la tecnologia dei prati armati - relazione tecnica

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1 LA TECNOLOGIA DEI PRATI ARMATI ® - RELAZIONE TECNICA Pag. 1 indice p.2 La tecnologia dei PRATI ARMATI ® per il contrasto dell’erosione e la rinaturalizzazione p.2 Cosa sono i PRATI ARMATI ® p.2 Dove si usano p.2 La tecnica di impianto p.3 Cosa include il trattamento con i PRATI ARMATI® p.3 Il miscuglio utilizzato per la semina/idrosemina p.3 Alcune caratteristiche delle essenze erbacee p.3 Alcune caratteristiche delle essenze erbacee p.4 Cosa fanno i PRATI ARMATI ® p.4 Cosa non fanno p.4 Limiti di applicazione p.5 In quali condizioni pedoclimatiche resistono p.5 I vantaggi p.5 Non sono infestanti p.5 Non necessitano di manutenzione p.6 Tollerano i terreni salini e vegetano anche in riva al mare p.6 Resistono a sommersioni prolungate p.6 Ricacciano dopo gli incendi p.7 Sottraggono ingenti quantità di anidride carbonica dall’atmosfera p.7 Vantaggi rispetto alle altre piante p.8 Sviluppo della copertura vegetale p.8 Alternanza nelle stagioni p.8 Rinaturalizzazione p.9 Confronto con le tecniche antierosive tradizionali p.13 A cosa si abbinano p.13 Protezione delle reti paramassi metalliche a contatto p.13 Vantaggi nei servizi di ispezione. p.15 Protezione delle opere di captazione e regimentazione delle acque p.15 Realizzazione di opere di captazione e regimentazione delle acque inerbite con piante erbacee perenni a radicazione profonda p.16 Protezione e rinverdimento di terre rinforzate p.16 Abbinamento con opere di protezione spondale p.17 Abbinamento con gabbioni p.17 Abbinamento con palizzate p.18 Rinaturalizzazione di cave e miniere p.18 Rinaturalizzazione e messa in sicurezza di discariche a pendio p.19 I PRATI ARMATI® per l’inerbimento di rilevati stradali e ferroviari p.21 Le piante erbacee perenni a radicazione profonda p.21 Rinforzo del terreno con l'apparato radicale p.21 Prove di trazione e modello matematico p.22 Plasticità del sistema terreno-radici p.23 I PRATI ARMATI® riducono la forza erosiva della pioggia battente p.23 Impermeabilizzazione dei versanti p.24 Rallentamento della velocità di ruscellamento sul terreno p.24 Riduzione della saturazione idrica dei terreni p.25 Protezione da fessurazione e crepacciamento p.25 Riduzione dell’erosione e del rotolamento litico p.26 Su quali litotipi si possono applicare

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Page 1: LA TECNOLOGIA DEI PRATI ARMATI - RELAZIONE TECNICA

 

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LA TECNOLOGIA DEI PRATI ARMATI® - RELAZIONE TECNICA

Pag. 1 indice

p.2 La tecnologia dei PRATI ARMATI® per il contrasto dell’erosione e la rinaturalizzazione p.2 Cosa sono i PRATI ARMATI®

p.2 Dove si usano p.2 La tecnica di impianto p.3 Cosa include il trattamento con i PRATI ARMATI® p.3 Il miscuglio utilizzato per la semina/idrosemina p.3 Alcune caratteristiche delle essenze erbacee p.3 Alcune caratteristiche delle essenze erbacee p.4 Cosa fanno i PRATI ARMATI® p.4 Cosa non fanno p.4 Limiti di applicazione p.5 In quali condizioni pedoclimatiche resistono p.5 I vantaggi p.5 Non sono infestanti p.5 Non necessitano di manutenzione p.6 Tollerano i terreni salini e vegetano anche in riva al mare p.6 Resistono a sommersioni prolungate p.6 Ricacciano dopo gli incendi p.7 Sottraggono ingenti quantità di anidride carbonica dall’atmosfera p.7 Vantaggi rispetto alle altre piante p.8 Sviluppo della copertura vegetale p.8 Alternanza nelle stagioni p.8 Rinaturalizzazione p.9 Confronto con le tecniche antierosive tradizionali p.13 A cosa si abbinano p.13 Protezione delle reti paramassi metalliche a contatto p.13 Vantaggi nei servizi di ispezione. p.15 Protezione delle opere di captazione e regimentazione delle acque p.15 Realizzazione di opere di captazione e regimentazione delle acque inerbite con piante erbacee perenni a radicazione profonda p.16 Protezione e rinverdimento di terre rinforzate p.16 Abbinamento con opere di protezione spondale p.17 Abbinamento con gabbioni p.17 Abbinamento con palizzate p.18 Rinaturalizzazione di cave e miniere p.18 Rinaturalizzazione e messa in sicurezza di discariche a pendio p.19 I PRATI ARMATI® per l’inerbimento di rilevati stradali e ferroviari p.21 Le piante erbacee perenni a radicazione profonda p.21 Rinforzo del terreno con l'apparato radicale p.21 Prove di trazione e modello matematico p.22 Plasticità del sistema terreno-radici p.23 I PRATI ARMATI® riducono la forza erosiva della pioggia battente p.23 Impermeabilizzazione dei versanti p.24 Rallentamento della velocità di ruscellamento sul terreno p.24 Riduzione della saturazione idrica dei terreni p.25 Protezione da fessurazione e crepacciamento p.25 Riduzione dell’erosione e del rotolamento litico p.26 Su quali litotipi si possono applicare

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la tecnologia dei PRATI ARMATI® per il contrasto dell’erosione e la rinaturalizzazione

La tecnologia PRATI ARMATI® è una innovativa tecnologia verde, che impiega esclusivamente sementi di particolari piante erbacee perenni che sono dotate di particolari caratteristiche fisiologiche e di un apparato radicale profondo e resistente. Tale tecnologia serve per contrastare l’erosione su versanti, scarpate stradali, autostradali e ferroviarie, sponde di fiumi e torrenti e per il recupero e la rinaturalizzazione di zone degradate quali cave, miniere e discariche. L’aspetto più interessante dell’impiego di queste piante è che, grazie alla loro rusticità e capacità di adattamento, è possibile utilizzarle da sole per bloccare l’erosione, senza terreno vegetale di riporto, né materiali o manufatti plastici, etc. L’impianto erbaceo che ne deriva è naturale, rustico e perenne, non necessita quindi di né di continui rifacimenti né di costante manutenzione.

Sicilia – Scarpata soggetta a erosione e di forte impatto ambientale

Sicilia – La scarpata rinaturalizzata con la sola semina di piante erbacee perenni a radicazione profonda

Cosa sono i PRATI ARMATI®

Sono sementi di piante erbacee perenni a radicazione profonda adatte a tutti i litotipi e a tutti i climi, utilizzate per il contrasto dell’erosione, la rinaturalizzazione, la conservazione del suolo, la protezione di opere infrastrutturali e il ripristino di zone inquinate.

