la sottile linea rossa

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Stessa sorte per 12.912 tra collaboratori scolastici e personale docente. Si parla di fatalità mentre la realtà e’ un’altra. La re- altà e’ che circa il 70% degli istituti e’ a ri- schio per carenze strutturali. Su un campione di 132 scuole, la metà ha l’im- pianto elettrico arretrato, il 42% non ha porte anti-panico, il 30% presenta crolli degli intonaci. Il 53% degli edifici e’ privo del certificato di agibilità statica, al 52% manca il certificato di agi- bilità igienico sanitaria, al 64% quello di preven- zione incendi. Le uscite di emergenza sono assenti nel 17% dei casi, ma ostruite nel 43% e le scale di sicurezza risultano assenti in una su quattro. Purtroppo i fondi per l’edilizia scolastica sono stati tagliati del 22%, a danno della sicurezza delle strutture sco- lastiche. Ora e’ il momento di riflettere ed agire, garantendo edifici sicuri ed acco- glienti, tramite un monitoraggio preciso e dettagliato degli edifici scolastici anche a Colleferro dove, tra gli edifici scolastici, il più vecchio è quello della scuola ele- mentare Gerardo Parodi Delfino. Fu co- struita ed inaugurata nel 1937, alle spalle di piazza Littoria, oggi piazza Italia, e di fronte la Chiesa dedicata a Santa Barbara, patrona della città. La scuola e’ intitolata a Gerardo Parodi Delfino, figlio di Leopoldo Parodi Del- fino scomparso insieme al fratello Paolo in un incidente aereo nel 1936, fondatore della città. La nuova struttura sostituì quella già esistente sulla collina del Vil- laggio Vecchio, per accogliere la cre- scente popolazione scolastica. La scuola si sviluppa in tre piani, compreso il pian- terreno, la sua forma a trapezio alleggeri- sce la struttura. Due atri accolgono gli alunni, dagli atri si accede alla mensa e alle sezioni della scuola dell’infanzia. Nei piani superiori ci sono le aule per i labo- ratori di lettura, scientifico, multimediale e spazi per l’attività’ motoria. Collocati al secondo piano, al cen- tro dell’edificio, ci sono gli uffici di segre- teria e la direzione. L’edificio scolastico e’ del 1937, quindi, tra- scorsi oramai settant’ anni, la scuola ha biso- gno di lavori di manu- tenzione necessari ed urgenti, per garantire la sicurezza degli alunni e del personale docente e non docente, nel ri- spetto delle normative vigenti. Circa due anni fa, il personale docente della scuola elementare G.P.D. ha presentato al Co- mune, quale ente competente, una richie- sta relativa alla sostituzione dei due portoni, che consentono l’accesso all’edi- ficio, in quanto gli attuali portoni sono inutilizzabili, usurati e non funzionanti. Purtroppo trascorsi due anni dalla richie- sta, la sostituzione dei portoni non e’ av- venuta, infatti, al momento circa 353 alunni accedono all’edificio da un solo in- gresso, rendendo l’uscita da scuola molto pericolosa, quindi insicura. Il cambio dei portoni e’ indispensabile per garantire e tutelare la sicurezza degli alunni, sempre rispettando gli standard di sicurezza, quali: accesso facilitato per i disabili, gra- dino anti-scivolo, chiusura anti-panico. Il Comune dovrebbe osservare ed applicare la normativa vigente, in materia di sicu- rezza sui luoghi di lavoro Dlgs 626/94, la quale obbliga il datore di lavoro, alla va- lutazione del rischio e l’introduzione di un servizio di prevenzione e protezione, volto a ridurre al minimo le probabilità e il danno conseguente a potenziali infor- tuni o malattie professionali. Infatti, le at- tività necessarie a garantire la sicurezza degli istituti sono a carico del Comune per le scuole materne, elementari e seconda- rie di primo grado, mentre spettano alle Province per gli istituti secondari supe- riori. Tali enti devono provvedere alla rea- lizzazione degli interventi strutturali e di manutenzione degli edifici scolastici, l. 23/96, recanti norme per l’edilizia scola- stica. L’Amministrazione Comunale ha approvato l’avvio dei lavori di manuten- zione, ha garantito interventi strutturali, a tutela della sicurezza e il rispetto delle normative vigenti, ma fino ad oggi non e’ stato apportato alcun intervento per sa- nare la struttura, inoltre, quando piove, in alcune aule dell’edificio scolastico ci sono infiltrazioni d’acqua, causate dalla perdita di integrità del tetto. L’ambiente scolastico deve essere un luogo pulito, ac- cogliente, sicuro. Le condizioni igieniche e di sicurezza dei locali devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale (DPCM del 07/06/95 relativo alla “Carta dei Servizi). I cittadini chiedono di accelerare i tempi per salvare e rendere più agibile l’edificio scolastico, nel rispetto delle norme di si- curezza, al fine di evitare il ripetersi di tragedie, come quella accaduta a Rivoli. Francesca Polo Semplicemente implica un cambiamento culturale di non poco rilievo tramite una rinnovata maturità da parte degli statunitensi: la presa di coscienza che un nero può raggiungere i vertici del potere politico mondiale. Il messaggio risulta potente e vede gli USA, faro per il resto del mondo ed in particolar modo dell'Europa, dire basta al cinismo delle classi sociali medio alte nei confronti di quelle medio basse, quel cinismo che si tramuta spesso in razzismo economico di coloro che possiedono di più rispetto a chi ha di meno: una vergogna. Sotto questo punto di vista ri- tengo che il razzismo economico nasca dalla paura della gente di impoverirsi e perdere il proprio status economico sociale ed affrontare quindi un peggioramento anziché un miglioramento delle proprie condizioni. Ma cos'è la cre- scita individuale nel senso più stretto del termine? Una persona, aldilà della pura biologia, cresce nel momento in cui individua le proprie virtù e le attua vedendole sbocciare, ottenendo in tal modo serenità e gioia nel condurre la propria esistenza. Crescere non significa quindi guadagnare sempre più denaro così come spesso i media, televisione in primis, tendono a farci credere illudendoci il più delle volte che la sola bellezza fisica sia il mezzo per raggiungere notorietà e successo. A dimostrazione di questo disagio psicosociale, del senso di in- soddisfazione e di poca serenità, molte persone dello spettacolo hanno presentato in passato e presentano tutt’ora