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Page 1: LIGHTSTORY N°3 /IT

LIGHTSTORY3

Page 2: LIGHTSTORY N°3 /IT

I VALORI ARTISTICI RICHIEDONO UN'ILLUMINAZIONE DI ALTA QUALITÀ E PRECISIONE

L'illuminazione NELL'ARTE E NELLA CULTURA

0302 I After a painting by Edward Hopper; Graphic: Hoffmeister

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L'oscurità, così bella...

La storia dell'arte è indiscindibilmente legata all'ombra.Senza ombra, l'arte non esisterebbe. Essa viene dall'ombra, si può dire che sia nata da essa. Così racconta Plinio il Vecchio la storia dell'inizio della pittura: è la storia di una giovane donna di Corin-to che tiene stretto nelle sue braccia il suo amato e così vorrebbe sempre tenerlo. Improvvisamen-te afferra una matita e disegna il profilo della sua ombra sul muro. Anche se l'amore è passeggero come un'ombra, il disegno resta.È così che nacque l'arte: come tentativo di trattenere qualcosa che sfugge. L'arte e l'ombra solo legate inscindibilmente. Basti pensare al fatto che l'ombra nasce dalla real-tà senza essere reale. Proprio come l'ombra che nasce dall'uomo senza essere uomo. L'ombra è una parte di esso, è indissolubile. Ma l'uomo non può possederla, né catturarla o dominarla.Alcuni considerano l'ombra una vera e propria maledizione. Per motivi pratici preferiscono la luce diffusa. Disegnare oggetti che gettano ombra è invero molto complicato. Il pittore deve identificare una sorgente di luce, a volte una non è sufficiente, ne servono due o tre. Deve determinare con che angolatura la luce cade. E come cade l'ombra e su dove, se l'ombra ricopre altre cose nel qua-dro, o si incrocia con altre ombre....

Alcuni concludono che viviamo in un mondo di segni artificiali, che non rimandano più a niente, che si mordono la coda, in un loop infinito, che ci travolge nella sua irrequieta stasi, privi di un punto fermo che ci identifichi, senza poter proteggerci dalle percezioni, sacrificati nudi al vortice delle immagini che si imprimono in noi, in noi continuano a proliferare, ci compenetrano, fanno di noi stessi immagini di proiezioni.

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04 I Graphic: Hoffmeister

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La luce è un creatore di spazi, il creatore di spazi per antonomasia.La luce è inoltre uno strumento, uno strumento di percezione (prima ancora di diventare strumento di raffigurazione). La luce nell'arte e per l'arte rafforza la percezione, nella quale, come soleva dire Goethe: "si possono notare, osservare e percepire i fatti della luce". Capire il legame che esiste tra luce, spazio e percezione, fenomeni che nella vita di tutti i giorni vengono spesso trascurati o dimen-ticati, è lo scopo degli strumenti di illuminotecnica disegnati per ambienti museali dalla società Hoffmeister.

Nelle metropoli si formano per fenomeni di questo tipo dei contrapposti della percezione quotidiana: spazi di arte, gallerie e musei, il cui ca-ratteristico silenzio e vuota purezza ci ridà qualcosa di quelle pos-sibilità sommerse, che tramite processi di percezione rallentati ci rende consapevoli della percezione. Si tratta di "toccare con mano" il presente, il misticismo negli spazi nei quali la percezione di forme e strutture sotto la luce diventa trasparente. Lo spazio, compreso di luce, si trasforma, passa da un con-tenitore predisposto, da un un vaso tridimensionale che alloggia cose ed essere viventi, a una costruzione artificiale ...

0706 I Graphic: Hoffmeister

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0908 I Infographic: Hoffmeister

Qualsiasi sia la natura degli oggetti esposti, arte, tecnica o storia, una cosa li accomuna: la possibilità di metterli in scena in modo gradevole, interessante, in grado di riprodurre con fedeltà i dettagli e di renderne gradita la visione. La luce gioca in questo un ruolo di fondamentale importanza. Crea nelle sale di esposi-zione straordinarie esperienze visive. Modula e accentua, supporta una presentazione di grande effetto sul pubblico.La rappresentazione visiva non deve stancare, deve stimolare senza falsificare. Per far ciò è necessario disegnare gli spazi del museo con grande consapevolezza.

