l’ascolto attivo

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L’ascolto attivo Barbara Puccio Formatore e consulente www.equilibrioemotivo.it

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Ascoltare significa cura e attenzione verso gli altri. Che cosa significa essere un buon ascoltatore?

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Page 1: L’ascolto attivo

L’ascolto attivo

Barbara PuccioFormatore e consulentewww.equilibrioemotivo.it

Page 2: L’ascolto attivo

“We have two ears but only one mouth. Some people suggest that’s because we should

spend twice as much time listening as opposed to talking. Others suggest it’s because

listening is twice as hard” – Author Unknown

L’ascolto attivo

Page 3: L’ascolto attivo

Sapere ascoltare

When you talk, you repeat what you already know; when you listen, you often learn something” Jared

Sparks

“Ascoltare è una cosa magnetica e speciale, una forza creativa. Essere ascoltati ci crea, ci fa aprire ed espandere.Gli amici che ci ascoltano sono quelli cui ci avviciniamo.” Karl Menninger

Page 4: L’ascolto attivo

I principi dell’ascolto attivo

Sospendi i giudizi di valore

Mettiti dal punto di vista dell’altro

Ascolta senza interrompere

Innesca empatia

Verifica la comprensione del contenuto, della relazione e del contesto

Page 5: L’ascolto attivo

Secondo Michail Bachtin

Ascolto attivo

L’ascolto attivo è un gioco aperto. La dimensione dell’ascolto è polifonica. Preme per riuscire a creare un’interazione di reciprocità fra coscienze dotate di pari significato e di pari diritto.Ascolto attivo non significa «andare d’accordo». Senza tensione non c’è ascolto attivo, quandomanca la tensione, l’ascolto attivo la crea.

Ascolto passivoNell’ascolto passivo il modo di inquadrare gli eventi è fondamentalmente lo stesso dall’inizio alla fine.Tutto ciò che a noi pare trascurabile,ma non all’interlocutore, viene scartato.L’ascolto passivo riduce ogni problema a problema semplice e si dimostra adeguata quando gli interlocutori dannoper scontate le stesse premesse implicite

Page 6: L’ascolto attivo

Secondo Marianella Sclavi… Le sette regole dell’arte di ascoltare

Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca.

Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista.

Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva.

Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali, se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico.

Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti, perché incongruenti con le proprie certezze.

Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti.

Per divenire esperto nell’arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare, l’umorismo viene da sé.

Arte di ascoltare e mondi possibili – Bruno Mondadori

Page 7: L’ascolto attivo

Passi di danza del buon ascoltatore

Come nel valzer si insegnano i passi «un,due,tre», anche qui si può iniziare in questo modo, purché si tenga conto che, come nel valzer, è il ritmo e lo stile che contano.

Primo passo: un buon ascoltatore è uno allenato a non limitarsi a vedere e a sentire quel che ci si aspetta di vedere e sentire; è uno che si è contro-allenato a non sentirsi rassicurato in controllo quando riconosce e incasella facilmente quel che vede e sente.Secondo passo : è uno che accetta di buon grado di essere smentito, sorpreso, spiazzato, di sentirsi goffo e lento e sa gestire tutto questo come delle virtù. Terzo passo: è un esploratore di mondi possibili, sempre un po’ straniero anche a casa propria. Come diceva Sherlock Holmes: «non si tratta di vedere o sentire cose diverse, si tratta di guardarle e ascoltarle in modo diverso». Questo modo diverso di ascoltare e guardare consiste nella capacità di accogliere quei dettagli che si presentano come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti in quanto preludono a possibili bisociazioni.

Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili – Bruno Mondadori

Page 8: L’ascolto attivo

“Ascoltare veramente significa lasciar cadere più possibile tutti i vostri meccanismi difensivi, almeno per la durata dell'ascolto.

Ascoltare significa essere pronti essere presenti a ciò che udite senza cercare di controllarlo. Ascoltare è essere radicalmente ricettivi a ciò che accade. Perché ciò accada dovete essere franchi con gli stessi.

Dovete essere consapevoli e accettanti dei vostri preconcetti, desideri e illusioni, cosicché possiate udire ciò che viene detto e quello che è. Poiché il vero ascolto richiede che voi facciate così, per questo motivo ascoltare è pericoloso. Vi potrebbe fare udire cose che non vi piacciono, farvele prendere in considerazione e quindi farvi pensare a qualcosa che non avevato mai pensato prima e forse non avete mai voluto percepire. E ciò può far succedere qualcosa dentro di voi che non è mai successo prima. È questo il rischio di ascoltare ed è questo il motivo per cui è automatico per noi il non voler ascoltare. Tuttavia ascoltare, benché pericoloso, è una necessità. Se volete rimanere aperti alla vita e al cambiamento dovete ascoltare. Ascoltare veramente è accordare rispetto. Senza rispetto nessuna relazione umana può funzionare normalmente” Tratto da “Il silenzio tra due onde” di Corrado Pensa

Ssst…silenzio!