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L'impresa sociale in Italia ed in Europa: tradizione ed innovazione. La cooperazione sociale di tipo B, l'impresa sociale ed il Social Business. I casi di successo Marco Traversi Palazzo della Cultura – Galatina (Le) – 22 ottobre 2013

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L'impresa sociale in Italia ed in Europa: tradizione ed innovazione. La cooperazione

sociale di tipo B, l'impresa sociale ed il Social Business. I casi di successo

Marco Traversi

Palazzo della Cultura – Galatina (Le) – 22 ottobre 2013

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Quali sono le imprese sociali in Italia?

Associazioni ex Titolo I del Codice civile

Associazioni di promozione sociale ex lege 383/00

Fondazioni

Cooperative sociali ex lege 381/91

Imprese sociali ex lege 155/06

Start up innovative a vocazione sociale ex lege 221/12

Marco Traversi

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Quali sono le imprese sociali in Italia?Associazioni ex art. 18 della Costituzione

“I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale”

L’art. 14 del Codice civile disciplina le associazioni riconosciute e le fondazioni

Le associazioni possono avere caratteristiche e finalità di tipo culturale, assistenziale, ricreativo, sociale, ambientale, sportivo ecc. In generale, si parla di

associazione definendo un organismo unitario, formato da almeno 2 o più soggetti, che viene considerato dall'ordinamento soggetto di diritto, dotato di propria

capacità e distinto dagli stessi individui che lo compongono.Quando sono riconosciute hanno anche autonomia patrimoniale e reponsabilità

limitata

Possono essere considerate concettualmente imprese sociali quando realizzano un’attività commerciale complementare e non prevalente rispetto agli scopi

istituzionali

Marco Traversi

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Quali sono le imprese sociali in Italia?Associazioni di promozione sociale ex lege 383/00

Si intendono come tali le associazioni riconosciute e non riconosciute, movimenti, e le altre aggregazioni sociali costituite al fine di

svolgere attività di utilità sociale a favore di associati o terzi, senza finalità di lucro.

Le caratteristiche e il ruolo svolto dalle associazioni di promozione sociale sono molto vicine a quelle delle organizzazioni di volontariato (legge 266/91)

ma, a differenza di queste possono remunerare i soci.

In virtù del loro peculiare valore sociale la legge prevede l'istituzione di un apposito registro nazionale/regionale al quale i soggetti in possesso dei

requisiti previsti dalla legge 7 dicembre 2000, n. 383 possono iscriversi per ottenere delle agevolazioni previste dalla legge stessa e ricevere donazioni e

lasciti testamentari.

L’iscrizione al registro consente di superare alcuni limiti previsti per le associazioni non riconosciute

Marco Traversi

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Quali sono le imprese sociali in Italia? Fondazioni

L’art. 14 del Codice civile disciplina le associazioni riconosciute e le fondazioni

La fondazione è un ente costituito da un patrimonio preordinato al perseguimento di un determinato scopo.

La fondazione è creata da un persona fisica o giuridica che destina il patrimonio allo scopo. Può anche essere costituita attraverso una disposizione testamentaria: in tal caso sorge solo dopo la morte del fondatore e ha come patrimonio un suo lascito.

Vi sono essenzialmente due tipi di fondazioni:la fondazione operativa (operating foundation) che persegue il suo scopo

direttamente, avvalendosi della propria organizzazione;la fondazione di erogazione (grantmaking foundation) che persegue il suo scopo

indirettamente, finanziando altri soggetti che lo perseguono.

Marco Traversi

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Quali sono le imprese sociali in Italia? Fondazioni

Nell'ordinamento italiano la fondazione acquisisce la personalità giuridica solo con il riconoscimento.

Il riconoscimento è un provvedimento amministrativo adottato:

dal dirigente dell'ufficio competente secondo l'organizzazione interna di ciascuna regione o provincia autonoma, per le fondazioni che operano esclusivamente nelle materie rientranti nella competenza legislativa regionale, ai sensi dell'art. 117 della Costituzione, e le cui finalità statutarie si esauriscono nell'ambito di una sola regione o provincia autonoma (art. 14 del d.P.R. 24 luglio 1977, n. 616);

dal prefetto della provincia in cui è stabilita la sede della fondazione, negli altri casi.

