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Lo stato dell’arte delle tecniche dimovimentazione e la formazione al Metodo
Dotte in Italia
A cura di
Ft Mosè GARBUI, Inf. Rossana FALCINELLA, Ft Barbara BELLINI
27 Maggio 2010
La formazione alla movimentazione dei malati nella prevenzione delle lesioni muscolo-scheletriche delle rachialgie da sforzo. Il Metodo Dotte: tra teoria e pratica
MOVIMENTAZIONE MALATI: RISCHI E DANNI MUSCOLO-SCHELETRICI NEL PERSONALE SANITARIO
Vasta letteratura internazionale e nazionale su ergonomia, analisi dei datisulla valutazione dei rischi da movimentazione manuale dei carichi, sui costieconomico-sociali, sui bisogni di informazione e formazione del personalesanitario….da Magora et al (1970) alle recenti linee guida della SIMLII (2008)
…ma poca letteratura, in particolare, sulla formazione specifica pratica allamovimentazione dei malati:
Il Network Francia-Spagna-Italia ha cercato di colmare questo vuotoattraverso la diffusione del Metodo DOTTE® – Metodo di movimentazionedei malati - Manutention® – per soddisfare questo bisogno diFORMAZIONE pratica e agire con una politica di PREVENZIONE, EDUCAZIONEo RI-EDUCAZIONE del personale sanitario tramite formazioni mirate
FORMAZIONE ALLA MOVIMENTAZIONE IN ITALIA ED EUROPA
B.Bobath: Emiplegia nell’adulto: valutazione e trattamento. Libreria scientifica già Ghedini 1978
P. M. Davies: Ricominciare. Springer 1994
In Italia e in Europa esistono tecniche che possiamo
definire “tradizionali” derivanti da impostazioni
personali o da metodi di riabilitazione, pensati per il
paziente
… o da tecniche infermieristiche utilizzate per l’estrazione di pazienti da autovetture incidentate (come la presa RAUTEK)
Soccorso Lonigo SLRG SSS
“LAVORO E SALUTE IN OSPEDALE. La prevenzione dei disturbi della colonna vertebrale” 1991 EPM Milano +
DALLA PRESA ALLA MOVIMENTAZIONE, di Riccardo Schiffer, ed. Nettuno, Verona 1997
- Molta formazione teorica rispetto alla formazione pratica- Formatori addestrati in corsi di 12-16 ore, animati da spirito
volontaristico, sovente - designati più per le proprie competenze professionali di
base (generalmente un medico per la parte teorica e un fisioterapista o un infermiere per la parte pratica) che per il possesso di una competenza specifica sulla movimentazione
- Spesso il formatore non pratica direttamente la movimentazione (è il caso di medici e coordinatori infermieristici)
- Giornate di formazione troppo affollate nel rapporto formatore/corsisti, a volte proposte/imposte senza un censimento reale delle necessità sul campo
FORMAZIONE ALLA MOVIMENTAZIONE IN ITALIA ED EUROPA
IL Metodo DOTTE® -Metodo di movimentazione dei malati - Manutention®
Allo scopo di :
fornire alle strutture sanitarie personale con una formazione specifica approfondita, (formazione qualificante pratica, pedagogica, metodologica)
che renda l’istituzione autosufficiente per le formazioni alla movimentazione.
