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Erbe
Acetosella
L'Acetosella è una pianta dagli effetti diuretici, depurativi, febbrifughi e rinfrescanti.
Di questa pianta si possono utilizzare le radici e le foglie fresche. Lasciandole seccare
perdono le loro proprietà. Si può fare un decotto per digerire, farne delle compresse per
lenire le irritazioni cutanee, un infuso da bere a stomaco vuoto per rendere la pelle levigata
ed elastica, masticarne le foglie fresche per curare delle ferite alla bocca. In cucina può
sostituire il limone.
Le foglie possono anche essere usate per lucidare il rame e togliere le macchie di
inchiostro o di ruggine dai vestiti.
Achillea
L'Achillea millefolium è una pianta erbacea che cresce spontaneamente in tutta Italia
soprattutto nei prati.
Nella medicina popolare, l'Achillea veniva usata come tonico, febbrifugo, antispasmodico,
astringente, cicatrizzante e contro le emoraggie mesturali.
Oggi l’Achillea viene utilizzata soprattutto per le sue proprietà antispasmodiche,
ipotensive, antipiretiche ed emostatiche ma il suo consumo è esteso anche per lenire i
disturbi genitali femminili, dovuti a flussi mestruali irregolari, e digestivi.
L'Achillea è inoltre indicata nei casi di amenorrea, dismenorrea; metrorragie, dispepsia
gastrointestinale e spasmi delle vie digestive e uterine. Gli estratti di Achillea possono
essere impiegati durante i bagni per i loro effetti calmanti e lenitivi della pelle e delle
mucose.
L’olio essenziale viene usato nei preparati per creme e shampoo.
Aglio
Le proprietà antisettiche e curative dell’Aglio, dovute ad uno dei suoi principi attivi, sono
molteplici e rivestono tutte una fondamentale importanza per il nostro organismo e per la
tutela del nostro sistema immunitario e non solo.
Questa pianta infatti, agisce sia sul nostro sistema arterioso abbassandone l’ipertensione
che su quello gastro-intestinale, con azioni digestive e antibatteriche. Molto importante è la
funzione che l’Aglio svolge in fase preventiva: infatti è un ottimo rimedio contro l'insorgere
di malattie quali l’arteriosclerosi e l’aterosclerosi.
Alloro
Grazie all’olio essenziale presente nelle foglie, l’Alloro svolge un’efficace azione antisettica
molto utile nelle malattie da raffreddamento e agisce nell’eliminazione dei gas intestinali.
L’infuso preparato mettendo in acqua bollente 4-5 foglie di Alloro e sorseggiato dopo i
pasti facilita la digestione e rinforza le mucose gastriche.
L'olio laurinato, ottenuto da bacche fatte macerare nell’olio d’oliva, aiuta a lenire gli spasmi
reumatici e coadiuva nel recupero della piena funzionalità delle articolazioni dopo che
queste hanno subito traumi.
Aloe Vera
Le foglie dell'Aloe contengono un tessuto gelatinoso che ha l'importante proprietà di
stimolare il nostro sistema immunitario.
L’Aloe è una pianta grassa che trova il suo habitat ideale in terreni aridi e sabbiosi.
Le carnose foglie dell'Aloe racchiudono un tessuto gelatinoso che si è scoperto avere
diverse proprietà terapeutiche, tra le quali una delle più importanti è quella di stimolare il
nostro sistema immunitario sia per azione diretta che indiretta.
Altre importanti proprietà dell’Aloe sono quella di cicatrizzare e ristrutturare l’epitelio
danneggiato da lievi ustioni e abrasioni. Particolarmente adatto per il trattamento delle
allergie alimentari, il suo estratto ha inoltre capacità lassative, antibatteriche e
antimicotiche.
Date le sue grandi proprietà difensive l’estratto di Aloe vera si trova come principio attivo
in centinaia di prodotti usati per la protezione della pelle, incluse le lozioni e gli oli solari.
