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Leggere e scrivere: proposte inclusive per le scuole secondarie
8 Gennaio 2018
Antonella Olivieri
Il successo scolastico e formativo
Istituzioni
Famiglie
StudentiDocenti
Società
Garantire il successo…
TIMORI E RICHIESTE DEI DOCENTI• Riuscire a garantirlo• Essere «giusti» verso la classe• Gestire le dinamiche della classe• Subire ricorsi• Lavoro aggiuntivo (adeguamento
verifiche e testi, PDP…)Che fare?• Risorse in più? (tempo, materiali didattici,
PC, personale aggiuntivo…)• Formazione didattica specifica!
Garantire il successo…PREOCCUPAZIONI DELLE FAMIGLIE• Trovare scuola e insegnanti disponibili e adeguati• Difendere i figli dagli insegnanti inadeguati o ostili• Tutelare il benessere psicologico dei figli
• Aiutare in modo efficace i figli nello studio
• Non essere travolti dal «lavoro» di aiuto
• Trovare un tutor che li aiuti in modo corretto
Raggiungere il successoTimori degli studenti • Ricevere sempre voti
negativi • Deludere i genitori • Essere presi in giro dai
compagni• Sentirsi costantemente
inadeguati• Non avere
prospettive • Dipendere
dagli adulti
Aspettative degli studenti• Veder riconosciuto il proprio
impegno• Inserirsi nella classe e avere
amici• Trovare ambiti di successo• Riuscire a realizzare i propri
progetti• ● Essere • indipendenti
Gli errori da evitare• Dare voti non reali per
«evitare grane»• Richiedere alla famiglia lavoro
aggiuntivo• Penalizzare in classe lo
studente con DSA• Trincerarsi dietro le difficoltà
della «materia» • Avere aspettative troppo alte o troppo basse verso il figlio
• Essere troppo pressanti nell’aiuto• Intervenire spesso in polemica
con i docenti• Togliere attività sportive o
amicali per lo studio
INSEGNANTI
GENITORI
Gestire le relazioniOccorre che si gestiscano le relazioni nella classe
• Riconoscere l’impegno• Riconoscere i successi• Garantire
personalizzazione eindividualizzazione
• Promuovere la collaborazione tra studenti
• Scoraggiare la competizione• Impedire episodi di bullismo• Garantire la riservatezza
Personalizzare e individualizzareLegge n. 170 dell’8 ottobre 2010 - Art. 51. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di
appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari.
2.2 Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, … garantiscono:a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate;
Antonella Olivieri8
Personalizzare e individualizzare
IndividualizzazioneSi riferisce alle strategie
didattiche che mirano ad assicurare a tutti gli studenti
il raggiungimento delle competenze fondamentali
del curricolo, attraverso una
diversificazione dei percorsi di apprendimento.
M. Baldacci
PersonalizzazioneL’azione formativa pianificata per valorizzare la specificità
dell’alunno.Un’azione formativa sensibile alle differenze della persona nella molteplicità delle sue
dimensioni individuali (cognitive e affettive) e sociali
(l’ambiente familiare e il contesto socio-culturale).
M. Baldacci9
Cosa può fare la famiglia
• Evitare i confronti con i compagni
• Invitare a casa gli amici e i compagni di classe
• Condividere attività stimolanti (viaggi, cinema, musei…)
• Aiutarli a trovare attività extrascolastiche di gruppo
• Aiutarli a capire il proprio stile nello studio
• Aiutarli a capire l’uso di PC, web, registratore, tablet…
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La scuola: lezioni, compiti e studio
Lezioni da seguire con attenzione
Lettura e comprensione di testi di vario tipo
Narrativi, poetici
Di studio (manuali, sussidiario…)
Scrittura di testi di vario tipo
Personali (temi, diari, cronache, lettere…) Strutturati (parafrasi, riassunti, commenti critici,
relazioni, articoli di giornale, copioni…) Memorizzazione e riutilizzo di informazioni, concetti,
sequenze operative, linguaggi…
La lezione: le difficoltàLe difficoltà degli studenti… tutti• Attenzione discontinua • Ricordare le spiegazioni con termini tecnici• Memorizzare informazioni e consegne• Prendere appuntiAggravate negli studenti con DSA da…
Deficit della memoria di lavoroDifficoltà a prendere appunti Comorbilità con deficit di
attenzione
La lezione inclusivaUna lezione diventa inclusiva se…
C’è spazio per la discussione e l’elaborazione collettiva (“lezione partecipata”)
Vengono valorizzati PC e multimedia L’insegnante usa la lavagna
(o la LIM) per schemi, elenchi... L’insegnante usa la lezione per sostenere la comprensione
del manuale (chiarisce il testo, suggerisce organizzatori grafici, propone strumenti di lettura selettiva…)
I compiti e lo studio iniziano in classe C’è spesso lavoro di coppia e di gruppo
Una possibile soluzione: l’inclusione Le scelte didattiche e i cambiamenti metodologici e di gestione che si devono fare per aiutare un alunno con DSA si rivelano utili a tutti gli allievi, perché rendono
più efficace la pratica didattica, più consapevole il metodo di studio, più duraturi e profondi gli
apprendimenti.
