le complicanze infettive nel paziente critico in ucic
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Le complicanze infettive nel paziente critico in UCIC
Dr. Dino SgarabottoMalattie Infettive e Tropicali
Padova
Bibliografia/IDSA guidelines• Mandell LA et al: Infectious Diseases Society of
America/American Thoracic Society Consensus Guidelines on the Management of Community-Acquired Pneumonia in Adults. CID 2007; 44 (Suppl 2): 27-72
• Kalil AC et al: Management of Adults With Hospital-acquired and Ventilator-associated Pneumonia. CID 2016; 63: 1-51
• Mermel LA et al: Clinical Practice Guidelines for the Diagnosis and Management of Intravascular Catheter-Related Infection CID 2009; 49: 1-45
• O'Grady NP et al: Guidelines for the Prevention of Intravascular Catheter-related Infections. CID 2011; 52: 1-32
Chiamate l’infettivologo!• Febbre• Febbre con brivido• Addensamento polmonare• Alert microbiologico per cocchi Gram positivi o
per bastoncelli Gram negativi dall’emo o dal broncoaspirato
• Marcata alterazione degli indici di flogosi
Non si tratta di infezione delle vie urinarie
• A meno che:– Segno di Giordano positivo– Cilindri granulosi all’esame urine o alla conta di
Addis– Ecografia patologica dell’apparato urinario:
idronefrosi, calcolosi, ridotta differenziazione cortico-midollare del rene
• Il portatore di catetere urinario ha urine colonizzate ma non ha una infezione urinaria invasiva a meno che il catetere non sia ostruito
Pazienti ad alto rischio• Scompenso cardiaco refrattario con stasi
polmonare cronica• Manovre rianimatorie con ab ingestis• BPCO ed enfisema polmonare• Diabetici scompensati, cirrotici, dializzati,
trattamenti cronici con cortisone o immunosoppressori, HIV
• Lunga permanenza in UCIC o in rianimazione o in altro ospedale
Le infezioni più frequenti
• Polmonite e BPCO riacutizzata• Infezione del CVC o degli accessi vascolari per
assistenze (contropulsatore, Ecmo, assistenze ventricolari) specie in sede inguinale
Durata della terapia antibiotica
• 10 giorni, 15 giorni, 21 giorni• Dipende dalla rapidità con cui risulta efficace:
quando scompare la febbre? quando si dimezza la Proteina C reattiva e la Procalcitonina? Quando si riduce l’addensamento polmonare?
• Dipende dalla comorbilità ed in particolare dalla presenza di stasi polmonare (da trattare il più presto possibile)
Processo infettivo
1^ settimana
37°
38°
39°
40°
Periodo pirogenico breve con brivido
Crepitii soffio bronchiale
Polmonite
Curva febbrile
1^ settimana
37°
38°
39°
40°
Periodo pirogenico breve con brivido
VES
Processo infettivo
VESPCR
PCT
Parametri Clinici: curva febbrile, esame obiettivo e sintomi. VES, PCR, PCT
CAP e BPCO riacutizzata• Presentazione come comorbidità presente
entro 48 ore dal ricovero in Ucic di paziente proveniente da casa o da altro reparto ma entro 48 dal ricovero ospedaliero
• CAP sta per polmonite di comunità contrapposta a polmonite nosocomiale: i patogeni implicati sono diversi
• Nelle CAP si escludono i microorganismi multiresistenti che si trovano solo in ospedale
CAP: definizione• Febbre e tosse con addensamento all’Rx torace (reperto
obiettivo confermato da Rx torace)• Indici di flogosi alterati: spesso la Proteina C reattiva è > 100
mg/L; se non lo è, lo diventa entro 24-48 ore, ma allora la PCT è già >1.0
• Va differenziata dalla stasi polmonare a cui può essere associata (presenza di broncogramma aereo; talora necessaria TAC torace senza contrasto e non ad alta definizione)
• La stasi polmonare può essere modificata con la terapia diuretica
• La stasi polmonare contribuisce a prolungare il decorso della CAP
Polmonite nosocomiale• Vale quanto detto per la CAP, ma l’eziologia e
differente e la nostra terapia dovrà essere differente • Insorge dopo 48 ore dal ricovero in Ospedale • I patogeni sono quelli che troviamo in comunità se