sintomi depressivi a cui cercano di porre rimedio tramite l’abuso di alcol ,droghe e sesso. Un popolo che vive sereno e che sa riconoscere e realizzare le proprie virtù è un popolo che vivrà in pace con se stesso e con gli altri in quanto non sentirà più minacciata la propria libertà , di conseguenza tenderà ad essere portavoce di tali valori. Gli statunitensi dunque hanno capito che il governo Repubblicano degli ultimi anni (e non solo) ha sempre visto ed agito in base al proprio tornaconto appoggiando l'elite locale che trae beneficio principalmente dal petrolio e dalle in- dustrie belliche disinteressandosi di chi trae disagio, o ancor peggio morte, da questi macabri interessi. Riccardo Autorino 4 La sottile linea rossa [email protected] Associazione Democratici a Colleferro Perchè la vittoria di Obama è importante? LA SOTTILE LINEA R o s s a L a Sottile Linea Rossa è un nuovo foglio in- formativo sulla vita politica e culturale del nostro Paese e di Colleferro, nato dal lavoro dell’Associazione Democratici a Colleferro che riu- nisce intorno a sé molti esponenti del centro-sinistra e che vuole aprirsi al dialogo di tutte le sensibilità e le coscienze che vogliono dare un contributo perché qualcosa si muova e cambi, per concorrere a proget- tare un futuro migliore per la nostra comunità. La laicità, l’equità sociale, l’autodeterminazione delle persone, la libertà di espressione e di scelta, la tutela del lavoro, la cultura, lo sport, la necessità della tu- tela ambientale compatibile con lo sviluppo del ter- ritorio sono i principi e i punti cardine intorno a cui ruota l’azione dell’Associazione e del giornale, che vuole rimettere al centro della discussione il citta- dino, sollecitando un forte senso civico che porti a ri- scoprire il senso di appartenenza ad una comunità come quella di Colleferro E’ necessario riaprire il dialogo e il confronto instaurando un rapporto dia- lettico in una prospettiva riformista in un territorio che soffre il ritardo nello sviluppo e proprio perché ancora troppo lento, è ancora più in difficoltà di fronte alla crisi profonda che sta attraversando il no- stro Paese e allo stesso tempo è importante riaprire un dialogo costruttivo all’interno del centro-sinistra che lo porti ad una strutturazione e a una stabilità tale da poter supportare anche l’importante lavoro che stanno svolgendo i consiglieri comunali di op- posizione. La Sottile Linea Rossa vuole quindi es- sere strumento per riformulare la politica dal basso, con il coinvolgimento di tutti coloro vorranno parte- cipare per imprimere una svolta radicale nella cul- tura politica a cominciare dal linguaggio e dai contenuti che saranno soprattutto propositivi. E’ ne- cessario infatti cambiare la prospettiva, perché solo un atteggiamento propositivo può essere propedeu- tico alla crescita di tutti. La Sottile Linea Rossa è un nome particolare che sta ad indicare la presenza sul nostro territorio di un centro-sinistra progressista e riformista che continua a lavorare e che non ci sta ad arrendersi di fronte alle storture continuamente alimentate da una politica amministrativa che non va nella direzione degli in- teressi dei cittadini e che riesce a cogliere, nono- stante le tante difficoltà, anche gli aspetti meno palesi di un fare politica che troppo spesso getta fumo negli occhi. Diana Stanzani Inserto di Municipia Numero 0 02/12/2008 Intervista ad Antonio Tiribocchi “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” Costituzione Italiana, art. 1 Il primo articolo della Costituzione Italiana afferma che l’Italia è una re- pubblica democratica fondata sul lavoro ma in questi ultimi anni c’è stata una flessione progressiva verso il basso nel tasso di occupazione. Uno dei quadranti particolarmente colpiti dalla recessione produttiva è certamente la Valle del Sacco che dagli anni ’80 in poi, ha visto la perdita progressiva di migliaia di posti di lavoro con un innalzamento vertiginoso del tasso di disoccupazione e un aumento esponenziale del pendolarismo verso la Ca- pitale. La Caffaro, il Gaia, la Alstom, la ARC, la KK System, la Le Petit, la Videocon, tutte aziende che hanno ridotto ai minimi termini le unità la- vorative quando non sono state soggette a procedimenti di chiusura. Posti di lavoro che si perdono e un welfare inesistente che proprio perché tale, incapace a recepire le nuove istanze del problema sociale. Facciamo il punto della situazione con Antonio Tiribocchi, sindacalista e segretario Fil- cem, da anni impegnato sul fronte della difesa del lavoro. D. Quale è la situazione generale dell’ occupazione a Colleferro? R. La situazione è grave sia dal punto di vista occupazionale e produttivo che per il mantenimento dei siti produttivi stessi in quanto sono aziende manifatturiere e oggi, ciò che incide di più, è il costo umano del lavoro che compete con il costo mondiale e con la globalizzazione. Si è creato uno squilibrio verso quei paesi meno progrediti dove il Welfare non c’è. Inoltre, ricade sulla crisi occupazionale anche l’andamento della finanza mondiale e quindi la poli- tica che non protegge ab- bastanza il territorio e l’occupazione, lasciando intravedere una nuova de- stinazione per Colleferro. segue a pag 2 22 novembre 2008, tragedia nel liceo scientifico Darwin di Rivoli, in pro- vincia di Torino. Crolla il soffitto della scuola, inizialmente si pensa che la causa sia il mal tempo, ma dopo accurate perizie da parte dei Vigili del Fuoco, ci si rende conto che la causa dell’accaduto e’ un cedimento strut- turale dell’edificio. Morto un ragazzo di diciassette anni Vito Scafidi, un ferito grave e circa venti feriti più o meno gravi. Tragedia annunciata visto che l’edificio scolastico e’ stato costruito nei primi anni del novecento e ri- strutturato negli anni settanta, quando e’ stata realizzata una nuova ala del- l’edificio. Il crollo però e’ avvenuto nella parte più vecchia dell’istituto. La tragedia di Rivoli solleva inquietanti interrogativi sulle garanzie a tu- tela della sicurezza negli istituti scolastici. 90.478 infortuni nel 2007, tra gli studenti che hanno riportato ferite e contusioni in incidenti avvenuti nelle aule scolastiche. segue a pag 4 I problemi degli edifici scolastici www.democraticiacolleferro.it

