le carte del sultano
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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVIT CULTURALIARCHIVIO DI STATO DI VENEZIA
LE CARTE DEL SULTANONELLARCHIVIO DI STATO DI VENEZIA
CATALOGODELLAMOSTRA
a cura diMaria Pia Pedani e Patrizia Bortolozzo
traduzione in turco diIl Sat
VeneziaArchivio di Stato
21 settembre 15 ottobre 2010
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Le carte del sultano nellArchivio di Stato di VeneziaCatalogo della mostra
Archivio di Stato di Venezia21 settembre 15 ottobre 2010
A cura diMaria Pia Pedani e Patrizia Bortolozzo
Traduzione in turco diIl Sat
Questo progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri con il
fondo dellotto per mille dellIRPEF devoluto dai cittadini alla diretta gestionestatale.
LaMiscellanea documenti turchi consultabile on-line allindirizzo:http://www.archiviodistatovenezia.it/divenire/home.htm
Tutti i diritti sui testi presentati sono e restanodellArchivio di Stato di Venezia
Prima edizione settembre 2010
Archivio di Stato di Venezia
Campo dei Frari 3002 30125 Venezia
http://[email protected]
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VENEDK DEVLET ARVNDE BULUNAN
PADAH BELGELER
SERG KATALOU
HazrlayanMaria Pia Pedani ve Patrizia Bortolozzo
Trke evirisiIl Sat
VenedikDevlet Arivi
21 Eyll 15 Ekim 2010
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INDICE / DZN
R. Santoro,La Miscellanea documenti turchi .................................. 7R. Santoro, Trk belgelerinin derlemesi ......................................... 11
M.P. Pedani,Le carte del Sultano nellArchivio di Statodi Venezia ................................................................................. 15
M.P. Pedani, Venedik Devlet Arivinde Bulunan PadiahBelgeleri ................................................................................... 21
Schede / Tablolar ............................................................................ 27
Bibliografia / Kaynaka .................................................................. 94
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LAMISCELLANEA DOCUMENTI TURCHI
LArchivio di Stato di Venezia si pone, nel panorama internazionale,come una delle pi eminenti Istituzioni deputate alla conservazionedella memoria archivistica.
La storia della Repubblica di Venezia in realt racchiude in s
non solo lintera storia del Mediterraneo, ma anche le origini del mondomoderno, sviluppatosi per vie assolutamente imprevedibili attraverso lacreazione di un economia-mondo in grado, per la prima volta nellastoria, di superare limmobilismo proprietario-terriero del mondoantico.
Venezia fu il centro di tale economia-mondo per molti secoli,prima di cedere lo scettro ad Anversa, poi ad Amsterdam e a Londra.
Il confronto con limmenso Impero turco fu certamente cruciale
per la Repubblica, declinandosi in termini di scontro politico-militare,accompagnato per, ed innervato, da correnti di scambi commerciali,contatti culturali e di civilt che arricchirono entrambi i contendenti.
Rapporti cos intensi, e prolungati nel tempo, hanno lasciatodocumentazione archivistica di grande spessore, curata ben presto con
particolare oculatezza dalla Cancelleria veneziana, che volle creareappositi nuclei documentari predisposti in maniera corretta per serviregli scopi degli organi costituzionali al vertice del potere politico.
Il quindicesimo secolo, non dimentichiamolo, inaugura aVenezia la stagione degli archivi segreti, gi fatta propria altrove nelsecolo precedente, connotando gli stessi di valenze funzionali ad unsistema di governo che fa del controllo del territorio, della gestione
politica e diplomatica, prima che militare, dei rapporti internazionalibasati non di rado su accordi segreti, il momento principale di unagestione del potere che si prepara ad essere uno scontro fra Stati.
let dellincipiente ragion di Stato, di cui gli archivicostituiscono uno dei nuclei costitutivi, strumenti per operare in modo
riservato ed arcano facendo valere conoscenze ed esperienze anchelontane, ma reinterpretate alla luce dei nuovi bisogni.
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Allinterno delle cancellerie si assiste cos a nuovi ordinamentidella documentazione, alla predisposizione di strumenti archivisticifunzionali non a conservazioni finalizzate alla conoscenza storica, equindi organica, del passato, ma a raccolte che potessero servire i
bisogni non dilazionabili della politica.In questa temperie sorge la necessit di raccogliere i documentiin ottomano relativi ai rapporti con lImpero, al di l delle serieordinarie del Senato che raccoglievano documentazione complessivadei rapporti con altre corti, ed ad assicurarne corrette traduzioni ediverse versioni che potessero immediatamente essere utilizzate.
Se pur non mancano documenti in ottomano in altre seriedellArchivio veneziano, certo che la collezione dei documenti turchine raccoglie la massima parte.
Nei secoli successivi la collezione si arricchisce anche didocumenti non in turco, scelti sempre in un ambito di contenuti relativiai rapporti con Costantinopoli.
Gli archivi segreti del principe e le auree raccolte tesori delprincipe dellet moderna trovano nella rivoluzione francese la loroconclusione, per lasciare il posto ad altre valenze attribuite agli archivistessi.
La loi concernat lorganisation des archives tablie auprs de la
Reprsentation national del 7 messidoro, anno II della Repubblicafrancese, creando gli archivi presso la Rappresentanza nazionale, neapre la consultazione a tutti i cittadini per la tutela dei propri diritti,riprendendo impostazioni degli statuti comunali italiani nel medioevo.
Ma vi di pi. Nella stessa legge si riconosce che negli archivipervenuti attraverso una conservazione secolare possono esservi carte emanoscritti che appartengono alla storia, alle scienze ed alle arti e se nedispone il trasferimento presso la Biblioteca nazionale o le Biblioteche
dipartimentali. Il riconoscimento della centralit dellarchivio comecomplesso organico per la conoscenza della storia passata non ancoramaturo, ma di singoli documenti, o collezioni o raccolte si afferma larilevanza culturale, al di l di utilizzi di natura giuridica.
Il periodo napoleonico vede uninstancabile attivit per lacreazione di Istituti archivistici simili a strutture museali, ed anche idocumenti turchi provenienti dalla cancelleria ducale ne vengonocoinvolti.
Cos nel 1805 il governo austriaco, volendo precedere ilprobabile arrivo di Napoleone anche a Venezia, invi a Vienna le carteche riteneva pi preziose, non solo per motivi di ricerca storica, ma
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anche per fattura artistica, e numerosi documenti miniati in ottomanogiunsero nellArchivio di Stato della citt viennese, n furono restituitiin ottemperanza del trattato di Presburgo del 26 dicembre dello stessoanno.
Nel 1866 ancora furono portati a Vienna preziosi documenti, tracui documenti di imperatori bizantini ed ottomani, tratti da diversifondi, e sempre scelti con criterio collezionistico che non curalorganicit dellarchivio come complesso di documenti legati da unvincolo necessario alla sua comprensione.
Due anni dopo anche questo nucleo documentario fu restituitoallItalia, comprensivo anche dei documenti trattenuti nel 1805.
La Miscellanea documenti turchi vede in queste vicende la suaorigine ufficiale presso lArchivio di Stato di Venezia. Attorno alnucleo primigenio nato presso la cancelleria ducale per motivi dimigliore funzionalit di utilizzo dei documenti a fini politici edamministrativi si impongono considerazioni legate alla bellezza esteticadei documenti, alla loro significanza a fini storici, non tenendo in
particolare conto la conservazione dellarchivio secondo metodologie dicontesto, quello che noi archivisti chiamiamo il metodo storicodellordinamento degli archivi, che non accetta interventi successivinon rispettosi degli ordinamenti originari.
I decenni successivi vedono succedersi lopera di diversi studiosiper ordinare e regestare i documenti della Miscellanea, che giunge acompimento con il lavoro di Maria Pia Pedani, che sulla base deiregesti di Bombaci, rende finalmente i documenti stessi consultabilidagli studiosi.
Una nuova fase di intervento sui documenti turchi si resa aquesto punto necessaria.
noto in letteratura archivistica che il danno maggiore alla
preservazione della documentazione dato dalla sua manipolazione inoccasione della consultazione, danno da stimare superiore alle negativecondizioni climatiche ed agli attacchi di microorganismi.
La domanda del mondo della ricerca verso la Miscellaneadocumenti turchi stata sempre sostenuta negli anni ed andata di pari
passo alla preoccupazione per lo stato di salute dei documenti,caratterizzati da supporti non particolarmente resistenti e miniatureauree a rischio di dispersione.
La comune volont di diverse Istituzioni, e le sinergieconseguenti, hanno permesso di avviare a soluzione il problema.
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La Direzione generale per gli Archivi ha messo a disposizione unfinanziamento per la riproduzione digitale dei documenti turchi, e lostesso ha fatto la Presidenza del Consiglio dei Ministri con i fondidellotto per mille.
LArchivio di Stato di Venezia dal canto suo, con il contributodeterminante di Maria Pia Pedani, ha curato tutte le operazioniconnesse alla riproduzione ed allinserimento dei metadati nel sistemadi consultazione via internet della documentazione archivisticaelaborato dallArchivio di Stato e denominato Divenire.
Ora la documentazione non solo consultabile in riproduzionepresso lArchivio, ma anche direttamente dalle proprie sedi,consentendo il surplus di conoscenza derivante dalla compresenza intempo reale di dati ed immagini, salvaguardando nel contempo glioriginali.
Raffaele Santoro
direttore dellArchivio di Stato di Venezia
Corre lobbligo di ringraziare la prof. Maria Pia Pedani, autore del volume I
documenti turchi dellArchivio di Stato di Venezia, la dr.ssa PatriziaBortolozzo, che ha curato con rigoroso metodo scientifico il trattamento delledescrizioni dei documenti per il loro inserimento nel Divenire, e ilcoordinatore della Sezione di fotoriproduzione, legatoria e restauro GiovanniCaniato. Si ringraziano inoltre Michele Zanella e Olivio Bondesan,rispettivamente per le scansioni in alta definizione degli originali elelaborazione delle immagini, Ciro Iuliano per i servizi fotografici, EnzoClaudio Errante per la piramidalizzazione delle immagini, AlessandraSchiavon e Marco Biccai per lallestimento tecnico della mostra documentaria,
Franco Vendramin, assistito da Aldo Ruvoletto, per il restauro econdizionamento dei documenti esposti, nonch il prof. Antonio Fabris perlimpaginazione del catalogo in rete e la Fondazione Querini Stampalia per lamessa a disposizione delle bacheche.Un particolare ringraziamento va al prof. Luciano Scala, direttore generale pergli Archivi, che ha sostenuto liniziativa, alla dr.ssa Patrizia Ferrara, direttoredel Servizio studi e valorizzazione della Direzione generale per gli Archivi,alla dr.ssa Antonella Mul, funzionario dello stesso Servizio.Si ringrazia con viva riconoscenza la Presidenza del Consiglio dei Ministri,
che ha creduto nelliniziativa ed ha messo a disposizione uno stanziamento suifondi dellotto per mille.
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TRK BELGELERNN DERLEMES
Venedik Devlet Arivi, uluslararas platformda, arivlerin korunmasasndan, dier nemli kurumlar arasnda olduka sekin bir yeresahiptir.