Dove si usano

• su rilevati e scarpate stradali, autostradali, ferroviarie; • per sponde di laghi, fiumi, torrenti, canali; • su scarpate a mare; • in cave, miniere, discariche, siti inquinati.

La tecnica di impianto

La tecnica di impianto dei PRATI ARMATI® varia a seconda dei cantieri. L’intervento si realizza mediante semina a spaglio (manuale) o meccanizzata o idraulica a seconda delle caratteristiche del cantiere. Il metodo di semina non influisce sulla riuscita dell’intervento. La semina idraulica (anche detta idrosemina) consiste nel distribuire una miscela di acqua, concimi, collanti naturali e sementi di PRATI ARMATI® sulla superficie da trattare, utilizzando macchine idroseminatrici con cisterne da 1.000 a 10.000 litri, montate su mezzi gommati o cingolati. In zone molto estese (superiori ai 20.000 m2) e non accessibili in altro modo, è possibile utilizzare gli elicotteri, con particolari diffusori

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Semina a spaglio (manuale)

Idrosemina in zone facilmente accessibili

Idrosemina con con manichette e rocciatori

Semina con elicotteri in aree non accessibili

Cosa include il trattamento con i PRATI ARMATI® Il trattamento con i PRATI ARMATI® include l’intervento di semina (o idrosemina) e concimazione, con garanzia di inerbimento almeno pari all’80% della superficie inerbibile (esclusi affioramenti rocciosi, muri, superfici asfaltate etc…) e garanzia di contrasto dell’erosione. Sono anche inclusi gli interventi di risemina e concimazione in garanzia per n.3 anni. Il prezzo finale di vendita include tutti i materiali (semi, concimi naturali etc.), tutte le maestranze ed i mezzi necessari per effettuare le lavorazioni.

Il miscuglio utilizzato per la semina/idrosemina

Non esiste un miscuglio di sementi standard, ma viene di volta in volta messo a punto in base alle caratteristiche vegetazionali, climatiche e pedologiche dell’area da trattare. Il miscuglio utilizzato include le sementi tecniche di PRATI ARMATI®, i concimi naturali, i collanti per idrosemina derivati da scarti vegetali ed eventalmente gli ammendanti. La tipologia dei materiali, le quantità e le proporzioni vengono definite di volta in volta in base alle caratteristiche vegetazionali, climatiche e pedologiche del cantiere. Le sementi utilizzate: • sono semi di piante erbacee perenni, soprattutto autoctone, reperibili in natura; • sono semi di piante appartenenti soprattutto alle famiglie botaniche delle graminacee e delle

leguminose; • vengono selezionate di volta in volta in base alle caratteristiche vegetazionali e pedoclimatiche del sito

da trattare; • su richiesta del Committente, possono essere integrate con semi di fiori, arbusti e alberi locali per

favorire la rinaturalizzazione.

Alcune caratteristiche delle essenze erbacee • sono perenni; • sono rustiche; • sono pioniere; • sono foraggere; • non sono OGM; • non sono infestanti; • resistono a sommersioni prolungate; • ricacciano facilmente dopo incendio; • hanno rapido accrescimento anche in condizioni pedoclimatiche proibitive; • possiedono un apparato radicale con:

− elevata velocità di accrescimento; − profondità e densità elevata; − radici sottili ed omogenee; − elevata resistenza media a trazione (fino a 205 MPa).

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Cosa fanno i PRATI ARMATI® • contrastano l’erosione e la desertificazione riuscendo ad inerbire anche i litotipi più sterili (argille

compatte, rocce fratturate, terreni inquinati da idrocarburi, additivati a calce etc.) senza alcun apporto di terreno vegetale né utilizzo di altri materiali e manufatti sintetici e non (georeti, geocelle, biostuoie, mulch, matrici di fibre di legno legate, etc).

• se suddetti materiali e manufatti plastici sono già presenti sul sito, li mascherano con evidenti vantaggi paesaggistici e ne migliorano inoltre la funzionalità e la durata;

• mitigano l’impatto ambientale di opere civili; • migliorano prestazioni, funzionalità e durabilità delle opere tradizionali e ne diminuiscono la

manutenzione; • accelerano la rinaturalizzazione; • sottraggono elevate quantità di CO2 dall’atmosfera contribuendo ai crediti stabiliti dal Protocollo di Kyoto; • incrementano la resistenza al taglio del terreno e il fattore di sicurezza; • proteggono e impermeabilizzano i versanti in caso di precipitazioni intense; • proteggono il terreno da fessurazioni e crepacciamenti dovuti a fenomeni di ritiro, grazie alla capacità di

ombreggiamento, mantenimento dell’umidità e riduzione di sbalzi termici; • diminuiscono la saturazione dei terreni; • trasformano un terreno fragile in un sistema plastico “terreno-radici”.

Autostrada A6 TO-SV- Le vecchie georeti rimaste brulle per 15 anni Autostrada A6 TO-SV, intervento con i PRATI ARMATI®: l’erosione

è stata bloccata, la scarpata si è rinaturalizzata e le geroreti nere sono state mascherate dalla fitta coltre vegetale

Cosa non fanno NON consolidano i pendii instabili dal punto di vista geotecnico (cioè quelli con fattore di sicurezza Fs<1) che devono devo essere prima consolidati (il fattore di sicurezza dovrà essere Fs>1,3) con opere di ingegneria civile e naturalistica (pali, terre rinforzate, gabbioni, muri in cemento armato, etc.) e poi trattati con i PRATI ARMATI® per contrastare l’erosione e favorire la rinaturalizzazione.

Limiti di applicazione

Le aree su cui sarà realizzato l’intervento con i PRATI ARMATI® dovranno pertanto: essere stabili dal punto di vista geotecnico (Fs>1,3) e quindi se necessario dovranno essere stabilizzate

con tradizionali opere civili; avere pendenza massima di 60° e quindi se necessario dovranno essere riprofilate; avere una superficie con finitura grossolana; avere opportune opere di regimentazione e captazione delle acque superficiali e profonde.

In quali condizioni pedoclimatiche resistono

• temperature comprese tra -40°C e +60°C; • in climi da aridi a molto piovosi;

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• su suoli con pH compreso tra 4 e 10; • su ogni litotipo, anche il più sterile: argille, limi, ghiaie, sabbie, flysch, rilevati additivati con calce, rilevati

stradali e ferroviari in materiale arido, etc.; • in suoli inquinati da metalli pesanti e idrocarburi; • in suoli ad elevata salinità.