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Page 1: La Sottile Linea Rossa

Stessa sorte per 12.912 tra collaboratoriscolastici e personale docente. Si parla difatalità mentre la realtà e’ un’altra. La re-altà e’ che circa il 70% degli istituti e’ a ri-schio per carenze strutturali. Su uncampione di 132 scuole, la metà ha l’im-pianto elettrico arretrato, il 42% non haporte anti-panico, il 30% presenta crollidegli intonaci. Il 53% degli edifici e’privo del certificato diagibilità statica, al 52%manca il certificato di agi-bilità igienico sanitaria, al64% quello di preven-zione incendi. Le uscite diemergenza sono assentinel 17% dei casi, maostruite nel 43% e le scaledi sicurezza risultano assenti in una suquattro. Purtroppo i fondi per l’ediliziascolastica sono stati tagliati del 22%, adanno della sicurezza delle strutture sco-lastiche. Ora e’ il momento di riflettere edagire, garantendo edifici sicuri ed acco-glienti, tramite un monitoraggio preciso edettagliato degli edifici scolastici anche aColleferro dove, tra gli edifici scolastici,il più vecchio è quello della scuola ele-mentare Gerardo Parodi Delfino. Fu co-struita ed inaugurata nel 1937, alle spalledi piazza Littoria, oggi piazza Italia, e difronte la Chiesa dedicata a Santa Barbara,patrona della città.La scuola e’ intitolata a Gerardo ParodiDelfino, figlio di Leopoldo Parodi Del-fino scomparso insieme al fratello Paoloin un incidente aereo nel 1936, fondatoredella città. La nuova struttura sostituìquella già esistente sulla collina del Vil-laggio Vecchio, per accogliere la cre-

