luca leotta - el eternauta
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Saggio su l'Eternauta di BrecciaTRANSCRIPT
El Eternauta con Alberto Breccia (1969)
di Luca Leotta
Sul numero 201 del la r ivista Gente , usci to i l 29 maggio del 1969,
appare la pr ima puntata del r i facimento de El Eternauta , ad opera d i
Oesterheld e del d isegnatore Alberto Breccia. I l progetto edi tor ia le
in izia le prevedeva la pubbl icazione di 3 pagine del fumetto a set t imana,
per la durata d i c i rca un anno. Ma le cose non andarono così.
Nel set tembre del lo stesso anno, sul numero 216 viene pubbl icata
l ’u l t ima puntata del fumetto: per volontà del la d irezione edi tor ia le,
l ’ in t reccio del la stor ia s i sciogl ie precip i tosamente e i l f inale viene
accelerato, a l f ine d i ant ic ipare la conclusione del rapporto t ra la r ivista
e gl i autor i .
Per capire i l perché di questa brusca r isoluzione ci r i facciamo al
prezioso saggio d i Gui l lermo Saccomanno e Carlos Tri l lo , in t i to lato “Una
revista f resca y una histor ieta podrida ”1.
Come gl i autor i del saggio spiegano chiaramente, Gente non era un
set t imanale specia l izzato in fumett i , ma quel lo che viene comunemente
def in i to un rotocalco: le sue pagine, dest inate ad un consumo di massa,
ospi tavano gl i argoment i e i contenut i p iù d isparat i , dal l ’a t tual i tà a l la
cronaca rosa e f r ivo la, passando per i servizi d ’opin ione e d i costume. In
questo pout-pourri i l fumetto d i Oesterheld, con i nuovi d isegni d i
Breccia, s i r i tagl ia uno spazio propr io e del tutto al ieno ai contenut i
c i rcostant i .
Se l ’ in t reccio r ispecchia la pr ima versione del fumetto, a l t rettanto non si
può dire del d isegno e d i a lcuni det tagl i contenut ist ic i fondamental i .
1 Pubblicato come introduzione a: Oesterheld-Breccia, El Eternauta, Ediciones de la Urraca, Buenos Aires, 1982. Da questa edizione sono tratte le vignette. Per ciascuna tavola, il numero della relativa pagina viene indicato tra parentesi.
Tav. 13 (p . 17)
La col laborazione di Oesterheld con Breccia, già sperimentata con
successo in Sherlock t ime (1958) e in Mort Cinder (1962), è f igl ia del la
volontà comune di t rasformare e far evolvere le forme consuete del
genere. Quel la intrapresa sul le pagine di Gente è una sf ida a i l imit i
impost i dal s istema di consumo, a l mercato che determina l ’ immobi l i tà del
l inguaggio e i l t r ionfo del lo stereot ipo.
Contro questa imbalsamazione del fumetto, Breccia e Oesterheld
approf i t tano del l ’occasione per spiazzare la d irezione edi tor ia le d i Gente
e r imodulare i l rapporto t ra i l genere e i l mezzo di d i f fusione:
aggrediscono i l let tore medio d i rotocalchi con la vis ione al lucinata e
a l lucinante del dramma.
Tav. 14 (p . 19)
Salta subi to agl i occhi del le t tore, soprat tutto se memore del t rat to cauto
e fedele d i Solano López, la potenza espressiva del la rappresentazione
operata da Breccia. Quel lo vis ivo è infat t i i l p iano in cui le nuove
intenzioni formal i s i rendono immediatamente manifeste.
I l d isegno si carat ter izza per i l suo l i r ismo espressivo, at tento a t rat tare i
l ineament i e le espressioni dei personaggi in re lazione ai loro sent imenti
p iù int imi, a l le loro inquietudin i nascoste.
Negl i in tern i , Breccia gioca in maniera decis iva con la luce, stabi lendo
nuovi equi l ibr i in quei quadri in cui i l b ianco del le f igure s i stagl ia
drammaticamente, sorgendo dal nero d ’un ambiente privo d i det tagl i
carat ter izzant i ( tav. 14). E’ un sorgere d imezzato, pr ivo d i margin i d i
d i fesa l ì dove sembra che i l nero del la stanza possa inesorabi lmente
r isucchiare i l ineament i dei personaggi.
