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Sabato-Domenica 22-23 Maggio 1926 Tutto il inondo non parla d'altro che della ma- gnifica vittoria dei superbi volatori del Norg,e. 11 Governo ha Ille880 all'ordino del giorno il colonnello Nobile ideatore eostruttore e comandante dell'aereo- nave, il capo meccanico tecnico eav. il noi. reseiallo- Arduiuo, il sergente maggiore Caratti, inotorista Poniella, il timoniere Allessandrini per aver, ben meritato della patria. J.,e continue pioggie han dato luogo a piene e ad inondazioni in molte parti d'Italia. 11 Sanato si riadanò Martedì ed acclamò il Duce che illostrà.la gloria della spedizione al polo. 11 Consiglio dei Ministri ha approvato il rego- lamento sui rapporti collettivi del lavoro comple- tami:ti 0ò81 [a legislazione" Sindacale. - 1-lavori-della- Camera saranno efirettati pereliè M vuole mandare a casa per i Suoi lavori ogni depu- tato ai 29 Maggio. - M - statò sottoposto alla firma reale il decreto che atabi1ise4 il nuovo ordinamento dell'Arnia dei Reali Carabinieri. Mussolini a Pisa Con affetto di italiani, con ricono- scenza e con orgoglio di cittadini, salu- tiamo in anticipazione il Duce, il Capo amato del Governo, che viene fra noi rappresentante delle glorie e delle for- tune della Patria da Lui rinnovata e ri- costituita in dignità. Pisa, colle inclite Memorie, coi ful- gori dell' arte, colla magnificenza regale dei Lungarno ; e prima di tutto colla austera ma impetuosa espansione della Sua gente, libera gente e franca che l' antico e rude abito marinaresco rad- dolcisce alla bellezza della poesia che si effonde e si trasforma, purissima, dai candidi marmi e dalle aiuole fragranti, in canzoni e sorrisi, dà al grande Noc- chiero d'Italia il suo benvenuto, di amore. E lo grida forte ed amoroso così VIVA MUSSOLINI ! Perche nel nome di lui si esaltano veramente ora la Patria e il Re. Il Ponte di Pisa La Federazione provinciale Fascista annunzia l'arrivo di S. E. Mussolini per Martedì 25 May !fio. Ai 25 di Ottobre dell'anno 1923 si de- pose la prima pietra della ricomposizione del Pergamo compiuto nel 1311 — da Gio- vanni Pisano, monumento unico al mondo come il Camposanto e la Torre pendente ed oggi, nel mese di Maggio 1926, il Pergamo si scopre ricomposto e riordinato in una espressione solenne di arte così divina che abbaglia ed incanta. Tale è la potenza del Genio di Giovanni ! Dico subito che bene a proposito si è pubblicata la cronistoria sulla ricom.. posi- zione del Pergamo dopo che per amore.. di benemorenze pisane si ambivano di qua e di e si indicavano per questo o per quel- l'altro incensamenti ed applausi. La pubblicazione taglia corto. Un chia- ro cittadino e professore di ornato nella Accademia di Belle Arti, Giuseppe Fontana, si diè a raccogliere fino dal 1864 gli avanzi preziosi riuscendo a mettere insieme pres- socchè tutte le pareti del capolavoro di Giovanni (e fu opera paziente, laboriosa, intelligente) ; il Municipio (si parla della Amministrazione che funzionava nel Marzo 1872) su iniziativa di Ranieri Simonelli, dall'ingegno poliedrico, dall'anima di cit- tadino amante geloso dei tesori della sua città deliberò — ed era Sindaco Giuseppe Bianchi — una somma per rintracciare i pezzi mancanti e nominò una Commissione per gli studi diretti alla ricostruzione in Duomo del monumento e, la Commissione procedette a completare la parte architet- tonica, coll'affidarne la esecuzione allo scultore Tito Sarrocchi, ma non portò a compimento la ricostruzione; Igino Benve- Il polo violato Nel numero passato del giornale ci asso- ciammo modestamente con brevi righe alla esultanza di tutto il popolo d'Italia per ce- lebrare questa pura vittoria nostra, l'ardi- mento, la genialità e la tenacia di un grande italiano: del Colonnello Nobile, conquista- tore del polo insieme coi suoi agguerriti compagni Arnundsen ed Ellsworth. Oggi aggiungiamo che le dimostrazioni in onore di Nobile a Roma ed in ogni parte d'Italia hanno dato la prova della sensibi- lità della nostra gente, orgogliosa sempre delle glorie che possano far ricordare la Patria. stato come un cuore solo, dal Re e dal primo Ministro fino all'ultimo o- peraio, che ha palpitato e gioito con il su- perbo conquistatore. E bene ha fatto il Governo a decretare a Lui la medaglia d'oro al valore militare colla promozione a Generale e con il co- mando generale della flotta dei dirigibili. La lotta contro l'alcool Il Senato nella seduta di Iklercoledi di- se.usse ampiamente sui gravi pericoli dell'al- coolisino e sulla necessità di combatterlo con serrate disposizioni. Pronunziarono notevoli discorsi i senatori Gallini, Queirolo, Leonardo Bianchi, Rava ed il relatore Marehiafava, ai quali rispose il Ministro dell' Interno. L'on. Queirolo, molto apptovato, conven- ne nel riconoscere come misure efficaci la limitazione dello spaccio dei vini e delle be- vande alcooliche, ma propose come più utile una disposizione la quale consentisse l'arre- sto immediato e la segregazione degli indi- vidui che siano in uno stato di forte eccita- zione alcoolica. tin Lido provveditmautn np.'irebbe come mi-. -sura preventiva ed avrebbe una forte effica- cia sociale e morale. La legge sui Sindacati ed il messaggio ai fascisti Il Capo del Governo S. E. l'on. Mussolini nella occasione della approvazione del rego- lamento per l'applicazione della legge sui Sindacati, ha diretto un messaggio ai Fascisti col quale Egli saluta l'inquadramento di tutte le forze economiche ed intellettuali della Na- zione, dirette verso uno scopo comune ; ed acclama al popolo che lavora nelle sue varie attività e categorie e che sottane oggi si eleva, nello Stato Fascista, a soggetto ope- rante e consapevole del proprio Destino nuto Supino versatile e geniale studioso ed illustratore di cose d'arte (1895.1904)e Nello Toscanelli (1898) con scritti pregevoli il primo o con una sollecitazione scritta al Co- mune il secondo tennero desta l'attenzione sul Pergamo da ricostruire ; Carlo Fedeli Operaio dell'Opera della Primaziale e Pe- lo Bacci Sopraintendente ai monumenti risuscitarono così efficacemente l'idea (1919) fino a far stanziare un primo concorso del bilancio della Deputazione dell'Opera alla necessaria spesa por le opere di ricostru- zione, ma l'idea non potè tradursi in atto perchè fu depennato dal bilancio lo stan- ziamento (!!) ; Ferdinando Puntoni fin dal 1920 fu il rianimatore sapiente e fortunato dell'impresa da tanti anni vagheggiata e colle sue pubblicazioni « sulla ricomposizione e ricostruzione della Cantoria di Giovanni Pisano » promosse critiche, studii e disser- tazioni, e tutti inspirati a decoro ed a reverenza, ripose sul tappeto in modo non più trascurabile l' ardua questione (1920:1921 e seguito) fino a che nel 1922 — Operaio solerte e sollecito Giuseppe Pascetti — non ebbe ad aver ragione di tutta la sua passione ed a fare approvare dalla Deputazione dell'Opera un d stanzia- mento in bilancio che questa volta non fu depennato e che l'accortezza di Giuseppe Fascetti, coadiuvato