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LINEE GUIDA PER L’APPLICAZIONE DEI CREDITI LEED ® PER LE PIETRE ORNAMENTALI AUTENTICAMENTE NATURALI NUOVE COSTRUZIONI E RISTRUTTURAZIONI VERSIONE 1.2 – Settembre 2011 Documento predisposto dal Gruppo di Lavoro Settoriale: TASK FORCE PIETRA SOSTENIBILE Promosso e partecipato da: Confindustria Marmomacchine Marmomacc – Veronafiere Assomarmisti Lombardia Centro Servizi Lapideo Vco Centro Servizi Marmo - Videomarmoteca Cet Servizi Consorzio Marmisti Bresciani Consorzio Marmisti di Chiampo Distretto del Marmo e delle Pietre del Veneto Distretto delle Pietre e del Porfido Trentino POLITeca – Politecnico Di Milano In collaborazione con: Habitech Trentino Sviluppo

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LINEE GUIDA PERL’APPLICAZIONEDEI CREDITI LEED® PERLE PIETRE ORNAMENTALIAUTENTICAMENTENATURALI

NUOVE COSTRUZIONI ERISTRUTTURAZIONI

VERSIONE 1.2 – Settembre 2011

Documento predisposto dalGruppo di LavoroSettoriale:TASK FORCEPIETRA SOSTENIBILE

Promosso e partecipato da:

Confindustria MarmomacchineMarmomacc – VeronafiereAssomarmisti Lombardia Centro Servizi Lapideo Vco Centro Servizi Marmo - VideomarmotecaCet Servizi Consorzio Marmisti BrescianiConsorzio Marmisti di ChiampoDistretto del Marmo e delle Pietre del VenetoDistretto delle Pietre e del Porfido Trentino POLITeca – Politecnico Di Milano

In collaborazione con:

HabitechTrentino Sviluppo

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LEED® - Leadership in Energy and Environmental Design

LINEE GUIDA PER L’APPLICAZIONEDEI CREDITI LEED® PER LE PIETRE ORNAMENTALI AUTENTICAMENTENATURALI

POLICY OBBLIGATORIA PER L’UTILIZZO E DIVULGAZIONE DEL PRE-SENTE DOCUMENTO

Il presente documento è stato realizzato dai soggetti riportati infrontespizio e/o da eventuali altri soggetti specificati all’internodello stesso, da considerarsi esclusivi titolari di ogni diritto d’auto-re su tale documento.

Il documento potrà essere liberamente e gratuitamente scarica-to, riprodotto, pubblicato, comunicato o diffuso a terzi o in altromodo utilizzato da chiunque vi abbia interesse, purché siano ri-spettate le seguenti regole da ritenersi obbligatorie e vincolanti:

1) le riproduzioni/pubblicazioni/comunicazioni/diffusioni o altri u-tilizzi del documento dovranno essere effettuate mantenendosempre il testo integrale dello stesso, senza apporre modifi-che, tagli o integrazioni;

2) è, pertanto, vietata la riproduzione/pubblicazione/diffusio-ne/comunicazione o altro utilizzo del documento effettuati in

modo parziale e l’apporto di modifiche e/o integrazioni al suocontenuto;

3) le riproduzioni/pubblicazioni/comunicazioni/diffusioni o altri u-tilizzi del documento dovranno riportare per esteso ed inmodo chiaro l’origine del documento, il sito da cui è statotratto ed il nominativo completo dei soggetti che li hannorealizzati e che sono titolari dei diritti sugli stessi (DTTN e/o da e-ventuali altri soggetti specificati all’interno del presente docu-mento);

4) le riproduzioni/pubblicazioni/comunicazioni/diffusioni o altri u-tilizzi del documento dovranno essere effettuate riportandoper esteso ed in modo chiaro la presente policy e l’obbligovincolante di attenersi alle presenti regole. Ciascun soggettoche comunica a terzi il documento, pertanto, dovrà provve-dere ad avvisare detti terzi di detti obblighi di utilizzo richie-dendone l’adempimento;

5) le riproduzioni/pubblicazioni/comunicazioni/diffusioni o altri u-tilizzi del documento dovranno essere effettuati in conformitàe nel rispetto della normativa vigente. Gli autori, pertanto,non potranno essere ritenuta responsabile per eventuali viola-zioni normative realizzate da terzi nell’utilizzo del documentoin violazione della legge. Eventuali violazioni degli obblighisopra riportati saranno perseguite a norma di legge e deter-mineranno inadempimenti contrattuali con possibilità perDTTN o degli eventuali altri soggetti titolari dei diritti sul docu-mento di impedirne l’ulteriore riproduzione e pubblicazione.

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INDICEPREFAZIONE ........................................................31_INTRODUZIONE ..................................................52_LA CERTIFICAZIONE LEED® ................................6

2.1_Il metodo di certificazione LEED® ........................62.2_La struttura dei crediti LEED® NC ......................72.3_TABELLA 1 – LEED® CHECK LIST ......................8

3_LE LINEE GUIDA dei prodotti in pietra naturale ......123.1_Scopo e campo di applicazione ..........................123.2_LEED®: i materiali lapidei ................................12

4_I CREDITI LEED® ..............................................12

▪ Credito SS c5.2: Sviluppo del sito: massimizzazione degli spaziaperti

▪ Credito SS c6.1: Acque meteoriche: controllo della quantità▪ Credito SS c6.2: Acque meteoriche: controllo della qualità▪ Credito SS c7.1: Effetto isola di calore: superfici esterne▪ Credito SS c7.2 : Effetto isola di calore: coperture▪ Prerequisito EA p2: Prestazioni energetiche minime▪ Credito EA c1: Ottimizzazione delle prestazioni energetiche▪ Credito MR c1.1: Riutilizzo degli edifici: mantenimento dellemurature, solai e coperture.

▪ Credito MR c1.2: Riutilizzo degli edifici: mantenimento del 50%degli elementi non strutturali.

▪ Credito MR c2: Gestione dei rifiuti da costruzione▪ Credito MR c3: Riutilizzo dei materiali▪ Credito MR c5: Materialiestratti, lavorati e prodotti a distanzalimitata (materiali regionali)

▪ Credito QI c4.3: Materiali basso emissivi: pavimentazioni▪ Credito IP c1: Innovazione nella Progettazione▪ Credito PR c1: Priorità Regionale

5 APPROFONDIMENTI..........................................405.1_Link ed informazioni utili ..................................405.2_Riferimenti bibliografici ....................................40

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Il documento non riflette le posizionidell’US Green Building Council (USGBC) odel GBC Italia. Esso costituisce il tentativoda parte della Task Force PietraSostenibile di fornire agli interessati chiavidi lettura ed indicazioni applicative del si-stema LEED.

1 La presente linea guida è stata elaborata partendo da una sintesi di quelle prodotte nell’anno 2010 da:• Mario Bertolini, Andrea Parisi - CET Servizi s.r.l. – www.cet-servizi.it • Andrea Angheben - E.S.PO. s.c. – www.porfido.it • Carlo Battisti; Erika Endrizzi - Habitech - Distretto Tecnologico Trentino - www.dttn.it• Antonio Frattari, Michela Dalprà - Università degli Studi di Trento - www.ing.unitn.it

In nome e per conto del Distretto delle Pietre e del Porfido Trentino.

E dal documento elaborato da:• Prof. Arch. Giorgio Cacciaguerra - Università degli Studi di Trento, Facoltà di Ingegneria Edile e Architettura - Dipartimento di

Ingegneria Civile ed Ambientale Presidente del consiglio di corso di Laurea Ingegneria- Edile-Architettura - Università degli Studi diTrento - www.ing.unitn.it

• Prof. Arch. Massimiliano Caviasca - Co-Direttore Master: "Architettura e Costruzione: Progettazione contemporanea con la Pietra"Politecnico di Milano.

E pubblicato da MARMOMACC/Veronafiere nel settembre 2010.

2 La presente REVISIONE 1.2 è stata rivista da Carlo Battisti; Erika Endrizzi - Habitech - Distretto Tecnologico Trentino - www.dttn.it

PREFAZIONE

Le presenti Linee Guida sono state elabo-rate partendo da una sintesi di quelleprodotte nell’anno 20101 dal Distrettodelle Pietre e del Porfido Trentino e daMARMOMACC-Verona Fiere, rielaboratenella loro attuale VERSIONE 1.22 grazie alfattivo contributo dell’industria di settoreall’interno del Gruppo di Lavoro “Task-Force Pietra Sostenibile”, Gruppo di lavorocoordinato dall’Associazione nazionale dicategoria CONFINDUSTRIA MARMOMAC-CHINE in stretta sinergia con MARMO-MACC con la supervisione di HABITECHcui hanno partecipato i seguenti soggetti:

• Assomarmisti Lombardia – Emiliano Lazzaroni • Centro Servizi Lapideo VCO – Massimo Marian• Centro Servizi Marmo – Distretto del Marmo e delle

Pietre del Veneto – Grazia Signori• CET Servizi – Distretto delle Pietre e del Porfido

Trentino – Mario Bertolini • Confindustria Marmomacchine

Raimondo Lovati, Carlo Odorizzi• Consorzio Marmisti Bresciani – Sergio Ragnoli• Consorzio Marmisti di Chiampo – Andrea Vianello• POLIteca – Politecnico di Milano – Francesca Patti• Marmomacc/Veronafiere

Mauro Albano; Massimiliano Caviasca• Tenax Lab – Anna Maria Ferrari

• Coordinamento Tecnico: Raimondo Lovati

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PREMESSA

Negli ultimi anni si è fatta sempre più fortela sensibilità da parte degli operatori delsettore nei confronti della sostenibilità e-dilizia e il sistema di certificazione LEED®

rappresenta l’opportunità di rendersi at-tori concreti nella pratica costruttiva so-stenibile.

LEED (Leadership in Energy andEnvironmental Design), è uno dei sistemidi certificazione di edifici attualmente piùdiffusi nel mercato delle costruzioni nor-damericano ma, anche al di fuori deiconfini statunitensi, l’interesse riscontratoa livello internazionale per questo model-lo di certificazione è considerevole. Sonovarie infatti le realtà nazionali che, pren-dendo esempio dal modello statunitense,si stanno attivando per favorire l’imple-mentazione e la diffusione della certifica-zione LEED a livello nazionale.

Secondo i dati dell’USGBC ad oggi visono oltre 5.000 progetti in fase di certifi-cazione in tutto il mondo, in attesa cioè dicertificazione, e 3.450 progetti certificati.Per quanto riguarda l’Europa la Tabella 1mostra il numero di progetti registrati tra il2005 e luglio 2011.

Tabella 1: Numero totale di progetti registrati inEuropa fra il 2005 e il 2011. Fonte: www.gbci.org

Vista la diffusione del LEED® rating system,è utile che aziende produttrici, progettisti eprofessionisti, del settore delle costruzioni,dispongano di adeguate informazionicirca le performance dei prodotti lapidei,rispetto alle caratteristiche richieste.L’accessibilità di queste informazioni puòrappresentare un vantaggio competitivorispetto ai prodotti le cui informazioni nonsono immediate e il cui reperimento richie-de parecchio tempo e risorse.

Il presente documento rappresenta lelinee guida dei prodotti lapidei autentica-

STATON. progetti registrati al

27/07/2011

Austria 8Estonia 1Finlandia 26Francia 11Germania 115Grecia 3Irlanda 4Israele 2Italia 64Lussemburgo 2Olanda 6Polonia 24Portogallo 2Repubblica Ceca 4Romania 1Slovenia 1Slovacchia 1Spagna 62Svezia 8TOTALE 345

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mente naturali rispetto ai crediti dello stan-dard LEED® come strumento attraverso ilquale si abbia una veloce e accessibilepanoramica dei possibili crediti ai quali iprodotti lapidei possono concorrere.

L’obiettivo della stesura delle linee guida èquindi quello di fornire uno strumento co-noscitivo del LEED® rating system, in modoche le aziende possano rispondere in ma-niera esaustiva e celere alle richieste che ilmercato rivolge direttamente al produtto-re affinché l’industria dei marmi, graniti epietre italiane sia competitiva e possa trar-re vantaggio dalle caratteristiche di eccel-lenza sostenibile che da sempre contrad-distinguono il nostro prodotto a livello na-zionale e internazionale.

1. INTRODUZIONE

Il settore italiano della pietra autentica-mente naturale da molti anni è impegna-to nella sostenibilità ambientale dei siti diestrazione e di lavorazione della pietra e inparticolare è sottoposto a particolari vin-coli ambientali dettati e controllati dallenorme di valutazione ambientale (VIA) ai

quali tutti i progetti di estrazione o i piani disettore vengono sottoposti, fornendo ade-guate garanzie di recupero ambientaledei siti durante e a fine attività.

La caratteristica di naturalità del prodottopietra può essere ulteriormente supportatada un miglioramento della sostenibilitàambientale dei cicli di estrazione e lavora-zione. A tal scopo sono state anche predi-sposte delle linee guida per l’analisi delciclo di vita dei prodotti nell’ambito del si-stema EPD.

Tale supporto documentale ha originato lapresente Linea Guida diretta a fornire indi-cazioni applicative del sistema LEED agli o-peratori del settore per migliorare la carat-terizzazione “verde” dei propri prodotti e larelativa competitività.

NORME ARMONIZZATE DI PRODOTTO

Prima di addentrarsi nei sistemi dei creditiLEED è necessario precisare che alcuniprodotti in pietra autenticamente naturalesono assoggettati a marcatura CE secon-do le norme armonizzate sotto riportate:

Norma armonizzata Prodotto di riferimento

UNI EN 1341 Lastre di pietra naturale per pavimentazioni esterne

UNI EN 1342 Cubetti di pietra naturale per pavimentazioni esterne

UNI EN 1343 Cordoli di pietra naturale per pavimentazioni esterne

UNI EN 12057 Marmette modulari in pietra naturale

UNI EN 12058 Lastre per pavimentazioni e scale in pietra naturale

UNI EN 1469 Lastre per rivestimenti in pietra naturale

UNI EN 771-6 Elementi di muratura di pietre naturali

PRODOTTI DI PIETRA ORNAMENTALE

Tutti i sopraccitati prodotti in pietra naturale utilizzati nell’ambito del sistema LEED devono pertanto soddisfare tali requisiti.

