la terapia della crisi miastenica ed i farmaci controindicati · la terapia della crisi miastenica...
TRANSCRIPT
LA TERAPIA DELLA CRISI MIASTENICA ED I FARMACI CONTROINDICATI
Bolzano, 12 maggio 2017
Dott.ssa M. Turri
Definizione di crisi miastenica
“Insufficienza respiratoria o ritardata estubazione postchirurgica
oltre le 24 ore secondaria ad ipostenia delle alte vie aeree, dei
muscoli respiratori od entrambi”
Juel V.C, Semin Neurol, 2004
Patofisiologia della crisi miastenica
Godoy D.A, Arq Neuropsiquiatr, 2013
Polmonite IpoventilazioneSquilibrio V/P
Ipossiemia/ipercapnia
CRISI MIASTENICA
Ipostenia muscolatura
bulbare
Ipostenia muscolatura respiratoria
Accumulo di secrezioni
Riflesso della tosse e deglutizione ipovalidi
Volume corrente e capacità
funzionale residua
Microaspirazioni ed atelettasia, aumento della resistenza con
ostruzione
Insufficienza respiratoria
Epidemiologia
Incidenza MG: 0,3-2,8/100000
Fino al 27% dei pazienti affetti presentano una crisi miastenica
Picco durante il 1° anno di malattia
Il 20% si presenta all’esordio
1/3 dei pazienti ne sviluppano una seconda
> rischio se ipostenia bulbare o presenza di timoma
La presenza di timoma predispone ad un andamento più fulminante
Fattori precipitanti
Infezioni (70%), > broncopolmonari (29% del tot)
Aspirazione (10%)
Procedure chirurgiche > timectomia (10%) (> transsternale)
Rapido aumento di immunomodulanti/glucocorticoidi
Gravidanza
FARMACI!
FarmaciEffetto presinaptico attraverso l’ inbizionedella secrezione di Acetilcolina o ilblocco dell’ uptake di Calcio• Magnesio• Tossina botulinica• Chinino/clorochina
Effetto combinato pre- e postsinaptico di inibizione della secrezione di Acetilcolinadal terminale presinaptico e legame al R• Calcio antagonisti• Antibiotici• Antiepilettici
Effetto postsinaptico attraverso l’ inibizione del potenziale di placca a livello muscolare• Antibiotici• Steroidi• Antiepilettici
Farmaci
Litio
Competizione Con il calcio
Riduzione della sintesi e del rilascio di Ach
Aumento dell’ attivitàlinfocitaria con iperproduzionedi Ab anti Ach-R
Aumento della degradazionedei recettori
InterferoneαMECCANISMI DI IMMUNOMODULAZIONE: possono provocare malattie autoimmuni
MECCANISMI DI IMMUNOMODULAZIONE: perdita della tolleranza immunitaria e produzione di autoanticorpi provocando malattie autoimmuni
Statine
Diuretici IPOCALCEMIA con debolezza muscolare
MIOTOSSICITA’: disfunzione mitocondriale causata dalla riduzione del coenzimaQ10 e disfunzione della membrana muscolare
Penicillamina
SteroidiMECCANISMI IMMUNI: Rilascio di auto-ab da linfociti degradati
MECCANISMI ENZIMATICI: Aumentata attività dell’ acetilcolinesterasi
IPOCALCEMIA con debolezza muscolare
Segni precoci!
MIP, capacità vitale, emogasanalisi
SEGNI CLINICI!
“Bulbari”
incapacità nel deglutire,
ipostenia masticatoria/facciale
ipostenia nella chiusura della bocca, capo cadente
stridor tosse inefficace
“Respiratori”
muscoli accessori, tachi/ortopnea, respiro paradosso, incapacità a contare
fino a 20 con un singolo respiro
“Generali”
PA FC agitazione diaforesi
Terapia intensiva: quando?
La soglia decisionale per ricoverare un paziente in terapia
intensiva deve essere bassa, in quanto il peggioramento può
essere rapido ed inaspettato
Presenza di condizioni associate: scompenso cardiaco, quadro
infettivo…
New Engl J Med, 2016
Gestione quadro respiratorio
PCO2>50 mmHg
FVC, MIP/MEP
SINO
NPPV INTUBAZIONE
Insufficiente?