Angelica
L’Angelica era apprezzata specialmente per le sue proprietà salutari, tanto da essere
denominata “Erba degli angeli”.
L’Angelica era ampiamente utilizzata per curare le malattie infettive, purificare il sangue e,
in genere, era usata per guarire diverse tipologie di disturbi.
Questa pianta ha diverse proprietà tra le quali, la più importante, è quella digestiva.
Oltre questa, l’Angelica ha qualità antispasmodiche e toniche, ma risulta molto utile anche
in caso di inappetenza, iperacidità gastrica, meteorismo e durante lo stato di debilitatione
post-operatorio.
L’Angelica, è molto utilizzata nei prodotti dolciari (soprattutto per aromatizzare marmellate
e confetture in genere) e costituisce uno degli ingredienti fondamentali di liquori, amari a
base di erbe e aperitivi.
Molto importante sapere che gli oli di questa pianta devono essere utilizzati sempre a
basso dosaggio; forti dosi di Angelica agiscono sul sistema nervoso causando episodi
depressivi a volte anche gravi.
Anice Stellato
L'Anice Stellato favorisce l’attività eupeptica. E' in grado quindi di aumentare la secrezione
dei succhi gastrici e favorire la digestione.
Anice Verde
Le proprietà terapeutiche dell'Anice verde sono molteplici ma funge soprattutto da
coadiuvante per la digestione.
Le altre facoltà dell’Anice verde agiscono a livello intestinale contribuendo a rilassare la
muscolatura liscia dell’intestino regolarizzandene la motilità.
Ottimo rimedio sia per lenire la tosse che per aiutare il decorso di infezioni a livello
bronchiale.
Un’altra caratteristica individuata nella pianta dell’Anice verde è quella di aumentare la
produzione di latte materno e al contempo ha un’azione calmante per la prole.
L’Anice verde può presentare degli effetti collaterali occasionali quali allergie alla pelle, al
tratto respiratorio e a quello gastrointestinale.
Aquilegia
In passato l'Aquilegia veniva molto usata come antisettico, astringente, calmante e
detergente.
Dell'Aquilegia si usano i semi, i fiori, le foglie e le radici.
I fiori si usavano soprattutto come condimento, in piccole quantità, insieme ad altre
verdure.
Essendo una pianta che contiene diverse sostanze tossiche, se ne sconsiglia l'uso salvo
che sotto diretto controllo medico.
Assenzio
L’Assenzio è stato usato molto per le sue proprietà toniche, stimolanti, vermifughe,
antielmintiche, antipiretiche e emmenagoghe.
Le parti utilizzate dell'Assenzio sono i fiori e le foglie essiccati entrambi all’ombra.
Si utilizzano per farne un decotto o un infuso che è un ottimo stimolante dell’appetito e
aiuta la digestione.
Le sue proprietà antipiretiche lo rendono un rimedio per la febbre e per i dolori mestruali.
Per curare i vermi intestinali è possibile farne dei cataplasmi o dei clisteri, ottenuti dalla
cottura di assenzio e aglio.
L'Assenzio si può usare su piccole ferite, per aromatizzare i liquori e condire pietanze, ma
in piccolissime quantità visto il suo sapore particolarmente amaro.
L’abuso di Assenzio provoca intossicazione, per questo motivo in alcuni paesi è stata
vietata la vendita del liquore prodotto con questa pianta per quasi 100 anni: è il caso della
Svizzera, paese di origine della bevanda alcolica.
L'Assenzio è stato usato in passato per le sue proprietà toniche, stimolanti, vermifughe,
antielmintiche, antipiretiche e emmenagoghe.
Artiglio del Diavolo
L’Artiglio del Diavolo è una pianta così denominata per i suoi frutti che presentano
escrescenze spinose dalla forma adunca.
Vedi articolo specifico sul nostro sito
Basilico
Il Basilico ha proprietà stimolanti ed eccitanti.
Antispasmodico, disinfettante oltre che un ottimo ingrediente in cucina.