Una formazione basata su: • preponderanza della formazione pratica (90%)rispetto alla formazione
teorica (10%)• presenza di personale formatore esperto-animatore referente ,
appartenente a varie categorie sanitarie ; 96 ore di corso e superamento di prove pratiche e teoriche per ottenere la certificazione di formatore;
• specifiche caratteristiche dei formatori (personale motivato, impegnato quotidianamente sul campo, animato da spirito volontaristico, cura la propria forma, non ha problemi fisici agli arti inferiori, conosce bene il metodo utilizzandolo sempre nel lavoro, effettua un’autovalutazione costante, è preparato a svolgere la mission, ha stabilità di servizio;
• giornate di formazione: basate sulla rilevazione dati effettuata dagli stessi operatori (PAIME), rapporto formatore /corsisti ideale (1/14, max 1/15)
Formarsi/re alla movimentazionee addestrarsi/re praticamente
con METODOcioè
secondo un
“…insieme di regole che permettono l’apprendimento di una tecnica”
definizione tratta dal dizionario “Le Petit Larousse”
DOTTE E IL METODO
MOVIMENTAZIONE
In stretta relazione con il concetto tradizionale del muovere (dal latino mòvere)
“Organizzazione del movimento delle merci in un magazzino regolato in base al flusso dei rifornimenti e degli ordini di consegna. Nella burocrazia militare, la pratica di spostamenti o trasferimenti”
dal Diz. Devoto-Oli
MANUTENZIONE
In stretta relazione con il concetto innovativo del tenere per mano (dal latino manutenere)
“Il complesso delle operazioni necessarie a conservare la conveniente funzionalità ed efficienza”
(dal Diz. Devoto-Oli)
Il “tenere per mano”, “componente relazionale”, ha una valenza etimologica molto più profonda e chiara del termine “movimentazione” più freddo e anonimo rispetto a “cosa”, “come” e con “chi” si deve fare
Garbui M. Anziano e operatore, coppia di forze. Anaste Pro terza età 2002;20:26-35 (4)
METODO DOTTEMOVIMENTAZIONE O MANUTENZIONE?
La movimentazione - “manutention” …
• può essere impegno quotidiano o eventualità
• il rischio non percepito: l’operatore ha la coscienza che il proprio
corpo è il suo strumento di lavoro ….?
•la movimentazione manuale non sarà mai eliminata
• la movimentazione meccanizzata non eliminerà mai del tutto la movimentazione manuale
UN DATO DI FATTO
La padronanza di un certo numero di procedure razionali che facilitano l’attività dell’operatore e favoriscono quelle del malato.Con questo duplice scopo il Metodo contribuisce al miglioramento della qualità della cura.
Finalità qualitativa
IL METODO DOTTE: LE FINALITA’
ERGOMOTRICITA’: insieme dei comportamenti psicomotori che l’uomo integra per agire, nel suo lavoro, con il massimo di: comodità, sicurezza, efficacia
M.Gendrier
DOTTE P.,Metodo di movimentazione dei malati, -Manutention- 7^ Ed.2009 PICCIN – PADOVA
IL METODO DOTTE E L’ERGOMOTRICITA’
• ANALISI DEI COMPITI, i vari spostamenti indispensabili alla cura
• L’ INSIEME DEI SAPER-FARE , derivati dal concetto base dello
Spostamento Spontaneo
• UN APPRENDIMENTO GESTUALE CODIFICATO, basato sulle posture e gesti fondamentali utilitari di sicurezza
• LO SVILUPPO DI UN’ABILITÀ ADEGUATA, derivata da effettifacilitatori
Risorse alle quali si aggiunge un pertinente ricorso agli ausili tecnici di movimentazione dei malati
Dotte P.,Metodo di movimentazione dei malati, -Manutention- 7^ Ed.2009 PICCIN – PADOVA
L’ERGOMOTRICITA’ NEL CONTESTO DI CURA
Spazio e traiettoria darispettare nel raddrizzamentoseduto-in piedi e viceversa(movimento spontaneo).
Ogni ostacolo che si trova nellafase orizzontale (inclinazionein avanti) ed in quella verticale(raddrizzamento), creeràdisturbo o impedirà l’azione della persona.
Garbui M. Anziano e operatore, coppia di forze. Anaste Pro terza età 2002;20, pag.36-37
SPOSTAMENTO SPONTANEO (principio-base) SPAZIO e TRAIETTORIA di movimento da rispettare
IL METODO DOTTE: PRINCIPI DI RIFERIMENTO
1. Terminologia
2. Fondamentali in posture e gesti utilitari di sicurezza
3. Inevitabilità assoluta della Educazione Gestuale Specifica
4. Priorità e primato dell’insegnamento pratico su quello teorico
IL METODO DOTTE: PECULIARITA’
1. TERMINOLOGIA figurativa, comprensibile a tutti: mano a cucchiaio, mano a pulsante, presa a corrimano….
Eliminati i termini che fanno riferimento alla patologia,Lato o arto inattivo o da proteggere sono sufficienti a indicare le precauzioni da prendere
Permettono all’operatore di far fronte a qualsiasi situazione dispostamento nello spazio del proprio corpo, particolarmente del tronco,in carico, generando il minimo di sforzi meccanici a livello del rachide.