Venedik Cumhuriyeti tarihi aslnda sadece Akdeniz dnyastarihi iin nemli deildir; eskinin ataletinden syrlarak bir dnyaekonomisi yaratmaya ynelik hareketlilii dolaysyla modern dnyatarihi asndan da nemlidir.
Venedik, benzer merkezler olan Anvers, Amsterdam veLondradan da nce, yzyllar boyunca dnya ekonomi merkeziolmutur.
Usuz bucaksz Osmanlmparatorluu ile olan ilikiler VenedikCumhuriyeti iin kesinlikle ok nemliydi. Politik-askeri alandaki
ilikiler, ticari al verilerdeki rekabet ile birlikte her iki taraf iin dekltrel etkileimlerin zenginlemesine katk salamt.
Bu denli gl ilikiler, geen zaman ile birlikte pek ok arivmalzemesini de ardnda brakt. Bu ariv, Venedik katiplii tarafndan,tutarl ve doru biimde oluturulabilmek iin zamann dier politik veyapsal unsurlar ile karlatrlarak, politik g organlarnn yapsnabal kalmak amacyla titizce gzden geirilerek oluturuldu.
Unutmayalm ki 15. Yzyl, daha nceki yllarda devletin askeri
alandan nce politik ve diplomasi alanndaki kendi deerlerini vetopraklarn kontrol amacyla, nadiren var olan gizli anlamalar temelalnmadan, uluslararas raporlardan oluan, devletler arasndakabilecek anlamazlklarn stesinden gelebilmek iin oluturulmuVenedik gizli arivlerinin alma dnemidir.
Yeni balayan ulusal kar anda arivler, bilgi ve deneyimleredeer vererek, korumac ve gizli bir yaklamla, yeni aralarnyaplandrlmas ve yeni ihtiyalarn belirlenmesine k tutan yapsal
unsurlar aras
ndayd
. Katiplik ierisinde, sadece tarihsel bilgiyedayanmayan, gemiteki organik balar da ieren, politikadagereksinim duyulabilecek ve ertelenemeyecek ihtiyalara da yer
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vermek iin, eitli ilevsel aralar kullanlyor, arivlemede yeniuygulamalara yer veriliyordu.
Bu balamda Osmanl mparatorluu ile olan ilikilerdekiraporlarn da toplanmasna ihtiya douyordu. Bylece Senatoda
kar
k halde bulunan tm belgeler ve raporlar seri birekilde toplan
p,gerektiinde derhal kullanabilmek amacyla titizce tercme ediliyordu.Eer Osmanlca yazlm olan belgelere Venedik Arivinin dier
serilerinde ihtiya yok ise, bu belgeler koleksiyonunun dier bykksmnda toplanyordu.
Sonraki yzyllarda bu koleksiyon, stanbul ile olan dierilikilere ait, sadece Trke olmayan belge ve ierikler ile dezenginleti.
Hkmdarn gizli arivleri ve erken modern dnemin prensinhazinelerindeki altnlar Fransz Devrimi ile birlikte eski nemleriniyitirmiler, yerlerini ve kymetlerini bizatihi arivlerin kendileri ile
paylamak zorunda kalmlardr.Fransz Cumhuriyetinin ikinci ylnda, 7 Mesidorda yaymlanan
Loi concernat lorganisation des archives tablie auprs de laReprsentation national isimli kanun ile ulusal arivleroluturulmutur. Bu yasayla birlikte arivler, btn vatandalara akhale getirilmitir.
Bununla birlikte, ayn kanunda tanmland zere, arive kabuledilen bu belgeler; tarihsel, bilimsel ve sanatsal bilgileri ieren dnyevisohbetler srasnda yazlm bir takm bilgilerin bulunduu katlarveya el yazlar olabilir ve ulusal veya blgesel ktphanelerde dzenli
birekilde tutulabilirler. Tarihin bilinmesi iin oluturulan, organik vepek ok paradan oluan bir merkezi ariv tanmlamas henzolgunlamamtr. Ancak tek tk belgeler, kltrel konular ile alAkal
belge veya koleksiyonlar, yrrlkteki yasalarla ilgili belgeler
bulunmaktadr.Napolyon dneminde yorulmakszn yaplan, mzeci biranlayla bir ariv kurumu oluturma abas neticesinde, VenedikKatipliinden gelen pek ok Trk belgesi de toplanmtr.
Bylece Avusturya idaresi 1805 ylnda, elinde bulundurduunemli ktlar byk olaslkla Napolyon Venedike gitmeden nce,Viyanaya yollamtr. Bu ok saydaki Osmanl belgesi sadece tarihiaratrma amacyla deil, ayn zamanda sanatsal zenginlik iin ViyanaDevlet Arivine katlm, ayn yln 26 Kasmnda Pressburgda yerinialmtr.
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1866 ylnda, farkl kaynaklardan gelen Bizans ve Osmanlmparatorluklarnn dier deerli belgeleri ile tekrar Viyanayagtrlm, koleksiyon kstaslar asndan daima, hatrlanmas veanlalmas gereken balar olan belgeler olarak seilmilerdir.
ki y
l sonra bu merkezdeki belgelemede, 1805deki belgeleri deiine alaraktalyaya devredilmitir.Trk Belgelerinin Derlemesi (Miscellanea documenti turchi)
resmi k yeri olan, Venedik Devlet Arivine kazandrlmtr. Buerevede Doj Ktiplii, politik ve ynetimsel belgelerin kullanmilevliini arttrmak iin bu belgeleri zellikle barndrdklar arivselieriklerinden ziyade, estetik ve gzellik balar, tarihsel deerleriasndan deerlendirmitir. Biz arivciler bu yntemi tarihselarivleme metodu olarak adlandrrz ki bu yntem takip eden olaylarlakartrlmaz ve kaynaa dayal uygulamalara bal kalr.
Sonraki yllarda bu belgeleri derlemek iin farkl aratrmaclarnalmalar olmu, bu almalarn neticesinde Maria Pia Pedaninin,Bombacinin kaytlarn temel alarak gerekletirdii, aratrmaclararahata kullanlabilecek nitelikteki bir alma elimize ulamtr.
Trk belgeleri zerinde yeni bir mdahale bir noktada gereklihale gelmitir. Arivcilik literatrnde en iyi bilinen eylerden birtanesi, belgeye en ziyade zararn alma srasnda verildiidir. Havasal
deiimler ve belgelerin mikro organizmalarca saldrya uramasonlar negatif ynde etkiler.
te bu yzden aratrma dnyasnda La Miscellanea documentiTurchi.deki belgelerin zarar grecei, zellikle altn yaldzlarn veminyatrlerin risk altnda olduu ynnde ve bunun ne ekilde salkl
bir biimde muhafaza edilecei ynnde endieler mevcuttu..Farkl kurumlarn ortak istek ve fikirleri ile bu problemin
zlmesi salanmtr. Ariv Genel Direktrlnn bu belgelerin
dijitalizasyonunu zerine alm, Bakanlar Kurulu Bakanl da bindesekiz fonundan bu konuda bir kaynak salanmtr.Venedik Devlet Arivi ise Maria Pia Pedaninin katklar ile tm
arivini, internetten ulalabilecekekilde,Divenire olarak adlandrlansistemle yeniden gzden geirerek derlemitir. Artk belgelere yalnzcaAriv salonundan deil, dijital ortamda aratrmaclarn bulunduklaryerlerden de ulamalar mmkn hale gelmitir. Bu sayede belgelerinorijinallerinin korunmas da rahatlkla mmkn olacaktr.
Raffaele Santoro
Venedik Devlet Arivi Mdr
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I documenti turchi dellArchivio di Stato di Venezia kitabnn yazar MariaPia Pedaniye, yetkin bir bilimsel yntemle gerekletirdii belgelerinbetimlerini Divenireye yerletiren Dr. Patrizia Bortolozzoya ve restorasyon,cilthane ve fotograf stdyosu koordinatr Giovanni Caniatoya teekkretmeyi bir bor biliriz. Ayrca zgn metinlerin baarl biimindeskeynerinigerekletiren Michele Zanella ve grntlerin ritularn yapan OlivoBondesana teekkr ederiz. Fotograflar iin Ciro Iuliano, Enzo ClaudioErranteye, grntlerin sralamas iin ve Alessandra Schiavon ve MarcoBiccaiya belgelerin sergilenmesinde verdikleri teknik katkdan tr teekkrederiz. Franco Vedramin ve yardmcs Aldo Ruvolettoya restorasyon vesergilenen belgelerin korunmas ve Prof. Antonio Fabrise katalogun internetsayfalanmas ve Fondazione Querini Stampalia ya kullanmamza sunduklar
vitrinlerden tr teekkr ederiz.Bandan beri verdii destekler iin Ariv genel mdr Prof. LucianoScalaya, Genel Ariv Hizmetleri alma ve deerlendirme mdr Dr.Patrizia Ferraraya, ayn kurum alan Dr. Antonella Mulye zelteekkrlerimi sunarm.talya Cumuriyeti Bakanlar Kurulu Bakanlna bandan beri bize inanarak,binde sekiz fonundan bize finansal destek saladklar iin itenlikle teekkrbor bilirim.
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LE CARTE DEL SULTANONELLARCHIVIO DI STATO DI VENEZIA
Sin dallinizio dellOttocento gli storici dellImpero Ottomano nonpoterono fare a meno di rivolgersi alle carte conservate dagli archividella Serenissima. Lo stesso Joseph von Hammer-Purgstall, nello
scrivere la sua monumentale Geschichte des Osmanischen Reichesutilizz moltissimi di tali documenti, allora conservati in parte aVenezia e in parte nello Staadtarchiv di Vienna. La traduzione initaliano del suo lavoro venne in quegli stessi anni affidata a un giovaneinsegnante di tedesco, Samuele Romanin, che trasse ispirazione emetodo proprio dallopera dello storico e interprete austriaco,diventando poi uno dei maggiori storici ottocenteschi di Venezia.
Per secoli Venezia intrattenne rapporti privilegiati con lImpero
Ottomano. Per quanto si sia soliti ricordare soprattutto battaglie eguerre, vinte o perdute, i periodi di pace tra queste due grandi potenzemediterranee superarono di gran lunga i periodi di conflitto: dalliniziodel Trecento, quando venne fondato lImpero di Osman, al 1797,quando termin la Serenissima Repubblica, vi fu infatti meno di unsecolo di guerra aperta mentre oltre trecento furono gli anni di pacificaconvivenza. I primi accordi di pace risalgono alla fine del XIV secolo,mentre lultima pace venne stipulata nel 1733 e rimase in vigore finoalla fine della Repubblica. I documenti ottomani pi antichi, conservatia Venezia, sono in greco in quanto quella era la lingua dei contattiinternazionali tra Oriente e Occidente utilizzata anche nellImperoOttomano fino a tutto il Quattrocento. Fu in questi anni che il sultanoBayezid II (1481-1512) riorganizz la cancelleria scegliendo distipulare anche gli accordi internazionali in ottomano. Il greco fumantenuto solo per qualche missiva di minor conto cos come altrelingue, dallitaliano al tedesco, a seconda del sovrano cui erano dirette.
