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L’ENERGY MANAGER NEL MERCATO DEL GAS
Ing. Francesca A. Sabatini
Napoli, 12 novembre 2012
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AGENDA
Contesto normativo
Filiera gas
Mercato Libero e Tutelato
La bolletta. Cosa si paga e come si legge
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CONTESTO NORMATIVO
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Il mercato energetico europeo negli ultimi anni è stato oggetto diuna profonda rivoluzione, da parte della normativa comunitaria,principalmente mirata ad una progressiva liberalizzazione eprivatizzazione dell’energia elettrica e del gas naturale.
L’input per la liberalizzazione del mercato del gas naturaleavviene a livello comunitario con la direttiva 98/30/CE, che èstata recepita dai vari Stati membri attraverso la normativanazionale, la quale ha modificato radicalmente i mercati nazionali.
In Italia il recepimento della direttiva comunitaria è avvenuto con ild.lgs. 164/2000 (Decreto Letta) e si è passati da un regimemonopolista di fatto, verticalmente integrato lungo tutta la filieraproduttiva, ad un mercato concorrenziale con più operatori, chedevono confrontarsi con gli altri operatori nazionali degli altri Statimembri.
PREMESSA
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Numerosi passi sono stati compiuti da quando ha avuto inizio il processo di liberalizzazione con il Decreto Letta.
La Direttiva 2009/73/CE, relativa a norme comuni per il mercato interno del gas naturale abroga la direttiva 2003/55/CE. Con tale direttiva gli Stati membri possono
imporre alle imprese che operano nel settore del gas obblighirelativi al servizio pubblico concernenti, tra l’altro, la qualità eil prezzo delle forniture (articolo 3, comma 2) tutela diprezzo
assicurare in particolare ai clienti vulnerabili un'adeguataprotezione, comprendente misure idonee a permettere loro dievitare l'interruzione delle forniture (articolo 3, comma 3) garanzia della fornitura
CONTESTO NORMATIVO
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Il cammino verso una maggior concorrenzialità del mercatoha trovato, anche recentemente, nuovo impulso. Inparticolare con:
1. Con il D.Lgs. 93/11 lo scorso 1 giugno 2011 è stato recepito nel nostro ordinamentoil Terzo Pacchetto Energia, inclusivodella Direttiva 2009/73/CE e del Regolamento 2009/715/CE.
2. il Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n.130 (c.d. “Decreto stoccaggi”);
3. l’avvio del bilanciamento di merito economico.
CONTESTO NORMATIVO
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LA FILIERA DEL GAS
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LA STRUTTURA DEL MERCATO
Per filiera del gas si intende l’intero ciclo produttivo che va dallaproduzione, o approvvigionamento dall’estero, sino alla distribuzionefinale che consente ai consumatori di usufruire con continuità delrifornimento di gas presso le proprie abitazioni ed industrie.
L’industria del gas in Italia è organizzata in tre grandi fasi:
1. Approvvigionamento del gas;2. Trasporto (comprendente le attività di stoccaggio e dispacciamento, di
trasporto e di distribuzione);3. Commercializzazione gas naturale.
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LA STRUTTURA DEL MERCATO
PRODUZIONE
IMPORTAZIONE
STO
CC
AG
GIO
TRA
SPO
RTO
DIS
TRIB
UZI
ON
E
VENDITA AI CLIENTI FINALI
Approvigionamento Infrastrutture Commercializzazione
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LA TARIFFA GAS
CCI QS QTI QD QVD QOA F
Componente
stoccaggio
Componente trasporto
Componente distribuzione
Componente a remunerazione
attività di vendita
Componente oneri
aggiuntiviFiscalità
Componente commercializza
zione all’ingrosso
PRODUZIONE
IMPORTAZIONE
STO
CC
AG
GIO
TRA
SPO
RTO
DIS
TRIB
UZI
ON
E
VENDITA AI CLIENTI FINALI
Approvigionamento Infrastrutture Commercializzazione
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Produzione: è l’estrazione del gas dal sottosuolo; è un’attività liberae il principale operatore è Eni Spa (90,04%).