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2. LA CERTIFICAZIONELEED®

2.1 Il metodo di certifica-zione LEED®

La certificazione degli edifici LEED® fuintrodotta negli Stati Uniti nel 1993dall’US Green Building Council, associa-zione no profit che ha portato ad unaprofonda innovazione nel mercato del-l’edilizia; a maggio 2010 conta più di15.700 membri ed è ormai diffusa inoltre 40 paesi in tutto il mondo. Tale si-stema permette di certificare la sosteni-bilità ambientale ed economica degliedifici, promuovendola dalla progetta-zione, alla cantierizzazione, alla gestio-ne quotidiana, dai materiali impiegati,al le per formance energetiche. InLEED®, vengono fissati una serie di requi-siti misurabili, dal consumo delle risorseambientali a quello energetico, allaqualità dell’ambiente interno, che defi-niscono il livello di eco-compatibilitàdegli edifici. In questo sistema il mondodelle imprese assume un ruolo di leader-ship nel promuovere la sostenibilità del-l’abitare, il comfort e la qualità dellavita.Oltre alla certificazione dell’edificio, il si-stema LEED® alimenta una vera e pro-pria filiera della conoscenza per rinno-vare la cultura dell’edilizia e orientare lacomunità verso un’edilizia eco-sosteni-bile.LEED® ha diversi rating system, a secon-da del tipo di intervento che si sta con-siderando. La nuova versione, uscitanell’aprile del 2009, ha raccolto trestandard in un unico manuale:

• Green Bui lding Design andConstruction: LEED® 2009 for NewConstruction and Major Renovation,LEED® 2009 for Schools NewConstruction and Major Renovation,LEED® 2009 for Core and ShellDevelopment. LEED® NC si applica ad edifici com-merciali inclusi uffici, edifici istituzio-nali (bibl ioteche, musei, chiese,ecc.), ed edifici residenziali di alme-no 4 piani fuori terra.

Il 14 aprile 2010 è uscito lo standardLEED® Italia, la versione italiana del ma-nuale LEED® 2009 for New Constructionand Major Renovation, tradotta e adat-tata in termini normativi alle esigenzenazionali. Le presenti linee guida sonostate elaborate in base a tale versione.Ciononostante si ritiene utile sottolinea-re che esistono altri standard redattidall’USGBC che riguardano:

• interventi su edif ici esistenti (EB,Existing Buildings);

• interni di progetti commerciali (CI,Commercial Interiors);

• piccole abitazioni (LEED® for Homes).Al momento della stesura del suddettodocumento non è ancora possibile cer-tificare un edificio LEED® for Homes inItalia.La certificazione LEED® degli edifici sibasa su una struttura di crediti checomprende sette aree tematiche:

1. Sostenibilità del sito2. Gestione delle Acque3. Energia e Atmosfera4. Materiali e Risorse5. Qualità ambientale Interna

6. Innovazione nella Progettazione7. Priorità Regionale

I crediti sono strutturati in: prerequisiti,crediti centrali (core credits) e creditiper l’innovazione (bonus credits).

Il progetto in fase di certificazione devesoddisfare tutti i prerequisiti richiesti, inquanto obbligatori, mentre i crediti ven-gono attribuiti in base al livello raggiuntodai requisiti considerati, valutati secon-do criteri stabiliti.

Il punteggio finale si ottiene sommando ipunteggi conseguiti all’interno di ogniarea tematica e determina il diverso li-vello di certificazione ottenuta:

• Base (40 – 49 punti)• Argento (50 – 59 punti)• Oro (60 – 79 punti)• Platino (80 punti e più)

2.2 La struttura dei credi-t i LEED® Ital ia NuoveCostruzioni e Ristrutturazioni

La Tabella 2 riporta la struttura dei creditiLEED® Italia articolati nelle sei rispettivearee tematiche. Le sigle riportate ac-canto a ciascun credito indicano:

♦ Area tematica di riferimento:

• SS = Sostenibilità del sito• GA = Gestione delle Acque • EA = Energia e Atmosfera • MR = Materiali e Risorse • QI = Qualità ambientale Interna• IP = Innovazione nella Progettazione• PR = Priorità Regionale

♦ Distinzione tra PRE – REQUISITO (p),obbligatorio, senza il quale non sipuò concorrere all’ottenimento deicrediti della rispettiva area tematica,e CREDITO (c).

♦ IDENTIFICAZIONE del pre-requisito edel credito (numero e titolo)

Esempio:• MR p 1 “Raccolta e stoccaggio dei

materiali riciclabili” ➼ pre - requisito• MR c 4 “Contenuto di riciclato” ➼

credito

♦ PUNTEGGIO attribuito sulla base dellaconformità al credito.

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TABELLA 2 – CHECK LIST LEED® Italia Nuove Costruzioni e Ristrutturazioni

LEGENDA: • D: Fase di progettazione (Design)• C: Fase di costruzione (Construction)

D/C Area tematica Punti

SS SOSTENIBILITÀ DEL SITO 26 Punti

C Prerequisito 1Prevenzione dell’inquinamento da attività di cantiereRidurre l’inquinamento generato dalle attività di costruzione controllando i fenomeni dierosione del suolo e di sedimentazione nelle acque riceventi e la produzione di polveri.

Obbligatorio

D Credito 1Selezione del sitoEvitare l’edificazione in aree inappropriate e ridurre l’impatto ambientale della localizzazione diun edificio su di un sito.

1

D Credito 2Densità edilizia e vicinanza ai serviziIndirizzare lo sviluppo edilizio verso aree urbane dove sono già presenti servizi e infrastrutture,proteggere le aree verdi e preservare l’habitat e le risorse naturali.

5

D Credito 3Recupero e riqualificazione dei siti contaminatiBonificare e riqualificare siti degradati dove lo sviluppo insediativo è ostacolatodall’inquinamento ambientale e diminuire così il consumo di suolo non urbanizzato.

1

D Credito 4.1Trasporti alternativi: accesso ai trasporti pubbliciRidurre l’inquinamento e l’impatto ambientale generati dal traffico automobilistico.

6

D Credito 4.2Trasporti alternativi: portabiciclette e spogliatoiRidurre l’inquinamento e l’impatto ambientale generati dal traffico automobilistico.

1

D Credito 4.3Trasporti alternativi: veicoli a bassa emissione e a carburante alternativoRidurre l’inquinamento e l’impatto ambientale generati dal traffico automobilistico.

3

D Credito 4.4Trasporti alternativi: capacità dell’area parcheggioRidurre l’inquinamento e l’impatto ambientale generati dal traffico automobilistico.

2

C Credito 5.1Sviluppo del sito: proteggere e ripristinare l’habitatConservare le aree naturali e i paesaggi agrari esistenti, riqualificare le aree danneggiate perfornire habitat a flora e fauna e promuovere la biodiversità.

1

D Credito 5.2Sviluppo del sito: massimizzazione de gli spazi apertiFornire un’elevata quantità di spazio aperto a verde in rapporto all’impronta di sviluppo perpromuovere la biodiversità.

1

D Credito 6.1

Acque meteoriche: controllo della quantitàLimitare le alterazioni della dinamica naturale del ciclo idrologico, mediante la riduzione dellesuperfici di copertura impermeabili, l’aumento delle infiltrazioni in sito, la riduzione ol’eliminazione dell’inquinamento dal deflusso delle acque meteoriche e l’eliminazione deicontaminanti.

1

D Credito 6.2Acque meteoriche: controllo della qualitàRidurre o eliminare l’inquinamento dei flussi d’acqua attraverso la gestione del deflusso delleacque piovane.

1

C Credito 7.1Effetto isola di calore: superfici esterneRidurre l’effetto isola di calore (differenze di gradiente termico fra aree urbanizzate e areeverdi) per minimizzare l’impatto sul microclima e sull’habitat umano e animale.

1

D Credito 7.2Effetto isola di calore: copertureRidurre le isole di calore (differenze di gradiente termico fra aree urbanizzate e aree verdi) perminimizzare l’impatto sul microclima e sull’habitat umano e animale.

1

D Credito 8

Riduzione dell’inquinamento luminosoMinimizzare le dispersioni luminose generate dall’edificio e dal sito, limitare la brillanza dellavolta celeste al fine di incrementare l’accesso visuale notturno alla volta stessa, migliorare lavisibilità notturna attraverso la riduzione del fenomeno dell’abbagliamento e ridurre l’impattonegativo dell’illuminazione dell’edificio durante il periodo notturno.

1

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GA GESTIONE DELLE ACQUE 10 Punti

D Prerequisito 1Riduzione dell’uso d’acquaAumentare l’efficienza nell’uso dell’acqua negli edifici per ridurre il carico sui sistemi municipalidi fornitura dell'acqua e sui sistemi delle acque reflue.

Obbligatorio

D Credito 1

Gestione efficiente delle acque a scopo irriguoGestione efficiente delle acque a scopo irriguo limitare o evitare l’utilizzo di acque potabili,acque di superficie o del sottosuolo disponibile nelle vicinanze del sito di ubicazionedell’edificio, per scopi irrigui.

Da 2 a 4

D Credito 2Tecnologie innovative per le acque reflueRidurre la produzione di acque reflue e la richiesta di acque potabili e, nel contempo,incrementare i livelli idrici degli acquiferi.

2

D Credito 3Riduzione dell’uso d’acquaAumentare ulteriormente l’efficienza nell’uso dell’acqua negli edifici per ridurre il carico suisistemi municipali di fornitura dell'acqua e sui sistemi delle acque reflue.

Da 2 a 4

EA ENERGIA E ATMOSFERA 35 Punti

C Prerequisito 1Commissioning di base dei sistemi energetici dell’edificioVerificare che i sistemi energetici dell’edificio siano istallati, tarati e che funzionino in accordocon le richieste del committente, i documenti di progetto e i documenti di appalto.

Obbligatorio

D Prerequisito 2Prestazioni energetiche minimeStabilire un livello minimo d’efficienza energetica per gli edifici e gli impianti proposti, al fine diridurre gli impatti economici e ambientali derivanti da consumi eccessivi d’energia.

Obbligatorio

D Prerequisito 3Gestione di base dei fluidi refrigerantiRidurre la distruzione dell’ozono stratosferico.

Obbligatorio

D Credito 1

Ottimizzazione delle prestazioni energeticheRaggiungere livelli crescenti di prestazioni energetiche per gli edifici e gli impianti proposti,superiori ai valori minimi richiesti dalla normativa, al fine di ridurre gli impatti economicoambientali associati all’uso eccessivo di energia.

Da 1 a 19

D Credito 2Produzione in sito di energie rinnovabiliPromuovere un livello crescente di produzione autonoma di energia da fonti rinnovabili in sito, alfine di ridurre l’impatto ambientale ed economico legato all’uso di energie da combustibili fossili.

Da 1 a 7

D Credito 3Commissioning avanzato dei sistemi energeticiIniziare il processo di commissioning nelle prime fasi della progettazione ed eseguire attivitàaddizionali dopo che le verifiche prestazionali degli impianti sono state completate.

2

D Credito 4Gestione avanzata dei fluidi refrigerantiMinimizzare i contribuiti diretti al surriscaldamento globale.

2

C Credito 5Misure e collaudiFornire una contabilizzazione in esercizio dei consumi energetici dell'edificio nel tempo.

3

C Credito 6Energia verdePromuovere lo sviluppo e l’impiego di tecnologie per la produzione di energia elettrica dafonte rinnovabile (ad emissioni zero) con connessione alla rete elettrica nazionale.

2

MR MATERIALI E RISORSE 14 Punti

D Prerequisito 1Raccolta e stoccaggio dei materiali riciclabili Ridurre la quantità di rifiuti prodotti dagli occupanti dell’edificio che vengono trasportati esmaltiti in discarica.

Obbligatorio

C Credito 1.1

Riutilizzo degli edifici: mantenimento di murature, solai e coperture esistentiEstendere il ciclo di vita del patrimonio edilizio esistente, preservare le risorse, conservare i beniculturali, ridurre i rifiuti e l’impatto ambientale delle nuove costruzioni anche in relazione allaproduzione e al trasporto dei materiali.

Da 1 a 3

C Credito 1.2

Riutilizzo degli edifici: mantenimento del 50% degli elementi non strutturali interniEstendere il ciclo di vita del patrimonio edilizio esistente, preservare le risorse, conservare i beniculturali, ridurre i rifiuti e l’impatto ambientale delle nuove costruzioni anche in relazione allaproduzione e al trasporto dei materiali.

1

10

C Credito 2

Gestione dei rifiuti da costruzione Deviare i rifiuti delle attività di costruzione e demolizione dal conferimento in discarica o agliinceneritori. Reimmettere le risorse riciclabili recuperate nuovamente nel processo produttivo ereindirizzare i materiali riutilizzabili in appositi siti di raccolta.

Da 1 a 2

C Credito 3

Riutilizzo dei materiali Riutilizzare i materiali e i prodotti da costruzione in modo da ridurre la domanda di materialivergini e la produzione di rifiuti, limitando in tal modo gli impatti ambientali associatiall’estrazione e ai processi di lavorazione delle risorse primarie.

Da 1 a 2

C Credito 4Contenuto di riciclato Aumentare la domanda di materiali da costruzione che contengano materiali riciclati, riducendoin tal modo gli impatti derivanti dall’estrazione e dalla lavorazione di materiali vergini.

Da 1 a 2

C Credito 5

Materiali estratti, lavorati e prodotti a distanza limitata (materiali regionali)Incrementare la domanda di materiali e prodotti da costruzione estratti e lavorati in ambitoregionale, sostenendo in tal modo l'uso di risorse locali e riducendo gli impatti sull’ambientederivanti dal trasporto.

