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Le mani nella testa Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione U. Vairetti e I. Medicina

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Page 1: Le mani nella testa Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione U. Vairetti e I. Medicina

Le mani nella testa

Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione

U. Vairetti e I. Medicina

Page 2: Le mani nella testa Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione U. Vairetti e I. Medicina

Un sistema di istruzione ingessato L. Ribolzi

UNIVERSITA’

Mondo del lavoro

SCUOLA

Mediazione culturale

Mancata comunicazione

Domanda Offerta

Page 3: Le mani nella testa Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione U. Vairetti e I. Medicina

Modelli a scuola

• Trasmettere nozioni• Memorizzare• Ripetere• Comportamento gregario

• Disciplina• Impianto teorico• metodologico

Page 4: Le mani nella testa Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione U. Vairetti e I. Medicina

La positività della scuola• Si apprende: organizzare sequenze di informazioni• Operare su concetti e campi di applicazione• Stabilire relazioni• Dedurre• Associare

Durante le verifiche• Richiamare alla memoria• Selezionare regole• Verificare le condizioni di applicazione• Controllare l’esatezza dei procedimenti• Analizzare gli errori• Individuare le cause• Riconoscere percorsi coretti

Page 5: Le mani nella testa Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione U. Vairetti e I. Medicina

Lo stare insieme• Allena al confronto• Alla collaborazione• A sottoporsi a un giudizio• A esprimere un giudizio

ALLORA Perché la scuola non prepara?

L’esperienza scolastica spesso INAUTENTICA

Anche l’apprendimento è un processo finalizzato a produrre un RISULTATO

Page 6: Le mani nella testa Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione U. Vairetti e I. Medicina

L’insegnamento sembra come un trucco di carte

Studenti studiano solo per il successo scolastico

Solo quando si va a lavorare si incomincia ad imparare

Sia la scuola che l’Università non sviluppano la capacità di applicazione

Falsamente si considerano gli esercizi, i test l’applicazione

Le due facce della medaglia

- Il sapere utile è applicabile

- Il sapere è comunque utile

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G.GABER

“Se potessi mangiare un’idea avrei fatto la mia rivoluzione”

Soltanto con il sapere in qualche modo produttivo si allea il fare

Page 8: Le mani nella testa Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione U. Vairetti e I. Medicina

Il sapere

Processo di organizzazione dei dati dell’esperienza

Economico stabilisce molto più rapidamente cosa deve essere fatto e come utilizzare al meglio le risorse producendo il risultato migliore valuta le probabilità, prevede gli effetti, produce soluzioni

PERICOLO imbranatissimi laureati 110 e lode

Il fare

Crea esperti, praticoni, capaci in processi semplici e poco strutturati la cui sequenza è gestita a monte, non sono in grado di gestire le variabili

PERICOLO difficoltà di riorganizzare la loro esperienza in funzione di una nuova situazione

es. pescatore

COMPETENZA

Non una semplice capacità di fare Non una semplice conoscenza

Page 9: Le mani nella testa Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione U. Vairetti e I. Medicina

L’istruzione

Deve portare a

- sviluppare competenze

- applicare le conoscenze

- fornire prestazioni inerenti al processo di apprendimento

- fornire prestazioni in contesti diversi che presentano caratteristiche analoghe

- sviluppare competenze

esercitate in processi diversi

PROCESSO

Sequenza di operazioni (azioni)

Page 10: Le mani nella testa Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione U. Vairetti e I. Medicina

Un’azione intenzionale

• Crea una serie di operazioni (fasi)

• Mi do uno scopo• Decido come perseguirlo• Agisco• Registro il

successo/insuccesso

S PT RR OU D CT E ET L SU SR OA es. cacciatore

Page 11: Le mani nella testa Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione U. Vairetti e I. Medicina

Necessità di un modello

• Classificare le prestazioni richieste da diversi processi per riconoscere le invarianze

• Rapporto tra le competenze e le operazioni di uno specifico processo

Quali competenze si devono esercitare?

Come si fa a decidere se è più funzionale allo sviluppo di una determinata competenza una filastrocca o una visita guidata?