dai suoi colleghi, fece pronto e sufficiente alle gravi spese, gravi soltanto di fronte alle disponibilità fi- nanziarie Si entrò nella via veramente fattiva. Le premure della Deputazione, sempre sorretta dalla parola di S. E. il Cardinale Maffi, portarono alla costituzione di una com - missione (Monsignore dott. Nicola Zucche]. li, prof. arch. Ugo Vaglini, comm. dott. Dario Simoni, comm. prof. Peleo Bacci e comm. dott. Ferdinando P un toni ( presiden- te ed autore dei lodati scritti) la quale as- sociata ad altra Commissione governativa (prof. Peleo Bacci, prof. Igino Supino e Lu- dovico Pogliaghi) deliberò in definitivo la ricostruzione e scelse il luogo del Duomo nel quale doveva erigersi il monumento. I lavori di ricostruzione furono di conti- nuo sorvegliati dal prof. Peleo Bacci che si può dire abbia trasfuso nella ricostruzione tutta l'anima sua di studioso e di artista e furono compiuti nel Marzo di quest'anno. Il voto di Pisa che nel più fervido entu- siasmo vive della gloria del suo patrimonio artistico è esaudito. Il pergamo di Giovanni Pisano, del suo più grande artista che l'arte qui rinnovò e plasmò in un trionfo di bel- lezza, in una magnificenza vivida e fresca di forme nuove ed in un calore di rappre- sentazioni e di visioni potenti è ritornato ad irraggiare la sua luce divina. Ma, dopo quale lavoro e dopo quante trepid azion i ! Dopo l'incendio della Cattedrale il mo- numento andò quasi demolito tra il 1599 ed il 1601 ; ed alcune parti pregevolissime furono poi trasportate perfino al Museo di Berlino. La ubicazione di oggi nella prima na vatella tra ilpilastro e la colonna davanti al- l'altare di San Guido, a sinistra di chi guar- da l'altare maggiore, non è quella primitiva. Anticamente il Pergamo era sulla linea delle ,-, ja nFi. an ne » anteriori dell'antico coro che non esiste piii; ed oggi, 4., ,, i,,b,4.145~ - ■• m'è non darebbe più posto al pulpito colos- sale ; e poi -striderebbe l'accozzo di un'arte secentesca con quella pura e smagliante del secolo XIV di Giovanni Pisano Non deve dimenticarsi che l'opera in- vidiataci da tutto il mondo è opera di bel- lezza incomparabile, che nella fusione ar- monica di movimenti e di espressioni scul- torei come di rappresentazioni palpitanti e- salta la gloria della nuova Scuola di Giovanni che non ha più alcuna impressione di goti- ca e di romanico ma l'essenza rigogliosa di un concetto ricostruttivo plastico che si fa interprete della rappresentazione più perfetta ; della vita terrestre che si eleva alla vita divina. Il Pergamo è appunto tale rappresenta- zione : dalla vita umana sale alle raffigu- razioni di quella divina a traverso le vicen- de della vita del Redentore.. Così si ascende per la Fede, la Speranza e la Carità alle manifestazioni cristiane sempre umano che si divinizzano nella maestà del Giudizio universale ; cosri reprobi che scendono nel- le bolgie dell'Inferno e gli eletti che assur- gono alla luce del Paradiso ! Mani° RAllE. IN PUNTA DI PENNA Il rimedio alla vita cara. A Budapest, le vittime della vita-cara hanno trovato un rimedio. Esse. si riuniscono per digiunare o giù di lì, in gruppi, e così con- dividendo il loro male lo diminuiscono. Vi ha della gente molto per bene fra questi sindacati della « cintura », Un ministro del- l'Agricoltura, dei medici, dei professori, degli impiegati ecc. Si è in buona società per gemere sulle difficoltà dei tempi e far colazione ....con una storia bene narrata, come faceva madama de Maintenon, che, quando non era che la moglie del poeta Scarron, sostituiva l'arrosto ....con un a- neddoto. La difficoltà non è di fare uno scher- zo ; è di farlo durare. Questi digiunanti collettivi saranno tratti a fare dello amare perchè il loro sistema è una specie di pericolosa moratoria, e in questa mora- toria — ha dichiarato un grande poeta — c'entra la parola : morte. Pensieri e sentenze. Poche parole e molte buone azioni ; ec- co il mezzo sicuro per fare il bene - MAI). S wETCH1NE, Si comprendono sempre coloro che si ama, essi si amano per loro stessi e con buo- na fede. - FENEr-ox. k.tt I versi. Sono di Domenico Gnoli. Oh tu che mi stringi la mano, senti la nostalgia, d'un mondo lontano lontano, il fascino delle distanze vertiginose? Congiunti voliam noi pure alle danze notturne dei tremuli soli. La nostrapiccola stella, o astri, è vostra sorella, Voliamo I Da un lume fuggente forse qualcuno ci guarda, qualcuno forse ci sente e dire ! — In quel globo remoto si levan due spirti e traversano le vaRtità dell'ignoto. In treno. Un controllore sta completando:un piccolo modulo per talune formalità inerenti ad un biglietto circolare risultato irregolare e domanda ad una signora alla quale appartie- ne il biglietto, nome, cognome, paternità, luogo di nascita, età. Ventitrè anni — risponde candida- mente la signora. — Al cambio svizzero — mormora Strin - cone nascondendosi dietro il giornale che sta leggendo. Dal calzolaio Veda, ho comperato l'altro ieri que- sti stival i ,: r, giù, lo mole cominciano a. eo-a.• cirsi. — Li avrà portati per camminare, m'im maginO. — Naturalmente. — Ah, ora capisco. Gli altri miei clienti non escono che in Carrozza o in automobile. MArerteLETTO TESTE e TASTI Il Trattenimento all'Orfanotrofio fem - minile. Riuscito veramente per il concorso nu- meroso degli invitati e per la seducente fre- schezza del programma fu il trattenimento alla Pia Casa di Carità. La Direttrice, coadiuvata dal personale di istruzione e di sorveglianza, fece gli onori con amabile cortesia ; ed insieme colle per- sone dell'Orfanotrofio concorsero alla riu- scita della serata la direzione dell'Istituto Vittorino da Feltro e le maestre. Ed ecco il programma : la bambina Fer- nanda Simoncini eseguì con disinvoltura la niacchietta « Pinocchio » ; gli alunni e le alunne della scuola « Vittorino » rappre- sentarono con molto slancio la commedia in tre atti « Il piccolo profugo e (furono attori ed attrici impeccabili Aldo Lucarelli, Al- berto Bosisio, le signorine Elisa ed Elena Mazzinghi, Sestina Benvenuti, Giorgio Val- gimigli, Giulio Belloni Filippi, Giovanni Ca- sini, Piero Gera, Renzo Corri ; Americo Benvenuti, Romeo Romei, Mario, Renzo e Bruno Mori, Sergio Serfogli e Guido Taddenc- ci); seguì un coro figurato «Le quattro stagio- ni » cantato perfettamente dagli alunni della Vittorino; e si terminò coll'operetta a I follet- ti » di cui furono esecutrici briose le convit- trici della Pia Casa (o furono protagoniste per spigliatezza e per colorito le signorine Ernesta Caselli ed Emilia Renzoni), e poi le bambine Delli, Arrighi e Saltari, una strega che invece aveva il fascino di una vocina graziosa. Debbo ricordare i pianisti signorina Prinetta Leoncini e signor Emilio Niccola,i, instancabili e precisi, e dire in fondo della bellezza di questa riunione simpatica e seducente nella effusione delle piccole ani- me e nella soddisfazione della opera di bene- ficenza compiuta da parte degli spettatori. IEEE M INNIR IL PENDIO DI GIOVANNI PIMNO t 9. 1,1 . 11131:

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GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DI PISA E PROVINCIA

A BBONA M ENTI : per un ',uno L. 15, per un semestre L. 10.Abbonamento di sostegno L. 25.

Per abbonarsi basta mandare una e , nobile vaglia all'Annoi-misti azione del Ponte di

U dici di Redazione e Amministrazione: Piazza del Montino.C. t n. csszsirs. lles. pomici. Pr•sàzzcs Cont. UtO.

ANNO XXXII' Si pubblica ogni settimana NUM. 21 PUBBLICITÀ ; Le inserzioni — e si intende olio la tarittagnata tino ad oggi era aolauto convenzionale come si uaatutti i giornali — è ora fissata indistintamente per tutti. perchésono aboliti trattamenti di favore. in Illa linea in primapagina, In L. 2 in .teconda, in L. I» in terza e L: 1 inquarta. A cui si aggiungerà la tassa, go, .nativa. Sabato-Domenica 22-23 Maggio 1926

Tutto il inondo non parla d'altro che della ma-gnifica vittoria dei superbi volatori del Norg,e. 11Governo ha Ille880 all'ordino del giorno il colonnelloNobile ideatore eostruttore e comandante dell'aereo-nave, il capo meccanico tecnico eav. il noi.reseiallo- Arduiuo, il sergente maggiore Caratti,inotorista Poniella, il timoniere Allessandrini peraver, ben meritato della patria.

J.,e continue pioggie han dato luogo a piene ead inondazioni in molte parti d'Italia.

11 Sanato si riadanò Martedì ed acclamò il Duceche illostrà.la gloria della spedizione al polo.

11 Consiglio dei Ministri ha approvato il rego-lamento sui rapporti collettivi del lavoro comple-tami:ti 0ò81 [a legislazione" Sindacale.

- 1-lavori-della- Camera saranno efirettati perelièM vuole mandare a casa per i Suoi lavori ogni depu-tato ai 29 Maggio.

- M -statò sottoposto alla firma reale il decretoche atabi1ise4 il nuovo ordinamento dell'Arnia deiReali Carabinieri.

Mussolini a PisaCon affetto di italiani, con ricono-

scenza e con orgoglio di cittadini, salu-tiamo in anticipazione il Duce, il Capoamato del Governo, che viene fra noirappresentante delle glorie e delle for-tune della Patria da Lui rinnovata e ri-costituita in dignità.

Pisa, colle inclite Memorie, coi ful-gori dell' arte, colla magnificenza regaledei Lungarno ; e prima di tutto collaaustera ma impetuosa espansione dellaSua gente, libera gente e franca chel' antico e rude abito marinaresco rad-dolcisce alla bellezza della poesia chesi effonde e si trasforma, purissima, daicandidi marmi e dalle aiuole fragranti,in canzoni e sorrisi, dà al grande Noc-chiero d'Italia il suo benvenuto, di amore.

E lo grida forte ed amoroso cosìVIVA MUSSOLINI !

Perche nel nome di lui si esaltanoveramente ora la Patria e il Re.

Il Ponte di Pisa

La Federazione provinciale Fascistaannunzia l'arrivo di S. E. Mussolini per

Martedì 25 May !fio.

Ai 25 di Ottobre dell'anno 1923 si de-pose la prima pietra della ricomposizionedel Pergamo compiuto nel 1311 — da Gio-vanni Pisano, monumento unico al mondocome il Camposanto e la Torre pendenteed oggi, nel mese di Maggio 1926, il Pergamosi scopre ricomposto e riordinato in unaespressione solenne di arte così divina cheabbaglia ed incanta. Tale è la potenza delGenio di Giovanni !

Dico subito che bene a proposito si èpubblicata la cronistoria sulla ricom..posi-zione del Pergamo dopo che per amore..di benemorenze pisane si ambivano di quae di là e si indicavano per questo o per quel-l'altro incensamenti ed applausi.

La pubblicazione taglia corto. Un chia-ro cittadino e professore di ornato nellaAccademia di Belle Arti, Giuseppe Fontana,si diè a raccogliere fino dal 1864 gli avanzipreziosi riuscendo a mettere insieme pres-socchè tutte le pareti del capolavoro diGiovanni (e fu opera paziente, laboriosa,intelligente) ; il Municipio (si parla dellaAmministrazione che funzionava nel Marzo1872) su iniziativa di Ranieri Simonelli,dall'ingegno poliedrico, dall'anima di cit-tadino amante geloso dei tesori della suacittà deliberò — ed era Sindaco GiuseppeBianchi — una somma per rintracciare ipezzi mancanti e nominò una Commissioneper gli studi diretti alla ricostruzione inDuomo del monumento e, la Commissioneprocedette a completare la parte architet-tonica, coll'affidarne la esecuzione alloscultore Tito Sarrocchi, ma non portò acompimento la ricostruzione; Igino Benve-

Il polo violatoNel numero passato del giornale ci asso-

ciammo modestamente con brevi righe allaesultanza di tutto il popolo d'Italia per ce-lebrare questa pura vittoria nostra, l'ardi-mento, la genialità e la tenacia di un grandeitaliano: del Colonnello Nobile, conquista-tore del polo insieme coi suoi agguerriticompagni Arnundsen ed Ellsworth.

Oggi aggiungiamo che le dimostrazioniin onore di Nobile a Roma ed in ogni parted'Italia hanno dato la prova della sensibi-lità della nostra gente, orgogliosa sempredelle glorie che possano far ricordare laPatria. stato come un cuore solo, dalRe e dal primo Ministro fino all'ultimo o-peraio, che ha palpitato e gioito con il su-perbo conquistatore.

E bene ha fatto il Governo a decretarea Lui la medaglia d'oro al valore militarecolla promozione a Generale e con il co-mando generale della flotta dei dirigibili.

La lotta contro l'alcoolIl Senato nella seduta di Iklercoledi di-

se.usse ampiamente sui gravi pericoli dell'al-coolisino e sulla necessità di combatterlo conserrate disposizioni.