Nello stesso periodo intensi furono pure gli scambi di
ambasciatori sia da una parte che dallaltra. Le carte veneziane hannopermesso di sfatare luoghi comuni presenti in opere storiografiche fino
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a pochi anni fa. Per esempio si era soliti affermare che lImperoOttomano accolse le regole della diplomazia e invi proprirappresentanti presso stati cristiani solo dalla fine del Settecento. Alcontrario esistono presso lArchivio di Stato di Venezia testimonianze
che dimostrano come il primo ambasciatore ottomano fu inviato al dogegi nel 1384 e moltissimi altri lo seguirono, quasi uno allanno nelcorso del Cinquecento. vero che a Venezia non vi fu mai unarappresentanza diplomatica stabile ottomana, ma la presenza continuadi ambasciatori, dimostra come non furono solo francesi, italiani oimperiali a mandare i loro rappresentanti alla Porta per discutere affaridi stato, ma che vi furono sin da tempi remoti anche persone incaricatedi parlare in nome del sultano in lontane contrade.
Anche i grandi dellimpero ebbero contatti epistolari diretti conle autorit veneziane. NellArchivio di Stato di Venezia si conservanoancora lettere di madri e mogli di sultani che ebbero un ruolo neicontatti politici internazionali. Sin dalle origini, infatti, le donne entratea far parte della casa di Osman svolsero il ruolo di protettrici delladinastia e, pur essendo spesso in origine solo delle schiave, godevano diuna nobilt riflessa. Gi nel 1401, quando si profilava il pericolorappresentato da Tamerlano, la madre del principe Sleyman cerc dinegoziare da Bursa un accordo di pace con veneziani, genovesi e
bizantini. Si conserva invece ancora la missiva che la madre delprincipe Cem invi al doge con la richiesta di aiutare il figlio. Moltealtre vennero inviate nel periodo poi chiamato il sultanato delledonne per il ruolo allora svolto dalle donne imperiali mentre sul tronosedevano sultani bambini, apatici o addirittura pazzi. Sia Nur Banu (m.1583), moglie di Selim II (1566-1574) e madre di Murad III (1574-1595), che sua nuora Safiye (m. 1603) scrissero al doge. Sul verso diuna delle lettere di questa sultana precisato che fu lei stessa a
scriverla, e ci testimonia che queste donne erano alfabetizzate. Anchealcune delle loro serve, le famose kire, che servivano da intermediarietra lharem in cui erano rinchiuse e il mondo esterno, scrissero lettere
per chiedere a Venezia favori per amici o parenti, offrendo in cambio illoro fattivo interessamento a favore della Repubblica. Tra gli uominifurono soprattutto quanti erano nati in terra di San Marco a cercare diriannodare contatti a lungo interrotti. Tale fu il caso di Venedikli Hasan
pasci (m. 1591), che divenne grande ammiraglio, o di Gazanfer ag(m. 1603) che fu capo degli eunuchi bianchi del Palazzo Imperiale percirca trentanni alla fine del Cinquecento. Particolare fu invece il casodi Alvise Gritti (m. 1534), figlio naturale del doge Andrea (1523-1538).
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Sapendo di non avere possibilit di soddisfare le proprie ambizioni aVenezia, rimase a Costantinopoli dove si arricch soprattutto con ilcommercio dei preziosi. Pur senza convertirsi allIslam fece una certacarriera nellImpero vedendosi assegnati anche importanti uffici, di
esclusiva competenza dei cristiani, nelle terre di Transilvania e diUngheria. La sua morte segn linizio della parabola discendente delpotente gran visir Ibrahim pasci (m. 1536), un greco gi sudditoveneto. Dopo la fine di questi due personaggi sorse sempre pi fulgidolastro del grande ammiraglio della flotta, Hayreddin pasci, dettoBarbarossa (m. 1546), un musulmano nativo di Metilene, che contesecon successo ai veneziani il dominio sul Mediterraneo.
Il territorio veneziano e quello ottomano furono per secoli vicini.Sin dal Quattrocento vennero stabilite di comune accordo lineeconfinarie che separassero i due stati. Anche in questo caso i documenticonservati a Venezia ci vengono in aiuto per controbattere a quantiaffermano che gli ottomani cominciarono a utilizzare linee di confinesolo dopo la pace di Karlowitz (1699). Al contrario sin dalla secondamet del Quattrocento dogi e sultani si accordarono per stabilire confinicomuni, sia sulla terra che sulle acque del mare, utilizzandocommissioni formate da diplomatici, cancellieri e cartografi di entrambigli stati. Alla fine dei lavori il notaio e il kad presenti nelle delegazioni
stilavano degli atti in cui erano descritti accuratamente i nuovi confini;a questo punto nei tempi pi antichi il sultano emetteva una cartariassuntiva chiamata hudud-name. Questuso and poi perdendosi elultimo documento di questo tipo esistente risalente al 1703, ancoraesistente in originale a Venezia e in copia al Babakanlk Arivi diIstanbul, fu redatto solo a causa dellinsistenza dei veneziani chevolevano una certificazione di quanto era stato stabilito, rimanendoquindi come una singolare reliquia dei tempi passati.
Accanto ai rapporti diplomatici le carte veneziane testimonianoanche lesistenza di intensi scambi commerciali. Anche in questocampo i documenti conservati nellArchivio di Stato di Veneziaconsentono di accantonare teorie storiografiche come quella chesosteneva che vi erano solo commercianti cristiani in terra ottomana enon viceversa. Rialto fu per secoli un mercato dove si trovavano escambiavano merci del nord Europa e dellOriente. Qui i mercanti delcentro dellAnatolia portavano a vendere soprattutto stoffe di pelo dicammello e di lana mohair e quelli dei Balcani pelli di animale. Incambio acquistavano tessuti preziosi, anche lavorati secondo un gustoorientale, oggetti di oreficeria, o vetri prodotti nellisola di Murano. I
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mercanti ottomani cominciarono ad arrivare a Venezia probabilmentegi nel Quattrocento, ma fu nel corso del Cinquecento che la loro
presenza si fece pi consistente. Nei primi tempi abitavano sparsi neltessuto cittadino, spesso in locande. La guerra di Cipro (1570-1573) li
spinse a cercare una soluzione pi sicura e furono proprio i mercanti diBosnia e Albania a chiedere un luogo dove aggregarsi. Il governoveneziano concesse loro lOsteria allAngelo, dimostratasi per subitotroppo piccola. Cos allinizio del secolo seguente, nel 1621, venneconsegnato loro il Fondaco dei Turchi, un antico palazzo restaurato etrasformato per accogliere i musulmani presenti in citt. Fino ai primianni dellOttocento questa fu la loro casa. Qui potevano pregaresecondo le loro usanze; da qui alcuni si recavano ai macelli di SanGiobbe o del Lido per macellare in modo halalgli animali; quelli chequi morivano erano poi trasportati in un apposito spazio cimiterialenellisola del Lido.
Anche i veneziani nei tempi dellImpero Bizantino avevano unproprio quartiere a Costantinopoli, la cui ultima reliquia forse il Balkapan Han, situato presso Eminn. Nessun fondaco veneziano sorse aCostantinopoli in epoca ottomana, simile a quelli che prosperavanoinvece ad Alessandria dEgitto o a San Giovanni dAcri. I venezianirifornivano limpero di raffinati, e qualche volta stravaganti, prodotti:
tantissime stoffe, ma anche formaggio grana, falconi, cani di grossataglia e, poi, i piccoli cani bolognesi, per dilettare le donnedellharem, occhiali, rulli di vetro per finestre, specchi di Murano,
pennacchi di vetro per turbanti, oltre a teriaca, oggetti doro edargento, e, quando si diffuse la stampa, carte geografiche, e persinoabbecedari per imparare i caratteri arabi. Nel 1537-1538 si produsseanche, proprio per il mercato ottomano, la prima edizione a stampa delCorano, anche se limpresa fu un fallimento, visto la quantit di errori
di ortografia che rendevano il testo quasi blasfemo. Vi fu anche unfiorente contrabbando di merci proibite, per lo pi armi verso lImperoe cavalli verso le terre venete.
Esisteva per una vera e propria ambasciata, la cosiddetta casabailaggia. Subito dopo la caduta della citt nelle mani del sultanoMehmed II, detto il Conquistatore (1444-1446, 1451-1481), i venezianiottennero alcuni edifici che erano gi appartenuti alla comunit
proveniente da Ancona. Poi per, con il Cinquecento, cominciarono arisiedere a Galata (detta allora dai veneziani Pera), dove laria era pisalubre. Dapprima presero in affitto una casa da una famiglia cheforniva loro interpreti; poi la acquistarono, la restaurarono e tale
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edificio, in Tomtom sokak, ancor oggi sede del consolato generaleitaliano.
La conoscenza del mondo ottomano fu dunque intensa. Veneziafu per secoli un luogo privilegiato dove trovare notizie sul mondo
ottomano. Le relazioni che gli ambasciatori veneziani erano obbligati apresentare al governo alla fine del loro mandato si trasformarono quasiin un genere letterario, e soprattutto quelle scritte da chi avevasoggiornato a Costantinopoli vennero avidamente lette da un pubblicosempre pi vasto, affascinato da un mondo considerato esotico. Moltilibri sullImpero Ottomano vennero pubblicati a Venezia, da GlAnnaliTurcheschi di Francesco Sansovino (1571) a Della letteratura deTurchi di Giovanni Battista Don (1688) fino allaLetteratura turchescadi Giovanni Battista Toderini (1787).
Rapporti diplomatici e commerciali tanto intensi determinaronouno scambio costante di carte. AllArchivio di Stato di Venezia siconservano per esempio, moltissimi documenti imperiali, dai tempi diMehmed II sino a Mahmud II (1808-1839). Tale quantit di carte
permette di studiare levolversi delle norme cancelleresche ottomane inun periodo di pi di tre secoli. Le carte ottomane si trovano disseminatiin fondi diversi: dalBailo a Costantinopoli, al Console Veneto a Cipro,da Senato, Dispacci ambasciatori Costantinopoli, ai Cinque Savi alla
Mercanzia, dai Provveditori alla Camera dei Confini a vari archiviprivati. Tuttavia esistono anche due serie specifiche: la Miscellaneadocumenti turchi e le Lettere e scritture turchesche. Il nucleo centraledel primo rappresentato da accordi di pace (ahitname) e lettereimperiali (name-i hmayun) tanto che si pu pensare a una serieoriginaria di documenti ottomani parallela alle Lettere principi, checonservano la documentazione e gli autografi di moltissimi sovranieuropei. A questo nucleo vennero poi aggiunti, dalla fine
dellOttocento, da archivisti digiuni della lingua dei sultani, moltissimidocumenti che risultavano a loro incomprensibili, creando cos unaspecie di confusa miscellanea cui solo il riordinamento degli anni 80del Novecento ha permesso in qualche modo di porre rimedio. Le
Lettere e scritture turchesche nacquero invece come prodotto dicancelleria e la rilegatura permise alle carte di mantenere la strutturaoriginaria anche se due filze, pur ancora presenti alla fine degli anni40, sparirono negli anni seguenti e di esse ci restano solo i regesticompilati allora da Alessio Bombaci. Importante infine anche la seriedi carte turche conservate nellarchivio delBailo a Costantinopoli (bb.250- 262). I documenti ottomani, sia della cancelleria imperiale che di
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autorit periferiche, che erano considerati importanti per la Repubblicafurono trascritti, assieme alle loro traduzioni, in registri che conservanodunque in copia quanto si pu trovare sparso in diverse seriearchivistiche conservate a Istanbul.
