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La nuova frontiera dei prodotti artigianali da forno: artigiani e Ullss, tavolo di confronto sulla celiachia... continua a pagina XII Ottimo riscontro dell’iniziativa promossa da commercianti ed esercizi pubblici “Restate a Marostica” continua a offrire consumazioni gratuite... continua a pag. XXII MAGICO TEMPE “L’impossibile non esiste ancora” Pensare che sia possibile salire e poi ridiscendere Plan de Corones da San Vigilio di Marebbe con metà bicicletta è davvero difficile, ma sembra che a compiere questa prodezza da circense qualcuno ci sia riuscito... A pag. VIII Marica Dalla Valle Intervista al primo sindaco donna nella storia di Marostica, eletta lo scorso maggio. Alla sua prima esperienza politica, parla di sè e del nuovo incarico… Continua a pag. II Nuova Valsugana Continua la mobilitazione contro il progetto della Nuova Valsugana. Prossima manifestazione a Cismon il 15 settembre e raccolta firme contro il Traforo del Grappa… Continua a pag. VI Clicca, stampa e risparmia! imperdibili sconti & offerte solo su www.lapiazzamarket.it

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La Piazza Notizie 453

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Page 1: Lapiazzanotizie453web

La nuova frontiera dei prodotti artigianali da forno: artigiani e Ullss, tavolo di confronto sulla celiachia...continua a pagina XII

Ottimo riscontro dell’iniziativa promossa da commercianti ed esercizi pubblici “Restate a Marostica” continua a offrire consumazioni gratuite... continua a pag. XXII

magIco tempe“L’impossibile

non esiste ancora”

pensare che sia possibile salire e

poi ridiscendere plan de corones da San Vigilio di marebbe

con metà bicicletta è davvero difficile, ma sembra che a compiere

questa prodezza da circense qualcuno ci

sia riuscito...a pag. VIII

marica Dalla Valle

Intervista al primo sindaco donna nella storia di Marostica, eletta lo scorso maggio. Alla sua prima esperienza politica, parla di sè e del nuovo incarico… continua a pag. II

Nuova Valsugana

Continua la mobilitazione contro il progetto della Nuova Valsugana. Prossima manifestazione a Cismon il 15 settembre e raccolta firme contro il Traforo del Grappa… continua a pag. VI

Clicca, stampa e risparmia!imperdibili sconti & offerte solo su

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PII

marostica | personaggi

VINcItrIce al Voto ammINIStratIVo coN Il 47,27% Delle prefereNze

Intervista a Marica Dalla Valle,primo sindaco donna di Marostica

nnanzitutto, la puntualità.

Arriva in perfetto orario

per ricevere i cittadini

che il martedì, giorno di

mercato, la possono incontrare

per esporre le proprie questioni

e, snobbando di proposito

l’ascensore, inforca le scale

per raggiungere il suo ufficio

al secondo piano della sede

municipale. Poi, la cordialità.

Malgrado le due ore di riunione

alle spalle, sebbene siano solo

le dieci e mezza del mattino,

Marica Dalla Valle saluta tutti

dispensando sorrisi e strette di

mano e, senza altro aggiungere,

invita il primo della fila a

seguirla in ufficio.

Eletta sindaco di Marostica lo

scorso maggio, primo sindaco

donna nella storia di Marostica,

Marica Dalla Valle ci tiene

subito a specificare di essere

alla sua prima esperienza

politica e di provenire dal mondo

del volontariato, soprattutto

all’interno della scuola:

comitato e associazione dei

genitori, consiglio d’istituto

della scuola secondaria di primo

grado Dalle Laste, attualmente

membro del consiglio d’istituto

del Comprensivo di Marostica,

componente del Gruppo H, socia

dell’associazione “La Fucina

Letteraria” e del gruppo teatro

genitori “Le Nuvole”; dal 2010

al 2013 è stata anche membro del

consiglio di amministrazione

della Cooperativa dei Consumatori

di Marostica.

Cinquanta anni, diplomata

in ragioneria con un passato

ventennale di esperta nel

ramo della comunicazione e del

marketing, Marica dalla Valle era

ufficialmente una casalinga al

momento dell’elezione alla carica

di primo cittadino di Marostica.

come riesce a conciliare, ora,

l’impegno amministrativo con la

famiglia?

“Ho sempre messo al primo posto i miei figli – spiega – ed anche per questo motivo mi sono impegnata tanto nel mondo scolastico. Ora sono grandi abbastanza da supportarmi in questa esperienza che negli ultimi mesi è stata totalizzante, faccio il sindaco a tempo pieno, e riesco a farlo serenamente proprio perché so che posso contare sulla loro collaborazione, sebbene

siano ancora adolescenti.”

Da dove è nata la sua decisione

di entrare nel vivo della vita

politica di marostica?

“Ho trovato un gruppo di persone che, pur provenendo da esperienze diverse – spiega – sono accomunate dall’impegno nel mondo del volontariato. Ci siamo confrontati su un progetto amministrativo che abbiamo condiviso e sul quale stiamo lavorando insieme in totale armonia, ognuno con le proprie deleghe, compresi i consiglieri comunali, che lo fanno a titolo gratuito. Perché ci crediamo. E crediamo, avendolo appunto sperimentato tutti, che Marostica possieda due ricchezze inestimabili, che sono le persone e le tante associazioni che già si prendono cura della città. Sono circa quaranta quelle culturali, quarantuno le sportive ed una trentina quelle che operano in altri ambiti. Noi non dobbiamo inventarci nulla di nuovo, c’è solo bisogno di compiere azioni concrete per ottimizzare ciò che è già presente nel territorio, creando le giuste sinergie.”

come è stato il primo l’impatto

con il palazzo?

“Dopo mesi di commissariamento del Comune– spiega – ci siamo trovati a dover prendere tutte le decisioni politiche del caso e non abbiamo avuto un attimo di tregua. Era in scadenza ad esempio la convenzione con la Comunità montana per la gestione condivisa dello Sportello Unico per le imprese (Suap), che abbiamo ritenuto di gestire da luglio in forma diretta, organizzando anche dei momenti di formazione con le categorie e le aziende, che potranno così risparmiare costi e tempi per le pratiche burocratiche.”

I

di Cristina Lunardon

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PIII

a proposito di aziende, quale è la

situazione economica della città?

“La situazione congiunturale è difficile per tutti, c’è una nuova povertà che va affrontata. Non solo gli stranieri, ma anche i marosticensi chiedono aiuto. Stiamo lavorando su vari fronti. Penso ad esempio al sostegno nelle spese scolastiche, la mensa o il trasporto, per il quale stiamo anche valutando nuove strategie, come il car sharing.”

come pensa di intervenire

nella promozione turistica di

marostica?

