lo studio di fattibilità: l’analisi degli
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Lo studio di fattibilità: l’analisi degli
investimenti industriali
Prof.ssa Maria Grazia GnoniProf. Vincenzo Duraccio
Si avvale di due modelli principali:
modello economico: sono effettuate le valutazioni sui
ricavi e sui costi previsionali che consentono la
redazione del conto economico revisionale;
modello finanziario: è esaminata la sostenibilità
finanziaria del progetto d’investimento attraverso la
redazione di uno stato patrimoniale previsionale.
Le informazioni necessarie sono legate alla vita utile
dell’investimento e dall’orizzonte di previsione.
L’analisi economico-finanziaria
Inv. di sostituzione: p.e. di beni strumentali usurati con
altri identici.
Inv. di produttività: p.e. incremento di produttività grazie
all’acquisizione di tecnologia innovativa, miglioramento
dell’ambiente di lavoro.
Inv. iniziali o di espansione: creazione o aumento di
capacità produttiva dovuta ad un aumento della domanda
e a mezzi di produzione inadeguati p.e. introduzione di un
nuovo prodotto.
Gli investimenti industriali
Stabilire l’accettabilità di un progetto rispetto a valori
standard prefissati.
Comparare progetti alternativi.
Stabilire una lista di priorità tra più proposte indipendenti.
Principali scelte d’investimento
Per poter analizzare le conseguenze del singolo progetto di
investimento, si considerano le variazioni rispetto alla
condizione attuale (DIFFERENZIALE).
La redditività di un investimento indica il risultato
rispetto all’investimento iniziale.
Il rendimento indica il risultato misurato attraverso un
tasso di interesse di un’operazione finanziaria
equivalente.
Le principali voci di costo che rientrano in tale analisi:
costi espliciti del capitale e i costi opportunità.
Le variabili in un progetto d’investimento
Regime di certezza: si
suppongono noti con certezza i
parametri caratteristici
l’investimento
1. Lo scenario in cui si inserisce l’investimento;
2. Le conseguenze dell’investimento all’interno ed all’esterno
dell’azienda;
3. La durata o vita utile;
4. I tassi di interesse di riferimento.
Le variabili in un progetto d’investimento
Regime di incertezza: i valori dei parametri
dipendono dalla soggettività del decisore
Beni non derivanti da nessun ciclo produttivo: manodopera, risorse
naturali, etc.
Beni prodotti da altri processi produttivi ma utilizzati in un solo ciclo di
produzione: energia, materie prime, etc.
Beni prodotti da altri processi produttivi e utilizzati per diversi cicli
produttivi (beni strumentali): macchine, attrezzature, etc.
L’ammortamento degli impianti
anni
valore
Vita utile Il deprezzamento di un bene può
derivare:
1. da usura fisica;
2. obsolescenza tecnologica;
3. inadeguatezza a soddisfare il
mercato.
Contabile: consiste nelle quote destinate alla ricostruzione
contabile del bene;
Economico: consiste nelle quote destinate alla ripartizione
del valore iniziale del bene su tutti i periodi di esercizio
tenendo conto dell’interesse. In tale piano si considera la vita
prevista definita come il valore più piccolo tra la vita fisica,
tecnologica e quella possibile.;
Finanziario: consiste nel piano per la graduale estinzione di
un debito contratto a differenza di quello economico, dà
luogo a flussi reali di denaro in uscita.
Tipologie di ammortamento degli impianti
A rata annuale costante: adatto in condizioni di rischio
limitato, quando la vita utile è circa coincidente con la vita
fisica.
I piani di ammortamento
N
VVR0
nN
VVV R0
0
Quota annuale
Valore residuo
V0 = Valore iniziale dell’investimento
Vr = Valore residuo dell’investimento se Vr=0 si ha l’ammortamento
fiscale
N = anno di riferimento
n=1,.....,N dove N è la vita stimata del bene
A percentuale costante del valore residuo (a quote
decrescenti): adatto in ambienti fortemente competitivi (elevati
rischi di obsolescenza). E’ un ammortamento accelerato,
perché nei primi anni si accantonano quote maggiori.
I piani di ammortamento
A quota capitale costante: è consentito dalle legge ai fini
fiscali. Le quote annue sono fissate come percentuale massima
rispetto al capitale iniziale e possono essere detratte
dall’imponibile.
