linee guida per l'allattamento al seno · di prodotti che violano il codice ed è proibita...

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1 Politica aziendale relativa all’allattamento al seno e all’alimentazione dei bambini adottata presso l’Ospedale di Lucca Linee guida per l'allattamento al seno Allegato alla deliberazione del Direttore Generale Azienda USL 2 Lucca n. 584 del 23.10.2014 Premessa L’Azienda USL 2, sulla base dei principi della promozione della salute indicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, dall'Unicef, dai Piani Sanitari e dal protocollo d'intesa Regione Toscana/Unicef, nel prendere atto che il latte materno è l'unico alimento di cui un neonato sano ha bisogno nei primi sei mesi di vita, considera l'allattamento al seno una precisa scelta di salute ed uno degli interventi in area materno-infantile con il più alto rapporto beneficio/costo. Tra le numerose azioni dedicate al rispetto della fisiologia nel percorso nascita, l'attuale programmazione regionale riconferma la promozione dell'allattamento materno quale tema centrale sia per la qualità di questa scelta che per i cambiamenti organizzativi, collaborativi e formativi ad essa collegati. Le evidenze scientifiche dimostrano che l'immediato avvio dell'allattamento al seno subito dopo il parto e l'allattamento esclusivo nei primi sei mesi di vita incidono positivamente sulla salute sia della madre che del bambino e che il latte materno apporta particolari vantaggi anche nei neonati prematuri. Obiettivo prioritario è considerato garantire un buon inizio di vita attraverso azioni che valorizzino e sostengano le capacità naturali della coppia madre-bambino e della comunità. L’Azienda USL 2, al fine di contribuire alla diffusione ed al consolidamento di una cultura dell'allattamento materno e a far crescere nelle madri la consapevolezza di questa scelta di salute, dichiara che l’allattamento al seno è per ogni donna il modo migliore di alimentare i propri figli e riconosce gli importanti benefici che ciò comporta per la salute della donna, del bambino, della famiglia, del sistema sanitario e della società e di adottare di conseguenza le seguenti linee guida. La Politica è sottoscritta dal Direttore Generale, dal Direttore Amministrativo, dal Direttore Sanitario,dal Direttore di Presidio, dal Direttore dei Servizi Infermieristici ed Ostetrici, dal Direttore del DMI - Dipartimento Materno Infantile - e dai Direttori delle UUOO che afferiscono al DMI e che partecipano all'iniziativa. In caso di nuova nomina di Direttore, la Direzione Aziendale dovrà formalizzare, attraverso la presentazione della Politica e la richiesta di sottoscrizione al nuovo Direttore, la sua assunzione di responsabilità nei confronti dell'iniziativa. In caso di nomina di un nuovo Direttore Generale a questi verrà ufficialmente richiesta dal Comitato Italiano per l'Unicef la disponibilità a proseguire nell'iniziativa.

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Page 1: Linee guida per l'allattamento al seno · di prodotti che violano il Codice ed è proibita l'esposizione dei marchi commerciali delle compagnie produttrici di sostituti del latte

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Politica aziendale relativa all’allattamento al seno e all’alimentazione dei bambini adottata presso l’Ospedale di Lucca

Linee guida per l'allattamento al seno Allegato alla deliberazione del Direttore Generale Azienda USL 2 Lucca n. 584 del 23.10.2014

Premessa L’Azienda USL 2, sulla base dei principi della promozione della salute indicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, dall'Unicef, dai Piani Sanitari e dal protocollo d'intesa Regione Toscana/Unicef, nel prendere atto che il latte materno è l'unico alimento di cui un neonato sano ha bisogno nei primi sei mesi di vita, considera l'allattamento al seno una precisa scelta di salute ed uno degli interventi in area materno-infantile con il più alto rapporto beneficio/costo. Tra le numerose azioni dedicate al rispetto della fisiologia nel percorso nascita, l'attuale programmazione regionale riconferma la promozione dell'allattamento materno quale tema centrale sia per la qualità di questa scelta che per i cambiamenti organizzativi, collaborativi e formativi ad essa collegati. Le evidenze scientifiche dimostrano che l'immediato avvio dell'allattamento al seno subito dopo il parto e l'allattamento esclusivo nei primi sei mesi di vita incidono positivamente sulla salute sia della madre che del bambino e che il latte materno apporta particolari vantaggi anche nei neonati prematuri. Obiettivo prioritario è considerato garantire un buon inizio di vita attraverso azioni che valorizzino e sostengano le capacità naturali della coppia madre-bambino e della comunità.