Nel rappresentare la nevicata morta le, l ’autore d istrugge l ’essenzia l i tà
del rapporto luce-buio degl i ambienti chiusi e s i avventura in un caos di
l inee curve e spezzate, in cui le forme compiute smettono quasi d i
esistere, assorbi te dal la catastrofe ( tav. 16).
Nel dramma in cui non può esistere coerenza, i l corpo morente d i Polsky
s i sot t rae a l caos di l inee, per d iventare una sempl ice macchia b ianca
sot to la neve, in una sintesi t ragica che racchiude un dest ino.
Tav . 15 (p . 22 )
Qualche pagina dopo apparirà come parte del lo scenario confuso
del l ’apocal isse, sot to lo sguardo di Juan Salvo:
Tav. 16 (p . 30)
Sebbene spiegata a vol te dal le d idascal ie, la real tà concreta assume i
contorni del l ’ incubo: le forme metropol i tane crol lano, lo spazio urbano
diventa grovig l io d i l inee, completamente i rr iconoscibi le. Con Breccia i l
d isegno si fa test imone disperato, ma anche interprete, del la d ist ruzione.
Tav. 17 (p . 53)
Abbiamo f inora dedicato la nostra attenzione al le scel te sperimental i d i
Breccia poiché non si può fare a meno di notare come le l inee inquietant i
del d isegnatore dominino la scena de El Eternauta del ’69.
In questa part icolare s i tuazione Oesterheld opera una scel ta d i s intesi
del racconto, det tata da due diverse tensioni : l ’autore agisce dapprima
secondo una vis ione auto-referenzia le, e, nel l ’ in tento d i snel l i re la parte
verbale a favore d i quel la iconica, costru isce la nuova t rama
sot t in tendendo i fat t i e a l ludendo al la pr ima versione del fumetto.
Successivamente, costret to dal le pressioni del la d irezione edi tor ia le d i
Gente , è obbl igato a chiudere in f ret ta la narrazione, senza possib i l i tà d i
svi luppo o approfondimento.
In questo contesto, a l neof i ta del la ser ie r isul tava certamente d if f ic i le
comprendere le carat ter ist iche dei personaggi, i passaggi e i r isvol t i
del la t rama, tanto chiar i nel l ’opera del ’57- ’59.
Las re lac iones humanas, e l fuer te de Oesterheld, quedan despiadadamente
esquemat izadas. Los personajes no a lcanzan (no t ienen t iempo) carnadura
real . Las soluc iones aparecen como mágicas, y es habi tual la resoluc ión por
medio del texto.2
Nel le cr i t iche di Morhain s i legge la legi t t ima delusione del le ttore già
rapi to dal le pagine precise ed esaust ive del pr imissimo Eternauta. Ma,
o l t re a l le pregevol i in tu izioni espressive d i Breccia, questa versione del 2 J.C. Morhain, “La Argentina premonitora en El Eternauta de Héctor Germán Oesterheld”, n° 96 della rivista on-line Axxón. http://.axxon.com.ar
fumetto c i of f re in real tà una grande quant i tà d i spunt i contenut ist ic i ,
fondamental i a l la nostra anal is i .
Tav . 18 (p . 23 )
La tavola 18 mostra, at t raverso la genia le rappresentazione che Breccia
fa del suono, una voce distorta che dal l ’a l toparlante del la radio d i Juan
Salvo d i f fonde un comunicato dal contenuto terr i f icante: le grandi
potenze hanno consegnato a l l ’ invasore l ’ in tero Sud America, in cambio
del la propr ia salvezza.
I l fa t to che, s in dal pr incip io del la stor ia narrata, i personaggi s iano già a
conoscenza del le ragioni del la nevicata morta le è una novi tà non da
poco r ispet to a l la pr imissima versione del fumetto.
