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LICEO SCIENTIFICO VITO VOLTERRA CIAMPINO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA SECONDO BIENNIO anno scolastico 2017/18 SCIENZE NATURALI Indirizzi ORDINAMENTALE , SCIENZE APPLICATE, CAMBRIDGE, INTERNAZIONALE Nel SECONDO BIENNIO si ampliano, si consolidano e si pongono in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale, ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione più approfondita dei fenomeni. Lo studio delle Scienze trova ampi spazi nel Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate. Il LS-OSA, nato con l’intento di consolidare la formazione tecnico-scientifica, è infatti strutturato in modo da consentire un maggiore approfondimento dei temi scientifici, l’apprendimento di concetti attraverso esemplificazioni operative di laboratorio, l’elaborazione di un’analisi critica dei fenomeni osservati. Nei. corsi Cambridge e Internazionale lo studio delle scienze è affiancato da un percorso in lingua inglese con la copresenza di insegnanti madrelingua al fine di far acquisire un lessico specifico, le competenze e i contenuti richiesti per il superamento di esami finalizzati alle certificazioni IGCSE Per tutti gli studenti OBIETTIVI GENERALI - Sviluppo delle capacità di osservazione e di riflessione sui fenomeni naturali - Riflessione critica sulla necessità dell’utilizzazione del metodo sperimentale per un corretto approccio conoscitivo - Sviluppo delle capacità critiche e di rielaborazione nell'analisi dei fenomeni naturali - Coordinamento e sviluppo della capacità descrittiva ed espositiva e acquisizione del lessico scientifico - Comprensione del testo e sua utilizzazione come strumento conoscitivo LE DISCIPLINE IN SINTESI Biologia (classe terza) Si pone l’accento soprattutto sulla complessita’ dei sistemi e dei fenomeni biologici, sulle rela zioni che si stabiliscono tra i componenti di tali sistemi e tra diversi sistemi e sulle basi molecolari dei sistemi stessi. Si studiano le molecole informazionali (DNA e le sue funzioni), ricostruendo anche il percorso che ha portato alla formulazione del modello, alla scoperta del codice genetico e agli sviluppi di ricerche successive. Si analizzano la forma e le funzioni degli organismi, gli aspetti anatomici, soprattutto in riferimento al corpo umano e le funzioni metaboliche di base. Chimica (classi terza e quarta) Per quanto riguarda i contenuti di chimica, si introduce la classificazionedei principali composti inorganici e la relativa nomenclatura. Siintroducono lo studio della struttura della materia e i fondamenti della relazione tra struttura e proprietà, glia petti quantitativi delle trasformazioni,la teoria atomica, i modelli atomici, il sistema periodico e le

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LICEO SCIENTIFICO VITO VOLTERRA – CIAMPINO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA SECONDO BIENNIO anno scolastico 2017/18

SCIENZE NATURALI Indirizzi ORDINAMENTALE , SCIENZE APPLICATE, CAMBRIDGE, INTERNAZIONALE

Nel SECONDO BIENNIO si ampliano, si consolidano e si pongono in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale, ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione più approfondita dei fenomeni. Lo studio delle Scienze trova ampi spazi nel Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate. Il LS-OSA, nato con l’intento di consolidare la formazione tecnico-scientifica, è

infatti strutturato in modo da consentire un maggiore approfondimento dei temi scientifici, l’apprendimento di concetti attraverso esemplificazioni operative di laboratorio,

l’elaborazione di un’analisi critica dei fenomeni osservati.

Nei. corsi Cambridge e Internazionale lo studio delle scienze è affiancato da un percorso in lingua inglese con la copresenza di insegnanti madrelingua al fine di far acquisire un

lessico specifico, le competenze e i contenuti richiesti per il superamento di esami finalizzati alle certificazioni IGCSE

Per tutti gli studenti OBIETTIVI GENERALI

- Sviluppo delle capacità di osservazione e di riflessione sui fenomeni naturali

- Riflessione critica sulla necessità dell’utilizzazione del metodo sperimentale per un corretto approccio conoscitivo

- Sviluppo delle capacità critiche e di rielaborazione nell'analisi dei fenomeni naturali

- Coordinamento e sviluppo della capacità descrittiva ed espositiva e acquisizione del lessico scientifico

- Comprensione del testo e sua utilizzazione come strumento conoscitivo

LE DISCIPLINE IN SINTESI Biologia (classe terza)

Si pone l’accento soprattutto sulla complessita’ dei sistemi e dei fenomeni biologici, sulle relazioni che si stabiliscono tra i componenti di tali sistemi e tra diversi sistemi e sulle basi molecolari dei sistemi stessi. Si studiano le molecole informazionali (DNA e le sue funzioni), ricostruendo anche il percorso che ha portato alla formulazione del modello, alla scoperta del codice genetico e agli sviluppi di ricerche successive. Si analizzano la forma e le funzioni degli organismi, gli aspetti anatomici, soprattutto in riferimento al corpo umano e le funzioni metaboliche di base.

Chimica (classi terza e quarta) Per quanto riguarda i contenuti di chimica, si introduce la classificazionedei principali composti inorganici e la relativa nomenclatura. Siintroducono lo studio della struttura

della materia e i fondamenti della relazione tra struttura e proprietà, glia petti quantitativi delle trasformazioni,la teoria atomica, i modelli atomici, il sistema periodico e le

proprietà periodiche, i legami chimici, e cenni di chimica nucleare. Si studiano inoltre gli scambi energetici associati alle trasformazioni chimiche e se ne introducono i fondamenti degli aspetti termodinamici e cinetici, insieme agli equilibri, anche in soluzione, e a cenni di elettrochimica. Adeguato spazio si darà agli aspetti quantitativi e quindi ai calcoli relativi e alle applicazioni

Scienza della Terra (classe quarta) Si affrontano i temi in modo coordinato con la chimica e la fisica, in connessione con le realtà locali. Si introducono elementi di mineralogia e petrologia. Si esaminano

fenomeni come il vulcanesimo, la sismicità e l’orogenesi, esaminando le trasformazioni ad essi collegate e le ricadute che hanno nelle attività umane. . TAVOLE DI PROGRAMMAZIONE I contenuti qui riportati secondo l’impostazione dei libri di testo saranno sviluppati dai docenti nelle modalità e nell’ordine ritenuti più idonei.

CHIMICA INORGANICA (CLASSE TERZA) Libro di testo utilizzato: TOTTOLA, ALLEGREZZA, RIGHETTI –CHIMICAPER NOI(secondo biennio) Seconda edizione-Linea Blu - Mondadori scuola

CONTENUTI ABILITA’ COMPETENZE

SEZIONE C – L’ATOMO Saper osservare ed analizzare fenomeni naturali semplici e complessi. Saper utilizzare modelli appropriati per interpretare i fenomeni. Utilizzare le metodologie acquisite per porsi con atteggiamento scientifico di fronte alla realtà. Collocare le scoperte scientifiche nella loro dimensione storica. Comunicare

Scoperta delle particelle subatomiche. Radioattività. Modello atomico di Thomson. Modello atomico di Rutherford. Modello atomico di Bohr. Sommerfeld. Isotopi

Sapere che l’atomo è scindibile in particelle subatomiche Conoscere la natura e le proprietà delle particelle subatomiche più importanti Correlare i primi modelli atomici con le scoperte che hanno portato alla loro formulazione Descrivere i più recenti modelli atomici anche alla luce della fisica quantistica

SEZIONE D – ELETTRONI E PROPRIETA’ CHIMICHE

De Broglie. Modello quantistico-ondulatorio. Principio di indeterminazione di Heisenberg. Concetto di orbitale. Numeri quantici e loro significato. Energia degli orbitali. Configurazione elettronica. Storia della tavola periodica. Tavola periodica moderna. Proprietà periodiche della tavola. Metalli e non metalli.