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(dal documento congiunto della
convenzione AID –Giscel)
Il lavoro di gruppo per l’inclusione(… e la coppia è il gruppo minimo)
Il lavoro di gruppo è un importante fattore di protezione per un allievo con DSA
Permette di diversificare i tempi del lavoro e l’ampiezza dei testi (racconti, novelle, poesie, articoli…)
Permette di sviluppare cooperative learning e peereducation
È adatto a sviluppare la didattica di laboratorio,lo studio di casi, la didattica per modelli
Permette di incidere sulle relazioni tra allievi e con ildocente
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Lavoro di gruppo su studi di caso / modelli1. A classe intera un testo o un oggetto di studio
esemplare si analizza con l’aiuto di una mappa-modello che aiuta comprensione e interpretazione
2. In piccoli gruppi si analizzano testi o oggetti di studio analoghi usando la stessa mappa-modello
(possibilità di tarare i testi per lunghezza, complessità, interessi da parte del docente)
3. I gruppi espongono alla classe il proprio lavoro usando la mappa come traccia
4. La classe prende appunti su una tabella che ha gli stessi item della mappa per operare confronti e validare il modello interpretativoAntonella Olivieri
Didattica per modelli – Studio di casi
Un modello è uno schema che nasce dalla generalizzazione degli elementi di analisi di diversi
oggetti di studio e può essere usato come ipotesi interpretativa dei successivi analoghi oggetti
di studio.
Funge da guida sia alla comprensione che alla stesura di testi
Lo studio di casi, usato fin dalla fine del
XIX sec. in studi di diritto, medicina ed economia negli
USA, è oggi utilizzato come metodo nella formazione
aziendale
sia tecnica che finanziaria e può essere utile anche nello
studio di altre discipline, integrato con l’uso di modelli
nello studio.
Implica operazioni di analisi, comparazione,
generalizzazione per pervenire al modello.
Didattica per modelli – Studio di casi
Lo studio di casiITALIANORacconti / opere dello stesso genere narrativo e/o letterarioRacconti / novelle / poesie di uno stesso autoreTesti su uno stesso tema (articoli di giornale, saggistica)
STORIA Studio di popoli, civiltà, istituzioni…Confronti tra Stati, Comuni, Signorie...Confronti tra processi / fenomeni storici, scoperte, invenzioni…Biografie di sovrani, papi, esploratori, scienziati, patrioti…
GEOGRAFIA Studio di ambienti, regioni, Stati, città, istituzioni Studio di problematiche ambientali, economiche…
ALTRE DISCIPLINE: casi aziendali, giuridici, edifici e monumenti artistici o quadri, esperimenti chimici, fisici, tecnologie…
Solo per dislessici?La UE propone di orientare educazione e istruzione
verso 8 competenze chiave. La competenza sociale e civica è la 6^.
Lavorare in gruppo è una delle competenze testate anche nell’indagine OCSE-PISA.
È legata alla capacità di problem solving di grupposempre più richiesto nel mondo del lavoro.
Gli studenti dell’Italia, con il punteggio medio di 478, risultano al 30° posto su 51 paesi testati.
20Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico - Programme for International Student Assessment
La lettura e le difficoltà dei dislessici
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• Lettura stentata e lenta • Lettura con molti errori • Difficoltà a capire/ricordare il testo letto • Scoraggiamento e rinuncia/rifiuto
Il testo è inutilmente
difficile, troppo denso, contorto
La lettura e le difficoltà dei dislessici
Derivano da mancata automatizzazione, cui si sommano difficoltà nella memoria di lavoro, carenza
del magazzino lessicale La lettura resta un compito cognitivo e assorbe
gran parte delle energie
Le difficoltà…Meno evidenti nella pratica didattica in classe nella
scuola secondaria, soprattutto di 2°gradoMolto invalidanti perché la lettura è la base dello studio Interessano trasversalmente tutte le discipline
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La lettura: i processi comunisolo testi verbali?
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Come agire ?
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EbookSintesi vocaleManuali digitali
Potenziare il processo attivoSfruttare i vantaggi della lettura come attività sociale
Valorizzare molteplicità di CODICI
evitare che le DIFFICOLTÀ di DECIFRAZIONEDiventino ostacolo insormontabile alla
COMPRENSIONE
La scrittura e le difficoltà dei dislessici
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Errori ortografici Struttura e sintassi incerte Punteggiatura carente Testi brevi e “povertà di idee” Linguaggio povero Scrivere sotto dettatura
(anche testi brevi esonero )
Difficoltà nella scrittura: che fare?
Intervento fondamentalePromuovere la scrittura al PC
Strumenti di correzione: ortografia, sintassi, lessico Testo facilmente modificabile (taglia copia, incolla, sposta…) Possibilità di memorizzare modelli testuali da riutilizzare Adatto alla scrittura in coppia o gruppo Adatto a ricerche, approfondimenti nel web
La scrittura:proposte di didattica inclusiva
Dare titoli «scalettabili» per i testi liberi Far utilizzare la videoscrittura da tutti gli allievi (no al PC
marcatore della diversità) Far praticare la scrittura per modelli (testi descrittivi, normativi,
argomentativi, riassunto, relazione, commento da memorizzare nel PC e riutilizzare)
Costruire un corredo di prompt (formule argomentative e di passaggio) Fornire frequenti occasioni di riutilizzo dei propri scritti Praticare la doppia correzione Dare una valutazione articolata (contenuto, coerenza,
esposizione, linguaggio, forma…) Trovare sempre qualcosa di positivo negli scritti
Uno strumento del patto educativo: il PDP• Il PDP è responsabilità della scuola e
del team docenti• La famiglia conosce a fondo la storia
del ragazzo anche nella dimensione extrascolastica
• I sanitari hanno le competenze per la diagnosi
• Un buon PDP non è un copia-incolla • Nasce da colloqui preliminari
scuola-famiglia• Viene concordato e monitorato con
regolarità