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452 l’industria delle costruzioniRIVISTA B IMESTRALE DI ARCHITETTURA
DirettoreGiuseppe Nannerini
Comitato scientificoAndrea BrunoJo CoenenClaudia ConfortiPaolo DesideriGianfranco DioguardiFrancesco MoschiniRenato T. MorgantiCarlo OdorisioEduardo Souto de MouraSilvano StucchiPiero TorrettaVincenzo Vitale
Edilstampa Via Guattani, 20 - 00161 Roma. Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Guattani 20 - 00161 Roma tel. 0684567403, 0684567323 fax 0644232981 e-mail: [email protected] - Bimestrale - Spedizione in abbonamento postale art. 2, comma 20/B L662/96 - Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 11804, 25.10.67 - Direttore responsabile Giuseppe Nannerini, proprietà ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili, Roma. Le opinioni espresse dagli autori non impegnano la rivista Pubblicità Edilstampa - Via Guattani, 20 - 00161 Roma tel. 0684567403 e-mail: [email protected] Abbonamenti 2017 Italia: 1 numero € 12,00; abbonamento annuo € 65,00. Versamento su c/c n. 778019 intestato a: Edilstampa srl, Via Guattani 20 - 00161 Roma. Acquisto on line www.lindustriadellecostruzioni.it. Abroad: subscrip-tion fee (air mail): Europe € 110,00 per year; extra European countries: € 145,00 Stampa Arti Grafiche Boccia spa, Salerno La rivista è in vendita anche in formato digitale www.lindustriadellecostruzioni.it ISSN 0579-4900
In copertina: Museo dell’Opera del Duomo, Firenzefoto Mario Ciampi
ANNO LNOVEMBRE-DICEMBRE 2016
4 NATALINI ARCHITETTI - GUICCIARDINI & MAGNI ARCHITETTI
Museo dell’Opera del Duomo, FirenzeMuseo dell’Opera del Duomo, Florence
20 CANALI ASSOCIATI
Nuovo allestimento del Museo del Duomo, nel Palazzo Reale di MilanoNew Exhibition Design for the Museo del Duomo, Milan
36 CARLO TERPOLILLI, IPOSTUDIO
Nuovo Museo degli Innocenti, FirenzeNew Museo degli Innocenti, Florence
52 NATALINI ARCHITETTI
Scalone di ponente della Galleria degli Uffizi, FirenzeGalleria degli Uffizi West Staircase, Florence
60 ABDR ARCHITETTI ASSOCIATI
Ampliamento e restauro del Museo archeologico di Reggio CalabriaNational Archaeological Museum in Reggio Calabria
72 OMA
La nuova fondazione Prada a MilanoThe New Prada Foundation in Milan
82 ZAHA HADID ARCHITECTS
Museo della Montagna a Plan de Corones, BolzanoMessner Mountain Museum, Plan de Corones, Bolzano
90 MAURICE NIO
Ampliamento del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, PratoLuigi Pecci Contemporary Arts Centre, Prato
98 ABDR ARCHITETTI ASSOCIATI
Ampliamento del Museo Archeologico di Sibari, CosenzaArchaeological Museum of Sibaritide, Sibari, Cosenza
106 ARGOMENTI– IBA Parkstad 2013-2020: riconciliare, ricomporre, rigenerare
– Danilo Guerri 1939-2016
– L’architettura iraniana alla 15. Biennale di Venezia
121 LIBRI
122 NOTIZIE
Vice DirettoreDomizia Mandolesi
RedazioneMarco MarettoGaia Pettena
Segreteria di redazioneCostanza Natale
ImpaginazionePasquale Strazza
CorrispondentiZhai Fei, CinaLuciana Ravanel, FranciaItalia Rossi, Gran BretagnaNorbert Sachs, GermaniaAntonio Pio Saracino, UsaSatoru Yamashiro, Giappone
Testi inglesiPaul D. BlackmoreSara Silvia Ferrucci
Hanno collaborato a questo numeroFabrizia Berlingieri, Matteo Cassani Simonetti, Lorenzo Ciccarelli, Jo Coenen, Claudia Conforti, Alberto Coppo, Alessandra De Cesaris, Emanuela GuerrucciTeodora Maria Matilda Piccinno, Anna Vyazemtseva
EditoreEdilstampa srlwww.lindustriadellecostruzioni.itwww.edilstampa.it
l’industria delle costruzioni è una rivista internazionale di architettura con testi in italiano e in inglese.Le proposte di pubblicazione sono sottoposte alla valutazione delcomitato di redazione che si avvale delle competenze specifiche di referee esterni secondo il criterio del blind-review
In questa e nella pagina afianco: le trasformazioni dellaregione di Parkstad neltempo; il metodo e lestrategie IBA Parkstad
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L’Internationale Bauausstellung (IBA) è uno strumentostrategico di trasformazione territoriale nato in Germa-nia nel 1901, con il significato originale di EsposizioneInternazionale di Architetture Costruite. La particolaritàdei casi IBA, ricordando alcune esperienze esemplari co-me IBA Berlin 87 o IBA Emscher Park, consiste nell’ecce-zionale valore di collisione tra teoria e progetto, che gene-ra un alto grado di sperimentazione dei processi e risul-tati di trasformazione duraturi per i territori. L’IBA, in unluogo specifico e per un tempo definito, agisce come unmotore di accelerazione verso il futuro, capace di guar-dare oltre le questioni del proprio tempo.