Viene usato spesso anche come digestivo, per combatte l'alitosi, le emicranie, gli spasmi
gastrici e la stanchezza in generale.
Il Basilico, di cui si colgono sia le foglie che i fiori, va usato preferibilmente fresco e
appena raccolto per evitare l'annerimento dovuto all'ossidazione.
Si raccolgono le foglie e i fiori. Con un infuso di Basilico si può curare il mal di gola,
l'indigestione, il raffreddore, l'influenza, il mal di testa, la nausea, i crampi addominali, il
nervosismo e leggeri stati depressivi.
Se viene usato, invece, nella vasca da bagno profumerà la pelle e la renderà tonica.
Un impacco di foglie di Basilico lenisce, inoltre, le irritazioni cutanee.
In cucina si usa per profumare i sughi a base di pomodoro o per creare il famoso Pesto
alla Genovese insieme a pinoli, parmigiano e olio di oliva.
Biancospino
Il Biancospino viene impiegato come antidiarroico, astringente, diuretico, tonico,
febbrifugo, ipotensivo, sedativo e antispasmodico.
er essere correttamante utilizzati, i fiori del Biancospino, vengono solitamente essiccati in
forni ventilati a temperature medio basse. Il Biancospino si può utilizzare sotto forma di
infuso o come tintura per combattere l'ipertensione, l'insonnia e stati di agitazione.
Fare un bagno con essenza di Biancospino aiuta a rilassarsi mentre i frutti, quasi insapori,
non trovano nessuna utilizzazione in cucina.
Prima di assumere il Biancospino è necessario consultare un medico dati gli effetti che la
sua assunzione può provocare a carico del sistema circolatorio.
Borragine
I semi della Borragine sono le migliori fonti naturali vegetali di Omega 3 e 6.
La Borragine, inoltre, risulta essere un ottimo emolliente.
Ha proprietà antiflogistiche, decongestionanti, depurative, toniche e diuretiche.
Di questa pianta si usa tutto, fiori, foglie, fusto e semi.
Va consumata fresca perché l’essicazione riduce le sue proprietà.
Le foglie vanno raccolte in primavera (dopo la fioritura si possono utilizzare solo le
foglioline più piccole e fresche) mentre i fiori, in estate, appena comincia la fioritura.
Per la tosse, un infuso o un decotto di Borragine è un ottimo rimedio.
Favorendo la sudorazione va molto bene se usata come antipiretico.
Mangiata fresca in insalata è d’aiuto per la depurazione del sangue.
Sciacquarsi la bocca con un’infuso di Borragine aiuta a disinfiammare le vie orali, usata in
aggiunta all’acqua del bagno è ottima contro la pelle secca, gli eczemi, la psioriasi e le
irritazioni in genere, è anche un buon decongestionante per la pelle.
In cucina, la Borragine si usa dopo bollitura, ma anche fritte in pastella, unite ad una
frittata o nel ripieno della pasta.
I fiori in cucina si usano prevalentemente come guarnizione ma sono commestibili e quindi
non c’è problema nel mangiarli o usarli come colorante nelle pietanze.
Il miele ricavato dalle api che si nutrono del polline dei fiori di Borragine ha un sapore
molto delicato ed è molto ricercato.
Chi ha problemi di fegato non deve abusarne perché potrebbe causare dei disturbi
indesiderati.
Calendula
La Calendula è una pianta ricca di flavonoidi, oli essenziali, carotenoidi come il Beta-
carotene, licopene, luteina, xantine, alcoli triterpenici e saponosidi e non contiene gli
allergeni tipici delle compositae, quindi non scatena reazioni cutanee, anzi viene spesso
utilizata come antinfiammatorio, disinfettante e cicatrizzante.
Della Calendula si utilizzano foglie e fiori raccogliendo le prime da marzo a novembre
mentre i fiori si raccolgono da aprile e a giugno, quando la pianta è in piena fioritura.