Quando parliamo di Marostica, io mi riferisco ai complessivi 37 chilometri quadrati dell’intero territorio comunale Per quanto riguarda il centro storico, intendiamo aprire la parte del camminamento di ronda delle mura che è già stato sistemato, collegandolo al sentiero che dalla chiesa della madonna del Carmine porta al castello superiore. Ma ritengo altrettanto importante potenziare la fruizione dei bellissimi sentieri che si snodano lungo le colline creando nuovi itinerari che spingano i turisti anche alla scoperta delle frazioni, e non solo alla visita mordi e fuggi del castello e della piazza. Stiamo incontrando gruppi e associazioni ai quali affidarne la manutenzione. Ed è stato presentato qualche settimana fa anche un progetto proprio per rilanciare le zone rurali delle colline marosticensi recuperando quel

patrimonio costituito da edifici, prati, contrade, casolari ma anche da sentieri e sorgenti, lasciate molto spesso in stato di abbandono, grazie ai finanziamenti stanziati dal Gruppo di Azione Locale Montagna Vicentina destinato al recupero delle zone montane, oltre che dalla Politica Agricola Comune dell’Unione Europea.”

ma quanto le piace marostica?

Io amo Marostica, e non solo perchè ci sono cresciuta. La amo grazie a mio padre, che l’ha sempre definita “ombelico del mondo”, situata a pari distanza da Venezia e Cortina; e ricordo ancora la commozione quando a scuola la maestra ci descriveva le colline e ci narrava la storia della città. Mi piacerebbe che anche i marosticensi imparassero ad apprezzare di più la bellezza di cui dispongono, diventando loro in prima persona i veri promotori turistici del territorio.

e’ soprattutto una questione di

corretta comunicazione, dunque?

A tutti i livelli, iniziando dal sito del Comune, che di certo non aiuta a promuovere l’immagine cittadina, ed al quale stiamo già lavorando. Manca anche una adeguata segnaletica turistica, che inviti chi di passaggio a scoprire borghi e scorci che per noi che ci viviamo appaiono scontati, ma che sono dei veri tesori costretti a passare

inosservati. Abbiamo l’imbarazzo della scelta.

che cosa ama fare nel suo tempo

libero?

Io adoro la lettura, la scrittura, il cinema ed il teatro. A Marostica non manca certo l’offerta culturale, che spazia dalla musica ai corsi di ogni tipo, grazie anche all’intensa attività della biblioteca, un servizio al quale sono particolarmente affezionata e che negli anni è cresciuto fino a diventare un vero e proprio centro di attrazione per gli studenti, ma non solo. Ogni giorno si conta oltre un centinaio di presenze, durante tutto l’arco dell’anno. E di sicuro, al cinema Metropolis di Bassano preferisco di gran lunga il Micropolis di Crosara, che organizza delle rassegne di alta qualità e originalità.

Ultimo libro che ha letto?

In realtà ho riletto, durante le vacanze, “Oscar e la dama in rosa” di Eric Emmanuel Schmitt, che ho ripreso in mano dopo la morte di un bambina che viveva a Vallonara, poche settimane fa.

come immagina marostica tra

cinque anni?

Mi piacerebbe che ci fossero più spazi per le associazioni e soprattutto per i giovani, che meritano tutta la nostra fiducia perchè sono, e la mia non è semplice retorica, la vera risorsa futura del paese.

Perché ci crediamo. e crediamo, avendolo aPPunto sPerimentato tutti, che marostica Possieda due ricchezze inestimabili, che sono le Persone e le tante

associazioni che già si Prendono cura della città.

Page 4: Lapiazzanotizie453web

PIV

presentazione | indice

AllegAto grAtuito AlA PiAzzA - il quindicinAle

di Annunci e APPuntAmenti

Anno 0 - numero 76 settembre 2013

AutorizzAzione tribunAledi bAssAno del grAPPA

n°7/94 del 7/10/94

d i r e t t o r e r e s P o n s A b i l ecristina lunardon

e d i t r i c etabloid

r e s P o n s A b i l e n o t i z i ecristina lunardon

[email protected]

P e r l A P u b b l i c i t à0424.219185

P e r i n v i A r e f o t o e / o t e s t [email protected]

IndiceII Intervista a Marica DallaValle, primo sindaco donna di Marostica VIncItrIce al Voto ammInIstratIVo con Il 47,27% delle VotI

VI Continua la mobilitazione contro la Nuova Valsugana ProssIma manIfestazIone a cIsmon e raccolta fIrme

VIII Con mezza bicicletta sale e scende il Plan de Corones nuoVa Performance del funambolo della bIcI sImone temPerato

X Bassano Fotografia 2013 libere interpretazioni della realtà alla terza edIzIone l’aPPuntamento con Il mondo dell’ImmagIne

XII Artigiani e Ullss, tavolo di confronto sulla celiachia la nuoVa frontIera deI ProdottI artIgIanalI da forno

XIV Un’estate senza museo per i turisti in visita a Bassano “laVorI IncomPatIbIlI con la Presenza dI VIsItatorI”

XVIII Al via la Festa della Ceramica e Portoni Aperti a Nove mostre e laboratorI anImeranno Il Paese Per una settImana

XX L’Europa finanzia il progetto della Ferrovia Turistica PreVIsto anche Il comPletamento della PIsta cIcloPedonale

XXII “Restate a Marostica” continua a offrire consumazioni gratuite ottImo rIscontro dell’InIzIatIVa scalIgera

Editoriale

Un’occasione mancataQUElla dEl collEgamEnto fErroviario tra vEnEzia E trEnto è la storia di Un’occasionE mancata. l’occasionE di divEntarE sbocco natUralE dEllE mErci provEniEnti dal porto vEnEziano vErso l’EUropa, passando pEr il brEnnEro. Una occasionE mancata pEr l’intEro tErritorio, chE da QUEsta linEa avrEbbE potUto avErE impUlsi Economici importanti.

dapprima non si volEva collEgarE trEnto a vEnEzia pEr non sfavorirE il porto di triEstE, EssEndo nEl frattEmpo la città lagUnarE divEnUta italiana nEl corso dEllE gUErrE d’indipEndEnza. sUccEssivamEntE la sUa rEalizzazionE fU ritardata da improrogabili invEstimEnti di carattErE militarE in altrE zonE dEll’impEro. dopo la gUErra, nonostantE lE assicUrazioni di invEstimEnti pEr il riammodErnamEnto dElla fErrovia da partE dEl nUovo stato, la sitUazionE rimasE prEcaria fino agli anni ‘70, QUando fU addirittUra insErita nEll’ElEnco dEllE linEE italianE considEratE “rami sEcchi”.