+ tosse assistita
NB: per intubazione, succinilcolina è sicura
Raccomandazioni
Sospendere gli inibitori dell’Acetilcolinesterasi se paziente viene
intubato
No inibitori dell’Acetilcolinesterasi ev (rischio di aritmie,
ostruzione delle vie aeree, aumento delle secrezioni polmonari)
Continua terapia immunosoppressiva se in corso
Opzioni terapeutiche
Risposta 73-76% - ->100% *
Risposta: 78-96% °
• Behan PO et al, Lancet. 1979• Dau C et al, Ann N Y Acad Sci. 1981• Olarte MR et al, Ann N Y Acad Sci. 1981• Fornasari PM et al, Int J Artif Organs. 1985.• Huo JT et al, J. of Southern Medical University, 2007• Lazo-Langner A et al, Am J Hematol. 2002• Carandina-Maffeis R et al, Arq Neuropsiquiatr. 2004• Yucesan C et al, Transfus Apher Sci. 2007
1) Immunoglobuline ev (IVIg)
• Arsura EL. Clin Immunol Immunopathol,1989 • Van der Merche FG, van Doorn PA. Muscle
Nerve,1997• Achiron A et al. Muscle Nerve, 2000 • Hilkevich O et al, Clin Neuropharmacol, 2001
2) Plasmaferesi (PE)
°*
Immunoglobuline ev
Fab
1) Neutralizzazione di autoanticorpicitochinecomplemento attivato
2) Attivazione di linf T idiotipo-specifici3) Blocco molecole di adesione leucocitaria
Fc1) Inibizione della fagocitosi
produzione di auto-abcomplemento attivato a livello deitessuti target
2) Aumento clearance auto-ab per saturazione FcRn
Attività antiinfiammatorie ed immunomodulanti delle IgG
Gilhus NE, New Engl J Med, 2012Lunemann JD, Nat Rev Neurol, 2015
Immunoglobuline ev
Attività biologica di IgG–Fc secondo il partner di interazione
EndotelioMuscolo
Cute
Macrofagi attivati
Macrofagi attivati
MacrofagiSangue
Gilhus NE, New Engl J Med, 2012
Immunoglobuline ev
Attività antinfiammatoria di Fc in presenza di ac sialico
Gilhus NE, New Engl J Med, 2012
Plasmaferesi
Batocchi AP, Ther Apheresis, 2016
Trattamento extracorporeo che rimuove parte di plasma al fine di
eliminare sostanze patologiche quali autoanticorpi, immunocomplessi,
crioglobuline, catene leggere, lipoproteine ecc.
3-5 PE in 1-2 settimane può ridurre il livello di ab
anti-AChR del 90%
in genere la risposta compare dopo 2-3 sedute
Plasmaferesi
Schwartz J, J of clinical Aphereresis, 2016
(40-60 mg/kg)
* Trikha I, J of Neurol, 2007
*
IVIg o plasmaferesi?
Schwartz J, J of clinical Aphereresis, 2016
STUDIO N° SOGG AUTORE FONTE ANNO RISULTATO
RCT* 87 Gajdos Ann Neurol 1997 NS
RCT* 12 Ronager Artif Organs 2001 NS
RCT* 84 Barth Neurology 2011 NS
SRM* 54 Qureshi Neurology 1999 PE?
SO* 698 Mandawat Ann Neurol 2010 NS
* RCT=trial clinico randomizzato, SRM=studio retrospettivo multicentrico, SO=Studio osservazionale
doppio cieco, numero adeguato
PE 1 Volume a giorni alterni per 5 giorni; IVIg 1 g/kg/die per 2 giorni)
Neurology, 2011
84 soggetti (QMGS>10,5)
Artif Organs, 2001
12 soggetti affetti da MG moderato-severa (Osserman 3-5; Functional status 4-5)PE: scambio volume plasmatico pari al 5% del peso corporeo a giorni alterni per 5 giorni; IVIg: 0,4 mg/kg/die per 5 giorni)Dopo 16 settimane viceversa
IVIg
PE
* *
*
Fall
in Q
MG
S
! Solo osservatori in cieco, pochi partecipanti e sbilanciati nei gruppi (8 IVIG, poi PE+4 PE, poi IVIG)
IVIg o plasmaferesi?
