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LA SCUOLA DELL’AUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

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Page 1: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

LA SCUOLA DELL’AUTONOMIA

A cura di

Pavia Ottobre 2002

Page 2: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

PAROLE CHIAVE

1. Risorse:

• Per i bisogni e le potenzialità degli studenti

• Per la creatività professionale degli insegnanti

• Per una nuova gestione delle informazioni e della comunicazione a scuola

• Per il successo formativo

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PAROLE CHIAVE

2. Aula:

• Conta la persona: si insegna con attenzione ai percorsi individuali

• Conta il risultato: si studia per usare al meglio le conoscenze

Page 4: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

PAROLE CHIAVE

1. Rapporti:

• Nella scuola: per realizzare progetti nell’ambito degli obiettivi nazionali della scuola

• Della scuola: per dialogare con altre scuole, con le istituzioni, la società, la cultura e il mondo del lavoro

Page 5: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

FINALITA’

• L’autonomia è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale;

• L’autonomia si sostanzia nella progettazione e realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umanasviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famigliedomanda delle famiglie e alle caratteristiche dei soggetti coinvolticaratteristiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo successo formativo coerentemente con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento.

Page 6: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

AMBITI• Flessibilità didattica e organizzativa nell'ambito di un

organico piano dell’offerta formativa che espliciti la programmazione:

– curricolare

– extracurricolare

– educativa

– organizzativa

• Riorganizzazione dei percorsi didattici per obiettivi formativi e competenze (nell’ambito dei programmi attuali)

• Compensazioni tra discipline e attività (decremento entro il 15% del monte ore annuale)

• Monte ore annuale calcolato su 33 settimane

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AUTONOMIA DIDATTICA

• Articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività;

• definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l’unità oraria della lezione;

• attivazione di percorsi didattici individualizzati;

• articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso;

• aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari;

Page 8: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

AUTONOMIA DIDATTICA

• organizzazione di iniziative di recupero e sostegno;

• attivazione di insegnamenti integrativi facoltativi ;

• realizzazione di attività organizzate in collaborazione con altre scuole e con soggetti esterni per l'integrazione della scuola con il territorio;

• iniziative di orientamento scolastico e professionale;

• iniziative di continuità;

• individuazione di modalità e criteri di valutazione degli alunni;

• individuazione di criteri per la valutazione periodica dei risultati;

• accordi e convenzioni per il coordinamento di attività di comune interesse di più scuole.

Page 9: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

AUTONOMIA ORGANIZZATIVA

• Le istituzioni scolastiche adottano ogni modalità organizzativa che sia espressione di libertà progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo di studio;

• Le istituzioni scolastiche stabiliscono gli adattamenti del calendario in relazione alle esigenze derivanti dal P.O.F.;

• Le istituzioni scolastiche organizzano in modo flessibile

• orario complessivo del curricolo e quello destinato alle singole discipline, anche sulla base di una programmazione pluridisciplinare.

Page 10: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

AUTONOMIA di RICERCA, SPERIMENTAZIONE e SVILUPPO

Le istituzioni scolastiche esercitano tale forma di autonomia curando:

• la progettazione formativa e la ricerca valutativa;

• la formazione e l’aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico;

• l’innovazione metodologica e disciplinare;

• la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione;

• la documentazione educativa e la sua diffusione all’interno della scuola;

• gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici.

Page 11: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

DELIBERECaratteristiche:

• individuazione del problema da affrontare

• definizione obiettivi da perseguire

• individuazione strumenti da adottare

• definizione condizioni organizzative

• definizione responsabilità di attuazione

• individuazione metodologie prescelte (libertà d'insegnamento)

• individuazione modalità di verifica

• definizione eventuale preventivo di spesa

• individuazione modalità di comunicazione alle famiglie

• comunicazione per conoscenza al Provveditore agli Studi, al Consiglio Scolastico Provinciale e all'IRRSAE competente

Page 12: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

BUDGET DI SCUOLA

ENTRATE

• Sperimentazione del POF

• Formazione per l'autonomia

• Iniziative DPR 567/96

• Progetti speciali

– Lingue 2000

– Musica

– Educazione motoria

• Residui anni precedenti

• Altri (Enti locali, ecc.)

SPESE

• Spese per il personale e gli esperti esterni

• Spese per studenti

• Spese di funzionamento e gestione, acquisto di materiali

• Convenzioni con enti esterni, associazioni, enti locali, ecc.

• Spese di progettazione, valutazione e documentazione

• Spese per attività di formazione attinenti alla sperimentazione

• Spese per la documentazione e la comunicazione

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PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA

E’ il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’Istituzione Scolastica:

– esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa adottata in autonomia dalle scuole

– è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi

– riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa

– comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità

Page 14: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

PROCEDURA PER IL P.O.F.