Importazione: è l’immissione di gas prodotto all’estero (Algeria,Russia, Olanda, Nordafrica) nel mercato italiano. Si tratta diun’attività libera (autorizzazione del MAP per i paesi extra europei). Iprincipali importatori sono: gruppo Eni (64,1%); gruppo Enel (14,6%);gruppo Edison (9,5%).
APPROVVIGIONAMENTO DEL GAS
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PRODUZIONE DI GAS NATURALE IN ITALIA 2011
M (m3)
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IMPORTAZIONE DI GAS NATURALE IN ITALIA 2011
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L'approvvigionamento del gas è principalmente legatoall'importazione che viene svolta stipulando contratti con societàestere proprietarie dei giacimenti, società che spesso sonorappresentanti degli stessi stati produttori.
Il gas di provenienza estera entra nella rete nazionale attraversoquattro punti, utilizzando strutture dedicate (appositamentecostruite a seguito della stipula di un contratto di importazione);in particolare metanodotti da Russia, Olanda ed Algeria ed unterminale di ricezione del GNL ubicato a Panigaglia (La Spezia).
APPROVVIGIONAMENTO DEL GAS
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APPROVVIGIONAMENTO DEL GAS
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Per stoccaggio si intende il deposito delle eccedenze di gas rispettoai consumi in depositi naturali, che in Italia sono costituiti da giacimentiesausti; è la gestione di gas per compensare le variazioni giornaliere ostagionali dei consumi o garantire la fornitura in caso di crisi delsistema o riduzione degli approvvigionamenti.E' un’attività regolata (concessione del MAP) e il principale operatore èStogit SpA (gruppo Eni), 96,6%. La tariffa viene fissata dall'Autorità perl’Energia Elettrica e il Gas.
Per dispacciamento si intende l'attività con cui viene assicuratol'equilibrio costante ed in tempo reale fra domanda ed offerta, ed èstrettamente funzionale al suo trasporto, viene svolta con funzioni ditelecontrollo che agiscono sulla pressione in entrata del gas daigiacimenti naturali o dagli stoccaggi, operando anche sui flussi del gasin determinati tratti della rete..
STOCCAGGIO E DISPACCIAMENTO
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Una volta importato o rigassificato, il gas viene immesso nella Retedi Trasporto nei punti di entrata per essere movimentato fino alle retidi distribuzione locale, ai punti di riconsegna della Rete Regionale oa grandi clienti finali che possono essere centrali termoelettriche oimpianti di produzione industriale.
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La fase di trasporto comprende l'attività di veicolazione di gas,che viene effettuata con gasdotti o trasporto con navi di gasnaturale che viene liquefatto e mantenuto liquido a bassatemperatura (GNL).
La rete di trasporto si suddivide in "primaria" (o dorsale), relativala trasporto di gasdirettamente dai luoghi di produzione odimportazione, e "secondaria" comprendente l'insieme dellecondotte (adduttori secondari) che collegano la rete primaria eraggiungono i centri di consumo.
La rete primaria italiana di metanodotti ha una lunghezza di circa30.000 km ed è presente in maniera estesa su tutto il territorionazionale ad esclusione della Sardegna.
TRASPORTO
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Distribuzione: è il trasporto del gas attraverso reti digasdotti locali fino agli impianti dei clienti finali.
E' un’attività regolata (concessione dell’ente locale). Iprincipali operatori sono circa 560 imprese di distribuzionefra cui Italgas SpA (gruppo Eni) e Enel Gas Distribuzione(gruppo Enel).
DISTRIBUZIONE
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RETE NAZIONALE DEI GASDOTTI
2001
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Articolo 36 parte II regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione 2009-2012 (RTDG)
L’ambito tariffario è l’area geografica dove trovano applicazione le medesime tariffe per il servizio di distribuzione e misura.