(1)Spazi di luceSenza luce è impossibile percepire gli spazi e osservare gli oggetti d'arte.

Giocando con i colori della luce, con la distribuzione della luce, utilizzando specifiche forme e disposizioni delle lampade e dei sistemi di illuminazione si creano situazioni e

spazi di luce vari, disegnati su misura delle diverse esigenze di esposizione.Un aspetto da tenere presente, oltre a quello della messa in scena/rappresentazione, è quello

della conservazione: la protezione dei quadri e degli oggetti d'arte da dannosi effetti di luce dovuti a quantità eccessiva o cattiva qualità gioca in tutti gli spazi espositivi un ruolo di primaria

importanza.

(2)Luce d'ambienteGli spazi espositivi nei musei vengono illuminati bilanciando con accortezza la luce diffusa o diretta. Le relative parti e il mix risultante hanno effetti ad esempio sulla nettezza dell'ombra delle cornici dei quadri, sulla plasticità di sculture e installazioni. Il contrasto che deriva dal mix di queste componenti della luce ha anche effetti sull'impressione generale che si ha della sala di esposizione.

Nell'utilizzo dei sistemi di illuminazione si distingue tra luce per l'illuminazione dell'ambiente e luce d'accento per l'illuminazione degli oggetti esposti.

Le luci diffuse vengono create quasi esclusivamente per l'illuminazione degli spazi. Questo tipo di illuminazione distribuisce la luminosità e concentra la luce sulle superfici. Può essere creata

da luce naturale indiretta o da sorgenti di luce artificiale dispersa.

(3)Luce d'accentoPer quanto riguarda la luce naturale del giorno, con cielo non nuvoloso, il rapporto fisso tra luce diretta e luce diffusa derivante dal rapporto tra luce del sole e luce del cielo, va da 5:1 a 10:1.Negli ambienti interni, il rapporto tra luce diretta e luce diffusa, invece, è modificabile a piacere. Un'espe-rienza visiva altamente interessante degli spazi si ottiene con un mix intelligente tra luce diffusa (luce d'ambiente) e luce diretta (luce d'accento). La componente di luce diffusa si riduce quando il soffitto e le pareti vengono poco illuminate o se la luce indirizzata su di esse viene in gran parte assorbita da minori gradi di riflessione dell'ambiente circostante. È possibile in tal modo dare un rilievo "teatrale" a ombre e riflessi.Con una luce dura, diretta, è possibile dirigere l'attenzione su singoli oggetti esposti.Una scenografia di grande effetto drammatico si ottiene con l'utilizzo di sorgenti di luce indirizzate su punti determinati da una minima distanza o con strette angolazioni di illuminazione, soprattutto se esse giungono sull'oggetto da illuminare da un solo lato.

(2)

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1110 I Infographic: Hoffmeister

La luce viene riflessa in modo diffuso se illumina da una superficie irraggiante o illuminata in tutte le direzioni de-terminati spazi o oggetti. Sullo spazio od oggetto illuminato non è possibile individuare esattamente da quale direzione la luce provenga.Se la luce proviene da molte direzioni, vale a dire se la superficie che irraggia la luce in modo diffuso è molto ampia, l'illuminazione crea solo ombre morbide o non crea alcun ombra.

Gli effetti di luci e ombre sono d'importanza fondamentale per la percezione di forme spaziali e strutture superficiali.La luce diretta viene creata da sorgenti puntiformi di luce, piccole rispetto alla distanza di illuminazione.La luce cade direttamente sull'oggetto che si desidera illuminare. Arriva sull'oggetto o su parti di esso con un'ango-lazione definita dalla geometria della disposizione dell'illuminazione. Se la superficie dell'oggetto non è piana, si creano ombre marcate. Esse rafforzano l'effetto plastico e quindi spa-ziale di superfici tridimensionali.