L’Azienda USL 2, al fine di contribuire alla diffusione ed al consolidamento di una cultura dell'allattamento materno e a far crescere nelle madri la consapevolezza di questa scelta di salute, dichiara che l’allattamento al seno è per ogni donna il modo migliore di alimentare i propri figli e riconosce gli importanti benefici che ciò comporta per la salute della donna, del bambino, della famiglia, del sistema sanitario e della società e di adottare di conseguenza le seguenti linee guida.

La Politica è sottoscritta dal Direttore Generale, dal Direttore Amministrativo, dal Direttore Sanitario,dal Direttore di Presidio, dal Direttore dei Servizi Infermieristici ed Ostetrici, dal Direttore del DMI - Dipartimento Materno Infantile - e dai Direttori delle UUOO che afferiscono al DMI e che partecipano all'iniziativa. In caso di nuova nomina di Direttore, la Direzione Aziendale dovrà formalizzare, attraverso la presentazione della Politica e la richiesta di sottoscrizione al nuovo Direttore, la sua assunzione di responsabilità nei confronti dell'iniziativa. In caso di nomina di un nuovo Direttore Generale a questi verrà ufficialmente richiesta dal Comitato Italiano per l'Unicef la disponibilità a proseguire nell'iniziativa.

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La versione sintetica della politica aziendale, tradotta nelle lingue maggiormente utilizzate è esposta nei luoghi maggiormente frequentati. La politica viene comunicata agli utenti e diffusa alle strutture di riferimento intra ed extraziendali con adeguate modalità individuate anche con il coinvolgimento dell'URP. Finalità L'Azienda USL 2 si pone i seguenti obbiettivi:

assicurare che tutte le donne assistite nel percorso nascita siano adeguatamente informate sui benefici dell’allattamento al seno e sulla mancanza di tali benefici conseguente all’alimentazione artificiale, in modo che possano prendere una decisione in maniera cosciente e responsabile;

assicurare che tutti gli operatori sanitari che hanno contatti con le donne assistite nel percorso nascita siano in grado di fornire un aiuto valido e un sostegno competente per iniziare e continuare l’allattamento al seno;

assicurare pari e adeguato sostegno anche alle donne che non allattano e che utilizzano sostituti del latte materno;

aggiornare periodicamente il documento della politica e i protocolli operativi e verificarne la corretta applicazione.

Azioni L'Azienda USL 2, in considerazione delle evidenze scientifiche che documentano come la pubblicità e la distribuzione gratuita di prodotti per l'alimentazione infantile riducono la durata dell' allattamento al seno, si impegna a rispettare il Codice Internazionale per la Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno e le successive risoluzioni dell’Assemblea Mondiale della Sanità. Sono recepite quindi le seguenti indicazioni:

Non è permessa in tutta l’Azienda USL 2 alcuna pubblicità di sostituti del latte materno e/o di prodotti che violano il Codice ed è proibita l'esposizione dei marchi commerciali delle compagnie produttrici di sostituti del latte materno.

Non sono permesse donazioni di campioni gratuiti o regali con sostituti del latte materno alle gestanti, alle puerpere o ai visitatori.

Non sono accettati prodotti e/o forniture in omaggio o a basso costo di latte artificiale, tettarelle, biberon, ciucci e paracapezzoli.

Le piccole quantità di sostituti del latte materno di cui l’ospedale ha bisogno sono acquistate attraverso i normali canali di acquisizione secondo le regole vigenti e le stesse modalità utilizzate per gli altri prodotti.

Non è permesso ai produttori di sostituti del latte materno distribuire al personale e alle donne assistite in ospedale documenti sull’alimentazione infantile. Non sono permessi contatti diretti e indiretti tra i rappresentanti delle compagnie produttrici di sostituti del latte materno, le gestanti e le madri.

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Altri materiali educativi sull’argomento potranno essere distribuiti alle donne solo previa autorizzazione del responsabile del Servizio.

Non sono effettuate, per le donne assistite in ospedale (in gravidanza o che hanno partorito), sessioni di istruzione collettiva sulla preparazione e l’uso di latte artificiale. Nel caso in cui la madre decida di nutrire il suo neonato con latte artificiale, verrà consigliata in modo individualizzato.

