livelli essenziali delle prestazioni di assistenza sociale … · 2018. 8. 2. · - mettere in moto...

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Scheda progettuale Piano Sociale Municipale 2018 - 2020 MACRO-AREA DI INTERVENTO: (barrare l’area prescelta) Responsabilità familiari Diritti dei Minori Persone Anziane Contrasto della Povertà Disabili X Altro LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA SOCIALE (LIVEAS) (barrare l’area prescelta se contemplata) X Segretariato Sociale per informazioni e consulenza al singolo ed ai nuclei familiari Servizio Sociale professionale Servizio di Pronto Intervento Sociale per le situazioni di emergenza personale e familiare Assistenza domiciliare Strutture residenziali e semi residenziali per soggetti con fragilità sociale Centri di accoglienza Residenziali o diurni a carattere comunitario Titolo del Progetto Servizio P. U. A. Punto Unico di Accesso X Il Progetto è continuativo Il Progetto è continuativo con cambiamenti Il Progetto è innovativo e sperimentale X Il progetto è integrato con la A.S.L.

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Scheda progettuale

Piano Sociale Municipale 2018 - 2020

MACRO-AREA DI INTERVENTO: (barrare l’area prescelta)

Responsabilità familiari Diritti dei Minori Persone Anziane Contrasto della Povertà Disabili X Altro

LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA SOCIALE (LIVEAS) (barrare l’area prescelta se contemplata) X Segretariato Sociale per informazioni e consulenza al singolo ed ai nuclei familiari

Servizio Sociale professionale Servizio di Pronto Intervento Sociale per le situazioni di emergenza personale e familiare Assistenza domiciliare Strutture residenziali e semi residenziali per soggetti con fragilità sociale Centri di accoglienza Residenziali o diurni a carattere comunitario

Titolo del Progetto

Servizio P. U. A.

Punto Unico di Accesso

X Il Progetto è continuativo

Il Progetto è continuativo con cambiamenti

Il Progetto è innovativo e sperimentale

X Il progetto è integrato con la A.S.L.

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1. Obiettivi generali e specifici

Il PUA ha la finalità di:

- fornire ai cittadini una informazione semplificata e esauriente che faciliti l’analisi della domanda

nella sua complessità e i percorsi di risoluzione dei bisogni delle persone, attraverso l’accesso ai

servizi e alle prestazioni sociali e socio-sanitarie

- favorire la costruzione di una rete tra i soggetti pubblici e privati operanti sul territorio fornendo

ai cittadini una mappa informatizzata di facile accesso

- provvedere alla registrazione e al monitoraggio costante dell’utenza, in termini quantitativi e in

relazione alle caratteristiche di età, sesso e appartenenza culturale

- elaborare un’analisi ragionata dei flussi di accesso e delle loro variabili

- fornire accoglienza adeguata e professionale

- creare percorsi individualizzati nell’accoglienza e nella programmazione di accesso ai servizi e

alle aree professionali del servizio sociale e dei distretti ASL, per attuare la finalità generale di

semplificazione dei percorsi per l’utenza e la più ampia possibilità di soluzione della richiesta

- informare il cittadino che intende accedere ai servizi, sui suoi diritti e doveri quali il diritto di

informazione dei tempi e dei percorsi di risposta e i doveri di consenso al trattamento dei dati,

quali forme obbligatorie e vincolanti all’accesso stesso

- applicare principi di omogeneità, equità, efficacia, efficienza e discrezionalità

- promuovere la responsabilizzazione del cittadino e la crescita partecipata con gli strumenti di

comunicazione verbale e cartacea

- promuovere l’accesso ragionato alle aree professionali, sottolineando i contenuti complessi della

progettazione di interventi alla persona singola e alla famiglia che richiedono l’attivazione, la

collaborazione e la messa in campo delle risorse residuali del cittadino.

- mettere in moto per la soluzione, in forma integrata e di sussidiarietà, la rete di risorse territoriali.

E’ inoltre finalità del progetto la realizzazione di un data base complessivo degli utenti dei due poli

di accoglienza allo scopo di favorire il costante monitoraggio e la verifica dei risultati in progress

2. Destinatari del Progetto

Possono accedere al PUA le persone residenti nel territorio di Roma Capitale, Enti, Istituzioni

pubbliche e private.

L’accesso ai servizi e l’eventuale successiva presa in carico sono riservati a chi ha la residenza

nel territorio municipale.

