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numero 0 di Maggio 2010TRANSCRIPT
O gni r i form a del la
scuola e ogni gover-
no ha sempre porta-
to gente in piazza.
Gente che, all'ora di pranzo,
era comodamente seduta attor-
no ad un tavolo nella propria
casa; ma oggi qualcosa è cam-
biato, il vento fischia ancora più
forte e questo maggio è più
caldo di quanto sembri. Il mal-
contento per la riforma Gelmini
ed i tagli della 133 portano il 17
novembre „09 la popolazione
studentesca ad esprimere il
proprio totale dissenso per le
strade cittadine; nel frattempo
proseguono assemblee dei
ricercatori e degli studenti, ma
tra questi non vi è mai un punto
d‟incontro. La presa di coscien-
za del popolo studentesco au-
menta e, facendosi carico di un'
onerosa responsabilità, il 27
Aprile, durante un'assemblea
tenutasi a Scienze Politiche,
gli studenti decidono di occu-
pare la facoltà, trasformandola
in un laboratorio politico, pur
non intralciando lo svolgimento
delle lezioni. La voglia di crea-
re una riforma che parta dal
basso diventa motore della
mobilitazione, contrastando la
dis informazione che vuole
dipingere gli studenti come
"facinorosi"; nessuno sapeva
cosa volesse dire occupare
una facoltà e in molti ci vede-
vano come un gruppo di no-
stalgici che voleva giocare al
'68; ma la voglia di cambiare è
riuscita a tenere occupata una
facoltà come Scienze Politiche
per 21 giorni. I sogni del movi-
mento erano troppo grandi per
essere contenuti fra le quattro
mura di una singola facoltà,
così l'occupazione è stata e-
stesa al Dipartimento di Mate-
matica. Non siamo delle pan-
tere ma "semplici" studenti
che sono riusciti a trascinare
nel movimento, persino le uni-
versità di Catania, Siena e
Torino, dove sono state occu-
pate intere facoltà. Sono stati
21 giorni in cui l'"Università
degli Studenti " ha collaborato
con realtà esterne, con le più
importanti testate giornalisti-
che e non solo, e ha portato a
casa grandi risultati. La prote-
sta è culminata il giorno 18
Maggio, quando il movimento
ha preso possesso dell'Atene-
o, bloccando ogni attività di-
dattica e amministrativa e co-
stringendo il Rettore, fino ad
allora indifferente alle svariate
forme di protesta, ad un con-
fronto pubblico con gli studen-
ti. Nel contempo i Ricercatori
di tutta Italia, lo stesso giorno,
occupavano simbolicamente i
Rettorati in segno di protesta
nei confronti di un Ddl che
svilisce la figura del ricercato-
re a semplice portaborse. An-
che il Politecnico di Bari si è
reso portavoce di questa pro-
testa: venerdì 21 Maggio i
ricercatori e gli studenti si so-
no riuniti nell'atrio del Politec-
nico in assemblea generale
per dire „no‟ al Ddl e ai tagli
della 133 minacciando il bloc-
co della didattica dal prossimo
anno accademico. Questo
comporterebbe un grande
disagio per il nostro Ateneo
visto che, come ben sappia-
mo, la maggior parte dei corsi
è tenuta da ricercatori. Molti
studenti hanno partecipato
all'assemblea esprimendo il
loro dissenso nei confronti
della riforma e la loro comple-
ta solidarietà a chi, come noi,
combatte in prima linea per la
salvaguardia della didattica e
dell'università pubblica. In tal
senso ci auspichiamo che la
quasi totalità della popolazio-
ne studentesca si unisca nella
protesta con partecipazione
attiva, perchè ci vogliono igno-
ranti, ma ci avranno ribelli.