Questa luce si crea quando la superficie che riflette la luce non è ampia né puntiforme (in relazione all'oggetto), ad esempio con un faro con vetro, filtro o diffusore. In funzione del diametro del vetro, delle sue caratteristiche ottiche e della distanza di illuminazione, l'ombra sarà più stretta o più larga, più morbida o più netta, in senso orizzontale o in

senso verticale.

La brillantezza può essere, soprattutto per quanto riguarda le sorgenti luminose, un effetto di per sè efficace, che attrae l'attenzione e dona a un ambiente un aspetto interessante, più vivo. Nell'illuminazione di oggetti, la brillantezza - come la modellazione - fa risaltare la loro spazialità e le loro caratteristiche superficiali. Effetti di brillantezza si creano infatti in parti-colare su bordi e convessità di oggetti lucidi.Oltre a mettere in rilievo forma e struttura superficiale, la brillantezza ha anche come effetto una valorizzazione psicologica dell'oggetto illuminato e del suo ambiente circostante. La possibilità di rendere interessanti e preziosi oggetti o spazi, rende l'utilizzo dell'effetto della brillantezza di massima importanza nell'illuminazione museale.

Luce diffusa

Luce diretta

Luce diretta diffusa

Brillantezza

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Per andare incontro alle più varie esigenze in contesti museali, la società Hoffmeister ha messo a punto un'ampia gamma di lampade e accessori per l'uso professionale. La gamma è strutturata in base ai due sistemi di illuminazione qui sopra descritti:

Tutti i fari possono essere utilizzati con i normali binari elettrificati trifasi Hoffmeister e con il nuovo sistema di binari elettrificati con controllo elettronico Hoffmeister

control.xTutti i fari Hoffmeister dispongono di alloggiamenti universali per l'installazione di accessori professionali, quali ad esempio diversi adattatori, lenti, filtri o dispositivi anti-abbagliamento.Gli accessori vengono montati, tramite dispositivi d'installazione che non necessitano di attrezzi, diretta-mente sul faro davanti all'apertura di uscita del fascio luminoso.

*

12 I Infographic: Hoffmeister

Plafoniere e sorgenti luminose superficiali, lineariLe plafoniere sono disponibili come singoli corpi illuminanti o strisce luminose. Installate a filo con il soffitto (in parte con riflettore snodato che fuoriesce dal soffitto), consentono un'illuminazione uniforme delle pareti. Per ottenere questo effetto si utilizzano riflettori con una distribuzione asimmetrica della luce. Molto impor-tante è evitare l'abbagliamento dell'osservatore.

La luce diffusa con una determinata disposizione crea ombre morbide che vengono percepite nelle cornici dei quadri prevalentemente sui bordi orizzontali.La luce diretta di singole lampade, con lampade non lineari, crea invece ulteriori ombre sui bordi orizzontali delle cornici dei quadri.Fanno parte delle lampade lineari le lampade alogene con portalampada sui due lati e le lampade fluorescenti o LED lineari con o senza schermo prismatizzato.

La società Hoffmeister offre per questi sistemi di illuminazione, fra le altre, le seguenti lampade:Powerwash 2.0, Inline 2.0, form.h44, close.by, FIN

Fari e downlight come sorgenti luminose puntiformiNei fari e nei downlight, i riflettori fanno convergere la luce di lampade puntiformi in una direzione predefinita.Grazie a questa caratteristica di irraggiamento, possono essere integrate come lampade da soffitto a incasso, interamente o in parte, nel soffitto (o nella parete). Le versioni per installazione a soffitto in punti luce o in binari elettrificati sono invece corpi illuminanti a vista, di grande effetto. Fanno parte delle lampade puntiformi le lampade alogene a basso o alto voltaggio con e senza riflettore, lam-pade ad alogenuri metallici e lampade LED.