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3. Descrizione delle attività

1) Front-office

Sono richieste le seguenti azioni:

ascolto

analisi della domanda espressa

accompagnamento ai servizi con riferimento a problematiche sociali e socio-sanitarie.

collaborazione con altri sportelli aperti nel Municipio.

residenza “Modesta Valenti”: attestazione di prima analisi della condizione soggettive

del richiedente la residenza Modesta Valenti.

S.I.A. (Sostegno per l’Inclusione Attiva) e REI (Reddito di Inclusione), accoglienza delle

domande.

Mensa e accoglienza notturna.

2) Back-office

Sono richieste le seguenti azioni:

aggiornamento periodico della mappatura anche informatizzata delle strutture e

dell’offerta dei servizi socio-sanitari, pubblici e privati, attivi nel territorio del Municipio

aggiornamento periodico sui bisogni e le criticità sociali

partecipazioni attiva alla rete territoriale degli sportelli e dei servizi e supporto alla sua

implementazione

attività di informazione, anche con materiale pubblicitario, delle attività sociali del

Municipio, tradotto nelle lingue principali

affiancamento agli operatori del Servizio Sociale Professionale del municipio.

4. Risultati attesi

Il servizio sarà indirizzato ai singoli cittadini e alle famiglie, di nazionalità italiana e straniera, con

modelli operativi sia sul piano della comunicazione che sull’utilizzo di software idonei ad

interfacciarsi con gli stessi standard tecnici ed informatici già in uso nelle aree professionali del

Servizio Sociale. Lo sportello sarà impostato in armonia con i processi individuati dal Piano

Sociale Municipale, porrà il focus dell’attenzione sui temi afferenti alle aree del servizio sociale

municipale: adulti, anziani, famiglie con figli in età evolutiva, persone con disabilità.

L’Organismo dovrà, attraverso il servizio di accesso e accoglienza, curare la creazione di un data

base storico ed aggiornato dell’utenza, facilmente consultabile e completo dei contenuti di

risposta rilevati dagli step di feedback; garantire l’aggiornamento informatizzato dei servizi

municipali in tempi congrui e con le periodicità indicate dal servizio municipale e sanitario.

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L’Organismo dovrà mettere in rete le informazioni sulle risorse pubbliche e del privato sociale

disponibili sul territorio.

L’Organismo dovrà pubblicizzare nel Municipio, attraverso comunicazioni telematiche, verbali e

cartacee, i servizi erogati dal PUA, fornire una guida scritta in italiano e tradotta almeno nelle

lingue straniere di uso più frequente relativa all’orario degli sportelli, alle forme e modalità di

accesso, con elenco dei servizi erogati nel territorio del Municipio in ambedue le sedi.

5. Ente Gestore ed eventuali soggetti partners

Municipio Roma 2 ASL ROMA 1 - Distretto 2 Organismo Affidatario

6. Risorse umane e professionali coinvolte per lo svolgimento del Progetto

Le risorse umane e professionali previste sono: -due Assistenti Sociali con contratto a tempo pieno (23 ore settimanali), distribuite nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì, iscritti all’Ordine professionale con esperienza di almeno 3 anni nel

settore dell’accoglienza sociale, con competenze informatiche verificabili, di cui:

-uno dei suddetti assistenti sociali ricoprirà il ruolo di responsabile e coordinatore del progetto.

-un assistente sociale avrà anche funzioni di analisi e monitoraggio del flusso di utenza e di gestione amministrativa dei servizi residenziali e non residenziali, dei servizi relativi all’autorizzazione della mensa e dell’accoglienza con cadenza trimestrale, dei contatti telefonici con gli utenti per l’avviso di comunicazioni quali la riscossione di benefici economici.

-un operatore all’accoglienza con esperienza nel campo della multiculturalità e della mediazione

culturale con conoscenza delle seguenti lingue: romeno, francese e inglese. Dovrà fornire il servizio in ambedue le sedi PUA del Municipio. La definizione del monte ore dell’operatore dovrà

pervenire su proposta dell’Organismo.

-Eventuali volontari e tirocinanti subordinati alla diretta responsabilità dell’Ente per coadiuvare

nelle funzioni di back office, nella compilazione di schede e modulistica e nel monitoraggio territoriale.

7. Metodologia e strumenti

La metodologia dell’intervento deve prevedere una programmazione e pianificazione sulla base

di percorsi sperimentati come buone prassi di prima accoglienza e counseling, che si integri con le

forme di flessibilità ed efficacia della comunicazione.