Se r (r<1) è la percentuale costante del valore residuo: N
1
0
r )V
V(1r
n
0)r1(V
0
)1n( V)r1(r
Quota annuale
Valore residuo
L'analisi dei flussi di cassa (cash flows) consiste nell'analisi delle entrate e
delle uscite di cassa di un business o una azienda. Lo strumento è
essenziale per comprendere la sostenibilità di un business o di una azienda
e si tratta di un'analisi di tipo dinamico
Il cash flow
Il cash flow può essere scomposto in due componenti:
-cash flow operazionale o Unlevered Free Cash Flow, che è originato
dalle operazioni caratteristiche di esercizio;
- cash flow extra-operazionale o Flow to Equity, che è originato dalle
altre operazioni di gestione (acquisto e vendita di immobilizzazioni, prestiti,
variazioni del capitale, pagamento degli utili ai soci).
Fk = Rk – (Ck + Uk)Ck = costi totali nel k-esimo periodo
Uk = uscite nel k-esimo periodo
Rk = ricavi nel k-esimo periodo
Indici di valutazione degli investimenti
1. Indice di redditività dell’investimento, ROI:
ROI = Utile/Totale capitale investito
2. Valore attuale netto, VAN o NPV:
o NPV 0 l’investimento garantirà utilità economica
o L’NPV considera il valore della moneta del tempo, tiene cono
dell’intera vita dell’investimento, fornisce un valore assoluto del
risultato (concentrato al momento iniziale).
o Vanno assunti a priori i valori di i ed n.
n
t
t
i)(1
F(t) NPV VAN1
i = tasso di attualizzazione
n = vita utile del bene
F = flusso finanziario
Indici di valutazione degli investimenti
3. Tasso interno di redditività, TIR: è il tasso di interesse i0 per il
quale è possibile ripagare i finanziamenti in un numero di anni
pari alla vita prevista senza né utili né perdite. Il valore di i0 non
è sempre univocamente determinato.
4. Periodo di recupero del capitale, PAY-BACK period: è
l’intervallo di tempo necessario per recuperare il capitale investito. E’
una misura della rapidità con cui si riforma il capitale più che della
convenienza economica.
01
n
t
t0
)i(1
F(t)
01
t
t
i)(1
F(t)
i0
DATI
Per entrambe le iniziative gli ammortamenti, considerando quanto previsto dalla
legge, sono effettuati considerando che la durata fiscale dell’ammortamento è di
5 anni per le attrezzature e di 30 anni per gli edifici.
Non esistono tra un anno e l’altro, sostanziali variazioni di scorte o
disinvestimenti di qualsiasi natura.
L’aliquota fiscale da considerare è pari al 40% del reddito imponibile.
Il finanziamento dell’iniziativa è totalmente coperto dal capitale proprio
dell’azienda, non sono perciò compresi gli oneri finanziari.
L’analisi degli investimenti: un caso pratico
Un’azienda manifatturiera, nel quadro di uno sviluppo di lungo termine
dell’attività d’impresa, vuole realizzare un investimento. Dallo studio di
fattibilità sono emerse due alternative progettuali: Progetto A (lancio di un
nuovo prodotto) e B (modifiche al mix produttivo). Si effettui una
valutazione di entrambe le soluzioni d’investimento confrontando il VAN, il
TIR, il PBP.
Oggetto: lancio di un nuovo prodotto: richiede la creazione di
due nuovi reparti di fabbricazione.
Durata dell’investimento = 5 anni
Spese d’investimento: Attrezzature € 1.000.000, Edificio €
1.500.000
Prezzo di vendita = 43 (€/unità);
Costi fissi = 100.000 €/annoDomanda(u/a)
1 45.000
2 60.000
3 70.000
4 50.000
5 35.000
Costo Unitario
(€/unità)
Tasso di crescita (%)
Personale diretto 10 4
Materiali 6 0
Manutenzione 4 2
Altro 1 1
PROGETTO A
PROGETTO B
Oggetto: miglioramento tecnico e qualitativo di un prodotto
esistente mediante la produzione di optional migliorativi.
Durata dell’investimento = 5 anni
Spese d’investimento
Attrezzature € 1.600.000
Edificio € 1.000.000
1 2 3 4 5
Margine operativo
407.000 440.000 523.000 638.000 682.000
1 2 3 4 5
Debiti contratti (€)
100.000 - - - -
Debiti estinti (€)
- 50.000 50.000 - -
PROGETTO A
Entrate:
1. RICAVI
tDptR €000.935.1000.454311 DpR
2. CREDITI RISCOSSIL’azienda riscuote all’anno i+1 i crediti concessi ai propri clienti all’anno iconcedendo un pagamento a 60 gg, pertanto al primo anno non si hanno crediti
riscossi, che sono invece presenti a partire dal secondo anno
3. DEBITI CONTRATTI
4. DISINVESTIMENTI
5. ALTRI AUMENTI DI CAPITALE
PROGETTO A
Uscite:
1. COSTI OPERATIVI €..
CCCCCC ALTROMANMATPERSFISSITOT
0000451
111111
2.CREDITI CONCESSI L’azienda consente il pagamento da parte dei suoi clienti a 60 gg
dall’acquisto, si può considerare che l’azienda conceda annualmente dei
crediti per un valore totale pari alle vendite degli ultimi due mesi.