La società Hoffmeister offre per questi sistemi di illuminazione, ad esempio, le seguenti lampade:

serie complx downlight con fari direzionali, plafoniere e plafoniere con lentigin.a/ gin.o in tre diverse misurelo.nely in tre diverse misureelli.bi, hi.jack, bi.box anche con la tecnologia fix.focus ad alta precisione *

l=var l=var l=var l=var l=varl=var l=var

0-60°

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LentiLe principali lenti sono diffusori, lenti a fascio largo, a fascio medio o lenti per sculture. Esse modificano le carat-teristiche di irradiazione della luce in un fascio largo o ovale, dopo che è stato emesso dal riflettore. Le lenti di Fresnel (lenti frazionate) consentono angolazioni di riflessioni regolabili. Per il relativo allineamento al corpo luminoso esistono dispositivi di messa a fuoco.Per i corpi luminosi LED possono essere utilizzate anche forme miniaturizzate di lenti come lenti a forma libera per una distribuzione asimmetrica della luce.

FiltriI principali filtri per corpi luminosi convenzionali in sale di esposizione sono filtri protettivi come filtri anti UV, filtri di assorbimento dell'infrarosso o combinazioni di entrambi.Esistono inoltri filtri di colore. Se non disposto diversamente ed espressamente dall'artista per la messa in scena della sua opera, nel contesto museale i filtri vengono utilizzati raramente e solo per una minima correzione della temperatura del colore o per modificare i colori.I filtri possono essere prodotti in vetro o in materiale plastico. I filtri in materiale plastico vengono inseriti in carica-tori o cassette per filtri.

AdattatoriI cilindri antiabbagliamento o barn doors sono i principali accessori antiabbagliamento. Essi impediscono la disper-sione della luce e limitano l'uscita del fascio luminoso, in modo individuale. Anche le griglie a nido d'ape servono a impedire l'abbag-liamento. Sono disponibili anche griglie a croce, lenti soft-contour e adattatori di proiezione. Anche anelli adattatori, ad esempio con filtri, rientrano in questo gruppo di accessori.

Tutti i fari Hoffmeister dispongono di alloggiamenti univer-sali per l'installazione di accessori professionali, quali ad esempio diversi adattatori, lenti, filtri o dispositivi anti-abbagliamento.Gli accessori vengono montati, tramite dispositivi d'instal-lazione che non necessitano di attrezzi, direttamente sul faro davanti all'apertura di uscita del fascio luminoso.

Support ringFor spotlights sizes 1,2 and 3

Front hoodFor spotlights sizes 1,2 and 3

Hood withcross louvreFor spotlights sizes 1,2and 3 VisorFor spotlights sizes 1,2 and 3

ShutterFor spotlights sizes 1,2 and 3

Framing attach-mentFor spotlights sizes 2 und 3

Soft.Shape LensSoft.Spot LensOval outline lens Type 1Oval outline lens Type 2

Ho n eycomblou v re

Colour filter foils

Colour filter (Effect/dichroitic)Correction filter (Colour temperature)UV A/B - IR-Filter

14 I Infographic: Hoffmeister

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Il criterio primario che deve soddisfare l'illuminazione di opere d'arte è garantire una fruizione ottimale dell'arte in termini di esattezza di percezione di colori e superfici.Oltre a garantire una perfetta fruizione artistica, l'illuminazione museale deve tener conto nel lungo termine di un altro aspetto di grande rilievo: la conservazione, vale a dire il mantenimento nel tempo delle opere artistiche.Di massima, l'invecchiamento di un'opera d'arte non dipende dal tipo di luce artificiale (lampadine a incandescenza, fluorescenti o LED), bensì dallo spettro cromatico, dall'intensità e dalla durata dell'illuminazione. In linea generale si può affermare che le temperature fredde dei colori per la maggior parte di materiali sono più dannose rispetto a quelle calde. I danni più grossi vengono quindi causati dai raggi UV che sono particolarmente freddi e invisibili. Di conseguenza, la luce naturale non filtrata è la sorgente luminosa che arreca più danni.

Ma anche le sorgenti di luce artificiale hanno un irraggiamento dannoso nel relativo spettro.Le lampade LED, ad esempio, un tipo di lampada che offre, rispetto alle tradizionali lampade alogene il vantaggio del risparmio energetico e del basso fabbisogno di manutenzione, si rivelano, con alte temperature di colori nello spettro di emissione bianco, problematiche se sono state convertite nel colore utilizzando un unico strato lumines-cente di fosforo. Lo spettro evidenzia lacune che non consentono un'esatta riproduzione del colore ed ha nelle punte spettrali del campo freddo (soprattutto quello blu) un effetto negativo sui pigmenti di colore dei quadri e delle altre opere d'arte.

