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Lo sviluppo cognitivo: Piaget

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Page 1: Lo sviluppo cognitivo: Piaget - UniBG parte I.pdf · responsabili del cambiamento cognitivo • Tendenza dell’organismo a integrare, coordinare e organizzare le proprie strutture

Lo sviluppo cognitivo: Piaget

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22

Come si adattano gli organismi

viventi al proprio ambiente?

Jean Piaget (1896-1980)

Organismo � si adatta costruendo nuove forme

L’intelligenza � costruisce nuove strutture mentali

Le strutture mentali � servono a comprendere e spiegare

l’ambiente

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Jean Piaget (1896-1980)

• Studio dello sviluppo cognitivo al fine di costruire un ponte tra biologia ed epistemologia

• Epistemologia genetica� problemi generali sullo sviluppo della conoscenza � origini della conoscenza nell’uomo

• Non studio delle modificazioni nel comportamento manifesto

MA

• attraverso lo studio del comportamento manifesto quali

trasformazioni nelle strutture mentali sottostanti

3

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Jean Piaget (1896-1980)

Piaget

respinge

Ipotesi Innatista

Le strutture

cognitive hanno

un’origine

esclusivamente

interna

(teoria della

Gestalt)

Ipotesi

Ambientalista

Le strutture

cognitive hanno

un’origine

esclusivamente

Ambientale

(comportamentis

mo)

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Ipotesi Organismica

L’individuo non è un passivo recettore di influenze

ambientali, né un veicolo di idee innate, ma un

attivo costruttore delle proprie conoscenze

Piaget propone

Jean Piaget (1896-1980)

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Jean Piaget (1896-1980)

• Fondamentale continuità tra organizzazione

biologica e intelligenza

• L’intelligenza rappresenta il più alto grado di

adattamento mentale

• L’intelligenza costruisce nuove strutture

mentali che servono a comprendere e a

spiegare l’ambiente.

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Gli assunti base della teoria di Piaget

1. Lo sviluppo è comprensibile all’interno della storia evolutiva delle specie, di cui l’organizzazione biologica e psicologica dell’uomo costituisce l’apice

2. L’organismo è attivo e si modifica attraverso gli scambi con l’ambiente

3. Lo sviluppo consiste nella trasformazione di strutture che non sono innate, ma si costruiscono grazie all’attività dell’individuo

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Lo sviluppo dell’intelligenza secondo Piaget

Assimilazione

Incorpora nei propri

schemi i

dati dell’esperienza

Conservazione

Accomodamento

Modifica i propri

schemi per

adattarli ai nuovi dati

Novità

Adattamento: equilibrio tra continuità e

cambiamento (funzione invariante)

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• Assimilazione e accomodamento sono i principali responsabili del cambiamento cognitivo

• Tendenza dell’organismo a integrare, coordinare e organizzare le proprie strutture cognitive in totalità che possiedono proprietà e leggi intrinseche

• Elevato grado di coerenza, nella fase di sviluppo raggiunta dal bambino, relativamente a diverse abilità e competenze

• E’ l’intera struttura cognitiva che si adatta e non parti isolate di essa

Lo sviluppo dell’intelligenza secondo Piaget

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• Con il crescere dell’età si verificano delle

modificazioni strutturali così rilevanti da

contrassegnare veri e propri stadi di sviluppo

• Ciascuno stadio prevede una particolare

forma di organizzazione psicologica

Lo sviluppo dell’intelligenza secondo Piaget

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Gli stadi di sviluppo secondo Piaget

• Il passaggio da uno stadio al successivo può

essere graduale e l’età può variare da un

bambino all’altro, ma la sequenza è invariante e

universale

• Ogni stadio è qualitativamente diverso dal

precedente, presenta forma e regole proprie

• Le acquisizioni di uno stadio non si perdono con il

passaggio allo stadio successivo, ma vengono

integrate in strutture più evolute (integrazione

gerarchica tra stadi)

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Stadio Età Descrizione

Senso-motorio Dalla nascita a 2 anni Il b. “comprende” il mondo in base a ciò

che può fare con gli oggetti e alle

informazioni sensoriali che può trarne.

Le interazioni con l’ambiente sono

guidate da schemi senso-motori.

