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La Salute bolle in pentola?
I Disturbi dellAlimentazione tra classificazioni diagnostiche e
nuovi consumi
Dott.ssa Laura Bellin,
Psichiatra e PsicoterapeutaResponsabile Centro Provinciale di Riferimento per i Disturbi del Comportamento Alimentare e del PesoDipartimento di Salute Mentale ULSS 6 - Vicenza
CENTRI REGIONALI E PROVINCIALI
NEL VENETOULSS n 6
Vicenza
(2003)
ULSS n 10
Veneto Orientale
(2001)
ULSS n 9
Treviso
(2005)
VILLA
MARGHERITA
AmbulatorioBassano
AmbulatorioSchio
Ambulatorio Montecchio
(2001)
AO di Padova
(2005)
AO di Verona
(2005)
MARGHERITA
VILLA GARDA
VILLA S.
CHIARA
PARCO DEI
TIGLI
ANORESSIA 733
PRIME VISITE DA APRILE 2004 AD APRILE 2013
BULIMIA
BED
OBESITA
458
813
3998
Popolazione residente
871.000
Dai 12 ai 25 anni
80.000 femmine
Istat 2015522NAS
Fino al 2012Dal 2013 Rete aziendale per la prevenzione, cura e riabilitazione dei pazienti affetti da obesit
Vincenzo Campi 'I mangiatori di ricotta'
1.1. ClassificazioneClassificazione diagnosticadiagnostica deideiDCADCA
2.2. QuadriQuadri cliniciclinici eded ipotesiipotesieziopatogeneticheeziopatogenetiche
3.3. Cibo,Cibo, consumi,consumi, curacura didi ss........
sono inclusi nel DSM -5 come DISTURBI MENTALI
Un disturbo dellalimentazione pu essere definito come undisordine persistente del modo di alimentarsi con alterazionenellassunzione di cibo in quantit e qualit che compromette inmodo significativo la salute fisica ed il funzionamento psicosociale
I disturbi dellalimentazione includono lanoressia nervosa, labulimia nervosa ed il disturbo da alimentazione incontrollata
Lobesit non inclusa nei disturbi del comportamento alimentarepoich non ne stata accertata lassociazione costante con alcunasindrome psicologica o comportamentale anche se frequentementecorrelata ad alti livelli di psicopatologia
DSM 5: Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali American Psychiatry Association, 2013
1) Definizione di disturbo alimentare
Esistenza di una marcata distorsione delle abitudini alimentari del soggetto o di un comportamento anomalo finalizzato al controllo del peso
Presenza di atteggiamenti di accompagnamento ai disturbi della condotta alimentare come ad esempio sovra-stima della propria immagine corporea e del sovra-stima della propria immagine corporea e del proprio peso corporeo
Questo disturbo in s o i comportamenti a suo corollario si traducono in difficolt clinicamente rilevanti del funzionamento fisico, psico-sociale o dello stato di salute del soggetto
Deve essere escluso che il disturbo sia secondario ad altre condizioni mediche o psichiatriche
Tratto da: CG Fairburn, PJ Harrison. Eating disorders. Lancet 2003; 361: 40716
DSMDiagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders
Che cosa il DSM-? Il Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali,
IV edizione un testo che e' stato redatto da una commissione di esperti nominata dalla A.P.A.(Associazione Americana dei Psichiatri).
Elenca le definizioni dei disturbi mentali che incontrano il consenso degli psichiatri e della comunit scientifica internazionale, e di ogni disturbo illustra la descrizione internazionale, e di ogni disturbo illustra la descrizione dei sintomi e le linee guida per formulare una diagnosi corretta.
A che cosa serve il DSM-? Il DSM- uno strumento a disposizione dei medici e
dei professionisti della sanit che permette di riconoscere precocemente i disturbi psichiatrici e di formulare una diagnosi accurata.