Assumendo la domanda distribuita omogeneamente nel tempo tale
quantità può calcolarsi come un sesto della domanda annuale
€.
.p
DCRCONC 50032243
6
00045
6
11 €.CRCR CONCRISC 50032212
3. INVESTIMENTI
€......III EDIFATTR 0005002000500100000011
4. IMPOSTE
tTIAMMORTAMENtCOSTItRICAVItRIMP
€.QQQ EDIFATTRTOT 000250 €m..QCRR TOTTOTIMP 640250045193511111
€m,RaIMP IMPF 2566404012
tUSCITEtENTRATEtF
1 2 3 4 5
Ricavi 1935 2580 3010 2150 1505
Crediti Riscossi 0 323 430 502 358
Debiti Contratti - - - - -
Disinvestimenti - - - - -
Costi personale 450 624 757 562 409
Costi materiali 270 360 420 300 210
Costi manutenz. 180 245 291 212 152
Altri costi varia 45 61 71 52 36
Altri costi fissi 100 100 100 100 100
Investimenti 2500 - - - -
Crediti concessi 323 430 502 358 251
Debiti estinti - - - - -
Imposte - 256,0 376 448 270
Flusso di cassa F(t) -1933 827 922 619 436
€867.311111 mIMPCRICUSCITE C O NCTO T
PROGETTO A
QTOT = quota ammortamenti
€m0,1)(1
436
0,1)(1
619
0,1)(1
922
0,1)(1
827
0,1)(1
-1.933 VAN
54321313
Calcolo Indici di Valutazione
€mIMPCRF RISC 112139251666
€m0,1)(1
112
0,1)(1
436
0,1)(1
619
0,1)(1
922
0,1)(1
827
0,1)(1
-1.933 VAN
654321376
n
tt
0)TIR(1
F(t)
1
6
tt
€m,),(1
F(t)
1
7820 TIR = 0,2
giornieannigiornianniPBP 3283
3653805,42
3803
3
1tt
€380)(1
F(t)ml
k
4
1tt
€5,42)(1
F(t)m
k
PROGETTO B
+ MARGINE OPERATIVO DI CONTRIBUZIONE
- VARIAZIONE DELLE SCORTE (Sf –Si)
+ AMMORTAMENTI E ACCANTONAMENTI
- INVESTIMENTI
+ DISINVESTIMENTI
- CREDITI CONCESSI
+ CREDITI RISCOSSI
- DEBITI ESTINTI
+ DEBITI CONTRATTI
- IMPOSTE
+ ALTRI AUMENTI DI CAPITALE
= FLUSSO DI CASSA
€m,QQQ EDIFATTRTOT 353333320
€m..III EDIFATTR 6002100060011
L’azienda contrae un debito al primo anno di 100.000 € che estingue nei due anni successivi
con due rate da 50.000 €
tMOatIMP F 1
1 2 3 4 5
+ MARGINE OPERATIVO 407 440 523 638 682
- VARIAZIONE DELLE SCORTE (Sf –Si) - - - - -
+ AMMORTAMENTI E ACCANTONAMENTI353 353 353 353 353
- INVESTIMENTI 2600 - - - -
+ DISINVESTIMENTI - - - - -
- CREDITI CONCESSI - - - - -
+ CREDITI RISCOSSI - - - - -
- DEBITI ESTINTI - 50 50 - -
+ DEBITI CONTRATTI 100 - - - -
- IMPOSTE - 163 176 209 255
+ ALTRI AUMENTI DI CAPITALE - - - - -
= FLUSSO DI CASSA -1740 581 650 782 780
PROGETTO B
€m0,1)(1
-273
0,1)(1
780
0,1)(1
782
0,1)(1
650
0,1)(1
581
0,1)(1
-1.740 VAN
654321251
Calcolo Indici di Valutazione
6
t
t €m
),(1
F(t)
1
25110
0,1<TIR <0,2
6
t
t €m
),(1
F(t)
1
7120
TIR = 0,17
5
1tt
€405)(1
F(t)m
k
4
t
t€m
)k(1
F(t)
1
78
giornieannigiornianniPBP 594
36578405
784