Di tanti contatti passati, in citt resta poco: alcuni toponimi,come Fondaco dei turchi, o Calle delle turchette, i personaggiinturbantati che occhieggiano numerosi da Campo dei mori o daiquadri delle chiese e dei musei veneziani o, ancora, i figuranti vestiticon dulimano e turbante che partecipano ogni anno, la prima domenicadi settembre, al corteo acqueo della Regata Storica. Dunque sono idocumenti dellArchivio di Stato di Venezia a essere la testimonianza
pi viva e tangibile di questi lontani rapporti; un mondo che, finchquesti verranno conservati, non potr scomparire del tutto.
Prof. Maria Pia Pedani
Universit Ca Foscari di VeneziaDipartimento di Studi Storici
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VENEDK DEVLET ARVNDE BULUNANPADAH BELGELER
Tarihiler 1800l yllardan itibaren Osmanl mparatorluu tarihi ileilgilenmek istemiler ancak, Serenissimann arivindeki belgelerolmakszn bunu zememilerdi. Ayn ekilde Joseph von Hammer-
Purgstall, abidevi eseri Geschichte des Osmanischen Reichesde ViyanaArivinin Venedik blmnde korunmu belgelerden pek ounukullanmt. Bu almann talyanca tercmesi ayn yllarda birAlmanca retmeni olan Samuele Romanin tarafndan yaplmt. Dahasonra on dokuzuncu yzyln en nde gelen Venedik tarihilerinden biriolacak olan Romanin almasnda Hammerden esinlenmi ve onunla
benzer bir metod kullanmtr.Yzyllar boyu Venedikin Osmanlmparatorluu ile ayrcalkl
ilikileri olmutu. Her ne kadar daha ziyade kazanlan ya da kaybedilensavalar hatrlansa da, Akdenizin bu iki byk gc arasnda uzunsren bar dnemleri de yaanmt; 1300l yllarn banda OsmanBey tarafndan devletin kurulmasndan 1797 ylnda VenedikCumhuriyetinin sona eriine kadar geen bu uzun dnemde bir asrdandaha az bir sava dnemi varken, bar dnemi asrdan ziyade devametmitir. lk bar antlamas on drdnc yzyln banda yaplrken,1733 senesinde yaplan son bar antlamas Venedik Cumhuriyetinin
sona eriine kadar cari kalmtr.. Venedikte muhafaza edilmi olan eneski Osmanl belgeleri, on beinci yzyln sonuna dek Bat ve Douarasndaki diplomatik yazmalarn dili olan Greke kaleme alnmtr.Bu yllarda Sultan II. Bayezid (1481-1512) Divan- Hmayundaki
btn kalemleri dzenlerken diplomatik yazma dili olarak daOsmanlcada karar klmt. Bundan sonra Greke, talyancadanAlmancaya dier diller gibi sadece baz kk ilere dair yazmalarndili olarak kullanld.
Ayn dnemde iki lke arasnda eli deiimleri de sklklagerekleiyordu. Venedik belgeleri bir ka yl ncesine kadar tekrarlana
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gelen, Osmanllarn yurt dna eli gndermeye on sekizinci yzylnsonunda baladklar ynnde klieyi de rtmektedir. Bunun tam tersiVenedik Devlet Arivinde yer alan kaytlar, ilk Osmanl elisininVenedike 1384 ylnda yollandn ve bundan sonra on altnc yzyl
boyunca neredeyse her yl yeni bir elinin bunu takip ettiinigstermektedir. Venedikte hibir zaman kalc bir Osmanltemsilciliinin olmad, eliler araclyla bunun salandbilinmekteydi. Fakat mevcut belgeler gsteriyor ki, yalnzca Franszlarya da talyanlar Osmanllara eliler gndermiyorlard; ayn ekildeOsmanllar da yabanc lkelere padiah adna mzakerelerde bulunmagreviyle temsilciler yolluyorlard.
mparatorluk bykleri de Venedik yetkilileriyle mektuplar
arac
l
yla temas kuruyorlard
. Venedik Devlet Arivinde halen,uluslararas siyasi ilikilerde rol sahibi olan padiahlarn anneleri veelerine ait mektuplar saklanmaktadr. Osmanl sarayna giren kadnlar,
balangta esir olduklar halde sonrasnda bir soylu refleksi gsteriphanedanl koruyan bir rol stlenmilerdir. 1401de Timurlenktehlikesi belirdiinde, Sleyman elebinin annesi, Bursadan bir barantlamas yapmak iin Venedikliler, Cenevizliler ve Bizansllarlagrme talep etmiti. Sultan Cemin annesinin Venedik Dojuna
gnderdii, ocuu iin yard
m talebinde bulunduu resmi mektubuhala saklanmaktadr. Dier bir ok mektup, ocuk, engelli ya da delipadiahlarn hkm srd ve Osmanl tarihinde Kadnlar Saltanatolarak adlandrlan dnemde gnderilmitir. II. Selim (1566-1574)inei ve III. Murad (1574-1595)n annesi olan Nur Banu Sultan (. 1583)olsun, ya da onun gelini Safiye Sultan (. 1603) olsun Venedik Dojunamektuplar yollamlardr. Safiye Sultann bir mektubunda bunun bizzatkendisi tarafndan kaleme alndna dair bir not bulunmaktadr; bu da
bu Sultanlar
n okuma yazma bildiklerine ahitlik eder. Ayr
ca baz
lar
ise haremle d dnya arasnda balant kuran mehur kira kadnlartarafndan kaleme alnm olup kendi arkadalarna veya yaknlarnadair ricalar iermektedirler; bunun karlnda ise VenedikCumhuriyetinin karna olabilecek baka eyler teklif edilmektedir.Erkeklerden ise zellikle, San Marco topraklarnda doanlar aradanuzun yllar getikten sonra Venedikle yeniden ba kuruyorlard; KaptanPaalk yapm olan Venedikli Hasan Paa (. 1591) veya 1500l
y
llar
n sonunda yakla
k otuz y
l boyunca Kap
aal
yapm
Gazanfer Aa (. 1603) rneklerinde ya da zellikle Doj AndreaGrittinin (1523-1538) z olu Alvise Gritti (. 1534) rneinde olduu
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gibi. Alvise Gritti, Venedikte bu arzularnn karlanmasnn mmknolmadn bilerek, stanbulda kalp, burada deerli eyalarn ticaretiniyaparak zenginlemiti. slam dinine gemeksizin, Erdel veMacaristanda, imparatorluun hatr saylr kurumlarnda, dier
Hristiyanlardan farkl olarak nemli bir kariyer edinmitir. lm,Venedik vatanda bir Rum olarak doan Vezir brahim Paann (.1536) da sonunun balangcdr. Bu ikisinin sonlarnn ardndan, esasenMidillili bir Mslman olan Barbaros Hayreddin Paa (. 1546) kaptan
paala kadar ykselmi ve Akdeniz hakimiyeti konusundaVenediklilerle baaryla mcadele etmitir.
Venedik ve Osmanl snrlar yzyllar boyu birbirine oldukayaknd. 1400l yllardan itibaren iki devlet arasndaki snr hatt
hususunda bir uzlamaya var
lm
t
. Bu konuya dair Venediktekorunan Osmanl belgeleri, Osmanllarn yalnzca KarlofaAntlamasnn (1699) ardndan snr hatt izmeye baladklarynndeki kanaate kar kmaya yardmc olurlar. Aksine 1400lyllarn ikinci yarsndan itibaren Dojlar ve Sultanlar karalardaki vedenizlerdeki snrlar belirlemek iin diplomatlar, katipler vekartograflardan oluan komisyonlara bavurmulardr. Tm bualmalarn ardndan Noter ve Kad yeni snrlarn belirlendii bir
szleme haz
rlay
p komisyona sunmaktayd
; bu noktada Sultan dahududname ad verilen bu belgeyi ilan etmekteydi . Bu tarz belgelerinsonuncusu 1703 tarihli, orijinali Venedikte bir kopyas da BabakanlkOsmanl Arivinde bulunan hududnamedir. Venediklilerin, zerindemutabakata varlan bu yeni snrn belgelenmesi ynndeki srarlarneticesinde hazrlanm olup, gemi zamanlardan gnmze kalan biryadigar niteliindedir.
Diplomatik kaytlarn dnda, Venedik belgeleri iki devlet
aras
ndaki ticari ilikilere de ahitlik eder . Venedik Devlet Arivindemuhafaza edilen bu belgeler, sadece Osmanl topraklarnda Hristiyantccarlarn bulunduu, tam aksinin olmadn iddia eden tezi rtrniteliktedir. Rialto yzyllar boyunca Kuzey Avrupadan ve Doudangelen mallarn ticaretinin yapld bir pazar olmutur. Tccarlar burayasatmak iin Orta Anadoludan zellikle deve derisinden maml kumave tiftik, Balkanlardan ise hayvan derileri getiriyorlard. Karlndaise Dou zevkine gre retilmi deerli kumalar, muhtelif tak veya
Muranoda retilen cam eyalar gtryorlard
. Osmanl
tccarlar
muhtemelen 1400l yllardan itibaren Venedike gelmeyebalamlard; ancak, 1500l yllardan itibaren daha srekli olarak
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varlklar grlmt. lk zamanlar sklkla pansiyonlarda kalyorlard.Kbrs Sava (1570-1573), Bosnal ve Arnavut tccarlarkalabilecekleri daha emin yerler aramak zorunda brakt. VenedikDevleti onlara, Osteria dellAngeloyu tahsis etti; fakat burasnn
tccarlar iin kk bir yer olduunun anlalmas uzun srmedi.1621de daha sonra Fondaco dei Turchi ad verilen eski bir binarestore edilerek, ehirdeki Mslmanlarn kalabilecei bir ekildedzenlendi. 1800l yllarn bana dek buras onlarn evi oldu. Buradakendi ibadetlerine gre yaayabiliyorlar, San Giobbe veya Lidoyagidip kendi usullerine gre helal hayvan kesimi yapabiliyorlar,aralarnda vefat edenler olduunda ise naalarn, Lidodaki mezarlktaonlara ayrlm blme defnedebiliyorlard.
Venediklilerin de Bizans dneminde, stanbulda kendilerineayrlm bir mahalleri vard; Eminn civarnda Bal Kapan Hanndahala baz kalntlar mevcuttur. Osmanl dneminde ise Venediklilerestanbulda Msr skenderiyesindeki ya da Akradakine benzerekilde bir yer tahsis edilmemiti. Venedikliler, bazen hatal retimlerierse de ok sayda kuma, parmesan peyniri, ahin, byk cinstekpekler, haremdeki kadnlarn houna gidecek kk cinste Bolognakpekleri, pencere camlar, Murano aynalar, gzlkler, trbanlar iin
camdan mamul ku ty figrleri, tiryak, alt
n ve gm eyalar,matbaaclk yayldnda ise corafi haritalar ve Arap harflerinirenmek iin alfabe kitaplar salyorlard. 1537-1538 ylndaOsmanllara ynelik olarak , baz yazm hatalar ile birlikte, -ki bunlarkutsal yazlara saygszlk olarak nitelendirilirdi- Kuran- Kerim
baslmt. Zaman zaman imparatorlua ynelik silah, Venedikeynelik ise at gibi baz memnu metann ticareti de yaplmaktayd.