scente popolazione scolastica. La scuolasi sviluppa in tre piani, compreso il pian-terreno, la sua forma a trapezio alleggeri-sce la struttura. Due atri accolgono glialunni, dagli atri si accede alla mensa ealle sezioni della scuola dell’infanzia. Neipiani superiori ci sono le aule per i labo-ratori di lettura, scientifico, multimedialee spazi per l’attività’motoria. Collocati al

secondo piano, al cen-tro dell’edificio, cisono gli uffici di segre-teria e la direzione.L’edificio scolastico e’del 1937, quindi, tra-scorsi oramai settant’anni, la scuola ha biso-gno di lavori di manu-

tenzione necessari ed urgenti, pergarantire la sicurezza degli alunni e delpersonale docente e non docente, nel ri-spetto delle normative vigenti. Circa dueanni fa, il personale docente della scuolaelementare G.P.D. ha presentato al Co-mune, quale ente competente, una richie-sta relativa alla sostituzione dei dueportoni, che consentono l’accesso all’edi-ficio, in quanto gli attuali portoni sonoinutilizzabili, usurati e non funzionanti.Purtroppo trascorsi due anni dalla richie-sta, la sostituzione dei portoni non e’ av-venuta, infatti, al momento circa 353alunni accedono all’edificio da un solo in-gresso, rendendo l’uscita da scuola moltopericolosa, quindi insicura. Il cambio deiportoni e’ indispensabile per garantire etutelare la sicurezza degli alunni, semprerispettando gli standard di sicurezza,quali: accesso facilitato per i disabili, gra-dino anti-scivolo, chiusura anti-panico. Il

Comune dovrebbe osservare ed applicarela normativa vigente, in materia di sicu-rezza sui luoghi di lavoro Dlgs 626/94, laquale obbliga il datore di lavoro, alla va-lutazione del rischio e l’introduzione diun servizio di prevenzione e protezione,volto a ridurre al minimo le probabilità eil danno conseguente a potenziali infor-tuni o malattie professionali. Infatti, le at-tività necessarie a garantire la sicurezzadegli istituti sono a carico del Comune perle scuole materne, elementari e seconda-rie di primo grado, mentre spettano alleProvince per gli istituti secondari supe-riori. Tali enti devono provvedere alla rea-lizzazione degli interventi strutturali e dimanutenzione degli edifici scolastici, l.23/96, recanti norme per l’edilizia scola-stica. L’Amministrazione Comunale haapprovato l’avvio dei lavori di manuten-zione, ha garantito interventi strutturali, atutela della sicurezza e il rispetto dellenormative vigenti, ma fino ad oggi non e’stato apportato alcun intervento per sa-nare la struttura, inoltre, quando piove, inalcune aule dell’edificio scolastico cisono infiltrazioni d’acqua, causate dallaperdita di integrità del tetto. L’ambientescolastico deve essere un luogo pulito, ac-cogliente, sicuro. Le condizioni igienichee di sicurezza dei locali devono garantireuna permanenza a scuola confortevole pergli alunni e per il personale (DPCM del07/06/95 relativo alla “Carta dei Servizi).I cittadini chiedono di accelerare i tempiper salvare e rendere più agibile l’edificioscolastico, nel rispetto delle norme di si-curezza, al fine di evitare il ripetersi ditragedie, come quella accaduta a Rivoli.

Francesca Polo

Semplicemente implica un cambiamento culturale di non poco rilievo tramite una rinnovata maturità da parte deglistatunitensi: la presa di coscienza che un nero può raggiungere i vertici del potere politico mondiale. Il messaggiorisulta potente e vede gli USA, faro per il resto del mondo ed in particolar modo dell'Europa, dire basta al cinismodelle classi sociali medio alte nei confronti di quelle medio basse, quel cinismo che si tramuta spesso in razzismoeconomico di coloro che possiedono di più rispetto a chi ha di meno: una vergogna. Sotto questo punto di vista ri-tengo che il razzismo economico nasca dalla paura della gente di impoverirsi e perdere il proprio status economicosociale ed affrontare quindi un peggioramento anziché un miglioramento delle proprie condizioni. Ma cos'è la cre-

