la toscana ieri e oggi attraverso le statistiche di genereattraverso le statistiche di genere...
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La Toscana ieri e oggi attraverso le statistiche di genere
Natalia Faraoni, Maria Luisa Maitino, Donatella Marinari, Letizia Ravagli
Convegno La condizione socio-economica della donna
Sala Pegaso, Palazzo Strozzi Sacrati
Firenze, 24 marzo 2017
Due fotografie della Toscana, quella di ieri e di oggi (Europa)
Approfondimento: analisi del ruolo della maternità e della cura dei figli nelle carriere lavorative delle donne occupate (dati fiscali 2003-2014)
La condizione economica e lavorativa delle donne Rapporto IRPET 2017 - Anteprima
Piramide demografica della Toscana: una base sempre più instabile
0 - 4 5 - 9
10 - 14 15 - 19 20 - 24 25 - 29 30 - 34 35 - 39 40 - 44 45 - 49 50 - 54 55 - 59 60 - 64 65 - 69 70 - 74 75 - 79 80 - 84 85 - 89
90 e più
Donne 2015 Uomini 2015 Donne 1972 Uomini 1972
1° gen 1972
1° gen 2015
Indice vecchiaia 73,4% 195,1%
Dipendenza anziani 21,7% 39,9%
Indice di ricambio lavorativo 105,2% 87,3%
Donne 25-49 34,4% 32,1% Donne 25-34 / 35-49 63,3% 45,7%
Differenza 2015-1972
0-34 anni - 413.534
65 anni e più + 432.253
Figli molto a lungo e poi…
82%
41%
13% 7% 4%
93%
69%
34%
15% 11%
61%
26%
8% 5% 3%
20-24 anni
25-29 anni
30-34 anni
35-39 anni
40-44 anni
Uomini in famiglia come figli
1985 2015 Francia 2015
64%
22%
8% 4% 2%
88%
52%
16% 8% 4%
50%
13% 2% 2% 2%
20-24 anni
25-29 anni
30-34 anni
35-39 anni
40-44 anni
Donne in famiglia come figlie 1985 2015 Francia 2015
… sempre più single
6,0% 5,3% 5,3%
3,3% 4,3%
11,4%
13,9%
17,3%
12,2% 12,9%
25-29 anni
30-34 anni
35-39 anni
40-44 anni
45-49 anni
Uomini single 1985
2015
2,7% 4,1%
1,8% 1,5% 3,0%
8,6% 8,4% 9,6% 10,2% 9,7%
25-29 anni
30-34 anni
35-39 anni
40-44 anni
45-49 anni
Donne single 1985
2015
Toscane più istruite, anche in “STEM”…
4,4%
6,6%
9,6%
13,8%
22,3%
23,2%
18,2%
20,7%
8,0%
9,1%
12,0%
10,8%
31,1%
36,2%
28,0%
22,8%
25-29
30-34
35-39
40-44 Donne 2015
Donne 1995
Uomini 2015
Uomini 1995
% laureati in STEM (età 25-44)
uomini donne totale
Germania 40,2% 11,7% 26,5%
Francia 31,1% 9,5% 19,0%
Toscana 34,5% 13,6% 22,3%
…ma fanalino di coda nell’UE (media 41,2%)
Quota donne laureate(30-34) LT - Lithuania 68,4 CY - Cyprus 61,6 NO - Norway 60,9 IE - Ireland 58,6 LU - Luxembourg 57,7 SE - Sweden 57,7 EE - Estonia 56,7 LV - Latvia 56,5 SI - Slovenia 56,4 DK - Denmark 55,9 IS - Iceland 55,0 FI - Finland 53,4 PL - Poland 52,0 CH - Switzerland 51,9 UK - United Kingdom 51,1 FR - France 49,6 NL - Netherlands 49,6 BE - Belgium 48,7 ES - Spain 47,1 EL - Greece 45,5 HU - Hungary 41,0 PT - Portugal 40,1 AT - Austria 40,0 BG - Bulgaria 39,9 HR - Croatia 38,3 TOSCANA 36,2 CZ - Czech Republic 35,9 MK - Macedonia 34,5 SK - Slovakia 34,4 DE - Germany 32,4 MT - Malta 32,2 IT - Italy 30,8 RO - Romania 27,2 TR- Turkey 22,1
Toscane sempre più attive e occupate, in particolare se laureate
0%
20%
40%
60%
80%
100%
15-1
9 20
-24
25-2
9 30
-34
35-3
9 40
-44
45-4
9 50
-54
55-5
9 60
-64
65+
Tasso di occupazione per età
Donne 2015
Donne 1985
Uomini 2015
Donne francesi 2015
0%
20%
40%
60%
80%
100%
20-2
4
25-2
9
30-3
4
35-3
9
40-4
4
45-4
9
50-5
4
55-5
9
60-6
4
65+
Tasso di attività dei laureati per età Donne 2015
Uomini 2015
Donne francesi 2015
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90%
100%
20-2
4
25-2
9
30-3
4
35-3
9
40-4
4
45-4
9
50-5
4
55-5
9
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4
65+
Tasso di occupazione dei laureati per età
Donne 2015
Uomini 2015
Donne francesi 2015
0%
20%
40%
60%
80%
100% 15
-19
20-2
4 25
-29
30-3
4 35
-39
40-4
4 45
-49
50-5
4 55
-59
