loggetto e il luogo della prestazione di lavoro: -mansioni e qualifiche - inquadramento nelle...

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L’oggetto e il luogo della prestazione di lavoro: -mansioni e qualifiche - inquadramento nelle “categorie” -esercizio dello ius variandi - trasferimento geografico

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L’oggetto e il luogo della prestazione di lavoro: -mansioni e qualifiche - inquadramento nelle

“categorie”-esercizio dello ius variandi - trasferimento geografico

La prestazione di lavoro come La prestazione di lavoro come oggetto dell’obbligazione del oggetto dell’obbligazione del lavoratore: la “deduzione” nel lavoratore: la “deduzione” nel

contratto di lavoro contratto di lavoro Ciò avviene facendo riferimento a Ciò avviene facendo riferimento a

tre concetti giuridici che, come tre concetti giuridici che, come si vedrà, si pongono in stretta e si vedrà, si pongono in stretta e

reciproca connessione:reciproca connessione:

1)1) Le mansioniLe mansioni

2)2) La qualificaLa qualifica

3)3) L’inquadramento nella L’inquadramento nella categoriacategoria

L’assunzione del lavoratore e gli L’assunzione del lavoratore e gli obblighi di comunicazioneobblighi di comunicazione

Il d. lgs. n. 152 del 1997Il d. lgs. n. 152 del 1997Il datore di lavoro pubblico e privato è tenuto a

fornire al lavoratore una serie di informazioni relative al rapporto di lavoro:

a) Tipo di rapporto, durata, data di inizio e luogo di lavoro

b) Inquadramento, livello e qualifica del lavoratore

c) Importo della retribuzione e periodo di pagamento

d) Orario di lavoro e periodo feriale

In particolare, sull’attribuzione di In particolare, sull’attribuzione di mansioni e qualifiche e mansioni e qualifiche e

sull’inquadramentosull’inquadramento• Art. 96, comma 2, Art. 96, comma 2,

disposizioni di disposizioni di attuazione del cod. attuazione del cod. civ.:civ.:

L’imprenditore deve fare L’imprenditore deve fare conoscere al conoscere al prestatore di lavoro, prestatore di lavoro, al momento al momento dell’assunzione, dell’assunzione, la la categoria e la qualifica categoria e la qualifica che gli sono assegnate che gli sono assegnate in relazione alle in relazione alle mansioni per cui è mansioni per cui è stato assunto. stato assunto.

• Art. 2103: il Art. 2103: il prestatore di prestatore di lavoro deve lavoro deve essere adibito essere adibito alle mansioni alle mansioni per le quali è per le quali è stato stato assunto…………assunto………….. ..

Il primo “cerchio Il primo “cerchio concentrico”: la mansioneconcentrico”: la mansione

La mansione identifica i La mansione identifica i compiti in concreto espletati compiti in concreto espletati dal lavoratore, costituendo in dal lavoratore, costituendo in

senso proprio “l’oggetto senso proprio “l’oggetto dell’obbligazione di lavoro”dell’obbligazione di lavoro”

Il secondo “cerchio Il secondo “cerchio concentrico” (più ampio): la concentrico” (più ampio): la

qualificaqualificaCostituisce la “sintesi” Costituisce la “sintesi”

concettuale di un complesso di concettuale di un complesso di mansioni: l’insieme delle mansioni: l’insieme delle

mansioni svolte determina il mansioni svolte determina il riconoscimento di una riconoscimento di una specifica specifica qualifica del lavoratorequalifica del lavoratore (per es. (per es. saldatore, elettricista; oppure saldatore, elettricista; oppure

archivista, fattorino)archivista, fattorino)

Il terzo “cerchio concentrico”: Il terzo “cerchio concentrico”: l’inquadramento nella l’inquadramento nella

categoriacategoriaCostituisce il criterio “superiore” di Costituisce il criterio “superiore” di

classificazione, tale da inglobare classificazione, tale da inglobare al suo interno i precedenti sotto-al suo interno i precedenti sotto-insiemi:insiemi:

A seconda delle mansioni svolte e, A seconda delle mansioni svolte e, dunque, della qualifica attribuita, dunque, della qualifica attribuita, il lavoratore viene inquadrato il lavoratore viene inquadrato in in una delle categorie previste dalla una delle categorie previste dalla legge o, in qualche caso, dalla legge o, in qualche caso, dalla contrattazione collettiva.contrattazione collettiva.