Marco Traversi

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Quali sono le imprese sociali in Italia? Fondazioni bancarie

Le fondazioni bancarie sono state introdotte nell'ordinamento italiano dalla legge 30 luglio 1990, n. 218, per consentire la privatizzazione delle istituzioni

pubbliche (soprattutto casse di risparmio) che fino ad allora avevano caratterizzato il sistema bancario italiano, scorporando dalle attività bancarie-

imprenditoriali propriamente dette, affidate a società per azioni, quelle di utilità sociale nei confronti delle comunità di riferimento, affidate a fondazioni

(enti conferenti) aventi come patrimonio le azioni delle società (dette conferitarie).

Le fondazioni bancarie sono soggette ad una disciplina alquanto differenziata rispetto a quelle ordinarie.

Le fondazioni bancarie hanno un’area d’intervento territoriale vincolata all’area di attività delle banche da cui sono derivate e sono oggi tra i principali finanziatori delle attività sociali rientrando pertanto in un concetto allargato di

impresa sociale

Marco Traversi

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Quali sono le imprese sociali in Italia?Cooperative sociali ex lege 381/91

La normativa del 1991 ha istituito le cooperative sociali come fattispecie rientranti in una speciale categoria, caratterizzata dal fatto di “perseguire

l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini” attraverso:

- la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi (tipo A);- lo svolgimento di attività diverse, agricole, industriali, commerciali o di

servizi, finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate (tipo B).La stessa legge disciplina la figura del socio volontario[ e del socio

svantaggiato e prevede convenzioni stipulabili tra Enti pubblici e cooperative sociali di tipo B.

Le cooperative sociali che rispettino la normativa della legge n. 381/1991 sono ONLUS di diritto.

Le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale rappresentano un requisito addizionale necessario per accedere ad agevolazioni fiscali ed al 5x1000

Marco Traversi

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Quali sono le imprese sociali in Italia?Cooperative sociali di tipo B

Le persone svantaggiate devono costituire almeno il trenta per cento dei lavoratori della cooperativa e, compatibilmente con il loro stato soggettivo,

essere socie della cooperativa stessa.

Si considerano persone svantaggiate gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, gli ex degenti di istituti psichiatrici, i soggetti in trattamento psichiatrico, i

tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, i condannati ammessi alle misure alternative alla

detenzione

Tali categorie possono essere ampliate su decreto del Presidente del Consiglio.

Le cooperative sociali sono ONLUS di diritto ed anche considerate a mutualità prevalente di diritto. Possono inoltre essere assegnatarie dirette di

appalti sotto soglia comunitaria

Marco Traversi

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Quali sono le imprese sociali in Italia?Cooperative sociali di tipo B

Il Regolamento CE n.800/2008 definisce come lavoratore svantaggiato chiunque rientri in una delle seguenti categorie:

1. chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;2. chi non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale;3. lavoratori che hanno superato i 50 anni di età;4. adulti che vivono soli con una o più persone a carico;5. lavoratori occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di

disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici dello Stato membro interessato se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato;

6. membri di una minoranza nazionale all’interno di uno Stato membro che hanno necessità di consolidare le proprie esperienze in termini di conoscenze linguistiche, di formazione professionale o di lavoro, per migliorare le prospettive di accesso ad un’occupazione stabile.

Lo stesso Regolamento definisce lavoratore molto svantaggiato colui o colei che è senza lavoro da almeno 24 mesi. Marco Traversi

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Quali sono le imprese sociali in Italia?Imprese sociali ex lege 155/06

Possono conseguire il titolo di impresa sociale, ai sensi dell'art.1:« le organizzazioni private, ivi comprese gli enti di cui al libro V del codice

civile, che esercitano in via stabile e principale un'attività economica organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni o servizi di utilità

sociale, diretta a realizzare finalità di interesse generale.»

L'impresa sociale deve soddisfare i seguenti requisiti:essere costituita con un atto pubblicoavere una struttura democraticadestinare utili e avanzi di gestione allo svolgimento dell'attività statutaria o

ad incremento del patrimonio, e pertanto non distribuirli, neanche indirettamente

tenere libro giornale e inventario. redigere e depositare presso il registro delle imprese un documento che

rappresenti lo stato patrimoniale e finanziario dell'impresa redigere il bilancio socialecoinvolgere lavoratori e destinatari delle attività nella gestioneavere la maggioranza degli amministratori come soci Marco Traversi

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Quali sono le imprese sociali in Italia?Imprese sociali ex lege 155/06

I settori di attività in cui possono operare le imprese sociali sono definite all'articolo 2:assistenza socialeassistenza sanitaria e socio sanitariaeducazione istruzione tutela ambientale tutela dei beni culturali formazione universitaria formazione extrascolastica turismo socialeservizi strumentali alle imprese sociali resi da enti composti in misura

superiore al 70% da organizzazioni che esercitano un'impresa sociale.Possono inoltre diventare imprese sociali le organizzazioni che, indipendentemente dall'ambito di attività, svolgono attività di impresa per l'inserimento di lavoratori disabili e svantaggiati se questi costituiscono almeno il 30% del personale.

