lettera sul cammino sinodale -seconda parte- www ... · perfetta fedeltà ma permanga degna sposa...

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FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO www.parrocchiemogliano.it Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». (...) Vuoi riannodare i fili di un amore? Gesù, maestro del cuore, ci mostra il metodo di Dio, in uno dei racconti più ricchi e generativi del Vangelo. Gesù siede stanco al pozzo di Sicar; giunge una donna senza nome e dalla vita fragile. È l'umanità, la sposa che se n'è andata dietro ad altri amori, e che Dio, lo sposo, vuole riconquistare. Perché il suo amore non è stanco, e non gli importano gli errori ma quanta sete abbiamo nel cuore, quanto desiderio. Questo rapporto sponsale, la trama nuziale tra Dio e l'umanità è la chiave di volta della Bibbia, dal primo all'ultimo dei suoi 73 libri: dal momento che ti mette in vita, Dio ti invita alle nozze con lui. Ognuno a suo modo sposo. Dammi da bere. Lo sposo ha sete, ma non di acqua, ha sete di essere amato. Gesù inizia il suo corteggiamento (la fede è la risposta al corteggiamento di Dio) non rimproverando ma offrendo: se tu sapessi il dono... Il dono è il tornante di questa storia d'amore, la parola portante della storia sacra. Dio non chiede, dona; non pretende, offre: Ti darò un'acqua che diventa sorgente. Una sorgente intera in cambio di un sorso d'acqua. Un simbolo bellissimo: la fonte è molto più di ciò che serve alla tua sete; è senza misura, senza fine, senza calcolo. Esuberante ed eccessiva. Immagine di Dio: il dono di Dio è Dio stesso che si dona. Con una finalità precisa: che torniamo tutti ad amarlo da innamorati, non da servi; da innamorati, non da sottomessi. Vai a chiamare colui che ami. Gesù quando parla con le donne va diritto al centro, al pozzo del cuore; il suo è il loro stesso linguaggio, quello dei sentimenti, del desiderio, della ricerca di ragioni forti per vivere. Solo fra le donne Gesù non ha avuto nemici. Il suo sguardo creatore cerca il positivo di quella donna, lo trova e lo mette in luce per due volte: hai detto bene; e alla fine della frase: in questo hai detto il vero. Trova verità e bene, il buono e il vero anche in quella vita accidentata. Vede la sincerità di un cuore vivo ed è su questo frammento d'oro che si appoggia il resto del dialogo. Non ci sono rimproveri, non giudizi, non consigli, Gesù invece fa di quella donna un tempio. Mi domandi dove adorare Dio, su quale monte? Ma sei tu, in spirito e verità, il monte; tu il tempio in cui Dio viene. E la donna lasciata la sua anfora, corre in città: c'è uno che mi ha detto tutto di me... La sua debolezza diventa la sua forza, le ferite di ieri feritoie di futuro. Sopra di esse costruisce la sua testimonianza di Dio. Un racconto che vale per ciascuno di noi: non temere le tue debolezze, ma costruiscici sopra. Possono diventare la pietra d'angolo della tua casa, del tempio santo che è il tuo cuore. ( di Ermes Ronchi ) nr. 93 Domenica 19 marzo 2017 (Giovanni 4, 5-42) DOMENICA III QUARESIMA Anno A

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FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO www.parrocchiemogliano.it

Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri

Non è facile, né immediato scoprire che tu, Gesù, sei l’acqua viva che può colmare la nostra sete profonda. All’apparenza, quando ti incontriamo, sembri solamente un assetato, come tutti, privo, fra l’altro, di quei mezzi che sembrano assicurare la vera felicità, la riuscita della nostra esistenza. Non è agevole, né piacevole lasciarti scoperchiare le zone oscure della nostra esistenza, per portare alla luce quello che vorremmo nascondere anche a noi stessi, alla nostra coscienza. La tua parola, che ha effetti benefici, talora brucia quando raggiunge le profondità della carne e del cuore e ci mostra l’illusione delle mezze verità. La tua parola illumina la strada che conduce al volto autentico di Dio e sbarazza il nostro bagaglio dai falsi problemi e dalle indicazioni errate. Così tu ci conduci all’incontro con te, Gesù, così tu ti riveli come l’Atteso, l’Inviato, il Salvatore del mondo. E noi proviamo il bisogno di annunciarti a quelli che conosciamo, con la nostra fede disseminata di punti di luce e di oscurità, di dubbi e di interrogativi che persistono. E accettiamo che ognuno poi ti incontri, a modo suo, faccia la sua esperienza e cammini con le sue gambe. Roberto Laurita

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». (...)