DSM V1. i feeding disorders sono compresi tra
gli eating disorders
2. i criteri diagnostici degli eating 2. i criteri diagnostici degli eating disorders sono modificati in modo che la diagnosi possa essere posta indipendentemente dallet di esordio e presentazione
I criteri diagnostici del DSM -IV non sono adatti a bambini-preadolescenti perch:
- I bambini e i preadolescenti hanno minori capacit di espressione verbale e di astrazione, minore espressione verbale e di astrazione, minore consapevolezza delle emozioni e minore capacit di controllo dei propri comportamenti rispetto agli adulti - Queste differenti caratteristiche sembrano ascrivibili a stadi diversi di maturazione del cervello pi che a differenti esperienze di vita.
I disturbi alimentari nell infanzia e preadolescenza differiscono per:
- minore squilibrio nel rapporto maschi/femmine- presenza di disturbi specifici (es.:food avoidance- presenza di disturbi specifici (es.:food avoidanceemotional disorder e selective eating)
-La bulimia nervosa si osserva solo in preadolescenza, mentre il BED presente anche in et infantile
-Lanoressia nervosa rara, ma presente. E maggiore il rischio di complicanze fisiche
DISTURBI DELLA NUTRIZIONE E
DELLALIMENTAZIONE
1) Anoressia Nervosa 2) Bulimia Nervosa 3) Binge Eating Disorders 4) Disturbo Evitante / Restrittivo dellassunzione di
cibo 5) Disturbo della ruminazione 5) Disturbo della ruminazione 6) Pica 7) Altri disturbi specifici della nutrizione e
dellalimentazione (Night Eating Syndrome, anoressia atipica, bulimia atipica, BED atipico, disturbo purgativo)
8) Disturbi della nutrizione e dellalimentazione non specificati
Classificazione dei principali disturbi alimentari
Anoressia nervosa
Bulimia nervosa
Binge Eating disorder Binge Eating disorder
Eating disorders atipici (altrimenti e non altrimenti specificati)
Tratto da: CG Fairburn, PJ Harrison. Eating disorders. Lancet 2003; 361: 40716
Lanoressia e la bulimia sono i principali disturbi del comportamento alimentare.
Si tratta di fenomeni complessi che presentano aspetti di conformit e contemporaneamente di contemporaneamente di grande variabilit.
Non possibile considerarle come due sindromi completamente separate, in quanto esistono notevoli oscillazioni in uno stesso individuo tra un tipo e laltro
A . Restrizione dellapporto energetico relativo al bisogno, che induce un significativo basso peso relativamente allet, sesso, evoluzione dello sviluppo e salute fisica. Un significativo basso peso definito come un peso minore del minimo normale o, per i bambini e gli adolescenti, minore del minimo atteso.
Anoressia nervosa. Criteri diagnosticiDSM 5 (1)
adolescenti, minore del minimo atteso. B . Intensa paura di aumentare di peso o dingrassare, o comportamento persistente che interferisce con laumento di peso, nonostante un peso significativamente basso. C. Anomalia nel modo in cui percepito il peso e la forma del proprio corpo; inappropriata influenza del peso e della forma del corpo sulla propria autostima, o persistente perdita della capacit di valutare la gravit della attuale perdita di peso.
Anoressia nervosa. Criteri diagnosticiDSM 5 (2)
C. Anomalia nel modo in cui percepito il peso e la forma del proprio corpo; inappropriata influenza del peso e della forma del corpo sulla propria autostima, o persistente perdita della capacit di valutare la gravit della attuale perdita di peso.
Due sottotipi: - Con Restrizioni durante gli ultimi tre mesi - Con Restrizioni durante gli ultimi tre mesi - Con Abbuffate/Condotte di Eliminazione durante gli ultimi tre mesi.
GRAVITALieve: BMI 17 Moderata: BMI 16- 16,99 Severa: BMI 15-15,99 Estrema: BMI < 15
BULIMIA NERVOSA CRITERI DSM -5A - Ricorrenti di abbuffate. Unabbuffata caratterizzata da entrambi i seguenti. 1) Mangiare,in un periodo di tempo circoscritto (per esempio nellarco di due ore), una quantit di cibo che indiscutibilmente maggiore di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso periodo di tempo in circostanze simili. 2) Senso di mancanza di controllo sullatto di mangiare durante lepisodio (per esempio sentire di non poter smettere di mangiare o di non poter controllare cosa o quanto si sta mangiando). B - Ricorrenti comportamenti di compenso volti a prevenire laumento di peso, come vomito autoindotto, abuso-uso improprio di lassativi, diuretici o altri farmaci; digiuno o esercizio fisico eccessivo. C - Le abbuffate compulsive e utilizzo improprio di mezzi di compenso avvengono C - Le abbuffate compulsive e utilizzo improprio di mezzi di compenso avvengono in media almeno una volte a settimana per tre mesi. D - La valutazione di s inappropriatamente influenzata dalla forma e dal peso del corpo. E - Il disturbo non si riscontra soltanto nel corso di episodi di anoressia nervosa.