Le categorie legali: l’art. Le categorie legali: l’art. 2095 cod. civ.2095 cod. civ.

• OperaiOperai• ImpiegatiImpiegati

• Quadri (introdotti dalla Quadri (introdotti dalla legge n. 190 del 1985)legge n. 190 del 1985)

• DirigentiDirigenti

E le categorie introdotte dalla E le categorie introdotte dalla contrattazione collettivacontrattazione collettiva

Esempio tipico: la figura del Esempio tipico: la figura del funzionario nel settore funzionario nel settore

creditizio-assicurativocreditizio-assicurativo, come , come categoria contrattuale categoria contrattuale

intermedia fra l’impiegato e il intermedia fra l’impiegato e il dirigente e prossima, per certi dirigente e prossima, per certi

versi, al quadro.versi, al quadro.

Le definizioni di “operaio” Le definizioni di “operaio” ed “impiegato”ed “impiegato”

La legge sull’”impiego La legge sull’”impiego privato” (n. 1825 del privato” (n. 1825 del 1924) stabilisce che 1924) stabilisce che l’impiegato si l’impiegato si caratterizza per: 1) caratterizza per: 1) continuità del continuità del rapporto; 2) rapporto; 2) professionalità professionalità dell’attività svolta; 3) dell’attività svolta; 3) collaborazione di collaborazione di concetto/ordine, concetto/ordine, esclusa ogni esclusa ogni prestazione che sia prestazione che sia semplicemente di semplicemente di manodopera.manodopera.

Implicitamente, ne Implicitamente, ne deriva che deriva che l’operaio è colui l’operaio è colui le cui prestazioni le cui prestazioni si caratterizzano si caratterizzano per per la prevalente la prevalente manualità.manualità.

La distinzione nella La distinzione nella giurisprudenza e il suo giurisprudenza e il suo

superamento nella realtà superamento nella realtà normativanormativa1)1) L’impiegato svolge L’impiegato svolge

attività di attività di collaborazione collaborazione “all’impresa”“all’impresa” (dandosi (dandosi rilevanza al criterio rilevanza al criterio della collaborazione, della collaborazione, anche ai sensi dell’art. anche ai sensi dell’art. 2094 cod. civ.)…..2094 cod. civ.)…..

2)2) ……..mentre l’operaio ..mentre l’operaio collabora collabora “nell’impresa”, “nell’impresa”, assumendo rilievo il assumendo rilievo il contributo alla contributo alla produzione della produzione della medesima.medesima.

Bisogna dire che la distinzione Bisogna dire che la distinzione fra operaio e impiegato è fra operaio e impiegato è ormai rilevante (oltre che ormai rilevante (oltre che nella nella vulgatavulgata corrente), corrente), unicamente sotto il profilo unicamente sotto il profilo dell’inquadramento (v. dell’inquadramento (v. anche anche infrainfra), mentre dal ), mentre dal punto di vista normativo le punto di vista normativo le differenze, un tempo differenze, un tempo rilevanti, si sono rilevanti, si sono assottigliate. assottigliate.

Restano delle diverse Restano delle diverse discipline, nei CCNL, sul discipline, nei CCNL, sul periodo di preavviso e sulla periodo di preavviso e sulla durata dei periodi di prova durata dei periodi di prova (di solito più brevi per gli (di solito più brevi per gli operai)operai)

La categoria dei “quadri”La categoria dei “quadri”

Origine storica della categoria: esigenza di Origine storica della categoria: esigenza di differenziazione del ceto impiegatizio “alto” differenziazione del ceto impiegatizio “alto” che però non poteva aspirare alla categoria che però non poteva aspirare alla categoria dirigenziale.dirigenziale.