Venedikin stanbulda, Casa Bailaggia/Balyos Saray denen
bir elilik binas
mevcuttu. Fatih Sultan Mehmedin (1444-1446, 1451-1481) stanbulu alndan hemen sonra Venedikliler, daha nceAnconadan gelenlere kullandrlan baz binalar elde ettiler. Ancaksonralar daha havadar olan Venediklilerce Pera diye adlandrlanGalatada ikamet etmeye baladlar. lk olarak kiraladklar evin sahibiayn zamanda onlara tercmanlk da yapyordu. Daha sonra bu evi satnalp restore etmilerdir. Tomtom Sokakta olan bu ev halen talyanBakonsolosluk binas olarak kullanlmaktadr.
Bu ilikilerin bir sonucu olarak Osmanl
dnyas
na dair bilgilerolduka youndu. Venedik yzyllar boyunca Osmanlya ait haberlereulalabilecek imtiyazl bir yer olmutu. Venedik bykelileri
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grevlerinin sonunda hkmete relazione denilen bir rapor sunmakzorundaydlar; bu raporlar neredeyse bir edebi tr halini alm vezellikle stanbuldan gelen elinin yazdklar bu egzotik dnyaymerak eden geni bir kitle tarafndan okunur hale gelmiti. Ayrca
Venedikte Osmanlmparatorluu ile ilgili pek ok kitap yaymland:Francesco Sansovino (1571)nun GlAnnali Turcheschisi, GiovanniBattista Don (1688)nn Della letteratura de Turchisi ve GiovanniBattista Toderini (1787)nin Letteratura Turchescas bu rneklerarasndadr.
Ayrca iki taraf arasnda youn bir diplomatik ve ticari evrakdeiimi olmaktayd. Gnmzde Venedik Devlet Arivinde, II.Mehmed dneminden II. Mahmud (1808-1839) dnemine kadar ok
say
da mparatorluk belgesi muhafaza edilmektedir. zerindeallabilecek bu ok saydaki belge Osmanl kalemlerinin 300 yliindeki geliimlerini de incelemeye imkan salamaktadr. Bu belgeler,
bataBailo a Costantinopoli, Console veneto a Cipro, Senato dispacciambasciatori Costantinopoli, Cinque savi alla mercanzia,Provveditorialla Camera dei Confini ve eitli zel arivler olmak zere eitlifonlara dalm bulunmaktadr. Bunlarn yan sra Miscellaneadocumenti turchi ve Lettere e scritture turchesche ad verilen iki ayr
seri daha mevcuttur. Sz konusu bu serilerden ilkinin zn ahitnameolarak adlandrlan bar antlamalar ve birok Avrupal hkmdarnmektup ve evraklarnn yer ald Lettere principiye benzeyenve.name-i hmayun olarak adlandrlan imparatorluk mektuplaroluturmaktadr. Bu ekirdee 1800l yllarn sonuna kadar yeni
belgeler de eklenmitir; arivcilerin padiahn dilini bilmiyor olularnnda etkisiyle bu belgeler birikmi ve 1980lerde btn bu belgeleryeniden dzenlenene dek ne olduu tam olarak anlalamayan
derlemeler halinde arivdeki yerlerini korumulard
r. Buna kar
nLettere e scritture turchesche Divan- Hmayun kalemlerinin bir rnolarak ortaya kmtr; 1940l yllarda Alessio Bombaci tarafndan buiki dosya iinde muhafaza edilmekte olan evrakn zetlerihazrlanmsa da sonradan ortadan kaybolmulardr. Bailo aCostantinopoli serisi ierisinde yer alan Carte Turche (b. 250-262) deolduka nemli bir seridir. Buradaki belgeler gerek merkezden gereksede yerel idareciler tarafndan retilmi olan Venedik Cumhuriyeti
taraf
ndan nemli grlen evrak
n transkripsiyon ve tercmelerindenoluur.
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Venedik ehrinde ise gemiteki bu youn ilikilerden ok azyadigar kalmtr. Fondaco dei turchi veya Calle delle turchette gibi
baz yer isimleri, Campo dei moride ya da baz kilise ve mzelerdegrlen trbanl insan figrleri yahut Eyll aynn ilk Pazar gn
gerekletirilen Regata Storicadaki kaftanl ve trbanl Trk figrleribunlara rnek olarak verilebilir. Bu balamda Venedik DevletArivindeki belgeler uzun yllar boyunca devam eden ilikilerin canltan olmaya devam edecektir.
Prof. Maria Pia Pedani
Venedik Ca Foscari niversitesiTarih Blm
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I DOCUMENTI DIPLOMATICI
DIPLOMATIK BELGELER
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23 febbraio1446 (6954 dalla Creazione). Adrianopoli.
Accordo di pace (ahidname), su pergamena, in greco fra il sultanoMehmed II (1444-1446, 1451-1481) e Venezia negoziato dal bailoveneto Andrea Foscolo nel periodo in cui il sultano Murad II (1421-1444, 1446-1451) aveva temporaneamente affidato al giovane figliolImpero. Si tratta del pi antico documento con il monogrammaimperiale (tura) del conquistatore di Costantinopoli.
23 ubat 1446 (6954, Oluturulmas). Edirne.Bar antlamas (ahidname), parmen zerine, Greke. Venedik ileSultan II. Mehmed (1444-1446, 1451-1481) arasnda akdedildi; bargrmeleri Sultan II. Murad (1421-1444, 1446-1451) olu adnatahttan ekildii dnemde Venedik adna Balyo Andrea Foscolotarafndan yrtld. stanbul fatihinin turasnn bulunduu en eski
belgelerdendir.
Babinger-Dlger,Mehmeds II; Bombaci, Due clausole; Babinger, Maomettoil Conquistatore, ill. a fronte p. 34.mm 440 x 370
ASVe,Miscellanea Atti Diplomatici e Privati, b. 38 n. 1110
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25 dicembre 1502 (24 cemaziylahr908). Costantinopoli.
Preliminari dellaccordo di pace (ahidname) in ottomano tra il sultanoBayezid II (1481-1512) e il doge [Leonardo Loredan] (1501-1521). Aquesto documento venne poi attribuita valenza di trattato definitivo conlapposizione del tura quando, il 20 marzo 1503, il sultano giurlaccordo.
25 Aralk 1502 (24 Cemaziylahr908). stanbul (Kostantiniye).Bar antlamas (ahidname) tasla, Osmanlca. Sultan II. Bayezid(1481-1512) ve Doj [Leonardo Loredan] (1501-1521) arasndaakdedildi; bu belge 20 Mart 1503 tarihinde Sultann yemini veturasyla birlikte geerlik kazand.
Sanudo, I diarii, vol. V, coll. 42-47; Firmani imperiali, n. 2; Esposizione dioggetti darte turca, n. 7; Bombaci, Les toughras enlumins; akirolu, 1503Tarihli, tavv. 479-484; Theunissen, Ottoman-Venetian Diplomatics, pp. 364-374;I Documenti turchi, n. 73.mm 3040 x 390
ASVe,Miscellanea documenti turchi, n. 73
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10 settembre 1517 (24aban 923). Il Cairo.
Lettera in italiano con cui il sultano Selim I (1512-1520) informa ildoge Leonardo Loredan (1501-1521) e la Signoria che gli ambasciatoriBartolomeo Contarini e Alvise Mocenigo compirono la loro missione ela pace fu conclusa. Il sultano conferma che Mocenigo, con partedellarmata ottomana, si recher ora a Costantinopoli, dove sar accoltocon ogni onore. Una volta conquistato lEgitto Selim I si affrett arinnovare gli accordi di pace e commercio, tra cui quello con Venezia,che la sconfitta dinastia mamelucca aveva stipulato.
10 Eyll 1517 (24 aban 923). Kahire.I. Selimin (1512-1520) Doj Leonardo Loredan (1501-1521) veSignoriaya yazd, bykeliler Bartolomeo Contarini e AlviseMocenigonun bar grmelerinin neticelenmesi ile grevlerinin sonaerdiini bildiren mektubu, talyanca. Sultan, ayrca, MocenigonunOsmanl donanmas ile stanbula gidebileceini, ve orada hogr ilekarlacan bildirmektedir. Msrda Memluklere kar galip gelen I.
Selim, aralarnda eski Memluk hkmdarlarnn yapt bar ve ticaretantlamalarn da olduu antlamalar yenilemede acele etmiti.
Sanudo Marino, I diarii, vol. XXV, col. 142; Theunissen, Ottoman-VenetianDiplomatics,pp. 397-398; Theunissen, Cairo Revisited, p. 27; I Documentiturchi, n. 172.
mm 435 x 225ASVe,Miscellanea documenti turchi, n. 172
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4 13 dicembre 1595 (inizio della luna di rebiylahr 1004).
Costantinopoli.Accordo di pace (ahidname) in ottomano tra il sultano Mehmed III(1595-1603) e il doge Marino Grimani (1595-1605). Alla morte di ognisovrano ottomano tutti gli atti da lui emessi perdevano valore. Perquesto gli accordi di pace dovevano essere rinnovati ad ogni nuovasalita al trono. Venezia segu tale prassi dalla fine del Trecento al 1733,quando nuove leggi consentirono di stipulare una pace perpetua tralImpero Ottomano e la Serenissima. Essa rimase in vigore fino allafine della Repubblica nel 1797.
4 13 Aralk 1595 (Rebiylahray balar 1004). stanbul(Kostantiniye).Bar antlamas (ahidname), Sultan III. Mehmed (1595-1603) veVenedik Doju Marino Grimani (1595-1605) arasnda akdedildi,Osmanlca. Osmanl hkmdarnn vefat durumunda, kendisitarafndan yaplan tm antlamalar geerliini yitiriyordu. Bundan
dolay tm antlamalar, hkmdar deiikliklerinde yenileniyordu.Venedik, 1300l yllarn sonundan 1733 ylna dek ayn prosedrizlemiti; bu tarihte yaplan deiiklikle bar kalc hale getirilmi ve
bu antlama 1797ye kadar yrrlkte kalmt.
Belin Franois,Relations diplomatiques; Catalogo della mostra geografica, n.164; Firmani imperiali, n. 15; Esposizione di oggetti darte turca, n. 14;Bombaci, Les toughras enlumin, pls. 10; Theunissen, Ottoman-VenetianDiplomatics,pp. 538-555;I Documenti turchi, n. 1086.mm 3720 x 496
ASVe,Miscellanea documenti turchi, n. 1086
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1619.
Drappo dargento a fiorami doro che avvolgeva laccordo di pacestipulato da Osman II (1618-1622) con il doge Antonio Priuli (1618-1623). I documenti pi importanti emessi dalla cancelleria sultaniale(divan-i hmayun kalemi) erano avvolti in ricche stoffe e quindi inseritiin sacchetti (kese). Una fascia di carta, chiamata kulak(orecchio) per lasua forma, recava lindirizzo.