Marco Traversi

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Quali sono le imprese sociali in Italia?Le start up innovative a vocazione sociale

Il 19 dicembre 2012 è entrata in vigore la legge n. 221/2012 di conversione del Dl 179/2012, chiamato anche Decreto Legge Crescita 2.0, che contiene norme dirette a favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo

tecnologico, l’occupazione, in particolare giovanile, con riguardo alle imprese startup innovative.

 In favore della startup innovativa sono previste una serie di esenzioni ai fini

della costituzione ed iscrizione dell'impresa nel Registro delle Imprese, agevolazioni fiscali, nonché deroghe al diritto societario e una disciplina

particolare nei rapporti di lavoro nell'impresa.Condizione fondamentale per poter beneficiare di tali vantaggi è che le

imprese vengano iscritte nell'apposita sezione speciale del Registro delle Imprese riservata alle startup innovative.

 

Marco Traversi

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Quali sono le imprese sociali in Italia?Le start up innovative a vocazione sociale

L'impresa startup innovativa è la società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano ovvero una Societas Europaea, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato, che possiede i seguenti requisiti:a) i soci, persone fisiche, detengono al momento della costituzione e per i successivi ventiquattro mesi, la maggioranza delle quote o azioni;b) è costituita e svolge attività d'impresa da non più di quarantotto mesi;c) ha la sede principale dei propri affari e interessi in Italia;d) a partire dal secondo anno di attività della start-up innovativa, il totale del valore della produzione annua non è superiore a 5 milioni di euro;e) non distribuisce, e non ha distribuito, utili;f) ha, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;g) non è stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda;

Marco Traversi

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Quali sono le imprese sociali in Italia?Le start up innovative a vocazione sociale

Inoltre le start up innovative devono possedere almeno uno dei seguenti ulteriori requisiti:

1) le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 20 per cento del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della start-up innovativa. Dal computo per le spese in ricerca e sviluppo sono escluse le spese per l'acquisto e la locazione di beni immobili mentre vi rientrano: le spese relative allo sviluppo precompetitivo e competitivo, quali sperimentazione, prototipazione e sviluppo del business plan, le spese relative ai servizi di incubazione forniti da incubatori certificati, i costi lordi di personale interno e consulenti esterni impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo, inclusi soci ed amministratori, le spese legali per la registrazione e protezione di proprietà intellettuale, termini e licenze d'uso.  

Marco Traversi

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Quali sono le imprese sociali in Italia?Le start up innovative a vocazione sociale

Oppure in alternativa:

2) impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un'università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all'estero; 3) sia titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale direttamente afferenti all'oggetto sociale e all'attività di impresa 

Marco Traversi

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Quali sono le imprese sociali in Italia?Le start up innovative a vocazione sociale

 Il Decreto definisce anche una speciale categoria di startup innovative: sono le startup a vocazione sociale. Per rientrare in questa categoria la startup innovativa deve operare in via esclusiva  nei settori indicati all‘articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155: assistenza sociale, assistenza sanitaria, assistenza socio sanitaria, educazione istruzione e formazione, tutela dell’ambiente, valorizzazione del patrimonio culturale, turismo sociale, formazione universitaria e post-universitaria, servizi culturali, formazione extra-scolastica, servizi strumentali alle imprese sociali di enti composti al 70% da imprese sociali.

Le start-up innovative (e quindi anche quelle a vocazione sociale), non possono distribuire utili per un periodo di 48 mesi, dopo sì.

La norma prevede, inoltre,  agevolazioni fiscali a favore di chi investe nelle start-up innovative, incrementandone la portata per le quelle a vocazione sociale.

Marco Traversi

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Quante sono le imprese sociali in Italia?