SI RIFERISCONO A 4 PRINCIPI:
1. utilizzazione degli arti inferiori
2. utilizzazione degli arti superiori
3. sovrapposizione dei centri di gravità
4. utilizzazione di appoggi anteriori
Lempereur J.J., Gestes et postures fondamentaux permettant l’economie rachidienne.
Cah.Kinésithér; 1990, fasc.145-146,n°5-6, 16-22
2. FONDAMENTALI IN POSTURE E GESTI UTILITARI DI SICUREZZA
Panca Affondo laterale flesso
2a. FONDAMENTALI IN POSTURE
Disegni DOTTE P., Metodo di movimentazione dei malati, -Manutention- 7^ Ed.2009 PICCIN – PADOVA
2b. FONDAMENTALI IN GESTI
Arciere RichiamoSgabello
Nella EGS risiede l’originalità del Metodo: è faseirrinunciabile nella formazione dell’operatore; ha lo scopodi far scoprire e controllare i modi di esecuzione tipostilizzati (analisi), di assicurare a ciascun operatore unmiglioramento della propria “abilità gestuale”, e di fartenere “una certa connivenza col corpo e la personalità“dell’altro”, il malato. (P. DOTTE)
I discenti sono messi in condizioni facilitanti per poterapprendere e “sentire” su sé stessi le posture e i gesti delMetodo. L’interiorizzazione di ogni singola tecnica passadunque attraverso una educazione, se non Ri-educazioneper chi lavora da tanto tempo.
Solo successivamente si passerà alle applicazioni cliniche
Garbui M., Anziano e operatore, coppia di forze. Anaste Pro terza età 2002;20, pag.36-37
3. EDUCAZIONE GESTUALE SPECIFICA
DOTTE P., Metodo di movimentazione dei malati -Manutention- 7^ Ed.2009 PICCIN – PADOVA
12 compiti: La loro definizione tiene conto della natura della traiettoria che li caratterizza. Già questo è un indicatore pertinente di rischio e di fatica, (classe di peso)
3 classi di peso: non ponderale, sub ponderale, ponderale
3 modi: aiutato, controllato, passivo
Si considerano: - posizionamento operatore / i - il malato -le prese - gli ordini: comunicazione (verbale e non verbale)
3a. EDUCAZIONE GESTUALE SPECIFICA
Rotolamenti e Ribaltamenti sdraiati
DOTTE P., Metodo di movimentazione dei malati - Manutention- 7^ Ed.2009 PICCIN – PADOVA
Traslazioni sdraiate Rialzamenti sdraiati
12 COMPITI
Sollevamenti Raddrizzamenti sdraiato – sedutoAbbassamenti seduto-sdraiato
Trasferimenti verticalizzati
Trasferimenti con dislivello
DOTTE P., Metodo di movimentazione dei malati, -Manutention- 7^ Ed.2009 PICCIN – PADOVA
Sollevamenti dal suolo
Trasporti
Trasferimenti orizzontaliTrasferimenti verticalizzati
Raddrizzamenti seduto – in piediAbbassamenti in piedi - seduto
Non tutte le attività di movimentazione sono dei
sollevamenti o dei trasportiP.DOTTE
Questo asserto induce a rivedere le tradizionali definizioni delle attività di movimentazione – TERMINOLOGIA - che possono
indurre ad una “visualizzazione” errata dello sforzo da compiere.
P. DOTTE P., Metodo di movimentazione dei malati, -Manutention- 7^ Ed.2009 PICCIN – PADOVA
7 EFFETTI FACILITATORI
Bussola Basculla Dondolo
Slittato Conca Spatola Cingolo
3 MODI
Aiutato Controllato Passivo
DOTTE P., Metodo di movimentazione dei malati -Manutention- 7^ Ed.2009 PICCIN – PADOVA
3 CLASSI di peso (rischio)
Non Ponderale
Peso del malato non determinante,come nei rotolamenti sul fianco
Sub PonderalePeso del malato da considerare, come nel raddrizzamento sdraiato-seduto
PonderalePeso del malato
determinante, come nel sollevamento da terra
• Ogni compito offre la possibilità di tre modi, ciascun diessi influenza il fattore sforzo/rischio.
• Di conseguenza il peso della persona da spostare non èun indicatore assoluto dello sforzo dell’operatore, nédella sua esposizione al rischio.