Aspetti cautelari

Le lampade LED che vengono utilizzare per l'illuminazione di opere artistiche dovrebbero pertanto soddisfare i seguenti criteri

•elevata riproduzione del colore in tutti i 15 colori-test CIE (CIE 13.3-1995)limitato campo spettrale tra 400 e 500 nanometri (parti blu/verdi ridotte)distribuzione spettrale che si trovi possibilmente esattamente sulla curva di Planck per un corpo nero (BBL) ed

abbia morbidi passaggi spettrali senza picchi.essere regolabili senza variazione di temperatura del colore nello spettro emesso (Le esposizioni temporanee richiedono di solito che l'intensità dell'illuminazione possa essere regolata per poter ottenere le corrette condi-zioni di luce e un'ottima visibilità, oltre alla protezione degli oggetti esposti). omogeneità del colore della luce in tutto il ciclo di vita buona conduttività termica sul circuito (la lunga durata così ottenuta è un fattore decisivo sotto l'aspetto dei costi di manutenzione) robustezza e bassa propensione ai guasti (è importante se si considera quante volte i fari vengono spostati, riallineati o rimessi a fuoco quando l'esposizione cambia)

••

••

Gli oggetti d'arte esposti alla luce del giorno o alla luce artificiale subiscono spesso uno o più di questi rischi risultanti dall'emissione di luce.

Schiarimento

ingiallimentoscolorimento

deformazione

strapporigonfiamentoessiccazione

restringimentodissoluzione...

scheggiamento

incurvamento

indurimentoscurimento

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Vantaggi dell'illuminazione di opere artistiche con LED

Oltre all'aspetto del risparmio energetico, bisogna considerare l'aspetto qualitativo delle sorgenti luminose utilizzate in contesti artistici e culturali.In tale ambito è della massima importanza mantenere minime le dannose radiazioni infrarosse e ultraviolette, i colori freddi dello spettro visibile ed elevate intensità di illuminazione. Se si tengono a mente questi aspetti, si minimizza notevolmente il rischio dello schiarimento di colori o di danni arrecati a materiali delicati. Le tecnologie LED Hoffmeister offrono in tal merito numerosi vantaggi: le lampade LED selezionate in base ai massimi requisiti qualitativi producono senza filtri una radiazione IR e UV inferiore o equivalente a quelle di altre sorgenti luminose con filtri.Con Tunable White, la tecnologia LED Hoffmeister offre il vantaggio di poter utilizzare diverse temperature di colore, dal bianco caldo al bianco neutro o freddo, senza dover sostituire lampada o lampadina. In tal modo è possibile adattare una temperatura ottimale dei colori allo specifico materiale, tecnica o espressione dell'og-getto esposto, per poter dar rilievo a sottilissime sfumature e per poter accentuare le particolarità in modo emotivo.Anche quando si regola l'intensità della lampada, la temperatura del colore rimane costante migliorando la percezione delle opere esposte.La messa a fuoco della luce e l'alta resa cromatica di Ra > 90 è ideale per dare rilievo ai particolari.

Inoltre, i costi della manutenzione vengono ridotti grazie alla lunga durata delle sorgenti luminose. L'elevata efficienza energetica e i lunghi intervalli di manutenzione dei corpi illuminanti garantiscono un'ope-ratività museale ininterrotta ed ottimizzata sotto l'aspetto dei costi.

Dettagli sui vantaggi dell'uso delle LED Risparmio energetico

Con la loro luce proiettata, i fari LED della serie gin.o con potenze di 24 o 38 watt sono in grado ad esempio di sostituire fari di almeno 100 watt o ancora più potenti di tradizionali lampade alogene.I consumi energetici di tutto il ciclo di vita sono ridotti anche di 2.000 kWh (valore risultante dal confronto tra una QT12 50W e una gin.o 2 14W LED su un ciclo di vita calcolato su 50.000h). Anche le downlight della nuova serie complx possono essere utilizzate con i potenti moduli LED. Del ridotto apporto termico delle LED trae vantaggio anche il bilancio energetico totale dell'edificio: è possibile di conse-guenza ridurre la prestazione del sistema di climatizzazione.