I vantaggi

• si seminano in tempi molto brevi (anche vari ettari al giorno); • non necessitano di:

− terreno vegetale di riporto per favorire l’attecchimento (vegetano infatti anche su terreni sterili); − materiali sintetici aggiuntivi come georeti, geostuoie, geocelle, biostuoie;

• non presentano rischi di installazione; • tutti i materiali sono innocui e naturali, i macchinari semplici e sicuri; • non necessitano di manutenzione come interventi di irrigazione, concimazione, sfalcio; • impediscono l’intasamento di sistemazioni idrauliche superficiali (es. fossi di guardia e canalette),

evitandone la manutenzione; • migliorano la loro efficienza antierosiva nel tempo; • non richiedono finitura dei versanti che possono essere lasciati scabri e grossolani; • l’energia spesa per contrastare l’erosione e favorire la rinaturalizzazione su 1 ettaro di versante o

rilevato, utilizzando solo i prati armati, è circa 100 volte inferiore a tutte le altre tecniche tradizionali; • sottraggono dall’atmosfera fino a 5 volte più CO2 rispetto alle piante erbacee utilizzate nelle idrosemine

tradizionali

Non sono infestanti Vengono definite infestanti quelle specie che si propagano in modo incontrollato e non hanno alcuna utilità. La non infestività dei PRATI ARMATI® è dimostrata su tutti gli interventi realizzati.

Fabro (TR) - Autostrada A1 MI-NA, è evidente la netta separazione tra l’area seminata con i PRATI ARMATI® e quella non seminata

Florinas (SS), l’area seminata con i PRATI ARMATI® è ben distinta e le piante erbacee a radicazione profonda non hanno invaso le aree circostanti

Non necessitano di manutenzione Una volta andato a regime, l’impianto di PRATI ARMATI® non ha bisogno di alcuna manutenzione, neppure di sfalci, annullando in tal modo i costi di gestione. Non necessita di irrigazione, in quanto le specie vegetali utilizzate sono molto resistenti alla siccità e all’aridità. Non necessita di concimazione, grazie al particolare miscuglio utilizzato, comprendente anche sementi di specie erbacee azotofissatrici a radicazione profonda. Non necessita di sfalci: anche disseccata la coltre vegetale protegge il versante dalle precipitazioni, come un tetto di una capanna.

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Tollerano i terreni salini e vegetano anche in riva al mare

Genova Voltri, limpianto di piante erbacee a radicazione profonda in riva al mare

Alghero (SS), la fitta coltre vegetale dei PRATI ARMATI® sulle coste

Resistono a sommersioni prolungate

Le piante erbacee a radicazione profonda sono in grado di resistere a sommersione anche per periodi prolungati. Questa caratteristica le rende particolarmente adatte alla realizzazione di impianti antierosivi e di protezione spondale di fiumi e torrenti, per il rivestimento vegetale di canali irrigui etc.

Pordenone, fiume Noncello, alluvione del 2002 - L’impianto ha resistito alla sommersione durata molti giorni. Si noti sugli alberi il limo depositato indice del livello raggiunto dall’acqua

Ricacciano dopo gli incendi

SP Florinas-Muros (SS) - PRATI ARMATI® dopo un incendio Ricaccio dei PRATI ARMATI® dopo l’incendio

Le piante erbacee a radicazione profonda sono in grado di ricacciare dopo il passaggio del fuoco. Dopo un incendio non è quindi necessario intervenire con una nuova semina, con notevole risparmio economico.

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Alcune delle specie utilizzate, inoltre, sono verdi in estate, contrastando così lo sviluppo e la propagazione degli incendi.

Sottraggono ingenti quantità di anidride carbonica dall’atmosfera Le piante erbacee a radicazione profonda sono piante a fotosintesi C4, ad alta efficienza foto sintetica, in grado di sottrarre fino al 400% in più di CO2 dall’atmosfera rispetto alle piante più comuni.

Capacità di assorbimento di CO2 di diverse tipologie vegetali espressa in tonnellate per ettaro e per anno

Vantaggi rispetto alle altre piante

1. A pari età, i PRATI ARMATI® hanno un apparato radicale molto più profondo, fascicolato e resistente di una comune pianta erbacea.

2. Le specie erbacee come i PRATI ARMATI®, a differenza degli alberi, non sovraccaricano il terreno con il loro peso e non innescano fenomeni di instabilità (il cosiddetto “effetto vela”) dovuti all’azione dei venti.

3. I PRATI ARMATI® hanno radici profonde, sottili, omogenee e resistenti che non creano rigonfiamenti nel terreno, come accade invece per alcune specie arboree ed arbustive.

Il confronto tra l’apparato radicale di una pianta erbacea perenne a radicazione profonda e di pianta erbacea tradizionale, tre mesi dopo la semina su smarini

Con il tempo le radici degli alberi si accrescono sia in profondità che in diametro, provocando rigonfiamenti e fratture nel terreno

Il diametro delle radici dei PRATI ARMATI® resta invece costante per tutta la lunghezza senza provocare fratture e rigonfiamenti

nel terreno

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Sviluppo della copertura vegetale La copertura vegetale dei PRATI ARMATI® si presenta inizialmente a macchia di leopardo, per chiudersi man mano che l’impianto va a regime, generalmente dopo 12-24 mesi. Questo tipo di sviluppo non è una peculiarità dei PRATI ARMATI® ma è tipico di tutte le coperture vegetali, anche in contesto urbano.

Villa d’Adda (BG) - Sviluppo della coltre vegetale dei PRATI ARMATI® nel corso di 11 mesi a partire dalla semina

Alternanza nelle stagioni

L’aspetto delle piante erbacee a radicazione profonda varia con l’alternarsi delle stagioni, uniformandosi alla vegetazione circostante. Le piante utilizzate sono tutte perenni e seguono il ciclo naturale: ingialliscono nei periodi sfavorevoli e rivegetano quando le condizioni tornano favorevoli. Anche se la parte epigea ingiallisce e secca, le piante non muoiono, ma entrano in stasi vegetativa. La stasi vegetativa si ha generalmente nel periodo estivo per le specie microterme, mentre per le macroterme si verifica durante l’inverno.

Scarpate stradali a Florinas (SS) - Aspetto dei PRATI ARMATI® e delle piante locali nelle varie stagioni

Rinaturalizzazione I PRATI ARMATI® possono favorire il processo di rinaturalizzazione. Si comportano infatti da organismi pionieri vegetando su terreni sterili e bloccandone l’erosione: migliorano quindi le condizioni del terreno, rendendolo adatto alla colonizzazione di specie vegetali più esigenti come quelle arbustive ed arboree. In base alle esigenze del committente è possibile: 1. mantenere nel tempo l’impianto di sole piante erbacee a radicazione profonda PRATI ARMATI®;

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2. accelerare il naturale processo di rinaturalizzazione seminando insieme alle sementi PRATI ARMATI® anche sementi di specie fiorifere, arbustive ed arboree della flora locale: ad esempio lentisco, ginestra, mirto, cisto, etc. in ambito mediterraneo; larici, abeti, pini, noccioli, etc. in zone alpine. Tale soluzione integrata (semina di sementi PRATI ARMATI® e di sementi di arbustive ed arboree della flora locale consente di ottenere un impianto antierosivo e di rinaturalizzazione):

evita le lunghe e costose operazioni di trapianto di essenze arboree ed arbustive che spesso vengono effettuate

nell’ambito di interventi tradizionali di blocco dell’erosione evita il tipico aspetto “geometrico” poco naturale degli impianti arborei e/o arbustivi realizzati mediante

trapianto di piantine in file parallele evita i continui rifacimenti dovuti alle forti morie (fallanze) conseguenti al trapianto riduce drasticamente i tempi di lavorazione riduce drasticamente i costi energetici di impianto riduce drasticamente i rischi di cantiere rende possibile l’esecuzione dell’impianto in ogni periodo dell’anno consentendo un’ottimale programmazione e

cantierizzazione annulla ogni manutenzione fornisce una garanzia di 10 anni, che nessuna altra tecnologia verde propone corrisponde al processo naturale di rinaturalizzazione evita geometrie di trapianto che non sono tipiche della natura lascia al pedoclima locale la scelta della miglior selezione delle specie