Da 1 a 2

C Credito 6Materiali rapidamente rinnovabili Ridurre l’uso e lo sfruttamento delle materie prime e dei materiali a lungo ciclo dirinnovamento, sostituendoli con materiali rapidamente rinnovabili.

1

C Credito 7

Legno certificatoIl Comitato LEED ha deciso di adottare la nuova versione del presente credito che è ancora incorso di valutazione presso USGBC, di conseguenza il credito è temporaneamente sospeso, inattesa di novità.

1

QI QUALITÀ AMBIENTALE INTERNA 15 Punti

D Prerequisito 1

Prestazioni minime per la qualità dell’aria Determinare i minimi prestazionali per la qualità dell’aria interna all’edificio, in modo da tutelarela salute degli occupanti, migliorare la qualità dello spazio abitato e contribuire alraggiungimento delle condizioni di comfort degli occupanti stessi.

Obbligatorio

D Prerequisito 2Controllo ambientale del fumo di tabacco Minimizzare l’esposizione ambientale al fumo di tabacco (ETS) degli occupanti l’edificio, dellesuperfici interne e dei sistemi di ventilazione.

Obbligatorio

D Credito 1Monitoraggio della portata dell’aria di rinnovoFornire la possibilità di monitorare le prestazioni dei sistemi di ventilazione al fine di mantenere ilcomfort e il benessere degli occupanti.

1

D Credito 2

Incremento della ventilazione Fornire un ricambio d’aria addizionale al fine di migliorare la qualità dell’aria interna e il comfortdegli occupanti. Tale requisito è necessario in quanto i livelli di inquinamento interno, nelmomento di occupazione degli spazi, sono difficilmente controllabili con i livelli minimi diventilazione suggeriti dalle vigenti leggi. La nuova norma europea indica valori di ventilazionesuperiori a quelli tradizionalmente considerati validi ai fini della ventilazione residenziale e terziaria.

1

C Credito 3.1

Piano di gestione IAQ: Fase costruttiva Ridurre i problemi di qualità dell’aria interna (IAQ) derivanti dai processi dicostruzione/ristrutturazione al fine di garantire il comfort e il benessere degli operai al lavoro edegli occupanti l’edificio.

1

C Credito 3.2Piano di gestione IAQ: prima dell'occupazione Ridurre i problemi di qualità dell’aria interna derivanti dai processi di costruzione/ristrutturazioneal fine di garantire il comfort e il benessere degli operai al lavoro e degli occupanti l’edificio.

1

C Credito 4.1Materiali basso emissivi: adesivi, primers, sigillanti, materiali cementizi e finiture per legno Ridurre all’interno dell’edificio i contaminanti che risultano odorosi, irritanti e/o nocivi per ilcomfort ed il benessere degli installatori e degli occupanti.

1

C Credit 4.2Materiali basso emissivi: pitture Ridurre la quantità di agenti inquinanti nell'aria in ambienti chiusi, che sono odorose, irritanti e /o dannose per il comfort e il benessere degli installatori e gli occupanti.

1

C Credito 4.3Materiali basso emissivi: pavimentazioni Ridurre all’interno dell’edificio i contaminanti che risultano odorosi, irritanti e/o nocivi per ilcomfort e il benessere degli installatori e degli occupanti.

1

C Credito 4.4Materiali basso emissivi: prodotti in legno composito e fibre vegetali Ridurre all’interno dell’edificio i contaminanti che risultano odorosi, irritanti e/o nocivi per ilcomfort e il benessere degli installatori e degli occupanti.

1

11

D Credito 5Controllo delle fonti chimiche e inquinanti indoor Minimizzare l’esposizione degli occupanti al particolato e inquinanti chimici potenzialmentepericolosi.

1

D Credito 6.1

Controllo e gestione degli impianti: illuminazione Fornire un elevato livello di controllo del sistema di illuminazione da parte di singoli occupanti ogruppi in multi-spazi (ad esempio, aule e sale conferenze) e promuovere la loro produttività, ilcomfort e il benessere.

1

D Credito 6.2

Controllo e gestione degli impianti: comfort termico Garantire ai singoli e ai gruppi di utenti che occupano spazi collettivi (ad esempio aule, saleconferenze etc.) un elevato livello di controllo dei parametri termici sugli impianti in modo dafavorire il comfort, il benessere e la produttività degli occupanti dell’edificio.

1

D Credito 7.1Comfort Termico: progettazioneRealizzare un ambiente termicamente confortevole in grado di favorire il benessere e laproduttività degli occupanti dell’edificio.

1

D Credito 7.2Comfort Termico: verifica Fornire un ambiente termicamente confortevole che favorisca il benessere e la produttivitàdegli occupanti dell’edificio.

1

D Credit 8.1

Luce naturale e visione: luce naturale per il 75% degli spazi Nelle aree occupate in modo continuativo garantire il contatto diretto degli occupantidell’edificio con l’ambiente esterno attraverso l’illuminazione naturale degli spazi e unaadeguata percezione visiva dell’esterno.

1

D Credito 8.2

Luce naturale e visione: visuale esterna per il 90% degli spazi Garantire agli occupanti dell’edificio, nelle aree occupate in modo continuativo, il contattodiretto agli occupanti dell’edificio con l’ambiente esterno, attraverso l’illuminazione naturale deglispazi e un’adeguata percezione visiva dell’esterno, nelle aree occupate in modo continuativo.

1

IP INNOVAZIONE NELLA PROGETTAZIONE 6 Punti

D Credito 1

Innovazione nella ProgettazioneConsentire ai gruppi di progetto e ai progetti di guadagnare punti sia per le prestazioniesemplari rispetto ai requisiti previsti dal sistema di classificazione LEED per Nuove Costruzioni,sia attraverso caratteristiche innovative non specificatamente comprese nelle categorie LEED.

Da 1 a 5

C Credito 2Professionista Accreditato LEED (LEED AP)Supportare e promuovere l’integrazione progettuale richiesta da LEED per favorirnel’applicazione e la certificazione.

1

PR PRIORITÀ REGIONALE 4 Punti

Credito 1 Priorità Regionale Da 1 a 4

Punteggio totale 110 Punti

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3. LE LINEE GUIDAPER LE PIETRE AU-TENTICAMENTE NA-TURALI

3.1 Scopo e campo di ap-plicazione

Le present i L inee Guida hanno loscopo di fornire un supporto docu-mentato a tutte le aziende che opera-no nel settore dei materiali lapidei perpavimentazioni, rivestimenti e struttureportanti.Il presente documento è stato realizza-to dalla “Task-force Pietra Sostenibile”,un gruppo di lavoro tecnico creatosi alivello nazionale grazie al coordina-mento di CONFINDUSTRIA MARMO-MACCHINE in st retta s inergia conVeronaf iere/MARMOMACC, qualepiattaforma internazionale di promo-zione e divulgazione del la culturadella pietra sostenibile e all’attiva par-tecipazione di soggetti di riferimento alivello territoriale quali, ASSOMARMISTILOMBARDIA, CENTRO SERVIZI LAPIDEOVCO, CENTRO SERVIZI MARMO-VIDEO-MARMOTECA, CET SERVIZI, CONSORZIOMARMIST I BRESCIANI, CONSORZIOMARMISTI di CHIAMPO, DISTRETTO DELPORFIDO E DELLE PIETRE TRENTINE.Nella redazione del presente docu-mento è da registrarsi anche il fattivocontributo dell’Università degli Studi diTrento, Facoltà di Ingegneria, HABITE-CH – Distretto Tecnologico Trentino eGBC Italia.Il presente documento nasce con la fi-nalità di consentire ai marmi, ai granitie alle pietre autenticamente naturalidi presentarsi al mercato in modo a-

deguato e accreditato in materia diperformances ambientali e di eco-so-stenibilità, e in particolare al fine di in-dividuare quali siano i crediti dellostandard LEED® principalmente appli-cabili al settore sopra definito. Si specifica che altri crediti possonoessere presi in considerazione (si ri-manda alla Tabella 2) dalle Aziendeappartenenti al settore di cui sopra,ma il gruppo di lavoro ha deciso di se-lezionare i crediti in base alla logica dimaggior caratterizzazione del settore.

3.2 LEED® e i materialilapidei

Come già precedentemente specifi-cato, la certificazione LEED® riguardal’intero edificio e non il prodotto, essainfatti fa riferimento al sistema edificioe non ai singoli materiali o prodotti uti-lizzati. Il prodotto gioca comunque unruolo fondamentale, in quanto contri-buisce, con le sue performance, all’ot-tenimento dei crediti. I requisiti indicati nei crediti si riferisco-no quindi al parametro a cui l’edificiodovrà conformarsi per l’ottenimentodel relativo credito, e non alla confor-mità del singolo prodotto.

AVVERTENZA: con la dicitura “pietraautenticamente naturale” si intende ladefinizione di prodotto contenuta nellaEN 12440 con esclusione dei prodottiagglomerati e/o ricostruiti e/o sintetici.

4. I CREDITI LEED®

Mediante un approfondito studio delmanuale LEED Italia Nuove Costruzioni

e Ristrutturazioni e dei singoli requisiti ri-chiesti per ogni credito, sono stati sele-zionati quei crediti per i quali i prodottiin pietra autenticamente naturale, uti-lizzati nelle loro diverse applicazioni,possano contribuire al loro raggiungi-mento.Tali crediti verranno di seguito analizzatiuno per uno, suddivisi per aree temati-che (Sostenibilità del sito, Energia eAtmosfera, Materiali e Risorse, Qualitàdell’aria interna, Innovazione nella pro-gettazione, Priorità regionale).

Per ciascuno di essi sono stati riportantigli intenti, i requisiti, le definizioni deitermini tecnici, il richiamo all’eventua-le Standard di riferimento, la chiave in-terpretativa di lettura, le formule dicalcolo e alcune esemplificazioni ap-plicative. Ove richiesta, è indicata anche la do-cumentazione tecnico – scientifica dafornire.

I crediti illustrati nelle pagine successi-ve sono i seguenti:

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Area tematica Prerequisito o Credito

Sostenibilità del Sito (SS)

Credito SS c5.2.: Massimizzazione degli spazi apertiCredito SS c6.1.: Acque meteoriche: controllo quantitàCredito SS c6.2.: Acque meteoriche: controllo qualitàCredito SS c7.1.: Effetto isola di calore: superfici esterneCredito SS c7.2.: Effetto isola di calore: coperture

Energia e Atmosfera (EA)Prerequisito EA p2.: Prestazioni energetiche minimeCredito EA c1.: Ottimizzazione delle prestazioni energetiche.

Materiali e Risorse (MR)

Credito MR c1.1.: Riutilizzo degli edifici: mantenimento dellemurature, solai e coperture esistentiCredito MR c1.2.: Riutilizzo degli edifici: mantenimento del50% degli elementi non strutturali interniCredito MR c2.: Gestione dei rifiuti da costruzioneCredito MR c3.: Riutilizzo dei materialiCredito MR c4.: Contenuto di riciclatoCredito MR c5.: Materiali estratti, lavorati e prodotti a distan-za limitata (materiali regionali)

Qualità ambientale Interna (QI) Credito QI c4.3.: Materiali basso emissivi per pavimentazioni

Priorità Regionale (PR) PR c1.: Priorità Regionale

Innovazione nella Progettazione (IP) IP c1.: Innovazione nella Progettazione

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SS c5.2 – SVILUPPO DEL SITO: MAS-SIMIZZAZIONE DEGLI SPAZI APERTI

Il rispetto del seguente criterio, riferito al-l’edificio, attribuisce 1 punto nel sistemaLEED®.

OBIETTIVO:

Fornire un’elevata quantità di spazio a-perto a verde in rapporto all’impronta disviluppo per promuovere la biodiversità.

REQUISITI:

CASO 1: Ridurre l’impronta di sviluppo3

e/o fornire spazio aperto a verde all’in-terno dell’area di progetto per eccede-re del 25% i requisiti previsti dagli stru-menti urbanistici locali. In ogni caso lasuperficie minima di spazio aperto averde non deve essere inferiore al 20%dell’area di progetto.

CASO 2: Dove esistono strumenti urbani-stici locali, ma non danno requisiti mini-mi di spazio aperto (zero), fornire unospazio aperto a verde che abbia unasuperficie maggiore o uguale al 20%dell’area di progetto.

PER TUTTI I CASI:

Per progetti in aree urbane che soddi-sfano il Credito SS 2, le coperture averde possono contribuire al raggiungi-mento di questo credito.Per progetti in aree urbane che soddi-

sfano il Credito SS 2, i percorsi pedonalipossono contribuire al raggiungimentodi questo credito. Per questi progetti, unminimo del 25% dello spazio aperto con-teggiato deve essere a verde.Stagni/laghetti di ritenzione possono es-sere conteggiati come spazio aperto sele sponde hanno pendenza media di1:4 (verticale:orizzontale) o minore esono ricoperte di vegetazione.

STANDARD DI RIFERIMENTO:

Non ci sono standard di riferimento perquesto credito.

CHIAVE INTERPRETATIVA DEL PARAME-TRO:

L’utilizzo diretto della pietre autentica-mente naturali, senza sottofondi rigidi disupporto, per pavimentare percorsi pe-donali di giardini e spazi aperti o per al-lestire giardini rocciosi, crea ambiti spe-cifici di biodiversità. Le soluzioni tecno-logiche di rivestimenti integrati di pietrae verde creano ulteriori condizioni dipromozione della bio-diversità.

DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO (per iprogettisti):

Per predisporre la documentazione ri-chiesta per la certificazione, seguire lelinee guida di seguito riportate. La de-scrizione completa di tutta la documen-tazione richiesta è disponibile sul portaleLEED Online.

3 Impronta di sviluppo è definita come la superficie totale data dalla somma delle aree dell’impronta dell’edificio, delle superfici esterneimpermeabili, delle strade e dei parcheggi.

• Dimostrare che lo spazio aperto averde previsto soddisfa o supera lapercentuale richiesta dal credito(vedi calcoli).