la chiUsUra dElla linEa vEnnE Evitata graziE all’impEgno dEl comitato ammodErnamEnto fErrovia dElla valsUgana (cafEv), chE riUscì anchE a far rEalizzarE alcUni intErvEnti migliorativi .

ora il “ramo sEcco” torna a nUova vita, con Un progEtto tUristico chE coinvolgErà l’intEra vallata.

mEntrE lE mErci continUEranno a viaggiarE sU gomma lUngo la strada valsUgana, dovE l’EUropa sEmbra rEstringErsi E fErmarsi davanti ad Un sEmaforo impiEtosamEntE rosso. si è arrivati al pUnto di pEnsarE ad Un traforo di 12 chilomEtri, pEr EvitarE QUEl sEgnalE di stop chE continUa a rallEntarE il fUtUro.

sarEbbE bastato, Utilizzando QUElla lUngimiranza chE dovrEbbE EssErE la principalE dotE dElla politica E di chi la fa, capirE chE forsE il progEtto originario dElla strada fErrata avrEbbE potUto divEntarE la solUzionE tanto vaghEggiata. troppo sEmplicE, forsE. mEglio allora bUcarE Una montagna.

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PV

Page 6: Lapiazzanotizie453web

PVI

l’App gratuita che ti fa vivere la tua città!Per il tuo Smartphone, iPhone e iPod. Già disponibile su: App Store, Google Play e Windows Phone Store

L’applicazione “La Piazza life” è scaricabile gratuitamente per iPhone, iPod e smartphone. Una guida sempre aggiornata al servizio di tutti coloro che amano e vivono la propria città. Nell’applicazione si possono trovare Hotel e B&B, Ristoranti, Pizzerie, Agriturismi, Locali, Shopping, Utilità, Cinema, Supermercati, Meteo... Schede con descrizione, recapiti e mappa.

Sono disponibili anche:

valbrenta | grandi opere

proSSIma maNIfeStazIoNe a cISmoN Il 15 Settembree raccolta fIrme coNtro Il traforo Del grappa

Continua la mobilitazione contro il progetto della Nuova Valsugana

uova Valsugana? No,

grazie. E sebbene

l’iter del progetto sia

stato per il momento

sospeso in sede ministeriale,

non si ferma la mobilitazione

dei cittadini che contestano in

primis l’idea del traforo che

da Romano d’Ezzelino perforerà

il Monte Grappa fino al Pian

dei Zocchi, in Comune di San

Nazario. A questo scopo è stata

organizzata una nuova giornata di

sensibilizzazione per domenica

15 settembre presso l’oasi Le

Fontane di Cismon e lanciata

una raccolta firme per siglare

la petizione che in autunno

verrà trasmessa al presidente

della Repubblica, al presidente

della Regione Veneto ed alla

Commissione Petizioni del

Parlamento europeo, che potrà

essere sottoscritta durante le

diverse attività messe in campo

dai promotori oppure  on-line

all’indirizzo goo.gl/kVyGfX.

Nelle premesse del testo si

parla di un aumento previsto

di traffico pari a 40.000 auto

al giorno, il cui inquinamento

provocherà  l’emissione di

quantità abnormi di gas di

scarico con innalzamento

dei livelli di soglia, e del

conseguente aumento esponenziale

dell’inquinamento atmosferico,

a causa dell’incremento

delle polveri sottili PM10

in prossimità del traforo

del Grappa. Si fa inoltre

riferimento al danno che subirà

il turismo ecosostenibile

che, da poco meno di 30 anni,

si è ben sviluppato sul Monte

Grappa, trasformando l’intera a

zona in meta obbligatoria degli

appassionati del volo libero

da tutta Europa e al possibile

inquinamento delle falde

acquifere, oltre alla rottura

degli equilibri naturali e

paesaggistici dettati dal

fenomeno carsico che investe

l’area del Grappa.

In conclusione, il testo

affronta il problema del danno

economico che il sistema del

project financig farà ricadere

sull’intera collettività.

Viste le premesse, a chi di

dovere, si chiede di fermare

definitivamente il progetto.

n

di Cristina Lunardon

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PVII

L’appello è già stato consegnato

all’europarlamentare Andrea

Zanoni, che nelle scorse

settimane ha effettuato un

sopralluogo nei prati di

Via Carlessi a Romano, che

rischiano di essere inghiottiti

dall’imbocco della tripla

galleria che dovrebbe perforare

per oltre 12 chilometri il

monte sacro alla patria.

“Si tratta di un progetto dissennato –

affermano i comitati civici

– che comporterà la deturpazione del’ambiente e del massiccio recando un pesante danno ad un’area considerata di massima valenza naturalistica e storico-monumentale, già soggetta a vincoli paesaggistici, idrologici, forestali e tutelata dall’Unione Europea”.

Il bosco delle fontaneSi trova a sud dell’abitato di Cismon, tra l’attuale superstrada ed il fiume Brenta. Il luogo è di grande interesse naturalistico essendo, in tutta la provincia di Vicenza, l’unico bosco naturale di Ontano bianco, dotato di una certa estensione, insediatosi in una piana alluvionale della valle.

La sua formazione risale agli inizi del 1800, in un’area periodicamente invasa dall’acqua nel corso delle piene, dove essa trovava uno sfogo naturale per essere rilasciata successivamente in maniera graduale, con benefico effetto nei confronti dei territori posti più a valle. Riguardo alla fauna selvatica, sono presenti numerosi mammiferi come la volpe, il tasso, il capriolo, la faina, la donnola e, tra gli uccelli, il falco pellegrino, il merlo acquaiolo, il martin pescatore, l’airone cenerino, l’aquila reale.

Oggetto in passato di diverse indagini a carattere floristico e faunistico, venne proposto come riserva naturale molti anni or sono dal WWF. Recentemente il comune di Cismon ne ha deciso la destinazione quale “riserva naturale”. ll suo nome deriva dalla presenza, soprattutto nel tratto più vicino al versante del Grappa, di numerose polle d’acqua nascente. Interessante anche l’opportunità di camminare nei pressi del greto del fiume e di osservare i ciotoli di diversa natura geologica: calcari, graniti, porfidi.

...il cui inquinamento Provocherà l’emissione di quantità abnormi di gas di scarico... e del conseguente aumento esPonenziale dell’inquinamento atmosferico, a causa dell’incremento delle Polveri sottili Pm10 in Prossimità del traforo del graPPa [...] e al Possibile inquinamento delle falde acquifere, oltre alla rottura degli equilibri

naturali e Paesaggistici...

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PVIII

sport | personaggi

NUoVa performaNce Del fUNambolo Della bIcI SImoNe temperato

Con mezza biciclettasale e scende il Plan de Corones

an Vigilio di Marebbe,

16 agosto 2013. Pensare

che sia possibile salire

e poi ridiscendere Plan

de Corones da San Vigilio di

Marebbe con metà bicicletta è

davvero difficile, ma sembra

che a compiere questa prodezza

da circense qualcuno ci sia

riuscito.