Pordenone, fiume Noncello - Rinaturalizzazione dell’area trattata con i PRATI ARMATI®

Confronto con le tecniche antierosive tradizionali

Su una superficie di un ettaro un tipico intervento antierosivo con tecniche tradizionali (georete tridimensionale, 10 centimetri di terreno vegetale, idrosemine di vario tipo con o senza mulch) prevede il trasporto e l’utilizzo di 1300 tonnellate di materiali e molte settimane di lavorazione; un intervento antierosivo con piante erbacee perenni a radicazione profonda prevede l’utilizzo di 12 tonnellate di materiali (semi, colle e concimi) e un solo giorno di lavorazione. Le tecniche antierosive tradizionali prevedono l’impiego di manufatti sintetici (geocelle, georeti etc.), biostuoie, oltre che di terreno vegetale di riporto destinato a fornire un substrato fertile per l’attecchimento della vegetazione. Un tipico impianto antierosivo è ad esempio quello così realizzato: viene stesa sulla scarpata soggetta ad erosione una georete in materiale plastico e viene fissata con dei picchetti metallici infissi nel terreno. Sulla georete viene poi steso uno strato di spessore variabile di terreno vegetale destinato a fornire un substrato fertile per l’attecchimento della vegetazione (a volte la georete viene stesa sopra lo strato di terreno vegetale anziché sotto). Viene successivamente realizzata una semina di piante erbacee tradizionali (loietto etc.) e spesso anche un trapianto di essenze arbustive ed arboree per favorire la rinaturalizzazione. Soprattutto la posa in opera di terreno vegetale comporta lunghe e costose fasi di lavorazione ed un consumo energetico molto elevato.

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Con le soluzioni tradizionali i costi sono molto elevati, i risultati scadenti, i tempi di lavorazione lunghi e i rischi rilevanti. Le fasi di lavorazione sono molteplici: prelievo di terreno vegetale da siti anche molto distanti, trasporto fino al cantiere, deposito e stesura del materiale sui rilevati, posa di geostuoia o simili sul terreno vegetale ed infine idrosemina di qualsiasi tipo, semplice o potenziata.

Soluzioni tradizionali, molte fasi di lavoro: per 10.000 mq e 10 cm di terreno vegetale occorrono: varie settimane di lavoro e 1.300 tonnellate di materiali Il terreno vegetale spesso non è autoctono e può contenere semi, rizomi, infestanti, parassiti, microorganismi anche dannosi e infestanti che in un ambiente diverso da quello originario possono diventare molto virulenti. Inoltre è spesso connotato da parametri geomeccanici scadenti e l’intero impianto antierosivo così realizzato risulta instabile, collassa e scivola a valle durante intense precipitazioni. Sono così necessari continui interventi manutentivi, complessi e onerosi.

Collasso di un impianto antierosivo realizzato con terreno vegetale + georeti plastiche + idrosemina tradizionale + reti metalliche + piolatura profonda

Collasso di un impianto antierosivo realizzato con viminate

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Utilizzando solo piante erbacee a radicazione profonda si riducono drasticamente i costi dell’intervento antierosivo, il volume totale dei materiali impiegati, energia, tempi e rischi di lavorazione. Ad esempio per trattare 10.000 mq (1 ettaro) di terreno con una classica soluzione tradizionale (es. georete plastica + 10 cm di terreno vegetale + idrosemina con sementi tradizionali) occorrono: - 10 cm di terreno vegetale (corrispondenti circa 1.300 tonnellate) - 12.000 mq di geostuoia in polipropilene (24 tonnellate inclusi gli sfridi ed i picchetti per il fissaggio), - Circa 10 tonnellate di materiali per idrosemina tradizionale (acqua, semi, collanti, concimi etc.) per un totale di oltre 1300 tonnellate di materiali e manufatti (servirebbero circa 70 camion per il trasporto) e varie settimane di lavoro. Spesso è inoltre necessario realizzare anche un impianto di irrigazione e il trapianto di piantine forestali che rendono l’operazione ancora più costosa, lunga, complessa. Per trattare 10.000 mq di terreno con le piante erbacee a radicazione profonda occorrono invece soltanto circa 12 tonnellate di materiali (acqua, semi, collanti naturali, concimi) e solo 1 giornata di lavoro.

Il terreno di riporto, in caso di forte imbibimento, può scivolare a valle

I PRATI ARMATI® si ancorano profondamente al litotipo originario per quanto pendente, sterile e compatto: non vengono rimossi neppure da forti piogge e proteggono il versante

Solo PRATI ARMATI®

PRATI

ARMATI®

Terreno vegetale + georete

+ idrosemina tradizionale

Litotipo compatto (es. argilla)

Litotipo compatto (es. argilla)

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I materiali plastici utilizzati nelle tecniche antierosive tradizionali sono inquinanti e non sono biodegradabili: infatti con il tempo si deteriorano sotto l’azione degli agenti atmosferici originando frammenti polimerici che si mescolano al terreno, possono finire in falda o essere ingeriti dalla fauna selvatica o dal bestiame al pascolo. L’utilizzo di sole piante erbacee a radicazione profonda per controllare l’erosione (tipo la tecnologia PRATI ARMATI®) rende invece completamente naturali ed ecocompatibili gli interventi antierosivi, che oltretutto si integrano perfettamente con l’ambiente circostante. Inoltre, la temperatura al suolo a causa del colore nero delle geostuoie puo’ raggiungere 80°C causando ustioni alle piante.

Materiali occorrenti per un intervento antierosivo su un ettaro. A sx in rosso interventi tradizionali: oltre 1300 tonnellate di materiali (terreno vegetale + georeti o geocelle o simili + sementi + concimi. A dx in verde: interventi con erbe a radicazione profonda: solo 12 tonnellate (acqua, semi, concimi)

La temperatura al suolo a causa del colore nero delle geostuoie puo’ raggiungere 80°c causando ustioni alle piante

Georeti plastiche a 2 anni dalla posa, degradate dagli agenti atmosferici

Impianto di PRATI ARMATI® a 2 anni dalla semina

 INTERVENTI CON ERBE A 

RADICAZIONE PROFONDA 

 INTERVENTI 

TRADIZIONALI  

1300 tonnellate di materiali e manufatti

12 tonnellate di materiali

80°C

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Vantaggi nei servizi di ispezione. Le georeti, le biostuoie e simili, stese su un pendio soggetto a erosione, mascherano eventuali cavità presenti sul terreno, rendendo così quasi impossibile rilevare la presenza di eventuali cedimenti strutturali in atto sul pendio che, se non sistemati, possono evolvere dando luogo a fenomeni franosi o a colate di fango e detriti: ciò riveste particolare importanza per i Servizi di Ispezione e Controllo della rete stradale e autostradale. Le georeti e bisotuoie mascherano tali problemi e non consentono ai servizi di ispezione e manutenzione di rilevare tempestivamente eventuali cedimenti in atto al di sotto delle georeti. La realizzazione di un intervento antierosivo con piante erbacee perenni a radicazione profonda non comporta invece problemi di questo tipo perché la coltre erbacea segue perfettamente l’andamento del terreno senza mascherare eventuali cedimenti, che quindi sono perfettamente e immediatamente visibili anche ai Servizi di Ispezione e Controllo.