Se la si vuole essiccare bisogna farlo appena raccolta, al buio e in un luogo ben caldo e
asciutto, altrimenti tende a marcire in fretta. Anche da secca va sempre tenuta al buio e in
contenitori arieggiati come ad esempio un vasetto in vetro coperto con una pezza fissata
con l’elastico.
Il decotto di Calendula risulta utile per curare l’influenza, l’infuso per i dolori mestruali, il
succo dei fiori può essere applicato localmente per cicatrizzare piccole ferite o ulcere,
lenire le ustioni o le vescicole dell’herpes zoster.
La soluzione alcolica si può usare per fare degli sciacqui e alleviare il mal di denti
L’olio essenziale di Calendula tonifica la pelle, purifica dall’acne, aiuta in caso di ustioni da
sole e punture di insetti.
La pelle arrossata e disidratata trova sollievo con un bagno tiepido con l’aggiunta di un
infuso o un decotto di Calendula. In cucina le foglie si possono mangiare in insalata e i
boccioli usati come si usano i capperi, sott’aceto o sotto sale.
I i petali secchi, invece, sono ottimi canditi o aggiunti all’aceto per dargli un'aroma molto
particolare.
Camomilla
La Camomilla contiene camazulene blu che vira al bruno alla luce, flavonoidi, cumarina,
alcool, acidi grassi, glucosidi, potassio, vitamina C. Le sue proprietà sono molteplici: viene
usata come antalgico, antinfiammatorio, antisettico, antispasmodico, sedativo, tonico,
digestivo, per favorire la comparsa del ciclo mestruale e ha, inoltre, proprietà carminative.
In altre parole l'assunzione di Camomilla favorisce l’eliminazione dei gas intestinali.
I fiori della Camomilla devono essere raccolti appena fioriscono durante giornate asciutte.
Da evitare quindi di raccogliere la Camomilla quando la rugiada è ancora presente.
I fiorellini devono essere essiccati subito dopo la raccolta, al buio e in luogo ventilato.
Utilizzando i fiori freschi si possono ottenere oli essenziali attraverso la distillazione.
Bere un infuso di Camomilla ha un effetto calmante e favorisce il sonno, ma non solo.
L’infuso viene usato anche per calmare tutti i dolori addominali.
Per le infiammazioni della pelle si può spalmare un po’ di olio di Camomilla, mentre per il
mal di gola si possono fare dei gargarismi con l’infuso. Per le coliche del fegato si possono
fare degli impacchi caldi, mentre per ammorbidire la pelle sono ottimi i fumetti di
Camomilla e rosmarino. Per schiarire i capelli si può usare l’infuso di Camomilla per
sciacquarli dopo il lavaggio. In cucina si può usare per aromatizzare caramelle e gelati, ma
anche pane fritto e dolci.
Inoltre, anche i liquori vengono addolciti da questo fiore.
La Camomilla è sconsigliata a chi soffre di diarrea e alle donne in gravidanza.
Cappero
Le proprietà del Cappero sono soprattutto antispasmodiche, detergenti, diureticche e
toniche.
I Capperi freschi risultano ottimi per riparare i vasi capillari.
e radici e i fiori del Cappero vanno raccolte in primavera, i frutti, invece, a primavera
inoltrata.
Le radici e la corteccia vengono utilizzate in erboristeria, mentre i fiori e i frutti si usano in
cucina.
La pianta va fatta essiccare al buio in luoghi ventilati.
Per i massaggi si possono usare gli oli essenziali, mentre il decotto fatto con le radici può
essere usato per pulire le piaghe.
I boccioli sott’aceto o sotto sale sono la delizia del palato da parecchi secoli usato per
insaporire molti piatti.
Non ha controindicazioni ed è ottimo sulla pizza.
Cardo Mariano
Ha un effetto protettivo contro diversi tipi di tossine chimiche, primo fra tutti, l'alcool, che
indeboliscono le funzioni epatiche. L'estratto di Cardo Mariano può essere usato per
migliorare le funzionalità del fegato ma anche per proteggerlo da eventuali danni agendo
da rigeneratore cellulare.
