l’incontro coi poveri una grande «scuola»...sant’orsola, registrano in media un caso al mese....

8
www.bo7.it conversione missionaria ascono in crisi d’astinenza oppure sotto l’effetto di sostanze assunte dalle madri durante la gravidanza. Sono agitati, faticano a respirare e mangiare, si grattano fino a ferirsi, vomitano. “Sono tutte caratteristiche che conosciamo nelle crisi degli adulti, solo che si tratta di neonati”, spiegano i medici che a Bologna, fra Maggiore e Sant’Orsola, registrano in media un caso al mese. Se una mamma e suo figlio normalmente restano in ospedale un paio di giorni dopo il parto, in questi casi il ricovero si allunga e può durare anche qualche settimana. Finché il piccolo non è pulito. L’eco di ciò che succede nel mondo là fuori, a livello di droghe, e non solo, arriva nelle culle in corsia. Quali effetti ci sono sui neonati? Due tipi di problemi: l’astinenza per quanto riguarda la gestione acuta e le conseguenze a lunga distanza. I neonati possono avere problemi anche da bambini o da adulti, per gli effetti sul sistema nervoso centrale. Effetti che lasciano il segno, dai disturbi neuropsichiatrici ai deficit dello sviluppo cognitivo. Questa è la condizione umana: indipendentemente dalla sua volontà soggettiva, ogni uomo porta nell’intimo le conseguenze del male esterno; occorre un buon Medico che ripulisca radicalmente con interventi appropriati, ma occorre anche risanare tutto l’ambiente perché il piccolo possa respirare e vivere. Stefano Ottani N Neonati in crisi di astinenza Otto per mille, dono e trasparenza Rapporto Migrantes: integrare è possibile Podismo e convegno di pastorale anziani a pagina 3 a pagina 2 a pagina 4 Domenica, 17 novembre 2019 Numero 43 – Supplemento al numero odierno di Avvenire mi ha regalato un ricordo significativo». Un’altra, colpita dalla loro dignità ha detto: «Mi ha colpito l’eleganza dei loro vestiti». Queste persone infragilite dalla vita e per questo alla ricerca di un minimo di pace, sono lo specchio della nostra società intossicata dall’individualismo, tanto che alcuni ragazzi hanno osservato: «I ragazzi stranieri erano più aperti e disponibili a parlare, ho visto la speranza nei loro occhi, gli italiani erano più divisi». E ora il campo coi migranti: «Mamadou mi racconta: “Stamattina mi sono svegliato alle 4 e sono andato al lavoro in campagna, ho finito e sono venuto a scuola”. Dodici ore di lavoro sotto il sole non impedivano a Mamadou di arrivare a scuola in ordine, talvolta anche con la camicia, con il sorriso e impaziente di apprendere. Ogni sera rientrando a Siponto non riuscivo a capire se fossi stata io ad insegnare qualcosa ai ragazzi o loro a me. Oggi a distanza di qualche mese sono certa che quelle lezioni con loro mi hanno arricchita molto di più di quanto io abbia dato a loro». «Vi chiederete dove siamo, cosa stiamo facendo, con chi e il perché – dice un altro –. Siamo in Puglia, precisamente a Borgo Mezzanone. Qui ogni pomeriggio verso le 16, andiamo alla “Pista” un ex aeroporto attualmente occupato da una comunità di 10.000 persone, di cui la maggior parte lavoratori stagionali nei campi di pomodori. Come una sorta di piccola città, la pista è dotata di negozi, locali per mangiare, una moschea e una chiesa, il tutto costruito con materiali di recupero. Anche noi siamo tra i volontari del campo «IoCSto», organizzato dall’arcidiocesi di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo e dai Missionari Scalabriniani, al quale ha aderito anche la Caritas di Bologna. Il nostro contributo è stato piccolo ma per noi il campo è stato l’occasione per vedere con i nostri occhi alcune conseguenze del grande tema di cui oggi si sente tanto parlare: la migrazione. * vicario episcopale per la Carità continua a pagina 4 DI MASSIMO RUGGIANO * E CHIARA CAVAZZA uest’estate siamo stati con due gruppi di giovani della nostra diocesi, uno in provincia di Foggia ad un campo di servizio coi migranti e l’altro, appartenente alla Zona pastorale di Granarolo, a Roma nella Cittadella della Carità Santa Giacinta in una Mensa della Caritas. Ricordiamo queste due belle esperienze, come esemplari per la Giornata dei Poveri che si celebra oggi. Ciò che ha caratterizzato maggiormente queste esperienze non è stato semplicemente il tempo dato gratuitamente ad altri in situazione di bisogno, ma soprattutto l’accompagnare questi giovani ad un viaggio dentro di sé, per scoprire che cosa la relazione col povero risveglia dentro di noi, per conoscere meglio noi stessi e come in questi incontri si cela il volto di Dio. È stato un incrocio di storie spontaneo e costruttivo, che il contesto ha favorito, ma anche la creatività dei nostri ragazzi. Lasciamo ora la parola a loro, che descrivono il vissuto emerso dal dialogo con le persone che hanno incontrato. Dalla mensa Caritas di Roma. «È di fronte a queste storie di difficoltà, sacrifici e porte sbattute in faccia – dice un ragazzo – che forse è possibile ridimensionarsi: è uno scambio reciproco di chiacchiere, mucchietti di sale, fecondo per tutte le paia di orecchie presenti». «Questi giorni di servizio, soprattutto di incontro col prossimo, sono stati per me una “scorpacciata di consapevolezza” – dice un altro – che mi sta aiutando a ridimensionare tutto ciò che mi sembra insormontabile». Hanno colpito anche alcune osservazioni che a noi adulti a volte sfuggono, e che dimostrano il loro sguardo profondo e attento, capace di dissotterrare tenerezze che la quotidianità spesso offusca. Una ragazza ha ricevuto da un ospite della mensa un piccolo regalo: «È stata – dice – la prima persona che Q Oggi si celebra la Giornata mondiale dedicata agli ultimi, voluta da papa Francesco. Alcuni giovani bolognesi raccontano le esperienze di carità vissute nel servizio in una mensa Caritas a Roma e in Puglia tra i braccianti immigrati L’incontro coi poveri una grande «scuola» Prete armeno ucciso, la solidarietà di Zuppi Pubblichiamo la lettera inviata dall’arcivescovo al Patriarca armeno cattolico Krikor Bedros XX, per l’uccisione del sacerdote Hovsep Petoyan assieme al padre, a Qamishli, nella provincia siriana di Dar ar-Zor. eatitudine Reverendissima, apprendiamo dalla stampa la notizia della barbara uccisione «in odium fidei» di un sacerdote armeno–cattolico insieme con il padre. L’eroe nazionale e martire armeno san Vardan, alla vigilia di quella decisiva battaglia, spirituale ancor prima che corporale, contro i Persiani, confermava nelle fede i propri soldati dicendo: “Colui che pensava che tenessimo la nostra fede cristiana a mo’ di vestito, ora sa che non può mutarla come il colore della pelle e forse non potrà farlo fino alla fine. Giacché le sue fondamenta sono collocate saldamente sulla roccia inamovibile, non sulla terra, ma su in cielo, dove non cade pioggia, non soffiano venti, non montano inondazioni”. Fedele a questa vocazione e a questo archetipo, il popolo armeno ha perseverato nella testimonianza cristiana attraverso la catena ininterrotta e cruenta del martirio. Ancora oggi, in un’epoca in cui l’Oriente cristiano e le terre africane conoscono una persecuzione di inaudita violenza, di proporzioni non inferiori a quelle dei primordi del cristianesimo, il popolo armeno continua a fecondare i terreni spirituali della Chiesa con il sangue sparso dai propri figli. continua a pagina 3 B Siria Borgo Mezzanone, Puglia: i giovani bolognesi insegnano l’italiano agli immigrati ercoledì 20 alle 17 nell’Aula Magna del Seminario arcive- scovile (piazzale Bacchelli 4), il Gran Cancelliere dalla Facoltà teologica dell’Emilia Romagna, cardinale Mat- teo Zuppi, inaugura il nuovo Anno accademico, presenziando alla Pro- lusione sul tema: «Audaci e creativi. L’originalità del tornare alle origini». Intervengono il cardinale José To- lentino Calaça de Mendonça, Archi- vista e bibliotecario di Santa Roma- na Chiesa e l’architetto Jordi Faulì, di- rettore dei lavori della Sagrada Fa- milia (Barcellona). Nella «Evangelii Gaudium», papa Francesco esorta tutti i cristiani ad assumere un nuo- vo atteggiamento di fonte alle sfide che i cambiamenti odierni pongono alla fede e alla sua testimonianza. Per paura o pigrizia la Chiesa e i cri- stiani si rifugiano spesso nel como- do criterio del «si è fatto sempre così», proponendo una visione conservatrice e abitudinaria della fede, che spesso è all’origine del- l’indifferenza religiosa. La teologia non fa eccezione, riproponendo vecchi sche- mi di pensiero che non tengono conto della ne- cessità di dialogare con un’umanità in profonda trasformazione. Ecco allo- ra l’invito forte del Papa ad «essere audaci e creativi in questo compito di ripensare gli obiettivi, le strutture, lo stile e i metodi evange- lizzatori» (EG 33). Una teologia stan- tia non sarebbe di nessun aiuto a u- na fede timida e a una Chiesa diso- rientata. Per raggiungere questo o- biettivo, occorre che la teologia di- venti sempre più sinergica con la Chiesa locale, ma anche sempre più libera nel proporre la sua riflessione sulla evangelizzazione. «L’impor- tante – prosegue il Papa – è non camminare da soli, contare sempre sui fratelli e specialmente sulla gui- da dei Vescovi». (P.B.) M Fter, al via l’anno accademico nel segno dell’audacia a Galleria Cavour giovedì 21 accende le sue luci natalizie e fa esplodere la sua novità: il passaggio da aristocratici bolognesi (i Sassoli de’ Bianchi) a una famiglia di grandi imprenditori romagnoli (i Martini), che l’hanno rimessa a nuovo. L’immensa festa nel regno dello shopping più ricco celebra un cambiamento storico. Chi ci sarà e chi non ci sarà, chi si entusiasma e chi condanna può trovare qualche nobiltà di pensiero ragionando – oltre lo champagne e le stelle filanti – su cosa è, può essere il commercio oggi a Bologna. Difficolta individuali da affrontare e valore sociale da cercare. Oltre le vendite di beneficenza pro Ageop nel negozio dove era Gucci. Nella città che 40 anni fa l’economista Carlo D’Adda definì «boutiquiera» ed ora – con il dominio delle grandi marche – non lo è più, i commercianti sono nonostante tutto uno dei pochi blocchi sociali rimasti. Dallo sfarzo di una sera si può riflettere sulla capacità d’accoglienza, di integrazione, di indirizzo che possono, devono esprimere. «Presidiano il territorio e sono sulla strada, come lo è la Chiesa» li salutò Matteo Zuppi. Il Natale parte fra le bancarelle di Santa Lucia e la Galleria: per il suo intreccio di sacralità e commerci può essere la stella di indirizzo che dalle botteghe di ogni gerarchia irradia la città. La «Caritas in Veritate» di Benedetto XVI compie dieci anni, sarà festeggiata a Roma il 3 dicembre, la dottrina sociale della Chiesa cerca di affrontare le mutazioni in tutti i campi dell’economia. La capacità di fare «negozio» di Alessio Falconieri, uno dei Sette santi fondatori dei Servi di Maria, è stata celebrata come metodo da papa Francesco. I commerci sono «beni intelligenti» per il loro significato di relazione. Nell’epoca dell’e–commerce, della Quarta rivoluzione industriale, i commercianti sono esseri umani che costruiscono rapporti con e fra altri esseri umani. Si devono confrontare con la dominanza delle industrie e il cappellino teso dei ragazzi neri davanti ai negozi. Cercare di orientare le scelte dello strapotere produttivo e dell’insicurezza portata dai poveri. Non è solo il pur decisivo tema delle aperture domenicali, del profitto e del costo del lavoro: è proprio una costruzione di città a misura di uomo. Dallo sfarzo allo sforzo. Marco Marozzi L L’architetto Jordi Faulì l’intervento. Negozi, da sfarzo a sforzo Pagine a cura del Centro di Comunicazione multimediale dell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.755 - 051 051 64.80.797 fax 051 23.52.07 email: [email protected] Abbonamento annuale: euro 58 - Conto corrente postale n.° 24751406 intestato ad Arcidiocesi di Bologna - C.S.G. Per informazioni e sottoscrizioni: 051. 6480777 (dal lunedì al venerdì, orario 9-13 e 15-17.30) DI ALESSANDRO RONDONI importante non voltarsi dall’altra parte ma guardare dritto negli occhi coloro che incontriamo, specialmente quelli che cercano, che hanno bisogno. In questo scambio di sguardi c’è la relazione che porta il senso di un aiuto che va oltre l’aspetto materiale. Nella gratuità, con compassione e per la dignità dell’uomo. La giornata di oggi, infatti, è dedicata ai poveri, verso cui siamo richiamati ad avere attenzione perché sono una realtà che incontriamo sulle nostre strade ma anche un’occasione e un invito al cambiamento, a porre in atto iniziative di aiuto, che trasmettano il valore delle relazioni. Come quelle messe in campo dalle realtà e strutture di accoglienza per le persone senza dimora, per chi ha fame, chi ha bisogno di casa e lavoro. Aprire il cuore significa aprire le porte, offrire non solo un contributo materiale ma un gesto umano, di speranza. Attorno a noi nella grande concentrazione urbana sono visibili gli scarti di un mondo che finge di non accorgersi e chiude gli occhi. Anche Bologna è colpita da questa situazione e ha fatto notizia la morte di un senzatetto con «fissa dimora» in piazza Verdi. Ancora giovane, segnato dalla malattia e dalla droga. Eppure, come i giornali hanno ricordato, era una presenza in quel luogo. Invisibile? Nei giorni scorsi, nella suggestiva cornice della sala dell’Archiginnasio, è stata ricordata la figura di padre Marella, che con la sua opera per i poveri tanto ha lasciato nel cuore dei bolognesi. Per questo è importante sensibilizzare a una nuova cultura del dono di sé e delle proprie cose. Per sostenere le varie necessità e anche aiutare chi aiuta, magari con un gesto semplice, senza costi, ma per tutti. Così all’Istituto Veritatis Splendor, l’Ordine dei Giornalisti, l’Ucsi, l’Ucid e la Chiesa di Bologna hanno riaffermato l’importanza di una bontà intelligente in una nuova logica del dono, sottolineando come fare il bene sia un valore imprenditoriale e sociale per creare valori sul territorio. Con la firma dell’8x1000 nella dichiarazione dei redditi a favore della Chiesa cattolica si può contribuire alla solidarietà. Pure per sovvenire alle tante iniziative di carità e di aiuto per chi ha bisogno. Sono inoltre già attivi tanti volontari della prossima Colletta alimentare che ci ricordano di fare la spesa per i poveri nei vari supermercati sabato 30 novembre. E per aprire ancora di più gli occhi, è stato presentato in Sala Santa Clelia, in via Altabella, il 28° rapporto sull’Immigrazione 2018–2019 di Caritas e Migrantes, dove si evidenziano i dati in modo non strumentale e si sottolinea che una mentalità individualista favorisce una globalizzazione dell’indifferenza anche verso coloro che vengono da lontano. E che non si tratta solo di migranti ma di persone che cercano di costruire il proprio futuro. È Le tante povertà: gesti e firme, aiuti e speranza

