le direttive atex 94/9/ce e 99/92/ce ed i rischi legati ... · farina, legno, alluminio, zucchero...
TRANSCRIPT
Le direttive ATEX 94/9/CE e Le direttive ATEX 94/9/CE e 99/92/CE ed i rischi legati alleatmosfere esplosive negli impiantidi produzione
AMGAS MEETINGAMGAS MEETINGBari – 06 dicembre 2010
1PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
INDICEINDICE
8 Riferimenti legislativi e riferimenti normativi
8 La classificazione delle aree
Definizioni e termini
I fattori determinanti per la classif. e l'estensione delle aree classificate
Tipi di sostanze – Caratteristiche fisico-chimicheTipi di sostanze Caratteristiche fisico chimiche
Ventilazione
Tipi di sorgenti di emissione (primo/secondo/continua)
Tipo di emissione
Le Polveri
8 La valutazione del rischio di esplosione
Le fonti di innesco
Prevenzione e protezione
Mis re tecniche e mis re organi ati eMisure tecniche e misure organizzative
2PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Esplosione di un silos a Blaye (Gironde) nel 1997
Esplosione di un silos a Blaye (Gironde) nel 1997INTRODUZIONE1
Il 20 agosto 1997, presso l’azienda SEMABLA di Blaye (50 km nord ovest da Bordeaux) ebbe luogo un’esplosione dei silos destinati allo
8
g pstoccaggio di cereali; la violenza dell’evento fu tale da causare la morte di undici persone (dieci lavoratori e un pescatore che si trovava lì vicino). L’8 giugno 1998 un analogo ) g g gfenomeno causò la morte di sette lavoratori ad Haysville (Kansas-USA). Questi sono solo esempi della violenza causata dalle deflagrazioni da polveri in impianti di g p pstoccaggio e trasporto e può stupire che materiali normalmente non pericolosi come farina, legno, alluminio, zucchero possano causare conseguenze così devastanti.g
E’ anche per far fronte a eventi di questo tipo che il 10 settembre 2003 è entrato in vigore in Italia il D.Lgs. 233/03 (recepimento della direttiva comunitaria 99/92/CE ATEX 137)direttiva comunitaria 99/92/CE – ATEX 137) relativo alle prescrizioni di tutela della sicurezza dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive.
3PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Direttiva 1999/92/CE1
DIRETTIVA 1999/92/CE del 16 dicembre 1999 DIRETTIVA 1999/92/CE del 16 dicembre 1999
(ATEX 137)Prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e p gdella salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive
CAMPO DI APPLICAZIONE
Sicurezza e salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive
T tti i i hi di l i di t l tt iTutti i rischi di esplosione – di natura elettrica e non
4PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Direttiva 1999/92/CE1
ESCLUSIONIAmbienti per uso medicoAmbienti per uso medico
Apparecchi a gas (direttiva 90/396/CEE)
Sostanze chimicamente instabili
Industrie estrattive di minerali (dir. 98/91/CEE e 92/104/CEE)
Mezzi di trasporto (non sono esclusi i mezzi di trasporto per uso in atmosfera esplosiva)
La direttiva è stata recepita in Italia con il D.Lgs n. 233/03
Che crea il
“626”Titolo VIII bis
“81/08”Titolo XITitolo VIII bis
Protezione da atmosfere esplosive
Titolo XIProtezione da
atmosfere esplosive
5PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Art 288 - 297
Le Esplosioni1
Ossigeno Fonte di
• Superfici calde
• Fiamme e gas caldiOssigeno Fonte di ignizione• aria
Fiamme e gas caldi
• Scintille di origine meccanica
• Materiale elettrico• Materiale elettrico
• Elettricità statica
F lmineSostanza
infiammabile
• Fulmine
• Onde elettromagnetiche
• gas
• ecc.Materie prime, prodotti intermedi, prodotti finiti, sostanze residuali
• gas
• liquidi (vapori)
l i
6PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
• polveri
Effetti di una esplosione1
Conseguenze per persone, ambiente ed oggetti dovute a:
• fiamme
• calorecalore
• onde di pressione
• frammenti volanti• frammenti volanti
• prodotti di reazione nocivi
• consumo di ossigeno nell’aria• consumo di ossigeno nell aria
7PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Il triangolo della combustione
1
“Scardinando” uno dei lati del triangolo (Comburente – Combustibile –Innesco ) non c'è più incendio o esplosione
8PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Sostanze pericolose1
Liquidi – Gas – Vapori infiammabili
Polveri combustibili
La pericolosità di queste sostanze dipende dalle loro caratteristiche p q pfisico-chimiche (es. temperatura di infiammabilità, volatilità, etc.)
Altre sostanze pericolose ( Es. Esplosivi, Perossidi ) non sono oggetto delle ti ATEX ti tt di ti di
9PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
normative ATEX e, se presenti, sono oggetto di normative diverse
Diagramma diInfiammabilità
1
Gas e vapori possono esplodere se la loro miscela con l’aria è all’interno di d l i
8due valori
LEL (lower explosive level)UEL (upper explosive level)
UEL
( pp p )Es. per il MetanoLEL=4,4% (pari a 0,0294 kg/m3) UEL=17% (pari a 0,114 kg/m3) TL < 0 ° C (Temp di Infiammabilità)T = 537 ° C (Temp di Autoaccensione)Ta 537 C (Temp di Autoaccensione)(dati ricavati da CEI 31-35 tab. GA-1)
Sotto il LEL non c’è abbastanza metano perché ci sia esplosione
LEL
metano perché ci sia esplosioneSopra l’UEL non c’è abbastanza ossigeno perché ci sia esplosione
10PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Classi di Pericolo Polveri
1
Le polveri possono essere caratterizzate dalle loro classi di pericolo
St 0
Kst = Zero (es. tabacco)
Polveri praticamente non suscettibili di esplosionePolveri praticamente non suscettibili di esplosione
St 1
Kst < 200 (es. Carbone e PVC )Kst < 200 (es. Carbone e PVC )
Polveri che danno luogo ad esplosioni non violente.
St 2
201 < Kst < 300 (es. Aspirina e licopodio )
Polveri che danno luogo ad esplosioni violente.