Il Cardo Mariano funziona anche da stimolatore per la produzione di bile, ha effetti
diuretici, ipertensivi e tonici.
Le foglie di Cardo Mariano vanno raccolte in primavera ed essiccate al buio, così come le
radici, che però possono essere raccolte anche in autunno. Insieme ai semi, sia le le radici
che le foglie vengono usate per produrre decotti per combattere l’ipotensione. In cucina si
usano i germogli e le foglie in insalata: sia gli uni che le altre devono però essere piccole e
tenere; il gusto è leggermente amarognolo.
I fiori, come pure le radici, sono edibili dopo la cottura e, quest'ultime, possono essere
messe in infusione nel vino per farne un aperitivo.
Castagno
Le proprietà del Castagno sono molteplici: risulta essere un ottimo astringente,
remineralizzante, sedativo, stomachico e tonico.
Risulta essere un ottimo astringente, remineralizzante, sedativo, stomachico e tonico.
Il tutto grazie agli zuccheri, ai lipidi, ai sali minerali, alle vitamine B1, B2 e C contenute sia
nelle foglie e che nella corteccia ricche anche di tannino. Gli acheni invece sono ricchi di
proteine.
Le foglie di Castagno devono essere colte tra fine aprile e gli inizi di maggio, mentre la
corteccia si può raccogliere sia in primavera che in autunno.
I frutti raggiungono la maturazione nel periodo autunnale e vanno colti solamente quando
sono a terra.
Della pianta del Castagno può essere utilizzato tutto e tutto deve essere essiccato e
conservato in scatole di cartone.
Per lenire le infiammazioni delle vie aeree si possono fare infusi con i quali fare dei
gargarismi.
Ottimo come ricostituente per chi necessita di vitamine e per chi è in convalescenza.
In cosmetica si può usare l’acqua di cottura delle castagne per donare riflessi rossi ai
capelli, mentre la polpa delle castagne schiacciata, usata come maschera, tende a
schiarire ed ammorbidire la pelle.
Le castagne in cucina si usano secche, bollite, in farina, arrostite o caramellate.
Dalla corteccia si possono anche estrarre delle sostanze usate per tingere i tessuti.
E' sconsigliata l'assunzione di castagne a chi soffre di diabete.
Altra avvertenza: non cuocere nessuna parte della pianta in contenitori di ferro.
Cicoria
Molte risultanno essere le proprietà della Cicoria prima fra tutte quella di depuare e
disintossicare l'organismo.
Contiene inulina, resine, oli essenziali, pectine, levulina, zuccheri, terpeni, acido acetico e
stearico, sodio, potassio, magnesio, calcio, ferro, rame, fosforo, cloruri, vitamine B, C, P,
K, amminoacidi, lipidi eprotidi. Ha proprietà diuretiche e lassative.
Inoltre viene usata per combattere l’anoressia, l’insufficienza biliare e l’iperglicemia
Della Cicoria si possono usare sia i fiori che le foglie ma soprattutto le radici per farne
decotti e infusi.
Si raccoglie in autunno dalla pianta di almeno due anni.
Si deve essiccare al sole e conservare in sacchetti di tela dove possa respirare.
Fiori e foglie invece si raccolgono in tarda estate lasciandole essiccare al buio per poi
conservarli anch’essi in sacchetti.
Per curare gli arrossamenti, i brufoli e gli ascessi è utile un cataplasma fatto con le radici,
mentre come lassativo e depurativo, o per chi soffre di diabete, è utile berne il decotto.
Un tempoi le radici tostate erano usate al posto del caffè.
Cipolla
Con pochissime calorie, la Cipolla ha comunque un alto contenuto di sali minerali come il
calcio, il fosforo, lo iodio, il fluoro e il potassio.
E’ ricca di vitamine A, B1, B2, B5, PP, C ed E, di flavonoidi, di proteine e carboidrati
solubili. Le sue principali proprietà sono: prevenire l'arteriosclerosi, abbassare la pressione
sanguigna ed il colesterolo, favorire la diuresi ed è un ottimo antifungino, antibatterico,
espettorante, lassativo e cicatrizzante.