Saper rappresentare gli elementi attraverso la loro configurazione elettronica. Comprendere la periodicità degli elementi come base della costruzione della tavola periodica Cogliere la corrispondenza tra le proprietà periodiche degli elementi e la loro configurazione elettronica

SEZIONE E – DENTRO LA MATERIA

Legami molecolari ed elettrostatici. Legame covalente puro ed eteropolare. Legame dativo. Legame ionico. Legame idrogeno. Legame metallico. Legami di Van derWaals. Simbologia di Lewis. Orbitali ibridi.

Conoscere i vari tipi di legami per saper costruire le molecole e prevedere la loro geometria Prevedere il tipo di legame in base alla configurazione elettronica degli elementi Saper utilizzare la simbologia di Lewis per rappresentare le molecole

SEZIONE F – NOMENCLATURA E CALCOLI

utilizzando un linguaggio specifico

Formule chimiche. Formule minime e molecolari. Moli. Reagente limitante. Classificazione dei composti. Dai metalli e non metalli alla formazione di sali: previsto bilanciamento delle reazioni e formule di struttura. Nomenclatura tradizionale e IUPAC

Riconoscere le principali classi di composti inorganici, scriverne le formule e assegnare loro il nome secondo le varie nomenclature. Rappresentare mediante la formula di struttura i principali composti Saper cogliere l’assetto tridimensionale delle molecole

CONTENUTI PER I SAPERI MINIMI

SEZIONE C – L’ATOMO SEZIONE D – ELETTR. E PROPR. CHIMICHE

Scoperta delle particelle subatomiche. Radioattività. Modello atomico di Thomson. Modello atomico di Rutherford. Modello atomico di Bohr. Sommerfeld. Isotopi

Concetto di orbitale. Numeri quantici e loro significato. Energia degli orbitali.Configurazione elettronica. Storia della tavola periodica. Tavola periodica moderna. Proprietà periodiche della tavola. Metalli e non metalli.

SEZIONE E – DENTRO LA MATERIA SEZIONE F – NOMENCLATURA E CALCOLI

Legami molecolari ed elettrostatici. Legame covalente puro ed eteropolare. Legame dativo. Legame ionico. Legame idrogeno. Legame metallico. Legami di Van derWaals. Orbitali ibridi.

Formule chimiche. Moli. Classificazione dei composti. Dai metalli e non metalli alla formazione di sali: previsto bilanciamento delle reazioni e formule di struttura. Nomenclatura tradizionale e IUPAC

CHIMICA INORGANICA (CLASSE QUARTA) Libro di testo utilizzato: TOTTOLA, ALLEGREZZA, RIGHETTI –CHIMICA PER NOI(secondo biennio) Seconda edizione-Linea Blu - Mondadori scuola

SEZIONE F NOMENCLATURA E CALCOLI

UNITA’F1 COMPOSTI E REAZIONI

ABILITA’ CONTENUTI COMPETENZE

Riconoscere le principali classi di composti inorganici, scriverne le formule e assegnare loro il nome secondo le varie nomenclature Rappresentare i principali composti mediante la formula di struttura e comprendere l’assetto tridimensionale delle diverse molecole Conoscere i vari tipi di legami per saper costruire le molecole e prevedere la loro geometria

1 Le formule chimiche: rappresentazioni simboliche 2 Il numero di ossidazione: una carica apparente 3 La classificazione dei composti chimici: i diversi tipi di nomenclatura 4 Composti binari: unione di atomi di due elementi4.1 Composti binari contenenti ossigeno4.2 Composti binari contenenti idrogeno4.3 Composti che non contengono né idrogeno né ossigeno 5 Composti ternari: formati da atomi di tre elementi diversi5.1 Idrossidi5.2 Acidi ossigenati 5.3 Sali ossigenati 6 Composti quaternari: i sali acidi

Saper classificare, riconoscere, mettere in relazione Saper osservare ed analizzare fenomeni naturali semplici e complessi. Saper utilizzare modelli appropriati per

Prevedere il tipo di legame in base alla configurazione elettronica degli elementi Saper utilizzare la simbologia di Lewis per rappresentare le molecole

7 Le reazioni chimiche: come si formano i composti7.1 Reazioni di sintesi o combinazione7.2 Reazioni di decomposizione7.3 Reazioni di scambio semplice7.4 Reazioni di doppio scambio

interpretare i fenomeni. Eseguire calcoli e

applicare regole

matematiche

Comunicare utilizzando

un linguaggio specifico UNITÀ F2 LA QUANTITÀ NELLE REAZIONI

ABILITA’ CONTENUTI

Esprimere la quantità di una sostanza in termini di moli Calcolare il numero di atomi e di molecole presenti in una determinata quantità di sostanza Determinare la composizione percentuale di un composto, la sua formula minima e molecolare

1 La mole: la base dei calcoli 2 Le equazioni bilanciate: le quantità in azione 3 I calcoli stechiometrici: la matematica delle reazioni 4 Il reagente limitante: le quantità dei prodotti ottenibili 5 La resa percentuale: le quantità vere 6 Le reazioni in soluzione acquosa: i calcoli stechiometrici 7 Le reazioni in soluzione acquosa: le equazioni ioniche nette

SEZIONE G PERCHE’ AVVENGONO LE REAZIONI CHIMICHE

UNITA’ G 1 LA SPONTANEITA’ DELLE REAZIONI CHIMICHE

ABILITA’ CONTENUTI competenze

calcolare il calore sviluppato nel corso di una reazione chimica Prevedere se una reazione, a una data temperatura, avviene spontaneamente a partire dai suoi valori di ΔH e ΔS

1 Reazioni spontanee e non spontanee: aspetto termodinamico e cinetico 2 L’entalpia: il contenuto termico delle sostanze 3 Entalpie di formazione: si parte dagli elementi 4 Reazioni esotermiche ed endotermiche: gli scambi di calore 5 Entalpia e spontaneità: un accordo incompleto 6 L’entropia: la misura del disordine 7 Energia libera: la combinazione vincente 7.1 Reazione esotermica con aumento di disordine: ΔH < 0 e ΔS > 0 7,2 Reazione endotermica con diminuzione del disordine: ΔH > 0 e ΔS < 0 7.3 Reazione esotermica con diminuzione del disordine: ΔH < 0 e ΔS < 0 7.4 Reazione endotermica con aumento del disordine: ΔH > 0 e ΔS > 0

- sviluppare le capacità di osservazione critica sulle trasformazioni dell’ambiente

- comprendere la significatività del dato sperimentale per una sua utilizzazione

- conoscere le principali caratteristiche fisiche e chimiche della materia

- ricondurre le trasformazioni fisiche e chimiche della materia alle interazioni tra le particelle

- acquisire una conoscenza storicizzata per comprendere il processo logico di ricerca.

