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Lo scaffale di italiano L2 nelle biblioteche Dott.ssa Giulia Troiano Area Didattica inclusiva, Cooperativa Pane&Rose (Prato)

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Lo scaffale di italiano L2 nelle biblioteche

Dott.ssa Giulia Troiano

Area Didattica inclusiva,

Cooperativa Pane&Rose

(Prato)

Struttura del seminario

1. Cataloghiamo…! (15.00 – 16.00)

2. Confronto e restituzione in plenaria (16.00 – 16.30)

3. Conoscenze glottodidattiche di base (16.30 – 17.30)

4. Visita allo Scaffale tematico di italiano L2

Conoscenze glottodidattiche di base

L2/LS/LM

Profili di apprendenti

Facilitatore linguistico/Mediatore linguistico-culturale

Imparare versus acquisire

Il QCER per le Lingue (The Common European Framework of Reference for Languages-

CEFR)

Lingua dello studio/Lingua della comunicazione

L2/LS/LM

Si parla di L2 (Lingua Seconda) quando l’apprendimento della lingua non

materna avviene in un contesto nel quale essa è utilizzata come lingua

della comunicazione quotidiana.

Si parla di LS (Lingua Straniera) quando l’apprendimento avviene in un

contesto nel quale essa non sia presente se non in momenti di

apprendimento guidato.

Si parla di LM (Lingua Materna), altrimenti detta L1, per riferirsi alla lingua

d’origine dell’apprendente.

Profili di apprendenti

Insegnamento dell’italiano a:

1. Bambini

2. Adolescenti

3. Adulti e anziani

4. Immigrati

5. Apprendenti di origine straniera

6. Studenti universitari

7. Studenti USA

8. Religiosi cattolici

9. Operatori turistico-alberghieri

10. Cantanti d’opera

11. Apprendenti di madrelingua omogenea (arabo, giapponese, cinese, tedesco, russo)

BAMBINI

Questo profilo comprende i bambini stranieri, parlanti italiano come L2, che

frequentano la scuola dell’infanzia o la scuola primaria in Italia e i bambini che

vivono all’estero e che imparano l’italiano come LS. La specificità del profilo

riguarda le caratteristiche psicofisiche degli apprendenti e i periodi sensibili

che influenzano l’acquisizione dell’italiano come lingua non materna, le

metodologie didattiche più adeguate, i materiali didattici, le certificazioni

linguistiche esistenti.

ADOLESCENTI

Questo profilo comprende gli adolescenti stranieri, parlanti italiano L2,

che frequentano la scuola secondaria di primo e di secondo grado in

Italia (in questo caso l’italiano è anche la lingua dello studio e della

socializzazione, cioè la “lingua di contatto”) e l’insegnamento

dell’italiano ad adolescenti all’estero, in contesti in cui l’italiano viene

insegnato come lingua straniera e lingua etnica. La specificità del

profilo riguarda le caratteristiche psicofisiche degli apprendenti e i

periodi sensibili che influenzano l’acquisizione dell’italiano come lingua

non materna, le metodologie didattiche più adeguate, i materiali

didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.

ADULTI E ANZIANI

Questo profilo può essere suddiviso in “sotto-profili” più specifici: adulti (e giovani

adulti) già inseriti nel mondo professionale, e senior, ovvero apprendenti della terza

età che una volta terminato il ciclo lavorativo decidono di investire il loro tempo

nello studio delle lingue. La specificità del profilo riguarda le caratteristiche

psicofisiche degli apprendenti e i periodi sensibili che influenzano l’acquisizione

dell’italiano come lingua non materna, le metodologie didattiche più adeguate, i

materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.

IMMIGRATI

Questo il profilo comprende gli stranieri che arrivano in Italia per motivi

di lavoro (migranti economici), per motivi umanitari (rifugiati e

richiedenti asilo) e/o per motivi familiari (ricongiungimento familiare).

Di solito si tratta di persone debolmente scolarizzate e talvolta

analfabete.

I manuali rivolti a questo tipo di apprendente hanno quindi

caratteristiche specifiche poiché, parallelamente allo sviluppo della

lingua della comunicazione, mirano all’acquisizione delle cosiddette

abilità strumentali (letto-scrittura).