1619.Altn iek motifli gm kaplama, Sultan II. Osman (1618-1622) ileVenedik Doju Antonio Priuli (1618-1623) arasndaki bar antlamasnsarmaktayd. Divan- hmayun kalemlerinden kan nemli evrakkymetli kumalara sarlp, keselere konulurdu. eklinden dolay kulakdiye adlandrlan kadn bir yznde ise mektubun kime gnderildiiyazlmaktayd.
I Documenti turchi, n. 1237; Venezia e Istanbul, p. 89, n. 12.mm 481 x 452ASVe,Miscellanea documenti turchi, n. 1237
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1625.
Drappo dargento e seta rossa che avvolgeva laccordo di pace stipulatodal sultano Murad IV (1623-1640) con il doge Giovanni Corner (1625-1629). Si tratta di uno dei tre drappi preziosi utilizzati per avvolgeredocumenti imperiali ottomani ancora conservati a Venezia. Molti altriandarono perduti nellOttocento, quando queste carte furonotemporaneamente trasferite a Vienna.
1625.Krmz ipekten gm kaplama, Sultan IV. Murad (1623-1640) veVenedik Doju Giovanni Corner (1625-1629) arasnda yaplan barantlamasn sarmaktayd. Hala Venedikte muhafaza edilmekte olanOsmanl belgelerini kaplamak iin kullanlan deerli kumatan
biridir. Dier bir ou 1800l yllarda Viyanaya gtrlmelerisrasnda kaybolmulardr.
mm 690 x 600ASVe,Miscellanea documenti turchi, n. 1319
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LETTERE DI PERSONALIT
DELLIMPERO OTTOMANO
OSMANLIMPARATORLUUNDAK NEML
KLERN MEKTUPLARI
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5 luglio 1488. Il Cairo.
iek Hatun, madre di Cem, fratello del sultano Bayezid II (1481-1512), chiede al doge Agostino Barbarigo (1486-1501) di aiutare ilfiglio nella sua lotta per la conquista del trono ottomano. Nel 1482,durante la sua contesa per ottenere il trono, Cem si rifugi presso icavalieri di Rodi, che lo fecero fecero prigioniero e lo vendettero poi alre di Francia. Da questi il principe pass poi al papa e quindinuovamente al re di Francia. Cem mor a Capua nel 1495. Durante tuttala sua prigionia il fratello Bayezid II pag 10.000 ducati allanno alsovrano europeo che lo tratteneva, per impedire che venisse rimesso inlibert.
5 Temmuz 1488. Kahire.Sultan II. Bayezidin (1481-1512) kardei Cemin annesi iek Hatun,Doj Agostino Barbarigoya (1486-1501) olunun Osmanl tahtnageme abas iin yardm talebinde bulunuyor. 1482de Cem taht elegeirme mcadelesini kaybedip Rodos valyelerine snd; orada
esir edilip hapse atld ve ardndan Fransa kralna satld. Daha sonraPapann yanna geen Cem, ardndan bir kez daha Fransa kralna esiroldu. 1495de Capuada ld. Hapiste tutulduu sre boyunca II.Bayezid, kardeinin serbest braklmamas iin Avrupal hkmdarlaraylda 10.000 duka demiti.
GallottaBova, Documenti dellArchivio di Stato di Venezia, doc. VI;IDocumenti turchi, n. 38.mm 305 x 225ASVe,Miscellanea documenti turchi, n. 38
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[1579]. s.l.La sultana madre (valide) [Nur Banu] (1574-1583) ringrazia il doge[Nicol da Ponte] (1578-1585) e la Signoria per la lettera e i doniinviati con lambasciatore [Giacomo Soranzo], ormai tornato in patria,che present le felicitazioni per la salita al trono del figlio. Ella
promette ogni appoggio presso il sultano se Venezia si manterrcostante nella pace. Nur Banu, madre di Murad III (1574-1595)
passata alla storia come la sultana veneziana, figlia illegittima deinobili Nicol Venier e Violante Baffo. Recenti ricerche hanno fatto
per pensare che si trattasse in realt di una suddita veneta, greca, di
nome Kal Kartnou. Unascendenza veneta era comunque importantesia per la Serenissima che per la sultana, la prima valide a gestire un
potere anche politico durante il cosiddetto sultanato delle donne(1566-1651).
[1579]. Yeri berlirsiz.[Nurbanu] Valide Sultan (1574-1583) Doja [Nicol da Ponte (1578-
1585)] ve Signoriaya olunun tahta geii dolaysyla Balyo [GiacomoSoranzo] ile yolladklar mektup ve hediyeler iin teekkr ediyor.Kendisi Venedik bar devam ettirdii srece Sultan tarafndankendilerine her trl destein verileceine dair sz vermektedir. III.Muradn (1574-1595) annesi tarihe Venedikli Sultan olarakgemitir. Esasen soylu Nicol Venier ve Violante Baffonungayrmeru kzdr. Yakn zamanlarda yaplan bir aratrmayla, aslndaRum asll bir Venedik vatanda ve asl isminin de Kal Kartnouolduu anlald. Venedikli kkenli oluu gerek Serenissima iingerekse Sultan iin nem tayordu. Kendisi Kadnlar Saltanat(1566-1651) olarak anlan dnemde, politik gce sahip olan ilk validesultan olmutu.
Skilliter, Three Letters from the Ottoman Sultana Safiye; I Documentiturchi, n. 1107.
mm 415 x 265ASVe,Miscellanea documenti turchi, n. 1107
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[Dicembre 1585]. s.l.
La sultana Safiye ringrazia il bailo di Venezia [Giovanni FrancescoMorosini] per le due sedie donatele in occasione delle sue prossimenozze con il sultano. Favorita (haseki) del sultano Murad III (1575-1595) e sultana madre (valide) durante il regno del figlio Mehmed III(1595-1603) Safiye ebbe un ruolo politico di primo piano dopo la mortedella suocera Nur Banu. Come lei riusc a farsi sposare dal sultano,come testimonia questa lettera. In occasione di matrimoni imperiali iveneziani usavano donare oggetti darredamento, come sediealleuropea o specchi di Murano.
[Aralk 1585]. Yeri berlirsiz.Safiye Sultan, kendilerine dn hediyesi olarak gnderdii iki krsiin Venedik Balyosuna [Giovanni Francesco Morosini] teekkrediyor. Sultan III. Murad dneminde (1575-1595) Haseki Sultan veolu III. Mehmedin (1595-1603) saltanat boyunca da Valide Sultanolmutu. Safiye Sultan kaynvalidesi Nur Banunun vefatnn ardndan
politik bir rol stlenmiti. Bu mektubun gsterdii zere, Sultan ilenikahlanmay baarmt. Venedikliler, imparatorluk evliliklerindeAvrupa krsleri veya Murano aynalar gibi ev eyalar hediyeediyorlard.
Pedani, Safiyes Household.mm 288 x 175ASVe, Senato, Dispacci ambasciatori, Costantinopoli, filza 22, c. 346
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[Dicembre 1585]. s.l.
La sultana Safiye chiede che i veneziani intervengano a favore diGiuseppe Sasson, parente della sua kira [Esther Handali], che ha affaria Venezia. Le kire erano donne ebree utilizzate dalle sultane comeintermediarie con il mondo esterno. Nel periodo del sultanato delledonne, oltre a procurare oggetti e merci per chi viveva nellharemimperiale, esse svolsero anche importanti funzioni diplomatiche.
[Aralk 1585]. Yeri berlirsiz.Safiye Sultan, kirasnn (Esther Handali) akrabas olup, Venedikdeileri olan Giuseppe Sassona yardm edilmesini talep ediyor. KiralarYahudi kkenli, Sultanlarn harem ile d dnya arasnda balantlarnkuran kadnlard. Kadnlarn Saltanat dneminde haremdeyaayanlarn eya ve mallarn almalarnn dnda nemli diplomatikilevleri de vard.
Pedani, Safiyes Household.mm 260 x 200ASVe, Senato, Dispacci ambasciatori, Costantinopoli, filza 22, c. 319
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25 giugno 1586. Costantinopoli.
Lettera in spagnolo di Esther Handali de Jerez de la Frontera, servaebrea (kira) di Safiye, affinch i veneziani intervengano a favore delsuo parente Giuseppe Sasson. Esther Handali, kira di Nur Banu e poi diSafiye, ebbe un ruolo importante nei contatti diplomatici tra i venezianie lharem imperiale nel periodo in cui le donne qui rinchiuseintervenivano anche nella politica dellImpero. Mor nel 1588,compianta da tutti.
25 Haziran 1586. stanbul (Kostantiniye).Safiye Sultann kiras Esther Handali de Jerez de la FronterannVenedikte ileri olan akrabas Giuseppe Sassona yardm edilmesinitalep ettii mektubu, spanyolca. Esther Handali nce Nurbanu Sultanaardndan da Safiye Sultana kiralk yapmtr; Haremle Venedikarasnda yrtlen diplomatik temaslarda nemli roller stlenmitir.1588deki lm herkesi znt ierisinde brakmtr.
Pedani, Safiyes Household.mm 325 x 225ASVe, Senato, Dispacci ambasciatori, Costantinopoli, filza 23, c. 513
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4 dicembre 1525; 4 gennaio 1524. Pera di Costantinopoli.
Due lettere di Alvise Gritti, detto beyolu (figlio del nobile), al padreAndrea, doge di Venezia (1523-1538): nella prima egli si duole che ilpadre sia adirato con lui per il suo comportamento; nella seconda sioccupa di questioni commerciali. Alvise Gritti (1480-1534), rinunci atrasferirsi a Venezia, dove come figlio illegittimo non avrebbe potutofare carriera, e rimase nella citt dove era nato, Costantinopoli. Divenneuna delle personalit pi ricche e in vista dellImpero Ottomano. Amicodel gran visir Ibrahim pasci e del sultano Solimano il Magnifico(1520-1566), contribu allo splendore dei primi anni di regno di questosultano. Nel quartiere dIstanbul detto Beyolu, presso lodiernaTaksim Meydan,sorgeva il suo palazzo.
4 Aralk 1525; 4 Ocak 1524. stanbul, Galata.Beyolu Alvise Grittiden babas Venedik Doju Andreaya (1523-1538)yazlm iki mektup. lkinde, davranlarndan tr kendisine kzgnolan babasna zgn olduunu bildirmekte, ikincisinde ise ticari
meselelerle ilgili sorular sormaktadr. Alvise Gritti (1480-1534)gayrmeru olarak dnyaya geldii iin Venedikte iyi bir kariyer eldeedemeyeceini bildiinden doduu ehir olan stanbulda kalmt.Omanlmparatorluundaki en zengin kiilerden biri oldu. Veziriazambrahim Paa ve saltanatnn ilk yllarnda kendisini byk kazanlarsalayan Kanun Sultan Sleymana (1520-1566) arkadalk etti.Sultan ona, stanbul Beyolunda, bugnk Taksim Meydannnyaknlarnda bir kk hediye etmiti.
mm 325 x 225ASVe, Senato, Dispacci ambasciatori, Costantinopoli, filza 1/A
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10 febbraio 1543 (5zilkade 949). s.l.