Il protagonista di questa

singolare impresa è ancora una

volta lui, Simone Temperato,

alias Magico Tempe, il ciclista

bassanese che da qualche anno

a questa parte si diletta a

compiere imprese del genere con

la sua mountain bike priva di

ruota e forcella.

Questa volta ha aggiunto al suo

ormai ricco palmares di salite

anche quella che secondo lui era

la più difficile sotto l’aspetto

tecnico, vista la presenza nel

tratto finale dello sterrato e

specialmente delle pendenze che

in alcuni tratti superano il 25%.

Partito dal centro di San Vigilio

con la sua bicicletta “monca”,

Simone ha iniziato la sua

incredibile sfida lungo l’ascesa

che porta al Passo Furcia. Da

qui, dopo la svolta per Plan de

Corones, sono iniziate le vere

difficoltà perché ha dovuto

compiere delle difficili manovre

per mantenere l’equilibrio,

reso precario per la presenza

di alcune buche e alcuni sassi

lungo il percorso. Nel tratto

finale, quello più duro, Simone

ha dato il meglio di sè e rampa

dopo rampa è riuscito a giungere

fino al traguardo.

“Arrivare in quelle condizioni in cima al Plan de Corones è stato davvero bellissimo – ha

dichiarato Simone – sono veramente soddisfatto perché da anni avevo in mente di sfidare questa difficile salita che nella carta è tra le più dure dell’Alto Adige. Sia in salita che in discesa è stato il tratto in sterrato a fare la differenza, restare in equilibrio in questi chilometri è stato proprio difficile, ma la concentrazione e la determinazione di portare a termine anche questa impresa alla fine hanno fatto la differenza e mi hanno fatto concludere la prova nel migliore dei modi. Era la prima volta che affrontavo uno sterrato così lungo e così duro – continua Magico Tempe - in discesa ho guidato la bici in maniera impeccabile, sono riuscito anche ad evitare una caduta passando a pelo fra due mucche che mi hanno tagliato improvvisamente la strada, non so ancora come ho fatto a restare in equilibrio! Sono molto soddisfatto della prova, lungo il percorso ho trovato molte persone che mi hanno incitato, alcune non credevano ai propri occhi nel vedermi salire e poi scendere da quelle pendenze”.

s

Page 9: Lapiazzanotizie453web

PIX

Cosa dire, anche quest’anno

Simone ha lasciato il segno

nell’Alto Adige, dopo Stelvio,

Rombo, Giovo è arrivata anche

questa ennesima impresa, un

grande risultato per chi come

lui ama superare i propri limiti

e sfidare l’impossibile a suon

di pedalate!

Il suo motto è:“L’impossibile non esiste ancora”Maestro di Mtb, Simone Temperato è stato per tre volte campione italiano di trial e, negli ultimi anni, protagonista di imprese epiche sui passi alpini in impennata, sia su bici da corsa che su mtb. Passione, questa, alla quale si dedica dal 1998, anno in cui riesce percorrere 45 Km tutti con una sola ruota senza mai fermarsi, da Bassano fino alla birreria Cornale e ritorno, in un tempo di 2h 16m, alla media di 19.85 Km/h.

Nel 1999 si impenna in discesa da Foza a Valstagna, 20 km di tornanti e curve e nel 2000, in notturna, da Campocroce a Semonzo.

Nel 2004 stabilisce il nuovo record mondiale dell’ora in impennata al velodromo Rino Mercante di Bassano del Grappa con la mountain bike senza ruota anteriore, compiendo 27,541 Km. Alla fine dello stesso anno risultano percorsi più di 1600 Km in impennata con la mountain bike, su percorsi misti.

Nel 2005 accetta una nuova sfida: scalare il Passo dello Stelvio (2758 m) tutto in impennata con una bici da corsa, impresa riuscita al primo tentativo in 2 ore e 10 minuti. Nei mesi di preparazione era riuscito a scalare nella stessa maniera anche i passi Gavia, Falzarego, Valparola, Mendola, Broccon, Manghen, Croce d’Aune, Cereda, Campolongo, Gardena, Giau, Pordoi.

Il 24 settembre 2006, in occasione della cronoscalata del Monte Grappa, demolisce il suo precedente primato di scalata in impennata, fermando il cronometro a 1 ora 56 minuti e 44 secondi.

Nel 2007 iniziano i primi test di allenamento in discesa con la mountain bike senza ruota e forcella.

Il 23 luglio 2008, in occasione della 17^ tappa del Tour de France, precedendo il passaggio dei corridori, scala l’Alpe d’Heuz con la bici da corsa impennata in 1ora e 10 minuti, concedendosi a metà salita, senza mai smettere di pedalare, una colazione a base di marmellata mangiandola direttamente dal vasetto con un cucchiaino, dando vita ad uno spettacolo senza precedenti.

Nel 2010, sempre al velodromo bassanese, riesce a battere il suo precedente record sul chilometro lanciato in impennata, fermando il cronometro sul tempo di 1 minuto e 55 secondi alla media di 31 chilometri orari.

E ancora, negli ultimi tre anni, Magico Tempe vince altre sfide raggiungendo nuove vette in sella alla sua “mezza bicicletta”, dando vita a molte imprese “impossibili” che hanno fatto il giro del mondo..

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PX

bassano | iniziative

alla terza eDIzIoNe l’appUNtameNto coN Il moNDo Dell’ImmagINe

bassano fotografia 2013libere interpretazioni della realtàorna puntuale

l’appuntamento con

Bassano Fotografia,

la manifestazione

biennale dedicata al mondo

della fotografia che riempirà

di immagini tutta la città di

Bassano del Grappa.

L’intento di questa edizione

è di sondare il tema delle

libere interpretazioni della

realtà attraverso immagini

che esprimano una personale

definizione del mondo.

Dal 14 settembre, dunque, i

luoghi espositivi più qualificati

di Bassano - il Museo Civico,

Palazzo Bonaguro, Chiesetta

dell’Angelo, Castello degli

Ezzelini, Palazzo Agostinelli -

ma anche tanti spazi in tutto

il centro storico saranno

coinvolti nella grande kermesse

fotografica.

Una scelta pressoché obbligata

quella del Museo civico che

proporrà “Jodice e Canova”, un

inedito accostamento fra i

gessi della sala canoviana ed

una serie di interpretazioni

fotografiche di opere canoviane

realizzata da Mimmo Jodice: 47

immagini scelte dall’autore

stesso per l’occasione e

stampate in formato 1:1 rispetto

alle sculture originali.