Sono identificati i seguenti ambiti tariffari: 1) Ambito nord occidentale, comprendente le regioni Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria2) Ambito nord orientale, comprendente le regioni: Lombardia, Trentino – Alto Adige, Veneto, Friuli - Venezia Giulia, Emilia –Romagna3) Ambito centrale, comprendente le regioni Toscana, Umbria e Marche 4) Ambito centro-sud orientale, comprendente le regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata5) Ambito centro-sud occidentale, comprendente le regioni Lazio e Campania6) Ambito meridionale, comprendente le regioni Calabria e Sicilia.
AMBITI TARIFFARI
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PUNTI DI ENTRATA E USCITA DELLA RETE NAZIONALE ANNO 2011
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Vendita: è l'attività di vendita ai clienti finali del gasacquistato da grossisti o importato.
Si tratta di un’attività libera; principali operatori sonocirca 380 imprese.
Il prezzo è libero, l’Autorità definisce però condizionieconomiche di riferimento.
VENDITA
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MERCATO LIBEROE
TUTELATO
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Dal 1° gennaio 2003, con l'attuazione di quanto stabilitodal D.lgs 164/2000, Decreto Letta, si è finalmente apertoil libero mercato del gas naturale, creando liberaconcorrenza a completo vantaggio del Cliente.
Il Cliente può infatti valutare qual è il fornitore di gasnaturale che risponde meglio alle proprie esigenze in terminidi convenienza ed affidabilità.
Ogni Cliente, oggi, ha la grande opportunità di cambiare ilproprio fornitore, senza dover apportare alcuna modifica agliimpianti in essere e senza sostenere alcun costo dipassaggio.
MERCATO LIBERO
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REGIMI DI TUTELA
Ai sensi della normativa vigente sono dichiarati vulnerabili
• tutti i clienti domestici
• tutti i clienti civili e non civili con consumi inferiori a 50.000 m3/anno
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MERCATO FINALE PER SETTORE DI CONSUMO 2011
M (m3)
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TASSI DI SWITCHING CLINETI FINALI 2011
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L’Indagine della Aeeg (Relazione Annuale 2012) ha evidenziato che lapercentuale di clienti che nel 2011 hanno cambiato fornitore di gas èstata complessivamentepari al 5,3%, ovvero al 29,9% se valutata in termini di volumi digas consumati dai clienti che hanno effettuato il cambio.
I consumatori domestici , che tradizionalmente mostra un’elevataprudenza a spostarsi sul mercato libero, nel 2011 ha espresso unamaggiore reattività alle offerte di cambio rispetto agli anni precedenti:la percentuale che ha scelto un nuovo fornitore è salita infatti al 5,2%ancora in crescita rispetto al 4,4% del 2010, l’1,8% del 2009 e l’1,1%del 2008.
In termini di volumi le percentuali sono leggermente più elevate e pari,rispettivamente, al 5,7% nel 2011, al 4,8% nel 2010, al 2,4% nel 2009e all’1,3% nel 2008.
TASSI DI SWITCHING CLIENTI FINALI 2011
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Una maggiore dinamicità caratterizza i condomini con usodomestico e gli altri usi. Nel 2011i condomini che hanno cambiatofornitore sono stati il 5,9% del totale (il 9,2% in termini diconsumi), mentre gli “altri usi” che si sono spostati sul mercatolibero sono stati complessivamente il 6,3% del totale in termini diclienti e il 38% in termini di volumi.
Com’è ovvio le percentuali di switch aumentano al crescere dellaclasse dimensionale dei clienti. Ciò in quanto all’ampliarsi deivolumi di consumo, si innalza la spesa per l’acquisto di gas e, diconseguenza, crescono sia l’interesse verso la possibilità dirisparmiare, che è generalmente la prima motivazione del cambiodi fornitore, sia la conoscenza del settore e la capacità del clientefinale di compiere scelte consapevoli.