Le cooperative sociali sono tra 12.000 e 15.000

Includendo le associazioni e le fondazioni si arriva ad oltre 80.000 potenziali “imprese sociali”

Le imprese sociali previste dalla legge 155/06 sono circa 600

Gli occupati sono tra un milione ed un milione e mezzo

Gli utenti sono circa 10 milioni

Il fatturato è stimato attorno ai 10 miliardi

Le imprese “profit” che operano in settori previsti dalla normativa sono circa 500.000

Marco Traversi

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Quante sono le imprese sociali in Italia?

Le cooperative sociali sono tra 12.000 e 15.000

Includendo le associazioni e le fondazioni si arriva ad oltre 80.000 potenziali “imprese sociali”

Le imprese sociali previste dalla legge 155/06 sono circa 600

Gli occupati sono tra un milione ed un milione e mezzo

Gli utenti sono circa 10 milioni

Il fatturato è stimato attorno ai 10 miliardi

Le imprese “profit” che operano in settori previsti dalla normativa sono circa 500.000

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Cos’è L’innovazione sociale?

L’innovazione sociale riguarda nuove idee che funzionano per affrontare pressanti bisogni sociali non soddisfatti.

La descriviamo semplicemente come innovazioni che sono sia sociali nelle loro finalità che nei loro strumenti.

Le innovazioni sociali sono nuove idee (prodotti, servizi e modelli) che simultaneamente fronteggiano bisogni sociali (più

efficacemente delle alternative) e creano nuove relazioni sociali o collaborazioni

(Open Book of Social Innovation, Murray, Calulier-Grice and Mulgan, March 2010)

EU definition

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Innovazione sociale è:

• Novità: idee e strumenti

• Efficacia: idee e strumenti che funzionano

• Impatto sociale: cambiamento delle condizioni di vita

• Sostenibilità: sociale ed economica

• Socialità: condivisione e collaborazione

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L’Unione dell’Innovazione Social Innovation Europe

L’Innovation Union, Europe 2020 flagship, riconosce l’innovazione sociale come

“un nuovo settore molto importante che deve essere sostenuto".

La Commissione Europea ha tenuto fede a tale impegno strategico ed ha avviato, come progetto pilota, la Social Innovation Europe il 16 e 17 Marzo 2011

(www.socialinnovationeurope.eu).

Social Innovation Europe è stata gestita da un consorzio di partner europei che include il Danish Technological Institute ed Euclid Network, ed è guidato da Social Innovation

eXchange (SIX) di Young Foundation.

L’iniziativa è finanziata dal Programma Europeo per la Competititivà e l’Innovazione che ha lo scopo di incoraggiare la competitività delle imprese europee.

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L‘Unione dell’Innovazione

La piattaforma Social Innovation Europe promuove le iniziative di innovazione sociale in Europa

Lo sviluppo futuro verrà realizzato attraverso il Fondo Sociale Europeo poggiandosi innazitutto sugli investimenti che il FSE ha realizzato negli ultimi

10 anni in innovazione sociale. Questo sarà completato dal sostegno ad esperimenti sociali innovativi che

saranno sviluppati nel quadro della Piattaforma Europea contro la Povertà.

L’Innovazione sociale rientrerà nel mainstream per la nuova generazione dei programmi del FSE.

Gli stati membri sono incoraggiati a fare passi significativi per promuovere l’innovazione sociale attraverso il FSE nei loro programmi nazionali e regionali.

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Marco Traversi

I programmi del futuro

Il Programma UE per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI) è uno strumento gestito direttamente dalla Commissione, a sostegno delle politiche

sociali ed occupazionali attraverso la UE. Esso è parte della proposta della Commissione per la politica regionale

europea per l’occupazione e le politiche sociali.

EaSI integra tre programmi esistenti : PROGRESS (Programme for Employment and Social Solidarity), EURES (European Employment Services) e European

Progress Microfinance Facility ed amplia la loro copertura coerentemente con la EU 2020 strategy.

EaSI sosterrà il coordinamento delle politiche, la condivisione delle buone pratiche, il capacity-building e la verifica di politiche innovative con l’obiettivo

di accrescere l’impatto delle più efficaci attraverso il supporto del Fondo Sociale Europeo.