Per la prima volta nella sua storia, l’IBA opera fuori daiconfini tedeschi in Parkstad, una coalizione di otto mu-nicipalità della provincia di Limburg a sud dell’Olanda,stretta al confine con la Germania. Per la sua posizionetransfrontaliera Parkstad possiede uno spirito europeoche si è sedimentato su questo territorio di 211 kmq ecirca 250.000 abitanti. Dal sarcofago in Simpelveld, alleterme romane in Heerlen e ai resti delle ville dissemina-ti lungo la Via Belgica; dalle tenute nobiliari rurali diLandgraaf del XVII secolo alle cascine di Schinveld eNuth, la storia di Parkstad è caratterizzata dal permane-re, da un piacevole stare. La sua continuità insediativa si
associa ad un’unità ecologico-spaziale data dalla geo-morfologia collinare ricca di corsi d’acqua, restituendo-ne un’immagine di paesaggio idilliaco. D’altro canto, Parkstad costituisce un caso eccezionaleper le numerose trasformazioni urbane susseguitesi nelcorso dell’ultimo secolo. La regione, agli inizi del XX se-colo, faceva parte di un bacino carbonifero che abbrac-ciava Germania, Olanda e Belgio. Da allora, e in un arcodi tempo molto breve, l’area ha subito almeno cinquecambiamenti strutturali che si sono innestati sul territo-rio e nelle pieghe della memoria collettiva: dall’esplosio-ne demografica dovuta all’attività estrattiva, alla chiusu-
ra delle miniere e alla loro completa demolizione; dal-l’imposizione di una nuova economia industriale al suoimmediato declino; dall’assistenzialismo dello stato na-zionale alla carenza di politiche collettive e all’afferma-zione di scelte privatistiche se non proprio speculative.L’intensità di queste mutazioni spaziali ha avuto un im-patto molto forte e con conseguenze tangibili nella re-gione, soprattutto con la recente crisi economica, evi-denti oggi nell’alto tasso di disoccupazione e nel decli-no demografico1. Alla luce di queste contraddizioni brevemente enuncia-te, la sfida per l’Internationale Bauausstellung in Park-
A C U R A D I D O M I Z I A M A N D O L E S I
IBA Parkstad 2013-2020: riconciliare, ricomporre, rigenerareJo Coenen
107stad è quella di re-immaginare l’identità di un agglome-rato urbano e paesaggistico fatto di frammenti, attra-verso il dispiegarsi di una nuova narrativa di ricomposi-zione, riconciliando i diversi telai territoriali sovrappostiall’interno di una unità significativa. La necessità di un ri-orientamento sulle scelte future della regione, infatti, èampiamente sentita. Per questo motivo è importantepensare in termini di trasformazione e continuità: partiredal preesistente per valutare attentamente i possibili in-nesti di nuove e positive forme nell’abitare. Il tema del-la rigenerazione rappresenta, oggi, quasi due terzi delleattività nel campo dell’architettura, dalla ristrutturazio-ne edilizia di singoli edifici fino a più complesse opera-zioni su parti di città o paesaggi. Il cambiamento fonda-mentale delle questioni affidate alla disciplina architet-tonica e la crescente complessità della pratica professio-
nale richiedono una nuova forma d’arte nell’operare perla trasformazione fisica dell’ambiente costruito: l’artedella commistione2, dell’unire più cose insieme. Secondo quest’ottica il tema fondante per IBA Parkstadconsiste in un’azione integrata di riequilibrio ecologico,sociale e urbano per la regione. Questo si declina se-condo tre strategie principali individuate nella FlexibleCity, per la riqualificazione e riuso temporaneo degli edi-fici; nell’Energy City per il passaggio dalle energie fossilia quelle rinnovabili e alternative; nella Recycle City per ilriuso dei materiali, delle acque e dei rifiuti. Il caso speci-fico di Parkstad può costituire un esempio di un metodo