ATTUALE SEVERITA Episodi compensatori inappropriati a settimana: Lieve: 1-3 Moderata: 4-7 Severa: 8-13 Estrema: 14 o pi
BINGE EATING DISORDER/DISTURBO DA ALIMENTAZIONE INC ONTROLLATA CRITERI DSM -5
A - Ricorrenti di abbuffate. Unabbuffata caratterizzata da entrambi i seguenti. 1) Mangiare,in un periodo di tempo circoscritto (per esempio nellarco di due ore), una quantit di cibo che indiscutibilmente maggiore di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso periodo di tempo in circostanze simili. 2) Senso di mancanza di controllo sullatto di mangiare durante lepisodio (per esempio sentire di non poter smettere di mangiare o di non poter controllare cosa o quanto si sta mangiando). B Gli episodi di abbuffate sono accompagnati da almeno tre o pi dei seguenti sintomi:1) Mangiare pi rapidamente del normale2) Mangiare fino a sentirsi sgradevolmente pieni2) Mangiare fino a sentirsi sgradevolmente pieni3) Mangiare grandi quantit di cibo anche se non ci si sente affamati4) Mangiare da soli a causa dellimbarazzo per quanto si sta mangiando5) Sentirsi disgustati verso se stessi, depressi o molto in colpa dopo lepisodioC E presente marcato disagio riguardo alle abbuffate D - Le abbuffate avvengono in media almeno una volte a settimana per tre mesi. E Labbuffata non associata alla messa in atto sistematica di condotte compensatorie inappropriate come nella bulimia nervosa, e non si verifica esclusivamente nel corso di bulimia nervosa o di anoressia nervosa. ATTUALE SEVERITA Episodi compensatori inappropriati a settimana: Lieve: 1-3 Moderata: 4-7 Severa: 8-13 Estrema: 14 o pi
La prevalenza di anoressia nervosa nelle donne
con pi di 18 anni nel corso della vita di 1 caso
ogni 100
La prevalenza di tutti i disturbi alimentari in La prevalenza di tutti i disturbi alimentari in
donne ed uomini con pi di 18 anni nel corso della
vita del 3,3%
Sono in aumento i casi con esordio precoce di
anoressia nervosa (11-13 anni)
L'incidenza (nuovi casi/anno) di anoressia e bulimia, nella popolazione femminile, si aggira su 20 /100000 persone allanno, mentre la prevalenza (numero di persone che sviluppa la malattia) dei (numero di persone che sviluppa la malattia) dei vari disturbi dellalimentazione nella fascia di popolazione a rischio (donne tra i 18 e i 25 anni) supera il 12,7% (il che significa che pi di una giovane donna su dieci soffre di un DCA).
- Storia naturale: remissione per Bulimia Nervosa , non per Anoressia Nervosa con durata superiore a 2 anni
Prognosi
-Nel 30% dei casi di A.N. si ha viraggio a bulimia nervosa, di solito entro 5 anni dallesordio-- Mortalit: 5-10 volte superiore alla pop.gen.-20% per suicidio
Prognosi Tasso di remissione: 20-30% dopo 2-4 anni
dallesordio e del 70-80% dopo 8 o pi anni. Nel 10-20% dei casi cronicizza La malattia recidiva frequentemente; le
remissioni durature riguardano il 40% dei remissioni durature riguardano il 40% dei casi.
Esistono dei fattori prognostici sfavorevoli: grave deficit di immagine corporea, mancanza di critica di malattia, presenza di altri disturbi psichiatrici e
organici.
Epidemiologia dellanoressia nervosa
Lanoressia nervosa, pur costituendo il disturbo meno frequente tra i disturbi dellalimentazione, risulta il pi grave.
