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Associazione Turistica Val Casies- Monguelfo-Tesido - Tel. 0474 978436 fax. 0474 978226 [email protected] www.gsieser-tal.com Proposte escursionistiche Malghe romantiche, un panorama che toglie il fiato ed una cucina tipica altoatesina Le nostre proposte: Il divertimento Vi aspetta! Associazione Turistica Val Casies - Monguelfo Tesido Testo: Bachmann Siegfried Immagini: SMG, Huber Josef, Ass. Turistica

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Escursioni nell'area di vacanza Val Casies-Monguelfo-Tesido

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Proposte escursionistiche

Malghe romantiche, un panorama che toglie il fiato ed

una cucina tipica altoatesina

Le nostre proposte:

Il divertimento Vi aspetta!

Associazione Turistica Val Casies - Monguelfo – Tesido

Testo: Bachmann Siegfried

Immagini: SMG, Huber Josef, Ass. Turistica

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La tecnica del movimento

È necessario imparare a muoversi in montagna

Salire e scendere Salire e scendere richiedono uno

spostamento meglio dosato quanto a

tempo e forza del baricentro corporeo

rispetto al passo in pianura per poter

procedere in sicurezza ed economia. In

salita il baricentro viene spostato

completamente in avanti oltre la gamba

d‟appoggio successiva prima di essere

alzato dalla muscolatura della coscia e del

gluteo. In tal modo é possibile anche

rinunciare al passo se l‟appoggio si rivela

instabile. La lunghezza e l‟altezza del

passo si orientano alla ripidezza ed alle caratteristiche del terreno. Ciò nonostante il passo dovrebbe

trovarsi nell‟ottimale raggio di lavoro delle articolazioni (normale gradino di una scala) e nel settore

economico della forza muscolare. Per risparmiare le forze si dovrebbero preferire dei passi brevi ad un

passo di altezza eccessiva. In discesa il baricentro corporeo viene spostato sulla gamba anteriore

leggermente piegata appena prima che la gamba posteriore venga sollevata.

Camminare su percorsi e sentieri montani: Camminare e salire consapevolmente; il più delle volte ogni punto d‟appoggio dev‟ essere cercato e

scelto in precedenza con occhio attento. Sono necessari un appoggio preciso, spesso solo con la punta

della suola, ed un‟esecuzione corretta dei movimenti per evitare passi falsi e cadute. Appoggiando una

superficie il più possibile ampia della suola su punti pianeggianti si alleggerisce lo sforzo della gamba.

Muoversi al di fuori dei sentieri: Muoversi al di fuori dei sentieri é una delle componenti più allettanti dell‟escursionismo, ma richiede

una particolare concentrazione.

Camminare con i bastoncini: come usarli correttamente: „Il soggiorno in montagna é sano se lo si sfrutta correttamente”, questo il risultato di uno studio del

medico prof. Humpeler. Camminare regolarmente con i bastoncini in alta quota é una vera e propria

„fonte di salute e di giovinezza” e produce nuove energie vitali. A 1500 metri di altitudine si riducono i

valori di pressione e di glicemia nel sangue. Si dorme meglio e si perde peso più facilmente senza

impegnativi allenamenti. Per sgravare le articolazioni gli escursionisti dovrebbero rispettare la

lunghezza e l‟impiego corretti dei bastoncini. Il bastoncino andrebbe puntato all‟altezza del baricentro

corporeo ed il punto ottimale sta fra il tallone del piede che avanza e le dita di quello che segue. Inoltre

i bastoncini dovrebbero essere tenuti paralleli alla gamba che dà la spinta e quindi leggermente

orientati all‟indietro. La corretta lunghezza dei bastoncini si ha quando, tenendoli verticalmente davanti

al corpo, l‟angolo fra omero e avambraccio è leggermente superiore ai 90 gradi.

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Sicurezza in montagna

10 regole per la sicurezza in montagna

1) Pianificate la vostra gita a tavolino: informazioni su lunghezza e difficoltà sono

indispensabili per la programmazione di qualsiasi escursione in montagna. Prima di

partire, informate qualcuno sulla vostra meta.

2) Informatevi bene sulle previsioni del tempo: consultate il bollettino meteo e osservate

attentamente qualsiasi cambiamento del tempo. In più, i gestori dei rifugi riescono a dare

delle informazioni dettagliate sulla situazione meteo locale.

3) Valutate oggettivamente la vostra forma fisica e scegliete un‟escursione adeguata. Partite

di primo mattino e calcolate un margine di tempo sufficiente, in modo da rientrare prima

dell‟imbrunire.

4) Scegliete una velocità di marcia moderata e regolare. Prevedete parecchie pause,

specialmente, quando fate delle escursioni con bambini.

5) Bevete abbondantemente! Le bevande più adatte sono acqua, tè o succhi naturali. Si

consiglia di mangiare prodotti ricchi di carboidrati e proteine, come p.es. pane integrale,

frutta secca, noci ecc.

6) Scegliete l‟attrezzatura adeguata – specialmente per quanto riguarda le calzature, che

devono consentire un passo fermo e proteggere le articolazioni.

7) Mettete dell‟abbigliamento leggero e funzionale, ma non dimenticate mai di mettere

nello zaino dei capi che riparano dal freddo e dalla pioggia. Anche un piccolo kit di

pronto soccorso non dovrebbe mai mancare.

8) Abbiate riguardo dei più deboli del vostro gruppo. Informate altri escursionisti circa

eventuali pericoli e, se del caso, prestate il primo soccorso.

9) Rispettate la natura: evitate i rumori, non abbandonate i rifiuti e proteggete la

vegetazione. Rispettate le specie protette.

10) Seguite sempre i sentieri indicati. Consultate la vostra cartina con regolarità e, in

caso di dubbio, tornate indietro in tempo.

Bollettino meteo: http://www.provinz.bz.it/meteo

Pronto intervento:

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Pericoli in montagna

Comportamento in caso di temporale

Speroni di roccia: speroni rocciosi, cime montuose ed alberi isolati o punti esposti

vengono colpiti più spesso direttamente dai fulmini e vanno quindi assolutamente evitati

in caso di temporale.

Zone relativamente sicure: zone che sono ampiamente sicure dalla caduta di fulmini.

Anche in caso di pericolo di caduta limitato, si deve assolutamente provvedere ad

assicurarsi. Non dimenticare mai il pericolo rappresentato dalla caduta di massi!

Tensione di passo: se attraverso due punti di contatto col terreno si crea un ponte fra

potenziali diversi, si genera un flusso di corrente attraverso il corpo umano. In caso di

temporale ci si dovrebbe pertanto accovacciare su un supporto isolato con contatto

limitato col terreno.

Passaggio del fulmine: nelle vicinanze di alberi o sporgenze rocciose il fulmine può

trasferirsi alle persone per via della resistenza limitata.

Bibliografia: AVS Bergwandern

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Distintivo escursionistico e

culturale

Conquistate il nostro distintivo escursionistico e culturale

Questo programma è stato concepito particolarmente per bambini, giovani e per le persone

„tranquille”. Per ricevere il nostro distintivo escursionistico e culturale dovrete raggiungere

quattro malghe in almeno due località diverse (Val Casies, Monguelfo, Tesido), salire una

cima e partecipare ad una delle manifestazioni del nostro programma escursionistico. Le

manifestazioni valide a questo scopo sono contrassegnate dal simbolo.

L‟ obiettivo é quello raccogliere i timbri di diversi punti di timbratura nel nostro passaporto

escursionistico, la nostra carta del tesoro VIP.

Quando si raggiunge un determinato numero di timbri, l‟escursionista viene premiato con un

distintivo che gli viene consegnato negli uffici turistici di S.Martino, Monguelfo e Tesido dietro

presentazione della tessera munita del numero corrispondente di timbri dei rifugi.

1) Fra le seguenti escursioni in malga potete sceglierne quattro:

Valle di Casies:

Malga Weissbachalm 2112m, Malga Kaser Alm 2076m, Malga Uwaldalm 2042m, Malga

Oberbergalm 1975m, Malga Stumpfalm 1968m, Malga Aschtalm 1950m, Malga Tolder Hütte

1942m, Malga Schuher – „Randlhütte” 1868m, Malga Kradorfer Alm 1704m, Malga Messner

Hütte 1659m, Malga Leachalm 1618m

Monguelfo:

Malga Dürrensteinhütte 2040m

Tesido:

Malga Taistner Vorderalm 2012m, Malga Brunnerwiesenalm 1969m

2) Fra le seguenti escursioni in montagna potete scegliere una vetta:

Valle di Casies:

Schwarzsee 2455m, Kalkstein Jöchl 2349m, Gsieser Törl 2205m, Hörneckele 2127m, Stacher

Riedl 2173m, Frondeigen Kurterhof 1650m

Monguelfo:

Strudelkopf 2308m

Tesido:

Durakopf 2275m, Lutterkopf 2145m, Salzla 2131m

3) Programma escursionistico col simbolo dello zaino

Ricevete il timbro per la nostra 3a parte del distintivo escursionistico e culturale se partecipate

ad una manifestazione contrassegnata con lo zaino dalla „mappa del tesoro”.

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Distintivo escursionistico d’oro

per 6000 metri di dislivello

Conquistate il nostro distintivo d’oro

Per potersi fregiare di questo distintivo è necessario salire complessivamente 6000 metri di

dislivello. Ed affinché queste escursioni divengano per voi una vera esperienza di vacanza e vi

possiate ritrovare in voi stessi, avete a disposizione 3 anni di escursioni nello spirito del motto:

„Un po‟ di tempo per respirare e godere!”.

Appena avrete raggiunto i 6000 metri di dislivello l‟Associazione Turistica vi conferirà il

„distintivo escursionistico d’oro”.

Per raggiungere questo obiettivo potete scegliere le seguenti vette della nostra area

vacanze:

Valle di Casies:

Deferegger Pfannhorn 2819m, Riepenspitze 2774m, Hochkreuz 2739m, Hochhorn 2623m,

Hochstein 2469m, Laxidenspitz 2404m

Monguelfo:

Dürrenstein 2839m, Seekofel 2810m, Kühwiesenkopf 2144m

Tesido:

Amperspitze 2687m, Rudlhorn 2448m, Million 2438m

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distintivo escursionistico e culturale

distintivo escursionistico d’oro

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Varietá che seduce-

Escursione trasfrontaliera dalla Val Casies al lago „Schwarzsee” (A) - allo spartiacque tra il Mare Adriatico e il Mar Nero

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: Rifugio Talschlusshütte 1465m - Valle di Foi/Pfoital – Malga Pfoialm 2040m – bivio

alla grande pietra 2239m – Hintere Gsieser Lenke 2539m – Lago „Schwarzsee“ 2455m –

Discesa lungo il percorso di salita o per il Monte Alta Croce/Hochkreuz 2739m o per la Monte

Ripa /Riepenspitze 2774m

Descrizione dell’itinerario: quest‟escursione impegnativa, ma molto varia inizia presso il

rifugio „Talschlusshütte”. Lì si segue il segnavia „Nr.47/48“ sopra il nuovo ponte, si gira subito

a sinistra e dopo il maso „Schlosser Hof“ di nuovo a sinistra prima di girare a destra dopo pochi

metri per trovarsi sulla famosa Via delle Malghe 2000 con il „Nr.12”. Nelle vicinanze del maso

Burger si attraversa il ponte del Rio di Foi/Pfoi Bach e si sale in ampi tornanti per il bellissimo

bosco. Dopo ca. 90 min. s‟ incontra di nuovo il Rio di Foi/Pfoi Bach, si cammina per prati

alpestri fioriti e si raggiunge dopo poche centinaia di metri il bivio 1930m per la nota malga

Uwaldalm 2042m. Si prosegue però diritti verso l‟alta valle, si passa per la Malga Foi/Pfoialm

2040m e dopo ca.1/2 km si prende il sentiero dei contrabbandieri „Schmugglersteig“ con il

segnavia „Nr.12“ a destra che ci porta dopo alcune serpentine all‟importante bivio a 2239m. Un

grande blocco di roccia riporta il segnavia. Il sentiero con il „Nr.12“ porta al Monte Alta Croce,

quello col „Nr.13“ al lago „Schwarzsee”. Il mosaico dei prati alpestri, dei fienili, dei fiori

multicolori e, verso sud, il panorama sulle bizzarre vette dolomitiche, fanno la gioia di ogni

escursionista. Ora però la cosa si fa seria perché la ripida salita ci porta per una serie di tornanti

brevi e stretti attraverso un profondo canalone bordato da achillea bianca o silene nana prima di

arrivare alla forcella della „Hinteren Gsieser Lenke”. Di lì ci sono solo ca. 20 minuti fino al

lago. Il sentiero fiancheggia un biotopo umido quale paesaggio originario con dei laghetti e la

tipica vegetazione.