La legge n. 190 del 1985 li definisce: La legge n. 190 del 1985 li definisce: “prestatori di lavoro subordinato che, pur non “prestatori di lavoro subordinato che, pur non appartenendo alla categoria dei dirigenti, appartenendo alla categoria dei dirigenti, svolgono funzioni con carattere continuativo svolgono funzioni con carattere continuativo di rilevante importanza ai fini dello sviluppo e di rilevante importanza ai fini dello sviluppo e dell’attuazione degli obiettivi dell’impresa”. dell’attuazione degli obiettivi dell’impresa”.

La legge rinvia la definizione dei requisiti di La legge rinvia la definizione dei requisiti di appartenenza alla categoria ai contratti appartenenza alla categoria ai contratti collettivi.collettivi.

Gli scarsi beneficiGli scarsi benefici

I contratti collettivi hanno I contratti collettivi hanno prevalentemente favorito l’accesso prevalentemente favorito l’accesso alla nuova categoria degli impiegati alla nuova categoria degli impiegati di grado più elevato, con di grado più elevato, con l’attribuzione di benefici non l’attribuzione di benefici non particolarmente rilevanti, specie di particolarmente rilevanti, specie di natura economica.natura economica.

Il dirigente nelle definizioni Il dirigente nelle definizioni legali e giurisprudenzialilegali e giurisprudenziali

Legge n. 1825 del Legge n. 1825 del 1924:1924:

Definisce dirigenti “i Definisce dirigenti “i direttori tecnici ed direttori tecnici ed amministrativi e gli amministrativi e gli altri capi di ufficio, altri capi di ufficio, di servizi con di servizi con funzioni analoghe”. funzioni analoghe”.

La giurisprudenza La giurisprudenza (definizione (definizione tradizionale):tradizionale):

È l’È l’alter ego alter ego dell’imprenditore, colui dell’imprenditore, colui cioè che esercita le cioè che esercita le proprie funzioni con proprie funzioni con ampiezza e ampiezza e discrezionalità di poteri discrezionalità di poteri su tutta l’impresa ed su tutta l’impresa ed essendo sottoposto essendo sottoposto esclusivamente alle esclusivamente alle direttive generali del direttive generali del datore di lavoro.datore di lavoro.

Il nuovo approccio Il nuovo approccio giurisprudenziale (alla luce giurisprudenziale (alla luce

della contrattazione collettiva)della contrattazione collettiva)L’evoluzione più recente è caratterizzata L’evoluzione più recente è caratterizzata

da una operazione tendente ad da una operazione tendente ad allargare “verso il basso” la figura del allargare “verso il basso” la figura del dirigente, mediante una proliferazione dirigente, mediante una proliferazione di figure che, pur apicali, sono prive di di figure che, pur apicali, sono prive di poteri così ampi quali quelli implicati poteri così ampi quali quelli implicati dalla nozione di alter-ego dalla nozione di alter-ego dell’imprenditore. Da qui dunque dell’imprenditore. Da qui dunque l’individuazione di diversi “gradi” della l’individuazione di diversi “gradi” della stessa unitaria categoria.stessa unitaria categoria.

Ambiti di specialità della Ambiti di specialità della categoria dirigenzialecategoria dirigenziale

1)1) Organizzazioni sindacali “separate”;Organizzazioni sindacali “separate”;

2)2) Regimi previdenziali con carattere di Regimi previdenziali con carattere di specialità;specialità;

3)3) Non applicazione della disciplina Non applicazione della disciplina limitativa e di tutela in materia di limitativa e di tutela in materia di licenziamenti individuali (a causa della licenziamenti individuali (a causa della natura fiduciaria del rapporto di natura fiduciaria del rapporto di lavoro)lavoro)

4)4) Non applicazione di una parte della Non applicazione di una parte della disciplina in materia di orario di lavoro disciplina in materia di orario di lavoro (v. (v. infrainfra) )

Tecniche utilizzate dalla Tecniche utilizzate dalla contrattazione collettiva ai fini contrattazione collettiva ai fini

dell’inquadramento dei lavoratori dell’inquadramento dei lavoratori all’interno delle categorieall’interno delle categorieFino agli anni ’60:Fino agli anni ’60:

Si è affermata una Si è affermata una distinzione netta, distinzione netta, all’interno dei all’interno dei contratti collettivi, di contratti collettivi, di singole “Parti” singole “Parti” dedicate a dedicate a disciplinare il disciplinare il trattamento trattamento economico-economico-normativo degli normativo degli appartenenti alle appartenenti alle diverse categorie diverse categorie legalilegali

A partire dagli anni ’70:Al sistema

dell’inquadramento nelle categorie legali si è sostituito il c.d. “inquadramento unico”, fondato su una serie di livelli contrattuali (dei veri e propri contenitori) all’interno dei quali convergono posizioni di lavoro (cioè qualifiche) sia operaie che impiegatizie.