Vuoi riannodare i fili di un amore? Gesù, maestro del cuore, ci mostra il metodo di Dio, in uno dei racconti più ricchi e generativi del Vangelo. Gesù siede stanco al pozzo di Sicar; giunge una donna senza nome e dalla vita fragile. È l'umanità, la sposa che se n'è andata dietro ad altri amori, e che Dio, lo sposo, vuole riconquistare. Perché il suo amore non è stanco, e non gli importano gli errori ma quanta sete abbiamo nel cuore, quanto desiderio. Questo rapporto sponsale, la trama nuziale tra Dio e l'umanità è la chiave di volta della Bibbia, dal primo all'ultimo dei suoi 73 libri: dal momento che ti mette in vita, Dio ti invita alle nozze con lui. Ognuno a suo modo sposo. Dammi da bere. Lo sposo ha sete, ma non di acqua, ha sete di essere amato. Gesù inizia il suo corteggiamento (la fede è la risposta al corteggiamento di Dio) non rimproverando ma offrendo: se tu sapessi il dono... Il dono è il tornante di questa storia d'amore, la parola portante della storia sacra. Dio non chiede, dona; non pretende, offre: Ti darò un'acqua che diventa sorgente. Una sorgente intera in cambio di un sorso d'acqua. Un simbolo bellissimo: la fonte è molto più di ciò che serve alla tua sete; è senza misura, senza fine, senza calcolo. Esuberante ed eccessiva. Immagine di Dio: il dono di Dio è Dio stesso che si dona. Con una finalità precisa: che torniamo tutti ad amarlo da innamorati, non da servi; da

innamorati, non da sottomessi. Vai a chiamare colui che ami. Gesù quando parla con le donne va diritto al centro, al pozzo del cuore; il suo è il loro stesso linguaggio, quello dei sentimenti, del desiderio, della ricerca di ragioni forti per vivere. Solo fra le donne Gesù non ha avuto nemici. Il suo sguardo creatore cerca il positivo di quella donna, lo trova e lo mette in luce per due volte: hai detto bene; e alla fine della frase: in questo hai detto il vero. Trova verità e bene, il buono e il vero anche in quella vita accidentata. Vede la sincerità di un cuore vivo ed è su questo frammento d'oro che si appoggia il resto del dialogo. Non ci sono rimproveri, non giudizi, non consigli, Gesù invece fa di quella donna un tempio. Mi domandi dove adorare Dio, su quale monte? Ma sei tu, in spirito e verità, il monte; tu il tempio in cui Dio viene. E la donna lasciata la sua anfora, corre in città: c'è uno che mi ha detto tutto di me... La sua debolezza diventa la sua forza, le ferite di ieri feritoie di futuro. Sopra di esse costruisce la sua testimonianza di Dio. Un racconto che vale per ciascuno di noi: non temere le tue debolezze, ma costruiscici sopra. Possono diventare la pietra d'angolo della tua casa, del tempio santo che è il tuo cuore.

( di Ermes Ronchi )

nr. 93 Domenica 19 marzo 2017

(Giovanni 4, 5-42)

