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L’appartamento didattico di via Carso: L’appartamento didattico di via Carso: una palestra per l’autonomia una palestra per l’autonomia per le persone con autismo e disabilità compatibile. per le persone con autismo e disabilità compatibile. Formazione 1- 6 maggio 2013

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Page 1: Lappartamento didattico di via Carso: una palestra per lautonomia per le persone con autismo e disabilità compatibile. Formazione 1- 6 maggio 2013

L’appartamento didattico di via Carso: L’appartamento didattico di via Carso: una palestra per l’autonomia una palestra per l’autonomia

per le persone con autismo e disabilità compatibile.per le persone con autismo e disabilità compatibile.

Formazione 1- 6 maggio 2013

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IL PROGETTO

Prevede la realizzazione di un modello sperimentale di appartamento didattico per favorire l’acquisizione di autonomie abitative a giovani e adulti con autismo in situazione di gravità e accompagnarli gradualmente verso l’abitare indipendente dalla prima famiglia.

Si tratta di sperimentare un percorso graduale e propedeutico alla vita autonoma in case famiglia o piccole comunità.

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• 12 ragazzi e adulti con autismo (di età compresa fra i 15 e 45 anni)

• Le famiglie dei ragazzi che saranno coinvolti in un counseling di sostegno e di accompagnamento al “distacco”

Destinatari del progetto

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Per poter realizzare questo progetto Angsa Liguria (capofila) si avvarrà della collaborazione con altre Associazioni di Volontariato e non di partner Istituzionali:

UN PROGETTO IN RETE

• ASL 3 Genovese – Equipe multidisciplinare sovrazonale per gli adulti con autismo• Servizi Sociali territoriali del Comune di Genova (distretto socio sanitario 12 e Ambito Territoriale Sociale ATS 47)• ANFFAS Onlus Genova• Cooperativa Sociale Genova Integrazione a Marchio Anffas• Associazione Progetto 80 Sampierdarena• Associazione Ligure Sindrome X Fragile• Associazione l’Incontro

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L’ ABITARE• L’idea che anche i disabili, in qualsiasi condizione di disabilità si trovino,

devono vivere una vita il più possibile normale, nasce più di 50 anni fa, ma risulta di fatto di difficile applicazione.

• Come “normalità” bisogna considera che tutte le persone, quando diventano adulte vanno ad abitare per conto proprio, si trovano un lavoro, instaurano nuove affettività, vivono una loro vita sociale e scelgono come passare il loro tempo libero.

ABITARE

LAVORO TEMPO LIBERO

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I PRESUPPOSTI• Da queste premesse è nato nel 2008 il Progetto Ceramica, una

piccolissima "bottega" artigiana creata appositamente da un piccolo gruppo di genitori. Il lavoro è di poche ore al giorno per pochi giorni la settimana ed è supportato dal centro autismo adulti di ASL 3 Genovese.

• Col progetto Cucina - Botteghe dell'autismo (Cofinanziamento Regione Liguria 2010) - si è potuta sperimentare la possibilità di sviluppo di autonomie abitative anche nell'età adulta.

Con la realizzazione di questi due progetti si è constatato che la prospettiva del "lavoro" restituisce alle famiglie la possibilità concreta di progettare il futuro dei figli dando loro dignità e soddisfazione, mentre con la costruzione e la realizzazione di un progetto di residenzialità scompare il problema del "dopo di noi".

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Due Fasi

• 1) Completamento lavori ristrutturazione e arredo dell’appartamento di via Carso (gennaio-maggio 2013)

• 2) Avvio operativo dei laboratori presso l’appartamento e il quartiere per l’acquisizione e/o il consolidamento delle autonomie abitative sulla base di progetti individualizzati

(maggio 2013-marzo 2014)

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1) L’appartamento di via Carso

Si tratta di un appartamento di edilizia popolare di 82 mq situato nel quartiere di Staglieno. E’ costituito da cucina, servizi igienici, ingresso abitabile e tre stanze.

Ha in dotazione uno spazio di circa 50 mq utilizzabile come area relax e come giardinoPer coltivazione di piccole piante

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Sono finalizzati al raggiungimento di questi obiettivi:• Il graduale distacco dalla famiglia• Il vivere con altre persone sviluppando affettività

secondarie• L’apprendimento (o il consolidamento) delle competenze

legate all’abitare e alla gestione del quotidiano (fare la spesa, sapersi preparare un pasto, provvedere alla propria igiene e cura personale, curare gli spazi propri e comuni,…)

2) I laboratori

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Gruppo M (Minori)

15-20 anni Viviana, Susanna, Andrea e Alex

Gruppo A1 (Adulti 1)

fascia 20-45 anni Lorenzo, Mario, Dario, Emilio

Gruppo A 2 (Adulti 2)

Fascia 20-25 anni Stefano, Riccardo, Paolo, Alessio

I laboratori saranno svolti in gruppo ( 4 ragazzi per gruppo): ciascun gruppo sarà seguito da 1/2 Educatori e da 1/ 2 volontari in affiancamento.

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Dopo un primo periodo di osservazione e valutazione (circa 1 mese) e inserimento graduale (un incontro a settimana) , ogni gruppo frequenterà per due volte a settimana (8 ore).

Si comincerà solo con attività diurne e successivamente si proverà gradualmenteil dormire fuori casa.

LUN MART MERC GIOV VEN

MATTINA(10-14)

GRUPPO A2

GRUPPO A1

POMERIGGIO(17-20)

GRUPPOM

GRUPPOM

GRUPPO A2

GRUPPO A1

Ipotesi di percorso:

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IL RUOLO DEL VOLONTARIO

Affiancare il personale educativo sia all’interno dei laboratori che in alcuni spostamenti o nel tempo libero

Per il progetto sarebbe auspicabile che ogni volontario seguisse sempre lo stesso gruppo di ragazzi per poter garantire continuità. Si chiede quindi la disponibilità possibilmente per una mezza giornata (3/4 ore) a settimana.

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RISULTATI ATTESIPROGETTO COMPLESSIVO:

•Sperimentazione di un modello di appartamento didattico dedicato alle persone disabili nel quadro degli interventi socio sanitari integrati necessari per tutto l’arco della vita (buona prassi da diffondere)•Diminuzione casi di istituzionalizzazione•Porre le basi per la soluzione del “dopo di noi”•Creazione di un’equipe specializzata di educatori e formatori•Diffusione della “normalizzazione” e dell’integrazione sociale•Diminuzione dell’assistenzialismo

PER LE FAMIGLIE:

PER LE PERSONE DISABILI:• sviluppo delle autonomie personali e sociali• sperimentazione della convivenza e della residenzialità in ambiente protetto• sperimentazione dell’integrazione sociale

• presa di coscienza, individuazione del percorso, delle modalità e degli strumenti necessari ai propri figli per vivere per conto loro nell’ottica di una compartecipazione attiva al loro progetto di vita• accompagnamento al distacco