TASSI DI SWITCHING CLIENTI FINALI 2011
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LA BOLLETTACOSA SI PAGA
E COME SI LEGGE
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La delibera prevede 3 macro-aree:
Quadro di sintesi dove troviamo i dati anagrafici del cliente, il periodo di riferimento della fattura, il riepilogo dei corrispettivi, e la lettura dei consumi.
Quadro di dettaglio contenente il dettaglio dei diversi importi che vanno a comporre il totale della bolletta
Ulteriori informazioni, contiene tutte le informazioni relative alla modalità di pagamento e alla sospensione della fornitura oltre a comunicazioni utili per il cliente periodicamente definite dall’Autorità.
ARG/com202/09: definisce la struttura delle bollette e leinformazioni da riportare a partire dal 1° gennaio 2011.
COME SI LEGGE LA BOLLETTA
13/11/2012 - Direzione Operativa C En P I -
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COME LEGGERE UNA FATTURA
In una fattura è importante individuare:
1. Se il cliente è sul mercato libero o tutelato
2. I dati di fornitura
5. Il riepilogo degli importi
4. Periodo di fornitura
3. PCS e Coefficiente C
6. I dati di consumo
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LA BOLLETTA - QUADRO DI SINTESI
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E’ il codice numerico di 14 cifre che identifica in maniera univoca il punto di fornitura gas
PDR o Punto Di Riconsegna
REMI o Codice Punto di Riconsegna
E’ il codice identificativo assegnato da Snam alla cabinadi Regolazione e Misura. Essa consente il controllo dei volumi e delle portate tra il metanodotto Snam e la rete di distribuzione
Tipologia d’usoE’ il tipo di utilizzo a cui viene destinato il gas distinguendo, per i clienti domestici tra:• riscaldamento;• acqua calda sanitaria/cottura cibi abitazione.
Coefficiente di conversione C
converte il consumo misurato dal contatore, espresso in mc, nell'unità di misura utilizzata per la fatturazione, cioè gli Standard metri cubi (Smc).
Ad esempio, la stessa quantità di gas occupa un volume diverso a secondache venga consegnato in una località di mare o di montagna. Per fare inmodo che tutti i clienti paghino lo stesso importo a parità di energiaconsumata è necessario effettuare questa conversione: ad esempio, se ilconsumo misurato dal contatore è pari a 110 mc ed il valore del coefficienteC è 1,024438, allora i metri cubi standard fatturati saranno: 110 x 1,024438=112,68818 Smc.
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Il potere calorifico superiore
Indica l'energia fornita al cliente attraverso unmetro cubo standard di gas; converte il consumo digas, espresso in metri cubi, in consumo di energia(grandezza rilevante per il cliente finale).Viene utilizzato in particolare per convertireeventualiimporti espressi in €/Smc in €/GJ e viceversa.
Aliquota IVA applicata Per gli usi civili (quindi anche per i clientidomestici) è pari al 10% per i primi 480 mcconsumati e del 21% su tutti gli altri consumi esulle quote fisse; per gli usi industriali è del 21%(salvo agevolazioni richieste dal cliente in base allanormativa vigente).
Gli Standard Metri Cubo
Lo Standard metro cubo esprime la quantità di gascontenuta in un metro cubo a condizioni standarddi temperatura (15 C°) e pressione (1.013,25millibar, cioè la pressione atmosferica).Il contatoremisura il gas in metri cubi (mc), ma nella bolletta iconsumi di gas sono fatturati in Smc. Gli Smc siottengono moltiplicando i mc per un coefficiente diconversione (C), definito dall’AEEG per ognilocalità secondoprecisi criteri.
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Con la bolletta del gas, famiglie e piccoli consumatori,pagano sostanzialmente per tre voci di spesa:
1. i servizi di vendita, cioè il prezzo del gas consumato;
2. i servizi di rete per il trasporto, lo stoccaggio, ladistribuzione e la gestione del contatore;
3. le imposte.
L'Autorità per l’Energia Elettrica e Gas ha stabilito chequeste voci e la relativa spesa siano indicate con chiarezzanel quadro di riepilogo, alla prima pagina della bolletta.