Il potere di modifica delle Il potere di modifica delle mansionimansioni

Due interessi (talvolta) contrapposti:Due interessi (talvolta) contrapposti:

a)a) Quello del creditore di lavoro ad un impiego Quello del creditore di lavoro ad un impiego “elastico” della prestazione, in relazione alle “elastico” della prestazione, in relazione alle mutevoli esigenze dell’organizzazione mutevoli esigenze dell’organizzazione produttiva;produttiva;

b)b) Quello del lavoratore alla conformità della Quello del lavoratore alla conformità della prestazione alle mansioni convenute al prestazione alle mansioni convenute al momento dell’assunzione o comunque momento dell’assunzione o comunque compatibili con la qualifica di appartenenza.compatibili con la qualifica di appartenenza.

Il punto di mediazione individuato Il punto di mediazione individuato dall’ordinamento: l’esercizio dello “ius dall’ordinamento: l’esercizio dello “ius

variandi” del datore di lavoro e i relativi variandi” del datore di lavoro e i relativi limitilimiti

• Art. 2103 cod. civ. (vecchio Art. 2103 cod. civ. (vecchio testo): il datore di lavoro ha il testo): il datore di lavoro ha il potere di adibire il prestatore di potere di adibire il prestatore di lavoro ad una mansione diversa lavoro ad una mansione diversa da quella per la quale è stato da quella per la quale è stato assunto, assunto, purché ciò non purché ciò non comporti una diminuzione della comporti una diminuzione della retribuzione o un mutamento retribuzione o un mutamento sostanziale della sua posizione.sostanziale della sua posizione.

• Interpretazione “non rigorosa” Interpretazione “non rigorosa” della giurisprudenza, che della giurisprudenza, che generalmente ammetteva: 1) generalmente ammetteva: 1) tutte le modificazioni tutte le modificazioni consensuali (anche consensuali (anche peggiorative) della mansione; 2) peggiorative) della mansione; 2) le modificazioni unilaterali che le modificazioni unilaterali che non recassero un evidente e non recassero un evidente e grave grave vulnusvulnus alla dignità del alla dignità del lavoratore e alla sua lavoratore e alla sua collocazione nell’ambiente di collocazione nell’ambiente di lavorolavoro

• Il nuovo art. 2103 cod. civ., a Il nuovo art. 2103 cod. civ., a seguito della riforma seguito della riforma introdotta introdotta dall’art. 13 dello dall’art. 13 dello Statuto dei lavoratori:Statuto dei lavoratori:

E’ ammessa la modifica E’ ammessa la modifica unilaterale della mansione, da unilaterale della mansione, da parte del datore di lavoro, nel parte del datore di lavoro, nel contesto di una serie di limiti contesto di una serie di limiti posti a garanzia del posti a garanzia del lavoratore:lavoratore:

1)1) Modifiche migliorative (o in Modifiche migliorative (o in senso verticale): sono senso verticale): sono ammesse e danno diritto, in ammesse e danno diritto, in presenza di talune condizioni, presenza di talune condizioni, alla promozione;alla promozione;

2)2) Modifiche dirette ad attribuire Modifiche dirette ad attribuire mansioni equivalenti (o in mansioni equivalenti (o in senso orizzontale): sono senso orizzontale): sono ammesse;ammesse;

3)3) Modifiche peggiorative (o Modifiche peggiorative (o “verso il basso”): sono, in “verso il basso”): sono, in linea di principio, linea di principio, implicitamente vietate.implicitamente vietate.

Il testo dell’art. 2103 cod. Il testo dell’art. 2103 cod. civ.civ.

Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiorecorrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni a mansioni equivalenti equivalenti alle ultime effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione della retribuzione.