Clara Gentile
Claudio Cesaroni
Editoriale
Il mondo universitario sta cambiando ma, sfortunata-mente, non tutti se ne ac-corgono. Per questa ragio-ne vogliamo, prima di tutto, dare un senso alle nostre azioni e spiegarne il moti-vo, affinché la nostra voce non resti inascoltata o, più semplicemente, incompre-sa. Per questo nasce LIN-KASTRO, un giornale total-mente autofinanziato, libero e che abbia come obbietti-vo un'informazione oggetti-va e critica su tutte le pro-blematiche che interessano gli studenti universitari ed in particolare gli studenti del Politecnico di Bari. L‟alternativa c‟è ed è da-vanti ai vostri occhi, e a-desso è nelle vostre mani. Continuerete a farvi sce-gliere o finalmente sceglie-rete?
Link Politecnico
Mobilitazioni Pag. 1
Udu - Link Pag. 2
La Nota Stonata Pag. 2
Magliette Link Pag. 2
L’Altrariforma Pag. 3
Acqua bene
comune
Pag. 4
Contatti Pag. 4
Sommario
Mobilitazioni
Continua la serie di
concerti dove si
deciderà chi fra i
concorrenti parteci-
perà al Polisound
Vieni, Vota e
Divertiti...
Polisound
Giornale autofinanziato del Politecnico di Bari Numero 0 - Maggio 2010
Magliette Link
troppo non è stata possibile per varie logiche di strategie e interessi. Inoltre, ci siamo sempre espressi in maniera che, se un adeguamento a questa nota (che non ha valore di Legge) ci deve essere, non può che essere accompagnato da un forte dissenso in tutte le sedi decisio-nali, da parte del Rettore, dei Presidi e di tutto il mondo accademico nei con-fronti di queste storture che il Ministro Gelmini ha portato nell‟Università. Un dissenso che è emerso fra gli addetti ai lavori, ma che deve arrivare a tutti, so-prattutto agli studenti, in maniera che possano capire la gravità della situazio-ne. I problemi sorgeranno già dall‟anno
prossimo: si fa strada l‟idea di chiusura di altri corsi (disegno industriale è a forte rischio e solo la mobilitazione spontanea degli studenti ne ha impedito la chiusura quest‟anno stesso), si avrà una perdita di indirizzi nei corsi, con specialistiche secche o al massimo con un paio di esami di differenza, la proba-bile introduzione del numero program-mato in molti corsi e l‟abbassamento del numero dove già previsto, che limita la possibilità di iscriversi per chiunque voglia intraprendere il percorso per di-ventare ingegnere o architetto. Come Link abbiamo portato le rivendicazioni
N egli ultimi mesi ha tenuto ban-co, nei vari consigl i , l‟adeguamento alla “famosa” nota 160, con la quale il Mini-
stero è intenzionato ad aumentare i pa-rametri necessari all‟attivazione di corsi e curricula. A parte i tecnicismi e le for-mule, è giusto sapere cosa è questa nota. Anzi, cosa non è. Non è una legge ma solo una bozza che va ad integrare la riforma Gelmini, utilizzata, però, come minaccia per i vari Atenei italiani, in quanto, un non adeguamento a questa nota, qualora venisse approvata, com-porterebbe un taglio del finanziamento alle Università, già in forte crisi, negli anni a venire. La scelta adottata dal nostro Politecnico è stata quella di ade-guarsi comunque, e questo ha portato a una diminuzione drastica dei curricula e degli indirizzi per tutti i corsi, la minaccia del numero chiuso per i corsi più scelti del nostro ateneo (un problema risolto per quest‟anno ma con il serio rischio che risorga l‟anno prossimo) e il sacrifi-cio di Foggia ormai incanalata verso una chiusura totale (rimarrà un singolo corso triennale). Senza entrare nelle questioni dei singoli corsi, si pone un problema che ormai è diventato generale per tutto il mondo accademico: i tagli della 133, il ddl Gelmini e la nota 160 sono parte di un progetto d i smante l lamento dell‟Università Pubblica, che ha forte-mente ridimensionato l‟offerta formativa del Politecnico, così come di tutte le università, riducendo notevolmente la possibilità di una scelta più vicina alle richieste degli studenti. Dopo lunghe discussioni e tantissimi incontri, dopo aver portato tutto il nostro dissenso negli organi, abbiamo lottato per non attivare il numero programmato nei corsi più numerosi (L3 Meccanica, Gestionale e altri), cercando di salvare anche l‟offerta formativa della sede di Foggia, che pur-
La Nota Stonata
Pagina 2 LINKastro
“E' nell’indifferenza che un
uomo, un uomo vero muore davvero”
Taglie: M - L - XL
Costo: 5, 50 euro
Come averla? Contattaci nelle nostre
aulette o all'indirizzo [email protected],
specificando la taglia richiesta e, eventual-
mente, la facoltà di riferimento.