• Il modo di procedere è più importante del peso stesso.• Bisogna lavorare in funzione del proprio corponon del peso da spostare. (P.Dotte)
• La vera questione è quella di coniugare l’abilità gestualecon la vigilanza posturale.
Questa risposta è offerta con l’insegnamento e la formazione al
metodo DOTTE
METODO DOTTE E AUSILI
L’ ERGOMOTRICITA’comportamento motorio adattoAPRE LA PORTAALL’ ERGONOMIAausili
ma….
L’ERGONOMIACONSIDERATA COME UNICA RISORSA CHIUDE LA PORTA ALL’ERGOMOTRICITA’
• sapere come si fa da soli;
• sapere come si può aiutare senza intralciare i movimenti dell’altro;
• sapere come agire al posto dell’altro.
METODO DOTTE per una corretta movimentazione - manutention –
La movimentazione dei malati-manutention-
è parte integrante delle attività di curaPaul DOTTE
Il Metodo Dotte, metodo di formazione, si inserisce perfettamente in questo metodo di analisi della valutazione del rischio, MAPO,con alcune differenziazioni :1. Terminologia ( definizioni dei compiti, posture, gesti…)
2.Classi di sforzo /rischio (non ponderale, sub ponderale, ponderale)
3.Modi dei procedimenti (passivo,controllato, aiutato)
4.Formazione pratica (tipo e durata delle formazioni)
Identificare la relazione tra compiti, classi e modi permette di definire meglio il carico fisico
sull’operatore dunque il rischio .
Index MAPO e METODO DOTTE un confronto ed una integrazione possibile
Tutte le necessità di spostamento dei malati non implicano un sollevare:
MAPO: sollevamento da seduto a stazione erettaDOTTE: raddrizzamento seduto - in piedi
1. TERMINOLOGIA
Index MAPO e METODO DOTTE un confronto ed una integrazione possibile
a) La traiettoria dello spostamento in rapporto alla verticale è un indicatore pertinente dello sforzo da fare, cioè del rischio (per l’operatore).Le singole manovre come citate nel Dotte corrispondono alle Classi,
poi si può parlare di
N.A. (P.C.-N.C.) come citato nel MAPONon Autosufficiente (Poco Collaborante -Non Collaborante)
che corrisponde alla globalità
b) per il malato il rischio è quello di danni per mancanza di abilità o debolezza dell’operatore
2. CLASSI DI SFORZO/RISCHIO
Index MAPO e METODO DOTTE un confronto ed una integrazione possibile
3. MODI DEI PROCEDIMENTI
MAPO
3. Considera le manovre
GLOBALMENTE
N.A. (N.C./ P.C)es. letto-carrozzina
DOTTE Considera le manovre
COMPITO PER COMPITO e secondo i modi
uno stesso paziente può “aiutare” in un compito a letto e dover restare “passivo” o “controllato” nel suo trasferimento con dislivello o verticalizzato
• Es. trasferimento letto –carrozzina
- traslazione sdraiata aiutata
- raddrizzamento sdraiato-seduto controllato
- raddrizzamento seduto-in piedi controllato
- trasferimento verticalizzato spinto controllato
- abbassamento in piedi seduto aiutato
- rialzamento seduto aiutato
N.C.: Pz non collaborantedeve essere completamente
sollevato .Es. rotazione nel letto (per cambio
decubiti) rischio carico
P.C.: Pz poco collaborante viene solo parzialmente sollevato
Es. sollevamento sdraiato seduto
(MAPO News 2010SCHEDA REPARTO)
N.C.: es. rotolare,Non si solleva, il peso resta sempre tutto sul letto.
Es. rotazione nel letto (per cambio decubiti)
Rischio carico 0 su operatore.
P.C.: es. raddrizzamento sdraiato-seduto, il peso del
paziente è parzialmente a carico dell’operatore
MA: modo aiutato ?modo controllato ?
Cambia il carico / rischio sull’operatore
Index MAPO e METODO DOTTE un confronto ed una integrazione possibile
La rilevazione dati MAPO che tiene conto delle variabilità delle classi (NP-SP-P) e dei modi DOTTE (passivo, controllato, aiutato ) richiede una diversa
valutazione del rischio: A PARITÀ di COMPITI –CLASSE - eseguiti , i MODI esplicitano più
correttamente il CARICO FISICO cui è sottoposto L’OPERATORE.