Upload: others

Post on 09-Aug-2020

2 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: L’incontro coi poveri una grande «scuola»...Sant’Orsola, registrano in media un caso al mese. Se una mamma e suo figlio normalmente restano in ospedale un paio di giorni dopo

www.bo7.itconversione missionaria

ascono in crisi d’astinenza oppure sotto l’effetto di sostanzeassunte dalle madri durante la gravidanza. Sono agitati, faticano

a respirare e mangiare, si grattano fino a ferirsi, vomitano. “Sono tuttecaratteristiche che conosciamo nelle crisi degli adulti, solo che sitratta di neonati”, spiegano i medici che a Bologna, fra Maggiore e

Sant’Orsola, registrano in media un caso al mese. Se una mammae suo figlio normalmente restano in ospedale un paio di giorni

dopo il parto, in questi casi il ricovero si allunga e può durareanche qualche settimana. Finché il piccolo non è pulito.L’eco di ciò che succede nel mondo là fuori, a livello didroghe, e non solo, arriva nelle culle in corsia. Quali effetti cisono sui neonati? Due tipi di problemi: l’astinenza per

quanto riguarda la gestione acuta e le conseguenze a lungadistanza. I neonati possono avere problemi anche da bambini oda adulti, per gli effetti sul sistema nervoso centrale. Effetti che

lasciano il segno, dai disturbi neuropsichiatrici ai deficit dellosviluppo cognitivo. Questa è la condizione umana:indipendentemente dalla sua volontà soggettiva, ogni uomo portanell’intimo le conseguenze del male esterno; occorre un buonMedico che ripulisca radicalmente con interventi appropriati, maoccorre anche risanare tutto l’ambiente perché il piccolo possarespirare e vivere.

Stefano Ottani

NNeonati in crisi di astinenza

Otto per mille,dono e trasparenza

Rapporto Migrantes:integrare è possibile

Podismo e convegnodi pastorale anziani

a pagina 3

a pagina 2

a pagina 4Domenica, 17 novembre 2019 Numero 43 – Supplemento al numero odierno di Avvenire

mi ha regalato un ricordosignificativo». Un’altra, colpita dallaloro dignità ha detto: «Mi ha colpitol’eleganza dei loro vestiti». Questepersone infragilite dalla vita e perquesto alla ricerca di un minimo dipace, sono lo specchio della nostrasocietà intossicatadall’individualismo, tanto che alcuniragazzi hanno osservato: «I ragazzistranieri erano più aperti edisponibili a parlare, ho visto lasperanza nei loro occhi, gli italianierano più divisi». E ora il campo coimigranti: «Mamadou mi racconta:“Stamattina mi sono svegliato alle 4e sono andato al lavoro incampagna, ho finito e sono venuto ascuola”. Dodici ore di lavoro sotto ilsole non impedivano a Mamadou diarrivare a scuola in ordine, talvoltaanche con la camicia, con il sorriso eimpaziente di apprendere. Ogni serarientrando a Siponto non riuscivo acapire se fossi stata io ad insegnarequalcosa ai ragazzi o loro a me. Oggia distanza di qualche mese sonocerta che quelle lezioni con loro mihanno arricchita molto di più di

quanto io abbia dato a loro». «Vichiederete dove siamo, cosa stiamofacendo, con chi e il perché – dice unaltro –. Siamo in Puglia,precisamente a Borgo Mezzanone.Qui ogni pomeriggio verso le 16,andiamo alla “Pista” un ex aeroportoattualmente occupato da unacomunità di 10.000 persone, di cui lamaggior parte lavoratori stagionalinei campi di pomodori. Come unasorta di piccola città, la pista è dotatadi negozi, locali per mangiare, unamoschea e una chiesa, il tuttocostruito con materiali di recupero.Anche noi siamo tra i volontari delcampo «IoCSto», organizzatodall’arcidiocesi di Manfredonia –Vieste – San Giovanni Rotondo e daiMissionari Scalabriniani, al quale haaderito anche la Caritas di Bologna.Il nostro contributo è stato piccoloma per noi il campo è statol’occasione per vedere con i nostriocchi alcune conseguenze del grandetema di cui oggi si sente tantoparlare: la migrazione.

* vicario episcopale per la Caritàcontinua a pagina 4

DI MASSIMO RUGGIANO *E CHIARA CAVAZZA

uest’estate siamo stati condue gruppi di giovani dellanostra diocesi, uno inprovincia di Foggia ad un

campo di servizio coi migranti el’altro, appartenente alla Zonapastorale di Granarolo, a Roma nellaCittadella della Carità Santa Giacintain una Mensa della Caritas.Ricordiamo queste due belleesperienze, come esemplari per laGiornata dei Poveri che si celebraoggi. Ciò che ha caratterizzatomaggiormente queste esperienzenon è stato semplicemente il tempodato gratuitamente ad altri insituazione di bisogno, masoprattutto l’accompagnare questigiovani ad un viaggio dentro di sé,per scoprire che cosa la relazione colpovero risveglia dentro di noi, perconoscere meglio noi stessi e comein questi incontri si cela il volto diDio. È stato un incrocio di storiespontaneo e costruttivo, che ilcontesto ha favorito, ma anche lacreatività dei nostri ragazzi.Lasciamo ora la parola a loro, chedescrivono il vissuto emerso daldialogo con le persone che hannoincontrato. Dalla mensa Caritas diRoma. «È di fronte a queste storie didifficoltà, sacrifici e porte sbattute infaccia – dice un ragazzo – che forse èpossibile ridimensionarsi: è unoscambio reciproco di chiacchiere,mucchietti di sale, fecondo per tuttele paia di orecchie presenti». «Questigiorni di servizio, soprattutto diincontro col prossimo, sono stati perme una “scorpacciata diconsapevolezza” – dice un altro –che mi sta aiutando aridimensionare tutto ciò che misembra insormontabile». Hannocolpito anche alcune osservazioniche a noi adulti a volte sfuggono, eche dimostrano il loro sguardoprofondo e attento, capace didissotterrare tenerezze che laquotidianità spesso offusca. Unaragazza ha ricevuto da un ospitedella mensa un piccolo regalo: «Èstata – dice – la prima persona che

Q

Oggi si celebra laGiornata mondialededicata agli ultimi,voluta da papaFrancesco. Alcunigiovani bolognesiraccontano leesperienze di caritàvissute nel servizio inuna mensa Caritas aRoma e in Puglia trai braccianti immigrati

L’incontro coi poveriuna grande «scuola»

Prete armeno ucciso, la solidarietà di ZuppiPubblichiamo la lettera inviata dall’arcivescovo al Patriarca armenocattolico Krikor Bedros XX, per l’uccisione del sacerdote Hovsep Petoyanassieme al padre, a Qamishli, nella provincia siriana di Dar ar-Zor.

eatitudine Reverendissima, apprendiamo dalla stampa la notizia della barbara uccisione«in odium fidei» di un sacerdote armeno–cattolico insieme

con il padre. L’eroe nazionale e martire armeno san Vardan, allavigilia di quella decisiva battaglia, spirituale ancor prima checorporale, contro i Persiani, confermava nelle fede i propri soldatidicendo: “Colui che pensava che tenessimo la nostra fedecristiana a mo’ di vestito, ora sa che non può mutarla come ilcolore della pelle e forse non potrà farlo fino alla fine. Giacché lesue fondamenta sono collocate saldamente sulla rocciainamovibile, non sulla terra, ma su in cielo, dove non cadepioggia, non soffiano venti, non montano inondazioni”. Fedele aquesta vocazione e a questo archetipo, il popolo armeno haperseverato nella testimonianza cristiana attraverso la catenaininterrotta e cruenta del martirio. Ancora oggi, in un’epoca in cuil’Oriente cristiano e le terre africane conoscono una persecuzionedi inaudita violenza, di proporzioni non inferiori a quelle deiprimordi del cristianesimo, il popolo armeno continua afecondare i terreni spirituali della Chiesa con il sangue sparso daipropri figli.

continua a pagina 3

B

Siria

Borgo Mezzanone, Puglia: i giovani bolognesi insegnano l’italiano agli immigrati

ercoledì 20 alle 17 nell’AulaMagna del Seminario arcive-

scovile (piazzale Bacchelli 4), il GranCancelliere dalla Facoltà teologicadell’Emilia Romagna, cardinale Mat-teo Zuppi, inaugura il nuovo Annoaccademico, presenziando alla Pro-lusione sul tema: «Audaci e creativi.L’originalità del tornare alle origini».Intervengono il cardinale José To-lentino Calaça de Mendonça, Archi-vista e bibliotecario di Santa Roma-na Chiesa e l’architetto Jordi Faulì, di-rettore dei lavori della Sagrada Fa-milia (Barcellona). Nella «EvangeliiGaudium», papa Francesco esortatutti i cristiani ad assumere un nuo-vo atteggiamento di fonte alle sfideche i cambiamenti odierni pongonoalla fede e alla sua testimonianza.Per paura o pigrizia la Chiesa e i cri-stiani si rifugiano spesso nel como-

do criterio del «si è fattosempre così», proponendouna visione conservatricee abitudinaria della fede,che spesso è all’origine del-l’indifferenza religiosa. Lateologia non fa eccezione,riproponendo vecchi sche-mi di pensiero che nontengono conto della ne-cessità di dialogare conun’umanità in profondatrasformazione. Ecco allo-ra l’invito forte del Papa ad«essere audaci e creativi in questocompito di ripensare gli obiettivi, lestrutture, lo stile e i metodi evange-lizzatori» (EG 33). Una teologia stan-tia non sarebbe di nessun aiuto a u-na fede timida e a una Chiesa diso-rientata. Per raggiungere questo o-biettivo, occorre che la teologia di-

venti sempre più sinergica con laChiesa locale, ma anche sempre piùlibera nel proporre la sua riflessionesulla evangelizzazione. «L’impor-tante – prosegue il Papa – è noncamminare da soli, contare sempresui fratelli e specialmente sulla gui-da dei Vescovi». (P.B.)

MFter, al via l’anno accademico nel segno dell’audacia

a Galleria Cavourgiovedì 21 accende lesue luci natalizie e fa

esplodere la sua novità: ilpassaggio da aristocraticibolognesi (i Sassoli de’Bianchi) a una famiglia digrandi imprenditoriromagnoli (i Martini), chel’hanno rimessa a nuovo.L’immensa festa nel regnodello shopping più riccocelebra un cambiamentostorico. Chi ci sarà e chi nonci sarà, chi si entusiasma echi condanna può trovarequalche nobiltà di pensieroragionando – oltre lochampagne e le stelle filanti– su cosa è, può essere ilcommercio oggi a Bologna.Difficolta individuali da

affrontare e valore sociale dacercare. Oltre le vendite dibeneficenza pro Ageop nelnegozio dove era Gucci. Nella città che 40 anni fal’economista Carlo D’Addadefinì «boutiquiera» ed ora– con il dominio dellegrandi marche – non lo èpiù, i commercianti sonononostante tutto uno deipochi blocchi socialirimasti. Dallo sfarzo di unasera si può riflettere sullacapacità d’accoglienza, diintegrazione, di indirizzoche possono, devonoesprimere. «Presidiano ilterritorio e sono sulla strada,come lo è la Chiesa» lisalutò Matteo Zuppi. IlNatale parte fra le bancarelle

di Santa Lucia e la Galleria:per il suo intreccio disacralità e commerci puòessere la stella di indirizzoche dalle botteghe di ognigerarchia irradia la città. La«Caritas in Veritate» diBenedetto XVI compie diecianni, sarà festeggiata aRoma il 3 dicembre, ladottrina sociale della Chiesacerca di affrontare lemutazioni in tutti i campidell’economia. La capacitàdi fare «negozio» di AlessioFalconieri, uno dei Settesanti fondatori dei Servi diMaria, è stata celebratacome metodo da papaFrancesco. I commerci sono «beniintelligenti» per il loro

significato di relazione.Nell’epoca dell’e–commerce,della Quarta rivoluzioneindustriale, i commerciantisono esseri umani checostruiscono rapporti con efra altri esseri umani. Sidevono confrontare con ladominanza delle industrie eil cappellino teso dei ragazzineri davanti ai negozi.Cercare di orientare le sceltedello strapotere produttivo edell’insicurezza portata daipoveri. Non è solo il purdecisivo tema delle aperturedomenicali, del profitto edel costo del lavoro: èproprio una costruzione dicittà a misura di uomo.Dallo sfarzo allo sforzo.