Discesa: lungo l‟itinerario di salita (2 ore buone) o passando per il Monte Alta Croce o il Monte

Ripa.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: Rifugio Talschlusshütte a S.Maddalena/Casies 1465m

Tempo di percorso: 5,50 ore

Grado di difficoltà: Dislivello: 1074m

Distintivo escursionistico e culturale

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C a r t i n a :

per l’escursione: al lago Schwarzsee, Monte Alta Croce (Hochkreuz) e Monte Ripa

(Riepenspitze)

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Monte Alta Croce un’ascensione impegnativa nei Monti di Casies La gioia della conquista: una volta arrivati il panorama a 360° su centinaia di vette ci ripaga

dalla fatica!

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: Lago „Schwarzsee“ 2455m – „Hintere Gsieser Lenke“ 2539m – alta via „Bonner

Höhenweg Nr.10” - Monte Chiaro/Hellböden 2710m - Forcella di Foi/Pfoischarte 2617m –

Monte Alta Croce/Hochkreuz 2739m - Forcella di Foi/Pfoischarte 2617m – malga Uwaldalm

2042m - Rifugio „Talschlusshütte“ 1465m - Hotel Magdalener Hof 1465m

Descrizione dell’itinerario: dal lago „Schwarzsee“ sul sentiero „Nr.13“ facciamo ritorno alla

forcella; lì prendiamo a destra e camminiamo sulla stretta alta via detta „Bonner Höhenweg“

per il segnavia „Nr.10“ e seguendo i cippi di confine in parte ricoperti saliamo al Monte Chiaro.

Sulla dorsale proseguiamo in direzione nord-ovest per una fascia erbosa lungo lo spartiacque

fra Adriatico e Mar Nero scendendo fino alla Forcella di Foi. Da quest‟ampia sella prativa

seguiamo il segnavia „Nr.12“ in direzione nord ed oltre la cresta est in direzione del Monte Alta

Croce.

Discesa dal Monte Alta Croce: ritorniamo alla Forcella di Foi, prendiamo a destra e passiamo

per gli idillici Laghi di Foi sulla nostra sinistra. Facendo attenzione al segnavia „Nr.12“

scendiamo per gli ampi alpeggi della dorsale meridionale e, passando per la malga Uwaldalm e

la Valle di Foi/Pfoital, facciamo ritorno al rifugio „Talschlusshütte”.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: Rifugio Talschlusshütte a S.Maddalena/Casies 1465m

Tempo di percorso: 8 ore

Dislivello: 1274m

Discesa: 4 ½ ore

Lunghezza: ca. 17 ore

Grado di difficoltà:

Distintivo escursionistico d’oro

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Il Monte Ripa – un’escursione ideale per entusiasmare i giovani per le bellezze

naturali – dal 1919 segna il confine col Tirolo Orientale (A)

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: Lago „Schwarzsee” 2455m – alta via „Bonner Höhenweg Nr.12“ - Monte Ripa/

Riepenspitze 2774m – malga Stumpfalm 1968m – malga Kaser Alm 2076m – Rifugio

„Talschlusshütte” 1465m - Hotel Magdalener Hof 1465m

Descrizione dell’itinerario: dal lago „Schwarzsee“ a 2455m prendiamo il sentiero „Nr.12“

(Bonner Höhenweg) e sulle tracce di deviazione di questa (segnate) verso sud per terreno

pietroso ed infine roccioso saliamo al Monte Ripa 2774m; discesa dalla cima seguendo il

segnavia „Nr.47“; prima cerchiamo brevemente di scendere lungo la cresta nord-ovest, quindi

sul ripido fianco ovest ed infine scendiamo per prati alpestri alla malga Stumpfalm; di lì,

seguendo il segnavia „Nr.47“ per la strada forestale in ampie serpentine scendiamo per il bosco

al rifugio „Talschlusshütte”.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: Rifugio Talschlusshütte a S.Maddalena/Casies 1465m

Tempo di percorso: 7 ore

Discesa: 3 ½ ore

Dislivello: 1309m

Lunghezza: ca. 15,5 km

Grado di difficoltà:

Distintivo escursionistico d’oro

P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

La movimentata storia dell‟Alto Adige – tracciamento dei confini

dopo il trattato di pace di St.Germain nel 1919 – entrata in vigore

dell‟“Accordo di Schengen” fra Italia e Austria e caduta dei confini il

1° aprile 1998. Per oltre cinque secoli la regione fra il Brennero e

Salorno ha fatto parte dell‟Austria. In seguito alla prima guerra

mondiale l‟Alto Adige fu assegnato all‟Italia. Dopo tempi difficili

(Fascismo, Opzioni, seconda guerra mondiale, anni 60 ecc.) nel 1972

è entrato in vigore il „Pacchetto per l‟Alto Adige” per la tutela della

popolazione locale. Oggi l‟autonomia altoatesina é un modello per le

autonomie a livello europeo.

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Corno di Fana e Monte Quaira/Feldspitze 2837m, i rilievi piú alti nei Monti di

Casies

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: Rifugio „Talschlusshütte” 1465m - Hotel Magdalener Hof 1465m – Pudio/Pidig –

malga Messner Hütte 1659m – malga Kradorfer Alm 1704m – malga Oberbergalm 1975m -

Forcella di Casies/ Gsieser Törl 2205m - Corno di Fana/Deferegger Pfannhorn 2819m – Via

delle Malghe 2000 – malga Weißbachalm 2112m – malga Acherlealm 1867m - S.Maddalena

1465m

Descrizione dell’itinerario: dal rifugio „Talschlusshütte” si segue la strada verso l‟ interni

della valle in direzione della „Forcella di Casies“, si passa dal piccolo casale di „Rotmoos”

(officina di tornitura) e si arriva ad un bivio dove prendiamo a destra. Saliamo nel bosco lungo

il Rio Pudio/Pidig-Bach. Spesso un merlo acquaiolo con il suo cicaleccio armonioso salta di

roccia in roccia alla ricerca di cibo. È in grado di immergersi e di trovare delle larve di insetti

acquatici anche nel corso impetuoso di questo rio, girando col becco le pietruzze nel letto del

torrente. L‟ uccello si immerge fino a mezzo minuto ad una profondità che raggiunge il metro e

mezzo. Per una via ghiaiosa passiamo per le malghe Messner Hütte 1659m e Kradorfer Alm

1704m fino a 1975m. Di lì si segue un tratturo piuttosto ripido e stretto con segnavia „Nr.49“

fino alla Forcella a 2205m. Sulla destra vi sono dei baraccamenti militari costruiti a suo tempo

non tanto per scopi bellici, ma per la vigilanza del confine. Sono stati utilizzati anche degli anni

60. Il sentiero, passando per una piccola croce e per un cippo di confine porta in Valle di

Defereggen (A), mentre noi proseguiamo in salita sul lato sinistro verso nord-ovest. Passiamo

dalle rovine di una baracca di confine lungo la dorsale per poi passare sul versante austriaco

sulla destra. Seguendo il segnavia „bianco-rosso“ si arriva ad un bivio ben segnato. Delle frecce

sulla roccia ci indicano la direzione. Sulla nostra destra arriva un sentiero dalla malga

Lappachalm (A), mentre il cammino per fasce detritiche e scivolosi ciuffi d‟erba ci porta ben

presto alla meta, il Corno di Fana (Körl).

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: Rifugio Talschlusshütte a S.Maddalena/Casies 1465m

Tempo di percorso: 7 ore

Dislivello: 1354m

Discesa: salita fino alla forcella „Törl“, da lí seguendo la via delle malghe Almweg 2000 in

direzione malga Weißbachalm e ritorno per il sentiero Nr.53 fino al parcheggio

Lunghezza: ca. 15,5 km

Grado di difficoltà: ; richiede sicurezza nel cammino

Distintivo escursionistico d’oro

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P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

Marmotte

Nella parte alta della Valle si possono osservare ai margini del cammino delle tane di marmotte.

Da sempre il grasso di marmotta é considerato medicamentoso. È stato usato per le malattie

polmonari, contro i dolori di stomaco, le fitte ai fianchi e contro i dolori alle articolazioni e di

origine nervosa. Ancora oggi il grasso di marmotta viene impiegato per la produzione di

pomate che favoriscono l‟irrorazione sanguigna. Le marmotte vivono su prati alpestri e zone

rocciose dal limite del bosco fino a ca. 2700m di altitudine.

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La Forcella di Ciarnil, nota alle generazioni piú anziane anche come „Steiges

Heache” Portare „semplicemente“ i manzi di lá – un buon affare – tabacco e zucchero in cambio di

polenta e riso!

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: Rifugio „Talschlusshütte“ a S.Maddalena 1465m - pista di slittino – malga

Tscharnietalm 1976m - Forcella di Ciarnil/Kalksteinjöchl 2349m - „Nr.48 A“ – malga

Gipfelalm 2104m – malga Stumpfalm 1968m – malga Köfler Alm – Rifugio „Talschlusshütte”

1465m - Hotel Magdalener Hof 1465m

Descrizione dell’itinerario: dal rifugio „Talschlusshütte” si segue il segnavia „Nr.47/48“,

attraverso il ponte nuovo, quindi subito a sinistra e dopo il maso „Schlosser” a destra. L‟

itinerario ci porta lungo un antico tratturo in direzione della valle di Tscharniet. Verso sud-ovest

si stagliano nel cielo le cime dolomitiche di Braies e Valdaora. Da entrambi i lati ci

accompagnano prati alpestri in fiore sui quali, soprattutto in primavera, i manzi si devono

„abituare” all‟alpeggio. Ad un‟altitudine di 1627m arriviamo ad un bivio con chiare

segnalazioni. Prendiamo a destra attraverso un ponte di legno e sulla strada forestale „Nr.48“.