- acquisire ed usare

UNITA’ G2 LA VELOCITA’ E L’EQUILIBRIO DELLE REAZIONI CHIMICHE

ABILITA’ CONTENUTI

Riconoscere il ruolo fondamentale dell’energia nelle reazioni Conoscere le grandezze termodinamiche Valutare gli aspetti energetici e cinetici di una reazione

1 Le reazioni e il tempo: la cinetica chimica 2 La velocità di reazione: come influenzarla 3 La teoria delle collisioni: una spiegazione generale 4 L’interpretazione dei fatti sperimentali: teoria cinetica e teoria dello stato di transizione

Comprendere il significato di equilibrio Stabilire la spontaneità di una reazione Conoscere quali fattori influenzano la velocità di una reazione Saper esprimere la legge cinetica di una reazione Conoscere la relazione che intercorre tra energia di attivazione e velocità di reazione Individuare il ruolo di un catalizzatore

5 Il ruolo dei catalizzatori: variazione dell’energia di attivazione 6 L’equilibrio chimico: una situazione dinamica 7 Un equilibrio costante: la legge dell’azione di massa 8 La costante di equilibrio: come si ricava 9 La costante di equilibrio: significato ed espressione 10 Il principio di Le Châtelier: la risposta di un sistema agli interventi esterni 11 Il prodotto di solubilità: un esempio di equilibrio eterogeneo

correttamente il linguaggio della chimica

- riconoscere l’interazione tra le varie componenti e le influenze reciproche

- riconoscere le correlazione causa-effetto

SEZIONE H EQUILIBRI ACIDO BASE E OSSORIDUTTIVI

UNITA H1 ACIDI E BASI

ABILITA’ CONTENUTI COMPETENZE

Conoscere l’equilibrio di autoprotolisi dell’acqua come punto di riferimento per stabilire l’acidità o la basicità di una sostanza Saper esprimere il grado di acidità di una soluzione in termine di Ph come scala di riferimento Calcolare le concentrazioni di un acido e una base mediante titolazione

1 Acidi e basi: le prime osservazioni 2 Arrhenius: la conducibilità elettrica delle soluzioni 3 Brönsted e Lowry: scambio di protoni 4 Lewis: la donazione di coppie di elettroni 5 L’autoprotolisi dell’acqua: acido e base contemporaneamente 6 Un modo pratico per esprimere l’acidità: il Ph 7 La forza di acidi e basi: la costante di ionizzazione 8 Costanti acide e basiche: la direzione dell’equilibrio 9 I Sali in soluzione: l’idrolisi salina 10 Le soluzioni tampone: una trappola per idronio e ossidrile 11 Acidi e basi: calcolo del Ph 12 Misurare il Ph: gli indicatori e il Ph-metro 13 le titolazioni: la determinazione della concentrazione di un acido o di una base

- sviluppare le capacità di osservazione critica sulle trasformazioni dell’ambiente

- comprendere la significatività del dato sperimentale per una sua utilizzazione

- conoscere le principali caratteristiche fisiche e chimiche della materia

- ricondurre le trasformazioni fisiche e chimiche della materia alle interazioni tra le particelle

UNITA’ H2 ELETTROCHIMICA

ABILITA’ CONTENUTI

Saper riconoscere le reazioni redox Saper bilanciare le reazioni redox con il metodo della variazione del numero di ossidazione Saper bilanciare le reazioni redox con il metodo delle semireazioni Saper bilanciare le redox in ambiente acido e basico

Le reazioni chimiche: un altro punto di vista. Le reazioni redox: acquisto e cessione di elettroni Bilanciamento delle reazioni redox: il metodo della variazione del numero di ossidazione Bilanciamento delle reazioni redox: il metodo delle semireazioni Bilanciare in ambiente acido : due ioni H

+ formano

H2O Bilanciare in ambiente basico: dall’acqua si originano gli ioni OH-

La dismutazione: lo stesso elemento si ossida e si riduce Le pile: l’energia chimica si trasforma in energia elettrica 7 Il ponte salino: il riequilibrio delle cariche

CHIMICA ORGANICA, BIOCHIMICA E BIOTECNOLOGIE(CLASSE QUARTA)

Libro di testo utilizzato:

Sadava, Hillis, Heller, Berenbaum, Posca CHIMICA ORGANICA, BIOCHIMICA E BIOTECNOLOGIA, il carbonio, gli enzimi, il dna - – Zanichelli.

CAPITOLO C1 – Chimica organica: una visione d’insieme

Competenze Abilità Indicatori Contenuti

- Classificare sviluppare le capacità di osservazione critica sulle trasformazioni dell’ambientecomprendere la significatività del dato sperimentale per una sua utilizzazione

- conoscere le principali caratteristiche fisiche e chimiche della materia

- ricondurre le trasformazioni fisiche e chimiche della materia alle interazioni tra le particelle

- Classifica gruppi

atomici e molecole

- Riconosce molecole organiche e inorganiche

- Riconosce dalla formula grezza generale i vari tipi di

idrocarburi e dalla formula di struttura i gruppi

funzionali e la classe chimica di appartenenza

- Riconosce e converte formule di struttura di molecole

organiche

- Individua all’interno di una molecola organica

eventuali atomi elettrofili e/o nucleofili

- Individua all’interno di una molecola organica

eventuali atomi e gruppi atomici elettron-attrattori ed

elettron-donatori

- Definizione di molecola organica

- Caratteristiche del carbonio

- Tipi di idrocarburi e loro formula grezza

- Nome e formula dei gruppi funzionali e delle relative classi

chimiche dei composti organici

- Caratteristiche delle formule di struttura (topologica,

condensata, razionale e di Lewis) delle molecole organiche

- Caratteristiche, forza ed esempi di atomi elettrofili e

nucleofili

- - Caratteristiche ed esempi di atomi e gruppi atomici

elettron-attrattori ed elettron-donatori

- Classifica gli

isomeri

- Identifica un certo tipo di isomero in base alla sua

struttura

- Definizione di isomeria

- - Tipi di isomeri e caratteristiche delle diverse classi

- Classifica una

molecola come

chirale o achirale

- Individua la presenza o assenza di chiralità di un

atomo di carbonio in base al numero e al tipo di

sostituenti

- Definizione di chiralità

- - Condizioni di chiralità di un atomo di carbonio

- Effettuare connessioni

logiche, riconoscere o

stabilire relazioni

- Collega la struttura

dei prodotti al

meccanismo di

reazione

- Distingue i prodotti della rottura omolitica di un

legame covalente da quelli di una rottura eterolitica

dello stesso legame

- - Meccanismo omolitico ed eterolitico di rottura del legame

covalente

- Collega struttura e

reattività di un

atomo, di un

gruppo di atomi o

di una molecola

- Confronta la forza, come elettrofilo o nucleofilo, di

atomi diversi, considerando la presenza di gruppi

elettron-attrattori ed elettron-donatori

- Caratteristiche, forza ed esempi di atomi elettrofili e

nucleofili

- Effetto induttivo

- - Caratteristiche ed esempi di atomi e gruppi atomici

elettron-attrattori ed elettron-donatori

- Formulare ipotesi in

base ai dati forniti

- Formula ipotesi

sull’attività ottica

di una molecola

organica

- Comprende i fattori che influenzano la presenza o

l’assenza di attività ottica

- Componenti, funzionamento e uso del polarimetro

- Sa prevedere il valore della rotazione specifica di un

enantiomero nota quella dell’altro

- - Concetti di attività ottica, rotazione osservata, rotazione

specifica, enantiomeri

Indirizzo di Scienze applicate

CAPITOLO C2 – Chimica organica: gli idrocarburi

Competenze Abilità Indicatori Contenuti

Classificare Classifica un idrocarburo

- Collega nome o formula di un idrocarburo alla classe di

appartenenza

- Classi di idrocarburi e composti eterociclici

aromatici e relative caratteristiche strutturali

- Ibridazione orbitalica dell’atomo di carbonio e

conseguenze (tipo di legami e geometria molecolare)