Il grande ammiraglio (kapudan-i derya) Hayreddin paa Barbarossacertifica di aver ricevuto dal bailo Girolamo Zane 12.000 ducati inconto dei 27.750 dovutigli come risarcimento per due galeotte,centosettanta schiavi e quindici giovani convertiti allIslam catturati daiveneziani. Barbarossa fu il pi famoso ammiraglio ottomano delCinquecento, fondatore della potenza marittima ottomana. Nel 1544 siritir a vita privata, assistito dalla giovane moglie Maria Gaetani.
10 ubat 1543 (5 Zilkade 949). Yeri berlirsiz.Kaptan- Derya Barbaros Hayreddin Paa, Balyos Girolamo Zaneden,Venedikliler tarafndan ele geirilien iki kalyata, yz yetmi esir ve on
be Mslman gen iin denmesi gereken 27.750 dukann 12.000dukasn aldn belgeliyor. Barbaros Hayreddin Paa (1478-1546),Osmanlnn en nl amirallerinden olup, Osmanlnn donanmadakigcnn mimardr. 1544 ylnda gen ei Maria Gaetani ile zelyaantsna geri dnmtr.
Bonelli, Il trattato turco-veneto, tav. II; M.T. Gkbilgin, Venedik DevletAivindeki, n. 82;I Documenti turchi, n. 497.mm 180 x 135
ASVe,Miscellanea documenti turchi, n. 497
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25 giugno 3 luglio 1590 (fine della luna di aban 998).
Costantinopoli.Il grande ammiraglio (kapudanpaa) Venedikli (il veneziano) Hasanpasci informa il doge [Pasquale Cicogna] (1585-1595) di aver agito insuo favore. Rinuncia farsi raggiungere dalla sorella Camilla e dalcognato Marcantonio Vedova ma li affida alla protezione del doge,chiedendo per questi un posto di segretario del Senato e una pensionetemporanea. Il veneziano Andrea Celeste, rapito dai pirati barbareschi,venne portato ad Algeri dove cominci una brillante carriera. Quandoera governatore (beylerbeyi) di questa citt ebbe tra i suoi schiaviMiguel de Cervantes, che lo descrisse in alcune sue opere. Mantenne icontatti con i parenti a Venezia; in unaltra lettera al doge chiese chefosse concesso un negozio da panettiere alla sorella Camilla.
25 Haziran-3 Temmuz 1590 (aban ay sonlar 998). stanbul(Kostantiniye).
Kaptanpaa Venedikli Hasan Paa, Doju [Pasquale Cicogna (1585-
1595)] yapt iyiliin haberini ald hususunda bigilendiriyor. Paa,daha nce kzkardei Camilla ve enitesi Marcantonio VedovannDojun korumas altna alnmasn, enitesine Senatoda bir sekreterlikgrev verilmesi ve bir emekli maa salanmasn istemiti. VenedikliAndrea Celeste Kuzey Afrikal korsanlar tarafndan karlp, ileride
parlak kariyerinin balayaca Cezayire gtrlmt. Bu ehirdebeylerbeyi olduu srada aralarnda, sonrasnda kendisini de eserlerindeanlatan Miguel de Cervantesin de bulunduu esirlere sahip olmutu.
Venedikdeki akrabalar ile balant halindeydi. Baka bir mektubundaDojdan kzkardei Camilla iin bir frnc dkkan balamasn daistemiti.
I Documenti turchi, n. 1011; Fabris, Hasan Il Veneziano.mm 565 x 280ASVe,Miscellanea documenti turchi, n. 1011
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[Maggio 1591]. s.l.
Il capo degli eunuchi bianchi del Palazzo Imperiale (kap
aa) Gazanferaa ringrazia il bailo per la notizia che i debiti del suo defunto cognatosono stati pagati. Chiede venga accolto bene a Venezia lattuale maritodi sua sorella [Beatrice], Giovanni Zaghis, che sta per lasciareCostantinopoli. Cafer (m. 1582) e Gazanfer (m. 1603) erano i nomiturchi di due fratelli veneziani, appartenenti alla famiglia Michiel, rapitifanciulli e portati nel palazzo imperiale. Per rimanere vicini al sultanoSelim II (1566-1574) scelsero di divenire eunuchi. Occuparono posti dispicco nel Palazzo ed entrambi fecero erigere una medresa a Istanbul.
[Mays 1591]. Yeri berlirsiz.Babssaade Aas Gazanfer Aa, Balyosa merhum kaynbiraderinin
borlarn demi olduu iin teekkr edip, kzkardei [Beatrice] veyeni ei Giovanni Zaghisin stanbuldan ayrlmak zere olduunu veVenedikte iyi karlanmalarn talep ediyor. Cafer (. 1582) veGazanfer (. 1603), Venedikten mparatorluk Sarayna karlan,
Michiel ailesinden olan iki erkek kardee verilen isimdi. Sultan II.Selime (1566-1574) yakn olabilmek iin hadm edilmeyi seereksarayda kaldlar; her ikisinin adna da stanbulda birer medrese
bulunmaktadr.
Pedani, Veneziani a Costantinopoli.mm 305 x 195ASVe, Senato, Dispacci ambasciatori, Costantinopoli, filza 33, c. 201
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I CONFINI VENETO-OTTOMANI
VENEDK-OSMANLI SINIRLARI
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5 settembre 1701. s.l.
Certificazione (hccet) relativa ai confini veneto-ottomani in Morea,stabiliti congiuntamente dai commissari Silahdar Osman ag e DanieleDolfin IV, dopo la pace di Karlowitz. I primi confini veneto-ottomanivennero creati gi ai tempi del sultano Mehmed II, nel 1479.
5 Eyll 1701. Yeri berlirsiz.Karlofa Bar Antlamas sonrasnda Silahdar Osman Aa ve IV.Daniele Dolfin tarafndan kararlatrlan Moradaki Venedik-Osmanlsnrlarna dair hccet. Venedikliler ile Osmanllar arasndaki ilksnrlar 1479 ylnda, Sultan II. Mehmed dneminde oluturulmutu.
I Documenti turchi, n. 1617; Pedani,Dalla frontiera al confine, p. 83.mm 380 x 132ASVe,Miscellanea documenti turchi, n. 1617
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1720.
Francesco MelchioriMappa del territorio presso Knin dove si trovava ufficialmente iltriplice confine, tra lImpero Asburgico, quello Ottomano e laSerenissima. In realt subito dopo che nel giugno 1699 unacommissione congiunta veneto-imperiale-ottomana scelse un puntosulla sommit del monte Debelo Brdo, sorsero alcune rivendicazioni
per cui non si arriv mai a una ratifica definitiva. Per pi di un secolo iltriplice confine rimase ufficialmente al centro di un territorio che era,in pratica, veneziano, mentre si continu a usare, fino alla fine delSettecento, un confine ufficioso detto dei pastori, posto poco distante.
1720.Francesco MelchioriHasburg, Osmanl ve Serenissima arasndaki l snrn bulunduuKnin topraklarn gsteren bir snr haritas. Aslnda Haziran 1699danhemen sonra Venedik-Hasburg mparatorluu-Osmanl mparatorluu
tarafndan oluturulan bir komisyon Debelo Brdo danda bir noktasemi, o noktadan itibaren kendi snrlar iin hak talep etmilerdir;ancak bunun zerinde bir uzlama salayamamlardr. l snrresmi olarak Venedik tarafndan 1700l yllarn sonuna dek biryzyldan ziyade resmi snr merkezi olarak kalmsa da pratikteyaknlarndaki obanlarn yar resmi snr olarak kullanlmtr.
mm 590 x 422ASVe,Provveditori alla Camera dei Confini, disegno n. 339/2
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IV
MERCANTI E MERCANZIE
TACRLER VE TCAR MALLAR
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28 gennaio [1591]. [Venezia].
Contratto stipulato da Hasan turco con Vielmo Rubbi per la venditadi stoffe di pelo di cammello (zambelotti in veneziano). Si trova nelregistro dei contratti stipulati da sudditi ottomani con lintervento delsensale Giovanni Zacr (1590-1604). A Venezia, per legge, gli stranieridovevano richiedere lintervento di un sensale per concludere unacompravendita. Vi fu una certa specializzazione, dovuta soprattutto alleconoscenze linguistiche. Zacr oper soprattutto con mercanti
provenienti dallAnatolia centrale e dalla Persia.
28 Ocak [1591]. [Venedik].Trk Hasan ve Vielmo Rubbi arasnda, deve klndan retilen kuma(Venedike zambelotti) sat iin yaplan sat szlemesi. zerindeOsmanl vatanda olan Hasan ve satta arabuluculuk yapan simsarGiovanni Zacr (1590-1604)nn imzalar bulunmakta. Venedikteyasalar gerei, alm satm yapmak isteyen yabanclar bir arac simsar ile
bunu yapmak durumundaydlar. Zacr zellikle Orta Anadoludan ve
randan gelen tacirler ile alyordu.
Vercellin, Mercanti turchi a Venezia.mm 190 x 115ASVe,Miscellanea di carte non appartenenti ad alcun archivio, b. 29, c. 12v
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1 ottobre 1644. [Venezia].
Necrologio di Hoca Davud da Beypazar, morto a 90 anni nel Fondacodei turchi dopo essere accidentalmente caduto a causa della pioggia. Lanotizia si trova nel registro ufficiale dei necrologi dei musulmani mortia Venezia negli anni 1632-1656 tenuto a cura dellufficio della sanitveneziana.
1 Ekim 1644. [Venedik].
Beypazar
l
Hoca Davudun lm ilan
. 90 ya
ndayken Fondaco deiTurchinin (Venedik Trk Ticaret Merkezi) yamur sonras anidenkmesiyle vefat etmitir. Bu haber Venedikte vefat edenMslmanlarn resmi lm ilanlar listesinde, yer almaktadr. 1632-1656 yllar arasndaki Venedik salk dairesi kaytlarndan eldeedilmitir.
Lucchetta,Note intorno a un elenco di turchi morti.
mm 375 x 145ASVe,Provveditori alla sanit, Necrologi, reg. 996, alla data
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1754.
Disegno ad acquerello con la veduta del palazzo del bailo veneziano aCostantinopoli nel quartiere di Pera. Di propriet della famigliaSalvago, venne preso in affitto dai veneziani gi nel Cinquecento. Fuacquistato dalla Repubblica nel 1672. Dopo la caduta della Serenissima(1797) pass allImpero Asburgico e fu ceduto poi, dopo la primaguerra mondiale, al regno dItalia. Oggi sede del consolato generaledItalia.
1754.stanbul Galata (Pera)daki Venedik Balyo Saraynn sulu boyatablosu. Buras Salvago ailesinden, 1500l yllarda kiralanmt. Dahasonra Venedik hkmeti 1672 ylnda bu evi satn ald. Serenissimann1797de dmesinden sonra, Hasburg mparatorluunun eline geti. I.Dnya Sava sonrastalya krallna geen bu bina, gnmzde talyaBakonsolosluk binas olarak kullanlmaktadr.