degli studenti negli organi dove eravamo presenti perché crediamo che solo una visione d'insieme del problema possa portare a soluzioni concrete nel piccolo e che al fianco dei problemi strettamente attinenti ai singoli corsi di Laurea bisogna affrontare le tematiche più generali. Or-mai l'offerta formativa per l'anno prossi-mo è stata definita, ha delle pecche che non abbiamo evitato di sottolineare, ma alla fine è stato fatto un lavoro di coope-razione con tutte le parti. Noi comunque continueremo a monitorare e farci sentire quando lo riterremo opportuno, e siamo sempre a disposizione per chiarimenti e spiegazioni, che in un articolo sono trop-po lunghi da affrontare dettagliatamente.
Francesco Lorusso
A Bari è tramontato il sole
A Bari brillano le stelle
A bbiamo sempre creduto nel progetto del sindacato studen-tesco, l'abbiamo sempre difeso dall'inizio della nostra storia
territoriale, così come abbiamo sempre difeso l'idea di una rappresentanza ete-rogenea e plurale in cui ci fosse un dibat-tito costante sulle linee politiche nell‟ambito delle regole della democrazia sindacale. Non riconoscendo, così, la legittimità del congresso svoltosi nel mese di maggio dello scorso anno, ab-biamo fatto una scelta condivisa all'una-nimità da tutta l'allora UDU BARI: IN-TRAPRENDERE UN'ALTRA STRADA. Abbiamo terminato la nostra esperienza con l'Unione degli Universitari ed intra-preso il percorso costituente di LINK, investendo fin da subito tutte le energie per costituire un coordinamento universi-tario e la discussione di una rete con gli studenti medi, gli studenti dell'AFAM e i dottorandi.
Visita il nostro sito
www.linkbari.it
Passaggio da Udu
a Link
“Noi comunque continue-
remo a monitorare e far-
ci sentire quando lo ri-
terremo opportuno, e
siamo sempre a disposi-
zione per chiarimenti e
spiegazioni”
G li anni passano, i Governi
cambiano, ma le carte in tavo-
la sono sempre le stesse.
Quanti Ministeri hanno parlato
di riforma dell'Università, cambiamenti
radicali, diritto allo studio, progresso?
Negli ultimi vent'anni, queste belle parole
le abbiamo sentite tante volte, forse trop-
pe. Dopo l'ennesima prova di incompe-
tenza da parte dell'ennesimo Governo, è
arrivato il momento di far capire che noi
studenti non siamo capre ignoranti, buo-
ne solo a star sedute in delle aule a
prendere appunti, ad affannarci per dare
esami, disposte a restare in silenzio
mentre i nostri futuri vengono barbara-
mente distrutti da chi, oggettivamente,
non ha le capacità per decidere quale
sia la strada giusta da seguire o meno.
Dopo manifestazioni, presidi, assemblee,
a seguito delle quali gli studenti sono
stati accusati di essere meramente ideo-
logici o demagogici, ad una palese man-
canza del Ministero della Pubblica Istru-
zione, evidentemente inadatto per svi-
luppare un qualsivoglia progetto, è stato
contrapposto un qualcosa di diverso,
alternativo: l'ALTRAriforma. Questo do-
cumento, interamente ideato da studenti,
non rivendica nulla di fantascientifico;
presenta, invece, semplici punti basilari
per un corretto andamento degli atenei,
come il diritto allo studio concreto, una
maggiore rappresentanza di NOI studen-
ti all'interno delle decisioni degli atenei
ed una regolamentazione sui bilanci
delle varie Università, troppo spesso
soggetti ai voleri di baronati et similia.