Per quanto riguarda gli operatori sanitari

Nel mantenere contatti con i rappresentanti delle compagnie produttrici di sostituti del latte materno per qualsiasi motivo, in occasione della presentazione di nuovi prodotti, di partecipazione a congressi o collaborazione con i giornali e riviste, gli operatori devono far sì che questi contatti non creino conflitti di interesse con le iniziative per ospedali e comunità amiche dei bambini per l'allattamento.

Non è permesso ricevere campioni gratuiti di prodotti coperti dal Codice Internazionale

E' vietato accettare omaggi, materiale informativo, attrezzature, sponsorizzazioni, finanziamenti a qualsiasi titolo da parte delle ditte produttrici di sostituti del latte materno.

L’adesione del personale a queste linee guida è obbligatoria. Qualsiasi eventuale modifica dovrà essere previamente concordata con il Direttore del Dipartimento Materno Infantile e con il gruppo di lavoro sull’allattamento al seno.

Quando si ravvisano situazioni cliniche critiche per lo stato di salute della donna e del bambino, sono giustificati eventuali scostamenti dal presente protocollo.

Gli operatori sono tenuti a registrare in cartella le motivazioni di tali scostamenti.

Politica aziendale sull'allattamento materno 1. Comunicare la politica relativa all’allattamento al seno

La politica aziendale è stata redatta da un gruppo di lavoro multiprofessionale locale e viene periodicamente aggiornata.

Deve essere conosciuta da tutti gli operatori sanitari che hanno contatto con le donne assistite da questo ospedale prima, durante e dopo il parto. I nuovi assunti ne devono essere informati al momento di prendere servizio.

Il testo che esplicita la politica aziendale deve essere disponibile per consultazione in tutti i reparti e le Strutture Organizzative in cui può essere utilizzata.

Una copia deve anche essere in possesso dei Direttori delle strutture e dei coordinatori.

La versione sintetica di questa politica, comprendente i 10 passi OMS-Unicef, semplificata in lunghezza e linguaggio e tradotta nelle lingue degli immigrati più rappresentati sul territorio della Azienda USL 2, viene esposta in tutti gli ambienti dove donne gravide, madri e neonati vengono assistiti prima, durante e dopo il parto.

I mediatori culturali sono coinvolti al fine di promuovere una comunicazione efficace.

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2. Formare gli operatori Tutti gli operatori che entrano in contatto con donne assistite in questo ospedale hanno la responsabilità di promuovere, proteggere e sostenere l’allattamento al seno e una corretta alimentazione infantile Tutti gli operatori che entrano in contatto con donne assistite in questo ospedale devono completare una formazione specifica sull'allattamento materno, sull'alimentazione con sostituti e sul Codice in base alle competenze legate al loro ruolo professionale. Gli operatori non formati non possono dare consigli alle donne in tema di alimentazione dei bambini. Nel caso lo debbano fare, dovranno consultarsi con un operatore formato o con il responsabile del servizio. Gli operatori sono divisi in 3 categorie:

dedicati

coinvolti

informati. Tutti i nuovi assunti dovranno essere informati per un Corso di Orientamento sulla Politica entro una settimana dall'inizio dell'attività e quelli coinvolti e dedicati dovranno completare la loro formazione specifica entro sei mesi da quando prendono servizio. Gli informati devono avere delle competenze di carattere generale, in modo da indirizzare la madre alla figura adeguata. Questi operatori seguono un corso di 2 ore. Gli operatori coinvolti devono avere le conoscenze teoriche sull’allattamento al seno e sapere a chi indirizzare per ulteriori approfondimenti. Gli operatori dedicati sono quelli che hanno, oltre alle conoscenze teoriche anche le competenze pratiche per aiutare le madri. Questi operatori sono formati secondo le linee guida OMS-Unicef con un corso di 21 ore, comprendenti un minimo di 4 ore e mezzo di esperienza clinica supervisionata, effettuato entro 6 mesi da quando prendono servizio. La formazione comprende la gestione dell'allattamento al seno, l'alimentazione del bambino non allattato al seno, il rispetto del Codice Internazionale. Questi operatori sono formati con un corso di 20 ore, effettuato entro 6 mesi da quando prendono servizio secondo le linee guida OMS UNICEF. Con un minimo di 4.30 ore di esperienza clinica supervisionata. La responsabilità per i contenuti ed i metodi di questa formazione ricade sul gruppo di lavoro per l’allattamento al seno. La responsabilità organizzativa ricade sullo staff del Dipartimento Materno-Infantile.

