libretto larocciapoesia

17
di Giuseppe Vetromile presenta Con: Lucianna Argentino - Agi Berta - Ilaria Caputi - Cinzia Caputo - Cosimo Caputo - Domenico Cipriano - Floriana Coppola - Vanna Corvese - Marco De Gemmis - Francesco Di Sibio - Stelvio Di Spigno - Annamaria Pugliese - Enzo Rega - Raffaele Urraro - Giuseppe Vetromile Sabato 23 giugno 2012 Associazione Internazionale "La mano sulla roccia" Via Castelluccio 11 - Contrada Roccavecchia Pratella (Ce)

Upload: circololetterarioanastasiano

Post on 24-Jul-2015

28.599 views

Category:

Documents


2 download

TRANSCRIPT

Page 1: Libretto Larocciapoesia

���������������������������

di Giuseppe Vetromile

presenta

Con:

Lucianna Argentino - Agi Berta - Ilaria Caputi - Cinzia Caputo - Cosimo Caputo - Domenico Cipriano - Floriana Coppola - Vanna Corvese - Marco De Gemmis -

Francesco Di Sibio - Stelvio Di Spigno - Annamaria Pugliese - Enzo Rega -

Raffaele Urraro - Giuseppe Vetromile

Sabato 23 giugno 2012

Associazione Internazionale "La mano sulla roccia" Via Castelluccio 11 - Contrada Roccavecchia

Pratella (Ce)

Page 2: Libretto Larocciapoesia

������������������������������������������������������������ ���� ������

��

���� ����������������

Ti chiederanno l’assassinio per il crogiolo del potere, onde imperare ancora a lungo sulle ombre della morte. Oh, Giuda Giuda, ma chi tradisti in quel tempo amaro, se non la tua stessa libertà di alzare in volo la tua carne, redenta d’ogni peccato terrestre? Sta qui il tuo albero,

simulacro di dubbio e di desolazione, fa ombra ma non arresta l’abbrivio dell’anima: volo d’aquila

che dai meccanismi e dalle pulegge della guerra quotidiana, si libra leggera nel cielo, sopra tutte

le strutture della terra. Zampilla al centro l’acqua della vita, battesimo di verità e amore dal nulla

della pietra, e una mano sulla roccia indica di nuovo la strada per il paradiso.

Giuseppe Vetromile

Dentro di noi c'è la dura pietra dell'egoismo e della presunzione, una pietra immutabile e indissolubile. Ma c'è anche la pietra-gioiello del nostro credo, della nostra consapevole o inconsapevole divinità, che ci permette di abbracciare il mondo, la natura e tutti gli uomini con amore e con rispetto. Su queste pietre che ci portiamo dentro si incide la voce possente dei Poeti, che con i loro versi taglienti e netti amplificano e fanno riecheggiare le passioni, i sentimenti, la forza vitale, la bontà e l'autenticità della persona, in completa integrazione con la natura, della quale è creatura in perenne progressione e trasgressione. Su queste pietre i Poeti scriveranno la loro essenza, la loro anima, i loro sogni, le loro indignazioni, le loro gioie e i loro dolori. Le loro creazioni poetiche, materia incorruttibile in un mondo corruttibile, contribuiranno simbolicamente a riedificare una società più schietta, sgretolando tutte le scorie sovrabbondanti e ridondanti che affliggono e imprigionano il cammino dell'uomo verso la piena realizzazione di sé.

