lo sviluppo cognitivo secondo piaget (1869-1981) · negli stadi precedenti, se l'oggetto...
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Epistemologia
GENETICA
Relazione tra soggetto e
oggetti dell’esperienza
Problemi generali relativi allo sviluppo della
conoscenza
Tentativi di spiegare la conoscenza, e in particolare conoscenze
scientifiche, sulla base della sua storia, la sua sociogenesi.
- Piaget si occupava dei processi del pensiero
- Verificava sul campo domande da utilizzare per effettuare un test sull’intelligenza media dei bambini
- Piaget doveva scoprire a che età i bambini erano in grado di rispondere correttamente a ciascuna domanda, ma alla fine si interessò alle risposte sbagliate
Gli sembrò più interessante indagare COME i bambini pensano, rispetto a ciò che sanno
Notò che i bambini della stessa età facevano errori simili.
Pensò che c’è una sequenza evolutiva nella crescita intellettiva
INDAGARE come i bambini pensano per spiegare come i bambini interpretano e costruiscono la conoscenza del mondo
PENSIERO
CONOSCENZA
Piaget sostiene che alla base della conoscenza c’è una indiscussa componente organica (biogenesi)
Critica Comportamentisti: che hanno trascurato questa incidenza biologica Innatisti: perché non esistono forme e categorie innate
La conoscenza avviene attraverso una continua interazione dinamica tra:
Genoma + Influenze ambientali
La conoscenza non deriva da una
passiva ricezione degli stimoli ma
dall’azione
Motoria:
manipolazione ed esplorazione dell’oggetto
Mentale:
1. riprodurre col pensiero gli eventi,
2. confrontare gli oggetti,
3. identificarne le somiglianze e differenze,
4. contare.
Lo sviluppo della conoscenza
attraverso 4 stadi di sviluppo:
1-STADIO SENSOMOTORIO (6 sottostadi) (da 0 a 2 anni)
2-STADIO PRE-OPERATORIO (da 2 a 6-7 anni)
3-STADIO DELLE OPERAZIONI CONCRETE (da 7 a 12 anni)
4-STADIO DELLE OPERAZIONI FORMALI (da 12 anni in su)
Stadio sensomotorio:
I 6 SOTTOSTADI
1) 0-1 mese – Livelli di schemi: RIFLESSI
Il bambino sperimenta i sensi e le capacità motorie
grazie a coordinazioni neuromuscolari innate.
- Suzione
- Prensione
- Visione
- Audizione
- Fonazione
Stadio sensomotorio:
I 6 SOTTOSTADI
2) 2-4 mesi – Livelli di schemi:
REAZIONI CIRCOLARI PRIMARIE
Il b. ha il controllo delle azioni
Reazioni centrate su se stesse
-Vista e udito
- Prensione e suzione
- Visione e prensione
REAZIONI CIRCOLARI PRIMARIE
Ripetizione di un'azione prodotta inizialmente per caso, che il
bambino esegue per ritrovarne gli interessanti effetti.
Grazie alla ripetizione, l'azione originaria si consolida e diventa
uno schema che il bambino è capace di eseguire con facilità
anche in altre circostanze.
In questo stadio il bambino, che pur ancora non riesce a
distinguere tra un "sé" e un "qualcosa al di fuori", cerca di
acquisire schemi nuovi.
Es. toccandogli il palmo della mano, reagisce volontariamente
chiudendo il pugno, come per afferrare l'oggetto.
Stadio sensomotorio:
I 6 SOTTOSTADI
3) 4-8 mesi – Livelli di schemi:
REAZIONI CIRCOLARI SECONDARIE
Inizio della separazione: l’Io comincia a
separarsi dall’Altro.
Produrre effetti visivi e sonori
Causalità magico-fonomenistica:
procedimenti per far durare gli spettacoli
interessanti
REAZIONI CIRCOLARI
SECONDARIE
Qui il bambino dirige la sua attenzione al mondo esterno, oltre
che al proprio corpo.
Ora cerca di afferrare, tirare, scuotere, muovere gli oggetti che
stimolano la sua mano per vedere che rapporto c'è tra queste
azioni e i risultati che derivano sull'ambiente.
Es. scopre il cordone della campanella attaccata alla culla e la
tira per sentire il suono.
Ancora non sa perché le sue azioni provocano determinati effetti,
ma capisce che i suoi sforzi sono efficaci quando cerca di
ricreare taluni eventi piacevoli, visivi o sonori.
4) 8-12 mesi – Livelli di schemi:
COORDINAZIONE DI SCHEMI
Coordinazione schemi secondari e loro
applicazione in situazioni nuove
Comportamento intenzionale
Gradualmente si rende conto che gli oggetti
sono indipendenti dalla sua attività
percettiva o motoria.
