litalia e gli italiani 150 anni ( e piÙ ) di storia fra ricerca e didattica gli stati italiani...
TRANSCRIPT
L’ITALIA E GLI ITALIANI
150 ANNI (E PIÙ) DI STORIA
FRA RICERCA E DIDATTICA
Gli Stati italiani preunitari e l’idea d’Italia prima dell’Unità
Antonella Olivieri – 22 novembre 2010
Quando comincia il Risorgimento?2
La proclamazione del Regno d’Italia avviene
a Torino il
17 marzo 1861
Il territorio nazionale venne poi completato
con l’annessione
del Veneto e Venezia (1866) del Lazio e di Roma
1870)
Di Friuli e Venezia Giulia con la 1^Guerra mondiale
La formulazione di chiari progetti di costruzione di uno stato italiano unitario comincia a diffondersi in
ambienti politici e intellettuali durante il
Triennio repubblicano
1796 – 1799
Vedi : A.M. Banti Il Risorgimento Italiano, Laterza, Roma-Bari 2004
Quando comincia il Risorgimento?3
Le prime esperienze di Stato “italiano” si hanno
con
Repubbliche sorelle e
Repubblica italiana(1796-1799 / 1800-1805)
e con
Regno d’Italia o italico(1805-1814)
e
Regno di Napoli(1806-1815)
Sia Eugenio di Beauharnaische Gioacchino Murat sperano di costituire un
proprio Stato in Italia
I “patrioti” italiani si propongono obiettivi
divergenti, confusi e vaghi su “indipendenza” e
“italianità”
Quando comincia il Risorgimento?4
“ La parola ‘Italia’ è una denominazione geografica, una qualificazione che pertiene alla lingua, ma che non ha il valore politico che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari
tendono ad imprimerle […] “(Klemens von Metternich - 12 aprile 1847
riportato in D.Mack Smith, Il Risorgimento Italiano, Laterza Roma-Bari,1968,1999
“[…] le loro [degli italiani] sventure non sono altro che episodi nella storia delle altre nazioni.“
J. Simonde De Sismondi, Histoire des républiques italiennes du Moyen Âge, 1807-1818
Gli stati italiani preunitari 5
1815 - gli eredi dell’Assolutismo illuminato:
Buona amministrazioneSviluppo economicoRestaurazione prudenteRapporti equilibrati con la
ChiesaParziale integrazione dei
codici napoleoniciVincoli daziariCrescente repressione dal
‘21
Regno Lombardo-Veneto (Francesco I d’Asburgo)
Granducato di Toscana (Ferdinando III di Lorena)
Ducato di Parma e Piacenza (Maria Luigia d’Austria)
Gli stati italiani preunitari6
1815 - la Restaurazione oscurantistaAmministrazione poco
efficienteStrutture economiche
antiquate, dazi interniRipristino dei privilegi
ecclesiastici e aristocraticiCancellazione codici
napoleonici (moderni)Regime poliziesco
oppressivo
Stato della Chiesa (Pio VII)
Regno delle Due Sicilie
(Ferdinando I di Borbone)
Ducato di Modena (Francesco IV d’Austria-Este)
Gli stati italiani preunitari7
1815 – 1849
Il Regno di Sardegna Vittorio Emanuele I
Carlo Felice
Carlo Alberto
Restaurazione retrivaBarriere doganali interneGrave arretratezza economicaEmarginazione borghesia Prevalenza aristocrazia
nell’amministrazioneIstruzione lasciata ai religiosiAbolizione codici napoleoniciAmpliamento con l’annessione
dell’ex Repubblica di GenovaIntensa attività diplomatica
Gli stati italiani preunitari8
1849 - 1859
Il Regno di Sardegna (Vittorio Emanuele II)
Governi
D’Azeglio e
Cavour
StatutoAmmodernamento
agricolturaRiforme economicheRiordino dazi e tasseRiforme amministrativeAmmodernamento delle
infrastrutture (ferrovie, strade, canali…)
Riduzione influenza della Chiesa
Intensa attività diplomatica
Il contesto Europeo9
“L’equilibrio tanto vantato di Europa non può essere
affidato se non all’indipendenza italiana […]. Chiunque sa riflettere
converrà meco che nella gran lotta politica che oggi agita
l’Europa, quello dei due partiti rimarrà vincitore che più
sinceramente favorirà l’indipendenza italiana.”
Vincenzo Cuoco, Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799, 1801
IMPERO ASBURGICO
IMPERO RUSSO
FRANCIA con aspirazioni di egemonia
INGHILTERRA vigile custode degli equilibri
ITALIA e GERMANIA senza identità nazionale con
REGNO di SARDEGNA
PRUSSIA ampliati solo in funzione equilibratrice
Principati Tedeschi
uniti nella Lega Germanica
L’idea di Italia
“Malgrado le malversazioni commesse dal governo di Napoleone il solo nome del ‘Regno d’Italia’ soddisfaceva l’amor proprio degli italiani e li rendeva propensi a dimenticare tant’altre cose. […] nell’animo degli italiani si era fatta strada l’idea che alla morte o alla caduta del tiranno, la penisola non si sarebbe ricostituita nei singoli staterelli, ma quello doveva essere il momento per formare dell’Italia uno stato politico a sé.”