Page 3: Libretto Larocciapoesia

������������������������������������������������������������ ���� ������

�� ��� � � � �� �� �� � �� � � Sembrava facile pensare che potesse essere tutto lì. C'era il sole, il vociare del vento, c'era l'infanzia con le altalene a filare il tempo, c'erano i prati, gli alberi, il loro verde materiale e mutevole e c'era un poco d'ombra per non socchiudere troppo gli occhi. Sembrava facile, sì, pensare che potesse essere tutto in quella luce a strati, nel desinare chiaro della rondine, nel lavorio della formica, nella liturgia della morte, nella sua sonora pietra. Felice di nulla edificare. Lucianna Argentino è nata a Roma nel 1962. Dai primi anni novanta il suo amore per la poesia l’ha portata a occuparsene attivamente come organizzatrice di rassegne, di letture pubbliche, di presentazioni di libri e con collaborazioni a diverse riviste del settore. Sue poesie sono presenti in diverse antologie tra le quali “Poesia’ 90� (Il Ventaglio), “Incontro di poesia” (Rebellato, 1992), “Poesia degli anni novanta” (Poiesis), “Poeti senza cielo, vol. 2°” (Il Melograno), “Il segreto delle fragole” (2009) e in riviste quali “Poiesis”, “Origini”, “Gradiva”, “La Mosca”, “Italian Poetry Review”, “Il Monte Analogo”, “The world poets quarterly”, “L'ustione della poesia” (ed. Lietocolle 2010), “La Clessidra”, “NoiDonne”, “Capoverso”, “Il Fiacre n.9”, “Arenaria”. E’ presente in diversi blog di poesia, come “lapoesiaelospirito”, “Imperfetta Ellisse”, “liberinversi”, “Isola Nera”, “Furioso Bene”, “blanc de ta nuque” “Amigos de la urraka”, “La dimora del tempo sospeso” (Rebstein), “Nazione Indiana”, “Le vie “poetiche”. Fa parte della redazione del blog letterario collettivo “viadellebelledonne”. E’ coautrice con Vincenzo Morra del libro “Alessio Niceforo, il poeta della bontà” (Viemme, 1990). Ha pubblicato i seguenti libri di poesia: “Gli argini del tempo” (ed. Totem, 1991), “Biografia a margine” (Fermenti Editrice, 1994) con la prefazione di Dario Bellezza e disegni di Francesco Paolo Delle Noci; “Mutamento” ((Fermenti Editrice,1999) con la prefazione di Mariella Bettarini; “Verso Penuel “ (Edizioni dell’Oleandro, 2003), con la prefazione di Dante Maffia; “Diario inverso” (Manni editori, 2006), con la prefazione di Marco Guzzi. Con Pagina-Zero ha realizzato nel 2008 un e-book tratto dalla raccolta inedita “Le stanze inquiete” e nel 2011 un nuovo e-book dal titolo “Nomi” con il blog “Le vie poetiche”.

Page 4: Libretto Larocciapoesia

������������������������������������������������������������ ���� ������

� � �� ��� � � Mi hai stretto le mani Mi hai stretto le mani e hai baciato con la bocca arsa le dita nervose... Mi hai detto che non sapevi se esistesse un dopo anche per noi poveri atei senza Dio e senza paradiso, forse solo una stella vicina da dove salutarmi tutte le sere. Il tuo sorriso, smorfia di dolore. La lacrima sforza gli occhi serrati e scivola via lenta sul viso sudato. Le parole mi sono nemiche, si nascondono nei dizionari e anche i verbi escono dai binari ordinati del tempo. Non ho una lingua, i pensieri girano a vuoto nella loro forma nebulosa. Avessi almeno un Dio che mi abbraccia ma sono sola: ho paura della vita. Agi Berta è ungherese di nascita, vive a Napoli da più di trent'anni. Si è laureata in storia e filologia dell'Europa Orientale nel 1980, presso l'Istituto Universitario Orientale di Napoli. Parla correntemente l'inglese, il polacco e il russo. Ha svolto attività di insegnante. Ama scrivere soprattutto racconti.

���

Page 5: Libretto Larocciapoesia

������������������������������������������������������������ ���� ���!��

��� ��� ��� �� � �� La preghiera - fotosintesi Nelle radici mie occulte tu fluisci fini come i capelli, segrete come il cuore Nel mio stelo tu sorgi, fresco e verde e in slancio vigoroso esplodi verso il sole Ma tu sei anche il sole ed in me risuoni gong rifulgente sulle corolle gialle mi pervadi dall’alto e in te le foglie si nutrono di raggi e di canzoni Piovi dal cielo, tu sei luce e scroscio impregni la mia terra, nelle mie vene migri, nell’umido buio ti bevo e ti assorbo nel rorido mattino ti accolgo in perle vive Tu mi irrighi dall’alto e trascoloro tu mi infiltri dal fondo del subconscio tra te, alfa e omega, io cresco e mi gonfio e nitida dispiego la mia forma. �

Laureata a Harvard, Ilaria Caputi ha trascorso gran parte della sua vita negli Stati Uniti. È stata docente universitaria, corrispondente da Washington per varie testate, realizzatrice di servizi culturali TV per la Rai Corporation e traduttrice per la National Geographic Society. Come giornalista si è occupata principalmente di scienza (NIH, NASA) e del panorama religioso americano. Ilaria Caputi è socia del PEN. Negli USA ha fatto parte del consiglio direttivo della Foreign Correspondents Association e, in Italia, dell’Unione Nazionale Scrittori. E’ Accademico di Merito presso l’Accademia Angelica Costantiniana. Nel 2001 è stata insignita della Targa della Presidenza del Senato nel contesto del Premio Lunigiana-Cinque Terre per il saggio artistico-scientifico Il cinema di Folco Quilici, sua tesi di Ph.D. L’autrice è socia del Rotary Napoli Nord. Ha coordinato una serie di 20 trasmissioni satellitari sulle attività rotariane (Sky 878), ed ha vinto il primo premio al concorso nazionale di poesia indetto dal Rotary Club Salerno (2008). Vari dei suoi testi poetici sono apparsi in riviste letterarie e in due volumi editi a Roma dall’UNSA in collaborazione con l’UNESCO in occasione della giornata Mondiale della Poesia (2003 e 2004). Una sua silloge sull’esperienza dell’imminenza della morte, Costellazione Cancro, è stata pubblicata dalla Italian Poetry Review (Columbia University, 2008). La stessa esperienza di paziente oncologica aveva ispirato nel 2005 il racconto Folate di Vento (in Donne in Cammino, Centro Studi Condizione della donna/Associa-zione culturale Evaluna).

Ilaria Caputi è stata tra i poeti segnalati al premio Mario Luzi 2010, e nel relativo volume sono stati pubblicati vari brani del suo poemetto Fiori bianchi per Aisha, ispirato al tragico episodio della lapidazione di una tredicenne in Somalia. Nel 2011 alcune sue poesie sono apparse nel volume antologico “Frammenti Imprevisti” edito dalla Kairòs. Perennemente affascinata dalle scienze naturali e dalle realtà metafisiche Ilaria Caputi ha scritto poesia in italiano per tutta la vita ma, vivendo in ambiente anglosassone e consapevole di esprimersi in una lingua straniera, ha continuato ad accumulare opere inedite, attendendo il ritorno in patria. La nota prevalente della sua poesia è l’eros, umano e divino.

Page 6: Libretto Larocciapoesia

������������������������������������������������������������ ���� ���"��

���� # �� ��� �� � � �

Ofelia Ofelia canta. Nel suo corpo danza senza amarla l’amore. Scompare apparendo il suo corpo. Innamorata del fiume dove dorme, va a morire come deve morire una fanciulla. Ti dono il mio respiro, anima bianca Tu tendimi la mano, o fanciulla, mio arcano, sposa del vento che mi sposa, sale del mio sogno più antico. Bianca Ofelia, mi attendi dentro il fiume che non scorre. Là ti porto la cesta sull’altra riva ormai dimenticata, un vaso traboccante di taciuto, due pesci rossi e tutte le tue lettere ancora da spedire.

Cinzia Caputo, Psicologo-Analista junghiano. Socio AIPA. Vive e lavora a Napoli, ma ha studiato a Roma. Si occupa di fiabe e di narrazione, sia nella psicologia dell’infanzia che in ambito gruppale per la formazione nelle istituzioni . Da sempre coniuga arte e psicoanalisi, organizzatrice di eventi culturali in tale ambito. Ha altresì organizzato viaggi nei luoghi della psiche occupandosi del “saper sentire” femminile. Collabora alle attività dell’Associazione Eleonora Pimentel Lopez De Leon, presieduta da Ester Basile, collaboratrice dell’Istituto per gli Studi Filosofici, Napoli. Ha partecipato a molte manifestazioni pubbliche tra le quali Le isole si accendono (Isolotto di San Martino, 2004), Il ramo d’oro, 2005, Vesuvio, 2006, Trisorio2007, Cento Camerelle 2008, Miseno 2009/ 2010, Ipogei Greci 2011. Sui Sentieri Della Luna, Minori, (Settembre 2006, 2007, 2008, 2009). Sei giorni sui passi della parola, Napoli, Piazza del Plebiscito, marzo 2007, marzo 2008. “Donne in Viaggio”, marzo 2009. 1° Festival di Letteratura e Poesia, Narni 2008, promosso dall’ Associazione E. P. Lopez De Leon, in collaborazione con L’Istituto per Gli Studi Filosofici di Napoli; Narni 2009, 2010, 2011. Ha partecipato all’antologia di Poesia: Alchimia e linguaggi di donne 2010, 2011, 2010 ed. Boopen(led). Una piazza per la poesia, a cura di Bruno Galluccio, edizione 2012. Ha pubblicato su riviste specializzate testi di analisi delle fiabe e, in poesia, plaquettes a tiratura limitata (Le bambole del tempo, La voce del solstizio, Da rive a rime), Timèo edizioni. I nuovi Grandi Viaggiatori (Vesuvio, 2006) il Laboratorio di Nola editore. E’ del 2006 la sua prima silloge, "Verso", Manni editore, libro atipico e verticale, con incisioni di Luciano Ragozzino. Nel 2011 l’Agenda della Dea, a cura di S. Guardamagna. Settembre 2011, Camargue, testi di Cinzia Caputo, Serigrafie di Oreste Zevola, Ed. IL LABORATORIO/le edizioni.