• Preparare un piano del sito che eviden-zi lo spazio aperto a verde conforme.

LINK UTILI:

CHM - Il Portale Italiano della Biodiversitàhttp://www.minambiente.it/opencms/opencms/home_it/menu.html?mp=/menu/menu_attivita/&m=CHM___Il_Portale_Italiano_della_Biodiver.htmlSocietà Botanica Italiana http://www.societabotanicaitaliana.itL’associazione lavora alla realizzazione di una nuova e moder-na Flora Critica d’Italia, che ha come finalità l’approfondimen-to e la divulgazione delle conoscenze sulla flora italiana.S.It.E. - Società Italiana di Ecologia http://www.dsa.unipr.it/SITE/

SS c6.1: ACQUE METEORICHE:CONTROLLO DELLA QUANTITÀ

Il rispetto del seguente criterio, riferito al-l’edificio, attribuisce 1 punto nel sistemaLEED®.

OBIETTIVO:

CASO 1: Siti con impermeabilità esisten-te minore del 50%

➢ OPZIONE 1: Implementare un pianodi gestione delle acque meteoricheper evitare che la portata di piccoED il volume di scarico dopo lo svi-luppo del sito superino la portata eil volume antecedente allo sviluppoper un evento meteorico di 24 orecon un tempo di r itorno di 1 e 2anni.

➢ OPZIONE 2: Implementare un piano digestione delle acque meteoriche perproteggere gli alvei dei corsi d’acqua

da eccessiva erosione. Il piano di ge-stione delle acque meteoriche deveincludere la protezione dell’alveo delcorso d’acqua e strategie di controlloquantitativo.

CASO 2: Siti con impermeabilità esisten-te maggiore del 50%

Implementare un piano di gestionedelle acque meteoriche per ottenereuna riduzione del 25% del volume deldeflusso superficiale per un evento me-teorico di 24 ore con un tempo di ritornodi 2 anni.

STANDARD DI RIFERIMENTO:

Non ci sono standard di riferimento perquesto credito.

CHIAVE INTERPRETATIVA DEL PARAME-TRO:

L’utilizzo delle pietre autenticamentenaturali – già dotate di un proprio gradodi assorbimento – messo a sistema contecniche di posa drenanti (come ad e-sempio le pavimentazioni in pietra natu-rale posate con giunti permeabili e susottofondi permeabili) può dar luogo apavimentazioni permeabili che consen-tono di minimizzare o mitigare il deflussosuperficiale delle acque meteorichenonché di favorire l’infiltrazione naturaleall’interno del suolo delle acque di dila-vamento.

DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO (per iprogettisti):

Per predisporre la documentazione ri-

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chiesta per la certificazione, seguire lelinee guida di seguito riportate. La de-scrizione completa di tutta la documen-tazione richiesta è disponibile sul portaleLEED Online.

• Determinare la portata ed il volumedel deflusso superficiale per gli eventimeteorologici richiesti.

• Preparare una relazione di valutazio-ne delle acque meteoriche. La valu-tazione può essere completata dalprogettista durante la fase di proget-tazione, o da un tecnico qualificato odi altro professionista, tenendo contodelle normative locali.

• Elencare le strategie di gestione delleacque piovane in relazione agli even-ti meteorologici trattati.

LINK UTILI:

Guida alla progettazione delle Migliori Pratiche di Gestionedelle acque meteoriche di dilavamento (Stormwater BestManagement Practice Design Guide. EPA/600/R- 04/121/).Settembre, 2004.http://www.epa.gov/ORD/NRMRL/pubs/600r04121/600r04121a.pdf

SS c6.2: ACQUE METEORICHE:CONTROLLO DELLA QUALITÀ

Il rispetto del seguente criterio, riferito al-l’edificio, attribuisce 1 punto nel sistemaLEED®.

OBIETTIVO

Ridurre o eliminare le interruzioni e l’in-quinamento dei flussi d’acqua attraver-so la gestione del deflusso delle acquepiovane.

REQUISITI

• Implementare un piano di gestionedelle acque meteoriche di dilava-mento, mediante l’adozione dellemigliori pratiche di gestione (BMP,Best Management Pratices). Talepiano dovrà realizzare una riduzionedelle superfici di copertura imperme-abili, promuovere l’infiltrazione e de-terminare un convogliamento e trat-tamento del deflusso superficiale, peruna quantità pari al 90% della pi-ovosità.

• Le tecniche utilizzate per il trattamen-to delle acque meteoriche di dilava-mento devono essere in grado dirimuovere l’80% del carico medioannuo di Solidi Sospesi Totali (SST)svi luppatisi, valutando tale per-centuale con riferimento ai rapporti dimonitoraggio esistenti. Si considerache le BMPs raggiungano questi req-uisiti se:

✓ sono state progettate in accordoagli standard e alle specificheprestazionali dettate da regolamen-tazioni locali, ovvero, in mancanza diqueste, dagli specifici manuali diprogettazione.

OPPURE

✓ esistono dati di monitoraggio sulcampo che dimostrano l’efficacia ditali misure. I dati utilizzati devono inogni caso essere conformi al proto-collo accettato per il monitoraggiodelle BMP (ad esempio il protocolloTARP (Technology Acceptance

Reciprocity Partnership), WashingtonState Department of Ecology), op-pure, frutto di misurazioni effettuatemediante apposite campagne con-dotte da personale qualificato.

STANDARD DI RIFERIMENTO:

Non ci sono standard di riferimento perquesto credito.

CHIAVE INTERPRETATIVA DEL PARAME-TRO:

L’utilizzo delle pietre autenticamentenaturali – già dotate di un proprio gradodi assorbimento – messo a sistema contecniche di posa drenanti (come ad e-sempio le pavimentazioni in pietra natu-rale posate con giunti permeabili e susottofondi permeabili) può dar luogo apavimentazioni permeabili che consen-tono di minimizzare o mitigare il deflussosuperficiale delle acque meteorichenonché di favorire l’infiltrazione naturaleall’interno del suolo delle acque di dila-vamento.Da valutarsi la possibilità di eseguire deitest di laboratorio per conoscere la per-centuale di rimozione di Solidi SospesiTotali (SST) dei diversi tipi di pavimenta-zioni in pietra.

DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO (per iprogettisti):

• Per predisporre la documentazionerichiesta per la certificazione, seguirele linee guida di seguito riportate. Ladescrizione completa di tutta la doc-umentazione richiesta è disponibilesul portale LEED Online.

• Fornire una lista delle Migliori Pratichedi Gestione (BMPs), includendo unadescrizione delle funzionalità di cias-cuna e la percentuale di precipi-tazione annuale trattata.

• Preparare una lista dei sistemi di con-trollo strutturali, includendo ancheuna descrizione degli inquinanti ri-mossi, in accordo a ciascun sistema,e la percentuale di precipitazione an-nuale trattata.

• Redigere una descrizione narrativaopzionale di ciascuna circostanzaparticolare o inserire considerazioniche riguardano l’approccio al credi-to in oggetto.

LINK UTILI:Per ulteriori specifiche informazioni o informazioni di caratteretecnico consultare l‘apposita sezione del sito di GBC Italia(http://www.gbcitalia.org/risorse) e di USGBC(http://www.usgbc.org/resorces).

SS c7.1: EFFETTO ISOLA DI CALORE:SUPERFICI ESTERNE

Il rispetto del seguente criterio, riferito al-l’edificio, attribuisce 1 punto nel sistemaLEED®.

OBIETTIVO:

Ridurre l’effetto isola di calore (differenze digradiente termico fra aree urbanizzate earee verdi) per minimizzare l’impatto sul mi-croclima e sull’habitat umano e animale.

REQUISITI:

OPZIONE 1:

Utilizzare una combinazione delle se-guenti strategie per il 50% delle superfici

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esterne pavimentate (includendo stra-de, marciapiedi, cortili e parcheggi):

• ombreggiare entro 5 anni dallamessa a dimora con elementi vege-tali vivi che devono essere piantatiprima dell’occupazione dell’edificio;

• ombreggiare con pannelli solari e/ofotovoltaici per la produzione di ener-gia rinnovabile;

• ombreggiare con elementi architet-tonici purché rispettino un Indice diRif lessione Solare SRI4 (SolarReflectance Index) superiore a 29;

• impiegare materiali di pavimentazio-ne con un SRI superiore a 29;

• utilizzare sistemi di pavimentazionepermeabile ad elementi grigliati (per-meabili almeno al 50%).

OPZIONE 2:

Porre sotto copertura almeno il 70%degli spazi adibiti a parcheggio. Sonoconsiderate idonee una, o una combi-nazione, delle seguenti tipologie:

• copertura con SRI superiore a 29;• copertura eseguita con soluzioni a

tetto verde o con vegetazione natu-rale a condizione che l’ombreggia-mento sia efficace entro 5 anni dal-l’occupazione dell’edificio;

• coperture eseguite con pannelli solarie/o fotovoltaici utilizzati per la produ-

zione di energia rinnovabile;• parcheggi posti all’interno del sedime

dell’edificio.

STANDARD DI RIFERIMENTO:

• ASTM E408-71(1996)e1 – Standard Test Methods for TotalNormal Emittance of Surfaces Using Inspection-MeterTechniques (Metodi di prova per la determinazione dell’e-mittanza totale normale di superfici utilizzando specifichetecniche di ispezione)http://www.astm.org

• ASTM C1371-04 – Standard Test Method for Detremination ofEmittance of Materials Near Room Temperature UsingPortable Emissometers (Metodo di prova per la determina-zione dell’emittanza dei materiali vicino alla temperaturaambiente utilizzando un emissometro portatile)

• ASTM E903-96 – Standard Test Method for SolarAbsorptance, Reflectance, and Transmittance of MaterialsUsing Integratine Spheres (Metodo di prova per l’assorbi-mento solare, il coefficiente di riflessione solare e la trasmit-tanza dei materiali)

• ASTM E1918-97 – Standard Test Method for Measuring SolarReflectance of Horizontal and Low-Sloped Surfaces in theField (Metodo di prova per misurare sul campo il coefficien-te di riflessione solare di superfici orizzontali e a bassa pen-denza)

• ASTM C1549-04 – Standard Test Method for Determination ofSolar Reflectance Near Ambient Temperature Using aPortable Solar Reflectometer (Metodo di prova per determi-nare il coefficiente di riflessione solare in prossimità dellatemperatura ambiente utilizzando un riflettometro solareportatile).

CHIAVE INTERPRETATIVA DEL PARAME-TRO:

Le varie tipologie di pietre autenticamen-te naturali con indice di riflessione solarepari almeno a 29, possono essere utilizza-te per la realizzazione di superfici (sia pa-vimentazioni esterne che coperture degli

4 L’indice di riflettanza solare (Solar Reflectance Index SRI) misura la capacità di una superficie di riflettere il calore solare, che ha comeconseguenza una piccola differenza di temperatura locale. E’ definita in base alle caratteristiche di una superficie nera standardizzata(riflettanza pari a 0.05, emissività pari a 0.90: SRI=0) e di una bianca (riflettanza pari a 0.80, emissività pari a 0.90: SRI=100). Per calcolare ilvalore di SRI è necessario individuare le caratteristiche di riflettanza ed emissività del materiale, e utilizzare le norme ASTM E 1980. La ri-flettanza va misurata in accordo con ASTM E 903, ASTM E 1918, or ASTM C 1549 e l’emissività con ASTM E 408 or ASTM C 1371.

spazi adibiti a parcheggio) contribuendoa soddisfare i requisiti del credito. Le so-luzioni tecnologiche di rivestimenti inte-grati di pietra e verde creano ulterioricondizioni di ombreggiatura in osservan-za del requisito di ombreggiare entro 5anni dalla messa a dimora con elementivegetali vivi che devono essere piantatiprima dell’occupazione dell’edificio.L’utilizzo delle pietre naturali consente direalizzare sistemi di pavimentazione per-meabile ad elementi grigliati (permeabilialmeno al 50%) in osservanza al requisitosopracitato. Da valutarsi la possibilità di eseguire testdi laboratorio per conoscere l’indice diriflessione solare dei vari tipi di pavi-mentazione.

DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO (per iprogettisti):

• Per predisporre la documentazionerichiesta per la certificazione, seguirele linee guida di seguito riportate. Ladescrizione completa di tutta la doc-umentazione richiesta è disponibilesul portale LEED Online.

• Se le superfici sono ombreggiate, pre-disporre una planimetria evidenzian-do le superfici pavimentate. Indicarele superfici pavimentate che con-tribuiscono al conseguimento delcredito. Elencare le informazioni perle superfici conformi (ad esempio ivalori di SRI per i materiali riflettividelle pavimentazioni).

• Se le superfici destinate a parcheggiosono coperte, determinare il numerototale di spazi, la porzione coperta e ivalori di SRI dei materiali delle coper-ture delle aree di parcheggio.

LINK UTILI:

Per ulteriori specifiche informazioni o informazioni di caratteretecnico consultare l‘apposita sezione del sito di GBC Italia( h t t p : / / w w w . g b c i t a l i a . o r g / r i s o r s e ) e d i U S G B C(http://www.usgbc.org/resorces); inoltre:

• Associazione americana pavimentazioni in calcestruzzohttp://www.pavement.comhttp://www.pavement.com/Downloads/RT/RT3.05.pdf

• Gruppo isola di calore. Laboratorio Nazionale LawrenceBerkeley (Lawrence Berkeley National Laboratory)http://eetd.lbl.gov/HeatIsland/

• APAT - Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servi-zi tecnici http://www.apat.gov.it/

SS c7.2: EFFETTO ISOLA DI CALORE:COPERTURE

Il rispetto del seguente criterio, riferito al-l’edificio, attribuisce 1 punto nel sistemaLEED®.

OBIETTIVO:Ridurre le isole di calore (differenze di gra-diente termico fra aree urbanizzate e areeverdi) per minimizzare l’impatto sul micro-clima e sull’habitat umano e animale.