(Enrico de Bellegarde, governatore della Lombardia, in una relazione all’Imperatore d’ Austria – marzo 1816)
10
I patrioti : “italiani” prima dell’Italia11
Giovani… ma appoggiati spesso dai
veterani napoleoniciMaschi … ma sostenuti e incoraggiati da
madri, sorelle, mogli e fidanzateDi ceto medio: prevalentemente intellettuali,
ma via via raggiunti da artigiani,
borghesi, basso clero, alcuni nobili
I patrioti : “italiani” prima dell’Italia12
“Ella [la coscienza nazionale] si svolse prima in coloro che avevano più bisogno di libertà negli studj, nei commerci, nei viaggi […]. Poi si destò mano mano, anche nei magistrati, ch’erano pure accuratamente spiati e trascelti a essere arnesi di obbedienza: nei sacerdoti, benchè domati dall’episcopale suberbia a tradurre anche l’evangelio in dottrina di servitù: nei contadini, benchè tenuti dagli avari e gelosi padroni quanto più vicino si potesse alla natura di bestiami: per ultimo nei cortigiani medesimi a cui le dovizie e la nobiltà non sembravano presidio alla dignità del vivere, ma diritto ad andare inanzi a tutti nella viltà. Questa mutazione degli animi era lenta, ma continua, universale; irreparabile a qualsiasi scaltrimento di polizia.”
C. Cattaneo, Considerazioni sul ’48 […] in “Archivio trimestrale delle cose d’Italia”, 1850 citato da P.Ginsborg, Salviamo l’Italia, Einaudi,Torino 2010 pp.125-126
I patrioti : “italiani” prima dell’Italia13
UFFICIALI provenienti dalle file degli eserciti napoleonici, soprattutto nel Regno delle Due Sicilie, a Modena e nelle Legazioni
FUNZIONARI provenienti dalle amministrazioni, napoleoniche soprattutto nel Lombardo Veneto nei domini pontifici
Coinvolti nelle società segrete soprattutto Carboneria
Ritrovare la dignità avuta durante il periodo napoleonico
La Costituzione come garanzia di diritti, dignità professionale, “modernità”
I patrioti : “italiani” prima dell’Italia14
ARTIGIANI vessati da controlli
polizieschi e imposte, limitati da vincoli doganali, soprattutto nel Lombardo-Veneto e nell’Italia centrale
BORGHESI
limitati all’arretratezza delle amministrazioni, dai vincoli doganali, soprattutto nel Lombardo-Veneto e nell’Italia centrale
Idee di maggiore giustizia sociale
Speranze di tassazione più equa
Aspirazioni alla “libertà”
Prospettive di abolizione dei vincoli daziari
Speranze di modernizzazioneSperanze di partecipazione
all’amministrazione e al governo
I patrioti : “italiani” prima dell’Italia15
INTELLETTUALIArtistiLetterati UniversitariBasso clero
Adesione ideale alle idee europee di liberalismo
Adesione “romantica” alle idee di libertà e di indipendenza
Esperienza dell’esilioCoinvolgimento nelle società
segrete e nella Giovane Italia
Speranza in una maggiore giustizia sociale
Speranza di un futuro con maggiori prospettive anche professionali
Il ruolo degli intellettuali16
RIVISTE CULTURALI
Il Conciliatore
(Milano 1818 – 1819)
L’Antologia (Firenze 1821 – 1831)
La Giovine Italia(1832 - 1834)
Il Politecnico (Milano 1839 – 1844)
Risposta alle critiche di scrittori stranieri
Ricerca delle origini dell’ Italia nel Medio Evo
Costruzione della lingua
Aderiscono o simpatizzano per le società segrete
Partecipano ai moti liberali
Animano dibattito sulla natura del futuro Stato
Il ruolo degli intellettuali17
SAGGI
Del Primato morale e civile degli italiani
(V. Gioberti – Bruxelles 1843)
Le speranze d’Italia (C. Balbo – Parigi 1844)
Della Giovane Italia (G.Mazzini – Marsiglia 1832)
Educazione al sentimento nazionale
Dibattito sulle strategie per giungere all’indipendenza
Dibattito sulla forma del futuro stato italiano
QUALE ITALIA ?18
1861Nasce l’
ITALIA
INDIPENDENTE
UNIFICATA
MONARCHIA LIBERALE COSTITUZIONALE
ACCENTRATA
Molti patrioti accettano compromessi
sull’assetto della PATRIA che
contribuiscono a costruire.
Quali sacrifici e delusioni comportano questi compromessi ?
Bibliografia 19
Alberto Mario Banti, Il Risorgimento italiano, Laterza, Bari 2004 [con antologia di documenti e indicazioni storiografiche sulle diverse interpretazioni del Risorgimento]
Franco Brevini, La letteratura degli italiani, Feltrinelli, Milano 2010
Giorgio Candeloro, Storia dell’Italia moderna, vol.I 1700-1815, Feltrinelli, Milano 1956
Giorgio Candeloro, Storia dell’Italia moderna, vol.II 1815-1846, Feltrinelli, Milano 1958
Paul Ginsborg, Salviamo l’Italia, Einaudi, Torino 2010 Lucy Riall, Il Risorgimento . Storia e Interpretazioni, Donzelli
Ed. Roma 2007 Denis Mack Smith, Il Risorgimento italiano, Laterza, Bari
1968 [con ampia antologia di documenti] Santino Spartà, Anche i preti hanno fatto l’Unità d’Italia,
Bastogi, Foggia 2010