DOMENICA III QUARESIMA

Anno A

Lettera sul Cammino Sinodale -seconda parte- In quali circostanze si deve praticare questa sinodalità, o questa maniera sinodale di agire nella Chiesa? Per rispondere, pensando soprattutto al nostro Cammino Sinodale, richiamo un breve brano della Lumen Gentium, il grande documento conciliare sulla Chiesa. Vi leggiamo al n. 9: «Dovendosi essa [la Chiesa] estendere a tutta la terra, entra nella storia degli uomini, benché allo stesso tempo trascenda i tempi e i confini dei popoli, e nel suo cammino attraverso le tentazioni e le tribolazioni è sostenuta dalla forza della grazia di Dio che le è stata promessa dal Signore, affinché per la umana debolezza non venga meno alla perfetta fedeltà ma permanga degna sposa del suo Signore, e non cessi, con l’aiuto dello Spirito Santo, di rinnovare se stessa, finché attraverso la croce giunga alla luce che non conosce tramonto». È un testo dal periodare incalzante, che toglie il respiro; ma a leggerlo lentamente e con attenzione vi si ritrova la suggestiva immagine di una Chiesa che, mentre cammina verso “la luce che non conosce tramonto”, abita dentro la storia degli uomini e vi sperimenta tutta la fatica di essere fedele a quel Dio che, Lui sì, è fedele alle sue promesse e la sostiene nella sua debolezza. Essa allora non deve cessare di “rinnovare sé stessa”. Vorrei sottolineare questo impegno di “rinnovare sé stessa”; il quale è effetto della forza che proviene dallo Spirito, ma domanda anche un incessante sforzo di conversione. Tale conversione non è solo individuale, un compito solitario, demandato ai singoli. È una ricerca e uno sforzo comune, condotto insieme, con l’apporto di tutti: sinodale, appunto. Applichiamo allora tutto questo alla nostra Chiesa diocesana e diciamo: avendo potuto, attraverso la Visita pastorale, conoscere meglio sé stessa – le sue povertà e le sue ricchezze, i suoi problemi e le sue attese, le sue fragilità e i suoi doni – la nostra Diocesi sente il bisogno di domandarsi che cosa significa per lei oggi essere fedele al Signore. Le risposte a questa domanda le cerca insieme, in maniera sinodale, in un ascolto reciproco che diventa poi comune ascolto di quanto il Signore le chiede in questo tempo. E così pratica quel «“camminare insieme” del Gregge di Dio sui sentieri della storia incontro a Cristo Signore», di cui parla papa Francesco. Da G.A.Gardin Discepoli di Gesù per un nuovo stile di Chiesa, Lettera sul cammino Sinodale, Treviso 2017.

Sabato 18 Marzo (Mi 7,14-15.18-20; Sal 102; Lc 15,1-3.11-32)ore 18.30 Def.ti fam. Michielin e Carestiato; def.ta Maria Scattolin(5° anniv.); def.ti Alba e Iginio Cestaro

Domenica 19 Marzo - IIIa Domenica di Quaresima(Es 17,3-7; Sal 94; Rm 5,1-2.5-8; Gv 4,5-42)ore 09.30 Def.ti fam. Luigi Tolardo; def.to Bruno De Poli; Def.ti Maria-Vittorio Pieretto e Giovannina - Angelo Mason

Lunedì 20 Marzo - San Giuseppe (2Sam 7,4-5.12-14.16; Sal 88; Rm 4,13.16-18.22; Mt 1,16.18-21.24)ore 08.30 Santa Messa a S.ta M. Assunta ore 18.30 NON C’È LA MESSA

Martedì 21 Marzo (Dn 3,25.34-43; Sal 24; Mt 18,21-35)ore 19.00 Santa Messa unica a S.ta M. Assunta per tutte le parrocchie di Mogliano

Mercoledì 22 Marzo (Dt 4,1.5-9; Sal 147; Mt 5,17-19)ore 18.30 Def.to Giuseppe Sbrogiò Per i migranti

Giovedì 23 Marzo (Ger 7,23-28; Sal 94; Lc 11,14-23)ore 18.30 NON C’È LA MESSA

Venerdì 24 Marzo (Os 14,2-10; Sal 80; Mc 12,28-34)ore 18.00 Via Crucis ore 18.30 Per tutti gli ammalati

Sabato 25 Marzo - Annunciazione del Signore(Is 7,10-14; 8,10; Sal 39; Eb 10,4-10; Lc 1,26-38)ore 08.30 Santa Messa a S.ta M. Assunta ore 18.30 Def.ti Angelo e Antonio Cabrio; secondo intenzione particolare