Permanenza dell’oggetto non
completa
Jacqueline: ERRORE “A NON B”
Permanenza degli oggetti Negli stadi precedenti, se l'oggetto scompare dalla vista questo
"non esiste", mentre adesso il bambino ricerca l'oggetto,
sebbene non riesca ancora a ricostruire uno spostamento reso
invisibile.
Se il bambino ha trovato più volte un oggetto in una posizione
continuerà a cercarlo lì, anche se vede lo spostamento.
Piaget sosteneva che questo errore fosse dovuto ad
un'immaturità del sistema cognitivo che non consentiva
ancora la sperimentazione attiva.
È stato però dimostrato che se al bambino si mostra più volte lo
spostamento, questi è in grado di comprendere il cambiamento
e cercherà l'oggetto nella nuova posizione.
5) 12-18 mesi – Livelli di schemi:
REAZIONI CIRCOLARI TERZIARIE
-Comprensione delle relazioni spaziali degli
oggetti visibili.
-Sequenza mezzo fine
-Ricerca di nuovi mezzi presenti nell’ambiente
- Permanenza dell’oggetto
Inizia il "ragionamento". Mentre prima, per eseguire una
sequenza di azioni, doveva partire dall'inizio, ora può
interrompersi e riprendere l'azione a qualsiasi stadio
intermedio.
Inoltre egli è in grado di scoprire la soluzione dei suoi problemi,
procedendo per "prove ed errori". Quindi esiste per lui la
possibilità di modificare gli schemi che già possiede.
Infine può richiamare alla memoria gli oggetti assenti, grazie alle
relazioni che intercorrono tra un oggetto e la sua possibilità di
utilizzo.
Rapporti spaziali (Tra se e l’oggetto, tra oggetti)
Rapporti causali (percepite, non rappresentate)
Causalità obiettivata e esteriorizzata (esistenza di cause indipendenti dalle proprie azioni)
Causalità psicologica (in cui la forza causale individuata presenta delle
connotazioni di motivazione, di intenzione o di dovere)
Causalità fisica (fondata sui caratteri esterni dell’azione)
1. Condotte del supporto (avvicinare un oggetto
tirando a se il supporto su cui è poggiato);
2. Condotte della cordicella (usare una cordicella
come prolungamento dell’oggetto);
3. Condotte del bastone (si utilizza un bastone come
strumento per raggiungere oggetti collocati fuori
dalla portata del bambino).
Nella ricerca dell’oggetto scomparso il bambino è in
grado di seguire gli spostamenti da un nascondiglio
all’altro.
6) 18-24 mesi – Livelli di schemi:
RAPPRESENTAZIONE MENTALE
- Capacità di rappresentare le posizioni e gli
spostamenti degli oggetti.
Capacità simbolica o rappresentativa
-Nuovi mezzi mediante combinazione
mentale: modifica dentro di sé ciò che
guarda
- Imitazione differita nel tempo
Stadio preoperatorio (2-6 anni)
- Schemi mentali e rappresentazioni del
mondo
- Linguaggio: dimostra di utilizzare degli
schemi verbali per designare una realtà
che si rappresenta mentalmente.
- Gioco di finzione: il bambino tratta un
oggetto come se fosse qualcosa di
diverso.
- Disegno
- Egocentrismo intellettuale
Piaget Stage 2 :
Preoperational
Stadio preoperatorio Disegno
Controllo visivo dei movimenti
Forme ricorrenti
Uniscono le forme base in combinazioni
Sistemi di denotazione: corrispondenza
segni e oggetti
Omino testone (3 anni)
Figura a blocchi (fino a 6 anni)
Stadio operatorio concreto (7-11 anni)
Gioco cooperativo e associativo
Regole
Operazioni concrete
Pensiero reversibile: seriazione, classificazioni, moltiplicazioni e conservazione.
Superamento dell’egocentrismo intellettuale
SERIAZIONE Operazione consistente nell'ordinare (seriare) gli
elementi di una stessa classe sulla base del
progressivo aumento o diminuzione dell'intensità
con cui una certa qualità comune (ad esempio la
diversa altezza in un insieme di aste non uguali) è
presente.
CLASSIFICAZIONE Il bambino verso la fine dello stadio pre-operatorio (6
anni circa) è in grado di fare raggruppamenti sulla
base di somiglianze più o meno complesse.
Manca comunque la capacità da Piaget chiamata
“inclusioni di classi” , capacità che permetterà al
fanciullo di capire che alcuni oggetti sono
sottoclassi di una classe comune.