La via delle malghe ci porta attraverso un tipico bosco alpino con radi larici, pini cembri e

cespugli di rododendri. Ad un‟altitudine di 1976m incontriamo le nuove baite della malga

Tscharnietalm. Proseguiamo per il segnavia „Nr.48“ e nella parte alta per il „48 A“;

proseguiamo sulla destra delle baite per il pendio su strette tracce di sentiero e presto ad arco di

nuovo ad est ai piedi della „Körlspitze” 2192m. Su un grande blocco di roccia le frecce rosse ci

indicano il sentiero in direzione del Sassalto verso ovest, ovvero a sinistra per pendii erbosi e

senza sentieri fino alla Forcella di Ciarnil 2349m.

Discesa: per l‟itinerario di salita sul sentiero „Nr.48 A“ oppure passando per gli

„Stieresböden”, „Kasermähder” e la malga Gipfelalm fino alla malga Stumpfalm. Di lì per

l‟ampia via delle malghe Nr.47/48 al punto di partenza al rifugio „Talschlusshütte”.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: Rifugio Talschlusshütte a S.Maddalena/Casies 1465m

Tempo di percorso: 4 ½ ore

Distanza: ca. 12 km

Grado di difficoltà:

Dislivello: 884m

Distintivo escursionistico e culturale

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P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

Una storia di contrabbandieri: subito dopo la prima guerra mondiale, gli abitanti di Casies,

Villgrater e Deferegger contrabbandava per sopravvivere stoffe, bovine, vino, burro, zucchero

saccarina, tabacco, farina da polenta, sigarette, accendini a pietrina ecc. attraverso i passi. Nel

corso degli anni non solo le differenze di prezzo fra Alto Adige e Tirolo Orientale si ridussero,

ma la gente stava economicamente sempre meglio cosicché nel corso degli anni 60

quest‟attività lentamente terminò. Konrad, (ormai deceduto) noto a molti ospiti di vecchia data,

raccontava questa storia nelle scuole in prima persona conferendole così autenticità: „il 27

giugno 1955 andai con il mio amico a Villgraten per il nostro itinerario segreto. Volevamo

contrabbandare 50 colli. Portavamo di là sempre parecchie bottiglie di vino. Così ricevevamo la

merce un po‟ più a buon mercato e loro bevevano particolarmente volentieri il nostro buon vino

altoatesino – più dell‟acqua. Naturalmente non era un‟inezia portare da 40 a 50 colli per la

ripida salita fino al passo. Ma la certezza di un buon guadagno ci dava la forza per sopportare

queste fatiche. Non eravamo molto distanti dal confine e rasentavamo dei fienili, quando ci

venne il cuore in gola. „Halt, halt, halt!“ gridarono dai fienili diversi gendarmi austriaci e

cercarono di prenderci. Sicuramente erano stati informati per poterci sorprendere così. Allora ce

la demmo a gambe lasciando la merce sul posto. Neppure alcuni colpi sparati a scopo

intimidatorio non ci fecero desistere dal cercare la salvezza nella fuga.

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Nella Valle di Pidig: incontriamo malghe Acqua viva: „Come vene d’acqua fresca – presupposto di tutte le forme di vita sulla terra –

scorrono i ruscelletti sempre piú ramificandosi nel paesaggio alpestre.”

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: Rifugio „Talschlusshütte” 1465m - Hotel Magdalener Hof 1465m - Rotmooshof –

rifugio Messner Hütte 1659m – malga Kradorfer Alm 1704m - malga Oberbergalm 1975m -

Forcella di Casies/Gsieser Törl 2205m - malga Weißbachalm 2112m – „Acherle” 1867m –

„Hackler Löcher” 1650m – „Ampfertal” 1597m - S.Maddalena 1465m

Descrizione dell’itinerario: dal rifugio „Talschlusshütte” si segue il segnavia „Nr.49“ per la

strada asfaltata verso l‟interno della valle passando per caratteristici masi e per un‟officina di un

tornitore, sempre diritti per il bosco di abeti. Sulla nostra destra ci accompagna lo scroscio del

torrente e dall‟alto il suono dei campanacci delle nostre mucche cui il soggiorno estivo in malga

fa senza dubbio un gran bene. All‟ invaso, a 1500m di altitudine, si prende sulla destra un

piccolo sentiero che ci porta attraverso il Rio Pudio/Pidig Bach ed in riva orografica sinistra

dello stesso alla malga Kradorfer Alm a 1704m. Lì passiamo nuovamente sulla destra del roi e

camminiamo per la via ghiaiosa „Nr.49“ verso l‟interno della valle passando per fienili bruciati

dal sole. Da entrambi i lati ci accompagnano distese di fiori che in questa posizione soleggiata

sono di molte specie diverse. Dall‟ arnica alle diverse orchidee spontanee, dal blu dell‟aconito

al rosso scuro ed al forte profumo della nigritella ai diversi tipi di primula, solo per indicarne

alcuni. A 1975m raggiungiamo la malga Oberbergalm, i cui prati alpestri sono circondati da

antichissimi muretti di pietra e da cui si gode verso sud-ovest un bel panorama sulle Dolomiti.

Possiamo ora proseguire la salita piuttosto ripida alla forcella (ca. 50 min.) o scegliere il

sentiero che porta alla Via delle Malghe 2000 che porta da qua dalla Forcella di Casies, e che

incontriamo a 2240m di quota. Attraversiamo ora il pendio esposto al sole in direzione ovest e

arriviamo dopo ca. 1 km e ½ godendoci un bellissimo panorama malga Weißbachalm 2112m.

Da qui si scende per i segnavia „Nr.53“ fino a „Acherle“ a 1867m; qui si può scendere subito a

valle o girare a destra della fontana e scegliere la via nel bosco „Nr.53“, molto più bella per

„Ampfertal”.

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I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: Rifugio Talschlusshütte a S.Maddalena/Casies 1465m

Tempo di percorso: 6 ore

Dislivello: 775m

Lunghezza: ca. 16 km

Grado di difficoltà: fino

Distintivo escursionistico e culturale

P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

Gli uomini del becco

Gli „uomini del becco“: alcune

leggende di Casies riferiscono

degli „Schnabelmenschen“, dei

giganti dal becco, figure

leggendarie che si possono

paragonare a quelle della

mitologia greca delle sirene, dei

centauri o dei ciclopi. Essi

vivevano in un bosco fatalo la

cui vista stimola giá la nostra

fantasia: nell‟intrico del bosco di

abeti vicino al sentiero ”Nr.53”

che porta da „Acherle” ad

„Ampfertal” (poco prima della

sbarra a sinistra!), troviamo delle

fenditure nella roccia e speroni

rocciosi che sporgono come

scogli dal mare di muschio verde

(detti „Hackler Löcher”). Queste

figure leggendarie vigilavano sui

valligiani. Coloro che

conducevano una vita onesta non

avevano nulla da temere,

venivano addirittura aiutati in

caso di pericolo, coloro invece

che violavano la legge o

contravvenivano ai precetti

religiosi dovevano temere severe

punizioni da parte dai giganti.

Poteva anche succedere che

rubassero gli animali dalle stalle,

li sbranassero e li arrostissero

per mangiarli. Con formule

magiche potevano peró riportarli in vita, ma i buoi erano poi molto magri e si

aggiravanosconvolti.

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Lí dove fioriscono i rododendri, lí vorrei andare – sulla via delle malghe 2000

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: Rifugio „Talschlusshütte” 1465m - malga Köfler Alm 1806m - malga Stumpfalm

1968m - malga Kaser Alm 2076m - Valle di Foi/Pfoital - malga Uwaldalm 2042m - Rifugio

„Talschlusshütte” 1465m - Hotel Magdalener Hof 1465m

Descrizione dell’itinerario: dal parcheggio del rifugio „Talschlusshütte” si segue il segnavia

„Nr.47/48“, attraverso il ponte del Rio Pudio/Pidig Bach, si gira subito a sinistra e dopo il maso

„Schlosser” a destra. Il sentiero conduce lungo un antico „tratturo” fiancheggiato da steccati

che sale per la valle di Tscharniet. Sulla sinistra ci accompagnano in parte le tracce della pista

naturale di slittino, sulla destra ci segue il tranquillo scorrere di un rio. Sempre seguendo il

segnavia „Nr.47“ si raggiunge a 1806m di quota la malga Köfler Alm. Qui si attraversa il

ruscello per raggiungere dopo ca. 2 km la malga Stumpfalm 1968m. Nel frattempo abbiamo

superato gran parte del dislivello e camminiamo per prati alpestri ben curati fino alla malga

Kaser Alm a 2076m. Proseguiamo ora la nostra escursione in strette serpentine verso valle,

circondati da ampie distese di rododendri che in parte fioriscono addirittura all‟ombra dei

grandi rami dei pini cembri e che fanno la gioia di ogni amante della natura. Ad un‟altitudine di

2004m incontriamo la larga via di Foi che ci porta per alcuni metri verso monte prima di girare

alla sinistra alla „croce di Foi”, di attraversare il torrente e di proseguire per la via delle malghe

2000 per malga Uwaldalm a 2042m. Una preghiera: „sostante di tanto in tanto ad ammirare la

bellezza e la varietà di questi fiori alpini, - fioriscono anche per VOI!“ Un turista ha descritto

una volta la zona intorno alla malga Uwaldalm con vista sulla Val Casies in modo indovinato

dicendo: „Così bello m‟ immagino il paradiso!“ Di qui facciamo ritorno sulla via delle malghe

„Nr.47“ al punto di partenza al rifugio „Talschlusshütte”.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: Rifugio Talschlusshütte a S.Maddalena/Casies 1465m

Tempo di percorso: 4 ½ ore

Grado di difficoltà:

Dislivello: 611m

Distintivo escursionistico e culturale

P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

Rododendro ferruginoso (Rhododendron ferrugineum) – rododendro irsuto (Rhododendron

hirsutum). Questo arbusto cespuglioso che puó raggiungere 1 m di altezza ha delle foglie di

forma ellittica verdi, scuri, brillanti sulla pagina superiore e di colore ferruginoso sulla pagina

inferiore. I fiori rosso lucente sono posti in corimbi terminali, l‟arbusto fiorisce a seconda

dell‟altitudine da fine maggio all‟inizio di luglio. S‟incontra spesso al confine del bosco ed

anche piú in alto su terreni acidi e ricchi di humus, neccessitá inoltre di una prolungata

protezione nevosa. Il rododendro irsuto ha le foglie verdi su entrambe le pagine e con i margini

cigliati. I fiori sono il piú delle volte un pó piú chiari di quelli del rododendro ferrugineo. Al

contrario di questo il rododendro irsuto predilige i terreni calcarei e dolomitici.

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C a r t i n a :

via delle malghe 2000

malga Aschtalm

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Escursione per famiglie alla malga Aschtalm a 1950m Che una gestione accorda in sintonia con la natura da parte dell’uomo possa creare anche

nuovi valori, lo dimostrano la bellezza e l’armonia del nostro paesaggio alpestre.

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: chiesa parrocchiale/S.Maddalena 1400m - Albergo Hofmann 1410m – magazzino dei

pompieri – „Ampfertal” 1597m – stazione a monte - malga Aschtalm 1950m. Punto di

partenza: „Ampfertal” – stazione a monte della sciovia a 1597m.

Descrizione dell’itinerario: dal parcheggio alla stazione a monte camminiamo per la strada

forestale col segnavia „Nr.10“. Ogni tanto ci fermiamo, - in fin dei conti non siamo in fuga, -

per gettare uno sguardo alle tante malghe della Val Casies, sul cosiddetto „secondo piano” della

nostra „struttura valliva”. Per decenni i contadini di Casies dipendevano dai prati alpestri

d‟estate e dal fieno ricco di erbe, aromatico e sano per foraggiare il bestiame nel lungo inverno.