Pronunziarono notevoli discorsi i senatoriGallini, Queirolo, Leonardo Bianchi, Ravaed il relatore Marehiafava, ai quali risposeil Ministro dell' Interno.

L'on. Queirolo, molto apptovato, conven-ne nel riconoscere come misure efficaci lalimitazione dello spaccio dei vini e delle be-vande alcooliche, ma propose come più utileuna disposizione la quale consentisse l'arre-sto immediato e la segregazione degli indi-vidui che siano in uno stato di forte eccita-zione alcoolica.• tin Lido provveditmautn np.'irebbe come mi-.-sura preventiva ed avrebbe una forte effica-cia sociale e morale.

La legge sui Sindacatied il messaggio ai fascisti

Il Capo del Governo S. E. l'on. Mussolininella occasione della approvazione del rego-lamento per l'applicazione della legge suiSindacati, ha diretto un messaggio ai Fascisticol quale Egli saluta l'inquadramento di tuttele forze economiche ed intellettuali della Na-zione, dirette verso uno scopo comune ; edacclama al popolo che lavora nelle sue varieattività e categorie e che sottane oggi sieleva, nello Stato Fascista, a soggetto ope-rante e consapevole del proprio Destino

nuto Supino versatile e geniale studioso edillustratore di cose d'arte (1895.1904)e NelloToscanelli (1898) con scritti pregevoli ilprimo o con una sollecitazione scritta al Co-mune il secondo tennero desta l'attenzionesul Pergamo da ricostruire ; Carlo FedeliOperaio dell'Opera della Primaziale e Pe-lo Bacci Sopraintendente ai monumentirisuscitarono così efficacemente l'idea (1919)fino a far stanziare un primo concorso delbilancio della Deputazione dell'Opera allanecessaria spesa por le opere di ricostru-zione, ma l'idea non potè tradursi in attoperchè fu depennato dal bilancio lo stan-ziamento (!!) ; Ferdinando Puntoni fin dal1920 fu il rianimatore sapiente e fortunatodell'impresa da tanti anni vagheggiata e collesue pubblicazioni « sulla ricomposizione ericostruzione della Cantoria di GiovanniPisano » promosse critiche, studii e disser-tazioni, e tutti inspirati a decoro eda reverenza, ripose sul tappeto in modonon più trascurabile l' ardua questione(1920:1921 e seguito) fino a che nel 1922— Operaio solerte e sollecito GiuseppePascetti — non ebbe ad aver ragione ditutta la sua passione ed a fare approvaredalla Deputazione dell'Opera un d stanzia-mento in bilancio che questa volta non fudepennato e che l'accortezza di GiuseppeFascetti, coadiuvato dai suoi colleghi, fecepronto e sufficiente alle gravi spese, gravisoltanto di fronte alle disponibilità fi-nanziarie

Si entrò nella via veramente fattiva.Le premure della Deputazione, sempresorretta dalla parola di S. E. il Cardinale

Maffi, portarono alla costituzione di una com -missione (Monsignore dott. Nicola Zucche].li, prof. arch. Ugo Vaglini, comm. dott.Dario Simoni, comm. prof. Peleo Bacci ecomm. dott. Ferdinando P un toni ( presiden-te ed autore dei lodati scritti) la quale as-sociata ad altra Commissione governativa(prof. Peleo Bacci, prof. Igino Supino e Lu-dovico Pogliaghi) deliberò in definitivo laricostruzione e scelse il luogo del Duomo nelquale doveva erigersi il monumento.

I lavori di ricostruzione furono di conti-nuo sorvegliati dal prof. Peleo Bacci che sipuò dire abbia trasfuso nella ricostruzionetutta l'anima sua di studioso e di artistae furono compiuti nel Marzo di quest'anno.

Il voto di Pisa che nel più fervido entu-siasmo vive della gloria del suo patrimonioartistico è esaudito. Il pergamo di GiovanniPisano, del suo più grande artista che l'artequi rinnovò e plasmò in un trionfo di bel-lezza, in una magnificenza vivida e frescadi forme nuove ed in un calore di rappre-sentazioni e di visioni potenti è ritornatoad irraggiare la sua luce divina.

Ma, dopo quale lavoro e dopo quantetrepid azion i !

Dopo l'incendio della Cattedrale il mo-numento andò quasi demolito tra il 1599ed il 1601 ; ed alcune parti pregevolissimefurono poi trasportate perfino al Museo diBerlino.

La ubicazione di oggi nella prima navatella tra ilpilastro e la colonna davanti al-l'altare di San Guido, a sinistra di chi guar-da l'altare maggiore, non è quella primitiva.Anticamente il Pergamo era sulla linea delle

,-,janFi.an ne » anteriori dell'antico coro chenon esiste piii; ed oggi, 4.,,, i,,b,4.145~- ■•

m'è non darebbe più posto al pulpito colos-sale ; e poi -striderebbe l'accozzo di un'artesecentesca con quella pura e smagliantedel secolo XIV di Giovanni Pisano

Non deve dimenticarsi che l'opera in-vidiataci da tutto il mondo è opera di bel-lezza incomparabile, che nella fusione ar-monica di movimenti e di espressioni scul-torei come di rappresentazioni palpitanti e-salta la gloria della nuova Scuola di Giovanniche non ha più alcuna impressione di goti-ca e di romanico ma l'essenza rigogliosadi un concetto ricostruttivo plastico che sifa interprete della rappresentazione piùperfetta ; della vita terrestre che si elevaalla vita divina.

Il Pergamo è appunto tale rappresenta-zione : dalla vita umana sale alle raffigu-razioni di quella divina a traverso le vicen-de della vita del Redentore.. Così si ascendeper la Fede, la Speranza e la Carità allemanifestazioni cristiane sempre umano chesi divinizzano nella maestà del Giudiziouniversale ; cosri reprobi che scendono nel-le bolgie dell'Inferno e gli eletti che assur-gono alla luce del Paradiso !

Mani° RAllE.

IN PUNTA DI PENNAIl rimedio alla vita cara.A Budapest, le vittime della vita-cara

hanno trovato un rimedio. Esse. si riunisconoper digiunare o giù di lì, in gruppi, e così con-dividendo il loro male lo diminuiscono.Vi ha della gente molto per bene fra questisindacati della « cintura », Un ministro del-l'Agricoltura, dei medici, dei professori,degli impiegati ecc. Si è in buona societàper gemere sulle difficoltà dei tempi e farcolazione ....con una storia bene narrata,come faceva madama de Maintenon, che,quando non era che la moglie del poetaScarron, sostituiva l'arrosto ....con un a-neddoto. La difficoltà non è di fare uno scher-zo ; è di farlo durare. Questi digiunanticollettivi saranno tratti a fare dello amare

perchè il loro sistema è una speciedi pericolosa moratoria, e in questa mora-toria — ha dichiarato un grande poeta —c'entra la parola : morte.