Ancora nella sede museale, in

pinacoteca, Daniele Pellegrini,

tnoto a Bassano per aver compiuto con

Cesare Gerolimetto il primo giro

del mondo in camion, presenterà

“Itinera”, impressioni di viaggio filtrate attraverso le proprie

esperienze di fotogiornalista

documentarista specializzato in

reportage geografico, ma anche

le competenze maturate in ambito

naturalistico, etnografico,

archeologico.

In Chiesetta dell ’Angelo “Una Bassano, cento Bassano”, ritratto della città proposto da Giorgio Bertoncello con una serie di aneddoti per immagini che raccontano piccoli gesti quotidiani, minimi cambiamenti della realtà, attimi di festa, il mutare delle stagioni o lo scorrere del tempo.

Palazzo Bonaguro ospiterà l’adunata dei circoli fotografici che rappresentano tutte le province venete e i contributi, diretti e mediati, delle città gemelle Sebenico, Voiron, e Mühlacker.

Originale proposta quella presentata al Castello degli Ezzelini dal gruppo di ragazzi dell’ associazione bassanese RE.SOL. Reti di Solidarietà Onlus, con il “Labirinto degli specchi: frammenti di una città”, dedicato al tema della raffigurazione del paesaggio e giocata sul tema della luce che agisce tramite la rifrazione e le riflessione.

A Palazzo Agostinelli la rassegna

si aprirà con “Fotografi Dentro:

dal reportage di viaggio al

ritratto in studio. Percorsi

per imparare a fare foto che

emozionano”, un laboratorio a cura

di Manfrotto e Manfrotto School

of Xcellence, durante il quale

appassionati e professionisti

potranno incontrare l’eccellenza

della fotografia italiana

partecipando a workshop, seminari

e conferenze, tenuti da nomi

illustri provenienti dal mondo

della fotografia pubblicitaria,

giornalistica e artistica.

Ancora a Palazzo Agostinelli

sarà allestita la mostra “Le montagne in città” che la sezione

bassanese CAI presenterà dal 12

ottobre al 10 novembre 2013 per

onorare l’anniversario della

fondazione dell’associazione

nazionale, nata 150 anni fa

per iniziativa dello statista

Quintino Sella.

Nel centro storico, infine, un

fil rouge d’eccezione, con “Bassano particolare”, vista da un obiettivo che ha inquadrato tutto il mondo,

quello di Cesare Gerolimetto.

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PXI

LaPiazzaDimmiSiMaggio.pdf 1 14/05/13 14:47

Page 12: Lapiazzanotizie453web

PXII

rano una trentina, da

tutta la provincia, gli

operatori del settore

ristorazione che lo scorso

anno sono intervenuti nella sede

mandamentale degli artigiani di

Marostica per partecipare ad un

incontro formativo sulla gestione

degli alimenti per celiaci. E

l’interesse sull’argomento è

tale, che l’appuntamento sarà

riproposto tra qualche mese,

sempre in collaborazione con gli

esperti dell’Ulss di Bassano.

Promotore dell’iniziativa, il

presidente del mandamento Walter

Marcon spiega che l’esigenza nasce

da un reale aumento di richieste

da parte delle persone affette

da questa patologia, alle quali

si rende quanto mai necessario

offrire prodotti che non mettano

a repentaglio la loro salute.

“E’ un ambito nel quale non può esistere l’improvvisazione – prosegue – e non basta utilizzare alimenti alternativi ai cereali in cui si trova il glutine. C’è una serie di accorgimenti che bisogna rispettare per evitare la contaminazione, che vanno dal semplice non mescolare la pasta con lo stesso cucchiaio utilizzato per la pasta normale, fino alla separazione netta dei piani di lavoro e dei locali in cui si preparano i prodotti.”

La celiachia è un’intolleranza

permanente al glutine, una

sostanza proteica presente in

alcuni cereali come il frumento,

farro, orzo, segale.

la NUoVa froNtIera DeI proDottI artIgIaNalI Da forNo

Artigiani e Ullss,tavolo di confronto sulla celiachia

e

comprensorio | salute

Da Rosà alla scoperta di parchi, ville e borghiil comitato di biblioteca e l’assessorato alla cultura di rosà organizzano tre uscite “fuori porta” alla scoperta di alcuni tesori del comprensorio. ad iniziare dal domenica 8 settembre, con una escursione guidata al sentiero didattico “antonia dal sasso” di campolongo, a cui seguirà domenica 15 settembre una passeggiata sulle mura di

cittadella, da poco riaperte per l’intero perimetro, e visita del centro storico. domenica 6 ottobre, tutti al parco di villa imperiale di galliera veneta. le uscite, programmate in orario mattutino, sono a numero chiuso, con obbligo di prenotazione. per info: 0424.584190 in orario di apertura della biblioteca

In Italia si stima che soffra di

questa patologia un soggetto ogni

cento, con un incremento annuo del

9%. Sono molte le industrie che

hanno messo in commercio alimenti

privi di glutine, realizzati con

farine sostitutive.

Ma il paragone con i prodotti

artigianali non regge il confronto

in quanto a gusto e qualità. Ed

è su questo terreno che a livello

provinciale si sta muovendo il

settore.

“Il cibo deve essere fonte di gioia – continua Marcon – e garanzia di genuinità. Non conterranno glutine, ma a leggere gli altri ingredienti delle merendine, ad esempio, che si trovano in commercio anche in farmacia, vengono i brividi.”

Particolarmente sensibile

all’argomento, il presidente degli

artigiani racconta di essersi

interessato al problema dopo

aver assistito a ripetute scene

di pianto nella sua pasticceria,

da parte di bambini ai quali era

precluso l’assaggio dei dolci

in esposizione. E da ottobre,

dopo mesi di prove in cucina, a

Nove inizierà la produzione di

pane e pasticcini per celiaci,

nel nuovo laboratorio allestito

appositamente.

“E’ una nuova sfida per tutto il settore –

spiega – che rimette di sicuro in gioco anche la creatività che contraddistingue l’artigiano dal produttore seriale. Senza glutine, che è un collante naturale, non si potrà realizzare la pasta sfoglia, ma riuscire a trovare un’alternativa altrettanto gustosa sarà di certo motivo di gioia, per il cliente ma anche per il pasticcere!”.