Ma ciò che colp isce ancor d i p iù è l ’ idea del t radimento operato dal le
potenze del nord del mondo nei conf ront i del l ’America Lat ina.
I l professor Faval l i , l ’ in te l le t tuale, s i incar ica d i spiegare megl io c iò che
sta succedendo:
Tav. 19 (p . 38)
Nessun aiuto giungerà a salvare i l cont inente invaso, poiché
l ’ imperia l ismo lo ha pr ima sf rut tato e poi svenduto. Ad essere isolata in
mezzo al la catastrofe non è p iù la famigl ia sopravvissuta dentro lo chalet ,
ma un cont inente intero. Un cont inente debole che dovrà auto-
organizzare la propr ia resistenza al nuovo oppressore.
El Eternauta en Gente fue un f racaso. Y f racasó porque no era para esa
rev is ta. Yo era ot ro. No podía hacer lo mismo. Y Brecc ia, por su lado,
también era otro. Ese Eternauta tenía sus v i r tudes, pero también sus cont ras.
Por un lado, su mensaje l i terar io . Por ot ro, su mensaje gráf ico. Con respecto
a su mensaje l i terar io me enteré, mucho más tarde, que me habían
supr imidos parrafos enteros.3
“Yo era otro”: con questa s intet ica espressione Oesterheld c i
spiega cos’era avvenuto nei d ieci anni che separano le due versioni del la
stessa stor ia.
In lu i s i è fat ta strada una nuova coscienza stor ico- ideologica, capace di
r i leggere gl i event i descr i t t i nel ’57- ’59 e t rovare chiaramente in essi
un’a l legoria del la s i tuazione geopol i t ica mondiale.
Como en e l caso de Rodol fo Walsh, y su Operación Masacre – una obra,
cur iosamente, contemporánea de la pr imera vers ión de El Eternauta – un
autor vuelve sobre su texto y lo re lee. Al hacer lo – pró logos, sucesivas
3 Intervista a Oesterheld tratta da “Hector Germán Oesterheld: una aventura interior”, in: C. Trillo – G. Saccomanno, Historia de la Historieta Argentina, Ed. Récord, Buenos Aires, 1980 (capitolo 17), da www.tebeosfera.com
reedic iones – descubre que en la h is tor ia que ha contado o en los hechos
que ha reconst ruido es posib le leer o descr ib i r mecanismos de
func ionamiento de la real idad soc ia l y pol í t ica que, l i terar iamente
t raspuestos, só lo requieren ser v is tos porque están desde e l pr inc ip io. 4
L’autore s i r i legge e r ipercorre le strade del suo pensiero, per
in terrogarsi e darsi del le r isposte, nel momento in cui l ’ idea in potenza
viene al la luce e s i t rasforma in at to d i scr i t tura cosciente.
I l Nemico cont inua ad essere i l Male, ma questo male t rova posto nel la
stor ia, e in essa assume un nome r iconoscib i le e concreto. Le “grandi
potenze”, Stat i Unit i e Unione Soviet ica, sono coinvol te a l lo stesso modo
nel l ’ invasione, s i a l leano col p iù forte per cont inuare a schiacciare i l p iù
debole. In un’amara quanto lucida anal is i , Oesterheld non fa d ist inzione
t ra i detentor i del potere.
In questo contesto, in cui la stor ia s i mescola a l la f inzione, viene
r ichiesto a l l ’ in tero popolo lat inoamericano di sol levarsi da solo,
autonomamente, contro tut t i gl i oppressori , d i questo o d i a l t r i p ianet i .
Si t rat ta d i una svol ta ideologica fondamentale, supportata dal la forza
immaginat iva d i Breccia, in funzione di una rot tura della calma piat ta e
i l lusor ia in cui gal leggiano i le t tor i d i una r ivista come Gente .