St 3
Kst > 300 (es. Alluminio e magnesio )
Polveri che danno luogo ad esplosioni molto violente
11PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Polveri che danno luogo ad esplosioni molto violente.
Kst1
La violenza dell’esplosione corrispondeal gradiente della pressione, cioèall'aumento della pressione nell'unità
esempio
all aumento della pressione nell unitàdi tempo (Kg cm-2/sec).
In via approssimativa è il rapporto trapressione massima di esplosione epressione massima di esplosione etempo impiegato per raggiungere talevalore.
Il valore di Kst dipende dalla naturaIl valore di Kst dipende dalla naturadella polvere e dalla suagranulometria.
La classe di pericolo definisce soltantoLa classe di pericolo definisce soltantola violenza delle esplosioni. La classedi pericolo non fornisce indicazionisulla probabilità di esplosione né suip pdanni possibili.
12PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Sorgenti di Emissione1
“Un punto o parte da cui può essere emesso nell'atmosfera un gas, un vapore o un liquido infiammabili con modalità tali da originare un'atmosfera esplosiva”. (CEI 31-30)
Sono caratterizzate da un GRADO DI EMISSIONE
- Grado Continuo – emissione continua o per lunghi periodi
- Grado Primo – emissione periodica od occasionale, durante il normale funzionamento
- Grado Secondo – emissione non prevista durante il normale funzionamento o che avviene comunque solo poco frequentemente e per brevi periodie per brevi periodi
13PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Sorgenti di Emissione Esempi
1
Grado continuo
- La superficie di un liquido infiammabile esposta all'atmosferaLa superficie di un liquido infiammabile esposta all atmosfera
Grado primo
- Le tenute di pompe, compressori, valvole, quando si prevede cheLe tenute di pompe, compressori, valvole, quando si prevede che possano emettere durante il normale funzionamento dell'impianto
- Punti di drenaggio e campionamento quando si prevede che possano tt d t il l f i t d ll'i i temettere durante il normale funzionamento dell'impianto
- Boccaporti di carico di reattori
G d S dGrado Secondo
-Flange, giunzioni e raccordi che possono emettere in caso di guasto
L t t di i l l d i d h-Le tenute di pompe, compressori, valvole, quando si prevede che non possano emettere durante il normale funzionamento dell'impianto
14PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Sorgenti di EmissioneEsempi
1
Grado secondo
Grado primo
• In seguito a guasti o anomalie
• Durante determinate operazioniGrado contin o • Durante determinate operazioniGrado continuo
15PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
• Sempre o quasi sempre
ATEX Zone Pericolose
1
GAS Presenza di atmosfera esplosiva POLVERI
ZONA 0 Continua per lunghi periodi o spesso ZONA 20ZONA 0 Continua, per lunghi periodi o spesso ZONA 20
ZONA 1 Probabile durante le normali attività ZONA 21
ZONA 2 Non probabile durante le normali attività e comunque di breve durata
ZONA 22
16PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Gruppo e classe di Temperatura
1
Il funzionamento normale comprende le condizioni di avvio/fermata.
Non devono essere considerati guasti catastrofici (es. cedimento di unNon devono essere considerati guasti catastrofici (es. cedimento di un serbatoio)
Gruppo e classe di temperatura
Alla classificazione deve essere aggiunta anche una caratterizzazione relativa alle sostanze infiammabili presenti, che come abbiamo visto, non hanno tutte le stesse “caratteristiche di esplosività”p
I, IIA, IIB, IIC (relative all’energia di innesco di gas/vapori)
T1 ... T6(relative alla temperatura di autoaccensione di gas/vapori) ( p g p )
Txxx (es. T230) (relative alla temperatura di autoaccensione delle polveri)
Es. Metano II A T1 (ricordate che la temperatura di Autoaccensione=537 °C)
17PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Estensione della zona pericolosa
1
L’estensione della zona pericolosa determinata da una sorgente di emissione è caratterizzata da
Distanza pericolosa
dipende dalla quantità di emissione (kg/s)
dalla ventilazione (nr di ricambi d'aria nell'ambiente)
Forma della zona pericolosa
dipende dal tipo di sorgente di emissione
dalle caratteristiche fisiche del gas (es. densità relativa)
18PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Esempi1
• Gas leggeri (es. idrogeno) vanno verso l’alto
• Gas pesanti e vapori (pesanti) vanno verso il bassoParticolare attenzione deve essere fatta per il possibile ristagno di vaporiParticolare attenzione deve essere fatta per il possibile ristagno di vapori più pesanti dell'aria in fosse, cunicoli, etc e di vapori più leggeri dell'aria (Metano – densità relativa 0,554) in sacche prive di ventilazione
19PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Strati di Polveri1
• Strati di polvere accumulati, se disturbati, creano atmosfere esplosive
• Strati di polvere accumulati possono provocare incendi, che a loro volta possono anche innescare esplosioni
20PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Ventilazione1
Tipo di ventilazione- Naturale
- Artificiale
Grado di ventilazione- Alto – diluisce il gas/vapore sotto il LEL quasi istantaneamente
- Medio – determina condizioni di equilibrio durante l'emissione e diluisce al cessare dell'emissione
- Basso – non diluisce in maniera efficace e rapida l'atmosfera al cessare dell'emissione
Disponibilità della ventilazioneDisponibilità della ventilazione- Buona – la ventilazione è presente con continuità
- Adeguata – la ventilazione è presente durante il normale funzionamento – ci sono interruzioni poco frequenti e per brevi periodisono interruzioni poco frequenti e per brevi periodi
- Scarsa – sono presenti interruzioni, non per lunghi periodi
- Assente – negli altri casi
21PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Influenza della ventilazione
1
La ventilazione influisce su:
- estensione della zona pericolosa
- tipo di zona pericolosa
EsempiEsempi
Una ventilazione di grado alto e disponibilità buona è in grado di diluire l’emissione, limitando la concentrazione sempre sotto il LEL
La zona interessata dall’emissione è considerata NON PERICOLOSA
Una ventilazione di grado basso non è in grado di ripulire l’atmosfera
Anche con sorgenti di emissione di secondo grado, si determina una atmosfera pericolosa che permane a lungo nel tempo e la zona pericolosaatmosfera pericolosa che permane a lungo nel tempo e la zona pericolosa può essere anche Zona 0
22PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Le apertureConclusioni sulla Classif.