Marco Marozzi

L

L’architetto Jordi Faulì

l’intervento.Negozi, da sfarzo a sforzo

Pagine a cura del Centro di Comunicazionemultimediale dell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.755 - 051 051 64.80.797 fax 051 23.52.07email: [email protected]

Abbonamento annuale: euro 58 - Contocorrente postale n.° 24751406 intestatoad Arcidiocesi di Bologna - C.S.G.Per informazioni e sottoscrizioni:051. 6480777 (dal lunedì al venerdì,orario 9-13 e 15-17.30)

DI ALESSANDRO RONDONI

importante non voltarsi dall’altraparte ma guardare dritto negliocchi coloro che incontriamo,

specialmente quelli che cercano, chehanno bisogno. In questo scambio disguardi c’è la relazione che porta ilsenso di un aiuto che va oltre l’aspettomateriale. Nella gratuità, concompassione e per la dignitàdell’uomo. La giornata di oggi, infatti, èdedicata ai poveri, verso cui siamorichiamati ad avere attenzione perchésono una realtà che incontriamo sullenostre strade ma anche un’occasione eun invito al cambiamento, a porre inatto iniziative di aiuto, che trasmettanoil valore delle relazioni. Come quellemesse in campo dalle realtà e strutturedi accoglienza per le persone senzadimora, per chi ha fame, chi habisogno di casa e lavoro. Aprire il cuoresignifica aprire le porte, offrire non soloun contributo materiale ma un gestoumano, di speranza. Attorno a noinella grande concentrazione urbanasono visibili gli scarti di un mondo chefinge di non accorgersi e chiude gliocchi. Anche Bologna è colpita daquesta situazione e ha fatto notizia lamorte di un senzatetto con «fissadimora» in piazza Verdi. Ancoragiovane, segnato dalla malattia e dalladroga. Eppure, come i giornali hannoricordato, era una presenza in quelluogo. Invisibile? Nei giorni scorsi,nella suggestiva cornice della saladell’Archiginnasio, è stata ricordata lafigura di padre Marella, che con la suaopera per i poveri tanto ha lasciato nelcuore dei bolognesi. Per questo èimportante sensibilizzare a una nuovacultura del dono di sé e delle propriecose. Per sostenere le varie necessità eanche aiutare chi aiuta, magari con ungesto semplice, senza costi, ma pertutti. Così all’Istituto Veritatis Splendor,l’Ordine dei Giornalisti, l’Ucsi, l’Ucid ela Chiesa di Bologna hanno riaffermatol’importanza di una bontà intelligentein una nuova logica del dono,sottolineando come fare il bene sia unvalore imprenditoriale e sociale percreare valori sul territorio. Con la firmadell’8x1000 nella dichiarazione deiredditi a favore della Chiesa cattolica sipuò contribuire alla solidarietà. Pureper sovvenire alle tante iniziative dicarità e di aiuto per chi ha bisogno.Sono inoltre già attivi tanti volontaridella prossima Colletta alimentare checi ricordano di fare la spesa per i poverinei vari supermercati sabato 30novembre. E per aprire ancora di più gliocchi, è stato presentato in Sala SantaClelia, in via Altabella, il 28° rapportosull’Immigrazione 2018–2019 diCaritas e Migrantes, dove sievidenziano i dati in modo nonstrumentale e si sottolinea che unamentalità individualista favorisce unaglobalizzazione dell’indifferenza ancheverso coloro che vengono da lontano. Eche non si tratta solo di migranti ma dipersone che cercano di costruire ilproprio futuro.

È

Le tante povertà:gesti e firme,aiuti e speranza

Page 2: L’incontro coi poveri una grande «scuola»...Sant’Orsola, registrano in media un caso al mese. Se una mamma e suo figlio normalmente restano in ospedale un paio di giorni dopo

Con «Progetto Orto» cresconola condivisione e la partecipazione

DI MARCO PEDERZOLI

a avuto come titolo un’espressioneutilizzata dall’allora monsignorZuppi il convegno di formazione

che giovedì scorso nell’Istituto «VeritatisSplendor» ha raccolto testimonianze,fornito dati e fatto chiarezza sull’erogazionedei fondi dell’8xmille. L’incontro «La bontàintelligente», organizzata dal Serviziodiocesano per la promozione del Sostegnoeconomico alla Chiesa cattolica si è avvalsodella collaborazione di diversi partner; fraessi l’Ordine e la Fondazione dei giornalistidell’Emilia Romagna, l’Unione cattolicastampa italiana (Ucsi), l’Unione cristianaimprenditori dirigenti della Regione (Ucid)e l’Ufficio comunicazioni socialidell’Arcidiocesi. «Spesso capita che la parola“bontà” venga recepita come qualcosa dipoco concreto – ha detto il cardinale Zuppi,commentando il titolo del convegno da luistesso ispirato nel precedente convegnopromosso dal Servizio diocesano per ilSovvenire nel maggio scorso –. L’autenticabontà, invece, agisce davvero sulle vite deglialtri. Tutti noi dobbiamo promuovere lafirma a favore dell’8xmille, perché non sitratta di qualcosa di dovuto per la Chiesa. È,anzi, un dono per il quale non dobbiamomai smettere di ringraziare e garantire

Hbontà intelligente che sostiene la Chiesa perservire tutti». La Dottrina sociale cattolica,imperniata sul concetto di sussidiarietà, èstata messa in evidenza dagli interventi diGian Luca Galletti, presidente Ucid, edall’economista Franco Mosconi. «Noiimprenditori siamo qui – ha detto il giàministro dell’ambiente – perchél’attenzione alla logica del dono eall’umanità integrale nel campodell’impresa saranno presto fattori diconcorrenza economica». Non dissimile ilconcetto espresso da Mosconi, che ha citatoun documento del 2013 pubblicatodall’allora Pontificio Consiglio Giustizia ePace: «La vocazione del leader d’impresa».«Grazie alla sintesi tipica dell’inglese, ildocumento ci fornisce l’”abc”dell’economia sostenibile e, direi, a misurad’uomo» ha detto Mosconi. Dell’intrecciofra beni materiali, sociali e spirituali perl’autentico benessere dell’uomo ha parlatoinvece Pietro Sebastiani, ambasciatored’Italia presso la Santa Sede. «Si tratta di unconcetto teorizzato per primo da papaFrancesco, che ha offerto il bagagliod’insegnamento e di esperienza dellaCristianità come strumento per superare ledisuguaglianze e – ha aggiunto – perrealizzare quello sviluppo umano integraleimprescindibile per il bene di ogni uomo».

rti solidali econdivisi».Questo il nome

del progetto della Caritasdiocesana e del CefalEmilia Romagna, finanziatodalla Cei e dallaFondazione del Monte, incollaborazione con alcuneZone pastorali delladiocesi. Il «Progetto Orto» èpartito anche nellaparrocchia dei Santi Pietroe Girolamo di Rastignano.È stata individuata unavasta area verde diproprietà della parrocchia,nella quale, da alcuni mesi,è stato creato un orto graziead un agronomo del Cefaled alla maestria di tantepersone che hanno lavoratola terra. «Con questainiziativa vogliamoincentivare forme dipartecipazione e dicittadinanza attiva –riferiscono i responsabilidel progetto –. Apprendereattraverso il fare, ritrovandoautostima, recuperando evalorizzando beni comunie sviluppando il senso diappartenenza comunitaria».Sono state quindiindividuate una trentina dipersone, anche in cerca dilavoro ovvero con difficoltàsociali di varia natura, conle quali si è dato il via allacoltivazione della terra, eoggi, per tutta la mattinata,verranno offerti ai fedeli iprodotti dell’orto ed ilricavato sarà donato alleopere benefiche della

parrocchia, a favore dellefamiglie bisognose. «IlProgetto Orto – riferisce ilparroco e moderatore dellaZona pastorale 50 donGiulio Gallerani – ha ilmerito di valorizzare ilterritorio, il lavoro delCentro di Ascoltoparrocchiale, il bisognodelle persone, e lacomunità che vede come lepersone lavorano a favoredella parrocchia e deglialtri. È un ottimo sistemaper aiutare il poverorendendolo ricco di forza edi voglia. La terra faveramente miracoli pereducare le persone». Gliobiettivi del progetto sonoessenzialmente due:innanzitutto creare unasorta di circolo virtuosograzie al quale le personecoinvolte si «riattivino».Inoltre vengono utilizzatele eccedenze dellaproduzione dell’orto perfornire un aiuto materialealle famiglie in difficoltà. Ilcoinvolgimento dellecomunità parrocchiali è unelemento molto importanteper la buona riuscita delprogetto, che oggi aRastignano riguarda unorto di circa 300metriquadri dove sicoltivano ortaggi stagionali(insalate, radicchi, cavoli,zucchine, cetrioli, fagiolini,pomodori, rape ed altro)allevati senza protezione,con pacciamature naturali esecondo le tecniche della

consociazione edell’orticoltura biologica.«La finalità prima è latestimonianza di comel’incontro e lacollaborazione reciproca,conduca verso quelladimensione relazionale checrea amicizienell’apprendere un’attività– aggiunge il referente del“Progetto Orto” EnricoTomba – le personecoinvolte provengono dalterritorio di Pianoro,Carteria, Rastignano e zonelimitrofe. Il vincerel’isolamento rispondendocon un lavoro solidalenonché di inclusione; ildare una risposta concretaad una società spessocaratterizzata dalla culturadel profitto oggettivo, piùche da valorizzazionedell’essere umano qualefiglio di Dio. Nell’orto, cheè parte integrante dellaparrocchia, si condivide, sifa amicizia e si camminainsieme». «La natura ciinsegna la cura e la fiducia– riferiscono i neo“agricoltori” impegnati nelprogetto – ci insegna altresìa rispettare i tempi, avedere i cambiamenti, nellametodologia della“pedagogia di cantiere”. Laterra è… bassa, ed ilrapporto con lei significafatica ed impegno. Ed allafine mangiamo quello cheproduciamo ed il resto lodiamo a chi ha bisogno».

Gianluigi Pagani

Sopra, Bologna e la sua gente; a sinistra, al lavoroin uno degli orti «solidali»

pro Sovvenire

Messa con colori argentiniusica sacra con i colori e gliinconfondibili ritmi della

musica latinoamericana: saràpossibile ascoltarla sabato 23, nellachiesa dei Santi Bartolomeo eGaetano, in occasione dellatrentesima Giornata nazionalededicata al sostentamento deisacerdoti. Alle ore 21, dopo ilsaluto dell’arcivescovo MatteoZuppi, il coro Ludus Vocalis, direttoda Stefano Sintoni, eseguirà la«Misa Tango» di Martin Palmeri e ilTe Deum per coro, bandoneon,orchestra d’archi, pianoforte epercussioni che il compositorePeter Reulein ha scritto nel 2018.Martin Palmeri, nato a BuenosAires nel 1965, ha voluto comporreuna Messa tradizionale (Kyrie,Gloria, Credo, Sanctus, Benedictuse Agnus Dei) ispirandosi al tangoargentino. La Misa è statacomposta tra il 1995 e il 1996 eprevede la presenza del coro e diun soprano solista, accompagnatida un pianoforte, da un bandonene da un’orchestra d’archi. Ilcompositore tedesco Peter Reuleinha composto il Te Deum con lostesso organico. Anche il Te Deumsi basa su ritmi sudamericani;troviamo, infatti, un tango,un’habanera e uno huapango.Tutto è scritto con uncontrappunto elegante e sobrio. IlTe Deum è stato eseguito per laprima volta in Italia dal gruppoLudus Vocalis di Ravenna.Parteciperanno all’esecuzione ilbandoneonista MassimilianoPitocco, le pianiste Cristina Bilotti eBeatrice Santini, e il sopranoEmilia Ferrari. La direzioneartistica è a cura dell’associazione«Messa in Musica». Al termine delconcerto sarà possibile fare unadonazione per la Giornatanazionale dedicata alsostentamento dei sacerdoti. (C.S.)

M

Il convegno«La bontàintelligente»promosso dal Serviziodiocesano peril Sovvenire

Dono e trasparenzaL’8xmille si «svela»

Un momento del convegno: da sinistra Varone, il cardinale Zuppi, Sebastiani, Folena (foto Schicchi)

aolo non guarda la città di Atenee il mondo pagano con ostilitàma con gli occhi della fede. E

questo ci fa interrogare sul nostro mododi guardare le nostre città: le osserviamocon indifferenza? Con disprezzo?». Conquesta domanda papa Francesco hasollecitato il popolo dei cristiani, duranteuna delle catechesi del mercoledì,dedicata alla lettura degli Atti degliApostoli (il brano era quello del discorsodi san Paolo ad Atene sull’Areopago, chesegna in qualche modo il primo incontrotra la «fede nuova» del Vangelo ed ilmondo della cultura e della civiltàoccidentali. Il cardinale Matteo Zuppi, cheha fatto dell’incontro con la realtà dellecittà il punto qualificante del suoimpegno pastorale, si è sentito sollecitatodalle parole del Santo Padre ed in unarecente intervista al direttoredell’«Osservatore romano» Andrea Monda

ha messo in rilievo come il Papa ci invitinella «Evangelii Gaudium» ad avere, versola città, uno sguardo ed un’attenzionecontemplativi. «Direi – ha aggiunto – chela chiave è proprio lì. Può sembraresorprendente, noi tendenzialmentepenseremmo la contemplazione comequalcosa di astratto, che facciamocoincidere con l’assenza della realtà, conl’estraniarsi dalla realtà. Il Papa invece cichiede di imparare a “contemplare” lacittà. È quello che il cristiano deve fare,perché contemplazione vuol dire“guardare dentro”, significa riconoscere ladomanda che emerge dalla città, scoprire isemi della Parola, svelare la presenza diDio nella città. Se c’è questoatteggiamento contemplativo non siguarda più la città per difendersi, perproteggersi, ma per capirne il contenuto,leggerne la domanda». L’arcivescovo,sottolineando ancora come il Papa ci

inviti a guardare la città «con la fede chericonosce i figli di Dio in mezzo alle folleanonime», ha rilevato come questa fiduciaa cui papa Francesco ci invita spinga «aleggere nella città l’opera di Dio, realizzatadagli uomini figli di Dio. Anzituttoquindi c’ è la contemplazione, questosguardo che sa leggere nel profondo e chequindi si interroga e si impegna verso unarisposta; da questo punto di vistacontemplazione è misericordia,contemplazione e annuncio del Vangelosono profondamente uniti. Tutto questo –ha concluso – ha senz’altro a che fare conla politica. Contemplazione e politicasono connesse, perché la politica in realtàdeve essere la risposta alta a talecontemplazione. Quando invece cercasolo il proprio interesse immediato vuoldire che non è contemplativa e non è, insenso pienamente umano e cristiano,nemmeno politica». (P.Z.)