STUDENTI UNIVERSITARI

Il profilo comprende gli studenti universitari stranieri che studiano

l’italiano in ambito accademico in Italia e fuori d’Italia. Può trattarsi di

studenti inseriti in percorsi di tipo linguistico o di studenti di altre

discipline (es. gli studenti Erasmus). La specificità del profilo riguarda le

metodologie didattiche più adeguate per sviluppare la conoscenza

del linguaggio settoriale relativo ai vari campi di studio e le abilità di

interazione in ambito accademico, i materiali didattici, le certificazioni

linguistiche esistenti.

UNIVERSITY STUDY ABROAD (USA)

Il profilo comprende gli studenti universitari nordamericani in soggiorno-studio

in Italia. La specificità del profilo riguarda le metodologie didattiche più

adeguate per sviluppare le abilità di interazione nella società italiana, i

materiali didattici, le certificazioni linguistiche esistenti.

APPRENDENTI DI MADRELINGUA

OMOGENEA

Questi profili, che si differenziano in base alla lingua materna degli

apprendenti, sono concepiti per mettere in evidenza, anche in chiave

contrastiva, la specificità dell’insegnamento dell’italiano a classi di

apprendenti con lingua e cultura omogenea. Le competenze del docente di

italiano riguarderanno dunque le somiglianze/divergenze fra la lingua italiana

e la L1 degli studenti, le somiglianze/divergenze fra la cultura italiana e la

cultura degli studenti, le difficoltà più frequenti che gli studenti di tali

lingue/culture incontrano nello studio dell’italiano L2.

Un’ampia e specializzata offerta editoriale

- Profilo di apprendente

- Tipologia di apprendimento (guidato o auto-apprendimento)

- Modalità di apprendimento

- Abilità specifiche

- Prove d’esame (competenza didattica e competenza linguistica)

- Manuali teorici di glottodidattica

- Grammatiche di riferimento e vocabolari per immagini

- Manuali scolastici semplificati e facilitati

Case editrici

Alma

Bonacci-Loescher

Edilingua

Sestante

Le certificazioni di competenza

didattica

DITALS (Base, I e II livello), Università per Stranieri di Siena

DILS-PG (I e II livello), Università per stranieri di Perugia

CEDILS e CEFILS, Università Ca’Foscari di Venezia

Dal 2016: non più solo «titoli culturali», ma anche «titoli di specializzazione»

riconosciuti dal MIUR.

Le certificazioni di competenza linguistica

CILS (Siena) CELI (Perugia) PLIDA (Dante Alighieri)

CILS – Certificato di Italiano come

Lingua Straniera

La Certificazione CILS è stata progettata e realizzata all'interno del Centro CILS, un Centro di

Ricerca e Servizi dell'Università per Stranieri di Siena, indipendente dalle scuole e/o dalle

agenzie formative dove si insegnano le lingue. Il sistema di Certificazione CILS copre tutti

i sei livelli di competenza linguistico-comunicativa individuati dal Quadro Comune Europeo

di Riferimento per le Lingue.

Ogni livello CILS è autonomo e completo: la certificazione di ogni livello dichiara un grado di

capacità comunicativa adeguato a specifici contesti sociali, professionali, di studio.

CELI - Certificati di conoscenza della lingua

italiana

I CELI sono distinti secondo specifiche tipologie d’utenza in CELI immigrati e CELI adolescenti (13-17

anni). Essi si differenziano in base ai generi testuali, ai compiti, alle caratteristiche esperienziali e ai

bisogni di ciascuna tipologia di utenza.

Tali diverse tipologie di esame hanno in comune il riferimento ai livelli del QCER, i metodi di verifica

(che sono quelli tradizionalmente utilizzati in contesto di certificazione) e lo stesso rigore nel seguire le

fasi del processo di elaborazione di esami di certificazione. Il MIUR riconosce il CELI 3 come certificato

valido per attestare la conoscenza della lingua italiana necessaria per iscriversi all’Università in Italia

nel contingente che ciascuna Università destina agli studenti stranieri. Il Ministero del Lavoro e delle

Politiche Sociali riconosce i Certificati CELI in contesti di immigrazione e ne favorisce la diffusione

attraverso la promozione di interventi mirati all’apprendimento della conoscenza della lingua italiana

da parte di cittadini extracomunitari adulti e minori regolarmente presenti in Italia.