Nel caso di assegnazione a mansioni superiori mansioni superiori il prestatore ha diritto al trattamento corrispondente all’attività svolta e l’assegnazione stessa diviene l’assegnazione stessa diviene definitivadefinitiva, ove la medesima non abbia avuto luogo per sostituzione del lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, dopo un periodo fissato dai contratti collettivi, e comunque non superiore a tre mesi.

Ogni patto contrario è nullo.Ogni patto contrario è nullo.

Lo Lo ius variandiius variandi verticale verticalePrima ipotesi: Prima ipotesi: spostamento “temporaneo”spostamento “temporaneo” alla alla

mansione che appartiene ad una categoria superiore: mansione che appartiene ad una categoria superiore: conferisce solamente il diritto al trattamento conferisce solamente il diritto al trattamento retributivo più elevato.retributivo più elevato.

Seconda ipotesi: Seconda ipotesi: spostamento per fronteggiare una spostamento per fronteggiare una esigenza di lungo periodo: esigenza di lungo periodo: quando il periodo supera i quando il periodo supera i tre mesi o il minor periodo previsto dal contratto tre mesi o il minor periodo previsto dal contratto collettivo collettivo si verifica la d.c. promozione automaticasi verifica la d.c. promozione automatica. .

Tale seconda ipotesi è sottoposta ad Tale seconda ipotesi è sottoposta ad una deroga,una deroga, relativa al caso in cui lo spostamento è finalizzato a relativa al caso in cui lo spostamento è finalizzato a sostituire un lavoratore / una lavoratrice assenti con sostituire un lavoratore / una lavoratrice assenti con diritto alla conservazione del posto di lavoro (per es. diritto alla conservazione del posto di lavoro (per es. il lavoratore in malattia; la lavoratrice in stato di il lavoratore in malattia; la lavoratrice in stato di gravidanza; ma anche, secondo parte della gravidanza; ma anche, secondo parte della giurisprudenza, il lavoratore in ferie)giurisprudenza, il lavoratore in ferie)

Lo Lo ius variandiius variandi orizzontale orizzontaleL’art. 2103 cod. civ. fa lapidariamente

riferimento all’adibizione alle “mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione della retribuzione”.

Problema: l’equivalenza va riferita a parametri diversi e ulteriori rispetto al mero profilo del trattamento economico? Lo spostamento “interno” al livello di inquadramento garantisce equivalenza?

La giurisprudenza sulla La giurisprudenza sulla equivalenza professionale equivalenza professionale

“soggettiva”“soggettiva”Secondo la restrittiva tesi giurisprudenziale prevalente, lo spostamento determina “demansionamento” nel caso in cui pregiudica la possibilità del lavoratore di fruire del bagaglio professionale già acquisito, nonché della capacità professionale potenziale.

Possibili obiezioni datoriali all’individuazione giudiziale di una ipotesi di “demansionamento”:

1) l’esistenza di una c.d. clausola di fungibilità fra mansioni ricomprese all’interno del medesimo livello di inquadramento contrattuale;

2) Il vantaggio derivante al lavoratore dall’adibizione a mansioni “eterogenee” (accrescimento delle capacità professionali)

Il divieto di Il divieto di ius variandi in ius variandi in peiuspeius

Il secondo comma dell’art. 2103 cod. Il secondo comma dell’art. 2103 cod. civ., che prevede la nullità di “ogni civ., che prevede la nullità di “ogni patto contrario”, introduce il tratto patto contrario”, introduce il tratto della della inderogabilità della disciplinainderogabilità della disciplina. . Ciò significa, in particolare, che sia Ciò significa, in particolare, che sia l’autonomia individuale che l’autonomia individuale che collettiva non possono, in linea di collettiva non possono, in linea di principio, disporre una modificazione principio, disporre una modificazione peggiorativa della mansione.peggiorativa della mansione.