Zuppi: «Spesso capitache la parola “bontà”venga recepita comequalcosa di pococoncreto. L’autenticabontà, invece, agiscedavvero sulle vite deglialtri. Tutti dobbiamopromuovere la firma afavore della Chiesa»

Il cristiano e la città secondo Zuppi

focus2 BOLOGNASETTE

Domenica17 novembre 2019

trasparenza». Un concetto, quello dellatrasparenza circa l’erogazione e l’utilizzo deldenaro proveniente dall’8x1000, chepromuove una sinergia ancora più strettafra Chiesa e comunicazione. Di questo haparlato Giovanni Rossi, presidentedell’Ordine dei giornalisti emilianoromagnoli. «È giunta l’ora, per chi fainformazione, di far emergere anche lebuone notizie. Muoviamoci sulla base difonti certe – ha detto – e offriamo aicittadini notizie autentiche, noncondizionate dalle proprie pur legittimeconvinzioni». Buone notizie come quellegiunte da Maura Fabbri e Cristina Campanadella Caritas diocesana, una delle realtà che

godono dei fondi 8xmille e coi quali, fral’altro, è stata promossa l’iniziativa «Unorto in parrocchia». «Notizie che ci aiutanoa mostrare quella logica del dono che staalla base dell’impegno del “Sovvenire”, inuna società – ha detto Guido Mocellin, vicepresidente dell’Ucsi regionale – che troppospesso parla di Chiesa solo nell’ottica delloscandalo». Come ha messo in evidenza ilgiornalista Umberto Folena, con unacarrellata di «fake news» pubblicate daalcuni mezzi d’informazione a proposito diChiesa e fisco. Ricco di dati l’intervento diGiacomo Varone, responsabile del servizio«Sovvenire» della diocesi bolognese. «Loscorso anno la nostra Chiesa ha ricevuto

6,9 milioni di euro dall’8xmille – haspiegato –. Circa 3 milioni sono statiutilizzati per il sostentamento del clero, 3,1milioni per carità e opere di culto epastorale, 800mila per edilizia di culto ebeni culturali. Più del 79% dei firmatari hascelto la Chiesa cattolica, lo scorso anno,come destinataria dei fondi dell’8xmille, coiquali sono stati realizzati più di 7.500progetti». «Vogliamo parlare dell’8xmillapuntando su trasparenza ecorresponsabilità. Il buon uso dellacomunicazione è fondamentale: per farconoscere i numeri senza distorsioni eraccontare i progetti realizzati per crearefiducia e gratitudine, nella logica di una

Page 3: L’incontro coi poveri una grande «scuola»...Sant’Orsola, registrano in media un caso al mese. Se una mamma e suo figlio normalmente restano in ospedale un paio di giorni dopo

Comunitàcristianee fratelliimmigrati

Gli Uffici pastorali della Curia diocesana sisono riuniti in una mattinata seminarialeattorno ai dati dell’ultimo Rapporto di Caritase Migrantes: oggi la sfida è l’integrazione

Il prete ucciso

L’uccisione «inodium fidei» diun prete cattolicoha riportato inprimo piano ildestino di questagente cristiana,perseguitata dasempre per lapropria fede

Armeni, in Siria un popolo a rischio di scomparsasegue da pagina 1

ei giorni in cui la Chiesa latinafa memoria, in un unicomistero di salvezza, di tutti i

santi e dei defunti, a nome di tutta laChiesa di Dio che è in Bologna,esprimo di cuore a Vostra Beatitudine isentimenti della più vivapartecipazione al dolore della SuaComunità ecclesiale, già stremata dallaguerra, ed elevo al cielo la preghiera disuffragio per l’anima benedetta diquesto pastore, che non haabbandonato il gregge davanti ai lupi.Affido al Signore, e all’intercessione disan Charbel, anche la cara terralibanese, che ospita la Sua VenerabileSede, in questo momento in cui siprofilano all’orizzonte le nubi oscure eminacciose di una nuova guerra civile. Fraternamente in Cristo

cardinale Matteo Maria Zuppi

uello che è accaduto questasettimana si profila come unvero e proprio agguato «inodium fidei». Il sacerdote

cattolico di rito armeno erachiaramente riconoscibile, perchéindossava il clergyman e viaggiava suun veicolo con la scritta «Chiesaarmeno–cattolica». Insieme a lui èmorto il padre e sono stati feritigravemente un diacono e un laico. Illuogo dell’agguato ha una portataaltamente simbolica, perché nei pressidi Deir el–Zor, dove vennero deportatie morirono di stenti gli ultimi armenisopravvissuti al genocidio del 1915. Ilsacerdote si stava proprio recando averificare i lavori di ricostruzione dellachiesa–memoriale del genocidio, giàdevastata da Daesh. La presenzaarmena nell’attuale Siria settentrionale,dal Mediterraneo fino ai confinidell’Iraq e poi in tutta la parte orientale

della Turchia, fino ai confini con laPersia, più a sud la Terra Santa e laTransgiordania, risale ai primi secolidell’era cristiana e rimane costante finoagli sconvolgimenti del genocidio.Dalla Siria proveniva la primapredicazione apostolica esubapostolica (la tradizione fa risalireagli apostoli Bartolomeo e Taddeol’annuncio del Vangelo in terraarmena); e anche la prima presenzamonastica, la cui specificità ha segnatoil monachesimo armeno fino alMedioevo avanzato. Sulla costamediterranea, in Cilicia, attorno algolfo di Alessandretta, in epocacrociata ci fu un fiorente regnoarmeno, con intensi e proficui scambiculturali col mondo latino. Una dellecittà segnate da una numerosapresenza armena è stata fino ad oggiAleppo, teatro dei più efferati scontricon Daesh negli ultimi anni. Da queste

zone sono provenute la gran partedelle vocazioni dell’attuale cleroarmeno–cattolico. Da queste regioni,gli eventi bellici recenti hannoprovocato uno spopolamento che siteme irreversibile della presenzaarmena, come delle altre confessionicristiane. Con la progressiva scomparsadegli armeni in questi luoghi dellaSiria, possiamo dire che si chiude ilcerchio del genocidio. Per questo èimportante che i Paesi e le Chieseoccidentali sostengano e promuovanola permanenza dei cristiani in questeterre, culla del cristianesimo, pur tradifficoltà e persecuzioni. Sono e sonosempre state terre di martiri, un faro eun monito per noi cristianid’Occidente, oltre ad essere custodi ditesori liturgici, teologici, architettonicie culturali a rischio di sopravvivenza.

Riccardo Pane, Accademia Ambrosiana

QN

Mariele Ventre, la luminosa figura di un’educatrice cristiana

on ci voleva la sfera di cristalloper scoprire che la fiction I ragazzidello Zecchino d’oro sarebbe

risultata campione d’ascolti nella seratadi due domeniche fa. Quasi 4 milioni300mila telespettatori per un filmrealizzato soprattutto a Bologna, ma cheracconta una storia che fa parte dellamemoria di tutti. Ancora oggi infatti sicantano successi come «44 gatti» o«Volevo un gatto nero».

N

Il film, realizzato per il piccolo schermo,ha inoltre il grande merito disoffermarsi soprattutto sulla figuraindimenticabile di Mariele Ventre,ottimamente interpretata dalla giovaneattrice Matilda De Angelis. È stataMariele Ventre che, a soli 24 anni, hafondato il Piccolo Coro dell’Antonianodi Bologna, dirigendolo per oltre 30anni e accompagnando i piccoliinterpreti in gara, sempre con laraccomandazione che allo Zecchino nonvincono i bambini, ma le canzoni. AlPiccolo Coro e alla musica per i bambiniMariele Ventre ha dedicato tutta la vita.Dopo la morte, avvenuta il 16 dicembre1995, il Piccolo Coro dell’Antoniano èstato intitolato a Mariele e da allora èdiretto dalla sua allieva Sabrina Simoni.Alla sua morte, ricordando Mariele, ifrati dell’Antoniano hanno scritto: «Alledoti indiscusse di grande musicista e di

educatrice, Mariele univa certecaratteristiche del suo temperamento –lo sguardo magnetico, il piglio dolce eautorevole, il rigore, la tenacia, il valoredel sacrificio e la capacità di saperapprezzare le piccole cose della vita,uniti ad una fede radicata e vissuta – chel’hanno resa straordinariamentepopolare e vicina al cuore della gente».Ma il film I ragazzi dello Zecchino d’ororicorda anche un particolare curioso: leprime due edizioni dello Zecchino d’orosi tennero a Milano. E fu Cino Tortorella(«Mago Zurlì»), inventore delloZecchino, a proporlo ai fratidell’Antoniano. E a padre Berardo Rossisi «accese la lampadina» e gli vennesubito in mente quella ragazza chefrequentava fin da piccola il convento diSant’Antonio, che aveva fatto anche lacatechista e che dopo gli studi magistralisi era diplomata in pianoforte. Forse èl’unico caso in cui Bologna ha sottrattoqualcosa a Milano. Di solito, succedesempre il contrario.

Giorgio Tonelli

Polisportiva Villaggio

La Polisportiva Villaggiodel Fanciullo ha apertocorsi di minibasket perbambini. Il Centro diminibasket proponeun’attività divertente inun ambiente sano esimpatico conistruttori/educatoriqualificati coordinati daMassimo Bertacchi,istruttore nazionale«benemerito». Giorni eorari mini basket; nati2013–2014–2015 lunedì emercoledì ore 17; nati2013–2014–2015 lunedìore 18; nati 2011–2012lunedì e mercoledì ore 17;nati 2009–2010 lunedì emercoledì ore 18. Info eiscrizioni tel. 0515877764villaggiodelfanciullo.com

Il successo della fiction Raidedicata a lei e allo Zecchinod’oro conferma l’immutatapopolarità della direttrice del«Piccolo Coro dell’Antoniano»

Per i braccianti sfruttatiassociazione studentesca Cen-tro Studi Donati organizza mar-

tedì 19 alle 21 nell’Auditorium Ga-maliele (via Mascarella 46) l’incon-tro «Braccia o persone? La lotta deibraccianti agricoli contro lo sfrutta-mento e per la dignità del lavoro».Relatrici Irene Peano e Chiara Bruscadella rete «Campagne in lotta» (cam-pagneinlotta.org). Cosa si nascondedietro ad una lattina di pelati a 0.55euro? Quali le implicazioni negativedei ribassi da discount? Nonostantela legge contro il caporalato agrico-lo, pare non ci sia una ricaduta sul-la vita dei braccianti. Questi spessosono inseriti in un sistema mafiosoche supporta l’illegalità e costringead una vita disumana. Sulla sfondo,la grande distribuzione organizzata.C’è però chi non si arrende e provaa ridare importanza al lavoratore ealle sue condizioni di vita.

’L

«Donati»

Scienza e Fede

Mariele Ventre con due bambine del Piccolo Coro

DI ANDREA CANIATO *

scire dagli stereotipi, liberarsi dallatentazione di ridurre volti, storie,potenzialità, dignità di persone a

etichette e colmare la marcata distanza tra larealtà della migrazione e la suarappresentazione mediatica e culturale, checondiziona pesantemente non solo lapolitica, ma anche la vita pastorale e sociale.Questi alcuni degli obiettivi che gli Ufficipastorali della Curia diocesana si sono datiin una mattinata seminariale attorno ai datidell’ultimo Rapporto Immigrazione diCaritas e Migrantes, venerdì scorso allapresenza dell’arcivescovo. L’immigrazione èfenomeno che riguarda trasversalmente tuttal’attività della Chiesa, non solo caritativa:dalla famiglia al lavoro, dalla scuola allaliturgia, dalla salute alla catechesi, dallapastorale giovanile fino alla terza età. Ilrapporto, presentato da Simone Varisco di

UMigrantes, si conferma uno strumentoirrinunciabile non solo per gli operatoripastorali, ma anche per scuole, università eistituzioni, presso le quali si moltiplicano lepresentazioni. Il primo e più evidente dato èche, a fronte di una crescita complessiva delfenomeno migratorio nel mondo (l’ultimastima parla di 257,7 milioni di persone),l’Italia sta segnando un rallentamentoprogressivo degli indici di immigrazione; e ilcorridoio del Mediterraneo che collega Africaa Europa passando per l’Italia rappresentaormai un dettaglio nei confronti di altricorridoi decisamente più battuti. Un datoignorato dai più è infatti che le grandi viedella migrazione sono quelle intra–asiatiche(63,3 milioni), intra-europee (41),panamericane (26,4) e intra-africane (19,4).Guardando poi a cià che succede in Europa,è sorpendente vedere che i Paesi che hannoun nettissimo aumento del fenomeno sonoRomania, Spagna, Malta e Ungheria, mentre

sono in «recessione migratoria» Austria,Svezia, Germania, Grecia e Francia. Anche ivari ambiti della Pastorale ecclesiale sonoquindi chiamati ad uscire dal falso binomiomigrante–profugo, che non rende giustizia auna realtà complessa e ricca di implicazioni,con tante ombre e tantissime luci. Altro datosignificativo è che le richieste di aiutopervenute alla Caritas (dati 2017) riguardanogli stranieri solo per il 57,8% e che – ecco lasorpresa – nelle regioni meridionali, ibisognosi assistiti dalla Chiesa sono al 68%italiani, con punte dell’80% in Sicilia. Cosaci dicono questi numeri? Che i 5.255.503cittadini stranieri residenti in Italia (8,7%della popolazione) condividono ormaipienamente la nostra vita, con le sueopportunità e le sue problematiche e che afronte di una retribuzione media molto piùbassa di uno straniero rispetto a un italiano,aumentano costantemente le imprese avviateda cittadini stranieri, che contribuiscono al

benessere nazionale. Solo un ultimo dato: glialunni senza cittadinanza italiana nellascuola sono il 9.7%, ma di questi il 63,1%sono nati in Italia, cioé parlano italiano,spesso con inflessioni dialettali, econdividono in tutto e per tutto il percorsoeducativo e formativo dei ragazzi italiani. Ilvero dato sul quale è urgente intervenire èquello di periferie metropolitane nelle qualisi concentrano situazioni di fragilità epotenziale conflitto. In tutto ciò, la Chiesa èinterpellata anche e soprattutto nella suamissione di evangelizzazione. Se è vero chela maggior parte degli immigrati sonocristiani, come cambia il volto delle nostrecomunità e delle nostre aggregazioni laicali?In che misura questi fratelli sono coinvoltinella nostra attività pastorale, negliorganismi di partecipazione, nelle nostreesperienze associative e spirituali?