Si ha un dato più reale …
Index MAPO e METODO DOTTE valutazione del rischio e differenziazioni
• corso almeno 6 ore
teorico/pratico adeguato con parte pratica dedicata anche all’utilizzo di attrezzature
(MAPO New 2010 SCHEDA REPARTO)
Corsi: basati sul P.A.I.M.E
STRUMENTO DI ELABORAZIONE
PROGRAMMA DI FORMAZIONE
Definizione delle formazioni e loro durata
• Sensibilizzazione: fino a 8 ore
• Sessioni di iniziazione: da 9 a 23 ore
• Sessioni elementari: da 24 a 32 ore
Tutti con prevalenza della parte pratica sulla teorica
4. FORMAZIONE
Index MAPO e METODO DOTTE un confronto ed una integrazione possibile
FORMAZIONE AL METODO DOTTE: I LIVELLI
Qualificante: per futuri formatori, 96 ore (3 settimane)1° grado Educazione Gestuale Specifica2° grado Applicazioni Cliniche3° grado Metodologia e Pedagogia pratica
(apprendimento del P.A.I.M.E., strumento di rilevazione dati, di
valutazione del rischio, di programmazione delle formazioni interne)Aggiornamento formatori : 1 settimana (32 ore)
Sessioni elementari: da 24 a 32 ore
Sessioni di iniziazione: da 9 a 23 ore
Sensibilizzazione: fino a 8 ore
34
0500
100015002000250030003500
1 T 1 Dotte 2 T 2 Dotte 3 T 3 Dotte
Are
a (
mV
s) L4 dx
L4 sx
QF dx
QF sx
Rappresentazione del segnale EMG integrato rilevato bilateralmente sui muscoli paraspinali (L4) e quadricipiti (QF) nelle tre manovre eseguite con metodo tradizionale (T) e Dotte
E.M. Capodaglio, M.Garbui, Tecniche di spostamento del malato: confronto tra il MetodoDOTTE e quello tradizionale. Scienza della Riabilitazione 2002;3 (2) : 35-41
Studio sperimentale comparativo su tre tecniche di “movimentazione” ,SOLLEVAMENTO DA TERRA, RIALZAMENTO SEDUTO, RIALZAMENTO SDRAIATO 2 OP
Dott.ssa E. M. Capodaglio, ergonoma, CSAM (Centro Studi Attività Motorie), Fondazione S. Maugeri, IRCCS, Istituto Scientifico diPaviaFT Mosè Garbui, Az.Ulss n° 8 ASOLO – TV- MFR Castelfranco Veneto, Formatore omologato Metodo DOTTE
Lo studio dimostra un minor impegno dei muscoli del tronco nel Dotte rispetto al “ tradizionale”,,un maggior impegno dei muscoli delle gambe nel Dotte rispetto al Tradizionale
ULSS 8 – ASOLO – Tv- Regione VenetoLa movimentazione del paziente secondo i principi del Metodo DOTTE®
2005-2006 Dip. di Riabilitazione +ORT + Geriat. 40/44
2004-2006 SAD Territoriale 22/41
Tot n° 62 su 85 – 37 Infermieri – 25 OSS – età m. 40a 10 M 52 F
2004-2006 LBP prima e dopo formazione224 ore di formazione a tema, 32 h/op2 gg IME , 1g Medio Termine, 1g Lungo Ter.
4268%
2032%
LBP prima della formazione
SI
NO18
43%24
57%
LBP dopo la formazione 42 operatori
SI
NO
46%
610%
35%
4979%
Quanto si sente più sicuro?
Poco
Molto
NR
Abbast.
6097%
23%
Ora si sente più sicuro?
SI
NO 5893%
12%
35%
Ricaduta su vita quotidiana
SI
NO posture
NO gesti
1829%
4471%
LBP TOT dopo la formazione
SI
NO
IL GESTO FISICO RAZIONALE NEL LAVORONON È INNATO
QUI SI TROVA IL PRESUPPOSTO DELLA FATICA PREMATURA
E DEI RISCHI AD ESSA CONNESSI
IL GESTO FISICO RAZIONALE È FRUTTO DEL PENSIERO,VA APPRESO.
DUNQUE SI INSEGNA.
R. Chaput
P.DOTTE: Metodo di movimentazione dei malati, -Manutention- 7^ Ed.2009 PICCIN – PADOVA
Grazie per l’attenzione