Illuminazione delicata/conservazione

Gli spazi d'esposizione vengono arricchiti dalla drammaturgia dell'illuminazione. Non bisogna dimenticare però che i preziosi oggetti esposti possono essere anche danneggiati dall'illuminazione. Le nuove tecnologie LED allo stato dell'arte soddisfano questi requisiti. Le nuove lampade LED Hoffmeister soddisfano alla perfezione tutte le richieste avanzate in tale ambito dai responsabili del museo.

Ella Hendriks(Conservatrice del museo Van Gogh di Amsterdam)

I moduli LED utilizzati da Hoffmeister sono sorgenti luminose nelle quali, senza necessità di utilizzare ulteriori filtri o dispositivi di protezione, la parte di raggi IR e UV è trascurabile. Anche se la lampada LED viene posi-zionata vicina all'oggetto per creare maggiori effetti, è possibile, rispetto a un'illuminazione tradizionale, illuminare in modo più delicato con la stessa intensità luminosa. Grazie all'utilizzo di uno spettro ridotto nei campi di temperatura fredda di colori e dell'eliminazione dei picchi nella distribuzione spettale complessiva, si riduce notevolmente il rischio dello schiarimento dei colori o di danni arrecati ai materiali.

18 I Graphic: Hoffmeister

‘Non abbiamo nel nostro museo ancora alcuna lampada LED e stiamo considerando, inoltre, la possibilità di ridurre ulteriormente la luce. Ma i quadri sono vivi solo se vengono esposti. Abbiamo inoltre bisogno della luce per far sì che il pubblico percepisca le opere in tutta la loro bellezza. Estrarre le componenti blu e ver-di della luce visibile, che sono le più dannose, senza con questo pregiudicare l'esatta perce-zione dei colori, è una delle più complesse sfide che debbono affrontare i produttori di lampade LED. Registriamo già i primi successi . ‘

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Modifica della temperatura del colore Il semplice cambiamento della temperatura del colore crea le premesse necessarie per soluzioni differenziate di illuminazione, adattabili perfettamente alla drammaturgia delle relative epoche storiche e alle strategie es-positive. È possibile in tal modo adattare in modo mirato la qualità della percezione. Anche quando si regola l'intensità di una LED, la temperatura di colore impostata viene mantenuta con la massima precisione facendo apparire naturali i materiali. Un sistema di illuminazione con temperatura di colore mutabile nel campo della luce bianca dà la possibilità ai progettisti di esposizioni di dare rilievo alle particolarità di un oggetto d'arte non solo sotto il punto di vista emozionale-drammatico, ma anche di porre determinati accenti su contenuti e materiali e se necessario, ridurre maggiormente le dannose componenti blu/verde rispetto alle impostazioni.

Scenografie con colori La dinamica dei colori RGB con lampade LED per l'arte moderna può essere utilizzata miratamente dall'artista come strumento stilistico. Con questo strumento illuminotecnico è possibile creare in spazi espositivi, senza costosi interventi, partico-lari atmosfere e scenari.

Se le Tunable White o i fari LED RGB vengono integrati tramite il nuovo sistema di binario elettrificato Hoffmeister control.x in un sistema di gestione della luce, si potranno avere a disposizione ulteriori strumenti per creare una scenografia di grande effetto. È possibile definire i colori della luce con sfumature così sottili e precise da creare una dinamica che viene percepita dall'occhio umano come fluida, armoniosa e, se desiderato, appena percepibile.

Nuove dimensioni Con lampade LED è possibile dare risalto a particolari, a concentrare l'attenzione dell'osservatore. Accentuazione mirataLa lampada LED, per via della sua forma costruttiva, emette il fascio luminoso frontalmente, direttamente, in modo più concentrato, ed è pertanto predestinata per un'accentuazione efficace che non crea una fastidiosa luce diffusa. Le lampade LED sono pertanto ideali per dare rilievo a dettagli o alla plasticità delle superfici dei materiali. Forme miniaturizzate dei corpi illuminanti consentono un'integrazione ben equilibrata nel progetto architettonico dell'esposizione o del museo.