Contrariamente all'accezione che i nostri
politici danno alle parole "diritto allo stu-
dio", caratterizzata molto spesso
dall'ambiguo concetto di meritocrazia,
crediamo, così come afferma la Costitu-
zione, che non si possa assolutamente
limitare chi non ha mezzi e possibilità
economiche a vedere l'università solo
come un bel sogno. Per questo motivo, i
punti principali sul diritto allo studio
dell'ALTRAriforma parlano della copertu-
ra totale delle borse di studio e piani di
costruzione per case dello studente me-
diante finanziamenti da parte delle Re-
gioni ( in Puglia, solo poco più della metà
degli studenti aventi diritto ad una borsa
di studio la riceve effettivamente ) e con-
venzioni sui trasporti per gli studenti pen-
dolari. Si parla dell'abolizione del prestito
d'onore, considerato un modo in cui il
merito viene conseguito mediante paga-
menti e grazie al quale è quasi certa la
possiblità di indebitamento da parte di
uno studente. Inoltre si chiede la sacro-
santa regolamentazione delle borse part-
time e delle borse per i dottorandi, molto
spesso trovatisi a dover tenere lezioni o
addirittura interi corsi a titolo gratuito,
mentre il docente strutturato di turno si
riposa beatamente. Altri punti sono rivolti
all'istituzione di fondi devolubili alle Borse
Erasmus, agli studenti dell'ultimo anno
delle scuole superiori per aiutarli nella
loro scelta futura, agli studenti le cui con-
dizioni reddituali sono cambiate nel corso
dell'anno a causa della crisi economica o
utilizzabili per la creazione di carte stu-
dentesche valide per l'accesso alle attivi-
tà culturali. Per quanto riguarda, invece,
la parte della Governance e della rappre-
sentanza studentesca, come primo punto
si afferma di non permettere, nella manie-
ra più assoluta, la partecipazione di ester-
ni, che siano enti locali o privati, nella
gestione dell'università, visto e considera-
to che le questioni trattate, soprattutto nei
consigli di amministrazione, riguardano
l'università e nessun altro. Tra gli altri
punti si parla di un aumento della percen-
tuale di studenti negli organi decisionali,
l'approvazione dello Statuto degli studenti
e delle studentesse e del codice deonto-
logico ( volto ad impedire l'assegnazione
di una qualunque carica qualora fossero
presenti legami di parentela), si richiede
una componente studentesca quantomai
giusta nei processi di valutazione dei ser-
vizi per gli studenti stessi e la periodica
possibilità di svolgere assemblee con
sospensione delle lezioni, in modo tale da
far partecipare tutti gli studenti. Tra l'altro,
è presente fra i punti l'introduzione di
istituti di democrazia diretta, come il Refe-
rendum studentesco e l'allargamento
dell'elezione del Rettore anche agli stu-
denti, calcolata con voto ponderato. Inol-
tre, si invoca ad una precisa e chiara defi-
nizione degli incarichi del consiglio di
amministrazione
L’Altrariforma
Giornale autofinanziato del Politecnico di Bari Pagina 3
e del Senato Accademico, (svuotato del
proprio compito dal disegno di legge
Gelmini) e l'abolizione del CNSU. Per
chi non lo sapesse, il CNSU, è un orga-
no meramente consultivo che, spesso e
volentieri, viene ignorato dal governo,
divenendo, di fatto, un'occasione per il
rappresentante eletto di turno di percepi-
re il gettone di presenza. L'ALTRArifor-
ma prevede, invece, l'istituzione di una
vera conferenza nazionale studentesca,
composta da 1, 2 o 3 rappresentanti di
ogni ateneo, pronta a partecipare nelle
commissioni ministeriali o parlamentari
quando si parla di Università. Prenden-
do in considerazione l'ultima parte del
documento, quella sui finanziamenti, i
punti rivendicano, in primis, l'abolizione
dei tagli della legge 133/08 e il finanzia-
mento dell'università da 8 026 a 11 512
dollari per studente (media Ocse). Inol-
tre si sente il bisogno di regolamentare
la figura dello studente a tempo parziale,
con effetti sul piano di studio e sulla
tassazione. In ultimo, ma non per impor-
tanza, la questione della ripartizione
dell'FFO (Fondo di Finanziamento Ordi-
nario), assegnato, tutt'oggi, sulla base di
criteri punitivi che non fanno altro che
aumentare il deficit delle università "più
deboli". In definitiva, il concetto che si
vuol portare avanti è che l'ALTRAriforma
nasce da una voglia da parte degli stu-
denti di gridare "BASTA" al progressivo
smantellamento dell'università e dalla
necessità di presentare qualcosa di con-
creto, semplice ed applicabile alle nostre
leggi. Ci provassero ora a dire che sia-
mo solo ideologici.