La frequenza dellanoressia nella popolazione generale dello 0,5-1% ed pi alta in alcuni generale dello 0,5-1% ed pi alta in alcuni fasce det (tra i 12 e i 25 anni)
in Veneto Anoressia, Bulimia e Disturbi atipici (casi non ancora clinicamente rilevabili) colpiscono pi di dieci adolescenti e giovani adulte su cento: AN 2%; BN 4,6%; BED 0,6%; DCA NAS 5,7%.
Sintesi dei dati epidemiologici
Anoressia e bulimia colpiscono soprattutto le donne (90-95% dei casi).
L'et desordio cade, per lo pi, fra i 10 e i 30 anni: let media dinsorgenza 17 anni. Sono anni: let media dinsorgenza 17 anni. Sono descritte forme, non rare, prepuberali.
Sono descritte anche forme tardive, perfino successive alla menopausa, spesso in relazione con disturbi depressivi.
Sintesi dei dati epidemiologici L'esordio in entrambe le forme tra i 14 e i 18 anni, con una netta
prevalenza nel sesso femminile, attestata attualmente intorno al 90%, anche se sono in forte aumento i casi maschili.
I dati del follow-up indicano poi che col tempo e col crescere dell'et l'anoressia pu trasformarsi spesso in franca bulimia.
La mortalit in entrambe le forme superiore al 3%, riconoscendo complessivamente tra le principali cause di morte:
- grave deperimento organico da inedia (forme restrittive) - arresto cardiaco da alterazione dell'equilibrio elettrolitico (vomito) - conseguenze patologiche di diete troppo rapide e/o squilibrate - suicidio, per la concomitante depressione, dovuta alla difficolt ad affrontare i conflitti con l'ambiente ed a dare un senso alla propria vita.
Sintesi dei dati epidemiologici La frequenza epidemiologica dell'anoressia nella popolazione caucasica e
nordamericana, anche se molto elevata, viene oggi considerata abbastanza stabile, con una incidenza dello 0,5-1% (prevalenza - dati di Padova: 1,4%). L incidenza, in crescita negli anni 60 e 70 del 900, dagli anni 80 in poi non sarebbe pi aumentata.
La bulimia stata ritenuta in costante aumento negli ultimi decenni del 900 attestandosi intorno al 2-3%. Attualmente si registra una riduzione dellincidenza. dellincidenza.
Da notare che almeno il 65% delle persone diagnosticate come anoressiche in base ai criteri del DSM-IV sono in realt anche bulimiche, essendo in effetti classificate come anoressiche del sottogruppo bulimico.
Negli altri raggruppamenti etnici si rileva al contrario una bassa incidenza di queste affezioni, e in molti casi addirittura la loro assenza.
Gli individui colpiti sono infatti prevalentemente bianchi o persone appartenenti a gruppi etnici diversi che tuttavia condividono, per motivi geografici o socio-politici, la cultura alimentare ed estetica dei bianchi (es: neri d'america, giapponesi, ecc.).
Immagine corporea e DA: eziologia multifattorialeImmagine corporea e DA: eziologia multifattoriale
Eventi traumaticiEventi traumatici(lutti, malattie, abusi, etc.)(lutti, malattie, abusi, etc.)