* direttore dell’Ufficiodiocesano e regionale Migrantes

Sopra, migranti al lavoro nei campi; sotto,il tavolo dei relatori all’incontro di«Migrantes»

«tvbologna.it», il portale video per la città metropolitanaun portale online di soli video edi carttere prettamente locale(l’ambito della Città

metropolitana di Bologna) quello cheFrancesco Spada, giornalista radio–televisivo di lungo corso ha presentatolunedì scorso nella splendida cornicedell’Oratorio dei Fiorentini dellaBanca di Bologna, gremito di personenote e meno note. Si chiamatvbologna.it ed è online da giovedìscorso: diviso per argomenti (politica,istituzioni, Chiesa, sociale, economia,gastronomia, agricoltura, scuola,sanità, benessere, cultura, arte,

È turismo, infanzia, famiglia,intrattenimento e altro ancora), sipropone di offrire un servizioinformativo ad ampio raggio, anche see proprio perché di carattere locale. «Èfacile da “sfogliare” e da utilizzare –spiega Spada – e viene quindiincontro alla richiesta sempre più fortedi contenuti televisivi e video “ondemand” e da consultare attraversodispositivi in gran parte mobili, comesmartphone e tablet». Tra i contenutiche riguardano la Chiesa, ma nonsolo, una rubrica davvero interessante:«Il cardinale don Matteo risponde», 15

minuti nei quali l’Arcivescovorisponderà alle domande di alcunibolognesi. E poi la possibilità per tuttidi collaborare al portale, con filmatiripresi con il telefonino, nel settore«Inviato di strada: il reporter sei tu».Assieme al portale, Spada hapresentato l’associazione di TerzoSettore «Comunicare insieme», che siprefigge soprattutto di diffondere tra iragazzi dai 9 ai 19 anni e nelle scuolela conoscenza del mondo dellacomunicazione e della sua«declinazione» attraverso le attualitecnologie digitali. (C.U.)

«La Sindone e il miracolo di Lanciano»«Sangue e carne nella Sindone e nel miracolo diLanciano» il tema che sarà trattato martedì 19, alle

17.10, nella videoconferenza del Master in Scienza eFede. In cattedra, padre Gianfranco Berbenni,francescano cappuccino. Rilanciata in tempo reale dallasede dell’Ivs (via Riva di Reno 57), la lezione, che si tiene aRoma, è inserita nell’ambito del Master promossodall’Ateneo pontificio Regina Apostolorum incollaborazione con l’Ivs (per info e iscrizioni: Tel.0516566239 oppure e–mail:[email protected]). Rivolto a chidesidera approfondire il rapporto scienza e fede, il Masterindaga un tema, appunto quello del rapporto tra scienzae fede, con cui ci si deve confrontare sempre più spesso.

È

La presentazione del portale

società BOLOGNA 3SETTE

Domenica17 novembre 2019

Page 4: L’incontro coi poveri una grande «scuola»...Sant’Orsola, registrano in media un caso al mese. Se una mamma e suo figlio normalmente restano in ospedale un paio di giorni dopo

vita ecclesialeZona Castelfranco, la visita dell’arcivescovoha lasciato gioia, impegno e un po’ di nostalgia

arcivescovo Matteo Zuppi è rimasto con noiper tre giorni. Tutti l’hanno incontrato: era

sufficiente cercare il suo sguardo perché siavvicinasse con il suo sorriso e con la sua carezza.L’Arcivescovo è stato con tutti noi: sacerdoti,bambini, genitori, catechisti, ammalati, giovani,anziani, autorità. Lo avevamo aspettato condesiderio ed entusiasmo durante i preparativi e illavoro in équipe: un lavoro di semina, e ilcardinale Matteo ha continuato a seminare. Equando pensavi che il sacco fosse vuoto, lui invececontinuava a seminare: «Gesù ci vuole bene, è ilMaestro che parla al cuore e noi gli prestiamo lanostra voce; Gesù è la via e noi la vogliamopercorrere per indicarla agli altri; è l’Amore chesalva e noi siamo il sorriso che lo manifesta». Ora ènecessario fermarsi, prendere fiato, alzare losguardo, rivedere il campo dove si sono sparsitanti semi con abbondanza, dappertutto: fra i rovi,nel terreno sassoso, sulla strada, nel terrenobuono. Tocca a noi ora aprire il cuore e renderlocapace di tanta accoglienza. È necessario capireche siamo piccola cosa: c’è chi pianta, chi irriga,

’L chi raccoglie, «siamo infatti collaboratori di Dio evoi siete il campo di Dio, l’edificio di Dio».Ricordiamo insieme tutto ciò che è andato bene:la Messa partecipata, pregata, cantata, unacomunità–Chiesa in cui regnano comunione edesiderio di rinnovamento. Cerchiamo i punti diforza: Parola, Eucaristia, carità, guardando ilmondo con l’ottimismo di Maria, che nelMagnificat esalta le grandi cose fatte dal Signore.Non ci farà paura guardare «l’umiltà della suaserva» e forse nemmeno le nostre paure, le nostrezone d’ombra, i nostri errori, da mettere tutti nellemani di Dio che stende la sua eterna misericordiadi generazione in generazione. La gioia delVangelo continui ad essere la nostra forza. Graziearcivescovo Matteo. Grazie bambini, siete sempreuna meraviglia. Grazie Zona pastorale diCastelfranco Emilia con le tue nove preziose ebelle parrocchie. Domenica pomeriggio in unmomento di silenzio ho avuto un senso dinostalgia perché era terminata la visita pastorale.A tutti grazie!Remigio Ricci, parroco a Castelfranco Emilia

La vecchiaia cerca una luce sicura

La Messa prima dell’ultima camminata dei podisti anziani a febbraio 2019

Nel libro di don Baldassarrii moniti per la comunitàcristiana dai luoghi del dolore

he a Bologna il tema dell’educazionestia a cuore a tanti, lo dicono inumeri della scuola «Il Pellicano»,

della omonima cooperativa sociale: 446bambini, 74 impiegati, 100 tra soci evolontari, una scuola primaria paritariacon 3 sezioni complete e due scuoledell’infanzia – agli opposti capi di Bologna– ognuna con annessa la «SezionePrimavera» per i piccolissimi da 2 a 3 anni. Numeri ben diversi da quelli cheimmaginavano i fondatori dellaCooperativa sociale Il Pellicano, cheproprio 30 anni fa iniziarono con 10bambini, perlopiù figli propri e di amici,una sezione di Scuola di infanzia nelquartiere Barca di Bologna. Tra questi fondatori la neuropsichiatrainfantile Luisa Leoni Bassani, che domanialle 18 dialogherà al Teatro Tivoli (viaMassarenti 416) con il cardinale Matteo

C Zuppi e con Eraldo Affinati, scrittore efondatore della scuola gratuita di italianoper immigrati «Penny Wirton». Un dialogoche partirà partire dalla nota affermazionedi Papa Francesco: «Per educare unbambino serve un intero villaggio». «Il trentennale della Cooperativa IlPellicano ci trova con un desiderio vivace –afferma la Bassani, che è tuttora laResponsabile educativa delle scuole delPellicano – che è camminare insieme congli occhi aperti e raccogliere le sfide delnostro tempo, seguendo la provocazionedel Santo Padre che ci invita a costruire il“villaggio dell’educazione”. Un villaggio incui i bambini della nostra città possanoessere accompagnati a diventare adulti. Perquesto abbiamo chiesto al nostroCardinale di aiutarci, e siamo molto gratidi avere l’occasione di incontrarlodomani».

DI GIANLUIG PAGANI

abato 23 si svolgerà in Seminario(piazzale Bacchelli 4) il convegnopromossa dalla Pastorale degli anziani

dal titolo «La vecchiaia cerca luce».Parteciperanno il vicario episcopale per lacarità don Massimo Ruggiano e ilresponsabile della segreteria generalePastorale anziani diacono Enrico Tomba.Dopo l’introduzione e la preghiera iniziale,alle 9.30, sono previsti gli interventi delpadre camilliano Lorenzo Testa sul tema

«Aggiungere vita ai giorni e non giorni allavita» e dell’arcivescovo cardinale MatteoZuppi. A partire dalle 11.30 verrannodescritte alcune esperienze in diocesi diPastorale con gli anziani, tra cui quelle della«Fondazione Santa Clelia», dell’associazione«Amici di Tamara e Davide» e della «Casaprotetta Santa Maria della Misericordia».«”La vecchiaia cerca luce” è il titolo delconvegno diocesano di quest’anno diPastorale con gli anziani ed è anchel’angolatura dalla quale vogliamo vedere latappa della vecchiaia nella vita dell’uomo –racconta don Massimo – “Cerca luce”,perché desidera ricevere luce dal Vangelo sucome vivere questo momento importantedell’esistenza affinché diventi un canaleattraverso il quale passa lagrazia di Dio. “Cerca luce”,perché cerca visibilità in unmondo che tende semprepiù a nascondere questomomento della vita.Momento evidente dellimite che come esseriumani troviamo iscritto nelnostro corpo e nel nostrospirito. Il mio amico ArturoPaoli diceva che la vecchiaiaè il momento più bello dellavita perché apre allaleggerezza della libertà.Educhiamoci a questo».«Siamo chiamati a viverenella Chiesa, né a capo né incoda, ma insieme allepersone, ossia nel mezzo –aggiunge il diacono Tomba– per una comunità che nonassume, e non deve

Sassumere, le logiche mondane dello scartoquali punti di riferimento della vita davivere, ma che al contrario, nella sequela diCristo e della Croce, grazie ai fratelli e sorelleanziani, testimonia come la storia di ognifiglio di Dio si nutra in termini vitali diamore per il dialogo nell’incontro, diaccoglienza e ascolto degli anziani,testimoni di vita vissuta e non imparata suilibri. L’anziano testimonia che la vita non èuna concatenazione di impegni ma unastoria che possiamo testimoniare con unsorriso o con una lacrima, con un abbraccioo con un consiglio sapiente di chi ha vissutoprima di noi». Secondo gli ultimi dati sonoun milione i cittadini con più di 65 anniresidenti in Emilia Romagna. Una quotaconsistente di persone, che le indaginidemografiche danno in costante aumento:tra 15 anni si prevede che gli over 65ennipossano superare il 30% della popolazioneregionale. Il convegno di sabato verràpreceduto da una camminata podistica,organizzata dalla Walking Valley, dallaProloco Pianoro podismo e dall’AtleticoRastignano, che partirà alle 8 dal sagrato diSan Petronio per arrivare alle 9 al Seminario.Tra i partecipanti anche Alberto Gabrielli, unarzillo vecchietto, campione d’Italia deimaratoneti ultraottantenni. Gli atleti, per lopiù appartenenti alla terza età, porteranno idoni degli «Amici di San Petronio» per ilcardinale Zuppi e per i responsabili dellaPastorale anziani della diocesi, tra cui alcunicontributi di papa Francesco sul tema deglianziani. Il Santo Padre ha infattiriconosciuto agli anziani un ruoloimportante «nella Chiesa e nella società»esortando tutti a costruire una società piùinclusiva dove gli anziani non sianoconsiderati «improduttivi» ma testimonipreziosi «della cultura della vita».

Italiano e cura delle bicicletteper aiutare i giovani bracciantisegue da pagina 1

Abbiamo potuto toccare con mano la dura realtà delcaporalato, in particolare abbiamo condiviso i nostripomeriggi con le vittime di questo crudele e perversosistema. Il nostro servizio era costituito da scuolad’italiano e ciclofficina. La scuola informale d’italiano èstato un luogo nel quale i ragazzi hanno potutoincontrarci e apprendere in modo divertente e nontroppo scolastico la lingua. Insomma un’occasione discambio reciproco. La ciclofficina, invece, ha permesso atanti ragazzi di riparare, a prezzi contenuti, le lorobiciclette, mezzo di emancipazione da alcunimeccanismi del caporalato. Al prossimo anno».

Massimo Ruggiano e Chiara Cavazza

onte Sole è un luogo che mettedi fronte agli abissi di male acui può arrivare l’uomo.

Studiarne le vicende, entrarvi, significainterrogarsi sugli elementi profondidell’umanità e quindi anche sul presente».È stato presentato ieri, nella parrocchia diSanta Rita, il libro di don AngeloBaldassarri, «Risalire a Monte Sole.Memorie e prospettive ecclesiali», editodalla Casa editrice Zikkaron. Il volumeripercorre in maniera accurata, con ilmetodo scientifico della ricerca storica eattingendo a una molteplicità di fonti, ilrapporto della Chiesa bolognese con

l’eccidio di Monte Sole. Ne hanno parlato,insieme all’autore, don Fabrizio Mandreolie la storica Giulia Nicoletti, coordinati daBeatrice Orlandini.«Lo definirei un testo di ecclesiologiaconcreta indiretta – spiega Mandreoli –.Rappresenta una tappa importante, chemancava, di ricostruzione di una storia chedice moltissimo di come la Chiesa hainterpretato il suo ruolo nel corso delsecondo Novecento». Nel suo volume, donBaldassarri spiega che i tre decenni disilenzio ecclesiale su Monte Soleevidenziano quello che accade quando ci sirappresenta esclusivamente incontrapposizione a un nemico, mostrando«cosa può produrre all’interno della Chiesaun antagonismo che, col passare del tempo,finisce per ingabbiare i soggetti ecclesialinegli stessi modelli di coloro che sivorrebbero respingere. Si forma un

atteggiamento che dimentica di curare laricerca della propria reale identità emissione, spingendo a continuare lottecontro nemici esterni senza accorgersi delmutare della storia». «Nell’attuale fasestorica – prosegue Mandreoli – la Chiesauniversale e anche la nostra Chiesa locale sistanno interrogando sul modo di ripensarela propria presenza tra le persone e nelmondo. In questo contesto, il volume cheoggi presentiamo può dare davvero uncontributo importante rispetto al bisognodi cercare i motivi profondi che dannosenso e identità ai credenti e alle comunitàcristiane, stando attenti a non cercare imotivi che, o rincorrono un passato chenon c’è più, o si strutturano intorno a deinemici, qualsiasi essi siano, impedendo aicristiani e alla Chiesa di avere un animodavvero evangelico, penitente, capace diriconsiderazione». In definitiva, la storia di

Monte Sole pone il credente di fronte adalcune domande decisive della fedecristiana: «È un luogo – suggerisce l’Autore– che può parlare a tutti di Dio, perchétoccando la sua storia tragica ci si sentespinti a rileggere la rivelazione di Dio apartire dal suo manifestarsi nella storiadella passione e morte di Gesù».