A cosa si abbinano La tecnologia dei PRATI ARMATI® può essere abbinata a tutte le opere di ingegneria naturalistica e civile utilizzate per la stabilizzazione dei versanti (es. gabbioni, palificate, terre rinforzate, reti paramassi, etc.) per migliorarne l’impatto ambientale e le prestazioni. Suddette opere per la stabilizzazione dei versanti entrano in funzione appena realizzate, ma iniziano a degradarsi dal momento stesso in cui vengono installate perdendo nel tempo la loro funzionalità. Le piante erbacee a radicazione profonda invece necessitano di più tempo per esplicare la loro azione antierosiva e di rinaturalizzazione, ma incrementano progressivamente la loro efficacia nel tempo. L’abbinamento tra le due tipologie di opere, garantisce: • risultati immediati; • mantenimento dell’efficacia nel tempo; • sinergia di risultati.

Protezione delle reti paramassi metalliche a contatto Le reti paramassi a contatto servono a bloccare la caduta di trovanti ma a nulla servono contro l'erosione dei materiali più fini il cui continuo asporto, da parte della pioggia, del vento, della neve e del gelo-disgelo, scalza al piede i trovanti di maggiori dimensioni che si distaccano e cadono a valle facendo spanciare la rete che perde così la sua funzionalità. Le reti spanciate vanno quindi periodicamente svuotate dal materiale accumulato e poi ricollocate, con costi e rischi di manutenzione elevati. A volte si rovinano in modo irrimediabile e vanno sostituite. I PRATI ARMATI® seminati sopra le reti metalliche, bloccano l'erosione dei materiali più fini, creando, con le radici fitte e sottili e la fitta coltre epigea, una sorta di “guarnizione” naturale che evita l’erosione e lo spanciamento della rete

Cavità sul pendio mascherate dalle georeti

Geostuoia o simile

Cavità al di sotto della geostuoia

dovute all’erosione

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dovuta a sbalzi giornalieri e stagionali, e di conseguenza il distacco dei trovanti più grossi ed ogni tipo di manutenzione successiva. L’attecchimento è garantito su superfici rocciose di qualsiasi natura, purché alterate e/o fratturate, tali da consentire lo sviluppo e l’approfondimento radicale. Le radici sottili ed omogenee evitano rigonfiamenti nei litotipi sottostanti, evitano l’appesantimento del versante ed il classico effetto cuneo tipico di vegetazione arbustiva ed arborea. La fitta coltre epigea, oltre che mascherare visivamente le reti, diminuisce l'infiltrazione dell'acqua, creando un’azione di protezione sui versanti, soprattutto se a rischio, durante l’evento meteorico critico.

Il continuo distacco di materiale dalle scarpate può creare degli accumuli di detriti che fanno distaccare e deformare le reti paramassi a contatto, che perdono così la loro funzionalità

Le reti paramassi a contatto protette dai PRATI ARMATI® rimangono aderenti alla scarpata.

Orvieto (TR) – La scarpata, protetta da reti paramassi, era soggetta ad intensa erosione

Orvieto (TR) – L’area dopo il trattamento con i PRATI ARMATI®. L’erosione è stata bloccata e l’area è rinaturalizzata. Le reti paramassi sono mimetizzate e protette dallo scalzamento: le piante erbacee a radicazione profonda, con le loro radici, àncorano la rete al suolo

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Protezione delle opere di captazione e regimentazione delle acque L’erosione provoca l’intasamento delle opere di captazione e regimentazione delle acque: fossi di guardia, canalette, pozzetti di raccolta, e così via. Le opere di captazione intasate, scalzate o sifonate diventano inefficienti e favoriscono l’infiltrazione di acqua nei versanti, causa di instabilità e cedimenti anche profondi. E’ quindi necessaria una continua manutenzione per ripristinare le canalette danneggiate o per svuotarle dall’ intasamento da fango e detriti, con elevati costi, tempi e rischi. I PRATI ARMATI® sono piante erbacee a radicazione profonda che bloccano l’erosione su tutto il versante impedendo che il materiale eroso intasi canalette, fossi di guardia e pozzetti, mantenendoli puliti ed efficienti e annullando i costi di manutenzione.

Cedimenti di canalette realizzate con embrici su rilevati stradali

Canalette realizzate con embrici su rilevati protetti da piante erbacee a radicazione profonda

Autostrada A1 MI-NA. Le canalette si intasavano continuamente ed era necessaria una manutenzione continua per mantenerle pulite ed efficienti

Dopo il trattamento con i PRATI ARMATI® l’erosione è bloccata ed il materiale eroso non intasa più le canalette: sono stati annullati i costi di manutenzione

Realizzazione di opere di captazione e regimentazione delle acque inerbite con piante erbacee perenni a radicazione profonda Con i PRATI ARMATI® è possibile realizzare delle semplici canalette per la regimentazione delle acque meteoriche. Queste presentano diversi vantaggi: consentono di evitare costose lavorazioni con massi cementati, embrici o altre opere tradizionali per la

regimentazione delle acque; sono strutture non rigide che si adattano agli assestamenti del terreno senza riportare danni, come

invece accade per le strutture realizzate con massi cementati o altre opere tradizionali; riducono la velocità di scorrimento dell’acqua grazie al fitto e robusto apparato epigeo dei PRATI

ARMATI®. Questo impedisce anche l’intasamento di pozzetti di scolo in cui confluiscono le canalette.

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Oropa (BI) - Canalette di scolo realizzate sul terreno tal quale Le canalette di scolo realizzate sul terreno tal quale e inerbite con i

PRATI ARMATI® che riducono la velocità di ruscellamento

Protezione e rinverdimento di terre rinforzate

Le strutture in terra rinforzata sono opere in grado di contenere le spinte dei versanti. I PRATI ARMATI®, con le loro radici sottili, penetrano al loro interno in profondità, senza comprometterne la funzionalità. Grazie alla lunghezza dell’apparato radicale riescono a captare in profondità l’acqua, sopravvivendo anche in condizioni di grande aridità. La coltre vegetale protegge le terre rinforzate e ne maschera la struttura, che si inserisce così perfettamente nel paesaggio circostante.