La metodologia dovrà tener conto della programmazione e progettazione delle aree di intervento

professionali. I metodi di condivisione saranno formalizzati con incontri periodici, con le aree,

con i referenti PUA del Municipio e della ASL e con la Posizione Organizzativa del sociale, in

aderenza alle linee della Direzione Sociale, Educativa, Culturale e Sportiva (S.E.C.S.).

I dati dei fascicoli informatici degli utenti e ogni altra lavorazione informatica saranno depositati in

un’unica memoria hardware di un portatile (vedi sotto la voce strumentazione), con cartelle

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informatiche condivise e attraverso il server locale del municipio.

L’Organismo dovrà garantire la trasparenza del servizio e la privacy.

8. Localizzazione e sede delle attività

Il servizio dovrà garantire almeno 3 giorni a settimana di apertura al pubblico, due dei quali con

orario aggiuntivo pomeridiano .

La sede del PUA sarà presso la istituenda Casa della Salute ASL Roma 1 Distretto 2,

Circonvallazione Nomentana, 498.

9. Durata del Progetto

Annuale

10. Costi

COSTO ORARIO ORE SETTIMANE ANNO

COORDINATORE

26,49 23 52

31.682,04

ASS.SOC.

21,97 23 52

26.276,12

MEDIATORE

20,78 23 52

24.852,88

82.811,04

costi gestione AL 10%

8.281,10

TOTALE ANNUO

€91.092,14

Municipio Roma II ASL Roma 1 Distretto 2 Direttore Socio Educativo Responsabile DISTRETTO 2 f.to Dott. Antonino De Cinti f.toDott. Camillo Giulio De Gregorio

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ALLEGATO D Proposta progettuale

Piano Sociale Municipale 2018 - 2020

MACRO-AREA DI INTERVENTO: (barrare l’area prescelta)

Responsabilità familiari Diritti dei Minori Persone Anziane Contrasto della Povertà Disabili Avvio della Riforma X Altro

LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA SOCIALE (LIVEAS) (barrare l’area prescelta se contemplata)

Segretariato Sociale per informazioni e consulenza al singolo ed ai nuclei familiari X Servizio Sociale professionale

Servizio di Pronto Intervento Sociale per le situazioni di emergenza personale e familiare Assistenza domiciliare Strutture residenziali e semi residenziali per soggetti con fragilità sociale Centri di accoglienza Residenziali o diurni a carattere comunitario Altro

Titolo del Progetto

OSSERVATORIO SOCIALE

Il Progetto è continuativo Il Progetto è continuativo con cambiamenti X Il Progetto è innovativo e sperimentale X Il progetto è integrato con la A.S.L.

1. Obiettivi generali e specifici

- Attivare tavoli di analisi e co-progettazione permanenti integrati con la ASL e le risorse formali ed informali del territorio

- Attivare un sistema di monitoraggio e di valutazione degli interventi sociali, in grado di interagire con le fasi dei processi decisionali

- Fornire informazioni sui diversi aspetti della realtà sociale esistente - Individuare elementi utili ad orientare le scelte di politica sociale - Finalizzare gli interventi sui bisogni reali espressi dai cittadini

2. Destinatari del Progetto

Tutti i cittadini del Municipio

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3. Descrizione delle attività

Organizzazione di incontri calendarizzati periodici (almeno mensili delle micro equipe) dell’Osservatorio e due volte l’anno di macro equipe

elaborazione e pianificazione delle attività, con individuazione delle aree tematiche di ricerca predisposizione di un questionario per la rilevazione di attività e servizi sul territorio e di ulteriori

strumenti di rilevazione calibrati a seconda dell’area tematica da sondare. avvio di una serie di interviste con questionario strutturato agli operatori locali per raccogliere dati

più particolareggiati sulle attività e sui destinatari dei servizi erogati. organizzazione di eventi informativi, corsi di formazione per operatori, organizzazione di workshop

a cui possono essere invitati tutti gli operatori, le associazioni e gli enti interessati. creazione di accordi e collaborazioni con associazioni, realtà locali e istituti di ricerca finalizzate a

precise e specifiche indagini.