scita individuale nel senso più stretto del termine? Una persona, aldilà della pura biologia, cresce nel momento in cui individua le proprievirtù e le attua vedendole sbocciare, ottenendo in tal modo serenità e gioia nel condurre la propria esistenza. Crescere non significa quindiguadagnare sempre più denaro così come spesso i media, televisione in primis, tendono a farci credere illudendoci il più delle volte chela sola bellezza fisica sia il mezzo per raggiungere notorietà e successo. A dimostrazione di questo disagio psicosociale, del senso di in-soddisfazione e di poca serenità, molte persone dello spettacolo hanno presentato in passato e presentano tutt’ora sintomi depressivi a cuicercano di porre rimedio tramite l’abuso di alcol ,droghe e sesso. Un popolo che vive sereno e che sa riconoscere e realizzare le proprievirtù è un popolo che vivrà in pace con se stesso e con gli altri in quanto non sentirà più minacciata lapropria libertà , di conseguenza tenderà ad essere portavoce di tali valori. Gli statunitensi dunque hannocapito che il governo Repubblicano degli ultimi anni (e non solo) ha sempre visto ed agito in base alproprio tornaconto appoggiando l'elite locale che trae beneficio principalmente dal petrolio e dalle in-dustrie belliche disinteressandosi di chi trae disagio, o ancor peggio morte, da questi macabri interessi.

Riccardo Autorino

4 L a s o t t i l e l i n e a r o s s a

[email protected]

AssociazioneDemocratici a Colleferro

Perchè la vittoria di Obama è importante?

LA SOTTILE LINEA Rossa

La Sottile Linea Rossa è un nuovo foglio in-formativo sulla vita politica e culturale delnostro Paese e di Colleferro, nato dal lavoro

dell’Associazione Democratici a Colleferro che riu-nisce intorno a sé molti esponenti del centro-sinistrae che vuole aprirsi al dialogo di tutte le sensibilità ele coscienze che vogliono dare un contributo perchéqualcosa si muova e cambi, per concorrere a proget-tare un futuro migliore per la nostra comunità. Lalaicità, l’equità sociale, l’autodeterminazione dellepersone, la libertà di espressione e di scelta, la tuteladel lavoro, la cultura, lo sport, la necessità della tu-tela ambientale compatibile con lo sviluppo del ter-ritorio sono i principi e i punti cardine intorno a cuiruota l’azione dell’Associazione e del giornale, chevuole rimettere al centro della discussione il citta-dino, sollecitando un forte senso civico che porti a ri-scoprire il senso di appartenenza ad una comunitàcome quella di Colleferro E’ necessario riaprire ildialogo e il confronto instaurando un rapporto dia-lettico in una prospettiva riformista in un territorioche soffre il ritardo nello sviluppo e proprio perchéancora troppo lento, è ancora più in difficoltà difronte alla crisi profonda che sta attraversando il no-stro Paese e allo stesso tempo è importante riaprireun dialogo costruttivo all’interno del centro-sinistrache lo porti ad una strutturazione e a una stabilitàtale da poter supportare anche l’importante lavoroche stanno svolgendo i consiglieri comunali di op-posizione. La Sottile Linea Rossa vuole quindi es-sere strumento per riformulare la politica dal basso,con il coinvolgimento di tutti coloro vorranno parte-cipare per imprimere una svolta radicale nella cul-tura politica a cominciare dal linguaggio e daicontenuti che saranno soprattutto propositivi. E’ ne-cessario infatti cambiare la prospettiva, perché soloun atteggiamento propositivo può essere propedeu-tico alla crescita di tutti. La Sottile Linea Rossa è unnome particolare che sta ad indicare la presenza sulnostro territorio di un centro-sinistra progressista eriformista che continua a lavorare e che non ci staad arrendersi di fronte alle storture continuamentealimentate da una politicaamministrativa che non va nella direzione degli in-teressi dei cittadini e che riesce a cogliere, nono-stante le tante difficoltà, anche gli aspetti menopalesi di un fare politica che troppo spesso gettafumo negli occhi.