Della Cipolla si usa il bulbo, cotto o crudo, macerato in infusione o come decotto.
Per abbassare la pressione e contro le infezioni delle vie urinarie è utile berne un decotto.
Mentre per le affezioni della bocca e della gola si può usare l’estratto.
Per accelerare la maturazione degli ascessi si può beneficiare di un cataplasma, mentre a
crudo, strofinata sulla pelle aiuta contro secchezza e screpolature.
E’ meglio non utilizzarla durante la gravidanza e a chi soffre di problemi al fegato.
Cruda non dovrebbe essere ingerita da chi soffre di dermatosi o soffre di emofilia.
Citronella
L’uso più comune che si fa della Citronella è quello di repellente anti zanzare da utilizzare
sia come lozione da spruzzare sulla pelle che come cera per candele insettifughe.
L’olio essenziale di Citronella risulta un buon rimedio per combattere dolori come
lombaggine, reumatismi, artrite, nevralgia e lievi distorsioni.
Una tisana può essere utile per problemi gastro-intestinali e aiutare nelle infezioni
parassitarie intestinali.
Trova ampio utilizzo anche in Aromaterapia e cosmesi, per produrre saponi e profumi.
Utile anche come impacco per capelli grassi e per la pelle grassa.
In cucina, invece, si usa prevalentemente la polvere delle foglie essiccate ma anche le
foglie fresche e il gambo che vengono solitamente impiegate per pietanze originarie della
cucina asiatica.
La Citronella respinge i gatti, ma attenzione perché molte persone ne sono allergiche
quindi va usata con discrezione!
Cumino
Grazie alle sostanze presenti, il Cumino è un ottimo carminativo, digestivo, ennemagogo e
galattogogo.
Del Cumino si usano solamente i frutti che devono essere raccolti in piena maturazione ed
essiccati in un luogo buio e ventilato. Usato come infuso o decotto è utile per aiutare la
digestione e per coadiuvare eventuali cicli mestruali scarsi.
L'olio essenziale strofinato sulla pelle migliora la circolazione sanguigna locale, mentre gli
impacchi sono un ottimo rimedio per chi soffre di emorroidi.
Fare dei gargarismi con olio essenziale di Cumino aiuta a combattere l’alitosi, mentre
nell’acqua da bagno profuma e stimola.
Il gusto simile a quello dell’Anice lo rende un ottimo ingrediente per insaporire piatti e per
produrre liquori.
Dragoncello o Estragone
Il Dragoncello è usato molto in cucina ma possiede anche proprietà antisettiche,
antispasmodiche, emmenagoghe, stimolanti, vermifughe e risulta molto utile per alleviare
problemi di meteorismo e aerofagia.
Le foglie di Dragoncello contengono sali minerali e le vitamine A e C.
Masticare le foglie riduce la sensibilità delle papille gustative, favorendo l'assunzione di
medicine amare.
Solitamente le foglie si usano tramite un infuso.
Le radici danno sollievo al mal di gola e l'infuso di foglie stimola l'appetito.
Del Dragoncello si utilizzano principalmente i fiori e le foglie più piccole da cogliere tra i
mesi dui giugno e settembre.
Il Dragoncello è molto utilizzato nella preparazione di piatti tipici toscani e francesi per
insaporire soprattutto pesce e uova.
È uno dei componenti principali della salsa bernese che si usa per insaporire la carne alla
griglia.
Elicriso
Grazie al tannino e all’acido cafeico, l’Elicrisio ha proprietà sedative e risulta essere un
buon stimolante della circolazione sanguigna.
I fiori dell'Elicriso vanno raccolti appena fioriscono e vanno fatti essiccare in luoghi bui e
arieggiati.
Grazie alla sua intensa fragranza è usato in profumeria come fissante dei profumi.