di lavoro, applicabile ad altri contesti europei, per lacreazione di sistemi e processi territoriali intelligenti.Come ogni strumento di lunga tradizione l’IBA ha af-frontato negli ultimi anni un processo di trasformazione,sia nella strutturazione delle procedure, sia soprattuttonelle finalità. L’integrazione, in IBA Parkstad, tra visioniche rappresentano le diverse parti in gioco – istituzionilocali, governi nazionali, associazioni, imprese, cittadini– diventa componente necessaria e indispensabile peroperare in maniera organica non solo sulle strutture fisi-che, ma anche sui substrati sociale ed economico deiterritori. IBA Parkstad perciò si articola attraverso tre bracci ope-rativi: Practical che si occupa della supervisione e l’orga-nizzazione dei progetti fisici; Public che coordina unapiattaforma di partecipazione volontaria dal basso; Aca-
demy che rappresenta il fondamentale laccio tra ricercae progetto3. Questa struttura di lavoro tripartita e interdisciplinare sibasa su un metodo di ascolto. Essa raccoglie esempi e vi-sioni dal territorio, al fine di riunirli in un ampio e inte-grale processo decisionale. IBA Parkstad attiva un modusoperandi aperto, come un grande contenitore di istanzeche arrivano dalle diverse parti sociali e che costruisco-no, tutte assieme, un terreno comune per definire gliobiettivi e le modalità con cui la città del futuro possadivenire non solo sostenibile nei processi di trasforma-zione fisica, ma innovativa in quelli decisionali.
1 Coenen J.; Berlingieri F.; BergstraT.; Buteijn Y.; Konig I.; Layale P.(edited by) (2015). IBA PARKSTADMANUAL, SUMMER 2015.Heerlen: IBA Parkstad Editions.2 Coenen J. (2006). De kunst vande versmelting, The art of blending.Delft: Delft Academic Press, RMiT.3 http://www.iba-parkstad.nl
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UN TELAIO PER LA RICERCA: IBA INTERNATIONAL STUDIO 2016Fabrizia Berlingieri
In larga parte dei suoi territori, l’Europa, oggi, vive con-cretamente le conseguenze dell’unificazione politico-economica. Incremento di mobilità, apertura di mercatie negoziazione di investimenti sui territori si configuranocome veri e propri campi di battaglia per l’urbanità eu-ropea sempre più divisa tra aree metropolitane, che at-traggono persone e capitali, e territori periferici che su -biscono declini demografici e mancanza di opportunitàdi sviluppo1. Al fenomeno di antagonismo urbano si as-socia quello dell’indebolimento dei confini nazionali lad-dove le realtà insediative vivono sempre più una quoti-dianità di scambio transfrontaliero non supportato, però,da indirizzi politico-urbani adeguati2. Esse diventano oc-casioni di indagine privilegiate per ripensare forme di or-ganizzazioni territoriali non più incentrate su logiche bu-rocratico-amministrative, ma su unità storico-geografi-che. Cambiando prospettiva, lo sfocarsi delle frontierepuò agire con un impatto positivo sul futuro sviluppo diaree storicamente considerate marginali, ristabilendo
l’importanza di un principio insediativo territoriale basatosu caratteri morfologici e storico-economici, e di un prin-cipio di cooperazione capace di offrire un bilanciamentorispetto alle grandi concentrazioni metropolitane3. L’International Studio nasce come iniziativa di collabo-razione tra diverse università europee che ha comeobiettivo quello di costruire una piattaforma di cono-scenza condivisa e di sperimentazione, capace di ridur-re le distanze tra ambiti teorici e pratiche progettuali at-traverso forme di cooperazione intersettoriale. All’internodi questo quadro generale l’International Studio, in col-laborazione con IBA Parkstad, ha indagato il tema