Terre rinforzate ad Alghero (SS) Alghero (SS) – Le terre rinforzate protette e mascherate

visivamente dai PRATI ARMATI®

Abbinamento con opere di protezione spondale I PRATI ARMATI® possono essere utilizzati per la protezione spondale di fiumi, laghi, torrenti e canali irrigui e per la realizzazione di semplici fossi di guardia e canalette di scolo, sia da soli, sia in abbinamento ad altre opere di protezione, migliorandone le prestazioni e garantendo risultati rapidi e duraturi nel tempo.

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Comune di Pasiano di Pordenone, fiume Meduna – Protezione spondale realizzata con scogliere

Comune di Pasiano di Pordenone, fiume Meduna - Protezione spondale realizzata con PRATI ARMATI® abbinati a scogliere

Abbinamento con gabbioni I gabbioni hanno lo scopo di contenere le spinte e bloccare il piede della scarpata. I PRATI ARMATI® bloccano l’erosione ed evitano che i gabbioni si intasino di terreno eroso. Pietra, ferro e PRATI ARMATI sono un perfetto e duraturo abbinamento.

Castelviscardo (TR), nuova circonvallazione Castelviscardo (TR), nuova circonvallazione. Gabbionate protette a

monte da piante erbacee a radicazione profonda

Abbinamento con palizzate I PRATI ARMATI® possono essere utilizzati per migliorare le prestazioni delle palizzate e per realizzare una rapida rinaturalizzazione delle superfici trattate.

Bernalda (MT) - Crollo delle palizzate nell’area non trattata dopo alluvione

Bernalda (MT) –L’area trattata con i PRATI ARMATI® ha resistito all’alluvione

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Rinaturalizzazione di cave e miniere I PRATI ARMATI® possono essere efficacemente utilizzati per il recupero ambientale di cave e miniere in quanto: • garantiscono in tempi brevi la copertura e la protezione dei versanti dall’erosione idrica ed eolica; • vegetano anche su suoli poveri e inquinati da metalli pesanti idrocarburi, etc.; • favoriscono il successivo insediamento di piante arbustive ed arboree locali;

Cava di calcare a Spoleto Ripristino ambientale realizzato con i PRATI ARMATI®

Rinaturalizzazione e messa in sicurezza di discariche a pendio

Le discariche a pendio sono realizzate a ridosso di pendii, in cave dismesse, in calanchi o impluvi. Presentano elevate pendenze e rifiuti affioranti spesso mescolati a terreno.

Schema di discarica a pendio Esempio di discarica a pendio

Per la messa in sicurezza di emergenza di questo tipo di discariche, le coperture comunemente adottate (soluzione minerale con argilla o con membrane impermeabili) non sono convenienti: gli interventi richiedono tempi lunghi, sono costosi, pericolosi, complessi, se non addirittura impossibili, soprattutto in condizioni di forte pendenza. I PRATI ARMATI® non sostituiscono gli interventi di bonifica, ma possono fornire una soluzione rapida ed economica per la messa in sicurezza d’emergenza di queste discariche. Tali interventi (cfr. D.M. 471/99) rientrano oltretutto nella categoria delle tecniche “in situ”, senza cioè movimentazione o rimozione del suolo inquinato e dei rifiuti.

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La Tecnologia dei PRATI ARMATI® garantisce infatti lo sviluppo rapido e diffuso di un possente apparato radicale e di una fitta coltre vegetale che:

• limita l’infiltrazione delle acque meteoriche con forte riduzione di percolato, principale fattore di inquinamento in questo tipo di discariche;

• riduce l’erosione idrica e quindi la perdita di suolo per ruscellamento; • riduce il trascinamento a valle dei rifiuti affioranti, che vengono inglobati nella copertura vegetale; • riduce l’erosione eolica che genera nubi di polveri inquinanti e la rimozione ed il trasporto di

materiale leggero (pellicole di materiale plastico, carta, fogli di alluminio etc.); • isola i rifiuti dall’ambiente esterno; • conferisce un aspetto verde e naturale alla discarica, migliorando l’impatto visivo.

Copertura con PRATI ARMATI®: il versante è sigillato ed è ridotta la produzione di percolato

Tipico aspetto di una discarica con PRATI ARMATI®

I PRATI ARMATI® per l’inerbimento di rilevati stradali e ferroviari

a seguito dell’esperienza maturata e grazie ai risultati ottenuti applicando la tecnologia dei PRATI ARMATI® su qualunque litotipo, è stato messo a punto dalla nostra società un “nuovo prodotto dedicato”, sempre con finalità prestazionali, specifico per la protezione delle scarpate in rilevato (PRATI ARMATI® PER RILEVATI) che comporta notevoli vantaggi sotto il profilo economico, tecnico ed ambientale rispetto alle soluzioni tradizionali. Data l’impossibilità di inerbire con un’idrosemina tradizionale il materiale arido dei rilevati, è consuetudine concludere la sistemazione delle scarpate in rilevato con un riporto di spessore variabile di terreno vegetale destinato a fornire un substrato fertile per l’attecchimento delle piante. La posa in opera di terreno vegetale comporta lunghe e costose fasi di lavorazione: prelievo di terreno vegetale da siti anche molto distanti, trasporto fino al cantiere, deposito e stesura del materiale sui rilevati. Purtroppo, il terreno vegetale è connotato spesso da parametri geomeccanici molto scadenti e difficilmente presenta condizioni di stabilità in grado di assicurare una base sicura per la crescita della coltre vegetale destinata a rinverdire e proteggere dall’erosione. Oltretutto appare evidente l’impossibilità di posare in opera il terreno vegetale a regola d’arte sui rilevati in quanto la superficie inclinata non si presta ad essere rullata ed inumidita a dovere, e viene quindi semplicemente compressa con il dorso della benna di escavatori meccanici, se l’altezza delle scarpate non è eccessiva per le dimensioni e la tipologia dei mezzi meccanici a disposizione. Il risultato finale è un contrasto evidente tra la superficie arida sottostante ben compattata ed uno strato di spessore variabile di terreno vegetale instabile e non adeguatamente compattato, con una intermedia superficie di scivolamento potenziale che si attiva in occasione di eventi pluviometeorici prolungati.Questi eventi infatti tendono ad incrementare il peso di volume del terreno vegetale, a diminuirne la coesione e a favorire la lubrificazione della superficie di contatto fra i due livelli, innescando, in tempi molto brevi, fenomeni erosivi.

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Contestualmente si verificano casi di scollamento e dissesto superficiale diffuso, mettendo a rischio non solo il processo antierosivo e di rinverdimento, ma anche la funzionalità delle opere di regimentazione idraulica delle acque meteoriche (ad esempio gli scarichi con embrici) che solitamente vengono posate sopra i rilevati.

In alternativa al pacchetto di soluzioni tradizionali per il blocco dell’erosione (es. terreno vegetale + georete plastica (o biostuoia) + idrosemina con sementi tradizionali, mulch, matrici di fibre di legno legate, etc.) è possibile utilizzare un nuovo prodotto, di rapida e semplice applicazione: i PRATI ARMATI® PER RILEVATI. Il miscuglio è stato messo a punto dopo oltre 15 anni di prove e ricerche ed è specifico per il trattamento di rilevati stradali e ferroviari. Esso viene applicato direttamente sul materiale arido tal quale del corpo del rilevato, senza alcun apporto di terreno vegetale né utilizzo di altri materiali quali georeti, geocelle, biostuoie, mulch, matrici di fibre legate, etc.