Se durante i mesi estivi si osservano i contadini falciare su ripidi prati alpestri si percepisce

ancora oggi il profondo radicamento nelle zolle, ma anche la dipendenza economica di qualche

piccolo contadino. E mentre chiacchieriamo fra di noi, siamo già arrivati alla malga Aschtalm a

1950m. La discesa avviene per l‟itinerario di salita.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza: Ampfertal – stazione a monte a S.Maddalena/Casies 1597m

Tempo di percorso: 45 minuti

Grado di difficoltà:

Dislivello: 353m

Distintivo escursionistico e culturale

S c o p r i r e i l r u s c e l l o c o n i b a m b i n i :

1. Misurazione della velocitá di flusso: segna 10 metri lungo la riva. Getta un pezzetto di

legno nel ruscello e prendi il tempo che impiega a coprire i 10 metri. FORMULA metri al

secondo - (m/s.)

2. La temperatura dell’acqua: tieni il termometro per ca. 1 minuto nell‟acqua: leggi il valore

mentre lo tieni nell‟acqua. Ripeti l‟operazione in punti diversi del ruscello. La temperatura

dell‟acqua è di ___°C.

3. Cerca animali (larve!) nel ruscello! Ogni specie di animale pone dei requisiti particolari al

suo habitat ed alla qualitá dell‟acqua. Si distinguono 4 classi di qualitá. Per ogni classe

predominano determinati animali.

4. La chimica dell’acqua: immergi un indicatore di PH nell‟acqua del torrente e confronta il

risultato con la scala colorata (forse per la prossima vacanza ti porterai da casa la tua „valigetta

del piccolo ricercatore?).

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Un’ascensione meritevole alla Cima dell’Acquasetta/Laxidenspitze a 2404m

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: parcheggio a S.Martino/Casies vicino alla chiesa parrocchiale di S.Martino a 1276m

– „Karbacher Hof” 1440m– malga Laxidenalm 1876m

In automobile fino a S.Martino o fino al „Karbacher Hof”. Qui termina la strada asfaltata con

un parcheggio e inizia la comoda escursione per la valle di Quaira/Karbachtal.

Descrizione dell’itinerario: dopo ca. ¼ d‟ora attraversiamo un ponticello di legno per lasciare

poco dopo la strada alla nostra sinistra e seguire il segnavia „Nr.32 A“, sopra il rio

Quaira/Karbach e subito dopo il sentiero in salita nel bosco. La salita alla malga

Quaira/Laxidenalm si svolge in gran parte in un bosco ombroso con alcune vedute interessanti

sulle montagne e sugli alpeggi della valle di Quaira/Karbachtal. Dopo ca. 2 ore e ½

raggiungiamo la nostra tappa intermedia, la malga Acquasetta/Laxidenalm. Di lì saliamo per

pascoli alpestri per il segnavia Nr.32A in direzione ovest di traverso per arrivare alla via che

conduce a malga „Malga Kämpfe a 2076m e sulla quale camminiamo ancora per ca. ½ km.

Arriviamo quindi ad una curva a sinistra, alla destra della quale c‟ é un piccolo alveare; mentre

sulla sinistra si dirama lo stretto sentiero che porta alla Cima dell‟Acquasetta/Laxiden Spitze

2404m. La croce in vetta con timbro e registro nonché il bel panorama non ci faranno solo

piacere, ma rimarranno anche a lungo nei nostri ricordi. La discesa può avvenire lungo

l‟itinerario di salita o lungo un sentiero per il versante sud-est fino al noto sentiero panoramico

sulle Dolomiti „Dolomitenblicksteig“ (D). Lì ci si può sedere comodamente e godere il

fantastico panorama sulle Dolomiti dell‟Alta Pusteria. Il sentiero con il segnavia „D“ ci porta

poi per un‟ampia dorsale prativa finché, dopo alcune centinaia di metri, giriamo a sinistra nel

bosco (paletto con segnavia rosso), per scendere poi per il bosco di pini cembri, passando per

alcune sorgenti fino alla Laxidenalm e giù fino a valle.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: a S.Martino/Casies 1276m vicino la chiesa oppure presso

il Karbacher Hof a S.Martino/Casies 1440m

Lunghezza: ca. 10 km

Discesa: discesa per l‟itinerario di salita, lungo il sentiero Dolomitenblicksteig (D)

Tempo di percorso: 5 ore

Grado di difficoltà:

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Dislivello: 964m

Distintivo escursionistico d’oro

Come si forma, ad es. oltre 1750m di quota una sorgente?

La foto con il „modello in vetro” ce lo

illustra in modo didattico.

In questo bicchiere possiamo riconoscere

diversi strati di materiali permeabili e

impermeabili all‟acqua: muschi, sabbia

argilla, pietrisco ecc. Se versiamo ora

dell‟acqua in questo modello trasparente in

vetro, possiamo constatare che l‟acqua

scende, quello impermeabile. Se peró

continuassimo a versare, il livello

dell‟acqua nel bicchiere aumenterebbe fino

a traboccare. In natura si parlerebbe in

questo caso di una „sorgente”.

„Signore,

voglio essere come l’acqua, che si muove

nel torrente, scorre nella foresta vergine,

rende fertile i campi, porta vita

ovunque!”

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Escursione panoramica al Sassalto – a sud dell’“opera d’arte architettonica”

delle Dolomiti

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: parcheggio a S.Martino vicino alla chiesa parrocchiale 1276m – Vallesella/Versell –

baite (Außerhütten) 1640m – malga Hinterschuher Alm 1868m (rifugio Randlhütte) – rifugio

Tolder 1942m (Kaserran) – Sassalto/Hochstein 2469m – malghe di Tscharniet 1976m - Rifugio

„Talschlusshütte” 1465m - Hotel Magdalener Hof 1465m

Descrizione dell’itinerario: presso la chiesa parrocchiale a S.Martino a 1276m si segue il

segnavia „Nr.44” passando per gli alberghi „Kahnwirt“ e „Kircherwirt“ e la casa Pater

Haspinger. Sul sentiero alpestre ad est del bosco si sale inizialmente in comodi tornanti fino al

„Sonnenwendeck“ e quindi avanti in salita fino a delle baite (Außerhütten) a 1640m. Il sentiero

porta ora oltre un ponte e sale parallelamente al Rio di Vallesella/Versell fino alla malga

Hinterschuher Alm. Dopo una breve sosta ristoratrice si prende a sinistra si cammina per il

sentiero „Nr.48“, noto anche come „Verseller Steig“ verso nord in ripida salita per il bosco e

per prati alpestri. A ca. 2239m un breve steccato serve da chiusura per i bovini al pascolo. Dopo

una breve puntata sulla dorsale fino alla croce di vetta del „Gerichtshals” con un fantastico

panorama sulla valle e le Dolomiti di Braies, si va nuovamente in direzione nord-est (Nr.48) in

ampie serpentine per gobbe grandi e piccole, salendo per il pendio erboso e sassoso fino alla

nostra meta, il Sassalto a 2469m.

Discesa:

a) si ritorna per l‟itinerario di salita a S.Martino;

b) per il sentiero „Nr.48“ (macchie bianche e rosse) attraversiamo la dorsale montana finché in

leggero saliscendi per rilievi e canaloni erbosi in direzione est incontriamo un piccolo rilievo,

ma un bivio importante. Prendiamo a sinistra e scendiamo verso nord per un terreno sassoso

(seguendo sempre il segnavia 48) fino al sentiero „48 A“ che porta alle malghe di Tscharniet.

Per la strada forestale „47/48“ facciamo ritorno a S.Maddalena. È possibile rientrare a

S.Martino con l‟autobus di linea;

c) dal Sassalto (segnavia) si ritorna indietro di alcuni metri per la stretta cresta rocciosa in

direzione sud-ovest e si prende lo stretto sentiero „Nr.48“ a destra, scendendo per il ripido e

roccioso versante nord. Il sentiero in parte artificiale passa per grandi massi rocciosi e opere

paravalanghe; con un po‟ di fortuna si possono vedere dei camosci al pascolo, si passa per

antichi pini cembri e larici e si arriva ad una croce di legno. Qui si gode una bellissima veduta

su S.Maddalena e sulla valle. Questa parte superiore richiede in discesa un passo sicuro.

Scendiamo poi per il bosco fino ad incontrare una strada (segnavia „Nr.48“) che seguiamo

scendendo a destra fino ad arrivare alla strada forestale che ci riporta al rifugio

„Talschlusshütte”. È possibile fare rientro a S.Martino con l‟autobus di linea.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: a S.Martino/Casies presso la chiesa 1267m

Tempo di percorso: 5 ore

Dislivello: 1193m

Discesa: 3 ½ ore

Grado di difficoltà: fino

Distintivo escursionistico d’oro

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P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

Il camoscio: i camosci sono animali robusti e tozzi con corna persistenti e uncinate all‟indietro.

Il mantello estivo é bruno chiaro con una striscia nera sul dorso. Il mantello invernale é più

lungo e di colore bruno scuro nerastro, i peli del dorso sono fortemente allungati e sollevabili

(barba dorsale). Il camoscio é assai adatto alla vita in alta montagna per via di un gran numero

di globuli rossi che favoriscono l‟ossigenazione del sangue. La struttura degli zoccoli conferisce

al camoscio una grande sicurezza nel movimento sulle rocce. Essi presentano all‟interno dei

morbidi polpastrelli ed all‟esterno un bordo duro e affilato. In tal modo è in grado di saltare

morbidamente e senza scivolare sulle rocce. In caso di pericolo i camosci emettono un fischio

rauco e lungo ad intervalli prolungati. Nel periodo dell‟accoppiamento, alla fine di ottobre, i

maschi marcano il loro territorio strofinando con le corna il secreto delle „ghiandole della

fregola” sulle piante.

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Una bella croce di vetta vigila sulla nostra valle dal Cornetto 2127m

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: parcheggio a S.Martino vicino alla chiesa parrocchiale 1276m, alberghi Kahnwirt,

Kircherwirt e Bar Steiner 1276m o Karbacher Hof 1440m – Valle di Quaira/Karbachtal – malga

Leachalm 1618m – „Vogein” - Cornetto 2127m - (se si ritorna per S.Maddalena: via delle

malghe 2000 – malga Ragotzalm 2014m - malga Aschtalm 1950 m – „Ampfertal” 1597m -

Hotel Magdalener Hof 1465m – Rifugio „Talschlusshütte” 1465m

Descrizione dell’itinerario: in automobile fino a S.Martino o fino al Karbacher Hof - (bivio

dalla strada principale alla cappella della Madonna con cartelli indicatori). All‟ albergo la strada

asfaltata termina con una sbarra. Poi inizia la comoda camminata („Nr.32, 36 e 52“) per il

bosco di abeti, lungo il rio Quaira con la nuova centrale elettrica fino a poco prima della malga

Leachalm 1618m. Lì lasciamo la via delle malghe ed attraversiamo il rio passando in riva

destra. Di fronte abbiamo la baita Stegeralm con i prati alpestri ben curati; davanti a noi si

snoda l‟ampia strada forestale con il segnavia „Nr.52“ in comode curve aumentando sempre più

l‟altitudine. Dopo ca. 2 ore e ½ superiamo i pascoli alpestri di „Vogein“ ed ammiriamo ogni

volta i ponti di legno e gli scalini realizzati con professionalità dagli operai forestali che ci

facilitano notevolmente la salita. Dopo ca. 3 ore raggiungiamo il „Cornetto“ a 2127m.