L'infuso o il decotto di Elicriso è un ottimo rimedio per la tosse o la bronchite, per
contrastare le varici e per i dolori reumatici.
Fare impacchi sulla pelle arrossata ed infiammata ne allevierà il dolore, come anche su
emorroidi e geloni.
Ginepro
Il Ginepro è un ottimo alleato del nostro benessere.
Ha effetti carminativi, depurativi, diuretici, emmenagogi, rubefacenti, balsamici,
antireumatici e tonici.
Le bacche di Ginepro vanno essiccate rapidamente in aree ventilate; raccolte in autunno
mantengono il loro profumo a lungo.
I rami più giovani vengono usati per preparare essenze e infusi che vengono poi utilizzati
per chi soffre di meteorismo, di bruciori di stomaco e di problemi diuretici.
Se si ha il raffreddore fare dei fumenti con le bacche di Ginepro migliora l’espettorazione.
Se si hanno a disposizione, invece, gli oli essenziali di Ginepro si possono effettuare delle
frizioni per lenire i dolori reumatici. In cucina si utilizza la bacca essiccata come spezia per
dare un caratteristico sapore a carni e formaggi, ma soprattutto per farne degli ottimi
liquori.
Gramigna
Le proprietà depurative ed emollienti della Gramigna si devono ai sali minerali, agli oli
essenziali, e ai glucosidi in essa presenti.
Le proprietà depurative, diuretiche, emollienti della Gramigna si devono ai sali minerali,
agli oli essenziali, alla mucillaggine ed ai glucosidi in essa presenti.
La Gramigna svolge una spiccata azione diuretica.
L'Agropirene, invece, presente in discreta quantità, esplica una forte azione antisettica e
antinfiammatoria sulle vie urinarie e suii reni.
Della Gramigna si usa la radice, un rizoma che va raccolto in primavera o alla fine
dell’estate e fatto essiccare al sole.
In cucina, invece, si possono usare i germogli e le foglioline tenere per fare decotti e tisane
ottime come depurativi del fegato, della milza e delle vie urinarie.
In passato veniva utilizzata per fare il pane e la birra e si tostavano le radici per fare il
caffè.
Iperico
Grazie al contenuto di ipericina, resina, tannino e vitamina C, l’Iperico è molto utile come
antisettico, astringente, cicatrizzante, sedativo, vermifugo e diuretico.
L'olio di Iperico, ottenuto per macerazione in olio di oliva, presenta quindi proprietà
antinfiammatorie e cicatrizzanti mentre l'estratto secco di Iperico, assunto per via orale,
presenta attività antidepressiva e coadiuva al rilassamento per favorire il sonno.
Dell'Iperico si utilizzano le foglie e le sommità fiorite raccolte durante l'estate e fatte
rapidamente essiccare in luoghi bui e ben ventilati.
L'olio ottenuto va conservato al buio e al fresco.
Per calmare la tosse secca e grassa, si può usare sia l’infuso che la tintura, mentre le
frizioni con l’olio sono un toccasana per sciatica, artrite e reumatismi.
La pelle infiammata lavata con un decotto di Iperico, ritrova il sollievo e il benessere.
I cataplasmi dei fiori freschi sono un buon rimedio per cicatrizzare le ferite.
Attenzione: è altamente fotosensibile.: non esponetevi al sole dopo averlo assunto in
qualsiasi forma o vi troverete "a macchie"
Lavanda
La Lavanda è molto indicata come antisettico, disinfettante, vasodilatatore, antinevralgico,
cicatrizzante e diuretico.
Grazie agli oli essenziali contenuti nella pianta, la Lavanda è molto indicata come
antisettico, disinfettante, vasodilatatore, antinevralgico, cicatrizzante, diuretico e come
coadiuvante nei dolori muscolari e artritici.
Il caratteristico profumo della Lavanda che in molti conosciamo si ottiene soprattutto dai
fiori anche se è tutta la pianta, nel suo insieme, a emanare il caratteristico odore.
Tramite la distillazione di fiori freschi si possono estrarre gli oli essenziali .