REQUISITI:

OPZIONE 1:

Utilizzare materiali di copertura che ab-biano un Indice di Riflessione Solare SRI(Solar Reflectance Index) maggiore o u-guale al valore riportato nella tabellasottostante per un minimo del 75% dellasuperficie del tetto.Possono essere utilizzati materiali di co-pertura con valori di SRI più bassi diquelli elencati nella tabella sottostantea condizione che il valore medio pesatodi SRI rispetto alla superficie del tetto ri-spetti il seguente criterio:

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OPZIONE 2: Installare un sistema di co-pertura a verde per almeno il 50% dellasuperficie del tetto.

OPZIONE 3: Installare superfici ad elevataalbedo e coperture a verde che, in com-binazione, soddisfino il seguente criterio:

Tipo di copertura Pendenza SRI

Coperture a bassa pendenza ≤15% 78

Coperture a pendenza elevata > 15% 29

Area di copertura che soddisfa il minimo SRIArea totale di copertura

SRI della copertura installataSRI richiesto

. ≥75%

Equazione 1.

Area di copertura che soddisfa il minimo SRI0,75

Area di tetto verde0,5

+ ≥Area totale di

copertura

Equazione 2.

Tabella a.

Tipo di copertura Pendenza SRI

Coperture a bassa pendenza ≤15% 78

Coperture a pendenza elevata > 15% 29

Tabella b.

STANDARD DI RIFERIMENTO:

• ASTM Standard E1980-01 – StandardPractice for Calculating SolarReflectance Index of Horizontal andLow-Sloped Opaque Surfaces

(Standard per il calcolo dell’Indice diRiflessione Solare (SRI) di superfici opa-che orizzontali e a bassa pendenza)http://www.astm.org (610) 832-9585

• ASTM E408-71(1996)e1 – Standard TestMethods for Total Normal Emittance

of Surfaces Using Inspection-MeterTechniques (Metodi di prova per ladeterminazione dell’emittanza totalenormale di superfici utilizzando speci-f iche tecniche di ispezione)http://www.astm.org (610) 832-9585

• ASTM E903-96 – Standard Test Methodfor Solar Absorptance, Reflectance,and Transmittance of Materials UsingIntegratine Spheres (Metodo di provaper l’assorbimento solare, il coeffi-ciente di riflessione solare e la trasmit-tanza dei materiali)

• ASTM E1918-97 – Standard TestMethod for Measuring SolarReflectance of Horizontal and Low-Sloped Surfaces in the Field (Metododi prova per misurare sul campo ilcoefficiente di riflessione solare di su-perfici orizzontali e a bassa penden-za)

• ASTM C1371-04 – Standard TestMethod for Detremination ofEmittance of Materials Near RoomTemperature Using PortableEmissometers (Metodo di prova per ladeterminazione dell’emittanza deimateriali vicino alla temperatura am-biente utilizzando un emissometroportatile)

• ASTM C1549-04 – Standard TestMethod for Determination of SolarReflectance Near AmbientTemperature Using a Portable SolarReflectometer (Metodo di prova perdeterminare il coefficiente di riflessio-ne solare in prossimità della tempera-tura ambiente utilizzando un rifletto-metro solare portatile)

• ASTM E903-96 – Standard Test Methodfor Solar Absorptance, Reflectance,and Transmittance of Materials Using

Integratine Spheres (Metodo di provaper l’assorbimento solare, il coeffi-ciente di riflessione solare e la trasmit-tanza dei materiali)

CHIAVE INTERPRETATIVA DEL PARAMETRO:

La scelta della copertura può massimiz-zare i risparmi energetici e minimizzarel’effetto isola di calore. Questo creditopuò essere raggiunto tramite l’utilizzo disuperfici alto riflessive, tetti verdi o unacombinazione delle due strategie.In caso di coperture ad alta pendenza(> 2:12), è possibile utilizzare pietre au-tenticamente naturali che abbiano unindice di riflessione solare (SRI) pari al-meno a 29. In caso di coperture a bassa pendenza(≤ 2:12), quali coperture piane (terrazzi),le pietre naturali devono avere un indi-ce di riflessione solare pari almeno a 78. Valutare la possibilità di eseguire test dilaboratorio per conoscere l’indice di ri-flessione solare dei vari tipi di pavimen-tazione.

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DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO (per iprogettisti):

• Per predisporre la documentazionerichiesta per la certificazione, seguirele linee guida di seguito riportate. Ladescrizione completa di tutta la doc-umentazione richiesta è disponibilesul portale LEED Online.

• Predisporre elaborati grafici dellacopertura mostrano con evidenza ditutte le superfici coperte con materi-ali riflessivi o con sistemi a tetto verde.

• Elencare i materiali utilizzati per la cop-ertura del progetto e il loro coeffi-ciente di riflessione solare, di emittan-za, l’indice di riflessione solare (SRI) e

l’inclinazione in cui sono disposti rispet-to ad una super ficie orizzontale.Conservare la documentazione cheattesta le caratteristiche del prodotto.

LINK UTILI:

• www.coolroofs.org• EPA ENERGY STAR® Roofing Products • www.energystar.gov/index.cfm?c=roof_prods.pr_roof_products

EA p2: PRESTAZIONI ENERGETICHEMINIME

Vincolante per ottenere la certificazioneLEED®.

OBIETTIVO:

Definire il livello minimo di efficienza e-

Esempi del valore di SRI permateriali di copertura generici

Coefficiente diriflessione solare

Emittanzainfrarossa

Incremento ditemperatura

Indice di rifles-sione solare (SRI)

Asfalto grigio ghiaioso 0,22 0,91 37 °C 22

Tegole di cemento nonverniciate

0,25 0,90 36 °C 25

Superficie granulare bituminosabianca

0,26 0,92 35 °C 28

Tegole di argilla rosse 0,33 0,90 32 °C 36

Copertura composta conghiaia luminosa

0,34 0,90 32 °C 37

Copertura composta conrivestimento di pietrisco bianco

0,65 0,90 16 °C 79

Tegole di cemento bianco 0,73 0,90 12 °C 90

Fonte: Lawrence Berkley National Laboratory Materials Database. Questi valori sono solo valori di ri-ferimento, e non da utilizzare in sostituzione dei dati effettivi forniti dai produttori.

TABELLA 3 – Indice di Riflessione Solare (SRI) per superfici di copertura tipiche

nergetica dell’edificio e gli impianti pro-posti per ridurre gli impatti ambientali edeconomici associati all’eccessivo uso dienergia.

REQUISITI:

Si propongono due opzioni distinte per ilconseguimento di questo prerequisito.In entrambi i casi l’edificio di progettodovrà comunque rispettare le seguentiprescrizioni minime obbligatorie:

• rispettare le disposizioni obbligatorie(sezioni 5.4, 6.4 limitatamente agli im-pianti di ventilazione e condiziona-mento, 8.4, 9.4 e 10.4) dellaASHRAE/IESNA 90.1-2007 (tenendoconto di Errata ma non di Addenda);

• rispettare i valori limite di trasmittanza,il rendimento globale medio stagio-nale minimo, i valori limite sui consumienergetici annui per riscaldamento eraffrescamento e produzione diacqua calda sanitaria, prescritti dalD.Lgs. 192/2005 (come modificato edintegrato dal D.Lgs. 311/2006, dal DPR59/09 e da ogni altro regolamento e-nergetico nazionale in vigore al mo-mento della registrazione LEED delprogetto) o da regolamenti locali piùrestrittivi.

In entrambe le opzioni di calcolo cheseguono è necessario dimostrare un mi-glioramento minimo percentuale dellaprestazione energetica dell’edificio, parial 10% per edifici nuovi ed al 5% pergrandi ristrutturazioni, attraverso un cal-colo della prestazione energetica del-l’edificio in oggetto rispetto a valori

standard di riferimento indicati dalla op-zione di calcolo prescelta.

OPZIONE 1: PROCEDURA SEMPLIFICATAPER LA DETERMINAZIONE DELLA PRESTA-ZIONE ENEGETICA DELL’EDIFICIO.

Ai fini del presente calcolo si intende perprestazione energetica dell’edificio, lasomma dei fabbisogni di energia prima-ria per la climatizzazione invernale ed e-stiva, per la produzione di acqua caldasanitaria, per l’alimentazione degli im-pianti di illuminazione, e per l’alimenta-zione di processo.

OPZIONE 2: SIMULAZIONE ENERGETICA INREGIME DINAMICO DELL’INTERO EDIFICIO

Dimostrare un miglioramento percen-tuale dell’indice di prestazione energeti-ca dell’edificio proposto, rispetto allastima dei consumi di energia primariadel corrispondente edificio di riferimen-to, pari al 10% per edifici nuovi ed al 5%per grandi ristrutturazioni.

STANDARD DI RIFERIMENTO:

• ASHRAE/IESNA 90.1-2007: EnergyStandard for Buildings Except Low-Rise Residential American NationalStandards Institute.

• American Society of Heating,Refrigerating and Air-ConditioningEngineers. Illuminating EngineeringSociety of North America.

• UNI/TS 11300-1:2008 “Prestazioni ener-getiche degli edif ici – Parte 1:Determinazione del fabbisogno di e-nergia termica dell’edificio per la cli-matizzazione estiva ed invernale”

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• UNI/TS 11300-2:2008 “Prestazioni e-nergetiche degli edifici – Parte 2:Determinazione del fabbisogno dienergia primaria e dei rendimentiper la climatizzazione invernale eper la produzione di acqua caldasanitaria”

• D.Lgs. 192/2005 (modificato ed inte-grato dal D.Lgs. 311/2006 e dal DPR59/2009)

CHIAVE INTERPRETATIVA DEL PARAME-TRO:

Il prerequisito EA2 ed il Credito EA1sono i due criteri che fissano i para-metri LEED® per l’efficienza energeti-ca dell’edificio. Il prerequisito EA2 ri-chiede che l’edificio sia conformeal lo Standard ASHRAE/IESNA 90.1-2007. Le pietre autenticamente natu-rali hanno una buona massa termicae quindi il loro utilizzo nei rivestimentiesterni ed interni degli edif ici puòcontribuire a ridurre la quantità di e-nergia utilizzata per il riscaldamentoed il raffrescamento di un edificio; laUNI EN ISO 10456:2008 riporta i valoricaratteristici per le varie tipologie dipietre. Se possibile indicare i valori dimassa termica per vari spessori dimateriale.

DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO (per iprogettisti):

Questo prerequisito viene presentatocome parte della documentazione diprogetto.

• Per predisporre la documentazioner ichiesta per la cert i f icaz ione,

seguire le linee guida di seguito ri-portate. La descrizione completa ditutta la documentazione richiesta èdisponibile sul portale LEED-Online.

• Per documentare l’osservanza dellaASHRAE, preparare un elenco ditutti gli accorgimenti e integrazionie conservare copie dei moduli diriferimento ASHRAE.

• Determinare la zona climatica perl’area di progetto.

• Calcolare i consumi energetici pertipologia.

• Compilare una lista con gli utilizzi fi-nali di energia per l’edificio di prog-etto (sia per il caso di riferimentoche per quello di progetto).

• Se il progetto persegue l’Opzione 1,verificare la conformità con la legis-lazione vigente e conservare la re-lazione finale riguardante i consumienergetici annui.

• Se il progetto persegue l’Opzione 2,ver i f icare la confor mità conl’Appendice G di ASHRAE 90.1-2007e conservare la relazione f inaleriguardante i consumi energeticiannui per l’edificio di riferimento eper quello di progetto.

LINK UTILI:

• MiniWatt http://www.miniwatt.itE’ un servizio d’informazione on-line dedicato all’energia, alrisparmio energetico, all’efficienza energetica e alle relati-ve tecnologie.

• ENEA http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/index.htmlSito dell’ENEA nel quale sono reperibili numerosi documentie indicazioni sull’uso razionale dell’energia e sulle tecnicheper migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio.

• DNV -http://www.natursteinverband.de/FCKUpload/file/PDFflash/nachhaltigkeitsstudie/pdflash.htmlStudio comparativo tra superfici composite vetro/pietra

EA c1: OTTIMIZZAZIONE DELLE PRE-STAZIONI ENERGETICHE

Il rispetto del seguente criterio, riferito al-l’edificio, attribuisce da 1 a 19 punti nelsistema LEED®.

OBIETTIVO:Raggiungere livelli crescenti di prestazio-ni energetiche al di sopra dei valori mini-mi richiesti dalla normativa, al fine di ri-durre gli impatti economico-ambientaliassociati all’uso eccessivo di energia.

REQUISITI:

I progettisti che documentano il rag-giungimento del credito 1 soddisfanoautomaticamente anche il prerequisitoEA2.

Si propongono due opzioni distinte per ilconseguimento del credito EA1, ma ilpunteggio massimo ottenibile è diverso.

OPZIONE 1: PROCEDURA SEMPLIFICATAPER LA DETERMINAZIONE DELLA PRESTA-ZIONE ENEGETICA DELL’EDIFICIO (1 – 3punti)

Dimostrare un miglioramento percentua-le della prestazione energetica dell’edifi-cio in oggetto rispetto a valori standarddi riferimento nel seguito riportati.Ai fini del presente calcolo si intende perprestazione energetica dell’edificio, lasomma dei fabbisogni di energia prima-ria per la climatizzazione invernale ed e-stiva, per la produzione di acqua caldasanitaria, per l’alimentazione degli im-pianti di illuminazione, e per l’alimenta-zione di processo.

Le soglie di punteggio con le relativepercentuali minime di energia risparmia-ta sono riportate nella tabella seguente:

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Edificio nuovoEdificio

esistentePUNTI

10% 5% prerequisito15% 10% 120% 15% 2≥25% ≥20% 3

Per ottenere punti in questo credito at-traverso questa opzione il progettodovrà comunque rispettare, in aggiuntaa quanto sopra, le disposizioni obbliga-torie del prerequisito 2, quali le disposi-zioni obbligatorie della ASHRAE 90.1-2007 (tenendo conto degli errori distampa ma non delle aggiunte), oppor-tunamente modificate per l’adatta-mento alla realtà italiana (sezioni 5.4, 6.4limitatamente agli impianti di ventilazio-ne e condizionamento, 8.4, 9.4 e 10.4) ele disposizioni contenute nel D.Lgs.192/2005 (come modificato ed integra-to dal D.Lgs. 311/2006 e dal DPR 59/09ed ogni più recente legislazione nazio-nale in vigore al momento della registra-zione del progetto con LEED).