Funzioni importanti della formazione sono fornire conoscenze teoriche appropriate, omogenee e scientificamente validate, permettere agli operatori di comunicare in maniera più efficace con le donne e stabilire una corretta relazione di aiuto.

Tra i contenuti della formazione specifici per l'allattamento vi è la capacità che ogni operatore deve acquisire di spiegare alle donne come attaccare adeguatamente un neonato al seno e di assisterle concretamente in tutte le fasi dell'alimentazione del bambino, verificando la comprensione e la corretta esecuzione delle indicazioni da parte delle donne. La frequenza ad un Corso di Orientamento da parte di tutti gli operatori avviene entro una settimana dall’inizio dell’attività. La formazione obbligatoria per gli operatori dedicati prevede la gestione dell’allattamento al seno, l’alimentazione del bambino non allattato al seno, il rispetto del Codice Internazionale.

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3. Informare le gravide Tutte le donne in stato di gravidanza assistite in questo ospedale devono ricevere, per poter decidere in modo consapevole, informazioni sui benefici dell’allattamento al seno e sui rischi dell’alimentazione artificiale. Tutte le donne in stato di gravidanza assistite in questo ospedale devono avere la possibilità di un colloquio individuale con un operatore formato per discutere i loro problemi relativi all’alimentazione infantile, anche nell’ambito di gruppi di sostegno all’allattamento al seno. Durante il percorso della gravidanza, presso tutti i punti di accesso o di visita delle donne è disponibile materiale informativo circa l'importanza dell'allattamento esclusivo al seno per i primi 6 mesi, i principali benefici dell'allattamento materno e gli elementi fondamentali per la sua corretta gestione. Le basi fisiologiche dell’allattamento al seno (pelle a pelle, inizio e mantenimento della lattazione) ed i problemi più frequenti che potrebbero dover affrontare (dolore, ingorgo) devono essere spiegati chiaramente a tutte le donne in stato di gravidanza assistite in questo ospedale. I genitori che assistono ai corsi di preparazione al parto dovrebbero essere incoraggiati a preparare un piano per l’alimentazione del neonato in ospedale subito dopo il parto e a domicilio subito dopo la dimissione. Le donne che dimostrano l’intenzione di utilizzare sostituti del latte materno per scelta personale o che non possono allattare al seno per motivi medici riceveranno informazioni adeguate per un’alimentazione sostitutiva accettabile, fattibile, sostenibile e sicura e informazioni adeguate sulle buone pratiche per l’utilizzo dei sostituti del latte materno. Queste informazioni saranno fornite individualmente in sede adeguata. 4. Favorire l'avvio dell’allattamento al seno Se le condizioni cliniche di madre e neonato sono stabili, tutte le donne devono poter tenere il neonato in contatto pelle-a-pelle subito dopo il parto naturale e/o dopo il parto con taglio cesareo con anestesia locoregionale, in un ambiente tranquillo e silenzioso, per almeno 1 ora o fino a quando lo desiderino.

Subito dopo il parto la mamma deve essere incoraggiata e messa nella condizione più adeguata per offrire il seno al neonato non appena mostra segni di fame, così da avviare l'allattamento generalmente entro 1 ora dalla nascita. Durante questa prima poppata sarà presente un operatore sanitario dedicato, adeguatamente formato, in grado di fornire un aiuto quando necessario.

Se necessario, questo aiuto deve essere fornito per tutte le poppate durante la permanenza in ospedale.

Il bagnetto e le altre procedure assistenziali dovranno essere posticipate al termine del periodo di contatto pelle a pelle, spiegando il significato di questo rinvio.

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5. Sostenere l’allattamento mostrando le tecniche di mantenimento della secrezione lattea Entro 6 ore dalla nascita tutte le donne devono ricevere istruzioni su come attaccare e posizionare bene il bambino, su come riconoscere i difetti di attacco e posizione.

La cartella neonatale dovrà riportare le osservazioni riguardo l'allattamento, la valutazione della poppata e le comunicazioni fornite alla mamma.