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PXIII

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PXIV

on sarà rimasto altro

da fare che consolarsi

con uno spritz in più,

ai turisti che nei mesi

estivi hanno inserito nella loro

tabella di marcia una visita

alle collezioni del museo civico

bassanese, tuttora chiuso al

pubblico. Magari sfogliando

sul tablet, tra una patatina e

l’altra, la nuova applicazione

che consente di visualizzare le

opere presenti e di leggere tutte

le informazioni relative ad ogni

pezzo in esposizione, una sorta

di audio guida on line, che pone

Bassano tra i primi dieci musei

italiani ad aver sfruttato questa

tecnologia. Meglio di niente, si

potrebbe pensare, poter effettuare

una visita virtuale del museo,

seduti di fronte alle sue porte

sbarrate in pieno agosto. E se da

una parte può risultare lecita

l’aSSeSSore alla cUltUra: “Lavori di ristrutturazioneincompatibiLi con La presenza di visitatori”

Un’estate senza museoper i turisti in visita a Bassano

n

bassano | lavori

di Cristina Lunardon

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PXV

l’indignazione dei turisti e

della città stessa per l’occasione

perduta, dall’altra si guarda con

fiducia alla prossima riapertura

del museo cittadino, ampliato e

riqualificato dopo mesi di lavori

in corso.

“No, non era possibile evitare di chiudere il sito in questo periodo – spiega l’assessore alla cultura Carlo Ferraro – e la chiusura non dipende da noi, ma dall’avvio nel cantiere di una serie di lavori incompatibili con la presenza di visitatori. Si tratta di interventi programmati nella tempistica generale, serrata e ferrea, del cantiere”. Come era già successo tra gennaio

e febbraio, quando erano entrate

in azione le squadre operative

per gli interventi preliminari

di demolizione previsti dal

progetto di restyling del museo,

del valore di 1.500.000 euro,

finanziato dall’Unione Europea,

che ha stabilito anche il termine

massimo di 400 giorni per la

consegna dei lavori, pena la

perdita del contributo.

Tutt’altro che immutabili, gli

spazi del Museo Civico di Bassano

del Grappa hanno affrontato diversi

interventi nel corso degli anni.

Senza ricordare i lavori degli

anni quaranta, sono trascorsi

appena cinque anni da quando sono

stati aperti i saloni destinati

ad ospitare mostre temporanee.

Un sostanziale intervento

sull’assetto espositivo delle

collezioni museali permanente

era stato realizzato nel 1993, in

occasione della mostra dedicata a

Jacopo Bassano, che in Pinacoteca

ha modificato l’assetto ed

inserito la climatizzazione,

mentre nel 1978 al pianterreno

era stata allestita la sezione

archeologica con i materiali del

lascito di Virgilio Chini.

“Fino a luglio il servizio al pubblico è stato garantito – prosegue Ferraro – e con ingresso gratuito,visti i disagi comunque causati dai lavori in corso. Stiamo rifacendo completamente il piano terra, al quale si accederà da una nuova entrata affacciata su piazza Garibaldi, finalmente accessibile anche ai portatori di handicap, dotata di un bookshop rinnovato con annesso guardaroba ed una nuova biglietteria. Ci saranno nuovi spazi per la didattica, tra cui un laboratorio archeologico con scavo simulato.”Altra novità, l’apertura di nuova

sezione museale tutta bassanese,

credo che sia Possibile raggiungere un certo equilibrio tra il rigore culturale e il mondo commerciale attraverso delle attività collaterali che Possono generare

un certo guadagno. e questo contratto di licenza ne è un esemPio.

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nella quale si racconteranno gli

episodi salienti della città

attraverso reperti archeologici,

affreschi e dipinti, sculture

e monete, fotografie d’epoca,

materiali e documenti corredati

da approfondimenti testuali e

proiezioni multimediali che

coinvolgeranno con musica, parole

ed immagini.

“Si tratta di una bella occasione per rilanciare l’immagine di Bassano oltre che del suo museo – spiega ancora l’assessore alla

cultura – che comunque attrae solo una parte dei turisti che arrivano in città. Credo che la funzione dei musei non debba essere quella di attrarre le folle, cosa che può succedere ancora a Roma con i Vaticani ed a Firenze con gli Uffizi, ma di essere dei presidi culturali permanenti che vanno promossi costantemente creando diversi motivi di interesse.”La riapertura al pubblico delmuseo

cittadino è prevista il prossimo

15 settembre, in concomitanza

con l’inaugurazione della

mostra “Jodice e Canova” programmata nell’ambito della manifestazione

Bassano Fotografia. “Ma se lo stato dei lavori non lo permette – mette le

mani avanti l’assessore – dovremo posticipare il tutto di qualche giorno”.

canova brand, dal museo alla magliettaSfruttare commercialmente il patrimonio artistico del museo? Si può. Soprattutto se questo patrimonio annovera una raccolta di disegni e stampe siglate da Antonio Canova, che hanno reso il sito bassanese famoso in tutto il mondo. Ecco dunque stipulato l’accordo tra il comune di Bassano e l’associazione culturale Metamorfosi di Roma per lo sfruttamento dei diritti d’immagine della creatività canoviana custodita nel Museo bassanese, una sorta di “affitto” del diritto di riproduzione delle immagini canoviane per la durata di quattro anni. Si tratta di un’operazione di “licensing” relativa ai beni culturali che non trova precedenti nell’attività della pubblica amministrazione italiana, e che determinerà l’ingresso nelle casse comunali di un corrispettivo fisso di Euro 76.000,00, oltre al versamento di una percentuale sul fatturato derivante dallo sfruttamento della licenza.

“Partendo dal presupposto che la cultura non ha una vocazione diretta a fare cassa – precisa l’assessore alla cultura Carlo Ferraro – e che trasformare la cultura in un luna park è un errore perché spesso, per inseguire i grandi numeri, si sacrifica la qualità dell’offerta, credo che sia possibile raggiungere un certo equilibrio tra il rigore culturale e il mondo commerciale attraverso delle attività collaterali che possono generare un certo guadagno. e questo contratto di licenza ne è un esempio.”

Tutti i prodotti realizzati, dall’abbigliamento al merchandising museale, gadgets e oggettistica varia dovranno riportare la dicitura che segnali il copyright del Comune di Bassano del Grappa e l’esclusività dei diritti. “In ogni caso il museo si riserverà di dare o meno l’assenso - specifica Ferraro – alla realizzazione dei diversi manufatti, perché le immagini canoviane non potranno essere associate a propaganda politica, razziale, religiosa, né essere legate alla commercializzazione di tabacco,armi o pronografia.”

>SegUe

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PXVII

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PXVIII

nove | cultura

na settimana di

incontri, convegni,

mostre ed eventi e poi i

due giorni di “Portoni

Aperti” con espositori nazionali

ed internazionali. Siamo ormai

prossimi all’apertura della

XVI edizione della Festa

della Ceramica-Portoni Aperti,

la manifestazione promossa

dall’associazione Nove Terra

di Ceramica, presieduta da

Michele Barbiero, e dal Comune

di Nove, in programma dal 7 al

15 settembre.