Come legge e giurisprudenza hanno reso “relativa” Come legge e giurisprudenza hanno reso “relativa” l’inderogabilità (per ragioni di tutela della salute o l’inderogabilità (per ragioni di tutela della salute o

dell’occupazione)dell’occupazione)Una parte della Una parte della

giurisprudenza giurisprudenza “allenta” la rigidità “allenta” la rigidità del divieto di patto in del divieto di patto in deroga, legittimando deroga, legittimando forme di consenso fra forme di consenso fra le parti sul le parti sul mutamento in peiusmutamento in peius

come alternativa al licenziamento per giustificato motivo oggettivo o impossibilità sopravvenuta della prestazione

Le eccezioni al divieto introdotte Le eccezioni al divieto introdotte dalla legge (nei primi tre dalla legge (nei primi tre casi, mantengono il diritto casi, mantengono il diritto alla retribuzione pregressa):alla retribuzione pregressa):

1) Lavoratrici in stato di gravidanza (art. 7, d. lgs. n. 151 del 2001);

2) Lavoratore esposto ad agenti di rischio (fisici, chimici, biologici: art. 8, l. n. 277 del 1991)

3) Lavoratore divenuto inabile a seguito di infortunio o malattia, (art. 4, comma 4, l. n. 68 del 1999)

4) In situazione di crisi d’azienda, come alternativa alla messa in mobilità e licenziamento collettivo, nel caso in cui la deroga sia oggetto di accordo sindacale (art. 4, comma 11, l. n. 223 del 1991)

La tutela giudiziale contro il La tutela giudiziale contro il demansionamentodemansionamento

• Diritto del lavoratore ad essere Diritto del lavoratore ad essere riassegnato alla mansione (e alla riassegnato alla mansione (e alla qualifica) antecedente;qualifica) antecedente;

• Diritto al risarcimento del c.d. “danno Diritto al risarcimento del c.d. “danno alla professionalità” (danno non alla professionalità” (danno non patrimoniale, che va comunque provato, patrimoniale, che va comunque provato, essendo esclusa la risarcibilità essendo esclusa la risarcibilità in re ipsa: in re ipsa: Cass. sez. un. n. 6572 del 2006);Cass. sez. un. n. 6572 del 2006);

• Diritto del lavoratore al risarcimento dei Diritto del lavoratore al risarcimento dei danni maturati ad altro titolo, in alcuni danni maturati ad altro titolo, in alcuni casi anche in ragione del configurarsi del casi anche in ragione del configurarsi del c.d. c.d. mobbingmobbing (danno biologico, (danno biologico, esistenziale, alla vita di relazione, etc.) esistenziale, alla vita di relazione, etc.)

Lo Lo ius variandiius variandi nel pubblico nel pubblico impiegoimpiego

Si applica l’art. 52, d. lgs. n. 165 del 2001:1) Nel silenzio della disposizione legale, non è

ammesso lo ius variandi in peius.2) E’ invece ammessa l’adibizione del prestatore

di lavoro “alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni equivalenti nell'ambito dell'area di inquadramento”

3) E’ ammesso lo spostamento a mansioni superiori quando si ha “l’attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni”.

Adibizione del dipendente Adibizione del dipendente pubblico a mansioni superioripubblico a mansioni superiori

Il presupposto generale è rappresentato dalle “obiettive esigenze di servizio”.

I casi in cui è possibile attribuire mansioni superiori sono:

• La vacanza di posto in organico, con spostamento per non più di sei mesi, prorogabili sino a dodici se avviate le procedure per coprire i posti vacanti;

• La sostituzione di dipendente assente con diritto alla conservazione del posto.

In questi casi, per il periodo della prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento economico per la qualifica superiore.

Nel caso di assegnazione del lavoratore pubblico a mansione superiore al di fuori dei casi elencati, il lavoratore ha diritto alla “differenza di trattamento economico con la qualifica superiore”.

Il dirigente che ha proceduto all’assegnazione, con dolo o colpa grave, incorre nella c.d. responsabilità amministrativo-contabile.

Il tratto di ulteriore Il tratto di ulteriore “specialità” dell’art. 52 d. lgs. “specialità” dell’art. 52 d. lgs.

n. 165/2001n. 165/2001““L’esercizio di fatto di mansioni non L’esercizio di fatto di mansioni non

corrispondenti alla qualifica di corrispondenti alla qualifica di appartenenza non ha effetto ai fini appartenenza non ha effetto ai fini dell’inquadramento del lavoratore o dell’inquadramento del lavoratore o

dell’assegnazione di incarichi di dell’assegnazione di incarichi di direzione”.direzione”.