Page 7: Libretto Larocciapoesia

������������������������������������������������������������ ���� ���$��

�� % �&� ��� �� � � � Lumache di pioggia lumache di pioggia alla fragile luce d’uno scialle notturno il rumore del tuono su di un letto di brace lampi dal sottosuolo fanno baluginare simulacri di speranza soglie disadorne l’ordito del ragno all’angolo alto della casa è febbre di cielo su di una ruvida corteccia d’ambra un riflesso di cicala porta i confini del tuo viso ma da qui - ti assicuro - il resto del giorno è illusione pura illusione lieve ponte che s’inarca sul buco nero del tempo traccia che si dissolve appena oltre il muro

Cosimo Caputo è nato a Calvi-San Nazzaro (BN) nel 1954, risiede a San Giorgio del Sannio (BN). Si è laureato in Storia e Filosofia con una tesi sul filosofo idealista tedesco Schelling, presso l’Università Federico II di Napoli. E’ direttore della Biblioteca Civica “Tommaso Rossi” del paese di residenza. Collabora con quotidiani e riviste letterarie a livello nazionale e regionale. Ha pubblicato finora nove testi di poesia: Il sapore delle fragole; Il cielo non ha età; Il nulla fiorito e altre poesie; La teatralità dell’indigenza; Strade dopo la pioggia; Prove per il cuore dei salvati; L’adesso delle mani; L’immanenza; La speranza che va oltre la fine. In via di pubblicazione la silloge di poesie (2005 / 2012) “Derive”.

Page 8: Libretto Larocciapoesia

������������������������������������������������������������ ���� ���'��

�( � &�� ��� ������� � � �

Guerra e pace Non so cosa vorrebbe dire questa parola atroce che si contorce sul suo significato. Con chi noi siamo in pace, per cosa cerchiamo di ingannarci, sono rari i gesti che non misurano distanze e compromessi e quando imponiamo a noi la pace combattiamo. C’è sempre una guerra di tremori per dirci vivi o arresi: vorrei una guerra senza feriti e morti, questo mi farebbe bene, perché non si è in pace nemmeno nell’usare le parole, allora mi direi contento combattendo, dicendo il vero sempre, senza pentimento. (inedito, 2011) Domenico Cipriano. Nasce nel 1970 a Guardia Lombardi (AV). Vive e lavora in Irpinia. Nel 2000 ha pubblicato la raccolta di poesie Il continente perso (Fermenti - premio Camaiore proposta) prefazione di Plinio Perilli e nota del musicista Paolo Fresu. La raccolta Novembre (Transeuropa 2010), prefazione di Antonio La Penna, è stata inclusa nella rosa finalista del premio Viareggio-Répaci 2011. Ama collaborare con artisti di vario genere, si ricordano, tra gli altri, gli attori: Alessandro Haber, Sergio Rubini; i pittori: Silvano Braido, Fabio Mingarelli, Prisco De Vivo, Eliana Petrizzi; i fotografi: Eric Toccaceli e Federico Iadarola; la videomaker Anna Ebreo. Nel 2004, con l’attore Enzo Marangelo e i musicisti Enzo Orefice, Piero Leveratto ed Ettore Fioravanti, ha realizzato il CD di jazz e poesia JPband: Le note richiamano versi (Abeatrecords) e, dal 2010, guida il progetto Lampioni, per la sua voce e le musiche degli “Elettropercutromba”. È redattore della rivista Sinestesie e co-dirige la collana di cataloghi foto-poetici Pietre Vive. Altre informazioni: www.domenicocipriano.it