1
Le aperture permettono ad una atmosfera esplosiva di propagarsi da un ambiente ad un altro.
Un ambiente separato da un ambiente classificato zona 2, non è classificato se l’apertura è dotata di tenuta ed è normalmente chiusaed è normalmente chiusa( è t di iti di t hi )(per es. è presente un dispositivo di autochiusura)
E’ essenziale che la condizione di chiusura, ad esclusione dei normali E’ essenziale che la condizione di chiusura, ad esclusione dei normali tempi di transito sia rispettatatempi di transito sia rispettatatempi di transito, sia rispettatatempi di transito, sia rispettata
TUTTE LE INFORMAZIONI FINORA CONSIDERATETUTTE LE INFORMAZIONI FINORA CONSIDERATE TIPOTIPO DIDI GASGASTUTTE LE INFORMAZIONI FINORA CONSIDERATE TUTTE LE INFORMAZIONI FINORA CONSIDERATE –– TIPO TIPO DIDI GAS GAS ––SORGENTI SORGENTI DIDI EMISSIONE EMISSIONE –– VENTILAZIONE VENTILAZIONE –– APERTURE APERTURE ––CONCORRONO A DETERMINARE LA CLASSIFICAZIONE DELLE CONCORRONO A DETERMINARE LA CLASSIFICAZIONE DELLE AREE, OVVERO A DETERMINARE DOVE POSSONO ESSERCI AREE, OVVERO A DETERMINARE DOVE POSSONO ESSERCI ATMOSFERE ESPLOSIVE, CON QUALE “PROBABILITA” E ATMOSFERE ESPLOSIVE, CON QUALE “PROBABILITA” E DIDI CHE CHE TIPOTIPO
23PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Gli Inneschi1
Finora ci siamo occupati di due lati del triangolo (Combustibile e Comburente). Occorre analizzare anche il terzo lato, gli Inneschi.
I pericoli di innesco possono essere dovuti a:hi- apparecchi
- processoambiente di lavoro- ambiente di lavoro
- fattori umani ed organizzativi… e loro interazioni
I pericoli d’innesco si possono presentare durante le normali attività, in seguito a disfunzioni, a causa di un uso improprio delle attrezzature di lavoro
24PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Sorgenti di innesco1
L’analisi del rischio d’esplosione deve tener conto, quindi, del pericolod’accensione ed esplosione derivante dalla presenza dei suddetti pericolid’id’innesco
L’efficacia delle sorgenti di accensioni individuate deve essere stabilitaconfrontando le caratteristiche energetiche della sorgente (es. massimag g (temperatura superficiale) con le caratteristiche dell’atmosfera esplosiva (es.temperatura minima di accensione).
Non sempre gli inneschi sono “efficaci”.
Per es una superficie calda a 300 °C può innescare una atmosfera esplosivaPer es. una superficie calda a 300 °C può innescare una atmosfera esplosivaper idrogeno, non può innescare una atmosfera esplosiva per metano
25PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Sorgenti di innescoUNI EN 1127-1 (2001)
1
Devono essere considerate le seguenti tipologie generali di innesco• Superfici calde
• Fiamme e gas caldi (incluse le particelle calde)
• Onde elettromagnetiche a radiofrequenza (RF) da 104 Hz a 3x1012 Hzparticelle calde)
• Scintille di origine meccanica
M t i l l tt i
• Onde elettromagnetiche da 3x1011
Hz a 3x1015 Hz• Materiale elettrico
• Correnti elettriche vaganti, protezione catodica contro la
• Radiazioni ionizzanti
• Ultrasuoniprotezione catodica contro la corrosione
• Elettricità statica
• Compressione adiabatica e onde d’urto
• Fulmine • Reazioni esotermiche, inclusa l’autoaccensione delle polveri
26PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
1 Le sorgenti di innesco
Relativamente alla probabilità di presenza dell’innesco si farà riferimento alla seguente catalogazione:
Inneschi presenti continuamente, frequentemente o per lunghi periodi
Inneschi presenti raramente, per brevi periodi o poco frequentemente
Inneschi presenti in circostanze molto rare
27PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Sorgenti di accensione nella prassi aziendale (esempi)
Sorgenti di accensione nella prassi aziendale (esempi)Le sorgenti di innesco1
Superfici caldeimpianti di riscaldamento- impianti di riscaldamento
- apparecchi elettrici
t b i i d hi fl id di ld- tubazioni ed apparecchi con fluido di processo caldo
- attrito di parti meccaniche in movimento (lubrificazione inadeguata delle tenute ingresso di corpi estranei spostamento dell’asse di rotazione )
uno strato di polvere depositato su una superficie calda può incendiarsi
tenute, ingresso di corpi estranei, spostamento dell asse di rotazione, …)
- …
uno strato di polvere depositato su una superficie calda può incendiarsi e agire da sorgente di accensione per un’atmosfera esplosiva
28PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Sorgenti di accensione nella prassi aziendale (esempi)
Sorgenti di accensione nella prassi aziendale (esempi)Le sorgenti di innesco1
Fiamme e gas caldi (incluse le particelle calde)- fiamme libere dovute a operazioni di saldatura e fumo
- …
l fi t d l i i d lt ile fiamme generate da un esplosione possono propagarsi ad altri ambienti e causare incendi ed altre esplosioni
29PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Sorgenti di accensione nella prassi aziendale (esempi)
Sorgenti di accensione nella prassi aziendale (esempi)Le sorgenti di innesco1
Scintille di origine meccanicai till t d tt it t b i t d li tti ità- scintille generate da attrito, urto o abrasione generate da normali attività
lavorative (es. molatura) o dovute a disfunzioni (es. ingresso di corpi estranei in apparecchi con parti in movimento)
- …
le scintille prodotte per molatura possono “volare” per lunghe distanzele scintille prodotte per molatura possono volare per lunghe distanze
nelle polveri depositate le scintille possono causare fuoco senza fiamma, che può causare l’accensione di un'atmosfera esplosiva
scintille dovute a urti che coinvolgono ruggine e metalli leggeri (magnesio e alluminio) sono particolarmente efficaci
30PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Sorgenti di accensione nella prassi aziendale (esempi)
Sorgenti di accensione nella prassi aziendale (esempi)Le sorgenti di innesco1
Materiale elettrico- scintille elettriche generate da apertura/chiusura di circuiti elettrici o da connessioni allentate