siamo fortunati ma spesso sono quelli ospedalieri MDR soprattutto se la degenza è lunga
• Spesso bisogna fare una broncoscopia per individuare esattamente il patogeno responsabile e fare una terapia mirata se si vuole avere successo
• Nella CAP invece la terapia è empirica
Terapia empirica della CAP• È la stessa per la BPCO riacutizzata (Streptococcus
pneumoniae, Haemophulis influenzae, Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Mycoplasma e Chlamydia pneumoniae)
• Ci sono molte opzioni, noi abbiamo cercato uno schema semplice oltre che previsto dalle linee guida:– Ampicillina/Subactam 3 g ev. ogni 8 ore associato a
Azitromicina 500 mg os o ev. ogni 24 ore (se la funzione renale è integra)
– Ceftriaxone 2 g ev ogni 24 ore associato a Azitromicina come sopra se la funzione renale è compromessa
Segue %• Ampicillina/sulbactam ev 9 g/die equivalgono a 6 g
ev di amoxicillina/clavulanato che non sono raggiungibili per os (max 3-4 g/die)
• Ceftriaxone è eliminato per via epatica e la dose è sempre la stessa sia che il paziente abbia una creatinina normale, elevata o sia in dialisi
• L’azitromicina che è eliminata per via epatica ma a differenza degli altri macrolidi non interferisce col citocromo P450 per cui non interferisce con warfarina e altri farmaci cardiologici
Segue %%• Nei pazienti allergici alle betalattamine:– Tavanic (levofloxacina) 750-500 mg ev al dì in monoterapia– Eventuale associazione con teicoplanina o aztreonam o
meropenem o clindamicina nei casi più gravi• Valutare il QT e non usare il Tavanic se il QT è lungo o
sospenderlo se diventa lungo• La ciprofloxacina interferisce meno col QT rispetto a
levofloxacina o a moxifloxacina ma i suoi livelli negli alveoli polmonari sono più bassi per cui la ciprofloxacina è in seconda scelta
Terapia della polmonite nosocomiale
• Deve essere fatta una broncoscopia con toilette broncoscopica o con Bal microbiologico per accertare il patogeno responsabile
• È possibile che sia implicato un MRSA o una Pseudomonas aeruginosa MDR
• Ci possono essere anche anaerobi se c’è stato un ab ingestis
• La terapia antibiotica ideale è quella mirata ed in attesa dei risultati vanno empiricamente coperti entrambi questi patogeni oltre a quelli di comunità
Segue• Di solito si associa Piperacillina/tazobactam o Meropenem,
Levofloxacina o Ciprofloxacina oltre a Vancomicina o Teicoplanina
• La piperacillina/tazobactam comporta una lieve riduzione di dosaggio in caso di insufficienza renale
• Il meropenem comporta una netta riduzione di dosaggio in caso di insufficienza renale
• Levofloxacina e ciprofloxacina: quando la creatinina è > 200 mmol/l, la posologia va dimezzata
• Vanco o Teico devono avere livelli ematici presomministrazione di 15-20 ug/L; è prevista una netta riduzione di posologia in caso di insufficienza renale
In caso di ab-ingestis• A volte le manovre rianimatorie possono
comportare un’ab-ingestis• Toilette broncoscopica precoce• Può avvenire al momento del ricovero o durante
la degenza• Al momento del ricovero:– Unasyn/Tavanic o Ciproxin
• Durante la degenza:– Tazocin o Merrem/Tavanic o Ciproxin
Inserzione difficile del CVC
• A volte l’inserzione del CVC può essere molto difficoltosa e necessita di più tentativi infruttuosi
• Solo in questi casi dare Cefamezin (cefazolina) 2 g ev subito dopo l’inserzione del CVC (profilassi ultrashort) oppure 2 dosi a 8 ore uno dall’altra a cominciare da subito dopo l’inserzione del CVC (profilassi short)
• L’esperienza in chirurgia generale insegna che profilassi più lunghe sono inutili o addirittura dannose (selezione di patogeni resistenti)
Nuovi antibiotici in arrivo• Associazioni con Avibactam del ceftazidime
(Zavicefta) per ESBL senza ricorrere ai carbapenemici ed attivo sulle KPC/Acineto MDR
• Ceftozolano/tazobactam (Zerbaxa)• Ceftarolina/Ceftobiprolo (Zinforo/Mabelio)