Discesa: a) per l‟itinerario di salita; b) seguiamo il sentiero „Nr.52“ in direzione nord-est,

passiamo per la malga Ragotzalm fino al sentiero per malga Pfinnalm. Lì prendiamo a destra e

per la strada forestale „Nr.10“ proseguiamo fino la malga Aschtalm ed avanti fino a

S.Maddalena. È possibile ritornare con l‟autobus di linea;

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: a S.Martino/Casies 1276m presso la chiesa oppure presso

il Karbacher Hof a S.Martino/Casies 1440m

Tempo di percorso: a) 4,5 ore - b) 5 ½ ore

Grado di difficoltà: Dislivello: 851m - 687m

Distintivo escursionistico e culturale

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P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

Com’é nata la bella „croce in traliccio” sul Cornetto?

Negli anni dal 1974 al 1979 il sig. Johann Hintner, il costruttore di questa croce in traliccio di

legno insegnava educazione tecnica alla scuola media di Dobbiaco. Nell‟ ambito

dell‟insegnamento pratico alcuni scolari avevano realizzato diversi lavori in tralicci fra cui

ponti. La torre Eiffel ed altri modellini ancora. Nella ricerca dei temi per queste lezioni nacque

improvvisamente l‟idea di realizzare da qualche parte su una vetta una grande croce in traliccio

di legno. Il sig. Hintner realizzò il relativo modello e lo mostrò non solo agli scolari, ma anche

agli abitanti interessati ed alle associazioni della valle. Il club alpino AVS - Val Casies si é

mostrato subito entusiasta dell‟idea ed ha incaricato il sig. Hintner di progettare ed eseguire una

croce di vetta di 12,20 m di altezza sulla base del modello. Il legno di larice fu tagliato nella

giusta fase lunare, portato in segheria e quindi in un impianto di essiccazione. La croce,

costituita da ca. 270 pezzi di legno, é stata smontata in 5 parti, portata con una teleferica per

materiali a malga Ragotzalm e di lì su un „monoasse“ al Cornetto a 2127m. In vetta è stata

rimontata ed installata. Il 28 agosto 1988 c‟é stata l‟inaugurazione. (J. Hintner- Hinterschuher)

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Il Corno Alto 2623m, sulla dorsale fra Val Casies e Val Pusteria L’erosione fa in modo che le alpi, nonostante il continuo inarcamento non crescano

ulteriormente.

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: parcheggio a S.Martino/Casies vicino alla chiesa parrocchiale 1276m - cappella della

Visitazione di Maria - strada forestale Nr.50 – malga Marabergalm 2002m - Corno Alto 2623m

- (se si fa ritorno per Vallesella: Cornetto di Fana 2615m - Costa Cava 2487m - Vallesella

„Nr.44“ – malga Tolder Alm 1942m – malga Hinterschuher Alm 1868m (Randlhütte) -

S.Martino/parcheggio – alberghi Kircherwirt, Kahnwirt e Bar Steiner 1276m

Descrizione dell’itinerario: da S.Martino per il marciapiede verso l‟ esterno della valle fino

alla cappella della Visitazione di Maria, lì si prende a sinistra e pochi metri dopo sulla strada

asfaltata si prosegue per il ponticello. Sulla sinistra del ponte c‟é un‟indicazione per „Maraberg

con il Nr.50“. Uno stretto sentiero ci porta poi lungo il cosiddetto rio „Plimis“, all‟inizio

tranquillamente e quindi in tornanti stretti e ripidi per la valle incassata, in parte sovrastata da

speroni rocciosi fin su ai primi prati alpestri. Sulla sinistra c‟ é il bivio della Via delle Malghe

2000 per la „Forcella“ 2165m (una possibile via di ritorno), ed alla malga Marabergalm a

2002m di quota (2 ore). Camminiamo ora per uno stretto sentiero col segnavia „Nr.50” prima in

direzione ovest e quindi nord-est in salita per un ampio vallone, il bosco fitto ormai alle nostre

spalle per un tappeto di rododendri intercalati da ginepro nano, di larici e pini cembri deformi.

Rimangono da superare un profondo avvallamento e quindi una cresta a nord ovest prima di

raggiungere l‟imponente vetta del Corno Alto dopo ca. 1 ora e ¾ (dalla malga Marabergalm).

Discesa: Variante a) per l‟itinerario di salita (ca. 2 ore.); Variante b) di ritorno alla malga

Marabergalm lì a destra per la Via delle Malghe 2000 fino alla già citata „Forcella“ a 2165m, in

discesa fino alla malga Stollaalm 1848m (Vallesella) e di ritorno a S.Martino al punto di

partenza (ca. 2 ore e ½); Variante c) dalla cima del Corno Alto si segue un sentiero senza

segnavia per la cresta e si attraversano i pendii erbosi fino al Cornetto di Fana. Lì incontriamo

l‟importante segnavia „Nr.44“ che ci porta a passare per Costa Cava e per il famoso spartiacque

fra Mare Adriatico e Mar Nero e per una strada militare si scende in Vallesella. Poco prima

della malga Schuster Alm (Salzleck) a ca. 2170m, si arriva ad un piccolo bivio; lì lasciamo il

sentiero „Nr.44“ e seguiamo uno stretto sentiero sul bordo sinistro dei prati lungo un

ruscelletto, per alpeggi incontaminati fino alla malga Stegelealm ed avanti alla malga Tolder

Alm, attraversiamo il rio di Vallesella e ritorniamo sulla nota via „Nr.44“, che ci riporta al

punto di partenza per la malga Hinterschuher Alm (ca. 3 ore).

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I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: a S.Martino/Casies presso la chiesa 1267m

Tempo di percorso: ca. 7-8 ore

Grado di difficoltà: Dislivello: 1347 3

Distintivo escursionistico d’oro

P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

Il profilo del terreno della „Costa Cava“ è chiamato dai locali „Schmalzpulle“. „Schmalz“

significa burro fuso o grasso animale fuso. Il termine „pulle“ deriva dal latino „ampulla“. – Le

conformazioni del terreno che ricordavano oggetti d‟uso quotidiano ne ricevevano spesso il

nome da parte dei primi pastori ed abitanti. La zona doveva avere un nome facilmente

identificabile da tutti (casari, pastori e contadini).

C a r t i n a :

Corno Alto e Vallesella

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Escursione nel tranquillo ambiente alpestre di Vallesella La baita é una combinazione fra utilitá e bellezza; ogni cosa ha il suo scopo…”

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: parcheggio a S.Martino/Casies vicino alla chiesa parrocchiale 1276m – alberghi

Kahnwirt e Kircher Wirt 1276m - Casa di Pater Haspinger – baite a quota 1640m – malga

Hinterschuher Alm 1868m (Randlhütte) - malga Tolder Alm 1942m - malga Schuster Alm

2056m (Salzleck) - e di ritorno a S.Martino

Descrizione dell’itinerario: passando davanti agli alberghi Kahnwirt e Kircherwirt ed alla casa

di Pater Haspinger la via delle malghe sale con numerosi tornanti, fino alle baite dette

„Außerhütten”. Sempre in leggera salita la via porta attraverso un ponte e parallelamente al rio

fino alla malga Hinterschuher Alm; (fin qui ca. 2 ore). Chi però desidera provare il pezzo

migliore di questi alpeggi, segue la via delle malghe fino a poco prima della malga Tolder Alm.

Lì si attraversa con precauzione il rio e si sale passando per la baita „Stegile” a 1959m, per gli

antichi muri a secco ricoperti di verdi licheni geografici per uno stretto sentiero. Sulla nostra

sinistra si possono ammirare i prati alpestri, migliorati dal duro lavoro dell‟uomo intercalati da

fienili grandi e piccoli. Essi non sono edifici fittizi, realizzati per abbellire il paesaggio, ma

vengono mantenuti dai contadini che ancora se ne servono. Ad un‟altitudine di ca. 2170m

lasciamo lo stretto sentiero e ritorniamo sulla via delle malghe con il segnavia „Nr.44“

passando per la malga Schuster Alm (Salzleck 2056m) e la Vallesella per rientrare a S.Martino.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza: a S.Martino/Casies presso la chiesa 1276m

Tempo di percorso: 4 ore

Grado di difficoltà:

Dislivello: Malga Hinterschuher Alm 586m – sopra la malga Schuster Alm 894m

Distintivo escursionistico e culturale

P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

Economia alpestre = tutela dell’ambiente insediativo = tutela del paesaggio.

Dell‟economia alpestre trae profitto l‟intera economia della valle, sopratutto il turismo. La

gestione accurata delle malghe e dei boschi vi contribuisce in modo determinante. Le catastrofi

naturali quali le valanghe gli smottamenti vengono evitate o per lo meno ridotte nelle

proporzioni fin dall‟origine. Senza il diligente lavoro dei contadini si dovrebbero spendere

molti più soldi pubblici per tutelare gli ambienti insediativi. Oltre ad un paesaggio curato il

turismo profitta anche di una rete di sentieri estesa e ben curata che porta di malga in malga che

comprende anche tutte le strade forestali e alpestri. Ciò costituisce un onere sensibile per chi

gestisce boschi e malghe e perciò è necessario garantire e promuovere la gestione degli alpeggi

nell‟interesse della collettività.

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Escursione per famiglie alla malga Leachalm – nell’originaria valle di

Quaira/Karbachertal

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: parcheggio a S.Martino/Casies vicino alla chiesa parrocchiale - Karbacher Hof

1440m – malga Leachalm 1618m

Descrizione dell’itinerario: in macchina fino a S.Martino o al Karbacher Hof. Qui la strada

asfaltata termina con una sbarra. Poi inizia la tranquilla escursione alla malga Leachalm, ad

un‟altitudine di 1618m. Pochi conoscono questa valle che protetta a nord dalla Croda Rossa

2818m, dalla Pietra Forata 2755m, dal Monte Masseria 2538m, dal Campobove 2609m e dal

Monte Costa 2687m. Caratteristici di questa valle alpestre sono i boschi sani con una buona

qualità di legname ed una buona crescita. Anche i tanti alpeggi in quota al confine del bosco

non testimoniano solo del diligente lavoro dei contadini, ma anche della dipendenza economica

delle piccole aziende agricole da queste malghe. Anche il lago artificiale, poco prima della

malga Leachalm, alimentato dal Rio Quaira, gioca un ruolo importante nel tessuto economico

della nostra valle. Ora abbiamo camminato per un‟ora scarsa e ci troviamo già dinnanzi ad un

enorme blocco di roccia che ci porta alla malga desiderata.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza: a S.Martino/Casies presso la chiesa 1276m oppure dal maso Karbacher

Hof 1440m

Tempo di percorso: ca. 1 ora

Grado di difficoltà:

Dislivello: malga Leachalm 342m/178m

Distintivo escursionistico e culturale

P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

Come nasce un alberello di abete? L‟ abete é „monoico“ che significa che sullo stesso albero crescono fiori maschili e femminili, i

fiori (coni) femminili sono di colore rosso scuro e si trovano nella posizione terminale dei rami,

i fiori maschili si trovano all‟ascella degli aghi laterali e sono orientati verso il basso, prima

rossi e poi gialli. Quando entrambi raggiungono la maturazione, il vento primaverile attraversa i

boschi scuotendo i rami degli alberi, i fiori maschili si aprono cosicché i pollini gialli cadono

sui fiori femminili purpurei e collosi. Lì i semi rimangono attaccati e noi diciamo che il fiore

femminile è impollinato ovvero fecondato. Esso inizia quindi a crescere a forma di pigna,

diviene sempre più verde e pesante, si rovescia e matura al calore del sole diventando marrone.