superfici calde- superfici calde
- …
tensioni molto basse (<< 50 V) possono essere sufficienti per la protezione personale contro scosse elettriche ma possono ancora innescare atmosfere esplosiveinnescare atmosfere esplosive
31PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Sorgenti di accensione nella prassi aziendale (esempi)
Sorgenti di accensione nella prassi aziendale (esempi)Le sorgenti di innesco1
Elettricità statica
- scintille (scariche a scintilla) di parti conduttrici isolate e cariche
i tillii ( i h ffl i ) ti d ti i h di t i li- scintillii (scariche a effluvio) generati da parti cariche di materiali non conduttori
- scariche in grado di propagarsi generate da processi di separazione rapida- scariche in grado di propagarsi generate da processi di separazione rapida (pellicole che si muovono su rulli, cinghie di trasmissione, trasporto pneumatico di polveri in tubi o recipienti rivestiti all’interno di isolamento elettrico )elettrico…)
- scariche a cono durante riempimento di silos
- …
32PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Il pericolo elettrostaticoIl pericolo elettrostaticoLe sorgenti di innesco1
SonoSono fontefonte didi pericolopericolo elettrostaticoelettrostatico (per(per eses..))::
8 i liquidi infiammabili, in special modo quelli non conduttivi, chei liquidi infiammabili, in special modo quelli non conduttivi, chepossono accumulare cariche durante il loro trasporto omanipolazione
8 l l i b tibili i i l d ll d tti8 le polveri combustibili, in special modo quelle non conduttive,che possono accumulare cariche durante il loro trasporto omanipolazione
8 le sospensioni di polveri in liquidi infiammabili e tutte quellesituazioni nelle quali siano presenti sostanze in due o più fasi inmovimento tra di loro
8 Le cariche accumulate o trasportate su oggetti non dissipativi enon messi a terra oppure sugli abiti non dissipativi
8 Le cariche generate da separazioni di materiali non conduttivi(es. una cinghia non conduttiva su una puleggia)
33PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Il pericolo elettrostaticoIl pericolo elettrostaticoLe sorgenti di innesco1
SonoSono pericolosepericolose (per(per eses..)) lele seguentiseguenti operazionioperazioni::8 trasferimento con tubazioni o canale,
8 lo stoccaggio in serbatoio in agitazione,
8 le distillazioni,
8 l’uso di reattori per sintesi chimiche 8 l uso di reattori per sintesi chimiche,
8 i filtri a calze delle polveri,
8 i cicloni,
8 tutti i sistemi di separazione polvere/aria,
8 le macinazioni,
8 le micronizzazioni, le micronizzazioni,
8 le miscelazioni,
8 le cristallizzazioni,
8 l’uso di centrifughe a paniere.
In generale si può avere elettrizzazione tutte le volte che si ha un In generale si può avere elettrizzazione tutte le volte che si ha un moto relativo tra due oggetti o fasi di sostanzemoto relativo tra due oggetti o fasi di sostanze
34PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
gggg
Elettricità statica ed operatoriElettricità statica ed operatoriLe sorgenti di innesco1
L’elettrizzazione si può avere in modi molto svariati e comuni.
Alzandosi da una sedia o camminando vicino ad una parte. La scambio dipcariche avviene tra la superficie esterna degli abiti e la superficie deglioggetti toccati. Il corpo si elettrizza per induzione.
Camminando su un pavimento isolante.p
Rimuovendo gli abiti.
Versando liquidi o polveri
Muovendosi in un campo di forze elettriche
Poggiando le mani su una tubazione nella quale scorre un liquido o sullatubazione di un trasporto pneumatico.tubazione di un trasporto pneumatico.
Poggiando la mano sulle pareti di un reattore o sulle pareti di un serbatoioo di una pompa, o di un organo di intercettazione, di regolazione o diallarme inserito su una tubazione.allarme inserito su una tubazione.
Per effetto isolante delle scarpe o del pavimento la carica può mantenersi sulla persona per un tempo relativamente lungo, fino a quando non ha
l’occasione di scaricarsi.
35PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
l occasione di scaricarsi.
Sorgenti di accensione nella prassi aziendale (esempi)
Sorgenti di accensione nella prassi aziendale (esempi)Le sorgenti di innesco1
Reazioni esotermiche
- reazioni delle sostanze piroforiche con l’aria (composti reattivi a contatto con l’aria con formazione di fenomeni di ossidazione e/o idrolisi con unacon l aria con formazione di fenomeni di ossidazione e/o idrolisi, con una velocità di liberazione del calore sufficiente a provocare un incendio)
- reazioni dei metalli alcaline con l’acquareazioni dei metalli alcaline con l acqua
- autoaccensione spontanea degli accumuli di polvere
- decomposizione dei perossidi- decomposizione dei perossidi
- polimerizzazione
- …
36PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Valutazione dei rischi di esplosioneValutazione dei rischi di esplosioneDPCE1
Pericolo di esplosione
• Atmosfera esplosiva
• Innesco
Probabilità di esplosione
• Probabilità di formazione dell’atmosfera esplosiva (Classificazione in zone)
VALUTAZIONE DEI RISCHI
Effetti l i Ri hi di l i
• Probabilità di innesco
esplosione Rischi di esplosione Documento sulla RIDUZIONE DEI
Misure di prevenzione e protezione tecniche/organizzative
Protezione contro le
Esplosioni
RISCHI
37PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
(prescrizioni minime)Esplosioni
Eliminazione o riduzione del rischioEliminazione o riduzione del rischioDPCE1
Gli obiettivi di riduzione del rischio d’esplosione possono essere raggiunti attraverso iseguenti principi:
a) PREVENZIONEPREVENZIONE
- evitando atmosfere esplosive
- evitando che qualsiasi sorgente di accensione efficace sia presente e possadiventare attiva
b) PROTEZIONEPROTEZIONEb) PROTEZIONEPROTEZIONE
- limitando gli effetti di un’esplosione ad un livello accettabile (ovvero nessun dannoo lesione per i lavoratori)p )
La minimizzazione del rischio può essere ottenuta applicando uno dei suddettiprincipi o entrambi.