Tutte le donne devono essere istruite su come spremere il latte dal seno in caso di necessità. Se necessario, queste istruzioni devono essere scritte e/o disegnate.

Quando madre e neonato devono essere separati per ragioni mediche, gli operatori devono assicurarsi che la madre sprema il latte con regolarità e riceva aiuto in caso di bisogno, iniziando preferibilmente dalla sesta ora dalla nascita, per almeno 8 volte nelle 24 ore.(compresa la notte, e mai con intervalli superiori alle quattro ore).

Si accertano che la madre ne abbia compreso lo scopo, e sappia cosa fare e a chi rivolgersi in caso di difficoltà, anche dopo la dimissione e quando torna al lavoro .

Alle madri che non possono o non vogliono allattare sarà garantita una consulenza personalizzata e riservata in cui vengono spiegate le varie opzioni e illustrate le modalità di preparazione, somministrazione e conservazione dei sostituti del latte materno, verificandone la comprensione. Saranno anche fornite informazioni sulle cure del seno.

6. Non somministrare al neonato alimenti o liquidi diversi dal latte materno tranne che su

precisa prescrizione medica

Nessun altro liquido o alimento oltre al latte materno deve essere somministrato ad un neonato allattato al seno, a meno che non vi siano motivate ragioni mediche.

In caso di supplementazione, i genitori devono essere informati, se ne deve spiegare adeguatamente la ragione.

Qualsiasi supplemento prescritto dal medico deve essere registrato nella cartella clinica (motivo, tipo di supplemento, posologia).

I genitori che richiedono supplementi devono essere informati dei rischi che ciò comporta per il proseguimento dell’allattamento al seno.

La richiesta deve essere annotata nella cartella clinica.

I supplementi eventualmente somministrati per ragioni mediche devono essere dati al bambino con siringa, con cucchiaino, con un bicchierino o con altro dispositivo di alimentazione supplementare a meno che non sia stata presa una definitiva decisione di alimentare il bambino con latte formulato.

La modalità di somministrazione dei supplementi deve essere riportata in cartella.

E' disponibile il latte materno spremuto per i bambini che necessitano di supplementi per ragioni mediche. Nel caso si usi latte latte di un'altra donna, lo stesso deve essere pastorizzato ed i genitori ne devono essere informati, riportando il consenso in cartella.

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7. Rooming-in Ogni operatore sanitario responsabile dell'assistenza alla madre e al neonato deve essere a conoscenza dei vantaggi del rooming-in, adoperandosi ed offrendo attivamente la possibilità di praticarlo 24 ore su 24.

I genitori devono essere informati dei benefici che comporta il rooming-in.

La cura del bambino, in presenza di un adeguato sostegno, appartiene alle madri.

La separazione tra madre e figlio avverrà solo nel caso in cui stare assieme comporti gravi rischi per la salute della madre e/o del bambino.

Nel caso in cui tale separazione sia inevitabile, deve essere ridotta al minor tempo possibile, fino al superamento della situazione clinica che l'ha determinata.

La separazione potrà avvenire anche su espressa e controfirmata richiesta dei genitori, che dovranno però essere previamente informati dei rischi che ciò comporta per il proseguimento del l’allattamento al seno.

Il nido deve essere ridotto a dimensioni compatibili con i pochissimi casi prevedibili di separazione tra madre e bambino.

Non ci deve essere separazione nemmeno durante la notte, salvo i casi previsti dai punti precedenti.

Le donne sottoposte a taglio cesareo non hanno motivo di essere separate dal bambino, per cui le indicazioni elencate ai punti precedenti sono applicabili anche a loro.

Anche quando la separazione è resa necessaria da ragioni mediche, la stessa deve essere ridotta al minor tempo possibile, fino al superamento delle ragioni mediche che l’hanno giustificata.

8. Incoraggiare l'allattamento a richiesta

I neonati che non presentano problemi patologici devono essere allattati quando lo desiderano, senza intervalli obbligati e limiti alle poppate.

Le mamme devono essere informate che nelle prime settimane i neonati hanno bisogno di almeno 8-12 poppate efficaci nel corso delle 24 ore.

Gli operatori devono aiutare le madri a riconoscere i segni precoci di fame del neonato, in modo da iniziare la poppata prima che sopravvenga il pianto, e a riconoscere i segnali di sazietà e l’efficacia di una poppata.