“Popolare è una delle parole chiave che l’associazione Nove Terra di ceramica ha voluto per questa manifestazione -

spiega Barbiero - una grande parete di 300 piatti popolari prospiciente la

piazza ne è il manifesto, frutto della ricerca e creatività, lavoro ed abilità di 50 artigiani pittori coordinati da Antonio Bernardi, che è stato docente al Liceo d’arte di Nove”. Di rilievo sono le mostre

espositive proposte da Paolo

Staccioli, ceramista fiorentino

di Scandicci, che espone all’ex

mulino Antonibon e da Enrico

Stropparo, marosticense di

adozione, al mulino pesta sassi

Baccin-Cecchetto-Stringa.

“Due figure di rilievo nel panorama artistico italiano ed europeo – prosegue Barbiero - il primo si misura subito con l’uso del fuoco e degli ossidi di rame, dando vita ad una miriade di vasi che riveste con fantastici racconti pittorici e dai primi anni del 2000 inizia a sperimentare nuovi materiali e nuove dimensioni espressive,

trasferendo le sue forme nel bronzo. Il secondo, legato inizialmente ai primi maestri Alessio Tasca e Pompeo Pianezzola, è approdato ben presto ad un suo percorso linguistico-espressivo.” Interessante inoltre

l’esperienza di residency di

Morgane Tschimber.

“ L’artista francese – spiega il

presidente - viene proposta per l’alto livello di ricerca espressiva racchiusa nel suo lavoro, con opere prodotte nelle settimane scorse a Nove, che saranno esposte nella fabbrica Terramica di via Martini.”La festa, nella sua dimensione

pubblica e popolare, culminerà

nel week-end del 14 e 15

settembre con Portoni Aperti,

che prevede mostra espositiva

delle aziende artigiane

u

moStre e laboratorI aNImeraNNo Il paeSe per UNa SettImaNa

Al via la festa della ceramicae Portoni aperti a Nove

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PXIX

operanti nel territorio e la

messa in opera di laboratori

ed esposizioni in vari siti

tra portoni e cortili privati,

oltre che nella grande piazza

del paese che ospiterà il lavoro

di un centinaio di artigiani

espositori, da ammirare e

seguire nel dettaglio nelle

diverse fasi di lavorazione

della ceramica:

Al pubblico, in particolare

ai bambini e ragazzi, sarà

offerta la possibilità di

cimentarsi nella manipolazione

dell’argilla e decorazione

pittorica.

“Alla qualità delle opere e degli espositori – conclude Barbiero - si sommano i numeri: cento espositori in piazza e nelle

• Personal Fitness

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Cartigliano e Nove si sfidano nel “Palio dei dò campanii”sull’antica rivalità tra cartigliano e nove, storia e fantasia si sono incrociate nei secoli, dando vita ad una produzione di aneddoti tramandati di generazione in generazione. E per la prima volta i due paesi si daranno vera battaglia nella prima edizione di quello che è stato definito “il palio dei do campanii” che avrà luogo nella bella cornice del parco di villa morosini a cartigliano. l’evento sarà anche l’occasione per rispolverare i costumi delle due note rievocazioni storiche cartiglianesi e novesi, la cuccagna dei morosini e la pissota vivente, che da qualche anno – causa

la congiuntura economica sfavorevole - non sono più state rappresentate. il palio si aprirà sabato 7 settembre con una sfilata in costume e l’incontro delle due fazioni sfidanti, che domenica 8 settembre se le suoneranno di santa ragione nelle sfide a pallone di pezza, lippa, ruba bandiera, trottola, corsa dei sacchi, tiro alla fune e alla fionda, corsa dei “serci”, torneo di briscola e di “mora”. per tutta la giornata sarà allestito un mercato dell’antiquariato e dei prodotti tipici dei due comuni, mentre alla sera si cenerà a lume di candela nella barchessa della villa.

corti del paese, 4 punti espositivi con i mulini, l’Istituto Liceo d’arte e la fabbrica Terramica, 50 pittori per più di 300 piatti,

numerose aziende, senza dimenticare intrattenimenti e lo spettacolo con Raul Cremona, sabato sera 14 settembre”.

cento esPositori in Piazza e nelle corti del Paese, 4 Punti esPositivi con i mulini, l’istituto liceo d’arte e la fabbrica terramica, 50 Pittori Per Più di 300 Piatti, numerose

aziende, senza dimenticare intrattenimenti e lo sPettacolo con raul cremona...

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PXX

valbrenta | iniziative

n tuffo nel passato,

pensando ad un futuro

rilancio culturale ed

economico dell’intera

vallata. Ed ecco che finalmente

il progetto della Ferrovia

Turistica della Valbrenta

diventa realtà, grazie ad un

finanziamento europeo di 1,8

milioni di euro che andrà a

realizzare il primo progetto,

nel suo genere, nel Veneto.

Non un evento una tantum, dunque,

ma la creazione e gestione di un

servizio di Ferrovia Turistica,

con un treno storico trainato

da una locomotiva a vapore del

1918 che ritorna nei luoghi dove

operava un tempo, un paio di

carrozze passeggeri in grado di

ospitare in tutto 160 persone e

alcuni carri merci adibiti al

trasporto di biciclette.

Si tratta di materiale

rotabile, che ora potrà essere

definitivamente restaurato e

che consentirà di viaggiare a

velocità ridotta, godendo del

paesaggio con modalità e tempi

diversi.

Il convoglio percorrerà la tratta

della linea Venezia-Trento tra

Bassano del Grappa e Primolano.

Il servizio è pensato, oltre

che per gli appassionati di

escursioni e viaggi a misura

d’uomo, anche per i cicloturisti,

che potranno completare la

gita rientrando alla stazione

di partenza pedalando lungo la

pista ciclabile che affianca il

fiume Brenta.

Il progetto, che la Federazione

Europea delle Ferrovie Turistiche

e Museali ha definito come uno

dei migliori presentati in questi

anni, si compone di quattro stralci

che potranno essere realizzati

anche contemporaneamente già

dai prossimi mesi: il restauro

della rimessa locomotive di

Primolano del 1910, un tempo

stazione di confine con l’Impero

Austroungarico, che diventerà

sede del primo museo ferroviario

del Veneto; il ripristino e la

riqualificazione del piano del

ferro; il recupero del treno

d’epoca; la realizzazione di un

tratto di pista ciclabile che

collega Valstagna alla località

di Campolongo sul Brenta,

potenziando così un percorso

che sta sempre più affermandosi

tra gli appassionati della

bicicletta e che ha registrato

solo nel 2012 il passaggio di

ben 200 mila ciclisti.

u

L’obiettivo è quello di costruire

un polo culturale che completi

e valorizzi i vari elementi

di interesse e di attrattiva

presenti nell’area, per

proporre un’offerta d’insieme,

fatta di risorse ambientali e

paesaggistiche, di percorsi

storici, di produzioni tipiche,

di mezzi diversi di fruizione e

scoperta del territorio, come il

treno e la bicicletta integrati

tra loro.