delleregioni transfrontaliere in un primo Workshop di studi ericerca dal titolo Design Strategies for Transforming CrossBorder Regions4, avendo come focus il territorio di Park-stad, ex regione mineraria tra Belgio-Olanda-Germaniae parte dell’alleanza transfrontaliera della Euregio Maas-Rhine. Durante le tre settimane di lavoro otto UniversitàEuropee5, con più di sessantacinque persone tra docen-ti, esperti esterni, tutors, dottorandi studenti e staff IBA,si sono incontrate presso le sedi della TU Delft e delloIUAV a Venezia. L’obiettivo principale è stato quello didefinire un terreno di ricerca comune, lavorando su casidi studio con un taglio transnazionale e selezionati daIBA Parkstad. Da queste incursioni di ricerca nel progettosono emersi alcuni temi generali, atti a definire unagrammatica operativa possibile per le regioni transfron-taliere e più in particolare per Parkstad. Il primo fa riferimento alla valorizzazione del patrimonioambientale e culturale, individuato nei progetti di riqua-lificazione delle Terme Romane ad Heerlen (RomanQuarter), a cura della Hasselt University e dello IUAV, edell’asse romano tra Heerlen e Aachen (North/Southaxis) a cura della RTWH. Le tracce della storia, visibili einvisibili, in questa regione costituiscono il primo esem-pio di superamento dei confini nazionali. Le influenzeromane, infatti, si innestano sulla Via Belgica, la stradamilitare che dalle coste del Mare del Nord giungeva aColonia. La consapevolezza della mutevolezza dei confi-ni e, al contrario, la presenza di un codice genetico sto-rico-culturale comune sono posti a base delle riflessioniprogettuali, nelle quali emerge con forza la necessità diun dialogo inter-storico tra le tracce fisiche, di un terri-torio transnazionale che affonda le proprie radici comu-ni nel paesaggio come sedimentazione spaziale di identi-tà condivisa. L’importanza del patrimonio paesaggistico
Schema delle aree diprogetto individuate perl’IBA International Studio2106; la regione di Parkstadcon le 8 municipalità (1. Heerlen, 2.Hoensbroek, 3. Brunssum, 4. Valkeburg, 5. Voerendaal, 6. Nieuwenhagen, 7. Simpelveld, 8. Kerkrade) e le relazioni con i paesiconfinanti
1 http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Population_statistics_at_regional_level/it2 ESPON (2010). Metroborder.Cross-border PolycentricMetropolitan Regions. ESPON &University of Luxembourg3 “L’apertura dei confini offrenuove opportunità, per le città ele regioni urbane di frontiera, dirinforzare la propria posizione alcuore delle reti economicheglobali, e di affermare la propriaautonomia come entità regionalitransnazionali. Senza minimizzarei possibili effetti ostruttivi deiconfini, è di aiuto riconoscere ilfatto che essi possono ancherappresentare una risorsa nellacreazione di regioni transnazionalimetropolitane”. In: Sohn, C.(2014), “The Border as a Resourcein the Global Urban Space: AContribution to the Cross-BorderMetropolis Hypothesis”.International Journal of Urban andRegional Research, 38: 1697-17114 Il workshop è stato parte delleiniziative di Revitalization byReconciliation, evento collateraledella 15 Mostra Internazionale diArchitettura della Biennale diVenezia, a cura di di IBA Parkstad.I risultati sono stati presentati aBrussels in occasione dellaEuropean Week for Cities andRegion in Brussels, Ottobre 2016.5 La partnership universitariacoinvolge in Olanda l’University ofTechnology di Delft (TU Delft) edEindhoven (TU Eindhoven) e laMaastricht Academy ofArchitecture; in Belgio l’HasseltUniversity; in Germania la RWTHAachen University; in Italia ilPolitecnico di Milano, l’UniversitàIUAV di Venezia e l’Universitàdegli Studi “La Sapienza” diRoma.