Page 9: Libretto Larocciapoesia

������������������������������������������������������������ ���� ���)��

*�� ��� � � ��� ��� �� � Sono un arciere Sono un arciere passi lenti e felpati gli occhi bassi guardano a terra neve e briciole di pane muschio verde e sassi il respiro lento di colei che non ha fretta e ascolta con la calma dell’orso e il cuore del lupo non ho tempo per capire l’arco è teso e la mano è ferma. Stammi accanto ora, ora e qui, senza parole! Vibra l’aria e sono la freccia ora sono il centro i tuoi occhi sottratti al tempo: … finiscimi! Sono la preda scivolo nel pozzo le membra si sciolgono toccando la parete rozza di pietra via dalla luce, nel fondo lasciatemi lì, nell’acqua che ghiaccia le caviglie con la schiena attaccata al muro, pavida cammino altrove, con altri piedi, con altre orme Floriana Coppola, scrittrice, poeta e collagista, insegna materie letterarie negli istituti superiori statali. E' formatrice e consulente psicoeducativa specializzata in Analisi Transazionale e in Didattica di genere. Per Boopen LED ha pubblicato la silloge poetica "Sono nata donna" (2010) ed è stata curatrice dell'antologia poetica "Alchimie e linguaggi di donne", primo quaderno del Festival della Letteratura e della Poesia di Narni (2011). Insieme a Ketti Martino, ha curato l'Antologia poetica "La poesia è una città", Boopen LED, 2011.

Page 10: Libretto Larocciapoesia

������������������������������������������������������������ ���� ���+,��

�- � � � � ��� �-�% � �

Tu ed io Nella luce di marzo crudele tu ed io quietamente parliamo. Il discorso è una fragile rete stiamo così vicini persuasi che a un filo di parole è sospesa la gioia di stare insieme. Poi un silenzio colmo di pensieri diversi invade questo spazio e tu sei di nuovo lontano. Misuro i nostri passi disuguali e congiunti per strade ignote di confine Da una distanza minima nel cuore del silenzio mi ferisce vibrazione di gioia la tua voce Vorrei sostare e perdermi nel sogno ma l’utopia felice che disegna il futuro è nel cammino. Vanna Corvese è nata a Capua e vive a Caserta. Ha insegnato lettere nella scuola media ed ora è tra gli animatori del gruppo cittadino di letture poetiche “La Ginestra” e della “Piazza del sapere” presso La Feltrinelli; cura il laboratorio di lettura e scrittura “Spazidiversi” per l’Auser. Nel 2002 la silloge “Incanto Disincanto” ha vinto la prima edizione del premio “Il manoscritto ritrovato”- sezione poesia - ed è stata pubblicata da MAROTTA & CAFIERO a Napoli. La sua raccolta poetica “L’occhio della lucertola” è stata pubblicata nel 2009 dalle Edizioni L’APERIA di Caserta.

Page 11: Libretto Larocciapoesia

������������������������������������������������������������ ���� ���++��

&� ��� �( � �� �&&�% � Il rumore della vita si fermava il rumore della vita si fermava un paio di volte l’anno, regolare, quando lasciavi casa per andare non mi hai mai detto dove: suppongo a cercare conchiglie o le farfalle da osservare senza mai toccarle: non era per lavoro, era per tornare dentro te stessa: fare per fare, darti le tue cose innecessarie e tuoi tempo colore dello sfondo voci da ascoltare, prepararti rituali pranzi conchiusi nella perfezione assoluta d’un uovo per digerirli poi in cammini dove fossi tu a guidare, raggiungendo la giusta temperatura per letture come addirittura Pinocchio una volta ancora e i versi per bambini di Scialoja Marco De Gemmis è nato e lavora a Napoli. Organizzatore di mostre d’arte e di numerose e diverse manifestazioni anche dedicate alla poesia, nel 2008 ha pubblicato per Bibliopolis “Seconde singolari (cento poesie)”. Presente in antologie, alcuni più recenti testi poetici sono nel V volume (2010) della rivista internazionale Italian Poetry Review, pubblicato nel 2012.