In autunno le pigne mature si aprono e i semi alati vengono trasportati dal vento. Lì dove

cadono su un terreno boschivo fertile nascono dei nuovi alberelli. Circa il 70% dei nostri boschi

nasce così, mentre il restante 30% viene coltivato in vivaio dalla Forestale.

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malga Leachalm

Stacher Riedl

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Monte Spina: „Dove orgogliose torri rocciose si stagliano nel cielo…”

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: Hotel Stoll 1213m a Colle - cappella di S.Floriano – rio Fosco – secondo incrocio a

sinistra – prati Hauser – malga Schuher Alm 1958m – Monte Cavallo 2160m – Monte Spina

2173m – alta via di Dobbiaco - Frondeigen - Kurter Hof 1650m - Hotel Stoll 1213m - Hotel

Waldheim 1213m

Descrizione dell’itinerario: dal parcheggio dell‟Hotel Stoll camminiamo in direzione est,

passando per la graziosa cappella di S.Floriano e saliamo per l‟antico e ripido sentiero nel

bosco „Nr.91“ sulla sinistra del rio Fosco. Dopo ca. 1 ora s‟incontra la via delle malghe che sale

da Planca di Sopra e lungo la quale proseguiamo per prendere poco dopo a sinistra per il

„Nr.43“, e per girare nuovamente dopo ca. 1 km per il segnavia „ Nr.91 A“ in direzione di

malga Schuher Alm. Già da qui si gode un fantastico panorama sulle Dolomiti. Prima di

arrivare alla malga Schuher Alm, un sentiero si apre sulla nostra sinistra col „Nr.43“ e ci porta

sul Monte Cavallo a 2163m e più avanti sul Monte Spina.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: Hotel Stoll a Colle/Casies 1213m

Tempo di percorso: 6 ore

Dislivello: 960m

Lunghezza: 9 km

Ritorno: per l‟itinerario di salita o per l‟alta via di Dobbiaco „Nr.24“ fino a

Franadega/Frondeigen, (maso Kurterhof) e di lì per i prati seguendo il segnavia „Nr.91“ fino

al punto di partenza a Planca di Sotto.

Grado di difficoltà:

Distintivo escursionistico e culturale

P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

La via attraverso la valle di Rio Fosco fino a Franadega, da S.Maria a Dobbiaco, San Candido e

oltre verso Lienz/Aguntum e S. Lorenzo/Sebatum era probabilmente un passaggio molto antico

e va quindi annoverata fra le vie „originarie” della Val Pusteria. Esplorando il passaggio in

zona „Stadlwiesen“ dalla Valle della Drava e Val Pusteria in Val Casies/Planca di Sotto, alla

ricerca di testimonianze archeologiche e storiche più recenti, l‟autore di questo testo trovò un

frammento di roccia che si rivelò essere un „monumento storico“. In seguito ad un‟accurata

analisi, si riconobbe chiaramente una croce con bracci trasversali – il cosiddetto crocifisso

patriarcale dei papi. La punta della croce indica quasi esattamente verso ovest, il piede verso

est. Questa disposizione est-ovest ha sicuramente un significato, sia esso di culto o geografico.

Perché il fatto che qui si trovasse un luogo di culto dell‟antichitá improvvisamente chiaro (di

J.Kliesen).

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Il Monte Pra della Vacca – giá „Franz-Josefs-Höhe” a 2144m

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: parcheggio lago di Braies 1494m - Riedlhof 1503m – Malga Pra della Vacca –

Monte 2144m (Franz- Josefs- Höhe) - Malga Pra della Vacca 1950m - Casera di Braies 1937m

- Monte Nero 2247m - Malga Foresta 1590m - Hotel Lago di Braies 1493m

Descrizione dell’itinerario: dal Lago di Braies prendiamo a destra dello storico hotel a 1493m

ed incontriamo già al limitare del bosco il sentiero con il segnavia „Nr.20/61“ che ci porta su

una stretta via ghiaiosa in direzione sud-ovest attraverso il bosco al Riedlhof. Lo superiamo ed

in moderata salita su un buon sentiero arriviamo al letto di un torrente montano a 1680m; in

parte per l„ampia strada forestale ed in parte per strette „scorciatoie” seguendo il segnavia Nr.20

e prendendo a destra al piccolo bivio a ca. 1805m, saliamo alle baite ed ai prati fioriti della

Malga Pra della Vacca (abbandonata). In ampi tornanti saliamo per il rado bosco di pini cembri

fino alla croce del Monte Pra della Vacca. Imponente è il panorama a 360° sulle Dolomiti, le

Vedrette di Ries e gli Alti Tauri innevati verso nord. Da qui facciamo ritorno per lo stesso

sentiero alla Malga Pra della Vacca e lì prendiamo a destra e seguiamo il segnavia „Nr.61A“

fino alla Casera di Braies. Seguendo il segnavia „Nr.22 A“ attraversiamo il roccioso Monte

Nero con una salita ripida (con una breve corda) e scendiamo quindi a Malga Foresta a 1590m.

Una comoda strada „ Nr.19“ ci porta attraverso la Valle di Foresta al punto di partenza al Lago

di Braies.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: Lago di Braies (Pragser Wildsee) nella Valle di Braies

Tempo di percorso: 4 ore

Grado di difficoltà:

Dislivello: 650m

Distintivo escursionistico d’oro

P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

La leggenda del Lago di Braies

Quando il Lago di Braies luccica argenteo alla luce delle luna piena, ai piedi della Croda del

Becco si apre una porta nella roccia. Con Luyanta al timone, la barca argentata della regina

cieca dei Fanes si spinge sul lago e ascolta nella notte: perché quando dalle trombe d‟argento

risuonerá la fanfara reale, il regno dei Fanes risorgerá in tutto il suo splendore di un tempo. Il

ciclo fiabesco dei Fanes, che riempe un intero libro, rispecchia i ricordi collettivi di un intero

popolo: raccontato da millenni, ogni generazione vi ha intessuto la sua storia. I segreti di questo

paesaggio legati indissolubilmente alla natura, al mito ed alla storia, si sono potuti tramandare

grazie alla creazione del parco naturale. „SENNES-FANES-BRAIES”. Ma solo per chi ama

camminare, ai pigri rimangono comunque celati.

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Intorno alla Croda del Becco 2810m „Forse ti sorprenderanno un paio di stambecchi?”

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: Lago di Braies 1493m - Buco del Giovo - Rifugio Biella 2347m - Croda del Becco

2810m – di ritorno per l‟alta via delle Dolomiti „Nr.6/23“ – Forcella di Ricegong 2331m –

Valle di Rio da Lato „Nr.23“ - Valle di Foresta „Nr.19“ - Malga Foresta 1590m - Hotel Lago di

Braies 1493m

Descrizione dell’itinerario: quest‟escursione in alta montagna, paesaggisticamente fantastica

inizia all‟Hotel Lago di Braies e ci porta da un lato o dall‟altro alla riva sud-orientale; lì

s‟incontra l‟indicazione per il Rifugio Biella (sentiero „Nr.1“). Si sale per la valle, inizialmente

larga e quindi sempre più stretta in direzione sud-est. L‟ itinerario porta dopo un canalone

stretto e molto ripido al „Buco del Giovo“ dove il terreno si fa nuovamente pianeggiante. Fra

ripide pareti si va per una stretta gola e si raggiunge ben presto la Forcella Sora Forno a 2388m

con un capitello. Il sentiero scende verso sud fino al Rifugio Biella a 2327m (dal Lago di Braies

2 ore e ½). Alla Croda del Becco: dal rifugio ritorniamo verso nord fino alla Forcella a 2388m,

prendiamo a sinistra del capitello e poi saliamo per una ripida dorsale in parte erbosa. Si segue

un sentiero per una ripida cresta che lì é assicurato da una corda d‟acciaio. Il sentiero porta per

la cresta sassosa fino al punto più alto con la croce di vetta a 2810m. Una veduta fantastica sul

Lago di Braies ripaga delle fatiche.

Discesa: a) per l‟itinerario di salita, b) di ritorno al Rifugio Biella, lì seguiamo il segnavia 6/23

per ca. 20 minuti per una via ampia e pianeggiante verso ovest, poi giriamo a destra per il

segnavia „Nr.23“, prima per un terreno roccioso e quindi per i dolci pendii di Sennes fino alla

Forcella di Ricegong 2331m. Proseguiamo poi per il „Nr.23“, per la ripida, ma emozionante

valle di Rio da Lato giù fino a Malga Foresta 1590m e per l‟ampia via „Nr.19“ il punto di

partenza al Lago di Braies.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: Lago di Braies nella Valle di Braies 1493m

Tempo di percorso: con la Croda del Becco ca. 8 ore, senza per la Forcella di Riciogogn ca.

6 - 6 ½ ore

Dislivello: con la Croda del Becco 1316m, senza Forcella di Riciogogn 900m

Lunghezza: con la Croda del Becco ca. 16,5 km, senza Forcella di Riciogogn ca. 14,5 km

Grado di difficoltà: fino alla cima della Croda del Becco é necessario un passo

sicuro, senza la Croda del Becco per la Forcella di Ricegong – non difficile per

escursionisti piuttosto allenati ed esperti.

Distintivo escursionistico d’oro

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P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

Superstizione e supposte caratteristiche magiche hanno portato nel Tirolo all‟estinzione dello

Stambecco già nel XVII secolo. Gli uomini attribuivano fin dall‟antichità a questo

conquistatore delle montagne loro ostili un essere sopranaturale. Gli si attribuivano perciò forze

e capacità straordinarie e quest‟animale divenne ben presto un toccasana per ogni malattia.

Quasi tutte le parti del suo corpo venivano usate dalla medicina popolare. Nel XVIII secolo in

tutto l‟arco alpino ne sopravviveva una piccola popolazione solo nel parco nazionale del Gran

Paradiso. Nel frattempo si é provveduto a ripopolare diverse zone cosicché oggi, soprattutto

nelle zone della Croda del Becco – Croda Rossa di Braies si possono ammirare da vicino le sue

imponenti corna nervate ed incurvate. Le femmine hanno corna simili alle capre.