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è declinata rispetto al tema delle porte infrastrutturali,come nel caso del progetto di ampliamento e riqualifi-cazione dell’aeroporto minore di parapendio al confinecon la Germania (North Gateway of Schinveld Airport).L’occasione di progetto, in questo caso, innesta un se-condo nucleo tematico nell’individuare precisi ambitiomogenei di sviluppo transfrontaliero, come evidenziatodal gruppo del Politecnico di Milano. L’ultimo argo-mento, sviluppato dall’unità di ricerca “La Sapienza” diRoma, riflette sulle contemporanee condizioni urbane diquesti agglomerati, molto spesso privi di specificità, chepossono individuarsi come poli di attrazione non com-petitivi ma complementari in un ambito interregionale,come nella proposta sul distretto urbano di Bekkerveld(Bekkerveld District). L’educazione diventa il fulcro perun’azione di rigenerazione urbana, implementandospecificità e inclusione degli attori sociali. I temi del re-cupero di brani urbani e del riuso di manufatti di impor-tanza storico-architettonica sono, infine, caratterizzantile attività didattiche e di ricerca delle due università
olandesi, TU Delft e TU Eindhoven, già facenti parte delcircuito nazionale di IBA Academy.Il lavoro dei gruppi di ricerca è stato quello di immagi-nare processi di trasformazione e non solo progetti spe-cifici. Un risultato comune si è raggiunto nella messa apunto di metodologie operative: individuare azioni di ri-vitalizzazione attraverso una attenta e selettiva ricompo-sizione dell’esistente. Ricomporre per rivelare il poten-ziale di ricchezza e complessità presenti nel palinsestoterritoriale, fisico quanto mentale, avendo come pre-messa il coinvolgimento sociale.L’opportunità di indagare questi temi può rappresenta-re, infatti, più di un esperimento isolato. Questa primaesperienza congiunta tra IBA Parkstad e l’InternationalStudio indicano un campo d’azione concreto e un ap-proccio innovativo che può suggerire il coinvolgimentoin altri casi pilota, promuovendo la cooperazione comu-nitaria al fine di stimolare un ripensamento critico delruolo urbano e delle sue specificità contestuali nei terri-tori europei.
POETRY OF SHRINKINGCITIESTU EINDHOVEN/MAASTRICHTACADEMY OF ARCHITECTUREDocenti: Jos Bosman(coordinatore scientifico), Manon Deijkers (tutor) Tu Eindhoven con ilDipartimento AmbienteCostruito e MaastrichtAcademy of Architecturelavorano a stretto contattocome membri di IBA Academye per le attività didattiche suitemi dell’IBA Parkstad. Allabase di questa vi è la necessitàdi definire una nuova figura dibranding territoriale perParkstad, in grado dipromuovere l’immagine di unaregione turisticatransfrontaliera in Europa.Partendo dalla constatazione diuna contrazione del fenomenourbano nella regione, dovuta alprogressivo flusso migratorioverso i vicini confini dellaGermania e del Belgio, leproposte progettuali cercano ditrasformare questa condizionenegativa in una potenzialerisorsa per il futuro,trasformando i vuoti delcostruito con nuove tipologieper residenze e servizi turistici.Alcuni esempi sono offerti daglistudenti del master sulpaesaggio urbano di Heerlen,raggiungendo un alto livello dirisultati con la nomina perl’Archiprix Olanda. Anche ilmodello di mobilità lentapotrebbe essere visto comeuna componente importante dirivitalizzazione perl’accessibilità del paesaggio,migliorando la qualità di interearee naturali della regione. Lostudio “Bicycle Highway Plus”si propone di aggiungerevalore turistico al territorioattraverso padiglioniinformativi che rendano ifruitori più consapevoli dellacultura architettonica cheParkstad e Aquisgranacondividono.