Pensieri e sentenze.Poche parole e molte buone azioni ; ec-

co il mezzo sicuro per fare il bene - MAI).S wETCH1NE,

Si comprendono sempre coloro che siama, essi si amano per loro stessi e con buo-na fede. - FENEr-ox.

k.ttI versi.Sono di Domenico Gnoli.Oh tu che mi stringi la mano,

senti la nostalgia,d'un mondo lontano lontano,il fascino delle distanzevertiginose? Congiuntivoliam noi pure alle danzenotturne dei tremuli soli.La nostrapiccola stella,o astri, è vostra sorella,Voliamo I Da un lume fuggenteforse qualcuno ci guarda,qualcuno forse ci sentee dire ! — In quel globo remotosi levan due spirti e traversanole vaRtità dell'ignoto.

In treno.Un controllore sta completando:un piccolo

modulo per talune formalità inerenti ad unbiglietto circolare risultato irregolare edomanda ad una signora alla quale appartie-ne il biglietto, nome, cognome, paternità,luogo di nascita, età.

— Ventitrè anni — risponde candida-mente la signora.

— Al cambio svizzero — mormora Strin -cone nascondendosi dietro il giornale chesta leggendo.

Dal calzolaio— Veda, ho comperato l'altro ieri que-

sti stivali,: r, giù, lo mole cominciano a. eo-a.•cirsi.

— Li avrà portati per camminare, m'immaginO.

— Naturalmente.— Ah, ora capisco. Gli altri miei clienti

non escono che in Carrozza o in automobile.MArerteLETTO

TESTE e TASTIIl Trattenimento all'Orfanotrofio fem -

minile.Riuscito veramente per il concorso nu-

meroso degli invitati e per la seducente fre-schezza del programma fu il trattenimentoalla Pia Casa di Carità.

La Direttrice, coadiuvata dal personaledi istruzione e di sorveglianza, fece gli onoricon amabile cortesia ; ed insieme colle per-sone dell'Orfanotrofio concorsero alla riu-scita della serata la direzione dell'IstitutoVittorino da Feltro e le maestre.

Ed ecco il programma : la bambina Fer-nanda Simoncini eseguì con disinvoltura la

niacchietta « Pinocchio » ; gli alunni e lealunne della scuola « Vittorino » rappre-sentarono con molto slancio la commediain tre atti « Il piccolo profugo e (furono attoried attrici impeccabili Aldo Lucarelli, Al-berto Bosisio, le signorine Elisa ed ElenaMazzinghi, Sestina Benvenuti, Giorgio Val-gimigli, Giulio Belloni Filippi, Giovanni Ca-sini, Piero Gera, Renzo Corri ; AmericoBenvenuti, Romeo Romei, Mario, Renzo eBruno Mori, Sergio Serfogli e Guido Taddenc-ci); seguì un coro figurato «Le quattro stagio-ni » cantato perfettamente dagli alunni dellaVittorino; e si terminò coll'operetta a I follet-ti » di cui furono esecutrici briose le convit-trici della Pia Casa (o furono protagonisteper spigliatezza e per colorito le signorineErnesta Caselli ed Emilia Renzoni), e poile bambine Delli, Arrighi e Saltari, una stregache invece aveva il fascino di una vocinagraziosa.

Debbo ricordare i pianisti signorinaPrinetta Leoncini e signor Emilio Niccola,i,instancabili e precisi, e dire in fondo dellabellezza di questa riunione simpatica eseducente nella effusione delle piccole ani-me e nella soddisfazione della opera di bene-ficenza compiuta da parte degli spettatori.

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AIEUgo Piori Segretario di un forte Sinda-

cato.Il Segretario generale della Federazione

delle Corporazioni Fasciste del Lazio hanominato il mio amico e concittadino Cav.Uff. Ugo Pieri Segretario del Sindacato frai direttori, impiegati od operai addettiai magazzini di vendita dei vetri, cristalli especchi e fabbricazione degli specchi, divetrate artistiche ed affini in Roma e nelLazio.

Mi rallegro coll'ottimo Pieri, intelli-gente e competente in tale ramo, ed attivoed energico sempre !

AI Circolo degli impiegati.Al Teatro del Circolo si inaugurarono

Domenica scorsa le recite colla Compagniafilodrammatica dei soci che rappresentò

perfettamen te la « Cena delle beffe »,Faccio la cronaca telegrafica così: sala

elegantissima, messa in iscena sfarzosa,recitazione da artisti.

Il Consiglio direttivo si è fatto onore.Domenica 23 alle ore 21, si presenterà

il d Crocchio » dei goliardi che eseguiranno laFrancesca da Rintini », umoristica, invernacolo pisano.

*A111 ,autu per la le orto r1,11c. co.t.sstita Luisa

Cioni-Franceschi-Bicchierai.Giovane ancora, dopo le torture di una

gravissima malattia, Lunedì moriva tra l'u-niversale compianto la mite e buona Signo-ra cui la franchezza del carattere e la nobiltàdei sentimenti inghirlandarono il dolceviso sorridente e schietto.

Al lutto delle Case Franceschi-Bicchie-rai e Cioni han preso parte i congiunti nu-merosi e gli amici di Pisa e di fuori.

I funerali attestarono Martedì mattina lasimpatia di cui era circondata la cara gen-tildonna.

Il Ponte di Pisa, con tutti i vecchi ed af-fettuosi ricordi, si associa con vorace amici-zia a tanto lutto ; e ricorda, per esprimeread essi le condoglianze profonde, il consorteavv. Ferdinando ed il figlio Vittorio, lamadre Contessa Sofia Franceschi-Bicchie-rai, il fratello dott. Francesco, il suocerorag. Vittorio Cioni, le sorelle con i consortion. prof. Salvi e Generale Albantonte, icognati Camino e Clara Pera, la zia contessaTeresa Agostini-Della Seta, i nepoti, edi cugini.

Ancora un lutto.Alle famiglie Barbuti e Del Chiaro,

cui mi lega la simpatia dell'antica amici-zia, mando la espressione del mio cordoglioper la morte di Manlio Barbuti, spentosigiovanissimo, Lunedì 16 Maggio dopo lelunghe sofferenze di morbo insidioso.

Manlio era un bravo giovanotto, pienodi cuore, di sentimenti liberi ed aperti, squi-sitamente generosi.Alla moglie signora Licena Del Chiaro,

al padre Cid Barbuti e alla madre, ai fra-telli Bruno, Ronzo o Vieleffo, alla sorellaVera, ai cognati Gino e Gisella, Vezio,Marcello, Vinicio o Adolfo, alle cognateRita ed Evidra, alle zie od agli zii mando unamesta parola, mentre saluto la tomba cosìprematuramente dischiusa.

Buona usanza.Il Cav. Augusto Botti in memoria d ella

figlia amatissima ha fatto le seguenti e-largizioni : a San Vincenzo do' Paoli peri poveri L. 200, allo Orfanelle di Padre A-gostino L. 200, alla Pubblica Assistenza L.150 ; alle Suore Stigma,tine di S. MarcoL. 100, agli Orfani di guerra L. 100, all'Oda-notrotio maschile L. 100, all'Orfanotrofio

femminile L, 100 ; all'Ospizio di Mendici-tà L. 100 ; all'Asilo Principe Amedeo L.1)0 alle suore Cappuccine L. 50.

— Il dott. Tebaldo Marini L. 100 alleOrfanelle di Padre Agostino perchè pre-ghino per i suoi cari defunti.