Page 12: Libretto Larocciapoesia

������������������������������������������������������������ ���� ���+���

�*�� � ��% �� �( ��% � �� �

Buenos Aires, mio zio, l’oceano. Poche lettere, qualche foto, un vecchio giradischi che gira lento la sua musica straziante come un lamento antico e lontano. Le stesse canzoni cantate da cinquant’anni, come se tutto si fosse fermato lì, quel giorno sul molo con l’acqua intorno che sbuffava e impediva di sentire i pensieri, gli addii. Invecchiare il corpo fuori dal tempo perché il tempo non è più scorso da allora.

�Francesco Di Sibio è�nato a Pontedera, nel 1975 e vive da anni in Irpinia. Ha pubblicato la via crucis poetica La Passione (Parva Edizioni, 2001). È presente in antologie tematiche tra cui: La polvere e la luna (Delta 3 edizioni, 2010) e Le strade della poesia (Delta 3 edizioni, 2011). Si occupa anche di fotografia e co-dirige la collana foto-poetica Pietre vive (Delta 3 edizioni).

Page 13: Libretto Larocciapoesia

������������������������������������������������������������ ���� ���+���

% � ��-�� �( ��% ��� � � � Si spiega solo ora Se con un fremito d’acque incostanti si oltrepassasse la diceria di un corpo e guardando si vedessero gonfiare anime secche e fitte, manine, scorze di lagne, cadaveri masticati dal reale, e tutta la bellezza, tra recessi e regesti, di chi metabolizza poco il giusto – allora soltanto si potrebbe ritemprarsi al sovrastante creato e chiedere a chi qualcosa ne capisce (all’Autore di Tutto, dopo tutto) il perché dell’iperbole dei boschi, l’innocenza del genio dei tombini e tombaroli di latrine compassate e miliardarie appartenute a re, registi, imperatori catodici –

E tu non dovresti spaventarti se un presepe così post-natalizio tiene banco ogni istante del tuo essere per paura o costernato sdegno ritraendosi dal mulino del quartiere, mai visitato perché ci sei nato, alla strada fronte mare, ma lontana dal mare, che ogni proposito consuma, e non si può condannare chi rimane dietro fronde di finestre aspettando che il rumore rincasi anzi si spenga, come il vegliardo Isaia aspettando il silenzio che convochi l’acqua dalla steppa o la palude dal deserto – un’utopia bibbiesca tesa in giorni estasianti eppur presa alla lettera per disperazione di non voler morire, leccarsi o foderarsi di odio quotidiano da ingoiare in oblazione.

��

Stelvio Di Spigno vive a Napoli dove è nato nel 1975. È laureato e addottorato in Letteratura Italiana presso l’Università “l’Orientale” di Napoli. Ha scritto articoli e saggi su Leopardi, Montale, Gadda, Pavese, Zanzotto, Claudia Ruggeri e sulla post-avanguardia poetica italiana, insieme alla monografia Le “Memorie della mia vita” di Giacomo Leopardi – Analisi psicologica cognitivo-comportamentale (L’Orientale Editrice, Napoli 2007). Ha collaborato all’annuario critico “I Limoni” con recensioni e note sotto la guida di Giuliano Manacorda. Per la poesia, ha pubblicato la silloge Il mattino della scelta in Poesia contemporanea. Settimo quaderno italiano, a cura di Franco Buffoni (Marcos y Marcos, Milano 2001), i volumi di versi Mattinale(Sometti, Mantova 2002, Premio Andes; 2a ed. accresciuta, Caramanica, Marina di Minturno 2006, Premio Calabria), Formazione del bianco, (Manni, Lecce 2007, finalista Premio Sandro Penna), La nudità (Pequod, Ancona 2010).