DIRIGENTE SCOLASTICO:

• attiva i rapporti necessari con gli enti locali e le realtà operanti sul territorio

CONSIGLIO DI CIRCOLO O D’ISTITUTO:

• definisce indirizzi e scelte generali di gestione e di amministrazione, tenuto conto delle proposte e dei pareri di organismi e associazioni di genitori e studenti

COLLEGIO DEI DOCENTI:

• elabora il Piano dell’Offerta Formativa

CONSIGLIO DI CIRCOLO O D’ISTITUTO:

• adotta il Piano dell’Offerta Formativa, che è reso pubblico e consegnato in copia agli alunni e alle famiglie all’atto dell’iscrizione

Page 15: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

INDICATORI SUGGERITIAttività progettuale:

• flessibilità

– che riguarda le scelte innovative compiute da ciascuna scuola rispetto alle attività didattiche, organizzative, curricolari ed extracurricolari

• integrazione

– che riguarda la coerenza progettuale delle diverse iniziative, nonché gli aspetti di relazione costruttiva e funzionale della scuola con le comunità locali

• responsabilità

– che investe tutti i processi decisionali attivati da ciascuna scuola, nell'ambito della propria discrezionalità e attraverso il coinvolgimento di tutte le componenti. Tale responsabilità si esplica attraverso una analisi di fattibilità e l'individuazione degli strumenti per raggiungere gli obiettivi formativi di cui rendere conto attraverso procedure di autovalutazione e verifica interna, indicandone tempi, criteri e modalità utili anche ai fini delle successive azioni di monitoraggio previste dall'Amministrazione

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COORDINAMENTO DELLE COMPETENZE

• Organi collegiali della scuola: garantiscono l’efficacia dell’autonomia delle Istituzioni Scolastiche nel quadro delle norme che ne definiscono competenze e composizione

• Dirigente scolastico: esercita le funzioni del Dlvo 6/3/1998, n. 59 nel rispetto delle competenze degli organi collegiali

• Docenti: compito e responsabilità della progettazione e attuazione del processo di insegnamento e di apprendimento

• Responsabile amministrativo: direzione dei servizi di segreteria nel quadro dell’unità di conduzione del dirigente scolastico

• Personale, genitori e studenti: partecipano al processo di attuazione e sviluppo dell’autonomia assumendo le rispettive responsabilità

Page 17: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

FUNZIONI OBIETTIVO

• 4 funzioni obiettivo in ogni scuola dimensionata, compresa la funzione di collaboratore vicario del capo di istituto

– per realizzare le finalità della scuola dell'autonomia

– per valorizzare la professionalità e l'impegno aggiuntivo degli insegnanti

• retribuite con una somma di £. 3.000.000 annui lordi ciascuna

Page 18: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

FUNZIONI OBIETTIVO• Il collegio dei docenti, nel mese di settembre prima dell'inizio delle

lezioni, identifica nell'ambito del P.O.F. le funzioni-obiettivo riferite alle aree previste dall’art.28 del C.C.N.L., definendo, altresì, contestualmente, le competenze e i requisiti professionali necessari per l'accesso a ciascuna delle funzioni medesime.

• Il collegio dei docenti, ferma restando la propria autonomia organizzativa, può avvalersi di una commissione nominata al suo interno.

• Successivamente i docenti che ne hanno interesse presentano la domanda.

• Il collegio dei docenti, entro 15 giorni dall’inizio delle lezioni, con motivata deliberazione designa i docenti cui assegnare le funzioni obiettivo tra coloro che ne abbiano fatto domanda ed abbiano dichiarato la loro disponibilità a frequentare specifiche iniziative di formazione in servizio di cui all’art.17 del presente contratto. La dichiarata disponibilità a permanere nella stessa scuola per l’intera durata dell’incarico costituisce titolo preferenziale.

Page 19: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

FIGURE PER L'AUTONOMIA

Area 1 - Gestione del piano dell'offerta formativa:

• a) coordinamento delle attività del Piano

• b) coordinamento della progettazione curricolare

• c) valutazione delle attività del Piano

Page 20: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

FIGURE PER L'AUTONOMIA

Area 2 - Sostegno al lavoro dei docenti:

• a) analisi dei bisogni formativi e gestione del Piano di formazione e aggiornamento

• b) accoglienza dei nuovi docenti

• c) produzione dei materiali didattici

• d) coordinamento dell’utilizzo delle nuove tecnologie e della biblioteca

• e) cura della documentazione educativa

• f) coordinamento nella scuola dell'attività di tutoraggio connessa alla formazione universitaria dei docenti

Page 21: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

FIGURE PER L'AUTONOMIA

Area 3 - Interventi e servizi per studenti:

• a) coordinamento delle attività extracurricolari

• b) coordinamento e gestione delle attività di continuità, di orientamento e tutoraggio

• c) coordinamento delle attività di compensazione integrazione e recupero

Page 22: LA SCUOLA DELLAUTONOMIA A cura di Pavia Ottobre 2002

FIGURE PER L'AUTONOMIA

Area 4 - Realizzazione di progetti formativi d'intesa con enti ed istituzioni esterni alle scuole:

• Coordinamento dei rapporti con enti pubblici o Aziende anche per la realizzazione di stage formativi

• Coordinamento delle attività di scuola-lavoro e di stage formativi

• Coordinamento delle attività con la formazione professionale

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AGENDA

• Elaborazione e formulazione del Piano dell'Offerta Formativa

• Iniziative sperimentali per il 2002/2003 e relativo programma finanziario

• Individuazione e designazione delle Funzioni Obiettivo

• Piano annuale di aggiornamento e formazione dei docenti

• Attuazione della Legge 9/1999