— I signori fratelli Ardinghi, cav. Sal-\--) lindi, sig. Ranieri Colombo e fratelli ei. Cipriani L. 100 all'Ospizio di Mendicità,

in memoria della signora Elena Bini-Betti;i commercianti della Via Vittorio EmanueleL. 50 all'Orfanotrofio maschile e L. 50 al-l'Jspizio di Mendicità.

— Il Cav. Adolfo Braceini L. 100 al-l'Orfanotrofio femminile in compenso deibi4lietti per il trattenimento di beneficenza.

—La famiglia Giampaoli all'Ospizio diMendicità L. 82.25, residuo di una sottoscri-zione degli operai e delle operaie dello Sta-bilimento Pontecot vo per deporre una coro-na sul feretro del compianto Eliseo Giam-paoli.

— Fra i soci ed il gruppo femminiledella Dante è stata aperta una sottoscri-zione per segnare fra i soci perpetui il nomedella co.npianta signora Luisa Cioni-Fran-ceselli.Biechierai.

-- Il Cav. Beccare L. 100 all'Orfano-ti-fio femminile per i biglietti del tratteni-mento.

mIgnmri 14, rrigy ed Antonietta Brac-cio' L. U all'Ospizio di MendicitA in memo-ria della compianta signora Elena Betti.

I giuochi del C. E. P. N.SCIARADA

Tal religioso, tipo singolare,afferma, afferma ancor, per poi negare.Soluzione del giuoco precedente :

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Pisa nei Letterati ed Artisti italiani1.

Sebbene le due illustri donne che oranominerò non abbiano scritto intorno aPisa, come avrebbero ben potuto fare seavessero voluto, tuttavia poiehè esse abi-tarono assai lungamente in questa città,e poichè sono, certo, da annoverarsi fra ledonne più elette d'Italia, sia per il torte in-gegno, conte per l'amor patrio vivissimo,e per la rara conoscenza della letteratura,non sarà fuor di proposito dare di esse unbreve saggio, considerandole, più special-mente, nelle loro attinenze con Pisa che. sigloria di averle, un giorno, ospitate.

Si tratta di Caterina Franceschi Ferruccie della figlia di lei Rosa : Rosa nel nomee rosa per il profumo di elette virtù che lafalce inesorabile della Morte troncò sul piùbel fiorire l....

* *Caterina Franceschi nacque in Narni

il 26 Gennaio 1803.Ben presto si distinse per valore lette-

rario e per erudizione di greco e di latino,tanto aie doveva esserle conferita la catte-dra di letteratura già occupata, con tantodecoro, dalla giovino Clotilde Tantbroni.

Nel 1827 diede la mano di sposa al prof.Michele Ferrucci che nel 1844 ottenne, nel -l'Università di Pisa, la cattedra di Archeo-logia.

Visse col marito, per 54 anni, in ammira-bile concordia, e morì in Firenze il 28 Feb-braio 1887.

Oggi riposa nella Cappella gentiliziadella Villa Ferrucci in San Martino allaPalma presso Firenze.

Scrivere intorno al fervido spirito pa-triottico onde tu semi re ani.. , ata questa egre-gia scrittrice mi sembrerebbe portar Elet-tole ad Atene.

Il santo nome d'Italia è sempre sullesue labbra.

Il 2 giugno del 1848 la Caterina cosìscriveva a Pietro Brunelli a Bologna« Antonio e Michele (il figlio e il marito)sono la Dio merce, sani e salvi, e si sonocoperti di onore nella battaglia del 29Maggio avendo combattuto a lungo in mezzo

d ntrtlealnad shul Pisa la insignedonna carteggiò cogli uomini illustri dellasua età, come Gino Capponi, G iacoin oLeopardi, Cesare Cantù, Cesare Guasti,Marco Minglietti, Marco Tabarrini, Pro-spero Viani, Vincenzo Gioberti.

Queseultinto, anzi, la veniva un giornoa trovare a Pisa. Malgrado della segre-

tezza del viaggio i Seminaristi ebbero sen-tore della presenza in casa Ferrueci dell'il-lustre Autore del Primati, », e all'uscitagli improvvisarono una calorosa dimostra-zione di simpatia.

La Franceschi Ferme& come la Lau-ra Bassi Veratti che occupò la C'atledra diFilosofia nell'Università di Bologna — fuoltre che eletta pro3atrice e poetessa - at-tenta massaia, buona moglie, ottima ma-dre.

Nel prossimo na :nero darei, o un brevesngio dello scrivere di questa dotta autri-ce, il nome della qua'e è onore e vanto d'Italia.

E t:EN O CAPPELLI

La benedizione dei gagliardetti d CO1id110Fra la schiettezza dell'entusiasmo po-

polare Coltane ha celebrato Domenica lasua bella festa.

Alla presenza dei rappresentanti le au-torità di Pisa e di Livorno, dei Fasci, delleassociazioni, il parroco di San Piero a GradoCav. Luca Getti diè la benedizione alle ore16 ai due gagliadetti del Fascio e del Sinda-cato 'operai della bonifica. E, subit ,-, dopo,pronunziarono patriottici discorsi il Gr. Uff.ing. Giuseppe Roselli Ispettore generale del

— --Genio Civile, anche per portare le adesioni dimolti, l'ing. Todero presidente dell'OperaNazionale dei Combattenti, il comm. avv.Dino Borri, e Fon. Manaresi, tutti applau-ditissimi.

Piccola vena eristallinaPAI Miro . 1.1N1).

L'autore, una cara conoscenza nostra,dopo le ore faticose del suo ufficio, ha volutointrattenersi affabilmente con le muse elo ha fatto in maniera garbata, di corteg-giatore e non con l'impeto fremente delconquistatore.

Del resto, queste povere muso sono statecosì di frequente assalite che proprio èda preferirsi il metodo adottato dal Cav.uff. P. Marini (ahi ! Cavuffe poeta con duetitoli che stanno male insieme, e proprionon ci garbano nella copertina del librodelle poesie del Marini, i quali titoli avendoligiustamente conseguiti può lasciarli sul bi-glietto da visita) metodo semplice un po'patriarcale, di modesto successo ma di moltalode degno.

Queste poesie sono di serena e dolce i-spirazione : fiori paesani cresciuti nel giar-dino domestico, nati al sole noi giorni del-la pace o in quelli della tristezza, ma sen-za il corruccio della malinconia o l'esube-rante sforzo cerebrale. Perciò, versi semplici,sereni, dolcissimi che si leggono senza sforzoo senza il bisogno di consultazioni mitolo-giche. Descrizioni di tramonti, di paesaggi,di affetti, ed anche inni di guerra e squillidi patriottismi, ma il tutto contenuto en-tro la linea di quel senso artistico che bensa uscire e non vuole uscire dall'abito co-mune, sia pure l'abito ben pulito dei giornidi resta.

Molto più trii piace il Marini, nei sonettidal dolce sapore virgiliano che nelle odi one di inni di classica pindariea reminiscen-za.