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Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale

1) Allargherà il sostegno dato ai fornitori di microcredito attraverso l’attuale European Progress Microfinance Facility (lanciato nel 2010)

2) Fornirà fondi per il capacity-building delle istituzioni di microcredito

3) Includerà investimenti per sviluppare ed ampliare le imprese sociali

Il budget totale proposto per l’asse microfinanza e impresa sociale è di circa 192 milioni di € per il periodo 2014-2020. Si prevedono circa 87 milioni di € di sostegno alla microfinanza che dovrebbero produrre tra i 400 ed i 450 milioni di € di micro prestiti. Inoltre si prevedono circa 95,5 milioni di € per il sostegno allo sviluppo dell’impresa sociale.

Per il periodo 2014-2020, Progress continuerà le sue attività attuali ed avrà un budget specifico per l’innovazione sociale e la sperimentazione (cioè testare politiche innovative su piccola scala, con lo scopo di accrescere l’impatto delle più efficaci). Dei circa 574 milioni di € proposti per Progress nel 2014-2020, 97 milioni saranno allocati sui progetti sperimentali.

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Microfinance facility

Lo "Strumento europeo Progress di microfinanza" (Progress Microfinance), istituito nel 2010, accresce la disponibilità di microcrediti - prestiti di importo inferiore a 25.000 euro - per la costituzione o lo sviluppo di piccole imprese.

Progress Microfinance non finanzia direttamente gli imprenditori, ma permette a una serie di intermediari di microcredito dell'UE di aumentare il volume dei prestiti emettendo garanzie per coprire il rischio di eventuali perdite e mettendo a disposizione ulteriori fondi per la concessione di microfinanziamenti.

Gli intermediari di microcredito possono essere essere banche private o pubbliche, istituti di microfinanza non bancari, erogatori di microcredito senza fini di lucro.Le condizioni di erogazione dei microfinanziamenti - importo, durata, tasso d'interesse e commissioni, tempo necessario per ottenere un prestito - dipendono dall'istituto che li concede.I finanziamenti dello strumento Progress non possono essere utilizzati per coprire linee di credito come gli scoperti o i finanziamenti revolving a breve termine.

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Altri Strumenti con fondi UELe Regioni, nell’ambito della gestione dei propri fondi strutturali hanno destinato risorse per supportare lo sviluppo delle imprese sociali attraverso uno specifiche forme di intervento per il sociale attuato attraverso strumenti diversi.

Ad esempio l’intervento previsto dalla Regione Puglia con la sovvenzione globale “Piccoli sussidi” ha riguardato tre azioni:Consolidamento delle organizzazioni operanti nell’ambito dell’inclusione

sociale e lavorativa, incentivando l’innovazione tecnologica, il rafforzamento della qualità dei servizi offerti.

Servizi per la creazione di nuove imprese operanti nel campo dell’inclusione sociale, anche di natura consortile, e di opportunità di auto impiego per soggetti svantaggiati

Inclusione lavorativa: misure di sostegno e servizi volti a consentire l’accesso e la permanenza nel mercato del lavoro e nelle attività di formazione di soggetti non completamente autonomi.

L’organismo intermediario è l’APE con Fondosviluppo

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Programma HORIZON 2020Horizon 2020 è lo strumento finanziario per attuare la Innovation Union. Sarà operativo dal 2014 al 2020 con un budget di circa 73 miliardi di euro.

Esso combinerà i finanziamenti per la ricerca e l’innovazione forniti attualmente dal Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (FP7) con I fondi per l’innovazione previsti dal Programma Quadro per la competititivà e l’innovazione (CIP) e dall’Istituto Europeo per l’innovazione e la tecnologia (EIT)

24 miliardi e mezzo saranno destinati a rafforzare la ricerca in Europa sostenendo il Consiglio Europeo per la ricerca (ERC)

18 miliardi sosterranno la leadership industriale nell’innovazione

Circa 32 miliardi serviranno a fronteggiare le principali sfide per l’Europa come il cambiamento climatico, il trasporto e la mobilità sostenibile, le energie rinnovabili, la salute e sicurezza alimentare e l’invecchiamento della popolazione.

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Programma HORIZON 2020

Lavorare per una società migliore

Horizon 2020 riflette le priorità dell’agenda Europe 2020  e si indirizza alle principali preoccupazioni sociali dei cittadini europei. In particolare ciò avviene anche nel campo delle scienze umane e sociali e riguarda attività che si focalizzano su:

La salute, il cambiamento demografico ed il benessere; La sicurezza alimentare, l’agricoltura sostenibile, la ricerca marina e la bio economia;L’energia sicura, pulita ed efficiente;I trasporti intelligenti, verdi ed integrati; Le società Inclusive, innovative e sicure;Il clima, l’efficienza delle risorse e delle materie prime.