Dunque, Dunque, non si applica la previsione di non si applica la previsione di garanzia dell’art. 2103 cod. civ.garanzia dell’art. 2103 cod. civ., circa il , circa il diritto alla promozione automatica in diritto alla promozione automatica in

caso di svolgimento di mansioni superiori caso di svolgimento di mansioni superiori per un periodo superiore a tre mesi.per un periodo superiore a tre mesi.

Il trasferimento geograficoIl trasferimento geografico

Ai sensi dell’art. Ai sensi dell’art. 2103, primo 2103, primo comma, ult. parte, comma, ult. parte, il lavoratore “non il lavoratore “non può essere può essere trasferito da una trasferito da una unità produttiva ad unità produttiva ad un’altra se non per un’altra se non per comprovate ragioni comprovate ragioni tecniche, tecniche, organizzativa e organizzativa e produttiveproduttive”.”.

La rilevanza del La rilevanza del provvedimento provvedimento datoriale che dispone datoriale che dispone il trasferimento dal il trasferimento dal punto di vista del punto di vista del lavoratore (talvolta lavoratore (talvolta percepito come percepito come simile al simile al licenziamento):licenziamento):

la la ratioratio della della disposizione è di disposizione è di rendere esercitabile rendere esercitabile il potere di il potere di trasferimento, salvo trasferimento, salvo evitarne l’uso evitarne l’uso arbitrarioarbitrario

Il controllo giudiziale

A) Controllo sulla veridicità e attendibilità delle ragioni addotte dal datore di lavoro;

B) Esistenza del nesso di causalità fra tali ragioni e il disposto trasferimento;

C) Il controllo giudiziale non può estendersi sino a sindacare il merito della scelta operata dall’imprenditore (ostandovi l’art. 41, co. 1, Cost.)

Presupposti di legittimità

1)1) Il presupposto di origine legale è Il presupposto di origine legale è l’esistenza di una motivazione l’esistenza di una motivazione (comprovate ragioni….), che deve essere (comprovate ragioni….), che deve essere portata portata a conoscenza del lavoratore, ma a conoscenza del lavoratore, ma solo se richiesto (Cass. Sez. un. 15 luglio solo se richiesto (Cass. Sez. un. 15 luglio 1986, n. 4572)1986, n. 4572);;

2)2) Ulteriori vincoli posti dalla Ulteriori vincoli posti dalla contrattazione collettiva possono essere: contrattazione collettiva possono essere: a) comunicazione redatta per iscritto; b) a) comunicazione redatta per iscritto; b) obblighi di comunicazione alle rsa o rsu; obblighi di comunicazione alle rsa o rsu; c) divieto di trasferire particolari c) divieto di trasferire particolari categorie di lavoratori; d) indennizzi categorie di lavoratori; d) indennizzi economici per i lavoratori trasferiti.economici per i lavoratori trasferiti.

Applicabilità dell’art. 2103 c.c.: il trasferimento deve

essere “geografico”• “Da una unità Da una unità

produttiva ad produttiva ad un’altra”: s’intende un’altra”: s’intende sicuramente il sicuramente il trasferimento che trasferimento che determina un determina un mutamento di mutamento di residenza o dimora, residenza o dimora, ma non si esclude ma non si esclude anche lo spostamento anche lo spostamento ad unità produttiva ad unità produttiva contigua.contigua.

Restano fuori con certezza, in definitiva, solamente gli spostamenti interni all’unità produttiva.

Il trasferimento dietro prestazione di consenso

Il caso Il caso dell’art.dell’art. 22, st. 22, st. lav.lav.: i dirigenti sindacali : i dirigenti sindacali possono essere trasferiti possono essere trasferiti previo nulla osta delle previo nulla osta delle OO.SS.OO.SS.

Differenza tra trasferimento e trasferta

• Trasferimento: comporta uno stabile mutamento del luogo di esecuzione della prestazione di lavoro

• Trasferta: il mutamento è legato ad una esigenza organizzativa circoscritta nel tempo ab initio. I CCNL dispongono le modalità di rimborso e/o specifico compenso per le trasferte