Durata e manutenzione Le lampade LED prolungano gli intervalli di manutenzione grazie alla loro lunghissima durata (i moduli LED Hoffmeister hanno una durata di 50.000 h e un flusso luminoso residuo del 90%, a una temperatura ambiente di 35°). La lunga durata delle lampade LED Hoffmeister evita costosi interventi di manutenzione, in particolare in quei punti nei quali la sostituzione della lampada è particolarmente complessa, ad esempio in musei con spazi espositivi molto alti o in vetrine protette e bloccate con complicati sistemi di sicurezza nelle quali sono esposte oggetti di particolare valore. I fari LED Hoffmeister sono stati ideati con speciali sistemi di gestione termica che consente un elevata dis-persione termica.

20 I Graphic: Hoffmeister

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Museum Rietberg/Zürich; Schweiz I Zurich;Switzerland I Photo: Alexander Gempeler/Bern; CH 23I 22

Ausgewählte Projekte von Hoffmeister aus Kunst & Kultur

Inspiration ...

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Museum Rietberg/Zürich; Schweiz I Zurich;Switzerland I Photo: art-tv.ch 25I

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Musée d'ethnographie de Genève/Genf; Schweiz I Geneva;Switzerland I Photo: Daniel Stauch/Stuttgart; Germany 27I

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Musée d'ethnographie de Genève/Genf; Schweiz I Geneva;Switzerland 29I Photo: Daniel Stauch/Stuttgart; Germany I

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Hessisches Landesmuseum/Darmstadt; Deutschland I State of Hesse; Germany I Photo: Hoffmeister 31I

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Hessisches Landesmuseum/Darmstadt; Deutschland I State of Hesse; Germany I Photo: Hoffmeister 33I

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The British Museum/London; United Kingdom I Photo: Paul Raftery/East Meon; UK 35I

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The British Museum/London; United Kingdom 37I Photo: Paul Raftery/East Meon; UK I

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The British Museum/London; United Kingdom 39I Photo: Paul Raftery/East Meon; UK I

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TheJamJar Gallery/Dubai; VAE I UAE I Photo: Hoffmeister 41I

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Goethe Nationalmuseum/Weimar; Deutschland I Germany I Photo: Hoffmeister 43I

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Herzogliches Museum/Gotha; Deutschland I Germany I Photo: Hoffmeister 45I

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Herzogliches Museum/Gotha; Deutschland I Germany I Photo: Hoffmeister 47I

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Sadie Coles HQ/London; United Kingdom I © Sadie Coles HQ; Photo: Prudence Cuming/London 49I

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Kunsthalle Erfurt; Deutschland I Germany I Photo: Hoffmeister 51I

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Dajikaka Gadgil Museum/Pune; Indien I India I Photo: Deepshikha Jain/Mumbai; India 53I

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Museum Burg Zug/Schweiz I Switzerland I Photo: Alexander Gempeler/Bern; CH 55I

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Museum Burg Zug/Schweiz I Switzerland 57I Photo: Alexander Gempeler/Bern; CH I

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5958 I Museum Voswinckelshof/Dinslaken; Deutschland I Germany I Photo: Hoffmeister

Eine Auswahl ausgeführter Projekte aus Kunst & Kultur

Museen•Landesmuseum Karlsruhe •Hessisches Landesmuseum Darmstadt •Kunsthalle Erfurt •Kunsthalle München, Fünf Höfe•Residenz Würzburg •Museum Lüneburg •Historisches Museum des Landes Rheinland Pfalz in Speyer •Goethe National Museum Weimar •Herzogliches Museum Gotha •Volkwang Museum Essen •Haus der deutschen Geschichte Bonn•Horst Janssen Museum Oldenburg •Heimatmuseum Herscheid •Heimatmuseum Halver •Phaeno Wolfsburg •Deichtorhallen Hamburg •Museum Voswinckelshof Dinslaken•Museum für Thüringer Volkskunde•Museum und Goethe-Gedenkstätte Ilmenau•Nationalparkzentrum Thiemsburg•Kulturhistorisches Museum Schloss Mersenburg•Burg, Korn- und Rüsthaus im Museum Querfurt•Hofstube und Rittersaal im Schlossmuseum Wilhelmsburg•Museum am Lindenbühl Mühlhausen•Stadtmuseum Halle•Museum Wasserburg Kapellendorf•Naturkundemuseum Goldisthal•Stadtmuseum Erfurt•Werratalmuseum Gerstungen