CocoManzonetto, Baili veneziani alla Sublime Porta, p. 85; Pedani, Veneziaporta doriente, ill. 20.mm 475 x 710
ASVe, Senato, Dispacci ambasciatori, Costantinopoli, filza 205, c. 489
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[1777].
Falsificazione di un foglio volante in ottomano con cui si illustrano lemiracolose virt della medicina chiamata teriaca, prodotta dallafarmacia alla Testa dOro posta ai piedi del Ponte di Rialto. Il foglioera stato falsificato per proporre al mercato ottomano un prodotto nonautentico.
[1777].Osmanlca yazlm, Rialto kprs yaknlarnda alla Testa dOroeczanesinde retilen, mucizevi stnlklere sahip olduu iddia edilen,tiryak isimli bir ilacn yazl olduu sahte belge. Bu sahte belgeOsmanl tccarna orijinal olmayan bir rn pazarlayabilmek iindzenlenmitir.
Mestieri e arti a Venezia, pp. 106-109.mm 370 x 248 e mm 370 x 260ASVe, Cinque Savi alla Mercanzia, b. 387, fasc. 96
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LA CONOSCENZA DELLALTRO
TEKNN BLGS
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1650.
Giacomo Ruffoni (Jacobus Roffonus)Albero genealogico della casa di Osman da un mitico avo di Osman,che lautore chiama Dualp, al sultano Mehmed IV (1648-1687).Ruffoni fu un incisore e stampatore che oper a Padova nel Seicento.Produsse, tra laltro, una serie di alberi genealogici di grandi famiglie.Lautore dimostra di esseresi informato con cura, utilizzando anchenotizie tratte da antiche cronache greche.
1650.Giacomo Ruffoni (Jacobus Roffonus)Osmann soyaaac. Sz konusu aa, yazarn Dualp olarakadlandrd efsanevi Osman ile baslayp, Sultan IV. Mehmedle son
bulmaktadr (1648-1687). Ruffoni 1600l yllarda Padovadaoymaclk ve matbaaclkla urayordu. Ayrca byk ailelerin soyaalarn yapyordu. Yazar bu bilgiye eski Yunan kroniklerinikullanarak ulatn belirtmektedir.
Aspetti e momenti della diplomazia veneziana, p. 31 n. 51.mm 315 x 452ASVe,Miscellanea Mappe, n. 1397/1
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14 febbraio 1568. [Venezia].
I riformatori allo Studio di Padova certificano che nel mappamondo conlegenda in ottomano detto di Hac Ahmed, opera di Michele Membr eNicol Cambi, non vi nulla di contrario alla morale e alla religione.Lopera, edita dalleditore veneziano Marcantonio Giustiniani, venne
prodotta per essere miniata e venduta sul mercato ottomano. Altroprodotto destinato dello stesso imprenditore fu un abbecedario perimparare a leggere i caratteri arabi. In seguito a un processo, le matricidel mappamondo vennero confiscate. Si trovano attualmente nellaBiblioteca Nazionale Marciana di Venezia. NellOttocento da talimatrici vennero tirate alcune stampe.
14 ubat 1568. [Venedik].Riformatori allo Studio di Padova, Hac Ahmedin yapt sylenenancak Michele Membr ve Nicol Cambinin yapt, OsmanlcaDnya haritasnda, ahlaka ve dine kar bir ey bulunmadnbelgelemektedirler. Eser, Venedikli yaymc Marcantonio Giustiniani
tarafndan yaymlanyor, Osmanl pazar iin retilip satlyor. Ayniadam tarafndan retilen bir dier kitap ise, Arapa harfleri ile okumayazmay reten bir alfabe kitabdr. retimi takiben Dnya haritasnnbir blmnn paras toplatld. Harita u an halihazrda VenedikMarciana Ulusal Ktphanesinde bulunmaktadr. 1800l yllarda oksaydaki paras basld.
Fabris, The Ottoman Mappamundi of Hajji Ahmed of Tunis.mm 285 x 200ASVe, Capi del Consiglio di dieci, Notatorio, filza 7, alla data
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Francesco Sansovino, Historia universale dellorigine, guerre etimperio de Turchi, Venezia, Sebastiano Combi, 1654. Uomo di vastacultura, Sansovino si interess anche al mondo ottomano pubblicandonel 1560 questopera che ebbe poi vasta eco e numerose ri-edizioni. Pursenza essere originale rappresenta una silloge ordinata e ragionata diquanto gli intellettuali del Rinascimento conoscevano dellImperoOttomano.
1654.Francesco Sansovino, Historia universale dellorigine, guerre etimperio de Turchi, Venedik, Sebastiano Combi, 1654. Engin kltrsahibi Sansovino, Osmanl dnyasna da ilgi duymutu ve 1560 ylndayaymlad bu eserinin sonraki yllarda geniletilmi yeni basklar dayaplmt. Eser Osmanl mparatorluu hakknda bilgi sahibi olanRnesans aydnlar tarafndan deerli kabul edilmiti.
mm 245 x 185ASVe, Biblioteca, E 91, frontespizio
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1641.
Giovanni Molino,Dittionario della lingua italiana turchesca, Roma,1641. Lautore di questo dizionario era un armeno che, aCostantinopoli, offr i suoi servigi come interprete al bailo veneziano.La lingua usata quella popolare e non quella aulica della corte. Ildizionario aperto alla lettera D.
1641.Giovanni Molino, Dittionario della lingua italiana (talyanca-TrkeSzlk), Roma, 1641. Bu szln yazar stanbulda yaayan birErmeni idi ve Venedik Balyosu iin tercman olarak almt. SzlkD harfinden itibaren incelenebilir durumdadr.
Tan, Giovanni Molinonun talyanca; Swiecicka, Interpreter YovhannesAnkiwraci.mm 19 x 13
ASVe, Biblioteca, K 105, colonne 123-126
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1787.
Giambatista Toderini, Letteratura turchesca, Venezia: Giacomo Storti,1787. Si espone il vol. 1 con il frontespizio e il vol. 2 con alcune paginein ottomano che contengono il Catalogo della Libreria del Serraglio.Dal 1781 al 1786 Toderini fu a Costantinopoli come precettore delfiglio del bailo Agostino Garzoni. Interessato alla cultura ottomana, unavolta tornato in patria, pubblic questa erudita raccolta di informazionisulle varie scienze, gli insegnamenti, le accademie, le biblioteche e ilibri scritti in Turchia: unopera genuina, libera da pregiudizi politici ereligiosi, che ebbe subito vasta eco tra gli intellettuali.
1787.Giambatista Toderini,Letteratura turchesca (Trk Edebiyat), Venedik,Giacomo Storti, 1787. Burada, birinci cildin giri sayfas, ikinci cildinise Saray Ktphanesi Kataloundan bahseden baz Osmanlcasayfalar grnmektedir. Toderini 1781den 1786ya dek stanbulda,Balyo Agostino Garzoninin olunun zel retmeni olarak
bulunmutur. Osmanl kltr ile ilgilenmi, vatanna geri dndndeeitli bilimler, retiler, kurulular, ktphaneler ve Trke yazlmkitaplar hakkndaki yazlarn yaymlamt. Bu kitap, politik ve dinselnyarglardan uzak sahici bir almayd; yaymland dnemdeaydnlar arasnda byk etki uyandrmt.
mm 210 x 145ASVe, Biblioteca, H 48, 3 voll
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1599.
Disegno a inchiostro con colorazioni ad acquerello di uno dei tre fanaliper il nuovo caicco del sultano, commissionati allorefice venezianoAncileo Diana. I vetri dovevano essere sostituiti con specchi destinati ariflettere la luce solare in quanto il sultano, cos come il sole, si facevavedere in pubblico solo durante il giorno.
1599.Mrekkep ile izilmi, sulu boya ile renklendirilmi olan, Sultannkayklarndan birisi iin Venedikli kuyumcu Ancileo Dianayasmarlanm fenerin izimi. Camlar gnen yanstmalar iin aynaile tasarlanmak durumundayd. Bylece gne gibi grnyordu ve gn
boyu halka bu ekilde gsteriliyordu.
Theunissen, The Venetian Lanterns of Mehmed IIIs; Rogers, Ottomanreligious Ceremonial in two late 16th Century; Venezia e Istanbul, pp. 148-149, n. 70; Inventory of the Lettere e Scritture Turchesche, n. 587; Pedani,Venezia porta doriente, ill. 12.mm 1534 x 437
ASVe, Senato, Lettere e scritture turchesche, filza V, c. 247
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1559.
Matteo PaganProcessione della domenica delle Palme con il corteo dogale.Particolare con lambasciatore ottomano (forse Hasan avu che fu aVenezia nella primavera del 1558), che assiste con il suo seguito allospettacolo dalle finestre delle Procuratie assieme alle dame veneziane.
1559.Matteo PaganPaskalya ncesi Pazar gnndeki Dojun korteji. Ayrntda Osmanlelisi (1558 baharnda Venedikte bulunmu olmas nedeniylemuhtemelen Hasan avu) Procuratie penceresinden Venediklihanmefendilerle gsteriyi seyrederken grnyor.
Rosand-Muraro, Titian, pp. 281-282; Wolters, Storia e politica, pp. 47, 50;Urban, Processioni, p. 185; Venezia e Istanbul, p. 77, n. 4; Pedani, Veneziaporta doriente, ill. 18.mm 437 x 3910
ASVe,Miscellanea mappe, 1665
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(particolare ayrnt)
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1768.
Bernardino MaccaruzziDisegno a penna con la pianta del Fondaco dei turchi a Venezia. Ilprimo fondaco venne creato, su richiesta degli stessi mercanti ottomani,nel 1575 allOsteria allAngelo e fu destinato a ospitare musulmani
provenienti dalla Bosnia e dallAlbania. Nel 1621 venne scelto lanticoe ampio palazzo Palmieri da Pesaro, sul Canal Grande, dove nel 1439era stato ospitato il basileus Giovanni VIII (1425-1448) in Italia perchiedere aiuto contro gli ottomani. Nella pianta del Maccaruzzi si notauna stanza adibita a sala di preghiera (moschea) posta vicino a unabiente usato per le abluzioni (bagno).
1768.Bernardino MaccaruzziMrekkeple izim, Venedikteki Fondaco dei Turchi binas. Osmanltacirlerinin talebi zerine kendilerine 1575 ylnda ilk tahsis edilen binaallOsteria allAngelo idi; burada Bonak ve Arnavut tccarlar
misafir ediliyordu. 1621de Palmieri da Pesaronun Byk Kanaldakieski ve byk saray bu i iin tahsis edildi. Bu saray, 1439 ylnda,Osmanllara kar yardm talebinde bulunmak iin Venedikde bulunanbasileus VIII. Giovanni (1425-1448)ye ev sahiplii yapmt.Maccaruzzinin eserinde namaz klmak iin kullanlm bir oda (mescit)ve yaknnda abdest almak iin kullanlan bir blm gze arpar.
Tucci, Tra Venezia, p. 47; Concina, Fondaci, pp. 238-239; Schulz The NewPalaces, pp. 146-147; Venezia e Istanbul, pp. 141-142, n. 62; Pedani,Note, p.113.mm 760 x 525
ASVe,Miscellanea mappe, n. 571, 5 fogli
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