Pre-operatorio 2- 6 anni Schemi mentali che consentono di

rappresentare mentalmente oggetti ed

eventi. Compare gioco di finzione,

linguaggio, disegno.

Operatorio

Concreto

6-12 anni Comparsa di operazioni mentali:

addizione, sottrazione e inclusione.

Legato ad esperienze specifiche, ma può

compiere manipolazioni mentali e

fisiche.

Operatorio Formale Dai 12 anni in poi Compare il pensiero ipotetico-deduttivo.

E’ possibile risolvere qualsiasi tipo di

problema concreto o astratto.

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Periodo senso-motorio

da 0 a 24 mesida 0 a 24 mesi

Sei sottostadiSei sottostadi

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Periodo senso-motorio

(0-24 mesi)

CARATTERISTICHE GENERALI

• L’intelligenza consiste di schemi di azione che gradualmente tendono a generalizzarsi e a coordinarsi dando luogo a sequenze comportamentali più ampie

a) la risposta del bambino alla realtà è di tipo sensoriale e motorio

b) il bambino reagisce al presente immediato no progetti,no scopi

c) il bambino non ha una rappresentazione interna della realtà (no parole, no immagini mentali)

Il periodo senso-motorio si divide a sua volta in 6 sottoperiodi

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Periodo senso-motorio

(0-24 mesi)

• Il periodo senso –motorio è il frutto delle osservazioni di Piaget sui suoi figli

• Descrizione su 3 volumi

• Osservazioni sul campo guidata da ipotesi con presentazione di situazioni critiche

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• il neonato si limita a esercitare gli schemi riflessi, alcuni

dei quali rimangono immutati nel corso della vita, altri

scompaiono, altri si modificano (suzione, prensione,

visione, fonazione, audizione) applica le reazioni innate (in

modo isolato) a situazioni sempre più numerose (es.

suzione)

• Miglioramento di questi riflessi

• egocentrismo radicale: né consapevolezze di sé, né del

mondo esterno ( non esiste la nozione di oggetto)

• “considera l’immagine che osserva come l’estensione, se

non il prodotto, del suo sforzo di vedere”

Periodo senso-motorio

I Stadio ���� Esercizio dei riflessi (0-1 mese)

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• Compaiono le prime abitudini (e.g. portare il pollice alla

bocca)

• dell’esperienza ripetizione di azioni centrate sul

• proprio corpo � reazioni circolari primaria

• reazioni circolari primaria: movimenti semplici che

coinvolgono più schemi

• inizia la coordinazione di più schemi (es. girare il capo

verso la direzione da cui proviene un suono)

Periodo senso-motorio

II Stadio ���� Reazioni circolari primarie (1-3 mesi)

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• Reazioni circolare secondarie permettono la formazione

di schemi di azioni nuovi (schemi secondari)

• Producono degli effetti nell’ambiente esterno

• Tentativi di mettere in atto procedimenti per fare durare

spettacoli interessanti

• Non c’è comprensione dei nessi causali, non c’è

intenzionaalità, quindi i tentativi del neonato di far

durare un effetto interessante spesso sono vani

• Causalità magico-fenomenistica

Periodo senso-motorio

III Stadio � Reazioni circolari secondarie (4-8 mesi)

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• Gli schemi secondari si combinano in modo da raggiungere

uno scopo (uno funge da mezzo e l’altro da fine). Primi atti di

intelligenza �comportamento intenzionale

– Es. Il neonato, per prendere un oggetto che è vicino ai piedi e non alle

mani, lo avvicina con i piedi fino a che non riesce ad afferrarlo.

• Nozione di oggetto� il b. continua a cercare un oggetto

quando qualcuno lo nasconde sotto i loro occhi (l’oggetto

esiste anche se non lo si vede).

• La nozione di oggetto è ancora incompleta�errore “A non

B”, ossia nascondendo ripetutamente un oggetto in un posto

A e poi, a vista del bambino, in un nuovo posto B, il b.

continuerà a cercarlo nel posto A.