CONSERVAZIONE L’oggetto, è concepito come identico a se stesso,
qualunque siano le trasformazioni superficiali
subite.
Se mostriamo ad un bambino due sfere di creta uguali
e lo invitiamo a palparle e a soppesarle, egli
conclude che la quantità di sostanza in entrambe è
uguale.
Se schiacciamo una delle due sfere fino a deformarla,
a differenza della fase precedente, egli afferma che
la quantità di materia è rimasta invariata nonostante
la sua trasformazione.
Stadio operatorio concreto
Operazioni concrete
a. Logico-aritmetiche:
classificazione e seriazione
b. Operazioni spazio-temporali:
addizione di relazioni temporali o
spaziali, moltiplicazione
Piaget's Concrete
Operational Stage
Stadio operatorio formale (11-12 anni)
- Risoluzione di problemi concreti e
astratti
- Problemi presenti in forma verbale
- Problemi algebrici
Il pensiero operatorio formale è di tipo ipotetico-
deduttivo, perché permette di compiere operazioni
logiche su premesse puramente ipotetiche e di
arrivare a conclusioni appropriate.
Fino a questo momento le operazioni del pensiero si
basavano esclusivamente sulla realtà, sugli oggetti
tangibili e da lui direttamente percepibili, oggetti
che potevano essere manipolati e sottoposti ad
esperienze concrete.
Ma nel momento in cui il pensiero si libera dalla realtà,
nasce l’immaginazione.
L’ ordinamento in serie e l’inclusioni in classi, tipiche
del pensiero concreto, lasciano posto al
ragionamento per ipotesi.
Il pensiero libero dalla realtà, è ora, capace di
costruire teorie attraverso la riflessione.
Nella fase operatoria,
il bambino
può comprendere
i bisogni attraverso
il linguaggio
(sa che la pianta
deve essere innaffiata)
In età scolare
il bambino analizza le
piante con
un ragionamento
logico come
la classificazione.
La comprensione degli oggetti è limitata
alle azioni che il bambino sa compiere.
PIAGET
APPRENDIMENTO attraverso
SCHEMI
Pattern organizzato
di comportamento
es.
schema innato di
afferrare
ASSIMILAZIONEProcesso per cui il
soggetto si adegua
alla realtà esterna e
l’informazione si
incorpora in uno
schema attuale
ACCOMODAMENTO
L’organizzazione
interna del soggetto si
modifica in base alle
nuove informazioni.
Foto - L’accomodamento
Il bambino afferra ciò che ha sottomano, ma
via via che aumenta l’esperienza, il riflesso di
afferrare viene organizzato in maniera specifica.
Lo schema innato
di afferrare viene
adattato dapprima
afferrando tutto ciò
che è a portata di
mano…
…poi regolando la
presa
sull’afferrabilità
dell’oggetto.
I processi di
ASSIMILAZIONE
e di
ACCOMODAMENTO
continuano per tutta la vita
e contribuiscono a spiegare
la crescita cognitiva.
Quando i bambini vedono che le loro idee
sono in conflitto con le loro esperienze,
entrano in disequilibrio e il processo di
assimilazione e accomodamento porta a
soluzioni provvisorie come l’idea che il
bicchiere più alto contenga meno liquido
perché più stretto.
Da cosa dipendono
i processi cognitivi?
Dal tipo di informazioni
che vengono selezionate,
quindi dalla
ATTENZIONE
“L’attenzione è la presa di possesso da parte della mente,
in forma chiara e vivida, di un oggetto o un pensiero tra
una moltitudine di possibili oggetti o pensieri…”
L’attenzione è il fenomeno attraverso cui l’individuo
elabora una parte delle informazioni a partire dalla
quantità di stimoli di cui dispone,
-In un primo momento attraverso i sensi,
- Poi attraverso i ricordi e i processi mentali.
L’informazione acquisita attraverso i
sensi viene immagazzinata nella
La memoria svolge un ruolo
centrale nei processi cognitivi.
Nei primi mesi di vita è labile.
MEMORIA
Le tre componenti principali della
MEMORIA
Registri
sensoriali
Memoria
a breve
termine
Memoria
a lungo
termine
PIAGET
Memoria
in senso ampio
comprende
la conservazione
degli strumenti
di conoscenza
Memoria
in senso stretto rende possibile
la conservazione di contenuti particolari
elaborati con
strumenti già acquisiti
PIAGET
Alla base dei ricordi, della rievocazione,
del riconoscimento, vi sono dei processi
di decodifica, legati agli schemi di
intelligenza, che si modificano con:
a. lo sviluppo delle strutture operatorie;
b. Il miglioramento nella capacità di
ricordare
E’ legato: alla maturazione del cervello e
allo sviluppo del linguaggio
PIAGET
Lo sviluppo cognitivo nella prima infanzia è
straordinario: il bambino soddisfa la sua
curiosità del mondo attraverso attività
elementari quali succhiare, afferrare,
guardare e ascoltare.