Diana Stanzani

Inserto di MunicipiaNumero 0 02/12/2008

Intervista ad Antonio Tiribocchi“L’Italia è una Repubblica

democratica fondata sul lavoro”Costituzione Italiana, art. 1

Il primo articolo della Costituzione Italiana afferma che l’Italia è una re-pubblica democratica fondata sul lavoro ma in questi ultimi anni c’è statauna flessione progressiva verso il basso nel tasso di occupazione. Uno deiquadranti particolarmente colpiti dalla recessione produttiva è certamentela Valle del Sacco che dagli anni ’80 in poi, ha visto la perdita progressivadi migliaia di posti di lavoro con un innalzamento vertiginoso del tasso didisoccupazione e un aumento esponenziale del pendolarismo verso la Ca-pitale. La Caffaro, il Gaia, la Alstom, la ARC, la KK System, la Le Petit,la Videocon, tutte aziende che hanno ridotto ai minimi termini le unità la-vorative quando non sono state soggette a procedimenti di chiusura. Postidi lavoro che si perdono e un welfare inesistente che proprio perché tale,incapace a recepire le nuove istanze del problema sociale. Facciamo ilpunto della situazione conAntonio Tiribocchi, sindacalista e segretario Fil-cem, da anni impegnato sul fronte della difesa del lavoro.D. Quale è la situazione generale dell’ occupazione a Colleferro?R. La situazione è grave sia dal punto di vista occupazionale e produttivoche per il mantenimento dei siti produttivi stessi in quanto sono aziendemanifatturiere e oggi, ciò che incide di più, è il costo umano del lavoroche compete con il costo mondiale e con la globalizzazione. Si è creatouno squilibrio verso quei paesi meno progrediti dove il Welfare non c’è.Inoltre, ricade sulla crisi occupazionale anche l’andamento della finanza

mondiale e quindi la poli-tica che non protegge ab-bastanza il territorio el’occupazione, lasciandointravedere una nuova de-stinazione per Colleferro.

segue a pag 2

22 novembre 2008, tragedia nel liceo scientifico Darwin di Rivoli, in pro-vincia di Torino. Crolla il soffitto della scuola, inizialmente si pensa che lacausa sia il mal tempo, ma dopo accurate perizie da parte dei Vigili delFuoco, ci si rende conto che la causa dell’accaduto e’ un cedimento strut-turale dell’edificio. Morto un ragazzo di diciassette anni Vito Scafidi, unferito grave e circa venti feriti più o meno gravi. Tragedia annunciata vistoche l’edificio scolastico e’ stato costruito nei primi anni del novecento e ri-strutturato negli anni settanta, quando e’ stata realizzata una nuova ala del-l’edificio. Il crollo però e’ avvenuto nella parte più vecchia dell’istituto.La tragedia di Rivoli solleva inquietanti interrogativi sulle garanzie a tu-tela della sicurezza negli istituti scolastici. 90.478 infortuni nel 2007, tra glistudenti che hanno riportato ferite e contusioni in incidenti avvenuti nelleaule scolastiche.

segue a pag 4

I problemidegli edifici scolastici

w w w . d e m o c r a t i c i a c o l l e f e r r o . i t

Page 2: La Sottile Linea Rossa

Non ci sono vere e proprieprospettiva occupazionali sulterritorio ma solo politiche in-dirizzate verso il settore ter-ziario e dei servizi. Lo SLIMnon è alternativo perché la ric-chezza vera è prodotta dallefabbriche e dalla produzionein generale.D. Sulla poca partecipa-zione alle manifestazionidella ARC e Alstom?R. Oggi il contesto sociale ècambiato, è diminuita la soli-darietà sociale anche all’in-terno della stessa classeoperaia. Sarà inevitabile, mabisognerà proclamare unostato di emergenza sul territo-rio ed è sempre più compli-cato perché se le fabbrichevanno in crisi tutto il resto vain crisi. Parlare di 400 posti dilavoro persi su un territoriocome il nostro, significa avereuna forte ricaduta sullo stesso.Già dall’inizio dell’estate ab-biamo chiesto un tavolo istitu-zionale per creare politicheatte a determinare interventispecifici sul territorio magariattraverso la costituzione deldistretto industriale. Politicheche favoriscano quindi la pos-sibilità d’investimento di im-prenditori che potrebberoutilizzare gli impianti già esi-stenti ma dismessi.D. Per quanto riguarda ildisinteresse dei commer-cianti a partecipare agliscioperi?R. La perdita di lavoro com-porta la decurtazione dello sti-pendio e quindi ripercussionisul territorio e le possibilitàoccupazionali di Roma non

bastano. Neanche gli enti am-ministrativi sostengono la di-soccupazione ed è per questoche tutto il territorio deve par-tecipare alla lotta. Su Colle-ferro ci sono appetiti vari,responsabilità mai date, unacittà annichilita e politici chenel corso del tempo hannopreso decisioni che hanno por-tato a queste condizioni, peresempio i termovalorizzatoriancora non bruciano la nostraimmondizia. Ad oggi la poli-tica non è stata in grado dicreare un centro di compo-