Periodo senso-motorioIV Stadio � Coordinazione degli schemi secondari e loro e loro

applicazione a situazioni nuove (8-12 mesi)

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• Il bambino si impegna attivamente nella ricerca di nuovi

mezzi

• reazioni circolari terziarie ���� attraverso cui il b. cerca di

scoprire nuovi aspetti delle azioni e degli oggetti

• affina la comprensione dei rapporti spaziali e causali

• la causalità diventa obiettiva e esteriorizzata (esistenza

di cause indipendenti dalla propri azioni)

• Nozione di oggetto: il bambino non commette più

l’errore “A non B”, ma non sa rappresentare gli

spostamenti che non vede

Periodo senso-motorioV Stadio � La scoperta di mezzi nuovi mediante sperimentazione

attiva e reazioni circolari terziarie (12-18 mesi)

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• Pensiero simbolico� la capacità di evocare mentalmente

oggetti o situazioni che non sono fisicamente presenti

�i bambini, posti di fronte a una situazione nuova, risolvono il

problema mentalmente, immaginandosi diverse azioni e i

loro esiti, per poi realizzare solo quella che ha successo

� diverso modo di usare il linguaggio: anche per descrivere

cose non presenti o raccontare eventi

���� nozione di oggetto: adesso il bambino cerca l’oggetto nel

nascondiglio dove è stato portato con spostamenti non visibili

� causalità: adesso basta percepire un effetto per capire che

qualcosa lo deve aver provocato

Periodo senso-motorioVI Stadio VI Stadio � La scoperta di mezzi nuovi mediante

combinazione mentale (18-24 mesi)

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• Pensiero simbolico� gioco simbolico e imitazione differita

• Gioco simbolico: gioco in cui si “fa finta di”, si possono usare

degli oggetti in maniera impropria (e.g. la forchetta al posto

del pettina); non è più necessario una corrispondenza tra gli

oggetti usati e lo schema

– Differenza dai giochi rituali perché prima era necessaria la presenza di

un oggetto specifico

• Imitazione differita: si imitano gesti che sono stati visti fare in

precedenza; per fare ciò non basta avere costruito uno

schema durevole interno di quello che si è visto, ma anche

essere in grado di farselo venire in mente per riprodurlo

quando il modello non è presente

Periodo senso-motorioVI Stadio VI Stadio � La scoperta di mezzi nuovi mediante

combinazione mentale (18-24 mesi)

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I. II. Nessun comportamento di ricerca; l’oggetto cessa di

esistere una volta perso il contatto visivo con esso

III. cerca di recuperare l’oggetto solo se è parzialmente

visibile; interrompe il proprio comportamento se

l’oggetto viene improvvisamente coperto mentre sta

per afferrarlo

IV. non sa cercare l’oggetto se esso viene nascosto in un

nuovo nascondiglio, davanti ai suoi occhi (errore A non

B)

V. cerca l’oggetto nella posizione in cui lo ha visto

scomparire

VI. cerca l’oggetto anche quando è sottoposto a

spostamenti non visibili

Periodo senso-motorioPERMANENZA DELL’OGGETTO

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• I stadio non presente

• II e III stadio (2-8 mesi) � reazioni circolari primarie e secondarie possono assumere la forma di gioco

• IV e V stadio (8-18 mesi) � ritualizzazioni di alcuni schemi fuori dal contesto (e.g. alla vista del guanciale, il b. mette in atto il rituale che fa di solito prima di andare a letto)

• VI stadio (18-24 mesi) � gioco simbolico (N.B. non ènecessaria la presenza di un oggetto specifico per attivare il gioco)

Periodo senso-motorioIL GIOCO

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I stadio non presente

II e III stadio (2-8 mesi) � imita solo azioni che fanno parte del suo repertorio e che sono state appena messe in atto dall’adulto

IV (8-12 mesi) � l’imitazione si estende anche ai movimento che il b. non vede su di sé (e.g. tirare fuori la lingua)

V stadio (12-18 mesi) � imita anche movimenti nuovi anche se riguardano parti del corpo che non possono vedere (e.g. toccarsi la punta della lingua con il dito)

VI stadio (18-24 mesi) � imitazione differita

Periodo senso-motorioL’IMITAZIONE

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Periodo senso-motorioSchema riassuntivo

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Piaget: Il periodo pre-operatorio

22--6 anni6 anni

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Il periodo pre-operatorio

• Il periodo pre-operatorio va da 2 ai 6 anni

• Caratterizzato da:– Imitazione differita

– Pensiero simbolico (gioco simbolico)

– Comparsa e miglioramento del linguaggio

• Caratterizzato dall’egocentrismo intellettuale, ossia la tendenza a prendere come assoluto il proprio punto di vista