OPZIONE 2: SIMULAZIONE ENERGETICA INREGIME DINAMICO DELL’INTERO EDIFI-CIO (1 – 19 punti)

Dimostrare un miglioramento percen-tuale dell’indice di prestazione energeti-ca dell’edificio proposto, rispetto allastima dei consumi di energia primariadell’edificio di riferimento. La stima dei

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consumi dell’edificio di riferimento deveessere fatta seguendo i l BuildingPerformance Rating Method riportatonell’appendice G della norma ANSI/A-SHRAE 90.1-2007 (tenendo conto deglierrata ma non delle aggiunte) permezzo di un modello di simulazione nu-merica dell’intero edificio. I punti sonoassegnati in funzione dell’energia rispar-miata per il funzionamento globale del-l’edificio (simulazione energetica). Lesoglie di punteggio con le relative per-centuali di energia risparmiata sono ri-portate nella tabellaseguente:

STANDARD DI RIFERIMENTO:

• ASHRAE/IESNA 90.1-2007: EnergyStandard for Buildings Except Low-RiseResidential American NationalStandards Institute.

• American Society of Heating,Refrigerating and Air-ConditioningEngineers. Illuminating EngineeringSociety of North America.

• UNI EN 10349:1994 “Riscaldamento eraffrescamento degli edifici. Dati cli-matici”

• UNI/TS 11300-1:2008 “Prestazioni ener-getiche degli edif ici – Parte 1:Determinazione del fabbisogno di e-nergia termica dell’edificio per la cli-matizzazione estiva ed invernale”

• UNI/TS 11300-2:2008 “Prestazioni ener-getiche degli edif ici – Parte 2:Determinazione del fabbisogno di e-nergia primaria e dei rendimenti perla climatizzazione invernale e per laproduzione di acqua calda sanitaria”

• UNI EN ISO 13790:2008 “Prestazione e-nergetica degli edifici – Calcolo delfabbisogno di energia per il riscalda-mento e il raffrescamento”

• D.Lgs. 192/2005 (modificato ed inte-grato dal D.Lgs. 311/2006 e dal DPR59/2009)

• UNI EN ISO 15251:2008 “Criteri per laprogettazione dell’ambiente internoe per la valutazione della prestazioneenergetica degli edifici, in relazionealla qualità dell’aria interna, all’am-biente termico, all’illuminazione e al-l’acustica.

• UNI EN ISO 15265:2008 “Prestazione e-nergetica degli edifici- Calcolo delfabbisogno di energia per il riscalda-mento e il raffrescamento degli am-

Edificio nuovoEdificio

esistentePUNTI

10% 5% prerequisito12% 8% 114% 10% 216% 12% 318% 14% 420% 16% 522% 18% 624% 20% 726% 22% 828% 24% 930% 26% 1032% 28% 1134% 30% 1236% 32% 1338% 34% 1440% 36% 1542% 38% 1644% 40% 1746% 42% 1848% 44% 19

bienti mediante metodi dinamici –Criteri generali e procedimenti di vali-dazione”

• UNI EN 15603: 2008 “Prestazione ener-getica degli edifici – Consumo ener-getico globale e definizione dei me-todi di valutazione energetica”

• D.Lsg. 192/2005 modificato ed inte-grato dal D.Lgs. 311/2006 e dal DPR59/09

• Decreto del Presidente dellaRepubblica 21 dicembre 1999, n. 551

• Decreto 26 giugno 2009 Linee guidanazionali per la certificazione energe-tica degli edifici

CHIAVE INTERPRETATIVA DEL PARAME-TRO:

Il prerequisito EA2 ed il Credito EA1 sonoi due criteri che fissano i parametriLEED® per l’efficienza energetica dell’e-dificio. Il prerequisito EA2 richiede chel’edificio sia conforme allo Standard A-SHRAE/IESNA 90.1-2007. Le pietre autenticamente naturali hannouna buona massa termica e quindi illoro utilizzo nei rivestimenti esterni ed in-terni degli edifici può contribuire a ridur-re la quantità di energia utilizzata per ilriscaldamento ed il raffrescamento di unedificio; la UNI EN ISO 10456:2008 riportai valori caratteristici per le varie tipolo-gie di pietre.Se possibile indicare i valori di massatermica per vari spessori di materiale.

DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO (per iprogettisti):

• Per predisporre la documentazionerichiesta per la certificazione, seguire

le linee guida di seguito riportate. Ladescrizione completa di tutta la doc-umentazione richiesta è disponibilesul portale LEED-Online.

• Per documentare l’osservanza delleASHRAE, preparare un elenco di tuttigli accorgimenti e integrazioni e con-servare copie dei moduli di riferimen-to ASHRAE.

• Determinare la zona climatica perl’area di progetto.

• Calcolare i consumi energetici pertipologia.

• Compilare una lista con gli utilizzi finalidi energia per l’edificio di progetto(sia per il caso di riferimento che perquello di progetto).

• Se il progetto persegue l’Opzione 1,verificare la conformità con la legis-lazione vigente e conservare la re-lazione finale riguardante i consumienergetici annui.

• Se il progetto persegue l’Opzione 2,verif icare la conformità conl’Appendice G di ASHRAE 90.1 – 2007e conservare la relazione finaleriguardante i conusmi energeticiannui per l’edificio di riferimento e perquello di progetto.

LINK UTILI:

• MiniWatt http://www.miniwatt.it E’ un servizio d’infor-mazione on-line dedicato all’energia, al risparmio energeti-co, all’efficienza energetica e alle relative tecnologie.

• ENEA http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/index.html Sito dell’ENEA nel quale sono reperibili numerosidocumenti e indicazioni sull’uso razionale dell’energia esulle tecniche per migliorare le prestazioni energetiche del-l’edificio.

• DNV -http://www.natursteinverband.de/FCKUpload/file/PDFflash/nachhaltigkeitsstudie/pdflash.htmlStudio comparativo tra superfici composite vetro/pietra

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MR c1.1: RIUTILIZZO DEGLI EDIFICI:MANTENIMENTO DI MURATURE,SOLAI E COPERTURE ESISTENTI

Il rispetto del seguente criterio, riferito al-l’edificio, attribuisce da 1 a 3 punti nel si-stema LEED®.

OBIETTIVO:

Estendere il ciclo di vita del patrimo-nio edilizio esistente, preservare le ri-sorse, conservare i beni culturali, ridur-re i rifiuti e l’impatto ambientale dellenuove costruzioni, anche in relazionealla produzione e al trasporto dei ma-teriali.

REQUISITI:

Mantenere la struttura dell’edificio esi-stente (inclusi i solai portanti e le coper-ture) e dell’involucro edilizio (rivestimen-to esterno e intelaiature, ad esclusionedi finestre e materiali di rivestimento nonstrutturali).

Materiali pericolosi che vengono bonifi-cati e adattati per essere impiegaticome parte del progetto devono essereesclusi dal calcolo delle percentualimantenute.

La percentuale minima di riutilizzo di unedificio assegna i seguenti punti:

Se il progetto include l’ampliamentodell’edificio, questo credito non è asse-gnabile se l’estensione dell’ampliamen-to è superiore al doppio di quella dell’e-dificio esistente.

STANDARD DI RIFERIMENTO:

Non ci sono standard di riferimento perquesto credito.

CHIAVE INTERPRETATIVA DEL PARAMETRO:

Il credito MR c1.1 – Riutilizzo degli edifi-ci, è indirettamente collegato alla du-rabilità del prodotto, infatti in caso di ri-strutturazione si richiede che venganoriutilizzati i materiali quali coperture,fondazioni, solai, murature esterne edinterne, pilastri.Tutti gli elementi strutturali in pietra au-tenticamente naturale – compresi i rive-stimenti/paramenti esterni solidali congli elementi portanti e pertanto assimila-bili a elementi strutturali - se mantenutipossono contribuire a soddisfare il requi-sito del credito.

DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO (per iprogettisti):

• Per predisporre la documentazione ri-chiesta per la certificazione, seguirele linee guida di seguito riportate. Ladescrizione completa di tutta la do-cumentazione richiesta è disponibilesul portale LEED-Online.

• Nel caso di un ampliamento e/ouna ristrutturazione di un edificio e-sistente, preparare una lista degli e-lementi dell’involucro, includendo i

Riutilizzo degli edifici Punti55% 175% 295% 3

relativi identificativi e l’area totaledegli elementi nuovi, esistenti e riuti-lizzati.

• Essere in grado di fornire una giustifi-cazione per ogni elemento esistenteeventualmente escluso.

LINK UTILI:

Non vi sono link utili da segnalare.

MR c1.2: RIUTILIZZO DEGLI EDIFICI:MANTENIMENTO DEL 50% DEGLI E-LEMENTI NON STRUTTURALI INTERNI

Il rispetto del seguente criterio, riferito al-l’edificio, attribuisce 1 punto nel sistemaLEED®.

OBIETTIVO:

Estendere il ciclo di vita del patrimo-nio edilizio esistente, preservare le ri-sorse, conservare i beni culturali, ridur-re i rifiuti e l’impatto ambientale dellenuove costruzioni, anche in relazionealla produzione e al trasporto dei ma-teriali.

REQUISITI:

Mantenere gli elementi non strutturaliinterni esistenti (tramezze, porte, rivesti-menti di pavimenti e di soffitti) per al-meno il 50% (come superficie) dell’edi-ficio finito, ampliamenti compresi. Se ilprogetto include un ampliamento di unedificio, questo credito non è assegna-bile se l’estensione dell’ampliamento èsuperiore al doppio di quella dell’edifi-cio esistente.

STANDARD DI RIFERIMENTO:

Non ci sono standard di riferimento perquesto credito.

CHIAVE INTERPRETATIVA DEL PARAMETRO:

Il credito MR c1.2 – Riutilizzo degli edifici,è indirettamente collegato alla durabi-lità del prodotto, infatti in caso di ristrut-turazione si richiede che vengano riutiliz-zati i materiali quali pavimentazioni,controsoffitti, pannelli in gesso, ecc.Tutti gli elementi non strutturali in pietraautenticamente naturale se mantenutipossono contribuire a soddisfare il requi-sito del credito.

DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO (per iprogettisti):

• Per predisporre la documentazione ri-chiesta per la certificazione, seguirele linee guida di seguito riportate. Ladescrizione completa di tutta la do-cumentazione richiesta è disponibilesul portale LEED-Online.

• Nel caso di un ampliamento e/o una ri-strutturazione di un edificio esistente,preparare una lista degli elementi nonstrutturali interni, includendo i relativi i-dentificativi e l’area totale degli ele-menti nuovi e di quelli esistenti riutilizzati.

LINK UTILI:

Non vi sono link utili da segnalare.

MR c2: GESTIONE DEI RIFIUTI DACOSTRUZIONE

Il rispetto del seguente criterio, riferito al-

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l’edificio, attribuisce da 1 a 2 punti nel si-stema LEED®.

OBIETTIVO:

Evitare che i rifiuti di costruzione, demoli-zione e pulizia del terreno siano gettatiin discarica einceneritori. Re - immettere le risorse rici-clabili nuovamente nel processo produt-tivo. Conferire i materiali riutilizzabili inappositi siti di raccolta.

REQUISITI:

Riciclare e/o recuperare i materiali dicostruzione e demolizione non perico-losi.Sviluppare ed implementare un pianodi gestione dei rifiuti di costruzione checome minimo identifichi i materiali danon conferire in discarica e se questisiano separati in modo differenziato inloco o meno tenuti mescolati. Il terrenodi scavo e le macerie di risulta dallapulizia del terreno non contribuiscono aquesto credito. I calcoli possono esserefatti secondo il peso o il volume, macomunque in coerenza all’unità di mi-sura scelta.

CHIAVE INTERPRETATIVA DEL PARAMETRO:

Il credito 2 è relativo alle quantità di rifiu-ti che lasciando il luogo di costruzionenon sono conferiti indiscarica. La percentuale rappresenta ilrapporto tra la quantità di materialeche viene recuperata o riciclata e laquantità totale di rifiuti prodotti.Identificare i soggetti che effettuerannoil trasporto ed il riciclaggio; essi spessosono dei preziosi partner in questo sfor-zo. Occorre essere certi che il personaledi cantiere sia formato, consapevole epartecipe relativamente al programmae che venga aggiornato durante il pro-cesso di costruzione. Procurarsi e conser-vare gli elementi di verifica (documentidi trasporto dei rifiuti, report sulla gestio-ne dei rifiuti, tabelle, etc.) per poter do-cumentare che i materiali designatisono stati riciclati o recuperati come sta-bilito. Va fatto notare che questo pro-cesso di gestione di materiali può inclu-dere anche la donazione di materiali adenti caritatevoli.Tutti gli scarti derivanti dall’utilizzo dellapietra autenticamente naturale sia infase di demolizione di edifici esistenti siain fase di costruzione possono essereriutilizzati in impianti diffusi sul territorioper la produzione di sabbie e ghiaie equindi sono in grado di originare dellematerie prime-seconde secondo le spe-cifiche norme di utilizzo.

DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO (per iprogettisti):

Questi crediti sono presentati nella fasedi consegna della documentazione diprogettazione.

Riciclati o recuperati Punteggio50% 175% 2

STANDARD DI RIFERIMENTO:

Non esistono standard di riferimento perquesto credito.