VOCI DELLA BOLLETTA
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LA BOLLETTA – QUADRO DEL DETTAGLIO
La voce “servizi di vendita” comprendei costi sostenuti dal venditore perl’acquisto e la vendita del gas al cliente.Prevedono una quota fissa(indipendente dai consumi) e una quotaenergia (da pagare in relazione allaquantità di energia consumata).
La voce “ servizi di rete” comprende icosti sostenuti dal venditore per iltrasporto del gas sulle reti ditrasmissione e distribuzione fino alcontatore del cliente.In particolare comprendono gli importidovuti per i servizi di trasporto,stoccaggio, distribuzione e misura.Sono suddivisi in una quota fissa ed unaquota variabile
v
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1.SERVIZI DIVENDITA
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SERVIZI DI VENDITA
.I servizi di vendita sono composti da tre diverse voci di spesa:
componente energiacommercializzazione all'ingrossovendita al dettaglio
La componente energia è il costo dell'acquisto della gas ecorrisponde a circa il 40% del totale della bolletta.
La commercializzazione all'ingrosso e la vendita al dettaglio,corrisponde a circa l'8% del totale della bolletta del gas.
Serve per coprire i costi sostenuti dai fornitori per l'attività divendita all'ingrosso e al dettaglio, come ad esempio la gestionecommerciale, i servizi al cliente, ecc...
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Sono la principale voce di spesa nella bolletta del gas (corrispondono acirca il 50% del totale) e comprendono tutte le attività svolte dal fornitoreper l'acquisto e la commercializzazione della materia prima gasnaturale.
Si pagano, per una piccola parte, in quota fissa, indipendentemente daquanto consumiamo e, per la maggior parte, in quotavariabile secondo i nostri effettivi consumi di gas.
Per i clienti che hanno cambiato fornitore, passando al mercato libero, icosti del servizio di vendita sono stabiliti nel contratto di fornitura.
Per tutti i clienti rimasti nel servizio di tutela, vengono invece definiti eaggiornati ogni 3 mesi dall'Autorità per l'energia con un metodo studiatoper garantire il più possibile ai clienti finali una ragionevole stabilità eattenuare l'effetto dei picchi di prezzo degli idrocarburi.
SERVIZI DI VENDITA (2)
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LA TARIFFA GAS
QS QTI QD QVD QOA F
Componente
stoccaggio
Componente trasporto
Componente distribuzione
Componente a remunerazione
attività di vendita
Componente oneri
aggiuntiviFiscalità
PRODUZIONE
IMPORTAZIONE
STO
CC
AG
GIO
TRA
SPO
RTO
DIS
TRIB
UZI
ON
E
VENDITA AI CLIENTI FINALI
Approvigionamento Infrastrutture Commercializzazione
CCI
Componente commercializza
zione all’ingrosso
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LA STRUTTURA DEL PREZZO
CCI
QS
QTI
QD
QVD
QOA
F Fiscalità ( definita dalla Stato e variabile in base all’utilizzo).
Componente di commercializzazione all’ingrosso ;
Corrispettivo di stoccaggio (definito da AEEG e unico a livello nazionale)
Corrispettivo per il servizio di trasporto (definito da Snam Rete Gas per ambito tariffario)
Corrispettivo per il servizio di distribuzione ( quanto addebitato al Fornitore dal distributore locale) composto da una parte fissa e una variabile.
Corrispettivo vendita al dettaglio (definito dall’AEEG per ambito tariffario) composto da una parte fissa e una parte variabile.
Corrispettivo a copertura degli oneri aggiuntivi, sul mercato libero può non essere applicata.
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LA BOLLETTA – QUADRO DEL DETTAGLIO
Totale servizi di Vendita
Totale servizi di Rete
CCI
QS
QD fix
QVD fix
QOA
F
QVD var
QTI
QD var
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CCI QS QTI QD QVD
QOA
COMPONENTE COMMERCIALIZZAZIONE ALL’INGROSSO CCI
E' la componente che copre i costi relativi all'acquisto della"materia prima" gas che rappresentano circa il 50% della bollettaed è soggetta a sconti sul mercato libero.