Effettuare connessioni

logiche, riconoscere o

stabilire relazioni

Coglie la relazione tra la struttura

degli idrocarburi e la loro

nomenclatura

- Sa assegnare il nome a un idrocarburo, nota la formula - Regole di nomenclatura IUPAC

- Sa scrivere la formula di un idrocarburo, noto il nome

Formulare ipotesi,

risolvere problemi e

trarre conclusioni in

base all’analisi dei dati

Formula ipotesi, risolve problemi

e trae conclusioni sulle proprietà

fisiche e chimiche di un

idrocarburo

- Sa prevedere le proprietà fisiche e il comportamento acido-

basico di un idrocarburo, noto il nome o la formula

- Sa prevedere l’influenza del catalizzatore sulla struttura del

prodotto

- Descrive e rappresenta le reazioni delle varie classi di

idrocarburi

- Sa prevedere i prodotti di una reazione analoga a quelle

studiate e ne scrive la formula

- Sa prevedere la regioselettività della reazione di addizione

elettrofila, in presenza di reagenti asimmetrici

- Proprietà fisiche e comportamento acido-basico delle

classi di idrocarburi

- Catalizzatori necessari nelle reazioni studiate

- Meccanismi di reazione: reazione radicalica degli

alcani, addizione elettrofila ad alcheni e alchini,

sostituzione elettrofila aromatica, riduzione di alcheni

e alchini, ossidazione degli idrocarburi

- Regola di Markovnikov

Formula ipotesi sui possibili

isomeri di un idrocarburo

- Sa prevedere possibile esistenza, numero e struttura degli

isomeri di catena di un idrocarburo

- Sa prevedere possibile esistenza, numero e struttura degli

isomeri di posizione di alcheni e alchini e degli isomeri

geometrici degli alcheni

- Ipotizza struttura e stabilità dei possibili conformeri di

cicloalcani monociclici con cicli tra 3 e 6 termini

- Isomeria di catena, di posizione, geometrica,

conformazionale delle diverse classi di idrocarburi

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CAPITOLO C3 – Chimica organica: i derivati degli idrocarburi

Competenze Abilità Indicatori Contenuti

Classificare Classifica i derivati degli

idrocarburi

- Collega nome o formula dei derivati degli idrocarburi

alla classe di appartenenza

- Classi dei derivati degli idrocarburi e relative caratteristiche

strutturali

Classifica i polimeri studiati - Classifica i polimeri in base all’origine, alla struttura e al

processo produttivo

- Definizione di polimero

- Tipi di polimeri e relative caratteristiche strutturali

- Meccanismi di polimerizzazione: poliaddizione e

policondensazione

Effettuare connessioni

logiche, riconoscere o

stabilire relazioni

Coglie la relazione tra la struttura

dei derivati degli idrocarburi e la

loro nomenclatura

- Sa assegnare il nome comune o IUPAC ai derivati degli

idrocarburi, nota la formula

- Nomi comuni dei composti carbonilici e acilici

- Sa scrivere la formula di derivati degli idrocarburi, noto

il nome comune o IUPAC

- Regole di nomenclatura IUPAC

Formulare ipotesi,

risolvere problemi e

trarre conclusioni in base

all’analisi dei dati

Formula ipotesi, risolve problemi

e trae conclusioni sulle proprietà

fisiche e chimiche dei derivati

degli idrocarburi

- Sa prevedere le proprietà fisiche dei derivati degli

idrocarburi, noto il nome o la formula

- Descrive e rappresenta le reazioni delle varie classi di

derivati degli idrocarburi

- Sa prevedere i prodotti di una reazione analoga a quelle

studiate e ne scrive la formula

- Proprietà fisiche dei derivati degli idrocarburi

- Meccanismi di reazione: sostituzione nucleofila, eliminazione,

addizione nucleofila, sostituzione nucleofila acilica

- Esempi di reazioni caratteristiche dei composti studiati (es.

reazioni acido-base, reazioni di ossido-riduzione, ecc.)

Formula ipotesi sul numero e

sulla struttura dei possibili

isomeri dei derivati degli

idrocarburi

- Sa prevedere possibile esistenza, numero e struttura

degli isomeri dei derivati degli idrocarburi

- Isomeria di struttura e stereoisomeria dei derivati degli

idrocarburi

BIOLOGIA(CLASSE TERZA)

LIBRO di TESTO :SADAVA et al. LA NUOVABIOLOGIA. BLU GENETICA, DNA corpo umano - Zanichelli.

CONTENUTI ABILITA’ COMPETENZE

B1 - DA MENDEL AI MODELLI DI EREDITARIETA’

Gli esperimenti e il metodo di Mendel; la legge della dominanza e della segregazione dei caratteri. Il quadrato di Punnett, il test-cross. La legge dell’assorti-mento indipendente dei caratteri, gli alberi genealogici, le malattie genetiche. Mutazioni. Dominanza incompleta, codominanza, pleiotropia. I gruppi sanguigni. I geni associati, la ricombinazione genetica dovuta al crossing-over, le mappe genetiche.

Comprendere l’originalità e il rigore scientifico del metodo adottato da Mendel e saper spiegare i punti fondamentali della sua teoria, evidenziando le relazioni tra dati sperimentali e interpretazione. Comprendere le relazioni tra alleli, geni e cromosomi; utilizzare correttamente la simbologia e il linguaggio della genetica per esprimere tali relazioni, per stabilire genotipi o prevedere i risultati di un incrocio.

Saper formulare ipotesi in base ai dati forniti.Saper trarre conclusioni in base ai risultati ottenuti.Risolvere situazioni problematiche utilizzando linguaggi specifici

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Autosomi e cromosomi sessuali, la determinazione del sesso, caratteri legati al sesso.

Comprendere come le conoscenze delle complesse interazioni tra geni o tra alleli hanno ampliato la teoria di Mendel.Comprendere, considerando gli studi di Morgan come si progettano esperimenti e si analizzano correttamente i dati sperimentali.

B2 – IL LINGUAGGIO DELLA VITA

Le basi molecolari dell’ereditarietà, l’esperimento di Hammerling, Griffith,Avery e la trasformazione, gli esperimenti di Hershey e Chase. I virus. La composizione chimica del DNA, il modello di Watson e Crick, la struttura del DNA. Le fasi della duplicazione del DNA, il complesso di duplicazione e le DNA polimerasi, meccanismi di riparazione del DNA.

Comprendere le funzioni del materiale genetico nelle cellule. Saper spiegare le relazioni tra struttura e funzione delle molecole del DNA. Comprendere l’importanza della duplicazione semiconservativa del DNA evidenziando la complessità del fenomeno e le relazioni con la vita cellulare.

Saper formulare ipotesi in base ai dati forniti.Saper riconoscere e stabilire relazioni.