È accettabile che una madre stimoli una poppata, svegliando il neonato, se è preoccupata per un intervallo di sonno troppo prolungato e/o per un seno che comincia ad essere pieno.

I procedimenti medici, ostetrici ed infermieristici ospedalieri devono essere organizzati in modo tale da non interferire con l’allattamento a richiesta.

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Vengono date indicazioni operative per permettere che le poppate avvengano senza restrizioni della frequenza e della durata.

Tutte le madri ricevono istruzione sull’importanza della alimentazione notturna per la produzione di latte.

9. Non utilizzare tettarelle, ciucci e paracapezzoli L’uso di tettarelle, ciucci e paracapezzoli durante l’allattamento al seno interferisce con lo stesso, modificando i tentativi del neonato di coordinare i movimenti della suzione. Per la stessa ragione, eventuali supplementi, quando necessari, devono essere somministrati con siringa, con cucchiaino, con bicchierino o con dispositivo di alimentazione supplementare. Gli operatori sanitari devono informare le madri che allattano al seno sull'importanza di evitare l'utilizzo di biberon o ciucci nelle prime 4 settimane. In patologia neonatale è possibile l'uso del ciuccio per la suzione non nutritiva e anche per il controllo del dolore. 10. Per le mamme che non allattano è prevista pari assistenza, individualizzata per ogni

singola donna.

Alternative sicure per l’alimentazione dei lattanti Le donne in attesa che, dopo aver ricevuto informazioni indipendenti e complete sull’allattamento al seno decidono di alimentare i loro figli con latte artificiale devono ricevere un sostegno personalizzato ed informazioni su come procedere in maniera corretta e sicura. Ciò vale anche per quel piccolo numero di donne per le quali l’allattamento al seno non è possibile o è controindicato e per quelle donne che, dovendo lavorare fuori casa prima che il figlio compia 6 mesi, potrebbero non essere in grado di continuare con l’allattamento o con latte materno esclusivo ed aver bisogno di integrarlo con latte artificiale quando sono separate dal bambino. Vengono date informazioni alle madri su come ottenere tempestivamente aiuto per eventuali problemi di alimentazione dei figli subito dopo la dimissione. e ’indicazioni operative per garantire che la madre venga informata su dove trovare aiuto e sostegno per l’allattamento e l’alimentazione dopo la dimissione. Il punto nascita promuove la collaborazione tra gli operatori della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per creare reti di sostegno a cui indirizzare le madri alla dimissione dall’ospedale.

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11. Cure amiche della madre

L'Azienda USL 2 si impegna a garantire un approccio alla nascita centrato sul nucleo familiare e sul rispetto della fisiologia, che si basi sulle Cure Amiche della Mamma, inserite nelle iniziative per gli ospedali e le comunità amiche per l'allattamento. Queste informazioni comprendono:

Incoraggiare la donna a farsi accompagnare da persona di fiducia durante il travaglio e il parto.

Darle la possibilità di assumere cibi e bevande leggeri durante il travaglio

Darle la possibilità di passeggiare e muoversi durante il travaglio e assumere posizioni di proprio gradimento durante il parto

Informarla sui metodi non farmacologici per alleviare il dolore

Evitare l'uso di pratiche cliniche sulla cui utilità non esistono prove di efficacia

Evitare l'uso routinario di procedure invasive e quando queste sono necessarie per motivate complicazioni, fornirne adeguata spiegazione alla donna

in base al tipo di partoanalgesia richiesta dalla madre, fornire adeguate informazioni sugli eventuali effetti sull'allattamento e assicurare un'assistenza appropriata nel decorso post-nascita.

12. Dimissione Il DMI si impegna a promuovere la collaborazione con quanti (servizi territoriali, pediatri di libera scelta, gruppi di auto-aiuto, gruppi di volontariato) si propongono di aiutare le donne a mantenere l’allattamento al seno dopo la dimissione. Per far ciò, l’ospedale promuoverà riunioni di formazione e coordinamento. Al momento della dimissione, saranno forniti a tutte le donne indirizzi e recapiti telefonici ai quali rivolgersi in caso di problemi con l’allattamento al seno e l’alimentazione dei bambini. L’ offerta di sostegno alle donne che allattano è esplicitata in procedure aziendali e le mamme ricevono informazioni scritte su vari opuscoli e documenti che sono loro consegnati nelle varie fasi del percorso nascita.