localizzazione degli impianti e vas
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La localizzazione delle aree e la Valutazione Ambientale Strategica
(D.lgs 31/2010 e 41/2011 – Art. 8 e 9)
L’individuazione delle aree idonee ad ospitare impianti nucleari, così come la superficie
potenzialmente destinata a diventare sede del Parco tecnologico e del deposito nazionale, viene
svolta sulla base di criteri tecnici. In linea con le pratiche europee, i criteri sono adottati a tutela
primaria della salute della popolazione e della protezione dell’ambiente.
Il Ministero dello Sviluppo economico definisce tale parametri, con uno o più decreti, in accordo con i Ministeri dell’Ambiente, dei Trasporti, dei Beni e attività culturali e dell’Istruzione. Il Ministero procede sulla base di una proposta di criteri presentata dall’Agenzia per la Sicurezza nucleare.
TEMPISTICA DI ADOZIONE Criteri tecnici per la localizzazione degli impianti
Proposta Agenzia per la Sicurezza Nucleare Entro 30 giorni da Strategia
Decreto interministeriale di definizione Entro 60 giorni da Strategia
Criteri tecnici per la localizzazione del Parco tecnologico
Proposta Agenzia per la Sicurezza Nucleare Entro 120 giorni da entrata in vigore del
correttivo
Decreto interministeriale di definizione Entro 180 giorni da entrata in vigore del
correttivo
L’insieme dei parametri tiene in considerazione anche il contributo di enti pubblici di ricerca, tra i quali il decreto include l’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, l’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, e le Università. I criteri tecnici di localizzazione fanno riferimento ad una serie di fattori quali:
a) popolazione e fattori socio-economici; b) idrologia e risorse idriche; c) fattori meteorologici; d) biodiversità; e) geofisica e geologia; f) valore paesaggistico; g) valore architettonico-storico; h) accessibilità. i) sismo-tettonica; l) distanza da aree abitate e da infrastrutture di trasporto; m) strategicità dell’area per il sistema energetico e caratteristiche della rete elettrica; n) rischi potenziali indotti da attività umane nel territorio circostante.
(D. lgs 31/2010 e 41/2011 - Art. 8, comma 1)
La Valutazione Ambientale Strategica
La Strategia nucleare e l’insieme dei parametri tecnici per l’individuazione delle aree idonee ad ospitare future centrali vengono sottoposti a Valutazione Ambientale Strategica. La VAS valuta l’incidenza sull’ambiente di piani e programmi a significativo impatto ambientale. Il
passaggio della VAS è parte integrante dei processi di approvazione del progetto che viene
sottoposto a verifica, nella volontà di evitare i termini di una valutazione ex post.
Per consentire l’avvio delle procedure VAS, il Ministero dello Sviluppo economico trasmette tutta
la documentazione necessaria al Ministero dell’Ambiente entro quattro mesi dall’adozione di
ciascun decreto di definizione dei criteri tecnici.
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
Le fasi principali
1. Rapporto ambientale
Studio tecnico-scientifico relativo alla descrizione e valutazione degli effetti significativi che l'attuazione
di un determinato piano o programma potrebbe avere sull'ambiente, nonché delle alternative che
possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell'ambito territoriale in cui si realizzerebbe il
progetto.
2. Consultazione pubblica
La documentazione relativa al progetto e al rapporto ambientale, disponibile anche sottoforma di
relazione non tecnica, sono resi consultabili presso gli uffici e il sito Internet dell’Autorità procedente,
consentendo la presentazione di osservazioni e di ulteriori elementi conoscitivi e valutativi, utili ai fini
dell’istruttoria.
3. Valutazione del rapporto ambientale e degli esiti della consultazione
L’autorità competente esprime il proprio parere motivato e laddove necessario, richiede una revisione
del piano prima di arrivare all’approvazione finale.
4. Monitoraggio
Prevista un’azione di controllo sugli effetti ambientali derivanti dall’attuazione del piano valutato.
L’attività di monitoraggio è svolta dall’autorità procedente in collaborazione con l’autorità competente.
È, inoltre, possibile avvalersi del contributo derivante dal sistema delle Agenzie Ambientali e
dell’Istituto Superiore per la Protezione e la ricerca Ambientale. Laddove vengano registrati degli effetti
negativi, è prevista la tempestiva segnalazione delle misure correttive da adottare.
(Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e successive modificazioni)
Al termine della fase di verifica, il Ministero dell’Ambiente trasmette parere motivato ai Ministeri
concertanti entro 30 giorni dalla conclusione della VAS. Questi avranno 30 giorni di tempo per
adeguare la Strategia Nucleare e l’insieme dei parametri tecnici, per le parti di rispettiva
competenza, conformandoli all’esito della VAS.
I testi, così come nella loro formulazione definitiva, vengono sottoposti all’approvazione del
Consiglio dei Ministri entro 15 giorni e successivamente pubblicati in Gazzetta Ufficiale.