Il programma HORIZON 2020 prevede una significativa semplificazione rispetto ai programmi attuali.

Presentazione ufficiale

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E in Italia?Bando Smart cities e Social innovation – 240 milioni € al 30 aprile 2012 per il sud – aperto il bando nazionale per 655,5 milioni € con scadenza 28 febbraio 2013

Nella prima call: 294 domande di cui 188 per la sezione Social Innovation - approvati 58 progetti per un totale di oltre 50 m€ - nella seconda call: 408 domande di cui 40 progetti approvati per un totale di circa 25 m€

Task force per l’innovazione del Ministero dello Sviluppo – 12 esperti (1 di innovazione sociale) – Decreto Startup Italia – Start up innovative a vocazione sociale

Task force per l’innovazione del Ministero dell’Università e Ricerca – 6 esperti (1 di innovazione sociale) – Agenda digitale nazionale e Agenda per la social innovation

Gruppo GECES (Impresa ed economia sociale) del Ministero del Lavoro – 20 esperti (4 di innovazione sociale)

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Cos’è il Social Business?

Un social business è una impresa senza perdite e senza dividendi finalizzata a perseguire un obiettivo sociale nell’ambito di una economia di mercato.

Si distingue da una non-profit perchè deve cercare di perseguire un profitto modesto che sarà utilizzato per ampliare l’attività, migliorare il prodotto o

servizio o finanziare un’altra missione sociale.

Una più ampia definizione di Social Business è possibile, includendo ogni attività imprenditoriale che ha un fine sociale più che finanziario.

(Muhammad Yunus – premio nobel per la pace)

Official intro

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Social Business = Impresa sociale?

La Commissione UE usa il termine 'social business' per significare un’impresa: Il cui primario obiettivo è raggiungere obiettivi sociali piuttosto che generare profitto

per il proprietario o gli azionisti Che opera nel mercato attraverso produzione di beni e servizi in un modo

imprenditoriale ed innovativo Che usa i profitti per raggiungere questi obiettivi sociali Che è gestita da imprenditori sociali in modo trasparente e rendicontabile

coinvolgendo i lavoratori, clienti ed azionisti

Un imprenditore sociale:

• Focalizza come obiettivo prioritario l’impatto sociale, etico ed ambientale; • Reinveste i profitti per massimizzare la possibilità di raggiungere l’obiettivo primario e pertanto ha una distribuzione limitata o nulla dei profitti agli investitori o azionisti – questo può limitare la sua capacità di raccogliere fondi, attrarre investitori e perciò espandersi e crescere; • Segue una governance specifica (ad esempio orientarsi ad obiettivi sociali anche all’interno della propria organizzazione).

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Social Business = Impresa sociale?Il social business può essere visto come un business ibrido che si pone tra le aziende tradizionali for-profit e i comportamenti puramente filatropici senza alcun elemento economico (non profit).

A confronto con le aziende tradizionali potrebbero essere considerati dagli investitori, interessati solo al ritorno finanziario, non sufficientemente profittevoli. Comunque possono essere distinti dalla filantropia perchè la loro attività riguarda il fare business.

Gli imprenditori sociali sono caratterizzati da un elevato grado di innovazione: possono affrontare sfide e colmare gap che non sono sufficientemente affrontati attraverso il business tradizionale o la filantropia. Si focalizzano in aree che vanno oltre i confini tradizionali delle responsabilità dello Stato e sono complementari alle politiche pubbliche piuttosto che sostitutivi.

Il Social Business non è l’impresa sociale ex lege 155/06

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Marco Traversi

La Social Business Initiative

La Social Business Initiative, lanciata il 18 novembre 2011, fornisce un piano d’azione a breve termine per stimolare la creazione, sviluppo e crescita del social business ed è articolata dalla Commissione in 11 misure prioritaire divise in 3 obiettivi:

Misure per migliorare l’accesso ai finanziamenti del social business:

1. Sviluppare un quadro europeo di regole per i fondi di investimento sociali (Dicembre 2011)2. Favorire lo sviluppo del microcredito in Europa (dal 2014)3. Stabilire uno strumento finanziario europeo di € 90 milioni per migliorare l’accesso ai finanziamenti (dal 2014)4. Introdurre una priorità per le imprese sociali nel quadro regolatorio 2014-2020.