Giulia Cella

«Risalire a Monte Sole», dono per la Chiesa Convegno mariano

Sabato 23 dalle 9.30 alle17, al Cenacolo marianodi Borgonuovo di SassoMarconi convegnomariano «L’angeloGabriele fu mandato daDio in una città dellaGalilea» (Lc 1,26). Unosguardo contemplativosulla città a partiredall’annuncio a Maria».Relatori don MaurizioMarcheselli e RosannaVirgili, biblisti. Dopopranzo laboratoritematici animati daesperti in teologia,mariologia e spiritualità.Info: Missionariedell’Immacolata – PadreKolbe, tel. 051846283 /051845002,www.kolbemission.org

Il cardinale Biffi dà la pisside di don Marchioni a don Dossetti

All’assise parteciperanno il vicarioepiscopale per la Carità donMassimo Ruggiano, il responsabiledella segreteria Pastorale anzianiEnrico Tomba, padre Lorenzo Testae l’arcivescovo Matteo Zuppi

Sabato si svolgerà in Seminario unconvegno promosso dalla Pastorale deglianziani che sarà preceduto da una«camminata» con partenza da S. Petronio

A fianco, il logodi Confcooperative

Confcooperative celebra i propri cent’anniata poco dopo la fine della Prima Guerra mondiale, Confcoopera-tive (Confederazione cooperative italiane) rappresenta da un seco-

lo le società cooperative di matrice cattolica, importante strumento di svi-luppo economico e sociale del territorio. Questo sarà al centro dell’evento«L’impresa che non ti aspetti. Cento anni di storia cooperativa» in pro-gramma martedì 19 alle 17.30 nella Cappella Farnese di Palazzo D’Ac-

cursio (Piazza Mag-giore 6). PartecipanoDaniele Passini, pre-sidente Confcoopera-tive Bologna; MarcoLombardo, AssessoreAttività produttive Co-mune; Maurizio Gar-dini, presidente na-zionale Confcoopera-tive; Carlo Borzaga,docente Università diTrento e PresidenteEuricse e il cardinaleMatteo Zuppi. Mode-rato da Fabrizio Bi-nacchi, direttore sedeRai Emilia–Romagna,l’appuntamento trat-terà della capacità diConfcooperative di la-vorare a fianco dellesue associate per ri-spondere alle esigen-ze della comunità ecostruire una societànon solo più efficien-te, ma anche più giu-sta.

N

Sopra, la Messa diZuppi in piazza aCastelfranco; a fianco,il gruppo dei celebranti

Giornata dei poveri

Una classe del «Pellicano»

Trent’anni de «Il Pellicano», dialogo con Zuppi sull’educazione

4 BOLOGNASETTE

Domenica17 novembre 2019

Page 5: L’incontro coi poveri una grande «scuola»...Sant’Orsola, registrano in media un caso al mese. Se una mamma e suo figlio normalmente restano in ospedale un paio di giorni dopo

Incontro inchiesa aCastagnolocon famiglie eragazzi dellemedie (foto F.Martinelli)

I volontari delCentromissionariopersicetano,impegnati inalcuni progetti inAfrica, insieme aZuppi (foto di F.Govoni)

L’arcivescovo in mezzo alla folladurante l’aperitivo e il dialogocon i giovani in piazza Garibaldia San Giovanni in Persiceto (fotodi P. Mazzetti)

Il primo appuntamento della Visita:la Messa nella cappella dell’ospedaledel Santissimo Salvatore diSan Giovanni in Persiceto (foto diStudio Lambertini)

Nella sala delConsigliocomunale di SanGiovanni inPersiceto,l’arcivescovo haincontratodirigenti einsegnanti dellescuole della Zona(foto di F. Govoni)

Un momento dell’incontrodel cardinale con alcuni fedeli,dopo la Messa conclusiva dellaVisita nella collegiata di SanGiovanni (foto di P. Nannetti)

Gli scatti della Visita a Persicetofocus.Le immagini più belledell’incontro con le comunità

La chiesa di SanMatteo dellaDecima haospitato la Vegliacon il cardinalee animata daigiovani (foto di F.Martinelli)

Le comunità dellaZona accolgonoil cardinal Zuppinel Santuario dellaMadonna del Poggiodurante il primogiorno della Visitapastorale (foto diStudio Lambertini)

econda tappa della Visita pastorale per ilcardinale Zuppi, che si è trattenuto nelPersicetano da giovedì 7 a domenica 10

novembre. Già prima dell’istituzione delleZone pastorali le comunità del territorioavevano avviato, su impulso del cardinaleCaffarra, un lavoro di condivisione. Dieci leparrocchie interessate: Amola di Piano,Castagnolo, Lorenzatico, San Giovanni Battista,San Matteo della Decima, San Camillo de’

Lellis, Tivoli e Zenerigolo cui si uniscono dueimportanti santuari come Madonna del Poggioe Le Budrie. Un piccolo centro colmo dellaspiritualità di santa Clelia Barbieri mentre unaltro giovane, Giuseppe Fanin nativo di SanGiovanni, è ad oggi Servo di Dio. Proprio alleBudrie il cardinale ha soggiornato durante laVisita, incontrando le Minime dell’Addolorata,i diaconi e sacerdoti del territorio.

continua a pagina 6

S

album BOLOGNA 5SETTE

Domenica17 novembre 2019

Page 6: L’incontro coi poveri una grande «scuola»...Sant’Orsola, registrano in media un caso al mese. Se una mamma e suo figlio normalmente restano in ospedale un paio di giorni dopo

a tredicesima edizione di Baby BoFe’ sarà inaugurataoggi da «Il mondo di Leonardo», spettacolomultimediale nell’Oratorio di San Filippo Neri alle 16

(replica alle 18). Nell’anno di Leonardo da Vinci, BabyBoFe’ offre un’occasione unica per avvicinare i bambini allamusica antica e ai suoi particolari strumenti. In scena PedroAlcácer Doria (liuto, chitarrino rinascimentale), Erica Scherl(viella, violino), Gabriele Ferrara (voce recitante e regia).Illustrazioni di Giovanni Manna e videoproiezioni a cura diUmberto Saraceni. Oggi alle 17, il Museo della Musica(Strada Maggiore 34) ospita«Tappabuchi», visita sonata con laflautista Elisa Cozzini ed EnricoTabellini del Museo. Oggi, alle 18, nell’Oratorio Santa Cecilia(via Zamboni 15). San GiacomoFestival presenta «Viaggio nelle cortidell’Italia del ‘600» con Claudio Zotti,violino barocco, e Massimo Navarra,clavicembalo. E sempre oggi alle 18, a SanColombano – Collezione Tagliavini(via Parigi 5) inizia «Il Cammino deiMisteri», esecuzione integrale delle«Sonate del Rosario» di Biber. Oggi laprima parte, «I Misteri Gaudiosi» vieneeseguita dall’«Ensemble Concordanze»(Tommaso Luison, violino; MattiaCipolli, violoncello, Roberto Loreggian,clavicembalo). Introduce SoniaCavicchioli. Domani, ore 21, al Teatro Duse Moni Ovadia presenta«Dio ride». «Dio ride» è il nuovo spettacolo di Moni Ovadiail cui sottotitolo «Nish Koshe» in yiddish vuol dire «cosìcosì». Il protagonista è un vecchio ebreo errante, con nuovestorie e nuove musiche. Mercoledì 20, alle 17, la Società di Santa Cecilia – Amicidella Pinacoteca nazionale di Bologna presenterà alpubblico nell’Aula Gnudi della Pinacoteca (via delle BelleArti 56) due straordinarie tele di Andrea Donducci detto ilMastelletta (Bologna, 1575 – 1655, pittore probabilmente

allievo di Annibale Carracci), intitolate «Sansone e Dalila» e«L’offerta di Abigail a David», donate al museo per lascitotestamentario dello storico dell’arte Eugenio Busmanti,socio e consigliere della Società di Santa Cecilia. Per il Festival Teatroperando lo storico Teatro 1763 di VillaMazzacorati (via Toscana 17) ospiterà due recite di «Luciadi Lammermoor» di Gaetano Donizetti. La prima giovedì21, la seconda sabato 23. Inizio sempre ore 16.30. La regiaè di Stefano Consolini, maestro concertatore al pianoforte

Simone Savina. Sul palco un castgiovane e talentuoso selezionato dalleaudizioni Teatroperando (Donmez, LoBiundo, Trosino, Carrillo, Abdullaiev).Info e prenotazioni al 3479024404lasciando sms (o su whatsapp)indicando giorno, recita, nome enumero posti. La terza edizione del Festival CoraleCantaBO venerdì 22, ore 21, nellachiesa di San Martino, (via Oberdan 25)propone «Bononia Canta Santa Cecilia.Rassegna della Coralità EmilianoRomagnola al femminile». Sabato 23, ore 20.30, al TeatroComunale, la Stagione sinfonicapresenta un concerto con AntoniiBaryshevskyi, pianoforte e ValentinUryupin sul podio a dirigere l’Orchestradel Teatro. In programma musiche diRespighi, Sostakovic, Cajkovskij. Fino a sabato 23 nell’Aula Magnadell’Accademia di Belle Arti resta aperta

la mostra «Antonio Basoli e gli splendori delle camered’ogni genere. Il Libro n. 105 e il suo restauro» a cura diEleonora Frattarolo e Camilla Roversi Monaco. Orari:lunedì–venerdì ore 10–18, sabato ore 10–14. Terminerà domenica 24 la IV edizione di Foto/Industria.Ultimi giorni, dunque, per scoprire le 10 mostre dellaBiennale allestite nelle varie sedi del centro storico e nellaFondazione Mast, che promuove l’iniziativa, in viaSperanza 42.

Chiara Sirk

L

oggi

Zola Predosa, un libro sull’Abbazia

ggi dalle 18 nella chiesaparrocchiale dei Santi

Nicolò ed Agata di ZolaPredosa, con un concertodell’organista Marco Arlotti e lapresentazione del libro«L’Abbazia di Zola Predosa:chiesa e comunità dalMedioevo ad oggi», siaccendono i riflettori sullastoria, l’arte e la vitacomunitaria che da secoli sisvolge intorno alla chiesaparrocchiale. Marco Arlotti,prestigioso concertista etitolare della cattedra diOrgano e Composizioneorganistica al Conservatorio diBologna, terrà il concerto diinaugurazione del nuovoorgano Oberlinger 1972, conl’affiancamento del coroparrocchiale di Zola diretto daRenzo Donati. Nel corso dellastessa serata verrà presentato illibro, a cura di Mario Fanti eGabriele Mignardi, che esce inoccasione della conclusione deirestauri che hanno riportatol’Abbazia all’originariabellezza. Nel testo, riccamenteillustrato, i testi di don LucianoBavieri, Antonio Buitoni, MarcoCecchelli, Daniele Fabbri,Mario Fanti, Paola Foschi, GioiaLanzi, Silvia Medde, GabrieleMignardi, Gabriele Sarti,monsignor Giuseppe Stanzani,monsignor Gino Strazzari, lapresentazione del cardinaleMatteo Zuppi e le fotografie diGiuseppe Chirico.

O

segue da pagina 5

a visita è iniziata all’ospedaledi San Giovanni: nellaCappella il Cardinale ha

presieduto la concelebrazione contutti i sacerdoti. Ha poi fatto visitaai reparti, portando un saluto anumerosi pazienti. Nel Santuariodella Madonna del Poggio haavuto luogo, giovedì sera,l’incontro di presentazione dellaZona pastorale. Un eserciziod’ascolto della Parola di Dio, conla «lectio divina» del Cardinale eistanze pastorali offerte dalterritorio, con dettagliatapresentazione delle Commissioni.Caratteristica della Zona diPersiceto è una «Commissionemissione ed evangelizzazione»,accanto a quelle su liturgia, carità,giovani e catechesi. «Fin dallapreparazione di questa Visita –spiega Paolo Santopadre,presidente della Zona – abbiamo

percepito il rinnovarsi di unagrande fraternità e collaborazione.Ci impegneremo adesso perraccogliere i tanti segni diresurrezione che già sono intornoa noi. Cristo ha seminato tantoanche in questo territorio, per cuici impegneremo nel metterci inascolto di un annuncio cheevidenzi e sviluppi queste realtà».Nei giorni della visita,l’arcivescovo ha dimorato presso ilSantuario di Santa Clelia Barbierialle Budrie e ha avuto occasioni diincontro e di preghiera con lesuore Minime dell’Addolorata, econ i diaconi e sacerdoti delterritorio. «Uno dei momenti cheattendo con più gioia durantel’anno, è proprio quello con ilvostro territorio per la festa disanta Clelia – ha confidato ilcardinale nell’omelia della Messaconclusiva, domenica scorsa –.Non solo per la biografia diquesta giovane donna, ma anche

perché noto questa moltitudineletteralmente in preghiera fra icampi. Quelli in cui il Signoreinvia ciascuno di noi». Tra imomenti forti della visita,l’incontro di venerdì pomeriggiocon i dirigenti e gli insegnantidelle scuole: le tre elementari, ledue medie e l’Istituto«Archimede» che comprendeLiceo scientifico, linguistico e

Istituto tecnico. «C’è stata unagrande collaborazione fra imembri direttivi della Zonapastorale e il Comune, ma anchecon le scuole e i loro dirigenti, laPro loco e le Forze dell’ordine –ha sottolineato monsignorAmilcare Zuffi, moderatore diZona –. Una grande disponibilitàalla cooperazione che ci invita adallargare sempre più cuore emente al mistero della Chiesa.Abbiamo riscoperto la Chiesacome popolo di Dio grazieall’ultimo Concilio, ora si tratta ditradurre questo in pastorale». Laricca realtà giovanile delpersicetano ha curato duemomenti importanti della visita:nella chiesa di San Matteo dellaDecima – presente anche ilvescovo ausiliare emeritomonsignor Ernesto Vecchi,originario di quella parrocchia –la Veglia di preghiera vocazionaleche ha visto la presenza di tutti i

gruppi giovanili che sono statiaiutati nel servizio musicale danumerosi musicisti del territorio;e la festa di sabato sera in piazzaGaribaldi a San Giovanni, dovetra aperitivi e musica live,numerosi stand hanno consentitoall’arcivescovo di conoscere lerealtà associative del territorio.«Come commissione giovani –racconta Caterina Chiusoli –siamo motivati a creare semprepiù momenti comuni fra chi dinoi frequenta la parrocchia e chinon lo fa. Ci sembra un modoutile per aiutare la crescitapersonale di ognuno di noi».L’arcivescovo ha inoltre potutoconoscere e incoraggiare alcuneimportanti iniziative solidalipromosse dalle comunità locali eche affiancano le Caritasparrocchiali: il Centro missionariopersicetano e il Banco alimentare.