60-6
4 65
+
Tasso di attività per età
Donne 2015
Donne 1985
Uomini 2015
Donne francesi 2015
Rapporto tra tasso di disoccupazione femminile e maschile per classi di età
-
1
2
3
4
5
6
7
8
Toscana 1985
Toscana 2015
Francia 2015
Più carico di lavoro sulle donne occupate… Media del tempo dedicato ogni settimana al lavoro retribuito e alla cura di casa e famiglia
Fonte: Elaborazioni Irpet su “Aspetti della vita quotidiana” 2014 Istat
19
41
40
6
7
7
12
34
33
19
19
16
totale
occupati
occupati laureati
Uomini Donne
lavoro retribuito lavoro domestico e di cura
…ma diminuiscono le distanze
Fonte: Elaborazioni Irpet su “Aspetti della vita quotidiana” 2014 e 2002 Istat
-4
0
-1
-1
-3
0
2
1
2
-2
1
-4
uomini
donne
uomini
donne
uomini
donne
occu
pati
laur
eati
occu
pati
tota
le lavoro domestico e
di cura
lavoro retribuito
Variazioni 2014 - 2002
In sintesi… • Un società già vecchia e
sempre più vecchia; • “Adulti” sempre più tardi • Una società adulta fatta di
individui, in cui la famiglia con figli ha perso importanza
• Donne più istruite; • Donne più presenti nel
mercato del lavoro; • Donne occupate più caricate
di lavoro retribuito e non, ma meno del passato
• Rivoluzione silenziosa: istruzione e lavoro come mezzi di emancipazione
• Cambiano le aspettative e le aspirazioni delle donne, cambiano anche le relazioni di coppia e la divisione del lavoro
• Aspetti critici: 1. passaggio dalla giovinezza alla vita adulta 2. scelta di fare figli
• Una delle variabili cruciali a cui ricondurre i divari di genere rimane il periodo della (possibile) maternità individuato come fase della vita delle donne in cui si acuiscono le difficoltà di accesso al e permanenza nel mercato del lavoro, specie nel confronto internazionale
• Molte le ricerche relative alla questioni demografiche (degiovanilismo) e alla carriera delle donne (permanenza nel mercato del lavoro, divari salariali, segregazione orizzontale e verticale) + esperienza delle donne
• Per la Toscana emerge uno scenario sconfortante, in peggioramento con la crisi
-20.000
-10.000
0
10.000
20.000
1953
19
55
1957
19
59
1961
19
63
1965
19
67
1969
19
71
1973
19
75
1977
19
79
1981
19
83
1985
19
87
1989
19
91
1993
19
95
1997
19
99
2001
20
03
2005
20
07
2009
20
11
2013
20
15
Saldo Naturale
•La Toscana mostra un saldo naturale negativo fin dagli anni Settanta, con un minimo storico, dipendente dal tasso di fertilità, nel 1995
•L’andamento della Toscana è peggiore di quello italiano, di cui però mantiene il profilo
•Rispetto al picco negativo del 1995 la situazione del 2015 mostra una leggera crescita del tasso e un significativo spostamento in avanti dell’età delle madri
2,915
1,66 1,924
2,702
1,193
2,128
0,99 1,3 0,9
1,4
1,9
2,4
2,9
3,4
1952
19
54
1956
19
58
1960
19
62
1964
19
66
1968
19
70
1972
19
74
1976
19
78
1980
19
82
1984
19
86
1988
19
90
1992
19
94
1996
19
98
2000
20
02
2004
20
06
2008
20
10
2012
20
14
Tasso di fecondità totale Francia Italia Toscana
1963
1985
1995
2015
0
50
100
150
200
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
Tasso di fecondità per età
Gli effetti della crisi
Variazione 2015-2008
Tasso occupazione Donne 25-54
Occupate Donne 25-54
Nati
Francia -3,7% -2,8% -4,5%
Italia -2,4% -4,5% -15,8%
Toscana -2,3% -2,2% -18,2%
• La Toscana è tra le regioni europee con il più alto numero di donne senza figli, più del 20% tra i 40 e 44 anni, nonostante non ci distacchiamo particolarmente dagli altri paesi per numero di figli desiderati
• Effetto popolazione (siamo intorno ai minimi storici di donne in età feconda)
• Effetto età: più si procrastina, più aumenta la probabilità di non fare figli o di farne soltanto uno...