Rigenerazione del tessuto residenziale per nuove forme dell'abitare
Nuove figure di branding territoriale per Parkstad
IBA INTERNATIONAL STUDIOVENICE 2016STUDIO COORDINATIONJo Coenen, Fabrizia BerlingieriEUROPEAN EXPERTSYvette Masson Zanussi, MarcoStathopoulosIBA ACADEMYRob Docter, Antoinette StöckerSUPPORT TEAMNiek Bisscheroux, Jules Beckers,Thomas Bergstra, Iva König, RoelMeertens, Manon Van Der LindenINTERNATIONAL ACADEMIES-RESEARCH UNIT RESPONSIBLESThijs Asselbergs; Roberto Cavallo;Lidy Meijers (TU DELFT)Jos Bosman (TU EINDHOVEN)Peter Bongaerts; Nick Ceulemans(UNIVERSITY OF HASSELT)Wim Van Den Bergh; CarolinStapenhorst (RWTH);Ilaria Valente; Marco Bovati(POLIMI)Alberto Ferlenga; EnricoFontanari; Armando Dal Fabbro;Mauro Marzo (IUAV)Domizia Mandolesi, AlessandraDe Cesaris (LA SAPIENZA)
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ROMAN TRACES FOR CROSS-BORDERIDENTIFICATIONRWTH AACHEN UNIVERSITYDEPARTMENT OF HOUSINGAND DESIGNDocenti: Wim Van Den Bergh(coordinatore scientifico); tutor: Carolin Stapenhorst;
studenti: S. Goliasch, C. Kühnle,J. Läufer, J. Ring, N. SchmaltLo studio dei tracciati romani edegli eventi storici che hannotrasformato il paesaggio è statosovrapposto a quello delletracce quotidiane e visibilidell’uso effettivo del territorio.Solo la considerazione di
queste due componenti puòportare a una cultura piùautentica del paesaggio. Scopo del progetto è quindiquello di creare un nuovolivello di coscienza che, apartire dal vivere quei luoghi,impara a riconoscere e aleggere i suggerimenti
frammentari della storia. Questo nuovo livello dicoscienza potrebbe innescareuna serie di nuovi eventi eattività avviate dagli stessiabitanti locali. La trasformazione dell’area saràgraduale e sarà prodotta in unprimo momento da una
mappa mentale di “puntisignificativi” ancora invisibili esuccessivamente da microinterventi materiali. Questi interventi di Land Art,che seguono la strategiadell’agopuntura, produrrannonuove forme di interesse e diturismo per la zona.
Ricomporre le stratificate tracce storiche del paesaggio: interventi top down e bottom-up
Interventi "soft" di installazioni artistiche e nuove attività nel paesaggio transfrontaliero tra Heerlen e Aachen
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REGENERATING BEKKERVELDDISTRICT“SAPIENZA” UNIVERSITÀ DIROMA - DIPARTIMENTO DIARCHITETTURA E PROGETTODocenti: Domizia Mandolesi(coordinatore scientifico), LuigiPaglialunga (tutor); gruppo dilavoro ricercatori e dottorandi“Architettura. Teorie e Progetto”:C. Roma, A. Guerrieri, T. M. M. Piccinno, M. Milocco,M. Modena
La proposta interessaBekkerveld, un quartiereresidenziale di Heerlencaratterizzato da scarsa identitàurbana e dalla presenza diedifici dismessi. La collocazionestrategica della regione diParkstad e della città di Heerlenal confine con il Belgio e laGermania ha suggerito dimettere a sistema i poliformativi già presenti con altripunti di interesse urbano per
creare una nuova centralità dirilievo. L’attivazione di questoprocesso prevede ilpotenziamento di alcuni assiurbani per ricucire i diversisettori urbani e rafforzare lastruttura dello spazio pubblico. Il progetto si basa su treelementi principali.– L’HUB, il polo europeo
dedicato alla sperimentazionenel campo dell’educazione,un grande mall che integra
sotto un’unica copertura lachiesa di Sant’Anna, la scuolae l’edificio preesistenti,diventa insieme alla piazzaantistante il nuovo cuore diBekkerveld.
– Il sistema delle scuole e degliedifici a carattere culturaleesistenti, trasformato eintegrato con percorsi enuove attrezzature sportive,crea un’offerta diversificata difunzioni urbane rivolte
soprattutto alle giovanigenerazioni.
– La nuova rete di assi viari e dipercorsi pedonali a tema(“storia e archeologia”, “artee cultura”, “sport edenergia”), nata dallariorganizzazione di alcunistrade esistenti, collega leprincipali centralità diHeerlen, valorizzando lerisorse locali e potenziandol’attività turistica.