B3 -L’ESPRESSIONE GENICA:DAL DNA ALLE PROTEINE

Gli esperimenti di Beadle e Tatum e la relazione tra geni e polipeptidi. La struttura e le funzioni dell’RNA messaggero, ribosomiale, transfer.La trascrizione del DNA, il codice genetico. Il ruolo del tRNA e quello dei ribosomi; le tappe della traduzione: inizio, allungamento e terminazione; la formazione di una proteina funzionante. Mutazioni somatiche ed ereditarie; mutazioni puntiformi, cromosomiche e genomiche; malattie genetiche umane causate da mutazioni cromosomiche; mutazioni spontanee e indotte; mutazioni ed evoluzione

Cogliere l’origine e lo sviluppo storico della genetica molecolare comprendendo come viene applicato il metodo scientifico in questa disciplina .Comprendere le relazioni tra DNA, RNA e polipeptidi nelle cellule e spiegare i complessi meccanismi che consentono di costruire proteine partendo dalle informazioni dei geni. Descrivere le cause e gli effetti dei diversi tipi di mutazione, spiegandone l’importanza per la vita umana e per la comprensione della storia della vita.

Saper formulare ipotesi in base ai dati forniti. Saper riconoscere e stabilire relazioni. Saper applicare le conoscenze acquisite alla vita reale.

B4 – L’EVOLUZIONE E L’ORIGINE DELLE SPECIE VIVENTI

L’evoluzione dopo Darwin.I fattori che portano all’evoluzione. La selezione naturale e sessuale. Il concetto di specie e la modalità di speciazione. La speciazione richiede l’isolamento riproduttivo

Discutere le differenze tra l’idea di evoluzione e il concetto di selezione naturale in Darwin e oggi. Comprendere come lo studio della genetica di popolazioni si integra con la tradizionale visione dell’evoluzione Individuare i meccanismi responsabili dell’incremento o della conservazione della variabilità genetica all’interno di una popolazione. Discutere le differenze tra selezione naturale e selezione sessuale. Saper interpretare i diversi processi evolutivi che portano alla comparsa di nuove specie. Comprendere come i meccanismi di speciazione favoriscano la diversità biologica Comprendere il concetto di barriera zigotica e il suo significato evolutivo.

Saper riconoscere e stabilire relazioni.

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C1 – L’ARCHITETTURA DEL CORPO UMANO

.L’organizzazione gerarchica del corpo umano. Funzioni e organizzazione dei tessuti epiteliali, connettivi, muscolari, nervoso.

Organi sistemi ed apparati. I meccanismi dell’omeostasi, la regolazione della temperatura corporea .La rigenerazione dei tessuti. Cellule staminali e cellule tumorali.

Comprendere che il corpo umano è un’unità integrata formata da tessuti specializzati e sistemi autonomi strettamente correlati. Saper descrivere le funzioni di apparati e sistemi; comprendere perché la cute è considerata un apparato e saperne descrivere componenti e struttura. Saper mettere in relazione il buon funzionamento del proprio corpo con il mantenimento di condizioni fisiologiche costanti

Saper riconoscere e stabilire relazioni. Saper applicare le conoscenze acquisite alla vita reale.

C2 – APPARATO CARDIOVASCOLARE E SANGUE

L’anatomia dell’apparato cardiovascolare e i movimenti del sangue. L’anatomia del cuore, le fasi e il controllo del ciclo cardiaco. Struttura e funzioni di arterie, vene, letti capillari. I meccanismi degli scambi nei capillari, il controllo del flusso sanguigno . Funzioni e caratteristiche del plasma, degli eritrociti, dei leucociti e delle piastrine; il processo di coagulazione.

Spiegare e descrivere correttamente l’organizzazione e le funzioni dell’apparato cardiovascolare. Comprendere il ruolo svolto dal cuore nel sistema cardiovascolare e l’importanza di una perfetta coordinazione dei meccanismi che attivano e regolano il ciclo cardiaco. Descrivere la struttura e l’organizzazione dei vasi sanguigni in relazione alle loro rispettive funzioni. Comprendere i meccanismi di scambio tra sangue e tessuti, evidenziando le funzioni del sangue e i fattori che ne controllano il flusso e la composizione.

Saper riconoscere e stabilire relazioni. Saper applicare le conoscenze acquisite alla vita reale.

C3 – APPARATO RESPIRATORIO E SCAMBI GASSOSI

I processi della respirazione polmonare, l’anatomia dell’apparato respiratorio umano. Le secrezioni del tratto respiratorio, il controllo della ventilazione .Il meccanismo degli scambi polmonari e sistemici, l’emoglobina e il trasporto di O2, il trasporto di CO2.

Comprendere le relazioni tra le strutture e le funzioni delle diverse parti dell’apparato respiratorio. Saper mettere in relazione le funzioni dell’apparato respiratorio con quelle dell’apparato cardiovascolare, comprendendo la loro stretta interdipendenza.

Saper riconoscere e stabilire relazioni. Saper applicare le conoscenze acquisite alla vita reale.

C10 – IL MOVIMENTO

Il sistema muscolare. Tipi di muscoli. Le caratteristiche dei muscoli scheletrici, le miofibrille, il meccanismo molecolare della contrazione muscolare. Fonti energetiche nel muscolo e debito d’ossigeno.Il sistema scheletrico La struttura dell’endoscheletro, la formazione e la crescita delle ossa; la struttura dell’osso.

Saper spiegare i meccanismi che determinano l’eccitabilità e contrattilità dei muscoli scheletrici, evidenziando l’importanza dell’organizzazione cellulare del sarcomero e della giunzione neuromuscolare. Comprendere che il sistema scheletrico è un sistema plastico che viene continuamente rimodellato e svolge importanti compiti nel mantenimento dell’omeostasi.

Saper riconoscere e stabilire relazioni.

CONTENUTI PER I SAPERI MINIMI

B1 - MENDEL E EREDITARIETA’ B2 – IL LINGUAGGIO DELLA VITA

Gli esperimenti e le leggi di Mendel. Il quadrato di Punnett, il test-cross. Mutazioni. Dominanza incompleta, codominanza,. I gruppi sanguigni. I geni associati, la ricombinazione genetica, le mappe genetiche. Autosomi e cromosomi sessuali.

Le basi molecolari dell’ereditarietà, l’esperimento di Hammerling, di Griffith e la trasformazione, di Hershey e Chase. I virus. La composizione chimica del DNA, il modello di Watson e Crick, la struttura del DNA. Le fasi della duplicazione del DNA.

B3 - IL GENOMA IN AZIONE B4 L’EVOLUZIONE E L’ORIGINE DELLE SPECIE VIVENTI

La struttura e le funzioni dell’RNA messaggero, ribosomiale, transfer.La trascrizione del DNA, il codice genetico. Il ruolo del tRNA e quello dei ribosomi; le tappe della traduzione;

. La teoria sintetica dell'evoluzione, genetica delle popolazioni, i fattori che modificano la stabilità delle popolazioni, La selezione naturale, modalità di speciazione

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la formazione di una proteina funzionante.Mutazioni; mutazioni ed evoluzione.

C1 – L’ORGANIZZ. DEL CORPO UMANO C2 – APP. CARDIOVASCOL. E SANGUE

Caratteristiche dei tessuti epiteliali e connettivi .Organizzazione di sistemi e apparati. Funzioni e organizzazione della cute. Cellula nervosa, conduzione dell’impulso nervoso. Sinapsi.