Per documentare la conformità al credi-to sono richiesti i seguenti dati di proget-to e di calcolo:

• Completare la tabella di calcolo deirifiuti prodotti usando i modelli di pre-sentazione richiesti. Per la compilazio-ne dei modelli sono richieste le se-guenti informazioni: descrizione gene-rale di ogni tipo/categoria di materia-le di scarto prodotto; luogo in cui sitrova chi riceve il materiale (riciclato-re/discarica); quantità di materialedeviato (diviso per categoria) in ton-nellate o metri cubi.

• Fornire una descrizione dell’approc-cio progettuale nella gestione dei ri-fiuti. La descrizione deve includere ilpiano di gestione dei rifiuti del proget-to. Si prega di aggiungere note ocommenti che descrivano circostan-ze speciali o considerazioni relativeall’approccio progettuale per il sod-disfacimento del credito.

LINK UTILI:

• Construction and Demolition Debris Recycling InformationCalifornia Integrated Waste Management Boardwww.ciwmb.ca.gov/ConDemo

• Un programma realizzato dall’associazione inclusi casi stu-dio, esempi pratici e links.

• Construction Materials Recycling Association (Associazione peril riciclo dei materiali da costruzione) www.cdrecycling.org

• Si tratta di una associazione nonprofit dedicata allo scam-bio di informazioni tra l’industria del riciclaggio ed il tratta-mento di rifiuti e macerie da demolizione in Nord America.

• Construction Waste Managment Handbook Smart growthonline www.smartgrowth.org/library/articles.asp?art=15

• Report realizzato dal centro di ricerca NAHB sulla gestionedei r if iuti per lo svi luppo dell’edil iz ia abitativa adHomestead, Florida.

• Contractor’s Guide to Preventing Waste and RecyclingResource Venture www.resourceventure.org/rv/issues/build-ing/publications/index.php

• Guida sulla prevenzione dei rifiuti nelle costruzioni dalla“Business and Industry Resource Venture”.

• Government Resource• Consultare l’agenzia per i rifiuti solidi e le risorse naturali

della città o zona. Molti governi locali forniscono informazio-ni riguardo alle possibilità di riciclo a livello locale.

• Recycling and Waste Management During ConstructionKing County, ORwww.metrokc.gov/procure/green/wastemgt.htm

• http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/06152dl.htm

MR c3: RIUTILIZZO DEI MATERIALI

Il rispetto del seguente criterio, riferito al-l’edificio, attribuisce da 1 a 2 punti nel si-stema LEED®.

OBIETTIVO:Riutilizzare materiali e prodotti da costru-zione in modo da ridurre la domanda dimateriali vergini e da ridurre i rifiuti, dimi-nuendo in questo modo gli impatti am-bientali associati all’estrazione ed ai pro-cessi di lavorazione delle materie prime.

REQUISITI:Usare materiali recuperati, restaurati oriutilizzati in modo che la loro somma co-stituisca almeno il 5% o il 10%, basato sulcosto, del valore totale dei materiali delprogetto. La soglia percentuale minimadi materiale riutilizzato per il raggiungi-mento di ciascun punto è di seguito ri-portata:

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Materiali riutilizzati Punti5% 1

10% 2

Componenti meccanici, elettrici ed i-draulici ed elementi speciali come a-scensori ed apparecchiature sono e-sclusi da questo calcolo. Sono qui daconsiderare solo i materiali installati in

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modo permanente nel progetto. Gli ar-redi possono essere inclusi se sono coe-renti sia con il Credito 3 di MR Riutilizzodei Materiali, sia con il Credito 7 di MR:Legno Certificato.

STANDARD DI RIFERIMENTO:Non esistono standard di riferimento perquesto credito.

CHIAVE INTERPRETATIVA DEL PARAMETRO:

L’utilizzo di prodotti in pietra autentica-mente naturale, recuperati e riutilizzaticon funzione diversa dall’originale o inuna posizione diversa, può contribuire asoddisfare il requisito del credito.

DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO (per iprogettisti):

• Per predisporre la documentazionerichiesta per la certificazione, seguirele linee guida di seguito riportate. Ladescrizione completa di tutta la doc-umentazione richiesta è disponibilesul portale LEED-Online.

• Tenere una lista aggiornata dei mate-riali riutilizzati o recuperati e dei relativicosti. Registrare i costi di costruzioneper i materiali riportati nel documento“Master Format v.1 versione italiana” -Divisioni 03-10, 31 (sezione 31.60.00Fondazioni) e 32 (sezioni 32.10.00Lastricati, 32.30.00 Migliorie del sito e32.90.00 Piantumazioni).

• OPPURE: Tenere una lista aggiornata deicosti effettivi dei materiali, escludendo icosti di manodopera e degli impianti.

LINK UTILI:

ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la RicercaAmbientale http://www.isprambiente.it/site/it-IT/L’ISPRA svolge le funzioni per la protezione dell’ambiente.http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/06152dl.htm

MR c5: MATERIALI ESTRATTI, LAVO-RATI E PRODOTTI A DISTANZA LIMI-TATA (MATERIALI REGIONALI)

Il rispetto del seguente criterio, riferito al-l’edificio, attribuisce da 1 a 2 punti nelsistema LEED®, a seconda che si rag-giunga rispettivamente il 10 o il 20% dimateriale regionale.

OBIETTIVO:

Aumentare la domanda di materiali eprodotti da costruzione che siano estrat-ti e lavorati in ambito regionale, soste-nendo in tal modo l’uso di risorse indige-ne e riducendo gli impatti sull’ambientederivanti dal trasporto.

REQUISITI:

OPZIONE 1: Utilizzare materiali e prodottida costruzione che siano stati estratti,raccolti o recuperati, nonché lavorati,entro un raggio di 350 km dal sito di co-struzione per un minimo del 10% o del20% (basato sui costi) del valore totaledei materiali. Se solo una frazione di unprodotto o di un materiale viene estrat-to / raccolto / recuperato / lavorato lo-calmente, allora solo quella percentua-le (in peso) contribuirà al credito.Punti per Materiali estratti, lavorati e pro-dotti a distanza l imitata (Material iRegionali)

Componenti meccaniche, elettriche, i-drauliche e speciali articoli quali ascen-sori e impianti non devono essere inclusiin questo calcolo. Si includono solo ma-teriali permanentemente installati nelprogetto. Gli arredi possono essere in-clusi, a patto che lo siano anche neiCrediti MR 3-7.

OPZIONE 2: Utilizzare materiali e prodottida costruzione che siano stati estratti,raccolti o recuperati, nonché lavorati,entro un raggio di 1050 km dal sito di co-struzione per un minimo del 10% o del20% (basato sui costi) del valore totaledei materiali trasportati via ferrovia o viamare. Se solo una frazione di un prodot-to o di un materiale viene estratto / rac-colto / recuperato / lavorato localmen-te, allora solo quella percentuale (inpeso) contribuirà al credito.Punti per Materiali estratti, lavorati e pro-dotti a distanza l imitata (Material iRegionali):

clusi, a patto che lo siano anche neiCrediti MR 3-7.Per favorire l’intermodalità si considerala possibilità di effettuare un totale di100 km di percorso su gomma, anchesuddiviso in più t ragitt i , purché lasomma dei singoli tratti non superi ilmassimo consentito di 100 km percorsi,e che tali distanze rientrino all’internodel cerchio di raggio 1050 km previstodall’Opzione 2.

OPZIONE 3: Utilizzare materiali e pro-dotti da costruzione che siano stati e-stratti, raccolti o recuperati, nonché la-vorati a una distanza tale dal sito dicostruzione per cui siano rispettati i re-quis i t i r ichiest i dal l ’Opzione 1 edall’Opzione 2. Le percentuali di mate-r ial i che soddisfano l’Opzione 1 el’Opzione 2 può essere variabile madeve essere tale che la loro sommaraggiunga rispettivamente il 10% (subase costo) per ottenere 1 punto o il20% (su base costo) per ottenere 2punti. (per es. 3% entro un raggio di350 km sommato al 7% entro un raggiodi 1050 km con trasportoferroviario/marittimo equivale ad 1punto; 12% entro un raggio di 350 kmsommato al 8% entro un raggio di 1050km con trasporto ferroviario/marittimoequivale a 2 punti).Punti per Materiali estratti, lavorati eprodotti a distanza limitata (MaterialiRegionali):

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Materiali Regionali Punti10% 1 punto20% 2 punti

Materiali Regionali Punti% (350 km) + ..%(1050 km) = 10% 1 punto% (350 km) + ..%(1050 km) = 20% 2 punti

Materiali Regionali Punti10% 1 punto20% 2 punti

Componenti meccaniche, elettriche, i-drauliche e speciali articoli quali ascen-sori e impianti non devono essere inclusiin questo calcolo. Si includono solo ma-teriali permanentemente installati nelprogetto. Gli arredi possono essere in-

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Componenti meccaniche, elettriche, i-drauliche e speciali articoli quali ascen-sori ed impianti non devono essere in-clusi in questo calcolo. Si includono solomateriali permanentemente installati nelprogetto. Gli arredi possono essere in-clusi, a patto che lo siano anche neiCrediti MR 3-7.

STANDARD DI RIFERIMENTO:

Non esiste uno standard di riferimentoper questo credito.

CHIAVE INTERPRETATIVA DEL PARAMETRO:

Il credito MRc5 premia l’utilizzo nell’edifi-cio di materiali e prodotti locali – fattoreche non dipende quindi da caratteristi-che intrinseche al prodotto e pertantonon controllabile da parte del produtto-re. La contribuzione al credito dipendequindi dal luogo in cui si trova il cantieredi progetto.L’utilizzo di pietre estratte e lavorate nel-l’ambito regionale può contribuire asoddisfare il requisito del credito.

DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO (per iprogettisti):

• L’azienda potrà dichiarare la per-centuale di materiali “regionali”, valea dire dei materiali prodotti entro unraggio di 350 Km dal luogo ove è situ-ato il progetto.

• Quando i l processo produttivoprevede l’assemblaggio di compo-nenti acquisiti, è necessario che i pro-pri fornitori procurino delledichiarazioni in merito alla provenien-

za dei materiali componenti, con-siderando come centro il cantiere.

LINK UTILI:

Per ulteriori specifiche informazioni o informazioni di caratteretecnico consultare l’apposita sezione del sito di GBC Italia(http://www.gbcitalia.org/risorse) e di USGBC(http://www.usgbc.org/resources)

NOTA INTEGRATIVA:

In campo internazionale secondo lostandard LEED, la distanza di riferimentonon sono 350 km, ma 500 miglia dalluogo di produzione al luogo di utilizzo.

QIc4.3: MATERIALI BASSO EMISSIVI:PAVIMENTAZIONI

Il rispetto del seguente criterio, riferito al-l’edificio, attribuisce 1 punto nel sistemaLEED®.

OBIETTIVO:

Ridurre all’interno dell’edificio i contami-nanti che risultano odorosi, irritanti e/onocivi per il comfort ed il benesseredegli installatori e degli occupanti .

REQUISITI:

OPZIONE 1: Tutte le tipologie di pavi-mentazioni devono soddisfare i seguentirequisiti idonei alle caratteristiche delprogetto:Tutte le moquettes installate all’internodell’edificio devono essere conformi airequisiti di produzione e verifica del pro-gramma Green Label Plus del Carpetand Rug Institute. Tutte le finiture per le moquettes all’inter-

no dell’edificio devono soddisfare le ri-chieste del programma Green Label delCarpet and Rug Institute (CRI). Tutti gli adesivi devono soddisfare i re-quisiti del credito QI 4.1.Tutte le pavimentazioni resilienti devonoessere certif icate con i l s istemaFloorScore (come indicato per il 2009, ocon versione maggiormente restrittiva)da un ente terzo indipendente. (il testodel credito fa riferimento esplicito a di-verse tipologie di pavimentazioni a su-perficie dura (compresi i battiscopa):pavimenti vinilici, linoleum, laminato,legno, pavimenti ceramici, gomma.)In alternativa dimostrare che il 100%delle pavimentazioni resilienti è certifica-to FloorScore e deve costituire almeno il25% dell’area calpestabile finita totaledell’edificio. Tra le pavimentazioni nonfinite possono essere incluse aree tecni-che al grezzo, ascensori, … .

OPZIONE 2: Tutti i pavimenti impiegatidevono soddisfare I requisiti di produzio-ne e di prova previsti dallo Standard diprova delle emissioni di VOC delCalifornia Department of HealthServices (Standard Practice for theTesting of Volatile Organic Emissionsfrom Various Sources Using Small-ScaleEnviromental Chambers), tenendoconto anche degli aggiornamenti del2004.

STANDARD DI RIFERIMENTO:

• Carpet and Rug Institute Green LabelPlus Testing Program http://www.car-pet-rug.org

• Il Carpet and Rug Institute (CRI) èun’organizzazione di mercato che

rappresenta l’industria di moquette etappeti. Il Green Label Plus è un pro-gramma indipendente di test che i-dentifica i tappeti con emissioni moltobasse di composti organici volatili(VOC). All’interno del sito web del CRIsono descritti il programma “GreenLabel Plus” per i tappeti e le emissionidi VOC associate, espresse in micro-grammi per metro quadro per ora,sviluppati dal CRI in collaborazionecon il California’s Suistanable BuildingTask Force ed il California Departmentof Health Services (DHS). Nel pro-gramma Green Label Plus del CRI, leemissioni devono essere verificateconducendo test annuali. I numeridelle certificazioni valide/approvatepossono essere controllati sul sito webdel CRI nella sezione Indoor AirQuality/Green Label Plus/Approvedcompanies. I prodotti approvati sonoelencati sotto il nome dell’impresa.

• South Coast Air Quality ManagementDistrict (SCAQMD) Rule 1168, VOClimitswww.aqmd.gov/rules/reg/reg11/r1168.pdf

• Il South Coast Air QualityManagement District è un’organiz-zazione governativa del SouthernCalifornia con la missione di man-tenere salutare la qualità dell’aria peri propri residenti. L’organizzazione hastabilito standard specifici sulle fontiper ridurre gli impatti sulla qualità del-l’aria. I limiti di VOC stabiliti dallaSouth Coast Rule 1168 sono riassuntinella tabella 1 del credito QI 4.1.