• Pensiero irreversibile

• Conservatorismo

• Pensiero preconcettuale e transduttivo

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• Il gioco simbolico

• Il b. tratta un oggetto come se fosse qualcosa

di diverso

• Perché ci sia finzione è necessario che

l’oggetto sia diverso da quello usato

abitualmente per la sua reale funzione

• Il b. deve applicare uno schema d’azione su un

oggetto inadeguato

Il periodo pre-operatorio

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• L’imitazione differita

• Il bambino riproduce un modello dopo

qualche tempo (ore o giorni)

• � il b. ha conservato una rappresentazione

interna del modello

• L’immagine mentale è la forma attraverso cui

la realtà viene rappresentata mentalmente

Il periodo pre-operatorio

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• Il linguaggio

• Il bambino non è capace di adattare il proprio discorso alle caratteristiche dell’ascoltatore e viene data per scontata una conoscenza comune con l’interlocutore nella descrizione di eventi e oggetti

• “…non sente il bisogno di agire sull’interlocutore, di comunicargli veramente qualche cosa: un po’ come nella conversazione di certi salotti, in cui tutti parlano e nessuno ascolta”

Piaget (1923). Il linguaggio e il pensiero del fanciullo.

Il periodo pre-operatorio

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• Il bambino è in grado di evocare oggetti ed eventi

non presenti, attraverso il gioco simbolico,

l’imitazione differita, il linguaggio

• tutti questi comportamenti evocano una realtà

non percepita ma conosciuta in precedenza

• dalla coordinazione degli schemi senso-motori

sono derivati gli schemi mentali (azioni

interiorizzate) che rappresentano oggetti e azioni

che possono essere manipolati mentalmente

Il periodo pre-operatorio

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Limite principale del periodo pre-operatorio gli schemi mentali

sono isolati e possono essere pensati uno alla volta

EGOCENTRISMO INTELLETTUALE

tendenza a percepire, capire ed interpretare il mondo dal

proprio punto di vista

il bambino non può adottare il punto di vista percettivo e

concettuale di un’altra persona

Il periodo pre-operatorio

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Il periodo pre-operatorio

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• Secondo Piaget, i concetti, per essere definiti

tali, devono avere le seguenti 3

caratteristiche:

1 categorie/ classe = rappresentazioni mentali di insi

2 Ogni categoria/classe è costituita da proprietà

necessarie e sufficienti per identificare gli

esemplari di ogni categoria/classe

3 Le categorie sono collegate tra di loro attraverso

due principi: la classificazione gerarchica e

incrociata

Il periodo pre-operatorioLo sviluppo delle operazioni di classificazione

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• Nel periodo pre-operatorio le azioni mentali sono

rigide e irreversibili.

• Il pensiero può andare al di là dei dati attuali perché

ricostruisce le azioni passate e anticipa le

conseguenze di azioni non ancora compiute, ma a

causa della irreversibilità ciascuna azione rimane

isolata e non si coordina con le altre (pensiero

prelogico o intuitivo).

Il periodo pre-operatorio

Pensiero prelogico o intuitivo

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• Pensiero irreversibile = impossibilità di

annullare, invertire o compensare un risultato.

• A sostegno di questa ipotesi il fallimento in

operazioni di classificazione, seriazione e

conservazione

Il periodo pre-operatorio

Pensiero irreversibile

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• Compito: “mettere insieme oggetti (sia geometrici che di

uso quotidiano) che si rassomigliano”

Il periodo pre-operatorio

Operazioni di classificazione

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• 2-5 anni collezioni figurali: gli oggetti vengono

raggruppati in base ai rapporti spaziali al fine di formare

oggetti più complessi (fig. geometriche) o scene di vita

quotidiana (oggetti). In alternativa i b. utilizzano un

criterio di somiglianza, ma non riescono a mantenerlo

• 5-6 anni collezioni non figurali: i b. riescono a mantenere

una proprietà di somiglianza ma non riescono a fare

operazioni di classificazione additiva (v. es. palline di

legno e palline nere) o operazioni moltiplicative.

Il periodo pre-operatorio

Operazioni di classificazione

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• DOMANDA: “Sono di più le perle di legno

o le perle blu?”