Strategia urbana generale e schema tematico degli interventi
Ripensare il trasporto collettivo e lo spazio infrastrutturale urbano
Riuso degli edifici religiosi con finalità educative
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CROSS-BORDERFRAMEWORKTHE NORTH AREA OFSCHINVELD AND THERENEWAL OF THE GLIDINGAIRPORTPOLITECNICO DI MILANO -DIP. DI ARCHITETTURA ESTUDI URBANIDocenti: Ilaria Valente(coordinatore scientifico); tutor: Marco Bovati, EmiliaCorradi
Gruppo di lavoro ricercatori edottorandi: F. Berni, GiorgiaColombo, Lara Fraccadori,Sandra Maglio, Mauro Marinelli,Elena Scattolini, Giulia Setti,Alisia TognonL’area di studio, compresa tral’aeroclub e la porta Nord, lecave a sud e la porta Ovestlocalizzata nell’area dellastazione ferroviaria, ècaratterizzata dalla presenza dielementi paesaggistici pregiati,
infrastrutture in dismissione etracciati attivi quali il nuovoring in costruzione. L’edificatoè costituito da tessuti piùcompatti nella porzionemeridionale, diradandosi anord del ring. La riconfigurazione dei tracciatipuò costituire il telaio disupporto per il rilanciodell’area di Parkstad siaattraverso il potenziamento deiflussi turistici, sia realizzando
un programma di interventilegati al wellness e al turismo, acompletamento di quelliprevisti dalla Open Call IBA.Il nuovo telaio diinfrastrutturazione prevedeinterventi di riuso e riciclo diaree ed edifici esistenti che siappoggiano sul tracciatoferroviario dismesso,trasformato in percorso ciclo-pedonale, e sul potenziamentodell’attuale stazione ferroviaria.
Un nuovo percorso ecologico erurale a nord del ring connettel’aeroclub, ampliato etrasformato in piccoloaeroporto da diporto, con ilsistema dei parchi e delle aereenaturalistiche. Questi percorsiprincipali si interfacciano graziea un sistema di assi trasversali ilcui obiettivo è l’integrazionecon il tessuto urbano esistentemediante l’inserimento di“funzioni speciali”.
Analisi dell'area strategica tra le porte infrastrutturali a nord della regione
Le strategie per l'implementazione di una softmobility transfrontaliera e la messa in rete deisistemi di ricezione turistica correlati
Proposta di ricerca progettuale sull'implementazione del centro di parapendio e di velivoli leggeri
INNOVATION IN PARKSTAD REGIONTU DELFTDEPARTMENT OFARCHITECTURE ANDENGINEERING+TECHNOLOGY;Docenti: Roberto Cavallo(direttore per l'educazione), Thijs Asselbergs (coordinatorescientifico);tutor: Lidy Meijers; studente: Annebregje Snijders Alla facoltà di Architecture &the Built Environment, che èmembro dell’IBA Academy,sono attivi al momento dueprogrammi didattici dispecializzazione master, cheaffrontano temi e questioniposte da IBA Parkstad per laregione: ArchitecturalEngineering e Heritage &Architecture.L’architettura è di fronte anuove sfide: edificiabbandonati, necessità diefficientamento energetico ecomfort abitativo degli edificiesistenti. Abbiamo bisogno ditrovare soluzioni per costruireluoghi non convenzionali, maanche di trovare risposte perintegrare altri aspetti del nostroambiente costruito come la
mobilità, l’energia, laproduzione alimentare, iltrattamento delle acque.Intecture sperimenta unapproccio integratocomponendo insieme ladimensione spaziale efunzionale, la progettazionesociale, le possibilitàtecnologiche e le sue concreteapplicazioni.Come può essere conservato esviluppato il patrimonioculturale nello spazio urbanodella contemporaneità? Unmodo possibile è riconoscernel’attualità del valore attraversodeclinazioni di trasformazioneall’interno di una certastruttura spaziale, modalitàperseguita a Delft attraverso ilmetodo research by design.La trasformazione delle città edegli edifici è uno dei temiprincipali e urgentinell’architetturacontemporanea. Trovare ungiusto equilibrio tra vecchio enuovo è quindi difondamentale interesse.Heritage & Architecture sioccupa di preservare erigenerare nell’architetturacostruita.