Mentre questo Eternauta esce in edicola, l ’Argent ina at t raversa un
momento determinante per i successivi svi luppi del la sua stor ia. Al
governo c’è un regime di t tator ia le insediatosi dopo l ’ennesimo intervento
del le forze armate nel la pol i t ica del paese, denominato (e i l nome non
t ragga in inganno) Revolución Argent ina . A capo del governo è i l
generale Onganía, che cont inua la tendenza, avviata dai precedent i
governi , ad apr ire i l mercato e l ’economia nazionale a l capi ta le estero
at t raverso una ser ie d i misure autor i tar ie e contrar ie agl i in teressi dei
lavorator i .
I l d ivieto d i sciopero e la forte repressione del la d issidenza non fanno
al t ro che accrescere la tensione nel paese, determinando f requent i e
vio lent i scontr i d i p iazza. Nel maggio ’69 a Cordoba una ser ie d i scioperi
a catena si t rasforma in guerr igl ia urbana a seguito del l ’uccis ione di un
manifestante da parte del le forze d i pol izia. E’ i l cosiddetto Cordobazo , 4 Sasturain, 1995 (p. 187)
una r ivol ta rabbiosa che r iunisce operai , student i e part i t i del la s in ist ra e
che viene repressa nel sangue dal l ’ in tervento d iret to del le forze armate.5
In questo c l ima, come raccontano Tr i l lo e Saccomanno, un edi tor ia le
sul le pagine di Gente invi ta i l le ttore borghese a bere Cinzano Oro e ad
reagire ed opporsi , fermamente ma pacif icamente, a una “strategia
comunista” minori tar ia che, at t raverso un lavaggio del cervel lo,
determina gl i sc ioperi , le sol levazioni popolar i e la d ist ruzione del le c i t tà.
In un presente d i incredib i le tensione socia le, d i sof focamento del le
legi t t ime r ivendicazioni del le c lassi subalterne e d i reazione incontro l lata
da parte d i queste, Gente propone al la Revolución Argent ina d i Onganía
d i inaugurare un “tempo pol i t ico”, ma senza la convocazione di e lezioni
democrat iche, r i tenute inut i l i :
La Revoluc ión debe apelar a una pol í t ica con la “P” mayúscula, buscar un
contenido que la di ferencie, un est i lo que vaya más a l lá de conjugar las
v ie jas cor r ientes y que conforme una respuesta a l nuevo estado de cosas.6
La l inea pol i t ica del giornale chiede insomma a una di t tatura mi l i tare d i
adottare uno “st i le” consono al lo stato del le cose: o l t re a l la possib i l i tà d i
leggere, in queste parole, una giust i f icazione dei metodi repressivi
adottat i dal governo, t roviamo in esse l ’ invi to a spingersi ancora o l t re. E
c ioè a perseguire f ino in fondo la propr ia pol i t ica neo-l iber ista d i
appoggio a l capi ta le straniero, d i svendita del le r isorse del paese al le
mult inazional i .
In questo solco s i inscr ive l ’ in tervista, pubbl icata sul le pagine del la
r ivista, a l mi l iardar io Rockefel ler che, par lando del l ’Uruguay ma
r i ferendosi a tut to i l Lat inoamérica, dichiara:
El Uruguay es un país con muy pocos habi tantes, razón por la cual su
consumo interno no es suf ic iente como para mantener la est ructura
económica y f inanciera de empresas y de los sectores de producción. Su
única sal ida es un gran in tercambio con los países vec inos o sea sal i r de su
est recho mercato y ganar los mercados de ot ros países. Eso en rasgos
generales. Pero no somos ingenuos y sabemos que todo eso impl ica muchos
5 Fonti: Diez, 2004; Novaro-Palermo, 2003; Romero, 2004. 6 citata da Trillo – Saccomanno, 1982 (pag. 7)
inconvenientes. Pues b ien, de todo eso es que venimos a enterarnos.
Nosot ros queremos ayudar , e l pres idente Nixon está muy preocupado con
todo lo que pasa aquí…Pero realmente es muy poco lo que sabemos. A par t i r
de ahora estudiaremos con ustedes mismos los problemas comunes.7
Questa breve dichiarazione cont iene tut to i l senso del la pol i t ica
intervent ista degl i Stat i Uni t i in America Lat ina: incoraggiare e dominare
i l l ibero mercato, a iutare e intervenire a r isolvere i “molt i inconvenient i”
e problemi d i qualunque natura.