L’anatomia dell’apparato cardiovascolare. L’anatomia del cuore, il ciclo cardiaco. Struttura e funzioni di arterie, vene e capillari. Fisiologia della circolazione. Funzioni e caratteristiche del plasma, degli eritrociti, dei leucociti e delle piastrine; il processo di coagulazione.

C3 – APP. RESP. E SCAMBI GASSOSI C10 – IL MOVIMENTO

I processi della respirazione polmonare, l’anatomia dell’apparato respiratorio umano.Il meccanismo degli scambi polmonari e sistemici.

Il sistema muscolare. Tipi di muscoli. Le caratteristiche dei muscoli scheletrici. Fisiologia della contrazione muscolare. Fonti energetiche nel muscolo e debito d’ossigeno. Il sistema scheletrico. La struttura dell’endoscheletro, la formazione e la crescita delle ossa.

SCIENZE DELLA TERRA(CLASSE QUARTA)

Libro di testo utilizzato:AlfonsoBosellini DAGLI OCEANI PERDUTI ALLE CATENE MONTUOSE – Italo Bovolenta editore

Capitolo 1 LA TERRA UNO SGUARDO INTRODUTTIVO

OBIETTIVI SPECIFICI

Conoscere le principali caratteristiche del Sistema Terra e delle scienze che lo studiano

Saper ricondurre le conoscenze geologiche a problematiche scientifiche e ambientali

Saper confrontare i tempi dell’uomo e quelli geologici

Capitolo 2ATOMI, ELEMENTI, MINERALI E ROCCE

ABILITA’ CONTENUTI COMPETENZE

Saper distinguere le rocce dai minerali

Conoscere i principali elementi e composti della crosta

terrestre

Saper individuare le principali categorie di rocce e i

processi che li hanno prodotti

Elementi e composti naturali

I mineraliLa struttura cristallina dei mineraliFattori che

influenzano la struttura dei cristalliFormazione dei

mineraliProprietà fisiche dei minerali

PolimorfismoIsomorfismoSolidi amorfi

Criteri di classificazione dei minerali Classificazione dei

silicati Silicati mafici e felsici Minerali non silicati

Le rocce della crosta

Come riconoscere le rocce

Il ciclo litogenetico

Essere consapevoli dell’utilizzazione da parte

dell’uomo dei materiali naturali

Saper descrivere le rocce e i processi che le

hanno generate

Riconoscere la dinamicità del ciclo litogenico

Saper leggere una formula mineralogica

Associare l’abito cristallino alla struttura interna

del cristallo

Capitolo 3 PROCESSO MAGMATICO E ROCCE IGNEE

ABILITA’ CONTENUTI COMPETENZE

Riconoscere le rocce olocristalline

Riconoscere l’origine delle rocce magmatiche

Descrivere la composizione chimica di un magma

Il processo magmaticoIl magmaGenesi dei magmi

Cristallizzazione magmatica e differenziataLe rocce

igneeLe rocce ignee nel sottosuoloI plutoni

I corpi ipoabissali

Distinguere rocce magmatiche, sedimentarie e

metamorfiche

Riconoscere una roccia intrusiva da una effusiva

Distinguere magma e lava

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Capitolo 4 I VULCANI

ABILITA’ CONTENUTI COMPETENZE

Conoscere la distribuzione globale dei vulcani

Comprendere le cause delle eruzioni

Come prevedere l’eruzione

Definizione e relazioni geologiche

Il meccanismo eruttivoTipi di eruzioneAttività

eruttivaAttività vulcanica esplosivaAttività vulcanica

effusivaStili e forme dei prodotti e degli apparati

vulcaniciManifestazioni gassoseRischio vulcanico:

previsione e prevenzione

Definire

Distinguere

Capitolo 5 PROCESSSO SEDIMENTARIO E ROCCE SEDIMENTARIE

ABILTA’ CONTENUTI COMPETENZE

Riconoscere la dinamicità del processo erosivo

Riconoscere l’ambiente di deposito

La degradazione meteoricaAlterazione chimica delle

rocceDisgregazione fisica delle rocceAzione degli

organismi sulle rocceUn archivio di pietra

Dai sedimenti alle rocce sedimentarieLe proprietà

fondamentali delle rocce sedimentarie Rocce terrigene

Rocce carbonati che Evaporiti Rocce silicee e altri

gruppi minori di rocce sedimentarie

Associare l’ambiente di sedimentazione e le condizioni

climatiche

Capitolo 6 LA DINAMICA DEI PROCESSI SEDIMENTARI

ABILITA’ CONTENUTI COMPETENZE

Distinguere le successione stratigrafiche e coglierne il

significato

Riconoscere le modificazioni tra l’ambiente attuale e

quello di formazione degli strati

Conoscere le cause globali delle variazioni del livello

del mare

Deposizione dei sedimenti

Meccanismi di trasporto

Fluttuazioni eustatiche del livello marino

Trasgressioni e regressioni

La facies

Ambienti continentali

Ambienti di transizione

Ambienti marini

Ricavare informazioni sull’ambiente del passato e

capirne le trasformazioni

Capitolo 7 PROCESSO METAMORFICO E ROCCE METAMORFICHE

OBIETTIVI SPECIFICI CONTENUTI COMPETENZE

Comprendere i meccanismi del processo metamorfico I processi metamorficiFacies metamorfiche

Strutture delle rocce metamorficheMinerali indice

Classificazione geologica del metamorfismo

Metamorfismo regionale Metamorfismo di contatto

Metamorfismo cataclastico Metamorfismo idrotermale

Classificazione delle rocce metamorfiche

Spiegare i meccanismi che portano alla genesi di una

roccia metamorfica

Collegare il processo metamorfico a particolari

ambienti geodinamici

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Capitolo 8 LA TERRA DEFORMATA: FAGLIE, PIEGHE, OROGENESI

OBIETTIVI SPECIFICI CONTENUTI COMPETENZE

Distinguere il comportamento elastico, plastico e rigido

delle rocce

Conoscere i fattori che influiscono sulle deformazioni

delle rocce

Le deformazioni delle rocceGiacitura delle rocce

Come si deformano le rocceFattori che influenzano le

deformazioni delle rocce

Movimenti regionali della crosta terrestreil principio

dell’isostasiaDiaclasi e fagliePieghe

Falde di ricoprimentoFormazione ed evoluzione delle

montagne Modelli orogenetici e tipi di catene montuose

Morfostrutture dei continenti

Riconoscere le deformazioni cui sono soggetti i

rilievi

Riconoscere la correlazione tra orogenesi e

movimento delle placche

Capitolo 9 I TERREMOTI

OBIETTIVI SPECIFICI CONTENUTI COMPETENZE

Comprendere che cosa è un sisma alla luce dei fenomeni di rimbalzo elastico Capire il significato di tempo di ritorno Conoscere la distribuzione geografica delle aree sismiche Sapere come prevenire i danni di un sisma

Il terremotoComportamento elastico delle rocce Ciclicità statistica dei fenomeni sismiciOnde sismicheMisura delle vibrazioni sismicheDeterminazione dell’epicentro del terrenoDove avvengono i terremotiEnergia dei terremoti Intensità dei terremotiPrevisione e controllo dei terremotiPrevenzione dei danni da terremoti

Distinguere tra previsione probabilistica e deterministica Comprendere perché la previsione probabilistica è attualmente inaffidabile Individuare gli aspetti su cui basare la prevenzione dei danni