CLIQ – Certificazione Lingua Italiana di

Qualità

Il 6 febbraio 2013, mediante una convenzione sottoscritta fra il Ministero degli Affari Esteri e i quattro enti certificatori

dell’italiano come lingua seconda, è nata la CLIQ – Certificazione Lingua Italiana di Qualità. Si tratta di

un’associazione che riunisce in un unico soggetto giuridico i quattro enti certificatori: l’Università Roma Tre, la Società

Dante Alighieri e le Università per stranieri di Siena e Perugia. L’obiettivo di tale associazione è quello di promuovere

una cultura della valutazione certificatoria per l’italiano come L2 e soprattutto di creare un sistema di qualità della

certificazione delle competenze linguistiche, un sistema in linea con gli standard scientifici fissati dal Consiglio

d’Europa nel “Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue”.

Ciascun ente continua a mantenere la propria certificazione, di fatto ciò che cambia sono i rapporti tra gli enti

certificatori, ora più solidi, al fine di rinnovare la politica linguistica e culturale del nostro Paese che, fino ad ora, è

stata giudicata piuttosto debole dagli studiosi.

L’Ufficio della Certificazione dell’italiano come L2 di Roma Tre costituisce un importante strumento di verifica delle

competenze della lingua italiana per tutti gli stranieri, strumento che oggi, inserito in una realtà come quella

dell’Associazione CLIQ, garantisce ancor di più una certificazione attenta e conforme al sistema

PLIDA – Progetto Lingua Italiana

Il certificato PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri) attesta la competenza in lingua italiana come lingua straniera. Con questo certificato è possibile iscriversi all’università italiana senza fare l’esame di italiano (livello B1 o C1), e ottenere il permesso di lungo soggiorno.

Il PLIDA Juniores è la certificazione d’italiano che la Società Dante Alighieri ha pensato per gli studenti adolescenti (13-18 anni). Anche se richiede le stesse competenze linguistiche generali necessarie al superamento dei test nel PLIDA normale, le prove d’esame del PLIDA Juniores propongono testi e contesti d’uso familiari per i ragazzi tra i tredici e i diciotto anni e non presentano testi né fanno riferimento a domini e situazioni che potrebbero essere estranei all’esperienza generale propria di questa fascia d’età.

Il PLIDA Juniores valuta e certifica la competenza in italiano come lingua straniera degli adolescenti secondo i primi quattro livelli di competenza proposti dal QCE: A1, A2, B1 e B2.

Le prove d’esame

Le prove d’esame prevedono compiti che si riferiscono a

situazioni di vita reale per valutare la capacità del candidato di

usare la lingua in diversi contesti di interazione comunicativa.

Le prove misurano tutte le abilità linguistiche e comunicative:

• l'ascolto,

• la comprensione della lettura,

• la produzione scritta,

• la produzione orale,

• la capacità di gestire le strutture della comunicazione in

italiano.

Facilitatore linguistico

Il facilitatore linguistico è colui o colei che facilita l’acquisizione linguistico-

comunicativa di una L2. Come tale, il facilitatore linguistico è una guida, un regista,

un facilitatore degli apprendimenti, un organizzatore delle risorse (Ciliberti, 1994).

Il suo ruolo è quindi quello di promuovere e valutare:

- abilità / nozioni

- efficacia comunicativa / correttezza formale

- qualità / quantità degli errori

Il mediatore linguistico-culturale

Il mediatore linguistico-culturale è un interprete il cui ruolo non si

esaurisce, tuttavia, nella semplice attività di interpretariato. Tale

figura viene impiegata nel settore giudiziario (uffici per

l’immigrazione nelle prefetture, tribunali), nelle strutture assistenziali

pubbliche e private (ASL, ospedali, cliniche, case di riposo), nella

scuola, nella pubblica amministrazione, nel settore della pubblica

sicurezza (carceri) e nelle aziende private.