Il progetto, ideato dalla

Associazione Società Veneta Ferrovie di

Padova che dispone del materiale

rotabile d’epoca da restaurare,

è diventato realtà grazie alla

collaborazione della Regione,

della impresa ferroviaria

Sistemi Territoriali e dei

comuni di Cismon e Valstagna.

I lavori dovrebbero partire

all’inizio del prossimo anno

per poter garantire la messa in

preVISto aNche Il completameNto Della pISta cIclopeDoNaletra ValStagNa e campoloNgo

L’Europa finanzia il progetto della Ferrovia Turistica della Valbrenta

di Cristina Lunardon

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PXXI

funzione del treno dall’inizio

del 2015, in tempo per le

celebrazioni del centenario

della Prima Guerra Mondiale,

che proprio in queste zone ha

vissuto momenti significativi.

“Come associazione Società Veneta

Ferrovia- ha sottolineato

Pierluigi Scoizzato in

rappresentanza dell’omonima

associazione - coroniamo un sogno

e un progetto partito oltre 10 anni fa.

Per noi è importante che questo treno

non sia rivolto solo agli appassionati,

ma a un pubblico il più vasto possibile.

Solo così ha senso un lavoro che metterà

a disposizione per i prossimi decenni una

risorsa davvero unica per lo sviluppo della

valle da un punto di vista economico,

storico e culturale”.

la Società Veneta FerrovieSocietà Veneta Ferrovie è una associazione di appassionati di ferrovie che si prefigge di valorizzare la cultura ferroviaria attraverso lo studio della storia, della tecnica e della socializzazione che le ferrovie hanno apportato, apportano ed apporteranno alla crescita economica e sociale del Triveneto.

Il nome dell’associazione viene dalla “Società Veneta Lavori Pubblici”, poi “Società Veneta per l’Esercizio di Ferrovie Secondarie”, la storica società che al momento della creazione delle FS era la quarta compagnia ferroviaria italiana dopo le tre reti, Adriatica, Mediterranea e Sicula.

L’obiettivo dell’associazione è far si che rimanga viva la memoria di ciò che le ferrovie sono state nel Veneto, attraverso la conservazione sia dei rotabili che delle infrastrutture rimaste.

L’associazione ha la sua sede nella (ex) Cabina A della Stazione di Padova, accessibile da via Frà Paolo Sarpi.

storia della linea ferroviariaDal 1877 Bassano era collegata con Padova via Camposampiero-Cittadella, ma rimaneva l’idea della convenienza economica di accorciare il tracciato del percorso da Venezia di 30 chilometri costruendo una linea Mestre-Castelfranco- Bassano che collegasse la laguna veneta senza passare per Padova.

Già nel 1893 il Ministero dei Lavori Pubblici fece redigere un nuovo progetto per la sezione in oggetto ma i costi preventivati erano troppo alti nonostante alcuni accorgimenti tecnici che ne diminuivano l’entità, come per esempio un minore sviluppo di gallerie.

Intervenne allora la Società Veneta (che aveva già costruito la Padova-Bassano) con un progetto ancora più semplificato, ma anch’esso non venne preso in considerazione.

Si dovrà attendere il 1905 quando il Governo di Roma concesse la costruzione della tratta fino a Primolano, comprensiva del tronco Mestre-Castelfranco-Bassano

I lavori per la realizzazione dei 60 chilometri di binario tra Mestre e Bassano vennero completati in meno di due anni e inaugurati il 13 luglio 1908. Sempre nello stesso anno venne iniziata la costruzione della tratta Bassano-Primolano.

La prima parte Bassano-Valstagna venne aperta il 1° gennaio 1910 e nel luglio dello stesso anno fu completato l’ultimo tratto fino al confine italo-austriaco.

La Società Italiana Ferrovia della Valsugana gestì la linea Bassano-Primolano fino al 1912, anno in cui venne riscattata dalle Ferrovie dello Stato.

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marostica | iniziative

a fatto centro la proposta estiva, nata dalla collaborazione tra negozi e pubblici esercizi , per

rivitalizzare la piazza e le vie cittadine e dare uno scacco alla crisi economica. A tutti i clienti che scelgono i negozi del centro di Marostica per fare shopping, viene offerta una consumazione gratuita nei bar, enoteche e ristoranti della città. Letteralmente bruciati i primi 2400 coupon a disposizione dei commercianti, si è dovuto procedere ad una nuova fornitura dei tagliandi per non lasciare a “bocca asciutta” gli avventori, che hanno molto apprezzato la novità.

Ideatore della campagna promozionale, Roberto Meneghin racconta con chiara soddisfazione delle reazioni, tra lo stupito e il

compiaciuto, delle persone che, al momento di ritirare lo scontrino, si vedono “premiate” con il buono consumazione.

“E’ sempre bello ricevere un regalo inaspettato – racconta – e da parte di tutti sono giunte solo parole di elogio. Molti clienti non hanno ancora utilizzato il coupon – racconta – perché aspettano di collezionarne più di uno e garantirsi magari un pranzo o una colazione completi. I turisti invece hanno trovato una ragione in più per prolungare il soggiorno di qualche ora e fermarsi in gruppo in qualche bar, consumando ben oltre il semplice aperitivo offerto.”

La distribuzione dei coupon proseguirà fino al 21 settembre e “Restate e Marostica” continuerà fino alla fine di settembre, termine ultimo anche per usufruire delle consumazioni, oltre il quale i coupon perderanno validità. La stagione sembra dunque concludersi

con un segno positivo.

“Da luglio è cambiata l’atmosfera – prosegue Meneghin – sembrava fosse improvvisamente arrivata un po’ di leggerezza dopo tanti mesi cupi. I turisti hanno speso di più rispetto agli anni scorsi, e soprattutto a ferragosto non sono mancati gli affari. Molte persone sono rimaste in città e ne hanno approfittato, complice il clima vacanziero, per fare shopping.”

E sembra che per il prossimo inverno i commercianti della città degli scacchi abbiamo in cantiere altre iniziative.

“Di natura diversa – conferma Meneghin – ma sicuramente originali. Ci stiamo già lavorando, sull’onda dell’entusiasmo che ha contagiato tutta la categoria. Per noi è stata davvero una bella sfida ed un modo per dimostrare che non è piangendosi addosso che si combatte la crisi, ma rimboccandosi le maniche e cercando nuove strade da percorrere.”

h

ottImo rIScoNtro Dell’INIzIatIVa promoSSa Da commercIaNtI eD eSercIzI pUbblIcI

“restate a marostica” continua aoffrire consumazioni gratuite

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