Page 14: Libretto Larocciapoesia

������������������������������������������������������������ ���� ���+���

� � � � &� ��� ��� � ���% � ��Cecchini dell’etica Velluti infarciti d’inquietudini allevano sfilacciate fascinazioni innervate da accattoni zoppicanti sull’acida aureola del presente

paladini dell’ abuso iniettano algide menzogne nell’inferno mediatico sacrificando la politica sull’altare dell’ipocrisia inghirlandato da zelanti cecchini

dell’etica Annamaria Pugliese, artista e poeta, vive e lavora a Napoli. Il suo modus operandi la porta ad esplorare i diversi linguaggi dell’arte. Dal linguaggio audiovisivo e fotografico alla scultura, da materie naturali (un albero di ulivo capovolto, per esempio) alla WebArt e alla performance poetica che, di volta in volta, costruiscono lo spazio dell’installazione inteso come spazio greco di: percezione, sensazione, conoscenza. Ha esposto in musei, gallerie private di alcune città in Italia, Europa, Russia, Medio Oriente, Africa, America, Canada. E’ presente in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Ha partecipato a eventi di poesia, con video, performance e/o reading, in: Italia, Russia, Grecia, Colombia. Ha pubblicato: Nascere alla Bellezza, l’arcael’arco edizioni, Nola. 2010. Canto di Pietra, edizioni Socrate, Napoli, 2003. Eros, edizioni�PulcinoElefante, Osnago, 1997. Suoi testi sono presenti in antologie, riviste, siti Internet, tra cui: Alchimie e linguaggi di donne, a cura di E.Basile, F.Coppola, photocyti edizioni.it, Napoli, 2012; Frammenti imprevisti, a cura di A. Spagnuolo, Kairós edizioni, Napoli; Alchimie e linguaggi di donne, Boopen Led edizioni, Napoli 2011; Neobar: http://neobar.wordpress.com/2011/03/19/anna-mariapugliese.; Poetry Wave-Dream, proposta n°244, 23, febbraio 2011: http://poetrydream.splinder.com; Officina di Letteratura Elettronica: www.elettroletteraturaelettronica.org/Archivio; Poetas del Mundo, Santiago,2011 http://www.poetasdelmundo.com/verInfo_europa.asp?ID=7196;� J.Capriglione, Fedro, Edizione Segni Arti Grafiche Caserta, 2011; A. Spagnuolo, la voce del poeta, Anna Maria Pugliese: etica ed estetica, (Cecchini dell’etica), Il Denaro, 13/11, Napoli, 2010; Tracce, antologia Accenti, anno XXIX n°32, Edizioni Tracce, Piombino, 2010; Caterina Davinio, The FirstPoetry Space Shuttle Landing on Second Life 2009/2010: www.youtube.com; Accenti, edizione Società Dante Alighieri,

Page 15: Libretto Larocciapoesia

������������������������������������������������������������ ���� ���+!��

�Napoli, 2010: www.comitatodantenapoli.com Menù/ Pubblicazione soci/Accenti/ Pubblicazioni del laboratorio/Antologia 2009- 2007/2008; Una piazza per la poesia, Edizioni Il Portico, Napoli, 2008; M.Iatosti, R.Berardi, Nate a Lavorare, Edizioni Del Girasole, Ravenna, 2006; M.Carlino, F.Battista, Fuoco(E)vento-calorimetri a ventaglio, Grafiche Ponticelli, Castrocielo, Frosinone, 2006; G.Fontana, La Voce in Movimento, Vocalità, scritture e strutture intermediali nella sperimentazione-poetico-sonora, con CD, edizioni HartaPerforming&Momo, Monza, 2003; Società Napoletana di Poesia, foglio poetico-politico-sociale, n°0-29 aprile, a cura di A.Messina, Società Napoletana di Poesia/ Libera Scena Ensamble, Napoli, 2003; Ma io ripenso a una gatta, Edizioni Del Girasole, Ravenna, 2001; Frecce e Stelle, Edizioni Le Impronte degli Uccelli, Roma, 2000; Un sottil pensèro, Edizioni del Girasole, Ravenna, 1999; Poetry&Movida, edizioni EvaLuna, Napoli, 1998; Luna a Mezzogiorno, Edizioni Del Girasole, Ravenna, 1998; Commonpress of ItalianPerformingArts-4-30/1-98-edizione digitale Harta-Performing, Monza, 1998; Offerta Speciale, Torino, 1996/2000; Plages, Boulogne-Billancourt -Francia, 1996/1997.