Le misure tecniche ed organizzative adottate devono essere adeguate alla naturadell’attività svolta nel luogo di lavoro e perciò dipendono dalla valutazione deirischi.
38PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Prevenzione1
Per evitare la formazione di un’atmosfera esplosiva pericolosa le misure da adottarepossono essere:
8 Sostituzione o riduzione della quantità di sostanze infiammabili
8 Inertizzazione (per l’interno degli apparecchi)
8 Limitazione della concentrazione al di sotto del limite inferiore di esplosività (es8 Limitazione della concentrazione al di sotto del limite inferiore di esplosività (es.attraverso la ventilazione)
8 Minimizzazione delle emissioni di sostanze infiammabili
8 Controllo di temperatura per non raggiungere la Temperatura di Infiammabilità (FlashPoint)
8 Evitare gli accumuli di polvereEvitare gli accumuli di polvere
8 ecc.
39PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Prevenzione1Per evitare sorgenti di accensione efficaci, i provvedimenti da adottare, che dipendono dalla natura della sorgente, sono volti a rendere la sorgente di accensione
Questo può essere fatto, ad es.,attuando:
rendere la sorgente di accensione
non attiva (la sorgente di accensione non esiste)
la segregazione della sorgente
la limitazione dell’energia della tinefficace (l’energia che può essere
liberata dalla sorgente di accensione non è sufficiente ad accendere l’atmosfera esplosiva)
sorgente
l’utilizzo di sistemi di sicurezza per il controllo della sorgenteesplosiva) g
l’uso di custodie resistenti all’esplosione, ecc.)
NO
IlIl livellolivello didi sicurezzasicurezza richiestorichiesto èè funzionefunzionedelladella ripartizioneripartizione inin ZoneZone delledelle areearee aarischiorischio..
SI SI
40PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
1 Sorgenti di accensione non accettabili
In Zona 0 e Zona 20, occorre evitare sorgenti di accensione efficaci che possonomanifestarsi:
ti t f t t ( d d t il l f i t di• continuamente o frequentemente (ad es. durante il normale funzionamento diapparecchi, sistemi di protezione e loro componenti);
• in circostanze rare (ad es. a seguito di disfunzioni di apparecchi, sistemi di protezionee loro componenti);e loro componenti);
• in circostanze molto rare (a seguito di rare disfunzioni di apparecchi, sistemi diprotezione e loro componenti).
I Z 1 Z 21 it ti di i ffi i hIn Zona 1 e Zona 21, occorre evitare sorgenti di accensione efficaci che possonomanifestarsi:
• continuamente o frequentemente (ad es. durante il normale funzionamento diapparecchi sistemi di protezione e loro componenti);apparecchi, sistemi di protezione e loro componenti);
• in circostanze rare (ad es. a seguito di disfunzioni di apparecchi, sistemi di protezionee loro componenti).
I Z 2 Z 22 it ti di i ffi i hIn Zona 2 e Zona 22, occorre evitare sorgenti di accensione efficaci che possonomanifestarsi:
• continuamente o frequentemente (ad es. durante il normale funzionamento diapparecchi sistemi di protezione e loro componenti)
41PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
apparecchi, sistemi di protezione e loro componenti).
Misure Tecniche ed OrganizzativeMisure Tecniche ed Organizzative1 Sicurezza e ATEX
La sicurezza contro il pericolo d’esplosione si ottiene attraverso un’opportuna combinazione di
MISURE TECNICHEMISURE TECNICHE
MISURE ORGANIZZATIVEMISURE ORGANIZZATIVE
Quest’ultime devono essere tradotte in procedure operative ed istruzioni di l i i t ti t ffi t li ti dlavoro i cui contenuti, per poter essere efficacemente applicati, devono essere oggetto di informazione e formazione.
42PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Misure Tecniche1
• ventilazione generale e locale
• inertizzazione• inertizzazione
• materiale elettrico “antideflagrante” (VECCHIE APPARECCHIATURE)
• apparecchi “ATEX” (NUOVE APPARECCHIATURE)• apparecchi ATEX (NUOVE APPARECCHIATURE)
• misure di riduzione delle emissioni (es. copriflangia)
di iti i h li it l i d ll l i i ( t li fi )• dispositivi che limitano la propagazione delle esplosioni (es. tagliafiamma)
• …
43PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Scelta delle apparecchiature ATEXScelta delle apparecchiature ATEXMisure Tecniche1
ADEGUATO LIVELLO
DI PROTEZIONE DEGLI APPARECCHI
Zona 0, Zona 20 --> apparecchiature di categoria 1, pp g
Zona 1, Zona 21 --> apparecchiature di categoria 1 o 2
Zona 2, Zona 22 --> apparecchiature di categoria 1, 2 o 3
44PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Classificazione delle apparecchiature ATEX
Classificazione delle apparecchiature ATEXMisure Tecniche1
8GRUPPI
• GRUPPO I: miniere con grisouGRUPPO I: miniere con grisou
• GRUPPO II: altre atmosfere esplosive (ambienti di superficie)
8SOSTANZE CARATTERISTICHE
• I metano
• IIA propano
• IIB etilene
• IIC idrogeno e acetilene
8n.b. Le suddivisioni IIA, IIB, IIC valgono per i modi di protezione “d” e “i”
8CLASSI DI TEMPERATURA
• Massima temperatura superficiale (°C) – classe di temperatura
• 450=T1 300=T2 200=T3 135=T4 100=T5 85=T6 (Tamb -20°C/40°C)
45PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Esempi di targhe ATEXEsempi di targhe ATEXMisure Tecniche1
Apparecchio per impianti di superficie Apparecchio per impianti di superficie Apparecchio per impianti di superficie (II), di cat. 2, per GAS (G) e Polveri (D)–
idoneo per gas di gruppo IIA, con temperatura di autoaccensione > 200 °C
(T3) e per polveri con temperatura di
Apparecchio per impianti di superficie (II), di cat. 3, per Polveri (D) – idoneo per polveri con temperatura di accensione >
135 °C(T3) e per polveri con temperatura di
autoaccensione > 200 °C.E’ indicato il riferimento al certificato
ATEX
46PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Misure tecniche di protezioneMisure tecniche di protezioneMisure Tecniche1
- Le misure che si possono adottare per ridurre gli effetti di un’esplosione relative agli apparecchi di processo e/o agli edifici che li contengono sono principalmente:contengono sono principalmente:
progettazione resistente all’esplosione
scarico dell’esplosionep
soppressione dell’esplosione
prevenzione della propagazione delle fiamme e dell’esplosione
47PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Misure organizzativeMisure organizzativeMisure Organizzative1
• istruzioni operative
• informazione e formazione dei lavoratori
• qualificazione dei lavoratori (es. manutentori)
• monitoraggio delle atmosfere durante la presenza di lavoratorimonitoraggio delle atmosfere durante la presenza di lavoratori
• sistema di autorizzazione del lavoro per attività pericolose
• ispezione e controllo• ispezione e controllo
• manutenzione delle attrezzature di lavoro (apparecchi ed impianti)
t i d li bi ti di l ( li i )• manutenzione degli ambienti di lavoro (es. pulizia)
• coordinamento
• segnalazione delle zone potenzialmente esplosive
• …
48PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Misure organizzativeMisure organizzativeMisure Organizzative1
Istruzioni di lavoroIstruzioni di lavoroDevono essere impiegati metodi di lavoro sicuri (comprese per le p g ( p p
attività di manutenzione e di pulizia, la messa in servizio e la fermata degli impianti) in relazione al rischio d’esplosione presente nelle aree.