Page 12: Le mani nella testa Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione U. Vairetti e I. Medicina

Prestazioni tipo:identifica, rintraccia,

acquisisce, registra, conserva informazioni in funzione delle esigenze operative

Ordina, seleziona, combina, integra, elabora, utilizza le informazioni in funzione del proprio lavoro

Trasferisce le informazioni in modo funzionale all’attività e adeguato a diversi interlocutori

RACCOGLIERE

ORDINARE

RIUTILIZZARE

Page 13: Le mani nella testa Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione U. Vairetti e I. Medicina

MODELLO PROCESSI.

FASI

comportamenti

F

A

T

T

O

R

I

FASI del processo (sequenziali)-Programmare e pianificare le attività

-Definire gli obiettivi e i risultati attesi

-Attuare

-Controllare

Fattori del processo-Gestire le informazioni

-Gestire le risorse

-Gestire le relazioni

Comportamenti funzionali (non sequenziali)-Gestire se stessi

-Risolvere problemi (imprevisti)

Es. taglio capelli

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ESEMPIO

Page 15: Le mani nella testa Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione U. Vairetti e I. Medicina

Prestazioni richieste in contesti diversi riconducono per analogia a

PRESTAZIONI/TIPO

TUTTI I PROCESSI HANNO UNA MEDESIMA STRUTTURA

- Risoluzioni di un problema

- Stesura di una relazione- Realizzazione di un

cartellone

LAVORO- Tintura di una stoffa- Preparazione di una torta- Realizzazione di un pezzo

al tornio (strutturato poche variabili da gestire)

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Per guidare la classificazione delle prestazioni (e quindi l’individuazione delle competenze) sono state ricostruite per ogni competenza le prestazioni-tipo, identificate a partire da una progressiva astrazione di

molteplici processi di lavoro.

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Applicato alla scuola.Discipline: Italiano, musica, scienze motorie

isolare nuclei tematici

Percorsi formativi Processi di apprendimento

Filastrocca

-Tecniche di memorizzazione

-Registri linguistici scambi comunicativi

-Modalità espressive del linguaggio corporeo

Prestazione(accertamento competenze) Profilo formativo

certificabile

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Invarianze e differenze tra processi e prestazioni

• Analisi chimica• Anamnesi medica• Analisi sociologica

• Proprietà degli elementi• Fisiologia• demografia

PROCESSO DI ANALISI

Sono dunque le conoscenze (DISCIPLINE) a distinguere i processi tra loro

Page 20: Le mani nella testa Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione U. Vairetti e I. Medicina

MODELLO ISFOLTranello ideologico: idealtipo

• Competenze tecnico professionali

• Competenze di base(conoscenze)

• Competenze trasversali (differenziale personalità competitivo)

• Descritte in relazione a processi di lavoro (solt.)

• Zoccolo di preparazione garantito a tutti

• Abilità personali da potenziare con la formazione e l’esperienza

Le invarianze presupposte per tutti i lavori sono stabilite ex ante

Nel modello competenze/processi le diverse figure professionali sono riconosciute ex post e classificate per analogia

Page 21: Le mani nella testa Il rapporto tra sapere e fare nel lavoro e nella formazione U. Vairetti e I. Medicina

Apprendimento delle competenze• Il latino insegna a ragionare • Ragiono meglio sui

problemi e risparmio sulla spesa se ripeto mentalmente “Odi et Amo”?

FORMAZIONE ALLE COMPETENZE

Riconoscere e trasferire competenze, applicarle in contesti nuovi e diversi anche della vita quotidiana

Il fine della formazioneModalità del processo formativoScelta dei contenuti

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Competenze Traduzione di latino Esercitazione di matematica

Esposizione orale Pagamento bollette

Definire obiettivi e risultati attesi

Individua gli elementi costitutivi del compito assegnato (caratteristiche, difficoltà)

Identifica i termini del problema

Riconosce l’importo che deve essere essere versato

Programmare e pianificare le attività

Organizza il tempo a disposizione per leggere, comprendere l’insieme tradurre le singole parti