E se Dio vuole, mancano in questo vo-lame le solite stornella t e all'Amore; e di ciòdibbiant o renderne grazie all'autore il qualeè certamente marito esemplare, e amantepure esemplare che serba tutto per sè eri:inta di darli in pasto al pubblico i segretipiù intimi del suo cuore di neet2.

Chè un poeta che non ama sarebbe dav-vero una di quelle eccezioni da meritare peraZi sola un capitolo di critica letteraria epsicologica di incontestabile interesse.

Auguriamo all'Italia terra di canti e disuoni, una burocrazia la quale abbia cc nle muso la domestichezza di cui l'amicoMarini ci ha dato, in questo suo saggio, unapprezzabile esempio.

L A LLO.

• 971a Sapieqza—

Le gite d'istruzione degli studenti d'in-gegneria. Nella scorsa settinana i nostribravi studenti, accompagnati dai loro pro-fessori, hanno visitato Pontedera,d'Elba e Siena.

Gli studenti di Farmacia visitano alcuniStabilimenti. — Dopo una visita allo Stabi-limento dell'Iodarsolo Baldacci dove fu-rono ricevuti dal prof. Fieri e dal dott.Bablacci, gli studenti si recarono accompa-gnati dai professori Lenei e Sansoni ai Ba-gni di Montecatini ed a Firenze.

Esami. —Le domande per l'ammissioneagli esami della sessione estiva imminentesi riceveranno dalla Segreteria dal 25 Maggioa tutto il 5 giugno. Dovranno essere con-redate dei documenti richiesti e della quie-tanza a saldo della tassa annuale di iscri-zione.

Le lauree. — Hanno conseguito la laureain Chimica pura : Carlo Montagna di Lu-cera e Lamberto Della Vigna di Pisa.

Cronaca scolasticaAlla Scuola Alessandro Manzoni. —Fa-

remo in quest'altro Numero del giornale ilresoconto dei trattenimenti alla ScuolaAlessandro Manzoni. Diciamo intanto chehanno avuto esito brillante ed assai utile.

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LA FESTA DEI PARRUCCHIERILa Società di m. s. fra i parrucchieri, o-

spitata Lunedì mattina nella maggior saladel « Circolo Babilonia », festeggiò il 20. 0

anno della sua fondazione. Erano presenticirca ottanta soci effettivi ed alcuni ono-rari : molti di questi si erano scusati. Il cav.Beccari si scusò fra gli altri e mandò 100 lireal fondo della Associazione.

Giovanni Marrazzini quale primo fonda-tore e primo Presidente si rallegrò della festae poi cedette la parola all'attuale PresidenteRtiffo Bertoni che lesse una chiara e partico-lareggiata relazione adorna di molti spuntipatriottici. Dalla relazione si rilevò che isoci effettivi ascendono al numero di 114,che gli onorari sono 46 e che il patrimonio(fondo di cassa) conta 25 mila lire. 11 Bertonionorò i suoi tre predecessori nella presiden-za ed i soci bonemeriti; ricordò i soci cadutialla guerra, acclamò al mutilato FerdinandoTerzi ora inscritto fra i soci benomeriti,ed ali' altro mutilato Azeglio Gadducci, ri-volse un caldo saluto ricolmo di riconoscen-za all'ottimo dott. Sainati che fu compli-mentato con molti evviva e diresse un parti-colare pensiero ai soci onorari presenti edassenti.

Oreste Redini portò il saluto della So-cietà operaia. •

Il socio onorario Cav. Giulio Genovaliespresse in modo degno il suo compiaci-mento e promise un dono alla Società nonpotendo fare a sue spese, perché ci si era giàpensato, il ricordo in onore dei soci caduti.

Anche il socio onorario Enrico Mazza-rini disse brevi parole per rallegrarsi delleprospere condizioni della associazione edello spirito patriottico che la anima. Ericordando le tenaci aspirazioni ad i generosislanci esaltò la concordia nella società e nellefamiglie.

Altri fecero evviva e proposero accla-mazioni. E ne ebbero il Segretario, il cassiere,il direttore della Cooperativa per la venditadegli articoli del mestiere.

Il dott. Sainati, sopraggiunto all'ultimomomento, fu fatto segno di una calorosa,amorosa dimostrazione; e rispose assai com-

1110EZO per ringraziare.Si distribuirono i diplomi di benetneren-

za ai soci Antonio Pratali, Virgilio Marraini,Mauro Bigagli, Gastone Remorini, GuidoMariotti, Brunello Barsanti, Duni(' eccelsi,Renato Radiai, Allineare Rosellini, ArsaceDell'Oste, Amilcarc Mancai Segretario, edalla famiglia del definito Achille Rosilesi.

Fu servito quindi un buon rinfresco du-rante il quale si fecero brindisi festosi allasalute del Presidente ed ai due ex-presidentiGiovanni Marrazzini e Vittorio Sbrana, conun pensiero alla memoria dell' ex-presidenteDario Dinelli.

L'adunanza con gentile sollecitudine vol-le inviare un augurio all'assiduo e scrupo-loso cassiere sig. Armando Boschi infarinoe fare una acclamazione sonora ai suoi eroici

Così la cerimonia in armonia e concordiafini simpaticamente.

Dopo le 12, circa sessanta parrucchieri sirecarono a Viarqsaio per il banchetto chefu tenuto all' Albergo Ristoratore Garibaldi,diretto dal Sig. Guido Guidi. Alle fioritemense, ricolme di succulente vivande e divini generosi si sprigionò l'allegala più fre-sca e cordiale. Il trattore superò nella bontàdel trattamento le gloriose tradizioni dellacucina toscana e si rivelò ospite impareg-giabile.

Parlarono al dessert: il presidente Ber-toni per gioire della riuscita della festa edella gita viareggina ; Duilio eccelli, chelesse dei versi umoristici sul parrucchiereMeozzi che comunicò il suo straripante en-tusiasmo di fronte al successo del banchetto;e poi un socio onorario; e poi tanti e tanticui il vino e l'armonia offrivano scintilliodi frasi ed effusione di compiacenze.

I segretari sindacali Bizzarri e Spola pro- •posero un telegramma alla Federazione Fa-scista; e fu fatto. Si raccolsero 50 lire peril carrozzino .ai due invalidi di guerra ;ed il Consiglio seduta stante ne aggiunse al-tre 50 per conto della Società, o poi si raccol-sero altre 50 lire per un parrucchiere povero.

La lieta brigata si sparse lungo la pas-seggiata, sul mare e ritornò in ordine a Pisaalle ore 20.

Tiro a Segnonostri vincono a Caserta.— Alla gara

interregionale di tiro a segno svoltasi aCaserta presero parte Sabato scorso : A-

scaldo Ascsni (rappresentante la Società diPisa e la 90.a Legione della M. V. S. N.)tenente di vascello cav. Mario Salvestronirappresentante della R. Marina e della So-cietà di Pisa) avv. Angelo Adorni-Braecosie Nello Gioli (rappresentanti della Societàcli Pisa) e fecero classificare seconda la So-cietà di Pisa nella rappresentanza interre-gionale e nel tiro collettivo. Ascanio A -

scani riuscì terzo nella Gara Reale vincendoil fucile modello 91 donato dal Ministerodella Guerra.

sii E Citi' PER LA PROVII(11BAGNI s. CrIULIANG (20) (N teeoerNo)

Un geaeroso compaesano. Il nostro com-paesano sig. Federigo Bartolucci, ora resi-dente a New -York, a mezzo della sua gen-tile consorte venuta fra noi per la visita aiparenti, ha fatto pervenire lire cento a cia-scuna delle seguenti associazioni: Filarmoni-ca Niccolini, Volontaria di Soccorso, SocietàOperaia e Società Cacciatori.