Andrea Rizzo
"Voi non siete capaci? Ci pensiamo noi"
Gli studenti uniti in un'idea comune, libera e democratica dell'Università italiana
In definitiva, il concetto
che si vuol portare avan-
ti è che l'ALTRAriforma
nasce da una voglia da
parte degli studenti di
gridare "BASTA"
Link Politecnico: 080/5963232 [email protected] Andrea Rizzo: 340/5476237 [email protected] Clara Gentile: 329/0112066 [email protected] Claudio Cesaroni: 339/2463827 [email protected] Fabrizio Panzarini: 328/3373387 [email protected] Francesco Lorusso: 340/0633464 [email protected] Francesco Valentini: 333/9318218 [email protected]
Acqua bene comune
Contatti
Pagina 4
I l Forum Italiano dei Movimenti per l‟Acqua, costituito da centinaia di comitati territo-riali che si oppongono alla privatizzazione, insieme a numerose realtà sociali e cultu-rali, ha deciso di promuovere 3 quesiti referendari, depositati presso la Corte di Cas-sazione di Roma mercoledì 31 marzo 2010. Sosterranno tale iniziativa anche diverse
forze politiche. Da sabato 24 aprile è iniziata la raccolta delle firme; in tre mesi dovremmo arrivare al-meno a quota 500.000 per poter richiedere i referendum. I banchetti per la raccolta delle firme saranno allestiti su tutto il territorio nazionale. I tre quesiti vogliono abrogare la ver-gognosa legge approvata dall‟attuale governo nel novembre 2009 e le norme approvate da altri governi in passato che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l‟acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti. Il primo quesito vuole abrogare l‟affidamento della gestione del servizio idrico a soggetti privati o a società a capitale misto pubblico-privato. Con il secondo quesito si cerca di qualificare più compiutamente il percorso referendario
come relativo al tema dell‟acqua. Infatti l‟art 23 bis (primo quesito) non riguarda nello specifico il solo settore idrico. Ci si pone come obiettivo quello di intervenire sul problema della gestione diretta del servizio idrico, attraverso forme societarie che siano idonee a svolgere una funzione sociale. Con il terzo quesito si elimineranno i profitti dal bene comune acqua; si tratta in questo caso di abrogare poche parole, ma di grande rilevanza simbolica e di forte e sostanziale concretezza. La norma che si vorrebbe abrogare è quella che consente al gestore di fare profitti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio.
Chiunque volesse sostenere il referendum può recarsi presso i banchetti allestiti appositamente:
Giovedì 27, NOTTE BIANCA (Campus), dalle ore 20
Claudio Cesaroni
La notte bianca degli studenti
27 MAGGIO - CAMPUS UNIVERSITARIO
MUSICA / ARTE / CULTURA / CINEMA / MOSTRE
FOTOGRAFICHE / INSTALLAZIONI VISIVE /
VIDEOPROIEZIONI / DANZA
.... e I MINISTRI!
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