“le perle blu,

perché le

bianche sono

solo tre”

Il periodo pre-operatorio

Operazioni di classificazione

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• I bambini, dopo aver compiuto l’azione mentale di dissociare le perle blu da tutte le altre, non sono più in grado di annullarla mediante l’azione di ricongiungerle mentalmente alle altre per ricostruire la fila delle perle di legno.

• Quindi il confronto viene fatto fra le perle blu e quelle che rimangono dopo la dissociazione iniziale, cioè le perle bianche.

• “Vince” un giudizio basato sulla percezione

Il periodo pre-operatorio

Operazioni di classificazione

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Operazioni di seriazioni

• Operazioni di seriazioni: individuare e

collegare le diverse gradazioni in cui un una

certa proprietà è presente in oggetti diversi

(operazioni di più e meno)

Il periodo pre-operatorio

Operazioni di seriazione

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Il periodo pre-operatorio

Compito di seriazione additiva

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• Questo compito richiede confronti multipli

• 2 possibili strategie:

– Partire dal più piccolo e ogni volta confrontare

tutti i bastoncini e prendere sempre il più piccolo

(non consente di inserire un bastoncino nuovo

dopo che la serie è stata prodotta)

– Confrontare direttamente ogni bastoncino con il

più piccolo e il più grande della serie (confronti

multipli a partire dai 7-8 anni)

Il periodo pre-operatorio

Compito di seriazione additiva

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La seriazione moltiplicativa

consiste nell’ordinare degli

oggetti o degli eventi, ma

tenendo conto di due relazioni

alla volto.

Nel costruire le file

orizzontali si tiene conto

delle variazioni di

larghezza, mentre nel

disporle dall’alto verso il

basso si tiene conto

dell’altezza

Il periodo pre-operatorio

Compito di seriazione moltiplicativa

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• Dai 2 ai 4 anni le rappresentazioni mentali dei

bambini sono a livello di preconcetti

• i preconcetti non possono né essere

organizzati gerarchicamente né essere

incrociati

• I bambini identificato o le classi o singoli

esemplari

Il periodo pre-operatorio

Pensiero preconcettuale e transduttivo

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• Dai 4 ai 5 anni i b. riescono ad individuare le

classi e i singoli elementi di una classe ma non

riescono ad organizzarli gerarchicamente o ad

incrociare le classi.

• Conseguenza di questo è l’incapacità di fare

dei ragionamento deduttivo o induttivo

• Pensiero transduttivo: un pensiero che va dal

particolare al particolare

Il periodo pre-operatorio

Pensiero preconcettuale e transduttivo

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• Una delle manifestazioni più evidenti

dell’irreversibilità del pensiero viene messo in

luce dai compiti di conservazione.

Il periodo pre-operatorio

Compito di conservazione della sostanza

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Il periodo pre-operatorio

Compito di conservazione del volume

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Il periodo pre-operatorio

Compito di conservazione del numero

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• L’attenzione è centrata, ossia si sofferma solo

su una caratteristica alla volta

• Il b. considera gli stati anziché le

trasformazioni che li hanno provocati

Il periodo pre-operatorio

Compiti di conservazione

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• Caratterizzato dall’umanizzazione degli

oggetti fisici

• Animismo = tendenza a considerare i corpi

vivi e dotati di coscienza, emozioni, pensieri

• Artificialismo= tendenza ad attribuire

all’uomo l’origine di ogni cosa

• Finalismo = la tendenza a spiegare gli eventi

con il fine di realizzare un bisogno dell’uomo.

Il periodo pre-operatorio

Caratteristiche del pensiero pre-operatorio

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• Esempio di artificialismo

• Deb (9)

– Che cosa sono le stelle ?

– Un piccolo lampo

– E i lampi?

– Quando c’è un tuono

– Che cosa produce i lampi?

– Quando due nubi si scontrano(Piaget, 1926; trad. it. 1966, p. 284)

Il periodo pre-operatorio

Caratteristiche del pensiero pre-operatorio

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• Esempio di animismo

• Hub (6;6)

– “Che cosa fa il sole quando ci sono le nuvole e

piove?”

– “Va via perché c’è brutto tempo”

– “Perché?”

– “Perché non vuole bagnarsi”

(Piaget, 1926)

Il periodo pre-operatorio

Caratteristiche del pensiero pre-operatorio