Domenica 26 Marzo - IVa Domenica di Quaresima(1Sam 16,1.4.6-7.10-13; Sal 22; Ef 5,8-14; Gv 9,1-41)ore 09.30 Def.to Vittorio Pistolato; def.to Attilio Novello (1° anniv.); def.ti Ettore e Marcellina Prete

SAN CARLO: 041.453102 [email protected]

SEGRETERIA: LUNEDI 9.30-11.30 MARTEDI 9.30-11.30 + 15.00-18.00 MERCOLEDI 9.30-11.30 GIOVEDI 9.30-11.30 + 16.00-18.00 VENERDI 9.30-11.30 SABATO CHIUSO SANT’ELENA: 041.457383 [email protected]

SEGRETERIA: DA LUNEDI A VENERDI: 9.00-11.30

SEGRETERIAPARROCCHIALE

ParrocchiaSAN CARLOINTENZIONI DELLA SETTIMANA

ParrocchiaSANT’ELENAINTENZIONI DELLA SETTIMANA

DON EDOARDO: cell. 340 8119646 - Confessa al sabato a san Carlo o Zerman (informarsi);

prima o dopo le Messe o previo accordo.

DON DAVIDE: cell. 346 7834766 - Riceve o confessa presso la canonica di Zerman;- a San Carlo, generalmente al Mercoledì e Venerdì

dalle ore 17.00.

MESSE ALL’ISTITUTO GRIS- Da lunedì a venerdì: ore 8.00 (cappellina delle Suore);- Sabato: ore 15.30 (via Torni);- Domenica: ore 10.00 (Geriatrico).

CONFESSIONI- Ogni sabato, dalle 16.00, un confessore a Santa Maria

Assunta.

Sabato 18 Marzo (Mi 7,14-15.18-20; Sal 102; Lc 15,1-3.11-32)ore 11.00 Matrimonio di Francesca Mattiazzo e Mario Gianmarco Priviteraore 18.30 Def.to Franco Longo; def.ti Giuliano e Sabina Brandolese; def.ta Tatiana Piccola; def.ti Massimino Loss e Gabriella Vianello; def.ti famiglie Favaro e Muraro; def.to Bruno

Domenica 19 Marzo - IIIa Domenica di Quaresima(Es 17,3-7; Sal 94; Rm 5,1-2.5-8; Gv 4,5-42)ore 09.00 Def.ta Olgaore 11.00 Def.to Umberto Biasutto; def.ti famiglia

Ronchin e Paolo; def.ti Giancarlo e Lino

Lunedì 20 Marzo - San Giuseppe (2Sam 7,4-5.12-14.16; Sal 88; Rm 4,13.16-18.22; Mt 1,16.18-21.24)ore 08.30 Santa Messa a S.ta M. Assuntaore 18.30 LITURGIA DELLA PAROLA Martedì 21 Marzo (Dn 3,25.34-43; Sal 24; Mt 18,21-35)ore 19.00 Santa Messa unica a S.ta M. Assunta per tutte le parrocchie di Mogliano Def.ta Emilia Terzariol (nel 3°anniv.); def.to Antonio Vecchiato (nel 10°anniv.)

Mercoledì 22 Marzo (Dt 4,1.5-9; Sal 147; Mt 5,17-19)ore 18.30 Def.ti Ernesto e Alberto Rosina, Santa Pistolato e Maria Cussiol; def.to Giorgio

Giovedì 23 Marzo (Ger 7,23-28; Sal 94; Lc 11,14-23)ore 18.30 Per i giovani e le vocazioni consacrate

Venerdì 24 Marzo (Os 14,2-10; Sal 80; Mc 12,28-34)ore 18.30 Def.to Antonio

Sabato 25 Marzo - Annunciazione del Signore(Is 7,10-14; 8,10; Sal 39; Eb 10,4-10; Lc 1,26-38)ore 08.30 Santa Messa a S.ta M. Assunta ore 18.30 Def.ti Edmondo, Silvio, Antonio, Gemma e Enzo; def.ti Adriano e Assunta Ruffoni; def.ti Emanuele, Paolo e Giuseppina

Domenica 26 Marzo - IVa Domenica di Quaresima(1Sam 16,1.4.6-7.10-13; Sal 22; Ef 5,8-14; Gv 9,1-41)ore 09.00 Per i poveri e le famiglie in difficoltàore 11.00 Per i fedeli vivi e defunti della parrocchia

ParrocchiaSANT’ELENA AVVISI

Parrocchie:SANT’ELENASAN CARLO AVVISI COMUNI

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCOPER LA QUARESIMA 2017 La Parola è un dono. L’altro è un dono.