A 2 anni, il bambino comincia a
comunicare con i gesti, con i movimenti del
corpo, suoni, parole.
PIAGET
Queste conquiste fanno parte della
ATTIVITÀ COGNITIVA
Interazione di tutte le capacità
percettive, intellettive, linguistiche
coinvolte nell’apprendimento.
Come avviene
lo sviluppo cognitivo?
Piaget considerava lo sviluppo come un
processo che segue schemi universali.
Questo processo è guidato dal bisogno
che ciascuno ha di equilibrio, cioè di
uno stato di stabilità mentale.
Riconciliare le nuove esperienze con il
suo livello attuale di comprensione
della realtà.
Le strutture mentali
(quelle che Piaget chiama schemi)
si accordano con le esperienze
attuali.
EQUILIBRIO
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ASSIMILAZIONE
Incorpora nei propri schemi i
dati dell’esperienza
Conservazione
ADATTAMENTO DELL’ORGANISMO ALL’AMBIENTE
EQUILIBRIO
ACCOMODAMEN
TO
Modifica i propri schemi per
adattarli ai nuovi dati
Novità
Lo schema Modo generale di pensare a oggetti
dell’ambiente e di interagire con essi.
Il bambino comincia a conoscere il
mondo attraverso schemi che
comportano attività sensomotorie.
L’equilibrio si ottiene quando gli
schemi attuali sono pronti per fare
posto a un’altra esperienza.
Disequilibrio Quando gli schemi non sono adeguati alle
esperienze attuali, l’individuo cade in uno
stato di disequilibrio, una instabilità che può
produrre confusione, ma in seguito porta
alla crescita.
Ciò avviene quando la persona, modificati i
vecchi schemi, ne costruisce nuovi adattivi.
PIAGET
Il bambino è un piccolo scienziato
che sviluppa nuove organizzazioni
di pensiero esplorando il mondo
Apprendimento
attraverso l’imitazione
Nel corso dell’apprendimento osservativo, il
bambino prova a riprodurre
i comportamenti che ha visto.
L’apprendimento deriva quindi
dall’osservazione, dall’imitazione, dal
ricordare il modello anche in sua assenza.
Apprendimento
attraverso l’imitazione Lo sviluppo si basa sull’evoluzione di 4
abilità:
1. Attenzione,
2. Ritenzione,
3. Riproduzione,
4. Motivazione.
Riproduzione del
comportamento È stato osservato che il primo
comportamento imitativo è quello che
riguarda la bocca aperta.
I bambini di età compresa tra la seconda
e la terza settimana imitano gesti ed
espressioni facciali.
VYGOTSKIJ
Il soggetto assorbe le conoscenze
offerte dal contesto
Lo sviluppo cognitivo avviene
dall’esterno verso l’interno
attraverso
l’INTERNALIZZAZIONE.
L’evoluzione è data dallo sviluppo storico-
culturale che attraverso i mediatori simbolici
(lingua scritta e parlata, calcolo, disegno),
permettono agli individui di entrare in
relazione tra loro, sia all’interno della stessa
cultura, sia tra diverse culture.
LINGUAGGIO
VYGOTSKIJ
Lo sviluppo del bambino dipende in
gran parte da:
A.Contesto storico
B.Contesto socioculturale in cui vive
C.Come riesce ad utilizzare gli
strumenti della propria cultura
Ha introdotto la definizione di Zona di sviluppo
prossimale (Zsp) per definire la distanza che
intercorre tra ciò che il bambino è in grado di
fare da solo e ciò che è in grado di fare con
l’aiuto di un adulto competente
Livello di sviluppo effettivo
Livello di sviluppo potenziale
VYGOTSKIJ
ZSP Zona di Sviluppo Prossimale
La distanza tra il livello attuale di
sviluppo e lo sviluppo potenziale del
soggetto (funzioni che non sono ancora
mature)
Per facilitare l’acquisizione di nuove competenze:
a. il nuovo compito deve essere comprensibile al
bambino
b. l’azione di riprodurlo deve avvenire senza l’aiuto
dell’adulto (interiorizzato).
Bambini con lo stesso sviluppo “effettivo”
ma con ZSP più ampie, possono ricavare
un vantaggio superiore
dall’insegnamento.