Andrea Caniatoe Marco Pederzoli

L

lzo gli occhi verso i monti:da dove mi verrà l’aiuto? Ilmio aiuto viene dal Signo-

re, che ha fatto cielo e terra». Questeparole del Salmo 121 sono state scel-te da don Guido Busi per il ricordoche ha accompagnato il suo funera-le, presieduto dal Cardinale Zuppi, il5 novembre nella parrocchia diSant’Anna. Parlano di lui, della suapassione per le montagne, della vi-sione semplice e positiva della vita,della totale fiducia in Dio. Un sacer-dote, come ha ricordato il Cardinalenell’omelia, che amava la Chiesa met-tendo i suoi doni totalmente a servi-zio, che ha risposto nell’obbedienzaalla chiamata del Signore, che ha co-struito, insieme ai muri della chiesamateriale (una delle «nuove chiese»del cardinal Lercaro) le pietre vive diuna comunità in cammino. Nel 1961,ha ricordato, don Guido, a 30 anni econ una chiesa da costruire, fu no-minato «provvisoriamente» parrocodi Sant’Anna; vi resterà fino al 2012,quando, per motivi di salute, torna al-l’amato Santuario della Madonna diSan Luca, come confessore, per ri-manervi fino agli ultimi mesi. Cir-condato dai familiari e dai suoi exparrocchiani, osserva il Cardinale, hadato testimonianza, nella sofferenza,di preghiera, abbandono, gratitudinenelle relazioni, ricerca di purificazio-ne e perdono, nell’attesa di compie-re la volontà di Dio. Don Guido co-me «pastore buono legato alle sue pe-core» ha accompagnato per un lun-go tratto le nostre vite, sempre vicinonelle gioie e nelle fatiche, come un pa-dre coi figli. Siamo cresciuti con luicon la nuova chiesa, le opere parroc-chiali, le tante esperienze di cateche-si e di carità, nelle diverse vocazioni.Desiderava, come ha espresso nel suointenso testamento spirituale, che laparrocchia fosse una famiglia di fa-miglie e abbiamo cercato di crescerecosì: corresponsabili e fedeli, saldinella fede e nella fraternità. La co-munità di Sant’Anna, la sua grande fa-miglia, e i tanti amici presbiteri han-no riempito ogni angolo della chie-sa per accompagnarlo con la pre-ghiera, il canto, l’affetto, all’incontrocon il Signore. E una promessa: l’im-pegno ad essere, come lui ci ha inse-gnato, “una comunità viva in cam-mino, una chiesa e un luogo dovesentirsi a casa, lavorando insieme percostruire il Regno di Dio”.

Patrizia Farinelli Ferri per la comunità

parrocchiale di Sant’Anna

ricordo

Illustrazione del libro del Basoli

OGGI Alle 10 nella parrocchiadi Riale conferisce lacura pastorale di quellacomunità a don ClaudioCasiello. Alle 12 in CattedraleMessa per le vittimedella strada e i lorocongiunti. Ore 16.30 nellaparrocchia di Piumazzoconferisce la curapastorale di quellacomunità a donGiancarlo Mezzini.

DOMANIAlle 18 al cinema Tivolipartecipa al convegno«Per educare unbambino serve un interovillaggio. Qual è ilnostro villaggio?», inoccasione del 30° dellascuola «Il Pellicano».

MARTEDÌ 19 Alle 17.30 nella CappellaFarnese di PalazzoD’Accursio interviene alconvegno «L’impresache non ti aspetti. Centoanni di storiacooperativa» inoccasione delcentenario diConfcooperative.

MERCOLEDÌ 20 Alle 17 in Seminarioassiste alla prolusione eapre l’anno accademicodella Facoltà teologicadell’Emilia Romagna.

GIOVEDÌ 21 Alle 17 nella chiesa diSanta Maria dei ServiMessa per la festa della«Virgo Fidelis», patronadell’Arma deiCarabinieri.

SABATO 23 Alle 9.30 in Seminariopartecipa e interviene alConvegno di Pastoraledegli anziani sul tema«La vecchiaia cercaluce». Alle 17.30 nel santuariodella Beata Vergine diSan Luca affidal’incarico di nuovoRettore a don RemoResca.

DOMENICA 24 Alle 9 nella parrocchiadi Riale Messa e Cresime Alle 16.30 nellaparrocchia di Madonnadel Lavoro Messa eCresime per la Zonapastorale di via Toscana.

Don Busi,pastore e amicoa Sant’Anna

Un momento dellaMessa finale dellaVisita pastorale,nella collegiata diSan Giovanni inPersiceto (fotoStudio Lambertini)

La Visita nel Persicetano:collaborazione e progetti

I laici: «Abbiamopercepito unagrande fraternitàCi impegneremoper raccoglierei tanti segnidi Risurrezione»

cultura. I tanti appuntamenti in settimanaMusica, opere d’arte, mostre e libri illustrati

primo piano6 BOLOGNASETTE

Domenica17 novembre 2019

Page 7: L’incontro coi poveri una grande «scuola»...Sant’Orsola, registrano in media un caso al mese. Se una mamma e suo figlio normalmente restano in ospedale un paio di giorni dopo

Prosegue a Santa Maria di Baricella «Love in progress», appuntamenti per giovani coppie fra i 18 e i 28 anniCentro San Domenico e Istituto «A. De Gasperi», ciclo di incontri di introduzione alla «cosa pubblica»

diocesiNOMINE. L’Arcivescovo ha nominato: donMarco Ceccarelli amministratoreparrocchiale «sede plena» di San Giacomo diBevilacqua e amministratore parrocchiale diSanta Maria di Galeazza Pepoli; donGiancarlo Mezzini amministratoreparrocchiale a San Giacomo di Piumazzo;don Stefano Maria Savoia amministratoreparrocchiale di Santa Maria Assunta e SanGabriele dell’Addolorata di Idice; donGiacomo Brogin, salesiano, vice parroco diSan Giovanni Bosco. SANTA RITA. La diocesi celebra oggi la«Giornata per la Custodia del Creato». Alle15.30 nella parrocchia di Santa Rita (viaMassarenti 168) Argia Passoni, a nome del«Tavolo diocesano per la Custodia delCreato», ne presenterà il tema e don FeliceTenero, già «fidei donum» in Brasileillustrerà le speranze maturate nel recenteSinodo panamazzonico.«LOVE IN PROGRESS». Uffici per la Pastoraledella famiglia e dei giovani e Azione cattolicapropongono un cammino per giovanicoppie fra i 18 e i 28 anni dal titolo «Love inprogress». Gli incontri si tengono alle 17nella parrocchia di Santa Maria di Baricella(piazza Carducci 7). Prossimo incontrodomenica 24. Per info:[email protected]

associazioni e gruppiSERVI DELL’ETERNA SAPIENZA. L’associazione«Servi dell’eterna sapienza» promuoveincontri guidati dal domenicano padreFausto Arici, nella sede di piazza SanMichele 2. Tema del secondo periodo «Iprofeti scrittori Amos e Osea». Martedì 19alle 16.30 si parlerà de: «La denunciadell’ingiustizia».APOSTOLATO DELLA PREGHIERA. Martedì 19alle 16 incontro di formazione in sede, in viaSanto Stefano 63.ADORATRICI E ADORATORI. Prossimoappuntamento per l’associazione Adoratricie adoratori del Santissimo Sacramentogiovedì 21 nella sede di via Santo Stefano 63:ore 17 Adorazione comunitaria; 17.30 Messacelebrata da monsignor Massimo Cassani.MAC. Sabato 23 allo Studentato delleMissioni dei Dehoniani (via Sante Vincenzi45) Giornata spirituale del Movimentoapostolico ciechi. Alle 9.45 accoglienza; alle10 meditazione di padre Marcello Mattè sultema dell’Avvento; alle 10.45 Messa; alle 13

pranzo fraterno con catering. Per il pranzoprenotarsi da Iole Neri entro domani.PAX CHRISTI. «Pax Christi Bologna»organizza mercoledì 20 alle 20 al santuariodi Santa Maria della Pace del Baraccano(piazza del Baraccano) un incontro con donGianni De Robertis, direttore FondazioneMigrantes, sul tema «Dobbiamo accogliere?» CONFERENZA SAN VINCENZO. Giovedì 21 evenerdì 22 dalle 10 alle 19 e sabato 23 dalle10 alle 13, nella parrocchia della SantissimaTrinità (via Santo Stefano 87), tradizionaleFiera di San Vincenzo, organizzata daiGruppi bolognesi di Volontariatovincenziano.FAMILIARI CLERO. Domani alle 15.30 nellaCasa di Riposo Emma Muratori (viaGombruti 11) secondo incontro del nuovoanno con meditazione dell’Associazionecollaboratori familiari del clero.SUCCEDE SOLO A BOLOGNA. Giovedì 21 alle20.30 l’associazione «Succede solo aBologna» organizza una visita guidata allaFabbriceria di San Petronio. Ritrovo inpiazza Galvani 5.UCID. L’unione cristiana imprenditoridirigenti (Ucid) comunica che mercoledì 20alle 18.30 nella sede di via Solferino 36 siterrà un incontro su «Il Sinodosull’Amazzonia». Introduzione deldomenicano padre Francesco Compagnoni.

societàETICA ISLAMICA. Famigliedella Visitazione, PiccolaFamiglia dell’Annunziata eparrocchie di Sammartini edella Dozza, col patrociniodi Regione e Ufficiodiocesano ecumenismo edialogo interreligiosopropongono un percorso didialoghi sull’Islam condottida Ignazio de Francesco,delegato diocesano per ildialogo interreligioso.Prossimo incontro sabato23 dalle 10 alle 12 aSammartini (Club GiuseppeDossetti, sala adiacente laparrocchia di Crevalcore) sultema «Etica dei rapportifamiliari».«CINEMA PER LA SCUOLA». «La macchina dellemeraviglie: pensare e fare cinema a scuola» èil titolo del progetto, realizzato col sostegnodi Miur e Mibac e promosso dall’Istitutocomprensivo di Loiano – Monghidoro, cheha realizzato attività didattico–laboratorialicon gli studenti dell’Istituto comprensivo edell’Istituto di istruzione superiore ArrigoSerpieri – Sede distaccata di Loiano «LuigiNoè». Giovedì 21 e venerdì 22 alle 18 esabato 30 alle 10 al Cinema Vittoria sarannopresentati i prodotti audiovisivi ideati erealizzati dai ragazzi, col supporto diprofessionisti.INCONTRI ESISTENZIALI. Martedì 26 alle 21all’Illumia Auditorium (via De’ Carracci69/2) per «Incontri esistenziali», incontro col

fotografo reporter di guerra Fausto Biloslavosul tema «Guerra, guerra, guerra. Il primocaduto di ogni guerra è la verità». IntroducePier Paolo Bellini. Ingresso libero.CENTRO SAN DOMENICO. Centro SanDomenico, Agesci, Gioventù domenicana eIstituto De Gasperi promuovono un ciclo diincontri di introduzione alla «Cosapubblica» che si terranno nella sede delCentro San Domenico (piazza S. Domenico12) alle 19.30. Per iscrizioni, Csd, tel.051581718, dalle 9 alle 12 o inviare una maila [email protected] tre giorni prima dell’incontro. Primoincontro giovedì 21 «Quale disponibilitàinteriore per quale impegno politico?Rinuncia al professionismo politico a vita?».