• Le determinanti dei tassi di natalità sono complesse: riguardano le scelte dell’individuo e della coppia, incorporate nelle struttura dei vincoli e delle opportunità e influenzate dalle aspettative e da variabili culturali
• Ci distinguiamo per l’avanzamento dell’età delle madri, per il numero medio di figli, per la quota di donne che non fa figli, per il rapporto tra questi aspetti e il mercato del lavoro (paradosso)
Relazione tra tassi di occupazione e di fertilità in Europa. 2015
- Modello del passato a) faccio figli e non torno al lavoro o non entro mai nel mercato del
lavoro coerente con l’organizzazione di una società in cui la donna è
concepita come principale (se non unica) caregiver
- Modello attuale? (a) decido di non fare figli o di aspettare; (b) faccio figli ma la conciliazione tra tempi di lavoro e di cura risulta
complicata: mi organizzo per rimanere nel mercato del lavoro perché ne
ho le capacità, le forze e le risorse individuali (istruzione, famiglia)
esco dal mercato del lavoro Perché prevalgono questi modelli di comportamento?
Quanto sono sostenibili i modelli attuali?
L’Italia non sembra un paese per mamme …
I bambini in età prescolare soffrono se la madre lavora
I padri sono adatti quanto le madri a occuparsi dei figli
Fonte: Elaborazioni IRPET su dati European Value Survey
0%
20%
40%
60%
80%
100%
donne uomini donne uomini
Francia 2008 Italia 2009
molto d'accordo
d'accordo
contrario
molto contrario
non risponde
0%
20%
40%
60%
80%
100%
donne uomini donne uomini
Francia 2008 Italia 2009
Quanto pesano le variabili culturali…
Non fare figli o aspettare: una scelta quasi razionale
•Analisi dei dati contenuti nelle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti toscani (2003-2014)
•Confronto tra coorti di madri e non-madri (18-45 anni) controllando l’anno d’entrata nel mercato del lavoro
•Anticipazione di alcune statistiche descrittive
75
80
85
90
95
100
0 1 3 5 7 10
%
Anni dall'entrata
Sopravvivenza nel mercato del lavoro per anni dall'entrata
Donne senza figli Donne con figli
70
75
80
85
90
95
100
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
%
Coorte di ingresso
Sopravvivenza a un anno dall'entrata
Donne senza figli Donne con figli
•Le donne senza figli rimangono nel mercato del lavoro più a lungo e stabilmente di quelle con figli
•A un anno dall’entrata nel mercato del lavoro il profilo delle donne con figli è in generale peggiore e si aggrava con la crisi
0,8
0,9
1,0
1,1
1,2
1,3
1,4
60
80
100
120
140
160
180
200
T=-2 T=-1 T=0 T=+1 T=+2 T=+3 T=+4 T=+5 T=+6 T=+7
Profilo di crescita reddituale e differenze retributive
Rapporto redditi donne con figli e donne senza figli
Donne con figli
Donne senza figli
•Le donne che fanno figli partono da redditi di partenza più alti (e condizioni di lavoro più stabili)
•Dopo aver fatto figli il loro reddito subisce un calo, che non sembra però limitato al periodo della maternità ma diventa una condizione permanente rispetto alle non-madri
- Variabili culturali e vincoli legati principalmente all’organizzazione del welfare si intrecciano e si rafforzano a vicenda.
- Al di là delle scelte individuali si pone un problema demografico per il nostro paese
- Di fatto non si è assistito a un adeguamento delle
“regole del gioco” ai nuovi rapporti di genere, ma piuttosto a un’auto-organizzazione della società che da una parte pesa prevalentemente sulle donne madri e nonne e dall’altra penalizza la scelta di diventare madri.
- Non sottovalutare l’effetto disincentivante della diffusione dell’idea che fare figli è un costo e un sacrificio
La Toscana ieri e oggi attraverso le statistiche di genere
Convegno La condizione socio-economica della donna
Sala Pegaso, Palazzo Strozzi Sacrati
Firenze, 24 marzo 2017
Natalia Faraoni, Maria Luisa Maitino, Donatella Marinari, Letizia Ravagli