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Marco Traversi

La Social Business Initiative

Misure per migliorare la visibilità del social business:

5. Sviluppare una mappa completa delle imprese sociali in Europa per identificare le buone pratiche ed i modelli che possano essere replicati (dal 2012)

6. Creare un database pubblico di certificazioni e label applicabile al social business in Europa per migliorare la visibilità e la confrontabilità tra loro (dal 2012)

7. Promuovere l’apprendimento reciproco e la capacity building delle amministrazioni regionali e nazionali per mettere in essere strategie di sostegno all’impresa sociale, sopratutto attraverso I fondi strutturali (dal 2012).

8. Creare un’unica piattaforma multilinguistica per I dati e lo scambio tra imrpenditori sociali, incubatori e clusters, ed investirori sociali per promuovere al meglio I programmi UE che sostengono gli imprenditori sociali (dal 2012 )

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Marco Traversi

La Social Business Initiative

Misure per migliorare l’ambiente legale del social business:9. Semplificare la regolazione dello statuto europeo delle cooperative e quello delle fondazioni europee. Uno studio della situazione è già in corso.10. Migliorare ulteriormente la qualità dei contratti nel quadro della riforma degli appalti pubblci specialmente nel caso di servizi sociali e sanitari. Un’altro elemento chiave sarà l’assicurare un quadro normativo che garantisca le condizioni di lavoro.11. Semplificare l’implementazione delle regole relative agli aiuti di stato per servizi sociali e locali che potrebbero avvantaggiare una ampio numero di social business (dal 2012).

Come sarà finanziata?Il finanziamento per la creazione di strumenti finanziari a sostegno dell’iniziativa sarà attraverso un’allocazione all’interno del Programma EaSI ed ammonterà a circa 90 milioni di €. In aggiunta il sostegno per le imprese sociali nell’ambito della politica di coesione nazionale e regionale sarà finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nell’ambito degli interventi degli Stati Membri e delle regioni.

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Marco Traversi

I Fondi Europei per gli investimenti sociali

Il Social business unisce una missione sociale, etica ed ambientale con il fiuto imprenditoriale e l’innovazione in una prospettiva di business.

Questo tipo di imprenditori possono affrontare notevoli difficoltà nel ottenere finanziamenti ed investimenti.

La Commissione ha annunciato nel Single Market Act un lavoro per esplorare come si potrebbero aiutare investitori ed imprenditori sociali a beneficiare

entrambi del mercato unico. Questo include anche che non ci siano barriere nell’ambito delle norme europee per canalizzare in modo efficiente gli

investimenti verso le imprese sociali

Tutto il social package sarà presentato e discusso in una conferenza su imprenditoria ed economia sociale a Strasburgo il 16 e 17 gennaio 2014

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Marco Traversi

Gli strumenti in Europa

I Social Impact Bonds (UK – USA – CANADA – ISRAELE )

Le competition (worldwide)

I camp (worldwide)

Gli incubatori sociali (HUB network – SIP Bilbao – Fablab e molti altri)

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I Social Impact bonds

I SIB sono strumenti finanziari innovativi lanciati per la prima volta in Gran Bretagna nel 2009 da Social Finance in collaborazione con il Ministero degli Interni inglese.

I SIB seguono la modalità dei cosidetti CBR (contract by result) in base ai quali viene pagato un premio dall’organizzazione committente nel caso in cui l’organizzazione commissionaria riesce a conseguire un determinato risultato.

Nel caso dell’esperienza pilota del carcere di Petersborough il meccanismo prevede che Social finance emetta dei titoli obbligazionari finalizzati a supporto di due organizzazioni che lavorano al reinserimento degli ex detenuti. La raccolta derivante dalla vendita di questi strumenti sul mercato viene utilizzata dalle organizzazioni per le loro finalità. In caso di raggiungimento di un obiettivo prefissato legato alla non recidiva dei destinatari degli interventi il Ministero degli interni paga un premio che Social Finance distribuisce agli acquirenti dei titoli come interesse.