Imparare versus acquisire

Si tratta di due processi sostanzialmente distinti:

• Il primo (learning) è un processo consapevole, che mette in gioco memorie di

tipo dichiarativo e conoscenze esplicite.

• Il secondo (acquisition) è un processo subconscio, che mette in gioco memorie di tipo procedurale e conoscenze implicite.

S. Krashen, Second Language Acquisition and Second Language Learning (1981).

Lingua dello studio versus Lingua della comunicazione

Il CALP (Cognitive Academic Language Proficiency) e il BICS (Basic Interpersonal

Communication Skills) hanno caratteristiche molto diverse:

- almeno 2 anni per il possesso delle abilità comunicative di base

- almeno 5/7 anni per la lingua dello studio

Jim Cummins (1979)

BICS E CALP

La lingua per comunicare (BICS) può essere appresa in un arco di

tempo che può oscillare da un mese a un anno, in relazione all’età,

alla lingua d’origine, all’utilizzo in ambiente extrascolastico.

Per apprendere la lingua dello studio (CALP), invece, possono

essere necessari alcuni anni, considerato che si tratta di

competenze specifiche. Una volta superata questa fase (capacità

di sviluppare la lingua per comunicare), va prestata particolare

attenzione all’apprendimento della lingua per lo studio perché

rappresenta il principale ostacolo per l’apprendimento delle varie

discipline.

Il QCER

Il QCER è un documento elaborato dal Consiglio d'Europa nel 1971

per:

● favorire l'apprendimento/insegnamento/valutazione certificazione

delle lingue straniere

● valorizzare le diversità linguistico-culturali

● favorire la mobilità sociale e occupazionale dei cittadini comunitari

● individuare un livello «soglia» di competenza linguistico-

comunicativa (B1, 1990).

Efficacia comunicativa

● L'efficacia comunicativa ha la priorità sulla correttezza formale

● Il QCER è orientato all'azione (uso e non solo forma) nella misura in cui gli

utenti sono considerati come agenti sociali che hanno dei compiti da

svolgere in un dato insieme di circostanze, in uno specifico contesto e entro

un particolare campo d'azione

● Lingua = sistema di atti linguistici o funzioni comunicative

I livelli del QCER

Profilo basico

A1 = CONTATTO

A2 = SOPRAVVIVENZA

Profilo indipendente

B1 = SOGLIA

B2 = PROGRESSO

Profilo competente

C1 = EFFICACIA

C2 = PADRONANZA

Aglioti, S. M., Fabbro, F. 2006, Neuropsicologia del linguaggio. Bologna, Il Mulino.

Andorno, C. 2015, “Errori, regole ed eccezioni nell’apprendimento”, in N. Grandi (a cura di), La grammatica e l’errore.

Le lingue naturali tra regole, loro violazioni ed eccezioni. Bologna, Bononia University Press: pp. 161-176.

Cardona, G.R. 1988, Dizionario di linguistica. Roma, Armando Editore.

Fabbro, F. 2004, Neuropedagogia delle lingue. Come insegnare le lingue ai bambini. Roma, Astrolabio.

Giacalone Ramat, A. 1993, “Italiano di stranieri”, in A. Sobrero (a cura di), Introduzione all'italiano contemporaneo. La

variazione e gli usi. Bari, Laterza: pp. 341-410.

Krashen, S. 1981, Second Language Acquisition and Second Language Learning. Oxford, Pergamon Press.

Marini, A. 2008, Manuale di neurolinguistica. Fondamenti teorici, tecniche di indagine, applicazioni. Roma, Carocci.

Nuzzo E., Rastelli S. 2011, Glottodidattica sperimentale. Nozioni, rappresentazioni e processing nell’apprendimento della

seconda lingua. Roma, Carocci.

Paradis, M. 2009, Declarative and Procedural Determinants of Second Languages. Amsterdam/Philadelphia, John

Benjamins.

Pona, A. 2016, L2. La facilitazione linguistica e degli apprendimenti nella classe plurilingue. Appunti per la scuola. Napoli,

Tecnodid.

Consigli bibliografici (a cura di A. Pona)

Grazie per l’attenzione!

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