2008
2016 Although clinical trials suggest that IVIg and PLEX are equally effective, expert consensus suggests that PLEX is more effective and works more quickly. PLEX may be more effective than IVIg in MuSK- MGThe choice between PLEX and IVIg depends on individual patient factors and on the availability”
“Intravenous immunoglobulin is an effectivetreatment for acute exacerbations of MG and forshort-term treatment of severe MG (level A). IVIG issimilar to PE regarding effect”
“Intravenous immune globulin and plasma ex-change are regarded as equally effective.The choice between them depends on individual patient factors and institutional experience, availability, and tradition. Intravenous immune globulin is often regarded as more convenient with less severe side effects”
2016
IVIg: quale dosaggio?
Trial multicentrico randomizzato doppio cieco
Soggetti: 173 pazientiGruppo 1: 1 g/kg giorno 1, placebo giorno 2Gruppo 2: 2 g/kg in due giorni
Gajdos P, Arch neurol, 2005
IVIg: quale dosaggio?
“A total dose of 2 g per kilogram of body weight,administered over a period of 2 to 5 days on amonthly basis, is most often used”
“No significant superiority of IVIG 2 g/kg over 2 dayscompared with 1 g/kg on a single day, but a trendfor slight superiority for the higher dose.
Several reports on prospective or retrospective MGpatients treated with IVIG for acute exacerbations.The dose used has mostly been 2 g/kg. Significantimprovement”
Nessuna indicazione sulla posologia
2012
2008
2012
Controindicazioni
Sanders DB, International consensus guidance for management of myasthenia gravis, Neurology 2016
PLASMAFERESI IVIg
Sepsi Insufficienza renale
Stati di ipercoagulabilità
Ipersensibilità alle IVIg
CAUTELA SE obesità, immobilità, DM,
cardiopatia
Effetti collateraliPLASMAFERESI IVIg
LIEVI (25-40%) LIEVI (10-60%)Ipotensione (8%) Cefalea (16 %)
Febbre (7,7%) Febbre (6,6 %)
Orticaria (7,9%) Ipertensione (4,6%)
Trombocitemia Nausea (3,2%)
Artralgie (1%)
Orticaria, lesioni lichenoidi (0,4%)
GRAVI (0,025-4,75%) GRAVI 2-6%Reazioni anfilattoidi (0,5%) Anafilassi
Scompenso cardiaco/aritmie (3%) Scompenso cardiaco (0,1%)
Embolia gassosa/Pneumotorace IRA (NTA) (0,1%)
Ipocalcemia citrato-indotta (71%) Trombosi+/-EP(6%)/stroke (2%) /IMA (4%)
Trombosi (9%?) Anemia emolitica (1.5-5,8%)
Shock ipovolemico (1%) Meningite asettica (0,4%)
Sepsi, endocardite batterica (0,2%)
Emorragia (0,2%)
Morte (0,04%)Batocchi AP, Ther Apheresis, 2016Szczeklik W, Anest Int Ther, 2013Shemin D, J Clin Apher, 2007Luenemann Jd, Neurotherapeutics, 2005
Terapia steroidea
Almeno 1 mg/kg/die o aumentare la dose della terapia pre-impostata
Orale (Ev > rischio di CIM *)
* Panegyres, J Neurol Neurosurg Psychiatry,1994
Rapido miglioramento dopo IVIg/PE
Ancora intubato >2 sett
Attendi qualche gg
Inizia
Settico Attendi
QUANDO?
COME?
Trattamento
New Engl J Med, 2016
Ricovero in terapia intensivaIVIg o plasmaferesi
Trattamento delle infezioni o di altri fattori precipitanti
Miglioramento?
Plasmaferesi o IVIgSteroidi
Terapia intensiva
NO
SI
Miglioramento?
RituximabTerapia intensiva
Trattamento delle complicanzeAltre terapie immunosoppressive
Non mollare mai
NO
SI
Intensificareimmunosoppressione
a lungo termine
Intensificareimmunosoppressione
a lungo termine
Gestione perioperatoria
IVIg/PE preoperatoria nei pazienti con ipostenia generalizzata e/o bulbare o con anomalie ai test di funzionalità respiratoria
L’ultima PE 24-48 ore prima dell’ intervento per permettere la replezione dei fattori della coagulazione
Ridurre gradualmente piridostigmina (può mascherare ipostenia, aritmie )
Outcome
MORTALITA’ 5%, > anziani (aritmie, EP)
DURATA DI RICOVERO ICU 11-14 gg, tot 17-35 gg
COMPLICANZE
Polmonite 51%Atelettasia 40%Enterocolite da C. DifficileAnemiaScompenso cardiacoIMA
Lacomis D, Neurocritical care, 1994