4. Risultati attesi

L’Osservatorio potrà promuovere approfondimenti mirati per alcune aree del "sociale" che presentano zone d’ombra o che sono oggetto di particolare attenzione in fase di programmazione e di realizzazione degli interventi. L’Osservatorio non dovrebbe restare un semplice strumento di ricerca teorica, ma uno strumento operativo capace di collegare il momento dell’osservazione con il momento programmatorio. Pertanto l’Osservatorio risponde “all’esigenza operativa di conoscere per ben operare”.

5. Ente Gestore ed eventuali soggetti partners

- Municipio Roma II / Servizio Sociale Professionale, in accordo con la ASL Roma 1 Distretto 2, nell’ottica di una più stretta collaborazione e condivisione del percorso.

- Creazione di accordi e collaborazioni con realtà formali, Associazioni, Consulte, realtà locali e istituti di ricerca finalizzate a precise e specifiche indagini.

6. Risorse umane e professionali coinvolte per lo svolgimento del Progetto

- Assistente Sociale del Municipio, con funzioni di coordinamento e raccordo delle varie attività, in stretta collaborazione con l’Ufficio di Piano del Municipio.

- Assistenti Sociali, psicologi e funzionari dei Servizi Sociali, referenti dei vari progetti sociali (micro equipe)

- Referenti ASL dell’Ufficio di piano e referenti dei singoli progetti territoriali - Operatori sociali e sanitari operanti sul territorio

7. Metodologia e strumenti

raccolta di dati ed informazioni, già disponibili e rilevati dagli operatori locali analisi e classificazione del materiale raccolto analisi di esperienze di costruzione di Osservatori sociali in altri territori predisposizione di un documento di base per la costruzione di un osservatorio permanente che ne

stabilisca con maggiore chiarezza finalità obiettivi, modalità di individuazione dei membri, durata, ecc... In questa fase si può ipotizzare anche di richiedere la collaborazione di un esperto (ad esempio un sociologo incaricato del lavoro di impostazione di base dell’Osservatorio)

atto di istituzione formale dell’Osservatorio

8. Localizzazione e sede delle attività

Sede della SECS - Servizio Sociale Professionale

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9. Durata del Progetto

In fase sperimentale, di durata biennale, l’Osservatorio sociale dovrà preferibilmente avere carattere permanente.

10. Costi

Relativi al personale coinvolto ( per eventuali quote orarie straordinarie). Materiale di consumo e strumentale tecnico necessario.

Municipio Roma II

Direttore Socio Educativo

f.to Dott. Antonino De Cinti

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ALLEGATO D

Scheda progettuale Piano Sociale Municipale

2018 - 2020 MACRO-AREA DI INTERVENTO: (barrare l’area prescelta)

Responsabilità familiari Diritti dei Minori Persone Anziane Contrasto della Povertà Disabili Altro

LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA SOCIALE (LIVEAS) (barrare l’area prescelta se contemplata)

Segretariato Sociale per informazioni e consulenza al singolo ed ai nuclei familiari Servizio Sociale professionale

Servizio di Pronto Intervento Sociale per le situazioni di emergenza personale e familiare Assistenza domiciliare Strutture residenziali e semi residenziali per soggetti con fragilità sociale Centri di accoglienza Residenziali o diurni a carattere comunitario

Titolo del Progetto

“Sostenere chi sostiene”

La supervisione come sostegno della professionalità del Servizio Sociale Professionale

Il Progetto è continuativo Il Progetto è continuativo con cambiamenti X Il Progetto è innovativo e sperimentale

Il progetto è integrato con la A.S.L.

1. Obiettivi generali e specifici

Attraverso un percorso di supervisione professionale, si tende a privilegiare l’accrescimento della consapevolezza sull’agire professionale e sui suoi aspetti problematici. Con la sua attivazione, ci si propone l’obiettivo principale di sollecitare la riflessione sulle condotte operative per affinarle e di sviluppare e/o consolidare l’identità professionale. Da ciò si potenzia un percorso di maturazione collettiva del gruppo professionale e sul funzionamento complessivo del servizio. Il confronto nel gruppo, il “rispecchiamento” negli altri membri, stimolano l’analisi degli atteggiamenti e dei comportamenti professionali, fanno prendere coscienza delle modalità efficaci o inefficaci di rapporto con l’utenza, il servizio e le espressioni diverse della comunità locale, facilitano la rielaborazione critica dell’esperienza. E’ attraverso la riflessione sulla prassi, condivisa con il gruppo e con il collega esperto, che si rimettono in discussione gli atteggiamenti cristallizzati, le condotte stereotipate e si restituisce creatività al lavoro, flessibilità nell’affrontare le situazioni. In sostanza, si liberano le abilità per l’innovazione. Pertanto, il processo di supervisione, coinvolgendo un gruppo di operatori, amplifica l’effetto di rivitalizzazione dell’offerta professionale.