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Marco Traversi

I Social Impact bonds

Vantaggi (win-win-win):

- Riduzione significativa della spesa pubblica

- Maggior propensione al risultato

- Capacità di attrarre maggiore raccolta di denaro grazie all’interesse pagato

- Maggiore professionalità nella gestione dei servizi

- Maggiore impatto sociale

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Marco Traversi

I Social Impact bonds

Svantaggi:

- Elevato rischio di default per le organizzazioni non efficaci ed efficienti

- Campo di applicazione limitato dalla misurabilità certa dei risultati

- Scarsa disponibilità di risorse professionalizzate nel terzo settore

- Tempi lunghi per la valutazione e per l’incasso dei premi

Già sviluppati in USA, Australia, Israele e Canada oltreché in Gran Bretagna

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Le competition

L’innovazione sociale si basa sulla disponibilità di nuove idee per risolvere problemi sociali ma in molte occasioni è difficile individuare queste idee, soprattutto su scala globale, e quindi valutare quali siano degne di investimento per renderle scalabili e replicabili.

E’ necessario, come avviene nel business, mettere a punto meccanismi che facciano emergere le idee oppure le soluzioni che hanno già dimostrato da qualche parte nel mondo la propria efficacia.

Uno strumento è rappresentato dalle competition che sono ormai state sviluppate in molte parti del mondo, a partire dagli Stati Uniti, con un approccio business oriented e poi portare anche nel sociale.

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Le competition

In UK l’agenzia nazionale per l’innovazione NESTA ha già lanciato 6 competition negli ultimi due anni e ne ha altre 7 in pipeline. Questa variano da come risolvere problemi di testing di innovazioni in campo medico a come evitare che vengano rubate le biciclette nei contesti urbani inglesi.

L’Unione Europea ha lanciato recentemente il Social innovation award per individuare idee innovative per affrontare il tema della disoccupazione, giovanile in particolare.

La Banca Europea degli investimenti ha lanciato il Social innovation tournment per premiare le idee più innovative in una serie di settori tra cui il turismo, il design architettonico ecc.. La finale sarà il prossimo 29 novembre.

Molte organizzazioni e fondazioni private hanno lanciato competizioni analoghe per gli scopi più disparati.

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Le competition

Vantaggi:

- Costi ridotti ed elevato ritorno- Tempi rapidi di scouting di idee innovative- Capacità di attivazione e mobilitazione- Interesse per investitori e media

Svantaggi:

- Elevata competitività- Rischio di professionalizzazione dei partecipanti (+ concorsi – attività)- Scarsa realizzabilità concreta delle idee in contesti diversi- Rischio di subordinazione ai funders

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I Camp e gli incubatori

Le idee sviluppate possono avere difficoltà a svilupparsi soprattutto in mancanza di adeguate competenze nella compagine che le porta avanti

Per sostenere lo sviluppo di queste idee embrionali sono stati lanciati, sempre partendo dall’esperienza business, dei modelli di accellerazione di impresa sociale.

Tali modelli sono occasionali e di breve periodo (anche solo un weekend) ed è il caso dei camp oppure più articolati e strutturati come nel caso di veri e propri incubatori sociali.

Anche qui le prime esperienze sono inglesi o statunitensi come il Social Innovation camp, lo Start up weekend, le summer school oppure incubatori come Cockpit, FabLab o the HUB.

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I camp e gli incubatori

Vantaggi:

- Costi variabili a seconda della permanenza e ripetibilità dell’intervento- Possibilità di focalizzare gli interventi- Capacità di attirare funders ed investitori- Agevole standardizzazione

Svantaggi:

- Necessità di competenze specialistiche di vario genere- Difficoltà di operare al di fuori di reti- Rischio di eccessiva standardizzazione

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In Italia?

I Social Bonds di UBI Banca e CGM: destinazione degli interessi e dei margini o di parte o tutta la raccolta

Il crowdfunding di Banca Prossima (Terzo Valore) – EPPELA – SIAMOSOCI e molti altri

Il Social Innovation camp di Milano

Il Social Change weekend di Napoli

La Social Innovation comepetition Naples 2.0 (ora EU Social innovation competition)

La rete di THE HUB (7 realizzati e centinaia in pipeline)

Il modello Changemakers (concorso + incubazione) di Avanzi

Le start up a vocazione sociale del decreto sviluppo

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Marco Traversi

Per info su innovazione sociale:

www.socialinnovationeurope.eu

Per info su Social business:

http://ec.europa.eu/internal_market/social_business/index_en.htm

Per contatti:

[email protected]

GRAZIE PER L’ATTENZIONE E LA PAZIENZA!