Fattori Fattori precipitantiprecipitanti
Fattori Fattori perpetuantiperpetuanti
Perdita di peso e/o Perdita di peso e/o
Fattori Fattori predisponentipredisponenti
PsicologiciPsicologici InsoddisfazioneInsoddisfazione neineiconfronticonfronti deldel corpocorpo
crisi bulimiche e/o crisi bulimiche e/o vomito e/o lassativivomito e/o lassativi
RestrizioneRestrizione alimentarealimentare(per(per miglioraremigliorare lala stimastimaee ilil controllocontrollo didi s)s)
SocioSocio--culturaliculturali(Ambientali)(Ambientali)
GeneticiGenetici
Conseguenze fisiche e Conseguenze fisiche e psicologiche. psicologiche. Reazioni dellambienteReazioni dellambiente
Garner et al., 1993
Immagine corporea: diagnosi nei DAImmagine corporea: diagnosi nei DA
BODY IMAGE DISSATISFACTION
WEIGHT
PREOCCUPATION/
BODY/ SELF ACCEPTANCE
Anorexia
Bulimia
Binge Eating
DISSATISFACTION PREOCCUPATION/ YO-YO DIETING
Compulsive
emotional eating
disorder
Laumento significativo di queste patologie e la loro
diffusione soprattutto nei paesi occidentali a forte
industrializzazione fa pensare che la loro insorgenza sia
influenzata da fattori storici, sociali e culturali
Conclusioni
Nei paesi in via di sviluppo, questi quadri clinici
compaiono via via che aumentano le disponibilit
alimentari e si diffondono costumi propri delle nazioni
pi ricche
Disturbi alimentari non descritti come entit nosografiche nel DSM - 5
- Ortoressia forma di attenzione abnorme alle regole
alimentari, alla scelta del cibo e alle sue caratteristiche
- Drunkoressiacomportamento alimentare diffuso particolarmente fra le adolescenti: restrizione o digiuno alternati allassunzione di rilevanti quantit di bevande alcoliche.
Disturbi alimentari non descritti come entit nosografiche nel DSM - 5
- vigoressia, anoressia riversa o inversa: (incluso come Dismorfia Muscolare nel D. da
Dismorfismo Corporeo - area DOC) disturbo del rapporto con il proprio corpo e con lalimentazione differente dallanoressia nervosa: si caratterizza per la continua e ossessiva preoccupazione per quanto riguarda lo sviluppo della propria massa
muscolare nonostante conseguenze negative sul piano fisico, psicologico e sociale (es.: iperconsumo proteico, iperattivit).
-Questi disturbi si collocano in un continuum di
comportamenti che sfuma in forme
non considerate patologiche ed esemplificano la
problematicit del rapporto normalit/salute
-La loro rarit in contesti a diverso sviluppo
Continuum normalit/patologia
-La loro rarit in contesti a diverso sviluppo
economico e la loro diffusione soprattutto nei paesi
occidentali a forte industrializzazione fa pensare che la
loro insorgenza sia influenzata da fattori storici, sociali e
culturali
- La loro insorgenza sarebbe favorita dai
condizionamenti socio-culturali, e in particolare quelli
diretti specificamente alle donne
-Qual il confine tra regole e abitudini alimentari
normalie comportamenti patologici?
- Quanto irrazionale e sintomatico il rapporto di
tutti noi con il cibo?
Continuum normalit/patologia
tutti noi con il cibo?
- Quali aspetti di cura di s si celano nei
comportamenti alimentari patologici e quanto
questi sono socialmente indotti?
-Luomo, come tutti gli onnivori,
nellalimentazione affronta di continuo un
paradosso tra libert di scelta e rischio di
assumere nutrimenti dannosi
Continuum normalit/patologia:il dilemma dellonnivoro
- Oscilla di conseguenza tra neofilia e neofobia,
tra sperimentazione e conservatorismo
- Pratiche e regole culturali consolidate
proteggono lindividuo dallansiet indotta da
questo paradosso
Fischler 1990
-
- Il principio di incorporazione: sono ci che
mangio. Cibo e identit, limite tra s e non s
-Il timore di inglobare loggetto cattivo
Continuum normalit/patologia:i molteplici significati delloralit
- In passato ricerca di cibi fortificanti (carni, ad
es,), oggi di cibi naturali, puri
-Oralit con molteplici valenze emotive: libido,
conoscenza e aggressivit
-Il ruolo delle buone maniere e delle regole
religiose
-Si diversificano ambiti informali e deritualizzati
di assunzione di cibo accanto a situazioni
fortemente ritualizzate (fast-food accanto a
pranzi ufficiali e festivi)
-Il soggetto moderno lasciato solo a gestire le
Il declino delle vecchie regole e il trionfo della gastro-anomia
-Il soggetto moderno lasciato solo a gestire le
proprie scelte alimentari di fronte ad unofferta
sempre pi vasta e in assenza di regole
consolidate e unanimemente riconosciute:
autonomia alimentare in condizioni di anomia
-Il rapporto con il cibo vissuto come
problematico , nel conflitto tra ideale e pratica reale Vigarello, 1993
-Alimenti creati e modificati industrialmente
-Proposta di un unico sapore soft, dolce-salato
insieme e di un gusto medio unificato a livello
mondiale
-Femminilizzazione dei gusti e dei costumi
La standardizzazione alimentare: il caso Mc Donalds
-Femminilizzazione dei gusti e dei costumi
- Sostituto materno che asseconda un bisogno
di protezione e di regressione e che permette di
alimentrsi al di fuori delle regole del padre (in
piedi, con le mani, senza un ordine preciso,
facendo rumore..)