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2. Destinatari del Progetto

Le varie figure professionali del Servizio Sociale Professionale

3. Descrizione delle attività

Una prima fase necessaria ad analizzare l’impostazione del progetto e per concordare e condividere gli impegni metodologici, procedurali ed organizzativi.

Analisi di tematiche specifiche della professione. Riflessioni ed approfondimenti sul mandato istituzionale, sociale e professionale dell’assistente

sociale e sul loro stretto rapporto con il contesto lavorativo di appartenenza. Lavoro professionale su singoli casi sociali. Produzione di apposita documentazione a corredo del percorso effettuato. Individuazione in itinere di ulteriori argomenti di riflessione condivisi tra il gruppo ed il supervisore. Eventuale messa a punto di soluzioni organizzative interne ai servizi per rendere la supervisione

una modalità corrente, anche al fine di promuovere il necessario controllo della qualità del lavoro professionale.

Si propongono incontri organizzati (almeno due mensili), uno con l’intera comunità professionale ed uno per aree target. Ciò per permettere degli opportuni approfondimenti su tematiche specifiche e per target diversi.

A conclusione del corso si possono organizzare un seminario di valutazione che permetta di collocare in un disegno unitario i materiali elaborati nel percorso formativo e per validare un’ipotesi di modello per l’esercizio della supervisione in gruppo nel contesto dei servizi sociali territoriali, individuando gli obiettivi perseguibili, la metodologia di formazione dei supervisori, il processo, il metodo e gli strumenti, l’impianto organizzativo, i problemi aperti da continuare ad analizzare.

4. Risultati attesi

La supervisione, svolta da un assistente sociale esperto, attivo nel sistema dei servizi territoriali, è una risorsa efficace e realistica per garantire all’utente il diritto di fruire di processi di aiuto scientificamente corretti ed all’assistente sociale un supporto valido per uscire dall’isolamento e mantenere vivo l’impegno ad un corretto uso di sé nel rapporto con gli utenti. La supervisione non è soltanto finalizzata a far crescere le competenze professionali per trattare “bene” il singolo caso, ma serve anche a sviluppare capacità di analisi della domanda sociale e di progettazione e realizzazione con la comunità locale degli interventi che vanno oltre le “categorie” degli assistiti, per assumere una dimensione comunitaria e di prevenzione.

5. Ente Gestore ed eventuali soggetti partners

Docente iscritto all’Albo dei formatori universitari di Servizio Sociale, Assistente Sociale esperto

6. Metodologia e strumenti

Corso teorico pratico. La metodologia è improntata al lavoro di gruppo, di stampo sistemico/relazionale ed il progetto si propone essenzialmente di mettere a punto un “modello” riproducibile di supervisione specifico della professione. Con la supervisione può essere monitorato tanto il lavoro sociale svolto nella comunità degli utenti che quello che si sviluppa intorno all’analisi della domanda sociale e nella comunità locale, come ambito di risorse da valorizzare. Il modello di monitoraggio concordato è condiviso con il docente del corso.

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7. Localizzazione e sede delle attività

Presso la sede del Municipio Roma II. Il percorso formativo si intende svolgersi in spazi sufficientemente funzionali allo svolgimento di tale percorso formativo.

8. Durata del Progetto

Si propone un percorso formativo almeno annuale, che si consolidi nel tempo e divenga formazione permanente.

9. Costi

Il lavoro è sul gruppo degli operatori e non necessita di particolare materiale didattico, essendo un percorso formativo improntato sulla relazione tra il supervisore ed i partecipanti al corso. Può essere utile l’ausilio di una lavagna interattiva e materiale di cancelleria. Sarebbe indispensabile anche l’ausilio della macchina fotocopiatrice. Fonte dei costi: Decreto M.G. 2.08.2013 n.106- Decreto M.G. 20.07.2012 n. 140 Costi: 6 ore al mese in 2 sezioni di 3 ore di cui la prima ora è tariffata a € 90,00 e le successive a € 80,00 = € 5.000,00 Più IVA se dovuta.

Municipio Roma II Direttore Socio Educativo

f.to Dott. Antonino De Cinti