Proprio d i questo genere d i dominio par la Faval l i ( tav. 19), e le sue
parole sono quel le d i un Oesterheld cosciente del grave momento stor ico
in corso, e del la necessi tà d i una reazione al s istema vigente.
Risul ta chiaro come sul le pagine di un set t imanale borghese, f i lo-
americano e ant i-comunista la presenza de El Eternauta potesse
r isul tare non sol tanto scomoda, ma persino insul tante e per icolosa per la
d irezione edi tor ia le.
Di qui le let tere (vere o f in te) dei le t tor i infast id i t i dal d isegno
sperimentale d i Breccia e, in maniera colpevolmente sot t in tesa, dal
nuovo e manifesto contenuto ideologico dettato da Oesterheld.
La conseguenza diret ta d i questa s i tuazione fu l ’ invi to agl i autor i , da
parte del la d irezione, a sospendere la stor ia, cui seguì la decis ione di
Oesterheld d i accorciare l ’ in t reccio per poter lo comunque concludere in
qualche modo.
L ’u l t ima puntata del fumetto uscì con l ’accompagnamento d i una let tera
d i scuse del d iret tore d i Gente , Fontanarrosa, a i le ttor i del la r ivista.
[…] nosot ros en la rev is ta teníamos una gran posib i l idad con El Eternauta, un
h is tor ie ta, que como ustedes recuerdan, “ la v imos” y por eso la publ icamos.
Que me disculpe Brecc ia, un gran d ibujante y d i r ia ar t ista, pero nosot ros en
nuest ra mis ión de lograr comunicac ión no debíamos habernos ent regado a la
forma estét ica de su d ibujo, que por momentos la h izo in inte l ig ib le. Aquí
también la forma, e l adorno, e l medio se convir t ió en f in y quedó a mi tad de
camino nuest ra in tenc ión.
Me v ino a la cabeza esta autocr i t ica, porque cuando veo una cosa b ien
hecha, d i recta, f i rme, que va a l nudo del asunto y abandona f lor i leg ios y
7 citata da Trillo – Saccomanno, 1982 (pag. 7)
pequeñeces para l legar , me entus iasma. Eso es tener r igor , verdadero r igor,
sea art íst ico o per iodís t ico.
Cuando nos dejamos invadir por contemplac iones secundar ias, adiós
objet ivo.8
La colpa per cui s i chiede scusa è ovviamente non quel la d i aver mut i la to
e soppresso un tentat ivo d i arte cosciente, indipendente per valore
art is t ico e lucid i tà dei contenut i . Si chiede scusa ai let tor i per aver loro
sot toposto un fumetto in cui la forma e i l mezzo sono diventat i i l f ine, ma
in cui l ’obbiett ivo s i è smarr i to per colpa di “contemplazioni secondarie”,
der ive estet iche.
Un concetto d i “r igore” p iut tosto al larmante, e una contraddizione in
termini che lascia scoperto i l vero mot ivo del la decis ione di Gente : quel
fumetto graf f ia , aggredisce l ’occhio, e costr inge le ment i a fare i cont i
con la real tà p iù amara, a prendere coscienza del la stor ia. El Eternauta
fa paura, perché at t raverso la f inzione dice una ver i tà che nessuno vuole
sent i re.
Da questa esperienza, o l t re che dal l ’a t tenzione al contesto stor ico, i l
fu turo cammino di Oesterheld è segnato in maniera def in i t iva. L ’autore s i
avvia verso la creazione di una f inzione che possa fars i car ico del la
real tà, d iventando strumento del la lot ta per i l r isvegl io del le coscienze e
per la d ist ruzione di un ordine oppressivo.
Con la consapevolezza di questa nuova missione, l ’Eternauta compie i l
suo ul t imo viaggio nel tempo.
8 C. Fontanarrosa, “Ojos argentinos y…sorprendidos”, in Gente, Buenos Aires 1969, n° 216, citata da Trillo - Saccomanno, 1982 (p. 11)
Tav . 20 (p . 62)