staggio per smaltire i nostri ri-fiuti e la discarica.D. Quali sono le diffe-renza tra FIATAVIO,ARC,KSS;Alstom?R. La FIATAVIO vive sullecommesse europee, quindifinchè va l’Arianne tutto è ok.La ARC è una società pretta-mente manifatturiera ed è sot-toposta ad una competizionedirompente, le case automobi-listiche chiedono costi a ri-basso mentre il Welfare incidesempre sulla componenteumana del lavoro impedendoai costi di scendere sotto unacerta soglia e rendendoli menocompetitivi sul mercato mon-diale globalizzato. L’Alstomdal contesto sociale non do-vrebbe avere problemi inquanto produttrice di treni, in-fatti in Italia continua l’incre-mento dello spostamento

umano e di merci su rotaia maè pur vero che non ci sono piùrisorse economiche e da 4anni non si producono piùtreni nuovi. L’Alstom quindidecide di trasformare la mis-sione di Colleferro indiriz-zando il sito verso lamanutenzione. Il problema stanel fatto che ad oggi non si in-travedono commesse di manu-tenzione che garantiscano lasopravvivenza dello stabili-mento oltre luglio 2009. Co-noscendo la necessità dimateriale rotabile del nostro

paese, sapendo quantanecessità abbia il parcomacchine esistente dimanutenzione, non si rie-sce a comprendere per-ché uno stabilimento

moderno, tecnologicamenteavanzato e composto da per-sonale con professionalità dieccellenza debba chiudere.Noi diciamo no la braccio diferro che rischia di istaurarsitra istituzioni e azienda e chia-miamo tutti questi soggettialle loro responsabilità. Nonvogliamo essere usati comemerce di scambio per forzaredecisioni politiche ma nonpossiamo neanche però atten-dere i tempi secolari dellastessa. I tempi sono stretti oc-corrono decisioni rapide checonsentano di mantenere invita questo sito produttivo inattesa di progetti che garanti-scano una possibilità futura disviluppo. La ARC si trova in-vece in mobilità per cessataattività e se entro il 29 ottobrecorrente mese non si trova unaccordo la fabbrica chiude. La

procedura dura 75 gg. Di cui30 servono per trovare un ac-cordo sindacale, se entro que-sto termine non si riesce gliulteriori 45 gg. spostano lacontrattazione sul piano istitu-zionale. La KSS andrà incassa integrazione ordinariaper 6 settimane e saranno 100i lavoratori interessati. Però100 sono il numero massimodi persone, cioè la ditta met-terà di settimana in settimanain cassa integrazione un certonumero di lavoratori fino adun massimo di 100. La KSSchiede da una parte la cassaintegrazione e dall’altra fafare i straordinari cosa piutto-sto anomala. Infatti la cassaintegrazione viene chiesta perle commesse FIAT in calo e lostraordinario per le commesseAUDI di cui l’azienda ha unaforte richiesta. Oggi purtroppole aziende funzionano così acompartimenti stagni.Considerazioni personaliCredo che tutti noi stiamo spe-rimentando le conseguenze diun mercato senza regole.Stiamo assistendo addiritturaalla necessità di interventodello Stato per salvare bancheche altrimenti fallirebberomettendo in seria crisi l’interoassetto produttivo del paese.Credo che tutto sommato oc-correrà riflettere sul fatto cheil mercato da solo non riesce aregolarsi e che quindi occorrapensare ad un sistema di re-gole che rimetta al centro l’es-sere umano e riconduca lamerce e il profitto nel postoche meritano.

Davide Bucci

La battaglia durissima e coraggiosa por-tata avanti dalla famiglia Englaro costitui-sce un punto di partenza del quale ora lapolitica non potrà non tener conto equindi dovrà accelerare la discussione inParlamento perché finalmente si arrivi aduna legge chiara con la quale, come af-ferma il Senatore del Pd, Ignazio Marino,le persone possano esprimersi: chi pensache non vorrebbe vivere in uno stato incui vi è la ragionevole certezza di non re-cuperare l’integrità intellettiva deve potercomunicare questa sua volontà. La suaproposta di legge, sottoscritta da 101 se-natori, laici e cattolici anche del centro-destra, sul testamento biologico e control'accanimento terapeutico, parte dal prin-

cipio che il diritto che si vuole ricono-scere è quello di permettere ad ogni per-sona di indicare le cure e i trattamenti cheritiene accettabili per se stesso, nel caso incui un giorno, per un incidente o unagrave malattia, diventasse incapace di in-tendere e di volere. Poter chiedere, quindi,ai medici di sospendere o non attivareprocedure e terapie (pensiamo ad esempioal respiratore meccanico o all'alimenta-zione artificiale con un tubicino inseritochirurgicamente nello stomaco) che non siconsiderano appropriate e sopportabili.Questo è un diritto che oggi ogni pazientecosciente esercita attraverso il meccani-smo del consenso informato, obbligatorioper legge, e che permette di poter rifiutare

trattamenti o cure a cui non ci si vuolesottoporre. A Roma, il X Municipio isti-tuirà presso i suoi uffici uno speciale Re-gistro per raccogliere le dichiarazioni ditestamento biologico da parte di quei cit-tadini che intendono in questo modo eser-citare il proprio dirittoall’autodeterminazione sul trattamento sa-nitario di fine vita. E’ un passo impor-tante, di avvicinamento verso i cittadini,sarebbe altrettanto importante se lo stessopercorso venisse intrapreso dall’ammini-strazione comunale di Colleferro, con laproposta e il sostegno dei consiglieri co-munali.