CONTENUTI PER I SAPERI MINIMI

CHIMICA SCIENZE DELLA TERRA

Formule chimiche e concetto di mole Equazioni chimiche e bilanciamento Principali classi di composti: ossidi, anidridi, acidi, idrossidi e sali Equilibrio di reazione e pH Ossidoriduzioni col metodo delle semireazioni Caratteristiche chimiche dell’atomo di carbonio Identificazione dei principali composti organici

Distinzione tra minerali e rocce Rocce magmatiche, sedimentarie, metamorfiche: caratteristiche generali e processi di formazione

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BIOLOGY - TERZA CLSSE indirizzo CAMBRIDGE

CHEMISTRY - TERZA CLASSE indirizzo INTERNAZIONALE

Biology IGCSE Programme for3Cand 3ALiceoVolterra 2017-18 TEXT Complete Biology for Cambridge IGCSE 2

nd edition by Ron Pickering

Oxford University Press

TESTO RoseMarie GALLAGHER Paul INGRAM Complete CHEMISTRY for Cambridge IGCSE – third edition Oxford University Press

Co-ordination of the nervous system Neurones can work together in reflex arcs Muscles can work as effectors: joints in the skeleton allow movement The brain is the processor for the central nervous system Integration by the central nervous system Receptors and senses: the eye as a sense organ The endocrine system Drugs and disorders of the nervous system Sensitivity and movement in plants Reproduction in flowering plants: flowers Pollination: the transfer of male sex cells to female flower parts Fertilization and the formation of seed and fruit Dispersal of seeds and fruits Germination of seeds Vegetative propagation Artificial propagation Organisms and their environment Ecology and ecosystems Flow of energy: food chains and webs Feeding relationships: pyramids of numbers, biomass and energy Decay is a natural process The carbon cycle The nitrogen cycle Water is recycled too Factors affecting population size Human population growth Humans and agriculture Land use and agriculture Pollution of water: eutrophication Human impacts on the environment: pollution Humans may have a positive effect on the environment: conservation of species Conservation efforts worldwide Conservation of resourses: recycling water by the treatment of sewage Saving fossil fuels: fuels from fermentation Management of solidwaste

13 THE BEAVIOUR OF METALS 13.1 Metals: a review 13.2 Comparing metals for reactivity 13.3 Metals in competition 13.4 The reactivity series 13.5 Making use of the reactivity series 14 MAKING USE OF METALS 14.1 metals in the Earth’s crust 14.2 Extracting metals from their ores 14.3 Extracting iron 14.5 Extracting aluminium 14.5 Making use of metals and alloys 14.6 Steels and steel-making 15 AIR AND WATER 15.1 What is air? 15.2 Making use of air 15.3 Pollution alert! 15.4 The rusting problem 15.5 Water supply 16 SOME NON-METALS AND THEIR COMPOUND 16.1 Hydrogen, nitrogen and ammonia 16.2 Making ammonia in industry 16.3 Fertilizers 16.4 Sulfur ans sulfur dioxide 16.5 Sulfuric acid 16.6 Carbon and the carbon cycle 16.7 Some carbon compunds 16.8 Greenhouse gases and global warming 16.9 Limestone

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SCANSIONE TEMPORALE DEI CONTENUTI Nel corso ORDINAMENTALE sono previste nelle classi terze e quarte 3 ore settimanali per complessive 99 ore annuali Nel corso di SCIENZE APPLICATE sono previste nelle classi terze e quarte 5 ore settimanali per complessive 165 ore annuali Nei corsi CAMBRIDGE e INTERNAZIONALE sono previste 3 ore settimanali di cui 1 in compresenza con insegnante madrelingua La ripartizione temporale, sia settimanale che annuale, è lasciata alla libera scelta di ogni docente, in funzione della risposta della classe, dell’eventuale recupero di argomenti fondamentali non trattati negli anni precedenti e della propedeuticità dei contenuti; in generale, i docenti concordano sulla opportunità di svolgere entrambi le discipline sia nel trimestre che nel pentamestre

METODO E VERIFICHE Nonostante il libro di testo rimanga alla base del lavoro, in considerazione dell’importanza di promuovere e potenziare la capacità di lettura autonoma di un argomento scientifico, si integrerà comunque con appunti semplificati, per mantenere gli alunni aggiornati sulle nuove scoperte e per abituarli ad uno studio più dettagliato e scientifico. La strumentazione presente in laboratorio (audiovisivi, microscopi, plastici, materiale chimico) sarà un utile supporto per avvicinare gli alunni al metodo sperimentale. La lezione verrà impostata secondo il modello della relazione argomentata, per indicare, nella fase di approccio ai diversi contenuti uno schema metodologico di studio. Si privilegerà più la qualità degli argomenti rispetto alla quantità, pertanto alcuni di questi saranno trattati in una forma approfondita, utilizzando supporti audiovisivi in classe, appunti o integrazioni al testo. Si sta già lavorando per attivare rapporti con enti di ricerca e di sviluppo presenti sul territorio, in modo da favorire una collaborazione che coinvolga attivamente gli studenti, nell’intenzione di promuovere gli stessi ad un lavoro divulgativo delle conoscenze ed esperienze acquisite direttamente alle altri classi della scuola e sul territorio. Si promuoverà uno studio interdisciplinare con l’insegnante di inglese su argomenti scientifici che saranno trattati anche in lingua.

VALUTAZIONE La valutazione verrà formulata sulla base dei seguenti criteri di ordine generale:

Conoscenze, competenze e abilità acquisite.

Metodo di studio utilizzato.

Progresso nel rendimento.

Impegno e partecipazione alle attività didattiche. Su indicazione del Collegio dei Docenti ci sarà un’unica valutazione finale (comprensiva di entrambi le discipline) sia nel trimestre, sia nel pentamestre. Per tutti gli alunni verranno effettuate almeno due verifiche nel trimestre e almeno due verifiche nel pentamestre Le verifiche saranno sia orali che scritte su quesiti* o semplici problemi riguardanti il programma svolto fino all'esecuzione del compito. Si precisa che nei corsi Cambridge e Internazionale i voti riportati nelle verifiche relative alla lingua inglese saranno parte integrante della valutazione di Scienze che sarà espressa con un unico voto in pagella , sia nel trimestre che nel pentamestre. * Se trattasi di test le domande saranno del tipo: risposta a scelta multipla, vero o falso, completamento di frasi, descrizione di figure, domande aperte. N.B. Quanto sopra specificato per METODO e VERIFICHE, VALUTAZIONEè riferitosia all’insegnamento della Chimica, della Biologia, di sc.Terra e ai percorsi in lingua inglese.