Al caro Bartolucci diciamo : grazie !CAPANNOLI (19) (Fu a. ro) Alla Società

Operaia. --- Le votazioni per la formazionedel Consiglio direttivo han dato questo ri-sultato : presidente cav. utf. Alceste Salva-dori, vice -presidente Carlo Bacci, segretario

Pietro Ferretti, cassiere Temiti aso Granchi,vice - segretario Natale Mancini e consiglieriPasquale Angiolini, Alfredo Doveri, Calli -sto Giuntini, Ersilio Ricci, cav. uff. Ar-mando Cremoni, M. Giuseppe Sordi, e Mi-.nello Pugi.BALCONEVISI (SAN MINIATO) (18) (REmo).

Il Parco della. Rimembranza. — Domenicasi celebrò al mattino la messa al campo, enel pomeriggio si inaugurò il Parco della Ri-inembranza con un caldo, animato discorsodell'on. Buffarini.

PUGNANO (17) (Eor,o) A/ Circolo 28 Ot-tobre. — Ieri sera Sabato il nosro fiorenteCircolo acclamò Sandro Carosi che p ronunziòun vibrante discorso. In onore di lui futenuto un amichevole banchetto di cui fuinagna pars il caro Eugenio 31.engali scru-poloao e squisito apparecchiadore di mense.

Piè del PontePer lo scoprimento del Pergamo

L'avvenimento ha importanza oltrechè lo-cale, addirittura nazionale : ma in tutto ilmondo se ne ripercuoterà l'eco.

La Città si é riaboellita per la accasi - nee nel giorno della festa sfolgorerà di colorinel tripudio degli stendardi degli arazzi edei vessilli.

L'Amministrazione delle Ferrovie haconcesso un ribasso del 50 per cento.

Molta attrattiva avrà la Esposizionedi arte sacra.

I a Primaziale pubblicherà un magni-fico volume illustrativo ; ed il Circolo fa-scista di cultura che si intitola al nome diun Eroe, del prof. Leonardo Gambini chefu un ardente assertore della necessità del-la guerra ed alla guerrà andò per offrire lasua vita alla Patria, farà uscire un NumeroUnico con articoli e fototipie.

Il Municipio donerà a S. E. l'ori. Musso-lini una piccola copia in bronzo una de-licatezza di pensiero, un gioiello d'arte —di S. Michele Arcangelo che è una delle piùbelle, espressive e fulgide statue apparte-nenti al pulpito.

I volontari di guerra doneranno al Duceuna reliquia di un glorioso combattimento,una bandiera tutta forata difesa da un pro-de.

Il Comitato pr la istruzione agli orfanidei cittadini morti in guerra. --i è costi-tuito il Comitato provinciale per l'istruzio-ne o l'avviamento professionale degli or-fani dei contadini morti in guerra ; e nefanno parte i signori connn. avv. CarraiCommissario straordinario della Federa-zione Agraria, l'ing. A. Bogliolo direttoredella Tenuta di Colta,no, il prof. Ma,zzeidirettore della Cattedra ambulante di Agri-coltura, la signora Savelli per l'Associazionevedove di guerra, il comm. Pardo-Roquessegretario del Patronato pro orfani ed il sig.Giacomelli per i Sindacati.

I medici americani a Pisa. — Ai Sanitaridi America cha vengono a visitare la nostracittà e gli Stabilimenti Scientifici e le Cli-niche illustri della nostra Università por-Diamo un saluto reverente.

La Università ed il Comune faranno adessi accoglienza cordialissima.

Il ponte sul Marmigliaio. — L'Ufficioprovinciale ha pubblicato il manifesto diappalto por la esecuzione del ponte sulMarmigliaio alla svoltata della via daLucca per San Giuliano. Il lotto dì appaltoè segnato in L. 171.000.

Lo scalo merci di San Marco. — Proce-dono alacremente i lavori, iniziati da unmese, per la costruzione del nuovo scalo-merci di S. Marco. Prima, lo scalo era su-bito dopo la Vecchia Porta Fiorentina;od ora sarà trasferito in San Marco pressoil vecchio Cimitero demolito; ed avrà nuo-vi piani caricatori e grandi piazzali per ilcarico -merci.

L'Impresa di quost'opera è stata assunta

dalla Ditta Ing. Bianchi Del Chicca di S'pe

• San Marco si appresta in tal modo adivenire un centro di vasto commercio,anche perchè la via Cavallotti sarà prolun-gata fino alla Via limiti:t ; ed il percorsodel Tram elettrico dalla Barriera V. Eestenderà fino alla Cella.

r,i)attaccínoCronachetta agrariaAgricoltori pisani in Romagna. — Ad

iniziativa della Cattedra ambulante di agri-coltura nei gorni 7, 8 o 9 Giugno si terrà unaimportante escursione di agricoltori proprie-tari, agenti e coloni nelle due provinciedi Ravenna e Forlì per ammirare i ben notiutili perfezionamenti tecnici introdotti inquelle esemplari aziende agrarie, i vastie razionali impianti di frutteti specializ-zati e per visitare Stabilimenti e Cooperati-ve per la lavorazione ed esportazione diprodotti agrari.

Sarà degna di rilievo la visita che orasarà fatta paria prima volta alla zona col-livare sopra Brisighella ai terreni argillosied ai calanchi oggi trasformati in fruttetimeravigliosi dopo scavi con esplosivi e beneordinate sistemazioni.

Le domande por prender parte alla gitasi fanno alla Cattedra ambulante entro il29 Maggio.

S O R'rGiuoco del calcio. — Dopo varie settimane

di sosta, il campo dell'ex Arena vedrà do-mani 23 Maggio riaperti i suoi battenti perla partita di campionato I - Brescia l'ul-tima che la squadra pisana giuocherà sulproprio campo.

Intatti i nostri nero-azzurri, per termi-nare il campionato, dovranno ancora soste-nere tre incontri fuori di casa, e cioè: aMilano, Lagnano e Verona.

L'imontro odierno con il • Bie-aia • destaparticolare interesse negli ambienti sportivi,P'' il fatto clic le due squadre si sono mo-strate quest'anno di forza pressoche identica.11 « Brescia » ha ora un punto di vantaggiosul «Pisa » e potrebbe 'nitrire aucora la spe-ranza, ove uscisse vittorioso da quest'incoo-tro, di poter raggiungere e oltrepassare il« Novara e sfuggire così all'incubo dellaqualificazione.

Una vittoria della squadra [tisana che noiriteniamo probabile col favore del campo,aprirebbe a quest'ultima le medesime seranze.ENRICO MAllARINI Direttore respoesabileArti GraiMbe Nistri Cav. . s PISA

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