(segue) 2. Il peccato ci accecaLa parabola è impietosa nell’evidenziare le contraddizioni in cui si trova il ricco (cfr v. 19). Questo personaggio, al contrario del povero Lazzaro, non ha un nome, è qualificato solo come “ricco”. La sua opulenza si manifesta negli abiti che indossa, di un lusso esagerato. La porpora infatti era molto pregiata, più dell’argento e dell’oro, e per questo era riservato alle divinità (cfr Ger 10,9) e ai re (cfr Gdc 8,26). Il bisso era un lino speciale che contribuiva a dare al portamento un carattere quasi sacro. Dunque la ricchezza di quest’uomo è eccessiva, anche perché esibita ogni giorno, in modo abitudinario: «Ogni giorno si dava a lauti banchetti» (v. 19). In lui si intravede drammaticamente la corruzione del peccato, che si realizza in tre momenti successivi: l’amore per il denaro, la vanità e la superbia (cfr Omelia nella S. Messa, 20 settembre 2013).Dice l’apostolo Paolo che «l’avidità del denaro è la radice di tutti i mali» (1 Tm 6,10). Essa è il principale motivo della corruzione e fonte di invidie, litigi e sospetti. Il denaro può arrivare a dominarci, così da diventare un idolo tirannico (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 55). Invece di essere uno strumento al nostro servizio per compiere il bene ed esercitare la solidarietà con gli altri, il denaro può asservire noi e il mondo intero ad una logica egoistica che non lascia spazio all’amore e ostacola la pace. La parabola ci mostra poi che la cupidigia del ricco lo rende vanitoso. La sua personalità si realizza nelle apparenze, nel far vedere agli altri ciò che lui può permettersi. Ma l’apparenza maschera il vuoto interiore. La sua vita è prigioniera dell’esteriorità, della dimensione più superficiale ed effimera dell’esistenza (cfr ibid., 62). Il gradino più basso di questo degrado morale è la superbia. L’uomo ricco si veste come se fosse un re, simula il portamento di un dio, dimenticando di essere semplicemente un mortale. Per l’uomo corrotto dall’amore per le ricchezze non esiste altro che il proprio io, e per questo le persone che lo circondano non entrano nel suo sguardo. Il frutto dell’attaccamento al denaro è dunque una sorta di cecità: il ricco non vede il povero affamato, piagato e prostrato nella sua umiliazione. Guardando questo personaggio, si comprende perché il Vangelo sia così netto nel condannare l’amore per il denaro: «Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza» (Mt 6,24).

(continua)

QUARESIMA DI CARITÁUna offerta… alla Caritas Parrocchiale, al termine di ogni Messa, “1 euro a famiglia” per aiutare le necessità di alcune famiglie in difficoltà.Al Centro Missionario Diocesano, nella cassetta in fondo alla chiesa, per sostenere le Missioni diocesane in Ciad, Paraguay e Brasile.

24 ORE PER IL SIGNOREE’ una iniziativa rivolta a tutte le diocesi lanciata nel 2014: nel cuore della Quaresima, un’intera giornata dedicata al sacramento della riconciliazione e per dare espressione alla necessità della preghiera.Per le parrocchie di MOGLIANO, nella serata di venerdì 24 marzo, la chiesa di San Carlo resterà aperta dalle 19.00 alle 23.30 con l’esposizione dell’Eucaristia e, dalle 20.30 con la disponibilità di confessori. Saranno a disposizione dei sussidi per la preghiera, la meditazione e la preparazione alla confessione.

5 x 1000 codice da riportare su dichiarazione dei redditi: 94031180261 fondo comune per le Scuole dell’Infanzia (anche per la nostra di Zerman).

5 x 1000 codice da riportare su dichiarazione dei redditi: 94132660260 per l’Oratorio NOI di San Carlo.