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Per la somministrazione di test

DESCRITTORI PUNTI

Per l’individuazione del complemento corretto o risposta corretta in una scelta multipla fra 4-5 alternative 2

Per l’individuazione di 2 completamenti corretti in una scelta multipla fra 5 alternative Qualora sia indicata 1 sola risposta corretta o 1 corretta e una sbagliata

3

1

Per ogni corrispondenza o abbinamento esatti 1

Per ogni scelta corretta fra Vero o Falso Per ogni scelta mancante Per ogni scelta errata

1 0 -1

Per ogni individuazione del termine o completamento esatto fra 2 proposti 1

Per ogni termine o completamento corretto inserito in un brano o tabella 1

Per l’individuazione di ogni risposta/complemento esatto di un gruppo numeroso di opzioni, senza che ne venga nel testo indicato il numero

1

Per l’individuazione di ogni errore non segnalato in un breve brano e/o la correzione dello stesso 1-2

Per la formulazione autonoma di un completamento /opzione possibile 1-2

NEI PROBLEMI A SOLUZIONE RAPIDA PUNTI

Per la corretta e linearità della strategia risolutiva 1,5

Per la completezza della soluzione 1

Per la correttezza nell’esecuzione dei calcoli 0,5

totale 3

In presenza di problemi più complessi ed articolati i suddetti punteggi potranno essere aumentati a 5

NELLE BREVI RISPOSTE APERTE (3-6 RIGHE) secondo l’ampiezza e complessità della domanda

Per la pertinenza della risposta 1

Per la correttezza e completezza delle conoscenze 2-3

Per la correttezza linguistica e uso della terminologia specifica 1

Totale 4-5

Dopo aver attribuito a ciascuna risposta corretta il relativo punteggio il totale dei punti sarà riportato in decimi Per le interrogazioni orali (interrogazione lunga o interventi brevi) sarà applicata la seguente griglia:

INDICATORI DI LIVELLO DESCRITTORI

Scarso (<4) Rifiuto della prova / non risponde alla richiesta / dichiara di non conoscere l’argomento

Insufficiente (4) Esprime pochi e stentati concetti in modo impacciato e/o mnemonico. Nessuna capacità di applicazione

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Mediocre (5) Esposizione incompleta, anche se corretta, dei principali concetti richiesti; capacità di applicazione delle conoscenze agli esercizi più semplici; poca autonomia nello studio

Sufficiente (6) Conoscenza non approfondita degli argomenti basilari. Esposizione corretta anche se non disinvolta e personalizzata; diligenza nello studio

Discreto (7) Esposizione organica dei concetti e sufficiente autonomia nello studio: capacità di esprimersi nel linguaggio specifico della disciplina.

Buono (8) Preparazione approfondita, accompagnata da un’esposizione precisa e puntuale in termini lessicali e contenutistici; autonomia di giudizio e rielaborazione dei contenuti proposti.

Ottimo / Eccellente (9/10) Esposizione originale e creativa dei concetti che mette in luce una solida base culturale di derivazione anche extra-scolastica; capacità di esprimere giudizi critici e personali

Gli studenti delle classi quarta, in prospettiva dell’esame di Stato previsto a conclusione del 5 anno, potranno effettuare prove di simulazione che saranno valutate con i criteri riportati nelle seguenti griglie

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TIPOLOGIA B DELLATERZA PROVA

Gravem. Insuff. Insuff. Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo

4-5 6-7 8-9 10-11 12 13-14 15

Conoscenze specifiche, individuazione degli elementi fondamentali

Conoscenze gravemente lacunose ed errate

Conoscenze lacunose

Conoscenze incomplete o approssimate

Conoscenze superficiali e/o mnemoniche

Conoscenze Adeguate ma non approfondite

Conoscenze puntuali e specifiche

Conoscenze molteplici ed esaustive

Capacità di sintesi

Esposizione incoerente e frammentaria

Esposizione incoerente e incomprensioni concettuali

Esposizione superficiale e disorganica

Esposizione semplice con lievi imprecisioni

Esposizione corretta ma non rigorosa

Esposizione chiara e appropriata

Esposizione coerente e ampia

Correttezza e proprietà linguistiche

Inesatto e/o improprio sia quello comune che quello

specifico

Inesatto e/o improprio quello specifico

Generico con errori non gravi

Semplici Corretto Appropriato Puntuale e ricco

Quesito non svolto: 1 Risposta non pertinente: 2 – 3

La griglia di correzione con i relativi punteggi è la seguente:

INDICATORI quesito……. Grav. Insuff.

Insuff. Medioc. Suff. Discr. Buono Ottimo Totale

…….…/15

Conoscenze specifiche, individuazione degli elementi fondamentali

4 –5 6- 7 8 – 9 10 - 11 12 13- 14 15

Capacità di sintesi 4 –5 6- 7 8 – 9 10 - 11 12 13- 14 15

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Correttezza e proprietà linguistiche 4 –5 6- 7 8 – 9 10 - 11 12 13- 14 15

Quesito non svolto: 1 Risposta non pertinente: 2 – 3

Considerate le finalità specifiche delle domande di tipologia A (trattazione sintetica di argomenti da 15 a 20 righe), per ogni risposta, il punteggio è attribuito sulla base della presente griglia e il punteggio complessivo è la media aritmetica; tuttavia se il punteggio che si riferisce alla “aderenza alla traccia “attribuito è inferiore a 4, gli altri descrittori sono considerati nulli.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TIPOLOGIA A DELLA TERZA PROVA

Dopo aver attribuito a ciascuna risposta corretta il relativo punteggio il totale dei punti sarà riportato in decimi. Ciampino, settembre 2017

Gli insegnanti del Dipartimento di Scienze

Stefano AMBROSI, Elisabetta BARRANCA, Stefano DI BERNARDINI,

Laura GIORGI, Rossella GNERRE, Gemma LO GULLO, Claudio MECCHIA,

Patrizia MOSCATELLI, Maurizio SABATO, Clara SOLFIZI,Anna STORNELLI

Gravemente insufficiente

Insufficiente Mediocre Sufficiente Discreto Buono Ottimo

4-5 6-7 8-9 10-11 12 13-14 15

Aderenza alla traccia

Interpretazione nulla o non interpreta

correttamente la traccia

Interpreta la traccia in modo incompleto e

scorretto

Interpreta la traccia in modo incompleto e solo

parzialmente corretto

Interpreta la traccia in modo completo, ma con qualche imprecisione o in

modo parziale ma corretto

Interpreta la traccia in modo corretto e

completo

Interpreta la traccia in modo completo, corretto e

approfondito

Interpreta la traccia in modo completo, corretto, approfondito e personale

Conoscenze dell'argomento

Errate o presenza di pochi elementi, solo parzialmente corretti e/o non fondamentali

Presenza di pochi elementi e solo accennati quelli fondamentali

Individuazione di alcuni elementi fondamentali, ma solo parzialmente

corretti

Presenza superficiale degli elementi

fondamentali e/o presenza corretta solo di

alcuni di essi

Presenza corretta degli elementi fondamentali

Conoscenza corretta e ampiamente soddisfacente

dell'argomento

Conoscenza corretta e approfondita

Capacità argomentativa e

comprensione

Argomentazione assente o illogica e

incoerente

Argomentazione carente e

comprensione mnemonica e parziale

Argomentazione semplice e non sempre coerente e

comprensione solo mnemonica

Argomentazione semplice e coerente e

comprensione solo degli elementi essenziali

Argomentazione efficace e coerente e

comprensione soddisfacente / argomentazione

semplice e coerente e comprensione piena

Argomentazione efficace, coerente e articolata e comprensione piena

Argomentazione puntuale, articolata e coerente e comprensione piena

Correttezza e proprietà

linguistiche

Gravemente inesatte e prive del linguaggio

specifico

Inesatte e con uso improprio del

linguaggio specifico

Generiche e con uso incerto del linguaggio

specifico

Semplici, ma nel complesso corrette, anche nell'uso del

linguaggio specifico

Corrette e appropriate, anche nell'uso del

linguaggio specifico

Varie, corrette e precise, anche nel linguaggio

specifico Varie, rigorose e ricche