La forte erosione sul terreno vegetale riportato sui rilevati

E’ quindi possibile ottenere ottimi risultati di blocco dell’erosione e rinaturalizzazione in un’unica fase di lavorazione. Consente di assicurarsi, soltanto con un semplice intervento di idrosemina: una protezione antierosiva duratura; una riduzione dell’infiltrazione delle acque meteoriche; una completa rinaturalizzazione del rilevato; un’azione di “rincalzo” a sostegno delle opere di regimentazione (scarichi in embrici in cls, finsider, ecc.). In caso di incendio o di lunghi periodi di siccità, l’investimento non va perduto: i PRATI ARMATI® PER RILEVATI possiedono una buona capacità di ricaccio a seguito di incendi e sono in grado di resistere a periodi siccitosi estremi.

Toscana. Il rilevato realizzato in materiale arido di grossa pezzatura prima dell’intervento

Toscana. I rilevati ferroviari (50.000 mq) dopo l’intervento con i PRATI ARMATI® PER RILEVATI

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Le piante erbacee perenni a radicazione profonda Le piante erbacee utilizzate sono perenni (non devono quindi essere riseminate ogni anno), sono soprattutto autoctone, e appartengono fondamentalmente alle famiglie botaniche delle graminacee e delle leguminose. Possiedono un apparato radicale particolarmente sviluppato che le contraddistingue da tutte le altre comuni piante erbacee utilizzate nelle tradizionali idrosemine. A pari età, i PRATI ARMATI® hanno un apparato radicale molto più profondo, fascicolato e resistente di una comune pianta erbacea, caratterizzato da:

Con il tempo le radici degli alberi si accrescono sia in profondità che in diametro, provocando rigonfiamenti e fratture nel terreno

Il diametro delle radici dei PRATI ARMATI® resta costante per tutta la lunghezza senza provocare fratture e rigonfiamenti nel terreno

elevata velocità di accrescimento; profondità e densità elevata; radici sottili ed omogenee; elevata resistenza media a trazione (fino a 205 MPa), certificata da Università. Le piante erbacee perenni a radicazione profonda possiedono radici profonde, sottili, omogenee e resistenti che non creano rigonfiamenti nel terreno che possono innescare distacchi e cedimenti, come accade invece per alcune specie arboree ed arbustive. Rinforzo del terreno con l'apparato radicale Il Fattore di Sicurezza (Fs) è un valore adimensionale definito come il rapporto tra forze/momenti/sforzi resistenti (Fa) e destabilizzanti (Fb). Nel caso di terreno armato con radici è quindi il rapporto tra tutto ciò che concorre a sostenere il pendio (coesione, attrito, resistenza delle radici, componente della forza peso normale alla superficie di scivolamento) e tutto ciò che invece concorre a creare instabilità (saturazione, componente della forza peso tangenziale alla superficie di scivolamento). Maggiore è Fs, più il terreno risulta stabile. Ricordiamo che i PRATI ARMATI® possono essere utilizzati per bloccare l’erosione solo su pendii stabili con Fs>1,3.

Su un pendio stabile da un punto di vista geotecnico (Fattore di Sicurezza Fs>1,3) un apparato radicale fitto e resistente trasferisce al terreno la propria resistenza a trazione: aumenta così la resistenza al taglio che si traduce in un incremento della stabilità globale e quindi anche del Fattore di Sicurezza (Fs). Le radici dei PRATI ARMATI®, sottili e omogenee, lavorano proprio a trazione, sfruttando così al meglio la loro resistenza meccanica.

Prove di trazione e modello matematico Per valutare la resistenza a trazione delle radici delle varie specie PRATI ARMATI® sono state condotte prove di trazione presso l’Istituto di Idraulica Agraria dell’Università degli Studi di Milano avvalendosi di un’apposita

dove Fs = F Fa forze stabilizzanti

Fb

Fb forze destabilizzanti

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apparecchiatura che ha registrato i dati di forza (poi rapportata ai diametri delle radici) e relativo allungamento. La resistenza unitaria a trazione aumenta al diminuire del diametro delle radici. Si sono misurati valori di resistenza a trazione delle radici di PRATI ARMATI® particolarmente elevati con valori medi fino a oltre 205 MPa con picchi di 468 MPa, pari a quella di un acciaio di media qualità. Le prove condotte su piante comuni (salici, betulle, aceri, etc.) forniscono valori medi circa 3 volte inferiori.

Plasticità del sistema terreno-radici L’intreccio delle radici lungo il versante crea un effetto di concatenamento che contribuisce ad incrementare la stabilità superficiale del pendio. Per questo motivo una corretta progettazione deve prevedere l’impiego dei PRATI ARMATI® non solo sul pendio, ma anche sulle berme. Il sistema terreno-radici di PRATI ARMATI® è in grado di deformarsi plasticamente a seguito di sollecitazioni meccaniche. La deformazione plastica assorbe le sollecitazioni senza dar luogo a rotture fragili del terreno.

Impianto di PRATI ARMATI® a Volterra (PI) su argille Il sistema terreno-radici deformato resiste alle spinte delle argille

liquefatte

L’effetto di concatenamento operato dalle radici di PRATI ARMATI®

Ozieri (SS) – Discarica RSU

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I PRATI ARMATI® riducono la forza erosiva della pioggia battente La vegetazione dissipa gran parte dell’energia cinetica delle gocce di pioggia, per cui l’urto sul terreno e la conseguente forza erosiva della pioggia battente, risultano assai attenuati. Impermeabilizzazione dei versanti In caso di precipitazioni intense, l’effetto impermeabilizzante della vegetazione erbacea è molto diverso a seconda della inclinazione del pendio: 1. se il versante è pendente, una frazione rilevante ruscella al di

sopra delle foglie allettate, anche quando la vegetazione è disseccata, così come accade sul tetto di una capanna in paglia. Un impianto erbaceo fitto, su un versante in forte pendenza, isola quindi molto bene il versante in caso di forti e prolungate precipitazioni;

Riduzione dell’energia d’impatto (e quindi della forza erosiva) della pioggia dovuta alla presenza di vegetazione

2. se il versante è poco pendente (o addirittura in piano), la vegetazione erbacea diminuisce solo l’energia cinetica delle gocce, ma gran parte dell’acqua raggiunge, prima o poi, il suolo.

Orvieto (TR) – L’area prima dell’intervento . Il versante, privo della coltre vegetale protettiva, è molto esposto all’azione erosiva dell’acqua, soprattutto in caso di precipitazioni intense.