cefalosporine di 5° generazione attiva sugli MRSA (e sugli Enterococchi)
• Nuovi oxazolidoni cioè derivati dal linezolid: attivi anche sui Gram positivi diventati resistenti al linezolid (Tedizolid/Sivextro) e senza dare piastrinopenia
Infezione del CVC• Si sospetta quando il paziente è febbrile, ha
proteina C reattiva elevata associata a leucocitosi in assenza di addensamenti polmonari all’Rx torace e non c’è un’infezione urinaria con segno di Giordano positivo
• Di solito il CVC è presente da oltre 8-10 giorni • È più probabile se il CVC viene utilizzato anche
per una alimentazione parenterale• È più probabile se è in sede inguinale
Cosa fare in caso di sospetta infezione del CVC
• Fare emocoltura dal vena periferica e dal CVC• Sostituire o rimandrinare il CVC su filo guida (pazienti
scoagulati)• Iniziare terapia empirica per Staphylococcus aureus MS o MR
e per Staphylococci coagulasi-negativi (epidermidis, haemoliticus, capitis, etc)
• Prendere in considerazione che il patogeno possa essere una Candida se il paziente è un diabetico, un immunodepresso o ha fatto una prolungata terapia antibiotica per altri motivi
• Considerare Fundus oculi, ecodoppler vascolare ed ecocardio ed eventualmente ripeterli dopo una settimana per escludere vegetazioni valvolari
Terapia del CVC infetto• Vanco 2 g/die in pompa con l’obiettivo di avere livelli
ematici di 25-30 ug/L• Teico 800-600 mg/die (10mg/Kg/die) per tre giorni e poi
600-400 mg/die (6mg/Kg/die) con livelli pre-somministrazione di 10-15 ug/L
• Vanco e teico vanno ridotte in caso di insufficienza renale• Zyvoxid (linezolid) e Cubicin (daptomicina 8 mg/Kg/die)
sono alternative disponibili• 10-15 giorni di terapia sono sufficienti in assenza di
endocardite
Terapia antistafilococcica empirica
• Copertura per MSSA e MSRA contemporanea: dunque o Vancomicina o Teicoplanina
• Il problema degli Stafilococchi coagulasi- negativi: epidermidis, haemoliticus, warnerii, capitis, hominis, saprophiticus, etc che possono presentare MIC per Vanco/Teico >2-4 ug/ml cioè diventano farmaci batteriostatici e non batteriocidi
• Solo la Daptomicina 8 mg/Kg/die è attiva in tutti questi ceppi e poi de-escalation
In caso di Candidemia• Eliminare il CVC almeno transitoriamente• Controllare Fundus oculi ecodoppler vascolare ed
ecocardio in quanto se positivi la terapia dura 8 settimane• Se negativi la terapia dura 15-21 giorni (quando si
normalizzano gli indici di flogosi?)• Caspofungina, Micafungina, Anidulafungina o
Amphotericina liposomiali• Quando il paziente è stabilizzato con emocolture negative
si può passare a Fluconazolo 600-800 mg (10mg/Kg/die) al dì per tre giorni e poi 400-600 mg (6mg/Kg/die) al dì
Quando sospettare una candidemia
• Febbre senza brivido• Febbre con paziente non obnubilato (settico)• PCR >100 con PCT<1.0• Bisogna fare il Beta-D-Glucano: su pazienti non
CVVH e non in NPT sono significativi valori >100 altrimenti >200 pg/ml
• Fare Fundus oculi ed ecocardio ma anche ecodoppler vascolare in sede di CVC: se positivi la terapia è 8 e non 3 settimane
Profilassi antibiotica nell’inserzione urgente di ECMO
• Di solito è un’inserzione inguinale diretta arteriosa e venosa senza anastomosi arteriosa a «braghetta» di Dacron
• Schema 3T+F: Targosid/Tazocin/Tavanic + Fluconazolo
• Non è una schema antibiotico codificato e pubblicato, ma è razionale in quanto è:
• Meglio di Unasyn/Ciproxin e meno di Cubicin/Meropenem/Echinocandina
Conclusioni• Fondamentale è la collaborazione fra
infettivologo e cardiologo in Ucic in quanto ormai le problematiche infettivologiche sono quelle tipiche delle Rianimazioni generali
• I problemi più comuni dovrebbero essere gestiti direttamente dal cardiologo con uno schema semplificato come quello qui suggerito
• I patogeni multiresistenti ospedalieri attualmente pongono i problemi di gestione più difficile