Codeluppi 2015
-Dialettica
standardizzazione/diffusione/contaminazione-Enormi quantit di capitali finanziari liberamente circolanti
-Presenza massiccia di marche globali a livello mondiale
-Imponente offerta di diverse variet di alimenti
La Globalizzazione: opportunit o minaccia?
-Diffusione di nuove tecnologie di informazione e migrazioni
(pidginizzazione-feticizzazione-creolizzazione La Tecla 1988)
-Dialettica tra multinazionali e associazioni
consumatori
- Compromesso tra proposte delle grandi marche e specificit delle diverse culture toccate dai mercati mondiali
- Emergenza delle specificit locali (mercati km zero)Codeluppi 2015
Il prodotto e limmagine.Come personaggio pubblico, Kim una di quelle incarnazioni di ci che Jeremy Rifkin chiamava capitalismo culturale, in cui il rapporto tra un oggetto e il suo simbolo-immagine viene capovolto: limmagine non rappresenta pi il prodotto, ma anzi, il prodotto rappresenta limmagine.
Il consumo come rito
limmagine.Noi acquistiamo unprodotto diciamo, una mela biologica perch rappresentalimmagine di uno stile di vita salutare.
-Zizek 2016
Il prodotto e limmagineAllo stesso modo, il motivo principale per cui tante persone ancora oggi continuano a fare acquisti nei negozi veri non tanto perch possono vedere e tastare il prodotto, ma perch possono godersi il curiosare come attivit ricreativa. Allorario di chiusura serale, nei negozi Walmart vengono rinvenute decine di carrelli della spesa, traboccanti di oggetti, abbandonati tra le corsie. Sono stati lasciati dai componenti
Il consumo come rito
abbandonati tra le corsie. Sono stati lasciati dai componenti di quella classe media impoverita, persone che non sono pi in grado di comprare e si recano neinegozi per dedicarsi al rito della spesa(accumulando nel carrello ci di cui hanno bisogno o vorrebbero acquistare), e poi, prima di passare alla cassa, lasciano il carrello e se ne vanno.-Zizek 2016
-Figura femminile ideale = modello di magrezza anche in
contrasto con le proprie caratteristiche biologiche
-Corpo femminile tubulare = desiderabilit
sessuale/realizzazione sociale/autocontrollo
-Corpi docili e autogoverno (Foucault 1975)
-Diete e palestra come discipline che strutturano
lorganizzazione del tempo, dello spazio e dellesperienza corporea
Il peso del corpo: lideale di magrezza
lorganizzazione del tempo, dello spazio e dellesperienza corporea
dei soggetti
-Corpo magro/solido/contenuto come espressione di una
morale di autocontenimento /autocontrollo
-Il doppio legame del soggetto moderno
Produttore/consumatore: reprimere la gratificazione
immediata dei desideri/cedere illimitatamente a desideri e impulsiBordo, 1990
-Richiesta di nuovi rituali /rassicurazione da parte
dellautorit scientifica aspetto duplice di delega e acquisizione
di competenze cessione di normativit sul piano etico e morale
-Tecniche di controllo del corpo = di nuovo Corpi docili e
autogoverno (Foucault 1975)
-Tecniche culturali storicamente nuove molto diffuse ma non
La come rituale e tecnica di autogoverno
-Tecniche culturali storicamente nuove molto diffuse ma non
totalmente dominate facilitano linsorgenza di conflitti
intrapsichici
-Anche nei casi pi estremi il sintomo e la richiesta di cura
esprimono un bisogno di salute,
-o meglio di una norma, di una regola,
di una legge non reperita altrove
Grazie!