Per utilizzare al meglio la pianta bisogna far essiccare al buio i fiori appena raccolti.
Per usarli in cosmesi si devono raccogliere in piena fioritura, mentre per usi erboristici
meglio raccoglierli appena sbocciati.
I fiori si raccolgono tagliando il lungo gambo e legando le infiorescenze in grandi mazzi da
far seccare a "testa in giù".
Solo quando sono ben secchi si potranno separare i fiori dal gambo per conservarli in
appositi sacchetti di tela.
Per chi soffre di problemi respiratori risulta utile effettuare dei fumetti ottenuti dall’infuso dei
fiori, che hanno la proprietà di calmare sia raffreddore e che la tosse.
Per disinfettare la bocca e rinfrescare l’alito si possono fare dei risciacqui con l’infuso
freddo.
La Lavanda si può anche aggiungere all’acqua del bagno: qualche goccia di olio
essenziale per avere un effetto tonificante e rilassante.
Per ovviare al problema dei capelli grassi si possono effettuare degli impacchi, o utilizzare
l’infuso per sciacquare i capelli a fine lavaggio, mentre l’olio ne facilita la crescita se
frizionato sul cuoio capelluto.
Il miele di Lavanda è molto ricercato per le sue proprietà di espettorante.
A dispetto delle sue molteplici proprietà, la Lavanda, in ambito culinario, non trova molte
applicazioni se non quella di aromatizzare vini o aceti.
Un sacchetto di fiori secchi di Lavanda è ottimo per profumare la biancheria riposta negli
armadi.
Se avete intenzione di coltivarla, fate attenzione a dove posizionare la pianta dato che il
suo intenso profumo attira api e vespe.
Liquirizia
Grazie al contenuto di tannini, glucidi ed estrogeni, la Liquirizia ha proprietà espettoranti,
rinfrescanti, toniche e diuretiche.
Dell’arbusto di Liquirizia si utilizzano la radice e gli stoloni che si sviluppano laterali e che
danno vita a nuove piante.
L'unica accortezza è quella di utilizzare gli stolini solo quando la pianta abbia raggiunto
almeno i 3 anni di età.
Sia la radice che lo stolone vanno ripuliti dalla corteccia e lasciati essiccare.
Per lenire tosse e bronchite si possono usare sia il decotto che l’infuso di Liquirizia, il
secondo è ottimo anche come digestivo e contro la ritenzione idrica.
Per alleviare l’ulcera, invece, si può usare il succo, mentre un impacco è ottimo in caso di
congiuntivite.
Il decotto freddo è utile per combattere le infiammazioni del cavo orale.
Inutile elencare i vari usi culinari della Liquirizia, impiegata sia per dolci che per bevande.
Molto usata anche nella medicina cinese per la sua caratteristica di aumentare la
pressione sanguigna: per questo motivo, chi soffre di ipertensione deve prestare molta
attenzione nell’assunzione.
Luppolo
Le proprietà del Luppolo sono sia sedative e antisettiche che antispasmodiche e
digestive.
Dato che la polverina resinosa si trova sui fiori femminili, questa è anche l’unica parte della
pianta che viene utilizzata.
I fiori vengono quindi essiccati e battuti per ricavarne la luppolina.
La luppolina può essere conservata, in vasetti tenuti al buio, per un limitato periodo di
tempo prima del suo utilizzo.
L'infuso e la polvere di Luppolo sono utilizzati per l’per lenire l’insonnia, il nervosismo,
l’inappetenza, l’eccitabilità sessuale e i dolori allo stomaco.
Si può assumere un infuso o anche direttamente i granuli.
In cucina il germoglio di Luppolo può essere bollito e mangiato come le altre verdure, ma
normalmente si usa per aromatizzare la birra.
Attenzione al Luppolo fresco: i suoi fiori femminili possono risultare irritanti ma, se
essiccati e messi dentro il cuscino, possono aiutare a combattere stati di insonnia.
tratto da art. di Valeria Bonora