ParrocchiaSAN CARLO AVVISI

LITURGIAMercoledì 22 marzo alle ore 20.45 in canonica a Zerman, incontro del Gruppo Liturgico.

PASTORALE GIOVANILEVenerdì 24 marzo alle ore 19.30 a Mazzocco, incontro degli educatori dei Giovanissimi.

AZIONE CATTOLICASabato 25 marzo alle ore 16.00 nella saletta a fianco alla chiesa di San Carlo, si terrà il terzo incontro del percorso formativo “Vogliamo vedere Gesù!”Aperto a tutti gli adulti che desiderano approfondire la relazione personale con Gesù, mettendosi in ascolto della Parola e dei fratelli.

150° AZIONE CATTOLICAIl papa desidera incontrare le AC di tutta Italia e di tutto il mondo a Roma il 28 e 29 aprile. L’Azione Cattolica diocesana organizza il viaggio. Iscrizioni entro il 31 marzo! Informazioni nei volantini in fondo alla Chiesa.

VIA CRUCIS: al Venerdì, ore 15.00.

CATECHISMODomenica 26 marzo alle ore 15.00, celebrazione della prima confessione dei bambini di 3° elementare.Per prepararsi a questa festa, i genitori potranno accostarsi alla confessione venerdì 24 marzo, dalle ore 20.30 alle ore 23.00.

SCOUTSabato 25 e domenica 26 marzo, convegno regionale capi scout a Jesolo.

VIA CRUCIS: al Venerdì, ore 18.00.

CATECHISMODomenica 2 aprile, alle ore 15.00, celebrazione della prima confessione dei bambini di 3° elementare.Per prepararsi a questa festa, i genitori potranno accostarsi alla confessione venerdì 24 marzo, dalle ore 20.30 alle ore 23.00.

CAMPANILEIl vostro aiuto per sostenere le spese parrocchiali:1) aggiungersi ai donatori sottoscrivendo una lettera d’intenti (per versare una somma di denaro con periodicità fissa: mensile, trimestrale, ecc., fino ad una determinata scadenza). Contattare Roberto Prete al numero 334 867 6456. 2) Offerte consegnate al parroco e/o con bonifico sul c/c intestato alla Parrocchia (codice Iban: IT95W 08749 61800 004000037790).

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Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri

Non è facile, né immediato scoprire che tu, Gesù, sei l’acqua viva che può colmare la nostra sete profonda. All’apparenza, quando ti incontriamo, sembri solamente un assetato, come tutti, privo, fra l’altro, di quei mezzi che sembrano assicurare la vera felicità, la riuscita della nostra esistenza. Non è agevole, né piacevole lasciarti scoperchiare le zone oscure della nostra esistenza, per portare alla luce quello che vorremmo nascondere anche a noi stessi, alla nostra coscienza. La tua parola, che ha effetti benefici, talora brucia quando raggiunge le profondità della carne e del cuore e ci mostra l’illusione delle mezze verità. La tua parola illumina la strada che conduce al volto autentico di Dio e sbarazza il nostro bagaglio dai falsi problemi e dalle indicazioni errate. Così tu ci conduci all’incontro con te, Gesù, così tu ti riveli come l’Atteso, l’Inviato, il Salvatore del mondo. E noi proviamo il bisogno di annunciarti a quelli che conosciamo, con la nostra fede disseminata di punti di luce e di oscurità, di dubbi e di interrogativi che persistono. E accettiamo che ognuno poi ti incontri, a modo suo, faccia la sua esperienza e cammini con le sue gambe. Roberto Laurita

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». (...)