•State Ermitage Museum, Storage Facility Centre; St.Petersburg/Russland•British Museum Viking Exhibition; London/UK•British Museum Foyer; London/UK•Byzantinisches Museum; Athen/Griechenland•Museum Dajikaka Gadgil; Pune/India•Museum Danubiana Meulensteen; Bratislava/Slowakei•Musee d'ethnographie de Geneve; Genf/Schweiz•Centraal Museum Utrecht; Utrecht/Niederlande•The Victoria & Albert Museum; London/UK•Le Familistère de Guise; Guise/Frankreich•Ungarisches Nationalmuseum; Budapest/Ungarn•Red Star Line Museum; Antwerpen/Belgien•Museum Rietberg; Zürich/Schweiz•Museum Schwab; Biel/Schweiz

Galerien•Kunsthalle Erfurt/Deutschland•Christies Dubai/UAE•Artcurial Wien/Österreich•Sadie Coles HQ London/UK•The Jam Jar Gallery Dubai/UAE•ACC Galerie Weimar/Deutschland

Referenzen ...

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lo.nely, gin.o

Plafoniera Adattatore contour Montaggio a soffittoMisura 3 Misura 2 Misura 1

Gamma di modelli con misure e accessori & Illuminotecnica professionale

Il giusto formato per ogni esigenza illumi-notecnica e per ogni esigenza formale: gin.o e lo.nely sono disponibili in tre mi-sure.

Gli accessori, che vanno da un semplice anello adattatore ad adattatori per lenti per plafoniere e lenti Fresnel ai più com-plessi adattatori per lenti soft-contour, regolabili e con messa a fuoco persona-lizzate, rispondono tutti alle massime esigenze in ambito illuminotecnico. I mo-delli per binari elettrificati vengono com-pletati dal relativo modello ad incasso nel soffitto.

I fari Hoffmeister dispongono di un siste-ma illuminante di massima precisione. Sono stati realizzati per soddisfare le massime esigenze per ambienti museali e sono disponibili con 5 diversi angoli di irradiazione.

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Sistema di binari elettrificati per sceno-grafie illuminotecniche dirette/indirette

Disegnato per applicazioni in gallerie d’arte e musei,il sistema form.H44 abbi-na i vantaggi di una disposizione varia-bile dei fari, dei sistemi illuminanti di-retti e indiretti, per una illuminazione omogenea ed efficiente, sottol’aspetto del risparmio energetico.

Sistema di binari elettrificati a 5 fasi

Il sistema di binari elettrificati control.x è un sistema a 5 fasi certificato VDE. Il sistema con brevetto internazionale dispone di circuiti montati nel profilo del binario, muniti di protezione da contatti. Le linee di controllo possono quindi essere utilizzate non solo con diversi segnali di controllo, ma anche in applicazioni con tensione di rete, ad esempio per le luci di emergenza. I con-trolli e le regolazioni sono allo stesso tempo più semplici e più vari.

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form.h44,control.x

Multifunzionale

form.h44 comprende un gran numero di accessori ed elementi di connessione per la configurazione personalizzata di una serie di geometrie. Il profilo e le lunghezze dei moduli sono stati disegnati per adattarsi perfettamente agli elementi dei binari elettrificati control.x. Naturalmente è possibile anche ordinare lunghezze speciali (realizzate uti-lizzando inserti nascosti). form.h44 può così essere utilizzato ad esempio anche senza componenti indi-rette, come sistema di binario elettrificato autopor-tante, per grosse distanze.

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hoffmeister.comit