E’ sensibilmente influenzata dalle quotazioni internazionali degliidrocarburi alle quali è legato il suo aggiornamento trimestrale daparte dell‘AEEG.
Questa componente è costituita dalla somma di due elementi: QCI, acopertura degli oneri di commercializzazione del gas all'ingrosso eQEt, a copertura dei costi di approvvigionamento del gas.
CCIt =QCI + QEt
F
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CCI QS QTI QD QVD QOA
Componente commercializzazione all’ingrosso CCI
F
Tabella I° trimestre 2012 Delibera ARG/gas 202/11
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CCI QS QTI QD QVD QOA F
COMPONENTE RELATIVA AGLI ONERI AGGIUNTIVI QOA
La componente relativa agli oneri aggiuntivi(QOA) è costituita dallasomma dei seguenti elementi:
• CVi per la contribuzione al contenimento dei consumi gas;• Cconr per la compensazione degli oneri non recuperabili sostenutidalle imprese a seguito dell'eliminazione della soglia di invarianza agennaio 2009;• CFgui la compensazione degli oneri derivanti dall'attività svolta daifornitori grossisti di ultima istanza nell'inverno 2006 -2007;CVfg pari al corrispettivo unitario variabile per la copertura deglioneridel fattore di garanzia per il servizio di rigassificazione;Cvos pari al corrispettivo unitario variabile per la copertura deglioneri derivanti dall’applicazione del fattore di garanzia dei ricaviper il servizio di stoccaggio e degli oneri sostenuti dal Gestoredei Servizi Energetici per l’erogazione delle misure.La Delibera ARG/gas 202/11 in vigore dal 01/01/2012 azzera tutte le componenti tranne la Cvos.Questa componente è pari a circa lo 0,5% della bolletta gas.
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CCI QS QTI QD QVD QOA F
Componente relativa agli oneri aggiuntivi QOA
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CCI QS QTI QD QVD QOA F
COMPONENTE REMUNERAZIONE ATTIVITÀ DI VENDITA QVD
Copre i costi relativi alla vendita al dettaglio,come ad esempio lagestione commerciale, i servizi al cliente etc.
La QVD rappresenta circa il 2,0 % della bolletta ed è costituita da:
• una quota fissa per ogni fornitura di 36,82 €/anno/PDR,• una quota variabile legata ai consumi del cliente finale di 0,0048
€/smc.
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2. SERVIZI DI RETE
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I servizi di rete rappresentano in media il 17 % della spesa totale lordadella bolletta e sono pagati non con un prezzo (come per l'energia) main base a tariffe stabilite dall'Autorità per tutti i clienti sia del mercatolibero che nel servizio di tutela.
Sono riferiti a tutte quelle attività svolte dai fornitori per consegnare ilgas ai clienti, trasportandolo nei gasdotti nazionali e nelle reti didistribuzione locale fino alle abitazioni. Comprendono anche l'attività distoccaggio -ovvero i depositi in cui il gas viene 'conservato'- e lagestione del contatore domestico.
Queste attività necessitano di infrastrutture che sono 'uniche' e nonpossono essere replicate ma devono essere utilizzate da tutti i fornitoriper servire tutti i consumatori. Quindi, a differenza dei servizi divendita dove per effetto della liberalizzazione gli operatori sono inconcorrenza fra loro, nei servizi di rete non c'è concorrenza e tuttipagano una tariffa fissata sulla base di con criteri uniformi su tutto ilterritorio nazionale. Le tariffe vengono aggiornate annualmente pertener conto dell'inflazione, degli investimenti realizzati e degli obiettivi direcupero di efficienza fissati dall'Autorità.
SERVIZI DI RETE
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La tariffa è obbligatoriamente applicata dal distributore al venditore;sul libero mercato, di norma il venditore ribalta sul cliente finale latariffa senza modifiche ma può anche applicare un prezzo/tariffadiverso, ad esempio nelle offerte a forfait.