• South Coast Air Quality ManagementDistr ict (SCAQMD) Rule 1113,Architectural Coatingswww.aqmd.gov/rules/reg/reg11/r1113.pdf

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• Il South Coast Air QualityManagement District è un’organizza-zione governativa del SouthernCalifornia con la missione di mante-nere salutare la qualità dell’aria per ipropri residenti. L’organizzazione hastabilito standard specifici sulle fontiper ridurre gli impatti sulla qualità del-l’aria.

• Floor Score™ Program Resilient FloorCovering Institutehttp://www.rfci.com/int_FloorScore.htmSecondo il suo sito, il programma“Floor Score” sviluppato dal ResilientFloor Covering Institute (RFCI) insiemeal Scientific Certification Systems(SCS), testa e certifica i prodotti perpavimenti in conformità con i requisitidi emissione per la qualità dell’aria in-door adottati in California. I prodottiper pavimenti comprendono il vinile,linoleum, pavimenti in laminato, inlegno, ceramica, gomma, i battisco-pa e i vari articoli associati.

• California Department of HealthServices Standard Practice for theTesting of Volatile Organic Emissionsfrom Various Sources Using Small-Scale Environmental Chambers, in-cluding 2004 Addenda CaliforniaDepartment of Health Servicesh t t p : / / w w w . c a l -iaq.org/VOC/Section01350_7_15_2004_FINAL_PLUS_ADDENDUM-2004-01.pdfQuesta prova si applica ad ogni ma-teriale di nuova produzione general-mente usato all’interno di un ambien-te chiuso. Tuttavia dalla prova sono e-sclusi tutti quei prodotti che non posso-no essere testati interamente o alme-no da un campione significativo all’in-

terno di camere di piccole dimensioni. La prova stabilisce le procedure diraccolta dei campioni di prodotto, iltest delle emissioni, la modellazionedella concentrazione in ambientechiuso e i requisiti della documenta-zione legati all’analisi delle emissionidi VOC da varie sorgenti usando ca-mere di prova di piccole dimensioni.Inoltre le modalità di procedura deltest elenca gli obiettivi per le sostanzechimiche e le loro massime concen-trazioni ammissibili.

• State of California Standard 1350,Section 9, Standard Practice for theTesting of Volatile Organic Emissionsfrom Various Sources Using Small-Scale Environmental Chambers,Testing Criteria

• www.dhs.ca.gov/ps/deodc/ehlb/iaq/VOCS/Section01350_7_15_2004_FINAL_PLUS_AD-DENDUM-2004-01.pdfwQuesto documento specifica i criteri diverifica per le emissioni delle moquettein grado di soddisfare i requisiti del cre-dito. Secondo i criteri, le moquettenon devono superare il limite massimodi emissioni usato nel CRI Green Labelprogram e seguire il protocollo diprova usato dal Green Label Plus. I ri-sultati dei test non devono essere statieffettuati da più di due anni rispettoalla loro data di presentazione.

CHIAVE INTERPRETATIVA DEL PARAMETRO:

I prodotti in pietra naturale utilizzati perle pavimentazioni interne posati concomponenti per sigillatura e finiturabasso emissivi (che rispettano i requisitidel credito QIc4.1 - Materiali Basso e-missivi: adesivi, ecc.), contribuiscono a

soddisfare i requisiti richiesti dal creditosenza la necessità di eseguire prove.

DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO (per iprogettisti):

• Per predisporre la documentazionerichiesta per la certificazione, seguirele linee guida di seguito riportate. Ladescrizione completa di tutta la doc-umentazione richiesta è disponibilesul portale LEED-Online.

• Fornire una lista di ogni moquette,rivestimento e adesivi installati all’in-terno dell’edificio. Registrare il con-tenuto di VOC per ogni adesivo.

• Fornire un elenco di ogni materiale perpavimenti, adesivo, prodotto di rifinitu-ra e malta impiegati all’interno dell’ed-ificio. Registrare il contenuto di VOCper ogni adesivo e malta impiegati.

LINK UTILI:

• Carpet and Rug Institute http://www.carpet-rug.org• Floorscore http://www.rfci.com/int_FloorScore.htm

http://www.scscertified.com/ecoproducts/indoorairquali-ty/floorscore.html

• GreenGuard http://www.greenguard.org/• Scientific Certification System, Inc. http://www.scscerti-

fied.com/• South Coast Air Quality Management District

http://www.aqmd.gov/rules

PR c1: PRIORITA’ REGIONALE

Il rispetto del seguente criterio, riferito al-l’edificio, attribuisce da 1 a 4 punti nelsistema LEED®.

OBIETTIVO:

Incentivare il conseguimento dei crediti

orientati alle specifiche priorità ambien-tali locali.

REQUISITO:

Raggiungere da 1 a 4 dei 6 crediti diPriorità Regionale identificati da GBCItalia (in collaborazione con i Chapterlocali) in base all’importanza ambienta-le per la zona in cui è collocato il pro-getto. Un archivio dei Crediti di PrioritàRegionale e delle aree di applicazioneè disponibile sul s ito di GBC Italia(http://www.gbcitalia.org).Per ciascun credito Priorità Regionalepuò essere ottenuto un solo punto, main ogni caso non possono essere conse-guiti più di 4 punti per questa categoria.

STANDARD DI RIFERIMENTO:

Non esiste uno standard di riferimentoper questo credito.

CHIAVE INTERPRETATIVA DEL PARAMETRO:

Tale area ha l’obiettivo di valorizzare lepeculiarità ambientali locali. La pietranaturale potrebbe contribuire, qualora ilGBC Italia identificasse, nella revisionedel manuale LEED Italia NuoveCostruzioni e Ristrutturazioni 2009, inbase all’importanza ambientale per lazona in cui è collocato il progetto, cre-diti riconducibili alla stessa.

DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO (per iprogettisti):

Consultare la sezione “Standard diRiferimento” di ogni credito utilizzabilenella categoria “Priorità Regionale”.

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LINK UTILI:

Non vi sono link da segnalare.

IP c1: INNOVAZIONE NELLA PRO-GETTAZIONE

OBIETTIVO:

Consentire ai gruppi di progettazioneed ai progetti di conseguire prestazioniesemplari rispetto ai requisiti previsti dalsistema LEED e/o prestazioni innovativenegli ambiti della sostenibilità non speci-ficatamente trattati in LEED.

REQUISITI:

Il conseguimento del credito può essererealizzato con una combinazione deipercorsi di seguito riportati:

PERCORSO 1. Innovazione nellaProgettazione (1-5 punti)• Conseguire un miglioramento signi-

ficativo e misurabile nelle prestazionidell’edificio in termini di sostenibilitàambientale.

• E’ assegnato un punto per ciascunainnovazione introdotta fino ad unmassimo di 5 punti.

• Devono essere identificati i seguentiaspetti:

➢ Finalità della soluzione propostanel credito.

➢ Requisiti prestazionali proposti perla conformità al credito.

• Proposta di documentazione neces-saria alla dimostrazione del raggiungi-mento del requisito prestazionale.

• Approccio progettuale applicato peril raggiungimento dei requisiti.

PERCORSO 2. Prestazioni Esemplari (1-3punti)

Raggiungimento di una prestazione ec-cezionale per un prerequisito o credito diLEED 2009 per cui sono presenti indicazio-ni relative alla sezione “PrestazioneEsemplare” come specificato nel presen-te manuale. In generale, in questa cate-goria può essere conseguito un punto at-traverso il superamento di oltre il doppiodei parametri richiesti dai requisiti e/o ilraggiungimento della soglia incrementa-le successiva dei crediti LEED. Possono es-sere ottenuti per questo percorso fino aun massimo di tre punti (un punto perogni prestazione esemplare).

A tal fine sono contemplate due tipi distrategie innovative che possono contri-buire a questo credito

1. Strategie che superano i requisiti fissatidai crediti LEED.

2. Strategie non contemplate dal RatingSystem LEED ma che rappresentanoperformance innovative per il settoredel Green Building. Si fa qui riferimentoall’utilizzo di prodotti e tecniche che ri-spettino i seguenti criteri:

– Permettano di incrementare leperformance quantitative in terminidi benefici ambientali;

– Possano essere applicati all’interoprogetto;

– Siano ripetibil i e quindi uti l izzabil ianche in altri progetti.

STANDARD DI RIFERIMENTO:

Non esiste uno standard di riferimento perquesto credito.

CHIAVE INTERPRETATIVA DEL PARAMETRO:

Tale sezione ha l’obiettivo di identificare iprogetti che si distinguono per le caratteri-stiche di innovazione e di applicazionenella realizzazione degli edifici; l’utilizzodelle pietre autenticamente naturali puòfavorire strategie complessive di eco-so-stenibilità degli edifici e quindi contribuiresia a prestazioni esemplari (da 1 a 3 punti)che a innovazione nella progettazione (da1 a 5 punti). Si fa riferimento in particolareanche all’utilizzo di prodotti in pietra auten-ticamente naturale supportati da una di-chiarazione ambientale di prodotto redat-ta sulla base di uno studio LCA secondo lelinee guida EPD (Marble or other calca-reous stone, granite, sandstone and monu-mental or building stone del sistema inter-nazionale EPD®system – PCR 2009:09 es.m.). Una delle strategie possibili è pro-porre l’utilizzo di una rilevante quantità dimateriali o prodotti sulla base dei cicli divita come indicato nella normativa UNI ENISO 14040.

Le più moderne tecnologie di estrazione eprocessing della pietra autenticamentenaturale (quali taglio ad utensile diaman-tato, utilizzo di robot e macchine CN, evo-luti sistemi di consolidamento e trattamen-to dei materiali e delle superfici) hannonotevolmente aumentato le potenzialitàstereometriche (shaping) della pietra au-tenticamente naturale. Tali tecnologie ap-plicate alla produzione di moderne solu-zioni di rivestimento orizzontale e verticale,

tra cui facciate ventilate e continue, con-tribuiscono in modo significativo all’ottimiz-zazione delle risorse energetiche dell’edifi-cio e dei suoi impianti di funzionamento. Siconsiderino a proposito anche i notevolicontributi del rivestimento in pietra autenti-camente naturale in termini di valutazionedel LCA del Sistema Edificio emersi da re-centi studi comparativi in materia (vedasilink e bibliografia in calce).

Non secondaria poi è l’appropriato usodel materiale in base alla funzione e alluogo di installazione e la vasta gamma dipossibilità offerte in tal senso dall’eccezio-nale gamma di litotipi disponibili a livellonazionale e mondiale.

A tal proposito si segnalano anche ai fini diuna corretta valutazione e assegnazionedei crediti le soluzioni più avanzate di utiliz-zo della pietra autenticamente naturaleattraverso la combinazione di nuovi siste-mi tecnologici integrati di rivestimento ecopertura che utilizzano la sinergia dell’e-lemento pietra e del verde nonché deglielementi fotovoltaici. L’abbinamento delprodotto litico ad altri materiali da costru-zione consente l’ottenimento di soluzioniintegrate in termini di sostenibilità e pregioestetico.

DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO:

Per iniziare a predisporre la documentazio-ne richiesta per la certificazione LEED, se-guire le linee guida riportate nel manualeLEED. La descrizione completa di tutta ladocumentazione richiesta è comunquedisponibile sul portale LEED-Online.

• Documentazione del processo medi-

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ante il quale il gruppo di progetto ha la-vorato per sviluppare e/o realizzaresoluzioni con benefici ambientali nonprevisti dai requisiti fissati dal sistema dicertificazione LEED e/o prestazioni inno-vative in altri settori.

• Traccia di sviluppo e attuazione dellespecifiche soluzioni eccezionali ed inno-vative utilizzate.

L’ azienda potrà fornire al progettista leinformazioni relative alle caratteristiche delprodottoutili ai fini del credito IP, a seconda delle ri-chieste del progettista stesso.

LINK UTILI:

http://www.natursteinverband.de/FCKUpload/file/PDFflash/nach-haltigkeitsstudie/pdflash.html

http://www.architetturadipietra.it/

5 APPROFONDIMENTI

5.1 Link e informazioni utili

Per ulteriori approfondimenti si consiglia diconsultare i seguenti siti

US Green Building Councilwww.usgbc.orgwww.usgbc.org/resources

Trentino Sviluppo Spawww.trentinosviluppo.it

Habitech - Distretto Tecnologico Trentino www.dttn.it

Green Building Council Italiawww.gbcitalia.org

Confindustria Marmomacchine www.assomarmomacchine.com

Assomarmisti Lombardia www.assomarmistilombardia.it

Centro Servizi Lapideo VCOwww.csl-vco.it

Centro Servizi Marmowww.videomarmoteca.it CET Serviziwww.cet-servizi.it

Consorzio Marmisti di Chiampowww.consorziomarmistichiampo.com

Consorzio Marmisti Brescianiwww.consorziomarmisti.org

Marmomacc/Veronafiere www.marmomacc.it

5.2 RIFERIMENTI BIBLIO-GRAFICI

University of Tennessee Center for CleanProduct, “CASE STUDY: Natural Stone SolarReflectance Index and the Urban HeatIsland Effect”, July 2009, inhttp://www.genuinestone.com/home.php(ultima consultazione agosto 2010)University of Tennessee Center for CleanProduct, “CASE STUDY: Application ofGreen Building Certification programs toNatural Stone, September 2008,http://www.genuinestone.com/home.php(ultima consultazione agosto 2010)Dessì, V. (2008), Progettare il comfort urba-no. Soluzioni per un’integrazione tra so-cietà e territorio, Sistemi Editoriali.   Ökobilanzen an Fassadekonstruktionen mitNaturstein und Glas – DNV – DeutscheNaturwerkstein Verband – Wurzburg, 2010 –www.natursteinverband.deArchitettura di Pietra, Alfonso Acocella,Edizioni Lucense Alinea, Firenze 2004Testing by CTL Group 12-09 for Brickform, adivision of Solomon Color

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