Ispezione e controlloIspezione e controlloppL'utilizzo, per la prima volta, di posti di lavoro con aree in cui possono
formarsi atmosfere esplosive pericolose va preceduto da una verifica del grado di sicurezza dell'intero impianto.grado di sicurezza dell intero impianto.
Lo stesso va fatto dopo che sono state introdotte modifiche che influiscono sulla sicurezza o si siano verificati guasti e l'impianto sia
rimasto danneggiato.rimasto danneggiato. L'efficacia delle misure di prevenzione e protezione delle esplosioni
introdotte in un impianto (es. dispositivi di rivelazione gas, sistemi di ventilazione ecc ) va verificata ad intervalli regolari La frequenza di taliventilazione, ecc.) va verificata ad intervalli regolari. La frequenza di tali
verifiche dipende dal tipo di misura adottata. I controlli vanno eseguiti solo da personale qualificato.
49PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Misure organizzativeMisure organizzativeMisure Organizzative1
ManutenzioneManutenzione
Le misure di prevenzione e di protezione adottate devono essereLe misure di prevenzione e di protezione adottate devono essere mantenute efficienti ed efficaci nel tempo.
Le operazioni di manutenzione che possono causare l’innesco diLe operazioni di manutenzione che possono causare l innesco di atmosfere esplosive (es. saldatura) devono essere soggette a un
sistema di autorizzazioni del lavoro.
Le attività di manutenzione vanno affidate unicamente a personale qualificato.
50PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Misure organizzativeMisure organizzativeMisure Organizzative1
Formazione e informazioneFormazione e informazione
I lavoratori devono essere formati ed informati sui rischi d’esplosione presentiI lavoratori devono essere formati ed informati sui rischi d esplosione presenti sul loro posto di lavoro e sulle misure adottate.
La formazione va dispensata ai lavoratori al momento della loro assunzione ( i h i i i l ) di l t f i t di l(prima che inizino a lavorare), di un loro trasferimento o di una loro
assegnazione ad altra attività, dell'introduzione o del cambiamento di una attrezzatura di lavoro e dell'introduzione di una nuova tecnologia.
La formazione dei lavoratori va ripetuta periodicamente ad intervalli adeguati. Al termine della formazione è utile verificare il livello delle conoscenze
acquisite.
L'obbligo di formazione vale anche per i lavoratori provenienti da altre ditte.
La formazione deve essere dispensata da un formatore qualificato. Le date e i contenuti della formazione e i nomi dei partecipanti vanno documentati per
iscritto.
51PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Misure organizzativeMisure organizzativeMisure Organizzative1
Segnalazione delle aree a rischio d’esplosione
Laddove necessario le aree in cui possono formarsi atmosfereLaddove necessario, le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive in quantità tali da pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori, devono essere identificate nei relativi punti di accesso, t it il t l di i ltramite il seguente segnale di pericolo
EXEX
52PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Misure organizzativeMisure organizzativeMisure Organizzative1
§ divieto di fumo nelle aree a rischio d’esplosione
§ divieto di uso del cellulare nelle aree a rischio d’esplosione
§ procedure specifiche per tener conto del rischio d’esplosione nella progettazione dinuove installazioni (es specifica tecnica per la scelta di apparecchi e sistemi dinuove installazioni (es. specifica tecnica per la scelta di apparecchi e sistemi diprotezione) o nelle modifiche di quelle esistenti (es. procedura per il riesame dellaclassificazione delle aree)
§ proced re specifiche per la gestione delle fornit re di apparecchi sistemi di§ procedure specifiche per la gestione delle forniture di apparecchi, sistemi diprotezione e loro componenti (comprese le parti di ricambio)
§ procedure per la gestione documentale di istruzionid’i t ll i / / t i di hi i i di f ità di t li tifi tid’installazione/uso/manutenzione, dichiarazioni di conformità e di eventuali certificatidi apparecchi, sistemi di protezione e loro componenti
§ istruzioni per l’installazione di apparecchi, sistemi di protezione e loro componenti
§ piano di emergenza ed evacuazione
……………………………………………………………………………ecc.
53PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Identificazione delle aree classificateIdentificazione delle aree classificateAree ATEX2
Nei disegni di classificazione le aree pericolose sono identificate come segue:
GAS POLVERI
54PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
La manutenzioneLa manutenzioneLa sicurezza ATEX2
La manutenzione delle apparecchiature che presentano organi meccanici in movimento e che risultano posizionate in
i ità ll l ifi t d ff tt tprossimità o nelle aree classificate deve essere effettuata tenendo in conto la criticità che tali installazioni hanno come potenziali sorgenti di innesco in presenza di atmosfere esplosiveatmosfere esplosive.