Il sito dopo l’intervento con i PRATI ARMATI®. Se il versante è pendente, in caso di precipitazioni intense, una frazione rilevante di acqua meteorica ruscella al di sopra della coltre vegetale allettata, anche quando la vegetazione è disseccata, impermeabilizzando il versante e proteggendolo dall’azione erosiva dell’acqua

La coltre di PRATI ARMATI®, sia verde, sia disseccata, in caso di precipitazioni intense, impermeabilizza la zona sottostante come se fosse il tetto di una capanna, realizzata proprio con foglie

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Rallentamento della velocità di ruscellamento sul terreno La presenza di vegetazione erbacea, se dotata di particolari caratteristiche della parte epigea quali elasticità, resilienza (bassa fragilità), elevata densità, si comporta come un filtro vegetale, riducendo la velocità di ruscellamento dell’acqua al suolo. La velocità di scorrimento dell’acqua e la conseguente capacità di trasporto su un terreno coperto di vegetazione sono molto inferiori rispetto a quelle che si hanno su suolo nudo o coperto da specie vegetali sia arboree, sia arbustive, sia erbacee che non posseggano le caratteristiche sopra descritte. Riduzione della saturazione idrica dei terreni In alcuni terreni (es. terreni coesivi) un eccesso di acqua provoca un aumento della pressione interstiziale con conseguente diminuzione della resistenza al taglio e quindi della stabilità del pendio.

Effetto filtro della coltre vegetale che rallenta il flusso dell’acqua

Le piante assorbono, attraverso il loro apparato radicale, l’acqua dal terreno disperdendola nell’atmosfera in forma di vapore attraverso la superficie della pianta (fenomeno della traspirazione) contribuendo così ad aumentarne la resistenza al taglio e quindi la stabilità del pendio. La presenza di vegetazione determina una riduzione della saturazione dei terreni e della pressione interstiziale sia per effetto del sigillamento del versante, sia per trasferimento di acqua - tramite l’apparato radicale - dal suolo all’atmosfera. La suzione di acqua dal suolo operata dalle piante determina un aumento della resistenza al taglio del terreno e quindi una maggiore stabilità globale del versante. Solo a titolo di esempio, una pianta adulta di mais traspira fino a 7 l/m2/gg. La traspirazione di un prato tradizionale di graminacee alto 12 cm, con radici profonde alcune decine di centimetri è circa 5 l/m2 al giorno nei periodi estivi in Pianura Padana (equivalenti a 50 tonnellate di acqua al giorno per ettaro). La traspirazione dei PRATI ARMATI® non solo è maggiore di quanto sopra indicato, ma sottrae acqua lungo un maggior profilo verticale e in modo più distribuito e capillare. Questo fenomeno risulta particolarmente importante nei materiali quali le argille in cui il coefficiente di conducibilità idrica è molto basso, da 10-7 a circa 10-9 cm/s. Oltretutto ciò consente alla pianta di sopravvivere anche in condizioni di perdurante siccità. Le maggiori prestazioni dei PRATI ARMATI® sono, in questo caso, anche dovute a: La traspirazione dei PRATI ARMATI® non solo è maggiore di quanto sopra indicato, ma sottrae acqua lungo un maggior profilo verticale e in modo più distribuito e capillare. Questo fenomeno risulta particolarmente importante nei materiali quali le argille in cui il coefficiente di conducibilità idrica è molto basso, da 10-7 a circa 10-9 cm/s. Oltretutto ciò consente alla pianta di sopravvivere anche in condizioni di perdurante siccità. Le maggiori prestazioni dei PRATI ARMATI® sono, in questo caso, anche dovute a:

• un apparato fogliare molto più sviluppato (fino a 50-150 cm d’altezza) e quindi maggiore superficie traspirante;

• una maggiore profondità, quantità e densità delle radici: anche alcuni metri di profondità contro i 30-40 cm di un prato tradizionale;

• una fisiologia particolarmente efficiente, tipica delle piante a fotosintesi C4: elevata efficienza fotosintetica e capacità di sopravvivenza anche in condizioni di forte aridità.

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Colata di terra dovuta ad una eccessiva pendenza del versante e ad una erronea captazione delle acque che hanno provocato un forte imbibimento del terreno argilloso

La traspirazione: l’acqua assorbita dalle radici viene trasferita all’atmosfera attraverso la superficie della pianta come vapore

Protezione da fessurazione e crepacciamento Su versanti in pendenza le forze e i momenti destabilizzanti rendono le deformazioni sempre più consistenti e irreversibili. Il terreno si fessura, si apre in profondità e tende - per effetto delle forze destabilizzanti - a scivolare a valle, originando fenomeni macroscopici quali le frane. La presenza di una coltre vegetale limita le escursioni termiche a livello del suolo che causano fessurazioni, fratture e crepe legate a fenomeni di ritiro tipici di sedimi argillosi. Riduzione dell’erosione e del rotolamento litico Le piante intrappolano il sedimento con radici, fusti e foglie, riducendo la perdita di suolo per erosione. Un impianto di PRATI ARMATI® realizzato sulle scarpa te a monte di canalette di scolo, cunette e fossi di guardia ne evita l’intasamento. L’impianto di PRATI ARMATI® blocca infatti l’erosione sulla scarpata ed evita così che il materiale eroso venga trasportato a valle creando intasamenti. Le opere idrauliche rimangono quindi pulite ed efficienti e non necessiteranno di alcuna manutenzione. L’azione di imbrigliamento esercitata dalla parte epigea si estende anche a ciottoli di varie dimensioni. Questi vengono trattenuti anche in modo indiretto dalle piante che, bloccando l’erosione, impediscono che ne venga a mancare il sostegno al piede e che quindi rotolino a valle. Ovviamente dove il fenomeno di rotolamento di ciottoli e massi è intenso e pericoloso, i PRATI ARMATI® non vanno a sostituire le reti paramassi, ma possono efficacemente essere abbinati a queste, potenziandone gli effetti protettivi e l’efficacia nel tempo.

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Sciacca (AG) - Su uno stesso versante precedentemente sistemato, l’area senza vegetazione è soggetta a fessurazioni e crepe

Ciottoli imbrigliati dalla fitta e robusta coltre vegetale dei PRATI ARMATI®

Su quali litotipi si possono applicare i PRATI ARMATI® Si intendono per terreni trattabili con i PRATI ARMATI® tutte le rocce sciolte (terre) e le rocce lapidee (rocce) che per fessurazione, macrostruttura, tessitura, granulometria, addensamento, ecc. consentono l’attecchimento e lo sviluppo dell’apparato radicale, quali: TERRE: argille, limi, sabbie, ghiaie, loro miscele in proporzioni differenti ROCCE: conglomerati (debolmente cementati), marne (alterate), calcareniti (debolmente cementate),

flysch, piroclastici, scisti, rocce acide o basiche alterate o intensamente fratturate. L’attecchimento è ottenibile anche su suoli che, sotto il profilo pedologico, appaiono totalmente sterili. I PRATI ARMATI® attecchiscono anche su terreni additivati con calce fino al 5% in peso. Le rocce devono essere alterate o più o meno fratturate e la percentuale di attecchimento è proporzionale al grado di alterazione e fratturazione. Sulla roccia integra compatta non è possibile l’attecchimento.