La differenza fra servizi di vendita e servizi di rete è moltoimportante. Infatti, è solo sui servizi di vendita che si gioca laconcorrenza e si può eventualmente risparmiare passandoal mercato libero, dopo aver scelto fra le diverse offerte commerciali(sconti, prezzi bloccati etc etc) dei fornitori in concorrenza fra loro.
I servizi di rete si pagano in una quota variabile legata ai consumie in una quota fissa sempre uguale e comprendono due diversevoci di spesa: il trasporto e lo stoccaggio e la distribuzionelocale -
SERVIZI DI RETE
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Il trasporto e lo stoccaggio, incidono per circa il 5% sultotale della bolletta del gas. Questi costi servono per coprire iservizi di trasporto e per i 'depositi' sotterranei dove il gasviene conservato e poi prelevato per soddisfare le richiestedel mercato nei diversi momenti o per fare fronte a eventualiemergenze;
La distribuzione locale, pesa il 12% circa sul totale dellabolletta e serve per coprire i costi del trasporto del gas sullereti locali fino al contatore ma anche per alcuni oneri relativi ainiziative di risparmio energetico, di miglioramento dellaqualità del servizio e per il contenimento della spesa deiclienti con bassi consumi.Vi sono poi gli oneri aggiuntivi, una percentuale moltopiccola della bolletta, che servono per coprire costi riferiti, adesempio, al contenimento dei consumi di gas, alle garanzieper il servizio di rigassificazione e allo sviluppo degli stoccaggi
SERVIZI DI RETE
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CCI QS QTI QD QVD
QOA F
COMPONENTE STOCCAGGIO QS
• Copre i costi di stoccaggio, cioè i costi per il servizio di"immagazzinamento" del gas, conservato in depositi sotterranei da doveviene poi prelevato per soddisfare le richieste del mercato nei diversimomenti o per far fronte a eventuali emergenze.
• Il livello è fissato dall’Autorità entro l’1 aprile di ogni anno sulla basedelle tariffe di stoccaggio definite dell’Autorità.• rimane fisso per il periodo 1 aprile N – 31 marzo N+1.• La quota di stoccaggio è uguale in tutto il territorio italiano e il suovalore attuale è di 0,271477 euro/GJ.
• Rappresenta circa l‘ 2% della bolletta.
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CCI QS QTi QD QVD
QOA F
COMPONENTE TRASPORTO QTI
• Copre i costi per il servizi di trasporto e cioè per l'utilizzo deigasdotti della rete nazionale.
• E’ calcolata sulla base dei corrispettivi tariffari di trasporto nei punti dientrata e uscita della rete dei gasdotti nazionali e rappresenta circa il6% della bolletta gas.
• E' costituita dalla somma di due elementi: QTF a copertura dei costidelle reti di trasporto e QTV a copertura dei costi sostenuti perassicurare la movimentazione del gas e per compensare le perdite direte e gli sbilanciamenti tra il gas immesso nelle reti e quello prelevato.
• Il livello è fissato all’inizio di ciascun anno termico sulla base dellaformula definita dall’AEEG ed è pubblicato per ogni ambito.
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CCI QS QTI QD QVD
QOA F
L’ambito tariffario è l’area geografica dove trovano applicazione le tariffe per il servizio di distribuzione e misura.
COMPONENTE TRASPORTO QTI
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CCI QS QTI QD QVD
QOA F
COMPONENTE DISTRIBUZIONE QD
Copre i costi per il servizio di distribuzione del gas naturale alcliente finale, nonché il servizio di misura, che consiste nelle funzioni diistallazione e manutenzione dei contatori, oltre che di rilevazione,registrazione dei dati di misura e interventi di natura commerciale.Rappresenta circa il 20 % della bolletta gas ed è composta da:• Quota Variabile: funzione della quantità di gas consumata, edifferenziate per 8 scaglioni di consumo;• Quota Fissa: definita per ciascun ambito tariffario che è l'areageografica dove trovano applicazione le medesime tariffe per il serviziodi distribuzione e misura.