Verificare regolarmente la lubrificazione, l’usura dei cuscinetti e l’allineamento degli organi di trasmissioneg g
Gli accoppiamenti tra motori e organi rotanti sono protetti da carter che potrebbero essere fuori posto o danneggiati. Scintille potrebbero prodursi per es per contatto traScintille potrebbero prodursi per es. per contatto tra ventola di un motore e carter. Situazioni di danneggiamento vanno immediatamente segnalate e rimosse
Le attività manutentive (operazioni di saldatura, taglio o molatura) possono introdurre scintille. Seguire scrupolosamente le procedure di permesso di lavoro
55PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
La manutenzioneLa manutenzioneLa sicurezza ATEX2
È possibile avere dei corpi estranei nelle casse pompea seguito di fermate e attività manutentive se non
ti ll i i d ll d isono presenti sulla aspirazione delle pompe deifiltri.
In questi casi prima di riavviare l’impianto, prevedere ilq p p , pflussaggio delle apparecchiature e delle linee facentiparte dei circuiti interessati dagli interventi. Dove èreso possibile dall’assenza di possibili aggregazionip p gg gdi materiale intorno alle reti, inserire reti diprotezione, con opportuna maglia, sull’aspirazionedelle pompe per evitare l’ingresso di corpi estraneinella cassa. Se non possibile prevedere che ilpersonale addetto alle procedure manutentive(interno o esterno) sia adeguatamente istruito.
56PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
La riduzione del rischioLa riduzione del rischioLa sicurezza ATEX2
Questo elenco riguarda norme generali, approfondite di seguito
Messa a terra di apparecchi e impianti.pp p
Utilizzo di DPI realizzati in materiale dissipativi.
Evitare l’uso di oggetti non conduttivi che elettrizzandosi potrebbero dare origine a scariche a fioccopotrebbero dare origine a scariche a fiocco
La polvere eventualmente versata durante le operazioni manualiLa polvere eventualmente versata durante le operazioni manuali va immediatamente rimossa con mezzi opportuni.
Le attrezzature mobili (es. utensili) utilizzate nelle zone con pericolo di esplosione devono essere solo di tipo consentito (antiscintilla) in relazione al tipo di Zona
57PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
DPI e cariche elettrostaticheDPI e cariche elettrostaticheLa sicurezza ATEX2
Il corpo umano e gli abiti si elettrizzano principalmente perstrofinio.
Per es. se la persona è in movimento si ha l’effetto separazione trale suola delle scarpe ed il pavimento.
Il h b ità d i h l tt i hIl corpo umano ha buone capacità ad assumere cariche elettrichee ad indurre cariche elettriche sui corpi che gli sono intorno.
Il corpo umano arriva a caricarsi fino a 25.000 V e la carica dipperforazione è, par l’aria, paria a 30.000 V/cm.
L’energia di scarica è modesta. Dell’ordine di 15 – 20 µJ,sufficiente comunque ad innescare una atmosfera esplosiva Insufficiente comunque ad innescare una atmosfera esplosiva. Inparticolari condizioni possono verificarsi energia di scaricadell’ordine di 300 – 400 µJ.
Per questi motivi, ovunque sia necessario per evitare il pericolo diesplosione, devono essere adottati idonei DPI dissipativi(antistatici)
58PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Carrelli elettrici e dieselCarrelli elettrici e dieselLa sicurezza ATEX2
La circolazione in Zone classificate di carrelli non costruiti in esecuzione certificata è vietata.esecuzione certificata è vietata.
Fare attenzione alle aree di ricarica batterie.
Sono aree classificate perché durante la ricarica si generadurante la ricarica si genera
idrogeno
59PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
House keepingHouse keepingLa sicurezza ATEX2
Una buona house keeping generale di reparto diminuisce il rischio diUna buona house keeping generale di reparto diminuisce il rischio di perdite di fluidi infiammabili e di polveri, diminuisce il rischio di inneschi, diminuisce il rischio di infortunio in caso di emergenza
60PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
L’uso dei tappi L’uso dei tappi La sicurezza ATEX2
Le prese campioni e tutti i manifold dovrebbero essere dotate di tappi al fine di limitare la probabilità di perdite.
I tappi devono essere sempre utilizzati .
61PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Attrezzi di lavoroAttrezzi di lavoroLa sicurezza ATEX2
8 Le istruzioni per l’impiego sicuro di attrezzature da lavoro devono tener
t d i i li di l i
8 Zona 0 – 20
conto dei pericoli di esplosione
8 Nelle zone 0 e 20 non sono ammessi utensili che producono pscintille
8 Nelle zone 1,2,21,22 sono ammessi soltanto utensili che possonosoltanto utensili che possono causare scintille singole quando sono usati. Utensili che generano scintille in serie sono ammessi solo
8 Zona 1 – 2 – 21 - 22
scintille in serie sono ammessi solo se si può assicurare l’assenza di atmosfera esplosiva
8 L’uso di utensili nelle zone classificate è soggetto a permesso di lavoro
62PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Le aperture – L’aspirazioneLe aperture – L’aspirazioneLa sicurezza ATEX2
Rispettare le prescrizioni riguardanti le porte, che devono rimanere normalmente chiuse ed essere
t il l t i l laperte per il solo tempo necessario al loro attraversamento.
Assicurarsi che l’aspirazione locale sia sempre presente p p pdurante le operazioni di processo che comportano normalmente l’emissione di gas, vapori infiammabili e polveri nell’ambientep
Limitare l’apertura di boccaporti, portelli di ispezione etc al tempo strettamente necessario all’esecuzione delle attivitàattività
63PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Il rischio elettrostaticoIl rischio elettrostaticoLa sicurezza ATEX2
In accordo con quanto indicato dalla guida CEI 31-55 “Guida eraccomandazioni per evitare i pericoli dovuti all’elettricità statica”, leoperazioni che possono dare origine a pericoli da elettricità staticaoperazioni che possono dare origine a pericoli da elettricità staticaall’interno di un serbatoio/reattore sono, per es.:
¨ Il riempimento
¨ Lo svuotamento
¨ Il campionamento
¨ L’agitazione, il mescolamento e la cristallizzazione
¨ La pulitura
¨ Il i d ll l i¨ Il carico delle polveri
In relazione a questi pericoli, sono da adottare sempre i seguentiprovvedimenti:
¨ Messa a terra degli apparecchi
¨ Uso da parte del personale di indumenti dissipativi
64PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Il lavaggioIl lavaggioLa sicurezza ATEX2
Lavaggio
Dopo lo svuotamento degli apparecchi al loro interno potrebbeDopo lo svuotamento degli apparecchi, al loro interno potrebbepermanere una atmosfera esplosiva dovuta ai residui di liquidiancora presenti per es sul fondo o sulle pareti. E’ pertanto
i it h i t f di i hinecessario evitare, anche in questa fase di creare inneschi per es.introducendo attrezzi non metallici o non messi a terra, senza averbonificato.
65PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Uso di oggetti all’interno degli apparecchi
Uso di oggetti all’interno degli apparecchiLa sicurezza ATEX2
Operazioni che richiedano di introdurre oggetti all’interno dell’apparecchiodevono essere effettuate prevedendo le seguenti modalità:
1. assicurare che gli oggetti usati siano metallici, o comunque dissipativi, esiano allo stesso potenziale dell’apparecchio (messi a terra). La messa aterra deve avvenire prima dell’introduzione nell’apparecchio.
2. effettuare le operazioni dopo un tempo sufficiente alla dissipazione dellecariche createsi all’interno dell’apparecchio per evitare, per es., scariche trail campionatore inserito ed eventuali cariche che si trovano sulla superficiedi li id d ttdi un liquido non conduttore.
Le prescrizioni del punto 2 è particolarmente importante per liquidi nonconduttivi. Per liquidi conduttivi infatti si può ritenere che le caricheelettrostatiche si scarichino in tempi molto brevi attraverso la messa a terradell’apparecchio.
Sono considerati liquidi non conduttivi:q¨ i liquidi puri con conduttività inferiore a 50 pS/m
¨ i liquidi non puri (per esempio per presenza di particelle solide, di acqua più dello0 5% di fasi non miscibili) con condutt inferiore a 1000 pS/m
66PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
0,5%, di fasi non miscibili) con condutt. inferiore a 1000 pS/m
Pinze di terraPinze di terraLa sicurezza ATEX2
Messa a terra tramite pinze durante le operazioni di manipolazione di fusti e/ocontenitori mobili contenenti solventi o polveri e pl’utilizzazione di apparecchiature carrellate (ES. pompe)pompe).
E itare che le pin e connesse allaEvitare che le pinze connesse alla rete di terra siano in condizioni di conservazione precarie ai fini della loro funzionalità
Attenzione al posizionamentosicuro delle pinze stesse
67PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
sicuro delle pinze stesse.
Le apparecchiature portatiliLe apparecchiature portatiliLa sicurezza ATEX2
Deve essere prestata particolare attenzione ad una serie diapparecchiature portatili (pompe da travaso, miscelatori, ecc) chepotrebbero non essere idonei per la zona nella quale occasionalmente possono essere impiegati. Una standardizzazione dei componenti è raccomandata. p
Particolare attenzione deve essere posta anche alle prolungheParticolare attenzione deve essere posta anche alle prolunghe.
68PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
Le buste in plasticaLe buste in plasticaLa sicurezza ATEX2
Particolare attenzione và posta alla manipolazione di polveri contenute in
fusti con all’interno una busta di plastica di materiale non conduttivo e
non dissipativo.non dissipativo.
Il film plastico si elettrizza durante le operazioni di riempimento e
svuotamento Se si riempie un contenitore con una polvere altamentesvuotamento. Se si riempie un contenitore con una polvere altamente
carica e con resistività elevata sono possibili scariche propagantesi a
fiocco altamente energetiche (~ 1 J).
Le buste plastiche utilizzate come secondo contenimento con plastic bags devono avere una resistività < 109 Ωm (film dissipativo) almenobags devono avere una resistività < 109 Ωm (film dissipativo) almeno per quelle polveri caratterizzate da una elevata sensibilità agli inneschi (ovvero con MIE inferiore a 3÷4 mJ).
69PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
La pulizia delle polveriLa pulizia delle polveriLa sicurezza ATEX2
La formazione di pericolosi depositi di polveri negli ambienti di lavoro può essere evitata mediante regolari misure di pulizia.
Per l'eliminazione dei depositi di polveri, debbono essere evitati i procedimenti di pulitura che prevedono la formazione di vortici
l’ tili dicome l’utilizzo di scope.
Debbono essere procedurati adeguati procedimenti di aspirazione e di pulitura per es per via umida (uso di impianti centralizzati adeguati opulitura per es. per via umida (uso di impianti centralizzati adeguati o aspiratori industriali mobili, privi di fonti di ignizione) vantaggiosi dal punto di vista della sicurezza.
Al momento di utilizzare procedimenti di pulitura per via umida va considerato che potrebbero esservi ulteriori problemi di smaltimentosmaltimento.
Se le polveri di metalli leggeri vengono separate da apparecchi di pulitura per via umida, occorre tener conto della possibilità che si
70PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
p p , psviluppi idrogeno.
La pulizia delle polveriLa pulizia delle polveriLa sicurezza ATEX2
In ogni caso si deve evitare di soffiare con aria compressa o altri fluidi in pressione sulla polvere depositata.
Per l'aspirazione di polveri infiammabili debbono essere usati esclusivamente aspirapolveri costruiti in modo da non costituire una fonte di ignizione:g
- costruzione elettrica adeguata alla classificazione della zona
- protezione dalla elettricità statica
71PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
protezione dalla elettricità statica
ATEX e LaboratoriATEX e LaboratoriLa sicurezza ATEX2
Al fine di poter trascurare la formazione di un'atmosfera esplosiva pericolosa nell’uso degli infiammabili in laboratorio, debbono essere rispettate le regole generali di sicurezza lavorando esclusivamente sotto cappa.
L d t t di t ll d ll’ i i llLe cappe, dotate di controllo dell’aspirazione e allarme locale di minimo flusso, devono essere mantenute efficienti.
I contenitori dei solventi debbono essere sempre richiusi econservati negli armadi di sicurezza provvisti di entila ione (il posi ionamento della bocchetta diventilazione (il posizionamento della bocchetta di
aspirazione dovrebbe essere funzione della densità relativa del vapore e quindi gli armadi dovrebbero essere almeno differenziati per le due categorie: vapori più leggeri dell’aria e vapori più pesanti dell’aria – è da preferire il collegamento diretto mediante eventuale
72PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL
flessibile antistatico tra tubazione e armadio).
8
73PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONIMATERIALE INFORMATIVOJOINTECH SRL