��

�� # � ���� � � Si può andare via si può andare via per più motivi. Sostanzialmente due: la ricerca e la fuga. Forse tre: la necessità. Forse quattro: per tornare. Forse cinque: per tornare all'origine attraverso l'altrove. (Da: "Indice dei luoghi - poesie da viaggio (e d'amore)" Enzo Rega, nato a Genova nel 1958, vive tra Palma Campania e Siracusa. Già docente Siss all'Università "Suor Orsola Benincasa", collabora con l'Università di Salerno. Ha pubblicato libri di saggistica, narrativa e poesia ed è presente in diverse antologie poetiche. Scrive su varie riviste, tra cui "L'Indice", "Gradiva", "Italian Poetry Review", "Poeti e Poesia", "La Clessidra", "La Mosca di Milano", "Sinestesie".

Page 16: Libretto Larocciapoesia

������������������������������������������������������������ ���� ���+"��

�� **� ��� �� ��� �� � (Da "Ero il rgazzo scalzo nel cortile") In ogni mia poesia in ogni mia poesia ci sono io io che m'invento ogni giorno una vita io che cambio come cambia il sole che è sempre lo stesso che è sempre diverso però in ogni mia poesia ci sei anche tu con i tuoi giorni e i tuoi momenti perchè la mia vita è legata alla tua dalla catena delle cose perchè una storia non è soltanto una storia ma un piccolo frammento della trama che involge il destino di tutti cosmica simpatia : è questa la legge dell'universo dove una vita è una vita che si muove e frena seguendo gli stimoli del mondo e tu non potrai mai dire - come si dice - lasciatemi scendere che mi gira la testa

Raffaele Urraro è nato e vive a San Giuseppe Vesuviano. Laureato in Lettere Classiche presso l’Università “Federico II” di Napoli, dove ebbe maestri Salvatore Battaglia e Francesco Arnaldi, dopo aver insegnato Italiano e Latino nei Licei, ora si dedica esclusivamente al lavoro letterario. Giornalista pubblicista, collabora come redattore alla rivista di letteratura e arte Secondo Tempo con saggi sulla poesia moderna e contemporanea, recensioni e articoli di varia natura. Suoi interventi critici sono presenti anche in altre riviste, come La Clessidra, L’Immaginazione, Capoverso, Sìlarus. Raccolte poetiche pubblicate: Orizzonti di carta, San Giuseppe Vesuviano 1980, poi Marcus Edizioni, Napoli 2008; La parola e la morte, Loffredo, Napoli 1983; Calcomania, Postfazione di Raffaele Perrotta, Loffredo, Napoli 1988; Il destino della Gorgonia –Poesie e prose, Loffredo, Napoli 1992; Anche di un filo d’erba io conosco il suono, Prefazione di Ciro Vitiello, Loffredo, Napoli 1995; La luna al guinzaglio, Saggio critico di Angelo Calabrese, Loffredo, Napoli 2001; Acroàmata – Poemetti, Loffredo, Napoli 2003;Poesie, Marcus Edizioni, Napoli 2009; Ero il ragazzo scalzo nel cortile, Marcus Edizioni, Napoli 2011. Ha inoltre pubblicato, in collaborazione con Giuseppe Casillo, molte antologie di Classici Latini commentati secondo moderni metodi esegetici, edite dall’Editore Loffredo di Napoli, per i Licei Classici, Scientifici, Linguistici e Socio-Psico-Pedagogici, e, per l’Editore Bulgarini di Firenze, una storia della letteratura latina. Per la saggistica: Giacomo Leopardi: le donne, gli amori, Olschki editore, Firenze 2008; La fabbrica della parola – Saggi di poetologia, Manni Editore, San Cesario di Lecce. E' inserito nell'Antologia "Attraverso la città", Scuderi Editrice, 2011, curata da Giuseppe Vetromile.

Page 17: Libretto Larocciapoesia

������������������������������������������������������������ ���� ���+$��

Evento progettato e realizzato dal Circolo Letterario Anastasiano

di Giuseppe Vetromile. http://circololetterarioanastasiano.blogspot.com

http://transitipoetici.blogspot.com

www.lamanosullaroccia.it

Si ringrazia l'Associazione Internazionale

"La mano sulla roccia" e in particolare Don Antonio Maione, Margherita Vermiglio, Rina Accardo, Giuseppe

D'Alessandro, Giuliana Caporaso e gli amici tutti, per l'affettuosa collaborazione