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Esempi di upgrading energetico della regione Parkstad nelle proposte progettuali degli studentidi Intecture Studio
(RE)DEFINING THE ROMANQUARTER OF HEERLENUNIVERSITEIT HASSELT -ARCHITECTUUR EN KUNSTDocenti: Peter Bongaerts(coordinatore scientifico); tutor:Nick Ceulemans, Marijn Van deWeijer; studenti: F. Akkermans,A. Bellulaj (Tu Delft), N. Claus(Tu Eindhoven), Y. Dupont, I. Lindelauf, N. Mathoul, J. Silvertand, S. Thijs, C. Van Hout
La proposta riguarda il centrodella città di Heerlen con il sitoarcheologico delle Termeromane nel cuore di Parkstad.L’obiettivo è trasformareHeerlen in una città attraente ecombattere gli effetti negatividi una popolazione incontrazione. L’analisi dell’area ha evidenzatola stratificazione storica deltessuto urbano e la sua diversacomposizione insieme a una
scarsa caratterizzazione deglispazi pubblici all’aperto, allacarenza di aree verdi e allapresenza di infrastrutture viariepercepite come barriere. La strategia progettualeintende definire una nuovaidentità per il centro di Heerlencreando una matrice di spazipubblici all’aperto, spazi verdie percorsi pedonali in grado diricucire i tessuti edilizi. In termini progettuali la
strategia, aperta a ulterioricontributi e sviluppi, è statatradotta in tre azioni capaci digenerare tre diversi modi divivere la città: “(re)ActionCity”, trasferisce il DNA dellevestigia romane nel tracciato diuna nuovo percorso ciclabileeuroregionale; “(re)IgnitionCity”, propone una nuovaconnessione concentrataall’interno di un unico edificio,una struttura a copertura degli
scavi che diventa luogo diincontro e di scambio per ipedoni; “(re) Living City” ha loscopo di diversificare l’attualetessuto edilizio mediantel’inserimento di nuovetipologie abitative che riusanogli edifici vuoti e permettonodi creare un sistema di spazipubblici accessibile dapassaggi sotterranei alla quotaarcheologica.
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Analisi del tessuto urbano del centro di Heerlen
Tre strategie di rigenerazione: Reaction City; Reignition City; Reliving city
115SHARING HERITAGETHE ROMAN QUARTER INHEERLENIUAV VENEZIA DIPARTIMENTI DI CULTUREDEL PROGETTO;ARCHITETTURA PER ILNUOVO E L’ANTICO;PROGETTAZIONEE PIANIFICAZIONE INAMBIENTI COMPLESSIDocenti: Armando Del Fabbro,Mauro Marzo (responsabiliscientifici); tutor: Ruben Baiocco,Claudia Pirina, Pietro Ferrara;studenti: F. Barraco, A. Bernardi, E. Biscaro, N. Calandrini,M. Cozzi, C. Dalla Cia, C. Fanelli, M. Galeotti, R. NataleAlla base della proposta perl’area romana di Heerlen vi è lavolontà di inserirla in unprocesso di valorizzazione che,tenendo conto della specificitàdel luogo, lo inserisca in unapiù ampia rete di relazioni traHeerlen e le città collocatelungo la via Belgica.La predisposizione di specificiitinerari ciclabili e/o turistico-archeologici trasforma ilThermenmuseum in un poloarcheologico inteso comepunto di inizio o di passaggiodi altri percorsi simili distribuitinel territorio.La complessa e diversificatastratificazione della città storicae in particolare lo sfalsamentoe la rotazione di alcunielementi e tracciati viari, comecarattere identitario forte,vengono reinterpretati eraccontati nel nuovo progetto.La riconfigurazione degli spazipubblici alla quota della città siconiuga con la necessità dinuovi collegamenti tra l’edificiodel Thermenmuseum e quellodella biblioteca, che necostituirà un ampliamento.Queste due richieste trovanorisposta unitaria nellarealizzazione di un nuovoparco archeologico nel qualeproprio la sovrapposizione tra idue strati della città sicostituisce come elementofondativo.