L’esperienza di Giuseppe Dossetti; lettura ediscussione dell’intervista alla rivista«Bailamme» (1993).DON MATTEO PRODI. Venerdì 22 alle 21.10nella parrocchia di Ponte Ronca e sabato 23alle 19 nella parrocchia Nostra Signora dellaFiducia (via Tacconi 6) don Matteo Prodipresenterà il suo libro «Rigeneriamo ilmondo. La visione “superiore” di papaFrancesco».AIFO – GVC. Martedì 19 dalle 15 alle 18nell’Auditorium della Regione (viale AldoMoro 18), la ong Aifo – Associazione italianaAmici di Raoul Follereau organizza ilseminario «Occupazione e coesione sociale:buone prassi dal Mozambico», incollaborazione con cooperativa sociale OpenGroup e ong We World–Gvc Onlus, con ilcontributo della Regione.

parrocchie e chieseMASCARELLA. «Pellegrini al ritorno. Incontroalle porte dell’inverno»: questo il titolodell’appuntamento dedicato a chi, nel corsodegli anni, ha compiuto uno o più camminiverso i santuari della cristianità. L’incontrooggi nella parrocchia di Santa Maria e SanDomenico della Mascarella: alle 11.15 Messa,seguiranno pranzo comunitario,condivisione dei cammini e «Nel tempo deiMagi», riflessione sull’essere pellegrini da2000 anni.CASALECCHIO. Oggi ore 17 nella parrocchia diSan Biagio di Casalecchio di Reno (via dellaResistenza 1/9) Giancarlo Giovagnoni terràuna conferenza su san Charbel Coordinamonsignor Fiorenzo Facchini organizzatoredell’incontro.SANTI FILIPPO E GIACOMO. Torna nellaparrocchia dei Santi Filippo e Giacomo (viaLame 105/a) il Mercatino parrocchiale. Orarid’apertura: 23, 24 e 30 novembre e 1dicembre 9.30–13 e 15.30–20.SAN GIUSEPPE SPOSO. Oggi dalle 8 alle 13 sulpiazzale della chiesa di San Giuseppe sposo(via Bellinzona 6) Mercatino della Terza Età.

spiritualitàCENACOLO MARIANO/1. Continua, alCenacolo mariano di Borgonuovo di SassoMarconi, «Fatti... d’Amore», percorso diformazione rivolto a fidanzati, coppie efamiglie. Oggi alle 15 incontro sul tema:«Nati da un sogno. Adamo ed Eva», guidatoda Carmencita Picaro, missionaria, e daMoira Checcucci, consulente familiare.

cultura«I MARTEDI’». Martedì 19 alle 21 nel SaloneBolognini del Convento S. Domenico(piazza S. Domenico 13) per «I Martedì»incontro su «Pierre Claverie: ilriconoscimento dell’alterità come via aldialogo!»; relatori padre PierbattistaPizzaballa, arcivescovo del Patriarcato Latinodi Gerusalemme e padre Claudio Monge,

responsabile Centro domenicano per ildialogo interreligioso e culturale di Istanbul.IVS. A partire da martedì 26 nella sededell’Istituto Veritatis Splendor (via Riva diReno 57) Federico Tedesco terrà un corso sultema «Il sogno di Leibniz: avviamento allalogica simbolica». Le lezioni si terranno ilmartedì, alle 18–20, secondo il seguentecalendario: 26 novembre; 3, 10 e 17dicembre. Per info e iscrizioni, segreteriaIstituto Veritatis Splendor, tel. 0516566239.GRUPPO STUDI CAPOTAURO. Oggi alle 16.30,all’Oratorio di Maria Santissima Annunziatadi Sasso Marconi, a cura del Gruppo StudiCapotauro, Alessandra Biagi presenterà illibro di Alfredo Marchi «Storie di pietre escalpellini nel Bolognese». Al terminepiccolo rinfresco a cura di «Quii d’Sasso». CINEMA TIVOLI. Prosegue al cinema Tivoli (viaMassarenti 418) la rassegna «Proiezioni dalpresente»: giovedì 21 alle 20.30 il terzoappuntamento con la proiezione del film«Inshallah, Europa?» (Italia, 2019), di MassimoVeneziani cui seguirà il dialogo con il regista.ISTITUTO TINCANI. Mercoledì 20 alle 16.45nella sede dell’Istituto Tincani (piazza SanDomenico 3) Paolo Fini terrà unaconferenza sul tema «I romanzi fraOttocento e Novecento, fra avventura efantascienza». Ingresso libero.

musica e spettacoliBARICELLA. Sabato 23 alle 21 al CinemaTeatro Santa Maria di Baricella (piazzaCarducci 8) l’Associazione culturale l’eco –Compagnia Gloria Pezzoli propone «Bilen eNevval», due atti di Gloria Pezzoli. Info: tel.3392715948.

«12Porte». Su quali canali e a che ora vedereil settimanale televisivo della nostra diocesi

icordiamo che «12Porte», il settimanale televisivo diinformazione e approfondimento circa la vita dell’arcidiocesi èconsultabile sul proprio canale di «Youtube» (12portebo) e sulla

propria pagina Facebook. In questi due social è presente l’interoarchivio della trasmissione e sono inoltre presenti alcuni servizi extra,come alcune omelie integrali dell’arcivescovo Matteo Zuppi ed alcunifocus circa la storia e le istituzioni della Chiesa petroniana.Approfondimenti che, a motivo delle esigenze di programmazionedella rubrica, non possono essere inseriti nello spazio televisivo. Èpossibile vedere 12Porte il giovedì sera alle 21.50 su Tele Padre Pio(canale 145); il venerdì alle 15.30 su Trc (canale 14), alle 18.05 suTelepace (canale 94), alle 19.30 su Telesanterno (canale 18), alle20.30 su Canale 24 (canale 212), alle 22 su E’ tv–Rete 7 (canale 10),alle 23 su Telecentro (canale 71); il sabato alle 17.55 su Trc (canale15) e la domenica alle 9 su Trc (canale 15) e alle 18.05 su Telepace(canale 94). Gli orari sono passibili di modifica nelle varie emittentiper esigenze di palinsesto.

R

Santa Marta. Al via i lavori di restauro e recuperoper creare un nuovo modello di residenza per anziani

l via i lavori di restauro erecupero funzionale delcomplesso di Santa Marta in

Strada Maggiore, per sperimentareun nuovo modello diresidenzialità che faciliti ilmantenimento di un’alta qualitàdi vita e soddisfi l’esigenza diautonomia e socialità deglianziani. Con un investimentodell’Asp Città di Bologna di 5.2milioni di euro e 18 mesi di lavori,si avranno 31 alloggi, unasuperficie interna di 3300 metriquadri e una esterna di 2100. Lastoria del complesso inizia nel XVIsecolo, quando era il monastero

delle monache di Santa Caterinadi Strada Maggiore. Il restauro delcomplesso di Santa Marta nonsarà solo uno spazio residenzialebensì anche sociale, valorizzandogli ambienti comuni che sarannoaperti a tutta la cittadinanza. Traquesti: un’area wellness, areeadibite alla socializzazione, unabiblioteca, una sala informatica ela lavanderia. L’accesso al co–housing sarà riservato soltanto agliover 65 che avranno adisposizione anche un servizio diassistenza infermieristica daremoto sette giorni su sette maanche assistenza «sociale». (F.G.S.)

A

Comitato B. V. San LucaI cento anni di Flora Falci

l Comitato femminile per leOnoranze alla Beata Vergine di SanLuca ha festeggiato il primo secolo

di vita della decana, Flora Falci, nata il2 novembre 1919. Flora, molto attivafino a diversi anni fa nell’associazione,

alla quale ha aderito negli anni Settanta, ne è statavicepresidente dal 2003 al 2009 e poi consigliera fino al2012. Per Flora, nubile e molto devota alla Madonna, ilComitato era e rimane un punto fermo nella vita.Proprio con la divisa del Comitato (camicetta bianca etailleur nero, con distintivo con la coccarda azzurra sulbavero della giacca) vuole incontrare la Madonna dopol’ultimo viaggio, a cui pensa con la serenità della fede. Ladecana è in discrete condizioni di salute. Fino a nonmolti anni fa era facile incontrarla, per la Messa, nellechiese del centro cittadino, che raggiungeva utilizzandodisinvoltamente i mezzi pubblici. Ora frequenta lachiesa più vicina alla sua abitazione e nella suaabitazione riceve le visite, graditissime, delle consorelle.Amichevoli incontri in cui si parla ovviamente pure delComitato. A Flora, con grande riconoscenza per il lavorosvolto, il Comitato rinnova gli auguri affettuosissimi peril centesimo compleanno. (R.G.G.)

I

al Museo. Austria felix,Arte del rame e tradizione

ue eventi al Museo della BeataVergine di San Luca (piazza diPorta Saragozza 2/a),

nell’ambito della XVI Festa dellaStoria. Martedì 19 alle 18, inoccasione della Mostra «Art. Arte

Rame Tradizione» l’autrice Patrizia Abraxa Ferrari,illustrerà, in dialogo col direttore, gli oggetti in mostra, laloro genesi e i loro valori simbolici. Le opere si ispiranoall’arte cristiana delle catacombe e alla sua evoluzionenell’arte preromanica, celtica e longobarda. Ne risultanooggetti fiammeggianti in cui ogni saldatura e ogni volutaporta un significato: ammiriamo la splendida Crocegemmata, il presepio luminoso, le croci celtiche, gliichzus preziosi. Giovedì 21 alle 18, Fernando Lanzi nellaconferenza «Austria Felix, Nube! La vicenda storicadell’imperatore Massimiliano I e l’assetto dell’Europa»,illustrerà l’azione di questo imperatore che con uno stilepolitico peculiare, con una rete avveduta di matrimoniregali, diede all’Europa l’assetto che durò fino allaGrande Guerra. Le immagini presentate evidenzierannocome Massimiliano avesse colto la potenza del nuovostrumento di comunicazione: la stampa a caratterimobili. Info: 0516447421, 3356771199. (G.L.)

D

Una giornatamolto particolare

Unitalsi

iornata importante sabato scorsoper l’Unitalsi bolognese. Nella mat-tinata, la sede di via Mazzoni, ha

ospitato i presidenti delle sottosezioni e-miliano–romagnole per l’Assemblea ge-nerale e nel pomeriggio al santuario di S.Luca c’è stata la Messa in suffragio dei so-ci defunti. La giornata è proseguita in se-de, dove sono stati festeggiati i compleannidegli ottantenni. Il taglio della torta daparte del «decano» Franco Torri (61 pel-legrinaggi a Lourdes) ha concluso la festa.

G

Il presepe bolognese in mostraabato 22, all’Oratorio San Michele in via Sant’Isaia 5,sarà aperta la mostra «Cos’è il presepe. Il presepe bo-

lognese», di Francamaria Fiorini, che rimarrà aperta tut-ti i giorni dalle 10 alle 19 (ingresso libero) fino al 24 di-cembre, e dall’1 al 6 gennaio 2020. È esposto un gran-de presepio in terracotta, che si ispira alla tradizione bo-lognese di cui riporta con tenera fantasia e creatività lefigure tradizionali, accompagnato da disegni e scritteche ne illustrano il significato. Tali disegni sono inoltreraccolti in un piccolo ma prezioso libro sul presepio bo-lognese. La Mostra è ospitata da Traditio Art Shop Stu-dio, arte sacra nel quotidiano di Rosi Tamburini e verràinaugurata, alla presenza della scultrice, alle 18 di sa-bato 22 da Fernando e Gioia Lanzi del Centro Studi perla Cultura popolare. Info: 3293040403.

S

Francesca Centre con Zuppirancesca Centre invita alla prossimaconversazione sul tema «La tutela

della dignità della persona» giovedì 21alle 20.30 al Teatro San Salvatore (viaVolto Santo 1). Ne discuteranno il car-dinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bo-logna, Lucia Russo, Procuratore ag-giunto di Bologna e il generale ClaudioDomizi, comandante della Legione Ca-rabinieri Emilia Romagna, coordinatida Julia Frances Clancy, presidente Fran-cesca Centre. L’ingresso è libero, si con-siglia di confermare la partecipazione [email protected]

F

A Castenaso parlaSalvatore Natoli

er iniziativa dellaScuola diFormazione

teologica martedì 19 aCastenaso nelle Opereparrocchiali (via XXIOttobre 4/1)conferenza su «In cosaspera chi non crede?»,relatore SalvatoreNatoli, professoreemerito di Filosofiateoretica all’Universitàdi Milano–Bicocca, trai più noti filosofiitalianicontemporanei.

P

Gli anniversaridella settimanaDOMANIBianchi don Mentore (1948) Tanaglia don Gaetano (2008) Samaritani monsignor Antonio(dell’Arcidiocesi di Ferrara–Comacchio)(2013)

19 NOVEMBRE Corsini don Giacomo (1945) Provini don Giovanni (1996)

20 NOVEMBRE Mazzucchelli don Luigi (1947) Cristiani don Rinaldo (1950) Bonaga don Agostino (1958) Rasori don Angelo (1960) Olmi don Attilio (1984) Sapori padre Samuele, francescanocappuccino (2001)

21 NOVEMBRE Zamboni don Luigi (1959) Baraldini don Ilario (1992) Turrini monsignor Guerrino (2003) Benetti monsignor Felice(dell’Arcidiocesi di Ferrara–Comacchio)(2013)

22 NOVEMBRE Masina don Evangelista (1956) Bolelli don Dante (1998) Livi dom Sergio, benedettino olivetano(2011) Santi monsignor Orlando (2018)

23 NOVEMBRE Bottacci monsignor Ivo (1977) Muzzarelli don Giorgio (2009)

24 NOVEMBRE Pasti don Francesco (1953)

in memoria

Un’opera in rame

Domenica17 novembre 2019

BOLOGNA 7SETTEnotizie

[email protected]

cinemaAUDITORIUM GAMALIELE via Mascarella 46 Paterson 3737843659 Ore 15.30 (ingr.gratuito)

ANTONIANO v. Guinizelli Yuli. Danza e libertà 051.3940212 Ore 16

Le veritàOre 18L’età giovaneOre 20.30

BELLINZONA v. Bellinzona Il mio profilo 051.6446940 migliore

Ore 16.30 – 18.45 – 21

CHAPLIN P.ta Saragozza Pupazzi alla riscossa 051.585253 Ore 15 – 16.45

Le ragazze di Wall StreetOre 18.30 – 21

GALLIERA v. Matteotti 25 C’era una volta 051.4151762 a... Hollywood

Ore 18 – 21.30

ORIONE v. Cimabue 14 Il segreto 051.382403 della miniera

Ore 15Martin EdenOre 16.45The braIl reggipettoOre 18.55MiserereOre 20.30

PERLA v. S. Donato 38 Mio fratello 051.242212 rincorre i dinosauri

Ore 16 – 18.30 – 21

POP UP CINEMA BRISTOL v. Toscana 146 La belle epoque 051.477672 Ore 16 – 18.15 – 20.30

TIVOLI v. Massarenti 418 Toy story 4 051.532417 Ore 16

Yesterday

Ore 18.20 – 20.30

CASTEL D’ARGILE (Don Bosco) v. Marconi 5 Maleficent 051.976490 Ore 17.30 – 21

CASTEL S. PIETRO (Jolly) v. Matteotti 99 La famiglia Addams 051.944976 Ore 16

Tutto il mio folle amoreOre 18 – 21

CENTO (Don Zucchini) v. Guercino 19 Downton Abbey 051.902058 Ore 16 – 21

CREVALCORE (Verdi) p. Porta Bologna 13 Pupazzi alla riscossa 051.981950 Ore 15.30

Le veritàOre 18.30 – 21

LOIANO (Vittoria) v. Roma 35 La famiglia Addams 051.6544091 Ore 16.30 – 21

S. PIETRO IN CASALE (Italia) p. Giovanni XXIII Chiuso 051.818100

VERGATO (Nuovo) v. Garibaldi L’uomo del labirinto 051.6740092 Ore 21

le sale della comunitàA cura dell’Acec–Emilia Romagna

«L’uomo del labirinto»

Page 8: L’incontro coi poveri una grande «scuola»...Sant’Orsola, registrano in media un caso al mese. Se una mamma e suo figlio normalmente restano in ospedale un paio di giorni dopo

INSERTO PROMOZIONALE NON A PAGAMENTO