Vuoi riannodare i fili di un amore? Gesù, maestro del cuore, ci mostra il metodo di Dio, in uno dei racconti più ricchi e generativi del Vangelo. Gesù siede stanco al pozzo di Sicar; giunge una donna senza nome e dalla vita fragile. È l'umanità, la sposa che se n'è andata dietro ad altri amori, e che Dio, lo sposo, vuole riconquistare. Perché il suo amore non è stanco, e non gli importano gli errori ma quanta sete abbiamo nel cuore, quanto desiderio. Questo rapporto sponsale, la trama nuziale tra Dio e l'umanità è la chiave di volta della Bibbia, dal primo all'ultimo dei suoi 73 libri: dal momento che ti mette in vita, Dio ti invita alle nozze con lui. Ognuno a suo modo sposo. Dammi da bere. Lo sposo ha sete, ma non di acqua, ha sete di essere amato. Gesù inizia il suo corteggiamento (la fede è la risposta al corteggiamento di Dio) non rimproverando ma offrendo: se tu sapessi il dono... Il dono è il tornante di questa storia d'amore, la parola portante della storia sacra. Dio non chiede, dona; non pretende, offre: Ti darò un'acqua che diventa sorgente. Una sorgente intera in cambio di un sorso d'acqua. Un simbolo bellissimo: la fonte è molto più di ciò che serve alla tua sete; è senza misura, senza fine, senza calcolo. Esuberante ed eccessiva. Immagine di Dio: il dono di Dio è Dio stesso che si dona. Con una finalità precisa: che torniamo tutti ad amarlo da innamorati, non da servi; da

innamorati, non da sottomessi. Vai a chiamare colui che ami. Gesù quando parla con le donne va diritto al centro, al pozzo del cuore; il suo è il loro stesso linguaggio, quello dei sentimenti, del desiderio, della ricerca di ragioni forti per vivere. Solo fra le donne Gesù non ha avuto nemici. Il suo sguardo creatore cerca il positivo di quella donna, lo trova e lo mette in luce per due volte: hai detto bene; e alla fine della frase: in questo hai detto il vero. Trova verità e bene, il buono e il vero anche in quella vita accidentata. Vede la sincerità di un cuore vivo ed è su questo frammento d'oro che si appoggia il resto del dialogo. Non ci sono rimproveri, non giudizi, non consigli, Gesù invece fa di quella donna un tempio. Mi domandi dove adorare Dio, su quale monte? Ma sei tu, in spirito e verità, il monte; tu il tempio in cui Dio viene. E la donna lasciata la sua anfora, corre in città: c'è uno che mi ha detto tutto di me... La sua debolezza diventa la sua forza, le ferite di ieri feritoie di futuro. Sopra di esse costruisce la sua testimonianza di Dio. Un racconto che vale per ciascuno di noi: non temere le tue debolezze, ma costruiscici sopra. Possono diventare la pietra d'angolo della tua casa, del tempio santo che è il tuo cuore.

( di Ermes Ronchi )

nr. 93 Domenica 19 marzo 2017

(Giovanni 4, 5-42)

DOMENICA III QUARESIMA

Anno A

Lettera sul Cammino Sinodale -seconda parte- In quali circostanze si deve praticare questa sinodalità, o questa maniera sinodale di agire nella Chiesa? Per rispondere, pensando soprattutto al nostro Cammino Sinodale, richiamo un breve brano della Lumen Gentium, il grande documento conciliare sulla Chiesa. Vi leggiamo al n. 9: «Dovendosi essa [la Chiesa] estendere a tutta la terra, entra nella storia degli uomini, benché allo stesso tempo trascenda i tempi e i confini dei popoli, e nel suo cammino attraverso le tentazioni e le tribolazioni è sostenuta dalla forza della grazia di Dio che le è stata promessa dal Signore, affinché per la umana debolezza non venga meno alla perfetta fedeltà ma permanga degna sposa del suo Signore, e non cessi, con l’aiuto dello Spirito Santo, di rinnovare se stessa, finché attraverso la croce giunga alla luce che non conosce tramonto». È un testo dal periodare incalzante, che toglie il respiro; ma a leggerlo lentamente e con attenzione vi si ritrova la suggestiva immagine di una Chiesa che, mentre cammina verso “la luce che non conosce tramonto”, abita dentro la storia degli uomini e vi sperimenta tutta la fatica di essere fedele a quel Dio che, Lui sì, è fedele alle sue promesse e la sostiene nella sua debolezza. Essa allora non deve cessare di “rinnovare sé stessa”. Vorrei sottolineare questo impegno di “rinnovare sé stessa”; il quale è effetto della forza che proviene dallo Spirito, ma domanda anche un incessante sforzo di conversione. Tale conversione non è solo individuale, un compito solitario, demandato ai singoli. È una ricerca e uno sforzo comune, condotto insieme, con l’apporto di tutti: sinodale, appunto. Applichiamo allora tutto questo alla nostra Chiesa diocesana e diciamo: avendo potuto, attraverso la Visita pastorale, conoscere meglio sé stessa – le sue povertà e le sue ricchezze, i suoi problemi e le sue attese, le sue fragilità e i suoi doni – la nostra Diocesi sente il bisogno di domandarsi che cosa significa per lei oggi essere fedele al Signore. Le risposte a questa domanda le cerca insieme, in maniera sinodale, in un ascolto reciproco che diventa poi comune ascolto di quanto il Signore le chiede in questo tempo. E così pratica quel «“camminare insieme” del Gregge di Dio sui sentieri della storia incontro a Cristo Signore», di cui parla papa Francesco. Da G.A.Gardin Discepoli di Gesù per un nuovo stile di Chiesa, Lettera sul cammino Sinodale, Treviso 2017.

