse la porta e se ne andimpettito per la sua strada.Be', se non possiamo, non possiamo, comment filosofi-camente Holmes.Forse, non avrebbe potuto, o voluto, dirle molto.Non volevo che mi dicesse niente. Volevo solo darle un'oc-chiata. Comunque, credo di avere ormai tutto ci che mi serve.Vetturino, ci porti a un qualche albergo decente dove possiamopranzare, poi passeremo dal nostro amico Lestrade, alla centra-le di polizia.Fu un piacevole spuntino tte--tte durante il quale Holmesnon parl che di violini, raccontando con grande entusiasmo co-me avesse acquistato il suo Stradivarius, che valeva almeno 500ghinee, nel negozietto di un ebreo in Tottenham Court Road,per 55 scellini. Dai violini pass a Paganini e restammo sedutiper un'ora davanti a una bottiglia di chiaretto mentre mi rac-contava un aneddoto dopo l'altro su quell'uomo straordinario.Era gi pomeriggio inoltrato e la luce violenta si era attenuata inun morbido chiarore quando arrivammo alla centrale di polizia.Lestrade ci attendeva sulla porta.Telegramma per lei, signor Holmes, disse.Ah! La risposta! Lo apr, gli diede un'occhiata, lo appal-lottol e se lo ficc in tasca. Tutto bene, disse.Ha scoperto qualcosa?Ho scoperto tutto!Cosa!? Lestrade lo fiss sbalordito. Sta scherzando.

  • Mai stato pi serio in vita mia. stato commesso un delittoorrendo e credo che ora ne ho messo in luce tutti i particolari.E il colpevole?Holmes scribacchi poche parole su uno dei suoi biglietti davisita, che porse a Lestrade.Questo il nome, disse. Lei non potr effettuare un arre-sto prima di domani sera. Preferirei che non facesse il mio nomein collegamento con questo caso dal momento che preferisco es-

    sere associato a quei delitti che presentino una certa difficolt disoluzione. Andiamo, Watson. Ci avviammo entrambi alla