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Il Picco di Vallando, visto da Monguelfo è uno dei massicci piú belli delle

Dolomiti

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: Valle di Braies - Valle di Braies Vecchia - parcheggio/Ponticello 1491m – albergo

Ponticello 1491m – parcheggio Prato Piazza 1990m - Albergo Prato Piazza 1993m - anticima -

Picco di Vallandro 2839m – Prato Piazza 1993m - Ponticello 1491m

Descrizione dell’itinerario: fra Monguelfo e Villabassa si devia in Valle di Braies e dopo ca. 3

km al bivio a quota 1222m si prende a sinistra in Valle di Braies Vecchia. Da „Ponticello“ c‟é

la possibilità di salire in automobile o in autobus di linea a Prato Piazza. Attenzione: in

macchina solo fino alle ore 10.00 e dalle ore 16.00 di ritorno! Nel frattempo c‟è un buon

servizio di linea con cadenza di mezz‟ora. Direttamente dall‟albergo Prato Piazza su un buon

sentiero (segnavia Nr.40) si va in direzione est per un alpeggio in modesta salita fino

all‟incrocio con l‟alta via delle Dolomiti Nr.3 ad una quota di ca. 2050m. Si prosegue per uno

stretto sentiero per fiori alpestri, pini mughi, pini cembri e si passa per una fontana in direzione

nord. Diversi tornanti ci portano alla fascia detritica, a pascoli frammisti a rocce e fino alla

cresta a 2700m. Di lì, per un sentiero sassoso, in parte con scalini in legno e pietra, si sale verso

nord all‟anticima e per facili scalini nella roccia con fune d‟acciaio alla cima principale a

2839m.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza: Prato Piazza nella Valle di Braies

Parcheggio: Ponticello oppure a Prato Piazza

Tempo di percorso: 4 ½ ore

Lunghezza: 7 km

Grado di difficoltà: , non difficile, ma passaggio in cresta assicurato e

leggermente esposto dall‟anticima alla cima principale.

Discesa: discesa per l‟itinerario di salita

Dislivello: 850m

Distintivo escursionistico d’oro

P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

I Bagni di Braies Vecchia a 1379m – dove un tempo i bagni contadini tirolesi promettevano

guarigione nel corpo e nello spirito. Dalle stratificazioni del Bellerofonte sgorga la sorgente

solforosa di Braies Vecchia che secondo una perizia redatta a Francoforte nel 1583 aiutava a

guarire da „dolori articolari, gotta, obesitá gravosa, cancro e stomatite ulcerosa”. Invece di

fruire delle benedizioni della natura, oggi ci si affida piú volentieri a prodotti chimici cosicché i

tanti bagni contadini sono stati abbandonati.

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C a r t i n a :

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Escursione da Prato Piazza al Rifugio Vallandro ed al Monte Specie (croce dei

reduci)

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: Valle di Braies - Valle di Braies Vecchia - parcheggio/Ponticello 1491m - Albergo

Ponticello 1491m - parcheggio/Prato Piazza 1990m - albergo/Prato Piazza 1993m - Rifugio

Vallandro 2040m con fortino – sentiero Nr.34 – sella 2200m - Monte Specie 2308m

Descrizione dell’itinerario: fra Monguelfo e Villabassa si devia in Valle di Braies e dopo ca. 3

km al bivio a quota 1222m si prende a sinistra in Valle di Braies Vecchia. Da „Ponticello“ c‟é

la possibilità di salire in automobile o in autobus di linea a Prato Piazza. Attenzione: in

macchina solo fino alle ore 10.00 e dalle ore 16.00 di ritorno! Nel frattempo c‟ è un buon

servizio di linea con cadenza di mezz‟ora. Dal parcheggio a 1996m si cammina in direzione

sud sempre diritti, passando per l‟albergo Prato Piazza sempre alla stessa altitudine fino al

rifugio Vallandro che raggiungiamo in ca. 30 minuti. Un sentiero ben segnato ed ampio, il „

Nr.34 o „Croce dei reduci“ si sale per ampi tornanti per prati alpestri al limitare del bosco

finché esso ci porta a destra alla sella del Monte Specie. Verso est abbiamo già il primo contatto

visivo con la via che porta alla famosa „Croce dei Reduci“ sul Monte Specie che dalla sella

raggiungiamo in ca. ½ ora.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza: Prato Piazza nella Valle di Braies

Parcheggio: Ponticello oppure a Prato Piazza

Tempo di percorso: ca. 2-3 ore

Lunghezza: 7 km

Grado di difficoltà: Discesa: discesa per l‟itinerario di salita o per la scorciatoia per il Rifugio Vallandro

Dislivello: 280m

Distintivo escursionistico e culturale

P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

La „Croce dei reduci“ a 2307m fu eretta nel 1981 in onore dei caduti di entrambe delle guerre

mondiali. Su iniziativa di Franz Troger di Dobbiaco nonché di alcuni reduci dell‟Alta Pusteria

l‟iniziativa si è potuta realizzare. Da allora ogni anno, la seconda domenica di settembre vi si

tiene un raduno di reduci in onore dei commilitoni caduti e dispersi con la celebrazione di una

messa. Contemporaneamente vengono letti i nomi dei soci dell‟associazione „Kameradschaft

Strudelkopf“ e viene deposta una corona. (Josef Hofmann – „Badl“)

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Meritevole escursione per dorsali e vette dalla nuova malga di Tesido per

Monte di Tesido, Monte Salomone, Monte Luta fino alla malga Mudler Alm

(Brunner-Wiesenalm) e ritorno

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: albergo Mudler Hof 1584m – „Taistner Sennhütte” 2012m – Malga Mudler Alm

1911m

In macchina dall„ufficio turistico di Tesido si va per la strada del paese a sinistra del capitello

gotico e si passa per la chiesa parrocchiale in direzione dell‟Hotel Alpenhof; subito dopo

giriamo a destra per „Moncucco“ seguiamo la strada nel bosco fino al prossimo incrocio.

Attenzione: di lì a sinistra e si raggiunge già dopo pochi minuti il Mudler Hof; dopo una stretta

curva a destra e altri 300 m si arriva al termine del viaggio.

Descrizione dell’itinerario: il segnavia per la malga di Tesido con il numero „38 A“ ci porta

diritti attraverso il profondo bosco di abeti, passando per grandi e piccole radure con vedute

interessanti sulle Dolomiti, fino alla malga desiderata a 2012m. Di lì si sale per la via in

direzione dell‟ampia sella erbosa fra Monte Salomone e Roda delle Scandole. Dopo ca. ¼ ora

di impegnativa salita si lascia la via sassosa e si segue il segnavia „Nr.38/B“ che si diparte sulla

destra sulla dorsale erbosa che ci porta alla croce di vetta sul Monte di Tesido a 2131m. Lì il

nostro sguardo può letteralmente spaziare sul mare delle vette dolomitiche di fronte. Ritorniamo

per lo stesso sentiero passando davanti al bivio per la cima della Roda delle Scandole sulla

nostra destra e per la via delle malghe „Nr.38“ sempre diritti fino al cosiddetto „Klenkboden”

2186m. Seguiamo la segnalazione con il segnavia „Nr.31“ (macchie bianche e rosse) per una

leggera dorsale verso ovest su per la sella fino ad arrivare alla croce di vetta del Monte

Salomone a 2275m. Lì si gode di un panorama fantastico sulle montagne, le malghe, i boschi ed

i prati dell‟Alta Pusteria. Si scende poi per la cresta sud-ovest e si attraversa un tratto

pianeggiante. Alla nostra sinistra il sentiero scende alla „Taistner Sennhütte”; quindi sotto la

cresta si cammina in parte fra gli alberi per arrivare ben presto alla cima erbosa del Monte Luta

a 2145m con croce di vetta; di lì si gode una bellissima vista sulle Dolomiti, sulla Val Pusteria e

sui monti di Anterselva.

Discesa a) proseguiamo per il sentiero „Nr.31“ in direzione sud facendo attenzione al segnavia

e arriviamo ad una quota di 1860m sulla via delle malghe ovvero sul sentiero che costituisce in

parte una scorciatoia e che ci porta giù al punto di partenza.

b) dalla croce del Monte Luta a 2145m torniamo indietro ca. 250 m per scendere poi per uno

stretto sentiero il versante ovest fino alla malga Mudler Alm. Lì incontriamo la strada forestale

„Nr.31B“ che ci porta al grande parcheggio del Mudler Hof.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: nelle vicinanze dell‟albergo Mudler Hof (1584m) a Tesido

Lunghezza: ca. 10 km

Tempo di percorso: 5 ore

Grado di difficoltà: Dislivello: 691m

Distintivo escursionistico e culturale

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Associazione Turistica Val Casies- Monguelfo-Tesido - Tel. 0474 978436 – fax. 0474 978226

[email protected] – www.gsieser-tal.com

P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

La croce con il testo: „Jesu Herz, dir ewige Treue“ (Sacro Cuore di Gesù, a te eterna fedeltà)

ci ricorda fra queste belle montagne anche le nostre tradizioni cristiane!

Quando nel 1796 le truppe napoleoniche volevano conquistare il Tirolo, gli stati (= i ceti)

tirolesi, da un lato consapevoli della forza preponderante del nemico e dall‟altra però

profondamente credenti fecero nel duomo di Bolzano un voto al Sacro Cuore di gesù

impegnandosi, nel caso i francesi fossero stati scacciati dalla regione, a celebrare in futuro la

festa del Sacro Cuore in modo particolarmente solenne. Poiché i tirolesi furono in grado di

allontanare il potente nemico dalla loro regione, il voto viene mantenuto ancora oggi con messe

solenni, processioni e concerti. Anche l‟usanza pagana dei fuochi del solstizio d‟estate fu

trasferita alla sera della domenica del Sacro Cuore; ma vengono accesi anche in occasione della

celebrazione di prime messe o di giubilei ecclesiastici quale programma particolare. Quando fa

buio, è suggestivo ammirare i numerosi fuochi sulle alture, spesso a forma di cuore o di croce,

ma anche di altri simboli religiosi.

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In cima alla Roda delle Scandole il sorgere del sole è un sogno! L’Alto Adige vanta ben 80 vette che superano i tremila metri. Si dice che ce ne sono di quelle

da cui si vede persino Venezia!

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: albergo Mudler Hof 1584m – Alpe di Tesido di fuori 2012m - Roda delle Scandole

2448m

In macchina: per Tesido e Moncucco fino all‟albergo Mudler Hof

Descrizione dell’itinerario: il segnavia per la malga di Tesido con il numero „38 A“ ci porta

diritti attraverso il profondo bosco di abeti, passando per grandi e piccole radure con vedute

interessanti sulle Dolomiti, fino all‟Alpe di Tesido. Seguendo le indicazioni per Roda delle

Scandole, Alpe di Tesido di dentro e Monte Salomone, si prosegue la ripida salita dall‟Alpe di

Tesido seguendo la via delle malghe „Nr.38“, passando fra basse formazioni cespugliose e pini

cembri scompigliati dal vento sui quali delle nocciolaie affamate („nucifraghe“) cercano cibo.

Nel frattempo abbiamo già camminato per ca. 15 minuti, abbiamo lasciato alle nostre spalle il

limite del bosco ed una croce „contro le intemperie a tre bracci” ed arriviamo subito ad un bivio

importante. Il segnavia „Nr.38“ porta a sinistra in alto attraverso i pascoli, mentre il sentiero

panoramico sulle Dolomiti con la „D“ come simbolo e la salita per la cima della Roda delle

Scandole rimangono a destra. Seguendo quest‟ ultimo saliamo per il versante meridionale della

montagna. In leggero saliscendi superando alcuni passaggi difficili in roccia sulla destra

(attenzione!), si arriva alla croce di vetta della Roda delle Scandole (1 ora e ½ ora dall‟Alpe di

Tesido).