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3. IMPOSTE
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Le imposte rappresentano in media il 35% sul totale della bolletta del gas e comprendono:
l'imposta sul consumo (accisa)l'addizionale regionalel'imposta sul valore aggiunto (IVA)
IMPOSTE
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L'accisa per gli usi civili, e quindi per quelli domestici, incide perun 17% sul totale della bolletta. E' diversificata per le due macrozone Centro nord e Centro sud e varia in relazione a 4 scaglionidi consumo; per gli usi industriali ha un'unica aliquota per iconsumi fino a 200mila Smc;
L'addizionale regionale pesa per un 2% circa sul totale dellabolletta ed è decisa in modo autonomo da ciascuna regione neilimiti fissati dalla legge. Sia l'accisa nazionale che l'addizionaleregionale si pagano in relazione alla quantità di energiaconsumata.
L'IVA è applicata sulla somma di tutte le voci della bolletta(costo dei servizi di vendita+costo dei servizi di rete+accise);per gli usi civili è del 10% per i primi 480mc consumati, del 21%su tutti gli altri consumi e sulle quote fisse; per gli usi industrialigeneralmente è del 21%. Questa voce incide per circa il 15%sul totale della spesa.
IMPOSTE
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FISCALITÀ E MODALITÀ DI APPLICAZIONE F
Le forme di tassazione sul gas metano sono:
ACCISE: imposta erariale di consumo (unica a livello nazionale),
ADDIZIONALE REGIONALE: è determinata autonomamente da ogniRegione
I.V.A.: imposta valore aggiunto
Note: le tasse variano in base alle diverse modalità di utilizzo del gasmetano da parte dei clienti.
NB. consigliare il cliente di rivolgere quesiti sulla corretta applicazionedelle accise / IVA formalmente e direttamente all'Ufficio delle Doganecompetente per territorio, in quanto unica autorità deputata ad esprimereun parere certo.
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ACCISE AGEVOLATE –I soggetti aventi diritto sono:
1.Produttori di energia elettrica (indipendente dal soggetto titolaredella fornitura – es. impianto di cogenerazione)2.Imprese industriali ed artigiani con produzione di beni e servizi3.Imprese agricole (società semplici e cooperative)4.Imprese alberghiere (Agriturismo compresi)5.Attività ricettive per assistenza di disabili, orfani, anziani e indigenti6.Esercizi di ristorazioni (Agriturismo compresi)7.Impianti sportivi adibiti ad attività dilettantistiche e gestiti senza fini dilucro8.Distribuzione commerciale9.Autotrazione
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QOA F
ESENZIONE ACCISA – I soggetti che sono esentati dalpagamento delle accise sono:
1.Sedi diplomatiche e consolari,2.Organizzazioni internazionali ,3.Forze armate Nazionali (anche Basi Nato o comandi USA).
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FISCALITÀ –IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (IVA)
Applicata con aliquota differenziata in base alla tipologia d’uso• 10%
•Cottura alimenti;•imprese manifatturiere ed estrattive comprese impresepoligrafiche, editoriali e simili•imprese agricole e imprese che impiegano il gas per laproduzione di energia elettrica.
• 21 %•Altri usi
• Sospensione d’imposta (esenzione IVA)•Esportatori abituali•Stati aderenti alla NATO•Organizzazioni internazionali•Vaticano
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IVA -AGEVOLAZIONI
IVA al 10% - Ha diritto alle agevolazioni sull’Iva il gas metano utilizzatodalleimprese operanti nei seguenti settori:
1. Industrie estrattive di minerali metalliferi e non metalliferi;
2. Industrie agricole;
3. Industrie manifatturiere;
4. Alimentari, del legno, metallurgiche, meccaniche dei minerali nonmetalliferi, chimiche, della carta, delle pelli e del cuoio, tessile,dell’arredamento, della gomma e delle materie plastiche;
5. Industrie poligrafiche, editoriali e affini.