Diana Stanzani

2 L a s o t t i l e l i n e a r o s s a 3 L a s o t t i l e l i n e a r o s s a

...generato da un continuo riformare, il pro-clamare di aver trovato il modo per mi-gliorare la situazione dell'università, adaver spinto milioni di italiani a scendere inpiazza per ribellarsi ai maldestri tentativi diricucire uno strappo generato da anni edanni di politica di tagli e mal gestione dellerisorse. La nostra generazione additata datutti come incapace di gestire una situa-zione del genere, sta prendendo coscienzadelle problematiche che attanagliano il no-stro futuro e si sta organizzando non in ma-niera sterile (come ci ha definito partedell'opinione pubblica) ma producendo unacampagna finalizzata alla sensibilizzazionedi tale problema che per molti (la maggio-ranza) sarebbe stato meglio nascondere.Nel mondo universitario tale riforma non èstata accettata nel migliore dei modi, infattil'azione più diretta e tangibile è un tagliodrastico ai fondi destinati agli atenei che siaggira a 1500 milioni di euro in soli cinqueanni. Come si può ben capire queste ridu-zioni provocheranno:1 -Abbassamento generale della qualità di-dattica2 - Trasformazione delle università in fon-dazioni – Le università raccoglieranno fi-nanziamenti privati e la loro naturapubblica verrà annullata, verranno orga-nizzate in classiA classi B in funzione dellacapacità economica della regione di appar-tenenza, il sistema del diritto allo studioverrà cancellato e non sarà più garantita lapossibilità di studi universitari ai “merite-voli anche se in condizioni disagiate.” Laprivatizzazione dell'università provocheràun incremento delle tasse universitarie, inrelazione a questo la grande maggioranza

delle famiglie italiane si ritroveranno inca-paci di garantire ai propri figli un percorsopiù completo degli studi.3 - riduzione del turn-over personale, con-siste in una diminuzione progressiva (1 su10, poi 1 su 5 e 2 su 12) delle nuove as-sunzioni dei docenti rispetto ai pensiona-menti degli stessi, cioè ogni 12 docenti cheandranno in pensione saranno assunti solo2 “giovani” sostituti. Lo studente non potràinteragire con il mondo della ricerca e dellaproduzione di nuove conoscenze, non ci sa-ranno né tesi sperimentali, né laboratori diricerca né nuovi ricercatori e spariranno lescuole di dottorato, le università pubblichediventeranno semplicemente super licei.4 - Riduzione dei servizi agli studenti- ri-duzione delle infrastrutture (aule, bibliote-che, laboratori), perdita della competitivitàrispetto alle università straniere.Noi anche se riteniamo necessario un cam-

biamento della situazione universitaria ita-liana, non crediamo che questo sia possi-bile attraverso una politica di tagliindiscriminati, ma pensiamo sia necessariauna valutazione più realistica finalizzata acreare soluzioni di beneficio concrete neltempo.In conclusione ci appelliamo all'opinionepubblica affinché siate solidali con noi inquesta lotta senza colori.

Guido FestaAndrea Gisana

Alessio MontesantiRiccardo Autorino

La sentenza della Cassazioneche ha dato il via libera alla so-spensione dell’alimentazioneper Eluana Englaro segna unasvolta fondamentale nella vitadella famiglia Englaro e tracciaun precedente importantissimonelle battaglie di civiltà del no-stro millennio. “Il diritto al-

l’autodeterminazione terapeu-tica esiste in tutte le fasi dellavita anche in quella terminale”afferma la Cassazione , unasvolta perché per la prima voltasi stabilisce che il diritto costi-tuzionale al rifiuto delle cureprevale su quello degli altri. Igiudici entrano nel merito e ri-

solvono un conflitto normativoche ha tenuto ferme per anni,otto diverse proposte di legge.La scelta di fine vita è un fattoprivato, dell’individuo e dellafamiglia, non è sociale, non èpubblico.

Scelte di fine vita

Forse sarà la crisi economica,forse sarà il clima di esasperazione...