Discesa: a) lungo l‟itinerario di salita - ca. 1 ora e 3/4; b) dalla cima si scende per la cresta

nord-est fino alla forcella. Lì c‟è un cartello che indica la „Taistner Sennhütte”; c) dalla cima si

scende per il sentiero „Nr.54“ sul versante meridionale fino al sentiero panoramico sulle

Dolomiti „D“ e lì a destra all‟Alpe di Tesido di Fuori.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: nelle vicinanze dell‟albergo Mudler Hof a Tesido

Lunghezza: ca. 10 km

Tempo di percorso: 5 ore

Grado di difficoltà: fino

Dislivello: 864m

Distintivo escursionistico d’oro

Al Monte Costa e per il Col Million di ritorno all’Alpe di Tesido di Fuori

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D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

Il Monte Costa è una delle mete più note nei Monti di Casies. Il motivo principale é la sua

posizione libera in un punto importante nella lunga e frastagliata catena che separa la

Valle di Anterselva dalla Val Casies.

In breve: albergo Mudler Hof 1584m - Alpe di Tesido di Fuori 2012m – „Klenkboden” 2186m

- Alpe di Tesido di Dentro 1955m - Monte Costa 2687m – Col Million 2438m – Malga del

Bue/Ochsenalm 2124m - Alpe di Tesido di Fuori 2012m - Mudler Hof 1584m

Descrizione dell’itinerario: dal Mudler Hof si segue sempre il „Nr.38 A“ fino all‟Alpe di

Tesido di Fuori. Sulla destra si aprono di continuo delle belle vedute sulle Dolomiti e sulla Val

Pusteria. Seguendo subito dietro le baite le indicazioni per l‟Alpe di Tesido di Dentro si

prosegue la ripida salita che dall‟alpe sulla via delle malghe „Nr.38” ci porta lungo il limitare

del bosco e per gli alpeggi più alti a „Klenkboden” (una sella pianeggiante). Sulla nostra

sinistra presso dei piccoli fienili c‟è il bivio per il Monte Luta, ma noi proseguiamo in leggera

discesa seguendo il segnavia „Nr.38” fino all‟Alpe di Tesido di Dentro. In piccoli tornanti

saliamo poi per una ripida fascia boscosa (Nr.38), passiamo a sinistra della Malga del

Bue/Ochsenalm e proseguiamo per i pascoli dell‟Alpe di Tesido di Dentro, sempre per il

segnavia „Nr.38“ per la dorsale erbosa in salita (segnavia sbiaditi) fino alla croce di vetta del

Monte Costa.

Discesa: Variante a) per l‟itinerario di salita, Variante b) può condurre per la facile e ampia

cresta ovest per prati e terrazze fino a ca. 2380m di quota, (a ca. 750m dal Monte Costa); lì si

prende a sinistra e si scende per il versante nord-ovest, passando al di sotto del „Monte Frisio“

fino alla cima del Col Million a 2438m e giù fino alla Malga del Bue/Ochsenalm. Incontriamo

il famoso sentiero „Nr.38“ che scende in parte per una fascia boscosa fino all‟Alpe di Tesido di

Dentro. Si segue poi il „Nr.38“ che per „Klenkboden“ ci porta dall‟Alpe di Tesido di Fuori ed

al Mudler Hof.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: nelle vicinanze dell‟albergo Mudler Hof 1584m a Tesido

Tempo di percorso per il monte Million: 8 fino 9 ore

Distanza: ca. 12 km

Grado di difficoltà:

Dislivello: 1100m

Distintivo escursionistico d’oro

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La leggenda riguardante l’origine del nome „Million“

Per un milione di talleri il casaro Mucheler aveva venduto l‟anima al diavolo sull‟Alpe di

Tesido. Con tutti quei soldi aveva vissuto inizialmente bene, ma invecchiando divenne sempre

più pauroso per il patto stipulato con Lucifero. Durante la confessione raccontò la cosa ad un

padre cappuccino di Brunico. Il furbo cappuccino consigliò al casaro di erigere una croce sulla

montagna su cui aveva sottoscritto il patto. Vi doveva attirare il diavolo ed indurlo ad

incendiare la croce, quindi strappargli il contratto e gettarlo nel fuoco. Così accadde: il contratto

era bruciato, il maligno dovette cedere, il casaro rimase in pace ed il monte alto 2242m

sull‟Alpe di Tesido si chiamò da allora „die Million“.

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Escursione inconsueta su quattro vette: Dalla Roda delle Scandole per il Monte Eisatz, la Cima Laxidenspitze, il Col Million e l’Alpe di Tesido di

Dentro nuovamente al parcheggio del Mudler Hof

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

L’ escursione regina fra quelle in malga nei Monti di Casies!

In breve: albergo Mudler Hof 1584m - Alpe di Tesido di Fuori 2012m - Roda delle Scandole

2448m –Monte Eisatz 2493m – Cima Laxidenspitze 2404m – Col Million 2438m - Malga del

Bue/Ochsenalm 2124m - Alpe di Tesido di Dentro 1955m – „Klenkboden” 2186m - albergo

Mudler Hof 1584m;

Descrizione dell’itinerario: Dal parcheggio camminiamo per la via delle malghe „Nr.38 A“

fino all‟Alpe di Tesido di Fuori (ca. 1 ora e ½ dal parcheggio). Poi si seguono le chiare

indicazioni in ripida salita passando per „Klenkboden”, il bivio per il Monte di Tesido e la

croce con i tre bracci. Sul lato destro s‟ incontrano già il simbolo „D“ per il sentiero

panoramico sulle Dolomiti nonché il bivio a sinistra per la Roda delle Scandole. Seguendo

quest‟ ultimo si attraversano le pendici meridionali della montagna e si sale in ampi tornanti

arrivando fino ad una evidente formazione rocciosa. In leggero saliscendi ed evitando alcuni

punti difficili in roccia sulla destra, si raggiunge dopo una buona ora e mezza la croce di vetta

della Roda delle Scandole. Scendiamo la facile cresta nord-est fino alla forcella con un cartello

che indica per l‟Alpe di Tesido di Fuori. Passiamo oltre ed attraversiamo la panoramica dorsale

in leggero saliscendi (Nr.54“) sulla cresta sud-ovest del Monte Eisatz, dove orme e segnavia

biancorossi indicano la direzione da prendere. Dopo ca. 1 – 1 ora e ¼, dalla Roda delle

Scandole raggiungiamo il Monte Eisatz. Scendiamo a nord-est, attraversiamo una dorsale

erbosa ed arriviamo in un avvallamento ad un bivio importante. Lasciamo per il momento il

nostro sentiero e andiamo a destra ad una forcella in basso (segnavia Nr.32 A), scendiamo per

la cresta scoscesa della Cima Laxidenspitze (indicazione per la malga Kämpfe). Qui si deve

fare attenzione! Poiché si notano delle orme solo di tanto in tanto, si sale con prudenza la cresta

in piccoli tornanti. L‟ ultimo pezzo diventa nuovamente facile e ci porta in alcuni stretti

canaloni e ripidi prati in pochi minuti alla croce di vetta della Cima Laxidenspitze - (1 ora dal

Monte Eisatz). Per l‟itinerario di salita facciamo ritorno alla sella dove avevamo abbandonato il

segnavia Nr.51. Lo seguiamo nuovamente in direzione nord passando per la forcella a 2344m e

„Innerriedl” 2372m ed arriviamo ben presto ad un bivio con una croce a 2334m. S‟incontrano

qui diversi sentieri, ma si segue quello che porta direttamente lungo la cresta nord-est della

montagna (cerchio bianco e rosso su una roccia). Senza problemi si arriva fra pietre e distese

erbose sull‟ultima vetta dell‟odierna „escursione regina”, il Col Million. Scendiamo poi per la

facile cresta ovest della montagna alla Malga del Bue/Ochsenalm e proseguiamo per l‟Alpe di

Tesido di Dentro. Il segnavia „Nr.38“ (possibile scorciatoia per il Rio del Maso/Eisatzmauer-

Bach) continua ad indicarci la strada di ritorno all‟Alpe di Tesido di Fuori e fino all‟albergo

Mudler Hof a 1584m.

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I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: nelle vicinanze dell‟albergo Mudler Hof a Tesido

Tempo di percorso: 8 fino 9 ore

Distanza: ca. 12 km

Grado di difficoltà:

Dislivello: 900m

Distintivo escursionistico d’oro

P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o :

La storia delle Dolomiti ebbe inizio 250 milioni d‟anni fa, quando i dinosauri dominavano il

cosiddetto mare di Teti. Con il deposito di coralli si vennero a creare delle imponenti

formazioni che emergevano sempre di più dal mare. Circa due milioni di anni fa, la regione

dolomitica era ricoperta da uno spesso strato di ghiacci. Le Dolomiti ottennero la loro forma

odierna ca. 12.000 anni fa, quando il ritiro dei ghiacciai mise a nudo queste rocce spettacolari.

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Il „percorso Kneipp delle piramidi Rudlbach“, 1252m Acqua - Wellness

D e s c r i z i o n e d e l p e r c o r s o :

In breve: Taisten paese – direzione Prati di Tesido– parcheggio – percorso Kneipp

Descrizione dell’itinerario: dall‟ufficio turistico di Tesido prendete a destra seguendo sempre

il segnavia 41a in direzione di Prati/Wiesen. Dopo il ponte „Rudlbach”, al bivio (1219m)

prendete a sinistra in direzione di „Schindlholz” e, seguendo sempre il segnavia „Nr.55”, si

arriva all‟indicazione Kneipp - Weg „Rudlbach” (parcheggio). Seguite ora il sentiero e, dopo

aver passato il portale „Kneippweg Rudlbach”, arrivate al ponte Leonardo, dove inizia il

percorso Kneipp. Discesa come la salita.

I n f o r m a z i o n i :

Punto di partenza & parcheggio: parcheggio a Prati di Tesido, nelle vicinanze del percorso

Grado di difficoltà: Dislivello: 150m

Tempo di percorso: 2 ore

Lunghezza: 2 km

P a r t i c o l a r i t á l u n g o i l c a m m i n o

Il metodo Kneipp é una terapia naturale sviluppata 100 anni fa da Dr. Sebastian Kneipp che

considerava importante vedere nell‟uomo una relazione fra corpo, spirito ed anima che

interagiscono anche e soprattutto quando interviene la malattia. Indicazioni terapeutiche:

l‟acqua fredda fa in modo che attraverso il sistema neurovegetativo i vasi sanguigni superficiali

si contraggano per riaprirsi al successivo riscaldamento. In tal modo non si attivano solo

l‟intero organismo, il cuore, l‟irrorazione sanguigna, la respirazione, il ricambio ecc., ma anche

i vasi sanguigni si mantengono morbidi, mobili e duttili.

a) Importante prima di camminare nell‟acqua: è fondamentale avere i piedi e le gambe calde.

b) Importante mentre si cammina nell‟acqua: la durata e la temperatura dell‟acqua non sono

particolarmente importanti. Si deve peró fare attenzione alla reazione delle gambe, ad es. un

leggero arrossamento della pelle, formicolio e tensione deo polpacci camminando nell‟acqua

oppure delle braccia durante l‟immersione nella fontana. In questi casi l‟esercizio va terminato.

c) Importante dopo aver camminato nell‟acqua: non è necessario asciugarsi, basta allontanare

l‟acqua con le mani e provvedere ad un rapido riscaldamento con della ginnastica, camminando

in fretta o massaggiando con del balsamo per i piedi.

Percorso: dall‟ufficio turistico di Tesido prendete a destra seguendo sempre il segnavia

„Nr.41°” in direzione di Prati/Wiesen.