Elabora una scaletta mentale delle argomentazioni da svolgere

Controlla il danaro ed aggiunge la tassa

Attuare Legge il testo esegue la traduzione

Esegue le operazioni, traduce il testo in una espressione

Espone con correttezza di linguaggio

Effettua il versamento

Controllare Rilegge la traduzione e verifica i passaggi dubbi

Verifica l’esattezza dei calcoli

Controlla la rispondenza dell’esposizione alle domande poste

Controlla il resto

Gestire le informazioni

Utilizza il vocabolario scegliendo tra le diverse accezioni del termine, utilizza le osservazioni dell’insegnante per migliorare la traduzione

Classifica monomi e polinomi

Ascolta le osservazioni e le integrazioni dell’insegnante per migliorare l’esposizione

Legge le indicazioni per lo sportello che effettua queste operazioni

Gestire le risorse Utilizza diagrammi e tabelle

Gestire le relazioni Ricerca la collaborazione di un compagno più preparato

Chiede all’insegnante la spiegazione di un punto non chiaro

Comunica all’operatore l’operazione che deve eseguire

Gestire se stessi Domina l’ansia per completare il compito

Non si distrae per i commenti dei compagni

Rispetta il turno

Risolvere problemi Ipotizza percorsi di soluzioni alternative

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Nessuna conoscenza produce valore se non si iscrive in un’azione

.La formazione sviluppa competenze attraverso l’esercizio delle prestazioni nel contesto del processo formativo

FORMAZIONE ALLE COMPETENZE

.

Conoscenze

Capacità

Modalità

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Nuova metodologia

Formare per le competenze attraverso l’esercizio delle competenze

Decidere se mantenere all’interno del curricolo quella didattica o quella disciplina

• NUOVI CURRICOLI

La scelta dei contenuti non è data più dai programmi ma dall’efficacia e dall’efficienza allo sviluppo delle competenze nei diversi contesti disciplinari. Bisogna dare al curricolo l’esercizio di tutte le competenze attraverso attività più idonee. Alcune discipline non sviluppano determinate competenze o le sviluppano in tempi maggiori

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COMPETENZE PRESTAZIONI UNITA’ FORMATIVE/Elementi/Contenuti

Definire obiettivi e risultati attesi 1. Decide le forme di elaborazione dell’abstract

Modalità comunicazione scritta

(Abstract)(Tipi di testo)

2. Stabilisce lo scopo della comunicazione

Modalità comunicazione orale

(Espongo dunque..)Funzioni lnguistic

3.

Programmare e pianificare le attività 1. Prefigura la schematizzazione di un testo

Modalità di comunicazione scritta

(le sequenze ed i titoli) Vari testi

2. Precisa le modalità di sintesi in base allo scopo

Modalità di comunicazione scritta

(In breve) Sintesi scritte

3.

Attuare 1. Riscrive i testi narrativi, descrittivi e argomentativi

Modalità comunicazione scritta

(In breve)

2. Stende un abstract da testi di diversa natura

Modalità di comunicazione scritta

(L’abstract) Tipologie testuali

3. Produce un testo orale Modalità comunicazione orale

(Espongo..)Funzioni linguistiche

Controllare 1. Verifica la correttezza e la completezza delle informazioni

Io racconto

(Solo il necessario) Mappe scale

2. Controlla la correttezza della forma e dei contenuti per la tipologia di testo definita

Io racconto

(lessico questo sconosciuto)

3. Verifica la correttezza semantica dei termini usati

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Non dimentichiamo

Le conoscenze teoriche sono un fattore di consolidamento delle competenze possedute. Una solida conoscenza teorica può essere un fattore decisivo della capacità di trasferire una competenza da un contesto noto ad uno inedito, inoltre le conoscenze teoriche sono codificate ed inserite in sistemi concettuali organici e quindi si possono apprendere più rapidamente rispetto alle conoscenze faticosamente elaborate attraverso la sola esperienza. Non facciamo della prestazione un obiettivo

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Nuovi curricoliUn curricolo curvato non solo in funzione delle

prestazioni ma che considera queste ultime come una specifica tipologia di verifica per misurare la capacità di saper utilizzare le conoscenze acquisite. Un curricolo personalizzato cioè curvato sugli stili di apprendimento di ciascuno, curvato per lo sviluppo di specifiche competenze. Alla logica epistemologica disciplinare deve sostituirsi l’analisi di processi che si sviluppano in modo differente nelle varie discipline