AVVISI INTERPARROCCHIALI DOMENICA 19 MARZO ORE 16,30 Chiesa S.Maria Assunta Concerto di Primavera. Allievi della scuola di musica Abbazia di Mogliano.

GIOVEDÌ 23 MARZO ORE 20,45 Centro pastorale “Battezzati per diventare Cristiani”. Ultimo incontro itinerario per la formazione di catechisti e coordinatori: “Ci vogliono i riti” itinerari di parole e gesti nei percorsi di iniziazione cristiana.

24 ORE PER IL SIGNOREE’ una iniziativa rivolta a tutte le diocesi lanciata nel 2014: nel cuore della Quaresima, un’intera giornata dedicata al sacramento della riconciliazione e per dare espressione alla necessità della preghiera.Per le parrocchie di MOGLIANO, nella serata di venerdì 24 marzo, la chiesa di San Carlo resterà aperta dalle 19.00 alle 23.30 con l’esposizione dell’Eucaristia e, dalle 20.30 con la disponibilità di confessori. Saranno a disposizione dei sussidi per la preghiera, la meditazione e la preparazione alla confessione.

MERCOLEDÌ 29, GIOVEDÌ 30, VENERDÌ 31 MARZO, ORE 20,45 Chiesa S.Maria Assunta, Esercizi spirituali quaresimali guidati da don Firmino Bianchin. Il tema proposto è: la preghiera del Padre Nostro.

Ultimi giorni per iscriversi presso la Segreteria delle parrocchie ai viaggi parrocchiali: dal 10 al 17 maggio in Terra Santa; dal 9 al 16 giugno in Normandia, Mont St. Michel, Lisieux. AFFRETTATEVI!!!

Dal 2 al 4 giugno: Pellegrinaggio ad Assisi. Info e iscrizioni: don Elio o Segreteria delle parrocchie.

Dall’1 al 10 settembre il Gruppo Biblico del Collegio Astori organizza: viaggio in Terra Santa sulle orme di Giosuè. Info e prenotazioni: 041 5987327.

SABATO 1 APRILE pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Frassino (peschiera del Garda) con escursione pomeridiana a Sirmione.Info e iscrizioni: Segreteria delle parrocchie o Vincenzo 338 2603235.

VICARIATO DIOCESI

MARTEDÌ 21 MARZO ORE 20,30 Cinema Teatro Busan, Education day by night, incontro di formazione per i giovani del vicariato: Amare ed essere amati, il Cerchio di ogni età della vita. Visione del lungometraggio “La mia vita da Zucchina” con introduzione e commento di Arianna Prevedello.

Dal 9 al 18 agosto la Scuola di formazione Teologica e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose propongono un pellegrinaggio Viaggio-Studio in Turchia, Terra Santa della Chiesa.Info: Seminario Vescovile di Treviso. Orari segreteria martedì 17-19,30; giovedì 10-12; 17-19,30. Tel. 0422 324835, [email protected].

S.TA MARIA ASSUNTA: TEL. 041.5900375 - CELL. 334.2590290SEGRETERIA: ORARIO 11-13 DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ[email protected]

SEGRETERIAPARROCCHIALE