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Luca

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Page 1: Luca. dogma centrale della fede cristiana: Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, consustanziale al Padre e allo Spirito per la divinità, consustanziale a

Luca

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dogma centrale della fede cristiana:Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo,

consustanziale al Padre e allo Spirito per la divinità, consustanziale a noi per

l'umanità

dice «di essere venuto» (dal Padre) (cf. Mc 1,38), «di essere stato mandato» per

«annunziare la buona novella del regno di Dio» (cf. Lc 4,48)

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Gesù va incontro a coloro ai quali egli deve annunziare la buona novella

Dio desiderava rispondere al desiderio di bene e di felicità  radicato profondamente nell'uomo

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tentazioni di Gesù nel deserto (cf. Lc 4,1-13)

avidità materialistica (pane)

avidità politica (dominio sui regni del mondo)

avidità spirituale (richiesta gratuita di un miracolo)

non l’oggetto in se stesso, ma l’idolatria è peccato

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la vittoria di Gesù diventa anche la vittoria del popolo ebraico contro le antiche

tentazioni dell’Esodo, mentre esso vagava nel deserto

Gesù è ormai pronto per la sua missione evangelizzatrice

Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si

diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano

grandi lodi (vv. 14-15)

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Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi». Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose: «Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fàllo anche qui, nella tua patria!». Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria. Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro». All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

Luca 4,16-30

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entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga

normale funzione liturgica

erano venuti in massa per vedere il loro concittadino che era diventato famoso (cf. “la sua fama si sparse per tutta la regione

all'intorno”)

la gente si aspettava di essere stupita da miracoli

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si alzò a leggere

la sinagoga era un luogo familiare: fin da bambino era solito recarvisi

lo invitano a leggere la Scrittura e a commentarla:

era un grande onore poterlo fare

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Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia

un incaricato aveva preso il rotolo del libro sacro da un’apposita teca, tolta la protezione

di tessuto e gliel’aveva consegnata

si era soliti leggere una porzione dalla Legge, seguita da una lezione dai profeti e un

discorso

gli avevano consegnato il rotolo di Isaia senza che questo venisse richiesto

occasione per Gesù di presentare la sua vera identità di Messia e la sua missione

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Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione

Gesù è pieno di Spirito Santo per essere profeta

(= colui che parla al posto di Dio)

il profeta era l’uomo, ispirato da Dio per riferire la parola divina mediante la propria bocca: la bocca del profeta comunicava la

parola come se fosse usata da Dio stesso (cf. Giovanni, la voce)

pienezza di Dio, Messia, Unto

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mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la

vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia

del Signore

il testo di Isaia parla di poveri, carcerati, ciechi e oppressi (cf. Is 61,1-2): rispecchia la situazione della gente della Galilea al tempo

di Gesù

Gesù prende posizione in difesa della vita del suo popolo

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Gesù definisce la sua missione

annunciare la Buona Notizia ai poveri

proclamare ai prigionieri la liberazione

ridare la vista ai ciechi

restituire la libertà agli oppressi

proclamare un anno di grazia da parte del Signore

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poveri

con denaro e proprietà, senza di lui siamo poveri

coloro che sono consapevoli della loro miseria spirituale e del loro peccato

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prigionieri

schiavitù interiore e schiavitù esteriore

asservimento al peccato ed alle cose di questo mondo

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ciechi

persone, pur avendo occhi buoni, sono disperatamente cieche di fronte alle realtà dello Spirito

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rimettere in libertà gli oppressi

vangelo per eccellenza

Isaia 56,8: vero digiuno è dedicarsi al servizio del prossimo mediante opere di

misericordia tra cui la liberazione dei prigionieri

liberazione da ogni forma di schiavitù, fisica e morale, già in questa vita, prima ancora

che nella vita eterna

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anno di grazia del Signore

anno del Giubileo (greco yobel = ariete; latino iubilaeus)

ogni 7 anni (cf. Dt 15,1; Lv 25,3) era necessario restituire le terre al clan delle origini, per impedire la formazione di

latifondi e garantire alle famiglie la sopravvivenza; bisognava anche perdonare i debiti e riscattare gli schiavi

(cf.Dt 15,1-18)

dopo l’esilio, ogni 50 anni (cf. Lv 25,8-12)

strumento legale per ritornare al senso originale della Legge di Dio, per ristabilire i diritti dei poveri, accogliere

gli esclusi e reintegrarli nella convivenza, occasione offerta da Dio per fare una revisione del cammino,

scoprire e correggere gli errori e ricominciare tutto da capo

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anno di grazia

anno di misericordia, tempo di grazia e di condono, tempo della salvezza

"riparare" i cuori = missione di recupero

grande Medico, Redentore

non solo annuncio, ma autorità e potere di rimettere in libertà

grazia = è lui stesso

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Gesù non è semplicemente venuto a proclamare il Giubileo, ma Egli stesso è il

Giubileo

potere di Dio, che interviene nella storia in favore dei poveri, degli indebitati, degli

schiavi, degli schiacciati e dei falliti

Gesù non completa la lettura del testo di Isaia, ma si ferma prima delle parole che annunciano “la vendetta del nostro Dio”

(messianismo senza rivalsa nazionalistica )

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Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di

tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui

sedette = intronizzazione del Maestro e Signore

sguardo intenso di tutti su di lui

concentrazione sul mistero della sua persona

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Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi

infinite volte quel testo è stato letto nelle sinagoghe, ma oggi queste parole antiche sono

assolutamente nuove

le parole antiche si adempiono sulle labbra di Gesù

è lui il grande protagonista, l'unico

ciò che in Isaia era un annuncio, in Gesù diventa realtà, diventa il presente, l'oggi della salvezza

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Non è il figlio di Giuseppe?

non accettano che Gesù sia il messia annunciato da Isaia

il problema era nel fatto che un concittadino, ossia uno di loro, che conoscevano e

avevano visto crescere, parlava con autorità sulle cose della vita, sulle trasformazioni da

operare nei cuori

il fatto che uno di loro diventi diverso, pur essendo identico a loro, suona come un'accusa implicita, insopportabile

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Nessun profeta è bene accetto in patria

rifiuto che Dio parli e operi nella vita di ogni giorno

è difficile vedere la realizzazione di attese grandiose in persone con le quali si convive

fianco a fianco

Gesù delinea il suo destino di profeta inascoltato, emarginato, squalificato

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tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno

rimangono scandalizzati perché Gesù parla di accogliere i poveri, i ciechi e gli

oppressi

la gente non accetta la proposta di Gesù

nel momento in cui presenta il progetto di accogliere gli esclusi, lui stesso è escluso

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lo cacciarono fuori della città

ci si avvia alla sua tumultuosa eliminazione, fuori dalla città, come il

vangelo racconterà nel seguito

la minaccia che riceve dai suoi compaesani, prefigura già l'esito finale

della sua vicenda umana

il modo in cui Gesù ha scandalizzato i suoi concittadini di allora è identico a quello

con cui scandalizza noi oggi

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Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò

la tentazione di addomesticare Cristo è di tutti e di sempre, ma Gesù non si lascia

intrappolare: o si accoglie nel modo giusto o se ne va

prosegue il suo cammino verso Gerusalemme